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IL PONTE mensile della Parrocchia di S.

Antonio Abate in San Domenico Siena

GIORNALE PARROCCHIALE
Sempre aggiornato e ricco di notizie
consultabile anche online al sito
www.basilicacateriniana.com

ilPonte

"Ah, sia il mio spirito un abisso


e la mia anima un vasto mare,
perch possa contenerti "
( Paul Gerhardt )

IL PONTE mensile della Parrocchia di S. Antonio Abate in San Domenico Siena

il Ponte
Leditoriale del Parroco
A BETLEMME SULLE ALI DELLA MISERICORDIA
Cari Parrocchiani, se leggiamo il Vangelo di Luca al cap.2 versetti 15,16 vi troviamo
scritto: Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha
fatto conoscere. Andarono dunque senza indugio trovarono Maria e Giuseppe e il
bambino, che giaceva nella mangiatoia. Ora noi, portati sulle ali della misericordia,
siamo quei pastori ai quali dato conoscere questo avvenimento per tramandare
anche agli uomini di oggi, il messaggio del Natale del Signore e lo raccontiamo con la
nostra Parrocchiana pi illustre, con Colei che ha contemplato in modo mirabile la
natura essenzialmente misericordiosa di Dio. Siamo oramai nellanno della
misericordia proclamato e voluto da Papa Francesco, perci, questo il Natale della
misericordia e Santa Caterina estatica esclama: O dolcissimo amore, quanto t
propria questa misericordia! E a noi che celebriamo e viviamo questo Santo Natale
suggerisce: Nascondetevi sotto le ali della misericordia di Dio, e il Padre eterno si
far incontro a voi con la pienezza e labbondanza della sua grazia ( L.173 )Cari
Parrocchiani, in questo Santo Natale che ci stringe tutti intorno al sacro raggio,
contempliamo la nascita di Ges sotto laspetto della misericordia nei nostri
confronti e non troveremo altro che misericordia. Fu leterno Padre a volerci dare il
Verbo, suo unigenito Figlio, nato nel ventre dolce di Maria. ( L.110 )O misericordia! Il
cuore soffoca in petto pensando a te, perch ovunque io mi giro a guardare non
trovo altro che misericordia. E trovarono il Bambino che giaceva in una
mangiatoia
Anche noi troveremo Ges Bambino, e una volta trovatolo la notte santa, sempre
aiutati dalle parole di Santa Caterina diciamogli: Se voglio amare Dio, amo la tua
dolcissima divinit, se voglio amare luomo, Tu sei lUomo in cui posso conoscere Te,
inestimabile purezza; se voglio amare il Signore, Tu sei Signore ! ( Or. I )
A tutti giungano i miei auguri di Buon Natale nel Signore misericordioso.
Tutti benedico di cuore con affetto
P. Alfredo Parroco
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IL PONTE mensile della Parrocchia di S. Antonio Abate in San Domenico Siena

Nell Anno Santo della Misericordia (8/12/2015 20/11/2016) indetto da Papa Francesco
il Ponte propone alcune riflessioni di carattere spirituale sulle 14 opere di Misericordia.

Le Opere di Misericordia Corporali e Spirituali


Opere di misericordia CORPORALE
Lopera di misericordia SPIRITUALE

VESTIRE GLI IGNUDI


AMMONIRE I PECCATORI

Per capire meglio il vero senso di questa opera di misericordia spirituale indispensabile ricordare
cosa dice Ges al riguardo: non giudicate e non sarete giudicati; perch con quel giudizio con cui
giudicherete poi sarete giudicati. Ergersi a giudice completamente contrario ai principi del
cristianesimo; al riguardo, S. Paolo arriva a dire che egli non giudica neanche se stesso. Uno solo
infatti il giudice dei vivi e dei morti: Ges Cristo (proprio come recitiamo nel Credo) e nel
giudicare ci insegna ad essere molto scrupolosi. Nel libro della Genesi; Dio va a vedere
personalmente il peccato di Sodoma e Gomorra. Il Signore disse: Siccome il grido che sale da
Sodoma e Gomorra grande e siccome il loro peccato molto grave, io scender e vedr se
hanno veramente agito secondo il grido che giunto fino a me e, se cos non , lo sapr.
LOnnisciente vuole sincerarsi di un peccato noto il cui grido giunge fino alle sue orecchie.
Chiediamoci quante volte ci siamo accertati con i nostri occhi del peccato del nostro prossimo.
Non forse vero che normalmente diamo per scontato un peccato che c stato solo riferito? Qui
dobbiamo fare molta attenzione. Dio in assoluto il massimo garantista. Ges molto
esplicito:Se il tuo fratello commette una colpa, v e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolter,
avrai guadagnato il tuo fratello. Fra te e lui solo. Qui viene tagliato alla radice il pettegolezzo e la
calunnia. Sei tu con tuo fratello, soli. E molto importante questo comando del Signore, perch la
prima cosa che invece siamo tentati di fare, vedendo qualcuno sbagliare, quella di parlarne con
qualcun altro. Limportante, ci dice Ges, non tanto che venga denunciato il peccato, ma che
tuo fratello ascolti la tua ammonizione e nasca dentro di lui il pentimento. Limportante dunque
guadagnare il tuo fratello. E proprio da questo aspetto possiamo trovare il collegamento con
lopera di misericordia corporale vestire gli ignudi. Infatti il peccato nudit come ci ricorda la
Genesi : si accorsero allora di essere nudi. Noi di fronte alla nudit del peccatore, parlandone
con gli altri scopriamo ancora di pi la nudit del nostro fratello. Dio invece la prima cosa che fa
rivestire Adamo. La carit infatti copre una moltitudine di peccati. Dio che ci ha donato la vita, la
possibilit di studiare, l'energia per lavorare ecc. In sintesi, tutto quello che abbiamo dono Suo, e
anzi Sua propriet, io ne sono semplice amministratore. Dio ci ha fatto questi doni non perch li
usassimo in modo egoistico, ma perch ne facciamo condivisione con chi pi bisognoso. La
condivisione dovr essere la pi generosa possibile, tenuto conto anche degli obblighi verso chi
pi' vicino: moglie, figli, genitori anziani ecc. perch anche questa una fonte di condivisione;
quindi in questo senso ben preciso che si pu dire che il nostro conto in banca appartiene ai
poveri: vero nel senso che appartiene a Dio, e Dio ci ordina la carit spingendoci ad usarlo a
beneficio dei poveri. Cos il povero non pu venire a casa nostra a derubarci, perch non sono
soldi suoi ma di Dio, che ha ritenuto di darli in amministrazione a noi per un uso caritatevole e non
egoista. Da qui si capisce che analogo castigo attende chi non ha rispettato la propriet di Dio. Sia
il ricco che non ha condiviso con generosit i beni affidatigli, sia il povero che ruba (e quest'ultimo
sar giudicato meno severamente). E' evidente che se ciascuno di noi, ricco o povero che sia,
mettesse in pratica queste cose, vi sarebbe una perfetta pace sociale, perch nessuno si
troverebbe nel bisogno e, d'altra parte, nessuno attenterebbe al possesso altrui.
Ma si tratta di uno scenario che purtroppo non di questo mondo.
(a cura di Josy Celli)

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Nell Anno Santo della Misericordia (8/12/2015 20/11/2016) indetto da Papa Francesco
il Ponte propone alcune riflessioni di carattere spirituale sulle 14 opere di Misericordia.

Le Opere di Misericordia Corporali e Spirituali


GIUBILEO DELLORDINE DOMENICANO (1216-2016)
LA FONDAZIONE DELLORDINE DEI PREDICATORI
(Terza parte)
Dal 1570 fino alla Rivoluzione francese, lOrdine dei Predicatori visse una fase ascendente,
raggiungendo il suo vertice nella prima met del XVIII secolo. Ma la seconda met del secolo dei
lumi, vide una veloce ascesa del libero pensiero e cos anche lOrdine inizi il declino come tutte
le istituzioni religiose. Nelle province del nord Europa, i poteri forti del tempo, legati alla
costituzione degli stati nazionali, cercarono di scalzare sempre pi le istituzioni religiose e cos
lOrdine dei Predicatori, svilupp la sua azione e la sua influenza nelle province del nuovo mondo
come in America latina e in estremo oriente. Linfluenza di questo Ordine religioso si fondava sulla
supremazia dottrinale e molti frati domenicani ricoprivano incarichi importanti di insegnamento
nelle universit di quei luoghi.
In Europa troviamo domenicani illustri a controbattere le tesi gianseniste, lilluminismo e
lenciclopedismo, e le tesi filosofiche che si imperniavano sul pensiero di Immanuel Kant (17241806), sempre sostenendo le tesi tomistiche. A proposito di Kant per occorre fare una
precisazione: nella sua opera La critica della ragion pratica, il filosofo di Konisberga afferma che:
La causa suprema della natura, in quanto debba essere presupposta per il sommo bene, un
ente che, con lintelletto e la volont, la causa e quindi lautore della natura, ossia Dio (La
critica della ragion pura ed. Bur, novembre 2001 pag. 411). Quindi Kant non va considerato il
pensatore ateo che con le sue tesi filosofiche nega lesistenza di Dio.
Dopo la Rivoluzione francese lOrdine dei Predicatori fu in parte distrutto, ma nel 1839 con il
teologo francese, padre Henri Dominique Lacordaire (1802-1861), lOrdine ritorna a crescere. Egli
sosteneva la separazione dei poteri tra Chiesa e Stato e si fece promotore di un liberalismo
cattolico, perseguendo il fine della riconciliazione della Chiesa con la nuova societ scaturita dalla
Rivoluzione francese, cogliendo i segni dei tempi. I religiosi domenicani italiani erano allepoca
circa 1500, cos poterono far rifiorire lOrdine in varie Province italiane.
Alla fine del XIII secolo, lOrdine aveva 18 province con 600
conventi e 10 mila religiosi. Alla fine del XVI secolo si contavano 31
Province con 900 conventi e 30 mila religiosi. Nella prima met del
XIX secolo lOrdine raggiunse il livello pi basso con 3500 religiosi;
alla fine degli anni 40 del Novecento lOrdine contava 30 Province
400 conventi e pi di 6000 religiosi.

Franca Piccini
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Nella sala Beato Angelico


P.zza M. Teresa di Calcutta

Nella sala Beato Angelico


(P.zza M. Teresa di Calcutta)
le Signore della CARITAS parrocchiale,
che hanno confezionato i lavori,
Vi aspettano numerosi nei seguenti giorni di Dicembre:

da SABATO 5
fino a MARTEDI 8
Dalle ore 10:00 alle ore 19:00 orario continuato
(Fino ad esaurimento merce.)

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NOTIZIE DALLA CHIESA EVANGELICA VALDESE


Il pastore Laurent Schlumberger, presidente della Chiesa Unita di Francia
che unisce la chiesa riformata e la chiesa luterana, il giorno dopo i tragici
fatti di Parigi, ma anche a seguito dei continui massacri nel mondo, ha
scritto alle chiese:
Le parole mancano davanti all'orrore e all'assurdit di questo massacro
nell'Ile de France. L'orrore di decine e decine di morti e di feriti,
selvaggiamente colpiti.
L'orrore di queste vite distrutte o amputate, di queste famiglie decimate.
L'assurdo di un massacro che uccide alla cieca.
Nel terrore e nell'oppressione, cosa fare?
Possiamo pregare affinch la violenza indietreggi in coloro che sono
accecati da dei fantasmi di purezza radicale.
Possiamo offrire il nostro ascolto e la nostra parola. Nelle nostre relazioni, nel nostro tempo, nelle
nostre riunioni, nei nostri luoghi di culto, fare spazio alla parola e al silenzio scambiati.
Possiamo anche coltivare la solidariet e la fraternit, cos fragili, cos preziose che ci sono
affidate.
In questo tempo di Avvento, desidero condividere con voi un canto di Natale che ci viene da Haiti:
E' NATALE
Quando tutti sono pronti per la festa,
allora Natale!
Natale vuol dire vivere nella speranza.
Quando i nemici si stringono la mano per fare la pace,
quando lo straniero viene accolto,
quando ci si impegna gli uni per gli altri
per evitare il male e fare il bene,
allora Natale!
Natale vuol dire asciugare le lacrime,
condividere con gli altri quello che si ha.
Tutte le volte che la miseria di qualcuno viene alleviata
allora Natale!
E' Natale sulla terra tutte le volte
che viene dato un po' d'amore, che dei cuori si rallegrano.
Allora Dio scende di nuovo dal cielo
e porta la sua luce.

Un saluto fraterno in Cristo,

Milena Martinat

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INTERVENTO DEL PRIORE DI SAN DOMENICO DI SIENA SULLORDINE DOMENICANO


NELLA VEGLIA DI PREGHIERA PER LAPERTURA DEL GIUBILEO SABATO 7 NOV. 2015

Se il Convegno Ecclesiale nazionale oramai imminente si apre su cinque piste come : USCIRE
ANNUNCIARE ABITARE EDUCARE E TRASFIGURARE
LItinerario che San Domenico ha tracciato per lOrdine dei Predicatori da Lui fondato 800 anni fa ,
si staglia su 6 piste come : CONTEMPLARE ASCOLTARE CELEBRARE VIVERE STUDIARE E PREDICARE
Vediamole brevemente e troveremo cos il carisma dei Predicatori.
CONTEMPLARE Che cosa ? Dio e la Verit rivelata conosciuta e operante nella storia dellumanit
gustando nel silenzio la sua Parola per farla propria nella preghiera che non fine a s stessa ma
per manifestare a tutti la bont e la misericordia di Dio e la grandiosit della sua presenza in
ciascuno di noi e nel mondo. Cos vi si legge in unomelia Domenicana del XIII sec. : Un uomo si
trova in uno stato di dannazione prima di cominciare a pregare, e prima di terminare salvo.
ASCOLTARE chi ? Uomini e donne di ogni lingua e nazione e condividere speranze, paure, gioie e
soprattutto la loro ansia di Verit e portare tutto nel cuore della preghiera presentando tutto e
tutti al Signore.
CELEBRARE chi ? La Parola rivelata il Verbo fatto carne, solennemente e in comune come uno dei
compiti principali della liturgia Domenicana che culmina nella celebrazione Eucaristica, dove
glorifichiamo Dio e interpelliamo la misericordia del Padre per tutte le necessit della chiesa e del
mondo contemporaneo, rafforzando la fede e trovando cos lefficacia della nostra missione.
VIVERE dove ? Dove lobbedienza ci invia, in Comunit fatte di fraternit, aperte alla missione
della sacra predicazione, vivificati dalla Parola di Dio nellosservanza della regola comunitaria con
libert e responsabilit. Per servire la Chiesa.
STUDIARE perch ? Per imparare a discernere sempre le molteplici vie del Vangelo per un
servizio teologico della Parola rivelata, per indagare e approfondire la dottrina dei Padri, il
magistero della Chiesa e le diverse culture dei popoli. Il grande P. Marie Joseph Lagrange, geniale
innovatore degli studi biblici, diceva: Voglio essere pi vicino a Ges, nessuno studio come il
Vangelo mi avviciner alla sua persona n mi far gustare i suoi insegnamenti.
PREDICARE - che cosa ? La Parola di Dio con il linguaggio degli uomini contemporanei
proponendo e dialogando con la certezza che la Verit rende liberi, andando ovunque si trovano
persone bisognose del Vangelo di Cristo, usando qualsiasi mezzo per trasmettere il Vangelo di
Cristo e spiegare cos i grandi perch dellesistenza umana. Nelle nostre antiche cronache si trova
spesso gratiosus praedicator e peraltro sappiamo che proprio qui a Siena un monaco
cistercense, fu ispirato a scrivere per i Domenicani quelle belle preghiere Per i Predicatori nelle
quali si chiedeva per essi Verbum gratiosum cio una parola piena di grazia in definitiva una
parola che salva, si perch il fine del nostro Ordine che comprende Frati, monache di clausura ,
suore e Laici domenicani , la predicazione per la salvezza delle anime.

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7/11/2015 APERTURA DEL GIUBILEO


SERVIZIO FOTOGRAFICO DELLA VEGLIA

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LA CROCE DEL DESIDERIO


Venerd 6 novembre , alla vigilia del Giubileo dell'Ordine Domenicano e alla vigilia
della festa di tutti i Santi Domenicani, stata collocata la nuova croce sul cupolino
del lucernario della cappella che conserva la testa di Santa Caterina. Croce realizzata
in ferro battuto, forgiata ad arte da Giovanni e Tommaso Bernabei, nella bottega di
Fonterutoli. La Comunit dei Padri Domenicani riconoscente, ringrazia la pregiata
Ditta Bernabei.
Quando ti manifestai la mia nativit, tu mi vedevi
pargolo, nato con la croce al collo. Perchio ti fo
sapere, che come io, Parola incarnata, fui seminata
nel ventre di Maria, mi si cominci la croce del
desiderio chio avevo di fare lobbedienza del Padre
mio e dadempiere la sua volont nelluomo; cio
che luomo fosse restituito a Grazia, e ricevesse il
fine pel quale egli fu creato. ( L.16 )

Ti prego anche per quelli che tu hai messi nel


mio desiderio con particolare amore, affinch tu
arda i loro cuori e siano carboni accesi e non
spenti, tutti infuocati della carit di Te e del
prossimo . ( Or. XI )

In Lui giustizia, in tanto che, per punire la colpa,


di s medesimo allobbrobriosa morte della croce,
facendo incudine del corpo suo, la quale fabric col
fuoco della sua carit, col martello delle
grandissime pene. ( L.318 )

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La vergine ( Caterina ), mi parlava


spesso delle pene del Salvatore, e mi
assicurava che da quando fu concepito,
Ges aveva portato sempre nellanima la
croce, per limmenso desiderio che aveva
della umana salute. ( Legenda Maior )

E crescendo in me il fuoco, mirando vedevo nel costato di Cristo crocifisso


entrare il popolo cristiano e linfedele: e io passavo, per desiderio e affetto
damore, per lo mezzo di loro; ed entravo con loro in Cristo dolce Ges,
accompagnata col padre mio santo Domenico, e Giovanni Singolare con tutti
quanti i figlioli miei. E allora mi dava la croce
in collo e lolivo in mano, quasi come io
volessi; e cos diceva che io lo portasse a uno
popolo e allaltro. E diceva a me: Di a loro: io
vi annunzio gaudio magno.
( L.219 )

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DAL V CONVEGNO ECCLESIALE NAZIONALE DI FIRENZE


Lesperienza che ho vissuto partecipando al V Convegno Ecclesiale di Firenze,
ardua da raccontare, perch sono tante le parole e le immagini che dovrebbero
essere non solo ricordate, ma ripensate, fatte oggetto di riflessione, perch siano
poi tradotte in azioni che rispecchino lessenza delluomo: In Ges Cristo il nuovo
umanesimo.
Sono soprattutto i volti delle persone che ho incontrato e con cui ho condiviso
questi giorni di preghiera e di riflessione che mi porter come ricordo indelebile di
una grande esperienza di Chiesa. Il Santo Padre Francesco nella cattedrale di
Firenze ci ha indicato le linee generali del nuovo umanesimo: ritornando a
contemplare Ges, ci ha invitati a guardare con uno sguardo rinnovato quellEcce
homo al centro della cupola del Brunelleschi, che ci pone nella condizione di
vivere pienamente la nostra dimensione umana.
Nella luce di questo Giudice di misericordia, le nostre ginocchia si piegano in
adorazione, e le nostre mani e i nostri piedi si rinvigoriscono. Possiamo parlare di
umanesimo solamente a partire dalla centralit di Ges, scoprendo in Lui i tratti del
volto autentico delluomo. la contemplazione del volto di Ges morto e risorto che
ricompone la nostra umanit, anche di quella frammentata per le fatiche della vita,
o segnata dal peccato.
I tratti dellumanesimo cristiano presentati dal Papa si delineano attraverso tre
sentimenti che sono propri di Ges: umilt, disinteresse e beatitudine. Una Chiesa
che presenta questi tre tratti una Chiesa che sa riconoscere lazione del Signore
nel mondo, nella cultura, nella vita quotidiana della gente. Mi sono fermata a
riflettere soprattutto sullumilt, che quella capacit di essere insieme comunit
cristiana, che ci fa vivere la comunione con immediatezza e generosit cercando di
risanare piuttosto che lacerare, che ci fa scoprire nel volto dellaltro il buono e il
bello.

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Siamo chiamati a vivere in un atteggiamento di conversione continua, in uno stato


di missionariet che si esplicita attraverso cinque vie: uscire, annunciare, abitare,
educare e trasfigurare. Ho seguito il percorso delleducare sia nei lavori di gruppo
che nel laboratorio della Catechesi attraverso larte, dove ci siamo immersi nel cuore
della Firenze cristiana, riassaporando il gusto antico e sempre nuovo dellarte
come esplicitazione di una esperienza di fede vissuta intensamente.
La comunit cristiana si assume il compito delleducazione integrale della persona,
nella prospettiva di tessere alleanze significative sia ad intra che ad extra, in cui un
ruolo fondamentale spetta alleducatore e alla sua credibilit di testimone,
educato da Cristo, che ha trovato in Lui il significato profondo dellesistenza.
Continuare a credere nella forza semplice e costante delleducazione vuol dire
rinnovare la Speranza di un futuro presagito, che si pu volgere alla gioia e alla
bellezza della vita piena.
Giuliana Migliorini

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LA PORTA SANTA DELLA BASILICA DI SAN PIETRO IN VATICANO


La porta santa che Papa Francesco aprir per lImmacolata in San Pietro per lanno
santo della Misericordia, fu realizzata nel 1949 dal grande scultore Vico Consorti
della nostra Contrada del Drago. Fu inaugurata, benedetta e aperta il 24 dicembre
del 1949 da Papa Pio XII e fu chiusa il 24 dicembre del 1950. 16 grandi formelle
compongono la grande porta, la settima, raffigura la pi celebre delle parabole della
MISERICORDIA, quella del figliol prodigo. A grandi caratteri cos vi si legge: PATER
PECCAVI IN COELUM ET CORAM TE. Padre ho peccato verso il cielo e Te.

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La Rubrica
dei bambini
dallisola che non c al Chiostro di San Domenico

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AVVISI
Appuntamenti del mese di DICEMBRE
GIOVEDI 3 ore 17:00
In Cripta - Adorazione Eucaristica
MARTEDI 8 (solennit dellImmacolata
Concezione) alle ore 12 P. Michele Corvelli
presieder la S. Messa di ringraziamento
per il suo 25esimo anniversario sacerdotale.
Da parte di tutta la comunit parrocchiale e dalla
redazione di questo giornale i pi fervidi auguri.

SABATO 12 ore 16:00


anche nella nostra Diocesi, inizier il Giubileo della misericordia.
Il raduno nella basilica di San Domenico, dove inizier l'Azione Liturgica presieduta
dall'Arcivescovo con lettura del Vangelo della Misericordia e della Bolla d'indizione
dell'anno Giubilare, a seguire processione per le vie della citt, apertura della Porta
Santa in Duomo e subito dopo la Santa Messa.
E importante partecipare tutti numerosi!!!
MARTEDI 15 ore 18:00
Inizio della Novena di Natale in compagnia dei Padri Domenicani
VENERDI 18 ore 21:00
In Cripta - Catechesi cittadina sulla confessione
GIOVEDI 24 ore 23:30
Veglia e S.S. Messa della Nativit di N. S. Ges Cristo.
VENERDI 25
Santo Natale orario delle S.S.Messe 7:30 - 9:00 - 10:30 - 12:00 - 18:00
GIOVEDI 31 ore 18:00
S.S. Messa di ringraziamento e canto del Te Deum.

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