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Beispiele
la vocale -- si pronuncia come una -e- apperta, come nella parola bello
la vocale -- ha un suono che non esiste nella lingua italiana, se non in qualche dialetto: simile alla -eu- in
francese
la vocale -- ha un suono che non esiste nella lingua italiana, se non in qualche dialetto: si pronuncia come la - mde, Mnchen, Tbingen, bung,
u- in francese
Kche,
-ich
j
-j- una consonante e quindi non ha dittongo con la vocale seguente. In parole di origine tedesca si pronuncia
ja, jetzt, jeder, Jammer,
come la -i- italiana
-s
-s- in fine della parola ha un suono sordo (le corde vocali non vibrano) come nelle parole italiane rosso o
tosse.
Markus, das,
s-
-s- all'inizio della parola, seguito da vocale, ha un suono sonoro (cio le corde vocali vibrano) come nella
parola italiana cosa.
-d
Hund, und,
-z- si pronuncia [ts] e ha sempre un suono sordo, come nella parola italiana vizio.
ng
il suono -ng- diverso dall'italiano: la "g" si sente appena, viene quasi inghiottita
-er
nella sillaba finale -er la "e" non e mai accentuato e tende ad aspirarsi verso il suono "a" faccendo in modo che
Zimmer, sicher, aber, hier,
scompare la "r" finale.
-en
il "e" delle desinenze ( -en / -el / -er* ) si sente appena (e spesso neanche) e non mai accentuato.
-ig
-g
-g- in fine di parola (ad esclusione del suono -ig finale) ha un suono simile alla "k"
sp-
st-
-st
beste, Herbst,
ch
il suono -ch- non esiste in italiano: si aspira facendo passare l'aria nella gola legermente chiusa
sch
tsch
deutsch, Tschechei,
dsch
Dschungel,
la lettera --, detta "scharfes Es" (S "tagliente") o "Eszet" sta per un "s" sordo forte preceduto da un ditongo o
una vocale lunga. Lo medesimo suono consonantico viene scritto invece con doppio "ss", se il vocale che
precede corto.
la doppia -ss- segnala, come tutti i consonanti doppi, che la vocale da cui preceduto corto.
-
-ss-
Praktische_Ausspracheregeln.doc
Georg Hehmann
h-
Il segno diacritico -h- non ha una propria pronuncia: se, nella sillaba, seguito da una vocale, questa viene
aspirata.
-h
Il segno diacritico -h- non ha una propria pronuncia: se, nella sillaba, preceduta da una vocale, questa viene
prolungata.
ch-
Il -ch- all'inzio di parola compare solo in termini di origini straniera e mantiene di solito la pronuncia della lingua Charakter, Chaos, Chronik, - China,
di provenienza, cio "k" o un suono che varia fra "ch", "sch", "tsch".
Chile, - Chaussee, Chance,
-v- si pronuncia, in caso di parole di origine tedesche di solito "f" come nelle parole italiane fame o fai.
-v- si pronuncia in parole di origine straniera come nella lingua originaria, in parole di origine latina di solito "w". Vase, Universitt
ph
in parole di origine straniera (per lo pi greco antica) -ph- si pronuncia "f" come nella parola italiana fisica.
Physik, Philosophie,
-w- come in Walter; ha sempre il suono del "v" italiano, come in volere, verde, ecc.
la consonante -c- compare praticamente solo in parole straniere, e mantenendo per lo pi la pronuncia
originaria si legge "k" davanti ai vocali "a", "o", "u" o davanti ad un'altra consonante (come "l" o "r").
la consonante -c- compare praticamente solo in parole straniere, e mantenendo per lo pi la pronuncia
originaria si legge come una "z" nella parola italiana zero se seguito da "e", "i" o "".
la consonante -c- in alcune parole di origine straniere (per lo pi italiane) si pronunciano, se sono seguite da
"e" o "i", come il "c" nella parola italiana ciao .
Cello, Cembalist,
chs
il suono -chs- molto simile alla "x" di Taxi che viene pronunciato di solito allo stesso modo in italiano.
sechs, wachsen,
ck
il "c" in -ck- non ha un proprio suono; fondendosi con la "k" per cos dire a doppio "k" indica solo che la vocale
precedente corto. Alla fine della riga il gruppo consonantico non viene pi spezzata.
ie
un "e" dopo un "i" nella stessa sillaba non ha di solito un suono proprio, serve come il segno diacritico "h" per
prolungare la "i".
ei
il dittongo -ei- si pronuncia come in italiano "ai"; talvolta - come in cognomi, nomi geografici, ecc. - pu esser
scritto anche "ai", "ay" o "ey".
au
eu
il dittongo -eu- si pronuncia come in italiano "oi", ad es. nella parola noia; pu essere scritto anche -u-.
neu, Feuer,
per motivi di derivazione grammaticale si usa anche il dittongo -u- che viene pronunciato allo stesso modo
del dittongo -eu- cio come nella parola italiana noia.
il -x- compare per lo pi in parole straniere e ha grosso modo lo stesso suono come -chs-; le parole sechs (=
six, =sei) e Sex ad es. si differenziano solo nella pronuncia della consonante iniziale (S-sonoro vs. S-sordo).
-y- ha un suono analogo a "": la vocale della prima sillaba di sympathisch si pronuncia pressapoco come
quella di mssen.
-k- ha sempre il suono della consonante iniziale della parola italiana casa.
quasi, Quadrat,
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Georg Hehmann