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Vita e Pensiero Pubblicazioni dellUniversit Cattolica del Sacro Cuore is collaborating with JSTOR to digitize, preserve
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DONATO
GAGLIARDI
NEL
c'e
Non
latina
epoca nel
abbia
visto
che
in atto;
un
di tutto
lo svolgimento
acceso
ed
dibattito
quello
si trattasse
Che
delPImpero.
resa
piu
imperante,
e che la
polemica
acuta
dalla
si risolvesse
a
solo
cui
d'una
letteratura
alPasia
reazione
di una
consapevolezza
in un vano
le spiegazioni
della
sul
appassionato
si assistette
durante
cosi
come
retorico-letterario
problema
il I secolo
nesimo
corso
DELL'IMPERO
discettare
?
delParte
e non
soddisfa.
crisi
sulla
com'e
Ne
accenti
o, peggio
ancora,
acquistano
?
a nostro
II dibattito
invece
avviso
sizioni
palesate
di
presa
sufficientemente
della
dai
diversi
coscienza
d'un
problema
per difetto
sentito
e sino
ad
allora
non
teorica
del
di un'adeguata
penetrato
del classicismo
for
soddisfazione
per la sostanziale
era
a
sin
dai
si
intera
anteriori
Cicerone,
Questo,
quasi
tempi
mente
nutrito
di retorica,
il fondamento
delPeducazione
divenuta
con tutti
letteraria
che il sistema
antica,
comportava,
gli svantaggi
Parte,
male.
oltre
in quanto
mentis
anche
rica
cosi
che
se
poi di questa
a delle
che
regole
estetici definiti 2.
da
essere
la retorica
rimanevano
spesso
contrapposta
si serviva
per dare
empiriche
alia
una
in mancanza
filosofia,
teo
base
di valori
# Data
la natura dell'articolo,
che comporta una determinata
le di
economia di svolgimento,
sono volutamente
scussion! erudite e i rinvii bibliografici
assai limitati.
1 Su tutta la
si veda, ad es., C. Marchesi,
Storia della letteratura latina, II, Milano
1943,
questione
alle pp. 259 ss., cui ci riferiremo piu d'una volta nel corso di quest'articolo.
2 Sui
tra
e
sono
retorica
filosofia
Rhe
rapporti
degni di grande interesse i due saggi di A. Michel,
chez Ciceron, Parigi
des orateurs ? de Tacite et la philosophie
1960 e Le ? Dialogue
orique el philosophic
de Ciceron, Parigi
1962.
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IL DIBATTITO
La
si era
ebbero
tutta
non
sulFarte
letteraria,
invece,
questione
delPespressione
ancora
e Latini,
nel mondo
affacciata
antico.
Greci
infatti,
?
e noto ?
una concezione
della
critica
che,
troppo
angusta
alia
intesa
di
classificazione
trascuro
tecniche,
creazione
completamente
tramata
individuate,
I secolo delFera
volgare
si
affermano
eloquentia,
nel
solo
231
A ROMA
RETORICO-LETTERARIO
corrupta
di schemi,
di definizioni
generi,
una
di vedere
d'arte
nelPopera
e fantastici.
di elementi
E
alogici
una
con
contro
in
la
rivolta
la
che,
nuovi.
concetti
estetici
in
Infatti,
non
queste
pagine
cisa tra eloquenza
che
teoria
unisce
smo
precettistico,
arido
schematisms,
sono d'indole
ancora
non
e dato
e
ravvisare
lettere.
e
oratoria
una
linea
di demarcazione
causa
prassi
soltanto
capace
si producono
stretto
dello
dunque
entro
Parco
del
stilistica,
di congelare
Tespressione
ora
delle
larghe
pre
legame
rigori
in un
smagliature
che
dalla
coscienza
critica
di
adeguatamente
approfonditi
tanto
come
li enuncia,
che possono
intuizioni
apparire
fugace
mente
intraviste
che durevoli
di pensiero.
In
piuttosto
acquisizioni
non
a
trarre
tutte
autori
riescono
le
realta,
seppure
conseguenze
gli
certe premesse,
che sarebbe
da
i
attendersi
concetti
nuovi
logico
chi
del maxime
a
affiorare
mento
di
mirabile,
conclusione
fermenti
in una
svoltasi
serrata,
per quasi
polemica
di estremo
interesse
processo
per la storia
tutto
il secolo.
della
cultura
Di questo
cercheremo
intanto
Giova
la retorica
cultura
sottolineare
che
nella
del
romano
una delle forze
e
costitui
attive
al
piu
piu costanti
con
stessa.
da
identificarsi
senz'altro
la cultura
Non
si
punto
in una
vita
condizione
ed in un
della
esauri
essenziale
aspetto
mondo
pubblica;
ideate di
studiati
fu
considerata
7uai8sia,
dai Greci
insomma,
in secoli
anche
alia
nutrimento
senso
piu
di meditazione
nel
vitale
alto.
tecnica,
dello
suoi
spirito:
procedimenti,
assorbiti
furono
continuo
che
tocco
i vertici
un
nella
in
tarda
repub
perfezionamento
con
con Cicerone.
di lui pero, specie per via delle mutate
Dopo
con
era
venuta
trasformandosi
dizioni
politiche,
progressivamente
di apporti
l'arricchirsi
nuovi
che puntavano
sulla ricerca dei colori
blica
essenza,
sulla funzione
resta veramente
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note
232
D. GAGLIARDI
berta,
?
siva
retorica
per
delPeta
augustea
4?
col Paratore
dirla
?una
rappresento
per il gusto
della
svolta
deci
latina
prosa
per Pallargamento degli orizzonti nel mondo delle passioni e dei sen
timenti?. L'eredita di Cicerone nel I secolo delPImpero fini tuttavia
per
sopravvivere
rivalutata
aspetti,
nuatori
epigoni
moderna
declamatori
nei
dal
un
di formule,
incontro
subito una vivace
opposizione
catalogo
di
i
coloro
ritenevano
che
nelParti
essa, naufragata
parte
quali
una
e
e
fase
lontana
vita
dalla
di decadenza
fosse solo
fizio
dalParte,
delFantica
eloquenza.
dietro
da
Intorno
gia
i primi
addita
putant
scrive
cora:
all9anno
attacchi
37 d.C.
contro
sublimitatem
appunto
dei
istos
?Agedum,
loco mutabuntur,
stare
sub dio
corpora,
cum
sciunt,
vix
nisi
nuovi
se inveniunt?
con la mente
di
nelPopera
Findirizzo
retori
ubi
velut
non
retorico
nihil
adsueta
possunt,
6. Si tratta
prevalente,
troviamo
di
cui
si
Pautore
declamatores
il retore
Seneca
est
sublimitatem
praeter
delle Controversiae
5. E an
produc
clauso
non
in
senatum,
et delicatae
imbrem
in sostanza
in forum;
umbrae
non
solem
ferre,
di una critica
nega
ro
al passato
delPoratoria
glorioso
sa che il gran cruccio di Seneca
fu di non aver potuto
ascol
(si
con un presente
tare
ad
istante
raffrontato
Cicerone),
squallido
ogni
e vuoto.
e del tutto
II bilancio
che si traccia
della nuova
eloquenza
fallimentare.
in luce gli effetti vistosi,
le coloriture
Se ne mettono
Passenza
di ogni sapore
il tentativo
di vita.
Si disconosce
smodate,
non
con
di aprire
alia
retorica
orizzonti
solo rinfrescando
diversi,
suo
ma
tes
dei
i
colores
temi
nel
immettendo
abusati,
Pespediente
suto un materiale
e d'analisi
di osservazione
cospicuo
psicologica,
a permeare
se
destinato
di
la
nei motivi
cultura
letteraria
sempre piu
e nei modi
non
osa ancora
contenutistici
Seneca
espressivi.
padre
ma
a Cicerone,
e evidente
il
ritorno
che
il
brillio
delPasia
predicare
?
un asianesimo
a mezza
nesimo
tra
strada
della
egesiano
quello
tiva,
mana
fatta
rivolta
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IL DIBATTITO
cnidio ?
e quello di Eschilo
prima maniera
disce.
233
A ROMA
RETORICO-LETTERARIO
e lo infasti
lo abbaglia
contro
stessa dura
il nuovo
sembra
genus dicendi
requisitoria
ex
che pure non s'e occupato
in Petronio,
del
problema.
professo
E noto
si apre con una tirata contro
le false
infatti che il Satyricon
a mere
i giovani
dei retori, nelle cui scuole
abitudini
educati
vengono
a
e
se
vuote
fini
in
tal
modo
stesse, perdendo
declamazioni,
ogni
?
con la realta della vita. ? Num
contatto
aho genere furiarum
dice
7?
declamatores
clamant:
6haec vul
inquietantur
qui
Encolpio
La
essere
mihi
ducem
non
tes membra
date
ituris
quentiam
rum vanissimo
venerint,
putent
ducat
qui
sustinent?9
viam
liberos
meos,
tolerabilia
Haec
facerent.
hoc
strepitu
se in alium
ad
ipsa
et rerum
Nunc
tantum
orbem
nam
essent,
tumore
et
proficiunt,
terrarum
delatos.
ut
Et
impendi:
succisi
cum
ideo
popli
si ad elo
sententia
in
ego
forum
adu
in usu
aut
habemus,
e stroncatoria:
aut
Di
la conclusione
qui
omnium
dixisse,
primi
enim
inanibus
sonis
Levibus
ludibria
atque
perdidistis.
eloquentiam
et cade
enerveretur
effecistis ut corpus orationis
excitando
quaedam
con
ret ?. Le
concordino
in maniera
pare
quelle
sorprendente
parole
uno
caratterizzare
di Seneca
nel
conservatore,
spirito
egualmente
e dai
di la dalTaspetto
di comprendere,
stravagante
bagliori
incapace
netta
audiunt
?Pace
vestra
vident?.
liceat
non
del Satyricon
nella testimonianza
delTautore
e
un
il solo rilievo note
c'e rimpianto
illustre. Ne questo
per
passato
non
della
decadenza.
alia
constatazione
che
s'arresta
Petronio
vole,
sua
e
aver
la
ben
che
condanna
intendere
lasciato
Va
oltre,
dopo
modi
del
dire.
Pure
non
indirizzo
attici
adesione
all'opposto
implica
non
vera
sta
scorcio
della
Pideale
piu
eloquenza,
ma
una
di
secche
formale,
aperta
alPap
precettistica
? Grandis
non
est
et ut
oratio
ita dicam
delParte:
pudica
prodo
nec
9.
Sono
naturali
sed
maculosa
pulchritudine
exsurgit?
turgida,
delPasianesimo
sta 8, traccia
nelle
gnante
di
la retorica
dalle
illuminanti
che, liberando
per noi, parole
ne
la
nella
incentrano
della
schematizzazione,
grandezza
pastoie
una
robusta
riscontro
cui
far
deve
delPispirazione
magnanimita
queste,
7 Cfr.
Satyricon, capp. 1-2.
8 Nell'excursus
sono infatti citati come mo
sui massimi
di Encolpio
delTeloquenza
rappresentanti
sui quali il giudizio degli Atticisti non fu certo benevolo, mentre non
delli da imitare Platone e Tucidide,
e affatto menzionato
che ne fu invece il sommo pontefice.
Lisia,
9 Cfr.
Satyricon, cap. 2.
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234
D. GAGLIARDI
coscienza
tura
come
morale,
del
dira Agamennone
5:
cap.
severae
Artis
mentemque
magnis
lege
frugalitatis
si tratta
Certo,
tito non
quisizione
quindi
di una
applicat,
exacta.
novatore.
dettata
sua
La
da
in aper
coliambi
effectus
mores
prius
che non
ci sembrano
10. Essi
e un
ambit
noti
poliat
solo di accenni
univoca
pretazione
che Petronio
si quis
nei
ad una
si prestano
sufficient^
pero,
di posizione
presa
considerazioni
nostalgiche,
critica,
quale
coscienza
piu moderna
inter
per
nel
asserire
ma
dalPac
s'era
dibat
venuta
11 e dal
come diremo
resto tutto il
ci appare
innanzi. Del
Sublime,
Satyricon
ro
come documento
di cultura
ostile al classicismo
d'una
tendenza
mano
nella
ristagnante
in eta augustea.
giunte
malcostume
della
delle posizioni
rag
spirituali
sopravvivenza
contro
i liberti,
la dipintura
del
La
satira
contro
la critica
societa
certi aspetti
imperiale,
e ad un'arte
la preferenza
accordata
al sermo familiaris
su
un
da quello
Petronio
di
assai
diverso
portano
piano
culturali,
spontanea
antiretorica
ed
delle
anticlassica
satire
contro
la retorica,
iniziata
la polemica
interessi
della
romanita,
degli
spirituali
tutte
arti.
le
altre
prendere
e difficile
di Persio.
vista
ancora
s'allarghi
e un
Ne
caso
che
come
poi
il centro
sino a com
non
intonazione
del
nella
scorgere
generale
enunciate
da
idee
Encolpio
petroniano
particolari
famosa
il portavoce)
echi puntuali
della
appare
(che delFautore
a
intorno
scritta
al
critica
sul
Sublime
Roma
40
d.C,
12,
operetta
con
come
il
il
solide
13,
Rostagni
ipotizzo
argomentazioni
Orbene
discorso
quale
Teodoro
in
ed
ne
Pintento
trattazione
attribui
Gadara.
di
confutare
di
Cecilio
la
pure
E
di
e
di
paternita
che
risaputo
nel
contempo
fa leva
Calatte,
di
scolaro
Ermagora,
dal
muovendo
scritto,
Pomonima
di
completare
ad
lo
sovrattutto
sul
concetto
10 II
ad es., che colloca Petronio nel III sec. d.C. (La questione petroniana, Bari 1948),
Marmorale,
una polemica
ha visto nella tirata di Encolpio
contro la nuova sofistica, la cui precettistica Fautore del
la falsita e rinnaturalezza.
pur awertendone
Satyricon subirebbe ed accoglierebbe,
11Facciamo
cosi nostra la tesi sostenuta da L. Alfonsi
nelTarticolo Petronio e i Teodorei, in ? Ri
vista di filologia e di istruzione classica ?, 1948, pp. 46-53.
12 Si veda ora del trattatello Tottimo commento di D. A.
Russel,
Longinus, On the Sublime, Ox
ford 1964.
13 Cfr. l'introduzione
1948.
critica del Sublime, Milano
all'edizione
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IL DIBATTITO
RETORICO-LETTERARIO
235
A ROMA
come
canone
di un'opera
reto
d'arte
interpretativo
(la
utyoc,
e tra
e su
come
del
elemento
di
essenziale
tzol&oq
queste)
quello
?
con
radice della medesimazione
del poeta
esso, in quanto
Poggetto
del
secondo
Pontani
14. Ne
del canto?
consegue
per
Pespressione
dello
rica
che
cio
trascinato
Pautore,
daLPammirazione
per
ogni
grandezza^
di concettuzzi
generatrice
[xixpo^u^ioc,
come dice con
il 7rapev&upcrov ?
neologismo
la commozione
falsa da cui rampollano
Pen
la
segnatamente
stigmatizzi
e di
nonche
preziosismi,
?
a dire
teodoreo
vale
idee
di queste
sofico messo
come
in voga
ed
arte
autore.
nalita
d'un
zione
artistica
aveva
da Posidonio,
per
nella
affermata
potenza
la rivalutazione
Tuttavia
contro
e PAnonimo
Teodoro
retore
la
di Gadara
che,
nu
dal
fredda
primo
concepito
la re
delPispirazione
Porigi
crea
del pathos
nella
dello
stile attico
porta
linearita
di
alPasianesimo,
barocchismo.
Nel nuovo
vicini
cui
combattono
indirizzo
dis....
nec
non maculosa
nologia
consueta
romanizzato,
carattere
per
turgida
esprimere
vivacemente
orientale.
in
e indicato
latino
proprio
un
lo u^o^,
il Gallavotti15,
La
vuotezza
con
la termi
sublime
cioe
e privo dunque
del
asiana
delPeloquenza
come la dannosa
stessi
cosi
influenza
concetti
16,
poi
gli
? e
? animos
nel
ad magna
iuvenum
che rovina
surgentes
riprovata
?
con le stesse
ol
Sublime
oaravTS^
cpuaei yap
parole:
[xsye&oix;
quasi
oux oIS9
xai
aa&?V?ia<;
xaTayvcoaiv,
e<pisfjLevoi, 9SuyovT?c;
^7]poT7)to(;
si
Ancora:
nel
?tcI tou^
otcco^
quanto
legge
UTCOcpspoTai?11.
e
trascuratezza
arti in genere
sulla
delle
sulla decadenza
Satyricon
e rilevata
con
della gloria trova altresi preciso riferimento nel IIspl u^ou?, mentre
la
spiegazione
moralistica
delPinvoluzione
letteraria,
attribuita
alia
14F. M. Pontani,
Letteratura greca, III, Firenze
1956, p. 178.
15 C. Gallavotti,
de oratoribus ?, in ? Athenaeum
oratorie del ? Dialogus
?, 1931, pp. 35-50.
Lefonti
16 II
exci
enim atque inanibus sonis ludibria quaedam
passo del Satyricon gia citato: ? Levibus
e un'eco evidente del brano del cap. Ill
tando effecistis ut corpus orationis enerveretur et caderet?
? a/Ua to |isv olSouv U7repaipeiv
T0 ^
xa
del Ilspi
dcvTixpus
PouXexat
[ieipaxtwSs<;
(ty7)'
6tyou<;:
uTTSvavTtov zoiq
(jLey&frsaL?.
17 Cfr.
III.
Ilepl 6<jwu<;t cap.
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236
D. GAGLIARDI
corruttela
un
concetto
cieta
dilagante
comune
ed alFaffannosa
descritte
imperiale
e anch'essa
di ricchezze,
so
condizioni
le
morali
della
sono
le stesse
che affiorano
ricerca
18. E
al Sublime
dalPAnonimo
e di Nerone.
tra
teoria
Petronio
conferma
Infine,
e
oratoria
prassi
asiana
Pimpronta
del
vincolo
stilistica,
dello
stile
al tempo di Claudio
cui
di
si diceva
rimane
da
19, che
si concreta
rilevare
innanzi
in
anche
nella
tec
delPasianesimo
costituiscono
le
riprovevoli
esorbitanze.
Ne
battito
retorico-letterario
che
si viene
eta
in
svolgendo
imperiale.
si da non
misura,
PAnonimo
abbia
nel
sec.
problema
corruzione
delPera
della
dei
di grande
in dubbio
la
fonte
lo scritto
che
comune
del
20. NelPepi
il filosofo
affronta
Seneca
volgare,
e ne addita
decadenza
oratoria
la ragione
con frasi che trovano
manifesta
costumi,
il
anch'egli
nella
prima
corrispon
denza nei passi del Satyricon ed in quelli del Sublime prima citati.
? Talis
hominibus
fuit oratio qualis
parole:
vita...Argu
est luxuriae
non in uno
orationis
si modo
lascivia,
publicae
aut
est
et
in altero
sed
ubicum
fuit,
recepta...
adprobata
Itaque
mores
a recto
orationem
videris
ibi
que
corruptam
quoque
placere,
non
e
tutto il tono accorato
descivisse
erit dubium
della
lettera a
?,
stessa
si muovono
Lucilio
nella
atmosfera
d'amarezza
della
propria
miseria
morale
ch'e
la costante
di Pe
alParte,
rispetto
espressiva
tronio e delPAnonimo.
L'analisi
dei difetti della nuova
maniera
del
Le
famose
mentum
con
Paudacia
increbuit,
pro
e con
cultu
la frequenza
delle me
habetur
audax
transla
non
tantum
in genere
sententiarum
vitium
est,
si aut
di pensieri
pusillae
sunt
exeunt et sine
18 Si confrontino
il cap. 88 del Satyricon ed il cap. XLIV
del Sublime.
particolarmente
19 Si vedano
al riguardo le fini osservazioni di E. Paratore
in II ? Satyricon?
di Petronio, II,
Firenze
1933, pp. 6 ss.
20
Questa
ipotesi, se ben ricordiamo, fu per la prima volta affacciata come probabile da A. Colli
gnon nel noto volume Etude
sur Petrone, Parigi
1892.
21 Si noti che lo stesso awerbio
? Nuper ventosa istaec
nuper si trova pure nella frase petroniana:
et enormis loquacitas Athenas
ex Asia commigravit?
riscontro ci pare evidente
(Satyr., cap. 2). Dal
che i due autori polemizzino
soprattutto contro il nuovo tempo dell'asianesimo,
quale s'era venuto con
le ampollosita
declamatorie.
figurando attraverso
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IL DIBATTITO
nihil
effectu
loghi della
ab
richiama
ana
subito
i concetti
quam
sonant?)
e del
7rap?Vak>paov. E quando
egli raccomanda
(xixpo^o^LOC
i pensieri
sgorgare
illo verba
exeunt?),
e le
curetur:
ab illo sensus,
parole
(? ideo ille
di farsi ancora
del pensiero
interprete
mostra
base
237
A ROMA
amplius
di volgere alPanimo
bono
RETORICO-LETTERARIO
delParte
dev'esserci
una
il quale
essenziale,
magnanimita
presupposto
come del
elevato.
Nella
dia
delPispirazione
grande,
linguaggio
acuta
non
mali
dei
che
Seneca,
contemporanea
delPeloquenza
gnosi
cosi
nostalgico,
appare
di
appartenere
forma
nuova,
consapevolezza
una
esigevano
ad
un'altra
non
esita
Con
la
le cui nuove
idee
epoca,
a trascinare
nella
polvere
la pecca maggiore
nelPandatura
lenta e sempre
a cui da vita, ricco di
e sostenuto
22. Lo
stile moderno
pathos
eguale
lontana
da una
?maniera
dalle
torniture
?,
pero
classiche,
grande
23?
? nelle
nasce ?
acutamente
il Traina
ha osservato
scuole dei
a bat
ed e tenuto
ceneri delPeloquenza
dalle
declamatori,
politica,
con
la retorica
tesimo
da due madrine
convulsi
gli schemi
greche:
frase,
ravvisandone
delPasianesimo
Va
detto pero che
neca
resta
lontano
e
asiana
Pimpronta
innegabile,
dalle
convulsioni
delPasianesimo
se
e filtrata
quelPimpronta
attraverso
il diaframma
lo stile
di
Se
proprio
perche
e del Su
teodoreo
uno
strumento
i ?puri
diventa
utensili
grammaticali?,
sconcertante
atto
in
modo
le nuove
ad
sensibilissimo,
esprimere
e
forze ideali,
i sentimenti
cosi tormentata
di un'epoca
complessa.
il periodo
che ha dissolto
in un ordito di frasi
II suo modernismo,
un brandello
entro
di anima
brevi e che riesce sempre a racchiudere
canto
da
e
di un pro
sententiae,
Pespressione
principalmente
e del
dalla
in
dei
Teodorei
alimentato
lezione
atto,
spirituale
un nuovo
con Seneca
di
Anche
Sublime.
genus
Pacquisto
dunque
e
e di
latina
alia
teoria
oratoria
dicendi
alia prosa
legato
imperiale
come
venta
tesi delPoratoria
ormai un fatto
La
vista
irreversibile.
una
fitta
rete di
cesso
arte
e delParte
come
assai piu
percio
legata
alia scoperta
di un mo
grandezza
I nuovi
consensi.
autorevoli
dello da seguire, ha conquistato
dunque
?
non possono
che prenderne
del dibattito
interlocutori
atto, sebbene
?
non
sulla strada del rin
il giovane
ad eccezione
di Plinio
portino,
alia
vexa
intesa
delPartista
magnanimita,
che alia scelta
od
22 Cfr.
Seneca, Ad Luc, Epist.
114, ove si legge: ? Quid ilia in exitu lenta, qualis Ciceronis
suum pedemque
et molliter detinens nec aliter quam
solet, ad morem
respondens? ?.
23 A.
Lo stile ? drammatico ? di Seneca, in ? Belfagor ?, 1964, 6, p. 635.
Traina,
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est, de
238
D. GAGLIARDI
alcun
contribute)
che d'ora
notevole.
Sta di fatto pero
novamento,
non si
contro un asianesimo
di ma
la polemica
innanzi
rivolge piu
ma
un
concreto
di
si
critica
ad
nella
modulo
niera,
prosa,
appunta
da
attestazioni
anche
che finisce per ricevere
parzialmente
positive
parte
Ne
detrattori.
suoi
dei
in un'opera
anche
scuola,
tacitiana,
ci pare
paternita
vulgata
zione manoscritta,
come
non
il Dialogus
sicuramente
ancora
resti
qualche
de oratoribus,
accertata
dalla
la piu
e presente
cui
tradi
onta
ad
probabile,
sul De
la
di
oratore, il Dialo
e contrassegnato
dal frusto ciceronianesimo
del periodo
che, at
gus
omeote
traverso
delle antitesi,
ricerca
delle
la logora
isocolie,
degli
ancora
e
come
la
si pone
leuti
concinnitas,
rappresenta
approdo
un unicum
nella
letteratura
Non
davvero
direm
delPImpero.
quindi
mo pero che Cicerone
costituisca
altresi per Pautore
il massimo
lume
non
solo per la visione
da ogni
latina. E
cosi aliena
delPeloquenza
ne per le riserve
che nel libro traspare;
retoricita
che ven
scolastica
caro
da Marco
sul tipo d'oratoria
25.
gono avanzate
Apro
alPArpinate
Chi
scrive
ha
troppo
senso
storico
delle
cose
per
ad
pensare
impos
allora vigente,
naturale
politica
cara
la
maniera
del
dire
che
per
eloquenza,
grande
e
momento
acuta
la
del
storico
Ed
alPoratore.
proprio
percezione
a
a considerazioni
Pautore
di Petronio
che porta
analoghe
quelle
non
e delPAnonimo
crisi 26, individuata
sulla genesi
della
solo pero
ma
e morale
retorica
educazione
della
nella
difettosa
gioventu,
piu
ancora
dei caratteri,
nello
nelPinfiacchimento
scadimento
degli ideali
nelPatmosfera
di
succeduta
rassegnata
tranquillita
piu
operanti,
in cui Cicerone
suscitatrice
alPardore
opero,
di
dei
per
nuova
ad onta della
i
tuttavia,
polemica,
non
sono
oratoria
Intanto
le si
sottaciuti.
colore
nuove
linguaggio
iudex
dicentem,
tempore
aut nitore
sententiarum
contrasti
dati
civili.
della
positivi
il merito
d'aver
riconosce
e colore: ? Praecurrit
hoc
aut
gumentorum
invitatus
tionum
dato
et corruptus
al
est,
aversatur
eleganti
et nisi
et
dicentem.
movenze
cursu
cultu
ar
descrip
Vulgus
quo
24 Cfr. al
nella 2a edizione (Roma 1962), ov'e un acuto bilancio
riguardo il Tacito di E. Paratore
della vexata quaestio della paternita del Dialogus,
dal P. peraltro risolutamente negata a Tacito
(egli ha
come probabile
autore del trattatello).
fatto il nome di Titinio Capitone
25 Si
? Quis quinque
in Verrem li
laddove Apro si domanda:
veda, ad es., il cap. XX del Dialogus,
bros expectabit? Quis de exceptione et formula perpetietur ilia immensa volumina quae pro M. Tullio
aut pro A. Caecina legimus? ?.
26 Probanti risultano
e XXXVI
i capp. XXXV
del Dialogus.
Gli echi del Sublime nel
soprattutto
art. cit.
da C. Gallavotti
l'operetta sono stati d'altronde notati con sagacia e compiutezza
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IL DIBATTITO
et adfluens
adsistentium
que
et
laetitiam
pulchritudinem
et vagus
auditor
iam exigere
adsuevit
27
? dice
orationis
Marco
appunto
Apro
239
A ROMA
RETORICO-LETTERARIO
stile. Quale
poi
e se essa possa
di questa
orationis
pulchritudo
nel calore del tono e nella raffinatezza
consistere
soltanto
espressiva,
non viene
ad ogni modo
Si avverte
distinta
precisato.
Paspirazione
come
il riconoscimento
alia
oratoria
arte, e proprio
delPimpossibi
a
causa
toccare
meta
lita di
dei tempi, potreb
della nequizie
questa
debba
Pessenza
una
di
la storia, cioe
di eloquenza
che
per
forma
arte.
E
delPeta
e
nio
curioso
intanto
imperiale,
non
Seneca
mentre
per
zando
contro
Popposizione
letteratura.
Questa
?
come
cui opera
secondo
obbedisce
rilevare
il pensiero
in modo
la
che
avuta
alia
da
antichi
precipuo
tendenza
impersonata
genialmente
trovato
abbia
alcuna
Pabbia
degli
ad
per
esigenze
stilistica
peculiare
scrittori come Petro
sistemazione
trattatistica,
teoriz
tradizionalista,
Pindirizzo
forma
della
espressiva
piu originale
e rappresentata
da Quintiliano,
opposizione
28?
osservato
ha giustamente
la Tavernini
nuova
nella
? sono
ambiente
mistiche
sua
sovrattutto
di
le qualita
per
forza
e di
vigore
che
ad
riconosce
essi,
non
tes
non
consono
sul piano
alle esigenze moderne
delPoratoria.
proprio
causa
di essa
E noto
che egli scorgeva
la
della
decadenza
prima
a
e
nella
dei declamatori
che, intesi
pratica
perseguire
negli eccessi
a freddo ?
una
a ricercare ?
i
ed
stucchevole
spesso
pomposita
e
sortivano
Peffetto
d'uno
colori
stile infiocchettato
lampeggiante,
con
sovente
di legame
la realta.
di svigorire
privi
gli argomenti,
? Sed quern
et quasi
exercitatos
ad modum
forensibus
certaminibus
ac
sic aduleseen
militantes
reficit
haec velut
reparat
sagina dicendi,
debent
simulacris
ne
ab
ilia,
quemdam
nimium
usque
in qua
solem
adeo,
prope
in falsa
ut
rerum
ab
difficilis
consenuerunt,
reformident?,
et inanibus
detineri
imagine
his digressus
sit, assuescere,
vera discrimina
velut
umbra
leggiamo
27 Cfr. Dial,
de oral., cap. XX.
28 N.
Dal
libro X delV? Institutio oratoria?
Tavernini,
no, Torino
1953, p. 54.
29 Cfr. Instit. orat.,
cap. X, 5-17.
nelPInstitutio
alle fonti
29, riscon
tecnico-metodologiche di Quintilia
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240
D. GAGLIARDI
al pathos
nelPeconomia
della
eco del Sublime
nelPavvertita
retorica
una
tecnica
tato, con
sforzo di
morale.
disciplina
a ricercare
Pinvito
che pure
la moltitudine
33, noi sentiamo
sopra
ancora
un
il
da
alia
Quintiliano,
gran peso
quale
precettistica
non ne faccia
sistematica
obbiettivo
del suo inse
Punico
(sebbene
come un'arte
si pone
la retorica
essenzialmente
ed una
gnamento),
elevazione
con
virtu. Ed
a
porta
postulare,
ornamenti
ritrova
egli
lontana
in fatto
di
la tesi
stile,
di una
varieta
espressiva
le mollezze
dei moderni.
il maestro
in Cicerone
via della
questa
[xscfotyj^
ma
il suo stile si al
insuperato;
cui presenta
soltanto
la conver
Su
con
dal modello,
a
che anche
elementi
le teorie piu
esteriori,
genza
quasi
riprova
a
non
convinte
ad una
limitazione
cui la realta
possono
sfuggire
cose finisce
con
delle
E
sottometterle.
inevitabilmente
per
questa
e la smentita
sua scolastica
netta
statazione
alia
illusione
si
che
piu
uno
i
di
stadio
facendo
modi
possa
raggiungere
propri
grandezza
un
nono
di
altrui.
insomma,
Quintiliano,
delPespressione
pensiero
e lo sforzo di
stante
un
il suo moderatismo
piano
attingere
piu alto
e
meramente
di
in
rimane
fondo
tradizio
tecnico,
complesso
quello
su
arroccato
almeno
anacroni
nalista,
concettualmente,
posizioni
stiche e pereio
di
futuro.
prive
a Plinio
non brillo
invece
Tocchera
il giovane,
che pure
per
con
acutezza
un
di visione
il dibattito
concludere
storica,
apporto
di molto
di
originate,
fecondato
dalla
lunga
polemica
dal
Sublime.
svoltasi
nei
decenni
ante
riori a lui. Si puo dire anzi che piu di ogni altro egli tesaurizzo il con
tributo
rinnovatore
offerto
Nella
nota
lettera
a Lu
un
oratore,
? nihil
peccat
nisi
quod
nihil
peccat?,
espone
delle
30 Cfr.
Sic forensibus ministeriis
exercitati?
l'espressione petroniana:?
(Satyr., cap. 118) ed il cap.
XXXV
del Dialogus.
3* II
ne 17 ? Sublime ? nella storia delVestetica
da A. Rostagni
problema fu esaminato magistralmente
antica, in ? Annali della R. Scuola Normale
Superiore di Pisa ?, II (1933).
32 Si noti tuttavia che mentre nel Sublime h il
7rdc&o<;a governare anche il xatp6<; (cioe la conve
nienza adeguata
alle circostanze),
le frasi piu efficaci
suggerendo esso stesso per intuizione immediata
e piu adatte, in Quintiliano
e il xaLpo<;, in funzione della ragione, a governare il
7cdc&Oi; (cfr. N. Taver
nini,
11-30.
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IL DIBATTITO
RETORICO-LETTERARIO
241
A ROMA
della
nodale
il problema
discussione,
rap
puntualizzando
un momento
essa.
di
?Debet
enim
nella
storia
unico
presentano
35
?
orator erigi ?
etiam effervescere,
scrive Plinio
interdum
attolli,
nam
et ex
altis
accedere
ad praeceps,
efferri ac saepe
plerumque
E
mirabilia
enim maxime
adiacent
?Sunt
celsis
poi:
abrupta?.
maxime
maxime
Graeci
utque
quae
magis
insperata,
periculosa,
idee
che,
exprimunt:
Di
7rapa(3oAa?.
la
qui
del
ricerca
sublime,
delYaudens,
del plenum, del quod eminet et exstat, giacche per Plinio e chiaro che
esse
?laxandos
alPeloquenza
niorum
impetus
refringendos?.
frenos,
Ne
nec
la
gyro
inge
angustissimo
e
oratori
condizione
degli
diversa da quella dei poeti. C'e in queste parole non solo la ripulsa
ma
naturalmente
della
Pesaltazione
soffocante,
precettistica
come
della
bellezza
del pericolo
elemento
creatrice,
magnanimita
ancora
come alia
comune
siamo
alia
alPoratoria
Non
d'arte,
poesia.
della
puo
trascurato
apparire
approdato
alia
Giunti
una
ad
cosi
(sv 8s
scritto
ricca
conclusione
nostro
del
fine
tote,
discorso,
di
avvenire.
ci sembra
emerga
evidente
e pos
Nondimeno
incontrovertibile.
delPoratoria
appare
problema
su
un
e
taluni
accordo
notevole
sible
pressoche
registrare
generale
come
arte ed il
della
retorica
fondamentali:
1) la concezione
punti
in
zione
effetti
di
prodotto
questi
un'idea
alta
piu
la
consacrazione
conquista
35 Si
LTepl
confront!
letteraria
positiva
la lettera
2.
delPasianesimo.
L'acquisi
degenerazione
hanno
maturazione
la loro progressiva
ma
alia
la
anche
della
retorica,
conquista
concetti
latinita di un nuovo
una
la
soltanto
del
sermo
e feconda.
sopra citata.
II concetto
familiaris.
espresso
nel brano
Ed
e senza
e chiaramente
dubbio
mutuato
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dal