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Lezione 2/10

Qual la nozione che si deve applicare nel caso dei SOFFIATADINASO-HELP?!. Bisogna
guardare agli obiettivi. Quali sono gli obiettivi? Al di l del mercato unico, quelli di
creare delle condizioni di mercato in cui la concorrenza non sia rispettata.
Se questo lobiettivo, in condizioni di concorrenza non distorta, possiamo dedurre
che c unimpresa ogni qualvolta sul mercato operi o possa operare unimpresa che
attraverso la sua azione possa ridurre la concorrenza. Se lobiettivo avere un
mercato in cui la concorrenza non distorta, ci sar unimpresa ogni qualvolta ci sia
un soggetto che si pone dal lato dellofferta sul mercato nel quale gli atti di questo
soggetto possono restringere la concorrenza. Se questo , la nozione di concorrenza
molto pi ampia di quella che abbiamo guardando al diritto civile, privato, fiscale ecc,
perch oltre alle societ, ai consorzi, alle cooperative, alle imprese individuali e a tutti
quei soggetti spesso esclusi dal legislatore nazionale (in Italia il legislatore ha escluso
per scelta di potere legislativo alcune professioni, come architetti, avvocati ecc), se noi
invece ci trasferiamo nellambito della disciplina dellantitrust, scopriamo che
lavvocato (ma anche lingegnere, lo psicologo ecc) certamente unimpresa e ad
esso si applica la disciplina antitrust dato che opera sul mercato e certamente pu
limitare la concorrenza, ad esempio stabilendo tariffe, tramite la pubblicit e cos via.
Ma anche impresa un soggeto che non svolga abitualmente attivit di impresa ma
che in una certa fase della sua attivit si affacci sul mercato. Per ricordare qualche
decisione europea, sono stati considerati impresa giocatori di calcio, sportivi esclusi
per una questione di doping, cantanti, inventori singoli e cos via. Perch? Perch
lattvit inventiva, lattivit creativa e sportiva di per s non sono attivit di imprese
ma nel momento in cui ad esempio si contrattano le proprie prestazioni in esclusiva
con un altro soggetto, in quel momento si sta entrando sul mercato? S (il mercato
delle prestazioni per un giocatore); ci muoviamo dal punto di vista dellofferta? S
(offerta di servizi); dove si puo avere una restrizione della concorrenza? S, sia per il
contratto ad esclusiva con cui per definizione escludo tutti gli altri dalla possibilit di
ottenere le prestazioni sia dal punto di vista delle altre clasuole. Si ricorda a proposito
la Sentenza Bosman del 1995 dove un giocatore di calcio spagnolo di serie b a fine
carriera voleva rescindere il contratto e tornare a casa con la sua famiglia. In Spagna
cera un accordo tra societ di calcio e associazioni di giocatori che vietava questa
rescissione contrattuale se non pagando delle penali. Questa clausola stata
considerata restrittiva della concorrenza proprio perch Bosman in quel momento era
considerato unimpresa e la stessa cosa vale per dei tenori. Nel caso di Deutsche
Grammophon si contrattava la possibilit di concorrenza tra questi tenori e la
Deutsche Grammophon circa la prestazione di accordarsi in esclusiva per la
registrazione di tre master musicali.
E chiaro quindi che siamo di fronte ad una nozione particolarmente ampia. Ci sono
allora delle possibili limitazioni od esclusioni? S, ma sono molto contentute. Quindi ci
sono dei soggetti che possono scappare da questa definizione. Sono quei soggetti che
operano in un mercato che non in realt vero mercato, dove nessuna impresa
razionale entrerebbe perch destinata ad operare ex ante in perdita in un sistema non
economico (e quindi nessuna impresa si pone dal punto di vista dellofferta). Pensate
ai servizi previdenziali esistenti fino a pochi anni fa, in cui il sistema non era
contributivo ma era per erogazione, dove lerogazione promessa dal fondo pensione

era del tutto a prescindere dalla contribuzione. Questo un tipico sistema in cui
nessuna impresa opererebbe mai. Ci sono anche altri casi, per esempio quello dei
sistema radar degli aerei. Il sistema radar un sistema nazionale, in cui quindi ciascun
sistema ha il monopolio sul proprio territorio. C per il problema di seguire gli aerei
da uno stato allaltro. Nessuno si prenderebbe mai la responsabili di decidere chi
sorveglia nel passaggio da uno stato allaltro. C quindi un ente sovrannazionale che
si chiama AEROcontrol che si prende solo la responsabilit senza prendersi i benefici.
Evidentemente qui non c un mercato perch nessun soggetto razionale si
assumerebbe solo i rischi senza benefici e allora in quel caso non si pu parlare di
impresa. Ma sono come si vede situazioni molto limitate e in continua evoluzione. Oggi
ad esempio INSULINA??Sv sono considerate delle imprese perch operano in
condizioni principalmente di pareggio e si confrontano con altri soggetti privati nel
mercato.
La seconda questione altrettanto importante e riguarda la nozione di impresa
nellambito di organizzazioni complesse. Quando la microeconomia studia limpresa,
studia un punto, non guarda alla sua articolazione n interna n organizzativa. Chi
applica la disciplina antitrust per si trova davanti a gruppi di imprese, formati in modo
diverso ma possiamo pensare con una capogruppo e una pluralit di societ
controllate. E allora si pone il problema di individuare il soggetto responsabile per le
condotte poste in essere sul mercato. Perch si pone questo problema? Perch
dobbiamo capire a chi imputare questa condotta, chi sanzionare e con che criterio
ritenere responsabile per il pagamento della sanzione. La questione a tante risposte
giuridiche ma anche a tante risposte economiche. Pensiamo ad unimpresa
multiprodotto ma unica, una societ per azioni che opera in tutto il mercato della
frutta, delle banane, della arance ecc. Linfrazione avviene nel mercato delle banane.
Come si calcola la sanzione? Si calcola con una formula molto complessa che
comunque guarda alla gravit e alla durata dellinfrazione prendendo a riferimento il
fatturato realizzato nel mercato nel quale avvenuta linfrazione. Supponiamo che A
abbia un fatturato di 5 miliardi di euro e che nel mercato delle banane faccia 200
milioni di euro. La sanzione di solito si commisura nella quantificazione al mercato
delle banane. Sappiamo calcolare la sanzione di norma? Supponiamo che il cartello sia
durato un anno per semplicit e che i profitti siano pari a 40 milioni. Supponiamo per
semplicit che il tasso di scoperte e di infrazioni d...?... Qual la sanzione ottima?
una sanzione maggiore o uguale a 300. Posso usare questa sanzione? S, perch la
sanzione massima 10% per il fatturato totale dellimpresa (500) e la sanzione ottima
minore di questa.
Ora pensiamo ad unaltra struttura. C la capogruppo A che decide di strutturarsi a
gruppo, non per aggirare le norme, ma per una questione di efficienza organizzativa
dato che i mercati sono diversi. Questo fenomeno dei gruppi particolarmente in uso
soprattutto in Europa e nei paesi asiatici. In Europa normale. Quando per esempio
stato dichiarato lo stato di insolvenza al gruppo Montesano, anche se voi non potete
ricordare perch un caso del 91, un caso molto famoso che ha portato questo
gruppo Montesano a essere ceduto e ad essere in parte acquisito dallo Stato.
Comunque, questo gruppo aveva 4500 imprese tra di loro distinte. Ora proviamo a
pensare che questo gruppo sia fatto in questo modo: le societ che appartengono al
gruppo sono tuttavia dal punto di vista giuridico separate. Allora vediamo cosa
succede se si adotta una nozione di impresa per cui ogni societ, avendo una

personalit giuridica diversa, un soggetto diverso e quindi unimpresa diversa. A


questo punto il fatturato di B 200, qual il massimo edittale se considero solo B? Il
massimo edittale il 10% del fatturato e quindi 20. Quindi voi capite quanto
importante se quando parlo di impresa devo parlare di impresa singolarmente
considerata oppure devo parlare del gruppo come un ...?? . Questo importante non
solo per il massimo edittale ma anche per la recidiva, per esempio. Lo scopo delle
sanzione naturalmente dissuasivo quindi dobbiamo punire di pi chi ha gi posto in
essere una condotta similare in passato e allora se io guardo a questo come ad
ununica impresa (single economic view) allora mi accorgo che la stessa condotta che
stata posta in essere dalla nostra societ che produce banane, dalla societ che
produce arance indifferente perch sempre la stessa impresa che ha posto in
essere la condotta. Se invece adotto la nozione anatomistica dellimpresa io posso
dare la recidiva solo se B ha gi posto in essere la condotta. Cos per la dissuasione e
per tanti altri aspetti. Quindi da questo punto di vista, capire se bisogna guardare
anatomisticamente a B o a tutto il gruppo A fondamentale perch gran parte della
politica sanzionatoria dipende da questo. A livello europeo si guarda a tutto, alla
singola unit economica, perch si dice che solo in questo modo si pu dosare la
sanzione sulla base delleffettiva forza dellimpresa nel suo complesso. Quindi ogni
qualvolta ci sia una societ strettamente controllata da unaltra, bisogna considerarla
in modo unitario, anche perch B non in grado di agire indipendentemente sul
mercato. Infatti, se ci pensiamo bene, dicono le sentenze della corte di giustizia, i
vertici di B sono nominati da A e spesso coincidono e A ha oltre alla nomina e alla
revoca dei vertici di B il potere di dare direttive. Che lo faccia o no non ci interessa ma
ne ha il potere. Allora A perch responsabile? E una responsabilit per culpa in
eligendo et in vigliando. Questo quello che succede a livello europeo. Nei singoli stati
membri, non sempre cos. Ad esempio in Italia questo tipo di dottrina della single
economic view non viene applicata e infatti c un problema in relazione alle politiche
sanzionatorie, che sono troppo poco effettive (per via del massimo edittale spesso fin
troppo basso).
Limportante per voi sapere che la sanzione commisurata al periodo di infrazione,
quantomeno per il massimo edittale la recidiva la dissuasione.
Terza questione che limpresa fatta di persone che operano allinterno dellimpresa
e allesterno. Per quanto riguarda quelle che operano allinterno dellimpresa, in diritto
prevede una serie di stratagemmi per far s che limpresa che un soggetto virtuale
possa operare sul mercato attraverso le azioni delle persone che vi operano. Se vi
ricordate qualcosa dal diritto privato e civile e commerciale dovete ricordarvi che ad
esempio vi sono dei soggetti interni che hanno il potere diretto e per interposizione(?)
di impegnare direttamente limpresa e poi ci sono gli amministratori e quelli dotati di
rappresentanza che impegnano limpresa.
E poi allinterno dellimpresa vi sono altri soggetti che comunque possono operare per
limpresa per via dellinterposizione dellimprenditore (institore, procuratori
commessi). Quindi quando si guarda allazione dei dipendenti, in generale gli atti posti
in essere dai dipendenti sono direttamente imputabili allimpresa. E questo il
principio generale, che significa che se un dipendente agisce e pone in essere un
accordo di cartello, quel cartello imputabile allimpresa anche se i vertici
dellimpresa non ne erano a conoscenza. Provate a pensare a quando si parla di un

procuratore, per esempio il responsabile di marketing di unimpresa, che pone in


essere con il suo omologo di una societ concorrente un accordo sui prezzi.
Quellaccordo direttamente imputabile allimpresa, anche se il consiglio di
amministrazione ed il direttore generale non lavevano autorizzato. Non rileva.
Comunque latto imputabile. Questo riguarda i dipendenti che hanno il potere di
impegnare. Ma la giurisprudenza europea andata oltre. Qual il tipico
atteggiamento di unimpresa di fronte ad unaccusa di cartello? Dire: io non sapevo
niente, non lho fatto io. Sarebbe troppo facile aggirare i divieti e le sanzioni
conseguenti facendo porre in essere determinati atti da dipendenti che sono privi del
potere o addirittura da terzi. E allora tenendo conto di questa necessit la
giurisprudenza europea dice che qualsiasi atto posto in essere dai dipendenti
comunque imputabile allimpresa se a seguito del contatto/dellaccordo limpresa si
comportata conformemente. Quindi anche se laccordo stato raggiunto da
dipendenti per esempio della FIAT, questo accordo imputabile se in seguito
allimpegno assunto anche la FIAT si comportata conformemente allaccordo. Ci sono
dei casi in cui xx Parmalat , la societ controllata da Parmalat faceva questo e si sa
infatti come sia finita.
Questo per quanto riguarda il lato interno. E c anche il problema del lato esterno,
soprattutto nei mercati a valle le imprese si muovono nel mercato spesso non
direttamente ma attraverso ausiliari esterni, soggetti che operano spesso in esclusiva
per limpresa al fine di agevolarne lattivit nel mercato (distributori, agenti,
concessionari). Il problema capire che rapporto c tra questi soggetti, se essi siano
o meno indipendenti rispetto al produttore. Perch, se non lo sono, bisogna
considerarli come se fossero ununica impresa. Se invece sono indipendenti, allora
devono essere considerati imprese separate dal punto di vista antitrust e allora il
rapporto potrebbe essere sanzionabili dalla disciplina delle intese perch si tratta di
due soggetti legati da un rapporto contrattuale.
Questa una delle due facce del problema, laltra faccia capire come si struttura il
rapporto tra produttore, agente e terzi. Ma ci arriviamo subito. Prendiamo la prima
questione. Come faccio a capire se il rapporto tra produttore e ausiliario un rapporto
tra due soggetti indipendenti? Devo capire qual il reale spazio di autonomia e di
rischio che lausiliario sopporta. Per valutare il rischio, ci dice la Commissione Europea,
devo guardare al rischio che lausiliario assume dal punto di vista economicocommerciale. Se esso nullo o irrisorio, allora va considerato parte dellimpresa. Se
invece questo soggetto assume rischi anche notevoli, allora un soggetto
indipendente. Per esempio nel caso delle concessionarie automobilistiche, chi decide i
prezzi? Di chi sono le autovetture? Il rischio dellinvenduto su chi ricade? Chi paga i
costi di trasporto? E promozionali? La concessionaria ha in essere attivit di servizi
post vendita? Se questi elementi mancano e viene tutto deciso dal produttore, allora
non c indipendenza. Se invece la concessionaria si assume dei rischi, perch pu
fare prezzi , sconti, bonus ecc, siamo di fronte ad un soggetto indipendente. Perch
questo punto rilevante? Perch potrebbe succedere che il produttore dia delle
direttive alle proprie concessionarie e allora dobbiamo capire se queste direttive
possono essere interpretabili come accordo tra imprese indipendenti o no. Provate a
pensare al settore farmaceutico, c un produttore di medicine che dice al proprio
concessionario di vendita: Dora in poi vendi questa medicina anzich a 10 dollari a
150. Allora questa direttiva un accordo o no? Se questo concessionario

indipendente un accordo e allora eventualmente sanzionarlo come accordo di


fissazione di prezzi. Se invece questo concessionario e il produttore sono ununica
impresa non posso farci niente. Eventualmente potr agire qualora il concessionario,
rispettando laccordo vende ad un prezzo troppo gravoso, eventualmente per agir
sulla base della disciplina dellabuso di posizione dominante, provato che ci sia la
posizione dominante. Se questo elemento manca, non posso farci nulla. Quindi ancora
una volta lidentificazione e individuazione di questo accordo fondamentale e porta
ad una sanzione oppure no. Ecco perch al di l delle questioni giuridiche noi
affrontiamo come si interpreta e come si ritaglia la nozione di impresa. Ci sono delle
conseguenze di fondo rilevanti. Certo che un aumento del genere, cio da 10 dollari a
150, lo puoi fare solo se sei effettivamente in posizione dominante.
Per se si prende per esempio il caso Volkswagen questo un caso in cui la
commsisione voleva vietare laccordo perch non voleva ci fosse unarbitrariet nei
prezzi. Ma in quel caso Volkswagen non era in posizione dominante. Allora la
Commissione si concentrata sulla dipendenza dei concessionari, ma se non fossero
stati giudicati dipendenti, non ci sarebbe stata alcuna sanzione per Volkswagen. Ci
sono anche altri accordi, ad esempio nei prodotti farmaceutici c un caso Claxon
molto famoso in cui Claxon che operava come monopolista alla Ramsey. In una visione
molto efficientista in un mercato dinamico questo tipo di condotta non sanzionabile,
perch in un mercato normale tutto il valore viene dalla ricerca e sviluppo quindi pi
sono in grado di estrarre dalla vendita, pi sono in grado di investire nella ricerca e
sviluppo. Ma Claxon vendeva a 15 in Germania e 4 in Portogallo, estraendo cos tutto il
possibile da entrambi, e per farlo aveva imposto ai proprio concessionari di non
vendere il prodotto al di fuori dei propri mercati. E poi ha fatto un altro accordo, un
prezzo per la vendita ai cittadini ed un altro ad un soggetto di altra cittadinanza. Posso
fare questo accordo? Se dimostro che il concessionario indipendente, un accordo di
rivendita con fissazione dei prezzi e come tale si applica il diviet; se invece il soggetto
una filiale siamo di fronte ad una direttiva interna e non posso applicare la disciplina
delle intese (eventualmente quello di abuso di posizione dominante, ma in questo caso
specifico Claxon non era in posizione dominante).
Per moltissimo tempo si tentato di usare la leva antitrust per contrastare tutte le
condotte che avrebbero limitato la creazione di un mercato unico, di cui la concorrenza
non distorta mezzo per raggiungere il fine del mercato unico (uno degli obiettivi
dellUE). Oggi questo non succede pi perch il mercato unico c gi. Ma poi anche
perch questo tipo di intese, che lAutorit vedeva male poich vedeva in esse la
separazione di mercati, in realt sono spesso vantaggiose per i consumatori. Poniamo
che i mercati siano uguali, cambiano solo i consumatori. E il finanziamento per ricerca
e sviluppo quello che viene dalle vendite. E meglio se vendo a 9 in entrambi o
meglio vendere a prezzi differenti? Allora se la discriminazione di prezzo tiene conto
della capacit di spesa del consumatore, la differenziazione anzi la soluzione pi
efficiente.
Secondo presupposto, abbiamo detto che la dsiciplina delle intese si applica agli
accordi, le decisioni di associazione delle imprese e le parti del concordato. Quello che
ci dobbiamo domandare perch il legislatore preveda queste tre figure, se dietro a
queste tre figure ci sia un denominatore comune e se sia necessario qualificare ogni
volta la nostra condotta come decisone di associazione di imprese, come accordo o

come pratica concordata, cio se vi sono degli effetti giuridici diversi a seconda che
siamo di fronte ad una fattispecie piuttosto che unaltra. Quello che a me interessa
soprattutto capire cosa sta dietro a queste tre nozioni. Quello che andata elaborando
la dottrina e anche la giurisprudenza che dietro a queste nozioni effetivamente vi sia
un unico denominatore, e cio che la disciplina delle intese si applica a qualsiasi
concertazione del comportamento sul mercato. Ogni qual volta vi sia una
concertazione delle condotte su un determinato mercato che possa avere un impatto
sulla concorrenza siamo di fronte ad unintesa. Cosa significa? Che di fatto ci
devessere in relazione ad una condotta competivia/??restrittiva, un incontro di volont
tra pi parti che si qualificano come imprese. Gli elementi costitutivi della fattispecie
sono: circostanza di due o pi soggetti qualificabili come imprese e che vi sia un
meeting of minds, volta alla concertazione, alla discussione e al raggiungimento di un
esito comune rispetto ad una condotta concorrenziale sul mercato. Tutte queste tre
fattispecie hanno questi elementi in comune. La distinzione che poi si fa relativo alla
forma e al modo di manifestare questo meeting of minds. Ma non ha altro significato.
Ma parlare di accordo piuttosto che associazione di imprese solo una questione
semantica. Tanto pi che nella realt economica molto spesso si assiste ad intese
complesse che rivelano tutte queste forme insieme, cio pu darsi che un accordo
cambi nel corso del tempo, per esempio un accordo di cartello sul carbonato di sodio
(materia prima per fare il vetro) stato sottoscritta nel 1910 e questo cartello durato
fino al 1968, anno in cui formalmente stato sciolto ma in realt continuato fino alla
fine degli anni 80. In questo periodo cos ampio chiaro che le concertazioni
cambiano anche di forma, e quindi anche la distinzione ha poco senso, per esempio
inizialmente magari un accordo inziato come accordo vero e proprio, e poi magari si
estrinseca solo in uno scambio di informazioni. Le forme della concertazione cambiano
di continuo sia per shock interni che per shock esterni. Quindi catalogare lintesa come
uno specifico accordo piuttosto che un altro non avrebbe alcun senso. E si parla di
accordi complessi.
Laltro elemento comune alle tre fattispecie che ciascuna denotata da dei
momenti: il primo della definizione dellintesa, il secondo dellattuazione e il terzo
quello delleventuale impatto dellintesa. Il momento fondamentale , quello che a noi
serve studiare, questo. Cosa significa definizione attuazione, impatto? Prendiamo il
caso pi semplice. Quello in cui due soggetti decidono di fare un cartello con cui
decidono di aumentare i prezzi. Lattuazione tutto il meccanismo successivo in cui
laccordo viene portato allinterno delle imprese e attuato. Quindi ci sar un nuovo
listino di prezzi in cui i prezzi aumentano del 10%. Limpatto dellintesa una fase
ancora successiva, perch a) non detto che stata attuata e b) anche se stata
attuata non detto che abbia avuto effetto , ad esempio ci pu essere stato uno shock
esterno che porta tutti i prezzi in alto. Oppure ancora il caso Esselunga- LOral, in cui
Esselunga non ha accettato di vendere prodotti di lOral a prezzi superiori e allora
lOreal, che rimasta ferma nella sua posizione, non ha potuto vendere per tre anni
tramite Esselunga.
Allora perch interessa questo? Perch a noi interessa evitare che le imprese provino a
porre in essere degli accordi restrittivi, nel senso che riteniamo che questi accordi
siano cos dannosi che lobiettivo dovrebbe essere di evitare prorio che si formino.
Allora il fatto che essi siano stati attuati e abbiano avuto un impatto non rileva. Si
parla di reato di pericolo, il solito passaggio col rosso. Non mi interessa quello che

succede dopo, se c stato un incidente ma vietato il fatto stesso di passare col


rosso. E questo un altro elemento importante. Nel caso dellaccordo e della decisione
facilissimo da individuare ma nel caso della pratica concordata no.
Sulle nozioni di accordi e decisioni di associazione di imprese passeremo poco tempo.
Invece passeremo pi tempo sulle pratiche concordate, primo perch sono pi
complesse e secondo perch c una difficolt di linguaggio dovuta al fatto che giruisti
ed economisti sotto questo profilo spesso si confondono luno con laltro perch hanno
obiettivi diversi. Quante volte avete sentito parlare di collusione tacita? Molto spesso
gli economisti ritengono che essa debbe essere vietata. E invece lecita, perch se
tacita allora considerata un adattamento intelligente alle condizioni di mercato.
Accordo. Cos un accordo? E un incontro e manifestazione di volont tra due parti
che tenuto insieme da un vincolo che impegna le parti a rispettarlo. Altro non che
una definizione molto ampia, allinterno della quale rientrano i contratti, i quali hanno
efficacia giuridica (posssono essere fatti valere in tribunale). I contratti possono esser
accordi definitivi tra le parti ma ci sono anche i pre contratti, che sono senzaltro
accordi. Le trattative per raggiungere i contratti sono accordi. Quindi stiamo parlando
di qualcosa di molto ampio. Possono essere conclusi per iscritto, per via orale.
Conoscete degli accordi che si conlcudono oralmente? Gli accordi di locazione e di
affitto, per alcune tipologie. Ma possono essere anche accordi per fatti concludenti.
Questo per solo una delle possibili modalit di vincolo che determinano la nozione
giuridica di accordo antitrust. Questi possono essere fatti valere in tribunale.
Ovviamente non vi sognate di far valere un cartello sui prezzi in tribunale, perch un
contratto radicalmente nullo: la condotta illecita. E scatterebbe la sanzione.
I vincoli che si possono avere non sono solo di natura giuridica ma anche di natura
morale: spesso le parti prevedono in caso di contenzioso un giudizio ad un soggetto
terzo privato, onde evitare di ricorrere al giudice. Molto spesso ci sono questi vincoli
morali ed economici (da piccolo andavo a questo mercato delle bestie, dove, dopo
aver guardato bene la bestia, le parti se si convincono dellaffare decidono il prezzo.
Laccordo vincolante non perch si pu andare in tribunale nel caso di vizio della
parte, ma il vincolo cos forte perch se uno non ottempera allaccordo raggiunto
dalla cinta viene escluso da poter fare affare nella cinta). Oppure esistono vincoli di
natura economica perch ci sono dei condizionamenti tali sotto il profilo economico
nellaccordo tra le parti che lunico esito possibile della loro interazione quello di un
equilibrio statico. Situazione tipica di scambio di partecipazione tra le due imprese di
una quota sufficientemente significativa. Qualsiasi deviazione dal prezzo stabilito
allora comporta una perdita per ciascuna delle due parti. Altra ipotesi limite quella
della dipendenza, imprese che operano di fatto in esclusiva per delle imprese (ad
esempio chi produce parabrezza per Audi) che impone un accordo tra le due parti.
Decisione di associazione di imprese. Perch si parla di esse? Molto formalmente se
pensate ad essa, non un incontro di volont di parti tra soggetti ma un atto
unilaterale. Ma questa decsione spiega degli effetti su una serie di imprese, tanto che
ci pu essere sanzione per chi non segua le decisioni dellassociazione. Qual la
differenza ontologica tra accordo tra 10 societ di revisione che stabiliscono un prezzo
o unassociazione che stabilisce il prezzo per le stesse? In alcuni casi limputazione
della condotta riferibile unicamente allassociazione, in altri casi riferibile sia
allassociazione che alle imprese. Il problema dellimputazione molto importante

perch segue la responsabilit delleventuale sanzione e la responsabilit e il dovere di


ottemperare alla decisione dellAutorit. E inoltre sul quantum sanzionatorio, tant
che a livello comunitario stata fatta una norma specifica su questo. Ma guardiamo
quanto meno il problema dellimputazione. Prendiamo lAri e c una circolare che
riguarda la condotta delle banche sul mercato. Chi ha assunto la decisione? I
funzionari dellassociazione. Hanno partecipato le banche? Pu darsi che alcune s ma
nulla di pi. Dopodich le banche eseguiranno la circolare ma la decisione riferibile
come tale unicamente allAri e quindi limputazione riferibile solo allassociazione.
Altra soluzione si potrebbe avere riguardo alle decisioni della SIREVI. Ognuna delle
decisioni viene raggiunta attraverso una deliberazione che coinvolge tutte le societ di
revisione e quindi sono le societ stesse a deliberare le decisioni dellassociazione
stessa. Allora in questo caso vero che la delibera frutto di una decisione della
situazione ma questa delibera direttamente imputabile anche a tutte le societ che
hanno partecipato alla sua definizione.
Poi abbiamo un ultimo caso che riguarda la possibilit, la circostanza che la decisione,
la condotta sia stata decisa nel luogo dellassociazione ma direttamente dalle imprese
e quindi lassociazione non altro che il luogo in cui la decisione stata assunta ma
non riguarda lassociazione. C un caso famossisimo di una decisione in merito ad un
cartello che stato deciso in questo modo. Allora vero che questi hanno partecipato
e lassociazione ha prestato le mura nel quale laccordo stato deciso ma non c una
responsabilit delleassociazione. E imputabile direttamente alle parti. Bisogna vedere
quindi se la partecipazione dellassociazione solo passiva o attiva e quindi ha
agevolato le parti alla decisione. E questa una questione importantissima per le
sanzioni.

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