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PRIMA PARTE
Da Tarso ad Antiochia (passando per Damasco)
SONO
Introduzione
Vedere allegato animatori p. 4
Temi
Lidentit.
La conoscenza di s.
Ladolescenza let in cui maggiormente viene affrontato il tema della definizione della propria identit. Ladolescente, infatti, comincia a compiere
in modo sempre pi approfondito la riflessione su di s ed inizia a immaginarsi in una prospettiva non solo attuale, ma anche futura e/o ideale, pensandosi in termini astratti (vorrei essere). Questet si caratterizza per
un profondo senso di inadeguatezza e di svalutazione di s, dovuto, in parte,
alla percezione del divario tra ci che si e ci che si vorrebbe essere. Ci
si sente meno degli altri. La paura rispetto alle proprie possibilit e lincertezza a livello di identit possono portare ad una sensazione di vuoto,
con il rischio di cercare in esperienze totalizzanti lannullamento o laffermazione di s. Si apre la strada allisolamento (ci sono ragazzi che non
vivono senza il walkman), alla rinuncia a sperimentare, o, al contrario, al superamento di s fino allestremo, al limite massimo del rischioso, del proibito, del violento. Spesso, si fatica a trovare la vera immagine di s perch
si cerca la sorgente dellidentit nella direzione sbagliata. Ci si appoggia sul
proprio io, sulla propria capacit di imporsi, di stupire, di risultare simpatici,
per ritrovarsi arrabbiati con s stessi, chiusi in un personaggio. Ci si perde
in compagnie di gente tutta uguale, che cerca le stesse cose, si diverte allo
stesso modo, segue le stesse mode. I modelli di persone riuscite che abbiamo di fronte non sono rapportabili alla nostra esperienza: si presentano
come perfetti, sublimi, il massimo della vita intesa come apparenza e superficialit. Ci si trova cos uniformati, invece, di scoprire e valorizzare la
propria originalit. In questa fase importante aiutare i ragazzi ad acquisire
fiducia in s stessi senza rinunce o esaltazioni. Quando si impara a guardarsi
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ASCOLTARE LA VITA
Esprimere le loro difficolt e il loro desiderio di conoscenza di s.
Individuare i loro modelli di riferimento.
Attivit: il flusso del nome.
Su un foglio di carta i ragazzi scrivono il proprio nome da cui fanno partire
otto frecce. Ad ogni freccia ciascun ragazzo scrive una parola riferita a s
stesso (ad es. carattere, hobby, occupazioni, interessi).Al termine del la3
(in alternativa)
Attivit: allo zoo.
Lattivit pone laccento oltre che sulle difficolt e il desiderio di conoscenza di s, anche sui modelli di riferimento.
Entriamo nello zoo, con curiosit ci guardiamo attorno, osserviamo e vediamo che ci sono tante specie di animali che si comportano in modo diverso.
Si consegna ad ogni adolescente la scheda allegata, invitandolo a scegliere
lanimale che pi lo descrive.
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C la lepre:
Fugge per difendersi. curiosa, fugge anche senza aver verificato se
ci sia un pericolo.
C il pavone:
Non passa di certo inosservato con la sua imponente ruota, sembra
riconoscere la sua dignit!
C la talpa:
Fa tutto di nascosto. Ama infossarsi. cieca!
C la tigre:
Vive sempre in agguato.
C un altro animale a cui senti di assomigliare? Perch?
Aprire il dialogo e il confronto con le domande che seguono:
3 In tutti si fa sentire linterrogativo: Chi sono io?,
tu che risposta ti sei dato?
3 Cosa significa essere grande?
3 Cosa ti fa pi paura della tua et?
3 C un modello di persona a cui vorresti assomigliare, perch?
3 Riconosci in te alcuni tratti dell animale scelto?
Quali puoi modificare? Come?
3 Cosa vorresti cambiare di te?
3 Nella ricerca della conoscenza di te, hai sentito il bisogno
di ricorrere a Dio?
3 Secondo te, cosa d sicurezza interiore ad un giovane?
Concludere lincontro con la preghiera proposta.
Preghiera
Disporsi a semicerchio, collocare su un ripiano o per terra dei poster con
delle immagini di personaggi ritenuti modelli di riferimento per gli adolescenti. Sui poster mettere dei lumini a forma di punto interrogativo. Canto,
breve introduzione dellanimatore, un attimo di silenzio.
Preghiera corale
Signore, donaci di comprendere
la verit della nostra vita.
Tu, la cui umanit ha conosciuto
lentusiasmo e la sconfitta
la gioia e la tristezza,
insegnaci a comprendere
quanto difficile sapere chi siamo.
Aiutaci a conoscerci
come siamo conosciuti da te.
Non permettere che camminiamo ad occhi chiusi,
come in un sogno,
senza renderci conto di chi siamo e dove andiamo.
Aiutaci a riconoscere
i condizionamenti interni ed esterni
che premono su di noi
Facci comprendere che la nostra libert
fragile, debole, insidiata.
Fa che impariamo a conoscerci nel fondo di noi stessi
e, in esso, trovare te che scruti e conosci il nostro cuore.
(Carlo Maria Martini)
Lasciare un attimo di silenzio, ogni adolescente ripete unespressione della
preghiera o uninvocazione libera ed accende un lume.
Concludere con il Padre nostro tenendosi per mano.
ASCOLTARE LA PAROLA
Approfondire il ruolo dellaltro e di Ges nella loro vita.
curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti?.
Ma Ges le rispose: Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose,
ma una sola la cosa di cui c bisogno. Maria si scelta la parte migliore,
che non le sar tolta.
3 Leggere il testo.
3 Divisi in tre gruppetti gli adolescenti cercano di esprimere i sentimenti
e le azioni dei tre personaggi. Ad ogni gruppetto affidato un personaggio
e due grandi frecce (come da disegno) sulle quale scriveranno i sentimenti
provati dal loro personaggio nei confronti degli altri due del brano evangelico.
3 Breve commento da parte dellanimatore dove verr evidenziato il diverso modo di realizzarsi di Marta e di Maria: la differenza data dallaccoglienza vera dentro di s di Ges.
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3 Dare agli adolescenti due post-it di colore diverso e invitare a completarli. Su uno ci sar scritto Sono come Marta quando... sullaltro Sono
come Maria quando.... Ognuno poi li attaccher vicino al personaggio di riferimento.
3 Conclusione da parte dellanimatore: laltro il criterio di riferimento che
consente e favorisce la mia realizzazione personale; senza di esso corro il rischio
di realizzarmi in maniera impazzita, illudendomi di essermi realizzato per davvero Accogliere Ges fargli spazio nella propria vita, consentendogli di essere maestro autorevole ed efficace. scegliere la parte migliore
3 Terminare con il lancio dellsms e la preghiera proposta.
Sms for you
Tutto io reputo una perdita di fronte alla sublimit della conoscenza di
Cristo Ges. (Fil 3,8)
Ci che rende grande lessere umano limpronta di Dio che egli porta
in s. (Giovanni Paolo II)
Preghiera
Disporsi a semicerchio, porre su un ripiano unicona di Ges, un cero acceso e un cestino.Tenere pronti dei foglietti e delle penne. Canto, breve introduzione dellanimatore, un attimo di silenzio.
Preghiera corale
Chiamaci, Signore,
fa che ogni giorno
siamo disposti a camminare con te;
a consegnarti
tutto quello che non vorremmo essere,
tutto quello che realmente siamo,
sappiamo e possediamo.
Accresci in noi lentusiasmo sincero
dincontrarci con te
e tra noi,
di seguirti sempre pi da vicino
accogliendo in pienezza
l uomo nuovo che ci proponi. Amen.
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(A M.. Canopi)
Attivit
Con il Vangelo di Marta e Maria abbiamo scoperto che scegliere la parte
migliore significa porsi in ascolto della Parola di Ges e accogliere in noi
quello che essenziale per la nostra vita.
Ges ha chiamato pi volte i suoi discepoli a seguirlo, a farlo in modo pi
o meno radicale, ma ha sempre chiesto una risposta pronta e la disponibilit a fidarsi di Lui e della Sua parola.
Lo scopo di questa terza parte far lavorare gli adolescenti su percorsi che
sviluppino la loro capacit critica, proponendo forti figure di riferimento.
Se si volesse lavorare su modelli carismatici e allo stesso tempo vicini ai ragazzi, la figura di Edith Stein (brillante filosofa ebrea che si converte al cattolicesimo e diventa suora di clausura) pu essere un esempio del coraggio
di cambiare vita e fare dei progetti radicali, anche considerando gli ostacoli
che ha incontrato a causa di questa sua scelta.
Vi suggeriamo di proporre ai ragazzi una storia a bivi interattiva che abbia
come protagonisti ragazzi della loro et. In diversi punti del racconto dovranno scegliere, o singolarmente o a gruppetti, delle possibilit diverse di
proseguimento della storia. Lo scopo far capire, giocando, che ogni scelta
porta a determinate conseguenze.
Per la discussione finale
3 In che modo scelgo? A caso o analizzando le diverse possibilit oppure
ancora in base a dei valori? Autonomamente o seguendo il gruppo?
3 C u n modello che mi guida nelle mie scelte? Riesco ad aprire i miei
criteri di scelta al modello di vita proposto da Ges?
A conclusione dellincontro si potrebbe proporre ai ragazzi di vivere la settimana che li separa dal prossimo incontro allinsegna della sobriet e del9
lessenzialit (nelle scelte, nel modo di vivere le amicizie, nel modo di mangiare, negli acquisti, in famiglia, ) per fare spazio alla ricerca della parte
migliore.
Concludere lincontro con la preghiera proposta.
Preghiera
Disporsi a semicerchio, porre per terra o su un ripiano un tondo giallo
(sole) con attorno dei nastri arrotolati (raggi). Lanimatore o un adolescente, accompagnato da un leggero sottofondo musicale, legge il racconto
La crescita di un cactus.
La crescita
Volavo leggero, portato dal vento, insieme ad altri numerosi semi in cerca
di una terra buona su cui appoggiarmi per mettere radici. Ho attraversato
mari, incontrato cieli stellati, stormi di uccelli che mi sospingevano a destra
e a sinistra al loro passare.
A un certo punto, mimbattei in una luce caldissima, avvolgente, che portava
con s pace e sicurezza e di colpo me ne innamorai. il sole, mi disse un
giorno un vecchio uccello sul quale mi appoggiai per riposarmi durante il
mio viaggio. Da quel momento, il mio vagare prese un significato pi pieno,
pi appagante: decisi che sarei diventato un bellissimo cactus e avrei offerto al sole il pi bel fiore di cactus che si fosse mai visto fino a quel momento. Ero felice ed eccitato allidea di darmi cos da fare, ma anche un po
spaventato, perch sapevo che avrei dovuto affrontare tante prove, rese
ancora pi difficili dalla mia inesperienza. Ero per fermamente convinto
della mia idea. Tutto questo richiedeva tanta attenzione e pazienza, ma per
questo io ero avvantaggiato, rispetto a tanti altri semi, dal mio stesso nome:
cactus, infatti, in arabo, ha la stessa radice della parola costanza, sabra.
Misi radici sin dal primo giorno che toccai terra. Giorno dopo giorno, mi
dedicai alla mia crescita, nutrendomi dal terreno, facendomi accarezzare
dal vento. Curai con infinita pazienza il nascere e lo svilupparsi di una folta
corona di spine, apparentemente innocue, ma sufficientemente appuntite da
proteggermi dagli ospiti indesiderati.
Con il giungere dellestate, gi sapevo che molti sarebbero stati i momenti
di siccit. Per questo avevo immagazzinato lacqua delle piogge invernali,
custodendola gelosamente dentro di me.
Rinfrancato nel corpo e nellintimo, cominciai a pensare fieramente a creare
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un fiore di rara bellezza da donare al mio amato sole, un fiore unico, come
unica ogni pianta nel suo genere. Mi preparai a diventare anche fiore, donandomi generosamente e pazientemente in unopera di creazione, passo
dopo passo in un rituale di gesti, diedi vita a bellissimi petali vellutati, di un
rosa intenso. Formarono unelegante corolla, che si dischiuse alle prime ore
dellalba, in unarmonia di profumo e colore, consapevole di mostrarsi nel
pieno splendore del proprio essere.
Subito il sole si accorse di tanta bellezza e mi avvolse con quel calore e
quella luce che solo lui poteva emanare. Una struggente emozione pervase
tutto il mio essere: le prove, le fatiche nel far crescere me stesso, guardando al sole come al traguardo della mia vita avevano allimprovviso svelato il loro senso pi autentico in quel lungo abbraccio con cui il sole mi
fece comprendere quanto io fossi una sua preoccupazione, un piccolo
grande essere su cui appoggiare i propri raggi caldi e rassicuranti.
Lasciare un breve spazio di silenzio.
Preghiere libere di ringraziamento o dintercessione, ad ognuna srotolare
un raggio del sole.
Ogni due o tre invocazioni cantare: Dio amore (o altro):
Dio amore, osa amare senza timore.
Dio amore, non temere mai.
Film
Vi segnaliamo alcuni film che propongono spunti di riflessioni interessanti
per lo sviluppo della prima unit. Di alcuni vi suggeriamo anche un possibile percorso di lettura per impostare il lavoro di gruppo.
Spiderman 3 di Sam Raimi (2007)
[scheda filmica p. 99]
Will Hunting - genio ribelle di Gus Van Sant (1998)
[scheda filmica p.103]
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LIFES GOOD
Introduzione
Vedere allegato animatori p. 8
Temi
Destino o progetto?
Vagabondo, turista o pellegrino?
La strada, il camminare.
Scrive padre Cencini: Quella del cammino una della pi antiche metafore dellesistenza umana, tanto semplice, subito comprensibile, chiara ed evocativa,
vera per tutti e in ogni momento ed et. Cammino vuol dire movimento, novit,
progresso, scoperta, ma anche incertezza, fatica, meta lontana, sudore Chi
cammina manifesta fiducia e un certo ottimismo, ma soprattutto il camminare
esprime un corretto rapporto con la natura, consente di contemplare il creato con
calma, quasi assaporandolo nei suoi frammenti, senza perderne un dettaglio; ma
anche segno di un buon rapporto con il tempo, chi cammina prende la vita con
calma, non si lascia dominare dalla frenesia della fretta, preferisce la qualit alla
quantit dei giorni da vivere su questa terra. In realt il cammino ha senso solo
se si ha un obiettivo, e lobiettivo sensato solo se concretamente raggiungibile,
tanto meglio se assieme ad altri, cos diventa ancor pi accessibile. Oggi sono
molti a negare la possibilit di definire un obiettivo esistenziale e la realt di una
tensione verso la verit. La vita cessa cos dessere pellegrinaggio verso una meta
precisa, con due conseguenze:
a) la prima che il pellegrino sostituito dal vagabondo, colui che detesta essere legato e fissato da qualsivoglia vincolo o legame. E di fatto si guarda bene dallattaccarsi emotivamente troppo alle persone o dallimpegnarsi eccessivamente
a lottare per certe cause, ma semmai cerca di trarre il massimo vantaggio dal
momento presente, senza differire la gratificazione n imbarcarsi in avventure
troppo impegnative. Ecco perch oggi vanno di moda le appartenenze corte e la
fedelt debole, ovvero la relazione sempre pi impoverita e svuotata di senso;
b)la seconda conseguenza la frammentazione del tempo e la sua riduzione
allistante presente, in un eterno presente, senza passato n futuro. Il linguaggio
giovanile sempre declinato al presente.Tutto visto al presente, ammucchiato
nel qui e ora.
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Il senso del cammino scritto nel DNA della persona: per realizzare la
propria umanit bisogna camminare verso un obiettivo, essere in tensione
verso una verit riconosciuta, ed essere aiutati a concretizzare questo andare verso in un progetto, dentro un tessuto sano di relazioni. Come salvare questo DNA profondo nellesperienza di un adolescente? Come fargli
intuire la bellezza di vivere come pellegrini? importante aiutare i ragazzi
a scoprire la loro vocazione, incoraggiandoli gradualmente a interrogarsi sul
senso della vita: Chi sono?, Cosa voglio?, Dove vado?, Cosa centra il
Signore in tutto questo?. La vita la cosa pi bella che abbiamo: non si pu
appiattirla in un eterno presente al quale sopravvivere! Si fanno programmi,
si verificano, si corregge la rotta si diventa responsabili, cio capaci di rispondere. Responsabili di fronte a chi: a s stessi? Alla societ? Alla propria famiglia? A Dio? Compito difficile oggi, in un contesto socio-culturale
segnato dalla fragilit, dalla solitudine e dal vuoto. Se ammettiamo di essere
frutto del caso, la vita non altro che un gioco alla roulette russa, senza
nesso e senza scopo. Se invece poniamo Dio allorigine di questo incontro
di particelle viventi, allora lesistenza non pu che essere una vocazione. La
rivelazione biblica ce ne d certezza: In Cristo, Dio ci ha scelti prima che
creasse il mondo, allo scopo che noi fossimo santi e immacolati nellamore
di fronte a lui (cf. Ef 1,4). Esistenza ex-sistentia, uscita di ciascuno di noi
dalla fredda cava del niente per venire alla luce dellessere: soggetti viventi,
senzienti, intelligenti, volenti, amanti. Creati a immagine di Dio, che sapienza, libert e amore. Ogni giorno siamo chiamati a riscoprire e a riscolpire limmagine di Dio che ci portiamo dentro. Diventare uomini significa
realizzare il compito che il Creatore ha inserito nelle maglie del nostro essere. A Pitagora fu chiesto quale fosse il compito degli uomini. Rispose con
lespressione nota: Contemplare il cielo. Luomo fatto per guardare il
cielo, per sollevare il suo sguardo, sopra le fluttuazioni delle cose che passano. Dobbiamo guardare il cielo per ritrovarci, per riempire il mondo di
significato. Non per distrarci dalle lotte della storia, ma per impegnarci di
pi al servizio dellaltro uomo. S, perch diventiamo sempre pi immagine
di Dio nella misura in cui aiutiamo gli altri a riscoprire e a riscolpire in s
limmagine di Dio. Questo significa aiutare luomo a farsi pi uomo, sia a livello della vita del corpo (impegno politico per sconfiggere fame, malattie,
disagi, soprusi, guerre), sia a livello della vita dello spirito (promozione della
cultura, della fede, costruzione della civilt dellamore).
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Obiettivi
Gli adolescenti sono invitati a:
- riflettere sul significato della vita;
- verificare il loro modo di procedere nella vita (vagabondi, turisti, pellegrini...);
- scoprire che la loro vita una chiamata;
- cercare la linea portante della loro vita, un elemento che trasformi
la loro vita in un cammino.
ASCOLTARE LA VITA
Riflettere sul significato della vita.
Verificare il loro modo di procedere nella vita (vagabondi, turisti, pellegrini...).
Attivit: confronto con testimonianze.
Dividere gli adolescenti in piccoli gruppi di 3-4 persone. Consegnare a ciascun gruppetto un foglio con alcune testimonianze, scelte tra quelle che
seguono (a discrezione dellanimatore).
Nei gruppi piccoli
3 Leggere le testimonianze e sceglierne una a piacere.
3 Rispondere alle seguenti sollecitazioni:
- Quale stato danimo/sentimento prova il protagonista
della testimonianza scelta?
- Che senso ha della vita?
Nel gruppo grande
3 Ogni gruppetto riporta, sinteticamente, la testimonianza presa in considerazione, il senso della vita emerso in essa.
3 Scambio di impressioni sulle testimonianze riportate.
3 Condivisione degli aspetti che gli adolescenti sentono pi vicini alla
loro esperienza ed alla loro ricerca sul senso della vita.
3 Sintesi di quanto emerso nella ricerca e nel confronto, avvalersi
anche dei contenuti della parte formativa dellanimatore.
Concludere lincontro con la preghiera proposta.
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Nel suo blog, una ragazza del Sud studentessa universitaria a Milano che si firma
May Parker scrive, riferendosi a un amico conosciuto: stato lui a farmi vedere
unaltra faccia di questa citt, quella dei giovani sognatori che si impegnano per
ottenere ci che si vuole, per vivere grazie ai sogni e allimpegno, ma quello serio,
mica ridere ragazzi. Questa gente che si sbatte veramente. E qui mi scende un
po di tristezza.Trovandomi in un periodo di confusione mentale dovuta a sentieri
persi, lasciati, ripercorsi e immaginati, non riesco a non invidiare coloro i quali
hanno un sogno e in tutti i modi provano a realizzarlo. Io che di recente il mio
sogno non so nemmeno quale sia. Vorrei fare la scrittrice, la rockstar, la pittrice.
il dubbio che mi perseguita da un po di tempo a questa parte... Cosa vuoi fare
del tuo futuro?. Le risponde un lettore, un ragazzo come lei che si firma Loz:
Ogni volta che ti leggo ritrovo le parole che vorrei scrivere io. E mi getti nel magone... cosa voglio fare da grande? Invidio chiunque abbia un progetto, unidea,
un sogno che persegue. Io vivacchio con lidea che, forse, dovrei metterci pi
grinta, coraggio e voglia. Solo cos mi render conto se il mio sogno quello giusto.
Sono figlia unica. Penserai che sono felice, invece no, non lo sono. Mamma e pap
mi trattano come una bambina. Mia madre non vuole che metta piede in cucina,
perch ha sempre paura che le combini qualche guaio. A volte mi chiudo in camera a leggere, ma dopo qualche tempo mi dicono che sono un parassita. Io mi
secco moltissimo! Mio padre mi chiama scricciolo come se avessi cinque anni.
tempo di smetterla.
(Veronica, 15 anni)
Sono nel mio quindicesimo anno. Mi chiamano giovanotto. Io sono un adolescente. Tutto in me discordanza e combattimento. Ho un cuore da bambino, ma
la voce di un uomo. Sembra che non sappia ancora nulla della vita e si abbassa
la voce per parlare di certi argomenti alla mia presenza. Sono debole e in certi
giorni la mia forza mi stupisce. Darei cinque anni della mia vita, s, cinque anni
per farla finita con questa odiosa adolescenza. Ancora cinque anni e sar veramente un uomo. Avr dei diritti che nessuno oser prendere in giro. Detesto che
mi si prenda in giro.
(Stefano, 15 anni)
(in alternativa)
Attivit: analisi di una canzone.
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LA MIA ISOLA
Forse il destino della gente
quello di viaggiare sempre
e di non fermarsi mai
ogni giorno andare
in posti sconosciuti
in cui non siamo stati mai
cos che mi sento anchio
con lo zaino in spalla io
guardo lontano e vado via.
Forse in un porto
con un forte odore di gasolio
indeciso mi fermer
guarder il mare studier il
vento
salir a bordo poi
di sicuro io salper
sai come mi sento io
con una mela in tasca io
guardo le stelle e vado via.
Tra le onde di una tempesta
stringer i denti ma di sicuro
ce la far
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Per dialogare
3 Ascoltare il canto, possibilmente con il testo in mano.
3 Condividere lespressione che piaciuta di pi e perch.
3 Con laiuto della traccia che segue, approfondire alcune espressioni
della canzone.
Forse il destino della gente quello di viaggiare sempre e di non
fermarsi mai: la metafora della vita come viaggio ritorna spesso nelle
canzoni, e anche Luca Carboni se n lasciato suggestionare. vero, la vita
un viaggio nel tempo, ma in una duplice dimensione: tempo cronologico/biologico (gli anni che passano, linvecchiamento) e tempo kairologico/eterno (tempo della manifestazione di Dio, fino allincontro finale con
lui). Noi abbiamo un po smarrito la seconda dimensione, ricurvi in un orizzonte puramente terreno, incapaci di andare al di l del sensibile, di ci che
si vede.
Ogni giorno andare in posti sconosciuti in cui non siamo stati
mai: il desiderio di conoscere, esplorare nuove realt, di fare nuove esperienze la molla che ci spinge ad andare oltre, ed la spia che ci dice che
stiamo crescendo. Solo quando siamo capaci di uscire da noi stessi per
aprirci alla novit degli altri, dellAltro, diventiamo veramente adulti e sviluppiamo pienamente la nostra personalit.
cos che mi sento anchio con lo zaino in spalla io guardo lontano e vado via: unimmagine che descrive bene la nostra realt di
viandanti e pellegrini. Quante volte la vita ci chiede di rompere vecchi legami, di lasciare le nostre sicurezze per ripartire verso una nuova mta
puntando solo allessenziale, a ci che ci serve veramente!
Salir a bordo poi di sicuro io salper: importante decidersi a
partire e non farsi bloccare dalla paura, mettersi nuovamente in gioco e
imparare a rischiare, prendere con coraggio il largo. la vita che ce lo
chiede!
Tra le onde di una tempesta stringer i denti ma di sicuro ce la
far: le prove e le difficolt non mancheranno e ci toccher a volte stringere
i denti, remare controcorrente; ma importante credere che, nonostante tutto,
ce la faremo a realizzare i nostri sogni, a raggiungere la nostra mta!
Verso una terra di ombra e di sole azzurro e arancione il cielo
che mi aspetta l: il desiderio di un luogo di pace, di una vita migliore,
di un cielo pulito ci spinge a partire e a compiere il viaggio verso la nostra
isola felice.
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a) Lanimatore spiega che cos una metafora. Se per esempio noi vogliamo
esprimere che qualcuno molto amato e stimato, lo diciamo con la metafora il gallo nel pollaio. Una metafora un paragone abbreviato. Successivamente lanimatore scrive il tema su un cartellone in modo che sia visibile
a tutti. Il tema deve essere formulato in modo personale: La vita per me
come. Lanimatore stesso svolge lesercizio. Ognuno deve avere la possibilit di riflettere per circa 10 minuti su ci che gli viene in mente intorno al
tema senza essere influenzato dagli altri. Egli scrive in modo anonimo uno o
pi paragoni su un foglio.
b)Tutte le metafore devono essere lette.Affinch tutti i ragazzi possano tranquillamente esaminarle tutte e averle presenti nel discorso che segue, preferibile scriverle sul cartellone. Prima di scriverle si invitano i partecipanti a
riflettere ed eventualmente annotare la metafora che trovano pi interessante e quella invece che gli sembra pi estranea.
c) La discussione si incomincia in questo modo: ognuno a turno dice quale
metafora lha maggiormente interessato e quale invece non gli piaciuta. In
un secondo momento lanimatore chiede ai ragazzi se le metafore ascoltate
fanno emergere concezioni o problemi su cui varrebbe la pena discutere.
d) Se c tempo si pu dare risposta ad alcune domande.
Concludere lincontro con la preghiera proposta.
Preghiera
Disporsi a semicerchio, sul pavimento tracciare con i sassi una strada, preparare alcune orme. Canto, breve introduzione dellanimatore, un attimo di
silenzio.
Preghiera
1. Solista La vita una strada.
Partire.
Da quando si nasce sempre bisogna partire,
uscire dal presente
pendersi verso il futuro.
2. Solista Camminare.
Non ci si pu fermare,
lesistenza prosegue.
Limportante camminare verso una meta.
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ASCOLTARE LA PAROLA
Scoprire che la vita una chiamata.
Dal Vangelo secondo Luca (Luca 13,6-9, con laggiunta di Giovanni 15,16)
Ges disse questa parabola: Un tale aveva un fico piantato nella vigna e
venne a cercarvi frutti, ma non ne trov. Allora disse al vignaiolo: Ecco, sono
tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo.Taglialo.
Perch deve sfruttare il terreno? Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora
questanno, finch io gli zappi attorno e vi metta il concime e vedremo se
porter frutto per lavvenire; se no lo taglierai. Non voi avete scelto me, ma
io ho scelto voi e vi ho costituiti perch andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga: perch tutto quello che chiederete al Padre nel mio
nome, ve lo conceda.
3 Preparare un cartellone su cui disegnato un grande albero spoglio
(tronco e rami) oppure procurarsi un ramo di albero secco.
3 Invitare gli adolescenti a pensare ad una situazione che hanno vissuto
in cui si sono sentiti secchi, sterili, senza vita, vuoti.
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3 Leggere il brano. Dopo un momento di silenzio far sottolineare e condividere la frase che li colpisce di pi dando una spiegazione personale.
3 Invitare a pensare ad una situazione/momento della loro vita in cui si
sono sentiti realizzati, vivi, felici. Questa situazione la scrivono su un cartoncino a forma di frutto (se i frutti sono di diversi tipi il lavoro pi significativo: ognuno porta frutto a suo modo, con le sue particolarit. La
chiamata alla vita porta ognuno a dare frutti diversi).
3 Breve commento dellanimatore: al seguito di Ges si scopre che la vita
dono, e perci stesso impegno che responsabilizza. I frutti dei quali parla il
vangelo danno chiara lidea che la vera realizzazione personale non sta nel
vivere per se stessi ma nel fare qualcosa di bello per Dio. (Madre Teresa)
3 Far notare anche la pazienza di Dio nei nostri confronti: attende i nostri frutti.
3 Si lancia questa provocazione-sintesi agli adolescenti: Per portare
frutto dovremmo..., le cui risposte possono essere scritte sullo sfondo
dellalbero.
3 Terminare con il lancio dellsms e la preghiera proposta.
Sms for you
Chi sei, o Signore?.Io sono Ges che tu perseguiti. (At 9,4-5)
Scioglietevi davanti a Ges, perch solo Lui pu sciogliere le vostre ansie
e i vostri timori e colmare le vostre attese. (Benedetto XVI)
Preghiera
Disporsi a semicerchio, disporre lalbero su cui si lavorato per la comprensione del messaggio della Parola di Dio. Canto, breve introduzione dellanimatore, un attimo di silenzio.
Preghiera corale
Ges, la vita,
un dono,
una responsabilit,
un impegno,
un investire tutte le nostre potenzialit
che tu ha seminato in noi,
e farne qualcosa di bello
per Te,
per noi stessi,
per i fratelli.
Tu pazientemente
aspetti i nostri ritardi,
le nostre fughe,
le nostre pigrizie.
Aiutaci a non rimandare,
a non disattendere la tua fiducia.
Solo uniti a te
portiamo un frutto che rimane.
Se si vuole la provocazione sintesi finale: Per portare frutto dovremmo
si pu collocare a questo punto.
Canto.
Preghiera
Disporsi in cerchio, porre al centro una ruota. Canto, breve introduzione
dellanimatore partendo da quanto emerso dallattivit appena svolta.
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Preghiera
Solista
Una ruota.
Ne ha fatta di strada!
da sola, in coppia.
Primavera, estate,
autunno, inverno.
Ha portato attese, speranze,
gioie e delusioni.
Una ruota
gira e rigira
sempre attorno al perno.
Tutti
Solista
Solista
Desiderio di convergere
verso un centro
di unificare le energie
di trovare un senso.
La nostra vita
cammino fiducioso
verso Ges, nostro compagno di viaggio.
Tutti
Film
Vi segnaliamo alcuni film che propongono spunti di riflessioni interessanti
per lo sviluppo della seconda unit. Di alcuni vi suggeriamo anche un possibile percorso di lettura per impostare il lavoro di gruppo.
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SENSAZIONE SOLITUDINE
Introduzione
Vedere allegato animatori p. 13
Temi
La solitudine, il silenzio.
Lattraversare il deserto esperienza da buttare o meno?
La sensazione di non essere in relazione con, importante per per qualcuno, il non poter dire di s perch c fretta e comunque non si sarebbe
capiti, la povert di comunicazione, fanno parte del vissuto di molti ragazzi.
La risposta a questa reale, intima sofferenza, si pu agire in mille modi: ore
e ore di navigazione internet, tentativi di rompere la solitudine raccontandosi in un blog, ascoltando musica heavi metal, utilizzando sostanze stupefacenti; un modo come un altro per dire mi sento solo, nessuno ha
veramente bisogno di me, se sparissi non farebbe nessuna differenza.
I ragazzi vanno aiutati a vedere nella solitudine unopportunit per scoprire il valore del silenzio, della coscienza, dellinteriorit, non solo un limite
da superare. Saper stare da soli il primo grande compito per imparare a
vivere; saper ascoltare il silenzio il solo modo per custodire la propria
umanit e la propria fede, aprendosi a una relazione profonda con il Padre.
C uno strato rumoroso, fuori e soprattutto dentro, che impedisce di fare
verit di s stessi: creato da beni (occupazioni, spinta al possesso materiale e al consumo, preoccupazione per le proprie cose), da apparenze
(cura dellimmagine di s, preoccupazione di creare uno stile secondo il
trend), da vere e proprie dipendenze (telefonino, auricolare, musica, chiacchiera), ed intrecciato di emozioni e sentimenti (paura, noia, rabbia,
ansia, insoddisfazione). Per incontrare s stessi e Dio occorre oltrepassarlo, uscire dai soliti ambienti, azzardare luoghi nuovi, che risveglino lo stu25
pore e il gusto del silenzio come momento privilegiato per cogliere il senso
vero del proprio essere e quindi delle proprie scelte. Il silenzio (esterno ed
interno) per confrontarsi con gli altri e con lAltro, sulla base del quale si
costruir il futuro. La figura di Ges, il suo modo affascinante di stare solo
senza sentirsi solo, di viversi continuamente in relazione con il Padre, di vivere una comunicazione intensa e liberante con Dio, pu dire molto alle
paure e alle difficolt relazionali dei ragazzi. Ladolescente va aiutato a guardarsi dentro per scoprirsi pensato, voluto e amato dallinfinita tenerezza di
Dio. Questa scoperta frutto di un cammino personale e comunitario.
Nessuno cresce da solo. Ges stesso indica il criterio della compagnia fondando una comunit di apostoli, egli abbina allannuncio la proposta della
sua amicizia. Per condividere ci che si nel profondo c bisogno di una
relazione affettivamente significativa. La fede si racconta in un clima di reciproca accoglienza e condivisione. Lincontro e la sequela di Cristo, il discernimento della volont di Dio, la pienezza della vita cristiana maturano
nel confronto con altre persone alle quali poter dire la propria esperienza.
Di qui limportanza di affrontare il tema dellaccompagnamento spirituale
nella vita dei ragazzi.
Obiettivi
Gli adolescenti sono invitati a:
- riflettere sulle loro solitudini (tanti contatti, tante relazioni, tanti suoni,
ma soli?... spesso dovuto alla difficolt di accettarsi come si );
- approfondire la dimensione del deserto come cammino verso una
meta, una solitudine come una forma feconda di vita in cui Ges mi
accoglie, mi stima;
- a trovare nella loro vita degli elementi per accorgersi dellattenzione
di Dio e a scoprire limportanza di avere qualcuno che li accompagni
in questo cammino (accompagnamento spirituale).
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ASCOLTARE LA VITA
Riflettere sulle solitudini (tanti contatti, tante relazioni, tanti suoni, ma soli?...
spesso dovuto alla difficolt di accettarsi come si ).
NEL SILENZIO
un accampamento lanima.
Porta fino in fondo
la dove c Dio
dove sei te stesso e il mondo
non pu entrare neanche
se rotondo.
Vieni qui, parlami cos
come parla il vento agli alberi
musica accarezzami
vibra nel silenzio degli uomini
la la la
Baciami, stiamo ancora qui
qui stretti nel silenzio:
noi piccoli, fragili, unici.
Per dialogare
3 Ascoltare il canto, possibilmente con il testo in mano.
3 Condividere lespressione che piaciuta di pi e perch.
3 Con laiuto della traccia che segue, approfondire alcune espressioni.
In una societ, come la nostra, caratterizzata dalla fretta e dai rumori esiste ancora lo spazio per il silenzio? La canzone di Ron mette in luce limportanza del silenzio per luomo del nostro tempo.
Solo nel silenzio c una musica che risuona dentro e ti libera:
il silenzio, che spesso ci fa paura, invece la condizione necessaria e lo spazio per lascolto. Luomo contemporaneo diventa sempre pi individualista
e solo perch non pi capace di ascoltare. Occorre passare dalla paura
del silenzio al silenzio della paura. Ci possibile se durante la giornata
siamo capaci di ritagliarci spazi di vero silenzio per ascoltare la voce interiore della nostra anima, per conoscere le sorgenti del nostro essere e liberare quelle energie e quelle potenzialit che ci portiamo dentro.
28
Solo nel silenzio sento che ci sei parlami cos come parla il
vento agli alberi: non c ricerca di Dio che non passa attraverso il silenzio della preghiera e dellascolto. A volte siamo tentati di cercare Dio nei
grandi fenomeni, in cose straordinarie, in segni speciali e grandiosi. Ma Dio
lontano dal rumore e dalla spettacolarit, perch sceglie vie pi semplici
e nascoste. Elia, uno dei pi grandi profeti della Bibbia, sul monte Oreb incontra Dio non nel Vento impetuoso e gagliardo da spaccare le rocce
n nel terremoto n nel fuoco ma nel mormorio di un vento leggero (cf. 1Re19,9-14). proprio l che Dio si manifesta: nel tuo svuotarti
per lasciarti riempire dalla sua presenza.
Solo nel silenzio non si soli mai: il silenzio lo spazio del confronto con noi stessi, con gli altri e con Dio. Se siamo capaci di vivere fino
in fondo questo valore non avremo pi paura di restare a volte da soli. La
peggiore solitudine infatti non tanto quella fisica ma quella interiore, la solitudine dellanima che spesso porta allaridit e alla disperazione. Luomo
pi socievole e pi capace di comunione proprio colui che sa vivere fino
in fondo il valore del silenzio come spazio dellascolto, del confronto e della
preghiera. Quanto pi non siamo capaci di fare silenzio dentro di noi, tanto
pi siamo soli. Ecco perch alcuni sociologi parlano di folle anonime, senza
un volto n un nome; siamo soli pur in mezzo a tante altre persone. il
dramma della nostra generazione.
Il silenzio porta fino in fondo l dove c Dio, dove sei te stesso: il silenzio ci permette di ritrovare le radici della nostra umanit, ci svela la nostra
vera identit, chiamandoci ogni giorno a diventare quello che siamo. Rientrare in noi stessi e lasciarci guidare da quel centro interiore che Dio
stesso, importante in una societ che tende sempre pi a spersonalizzarci, imponendoci dei modi di pensare, volere e agire che non ci fanno
crescere.
Agli occhi di Dio i grandi sono coloro che nel silenzio e nel nascondimento ascoltano la Sua voce diventando il lievito della storia con la testimonianza della propria vita.
Per riflettere
3 Hai paura del silenzio?
3 La tue scelte, piccole e grandi, nascono sempre dal silenzio come spazio di ascolto?
3 Durante la tua giornata sai riservarti spazi di silenzio?
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Preghiera
Sedersi per terra a cerchio con le spalle rivolte allinterno del cerchio, luce
soffusa, breve introduzione dellanimatore, un attimo di silenzio: la canzone
cinvita ad ascoltare linfinito che dentro di noi, nelle piccole cose, nei
gesti quotidiani, nelle persone che ci stanno accanto. Un infinito che si percepisce solo nel silenzio. La solitudine uno spazio per incontrare Dio
sempre presente?
Ascolto della canzone Ascolta linfinito di F. Mannoia,
possibilmente con il testo tra le mani
Potremo ancora giocare la
partita del tempo
magari colorare qualche cartolina
e nelle notti future buttarci via
tenere il cuore lontano dalla nostalgia
e questa voglia di caldo che arriva piano
e questa sete di vita che prende la mano
avremo tavoli pieni di persone contente
e fuori dei motori pieni di benzina
e l occasione di vivere fantasie
e di nascondere piccole malinconie
ma la paura e la noia ritorna piano
la solitudine porta cos lontano.
Com difficile dire tutto quello che sento
tutte le piccole grandi verit
ed ogni movimento che mi cambier
e camminare cos nellinfinito che ho dentro
che si modifica e cerca libert
e chiede di capire quello che sar
se parli piano puoi sentirlo gi
ascolta l infinito.
Vedremo case tradite dal passare degli anni
ci sembreranno piccole e dimenticate
ritroveremo discorsi curiosit
e quel dolcissimo male ci accarezzer
ma non avremo parole per dire dov
e l abitudine porta cos lontano
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ASCOLTARE LA PAROLA
Approfondire la dimensione del deserto come cammino verso una meta, una solitudine come una forma feconda di vita in cui Ges mi accoglie, mi stima.
tuo riguardo, ed essi ti sorreggeranno con le loro mani, perch non abbia a urtare
contro un sasso il tuo piede. Ges gli rispose: Sta scritto anche: Non tentare
il Signore Dio tuo. Di nuovo il diavolo lo condusse con s sopra un monte
altissimo e gli mostr tutti i regni del mondo con la loro gloria e gli disse:
Tutte queste cose io ti dar, se prostrandoti, mi adorerai. Ma Ges gli rispose: Vattene, satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi
culto. Allora il diavolo lo lasci ed ecco angeli gli si accostarono e lo servivano.
3 Invitare gli adolescenti a pensare ad una situazione di solitudine che
hanno vissuto e il cambiamento che ha provocato. In due strisce raccogliere i cambiamenti positivi e quelli negativi.
3 Lettura drammatizzata del testo di Matteo 4,1-11.
3 Procurare una fotocopia ingrandita del testo e invitare ad approfondirlo con la tecnica del taglia-incolla. Ci si pu dividere in gruppi. Utilizzando le varie parti del brano, ritagliare e incollare su un cartellone;
ritagliare il testo in tante parti quante si ritiene opportuno: frasi, paragrafi, dialoghi , ricreare la scena ispirandosi al titolo: Ges e la solitudine. Per rendere pi viva la scena, le varie parti del brano vengono
sottolineate, inquadrate, unite con freccie. Alla fine presentare e commentare agli altri gruppi i differenti collages. Spiegare e giustificare la disposizione del testo.
3 Breve commento da parte dellanimatore: il deserto, per Ges, consiste
nel prendere le distanze dalle persone e dalle cose per essere con se stessi e
con Dio. Pu darsi che soprattutto allinizio tale esperienza non sia affatto
gratificante, poich fa toccare con mano molti limiti e pericoli dai quali lesistenza continuamente minacciata; ma evidente che, fuggendo da tale esperienza, di quei limiti e pericoli si finisce con lessere vittime inconsapevoli.
3 Terminare con il lancio dellsms e la preghiera proposta.
Sms for you
Anania and, entr nella casa, gli impose le mani e disse: Saulo, fratello mio,
mi ha mandato a te il Signore Ges. (At 9,17)
La folla chiassosa: per vedere Dio ti necessario il silenzio. (SantAgostino).
Preghiera
Disporsi a cerchio e porre al centro tre grossi ceri. Canto, breve introduzione dellanimatore, un attimo di silenzio.
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Preghiera
Tutti
Solista
Tutti
Solista
Tutti
Solista
(in alternativa)
Attivit
Ascoltare con i ragazzi la canzone di Jovanotti riflettendo insieme su queste domande:
3 Quando ti senti solo, come reagisci?
3 Che spazio ha Dio nella tua solitudine?
3 Quali sono le tue passioni? Che cosa ti fa battere il cuore?
3 Per te la solitudine il momento in cui non senti pi niente oppure
quello in cui stare con le antenne alzate verso il cielo?
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Fango
Io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
sotto un cielo di stelle
e di satelliti
tra i colpevoli le vittime
e i superstiti
un cane abbaia alla luna
un uomo guarda la sua mano
sembra quella di suo padre
quando da bambino
lo prendeva come niente
e lo sollevava su
era bello il panorama visto dallalto
si gettava sulle cose prima del pensiero
la sua mano era piccina
ma afferrava il mondo intero
ora la citt un film straniero
senza sottotitoli
le scale da salire sono scivoli,
scivoli, scivoli
il ghiaccio sulle cose
la tele dice che le strade
son pericolose
ma lunico pericolo che sento veramente
quello di non riuscire pi a sentire
niente
il profumo dei fiori lodore della citt
il suono dei motorini
il sapore della pizza
le lacrime di una mamma
le idee di uno studente
gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne
alzate verso il cielo
Per dialogare
Ascoltare il canto, possibilmente con il testo in mano.
Condividere lespressione che piaciuta di pi e perch.
Con laiuto della traccia che segue, approfondire alcune espressioni.
Sotto un cielo di stelle e di satelliti ora la citt un film straniero
senza sottotitoli un cartello di sei metri dice tutto intorno a te
ma ti guardi intorno e invece non c niente: le citt sono sempre pi
anonime, le persone volti senza nome, i rapporti pi superficiali e ...si vive la
solitudine. una contraddizione che, mentre la tecnica permette di comunicare in tempo reale anche a distanza, aumenti la solitudine. La TV, internet assorbono tanto del nostro tempo e diminuiscono le occasioni per il dialogo
e le relazioni. C da vigilare per non essere assorbiti nel mondo virtuale e
non perdere il legame con la realt.
Lunico pericolo che sento veramente quello di non riuscire pi
a sentire niente: il mondo scientifico e tecnico tende a dare poco spazio
a emozioni e sentimenti.Tutto scontato, non c la sorpresa di un incontro,
la meraviglia per il sole che sorge, un bambino che nasce, un gesto di gratuit.
Quando arriviamo ad essere impermeabili alle emozioni, a non saper partecipare alle gioie o problemi altrui, vuol dire che siamo troppo centrati su noi
stessi.
Stare con le antenne alzate verso il cielo: cielo vuol dire Dio, il riferimento ultimo con cui anche nelle difficolt stabilire un contatto, lanciare
un S.O.S. Pregare sintonizzarsi sulla stessa lunghezza di Dio e parlargli.
Io lo so che non sono solo anche quando sono solo: Dio lunico
che anche nei momenti di maggior solitudine non ci fa sentire soli. una presenza amica pronta a tenderci la mano per tirarci su dal fango della nostra
umanit.
Mi fondo con il cielo e con il fango: Siamo creature, fatte di terra e Spirito, il racconto della creazione ce lo ricorda (cf. Genesi). Il nostro un Dio
vicino, si sporcato le mani coinvolgendosi nella nostra storia e facendosi
uomo come noi.
La citt una pentola che cuoce pezzi di dialoghi: la nostra societ, sempre pi multiculturale, ci pone la sfida dellintegrazione che, per,
non vuol dire annullare tutte le differenze, ma cogliere le diversit culturali
come ricchezza da valorizzare, salvaguardando gli elementi tipici dellidentit
di un popolo. La diversit non deve farci paura e questo pu avvenire col dialogo. Pi ci si conosce, pi ci si stima e si apprezzano le diversit.
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Preghiera corale
Signore, il rumore in cui viviamo
non sempre ci permette di ascoltarci.
Sembriamo tutti sordi
che vanno per la propria strada,
cos aumenta lindividualismo,
legoismo, la solitudine.
Ti preghiamo
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Film
Vi segnaliamo alcuni film che propongono spunti di riflessioni interessanti
per lo sviluppo della terza unit. Di alcuni vi suggeriamo anche un possibile
percorso di lettura per impostare il lavoro di gruppo.
Le conseguenze dellamore di Paolo Sorrentino (2004) [scheda filmica p. 109]
Preferisco il rumore del mare di Mimmo Calopresti (2000)
[scheda filmica p. 113]
Into the Wild di Sean Penn (2007) [scheda filmica p. 113]
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SOLI SI MUORE
Introduzione
Vedere allegato animatori p. 18
Temi
La relazione con gli altri, la comunicazione.
La comunit, la Chiesa.
Non si pu credere da soli.
Ladolescente tende a vedere nella comunit cristiana unistituzione in cui
assolvere degli obblighi. A volte prova sentimenti di insoddisfazione, la giudica negativamente nei suoi limiti, perch mette a fuoco i difetti degli uomini che la compongono. Spesso si ferma a questi aspetti senza andare in
profondit, precludendosi la possibilit di conoscerla come realt animata
da Ges risorto, costantemente guidata dallo Spirito che rende possibile la
realizzazione di uno stile umanamente impossibile (cf. At 2,42-48). Il cristiano sa che la comunit non un optional, al contrario, essenziale. Nellamore agli altri, infatti, incontriamo, sperimentiamo, accogliamo e doniamo
lamore di Dio. La comunit il luogo dove i cristiani cercano di vivere e
di rendere presente questa realt e cos facendo la fanno crescere in loro:
Nella Chiesa, pur con i limiti e le manchevolezze che essa manifesta, si incontrano i segni visibili di quellamore divino, che d vita e offre alla libert possibilit di crescita. Le testimonianze di accoglienza, di solidariet, di perdono, di
servizio alla vita dei poveri e dei sofferenti che nella comunit cristiana affiorano,
anche se spesso in mezzo a incoerenze e debolezze, sono i segni pi immediati
e quotidiani con cui lamore di Dio si fa trasparenti (CdG/1 p. 221). Lesperienza di Chiesa pi vicina agli adolescenti, per alcuni forse lunica, il loro
gruppo. Perci valorizzando questesperienza si pu parlarne ai ragazzi presentandone la dimensione carismatica (persone con tanti doni, qualit, caratteri diversi) e comunitaria. Punto di partenza ladolescente, le sue
qualit e abilit, che trovano spazio per esprimersi allinterno del gruppo;
gruppo che a sua volta si confronta con la realt della Chiesa per scoprirne
la bellezza e la ricchezza. Ladolescente, attraverso esperienze vive che lo
coinvolgono direttamente, scopre nella comunit cristiana un luogo di crescita e di confronto per capire la propria vocazione personale.
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Obiettivi
Gli adolescenti sono invitati a:
- evidenziare la bellezza e la fatica della relazione con gli altri e del fare
gruppo;
- scoprire la forza della Chiesa come un gruppo che esiste prima di
me e va oltre me stesso;
- trovare la bellezza dellessere Chiesa e il loro ruolo allinterno di essa.
ASCOLTARE LA VITA
Evidenziare la bellezza e la fatica della relazione con gli altri
e del fare gruppo.
(in alternativa)
Attivit: cosa pensano gli adolescenti della Chiesa.
Lattivit pone laccento sulle relazioni allinterno della Chiesa. Si chiede ai
ragazzi cosa pensano della Chiesa. Si prepara un cartellone con tre colonne:
sulla prima si annotano le cose belle, sulla seconda quelle che suscitano
degli interrogativi, sulla terza quelle brutte, negative. Successivamente si
consegna ad ogni ragazzo un foglio e una penna, invitandolo a pensare ad
una persona che per lui importante, alla quale vuole bene, che stima, alla
quale vorrebbe assomigliare. Gli si chiede di scrivere almeno tre motivi per
cui questa persona cos bella per lui. Lanimatore invita ogni ragazzo a
leggere quanto scritto e, sulla prima colonna di un cartellone diviso in due,
scrive le cose uscite. Non importa che i ragazzi dicano il nome della persona a cui si stanno riferendo. Adesso si chiede loro di ripensare alla stessa
persona di prima e di annotare tre cose che ritengono problematiche o negative: un aspetto del carattere, unazione che ha compiuto, un atteggiamento. Di nuovo si faccia leggere a voce alta ai ragazzi quanto scritto e si
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Preghiera
Disporsi a cerchio, mettere al centro un cero acceso, canto, breve introduzione dellanimatore, far passare una corda che tutti tengono tra le mani.
Preghiera corale
Signore Ges,
nelle nostre case, nelle nostre comunit parrocchiali, nei nostri gruppi
intona il canto della comunione.
Facci sentire la bellezza
di essere legati gli uni agli altri,
di appartenere gli uni agli altri in un abbraccio di vita:
la vita animata dal respiro stesso dello Spirito,
il respiro di Dio-Amore.
(Benedetto XVI)
Liberamente ogni adolescente pu esprimere una fatica o un aspetto positivo della relazione, ogni due o tre invocazioni cantare un ritornello o un
canone di Taiz.
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ASCOLTARE LA PAROLA
Scoprire la forza della Chiesa come un gruppo che esiste prima di me
e va oltre me stesso.
3 Invitare gli adolescenti a pensare ad una persona della comunit cristiana (sacerdote, religioso/a, missionario, animatore, catechista) che ha
lasciato in loro un ricordo particolare di sensibilit, accoglienza, di forte
testimonianza, e condividere. Sono stati momenti in cui si toccato con
mano una parte di Chiesa. Ma cos la Chiesa? Come lha pensata
Ges?
3 Costruire una carta didentit della Chiesa su un cartellone sulla quale
si scriveranno:
Preghiera
Preparare un puzzle con tanti volti, da ricomporre durante la preghiera e
formare il volto di Ges o altro simbolo. Disporsi a cerchio con un spazio
al centro per ricomporre il puzzle. Canto, breve introduzione dellanimatore, un attimo di silenzio.
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Preghiera corale
Noi ti lodiamo e ti ringraziamo, Signore Ges,
perch ti sei manifestato
nella ricchezza e nella potenza
della tua morte e risurrezione
e continui a manifestarti nella tua Chiesa.
In essa tu vivi,
in essa tu effondi il tuo Spirito,
in essa tu ci raduni,
al di l di noi stessi e dellappartenenza ai nostri gruppi,
e ci crei tuo corpo visibile nella storia,
segno e strumento di unit
per tutti gli uomini.
A volte, la tua Chiesa, Signore,
ci delude,
non risponde alle nostre domande profonde.
Aiutaci ad accogliere le sue povert e le sue debolezze.
Aiutaci a riconoscere la testimonianza limpida
di tante persone belle che ci scaldano il cuore.
Canto o canone di Taiz, intanto comporre il puzzle.
Attivit
Su un foglio di carta ogni componente del gruppo disegna una chiesa stilizzata con il campanile. Ogni parte rappresenta una caratteristiche della
parrocchia: la zona centrale indica la capacit o meno di accogliere le persone; il tetto della chiesa segnala la partecipazione della gente alle varie attivit; il campanile rappresenta le attivit rivolte alle persone lontane, che
non frequentano; il tetto del campanile rivela il tono di festa con cui vivono
coloro che collaborano a queste iniziative. Si attribuiscono dei valori ai colori di ciascun pennarello: blu=malissimo, azzurro=male, bianco=neutro,
giallo=bene, arancione=ottimo.
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Dopo aver colorato ciascuno il proprio foglio, si commentano insieme, soffermandosi soprattutto sulla domanda: Cosa potremmo fare per far s che
le zone fredde diventino pi calde?.
Concludere lincontro con la preghiera proposta.
Preghiera
Disporsi a cerchio. Canto, breve introduzione dellanimatore, un attimo di
silenzio. Ogni adolescente dice quale talento vuole trafficare per scoprire
il proprio ruolo nella Chiesa e pone un piccolo un mattoncino al centro del
cerchio.
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Preghiera corale
Ti preghiamo, Signore,
apri il nostro cuore
agli amici con cui facciamo Chiesa,
perch la fraternit e laccoglienza reciproca,
la responsabilit e il servizio
ci facciano crescere nellappartenenza
e nella bellezza di essere protagonisti
nelledificazione della comunit.
Fa che mettiamo a frutto i talenti che ci hai dato:
le nostre doti, le nostre capacit,
la nostra giovinezza
per il bene di tutti.
Liberaci dallillusione di arricchire
trattenendo.
Signore, aiutaci a spendere bene i talenti che ci hai dato,
a scoprire il nostro posto nella Chiesa.
Film
Vi segnaliamo alcuni film che propongono spunti di riflessioni interessanti
per lo sviluppo della quarta unit. Di alcuni vi suggeriamo anche un possibile percorso di lettura per impostare il lavoro di gruppo.
La terra dellabbondanza di Wim Wenders (2004) [scheda filmica p.
114]
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SECONDA PARTE
Da Antiochia ai confini del Mondo
FREEDOM!
Introduzione
Vedere allegato animatori p. 22
Temi
Globalizzazione.
Libert.
Questa unit evoca la voglia di libert delladolescente, aiutandolo a mettere in luce il rapporto esistente tra la ricerca di autonomia, sentita spesso
come possibilit di fare ci che si vuole, e la scoperta sempre maggiore
della propria identit e del senso della vita. Nel villaggio globale del terzo
millennio le accresciute potenzialit comunicative consentono accessi allinformazione, confronti con altre culture e linguaggi solo ieri inimmaginabili, con evidenti superamenti delle barriere spazio-temporali. Ma queste
prospettive aprono oppure no alladolescente nuovi spazi di realizzazione
personale? In realt la globalizzazione presenta tratti problematici; ciascuno
tocca con mano quanto la ricerca di senso si faccia sempre pi ardua. Il
cammino proposto, prende le mosse dalle contraddizioni interne a un fenomeno la globalizzazione che se lasciato senza regole, rischia di allargare la frattura fra Paesi ricchi e poveri e allinterno degli stessi Stati, fra
cittadini favoriti e meno favoriti. I ragazzi si chiudono facilmente nel loro
mondo, anche quando tutto intorno invia richiami planetari. Per questo
importante aiutarli a rendersi conto di vivere in un mondo interdipendente,
dove strategie decise a livello internazionale su temi apparentemente lontani, ricadono sulla vita di tutti. Aprire gli occhi sulle realt pi lontane,
prendere parte alle sorti dellumanit, ci porta a riscoprire il valore della
partecipazione incoraggiandoci a maturare, con intelligenza e responsabilit, decisioni di sincera condivisione, di giustizia, di rispetto della dignit di
tutti. Contemporaneamente si cerca di far emergere il desiderio di affermazione personale, aiutando ladolescente a prendere coscienza delle proprie schiavit. Fondamentalmente si tratta di far vedere come alcuni modi
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ASCOLTARE LA VITA
Guardare al mondo attorno a s e oltre cogliendo ci che incatena.
Fermare lo sguardo su se stessi scoprendo le catene: esiste il desiderio
di una vita felice, ma spesso si legati.
Attivit: free-shopping.
In gruppo si trova una lista di beni che comunemente sono presenti nella
nostra vita (ad es., televisione, videogiochi, motorino, stereo, computer, macchina fotografica, cellulare, MP3, i-pod). I ragazzi, divisi ingruppetti devono trovare, per ogni bene elencato, una situazione che esemplifichi
lessere schiavo di quel bene e lessere libero di fronte a esso. Si approfondisca chiedendo ai ragazzi le conseguenze del primo caso e quelle del secondo. Riassumere dimostrando come alcuni modi di cercare la felicit
50
(in alternativa)
Attivit: il mercagioco
Il gioco una simulazione del mercato e vuole aiutare ladolescente a guardare il mondo attorno a s stesso e cogliere ci che lo incatena.
Partecipanti: 4 gruppi: terre delle conifere, dei baobab, dei cactus e dei
bamb.
Durata del gioco: 15-20 minuti per manche (3) e un tempo per riflettere
sul gioco.
Oggetti da produrre per ogni terra e suo valore:
Conifere
Macchinari (chiave inglese) valore 1
Grano (pannocchia)
valore 1
Bamb
Petrolio (intesa come energia) valore 1
Seta
valore 1
Baobab
Materie prime (minerali)
Frutta (ananas)
Cactus
Caff
Tela
valore 1
valore 1
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valore 1
valore 1
Mercato: una parte della produzione serve per la sopravvivenza, il rimanente deve essere scambiato con gli altri prodotti al mercato.
3 Ogni terra alla fine della prima manche deve possedere:
1 chiave inglese: macchinari
100 kg di grano
100 kg di frutta
1 vagone di materia prime
1 barile di petrolio
1 bobina di seta
1 bobina di tela
1 sacco di caff.
3 Ogni Terra, mediante lanimatore di gruppo, deve tenere registrato i prodotti che produce ogni annata.
3 Se una terra alla fine del primo anno non ha tutti i prodotti richiesti (vedi
sopra) rimane disoccutata e lavora in condizioni svantaggiose es: lavorare
con una mano sola, con i polsi legati, camminare con un piede solo(a discrezione e bont dellanimatore).
Funzione degli animatori:
3 un animatore conduce il gioco, modifica le regole di mercato, richiama
alla correttezza delle operazioni
3 un secondo animatore coordina il lavoro di SCAMBIO presso il MERCATO
3 fa attenzione che i prodotti siano conformi alla richiesta
3 gli animatori che sono nelle Terre tengono il conteggio dei prodotti, incitano alla velocit e alla precisione.
52
53
siti internet e riviste specializzate (ad es. MISNA, Asia News, la rubrica
Agor del settimanale Avvenire, riviste missionarie).
Preghiera
Disporsi a cerchio, porre al centro una catena con anelli di carta. Canto,
breve introduzione dellanimatore, un attimo di silenzio.
Preghiera corale
Signore, ho visto un uomo
volteggiare nel cielo con il deltaplano.
Deve essere bello sentirsi leggeri, liberi,
vedere il paesaggio dallalto!
Ma occorre affrontare il rischio di elevarsi,
di liberarsi dalle catene che tarpano le ali.
Signore, il soffio del tuo Spirito,
vinca le mie resistenze,
mi aiuti a fare la mia parte.
Ti prego, Signore, dammi la gioia di sentirmi libero,
riduci il peso dei condizionamenti
che mi bloccano,
portami in alto!
Ogni adolescente invitato a condividere ci che lo incatena e rompe un
anello della catena.
Concludere con un canto.
ASCOLTARE LA PAROLA
Scoprire che il Vangelo un messaggio che rende liberi.
Pietro allora disse: Noi abbiamo lasciato tutte le nostre cose e ti abbiamo seguito.
Quando Ges lo vide, disse: Quant difficile, per coloro che possiedono ricchezze entrare nel regno di
Dio. pi facile per un cammello
passare per la cruna di un ago che
per un ricco entrare nel regno di
Dio!.
Preghiera
Disporsi a cerchio. Canto, breve introduzione dellanimatore, un attimo di
silenzio
Preghiera corale
Signore, tu ci hai chiamati
le mie pecore,
forse hai sbagliato.
Siamo pipistrelli amanti della notte,
perch temiamo la libert del Giorno.
La libert che ci hai donato
nel Giorno luminoso della tua risurrezione,
dagli orizzonti infiniti
spazzati dal vento dello Spirito.
Libert che ci hai regalato con il tuo Vangelo
che ha saputo superare
tradizioni finte e condizionamenti,
stereotipi e pregiudizi.
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giata, rifiutata, temuta. E poi non ero sposata, un assurdo in quel mondo in cui
il celibato non esiste e non un valore, anzi un disvalore. Solo chi mi conosce bene dice e ripete senza stancarsi che io sono somala come loro e sono
madre autentica di tutti quelli che ho salvato. Quella dellUt unum sint (cfr.
Gv 17,21) stata ed lagonia amorosa della mia vita, lo struggimento del mio
essere. una vita che combatto e mi struggo, io povera cosa, per essere buona,
veritiera, non violenta nei pensieri, nella parola, nellazione. Ed una vita che
combatto perch gli uomini siano una cosa sola. Ogni giorno al Tb Centre noi
ci adoperiamo per la pace, per la comprensione reciproca, per imparare insieme a perdonare. Oh, il perdono, com difficile il perdono. I miei musulmani
fanno tanta fatica ad apprezzarlo, a volerlo per la loro vita. Eppure la vita ha
un senso solo se si ama. Nulla ha senso al di fuori dellamore. La mia vita ha
conosciuto tanti e poi tanti pericoli, ho rischiato la morte tante e poi tante volte.
Sono stata per anni nel mezzo della guerra. Ho sperimentato nella carne dei
miei, di quelli che amavo, e dunque nella mia carne, la cattiveria delluomo, la
sua perversit, la sua crudelt, la sua iniquit. E ne sono uscita con la convinzione incrollabile che ci che conta solo amare. Ed allora che la nostra vita
diventa degna di essere vissuta. Io impazzisco, perdo la testa per i brandelli di
umanit ferita; pi sono feriti, pi sono maltrattati, disprezzati, senza voce, di
nessun conto agli occhi del mondo, pi io li amo. E questo amore tenerezza,
comprensione, tolleranza, assenza di paura, audacia. Questo non un merito.
unesigenza della mia natura. Ma certo che io in loro vedo Lui, lagnello di Dio
che patisce nella sua carne i peccati del mondo. Ma il dono pi straordinario, il
dono per cui ringrazier Dio e loro per sempre, il dono dei miei nomadi del deserto. Musulmani, loro mi hanno insegnato la fede, labbandono incondizionato,
la resa a Dio, una resa che non ha nulla di fatalistico, una resa rocciosa e arroccata in Dio, una resa che fiducia e amore. I miei nomadi del deserto mi hanno
insegnato a tutto fare, tutto incominciare, tutto operare nel nome di Dio.
Per riflettere
Da quali catene la scelta di Annalena lha liberata?
Lamore per Dio e per gli altri ha guidato la vita di Annalena: ritieni che
questo possa essere possibile nel mondo doggi? Pensi che solo con scelte
radicali e lontane da te questo sia realizzabile?
Che cosa da in pi alla tua vita laprirsi agli altri e a Dio?
Concludere lincontro con la preghiera proposta.
60
Questo tema ci propone con forza di uscire dal nostro piccolo mondo per
aprirci agli altri; infatti, abbiamo scoperto che se ci spingiamo verso Dio e
verso il fratello, ci incamminiamo sulla strada della felicit.
Per concretizzare questa scoperta, si propone di costruire unoccasione
di servizio di gruppo, nelle modalit e nella realt pi opportune (vedi introduzione al sussidio animatori).
Allinizio del servizio e alla fine gli animatori invitano ad una semplice preghiera che possa dare il la allattivit. Dopo questa esperienza opportuno svolgere una verifica che si concentri su ci che nel servizio svolto ha
reso i ragazzi pi felici e su cosa desiderano portare con loro.
Preghiera
Disporsi a cerchio, disseminare immagini con situazioni di povert. Canto,
breve introduzione dellanimatore, un attimo di silenzio.
1. Solista Signore quante volte ti ho chiesto,
perch non fai niente per quelli che muoiono di fame?
Perch non fai niente per quelli che sono malati?
Perch non fai niente per quelli che non conoscono lamore?
Perch non fai niente per quelli che subiscono ingiustizie?
Perch non fai niente per quelli che sono vittime della guerra?
Io non capisco, Signore.
Allo tu mi hai risposto.
2. Solista Ho fatto tanto;
io ha fatto tutto quello che potevo:
ho fatto te!
1. Solista Ora capisco, Signore.
Io posso sfamare chi ha fame.
Io posso visitare chi malato.
Io posso amare chi non amato.
Io posso combattere le ingiustizie.
Io posso creare pace.
Ora ti ascolto, Signore,
ogni volta che incontro un fratello tu mi chiedi:
Perch non fai niente?.
Aiutami, Signore, ad essere . preghiere libere.
Ogni adolescente esprime un impegno concreto di dono agli altri, oppure
richiamare limpegno assunto dal gruppo.
61
avere un cuore ben disposto. Bisogna, s, confidare nelle possibilit della ragione, ma anche essere consapevoli dei suoi limiti, propriamente scientifici e conoscitivi. La ragione umana ha la capacit di attingere Dio ma in
maniera indiretta, riesce a conoscerlo precisamente come mistero. Di
modo che questa conoscenza razionale di Dio dispone ad accogliere
uneventuale rivelazione di lui nella storia. Scrive Benedetto XVI nellenciclica Spe salvi: Lo sviluppo della scienza moderna ha confinato sempre pi
la fede e la speranza nella sfera privata e individuale. Secondo il Pontefice
oggi appare in modo evidente, e talvolta drammatico, che luomo e il
mondo hanno bisogno di Dio, del vero Dio, altrimenti restano privi di speranza. La scienza, insiste il Pontefice, contribuisce molto al bene dellumanit ma non in grado di redimerla. Luomo viene redento dallamore,
che rende buona e bella la vita personale e sociale. Per questo la grande
speranza, quella piena e definitiva, garantita da Dio. In questo, come in
altri passi del Nuovo Testamento, la parola speranza ha rilevato il Papa strettamente connessa con la parola fede: un dono che cambia la vita
di chi lo riceve, come dimostra lesperienza di tanti santi e sante. In che
cosa consiste questa speranza, cos grande e cos affidabile da farci dire che
in essa noi abbiamo la salvezza? Consiste in sostanza nella conoscenza di
Dio, nella scoperta del suo cuore di Padre buono e misericordioso. Ges,
con la sua morte in croce e la sua risurrezione, ci ha rivelato il suo volto,
il volto di un Dio talmente grande nellamore da comunicarci una speranza
incrollabile.
Obiettivi
Gli adolescenti sono invitati a:
- evidenziare il contrasto tra scienza e fede (la scienza spiega molte
cose, ma certe cose non sono spiegabili scientificamente);
- scoprire la fede come uno stile di vita che d sapore alle cose, sale
e lievito del mondo (scienza e fede sono su due piani diversi);
- ragionare sulla fede con umilt scoprendo che la vera grandezza sta
in uno stile, una direzione da prendere.
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ASCOLTARE LA VITA
Evidenziare il contrasto tra scienza e fede (la scienza spiega molte cose,
ma certe cose non sono spiegabili scientificamente).
Attivit: il processo.
Lanimatore simula un processo, domandando provocatoriamente ai ragazzi
se possibile dimostrare lesistenza di Dio. I ragazzi si dividono in gruppi
a seconda di ci che pensano (favorevoli, contrari, indecisi). Il dibattito risulter molto animato. La presenza di pi fazioni rende opportuna una suddivisione dei partecipanti che non sia soltanto spaziale (cio quando i
favorevoli vanno a destra, i contrari a sinistra e gli indecisi al centro), ma
anche cromatica: ogni componente del gruppo pu scegliere di mettersi a
tracolla un nastro (precedentemente preparato dallanimatore) di colore
differente a seconda della propria collocazione.Tale fascia pu essere cambiata se, durante il dibattito, qualcuno decidesse di passare dallaltra parte:
una variabile che lanimatore pu inserire. In questo caso, si eviti che il
cambiamento di opinione provochi confusione: sar chi gestisce lincontro,
quando lo riterr opportuno, a domandare: Qualcuno intende modificare
la propria posizione allinterno del gruppo?. Raccogliere su di un cartellone
le motivazioni dei favorevoli, dei contrari e degli indecisi. Sintetizzare
quanto emerso nel gruppo ed invitare riflettere ulteriormente sul rapporto ragione fede scoprendo la grandezza dellintelligenza, ma anche i
suoi limiti, propriamente scientifici e conoscitivi.
Concludere lincontro con la preghiera proposta.
(in alternativa)
Attivit: film
Visionare il film Il decalogo 1 di Krzysztof Kieslowski. Sezionare alcuni
passaggi; in particolare si consiglia di utilizzare il dialogo in cui il protagonista, Havel, dialoga con il pap e la zia sulla morte e sullesistenza di Dio. Per
aprire il dialogo e il confronto si possono utilizzare le domande che seguono:
3 Quali domande si pone il bambino?
3 Come risponde il pap?
3 La risposta del pap soddisfa il bambino? Perch?
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Preghiera
Canto, breve introduzione dellanimatore, un attimo di silenzio.
Preghiera corale
Signore, grazie!
Se mi accontentassi del desiderio di Te,
il quale mi porta a cercarti
senza sapere dove trovarti,
sarei sempre lungo le strade
con il desiderio insoddisfatto
o lillusione di averti trovato.
Ti ho trovato davvero,
perch tu mi sei venuto incontro
sulle mie tracce,
sulle mie strade:
Uomo tra gli uomini.
Se Tu non mi avessi cercato
non ti avrei trovato.
Signore grazie!
(Primo Mazzolari)
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ASCOLTARE LA PAROLA
Scoprire la fede come uno stile di vita che d sapore alle cose, sale e lievito
del mondo (scienza e fede sono su due piani diversi).
3 Leggere il brano del Vangelo e chiedere: Secondo voi, Ges che cosa intendeva dire agli ascoltatori con questo brano pensando al tema che stiamo
svolgendo?. Ascoltare le loro risposte e poi dare una breve spiegazione
del brano.
La guarigione progressiva del cieco di Betsaida pu essere letta come esempio di discepolato e di fede che conduce a vedere chiaramente, cio in
profondit e verit, oltre la visuale semplicemente fenomenica consentita
dalla cultura e dalla scienza
Lepisodio narra di una guarigione a tappe, progressiva: come mai? Levangelista non scrive per cronaca, ma per una comunit, cio per i cristiani che s,
hanno cominciato ad aprire gli occhi: cercano di capire Ges, i suoi criteri, il
suo Vangelo, ma c ancora tanta cecit in loro: non vedono come vede Ges.
Vedi qualcosa? Questa domanda la pone a noi, che vogliamo seguirlo, perch vuole che noi verifichiamo fino a che punto il nostro sguardo in sintonia con il suo sguardo, con il suo modo di vedere, di valutare. Quanto
facile illudersi di vederci bene solo perch ci diciamo cristiani. Quanto facile dimenticare che la profondit dello sguardo cristiano, della coscienza
cristiana, unacquisizione progressiva, allinsegna di grande pazienza.
Vedo gli uomini, poich vedo come degli alberi che camminano il dramma della
cosificazione degli uomini, particolarmente evidente in molti atteggiamenti
e comportamenti della cultura e degli uomini di oggi: le persone ridotte a
cose di cui disporre, da manipolare e da asservire a fini prestabiliti. Forse anche
il nostro sguardo ha bisogno di maggiore limpidezza? Non pi saggio ammettere che la terapia del Signore su di noi tuttaltro che conclusa? E desiderare che quelle sue dita tornino ancora a posarsi sui nostri occhi? La
laboriosa azione di Ges sul cieco il prezzo da pagare per essere definitivamente guariti e diventare capaci di vedere bene anche a distanza. Riconosciamolo e dichiariamo con onest:Credo di vedere uomini, ma vedo alberi che
camminano.A volte ci prende la presunzione di vedere tutto, bene, a distanza,
secondo i parametri della scienza e della cultura odierna, mentre siamo ancora
per via e quello che vediamo non tutto, ma una visuale ancora parziale.
3 Dopo la spiegazione si pu fare questa provocazione: La scienza, la cultura, in che cosa blocca la mia fede?. Le risposte verranno scritte su delle
sagome a forma di occhiali che lanimatore avr precedentemente preparato e consegnato ad ogni adolescente.
3 Ognuno cercher poi di trasformare questi impedimenti in un impegno concreto, al positivo.
3 Terminare con il lancio dellsms e la preghiera proposta.
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Preghiera
Di sporsi a cerchio, porre su di un ripiano un cero acceso ed una ciotola
con del sale. Canto, breve introduzione dellanimatore, un attimo di silenzio.
Solista
Tutti
Solista
Tutti
Solista
Tutti
Solista
Tutti
Solista
Tutti
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Attivit
Questo tema stato impegnativo e per confermare la bellezza e la possibilit che fede e scienza stiano insieme, gli animatori sono invitati a cercare
una persona inserita in parrocchia (medico, ingegnere, professore) che
abbia fatto studi scientifici, per raccontare al gruppo la sua esperienza di
fede e di ragione.
Per organizzare questincontro importante illustrare prima al testimone
quale percorso stato fatto finora con i ragazzi su questo tema.
Il testimone dovrebbe essere in grado di parlare non solo della sua vita, ma
anche cercare di far riflettere i ragazzi sul fatto che fede e ragione non
sono in contraddizione quando esse operano in maniera corretta.
Il testimone sar lesempio che luomo che accetta Dio per fede non rinuncia alla sua natura di essere dotato di ragione (S. Anselmo).
Vi proponiamo anche di fare un cartellone o un articolo sul giornale decanale che possa raccontare alla comunit ci che avete fatto e approfondito sul tema della scienza e della fede.
Preghiera
Disporsi a cerchio, porre al centro una ciotola con dei chicchi, un cero acceso e un piattino dove raccogliere i grani. Canto, breve introduzione dellanimatore, un attimo di silenzio.
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Preghiera corale
Liberaci, Signore,
dalla paura e da tutte le paure
che ci paralizzano.
Confermaci nella fede;
rendi forte e dolce il nostro affidamento a Te.
Aiutaci a fare della nostra vita
un evento pasquale,
un passaggio
dallo scetticismo alla fiducia,
dalla scoraggiamento alla speranza,
dallindifferenza alla solidariet
dalla tristezza alla gioia
daa (ogni adolescente pu comunicare la nuova direzione intravista
e pone nel piattino accanto al cero un chicco di grano).
Concludere con un canto.
Film
Vi segnaliamo alcuni film che propongono spunti di riflessioni interessanti
per lo sviluppo della seconda unit. Di alcuni vi suggeriamo anche un possibile percorso di lettura per impostare il lavoro di gruppo.
Giuseppe Moscati di Giacomo Campiotti (2007)
Lourdes di Lodovico Gasparini (2001) [scheda filmica p. 120]
Il decalogo 1 di Krzysztof Kieslowski (1990) [scheda filmica p. 120]
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IL GRANDE INVITO
Introduzione
Vedere allegato animatori p. 32
Temi
Il rapporto con il divertimento, e con il corpo.
Sballo/gioia.
Esorcizzare linstabilit con il piacere.
LEucaristia: il farmaco contro lindividualismo.
Il divertimento sembra lobiettivo principale della vita di tanti ragazzi. La
molla che tutto determina e muove. Cos si fanno notare mentre galoppano
a briglia sciolta incontro allo sballo del sabato sera, lanciandosi come folli
lungo lautostrada con la patente appena fatta e lauto di grossa cilindrata
comprata da pap, mentre si avvicinano a sostanze proibite con la loro fragile
esperienza, mentre inseguono la felicit illudendosi di trovarla nellavere, nel
possesso, nel consumo di beni e persone. Nelle notti dancing, tra musica
forte, balli e alcool, i ragazzi si spogliano in maniera artefatta, del proprio
S, per ricongiungersi agli altri, cercando di sottrarsi allansia e alla paura. In
realt, la cosiddetta cultura dello sballo, contrassegnata da condotte
disinibite e molto audaci, nasconde altro. Nel momento in cui si cerca la felicit, lamore, la speranza, la pace, la giustizia, si chiede un significato pieno
per la propria vita. Privi di questo orizzonte si sperimenta come accade
oggi a tanti uomini lincertezza, il vuoto, langoscia. Vivere da exstasyati
significa, per paradosso, costringersi a vivere perennemente infelici, a due
passi da quella felicit che si desidera, ma gi di nuovo spenti nel momento
in cui leffetto chimico immancabilmente finisce significa fuggire continuamente da s stessi e dalla vita impastata anche di sofferenza e smarrimenti, di delusioni e fallimenti. Solo nella certezza di un significato, la vita si
illumina e noi riusciamo ad accettare noi stessi, gli altri, il mondo. I ragazzi
vanno provocati a scavare dentro di s, prendendo un desiderio qualsiasi e
andando alla sua radice, senza accontentarsi di fermarsi alloggetto immediatamente cercato, ma andando sempre indietro di desiderio in desiderio, per scoprire che dietro ogni cosa cercata c un progetto incolmabile
di felicit, dietro ogni persona e ogni affetto desiderato, c il volto di Dio.
Luomo desidera Dio, non pu negare la sete di infinito, di assoluto, di eterno
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Obiettivi
Gli adolescenti sono invitati a:
- esprimere che cosa produce loro gioia e come si divertono;
- comprendere che la loro ricerca di divertimento nasconde una ricerca;
- capire che la risposta a questo loro desiderio di felicit trova origine nellincontro e nella comunione con Ges Eucaristia;
- precisano alcuni aspetti e occasioni in cui loro stessi possono vivere la
logica del dono.
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ASCOLTARE LA VITA
Esprimere che cosa produce gioia e come ci si diverte. Comprendere che la ricerca di divertimento nasconde una ricerca pi profonda.
Attivit: elaborare testimonianze.
Si invitano i ragazzi a riflettere sul tema del divertimento. Per aprire il dibattito si possono utilizzare i seguenti articoli di giornale. Lanimatore legge
larticolo o gli articoli che ha scelto insieme ai ragazzi, suddividendoli a
gruppetti se il gruppo numeroso.
Rave party. Luned 24 settembre 2007 sul Blog Meteolive.leonardo.it
sheva78 ha scritto: Sabato mattina, ore 4 ... i vetri iniziano a tremare!
Cosa sar? Incredibile ma vero, musica hardcore a palla ... rave party ad un
km da casa mia! X 3 notti e 2 giorni consecutivi, musica a palla, e gente devastata completamente in giro x le strade del mio piccolo paese senza che
nessuno potesse far niente! Ovviamente x tre notti, anche noi abbiamo
dormito (si fa x dire) con la musica assordante. Sabato pomeriggio, nel mio
paese abbiamo assistito a scene incredibili, con persone che arrivavano a
piedi dalla stazione Pontedera! (che x la cronaca dista 13 km dalla zona
della festa). In serata, pullman e camper in arrivo da ogni posto (molti gli
stranieri dalla Francia/Olanda/Germania/Spagna). Gli anziani del paese, che
assistevano increduli a tutto ci! Sabato notte oltre 5000 persone si trovavano nella campagna, molte delle quali, in uno stato di devastazione assurda ... il tutto senza che le forze dellordine potessero far niente (o non
volevano far niente). Ieri sera, con dei miei amici siamo andati sul posto ed
ho visto cose che in uno stato normale, non sono normali! Gente appoggiata alle casse che sparano oltre 150 decibel di musica (misurati con un cellulare) tecno ed hardcore. Libera vendita di sostanze di ogni tipo, in appositi
tavoli, come al mercato! Ovviamente la gente arrivava ... passava davanti le
forze dellordine, andava (se voleva) a fare spesa, e poi se ne tornava via
come se niente fosse. Una decina gli incidenti stradali (senza conseguenze)
in zona in 3 notti. Sabato notte, chiusa x 5 ore, la statale Valdinievole, perch le macchine parcheggiate ovunque non permettevano pi il transito! Incredibile ma vero, il 50% forse pi delle persone, erano ragazze, molte delle
quali davvero belle, in stati per che non si possono commentare! Penso
veramente che il nostro stato sia arrivato al capolinea se permette cose simili, senza dire e fare niente! PS: Oggi, dopo 3 notti insonne, sono a lavoro,
cos ... Ciao a tutti.
73
gatori che operano in questo campo. E per luscita del sabato sera c da scegliere, tanto che anche gli spacciatori si sono adeguati, diversificando lofferta.
Sulla bancarella clandestina c leroina, richiesta dai vecchi tossicodipendenti, e quindi non pu mancare. Prezzo di listino: 25-30 euro a dose. Roba
da vero supermarket. Ma c anche la cocaina, cos diffusa che Bari stata
soprannominata la seconda citt bianca, dopo Ostuni si intende, che vanta
ben pi gradevoli peculiarit di questo colore. Per la cocaina i prezzi sono
calati, tanto da essere sempre pi alla portata dei ragazzi che con 40 euro
se ne portano via una dose (di circa mezzo grammo). La sniffano, ma la fumano anche, in associazione con sostanze di altro tipo come la marijuana:
sigari, chiamati blunt che hanno un costo contenuto, tanto da essere venduti anche a 10 euro. Ancor pi a buon prezzo per i giovani sono le pasticche di ecstasy: se ne trovano anche a 5 euro ciascuna, e la serata garantita.
E non inducano in errore giovani abbronzati, giacca attillata e spalle muscolose, che si aggirano nei locali con la bottiglietta dellacqua. Non una nuova
tendenza, ma semplicemente un modo per i salutisti di assumere Mdma
(metildiossimetanfetamina), il principio attivo dellecstasy comprato in polvere e sciolto in acqua o nei cocktail colorati. Insapore e inodore, ancor
pi pericoloso se somministrato allinsaputa di chi crede di bere bevande
analcoliche. Succede - ammette Andrea, 16 anni - Io e i miei amici stiamo
sempre attenti quando abbiamo il bicchiere in mano. Le ragazze del nostro
gruppo se lo tengono stretto, sanno che rischiano di andare fuori di testa e
magari essere coinvolte in rapporti sessuali che non vogliono.
Per un fine settimana volontaria. Ce n voluto prima che dicessi s allamica che non stava pi nella pelle di raccontarmi comera andata la volta
precedente in cui io non avevo partecipato.
Il mio problema se andavo con lei era come avrei potuto raccontare ai mie
amici che avevo passato un fine settimana al ricovero invece della discoteca.
Sono andata con Anna un fine settimana al ricovero per anziani della mia
citt. In quei giorni non so quante carrozzine ho spinto per il giardino. Tra
una passeggiata e laltra qualcuno di loro mi diceva bello stare con te,
godere della tua compagnia Mi sentivo un po goffa, non sapevo cosa rispondere, ma avvertivo che le parole che mi dicevano erano sincere
Ero felice, come non lo ero da tanto tempo, soprattutto, quando riuscivo
a far sorridere qualcuno degli ospiti. Avvertivo che in me cresceva la bellezza di essere dono per qualcuno. Provare per credere! Grazie, Anna, per
aver insistito tanto.
76
(in alternativa)
Attivit: gioco
Preparare un gioco di squadra avventuroso, dopo il gioco:
Valutare il livello di partecipazione e coinvolgimento.
Esprimere le emozioni e le sensazioni vissute.
Qual lingrediente fondamentale per divertirsi?
Cosa ti potrebbe impedire di divertirti veramente?
Quando stata lultima volta che ti sei divertito al massimo?
Fondamentalmente cosa cerca un adolescente nel divertimento?
Concludere lincontro con la preghiera proposta.
Proposta. Testimonianza di una o pi persone che, nella loro vita, hanno
sperimentato il vuoto, il non senso, dopo aver vissuto momenti di sballo.
Preghiera
Disporre un orcio con tanti nastri colorati quanti sono gli adolescenti; mettersi in cerchio. Canto, breve introduzione dellanimatore, un attimo di silenzio.
Ogni adolescente estrae dallorcio un nastro colorato ed esprime cosa gli
dona gioia.
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Preghiera corale
Signore, noi desideriamo la gioia.
Ne abbiamo bisogno come laria che respiriamo!
Tutto il mondo la desidera.
Ma c gioia e gioia:
c quella che dura unora soltanto
e quella che dura per sempre.
Ti preghiamo,
insegnaci la gioia
quella vera,
insegnaci a riconoscerla dentro di noi,
a custodirla,
e a diffonderla.
La gioia vera
che cerchiamo
sei tu, Ges.
Ti ringraziamo
per tutte le persone
che sanno comunicare gioia
perch sono nella gioia.
ASCOLTARE LA PAROLA
Capire che la risposta a questo desiderio di felicit trova origine nellincontro
e nella comunione con Ges Eucaristia.
noscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perch andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perch
tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo
vi comando: amatevi gli uni gli altri.
- La sala viene appositamente preparata per creare il clima e favorire
la riflessione (es. porre al centro una stuoia con un cero, la Bibbia, dei
cuscini o degli sgabelli intorno).
- Lettura del testo evangelico: ognuno lo legge personalmente con accompagnamento di sottofondo musicale.
Si chiede di sottolineare la parola che ritenuta pi importante nel
testo.
- Si chiede di esprimere qual stata la parola sottolineata e perch.
- La parola viene scritta su un cartellone e personalmente ognuno
dice un interrogativo che la parola scelta gli suscita dentro.
- Viene chiesto ad ogni adolescente di dare un titolo al brano che
viene scritto sulla fotocopia.
- Far esprimere i vari titoli che sono stati dati al brano.
3 Lanimatore propone una domanda per lanciare lapprofondimento:
Perch Ges parla di GIOIA nellultima cena? Dopo aver ascoltato le risposte offrire una sintesi di spiegazione.
Evidenziare il fatto che Ges parla della sua gioia la sera dellultima Cena, dopo aver
lavato i piedi ai discepoli e nellora in cui sta per far dono della sua vita. LEucaristia
sempre celebrazione della gioia di Ges, condivisa e partecipata da coloro che imparano a donarsi per amore, sullesempio di lui (Fate questo in memoria di me).
3 Proporre poi il seguente stimolo: Queste parole di Ges nellultima cena
quali passi mi invitano a compiere nella mia vita di credente?
3 Proporre ad ogni adolescente di portare al centro della stanza un oggetto che ha su di s e che pu essere simbolo della loro gioia di donarsi
agli altri. In alternativa si possono procurare delle immagini simboliche e
far scegliere quale per loro esprime la gioia del dono di se stessi.
3 Terminare con il lancio dellsms e la preghiera proposta.
Sms for you
C pi gioia nel dare che nel ricevere. (At 20,35)
Cari giovani, la felicit che cercate, la felicit che avete diritto di gustare ha
un nome, un volto: quello di Ges di Nazareth, nascosto nellEucaristia.
(Benedetto XVI)
79
Attivit
Leggere insieme ai ragazzi quello che il Papa ha detto sullEucaristia a Colonia.
Erano venuti per mettersi a servizio di questo Re, per modellare la loro regalit sulla sua. Era questo il significato del loro gesto di ossequio, della loro adorazione. Di essa facevano parte anche i regali - oro, incenso e mirra - doni che
si offrivano a un Re ritenuto divino. Ladorazione ha un contenuto e comporta
anche un dono.Volendo con il gesto delladorazione riconoscere questo bambino
come il loro Re al cui servizio intendevano mettere il proprio potere e le pro80
prie possibilit, gli uomini provenienti dallOriente seguivano senzaltro la traccia giusta. Servendo e seguendo Lui, volevano insieme con Lui servire la causa
della giustizia e del bene nel mondo. E in questo avevano ragione. Ora per imparano che ci non pu essere realizzato semplicemente per mezzo di comandi e dallalto di un trono. Ora imparano che devono donare se stessi - un
dono minore di questo non basta per questo Re. Ora imparano che la loro vita
deve conformarsi a questo modo divino di esercitare il potere, a questo modo
dessere di Dio stesso. Devono diventare uomini della verit, del diritto, della
bont, del perdono, della misericordia. Non domanderanno pi: Questo a che
cosa mi serve? Dovranno invece domandare: Con che cosa servo io la presenza
di Dio nel mondo? Devono imparare a perdere se stessi e proprio cos a trovare se stessi. Andando via da Gerusalemme, devono rimanere sulle orme del
vero Re, al seguito di Ges.
Cari amici, ci domandiamo che cosa tutto questo significhi per noi. Poich quello
che abbiamo appena detto sulla natura diversa di Dio, che deve orientare la
nostra vita, suona bello, ma resta piuttosto sfumato e vago. Per questo Dio ci
ha donato degli esempi. I Magi provenienti dallOriente sono soltanto i primi di
una lunga processione di uomini e donne che nella loro vita hanno costantemente cercato con lo sguardo la stella di Dio, che hanno cercato quel Dio che
a noi, esseri umani, vicino e ci indica la strada. la grande schiera dei santi
- noti o sconosciuti - mediante i quali il Signore, lungo la storia, ha aperto davanti a noi il Vangelo e ne ha sfogliato le pagine; questo, Egli sta facendo tuttora. Nelle loro vite, come in un grande libro illustrato, si svela la ricchezza del
Vangelo. Essi sono la scia luminosa di Dio che Egli stesso lungo la storia ha
tracciato e traccia ancora.
Ogni ragazzo e animatore pensa ad un gesto concreto di dono (tempo per
aiutare un compagno a studiare, una parte della propria mancia data per)
scrivendolo su un bigliettino. I foglietti sono letti dai ragazzi al gruppo e poi
raccolti in un cesto.
importante avvisare i ragazzi che nellincontro successivo ognuno condivider le difficolt e i successi legati alla realizzazione dellimpegno preso.
Il gruppo, partecipando alla Messa della comunit si impegna ad animarla.
Uno dei segni di questa celebrazione sar il cesto coi biglietti raccolti.
Preghiera
Disporre al centro del cerchio un grosso pane. Canto, breve introduzione
dellanimatore, un attimo di silenzio.
81
Preghiera corale
Fa, o Signore, che lEucaristia sia il centro, il modello,
la forza plasmatrice della nostra gioia.
O Dio, in Ges, ti doni a noi
e ci apri ad uno sguardo nuovo sulla nostra vita.
Dona ad ogni cristiano, ad ogni comunit parrocchiale, ad ogni gruppo
di trovare nelleucaristia la forza per decentrasi
ed andare oltre se stesso,
per uscire dalla propria schiavit
ed entrare nella libert e nella gioia
che tu ci regali.
Fa che la smettiamo di domandarci,
di fronte alle scelte quotidiane,
quanto mi serve
chiederci invece come posso servire?
come tu, Ges, in ogni Eucaristia,
ci inviti alla tua cena e ci servi.
Concludere lincontro con un pezzo di pane da consumare insieme. Ogni
adolescente, mentre prende il pezzo di pane, dice con chi lo vuole spezzare come pu servire.
Concludere con un canto adatto.
Film
Vi segnaliamo alcuni film che propongono spunti di riflessioni interessanti
per lo sviluppo della terza unit. Di alcuni vi suggeriamo anche un possibile
percorso di lettura per impostare il lavoro di gruppo.
Lolio di Lorenzo - atto damore di Gorge Miller (1993) [scheda filmica p. 121]
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Affrontando e confrontando queste tematiche, i ragazzi scoprono la presenza di Ges nella loro vita, non come un intruso, ma come amico che sostiene e offre speranza. Con il suo aiuto si possono vincere il male e la
morte. Credere in Dio fidarsi e affidarsi. Con Lui la vita di tutti i giorni
assume una veste nuova. Se abbiamo paura, se ci sembra di non farcela, se
stiamo male per un dolore, un dispiacere, un peccato, un torto, una prepotenza subita, un senso di colpa che ci tormenta, un rimorso Lui c.
Oltre il nostro orizzonte ristretto: Lui c.
Obiettivi
Gli adolescenti sono invitati a:
- prendere coscienza delle loro paure e insicurezze (nei confronti degli
altri e del futuro) e come queste si manifestano (superstizione, magia,
ritualit...);
- comprendere che luomo da solo si perde e quindi importante fissare lo sguardo su Ges (Pietro sulle acque?);
- convincersi che le paure non vanno evitate o esorcizzate, ma affrontate condivise e affidate (a Dio).
ASCOLTARE LA VITA
Prendere coscienza delle paure e insicurezze (nei confronti degli altri
e del futuro) e come queste si manifestano (superstizione, magia, ritualit...).
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Per riflettere
3 Come mai molte persone consultano maghi e chiromanti?
3 Un antico detto dice: Gli altri ci possono influenzare: sei daccordo?
3 Cosa pensi del fenomeno degli oroscopi?
3 Possiedi qualche oggetto portafortuna? Quale potere gli attribuisci?
3 Se un indovino ti predicesse il tuo futuro come lo accoglieresti?
3 Ti appassiona la magia? Pensi abbia un fondamento scientifico?
3 C una risposta pi grande alle nostre insicurezze, al nostro desiderio di felicit, alla nostra voglia di futuro?
Per la sintesi si possono utilizzare i contenuti del sussidio per animatori.
Concludere lincontro con la preghiera proposta.
Preghiera
Disporsi a semicerchio, porre al centro limmagine delle mani che si protendono, particolare della cappella Sistina, ricoperta con dei foglietti. Canto,
breve introduzione dellanimatore, un attimo di silenzio.
Preghiera corale
Signore Ges,
sciogli, ti prego
i nostri timori,
le nostre paure,
le nostre indecisioni
i nostri blocchi nelle scelte importanti,
nel futuro che ci attrae e ci inquieta,
nelle amicizie,
nel perdono,
nel rapporto con gli altri,
negli atti di coraggio.
Sciogli i nostri blocchi, davanti a te, Signore!
Ogni adolescente dice una sua paura o una sua insicurezza e toglie uno dei
foglietti che ricoprono limmagine delle mani che si protendono, particolare
della cappella Sistina.
Concludere con il Padre nostro.
85
ASCOLTARE LA PAROLA
Comprendere che luomo da solo si perde e quindi importante fissare
lo sguardo su Ges (Pietro sulle acque?).
Preghiera
Disporsi a cerchio, mettere al centro unicona di Ges appoggiata da un
grosso sasso. Canto, breve introduzione dellanimatore, un attimo di silenzio.
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo (1Pt 2,4)
Stringendovi a Ges, pietra viva, rigettata dagli uomini,
ma scelta e preziosa davanti a Dio.
Preghiera corale
Signore Ges,
ti ringraziamo, perch hai vinto le esitazioni e le paure
di Simon Pietro,
perch gli hai dato di non chiudersi in se stesso
ma di credere in te.
Ti offriamo, Signore,
le nostre paure, le nostre reticenze
le nostre rigidit.
87
Trionfa tu su di noi.
Rendi pronto il nostro cuore
come hai reso pronto Simon Pietro.
Signore, talvolta ci fai poveri,
ci lasci sul mare in tempesta,
dormi
perch comprendiamo
che solo tu colmi i nostri desideri,
cancelli le nostre paure e le nostre incertezze.
Sali, Signore, sulla nostra barca,
non lasciarci in preda allo sconforto.
Aiutaci a stringerci a te, pietra viva,
a convincerci della indefettibile presenza.
Canto.
Per riflettere
3 Che cosa ci aiuta a tenere lo sguardo su Ges per superare le nostre
paure?
3 Quali valori ci indicano che il nostro sguardo fisso nella giusta direzione?
Parlando del futuro e del nostro essere testimoni dellAmore, si potrebbe
organizzare un incontro con i ragazzi che hanno ricevuto o riceveranno
presto il sacramento della Confermazione.
un modo per responsabilizzare gli adolescenti sul futuro del gruppo e
della comunit e per essere loro stessi annunciatori di quellAmore che
hanno incontrato.
89
Preghiera
Disporsi in cerchio. Porre al centro un corda con diversi nodi. Canto, breve
introduzione dellanimatore, un attimo di silenzio.
Preghiera corale
Quando riconosciamo i nostri limiti e le nostre fragilit
ed abbiamo il coraggio di cominciare qualcosa si grande
Dio con noi.
Quando accettiamo le nostre debolezze, senza ingigantirle
ed abbiamo lumilt di chiedere e di cercare
Dio con noi.
Ogni adolescente condivide come intende superare la paura condivisa negli
incontri precedenti e scioglie un nodo della corda
Canone di Taiz ogni due o tre interventi oppure canto conclusivo.
Film
Vi segnaliamo alcuni film che propongono spunti di riflessioni interessanti
per lo sviluppo della quarta unit. Di alcuni vi suggeriamo anche un possibile percorso di lettura per impostare il lavoro di gruppo.
The Truman Show di Peter Weir (1998) [scheda filmica p. 122]
90
Obiettivi
Gli adolescenti sono invitati a:
- evidenziare la bellezza dellautenticit nelle varie situazioni della loro vita
(e quindi anche le loro maschere, la vergogna di vivere e parlare del Vangelo);
- comprendere che la proposta del Vangelo mi rende felice, coerente,
uomo/donna fino in fondo;
- mettersi in gioco per il Vangelo scoprendone la bellezza e ricercando le
occasioni per farlo.
ASCOLTARE LA VITA
Evidenziare la bellezza dellautenticit nelle varie situazioni della vita (e quindi
anche le maschere, la vergogna di vivere e parlare del Vangelo).
(in alternativa)
Attivit
Si dividono i ragazzi in tre o pi gruppi. Lanimatore presenta ai ragazzi questa situazione: Immaginate di diventare padrino o madrina di un bambino.
Pensate se maschio o femmina. Decidete di scrivere al bambino/a una lettera per il battesimo, un augurio di felicit. Raccontategli perch vale la pena
seguire Ges, quali sono i suoi insegnamenti, quali difficolt potr incontrare
nel testimoniare la sua fede (fate qualche esempio concreto), come potr affrontare queste situazioni. Comunicategli ci che, secondo voi, dovrebbe sapere, per riuscire nella vita. Dategli il vostro miglior consiglio. Prendete ora
un foglio e scrivete la lettera. Dategli un nome, mettete la data e firmatela.
Avete quindici minuti di tempo. Al termine del tempo ci si rimetta in
cerchio e si leggano le lettere preparate nei lavori di gruppo. Ci si confronti
su quanta chiarezza e coraggio di posizione risulti dagli scritti.
Concludere lincontro con la preghiera proposta.
Preghiera
Disporsi a cerchio, porre al centro unicona di Ges coperta con una maschera o con tanti pezzi di carta quanti sono i ragazzi. Canto, breve introduzione dellanimatore, un attimo di silenzio.
Lanimatore introduce la preghiera sintetizzando quanto emerso nellattivit e invita a condividere una loro difficolt a testimoniare il Vangelo.
Canto del canone Misericordias Domini pi volte, intanto togliere la maschera o i pezzi di carta (puzzle).
Preghiera corale
Signore, aiutaci a non rimanere a galla
come legni secchi,
ma ad andare nel fondo
delle cose, degli eventi, della vita
dove la tua grandezza sincontra;
dove la tua bont innamora,
dove la tua bellezza mette gioia.
Signore, se togliamo dalla nostra vita
la crosta polverosa
delle maschere che ci mettiamo
scopriamo una pittura stupenda.
ScopriamoTe, il Tuo volto.
93
ASCOLTARE LA PAROLA
Comprendere che la proposta del Vangelo mi rende felice, coerente, uomo/donna
fino in fondo.
Preghiera
Disporsi in cerchio. Canto, breve introduzione dellanimatore, un attimo di
silenzio.
Preghiera corale
O Dio della buona notizia,
aiutaci a trovare nel Vangelo
quel tesoro che ogni uomo cerca
e per il quale vende tutto.
Manda il tuo Spirito,
perch apra la nostra vita alla speranza
nata con la risurrezione di Ges,
e animi nel nostro intimo
una gioia cos grande e profonda
da non poter pi tenere per noi stessi
questa buona notizia.
Manda il tuo Spirito,
perch diventiamo testimoni e annunciatori
di Ges con la vita e le parole.
Attivit
a) Si dividono i ragazzi in gruppetti di 5-6 elementi. Ogni gruppetto dovr
creare autonomamente un breve spot pubblicitario sulla testimonianza (5
minuti al massimo), che risponda a queste caratteristiche:
95
(in alternativa)
Attivit
Spiegare il senso profondo della testimonianza attraverso la lettura del seguente testo del Cardinale F.X.N. Van Thuan: vivendo il presente che si
possono adempiere bene i doveri di ogni giorno. vivendo il presente che
le croci diventano sopportabili; vivendo il presente che si possono cogliere le ispirazioni di Dio, gli impulsi della sua grazia. vivendo il presente
che possiamo costruire fruttuosamente la nostra santit. Bisogna essere
lamore nel momento presente, con Dio e con tutti... Se non posso fare
nulla in una data circostanza, o per una persona cara in pericolo o malata,
posso per fare quello che si vuole da me in quel momento: studiare bene,
pulire bene, pregare bene.
96
Dopo la lettura, sottolineare che tutti siamo chiamati a vivere il dono della
santit giorno per giorno, non compiendo per forza opere grandi, ma
agendo ognuno nella propria quotidianit.
Concludere lincontro con la preghiera proposta.
Preghiera
Disporsi in cerchio, porre al centro il Vangelo e un po di lievito. Canto,
breve introduzione dellanimatore, un attimo di silenzio.
Film
Vi segnaliamo alcuni film che propongono spunti di riflessioni interessanti
per lo sviluppo della quinta unit. Di alcuni vi suggeriamo anche un possibile percorso di lettura per impostare il lavoro di gruppo.
I cento passi di Marco Tullio Giordana (2000) [scheda filmica p. 123]
Romero di John Duigan
Madre Teresa di Fabrizio Costa (2003)
97
SCHEDE FILMICHE
NOTE PER UN CINEFORUM DI GRUPPO
PRIMA DEL FILM
3 Presentate il film con poche parole che attivino lattenzione del
gruppo per mirarla a quegli aspetti della vicenda che riguardano il cammino svolto in precedenza.
DOPO IL FILM
3 Partite sempre chiedendo agli adolescenti cosa li ha colpiti, cosa gli
piaciuto di pi o cosa, al contrario, ha suscitato in loro interrogativi e
perplessit.
3 Analizzate la vicenda dei protagonisti rilevandone i passaggi fondamentali.
3 Non dimenticate di far dire agli adolescenti quali valori ed atteggiamenti presentati nella pellicola possono diventare punto di riferimento
per scelte concrete della loro vita quotidiana.
N.B. La visione di un film e la sua discussione comportano tempi pi lunghi di una normale riunione di gruppo. A volte vale la pena anticipare lorario dellincontro; a volte vale la pena dividere la visione ed il dibattito in due
serate (anche se questa scelta fa perdere limmediatezza delle risonanze
emotive). In ogni caso si abbia sempre cura di visionare prima il film e di
preparare gli ambienti e i materiali in modo da evitare dispersioni: fate in
modo che tutti possano vedere e sentire in modo dignitoso.
98
Prima parte
(da Tarso ad Antiochia, passando per Damasco)
A tu per tu con i personaggi Proviamo ad ascoltare e a confrontarci con quello che hanno da dirci.
Peter
Quando ti accorgi di essere, fondamentalmente, desiderio di essere Dio,
ti scopri in possesso di una rabbia e di una forza mai avuta, ma diventi un
altro da te.Affascinante e affascinato da te stesso, o meglio dal lato oscuro
che si impossessato di te, ti ritrovi, improvvisamente, solo. Da corpo
amante e amato divieni un essere potente e solitario, perduto dentro un
dolore impossibile e una sete di vendetta contro tutti quelli che ti hanno
portato a quella sofferenza che vivi come una vera e propria ingiustizia.
Sono condannato ad essere libero? Davvero sempre possibile vincere un
destino avverso? Che armi hai per combattere il tuo peggior nemico, te
stesso?
Lamico Harry:
Quale aspro sapore lascia limpossibilit di dimenticare. Forse lorrore del
vuoto che, ingannandomi, cerco di modellare a mia difesa, andrebbe finalmente in frantumi restituendomi i colori, i suoni, la danza leggera e appassionata dellamore. Ma sono diviso tra il gusto vivissimo della vita e linfinito
nero della malinconia che confonde le sensazioni, nutre le ossessioni, guasta il sapore del vivere. E sono qui con questo rancore incomprensibile e
il sentimento di dover recuperare il tempo perduto per dare compimento
a questa vita. Forse questo lacerante senso di dispersione, di disperazione, a parlarmi di essa e di quellerrare volto alla sua continua ricerca.
La zia May:
Ti regalo il mio sogno conservato da sempre dentro un anello, un sogno
damore che nasconde un segreto. Ti regalo la chiave per non perderti nel
dolore del dover attraversare ed accettare lesistenza, mostrandoti che
proprio grazie al dolore puoi riuscire a scoprire te stesso, appropriandoti
della consapevolezza che essere veramente significa essere per laltro. Nella
fragilit discreta e saggia del mio corpo, solcato ma non corrotto dalla sofferenza della perdita, vive la possibilit dellamore come verit difficile da sostenere e da abbracciare, una verit che travalica il principio della giustizia,
che eleva lessere e lo proietta oltre la sua instabilit, che dona la forza di
liberarsi della paura per ascoltare e rispettare il prossimo. Oltre loscuro
desiderio di essere altro da s che rovina e distorce la propria essenza,
100
oltre limpossibilit di re-inventare un passato ormai perduto e che da sofferenza si tramuta in necessit di vendetta, io esisto come segno di ununit
possibile che restituisce alla vita non lillusione della felicit, ma la capacit
di scegliere e quindi di possedere la propria esistenza.
Lo zio Ben
Caro Peter strappa la vendetta dalla tua vita e riconcilia il tuo animo nella
pace di chi ti ama. La vendetta e lodio ti obbligheranno soltanto alla solitudine. Hai gi il dono di una mutazione e per quella conserva la parte di
umanit che ti rimasta. Non desiderarne unaltra che non ti appartiene...
Il tuo migliore amico, tienilo sempre come fidato, non ha creduto in te e
questo passato, come molti altri, ti perseguita. Ma la tua purezza vincer a
patto che tu non commetta lerrore di trascurare chi ti vive accanto e
lamore che ti porta... Non commettere mai pi lerrore di regalare ad altri
ci che condividi con chi ami, fosse pure un bacio... Sii te stesso...
Venom
Ho pregato perch il Dio che ci guarda dallalto ascoltasse la mia sete di
vendetta e ti punisse, ho desiderato la tua morte, volevo cancellarti dalla
faccia della terra... Ma la casa del Signore non ha tuonato. Ha taciuto davanti
alla distruzione dellessere che ha osato sfidare luomo divenuto ragno. Solo
il tuo grido di dolore dallalto del campanile ha riempito laria e ricompensato la fine della mia vita con la forza del fluido nero. Ti sei spogliato dellanima buia e primordiale che ti aveva in principio sedotto, scudo violento
e animalesco che avevi indossato per vilt, cercandovi le risposte. Solo io
ho saputo accoglierne lenergia vitale e distruttiva, ma chi osa verr ricompensato.
Mary Jane
Per me le critiche a una voce che sembra incapace di farsi sentire, per te
le chiavi della citt, una parata e un bacio di troppo. E troppo. Subisco gli
inferni della solitudine, della rivalit, dellinsicurezza. Linsicurezza mortale, perfettamente in grado di vincere anche il ferro e il cerchio di un
anello. Ci rincorriamo, da qualche parte c qualcosa di te che agonizza. Lo
sento. Continuo a vivere. Cerco alternative. Cerco di farle funzionare.
Labisso ha forme vischiose che non so. Il male umano ti veste inedito, di
nero, ti cambia i capelli e le parole. Non so che succede. Guida listinto di
amarti. Amare amare le debolezze. Amare sentire e anticipare.
101
Gwen stacy
Caro diario,
credevo davvero che Peter fosse diverso. Con le lacrime agli occhi devo ammettere di essermi sbagliata. Eppure in classe mi sorrideva, con quegli occhi
sinceri, timidi. Mi faceva sentire meno sola e meno inutile. Certo, non sono
come Mary Jane. Non sono brava con i numeri, non so cantare, n recitare.
Prigioniera della mia bellezza ho imparato ad essere sempre perfetta. Chi
sono forse nessuno se l chiesto mai. Gwen Stacy, capelli biondi, occhi azzurri. Esco di scena ancor prima di entrare. Sono solo unarma con cui ferire, una parte dello show di cui Peter il protagonista, lanciato a tutta
velocit con lintento di centrare lobiettivo, cieco nellultimo fatale attacco.
Usata per fare invidia, tradita per vendetta.
Flint Marko
Occorre un cuore saldo, duro come la roccia e limpido come il diamante,
per andar avanti. So gi quel che ti dicono... tuo padre un criminale.
ForseMi hanno detto che avrei potuto scegliere. E vero, probabilmenteavrei potuto essere un uomo giusto, un onesto lavoratore, con il
sudore e la fatica avrei potuto guadagnare i soldi che sarebbero serviti a
guarirti... In fondo io ho scelto, ho seguito lunica via che mi era data, quella
di prender su di me il peso del tuo dolore...
Il mondo degli uomini mi ha osservato con freddezza e distacco e mi ha
condannato senza possibilit dappello. Ma c stato qualcuno che ha saputo guardare oltre, a ci che in realt ero e sono. Nonostante mi abbia
odiato con tutte le forze, sino alla morte, ha saputo perdonarmi.
Qualche provocazione
- Ci sono stati momenti della tua vita in cui ti sei sentito frantumato, disperso in tante esperienze diverse, incapace di cogliere la tua vera identit?
- Ti sei mai accorto di essere talmente preso dalla tua immagine o dai tuoi
problemi da non renderti conto delle difficolt delle persone pi care?
- Quali occasioni o sensazioni di potere hai sperimentato? Come utilizzi
le possibilit di eccellere in un settore qualsiasi di cui la natura ti ha dotato?
- Quanto sei disposto ad accogliere un amico a prescindere dai suoi errori,
dalle sue debolezze, dal male che pu farti? Perch?
- Pensi che la moderazione sia una scelta praticabile? Che cosa pu guadagnare la persona dal non eccedere nelluso dei beni e della forza di cui
dispone?
102
- La capacit di scegliere che cosa si deve e che cosa non si deve fare una
virt o un sintomo di debolezza? Perch?
- Sei daccordo con lidea che chi ha pi poteri ha anche pi responsabilit?
- Quali poteri pensi di avere? Quali responsabilit ne derivano?
- Ritieni che nella vita sia sempre possibile scegliere o pensi che talvolta le
circostanze decidono per noi?
- Perch alcune persone riescono a prendere le distanze dal male ed altre,
invece, si lasciano attrarre da esso? Che cosa ritieni che le condizioni?
- Dove si pu attingere la forza per strapparsi di dosso il male che in noi?
- Dagli insegnamenti ricevuti o dallamore per qualcuno?
- Credi di pi a un gesto di perdono spontaneo ed immediato o a un atto
che deriva da un cammino di riconciliazione? Quale idea trasmette il film?
Per riflettere
3 Quali sono le capacit di Will? E le sue paure pi grandi?
3 Quali sono i tuoi doni pi grandi di intelligenza, di sensibilit, di carattere, di abilit...?
3 Come ti senti di fronte al cambiamento? Ti entusiasma o ne hai timore?
3 Nel progettare il tuo futuro ti confronti con qualcuno di cui hai fiducia?
105
LIFES GOOD
Fratello, dove sei? di Joel Coen (2000)
Per riflettere
3 Senti il bisogno di risposte?
3 Senti il bisogno di essere salvato-liberato?
3 (lanimatore pu aggiungere altre domande che ritiene importanti)
Tentazioni lungo il cammino. Una salvezza a buon mercato, un facile
messianismo rappresentato dalla setta di battisti; una salvezza che non richiede un cambiamento personale uno spogliarsi (labito bianco visibilmente indossato sopra abiti quotidiani). un voler non dovere rendere pi
conto di niente ne agli uomini ne a Dio come dice Delmar. Rimanere schiavi
dei nostri desideri immaturi, le lavandaie-sirene che li distolgono dal loro
cammino facendo leva sulle loro pulsioni. Il male non sta nel desiderio, ma
nellagire in maniera totalmente subordinata ad esso, spinti solo dal bisogno di essere gratificati. Questo abbandonarsi ai nostri bisogni superficiali
ci fa rimanere immaturi (non a caso il canto delle sirene una ninnananna
Go to sleep you little baby) e ci rende prigionieri (Pit arrestato di nuovo).
Per riflettere
3 Cosa ti frena e distoglie nel tuo cammino?
3 (lanimatore pu aggiungere altre domande che ritiene importanti)
La figura di Dio. Omero nellOdissea dice: Tutti gli uomini hanno bisogno
degli dei; in questo caso potremmo dire: Tutti gli uomini hanno bisogno di
trovare Dio. Guardando con attenzione possibile leggere negli avvenimenti
narrati limmagine di Dio. Un Dio che allinizio del cammino, nella persona del
vecchio vagabondo cieco, legge nel cuore e nella vita dei tre protagonisti: Voi
cercate una grande fortuna, voi che ora siete in catene troverete una grande fortuna che per non la fortuna che cercate. Ma prima dovrete viaggiare, percorrere una strada lunga e accidentata. un Dio che stupisce per la sua
capacit di leggere nella realt delluomo, ma viene visto ancora come un
Dio cieco che non lavora per luomo (cos si definisce il vecchio). Il cammino
che i tre faranno dar loro la possibilit di maturare questimmagine di Dio:
non pi un Dio cieco che non lavora per luomo, ma un Dio provvidente,
che accompagnato luomo alla scoperta del suo desiderio, attende la sua preghiera e lo salva (la provvidenziale inondazione).
107
Per riflettere
3 Come percepisci la presenza di Dio? un Dio cieco o provvidente?
3 (lanimatore pu aggiungere altre domande che ritiene importanti)
Il finale. Everet sembra arrivato: ha ricevuto la Salvezza, la Risposta che
cercava perch stato capace di scoprire e pronunciare la vera Domanda
che si portava nel cuore. Ma nonostante questa occasione, ritorna al suo
modo di fare, continua a ritenersi autosufficiente. Il suo cammino dovr
continuare. Il finale del film rimane aperto. Il film inizia con limmagine di
Everet incatenato con gli altri carcerati e si chiude con limmagine di lui
legato con uno spago alla sua famiglia, immagine meno esplicita della
prima ma che comunque ci fa capire che il suo cammino alla ricerca di risposte e libert non ancora concluso. Everet continua a camminare lungo
la strada che continua a incrociarsi con il percorso del vecchio girovago
cieco.
Per riflettere
3 Cosa pensi di questo finale? Come doveva concludersi la ricerca di
Everet?
inventa senza volerlo una risposta e allora capisce cosa il padre gli ha voluto
dire. Edward muore. Al funerale sono presenti tutti i personaggi di una vita.
Tempo dopo Will, divenuto padre, a sua volta intrattiene con varie storie il
figlioletto. Cos un uomo diventa immortale.
SENSAZIONE SOLITUDINE
Le conseguenze dellamore di Paolo Sorrentino (2004)
Il film. Titta Di Girolamo, commercialista di Salerno, da otto anni vive in
un comodo albergo del Canton Ticino, in Svizzera. Divorziato dalla moglie,
le telefona spesso, ma i tre figli non vogliono parlare con lui. Le sue giornate trascorrono nella solitudine e nellozio, seduto sempre allo stesso angolo a lui riservato nella hall, oppure intento ad osservare il lago da una
panchina. La sera, qualche partita ad Asso Pigliatutto con un coppia di ric109
Il film. Tornato a Torino dopo una vacanza nella natia Calabria, Luigi, affermato
dirigente dazienda, non riesce a togliersi dalla mente Rosario, un ragazzo
conosciuto al cimitero del paese: sepolta c la madre, vittima di una faida,
mentre il padre in carcere. Rosario, quindici anni, silenzioso, composto,
scontroso, solitario. Luigi, separato dalla moglie, ha un figlio coetaneo, Matteo,
che, allopposto, svogliato, dispersivo, inconcludente e sfoga la sua
insoddisfazione dipingendo e ascoltando musica. Luigi si rivolge a don Lorenzo,
un sacerdote che in citt manda avanti una comunit per giovani disagiati e, con
il suo aiuto, fa arrivare Rosario a Torino. Qui il ragazzo, che ha un forte
sentimento religioso, entra nella vita della comunit, lavora in biblioteca, serve
la Messa. Luigi fa incontrare Rosario e Matteo. Tra i due c allinizio una
inevitabile distanza. Quando qualche confidenza comincia a farsi avanti, alcuni
episodi relativi a piccoli furti scavano profonde incomprensioni. Luigi (che non
riesce a gestire il rapporto daffetto con lamica Serena) fa di Rosario il
bersaglio delle proprie difficolt personali, lo accusa di abuso di fiducia, lo
respinge. Quando arriva lultimo dellanno, Rosario in comunit con gli altri,
Luigi solo, Matteo va ad una festa ma quasi subito esce. Tornato a casa,
avverte allimprovviso una vuoto che lo porta a tentare il suicidio. Telefona a
Rosario che arriva in tempo, proprio poco prima dellingresso in casa anche
di Luigi che soccorre il figlio e scaccia a male parole laltro. Per Rosario
troppo. Chiama don Lorenzo per dirgli che sta per tornare in Calabria. Don
Lorenzo cerca senza successo di fargli cambiare idea.Adesso Rosario legge un
libro davanti al mare, mentre Luigi e don Lorenzo cercano di capire meglio il
comportamento di ciascuno in questa vicenda.
SOLI SI MUORE
La terra dellabbondanza di Wim Wenders (2004)
Il film. Berretto verde in congedo, Paul percorre le strade di Los Angeles
su un furgone dotato di ogni attrezzatura: alla ricerca di tipi sospetti e di
ogni situazione che possa nascondere qualche pericolo per lincolumit
degli abitanti. Dopo un lungo periodo vissuto tra Africa ed Europa, la
giovane Lana torna a Los Angeles e prende servizio alla Missione
Downtown, che opera a favore della numerosa comunit dei senzatetto.
Lana crede fortemente nella possibilit di riscatto degli ultimi e prega per
essere in grado di dar il proprio contributo in questa opera. Non facile
ma infine Lara riesce ad avvicinare Paul, a dirgli che lei una sua nipote
dimenticata da tempo e lui lunico legame con la famiglia della madre.
Carattere solitario, Paul accetta la presenza della ragazza e insieme sono
testimoni della morte, in apparenza casuale, di un barbone mediorientale.
Lindagine su questo episodio porta zio e nipote a conoscersi meglio e a
trovare un nuovo slancio vitale.
La California, luogo-sintesi di tutte le possibili contraddizioni, land of
plenty, ossia la terra dellabbondanza: gioco di parole per mettere a nudo
un paradosso che si muove tra incertezze, esagerazioni, pretese, scarsi
esami di coscienza. lAmerica la terra di una abbondanza non solo sul
versante del di pi dei beni di consumo, ma anche su quello del fondo di
unangoscia che pi affiora pi viene respinta come unospite indesiderata.
Da europeo avveduto,Wenders non muove banali critiche o facili denunce
(che volentieri lascia a chi mette in campo lideologia): evidenzia semmai le
ferite profonde, quelle interiori, e cerca di guarirle con le armi della
comprensione, del dialogo, della compassione.
114
SECONDA PARTE
Da Antiochia ai confini del Mondo
FREEDOM!
Il castello errante di Howl di Hayao Miyazaki (2005)
Il film. Il mago Howl, bellissimo ed egoista, vive in un misterioso castello,
in grado di viaggiare da un posto allaltro grazie al potere di Calcifer, il demone del fuoco. Sophie, giovane cappellaia, incontra casualmente laffascinante mago e ne resta colpita. La perfida Strega delle Lande, da sempre
bramosa di conquistare il cuore di Howl, punta da gelosia verso Sophie,
la tramuta in una vecchietta ricurva e malconcia. Sophie trova rifugio proprio nel Castello Errante, dove si mette a servizio come governante. La
sua bont, la generosit e la vitalit che sa comunicare, sia pure sotto le
sembianze invecchiate, toccano il cuore di Howl che comincia a riconsiderare le sue scelte e le responsabilit che gli vengono dallenorme potere che possiede. La forza dellamore di Sophie spezza la maledizione
della Strega e libera Calcifer ed Howl dalla reciproca schiavit.
Una possibile lettura
Il maestro Miyazaki dimostra ancora una volta di saper coniugare la poeticit del tratto nel disegno animato, con la profondit di temi esistenziali.
Sulla scia di un romanzo inglese, il regista nipponico fa decollare la fantasia
per raccontare una parabola quanto mai attuale sulla sete di potere.Vi sono
due Paesi in guerra, ma non viene mai specificato quali siano, n perch si
combattano a vicenda, dando come sottinteso che ogni guerra una guerra
per il potere sullaltro. Dalle scene che celebrano lepopea gloriosa delle parate di piazza, in mezzo a una folla festante, bandiere e fanfare, si passa ai
bombardamenti distruttivi, allorrore e alla morte, che sinteticamente Calcifer descrive come odore di creature e ferro bruciati. Howl, mago assai
temuto per il suo grande potere, sembra indifferente a quanto sta avvenendo intorno: il suo Castello Errante gli permette di spostarsi di continuo,
115
detiene. Lavere tra mani doni tanto grandi ha reso i maghi chiusi in s stessi,
ripiegati sui loro personali interessi, indifferenti alle sofferenze altrui. Sophie
non ha alcuna dote speciale, ma dimostra ben presto di essere ricca di risorse interiori. Esteriormente diviene decrepita, ricurva, rugosa, il corpo le
si fa dolorante e la fatica si fa subito sentire, ma il suo coraggio e la sua determinazione non vengono meno. Si mette sulle tracce di Howl e si insedia nel Castello Errante, prendendosi cura del piccolo Markl e facendosi
valere persino con Calcifer che, suo malgrado, accetta di comportarsi da
docile focherello, obbedendo ai voleri della vecchietta. Sophie ha il potere
dellamore, il potere di chi sa voler bene, volere cio il bene dellaltro. Accetta di liberare Howl dalla schiavit che lo lega a Calcifer, cos da rendere
libera anche la stella. fedele, perseverante, anche quando sembra che non
vi siano vie duscita, come ad esempio dopo la distruzione del Castello. Si
finge la madre del mago per andare a perorare la sua causa davanti alla
maestra Suliman. E non si lascia intimorire: parla chiaro, con il coraggio della
verit, denunciando i raggiri compiuti dalla maestra sotto la parvenza delle
buone intenzioni, dimostrando di amare Howl nonostante i suoi difetti: La
ragione per cui Howl non voleva venire qui, ebbene: lho capita. Questo posto
strano: fate fare scalinate a persone anziane, anche se invitate da voi; le portate
in strane stanze, proprio come fosse una trappola!... Howl non avrebbe unanima,
dicevate? Certamente egocentrico, un codardo e non si capisce cosa gli passi
per la testa, per lui una persona corretta, vuole solo vivere libero. Quando la
Strega delle Lande perde ogni potere e ritorna ad essere una povera nonnina un po svanitella, Sophie mette da parte ogni risentimento e si prodiga
per lei con ogni premura e tanta benevolenza. La Strega laveva trasformata
in una vecchia, lanciando una maledizione, quasi che invecchiare fosse qualcosa di terribile. Al di l degli acciacchi e delle fatiche, Sophie dimostra concretamente come la sua condizioni diventi benedizione per tutti coloro che
lavvicinano. Per Howl, prima di tutto: stando accanto a Sophie, egli inizia a
cambiare, a riscoprire il senso della responsabilit. Vedendo passare un dirigibile sopra di loro, Howl sospira tristemente: Una corazzata che va a
bruciare citt e persone Sophie si chiede: Saranno nemici? O amici? ma
il mago, che ha assistito alle terribili battaglie conclude amaro: Gli uni o gli
altri, la stessa cosa!. Sotto i bombardamenti, quando la giovane invita il
Howl a restare al sicuro, egli rifiuta: Sono gi fuggito a sufficienza. Finalmente
ho trovato una persona che sento di dover proteggere, sei tu. Sophie una
presenza di benedizione anche per il povero spaventapasseri Testa di Rapa,
tanto gentile e tanto solo: laffetto della giovane lo rende di nuovo Principe,
117
119
IL GRANDE INVITO
Lolio di Lorenzo - atto damore di Gorge Miller (1993)
Il film. Nel luglio del 1983, alle isole Comore, il piccolo Lorenzo Odone,
di 5 anni, figlio di Augusto, un economista italiano, che lavora per la World
Bank, e di Michaela, una glottologa irlandese-americana, diventa amico di un
giovane negro, Omouri. Pochi mesi dopo trasferitosi a Washington, Lorenzo
ha improvvise crisi, sia a scuola che a casa, e comincia a camminare con
difficolt. Dopo moli esami medici, i genitori apprendono che il loro unico
figlio stato colpito da una malattia rarissima ed ereditaria la
adrenoleucodistrofia, lALD, che viene trasmessa dalla madre e colpisce
solo i maschi e che causa una degenerazione del cervello. I medici non
hanno cure per questo morbo conosciuto da poco, e per il bambino due
anni di vita, sempre pi penosa, perch diventer cieco e paralizzato. I
genitori, pur essendo straziati, non si arrendono, e si rivolgono ad un
anziano dottore, Gus Nikolais, che consiglia una dieta, per tentare di ridurre
i grassi nel sangue di Lorenzo, ma invece i grassi aumentano, e presto il
piccolo parla male ed paralizzato. Gli Odone cercano poi inutilmente
aiuto, rivolgendosi ai coniugi Muscatine, che dirigono unassociazione di
famiglie, i cui figli sono stati colpiti dallALD. Infine Augusto decide di
mettersi a studiare con la moglie, nella biblioteca dellIstituto di Sanit, tutto
il materiale, che pu riguardare quella malattia. Poich i rapporti di Michaela
con le infermiere professioniste, che consigliano il ricovero del bambino in
ospedale, sono molto difficili, viene a vivere in casa Odone una sorella di lei,
Deirdre Murphy e, poco dopo, la coraggiosa madre trova in biblioteca
notizie su di un esperimento fatto in Polonia sui topi, del quale si parla poi
al primo simposio sullALD, che viene finanziato dai coniugi Odone, e al
quale partecipano molti medici di vari paesi.Alcuni di essi accennano allolio
doliva, cio allacido oleico, che viene sperimentato sul bambino, mentre
Nikolais collabora in modo non ufficiale. I grassi del sangue del piccolo
malato cominciano subito a calare e giungono al 50%, quello sar dunque
lolio di Lorenzo. Intanto per il bambino, ormai paralizzato, ha difficolt ad
ingoiare la saliva, e ci gli provoca delle dolorosissime convulsioni, durante
la quale la madre lo aiuta con pazienza e coraggio infiniti. Poich gli Odone
vogliono comunicare agli altri genitori i benefici effetti dellolio, si scontrano
coi Muscatine, che invece seguono solo la medicina ufficiale. Poi anche
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trova ad urlare nella notte, al fratello Giovanni: 98, 99, 100. Sai chi abita
qua? Lu zi Tano ci abita qua. Cento passi ci sono da casa nostra! Cento passi!
Vivi nella stessa strada, prendi il caff nello stesso bar alla fine ti sembrano
come te. [] Noi ci dobbiamo ribellare, prima che sia troppo tardi. Prima di abituarci alle loro facce. Prima di non accorgerci pi di niente!.Peppino respinge
lindifferenza e il silenzio, comuni in chi gli vive accanto. Rifiuta di ignorare
quello che accade sotto i suoi occhi, di fare finta di niente. Sente lurgenza
di tenere desta lattenzione, di disturbare le coscienze che si sono abituate
allo stato delle cose. Rifiuta di lasciarsi spegnere, distrarre dal suo impegno
di agente disturbatore per la comunit in cui vive. Sa bene che troppi aspettano proprio questo: che rinunci per dedicarsi ad altro.In unestate di contestazioni giovanili, anche la denuncia di Peppino rischia di essere smorzata
da altri discorsi, pi accattivanti e meno scomodi, come quelli proposti dai
giovani hippies che per un periodo frequentano Radio Aut. Ma lui non ci sta
e il perch lo confida al microfono: Viene voglia di piantare tutto e andare via
dietro a loro. Ma qui non siamo a Parigi, non siamo a Berckeley, non siamo a Woodstock e nemmeno allisola di White. Qui siamo a Cinisi, in Sicilia. Dove non
aspettano altro che il nostro disimpegno, il rientro nella vita privata. Per questo
ho voluto occupare simbolicamente la radio. Per richiamare la vostra attenzione.
Ma non voglio fare tutto da solo. Bisogna che ognuno di noi ritorni al lavoro che
ha sempre fatto: cio informare, dire la verit. Lavvio della radio era stata una
decisione importante. Non uno svago, ma il linguaggio che gli concede il
pi grane margine di libert. Rappresenta il suo rifiuto a lasciarsi gestire: A
me mi basta che ci sentano a Cinisi. [] Quando tira vento, quando c sole,
quando c pioggia. Quando non mi danno il permesso di fare un comizio, quando
mi sequestrano il materiale Laria non ce la possono sequestrare. Conosce
le potenzialit dello strumento radiofonico, usa lironia, il tono scanzonato
e irriverente, tiene desta lattenzione con la risata. La sua scelta di non farsi
addomesticare, si concretizza nella sua candidatura alle elezioni comunali,
come spiega lui stesso a Stefano Venuti: Quello che ho fatto alla radio, lo far
in consiglio comunale. Li controllo, li marco stretti. Li costringo a rispettare le leggi.
Sono in molti a reputarlo un pazzo. Suo padre, Luigi, ha solo questa preoccupazione: mettere a tacere il figlio, fermare questo giovane incosciente.
Arriva ad aggredirlo, a cacciarlo di casa per questo, dopo larticolo di denuncia sul giornalino LIdea socialista. Persino davanti alla bara di Peppino,
lunico commento del cugino Anthony in questo senso: Peppino... sangue
pazzo.Eppure non uno sconsiderato n si messo a rischio per sprezzo
del pericolo.Anzi, ha paura. Sa che sta mettendo in gioco la sua vita, che con
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le sue parole firma la sua condanna a morte. Ma non tace. Risulta scomodo
ai politici locali quando ha il coraggio di tenere i comizi in piazza proprio
sotto le finestre del sindaco, per denunciare gli intrallazzi di mafia nelle decisioni dellamministrazione comunale. Peppino sar scomodo anche da
morto, al punto che polizia e magistratura cercheranno di chiudere sbrigativamente il caso decretando laccaduto un suicidio. Sua madre negli ultimi ventanni si battuta perch la verit venisse a galla, perch i colpevoli
dellomicidio venissero individuati, perch la voce coraggiosa del figlio non
si spegnesse. Davanti alla bara, quando Anthony considera che dopotutto
Peppino era uno di noi, Felicetta interviene: No. Non era uno di voi. E io vendette non ne voglio. I padroni di Cinisi si sentono onnipotenti, convinti di
avere potere di vita e di morte su Peppino. E in effetti ne decretano la
morte. Ma non riescono a far tacere le sue idee, il fermento che ha avviato
agendo su tanti fronti, facendo crescere una coscienza comune. Ne segno
tangibile quanto stato fatto da chi ha raccolto il testimone lasciato da
questuomo che ha dato tutto, persino la sua stessa vita per affermare con
dignit quello in cui credeva.
Per riflettere
3 Quella di Peppino Impastato, solo ribellione adolescenziale?
3 Perch sceglie di servirsi della radio, per le sue denunce?
3 Secondo Peppino il rischio maggiore di fronte alla mentalit di mafia
quello di non accorgersi pi di niente: sei daccordo? Perch?
3 Si pu affermare che con la sua vita Peppino Impastato stato luce del
mondo, sale della terra?
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Titolo
Sono un tipo
niente male!
Lifes good
Sensazione
solitudine
Soli si muore
San Paolo
La formazione farisaica ad essere bravo,
fervente, zelante ma per servire Dio da
protagonista impazzito, come piaceva a lui
(non come piaceva a Dio).Atti 7,57-58;8,1; Galati 1,13.14; Fil 3,4-7.
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Tema
Lidentit.
La conoscenza
di s.
Obiettivi
Gli adolescenti sono invitati a:
- esprimere le loro difficolt e il loro desiderio di
conoscenza di s;
- individuare i loro modelli di riferimento;
- approfondire il ruolo dellaltro e di Ges nella
loro vita;
- aprirsi a modelli veri di riferimento per la conoscenza e laccettazione di s.
Destino
o progetto?
Vagabondo, turista
o pellegrino?
La strada,
il camminare.
La solitudine,
il silenzio.
Lattraversare
il deserto
esperienza
da buttare
oppure no?
La relazione
con gli altri,
la comunicazione.
La comunit, la
Chiesa. Non si
pu credere
da soli.
Titolo
Freedoom!
Il modo pi bello
per guardare
il mondo
Il grande invito
Niente paura,
ci pensa il mago!
Con lo Spirito
giusto!
San Paolo
A Filippi (prima citt dellEuropa), Paolo annuncia
un vangelo che libera le persone e restituisce loro
dignit, ma lannuncio cozza contro gli interessi di
pochi privilegiati e lapostolo lo paga a caro
prezzo. Atti 16,11-40.
A Efeso, metropoli-cuccagna del commercio religioso pagano, il vangelo manda in crisi leconomia
della citt Uneconomia che si regge sulla falsit
dei furbi e sullignoranza della gente non sta in
piedi. Atti 19,23- 20,1.
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Tema
Obiettivi
Globalizzazione.
Libert.
Scienza e fede.
La ragionevolezza
della fede. Il gusto
di ragionare. Chi
sei? il nostro un
Dio ancora sconosciuto.
Il rapporto con il
divertimento, e con
il corpo. Sballo/gioia.
Esorcizzare linstabilit con il piacere.
LEucaristia:
il farmaco contro
lindividualismo.
Magia e fede.
INDICE
Prima parte
(da Tarso ad Antiochia, passando per Damasco)
Seconda parte
(da Antiochia ai confini del mondo)
Freedoom!__________________________________________________________________pag.
Il modo pi bello per guardare il mondo _______________________pag.
Il grande invito ____________________________________________________________pag.
Niente paura, ci pensa il mago! ______________________________pag.
Con lo Spirito giusto! __________________________________________________pag.
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62
71
83
91
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Annotazioni
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Annotazioni
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