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ALTRI VOLUMI DELLA COLLANA ESAMI

SISTEMI DI EQUAZIONI LINEARI. E sercizi


Guida pratica alla risoluzione dei sistemi comprendente:
13 sistemi non omogenei fondamentali. S sistemi omogenei
fondamentali. IO sistemi parametrici completamente risolti e
discussi.

INTRO0UZIONE ALLO STUOIO DELLE FUNZIONI


Guida alla conoscenze degli argomenti basilari per lo
studio sistematico delle funzioni: disequazioni, valori assoluti,
estrazione di radice, (unzioni Inverse, calcolo di periodi, limiti,
derivate, ecc. Gli argomenti sono corredati di esercizi esplicativi
nei quali alle considerazioni algebriche 4 abbinata lInterpreta
zione grafica.

FUNZIONI DA ESAME
57 funzioni scelte per dare un'opportuna preparazione
all'esame scritto di ANALISI I. Ognuna di esse svolta integral
mente nel modo pi comprensibile ed ogni operazione difficile (li
miti. derivate....) t eseguita. Tutti i diagrammi sono stati dise
gnati con l'ausilio di un calcolatore.

DERIVATE. E sercizi
230 esercizi di derivazione di (unzioni In coordinate car
tesiane ortogonali, in coordinate parametrlche e polari. L'applica
zione della derivata a problemi tecnici fondamentali ha lo scopo
di rendere meno difficoltoso lo studio delle scienze applicale.

INTEGRALI. Esercizi
274 integrali completamente svolti, preceduti da una
parto.iplrodutliva comprendente richiami di algebra e di trigono
metria circolare e iperbolica.

I o LO STUDIO DELLA FUNZIONE


I m* 36 funzioni di vario tipo, precedute da una parte intro
duttiva avente la funzione di traccia per lo studio di qualsiasi fun
zione. Corredati di numerosi esempi ed esercizi, sono trattati: di
sequazioni. valori assoluti, estrazione di radice, funzioni Inverse,
calcolo di periodi, limiti, derivate, ecc.
| Q IL UNITE
I O 337 esercizi scelti per condurre lo studente ad un'age
vole ricerca di lim ili di funzioni di qualunque tipo e comunque
complicale.
|

A LA DERIVATA
I " 215 esercizi di derivazione di (unzioni di vario tipo,
esplicite ed implicite, ad una e a due variabili. Ditfeienziali. deri
vate successive. Applicazione della derivata.
f E L'INTEGRALE
I W 251 esercizi di integrazione di funzioni di vario tipo:
hanno lo scopo di condurre gradualmente lo studente ad una ra
pida famlllarizzazione cdn l'operatore Integrale.
I C DISEQUAZIONI. Volume p rim o
I O 69 esercizi sulle disequazioni ed i sistemi di disequa
zioni razionali, illustrati da schemi grafici.
DISEQUAZIONE V olume secondo
104 esercizi sulle disequazioni irrazionali, trascendenti,
a due variabili Disequazioni risolubili per via grafica Gli esercizi
sono corredati di schemi grafici.

I O EQUAZIONI OIFFERENZIAU
I O 269 esercizi per acquisire la tecnica necessaria ad af
frontare le equazioni differenziali nelle loro pi svariate forme

AL6ESRA DELLE MATRICI. Volume prim o


176 esercizi per spiegare organicamente l'algebra delle
matrici, le propriet dei determinami e le loro applicazioni.

O f INTEGRALI CURVIUHEI E MULTIPLI


I 129 esercizi per acquisire la capacit di impostare e ri
solvere gli integrali di linea, di campo, di superficie e di volume.
Illustrati da 189 figure esplicative.

ALGEBRA DELLE MATRICI. Volume secondo


134 esercizi per illustrare in modo efficace gli spazi vet
toriali. le trasformazioni lineari, la ricerca degli autovalori e degli
autovetlori di una matrice. I processi di diagonalizzazione di una
matrice.
*

4 4 METODI NUMERICI
24 problemi di FISICA e CHIMICA FISICA con applica
zioni di algebra matriciale, minimi quadrati, ottimizzazione di
funzioni di pi variabili, integrazione, risoluzione di equazioni
qualsiasi. Interpolazione, cenni sul linguaggi FORTRAN e HPL.
cenni sul linguaggio BASIC con esempi por ZX SPECTRUM

1'ALBEORA de lle m a t r ic i e l a r is o l u z io n e dei


SISTEMI DI EQUAZIONI LINEARI
60 sistemi omogenei, non omogenei, parametrici, trigonometrici
affrontati con il metodo di Gauss-Jordan. Il pi efficace nella riso
luzione dei problemi tecnici

4 4 VETTORI. Esercizi
O 100 esercizi corredati di ligure per acquisire la necessa
ria padronanza sul vettori. Le applicazioni alia geometria ed alla
meccanica hanno lo scopo di rendere lo studio dell'argomento
meno astratto e pi intuitivo

| f i NUMERI COMPLESSI
I U 100 esercizi sufficienti per acquisire la pratica necessa
ria sui numeri complessi nelle loro quattro forme e per meglio fis
sare i concetti teorici espressi nel modo pi elementare possibile.

4 A

11

CORSO PROPEDEUTICO 01 MATEMATICA PER GLI


STUDENTI OEL PRIMO ANNO 01 UNIVERSIT
294 esempi ed esercizi: dai polinomi alle disequazioni, dai loga
ritmi alle funzioni trigonometriche: I fondamenti della matema
tica necessari per affrontare In moda sicuro gli studi universitari.

GEOMETRIA DIFFERENZIALE. E sercizi


69 esercizi per capire e calcolare: lunghezza di un arco,
flessione, evoluta, torsione, triedro fondamentale, plani oscula
tore. normale e retllicante in un punto di una curva piana o
sghemba assegnala in qualsiasi forma
4 4 LE REAZIONI CHIMICHE. E sercizi
h O 92 esercizi svolti che mettono in grado di calcolare age
volmente: formule minime, formule brute, coefficienti stechiome
trici In reazioni acido-base e di ossidoriduzione, e di svolgere cal
coli sulle reazioni ponderali.

(g @ 0 0 sm

il ^ ) ( fif) 0

Gioacchino ORECCHIA
Salvatore
SPAT ARO

ri

ESERCIZI
400 esercizi scelti in modo da condurre lo studente
ad un agevole calcolo di lim iti di funzioni
comunque complicate e di qualsiasi tipo.

ALTRI VOLUMI DELLA COLLANA ESAMI


SISTEMI DI EQUAZIONI LINEARI. E sercizi
Guida pratica alla risoluzione dei sistemi comprendente:
13 sistemi non omogenei fondamentali. S sistemi omogenei
fondamentali. IO sistemi parametrici completamente risolti e
discussi.

INTRO0UZIONE ALLO STUOIO DELLE FUNZIONI


Guida alla conoscenze degli argomenti basilari per lo
studio sistematico delle funzioni: disequazioni, valori assoluti,
estrazione di radice, (unzioni Inverse, calcolo di periodi, limiti,
derivate, ecc. Gli argomenti sono corredati di esercizi esplicativi
nei quali alle considerazioni algebriche 4 abbinata lInterpreta
zione grafica.

FUNZIONI DA ESAME
57 funzioni scelte per dare un'opportuna preparazione
all'esame scritto di ANALISI I. Ognuna di esse svolta integral
mente nel modo pi comprensibile ed ogni operazione difficile (li
miti. derivate....) t eseguita. Tutti i diagrammi sono stati dise
gnati con l'ausilio di un calcolatore.

DERIVATE. E sercizi
230 esercizi di derivazione di (unzioni In coordinate car
tesiane ortogonali, in coordinate parametrlche e polari. L'applica
zione della derivata a problemi tecnici fondamentali ha lo scopo
di rendere meno difficoltoso lo studio delle scienze applicale.

INTEGRALI. Esercizi
274 integrali completamente svolti, preceduti da una
parto.iplrodutliva comprendente richiami di algebra e di trigono
metria circolare e iperbolica.

I o LO STUDIO DELLA FUNZIONE


I m* 36 funzioni di vario tipo, precedute da una parte intro
duttiva avente la funzione di traccia per lo studio di qualsiasi fun
zione. Corredati di numerosi esempi ed esercizi, sono trattati: di
sequazioni. valori assoluti, estrazione di radice, funzioni Inverse,
calcolo di periodi, limiti, derivate, ecc.
| Q IL UNITE
I O 337 esercizi scelti per condurre lo studente ad un'age
vole ricerca di lim ili di funzioni di qualunque tipo e comunque
complicale.
|

A LA DERIVATA
I " 215 esercizi di derivazione di (unzioni di vario tipo,
esplicite ed implicite, ad una e a due variabili. Ditfeienziali. deri
vate successive. Applicazione della derivata.
f E L'INTEGRALE
I W 251 esercizi di integrazione di funzioni di vario tipo:
hanno lo scopo di condurre gradualmente lo studente ad una ra
pida famlllarizzazione cdn l'operatore Integrale.
I C DISEQUAZIONI. Volume p rim o
I O 69 esercizi sulle disequazioni ed i sistemi di disequa
zioni razionali, illustrati da schemi grafici.
DISEQUAZIONE V olume secondo
104 esercizi sulle disequazioni irrazionali, trascendenti,
a due variabili Disequazioni risolubili per via grafica Gli esercizi
sono corredati di schemi grafici.

I O EQUAZIONI OIFFERENZIAU
I O 269 esercizi per acquisire la tecnica necessaria ad af
frontare le equazioni differenziali nelle loro pi svariate forme

AL6ESRA DELLE MATRICI. Volume prim o


176 esercizi per spiegare organicamente l'algebra delle
matrici, le propriet dei determinami e le loro applicazioni.

O f INTEGRALI CURVIUHEI E MULTIPLI


I 129 esercizi per acquisire la capacit di impostare e ri
solvere gli integrali di linea, di campo, di superficie e di volume.
Illustrati da 189 figure esplicative.

ALGEBRA DELLE MATRICI. Volume secondo


134 esercizi per illustrare in modo efficace gli spazi vet
toriali. le trasformazioni lineari, la ricerca degli autovalori e degli
autovetlori di una matrice. I processi di diagonalizzazione di una
matrice.
*

4 4 METODI NUMERICI
24 problemi di FISICA e CHIMICA FISICA con applica
zioni di algebra matriciale, minimi quadrati, ottimizzazione di
funzioni di pi variabili, integrazione, risoluzione di equazioni
qualsiasi. Interpolazione, cenni sul linguaggi FORTRAN e HPL.
cenni sul linguaggio BASIC con esempi por ZX SPECTRUM

1'ALBEORA de lle m a t r ic i e l a r is o l u z io n e dei


SISTEMI DI EQUAZIONI LINEARI
60 sistemi omogenei, non omogenei, parametrici, trigonometrici
affrontati con il metodo di Gauss-Jordan. Il pi efficace nella riso
luzione dei problemi tecnici

4 4 VETTORI. Esercizi
O 100 esercizi corredati di ligure per acquisire la necessa
ria padronanza sul vettori. Le applicazioni alia geometria ed alla
meccanica hanno lo scopo di rendere lo studio dell'argomento
meno astratto e pi intuitivo

| f i NUMERI COMPLESSI
I U 100 esercizi sufficienti per acquisire la pratica necessa
ria sui numeri complessi nelle loro quattro forme e per meglio fis
sare i concetti teorici espressi nel modo pi elementare possibile.

4 A

GEOMETRIA DIFFERENZIALE. E sercizi


69 esercizi per capire e calcolare: lunghezza di un arco,
flessione, evoluta, torsione, triedro fondamentale, plani oscula
tore. normale e retllicante in un punto di una curva piana o
sghemba assegnala in qualsiasi forma

CORSO PROPEDEUTICO 01 MATEMATICA PER GLI


1 1 STUDENTI OEL PRIMO ANNO 01 UNIVERSIT
294 esempi ed esercizi: dai polinomi alle disequazioni, dai loga
ritmi alle funzioni trigonometriche: I fondamenti della matema
tica necessari per affrontare In moda sicuro gli studi universitari.

4 4 LE REAZIONI CHIMICHE. E sercizi


h O 92 esercizi svolti che mettono in grado di calcolare age
volmente: formule minime, formule brute, coefficienti stechiome
trici In reazioni acido-base e di ossidoriduzione, e di svolgere cal
coli sulle reazioni ponderali.

7
8
9

( g @ 0 0 s m

il ^ ) ( fif) 0

Gioacchino ORECCHIA
Salvatore
SPAT ARO

ri

ESERCIZI
400 esercizi scelti in modo da condurre lo studente
ad un agevole calcolo di lim iti di funzioni
comunque complicate e di qualsiasi tipo.

SIMBOLOGIA

SOVRASCRITTE:
an
y'
y"
y"
b+
b"

esponente di una potenza e


derivata prima di una funzione.
n
seconda
1t
i
terza

II
si tende a b per valori maggiori di b.
si tende a b per valori minori
di b.

SIMBOLI:
a

IJ
<
>
<
>
->
/
/
+
!
a
co

circa uguale a.
valore assoluto o modulo
coincidente con.
minore di.
maggiore di.
minore o uguale a.
maggiore o uguale a.
diverso.
itendence a (come limite),
* segue, discende,
divisione (es.: 3/7 S y ) .
radice.
piO o meno.
fattoriale.
passaggio al limite con la regola
dell'Hospital.
infinito.
(delta) discriminante dell'equa
zione di 2* grado.

e
X
K
l

are
Ch
cos
cosec
Cosech
ctg
Cth
e
f
g
k
i

lim
log
lo8a
P.l
see
Sech
sen
Sh
tg
Th

infinitesimo.
(lambda) parametro.
(pi-greco) = 3,14159.
(sigma)
somma.
(in "arcsen" etc.) inverso.
coseno iperbolico.
coseno.
cosecante.
cosecante iperbolica.
cotangente.
cotangente iperbolica.
base dei logaritmi naturali o Nepe
riani > 2,71828.
funzione.
funzione.
costante.
limite finito.
limite.
logaritmo naturale o in base e.
logaritmo in base a.
Riferimento alla pubblicazione 1.
secante.
secante iperbolica.
seno.
seno iperbolico.
tangente
tangente iperbolica.
variabile indipendente.
variabile dipendente.

INDICE

INTR0DUZI0NE
1.

pag.

RICHIAMI DI ALGEBRA, TRIGONOMETRIA CIRCOLARE E IPERBOLICA.

1 . 1 .1 .2 .1.3.
1.4.

Divisione tra polinomi interi. Regola di Ruffini e del resto.


.

Scomposizione di polinomi in fattori..........................

Potenze.
Radicali. Razionalizzazione di espressioni irrazionali..

Formule
di risoluzione dell'equazione di 2 grado. Scomposizione
del trinomio di 2 grado.......................................

e loro propriet.....................................

1.5. Logaritmi
Funzioni
trigonometriche e relazioni tra esse........................
1 .6 .
1 .7 .
Relazioni
tra archi associati e identit fondamentali................
Inverse
delle funzioni trigonometriche........................

1 .8 .

1.9.- Funzioni iperboliche e relazioni tra esse.....................

1 . 10- Relazioni di simmetria. Formule principali....................


1 . 11 - Funzioni iperboliche inverse......................................... .
2.

3
7
8
10
10
11
12
15
17
18
20

SIGNIFICATO DEL LIMITE.

21

f(x) l, con c ed i finiti.............................


x-+- c
2.2 .- Interpretazione geometrica di lim f(x) = i. con c ed t finiti.
x-*- c
del lim f(x) - t con c ed l finiti..............
2.3. Verifica
x-- c
f(x) con c finito............................ .. . . .
2.4. lim
x-*- c
del lim f(x) - con c finito.....................
2.5. Verifica
x-*- c
. .
2 .6 . lim
- f(x) - t con t finito. Interpretazione geometrica.
x-*-
2.7. lim
f(x) > . Interpretazione geometrica......................

2 .1 .- lim

25
28
29
33
35
38

X-+ >

2 .8 . Verifica
del

lim f(x) E con t finito o infinito..........


x-*- <
2.9.- Esercizi proposti.................................................
2.10- Calcolo del lim f(x) con c finito o infinito...............
x+ c
2 .ll- Esercizi proposti.................................................
3.

5.1.
3.2.
3.3.

40
46
52
56

FORME INDETERMINATE.

Limiti
di funzioni razionali fratte..............................
Infinitesimi
qd infiniti. Ordini.................................
Limiti
di funzioni irrazionali...................................
M

Come
ricondurre le forme indeterminate alla

3.5.

Esercizi
proposti.................................................

61
64

II

66

II

71

11

74

QO

3.4.

Il

o alla

-. . . .

6.
6.1.
6.2.
6.3.
6.6.

5.
5.1.
5.2.
5.3.
5.6.

LIMITI DI FUNZIONI TRIGONOMETRICHE.

Considerazioni generali.........................................
Due metodi di risoluzione delle forme indeterminate...........
Calcolo del limite per confronto tra infinitesimi o infiniti.
Esercizi proposti...............................................

80
81
85
86

REGOLA DI DE L'HOSPITAL.

Condizioni di applicabilit....................................
M
Interpretazione geometrica della regola di De L'Hospital.
. . . It
Considerazioni sulla regola di De L'Hospital..................
II
Esercizi proposti.
. . .......................................
II

6.

91
92
96
95

LIMITI DELLE FUNZIONI GONIOMETRICHE INVERSE.


II
II
II

98
98
101

II
II

106
105

. . II

108

II

110

II

116

- Funzioni iperboliche dirette...................................


- Funzioni iperboliche inverse...................................

II
II

118
120

10.

II

122

11
II

131
131

6.1.

- Considerazioni generali......................................

6.2.
6.3.

- Calcolo di limiti...............................................
- Esercizi proposti...............................................

7.1.
7.2.

- Considerazioni generali.........................................
- Esercizi proposti...............................................

7.

8.

CALCOLO DI LIMITI MEDIANTE SVILUPPI IN SERIE.

LIMITI DI FUNZIONI ESPONENZIALI E LOGARITMICHE.

8.1.

- Limiti di funzioni esponenziali e logaritmiche elementari.

8.2.

- Limiti delle funzioni

8.3.

- Esercizi proposti............. ..................................


9.

9.1.
9.2.

pag.
II
M
It

(l+j)x

( l + x ) ^ X ....................

LIMITI DELLE FUNZIONI IPERBOLICHE.

ESERCIZI DI RIEPILOGO.......................................

APPENDICE.
A.I.- Nozioni su intervalli e intorni..................................
A.2.- Sviluppi in serie pi ricorrenti.................................

INTRODUZIONE.

Si voglia calcolare l'area del cerchio di raggio

e centro

0 , partendo

dallarea del poligono regolare, ad esso


scritto, avente

lati.

Se si assumesse come area del cerchio


del poligono di

circo*

fig. 1

quella

(esagono regolare),

si

commetterebbe un errore, per eccesso, costituito


dall'area della zona punteggiata.
Certamente tale errore
Fig. 1

diminuisce tanto pi,

quanto pi alimenta il numero dei lati del poligo


no che si considera (vedi fig. 2).
Tale errore diventa praticamente nullo quando
si considera un poligono avente un numero di la=
ti infinitamente grande.
Vediamo allora come si pu esprimere
di un poligono avente

Fig.2
ta da

1' area

lati. Si consideri, ad

esempio, il poligono di fig. I. La sua area da


Ac .

volte l'area del triangolo isoscele


ABOH

Area(AOB)

con

Si ha:

OH = r ,

AB = 2HB

Dalla trigonometria, per definizione, I:


tg(HB) =-g|-

HB = H-tg(HCB).

Dato che la misura dell'angolo giro, in radianti,


HOB = J ( ^ )
Pertanto:

r-tg-

_.
2*HB*0H
_ 2r *t65 r
9 . ir
Area(AOB) 2 s -------- = rz*ta-

*5

L'area del poligono di


Ac

. Tf

HB

e quindi:

L'area

2tr, anche:

TT

lati allora:

( 1)

Ap = nr2 -tg*

del cerchio cercata il valore assunto dall'espressione

diventa indefinitamente grande (si suol dire: quando

(1) quando

tende all'infinito).

Simbolicamente si scrive:
A

lim
nr2 *tg^
n-*- +

Tutto sta, quindi, nel saper risolvere questa espressione.


1

Quando saremo in grado di farlo, si vedr che:


lim
nr2tg^ = nr2 .
n->- +
Cio l'area del cerchio di raggio

irr2 , come noto dalla geometria elemen

tare.
Si voluto far vedere un esempio di applicazione del concetto di limite alla
geometria.

Si potrebbero fare vedere applicazioni in altri campi della scienza,

ma pensiamo che l'esempio scelto renda l'idea dell'importanza che ha l operatore


limite, il quale alla base del calcolo infinitesimale.

1.

RICHIAMI DI ALGEBRA, TRIGONOMETRIA CIRCOLARE ED IPERBOLICA.

1.1.- DIVISIONE TRA POLINOMI INTERI. REGOLA DI RUFFINI E DEL RESTO.


Dividendo il numero 20 (dividendo) per 6 (divisore), si ottiene il quoziente
3 ed il resto 2. Si sa ohe questi quattro numeri sono legati dalla relazione:
dividendo = divisore x quoziente + resto , infatti:

20 = 6 3+2 .

Un'analoga relazione sussiste nel caso dei polinomi. Infatti I corretta la re,
lazione (uguaglianza) seguente:
x 3-2x2+5x-3 = (x2-x+l)(x-l)+3x-2
(1 )
(lo studente provi a sviluppare il 2 membro, trover cos il 1 membro).
Nel caso della divisione 25:5 = 5 , il resto zero e si pu scrivere
I due numeri sono divisibili l'uno per l'altro. Cos per la divisione:
x 3_2x 2+1+x -3

--- ^

--- =

-,

25 = 5-5

( 2)

x 2-x +3

il resto e zero, i due polinomi sono divisibili e si pu scrivere:


x 3_2x 2+1x-3

= (x-l) (x2-x+3 ).

(3)

Capiter spesso allo studente di dovere effettuare divisioni tra due polinomi
e di dovere scrivere relazioni del tipo l), 2), 3). Ci avverr principalmente
quando dovr integrare funzioni razionali fratte, oppure calcolare il limite di
funzioni razionali fratte, oppure scomporre polinomi in prodotto di fattori. Per_
tanto necessario sapere dividere due polinomi. Tale divisione verr eseguita
tutte le volte che il grado del dividendo maggiore o uguale a quello del divi=
sore, cos come, per ottenere un quoziente intero, la divisione tra due numeri
si effettua quando il dividendo maggiore o uguale al divisore.
Esempi :
27
Tv- : si esegue: quoziente intero 2 , resto 3;
i l

33 '
x 2-5x +6

x-2

x2-5x+6
x 3-l

non si esegue;
: si esegue:

quoziente

x-3, resto

zero;

: non si esegue.

Come si effettua la divisione tra due polinomi? Consideriamo l'esempio che


conduce alla (l).
Lo studente curiche il dividendo ed il divisore siano ordi=
x 3 -2x 2 + 5x -31 x 2-x+l
nati secondo le potenze decrescenti di x.
3
2
------Indi si dividano i due monomi di grado mag=
z
+lix -3 X
giore, ottenendo x 3/x2 = x. Si sottragga,
J
quindi, dal dividendo-il divisore moltipli=
cato per x. Si assuma adesso come dividendo la differenza, e si ripeta la stes=
sa operazione. Cio:
La divisione tra i monomi di grado massimo
-x2 +itx -3 I x 2-x+l
d -x2/x2 = -1. La differenza tra il divi=
+x 2 - x +1 I -I
dendo ed il divisore moltiplicato per -1
=
3x -2
d resto 3x-2. Poich questo resto ha gra=
do inferiore a quello del divisore, l'operazione finisce qui.
In definitiva il quoziente x-l , il resto 3x-2.
Adesso che il meccanismo chiaro , eseguiamo 1 'operazione senza spezzarla in
pi divisioni:
3

x 3 -2x2 +5x
-x 3 + X2 - X
""= - x2 +lfx
+ x2 - X
=
3x

-3 x 2-x+l

X-l
-3
+1

-2

Si puS quindi scrivere:


-x3-2x2+5x-3 = (x2-x+l)(x-l)+3x-2.
Dividendo 1 e 2 membro di.questa uguaglianza per x 2-x+l si ottiene un mo
do di esprimere il rapporto tra due polinomi di fondamentale importanza per il
calcolo di integrali di funzioni razionali fratte:
3x-2
x 3-2x2+5x~3
= x-l +
x 2x+1
>c2-x+l

Cos, eseguendo una certa operazione (ad es. l'integrazione) sul 2 membro, si
ottiene lo stesso risultato che si otterrebbe eseguendo l'operazione sul
mem
bro. Ci faciliter molto i calcoli nel seguito.
x 3-2x2+tix-3
Altro esempio. Come si pu scrivere il rapporto
x-l
Eseguiamo la divisione:
x 3 -2x 2 +Ux -3 I x-l
,2.x+3
+ x*
= - x 2 +Ux -3
+ Tf2 - K
3x -3
-3x +3

Quoziente:
hesto: ,

x 2-x+3
zero

x 3-2x2+bx-3
2-x +3
(5)
x-l
Questo allora il modo di eseguire la divisione tra due polinomi qualsiasi,
purch il grado del numeratore sia maggiore 0 uguale a quello del denominatore.
A(x)
R(x )
In generale:
= Q(x)+'-gygy . Ci il rapporto tra due polinomi uguale
Si pu scrivere:

al quoziente pi il resto fratto il divisore, come nella (U).


Un caso capiter molto spesso: il caso in cui il denominatore (divisore)
di 1 grado, cio un polinomio del tipo:
d
c

TIPO

POLINOMIO

x-p

x+p

qx-p

qx+p

ESEMPIO

x-2

x+3

2x-l

3x+2

sia

La divisione pu essere eseguita esattamente come prima. Ma in ognuno di que=


sti quattro casi, preferibile applicare una regola pratica che conduce veloce=
mente al quoziente. E' questa la regola di Ruffini. Tale regola si basa sulle se_
guenti considerazioni: se nell'espressione
A(x) _ -, v , R x)
B(x) "
b Ix T
.
n il grado del numeratore A(x) ed m quello del denominatore B(x) , n-m
il grado del quoziente Q(x), mentre il grado del resto sicuramente inferio=
re ad m, altrimenti la divisione sarebbe andata avanti.
Cosicch, se il grado del denominatore m = 1 (tipi a, b, c, d), quello
del quoziente n-1 , e quello del resto zero (cio il resto un numero o una
espressione indipendente da x).
x 3+ 2x 2-5x-U _
?..
s
Consideriamo un esempio relativo al caso a):
---- ^ 2 ---- = PX2+qx+r+ 1F 2-
4

La regola di Ruffini fornisce i coefficienti p, q, r ed il resto s, quindi


fornisce il secondo membro per intero. Lo schema da seguire questo:
l)

Si allineano i coefficienti del numeratore mettendo uno zero al posto del.


le potenze di x eventualmente mancanti, e si isola l'ultimo:
-5

2)

-li

Si determina il valore che annulla il divisore (x=2) e si pone alla sini=


stra dello schema. Quindi si riscrive il primo coefficiente (l) in basso:
-5

3)

-li

Si ha

(sempre uguale al 1 coe


ficiente).

-it

-5

Si ha

1-2
~1

7U

-li

Si ha

2 'h

Pertanto:

q=h

e si som=

r=3

e si som=

r = 3

Si moltiplica il valore che annulla il divisore (x=2) per


ma il risultato al U coefficiente (-U):
2
1*2

(l coeffi=

q = U

Si moltiplica il valore che annulla il divisore (x=2) per


ma il risultato al 3 coefficiente (-5):

2
5)

p = 1

Si moltiplica il valore che annulla il divisore (x=2) per


ciente)e si somma il risultato al 2 coefficiente (2):

1*2
U)

ci

-5

-k

2h

2-3

Si ha

s = 2

(resto)

x +^x_g^X ** = x 2+1x+3 + xfg

Per applicare la regola di Ruffini sufficiente, in definitiva, costruire il


seguente quadro che fornisce immediatamente i valori di p, q, r, s:
-li

1 2 - 5

2
1

1*

6
2

H -tf

Vediamo degli esempi relativi ai quattro tipi a, b, c, d, con:


resto = zero
I
resto # zero
(i due polinomi sono divisibili)
| (i due polinomi non sono divisibili)
Tipo
a
2x 3-x2+3x-l _
-x3+x 2+l8
x -1
x-3
18
- 1 1 0
2 - 1 3
1
2 1
-3 -6 -18
3
0
-1 -2 -6
2 1 li 3
Quindi :
Quindi :
-x 3+x2+l8
= -x 2-2x -6
x-3
Tipo

2x 3+x 2-3x -2
x +1

aclzi!3xil = 2 x 2 + x + i , + _ X
x-1
X-l
b
-3x*-2xz+x
x+2
5

- 3 0 - 2 1

*2
2
-2 1 0

1-3

-2
2 -1

-1

6 -12 28

-2

-58
-58

6 -Il 29

-3
Quindi :

Quindi :

-2

- 3x 1,-2x 2+x

2x2-x-2

x +1

58
x+2

= -3x3+6x2-llx+29

Per i tipi c, d si procede allo stesso modo dopo aver diviso numeratore
denominatore per q. Anche l'eventuale resto risulta diviso per q.
Tipo
8x 3-27
2x-3

2L
2

W x

x 2+ fx -1

3x 2+2x -3

3x -2

1 0 0
6

3/2
\t

- 27/2
27/2

9
9

t t

-1

2/3
2/3
1/3

2/3

3
8/9
-1/9

Quindi :
Resto effettivo: - ^ 3 = - j

8x 3-27
= lx2+6x+9
2x-3

3x 2+2x -3 =
3x -2
x
Tipo

x 3+2x 2-sx -1

2x 3+1x 2 - x - 2

5X+l

-2

2 1 -1 -2
-1 0
2
2 0-1
0

1
1
2

2
-1
2 1

5
2' ! =

Resto effettivo:

x 3+2x 2- sx -1
jx +1

lx2+lx+2
2x+l

3x-2

X+5

Quindi :

__

2xz+2x+l

2x+l

....

k ,

3.

1x 2+1x +2

x+2

1 _ 1/3 _
3
3x-2 '

1
2x+l

Gli esempi relativi alla prima colonna ci dicono che quando un polinomio di_
visibile per un binomio di 1 grado, il quoziente un polinomio intero. Cio,
in ognuno dei quattro casi, l'espressione generale
a

Q(x)

B(x)

oppure

A(x) = (x-p)-Q(x)
A(x) = (qx-p)*Q(x)

a)
c)

A(x)

B(x)*Q( x )

A(x) = (x+p)*Q(x)
A(x) = (qx+p)*Q(x)

b)
d)

()

Le (6), cos come sono scritte, sono delle identit, cio uguaglianze verificate
per qualunque valore di x. Valori particolari che sono utili al fine di scomporr
re in fattori un polinomio A{x) sono:
xp
x=-p

per cui la

6a
6b

diventa:

A(p) = (p-p)*Q(p) = 0
A(-p) = (-p+p)Q(-p) = 0

x=

IT

6c

A(-J) = (q-J -p)Q(|) = 0

x -
q

6d

A(--f) = (-* +p) *<--) = 0


SL
4.

<1

Quindi, se un polinomio
si annulla per :
6

x
x
x
x

=
=
=
=

p
-p
p/q
-p/q

esso divisibile per:

'x-p
x+p
' 4X"P
qx+p

1.2.- SCOMPOSIZIONE DI POLINOMI IN FATTORI.


Riportiamo nella seguente tabella la scomposizione di alcuni particolari tipi
di polinomi,
TAB..2.1
SCOMPOSIZIONE

TIPO

ESEMPIO

x 2-a 2

(x+a)(x-a)

Ux2-1 = (2x+l)(2x-l)

a2x 22abx+b2

(axb)2

x 2x+ jj- = (x)2

x 3+3ax2+3a2xa 3

(xa)3

8x 312x 2+6xl = (2x+l )3

x 3+a 3

(x+a)(x2-ax+a2)

27x 3+8 = (3x +2)(9x 2-6x +U)

x 3-a 3

(x-a)(x2+ax+a2)

8x 3-l = (2x-l) (ltx2+2x+l)

fn pari
l

( x K a 2n )(xn-a2n)

In dispari

(x-a)(xn ^"+axn ^+a2xn ^+...)

xu-l6 = (x2+U)(x2-U) =
= (x2+U)(x+2 )(x-2)
x 5-l = (x-1 )(x4+x 3+x 2+x+l)

n n
x -a

n n in pari
x +a
<
In dispari

non divisibile per

xa

(x+a)(xn '*'-axn ^+a2xn ^-...)

x5+l = (x+l) (x1(-x 3+x 2-x+l)

Quando il polinomio non si presenta in alcuna di queste forme necessario ri_


correre ad altri metodi:
a) Raccoglimento a fattor comune totale.
Esempio:

5x 3-10x2+20x = 5x(x2-2x+M

b) Raccoglimento a fattor comune parziale.


Esempio:

2x*-*tx3+x-2 = 2x 3(x-2) +(x-2) = (2x3+l)(x-2)

c)
Scomposizione mediante applicazione del criterio di divisibilit per un bi.
nomio di 1 grado. Si applicano, cio, le (6 ) del paragrafo precedente. Per
questo per occorre trovare dei valori di x che annullino A(x). Ebbene:
dato il polinomio A(x) = x**-x3-x 2-x-2 , se ammette valori di
x razionali che l'annullano, questi sono da ricercare tra
i
divisori del termine noto: 1 , 2 .
A(l) = 1-1-1-1-2 = -li / 0
A(-l) = 1+1-1+1-2 = 0 : si annulla per
A{2) = l6-8-lt-2-2 = 0 : si annulla per
A(-2) = l6+8-li+2-2 = 20 ^ 0

x=-l , quindi divisibile per


x=2 , quindi divisibile per

Con Ruffini si trovano i coefficienti del quoziente di

-1
1

quoz.

-1
-1

-1

-2

1
0

-1
-1
-2

x +1

x-2

A (x )
. :

-2

2
Il primo quoziente si annulla per
Si applica allora ancora Ruffini.

x= 2 .

2 quoz.
Infine :
x '*-x 3-x 2-x -2 = (x+1)(x-2)(x2+l) .
Poich xz+l nel campo reale non scomponibile, il risultato quello trovato.
Tutto ci vale quando il 1 coefficiente del polinomio A(x) uno. Se cos
non fosse bisognerebbe procedere nel seguente modo:
A(x) = 2x 3+3x 2-11x -6
Si scrivono i divisori del termine noto (-6) e quelli del 1 coefficiente (2).
7

Divisori
Divisori
Se esistono
rapporti di

del termine noto :


1, 2, +3 6
del 1 coefficiente:
1 2
valori razionali che annullano A(x), essi sono da ricercare fra i
ogni divisore del termine noto con ogni divisore del 1 coefficien=
+1 , , +2 , 3 , f, 6 .

te, cio:

Per individuare i valori di

che annullano

A(x)

si calcola:

A(l) = 2+3-11-6 = -12 / 0


A(-l) = -2+3+11-6 = 6 / 0
A (5) = 2(-3)3+3(-s)2- l l H ) - 6 = - ^ + ^ + i| - 6
A(x) divisibile quindi per

2
-

x+j. Si trova il quoziente:

3 -11
-1 - 1
2 -12

-6
6
Q(x) = 2x 2+2x -12

2(x 2+x -6)

Allora:
2x 3+3x2-llx-6 = 2(x+J)(x2+x-6 ) = (2x+l)(x2+x-6 ).
Si cerca infine di scomporre x 2+x-6 , applicando la formula di scomposizione
del trinomio di 2 grado (Cfr. l.L): ax2+bx+c = a(x-Xj )(x-x2) ove Xj e x 2
sono gli zeri del trinomio. Nel nostro caso si ha: Xj = -3 e x 2 = 2. Pertanto
2x 3+3x 2-11x -6 = (2x+l)(x-2)(x+3)
I valori di Xj e x 2 si possono trovare proseguendo col calcolo di A(2) e di
A(-3), oppure, meglio ancora, risolvendo l'equazione di 2 grado x 2+x-6 = 0.

1.3.- POTENZE. RADICALI. RAZIONALIZZAZIONE DI ESPRESSIONI IRRAZIONALI.


Scrivendo an si intende una potenza con base (a) positiva ed esponente
reale. Tali potenze godono delle seguenti propriet:
ESEMPI

PROPRIET'
n m
n+m
a *a = a

2325 = 28

n ra
n-m
a :a = a

-n
/1,n
a
= (X )

, 1 ) W 3 , ,-T-l

an *bn = (a*b)n

2^*5* = IO 5

a11:li1 = (a:b)n

2 3 :53 = (f)3

/ rum
nm
(a ) = a

(3^,^ . ^

Inoltre, per definizione, :

(n)

J z
J - f i
:2
- 2

n/a = a"^n

con

n > 0

intero.

= am^n

con

n > 0 ,m 0

Ne segue che:
interi.

Poich un radicale () non altro che una potenza con base positiva ed esponen,
te razionale, valgono ancora le propriet delle potenze della TAB. 3-1. Esempio:
t i f a *
()

2J-23 A = 25 A =

2>2

Per maggiori dettagli sui radicali cfr. P.U, 1.6.

Capita spesso di dover razionalizzare un'espressione irrazionale. Si conside=


.
.
.
/ x - +2
ri ad esempio l'espressione irrazionale:
. Quando si parla di raziona=
lizzazione si intende razionalizzarne o il numeratore o il denominatore, poich,
se l'espressione irrazionale, essa non pu, in alcun modo, essere resa raziona
le. Cos se dell'espressione data si vuol rendere razionale il denominatore, ba=
sta moltiplicare numeratore e denominatore per /x-1 +1 :
/x-1+2 _ /x-1+2 /x-1+1 _ x-1+3/x-1+2 _ x+3/x-1+1
/x-1-1
/x-1-1 /x-1+1
(/x-l)2-l
x -2
Se si volesse razionalizzare il numeratore basterebbe moltiplicare numeratore
e denominatore per /x-1-2 :

/x-1+2 _ /x-1+2 /x-1-2 _ (/x-l)2-U _


x-5
/x=I-l
JiP L-2 " x-l-3/x-l+2 = x-3/jFI+l
L'espressione per cui si deve moltiplicare numeratore e denominatore si chia=
ma fattore razionalizzante. Nella seguente tabella viene indicato, per ogni e=
spressione da razionalizzare, il corrispondente fattore razionalizzante.
TAB. 3.2
ESPRESSIONE
IRRAZIONALE
/x
a/x
n/gn

FATTORE
RAZIONALIZZANTE

ESEMPI DI RAZIONALIZZAZIONE DEL DENOMINATORE

/x

-A-_ J, K . /3
/3 " /3/3 ' T

&

_2_____ 3 /f
, =2/3 " 273/3
2-3 21/3
3_
3_
1
1 / 3 / 3

n/xfFm

/$* " ^
a-n/x
/x+c

/x*c

/x/c

/x^/c

a/x+b/c

a/x+b/c

3r - %
r~

/xii'a

/xa

/x+/a+/b
/x+/a+/b+/c

1__ 1

n/ x ^

fe 5 _

2/ 2>2*!^ ' 14
2
2
/3+1
/3 -1 " /T -l/3+l " /3+1
/5+/2 ' T f v T / i
6
6
3/2-2/T
r- ^
3V2+2V3 3/2+2/3 3 ^ 2 7 ^ 3/-2/3

/x^* /ax+ /a?


____
^
/x^a/x+a 2/x"+a3

&
3_ 3_
/S-/2

8
/36+/12+/C"
_
3-_ 3
3 3 _ - S L 3.__ 3_ = 2/U(/9+/3+l)
/S-/2 /5S+/2+/IT

11 . 11
ir_
/5+2
/5+2

/l25-2/5+ii)s-8
- .^
1
r = 8-11/5+2/5-/125
/I25-2 /5+l*1/5-8

/x+/a-/b
(/x+/a)-( /b+/c")

La razionalizzazione delle ultime due espressioni va fatta in due tempi, in=


fatti i fattori razionalizzanti indicati riconducono l'espressione ad una delle
forme precedenti. Ad esempio:

/g+rft+rfr

/2+/g+/3~ (2-/2)-/J

2-Z2+/3 " (2-/2)+/3 ( 2- /

2) - / l

2/2+2/g+2/3-2-2/3-/^-/?-?/p-?

( 2- /

2 ) 2-3

-/2-^
= 3-U/2 =
9

-2-5 3+U2

-(3/2+15+8+2(y2) _ 23/2+23 _ /*.,


9-32
23

1.4.- FORMULE DI RISOLUZIONE DELL'EQUAZIONE DI


SCOMPOSIZIONE DEL TRINOMIO DI 2 GRADO.

Data l'equazione di 2 grado


ax2+bx+c
si possono verificare i seguenti tre casi:
a) 4 - b2-kac > 0
+
b) 4 = b 2-4ac = 0
-*
c) 4 = b2-iiac < 0
*

2 GRADO.

= 0, dette

Xj e

Xj

le sue radici,

xj e xj reali e distinte
xj e X2 reali coincidenti
xj e X2 complesse coniugate.

Le radici dell'equazione sono date da:


-b/b2-4ac
X =
2a
a,b,o qualsiasi
L'espressione

x _ -gb+/(gb)^-ac
a

;
per

'(Jb)2-ac

si

pari

per

indica con

a=l

pari e

a=l

perch in effetti :

($b)2-ac = -j-(b2-Uac) =
Nel caso in cui

x = -Jb/(jb)2-c

jj- = (Jb)2-c.

con b pari, si ha:

Dovendo scomporre in fattori il trinomio di 2 grado ax2+bx+c, si calcola il


dell'equazione che si ottiene uguagliandolo a zero. Si ha:
a)
b)

4 > 0
4 = 0

*
*

ax2+bx+c = a(x-xj Mx-xj)


ax2+bx+c = a(x-xj)'
con
h

xj- -

'2

e Quindi:

ax2+bx+c = a(x+ ^ )2 = ^(2ax+b )2


c)

4 < 0

-*

Poich l'equazione non ammette radici reali, il trinomio non


scomponibile nel campo reale.

1.5.- LOGARITMI E LORO PROPRIET'.

()

Per definizione le due scritture


ax = b (l) , x = logab (2), sono equivalen
ti. Come visto al 1.3, nella (1) deve essere a > 0 , quindi, per qualsiasi
x, ne segue b > 0. Dovendo essere la (1) e la (2) equivalenti, anche per la
(2) deve essere a > 0 e b > 0. Se ne deduce che:
il logaritmo in base a (positiva) l'esponente x (qualsiasi)
da dare ad a per ottenere l argomento b (positivo).
Scrivere, ad esempio, y = log5(x-l) comporta la limitazione x-1 > O * x>l.
Se poi si vuole che ad x si diano valori qualsiasi, necessario scrivere:
y = log5|x-l| con x / 1 .
In generale la scrittura y = log|f(x)| comporta l'unica limitazione che la
x non assuma valori che rendano nulla la f(x), infatti il modulo (00) di f(x)
ci assicura della positivit dell'argomento per qualsiasi x per cui f(x) de^
finita e non nulla.
Se poi si volesse togliere il modulo, basterebbe imporre le dovute limitazio=
ni :
__logf(x)
per f(x) > 0
y = log|f(x)
' log(f (x )} per f(x) < 0
()

Pei maggiori dettagli sui logaritmi cfr. P .ll, 1.14, 5.4.

<) Per maggiori dettagli sul modulo cfr. P.l I . 1.6.

10

Esempio:

log(x2-lt)
log(L-x2 )

log|x2-L|

per
per

x < -2 e x > 2
-2 < x < 2

I logaritmi pi frequentemente adoperati sono quelli in base 10 che si dico


no volgari o di Briggs e si indicano con Log, e quelli in base e che si dico
no naturali o neperiani e si indicano con log.
Nella seguente tabella si riportano alcune fondamentali propriet dei logarit.
mi. Si ponga l'attenzione sul fatto che tali propriet valgono qualunque sia la
base ed in entrambi i sensi.
TAB. 5.1
loga+logb = log(a*b)

log|f(x)|+log|g(x)I = log|f(x)g(x)I

loga-logb * log ^

!og|f(x) |-l0g|g(x) I = log lg^x^"l

nloga = Ioga11
nlog|f(x)|
gi ^ X H n
1
1 = < ^ log|f(x)|n

*. - i U r

Per
per

n dispari
^
n

1.6.- FUNZIONI TRIGONOMETRICHE E RELAZIONI TRA ESSE.


Sia a un qualsiasi -angolo. Si stabilisce che esso
positivo se descritto dalla rotazione in senso anti=
orario della retta t. Questa forma l'angolo di ampiez^
za nulla quando sovrapposta all'asse x. Sia P
un
punto di t e si indichi con r (positivo) la sua di=
stanza da 0. Per definizione :
sena = ^
r
r
coseca =

cosa = -

r
seca =

Nell'ipotesi in cui

II

coseca

; it-*

sena -

;
*

t6a = X
x
X

ctga =

sia unitario, le sei relazioni precedenti diventano:

cosa = x

seca =
x

-,

tga = J
x

ctga =

Tra le sei funzioni sussistono quindi le relazioni:


sena
1
1
tga
; coseca = ---; seca = ---cosa
sena
cosa

ctga

tga

sen2a+cos2a
Le sei funzioni goniometriche assumono segni diversi a seconda del quadrante
in cui si trova il punto P (cio a seconda dell'ampiezza dell'angolo a):
QUADRANTE

sena

cosa

tga

coseca

seca

ctga

primo

secondo

terzo

quarto

TAB. 6.1

Nella tabella di pagina seguente sono indicati i valori entro cui possono va
riare le sei funzioni in relazione alla posizione del punto P nei singoli qua=
drenti.
11

TAB. 6.2

cosa

primo

o - i

1 - 0

o -+ +

secondo

1 - 0

0 - -1

O + 0

1 -* +

oc

0 -

- -

+OD - 0

+00 -+ 1

8
1
t
O

terzo
quarto

tga

ctga

seca

coseca

sena

QUADRANTE

1 - +

+ -* 1

0 - -1

-1-0

o * +

OD + 1

-1-0

0 - 1

-OD - 0

-l

00

Ho 0

In definitiva si ha:
-od < tga < +

-1 <_ cosa f_ 1

-1 < sena < 1


-od < coseca <_ -1
\ 1 <_ coseca < +*

< seca 1 1
1 1 < seca < +

-0 < ctga < +

Tra le funzioni trigonometriche esistono delle relazioni mediante le quali si


pu esprimerne una in funzione delle altre:
TAB 6 * 3

cosa

sena
sena
cosa
tga
coseca

sena

+/l-cos/a
cosa

ivl-sen'-a

/l-sen;;a

.^A-go^g
cosa

1
sena

i/l-cos^'a

seca

i
/l-ser.''a

cosa

ctga

/l-sen2a
sena

.tga

coseca

seca

ctga

tea
/l+tg2a

i
coseca

/sec:-a-l
seca

. \ ___
/etg;a+l

+/cosec-a-l
coseca

i
seca

ctga
i>ctg2a+l

> A.
i/cosec^a-l

/secza-l

1
iA+tg'-a
* S

/l+tg2a
tga
/l+tg-a

1
i/l-cos'a

tga

coseca
ccseca
>'eosec-:a-l
/coseca-l

Il segno (+) o (-) dipende dalla posizione del punt


te), cio dall'ampiezza dell'angolo a.

ctga

^eca _
/ctg-:a+l
/sec2a-l
t/etg^a+l
ctga

seca
i
/secza-l

ctga

P (1, 2 , 3. k quadrai

1.7.- RELAZIONI TRA ARCHI ASSOCIATI E IDENTIT' FONDAMENTALI.


Conoscendo le funzioni
conoscere le funzioni
trigonometriche degli
angoli associati ad a:
-a, jn+a, irta, 3n/2a,
2ira.
Nella tabella qui a
fianco sono raccolte
tutte le formule con
le quali possibile
ricondurre le funzioni
trigonometriche di eia
scuno di questi archi
associati a quelle del,
l arco a.

trigonometriche di un angolo (o arco)


ARCHI
-a
Jir-a
Jir+a
iT-a
jr+a
3rr/2-a
3v/2+a
2n-a
2rr+a

a,

possibile
TAB. 7.1

sen

cos

tg

cosec

sec

ctg

-sena
cosa
cosa
sena
-sena
-cosa
-cosa
-sena
sena

cosa
sena
-sena
-cosa
-cosa
-sena
sena
cosa
cosa

-tga
ctga
-ctga
-tga
tga
ctga
-Ctga
-tga
tga

-coseca
seca
seca
coseca
-coseca
-seca
-seca
-coseca
coseca

seca
coseca
-coseca
-seca
-seca
-coseca
coseca
seca
seca

-ctga
tga
-tga
-ctga
ctga
tga
-tga
-ctga
ctga

12
b

Vediamo l'uso della tabella mediante un esempio. Si verifichi che la funzione


'

x --- senx--senx+cosx

g invariante rispetto alla trasformazione di

x in

ir+x.

sentir+x)_____
-senx
-senx
senx
sen(tt+x)+cos(tr+x) * -senx-cosx ~ -(senx+cosx) * senx+cosx y
Si pervenuti al risultato riconducendo mediante la quinta riga della TAB. 7 -li
le funzioni di ir+x a quelle di x.
Il risultato ci mostra che la funzione y non varia sostituendo ir+x ad x.
Trattiamo adesso le identit fondamentali. Il primo problema che ci si pne
quello di esprimere le funzioni trigonometriche dell'angolo aB conoscendo le
funzioni di a e di 8. Il problema risolto mediante le:
FORMULE DI ADDIZIONE E SOTTRAZIONE.
sen(a-B)
sen(a+6) = senacosB+cosasenB
cos(a-B)
cos(a+8) = cosacosB-senasenB
tg(o-B)

<*> - i S i r

ctg(a-B)

senacosB-cosasenB
cosacosB+senasenB
tga-tgB
1+tgatgB
ctgactgB+1
ctgB-ctga

Si possono pi esprimere le funzioni trigonometriche di un angolo mediante le


funzioni della sua met con le:
FORMULE DI DUPLICAZIONE E PARAMETRICHE.
'2senio*cosia
'2senacosa
quindi :
sexia - sen2a =
2tgja
2t
2tga
l+tg*ja
l+t2
[in?5
cos2a-sen2a
2cos2a-l
cos2a - l-2sen2a
l-tg2a
,l+tgza
tg2a =
ctg2a =

quindi :

cos25a-sen23a
2cos2ia-l
coso = - l-2sen2Jn
l-tg2sa _ 1-t2
l+tgzJa
1+t2

2tga
l-tg2a

quindi :

tga =

2tga
1 - t ? eoi

ctg2a-l
2ctga

quindi :

ctga =

Ct(Z2 5U-l
2ctgja

2t
1-t2
1-t2
2t

I prodotti tra le funzioni trigonometriche di angoli


mere in somme algebriche mediante le:

con

= tgia

con

t = tgia

con

= tgja

con

t = tgia

a e B

si possono espri_

FORMULE DI WERNER.

senasenB
cosacosB
senacosB
cosasene

*
*
x

i{ c o s(a -B )-c o s(a + 6 )}


J{cos(a+B )+cos(a-B ))
i{sen (o+ B )+ sen (a-B ))
J {sen (a + B )-sen (a -6 )}

Mentre le somme algebriche tra funzioni trigonometriche di angoli


possono esprimere in prodotti mediante le:
FORMULE DI PROSTAFERESI.
_
a+6
a-6
sena+senB 2sen-^ cos-^cosa+cosB *

a+6
a6
2cos-g cos-g-

sena-senB

a+6
a-B
2cos-g- sen-g-

A
~
a+6
a-6
cosa-cosB *-2sen-g- sen-^

a e 6

si

y arecosecx
y *eex

y eosecx

sen(a-B)
cosacosB
sen(B-a)
ctga-ctgB =
senasenB

sen(a+B)
cosacosB
3en(a+B)
ctga+ctgB =
senasenB

tga -tgB. =

tga +tgB -

Mediante le funzioni trigonometriche di


funzioni di con le:

possono anche essere espresse

le

FORMULE DI BISEZIONE.

I -*/3

s e n --a

. /1-cosa
----

20

. / 1+cosa

* 22 .

c3 j * V '

1+cosa

2a _ 1-cosa
tg
1+cosa

! * / i1+cosa
1+cosa
cosa

ctg

1-cosa
= -- ?---

ctg

2a _ 1+cosa
1-cosa

Queste identit sussistono .ugualmente raddoppiando, triplicando, ete., gli ar


gomenti delle funzioni trigonometriche in ambo i membri. Cos, ad esempio, si ha

coser

sen2a

ottenuta quadruplicando gli argomenti.

1.8.- INVERSE DELLE FUNZIONI TRIGONOMETRICHE.

()

Dai grafici delle funzioni trigonometriche inverse, riprodotti nella pagina


precedente, si possono rilevare le variazioni delle sei funzioni e del loro argc>
mento :
-jit 1 y < h
e
con
-i < X < 1
y = arcsenx
-i < X < 1

con

co < X < +00

-JlT < y < t

con

r- < X < -1
{ i < X < +00

e
e

5IT
0 <

f- < x < -1
< X < +00

y = arccosx

con

y = arctgx
y

arccosecx

arcsecx

con

y = arcctgx

con

11

00 < X <

+CO

y < .IT
y < 0
y < h

Jtr < y < IT


1
0 y < 5TT

0 <

y < ir

Entro questi intervalli sussistono delle relazioni tra le funzioni trigonome


triche inverse, che possono essere utili sia per il calcolo di integrali che per
l'eventuale studio di una funzione di questo tipo. Tali relazioni sono elencate
nella TAB. 8.1, ove si posto:
x = a

()

/l-x2 = b

/1+x2 = c

/xz-l = d

Per ulteriori dettagli tulle funzioni inverse in generale e sulle trigonometriche inverse in particolare,
cfr. P2 , 1.17,1.18.

15

TAB

+
_ _
05
(0
bO

_
ri
t)
o o P
o ri
ri rig

t=
+
ri
rix
-w
A ri
G
<
D O
C
riO ri
ri
G
ri
ri G

o
V
ri
H
0
]
CO
O
o
o
u
3
O
A
ri

O
V
ri
h

d
t
V
d
0
G
3

ri
XwX
c
o
o
ri
ri
G
ri

t.
P
ri
G
ri

ri
"x.
.ri.
ri
a
>
co
o
ri
ri
G
ri

=J X
*-ItO
+ \ri

ri
ri
ao
>
c
b

O
b
O
ri
P
ri pri ri
G
ri G
ri
ri G

i=M I=
e-IC
XX
ri
^.. r-KM x-x
ri t
i
ri +
ri
ri
M
b
O
<
U tfi P
Pri
c
ri
ri
rio Pri
ri
G il
G
ri G
ri G
ri ri
ri
pb

*V
-K
G
ri
ri
t
=
\
rKM
ri* + SK xrH
_x
-w
ri ri t bO
c
u
P
p
co P
ri ri
ri
G ri
ri
G G
ri G
ri ri ri

t=o
ro+
te
f xX*X
XX ri
ri p
*X-X b
bO Pri
P
ri ri
G
ri
ri1 G
1
t
=
r-K
+M
i=
ri ri"x X+X \ri
X_X
ri
riX ri1
P-x
ri Xw
Xw
X x
c

oo ri
ri
b

pb
c
o
ri
ri
p
ri ri ri ri
G G
h
ri riI ri
ri
i

i=
r-K
M
t=
+
tM
=
+ +
r
lt
+
r-x
X-X
x~x XX x-x
X Xw
t= X+
riX \ri
ri 'Xri. \ri rl(M
-X X
ri
o "-X
+ ri P riri o
V ri p ri
XX x-x CO
c
o
ri
t
t
b o
ri ri
o
b pb P
co ri
ri ri
c
o
c
o
ri
P
ri

ri
o
ri
ri
o
G
G
G
G
G
G
G
G
ri ri ri ri ri 3 ri ri
i=
r-K
M
+
ri o
o riN rH
A Xw* r-r
ri cc
rio t
crio
ri
ri
G
ri1 G
ri

\
Xri
w"
(0
ri
ri
ri
h
3

tM
=
r-K
+ x-x
t
=
r-KM x-X "xri*
+ ri p
X x^
ri Xw
td pb
bo P
P
ri ri
h G
ri
ri G
ri

i=
+
.

r-KM t= ..
+ + P
r-KM s
+ p ri
x^. o
P
Xri
_x P rico
(0
o
b b o
ri
ri pri pri ri
ri
G
G G
ri
ri G
ri ri

e-lfM +t=
t
=
+ ---X 1= +i=
=
r-ICVi
=
+
itK
MXX 'd +
+
+
t=
+ ri ri X
ri ri
t= ,^-x
o
x^x x^x riX d
'

\ri P
ri
*
=
+
+
H
ri
o x_x X
p Xrix
V
pwX
+
T
x
_
x
XwX
xw- p Xw
u ri
ri
ri
co 'd <
co
co crio o
bO
(0
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b
G
G
G
ri
O
ri
ri
ri
ri
ri
b
O
0
O
ri
P
<
>
co ri P ri ri ri co pri
co ri
CO CO c
o
ri
ri ri
ri
ri
ri o ri
ri
ri
ri ri
G ri
G
G ri
G ri
G
G ri
G
G G
ri 3
ri1 G
ri
ri G
ri
ri g G
ri IIri
ri
ri1 g
ri
ri
a

co
1=
r-K
M
ri
+ --X
t
=
t
=
G
r-KM
e*<M
t
=

=
ri
X

X
^
K
M
+
+ t= +
+
P

+ ri 'd
,-x.
XX '
.x-x 1
r-l(M
-KM
ri
ri
o
ri
P
X
XX X^riX ri "X
x. s,
.
ri
+ P x^
ri Xw
+ ri
A TJ xP_x
ri
pwX
riri
ri
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V
_X riw

X
x X
<
D
ri
ri
ri
P
P
P
co 'd CO co co ri
b
CO x_x*
co ri bO
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c
G C
ri
o o
O rio Pri
<
J G
ri
riO
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rio P
co o
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c3
o
co ri
crio ri
ri Pb
ri
ri po ri
P
o ri c
ri
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o
ri
ri ri
ri
ri
ri
ri
ri
ri
ri
G G
G
G G
G
G G
G G
ri ri
ri 3
ri
ri G
ri
ri G
ri ri
rii G
ri G
ri G
ri G
ri ri
ri G
ri G
tM
= t=
1-K
l=

r-K
M t=
-KM
+ 1
X
ri
X
X XX X
x-x XX
X
X

X
X

x
-x
t
=

ri
X X'd
ICO
r-KM x-x r*M
ri ri
p \p ri
x^
x_x r
ri1
ri
+
ri +
O

d
P c>
ri) ri XwX Xw
riX
xwx P Xw ri P ri ri Xwx ^_rix P
V Xw* *cd
V_
d
co
G
c
o
c
o
C
O
c
o
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O
ri
ri Pb
G
o
ri
b
O
c
ri
ri
ri
o
o
ri ri
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b <
o
ri
> co crio ri
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P
P

c
o
C
O
ri
o ri
o
ri
ri
c
o
c
o
ri
P

ri
P
ri
ri ri
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o ri ri ri ri ri ri ri II
ri
ri ri
ri
ri
g G G G G G G G G
G ri
G
G
G
G
G
G
G
G
ri
ri
ri
3
ri
ri
ri
3
ri
ri
ri
ri
ri
ri
3
ri
ri
3
I
ri
ri
co
f
c
=
o
t
=
r
-K
M
o
t=
r-KM
r-K
M
o
ri
G
t=
fc=
3
ri
p
rH
r-KM
ri
\ri
ri1 + ri +
P ri P P
o
+ ri TJ
ri
ri
P
ri
X
T'
A
ri ri
ri
ri
PG co ri
co Pc
o
c
o
ri
c
o
b

C
O
ri
ri
t
o
t

o bO o
rio Pri P
ri
ri ri
ri
rio pb
o
co 0
ri o
ri
co ri
co ri
co o
ri pb
ri
c
o c
ri
a ri
ri P
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o ri ri
o
ri ri ri
ri
ri
ri
ri
ri
u
o
ri
ri
ri
G G
u
G G
G
G Gri Gri G
ri G
ri ri
ri G
ri ri
ri
ri Gri G
ri G3 G3
ri G
ri ri
ri G
1
.xx

x -x

X *

O
A
ri

r-KM

x^x.

r-KM

XX

XX

NwO

XwX

x -x

x^x

xx

-X x ,

XwX

X
X

x^x

~^x

x_x

X X

1.9.- FUNZIONI IPERBOLICHE E RELAZIONI TRA ESSE.

Definizione geometrica.
Sia data l'iperbole equilatera di equazione x2-y 2 = a 2 avente per asintoti
e semiasse reale a. Su uno dei due rami (ad esem=
le rette y = x ed y =
pio quello destro) si consideri un punto P di coor_
dinate x, y. Si ha, quindi:
OA = a ,

OQ = x ,

PQ = y .

Detto r il rapporto tra l'area del triangolo misti


lineo OPAP' (area punteggiata) ed il quadrato co=
struito su OA > per definizione si !
ha:

-,

Shr = x
a

Thr =

Chr =
a

Cosechr =

Sechr =

Cthr =

Nel caso in cui a


precedenti diventano:
Shr = y

Cthr =

Thr =

Sechr =

Cosechr = -

sia unitario le sei relazioni


Chr = x

>

X
X

X
X

Definizione esponenziale.
Per poter conoscere i valori che le funzioni iperboliche assumono al variare
di r utile esprimerle in forma esponenziale. Si hanno le seguenti relazioni:
r -r
r -r
r -r
e -e
e +e
e -e .
Chr
Thr =
Shr =
r -r
e +e
2r
r , -r
a 4
2e.
2e
e +e
Cosechr =
; Cthr =
Sechr =
r , -r
~2r~
2r ,
r -r
r -r
2r -,
e +1
e +e
e -1
e -e
e -e
ipo
lo stesso significato di
x -x
e -e
y = Shx =

y = i '(x)

y = Chx =

6 +e

-x
y = Thx =

e -e
e

y = Cosechx =

e -e

ove

ha

r:

y = Sechx =

-X

y = Cthx

x^ -x
e +e

-x

X . X
+e

+e

e -e

Le sei funzioni iperboliche assumono segni diversi a seconda della


del punto P (l o U quadrante):

~x

-x
posizione

TAB. 9.1
Cthx

QUADRANTE

Shx

Chx

Thx

Cosechx

Sechx

primo

quarto

I valori che possono assumere la x (variabile indipendente) e la y (variabi_


le dipendente) relativamente a ciascuna delle sei funzioni iperboliche sono i s
guenti:
00 < X < +00
0 < y < +oo
con
e
y = Shx

y = Chx

con

y = Thx

con

CO < X < +00


00 < X < +00

e
e

1 < y < +00


-1 < y < 1
17

<

< +>

OO <
1

<

Cthx

<

< y

con

e
e

co <

con

+o

Sechx

oo <

<

e
e

I
8
A

con

<

Cosechx

>

<

f00 < x
{ 0 < X

variazioni possono essere rilevate dai diagrammi di pagina seguente


Tra le funzioni iperboliche esistono cinque relazioni fondamentali:
Ch 2x-Sh2x = 1

Thx = | g -

; Cosechx = ^

Sechx =

; Cthx =

in base alle quali possibile esprimere l'una in funzione delle altre, ottenen=
do la seguente tabella:

TAB. 9.2
Sechx

Shx

Chx

Thx

Cosechx

Shx

Shx

+/Ch2x-1

Thx
/1-Th2x

Cosechx

/l-Sech2x
Sechx

Chx

/l+Sh2x

Chx

/Cosech2x+l
Cosechx

Sechx

Thx

Shx
/1+Sh2x

/Ch2x-l
Chx

Cosechx
Sechx
Cthx

1
/1-Th2x
Thx

/1+Sh2x

Chx

/1+Sh2x
Shx

Chx
/Ch2x-l

1
/Cosechzx+l

/1-Th7x
Thx

Cosechx

/1-Th2x

Cosechx
/Cosech2x+l

j l

/Ch2x-l

Shx

1
Thx

/Cosech2x+l

1
/l-Sech2x
Sechx
/l-Sech2x
Sechx

1 .
/l-Sech2x

Cthx

1
/Cth2x-l
---Cihx
/Cth2x-l

1
Cthx
/Cth2x-l
/Cth2x-l
Cthx
Cthx

N.B.: Prendere il segno (+) oppure (-) a seconda che sia rispettivamente
oppure x<0 .

x>0

1.10.-RELAZIONI DI SIMMETRIA. FORMULE PRINCIPALI.


In base ai diagrammi, o in base alle definizioni esponenziali, si possono de=
durre le seguenti formule di simmetria:
Sh(-x) = -Shx

Ch(-x) = Chx

Th(-x) = -Thx

Csech(-x) = -Cosechx

Sech(-x) = Sechx

Cth(-x) = -Cthx

Inoltre, come per le funzioni trigonometriche circolari, anche per le funzio=


ni iperboliche possibile ottenere formule di addizione e sottrazione, duplica3
zione, bisezione, prostaferesi, etc. Fra queste le pi comunemente adoperate so
no le seguenti:
Sh2x = 2Shx Chx
Ch2x = Ch2x+Sh2x = 2Ch2x'-l = l+2Sh2x

18

y arcThx

y = CosecKx
y arcShx

eiMtfL

I . H . - FUNZIONI IPERBOLICHE INVERSE.

Delle sei funzioni iperboliche del


denti funzioni inverse. Queste sono:

1.9 si possono definire

S arcShx

con

oc < X < +

= arcChx

con

i < X < +00

- arcThx

con

arcCosechx

con

arcSechx

con

y _ arcCthx

con

-i < X < 1
< X < 0
1 o < X < +00
0

< X < 1

< X < -1
1 1 < X < +oo

le corrispon=

co <

< +oo

<

< +00

00 <

< +00

e
e

00 <

e
e

e
e

<

y
y

< 0
< +00

<

< +00

co <
0 <

y
y

< 0
< +00

Poich per definire le inverse si partiti dalle sei funzioni iperboliche


dirette, i diagrammi delle inverse riprodotti a pag. 19 sono stati disegnati en=
tro gli intervalli di variabilit della x in cui tale inversione possibile.
DEFINIZIONE LOGARITMICA.

Per poter conoscere i valori che le funzioni iperboliche inverse assumono al


variare di x, I utile esprimerle in forma logaritmica. Si hanno le seguenti re=
lazioni:
arcShx = log(x+/x2+l)

per qualunque

arcChx = log(x+/x2-l)

con

1,

l+x

5logi^r
f,

1+/1+X2 .

log
arcCosechx =

arcSechx =
arcCthx =

1,
1-/1+X2
ug
x

1+Zl-x2
log

1,
x +1
5log x -1

con

X ^ 1
-1 < x < 1

per

X
V
O

arcThx =

per

x < 0

con

0 < x 1

con

X < -1

20

CAPITOLO

2.

SIGNIFICATO DEL LIMITE.

L'importanza del concetto di limite risiede nel fatto che esso alla base
del calcolo differenziale ed integrale.
Indipendentemente quindi dal calcolo vero e proprio, cerchiamo di esprimere,
con una certa gradualit, il significato dell'espressione:
(1)

lim f(x) = l
x-*- c
x tendente a c di f(x)
__ c finito o infinito,
Nella (1) pu essere:
i
finito o infinito.

uguale ad

(si legge: limite per

2.1.- Lim

f(x) = l , CON

ED

1 ).

FINITI.

x-i- c
Si supponga di avere una funzione

y = f(x) (^ )'

reale della variabile rea=

3_ 2 x -x + 2

una funzione di questo tipo, perch ad


le x. Per esempio, y
x -2
,o,
ogni valore reale della x (eccettuato x = 2 ^ '), corrisponde un determinato
valore reale della y. Si supponga, inoltre, di avere un numero reale, ad esempio
i = 3 , e di fissare arbitrariamente un numero piccolissimo positivo e
(epsi=
lon), ad esempio e = 10 9 (un miliardesimo).
interpretare la disuguaglianza:

Ci proponiamo di risolvere e

di

(2)

|f(x)-t| < e
che nel caso particolare della funzione data sar:
ix 3-2x 2-x +2

x -2

(3)

< 10"

E' chiaro che, risolvere una diseguaglianza, vuol dire trovare, se esiste, un in
sieme di valori da dare ad x, che sostituiti nella (2) (o nella (3)) rendono il
primo membro minore del secondo membro. Supponiamo che la (2) abbia soluzioni.
Allora risolvendola pu capitare che sia soddisfatta per:

1)
2)
3)
1)

I valori di x appartenenti ad
c-6 < x
I valori di x appartenenti ad
c < x
I valori di x appartenenti ad
c-6 < x

un intorno sinistro di un certo x = c:


< c.
un intorno destro di un certo x = c :
< c+6 .
un intorno completo di un certo x = c:
< c+.

Ebbene, non tenendo conto di ci che avviene alla f(x)


mo caso scriviamo:
lim
f(x) = i
x-*- c"

in

x = c , nel pri=

intendendo con ci che, prefissato un e > 0 piccolo a piacere, la disegua=


glianza
|f(x)-2.| < e verificata per i valori di x compresi fra c-6 e
c, escluso x = c.
2)

Nel secondo caso scriviamo:


lim

()

f(x) = i

Far la funzioni e loro campo di esistenza si veda: F.2, l i

(*) Par

* * 2

diventa

1.1, 1.2, 1.3, 1.7.

y - g , rapporto che in algebra elementare indeterminato.

21

intendendo con ci che, prefissato un e > 0 piccolo


glianza
|f(x)-i| < e verificata per i valori di
c+5 , escluso x = c.
3)

a piacere, la disugua*
x compresi fra c
e1

Nel terzo caso scriviamo:


lim f(x) = 4
x-> c
prefissato un e > 0 piccolo
verificata per i valori di

intendendo con ci che,


glianza
|f(x)-4| < e
c+6 , escluso x = c.

Esempi1)

x 3-2x 2-x +2

Sia data la funzione


e

> 0

y = ----------

4 = 3.

Fissiamo un

molto piccolo. Risolviamo la disequazione:


x 3-2x 2~x +2
-3
x -2

< e

x 3-2x2-x+2 = x 2(x -2)-(x -2)

Poich

i(x-2 )(x2-1 )
-3
1
x -2

< e

-*-< x2-4 < c

*'

ed il numero

a piacere, la disugua*
x compresi fra c-6 e

(supposto

-*

k2-1-3

(x -2)(x 2-1) , la (4) si pu scrivere:

I<e

h - z < x 2 < Ji+e

X > 0) +

(4)

-*

| x 2U | < e

-<

/(4-e ) < X < /(1+e )

(/*) 2

La diseguaglianza (4) verificata per tutti i valori di z in un intorno


completo di x * 2 (3 caso), escluso x = 2 , per il quale valore la fun*
zione non stata considerata (cfr. nota). Allora si pu scrivere:
lim
x- 2

x 3-2x 2-x+2
x-2

In altre parole, data una funzione

f(x)

lim f(x) = 4
x-- c

ed un numero

4, la scrittura:

sintetizza la seguente proposizione:

prefissato un numero e > 0 piccolo a piacere, possibile determinare un intor


no (sinistro, destro o completo) di x = c e dipendente da e , tale che, per tut.
ti i valori di x compresi in questo intorno, al pi escluso x = c , la funzio
ne f(x) differisca da 4, in valore assoluto, ancor meno di e . Cio:

|f( x ) - i| < E
Esempio.
2) Sia data la funzione y = /(x+l) ed il numero
to piccolo. Risolviamo la disequazione:
|/(x+l)-0| < e
Per

x >_ -1

I/(x+l) | < E

4*0.

Fissiamo

|/(x+l) | < e

il radicale reale e positivo, quindi si sopprime il modulo:

/(x+l) < E

X+l < E2

X < 1+E2

-- (

-)---l+2

Si diviso numeratore e denominatore della funzione per x-2. Tale semplificatione ai pud esegui
re per tueti gli x + 2 ; per x 2 non lecita. Quandog infatti, ai amplifica una frazione T
vuole aoatituire l'unitl al rapporto dei due valori semplificati, e,:
ooatro caao invece, cio quando
rapporto

*| |

x 2 , con tale semplificazione ai attribuiace il valore

g , il che non lecito. Per evitare cid, si atabiliace di conaiderare la funzione

t , per ogni valore di

22

mol

(5)

-I
(*)

e > 0

eccettuato

x - 2 . Stabilito ci, la samplificazione I possibile.

al
y da

La diseguaglianza (5) verificata per tutti i valori di x in un intorno


destro di x = -1 , (caso 2). Quanto detto si pu sintetizzare con la serit
tura:

lim
/(x+l) = 0 .
x- -1+

(Il + apposto sul -1 , sta ad indicare, ap=


punto, che x pu assumere valori superiori
a -1. )

Si presti attenzione al fatto che nell'esempio 1) si escluso x = 2 , meta


tre nell'esempio 2) non stato necessario escludere x * -1 . Ci non comporta
alcuna variazione nei discorsi fatti, poich, anche ad escludere x = -1 , l'e=
sempio 2) conduce alle stesse conclusioni. Ci perch la scrittura:
lim f(x) = 1
x-* c

un modo sintetico per dire che la disequazio

ne
|f(x)-i.| < e
verificata in un intorno (sinistro, destro o completo) di
x = c , eventualmente escluso oc = c . Escluso come nell'esempio 1), non esclu
so come nell'esempio 2).

te

Al fine di vedere, numericamente, come si arriva all'intorno di 2 e al limi=


3, e per visualizzare meglio il concetto sintetizzato nell'espressione:
2x2-x+2
lim
= 3
x-2
x* 2

riprendiamo la funzione dell'esempio 1):


x ^-2 x 2- x +2
. .
.

.
y = -
2

(6).
Scomponendo e semplificando si ottiene la funzione:
yj = x2-l

(7).

Per ogni x ^ 2 le due funzioni hanno lo stesso valore, cio, le ordinate corri,
spondenti ad ogni x 4 2 sono uguali. Esse hanno perci diagrammi che differ
seono solo nel punto P d'ascissa x = 2 , perch mentre in tale punto la y
indeterminata (y = g), la

(7)

d:

yj(2) = U-l = 3.

Senza perdere d'occhio la fig. I, si calcoli l'ordinata corrispondente ai valori


di x molto prossimi a 2 (per difetto), per esempio x = 1,9
; x = 1,99
;
x 1,999
... , e molto prossimi a 2 (per eccesso), per esempio
x = 2,1
;
x * 2,01 ; x = 2,001
... . Si riuniscano nelle seguenti due tabelle i valori
di x ed i corrispondenti di y.

23

TAB. II

TAB. I

1,9
1,99
1,999
1,9999
1,99999
1,999999

x -* 2+

x - 2~

2,6l
2,9601
2,996001
2,99960001
2,9999600001
2,999996000001

3 ,1*1
3 ,0L01
3 ,001*001
3 ,0001*0001
3 ,00001*00001
3 ,0 00001*000001

2,1
2,01
2,001
2,0001
2,00001
2,000001

Si notino tre fatti importanti:


a) Ad x non viene mai dato il valore 2, perch la funzione y , per x = 2
indeterminata, ma ci si approssima sempre pi a 2, sia per difetto (2~) che
per eccesso (2+ ).
b) L'ordinata y (cfr. TAB. I e II) non raggiunge mai il valore y = 3 , ma si
approssima tanto pi a 3, quanto pi la x si approssima a 2, tanto per di
fetto quanto per eccesso.
c) Sia attraverso i numeri della TAB. I che attraverso i numeri della TAB. II,
la differenza
|y3 | () va sempre pi diminuendo, avvicinandosi a zero, ma
senza mai diventare zero (ci perch y non diventa mai 3).
L'espressione |y3( , inoltre, si pu far diventare pi piccola di qualunque nu=
mero piccolo positivo (e) si scelga. Per esempio, se e = 0,5-10"s , basta prende
re dalla TAB. I : x = 1,999999Infatti, per tale x y = 2,999996000001 e
|y-3| = |2,999996000001 - 3| = 0,000003999999 = 0,3999999-IO"5 < 0,5*10"5 = E .
Si conclude che per ogni

1,999999 <. x < 2

(2-$e <. x < 2)

la differenza

|y3 i

, a maggior ragione, minore di e - 0, 5 IO- 5 .


Partendo dalla TAB. II per
x = 2,000001 , si pu concludere, con lo stesso ragionamento, che per ogni
2 < x <_ 2,000001
(2 < x <_ 2+e ) , la differenza
|y3 1 minore, a maggior
ragione, di

e = 0,5>10-5 .

Riunendo le conclusioni dedotte per mezzo della TAB. I e della TAB. II, si ot
tiene che, per tutti i valori di x tali che
1,999999 x <_ 2,000001
esclu=
so x = 2 , la differenza
|y3 | minore di e = 0, 5 "IO- 5 .
Tutto ci conduce a dire che, per la funzione in esame, quando si fissa un > 0
piccolo a piacere, si possono determinare infiniti valori di x
tedi da rendere
la differenza |y 3 | minore di e . Questi vedori di x , prossimi a 2, costituii
scono un intorno completo di 2. Quindi, se fissato e si risolvesse la disequazio
ne
| y - 3 | < e , essa risulterebbe verificata per tutti i valori di x apparte=
nenti all'intorno completo di 2 , escluso x = 2 . Tale intorno risulta diverso
per ogni diverso valore fissato per e .
Verificandosi le condizioni dette al l inizio del paragrafo, si pu scrivere:
lim
x-- 2

3- 2 x 2 - x + 2

--- s---- = 3
x-2

Riepilogando :
1) Quando la disequazione

Occorre considerare

y-3

|y3 | <

in nodulo perch:

verificata per tutti i valori di


con le
con le

y
y

della TAB. I
della TAB. II

7-3
y-3

ap=

cosicch |y3|

ei pu confrontare con un numero positivo.

If** (^-l) &OA M 0 M

24
< v

*b )) r -

> 0

0^

partenenti ad un conveniente intorno di 2 , escluso al pi


vere che

x = 2 , si pu scri_

lim y = 3 .
x-*- 2

2) Quando per una funzione esatta la scrittura:

lim y = 3
(qualunque sar
x-*- 2
il procedimento per determinare il limite 3) , implicitamente risulta soddi=
sfatta la condizione che la disequazione |y3 | < e sia verificata per tutti
gli x appartenenti ad un intorno di 2 , escluso al pi x = 2 .

Esempio.
v ^ + v I O

3.

Consideriamo il

lim

-- -

= 7-

_
x -2
X-*- 2
A parte il metodo per calcolare il limite (7), possono capitare due cose:
a) se il limite non 7, la disequazione

|x

71 < c

non verifi.

cata per i valori di x costituenti un intorno di x = 2 ;


b) se il limite 7 , la disequazione verificata per tutti gli x in un in
torno (sinistro, destro o completo) di 2 , escluso al pi x 2 .
Risolviamo la disequazione:
|( x ^ lix 5 )

-e < x -2 < e

|x-2| < e

|x+ 5-7| < e


2 .

2-e < x < 2+e

La soluzione un intorno completo di


dell'esempio corretta.
2.2.- INTERPRETAZIONE GEOMETRICA DI

_ 7 , < e

x = 2

lim f(x)
x-* c

2+e

2-e

(caso 3). Quindi la scrittura

CON

ED

FINITI.

Diamo ima interpretazione geometrica all'espressione lim f(x) = i .


^ i *
t cc-v.
A**x
x-*- c
/)
rCi
Ce ^
devia
a dj.
V
y
A
*
Tale scrittura presuppone che la disequazione:
+e
A
|f(x)-S.| < e e verificata per i valori di x
in un intorno di c. escluso al pi'
c C 2r
e
i
Basta- dire
munaue ^icco^y, sia scelto
t1c
resti
che per
di x
ir tali valori
t
-e
D i
1
tutta dentro il rettangolo a B C D di t ig 3 . In
i
1
fatti, per i punti del diagramma che stanno den
i
1
t tro il rettangolo, la differenza |y-n| , come
i
c - $ 3 { i c + 8, * si Pu^ verificare, minore di e. In fig. 3 si
vede pure che l'intorno h. dipende,
da e . S.e infatti si rimpirr1
'"1
Fi. 3
e.-l'hc djvent.H pi piccolo ed-il
rettangolo Quello delimitato dai segmenti tratteggiati.* ^ 6
Osservando inoltre le tabelle I e II di pag. 24, si pu scrivere
x 3-2x 2-x +2
dalla TAB. I
lim
= 3 . Cio per x tendente a 2 da
x -2
x+ 2'
sinistra (2_), la y tende a 3 per difetto (3- ) La qual cosa si
pu rappresentare geometricamente come in fig. 4. Limiti di questo
tipo sono detti: limite sinistro di una finizione.
Dalla TAB. II:

lim
x- 2

x3~2x^~x+2 = 3+.

cio per

tendente a

x-2
25

da destra (2+ ), la y tende a 3 per eccesso (3+ ). La qual cosa si


pu rappresentare geometricamente come in fig. 5. Limiti di questo y
tipo sono detti: limite destro di una funzione.
lim ---- ---- = 3 . Cio per x 3
x->- 2
x 2
tendente a 2, sia da sinistra che da destra, la y tende a 3. Da
sinistra la y tende a 3 come in fig. 4; da destra la y tende a
3 come in fig. 5. Il punto di coordinate (2,3) pu appartenere alla
funzione o non appartenervi come nel caso del limite considerato.

Per sapere in che modo la funzione si approssima al punto (2,3) I


quindi necessario l'esame dei limiti destro e sinistro della funzi -1
ne stessa.

a.l." Se pertanto dalla |f(x)-2 | < e , troviamo come uni=


y
ca soluzione la a.l , si scrive:
8+ e
lim
x-*- c

Da entrambe le tabelle I e II :

1.2 .- Se troviamo come unica soluzione la


lim
f(x) = 2+
x-+ c+

Flf s

essere

Fit- 7

(limite sinistro)

cio la funzione f(x), per x -* e", tende ad 2 (da


sopra) e si interpreta graficamente come in fig. 7. ^

cio la funzione
In generale i limiti sottoelencati possono
graficamente con i seguenti diagrammi :

f(x) = 2+

C~6

c -fl

a.2, si scrive:

f(*)/

Fig. 8

(limite destro)
1

I ;i

f(x), per x -* c+ , tende ad

(da

>

interpretati
a. 3. Se troviamo come unica soluzione la

c+6

a.3, si scrive:

lim f(x ) = 2+
X"* c
c)

lim f( x )

cio la funzione f(x) , per x -+ c sia da sinistra


che da destra, tende ad 2 (da sopra) e si interpreta
graficamente come in fig.9.

x+

b. l.- Se troviamo come unica soluzione la


lim
f(x) = 2"
x-+ c-

lim fix )
X* f4

b.2.- Se troviamo come unica soluzione la

x* e

lim
x-*- c

Fig. 6

Si pu riepilogare quanto stato detto..nei 1 2.1 e 2.2 nel modo seguente:


l'espressione
lim f(x) = 2
un modo, formalmente diverso, per dire che la.
x-*- c
disequazione |f(x)A| < e verificata in un intorno (sinistro, destro o com=
pleto) di x * c, tutt'al pi escluso x * c. Se si risolve la disequazione, ci
possiamo trovare di fronte a vari casi, ognuno dei quali suscettibile di inter
pretazione geometrica. Cio:
la disequazione

si scinde in:

f(x) = 2

b.l, si scrive:

a) c-if

b.2, si scrive:

(limite destro)

b.3.- Se troviamo come unica soluzione la

b.3, si scrive:

lim f(x) = 2"


x-*- c
cio la funzione f(x) , per x + c sia da sinistra
ohe da destra, tende ad 2 (da sotto) e si interpreta
graficamente come in fig. 12.

c-6 c
s*- r. x

c+6

. Pu, inoltre, capitare che risolvendo la disequazione |f(x)-2 | < e , si tro=


y m o soluzioni tanto della f(x)-2 < e {schema Aa) , quanto della f(x)-2 >-s
b .2 o b.l , a. 2 .
nei casi a.l
y*

che pu avere
soluzioni per:
Nel
c-6 < x < c+6

c-6 < x < c+6


Schema A.

che
26

C+6

tende ad 2 (da
cio la funzione f(x), per x
sotto) e si interpreta graficamente come in fig. 11.

|f(x)-2 | < e
|------- ----- 1
------- ------ 1
f(x )-2 < e
f(x )-2 > -e

(limite sinistro)

cio la funzione f(x), per x -* c tende ad 2 (da


sotto) e si interpreta graficamente come in fig. 10.

f)

lim fix )

C -6

b. 2) si ha:

lim
f(x) = 2+
x-*- c"

B +e

lim
f(x) = 2
x-+ c+

8-e

Fig. 3

basicamente si interpretano come in fig. 13.


27

. , /3 |

lim

x-- c"
Nel secondo caso (b.l , a.2) si ha

[per

<

lim

-> |^x/31 <

|(/x+/3)-2/3| < e
f(x)

Poich per

x > 0

pu quadrare:

-* -c < /x-/3 < e

-* ^3-e < /x < /3+e.

tutti e tre i membri della disequazione 3ono positivi, si

(/3- O 2 < x < (/3+e )2

- 3 - 2 ^ 3 + z 2 < x < 3+2e/3+e2

che graficamente si interpretano come in fig. 14.


Soluzioni della Aa e della Ab del tipo
(fig. 15b) , non possono coesistere
yi
per funzioni del tipo y = f(x). Qu ^
ste funzioni infatti 3ono ad un solo
valore di y (cio assegnato un va=

lore ad x , s e ne trova uno ed uno i-esolo di yT~e nel caso di fig. 15 ad


_
x = x0_ corrisponderefehssecL-due jralo=_. 0
ri di y.
CON

(fig. 15a)

3-(2s/3-e2) < x < 3+(2e/3+e2)

a.2

Z -e

f-6

xc

Come nell'esercizio

ED

lim

I x 3- l ,I
X2+X+11

**'*

j^

si hanno in un intorno completo di


sia il numero e > 0 piccolo. ^
\
\

x = 1 , qualunque
KT

f
o *!x- *.Uv

5 -1

-*

[per

-c < x-1 < 0

x / 1]

|(x+l)-2| < t

-*

[x2+x+l # 0

sempre]
X

5-e < x < 5+e

-e < x-5 < e

,t

3.
JX

lim = 0.
x2+x+l
X-* 1

Infatti:

-e < x-1 < e

lx-1I < e

-* 1-e < x < 1+e.


x

in un

intorno

A parte le difficolt di ordine algebrico, gli esercizi del tipo


risolti in tale modo.
2.4.- lim f(x) =
x-- c

CON

!*e

completo di

l) e

2) vanno

FINITO,

Ci chiediamo qual la proposizione, o meglio, il concetto sintetizzato nella


espressione:
lim f(x) =
con c reale finito.
x+ c

l-E < X < 1+E

1-*

l+<

La soluzione della disequazione un intorno completo di x = 1. L'interpre=


tazione grafica quella relativa al caso b.l a.2 dello schema A.
5. Verificare l'esattezza della scrittura:

= 2/3 .

lim
x-+ 3

L esercizio proposto non implica l'esattezza del limite, ma tale esattezza


deve essere provata (ecco la sostanziale differenza con l'esercizio tipo l).
Ci significa che se la disequazione:

|/ xl f y

2/3| < e

A tale scopo, si supponga di avere una funzione reale y = f(x) ed un numero


j^^0__grande a piacere. Ci proponiamo di risolvere ed interpretare la seguente
Itisequazione:

f(x)|>M

()

CD

Risolvere tale disequazione vuol dire trovare, se esiste, un insieme di valori


da dare ad x, che sostituiti nella (1) rendano il primo membro maggiore del se=
condo membro. Supponiamo che la (1) abbia
soluzioni e che tali soluzioni costi=
tuiscano un intorno di un numero
c finito.
Allora, risolvendola, pu capitare

verificata per i

valori di x in un intorno completo di x = 3, la scrittura esatta; se iti


vece la disequazione e verificata per i valori di x che non costituiscono
un intorno completo di x = 3, la scrittura errata.

(*>

Poich

(f (x> I - = r
[<x>
'
-f(x)

due sistemi

(x) > 0
1 disequazione

28

La disequazione verificata per i valori di


x = 1. La scrittura esatta.

'-/x~

L'esercizio proposto implica l'esattezza del limite, quindi esso viene risol.1
to verificando che le soluzioni della disequazione:

< e

|X-51 < e

f(x) = Jt.

oOfLi.'vE.

X- 1 X

Infatti:
1(x-lHx+l)
x-1
x-l| < E

= 2-

-U | < e

X2+X+1

7. Verificare che risulta


x-i- c

-2 1 < 0

|
1

La soluzione non un intorno comp et o.-diX.X = 1 , quindi la scrittura er=


rata.

Formalmente il primo ed il secondo tipo di esercizio coincidono. Sostanzialmente


sono diversi. Per meglio comprenderne la differenza consideriamo degli esempi.

,x2-l
'x-1

FINITI,
|(x-l)-U I < e

x2-l

X^"*l

lim x 2 +x+i ~ **
x-*- 1
5, basta risolvere la disequazione:

Fig. 15

2) Verificare l'esattezza della scrittura:

lim

3 * l2 * y/3 f* )

6. Verificare l'esattezza della scrittura:

lim f(x) = l .
x-*- c

4. Verificare che risulta:

3-(2eV3-f2>

Dato che la disequazione verificata per i valori di x in un intorno com=


Dleto di x = 3 , la scrittura dellesercizio 5 esatta. L'interpretazio=
ne grafica quella relativa al caso b.l , a.2 dello schema A.

L'esercizio di cui pu essere chiesta la soluzione del tipo:


1) Verificare che risulta:

-*

3_

a.l , b.l

-y i-- 4| < e
'x2+x+l
''
2.3.- VERIFICA DEL lim f(x) l
x-* c

x / 3]

p,r
per

![x> * , 1
(x) < 0

[[[*] < I* .

disequazione

|f(x)|>M

equivalente ai

quindi le eolutioni dei due sistemi sono aolurioni del^

(f(x) < 0

|f(x)| > M.

29

che'es6a sia soddisfatta per:


1)

I valori di

appartenenti ad un intorno

X
c - -

2)

I valori di

I valori di

c+6

x = c:
c-

l)

c+5

ammette sempre soluzioni in un intorno di


> 0 grande quanto si vuole, nel
00
(limite sinistro)

00

b)

b)

sia fissato ad arbitrio un numero

'ili < _M
x-3

3- TT

(x > 5/M

M+l

+ 0 < x < 5/M


[(5+Mx)/x < 0

[5+Mx > 0

5/x < 0

x < 0

[x < 0

[x <

M-l

rx(M+l)-(3M-l) < 0
I
x-3
[-1 < x < 3

La cui soluzione :

(intorno sinistro di

3-

-l

M+l

x = 3).

1*
U
3' m < x " 3+ T T T
Poich tale soluzione si ha sempre comunque si fissi il numero M > 0 gran2
de, grandissimo, a piacere (tutt'al pi, al cambiare di M, cambia l'ampiez2
za dell'intorno), quanto detto si pu sintetizzare con la scrittura:
.
x +1
lim = 2
-, x-3
x-+ 3

l*
o
II

5
, escluso
per il
M
quale valore la funzione data non definita. La soluzione trovata costitu2
sce un intorno completo di x 2 0 , e rimarr tale qualunque sia la scelta
del numero M. Quindi, per la funzione data, esiste sempre un intorno di
x = 0 (che sar diverso per ogni M diverso), tale che in valore assoluto la
funzione superi qualunque M positivo scelto ad arbitrio.
verificata per:

Per M = IO 9 , basta prendere


-5*IO-9 < x < 5*IO9
affinch
E pi grande si sceglie M, pi piccolo viene l'intorno.
Tutto ci si pu sintetizzare con la scrittura:

Si ponga attenzione sul fatto che per risolvere la disequazione |f(x)| > M , oc_
corre considerarne due: f(x) > M ed f(x) < -M (vedi nota a pag. 29). Una di
esse (o entrambe) pu avere soluzione in un intorno (sinistro, destro o completo
di x 2 c. In generale, quindi, possono capitare svariati casi che sintetizzia2
mo cos:
f(x)| > M
La disequazione

|f(x)| > IO9

lim - =
X+ 0 X

-<*>
si scinde in:

f(x), la scrittura

lim f(x) =
x-+ c

sinte2 D

. f

tizza la seguente proposizione:


Prefissatiy-an numero M > 0 , grande a piacere, possibile determinare un
intorno (sinistro, dstro o completo ) di x =_c ..e dipendente da M , tale
che, per tutti i valori di x compresi in questo intorno, escluso x = cA
la funzione f(x) supera, in valore assoluto, il numero- M S c e l t o .Cio :
|f(x)I > M.

30

x = 3).

x = 3:

iX

5/M < x < 0.

Pi in generale, per una funzione

< x < 3

> 0

Pertanto, la disequazione di partenza verificata in un intorno completo di

5/x +M < 0

(2)

fx+l+MxjJM < 0

[x-3
f3M=i = 3_ JL_ < x < 3
I M+l
^ M+l
1-1 < x < 3

( 2)

5/x < -M

Cosicch la

(intorno destro di

oo

\lI > M

La cui soluzione e

3+

3 < x < 3+

Essa equivale ai due sistemi:

5/x > 0

'(1-M)x+1+3M

! x+l-Mx+3M
'x+1
x+1 > M
-M > 0
x-3
x-3
x +1 > 0
x < -1 , x > 3
x-3
(M-l)x-(l+3M) < 0
3 < x < 1 1 | M = 3 + m1
M-l
M-l
x-3
x < -1 , x > 3
x < -1 , X > 3

(limite destro)

Risolviamo la disequazione:

5/x > M

x # 3 . Fissiamo un numero

E s s a e q u i v a l e ai d u e sistemi:

appartenenti ad un intorno

Ebbene, se questa disequazione


x 2 c , qualunque sia il numero M
lim
1 caso scriviamo:
f(x) =
x-+ clim
2 caso scriviamo:
f(x) =
x-+ c+
3 caso scriviamo:
lim
f(x) =
x+ c
Esempio:
C
8 . Sia data la funzione y _ 2, e

a)

x_3 , definita per

I I > M.
'x-3

< x < c+

c- < x < c+

grande.

x +1

positivo, grande a piacere, e risolviamo la disequazione:

< X < c

appartenenti ad un intorno

X
c

3)

Esempi0,
9 . Sia data la funzione

x = c:

che pu avere
soluzioni per :

_L
f(x) < -M

f(x) > M

c- < X < C

C < X <

C+

C- < x < c

C < X < c+

c- < X < c+

C- < X < C+

Schema B.

31

F
E H H 5 S
\j ____________ ]
a.1
Se partendo dalla |f(x)| > M , troviamo come
unica soluzione la a.l , si scrive:
lim
f(x) = +
x-*- c

(limite sinistro)

cio la funzione f(x), per x -+. c" , tende a


+ e si interpreta graficamente come in fig.
16.
a.2.- Se troviamo come unica soluzione la a.2 , si
scrive:
lim
f(x)
(limite destro)
cio la funzione f(x), per x -* c+ , tende a
+> e si interpreta graficamente come in fig.
17.
a.3.- Se troviamo come unica soluzione la
scrive:
lim f(x) = +

a.3 , si

X -* c

cio la funzione f(x), per x + c , tanto da


destra quanto da sinistra, tende a +~ e si
interpreta graficamente come in fig. 18.

b.l.- Se troviamo come unica soluzione la b.l , si


scrive:
lim
f(x) =
(limite sinistro)
x-*- ccio la funzione f(x), per x
c" , tende a
-< e si interpreta graficamente come in fig.
19.
b.2.- Se troviamo come unica soluzione la b.2 , si
scrive:
lim
f(x) =
(limite destro)
x-*- c+
cio la funzione f (x), per x * c+ , tende a
e si interpreta graficamente come in fig.
20.

~m

li

b.3.- Se troviamo come unica soluzione la


scrive:
lim f (x) = -<=
x- c

b.3 , si

cio la funzione f(x), per x -< c , tanto da


destra quanto da sinistra, tende a -> e si
interpreta graficamente come in fig. 21.

32

Pu inoltre capitare che risolvendo la disequazione |f(x)| > M si trovino solu


zioni tanto della f(x) > M (schema Ba), quanto della f(x) < -M (schema Bb),

lim
x-*- c
lim
x- c+

lim
x-* c~
lim
x-*- c4

Soluzioni della Ba e della


(fig. 24b) non possono coesi,
stere per funzioni del tipo
y = f(x) , poich in tali ca
si, assegnato un valore xQ
ad x , si troverebbero due
valori di y.

Bb

2.5.- VERIFICA DEL lim f(x)


x-*- c

del tipo

'

a.l , b.l

^
O

Fig. 24

CON

a.2 , b.2

(fig. 24a)

FINITO.

Come detto nel 2.3 , l'esercizio di cui pu essere chiesta la soluzione


del tipo:
1) Verificare che risulta
lim f(x) = .
x- c
lim f(x) = .
x-*- c
Fra gli esercizi dei tipi 1) e 2) c' la stessa differenza vista al
di esercizi 4 e 5). Consideriamo qualche esempio:

2) Verificare l'esattezza della scrittura

10. Verificare che risulta

lim
i
x-*- 1

* .

L'esercizio proposto implica l'esattezza del limite, quindi


verificando che le soluzioni della disequazine
x -1

> M

( r > M

>0

1x > 1

i *
la cui soluzione

1 < x < 1+ M

f-Mx+(M+l) > 0
r1

A
X

*>

si hanno in un intorno completo di


sia il numero M > 0 grande.
|

S 2.3 (ve_

(intorno destro di

viene

x = 1 ,

risolto

qualunque

,
M+l
| X * M = 1+ M
jx > 1
X l).

33

_1 I < s con > 0 piccolo a piacere.


I
x +1

luzioni della disequazione


ix-l-x-1 I

I I <
x +1

-2-e(x+l)

< 0

Questa equivale ai due siste

-2-ex-e > 0
x < -1

ex > 2+e
x < -1

Posto

- = N, > 0
tanto pi grande quanto
e
1
-1-N.
a) ammette soluzioni per:

il sistema

pi'

x < -1-Nj -(Nj+l)

2-e
b)

3 i > -
1 -2/(x+1 ) < 0

{ ' r 11 > .
[x+1 > 0

-1

- fx > Nj-1
1 x > -1

N -1
'r-i---

p * *
(x > -1

>

X > Nr l

-(N,+l)

1
+1 1 | < e
'x

Pertanto la

-1

N,-l

soddisfatta per:
x < (Nj+l) , x > N j -1
Detto cio N un numero positivo tale che N > Ni+1 (quindi N > 1^-1),
a maggior ragione la disequazione data verificata per |x| > N.
Gi vero qualunque sia la scelta di

> 0 , cio la differenza

-l|

pu rendersi piccola quanto si vuole. Inoltre, pi piccolo e , pi gran=


de viene N. Tutto quanto detto in questo esercizio pu sintetizzarsi con
l'espressione

lira
x+
In generale, la scrittura

X1

= 1.

lim

f(x) = T) (finito) sintetizza la seguente propc

t - c . V l x l > l V -

\Ct

Qq>

sizione: fissato un _ e > 0 piccolo a piacere, e possibile trovare un numero N>0


re
grande, dipendente dalla scelta di e_j tale che, per tutti gli |x| > N si ab=
bia: 1iTx-tl < e. Si" ponga'attenzione al fatto che, per risolvere la disequa=
zione |f(x)-itf < e , occorre considerarne due: f(x)-t < e , f(x)-t > -e (cfr.
es. 14), delle quali pu avere soluzioni una delle due (in un intorno sinistro,
destro o completo dell'infinito (cfr. pag. 131)), oppure entrambe (in un intorno
sinistro, destro o completo dell'infinito).
In generale possono presentarsi svariati casi che sintetizziamo cos:
La disequazione:

|f(x)-*| < e

<=>
si scinde in:

f(x)-t < e

che pu avere
soluzioni per:

o < x < -N

N < x < +
(x > N)

(x < -N)
Schema

C.

-0 0

<

<

+o

( !XI > N)

f(x)-H > -E

< x < -N
(x < -N)

N < x < +oo


(x > N)

-o < x < +
( |x| > N)

36
I

jv

Fig. 25

l.- Se partendo dalla |f(x)-i.| < e


soluzione la a.l , si scrive:
lim
x-+

troviamo come unica

f(x) = i.+

Cio la funzione f(x), per x -* - , tende ad Z (da


sopra) e si interpreta graficamente come in fig. 25.
i.

2 ' Se troviamo come unica soluzione la

a.2

si scrive

f(x) = Z+

f lim
xr* +

cio la funzione f(x), per x


+ , tende ad Z (da
sopra) e si interpreta graficamente come in fig. 26.
a>3 ,- Se troviamo come unica soluzione la a.3, si
scrive:
...
,
+
lim f(x) = Z
x-*-

cio la funzione f (x), per x + (tanto a


+ , quanto a -) tende ad Z (da sopra)
e si interpreta graficamente come nella
fig. 27.
b.l.- Se troviamo come unica soluzione la

b.l, si scrive:

t O

lim
f(x) = 8
x-* -*

8-e

cio la funzione f (x) , per x -* - , tende ad Z (da


sotto) e si interpreta graficamente come in fig. 28.
b.2._ Se troviamo come unica soluzione la
*

>-fc

Fig. 28

b.2, si scrive:

lim
f(x) = Z~
x-+ +"

-N
y

Fig. 29

8
8-e

cio la funzione f(x) , per x -* + , tende ad Z (da


sotto) e si interpreta graficamente come in fig. 29.
b.3._ Se troviamo come unica soluzione la b.3, si
scrive:

lim

f(x) = Z~

x-*

cio la funzione f (x) , per x -* (tanto a


+ , quanto a -) tende ad Z (da sotto)
e si interpreta graficamente come nella
fig. 30.
Pu inoltre succedere che, risolvendo la disequazione |f(x)-ll| < e , si trovino
soluzioni tanto della f(x)-t < e (schema Ca), quanto della f{x)-8 -e (sche
ma Cb, ma solo nei casi a.l , b.2 o b.l , a.2.
Nel primo caso (a.l , b.2) si ha:
'lim

f(x) = Z+

x-+

lim
f(x) = Z~
,x- +
che si interpretano graficamente come in fig. 31.
37

Nel secondo caso

Soluzioni della Ca e della


(fig. 33b) non possono coesi^
stere per funzioni del tipo
y = f(x) , poich in tali ca
si, assegnato un valore x 0
ad x , si troverebbero due
valori di y.

b.l

(fig. 33a)

b .2

fig. SJ

2.7.- lim f(x) = =>


x->

INTERPRETAZIONE GEOMETRICA.

Si abbia una funzione f(x) reale ed un numero reale positivo M grande a


piacere. Consideriamo l'espressione:
|f(x)|. Pu questa espressione essere re=
sa grande quanto si vuole? Pu cio essere:
|f(x)| > M con M grande a piacere?
Certo che si pu. Infatti, come visto al 2.4, quando la disequazione |f(x)|> M
ammette soluzioni in un intorno (sinistre, destro o'completo) di x = c
(fini=
to), al pi escluso x = c, si pu scrivere
lim f(x) = e ne abbiamo forni
x-*- c
to l'interpretazione geometrica (casi corrispondenti allo schema B).
Ma ammettiamo, adesso, che la disequazione |f(x)| > M abbia soluzioni in un
^intorno dell 'infinito_(cfr pag. 131), cio che per tutti gli |x"| maggiori di
un certo N ( n u m e r o positivo grande dipendente da M) essa sia soddisfatta. C
sa se ne conclude? Che in un caso del genere si pu scrivere:
lim

f(x) =

X-i-

Esempio:
15. Si abbia la funzione y = x-1 ed un numero reale M > 0 grandissimo. Cer=
chiamo le soluzioni della disequazione |x1 | > M . Questa equivale ai due
sistemi di disequazioni:
M+ l
fx-1 > M
> M+l
a)
La cui soluzione si ha per
lx -1 > 0
> 1
x > M+l
1-M
(x-1 < -M
/x < 1-M
b)
La cui soluzione si ha per:
\x-l < 0
\x < 1
X < 1-M = -(M-l)
Pertanto la
-1| > M soddisfatta per
x < -(M-l) e x > M+l.
Detto cio N un numero positivo tale che: N > M+l 9 quindi N > M-l , a
maggior ragione la disequazione data verificata per |x| > N . Ci vero
qualunque sia la scelta di M > 0 , cio l'espressione |f(x)| pu essere
resa grande quanto si vuole. Inoltre, pi grande M, pi grande viene N.
Tutto quanto detto in questo esercizio si pu sintetizzare con l'espressio
ne:
lim (x-1 )
x-+
In generale, la scrittura
Fissato un numero
38

M > 0

lim f(x) = sintetizza la seguente proposizione:


x-*-
grande a piacere, possibile trovare un numero N > 0

grande, dipendente dalla scelta di M, tale che, per tutti gli


zione f(x) supera in valore assoluto M. Cio |f(x)| > M.

|x| > N

la fun=

Si ponga attenzione al fatto che, per risolvere la disequazione |f(x)| > M , oc_
corre considerarne due: f(x) > M
ed
f(x) < -M (cfr. esempio 15), delle qua
li pu avere soluzione una delle due (in un intorno sinistro, destro o completo
dell'infinito (cfr. pag. 131 )) oppure entrambe (ih un intorno sinistro, destro o
completo dell'infinito).
In generale possono quindi presentarsi svariati casi che sintetizziamo cos:
La disequazione:

|f(x)| > M

____L _
si scinde in:

N < x < +"


(x > N)

-co < X < -N


(x < -N)

che pu avere
soluzioni per:
Schema

f(x)

f(x) > M

oo <

<

< -M

r ^ i

-oo < X < -N


(x < -N)

N < x < +<=


(x > N)

-oo < x < +00


( |x| > N)

(|x| > N)
a.l.- Se, partendo dalla |f(x)| > M , troviamo peonie unica
soluzione la a.l , si scrive:
lira
f(x) = +
x-+ -
e si interpreta graficamente come in fig. 34.
a.2.~ Se troviamo come unica soluzione la

a.2, si scrive:

lim
f(x) = +
x-*- +
e si interpreta graficamente come in fig. 35.
a.3.~ Se troviamo come unica soluzione la
scrive:
1B f(x) = ^
x-+
e si interpreta
fig. 36.

graficamente

come

b.l.- Se troviamo come unica soluzione la

a.3, si

nella

b.l, si scrive:

lim
f(x) =
x-*- -*
e si interpreta graficamente come in fig. 37.
b.2.~ ge troviamo come unica soluzione la

b.2 , si scrive:

lim
f(x) =
x-*- +
e si interpreta graficamente come in fig. 38.

Fig. 38
39

yk

b.3.- Se troviamo come unica soluzione la


scrive:
.
lim f (x ) = -<

b.3, si

Xr*

e si interpreta
fig. 39.

graficamente

come

nella
Fig. 39

Pu inoltre succedere che risolvendo la disequazione |f(x) | > M si trovino so=


luzioni tanto della f(x) > M (schema Da), quanto della f(x) < -M (schema Db),
ma solo nei casi a.l , b .2 o b.l , a.2 .
Nel primo caso (a.l , b.2) si ha:
lim

Nel secondo caso (b.l , a.2) si ha:

f(x) = +

'lim

X-> -oo

lim

f(x) = -

X-*- -o o

f(x) = -o

f(x) = +o
lim
x-*- +

X- +00

che graficamente si interpretano come


in fig. 40.

che graficamente si interpretano come


in fig. 41.

Soluzioni della Da e della Db


(fig. 42b) non possono coesi,
stere per funzioni del tipo
(
y = f(x), poich in tali ca=
si, assegnato un valore xG
ad x, si troverebbero
due
valori di y.

2.8.- VERIFICA DEL

lim

f(x) i

X-*- oo

Come al solito, l'esercizio da risolvere pu essere del tipo:


1) Verificare che risulta:

lim f(x) = C * finito


x+

2) Verificare l'esattezza della scrittura:

lim f(x) =
X-O 00

finito

Tra gli esercizi di tipo 1) e 2) c' la'stessa differenza vista ai Si 2.3 e 2.5,
cio, per quelli di tipo 1) la disequazione relativa (ad E finito o infinito)
sicuramente verificata nell'intorno (sinistro, destro o completo) dell'infinitoi
per quelli di tipo 2) la disequazione relativa pu non essere verificata in un
40

intorno dell'infinito* il che corrisponderebbe all'inesattezza del limite.


Consideriamo alcuni esempi.
16. Verificare che risulta:

lim x - 2
x-*-

(definizione di 5 2.6)

La disequazione |x~2-0| < e (con e > 0 piccolo a piacere) ha sicuramen...............


te soluzioni per tutti gli lx|1 > "
N.(
fi dipendente da e) InfattTT poich
----- ---- V-----T---v -Jur-r -'3'-- i *** **
che per x = 0 , la di
|x-2 | = | | = 2 , dato che x 2 > 0 sempre, tranne i
x-'
x
che veri.
< E
1 < ex
sequazione equivalente a:
JcO- 90:
,
= N /, verifi=
'. Cio,
ficata per valori esterni a e
/e
cata per |x| > N , che costituisce
"un intorno'completo~3i <.
In generale:

Vf>* 3 l l > o

lim
X*

= 0

(n positivo).

t * V x e . A l>4> n

17. Verificare l'esattezza della scrittura:

lim
x-

2x+l _ 2
x-1

(definizione di

2 .6 )

A tale scopo risolviamo la disequazione:

12x+l-2x +2
x-1

1 x-1
Essa equivalente ai due sistemi:

i vaio,

completo del=
ri di
l'infinito.

La scrittura proposta esatta.

18. Verificare l'esattezza della scrittura:

lim
x->-

(definizione di

2-x

S 2.6)

A tale scopo risolviamo la disequazione:

12-x
' X

'

< e

12-x-xi
' X

<

i2- 2x i

1<

1^1

Essa equivale ai due sistemi :

41

1-x

x
1-x

[2-2x < ex

()

2 < (e+2)x

[0 < x < 1

> 0

,0 < x < 1
2
e+2

< x < 1

che ha soluzioni per

u
b)

rl-x
x
11-x

2- 2x+ex
. > 0
2
x

r ( e ~2 ) x+ 2 > o
I
2x

!,x < 0 , x > 1

[x < 0 , x > 1

2
< 0

rx > 7+2

0 < x < 1

j 0 < X < 2=-C

2-

_ r

[x < 0 , x > 1

(2-e)x-2
2x

l x < 0 , x > l

che ha soluzioni per

p _ y

Pertanto, la disequazione

Verificare che risulta:

1 < x <

2-e

ha soluzioni per

lim - = =
x

2|c

x = 1

______

| ---l| <

i valori di x che costituiscono un intorno completo di


torno dell'infinito. La scrittura errata.
19.

= -

e non un in=

(definizione di 2.7)

x-+ +oo

Poich questo il caso


x2+l
> M
x2+l

a.2

dello schema D basta risolvere la

ed ottenere per soluzione


x 2+l-Mx

-M > 0

x > N.
x

> 0

2-Mx +1

per

x 2-Mx+l > 0

(d = M 2-L)

quindi

x 2-Mx+l > 0

per

numeratore > 0

denominatore > 0

per

x > 0

> 0

m- / ( m2-L)

x = M*1^

2-1) a \ m +/(M2-L)

M-/(M2-1)

x <

ed

M - x / ( M a- 4 )

x >

M+/(M2-L)

M W (M -4)

2_____

x2+l
M-/(M2-U)
_ _ _ M+/(M2-L) _
> M verificata per 0 < x <
C X ^
2"
He
x
'

2
Il primo intervallo costituisce un intorno destro dello zero e tale soluzio^
ne da sola non ci assicurerebbe l'esattezza della scrittura 19.
Il secondo intervallo costituisce un intorno di
, quindi tale soluzione
conferma l'esattezza della scrittura 19.

La

20.

Verificare l'esattezza della scrittura: lim


Si tratta del caso

la disequazione

b.2
X

deve essere soddisfatta per i valori di

+ , cio per

x > N .

co=

Si ha:

B ' etneo possibile eliminare il denominatore parchi dalla seconda dieequatione rieulta che

eitivo.

42

dello schema D, quindi, se la scrittura esatta ,

x 2+1 < -M

stituenti un intorno di

(*)

- hX, = -.

x-f + x +1

x I po

Mx 2+x+M

x+Mx2+M .

~y^: +M < 0
xz+l

&

Essendo il denominatore sempre positivo sufficiente che sia:


Mx 2+x+M < 0 . Dato che A = 1-LM2 , se si prende M > l
(come lecito
fare dato che M si sceglie grande) allora A < 0 . Cosicch Mx 2+x+M > 0
per qualunque x, ed il rapporto
non ha soluzioni.

21.

sempre positivo. La

< -M

La scrittura errata.

Verificare l'esattezza della scrittura: lira

x^-l
---- =

x -

Si tratta del caso b.l dello schema D, quindi, se la^scrittura esatta,


x2-l
la disequazione < -M deve essere soddisfatta per valori di x < -N
(intorno di

-00).
x2-l

Si ha:

numeratore > 0

per

+M < 0

x2+t-lx-l > 0

, .
_
xz+Mx-l > 0
denominatore > 0

La disequazione

0 < x <

per

xi^xil < o

per

(A = M 2+l)

x =

pertanto

-M-/(M2+L)
x < --- g---- -

ed

x >

-m +/(m 2+U)

x > 0 .

- M->/(M2+4)

M+V(M2+4)

v
. .
e verificata per

-M-V(M2+b)
x < --- 1---- - = -N

e per

-M+/(M2+L)

Il primo intervallo, costituendo un intorno'di - , conferma 1' esattezza


della scrittura.
Il secondo intervallo, costituendo un intorno destro dello zero, da solo
non assicurerebbe tale esattezza.

Nella pagina seguente riepiloghiamo, con la TAB. Ili, quanto stato detto ai
SS 2.3, 2.5, 2.8.
Nella tabella indicato ci che si deve fare per verificare
un limite in base alla definizione relativa.

TAB. Ili
DISEQUAZIONE
DA RISOLVERE

DA

LIMITE
VERIFICARE

lim

f(x) = l +

f(x)- < E

c-Se < x < c

a.l

lim
f(x) = 4+
x-*- c+

f(x)-E < E

c < x < c + 6

a .2

lim
x*> c

f(x)-4 < e

c-6e < x < c+6e

a.3

lim
f (x) = ST
x*> c"

f(x)-4 > -e

c-5e < x < c

b.l

f(x) = i ~

f(x)-4 > -E

c < x < c+6e

b .2

f(x)~i > -E

SCHEMA
i

SOLUZIONE DA TROVARE

INTERPRETAZIONE
GRAFICA

X* c~

A
pag. 26

lim
X -*

lim
x-> c

f(x) = Z~

lim

f(x) = i

< x < c+6e

c-6e < x < c+6e

b.3
a.l , b .2

f(x) > M

c - 6m

< x < o

a.l

lim
f(x) = +
x->- c+

f(x) > M

c < x < c+SM

a .2

lim
X-* c

f (x) = +oo

f(x) > M

lim

f (x) = -

12

c -6m

< x < c +5m

a.3

f(x) < -M

< x < c

b.l

lim
f(x) = -
X-+ c+

f(x) < -M

c < x < 0+ 6^

b .2

13

lim
x-+ c

f(x) =

f(x) < -M

14

lim
x-** c

f(x)

11

b . l , a .2

lim
f(x) = +
x-*- c

10

x-*- c

|f(x)| > M

c-6^ < x < c+6^|


c - 6m

< x < c+M

b.3
a.l , b .2

b.l , a .2

15

lim
f(x) = 4+
x-*- -<

f(x)-4 < e

x < -N

a .1

16

lim
x->- +

f(x) = t +

f(x)-4 < E

x > N

a .2

17

lim
x-*-

f(x) = 4+

f(x)-i < e

18

lim
x-*-

f{x) = l ~

f(x)-4 > -E

19

lim
f(x) = t ~
X-r- +

f(x)-4 > -e

20

lim
f(x) = i.
x-*-

f(x)-4 > -E

x < -N , x > N

(|x|>N)

21

lim
x-*-

f(x) = 4

|f(x)-4| < G

x < - N , x > N

( |x | > N )

22

lim

f(x) = +>

23

a.

x < -N

b.

x > N

b .2

x < - N , x > N

( |x| > N)

b.3
a.l , b .2

f(x) > M

x < -N

a.l

lim
f(x) = +
x-*- +

f(x) > M

x > N

a .2

24

lim
x-*-

f(x) > M

25

lim
f(x) = -
X" -

f(x) < -M

x < -N

b.l

26

lim
f(x) =
X-*- -H

f(x) < -M

x > N

b .2

27

lim
x-*

f(x) < -M

x < -N , x > N

( |x | > II)

28

lim
f(x) =
x~> 00

|f(x)| > M

x < -N , x > N

(|x| > N)

D
pag. 39

|f(x)-t| < E

c - 6

pag. 36

c+

X-*-

page 31

f(x) = l *

f(x) = +<

f(x) = -

x < -N , x > N

b.l , a .2

a.3

(|x| > N)

b.3
a.l , b .2

b.l , a .2

2.9.- ESERCIZI PROPOSTI.

Le soluzioni sono subito dopo.


zior
Applicando le
x 3-2x2+5x-10
22. lim
9
x -2
x- 2

27. lim
log(x2-l) = +08
x+ +

23. lim (2x 2-5 x ) = -2


x+ 2
x -1
24. lim ----------- = 00
2-x
x+ 2
x +1
25. lim
x+ 0
26. lim
logbJ
x+ 0+

28. lim
x-*29. lim

senx

= +

= 0

X-t- oo

30. lim
x-- 0

00

-{

A l~ x )

(b>l)
(0<b<l)

+CO

31. lim
x+ c

cosx = cose

per qualunque c.

Applicando le relative definizioni, verificare l'esattezza delle scritture:


= -1

32. lim
x+ 1

(a>l)
(0<a<l)

34. lim
ax = i+
L CO
x-> +

x ~1

33. lim
tgx = -t
x+ Jrr+

logax =
35. lim
X- -H

(a>l)
(0<a<l)

Soluzione degli esercizi proposti.


22. lim

23C+5x_i2. =

( 2.3)

(TAB. III-7)

la disequazione:

In base alla definizione

|- ^x-2^* 10 ~9 | < e

(1)

ha per soluzioni

tutti i valori di x in un intorno completo di x = 2 , escluso x = 2 , qua


lunque sia e > 0 prefissato. Si ha che: x 3-2x2+5x-10 = (x-2)(x2+5).
Quindi la (1) pu essere scritta:

|^x

~9| < e

E' possibile semplificare perch, come si detto,


|x2U j < e

-* -e < x2-!* < e

drata di tutti i membri:


cio:

-------V
\/(4-e)

-* l*-e < x 2 < !*+?

/(lt-e) < |x| < /(L+e)


H-----\/(4+e)

-*

|(x2+5)-9| < e.

x 2.
Estraendo la radice qua

/(U-e) < x < /(4+e),

che un intorno completo di x = 2.

Si osservi che il punto di ascissa x = 2 non appartiene alla


~ t . . \ _ x 3-2x 2+5x -10
.....
0
f l x ) -------------- , infatti: f(2) = g .
23. lim (2x 2-5x ) = -2.
(TAB. III-7)
x+ 2
equivalente ai due sistemi :

C)

\ 2x 2-5 x +2 < e

/ 2x 2- 5x+2-e < 0

(1)

'

]2 x 2-5 x +2 > 0

(2)

(2x 2-5 x +2 > 0

Si ricordi eh.
x

a valori di

46

La disequazione

/x2 - |x|.

Per l'eetrezione di radice cfr. P.2, S 1.6.

> 0 (ci intercisa un intorno di 2), |x| - x.

|2x2-5x+2| < e

Poichi eiaiuo intereeeeti

5/(9+8e)
.
+ x = ^ --- - , verificata per:

(1) A = 25-8(2-e) = 9+8c

5-/(9+8e)
k

(2) A = 25l = 9

-+

< x <

x =

, verificata per

Il sistema a) ammette soluzioni per

2 < x <

f2x 2-5x +2 > -e


' \2x 2- 5x +2 < 0
(3) A = 25-8(2+6)" = 9-8c

5-A ^9-8e)

5+/(9-8e)
jj

j < x <

5-/(9-8e)
---- 5----

ed anche per

5+ V(9 - 8e )
4
r

5-V(9-8e)

< x < 2

La disequazione |2x2~5x+2| < e


x compresi in due intervalli:

5* %/(9* 8e)
4

(3)

> x >

Il sistema b) ammette soluzioni per

J_
2

ed anche per

8e) ^ verificata per:

-+ x =

X <

5 -V(9 + 8e)
4
----- 1 '

1?

f2x2-5x+2+e > 0
| i < x <2

y.\

x < J , x > 2.

,
5 /(9+8e_) < x <

5 - V (9+ 8e )
4

5+/(9+8e)

5+/(9~8e)

5+A9+8e)
1*

ammette, quindi, soluzioni per i valori di

5-V(9-8e)
5rV(9-8e)
4
4
i
----------- 1

,
5*V(9*86)

4
~~ = n ------

Il |P>

Il primo intervallo costituisce un intorno completo di x = e tale solu=


zione da sola non ci assicurerebbe l'esattezza della scrittura 23. Il se=
condo intervallo costituisce un intorno completo di x = 2 , quindi tale s
luzione conferma l'esattezza della scrittura. Da osservare che in questo
so non stato necessario scartare x = 2 . Ci vuol dire che il punto d'
scissa 2 appartiene alla funzione y = 2x2-5x. Infatti y(2) = -2.
24. lim
=
(TAB. 111-14).
Deve essere:
^-| > M
x+ 2 ^ x
M > 0 grande a piacere. I due sistemi da considerare sono:

qualunque sia

2M+1 _ 2 _1_
M+l " " M+l

|^ > M

fx-1 > 2M-Mx

f(M+l)x > 2M+1

x >

|^>0

\l < x < 2

11 < x < 2

1 < x < 2

Il sistema a) ammette soluzioni per

2-

< x < 2.

b)

(*)

x -1
< -M
2-x
x -1
< 0
2-x

x-l+2M-Mx
2-x
" 0

(M-l)x-(2M-l) > 0
2-x

x < 1 ,x > 2

x < 1 ,x > 2

Si ) potuto eliminare il denominatore in quanto nellintervallo

i
1 < x < 2

2-x > 0.

47

2M-1 _ _. 1
- 2+ m =t

.
;

2 < x < i n

2+

M-l

x < 1 ,x > 2
Il sistema b) ammette soluzioni per
ix-11

La disequazione

2-77^-r

---- 1
25. lim ^
x-+ 0

M-l

quindi verificata per

2+tt^-t

2-

^
< x < 2+
x = 2

che essendo un intorno completo di


fica il limite proposto.

i--= +

2 < x < 2+

(TAB. III-10).

Deve essere

> M

per qualunque

veri

M>0

scelto a piacere.

x2 > 0

Essendo

sempre, tranne che per

Mx 2-x-l < 0

x+l-Mx2 > 0

(A = 1+ltM

x = 0 , si ha:

-* x = l^l!tM+l)
2M

l-/( Lm +i )
lt/( liM+l )
< x <
. Dal confronto delle due radici con lo ze=
2M
' ~ '
2M
1
_
.
/
/
A
t
J
^
t
\
^
l->/(4M + 1)
l\/(4M + l) , .
X+l
v
,
*----che la
^2 > M e verificata per x
ro, segue: --- ----2M
I
______ I---compreso in un intorno completo di
sto.
,.
,
/-
26. lim logbx = \+
x-- 0

per
per

x = 0 . Il che conferma il limite propo

b > 1
o < b < 1

a)
b)

a) lim
logbx = -
(TAB. III-12) . La disequazione
x-* 0+
zioni in un intorno destro dello zero. Infatti:
logbx < -M
La potenza

b-^

blog*X < b"M

(0)

b = 2

disequazione

ed

M = 1000,
logbx < M

stro dello zero).


b) lim
logbx = +
. x-*- 0+

T_

b > 1 . Ad esempio,

b 1 = "^m = 1 000 Cosicch, se


soddisfatta per

0 < x < b ^

b > 1 , la
(intorno de=

lim
logbx = -<>
se b > 1 .
x-*- 0+
La disequazione logbx > M ha soluzio

Ci verifica che
(TAB. III-9).

ne in un intorno destro dello zero.

Infatti:

bl 0gbX < bM

logbx > M

-*

x < bM .

Si noti l'inversione del senso della disequazione passando da


x

dovuta al fatto che

con
O

si ha:

48

Mj > M , segue che

0 < b < 1 Posto ad esempio


(j)Ml < (f)M

Si ricordi che pur dimostrare l'uguaglianza:


in base

di ambo i membri:

ha solu=

x < b-M

maggiore di zero ed piccola se


_M

per

logbx < -M

Infatti

logbx

ad

b = j , logbx = Mj
essendo

x , sufficiente considerare il logaritmo

log^(b^**>X) - logore Per la propriet della potenza (cfr. i 1.5)

log^log^b - log^x . Essendo

log^b - 1 , i verifica l'asserto.

V
> 2^ . La potenza
b = 5

Per esempio
0 < b < 1

b^

ed

maggiore di zero ed piccola se

000 Cosicch, se

M = 1000 ; b^ = (J)1 =

la disequazione

log^x > M

torno destro dello zero).

0 < b < 1

I soddisfatta per

0 < x < bM (in

Ci verifica che:

lim
log.x = +<
x-* 0+

0 < b < 1 .

se

27. lim
log{x2-l) = +"
(TAB. III-23). La disequazione log(x2-l) > M ha so
x-* +<
luzioni in un intorno di +, cio, per x > N con N > 0 e per qualunque
M > 0.

log(x2-l) > M

Si ha:

x 2 > l+eM .

elg(x

Estraendo la radice quadrata di ambo i membri:

Poich siamo interessati a valori positivi di


log(x2-l) > M

tanto la disequazione

x2-l > M

|x| > /(1+e^).

(x-> + ),

soddisfatta per

|x| = x . Per

x > /(l+e^) = H il

che verifica il limite proposto.


28. lim
/(l-x) = +
(TAB. III-22). La disequazione /(l-x) > M
x-r- -<
zioni in un intorno di
, cio, per x < -N con N > C e per
M > 0.
/(l-x) > M

l-x > M 2

x .< 1-M2 .

Posto

x < -(M2-l) = -H .

quazione verificata per

guenti:

| < c

Ci copferma il limite.

Quindi, per i valori di


ISr
ne

I < e

Essendo

|S^n X | < e

-0| < e
|x| > N

pu essere risolta con. le

|senx| <_ 1 ,

poich sempre

per i quali

y-y < e

sicuramente
-p-r < e
Ix I

verificata per

qualunque

N = M 2-l > 0 , la dise=

29. lim
= 0
(TAB. III-21). La disequazione
x--
ni in un intorno completo dell'infinito, cio, per
e > 0 piccolo a piacere.
La disequazione

ha solu=

ha soluzio

con

N > 0

ed

considerazioni se=

| <_ |^| = -j j j ..

maggior

ragione

|x| > ^ = N , la disequazio=

a maggior ragione verificata per

|x| > N .

Ci conferma

il limite proposto.
30. lim xsenjj = 0 . Questa verifica si riconduce a quella del limite preceden
x-*- 0
1
Basta infatti porre: - = y . Poich lim - = lim y = (g) = , si
te.
x-t- 0 x
x-*- 0
ha:

lim xsen- = 0

x
x-t 0

lim

-seny = lim
y-*

y-* y

= 0

che il

29.

La disequazione
31. lim cosx = cose
per qualunque c ,
(TAB. III-7)
x-*- c
|cosx-cosc| < e
verificata per i valori di x in un intorno completo
di x = c . Applicando le formule di prostaferesi (cfr. pag. 13) la disequa
zione diventa:
49

X+C

-2sen

x-c|

_I

X+C|

| = 2 |sen

sen

x-cI

| |sen^-|

(X)

Dalla fig. A3 si rileva che per ogni x


le ordinate sulla curva y = |senx| so
no minori (o uguali, quando x = 0
delle corrispondenti ordinate sulla
curva y = |x| . Tali considerazioni
permettono di affermare che:

sen-

I < 1- 2-1

|sen

|<J

|.

Pertanto la (1) si pu scrivere:


x+c | I
x-c|
|X+CI Ix-c|
|sen | < | |-|
|
- | < X

<|

-2 e < x 2-c 2 <

2e

( 2)

cz-2e < x 2 <

c 2+2 e

Estraendo la radice quadrata di tutti i membri:


/( c 2-2 e ) < |x| < /( c 2+ 2 e )

Questo un intorno completo di


per

x = c > 0

x = c

(3)

(qualunque sia

/(c 2-2e ) < c < /(c 2+2e )

la (3) diventa:

0
per

x = c < 0

-1 :

\AcJ- 2e)

32. lim
x+ 1

(t AB. III-7).

Se la scrittura esatta, la disequazione

deve essere verificata, per qualunque

cere, in un intorno completo di x = 1 , escluso


i/x-1 .. i
i
/x-1
_i
\ l +1I < e
*
l(/x-l)(/x+l) + 1 l "
il+/x+li
1 /x+1 I
/x+2
/x+1

i/x + 2 i

verificato.

ili = _!
x 1

i/x-1
1 x-1 +l| <

-y /{ e i - 2 e )

31

e moltiplican=

-/(c2+ 2e) < c < -/(c 2-2e )

Il limite

\AcJ+ 2e)

/( c 2-2 e ) < -c < /(c 2+ 2e )

la (3) diventa:
do per

c). Infatti :

|/x+2 ,
< e
1/x+11

reale e positivo
reale e positivo
/x+2

Poich per

i
+
il rapporto

/x+2
yx+1

e > 0

" e

x ^ 0

,
e positivo, quindi :

Il primo membro maggiore di 1, essendo

'/x+1 /x+1 < e

piccolo a pia=

x = 1 .

/x+2 > /x+1 ,

quindi la disequazione verificata solo per e > 1 . Il che vuol dire che
e
non pu essere preso piccolo a piacere. Per e < 1 la disequazione as.
surda. Ci prova che la scrittura 32 errata.
33. lim

tgx = -

(TAB. III-12). Se la scrittura esatta, la disequazione

X-+ ir+

tgx < -M verificata per i valori di x in un intorno destro di } i r , qua


lunque sia M > 0 grande a piacere. Posto M = tga la disequazione diven
ta
50

tgx < -tga

-+

tgx+tga < 0 .

Applicando le formule di prostafere=

si (cfr. pag. 13) si ottiene:

S.
?J^X a ^ < o . Essendo M > 0 , tga > 0
cosxcosa
cio
0 < a < gir , quindi cosa > 0 . Moltiplipndo ambo i membri
della

snix^)
disequazione per cosa si ottiene:
--- 1--- - < 0 .
cosx
sen(x+a) > 0
per
0 < x+a < ir -* -a < x < ir-a
cosx > 0

per

.1

-Jir < x < gir

'-o

n -a

Il rapporto negativo per -gir < x < -a e gir < x < ir-a .
Il primo un intorno destro di -gir e, da solo, non assicura 1 esattezza
del limite proposto. Il secondo un intorno destro di Jn , tanto pi pic=
colo quanto maggiore a ( a tende a gir), cio quanto maggiore M. Ci
assicura l'esattezza del limite proposto.
34

se
se

lim
x-* +

a > 1
O < a < 1

a)
b)

a) (TAB. III-23).
La disequazione ax > M , deve essere verificata per i
valori di x > N (intorno di +>), qualunque sia M > 0 scelto a piace
N

y
M
re. Posto allora M = a
la disequazione diventa: a > a
-* x > N .
Ci conferma l'esattezza della scrittura

a).

b) (TAB. III-26).
La disequazione ax < -M , deve essere verificata per i
valori di x > N (intorno di +=), qualunque sia M > 0 scelto a piace
re. Poich ax > 0 sempre, la disequazione ax < -M assurda dato che
un numero positivo non pu essere minore di un numero negativo. Si con=
elude che la scrittura b) errata. Dimostriamo che la scrittura esat.
ta :

lim
ax = 0+
per 0 < a < 1
(TAB. III-16).
x-*- *
La disequazione ax-0 < e - ax < e verificata per x.> N ((intorno
di

+).

Infatti, posto

ax < a^

e = a^ ,

-* (-) X < (-) H


a
a
(intorno di +").
logax = ( ^
35. lim
x-* +

- (essendo - > l) -* -x < -N


a

a > 1
0 < a < 1

se
se

la disequazione diventa:
-* x > N

a)
b)

a) (TAB. III-23).
La disequazione logax > M deve essere verificata per
i valori di x > N (intorno di +) , qualunque sia M > 0 scelto a pia
cere. Posto infatti
M = log N , si ha:
log&x > M

-* log&x >

scrittura

a).

b) (TAB. III-26).

La disequazione

x > N .

Ci verifica l'esattezza

logax < -M

della

deve essere verificata per

i .valori di x > N (intorno di +*), qualunqie sia M > 0 scelto a pia


cere. Posto infatti -M = logaN (si ricorda che per 0 < a < 1 ed B > 1
log&N < 0),

la disequazione diventa:

log x < log N .


f il

9*

Cambiando base (cfr. pag. 11):


51

logx < logN


Ioga
Ioga

Moltiplicando 1 e 2 membro per Ioga, che negativo:

logx > logN


2.10.- CALCOLO DEL

- x > N .

lim

f(x)

Ci conferma l'esattezza della scrittura b ) .

CON

FINITO 0 INFINITO,

x* c
Le funzioni delle quali pu essere richiesto il
possono essere catalogate cos :

limite per

tendente a

a) Funzioni razionali intere.


e) Funzioni esponenziali.

fratte.
b)
circolari inverse.
fi
f)
1
irrazionali.
c)
II
logaritmiche.
g)
If
circolari.
t*
h)
d)
iperboliche.
II
i) Funzioni composte.
Tutte queste funzioni si considerano reali a variabile reale, ed in questo pa
ragrafo le indicheremo tutte con jr = f(x) . Quindi con l espressione
lim f(x)
x-*- c
indicheremo il calcolo del limite di
Quando viene chiesto di calcolare il
risolvendo richiede un tale calcolo,
re x = c nella f(x) e calcolare
Il calcolo di f(c) pu condurre

(1 )
una qualsiasi delle funzioni sopraelencate.
limite (1), o quando il problema che si sta
si deve, per prima cosa, sostituire il valo^
f(c).
ai seguenti tre casi:

1 ) f(e)

uguale ad un numero reale definito;

2 ) f(c)

d luogo a forme indefinite di immediata interpretazione;

3) f(c)

d luogo a forme indeterminate, cio forme sulle quali nulla pu dir=


si a priori.

1 caso:

f(c)

d un numero reale definito.

36. Calcolare il

senx-cosx _ sen|ir-cos;rt _ 1 - 0

lim

x- |tt
Cio, sostituendo

gir

x = Jrr

al posto di

nella funzione

senx-cosx
x

la

funzione ha assunto un valore ben definito (-).

IT

Ci avverr non poche volte, perch una prerogativa di tutte le funzioni


y = f(x) che in x = c sono continue . Evidentemente il caso pi semplice.
Quando allora una funzione continua in un suo punto P d'ascissa x = c ? Quan=
do il

lim

f(x) = l = f(c)

(2 )

x- c
La funzione dell'esempio

36

continua nel suo punto

P = (5

, -) , proprio

perch soddisfatta la condizione (2). Cio il limite finito e coincide


con
il valore che la funzione assume in x = jir. Il concetto di continuit di una
funzione f(x) in x = c da intendere in base al significato stesso della pa
rola continuit, cio senza alcun salto o interruzione in corrispondenza del pun
to
P a
d'ascissa
vo r
ascissa x =
c
c
2
Consideriamo ad esempio la funzione y = ^
il cui limite per x tendente ad
1

stato verificato nell'esempio

[y(l) = z] ,
52

4.

essa equivalente alla

Poich in
y = x+1

per ogni

la funzione non esiste


x + 1

(cfr. 9 2.2).

Il suo diagramma quindi quello di fig. 44 da cui si pu


vedere che la funzione presenta una interruzione in' x = 1 .
Ci si verifica ogni qualvolta
lim
f(x) = lim
f(x) = 4
x+ c"
x- c+

f(c)

non esiste.

Consideriamo adesso una funzione cos definita

y(l) = 1 -

Essa sempre equivalente alla y = x+1 tranne per x =


ove la funzione data vale 1 e la sua equivalente vale
Quindi il diagramma della funzione data quello di fig.
nella quale si vede che la funzione presenta un salto in
Ci si verificher, in generale, quando, pur essendo
lim
f(x) = lim
f(x) = t
x-> c'
x* c+
Consideriamo adesso la funzione

1,

2.
45
P.

f(c) # i.

y = x+1 .

Per essa

lim
(x+l) = lim
(x+l) = 2 .
x+ 1
x- 1+
Dato che y(l) = 1+1 = 2 , il suo diagramma e quello di
fig. 46 che non presenta, quinci, n salti n interruzioni.
Conclusione: la condizione (2):

Ii~. (x) = i = f{c)


;<-* e
una condizione necessaria e sufficiente perch una funzione
y = f{x) sia continua in un suo punto d ascissa x = c.
Calcoliamo i seguenti limiti di funzioni continue in
37. lim
x+ 1

2-5x +

x = c.

_2

1+1

x2+l
x

Fig. 46

1- 5+6 " 2

A * - -3). . '(3*-3) . 0.
38. lim
x-* 3+

39. lim

logx = Ioga

con

a > 0

x-* a

40. lim e1* = e1"! = e = 1


x+ 1
41. lim
(1+ X -jlogChx-Thx) = 1+O-slogChO-ThO = +O-logl-O * 1
x-*- 0+

2 caso:

f(c)

di luogo a forme indefinite di immediata interpretazione,

Consideriamo il rapporto di due funzioni qualsiasi


A(x)
lua i u T
X+ c

il

Se
lim

B(x)
c

ed ancora ii

c ' finito o infinito.

2a)

Allv

lim A(x)
xu c

con

A(x) e B(x)

i (+)

lim
x-> c

nullo

(0 , 0+ , 0 ).

lo

Esempi.
i
x+g _ 0+.2 _ 2 _ _
xr 0
" cts ~
~

44. iim sen(l/x) _ sen(l/>) = senO _ 0 _


X

oo
co
X** 00
Sono allora da considerare immediati i limiti che per sostituzione danno luo=
go ad una delle forme elencate nella nrima e seconda colonna della TAB. IV.
lim A(x) = m # 0
x-- c

2b) Se

lim B(x) = 0
.x-*- c

finito
il

lim

infinito

( , +<, -)

(0)

Esempi.

x-*- 2

,,

..

A'o-COSX

46 . lln
x-> 0
LO

x-+

COSO

= 5 * -

1+ 2/x _ 1+ 2/ , 1+0 _ 1 _
sen(l/x)
sen(l/)
senO
0

Sono allora da considerare immediati i limiti che per sostituzione danno luo*
go ad una delle forme elencate nella terza colonna della TAB. IV.
lim
2c) Se .

A(x) =

X-*- c

il

lim B(x) = m | 0
x->- c

finito

lim

g W

infinito

(,+, -<)

X-*- c

Esempi.
48. iim . iffiL = 1&LZL
1
X
5 7T
X+ 7T
*

mm

5 7T

x- 0
fcc

50. lim
x-*- li

COS

si. lim

log(l-x) _ log(l-l~) _ logO+ _ - .


x -1
1" -1
0
0"

x* r

(l/x)

COS

(l/l")

cosO

- 1'

Sono allora da considerare immediati i limiti che per sostituzione danno luo*
go ad una delle forme elencate nella quarta e quinta colonna della TAB. IV.

54

TAB. IV

2*
+
oo = o
38-. 0+

li

16

m
^ ^

12

+00
= +oo
m

17

13

CO
00
1 co 18
+ =
m

23

14

+CC
-m

19

+CO
0- =

24

15

00
37 = +co

20

+
o
II

m
6 = *

0-

--0-

+
o
II
1 I8
o| 1

IO

0
A

3 -00-

00
S to
0

il

co = 0

0
S. 0
m

T+OT
J = 0+

+o U

8(3
II
O

Ot 1

IT.

0 = +0

21

+oo

22

0+ =

00
r

= +

25

un numero positivo finito.

2d) Sono da considerare immediati i limiti di funzioni che per sostituzione, dan
no luogo ad una delle forme elencate nella TAB. V.
TAB. V

ra(+) = +

m+(+) +

-m(+) = -=

19

11

(+00) 1*1 = 0+

20

12

(oo)^

21

1
8

II

30

25

log^(+) = -

m < 1

34

17

(0+ )~~ = +

26

log
+00 m = 0 +

m > 1

35

18

(+)"*

27

log+c<) m = 0

m < 1

36

15

+oc+(+oo) a +<o

+03(00) S OS

16

+00 ( oo) =

00(+CO) = 00

CO(00) = +CO

+{30(+00) = +CO

8
1

( - r n2 = 0+

m- (+ ) = -<

(o+ ) ^ = ,o+

33

14

= +oo

22

23

=0

J.

logm (+) = +< m > 1

-m( ~) - +

= 0 * m < 1

24

1
8

CO

29

32

m+(-) = -

II

_
= + m > 1

= +oo m < 1

13

31

+
1

= +co

28

(+)-00 = 0+
+0C

m > 1

m-() = +

+0 0

(+oo)E = +OC

0
n

+ (-00) SS,-00

II

1 co (+oo) s oo 10

(Ho) = -ao

m > 0 reale
ni > 0 intero dispari
Ti2 > 0 intero pari.
Esempi.
52. lim
X~*

1 +

(senx+

5TT

53. lim
( + ctgx) =
x-- 0

= senj*+ +

+'

Ti

= 1 + 4*- = 1+ =
VJ

+ ctgO = -+(-) = -

TAB. V-3

TAB. V-9

55

xtgx = sir( ) = -

TAB. V-13

55. lim
-logx = "TT" Iog0+ = +(-) = -co
x* 0+ x
0

TAB. V-16

56. lim
(logx)x~3= (logO+)0+-3 = (-)-3 = 0"
x-- 0+

TAB. V-24

57. lim

TAB. V-26

54. lira
X-*- jir+

X+

( l r x = ( ) - (+" } = > > - - 4-

+0

TAB. V-32
i , <ife)10K 'fe>1Oi0* ) ' ~
x-* 0
59. lim
logx (e~x + J) = log+a> (e- + i) = l g ^
x-*- +>
= l08+ (0+^

= log+.
3 caso:

f(c)

+ J)
e
TAB. V-36

= log+- * = 0

d luogo a forme indeterminate.

Il calcolo di f(c) pu dar luogo ad una delle forme elencate nella TAB. VI,
di interpretazione non immediata.
TAB. VI
O IO

00
00

8 18

0 00

(0+ )

10

(+ )

(*-)

11

(0+ )

12

l o g o+

lov

lo g ji

E 1 chiaro allora che su queste forme che si deve porre la massima attenzio
ne, nel senso che le difficolt vere e proprie nel calcolo del limite di una fun
zione si riscontrano quando, sostituendo, si giunge ad una forma indeterminata.
A questo punto interviene l'abilit di chi opera. L'abilit si acquisisce con 1'
esercizio, ma questo solo non basta: occorre anche affinare l'intuito.

2.11.- ESERCIZI PROPOSTI.


Calcolare i seguenti limiti immediati consultando, ove occorra, le tabelle IV
V.

X^-li

60. lim
x -1
x- 2
61. lim
x-*- -<i

x 2-5axi*-6a2
x+a

56

/3x-2
1.
64. lim
"logx )
x-*- +
log(2-x)
65. lim
x- 1+ -log(x-l)

66. lim

/ ( 2 x ir )

x-*- Jrr+

tgx

2-x
67. lim
X-+ 2

00

r X+l
1 i
62. lim < 7 ( ^ I ) + x - r
x** 1

63. lim {/(x 2-3x +2)x -2


x-*- 2

tgx
lim
+ 1-senx
x-*- Jir"

73. lim
x->

69. lim
(xlog x-l)
x- 0+
70. lim

x* 0+

(2-x)k1^

71. lim
x
x-*- +*
72. lim

i
Chx

" etea j

74. lim
X-+ 0"

4log2x

75. lim
x- 0+

(x+logChx-2Thx+l)

x-+ +*

76. lim
x-* (e'

A quale d e lle forme indeterm inate e le n c a te n e lla TAB. VI conducono i segu en ti

x** 0
7. i
x- 0

(sxlogx2-^L-^]

86. lim

T f S f ?

x-*
87. lim
x-+ 1

tgx x

/|x |- a r c s e n ^ _

..
logsenx
79. lim

x- 0+
ctgX

88. lim

..
log(l+2ex )
80 lu "
/(l+x2 )
X-*- +

89. lim
x+ C

81. lim (l-x)tg(5irx)


x->- 1

90. lim
X** 1

logx_j i x_i_:_(x=iT>
e
e

82. lim
tgx^e1^
x- 0+

91. H m
x* 2

logx_2

x-- +

__

{cos(x-2)-x+l)j.
^

92.
x-+ +~
84. lim
x-* +

{xx2log(1+ -)}
x

93.
1SX (2+ | ) X
93. lim
x-+ +
94. lim
x- 0

85. lim
(senx)tgx
x-*- 0+

Soluzioni degli esercizi proposti


60. lim

* d i s .tL= 2 . o

x-*- 2 x+1

2+1 3

TAB. IV-11

x2-5ax+6a2 = a2+5a2+6a2 _ 12a2 _


x+a
-a+a
x-*- - a

61. lim

r x+1
^ B1+ V(x^-i)

1 ,

1+1

+7 ^ ' = T u *^! +

1____ i _ ^

1_

o+

+<+( +)

+> TAB. V-7

57

90. lim
V
x-+

log

l0gx-l igx 1 _e-(x-l)^


= log

91. lim . log


Y
X-2
x-*- 2

0+ 1+-1

{cos(x-2 )-x+l}2

= log

= log

0+

e 0+ -0

log 0+ 0^

3.

log

0+

(+)

(cos0'f-2't'+l )2
2 + -2

?
2

(0 ~ ) 2 _
0+

(l-2++i ) 2

i o g 0+

lim

log

X-*- +e

|senx| _ , __
, c(
.
= log +co ^-H = 1 0 8 ^ (0+ )

95. l i m ^ logx (2+ *)x = log+oo Z+

94. lim
log
x-, o+

(1-senx) = log

log.

A chiusura della tabella VI si detto che sulle forme indeterminate si deiporre la massima attenzione. Ci si deve, cio, porre in condizione di risolve:
'tutti i limiti di funzioni che danno luogo a forme di tale tipo. Per questo
recedimenti sono tanti, ma tutti perseguono lo stesso scopo: trasformare la f\
alone, senza cambiarne il limite, in modo che nella nuova'funzione non compa
l'indeterminazione. Per esempio, il

160+ (0+ )

lim
x+ 2

92. Ricordando che lgenx| una funzione limitata, cio assume valori compresi
si tralCE. ed
11 numeratore dell'argomento del'logaritmo assumer ses
pre valori finiti per qualunque x , quindi:
ove c pu essere

2+ = loS*m (+)

(l-0+ ) = log,. 1"


1+

= 0
t

FORME INDETERMINATE.

x 3_2x 2-x +2

d luogo alla forma

x -2

B S -2 + 2

y(2 ) = gq;

g , infatti:

= g

Se tuttavia riduciamo la frazione ai minimi termini, si ottiene:


'

3-2 x 2- x +2

x -2

2 (x -2)-( x -2) _ (x-2)(x2-l) _

x -2

"

l'Ora, poich le due funzioni:

y = ----------

punto, tranne in x = 2 (in


trminata), si pu scrivere:
lim
x- 2

x -2
x 32 x 2- x +2

x = 2
3-2 x 2- x +2

x -2

ed

y = xz-l

coincidono

in ogi

la prima non determinata, la seconda i

= lim (x2-l) = 3
x- 2

E' importante notare che stato possibile trovare il valore 3, a cui tende I
prima funzione per x tendente a 2 , solo perch si potuto sfruttare la seco)
da funzione ad essa equivalente per tutti i valori di x escluso x = 2. Ma i
me fare, ad esempio, nei casi del tipo:
lim
x->- 1

lim
x- 0

(x-l)log(x-l) = 0+ *(-)

lim
x-*- +>

d + i )X = ^

visto che non c' alcuna semplificazione evidente o possibile?


LIMITI DI FUNZIONI RAZIONALI FRATTE.
Una funzione di questo tipo si indica con

y =

A( x

* limiti di queste fi,

z
zioni,
o sono immediati, o in genere danno luogo alle forme indeterminate

0 v

g,~

Caso

g . Limiti di questo tipo si hanno quando x tende ad un valore finito (


i L'indeterminazione viene eliminata riducendo la frazione ai
minii
termini. A tale scopo si scompone in prodotto di fattori sia il numeratore cl
il denominatore e si semplificano i fattori comuni.
Ad esempio, si voglia calcolare il
95. lim
xz+x-6
x-+ 2

= ,
U
L+2-6

j .
n

Se
Se

A(2) = 0 , esso divisibile per


- .........
B(2) = 0 , esso divisibile per

x-2.
x-2.

Cio x = 2 uno zero dei polinomi A(x) e B(x). Scomponendo allora cc


Ruffini (cfr. 1 .2) si ottiene:
x 2-3 x +2 _ ,.
(x-2)(x-1) _ ,. x-1 = 1
lim
x 2+ x -6
llm (x-2)(x+3)
llm0 x+3
5
x- 2
.
in generale, quando il
60

A(x)
0
lim -3 ^ = g , vuol dire che
x-*- a

uno zero si

V ^ J. i t u

tU 4

-v O- 4 -

^A(x) che di B(x) con ordini di molteplicit () rispettivamente n


m.
re che x = a uno zero di A(x) e B(x) <
'nr' ordine di molteplicit rispet^
con
vamente n ed m , significa che A(x)
B(x) si possono scomporre in:
A(x) = (x-a)nQj(x)
Qi(o)

Qz (a)

B(x) = (x-a )mQ2(x)

( 1)

questo ultimo caso sar necessario ridurre la frazione ai minimi termini e calco
larne il valore per x = a.
Esempio. Calcolare:
,.
x -x-6
4+2-6
0
96 ^ m_2 x 3+5x2+8x+4 = -8+20+16+4 = 5

sono entrambi diversi da zero

videndo ambo i membri delle (1) rispettivamente per (x-a)n


ene:
. ,
A(x)
B(x)
Qi (x)
= Q2(x )
(x-a)n
(x-a)1
nsiderando i limiti delle (2) per x->- a:

(x-a)m

Scomponendo numeratore e denominatore si trova:


x2-xr6_____(x+2)-(x-3j = ,
Infatti, per x-* -2 , il nume
lim . x 3+5x2+8x+4 "
(x+2)2(x+l
x-*- -2
x-*ratore un infinitesimo di ordine inferiore al denominatore.

si ot=
( 2)

97. lim SrS2*16 = 16-32+16


x-r. 2
x r8
8-8

A<x)
,0,
_ , ,
lim
1 ; n r - ( } = Qi(a) = *1 *
x-* a (x-a)

(3)

B(x)
lim
x- a (x-a)m

( 4)

Scomponendo numeratore e denominatore si trova:


x*-8x2+l6
..
(x-2)2 (x+2)2
Infatti, per

(q ) Qt (**) ^2 ^ 0

) *2

(3)

si deduce che per

x-*- a

la funzione

A(x)

, 3 _ - ix2+4
0
8-12+4
98. lim x
-37
5
8-S-8+8
J-2x2-4x+8
x+ 2
Scomponendo numeratore e denominatore si trova:

tende a zero con la

essa rapidit con cui vi tende (x-a)n . Ci si esprime pi correttamente diceti


che per x-* a , A(x) un infinitesimo d ordine n rispetto allinfinitesi
di confronto x-a.

limite (A) allo stesso modo si deduce che per x-*- a , B(x)
un infinite
mo d ordine m rispetto allinfinitesimo di confronto x-a.
Alla luce delle considerazioni suddette riprendiamo allora il
lim
x+ a

= lim
a

se

n < m

= lim
x- a

n =
lim
= lim
x- a B(x)
x-> a

se

n > m

U # 4
x- a B(x)

(x-a)m_nQ2(x)
Qt (x) _ E,
Q tT x T *2

fx2 2 (x +1

= jj .

Per funzioni razionali fratte questo caso si verifica quando x ten


Caso _
__
- d e all'infinito. L'indeterminazione viene eliminata mettendo in evi
denza, sia al numeratore che al denominatore, la potenza di x con esponente mas_
simo. Per esempio, si voglia calcolare il limite seguente:

__
'i2

,.
lm

A(x) _ . .
B(x)

+cx+d = axn+bxn~

_____ __________
aiXm+b]Xm-1 + .+Cix+d!

con

n, m

interi positivi.

x-+

Z fi 0

li numeratore di grado n ed il denominatore di grado m


U
/U tJ Q Z U a
inel
H S -L . w
w uw
,..
Sii proceda
modo
seguente:
a) Si metta in evidenza al numeratore ed al denominatore rispettivamente

(x-a)n_mQ,(x) _ O-lj

r ,

primo caso si dice che, per x -* a , A(x) un infinitesimo di ordine infe^v^1*'


>re a B(x).
- secondo caso si dice che, per x
a , A(x) un infinitesimo dello stesso
dine di B(x).
1 terzo caso si die
:e che> Per x - A(x) un infinitesimo di ordine supe*
-re
o /*
-A^ a B(x).
ci porta alla conclusione che il limite di un rapporto tra funzioni infi*
tes ime:

se il numeratore un infinitesimo di ordine inferiore al denominatore;


t0
se
numeratore .-- un ai
infinitesimo
di ordine
superiore al denominatore;
ISA il
n,ma,o+.,
orarne superiore
al denominatore;
m i t o js
numeratore
e* Hpnnm-i
no*
^
numeratore e denominatore sono infinitesimi dello stesso ordine. In

w v q u

x"(a+ l
Si ottiene cos il

lim
x-+

xm (a1 + b

x*-2x+2x-l

ed 1

a \

+ Xn_1 + xn

+ ... + ^

+ $ )

lim^ ^ q = 1 = * Quindl tuttl 811 ad"


X.
-"**A
' 00
dendi con x*^ al denominatore, passando al limite, si annullano. Rimane da
vn
ax1
considerare, ed limite, il rapporto
aix

b) A questo punto si tenga presente che

Ebbene, il limite dipende dai valori di


Ter tM a p io * 1 i uno aero del polinoaio xl,*2*2x-l . Poich
lordine di molteplicit dello sero x 1
1
1 *e 13.

finitesimi dello stesso ordine] = lim


x- 2

h
Qi(x)

lim
x- a B(x

x 3- 3 x 2+4

lim x3-2x+-4x+8 = *im (x -2)2(x +2) = Lessen^ numeratore e denominatore in

(X ~a)-n-Q^ - X(x-a) Q2(x)

ssono presentarsi tre casi:


se

x-*- 2 , il numera

* 0

tore un infinitesimo di ordine superiore al denominatore

sa si deduce dai limiti (3) e (4) ?


limite

ed

m.

Possono capitare 3 casi:

(x-l)(x*l),

63

1)

se

n < m

2)

se

3)

se

axn
a
a
,.
A(x)
lim
t = lim
m = lira ~ Z~ ri =
= 0 ;
B(x)
atx1
v
n
aj

x-*
x-* =>
1
lim
x**

nostro caso:

a
=~

' '

: uguale al rapporto dei coefficienti di grado


massimo;
,

A(x)

n > m

Ora quando il

A(x)

llffi
x-+

iu i=

ax

lim
x-*-

a aa
a l

lim f(x) = , si dice che f(x) un infinito per x-*


X+ oo
A(x) un infinito di ordine n rispetto ad x. Infatti:
A(x)
axn+bx n-i + .... +cx+d
lim
lim
TT
X+ oo
x-*
B(x) un infinito di ordine
lim

rispetto ad

x.

Nel

Infatti:

B(x) _ , a ^ + b i x -^ ..... +c,x+d,


- l a
---- 1---- 3 ------ 1--- L = aj

X-*-

X-*

Alla luce di tali considerazioni si conclude che il limite di un rapporto tra


funzioni infinite:

0
se
il numeratore un infinito diordine inferiore al denominatore;
|
e
se
il numeratore un infinito diordine superiore al denominatore;
finito se
numeratore e denominatore sono
infiniti dello stesso ordine.
sto ultimo caso il limite dato dal rapporto dei coefficienti di grado massimo.
Esempi.
. u .

J i h i i i - . xl
lim

*3<3* ; ?

lim
x-* "

X+ oo

Infatti il numeratore
re (M .

100. lim
x-*-

1*x 5+ 7 x + 1

2x5+7

un infinito di ordine (3) inferiore al denominato


*
x5(1*+ x + 7 5')

= lim ------*
x-*-
x 5(2+ ; 5)

L+0+0

2+0

= 2

Infatti numeratore e denominatore sono infiniti dello stesso ordine.

101. lim
X-*- oo

l i t i

x -1

lim
x-*

x 3(l+ 1 )
----- ;
= lim
X-*x(l-

2(1+ x3>

-------- j - (1- 1 )

Infatti il numeratore un infinito di ordine superiore al denominatore.

3.2.- INFINITESIMI ED INFINITI. ORDINI.


I concetti di funzione infinitesima o infinita introdotti al 5 3.1 sono im=
portanti perch risultano molto efficaci nel calcolo di taluni limiti. Fornisco3
no infatti a chi esegue il calcolo una chiara indicazione sul risultato. La loro
applicazione utile, non solo al calcolo del limite di funzioni razionali frat3
te, ma anche al calcolo del limite di funzioni irrazionali o trascendenti.
Generalizziamo allora il concetto a funzioni di qualsiasi tipo.

Inq

Indicando con f(x) e g(x) funzioni di tipo qualunque, f(x) infinitesima


d'ordine n rispetto ad x-a (infinitesimo di confrnto ()) se:
lim
x+ a
Analogamente

g(x)

g(x)
(x-a)*11

Dovendo allora calcolare il


se

n < m

se

n > m

finit0-

infinitesima d'ordine
lim
x* a

*1 * 0

'x a '

lim
x- a

i.2 / 0

rispetto ad

x-a

se:

finito.

f(x)
) ( , tale limite :

perch il numeratore infinitesimo d'ordine inferiore al de


nominatore;
perch il numeratore infinitesimo d'ordine superiore al de,
nominatore;

0.

I =- j-l

se

n = m

perch il numeratore e il denominatore sono infinitesimi del^


lo stesso ordine.

Quanto si detto per le funzioni infinitesime si pu ripetere per le fnzio=


ni infinite. Cio: f(x) infinita di ordine n rispetto ad x (infinito di
confronto (0)) se:
, >
lim

= Hi
0
finito,
x-
x
Analogamente

g(x)

infinita di ordine
lim
x-*-

kj Dovendo allora calcolare il

se

n < m

oo

se

n > m

se

n = m

l -=

11
*2

= i-2 S4 0

lim

rispetto ad

se:

finito.

f(x)
, tale limite :
gtxT

perch il numeratore un infinito d'ordine inferiore al de=


nominatore;
perch il numeratore un infinito d'ordine superiore al de=
nominatore;
perch numeratore e denominatore sono infiniti dello
ordine.

Per concludere, quando il limite di una funzione d luogo ad una forma


terminata del tipo

oppure

^ , se ne pu determinare

il

stesso
inde

valore mediante un

confronto, rispettivamente, tra infinitesimi o infiniti.


W

u lu.
l>*\

*<-T a
*

dw<*>~*-

le

Q- /<
'

Wr#.

X -<*)'

(*)

L'infinitesimo di confronto :
x-s
ee
x* a
finito e non nullo;
x
ee
x* 0 i
l/x
ee
x- - .

(**){L'infinito
x
l/x
j l/(x-a)

di confronto A:
ee
x- - :
ee
x* 0 ;
se
x* e .

fo
Lih

/r/r

- Cr

0.

->-- -

'U-- t* -

65

3.3.- LIMITI DI FUNZIONI IRRAZIONALI.

(*)

In base al tipo di funzione irrazionale, il limite pu essere immediato da*

. .

re luogo a forme di indeterminazione del tipo


Esempi :

g , - , +- , etc.

,.
lim.

A - l _ 1-1
0
x-i " i-i = 5

(cfr. es. 102)

lxm

/(x+2)-/(2x)
A x -2)

(cfr. es. 103)

x+ 1
x+ 2

x+A

*xm

x- +

A-A
_ 0
= /(2-2) " 5

2A+x

+0O+

4
+

(cfr. es. 107)


(cfr. es. 113)

/(xz+5x+6)-x = +>-<
lim
x-*- +
____ 3x-2_____
-t-
+ 00+00

llflV

7(i*x-l)+/(x+l)

lia

^()*Ax2+l) = 0 *(+*)

X*+ T*

(cfr. es. 108)

(cfr. es. 109)

x-*Tanto le funzioni razionali, quanto le irrazionali che, al limite,


a forme indeterminate diverse dalle

dan luogo

, si possono manipolare per ri

condurle alle precedenti tre forme di indeterminazione. L'ultimo esempio, infat


ti si pu scrivere:
^r (xz+l )
e*
.
oo
lim /{- j -} = , ricondotto quindi alla forma - .
x+ +
X
Fissiamo quindi l'attenzione, nel caso di limiti di funzioni irrazionali, sul
0

.fcoao .
0

le forme

Caso . Si
in
tre modi:
1) mediante
2 ) mediante
3) mediante

tratta sempre di eliminare l'indeterminazione cambiando la funzione I


un'altra avente lo stesso limite. Tale scopo si pu raggiungere in 1
j
razionalizzazione, del numeratore, o del denominatore, o di entrambi.
opportune scomposizioni,
particolari artifici.

Esempi.

102. lim

A- l

x-1
5
x* 1
.
.
. ,
.
1 ) Razionalizziamo il numeratore della funzione:
Cosicch : lim

A-l
- j g = lim

x-- 1

/x-l ,/x+l
X1
x-l*7x+l * (x-i)(7y+i)
*

= lin\ TxTT * iT * ^

x+ 1

x+ 1

2) Si pu scomporre il denominatore^considerandolo una differenza di quadra


ti. Cosicch:

( )

66

lim
x- 1

A-l
x-l -

A-l

(A-l)(A+l)

= lim

X+ 1

Prima di affrontare questo paragrafo i bene che lo studente riveda nella


prietE dei radicali. Per la raiionaliziaeione dei radicali cfr. I 1.3.

______ 1___1
A + l " 1+1 ~ s

P.2 il i 1.6 per le pr


~

- 5 Razionalizzando sia il numeratore che il d e n m t a

103. lim

/(x+2)-/(2x) /(x+2)+/(2x) /(x-2)


(x+2-2x) -/(x-2l
" T H - a )
V ( x + 2 W ( 2 x ) 7(7=21 (x-2){ /(x+2)+/( 2x)}

t0re:

= ___-(x-2 )/(x-2 )

Cosicch :

( x - 2 )(/(x + 2 )+ /(2 x )}
,

/ ( x+ 2 ) - / ( 2 x )

-x,.
-(x-2) /(x-2)_____ -,
V* ,2
w) , , _ 0_ ,
2+2
llm. (x-2){/(x+2)+/(2x)}
A x + 2 )+/(2x)
C
** 6

^x+1
0
- 1+1
104. lim
x+1
- 1+1
6
x-+ -1
l ) Razionalizzando i l numeratore:
x +1
n 2

lim

x+ -1

lim
x - -1

/x+1 / x 2- /x + l
l/'x+l = lim
x+1
X+ -1 x+1X 2-)x + l
1
1+1+1

= lim

(x+ 1)( / x 2- /x + l)

X+ -1

/ x 2- /x + l

2) Scomponendo in f a t t o r i i l denominatore, considerato come una


3

cubi ( c f r . 1. 2) :

x+1 = ( / x + l ) ( / x 2- /x + l)

.
/x+1
..
lim = lim
x+ -1 X

x- -1

/x+1
..
5-------- 5----- 3------ = lim
( /x+1 ) ( / x 2- /x + l)
X+ -1

x+1-2/:
1+1-2
-24
105. lim
(x
x-* 1
1) Razionalizzando i l numeratore:

lim

x+ 1
, = ^

1
1
-s-----?----- = - .

x + l-2 /x (x + l)+ 2 /x _
( x - 1 ) 2 "(x+ l)+ 2/x =

(x-l)2
(x+l)*-Ux
(x~l)z
.
(x-l)z(x+l+2/x) * ^ m i (x-l)z (x+l+2/x) * ^

2) Scomponendo in f a t t o r i n e l modo segunte :

x-*

x + l-2 /x
(x -1 )2

1
x+l+2/x =

x + l-2 /x = ( / x - l ) 2

( x - l ) 2 = { ( / x + l ) ( / x - l ) } 2 = ( /x + l) 2 ( / x - l ) 2
lim

s i ha:

T^ rp -

(1+1 )'

1_____ 1

^ m1 (7xi)2(/x-i)2 = ^

/ ( x 2-i>)+x2(x -g )
106. lim^+ /{x (x-2 ^}+/(x2- M

0
5

l ) Conviene scomporre n el modo seguente:

/ ( x 2-M +x2(x2)
/{x(x-2))+/(xz- M

/(x-2) >/(x+2)+x2f/(x-2) )2 _ /(x -2)(/( x +2)+ x 2/(x-2))


/x/(x-2)+/(x-2) ./(x+2) "
/(x-2) *{/x +/( x +2) }

lim
x+ 2

sonata

s i ha:

/ ( x 2-U )+x2(x -22)


..
/(x +2)+x 2/(x -2)
A+U 0
) } + /(x 2- M " ^ m2+
/x + /(x+ 2)
= Ts+TT

lizza n d o i l denominatore] =

/2-2
22+2 ' /2
2

_ 2(/2-2 )

2-4

C osicch:
g

/ 2+2

[razioQ

2 - /2

2) S i pu raggiungere l o s t e s s o r is u lt a t o m oltip lican d o numeratore e di


m inatore per

/( x - 2 ) :

/{ x (x -2 ) } + /(x 2-4 ) /(x -2 )

, (x-2)/(x+2)+x2 (x-2)/(x-2) _ (x-2){/(x+2)+x2/(x-2)}


A (x-2 )+( x-2 )/{ x+2 )

(x-2 ){ /x+/( x+2 )}

C osicch:

/(x2-U)+x2(x-2) _ . .
/(x+2 )+xV(x- 2)
__ 2_
x(x-2 )}+( x ^-1 ) " *% +
/x+/(x+2 )
' /2+2

..

in gli esempi considerati il caso

non-dovrebbe pi presentare difficolt, a

io che non si abbia scarsa familiarit con l'algebra elementare.

Mio

. Anche in questo caso si procede come per le funzioni razionali frat*


te, cio l'indeterminazione viene eliminata,, in generale, mettendo in
ide.nza, jia al numeratore che si denominaire,"l potenza di x con esponente
ssimo. Occorre per porre l'attenzione sul fatto che:
) Gli esponenti sono frazionari, si ricordi infatti che n/xm xm ^n .
) Portando fuori dalla i-aAsey
indie# __n,.(pari.una potenza di x, talvolta
compare il. modulo (*) . Esempi:
/x2 = |x|

/xu = x 2

/x6 = |x|/x2 .

) Nel radicando (che un polinomio razionale) per x-+ pu talvolta presen


tarsi la forma indeterminata - . In un caso come questo il limite sem
pre infinito. Infatti:
lim

A(x) * lim

axn+bxn_1+ .... +cx+d = lim

xn (a+ - + .... +

( a+0+0+ .... ) ~ 00
Pi precisamente:
fa > 0
In pari
fa < 0
fa > 0
per
A(x)+ +
per
A(x)+ +
(n dispari
\n qualsiasi
; x*4 -
x+ +
fa > 0
ra < 0
per
per
A(x)+
A(x)+ -
\n qualsiasi
\n dispari
ra < 0
,A(x)- -<
per
\n pari
di un polinomio razionale da luogo ad una
concludere: il limite per x+
"urna algebrica di infiniti di ordini diversi. Fra essi prevale quello di ordine
.ssimo (potenza di x con esponente massimo). Pertanto nel calcolo si possono
ascurare gli infiniti di ordine inferiore.
A(x)+ +

per

Esempi.
4
+CO+00
x+/x ______
07. lim
2/x+x * ++00 +oo
x-*- +
x+/x
. xfl+(l//x)l
,.
l+(l//x) - lfp _
lim
a __ 3 Ina
x{l+(2//x)} " ^im
TZ
y2
//xj
/77\ "
^ '
l+(
= 1+0
2./x+x
x-*- +
x+ +
x-*- +

Ti

** limite e

ancora dato dal rapporto dei coefficienti di grado massimo. Si pu procede


re anche trascurando gli infiniti di ordine inferiore ad 1 ():
x+/x
..
x _ ,
llm
2^c+x '
x X
x+ +
x+ +

3x-2
i .
Si osservi che il limite infinito
08. lim
/( Ux-1 )+/(x+l )
x+ + '
perch, per x+ + , il numeratore un infinito di ordine 1 e il denomi
;*)

SI vede a tale scopo, P.2, i l.A-

/* , riepettivasiente
Si pud allora trascurare quello di ordine inferiore ().

) Nella funzioni al numeratore a al denominatore ci sono due infiniti:

di ordini

natore un infinito rii ordine rispetto allinfinito di confronto


fatti:

/(U x-^ ^ / ( x + i ) _ x+m+


lxm
x-<- +

/{x(u ~ ) } + / { x d + j)>

x{3-(2/x)}

+ (3-0)

x(3-(2/x)}

lim
x* +

/x{/(U- ^)+/(l+ ^))

/(!*- -)+/(!+ -)

+ _ ...

= AT-)+7( ilo) ~ ~
109. lim

x. In

x (3 -: 2)

/(l/x)/(x2+l) = 0*(+ )

lim

x-> +

* (;) = lim

^ * x 2 ^ 3} = lim

X-r f a

/x

*'x,
,+?Xi+3+
/(
x '*+3
x 2+ 3 + 7 5 ) =

* lim

^ 7

+3^7 + 3 ^

X-* +

+00

X-*- +

.
110. lim

2x2-5+/(x**-3x+l) _ +
x-l+/(x*+x-2)
~

x-> +
Si osservi che: il numeratore un infinito di ordine 2. rispetto ad x (pre,
so come principale); il denominatore un infinito di ordine 2 rispetto ad
x (preso come principale). Quindi il limite certamente finito. Infatti:
2x 2 -5-/{ x *(1--2? +

7 5

)}

2x 2 -5+ x 2 /(1 ^

x - l + Z l x ^ i ^ -^5
X

)}

x 2{2--^2

x-*

+*

+/(1 h

x - l + x 2/(l+

+ l S )}

= lim

x- +
Caso c o -

lim

lim
x-*- +*

x2ix

73
X

71 ;)

2+0+1
* 3
0-0+1

+/(1+ "x5 ""x5* ^

Questo caso si riconduce, con trasformazioni della funzione che non

i
mutano il suo limite, al precedente

j . Come?

Dipende dal tipo di

finzione.
In generale, comunque, essa della forma: ^/'A+'Vb ' con A+
(per
* 0 e B* (per x-* ) entrambe razionali intere. er~'eiiminare l'indeter=
Binazione ( -) basta moltiplicare e dividere la funzione per:
L

(+)i+1*n/(An-iBi_1).

con

i = 1, 2,

wl
111. Se per esempio si deve calcolare il:
3
3
lim
{/(x-l)-/( 2x)} = +00-00 , il fattore razionalizzante :
x+ +
3
f. (+l)i+1^{(x-l)3-i.(2x)i-1 ) = +?(x-l)2+?{(x-l).2x}+^(2x)2

1
e quindi il limite diventa:
lim

(^(x-l)->(2 x)).|^-~^ 2^

X-+ +

2x(x-l)_)+j(Ux2 ) =

/(x-l)2+/{2x(x-l) }+7(lx2 )

x^2x
x+ + ^(x-l)2+?{2x(x-l)}+^(Ux2 )

= lim
x

--------- ^(x+lL
^ ( x - 1 ) 2 + ^ { 2 x (x - 1 ) } + ^ ( U x 2 )

69

- / x(l+)

-xd+)
lim

* '

= lim
/x2{7(l--)2+7(2--)+A}
x -* +

x-* +

112. lim
{x+Ax^+l)} = -+.
x-- -

^(5xt-3x-f-l)-i-2x-t-)(x2-i-l)

/(l--)2+/(2- - )+A

1+/2+^*

ll6 i r .

Per poter applicare la (1) necessario ri<


re gli addendi a radicali aventi lo stesse?'^

dicer Per questo si deve porre x = -/x1*. Il segno (-) scaturisce dal "*
to che per x-*- - , il 1 membro tende a - e quindi, perch sussista jA
guaglianza, anche il 2 membro deve tendere a -. Il fattore razionaliZ2s^
-/x4+/(x1
'+l)

te della funzione

Si pu anche scrivere:

~ 2 x 4 ( x 2+l)

lim
x-*

rAiX^-SX+l) n 1
+
1
4, , . +1f" -+
2x+/(x2+l)

lim

{---

+1

+1

. 1
2x+7{x2(l+ 7 )}

x-*- *

l ----- T ~ l -----f

2x +x 2/ 3>/(1+ ^ 7 )

x-> -

va scrivere

x- -

munque, familiarit con entrambi i procedimenti.

xAl-x"

x-*-

+"TJ)

Cosicch il limite diventa:


1..

= lim

+11

/(x1*+1 )3-x/(x**+l)+x2/(x^+lj-x3

0+
+Ci-=
O

+00+00+00+00

/(x2+l) = /{x3(^ + -^3)} 0 x/(^ + 5).

+1
si pot^

E' meglio prendere, coi *

'

Per quanto riguarda i limiti di funzioni irrazionali che danno luogo agli altri
casi di indeterminazione elencati nella TAB. VI , si cerca di ricondurli ai casi
*

precedenti

113. l i m
{ 7 (x 2 + 5 x + 6 ) - x } = + -
x-*- +

Xl/(5-4i +-3 )
= lim
{
i
T --- iT --- +1} = lin
{-- T T 2
+1} =
x-*- - x(2+x- 1/ 3*/(l+ j)}
x-+ -
2+/(- + - j) '
x
x
x
3
Anzich ricorrere ad esponenti frazionari, l'espressione 7(x2+l)

7(xl*+l)3+|x| /(x'*+l)+x2*7(xl*+l)+|x3|

r "X^ (5_ X5 + 7 i)
+1) = lim

(+l)*+1 /{ (x^+l)1*-^* (x1*)i *} = /(x*+l)3+/{(xu+l)2x*}+/{ (x1*+l)x8}+'x12

2x

7(x2+l)]

prevale su

|X |( 5- ^7 +^ 5 )

[poich al denominatore

(- , -).

Indichiamo allora dei metodi generali validi per qualsiasi

tipo di funzione, per mezzo dei quali ci si pu ricondurre a g o - .

t2+5x+6-

lim
{/(x2+ 5x+ 6 )-x}v f o y ^ x'*'^|'*'x =
/(x 2 +5x + 6 ) + x
/(x ^+5x +6 ) + x
X-* +>
x-*- +
_ .
5x+6
Il limite finito perch sia il numeratore!
x^ m + /(x 2 + 5 x + 6 ) + x
che il denominatore sono infiniti di crdinet|
per X- . Infatti:
lim
x-* +
114.

lim

x{5+(6/x)}

|x|/(l+ fj + ^-)+x
X
X1

= () = lim
x- +

{5+(6/x )}

x{/(l+ 5.+ t )+1}


x
xz

{/( x 2+ 9 x + 3 ) - x ) = +OO-OC

?.!,,, . _

x2+9x+3-x2

lim
{/(x2+ 9x+3 )~x)
=
7(x ^+9x +3)+ x
^
/(x 2+9x +3)+ x
x-*- -Ho
x{9+(3/x)}
9+(3/x)
9
lim
----- -------- - lim

= ~
x-> + x/(l+ V- + -\)+x
X

+
/(1+
+
-^)+l
2
Y*v
v 4
X
X

X
115. lim

0 ALLA

i l'metodi indicati sono in generale validi per qualunque tipo di funzione, ma


{ovvio che in taluni casi pu essere pi conveniente un particolare artificio/
con il quale si raggiunge lo stesso scopo.
.*
Per semplicit indicheremo con f(x) e g(x) , o meglio con f e g , delle
funzioni qualsiasi, algebriche o trascendenti.
1) Da

x-+ +

3.4.- COME RICONDURRE LE FORME INDETERMINATE ALLA

CH

a -5 -

Sia:

lim f(x) = 0 , lim g(x) = . Si cerca il lim f(x)-g(x) = 0.


x-*- c
X-+ c
x-*- c
f
r v - j - 1 - r T
f
0
0
Si pu scrivere: f*g
W
lim f,g = lim 7g = A = 5
0 : Quindl: x-^
c
x-> c
0
Esempio:

(7(x2-3x+l)-/(x2-l)} = +-

lim

tgx*log

x-v } u

= (*0) = lim

x-

ig(2x/) _ 2 _

ir

CtgX

x-* -
r ./ /

>

/{ x 2d -

= () = lim
x- -

()

!
'70

/ ( x 2- 3 x + 1 ) + / ( x 2- 1 )
..
x2- 3 x + l - ( x ^ i i l *
lJvx^xIlI/cx^-!) = X __ A x 2-3x +1 ) ; T U ^ T

-3x+2

lim
x - -

>

_3X+1)-/(X

Si ricordi che:

^ +

1 5 ) }+/

{x 2( 1 _

= lim
5)

x - -

-x(3~(2/x)}
-x{/(l- 2 + 1 )+/(i_ .Ij)}

/*J -|x|.

Per

/**

-x(3-(2/x)>

!x | *

1*1 - -X

1+1

|x |{ /( l-

+ - I 5 ) + ( ! - - ^ 5))

4)

Da
Sia:

O**

a .

lim f(x) = 0 , lim g(x) = .


x-*- c
x-*- c

i pu scrivere:

f*g =

Quindi:

Si cerca il

lim f(x)*g(x) = 0*.


x-*- c

lim f-g = lim


X-*- c
x-*- c

= yyg-

Esempio:

lim
(x-Jir)*tgx = [o+ -(-)] = lim
, ,5^1 \ =

*
J
1 + /tx-jir;
+
x- Jir+
X-*- 2 TT

Esempio:

lim
x2e-x = [(+)*0+] = lim
x-*- +
x-*- +

x2/ex =

713

La forma

0*

pu essere quindi trasformata m

oo

oppure

- .

Si sceglie

l'una forma o l'altra a seconda che sia pi facile calcolare il limite nella
0

forma Qt o nella forma co- .


Da

O
a x

-H*-

oo

Sia:

lim f(x) = + , lim g(x) = + . Si cerca il lira (f-g) = +- .


Si
x+ c
X-*- C
X-- c
f^g ' 1 _ 1
.
I _ 1
f g
g
0-0
. Quindi lim (f-g) = lim

pu scrivere f-g = Y/fg" =


0
,,
X** C
c
Questo il metodo generale, a meno che non si possa eseguire la differenza
f-g , o la razionalizzazione nel caso di funzioni irrazionali. Esempio:
1 _ 1
_1_
1/senx
1/x _ senx-x
1 ,
. .. ff(x) = 1/x
g___ f
lim
(xi - senx ) Qulndl: |g(x ) = i / Senx '
1
~ xsenx
l7fg
x-i- 0+
1/xsenx
lim
( - -- - ) = lim
senx x = n ? = ? . Si pu ottenere lo
n+ x
senx
n+ xsenx
0-0
0
x+ 0T
x-+ 0
1
senx-x
stesso limite effettuando la differenza: senx

Cosicch

lim
(/x-ctg-) = +-ct,gO+ = +-(+) = +0O-W.
x-+ +
1
tg/x
f_ _ ctg(l/x)
/x _
Cosicch :
tg(l/x)//x
S7fg
/x*ctg(l/x)

Esempio:

,/
,1< .
(/x-ctg-) = lira

lim
X+

tg(l/x)-(l//x) .. 0-0 _ 0
% g (/x )7Ti7- - 0/ " 0

X-*- +oo

Talvolta conviene porre

f(x)-g(x) = f(l- f) = g(- -l) ed esaminare il limi,

te per x-*- c di - (o -) che della forma %. Risolta 1 'indeterminazio


f
g
ne, tale limite pu dare:
+ lim (f-g) = oo(l-n) = 0
i * 1
x-- c
(cfr. caso 2)
lim (f-g) = oo(l-l) = "0*0
lim | = ' 1
x-*- c
x+ c
-* lim (f-g) = oo(l-co) = CO
.00
X-+ c
Da

0.

0**o

Dalle forme indeterminate esponenziali si passa alla 0 , in base alla ap=


plicazione di quanto detto nella nota di pag. 48 , nella quale si dimostra
to che per x > 0
e b > 0 (e diverso da 1) si pu scrivere l'identit:
x = t>logbx . In generale quindi

z(x) = ^logbz(x)

logaritmi naturali) diventa:

c^e -per

b = e

(base dei

logalx)
i(x) * e

fV

Ognuna delle forme indeterminate esponenziali (0, , l ) scaturisce dal li

rf
mite di una funzione

z(x)

del tipo

{f(x)}

g(x)
{f(x)}g(x> = elog{f(x)}

g(x)

, pertanto dalla (1) si hai

g(x)logf(x)

(2 )

if(x)} S(x) = (O+)0+ .

a) Se

lim f(x) = 0+ e lim g(x) = 0+


-+
lim
X-r- C
X-r- C
X->- C
Applicando la (2) il limite cercato si trasforma in:
=glogf
o+(-~)
lim fg = lim e'
Si calcola allora il
x- C
X-+ c
nito o infinito), cosicch :
lim fg =

lim glogf
x-> c .

( f |

X-+ c

g(x)
lim f(x) = -h e lim g(x) = 0
+
lim if(x)}
x+ c
x->- c
x-*- c
Applicando la (2) il limite cercato si trasforma in:
= _0.(+)
lim fg = lim eglogf
"
. Si calcola allora il lim glogf = l
x->- c
x->- c
z
i
^ c
nito o infinito), cosicch :
lim fg = e .
x-> c
b) Se

c) Se

lim f(x) = 1
e lim g(x) =
lim {f(x))e ^
x-- c
x->- c
!x-i- c
Applicando la (2) il limite cercato si trasforma in:

lim fg = lim eglogf = e ^ogl = e"* . Si calcola il


x-*- c
x->- c
nito o infinito), cosicch :
lim f = e .
X-+ c

(o+)

= l".
'

lim glogf = A
x+ c

.I
(fi^

Dalle forme indeterminate logaritmiche a l l a oppure R .


M
o
Le cinque forme indeterminate logaritmiche (cfr. TAB. Vi) si riconducono fa=/

cilmente alla ~
(o^
iO
Cl o )
t

(fi

( la

prime quattro^) e alla

l0gab = I S
formula che muta la base di un logaritmo da
naturali). Cosicch:

(la quinta)

ad

ricordando che:

(base dei

<3)
'
logaritmi ,!
-

ns
a) Se

lim f(x) = 0+ e lim g(x) = +>-*


lim log g = log + (+>)
x-- c
x-- c
X-+ c

Applicando la (3) il limite cercato si trasforma in:


li

loef8 - li.

X-*- c
b) Se

lim
x-r- c

f(x) = 0+

g l

X-*- c
e

lim

g(x) = 0+

X-*- c

lim

log g = log .<0+ ),

X-*- c

Applicando la (3) il limite cercato si trasforma in:


lim log-g = lim 2SS-=
= ^
.
x-, c
f
^-i- c
lgf
log(0 )
-
X
lim f(x) * +00 e lim g(x) = 0+ - lim log g = log (0+ ).
x+ c
x->- c
x-* c
1
+
Applicando la (3) il limite cercato si trasforma in:
c) Se

lim log-g = lim l2Sf =


x_> c
f
- logf
log(+~)

.
+
'l

d)

Se

lim

f(x) = +*

lim g(x) = + *
x-*- c
Applicando la (3) il limite cercato diventa:
x-* c

xim c l0gfS = ximc W

lim log g = log+m(+>).


x- c
"

'

e) Se

lira f(x) = 1
e lim g(x) = 1
-
lim log g = log 1.
x-* c
x-+ c
x* e
1
Applicando la (3) il limite cercato diventa:

X- c
lim

3.5.- ESERCIZI PROPOSTI.

logfg - lim

- iig =

x-+ c

Calcolare i seguenti limiti di funzioni razionali ed irrazionali.


... . .
2x2-3x-<5
j 1173x^-10x+4
J
x-*- 3
X-*- 1
118. lim
(x 2-5 x +6 )
x- +
119. lim
x-*- +

xi-x+l

1 M - Ita

X-*
121. lim
XZ1
*
122. lim - 4 ~ l
x^+x+l
x-*-

124. lim
x- +<

.it o ).

125. lim
x- +
126. lim
x- 2

131. lim
X-*- 1

/(l+x5)+/(l+x3)

/(l-x 3)

132. lim ~ f r ~ --x- 2 3-/(5x-l)

x 2+x -2

/2-/x
x-2

133. lim
x-> 1

127. lim
/x{/x-/(l+x)}
X-r +*

5x-/x
134. lim
x~ +*> x+3/x

128. lim

i ? + l -2
135. lim
----S--x- + T 2 - l +1

x-*

X-ra 'x2'l)/(x3-2)

129. lim
x{/(x2-5x+6)-/(2x2-5x+3))
x+ -00

<

Trasformare le forme indeterminate


0

g oppure - ,

cui danno luogo

seguenti limiti nelle

forme

136. lim
Vx
x-*- +

141. lim
{logx-logsen2x}
x-i- 0+

146. lim
x-v 0+

137. lim xctg2x


x- 0

* x
u-*v 1

147. lim
x-* 0+

138. lim (l-xHg^l


x- 1

143. lim
(x-x2log(l+ h )
x-> +

148. lim
x-* 2

139. lim
x2logcosj
X- 4

144. lim
xx
x * 0+

149. lim
x- 0+

140. lim
tgx^e1/*
x- 0+

145. lim x1/*1-*)


* 1

150. lim
x- 0+

74

f e ' - 1

i*

x)X

Soluzioni degli esercizi proposti,


i2x 2-3x-9
18-9-9
c 0
n
117 ' ^ "3 3xZ_lx+U ~ 27-30+U
1 0
m

118. lim
(x 2-5x +6) = * . E' una forma indeterminata, ma poich
x-* +
finito di ordine (2 ) superiore a -5x
l), prevale +. Infatti:
lim

x+ +

119. lim
x ~x+1 =
.
x-* +
x
+

2 ii
x-x+l

lim

. iL

x 2(l- 2 +-22) = +(1-0+0 ) = +


x
x2

x 2 (l- - +
x
x 2

..

..

3x 2+x -2 _ ..

lxm
x-*-

Ux2+x-l

3+3

llm
x-* -

x
X

x?; _ 3+0-0 _ 3
U+0-0
h* '

/i U +11 _ 1
1 x
X22(
'
.
- 2)
x

x2

Il numeratore un infinito di ordine superiore al denomij


natore, quindi il limite oo. infatti:

00
..

J 2lf c li
x -1
x^+x +1

x 3 ( 1 + ( 3 / x 3 ))
..
x{l+(3/x3))
x 2r-(i/x2)} = lx l-(l/x2)
X** C

C O*

T ~ = *

Il numeratore un infinito di ordine inferiore al deno


minatore, quindi il limite zero. Infatti:
__ l~(l/x-j = i_ - - o
x d-(l/x)) s j_j;m

122. lim
X+ *
lim
x-+

x2( l + + ^

5)

x (!+ j + * ^ 2 )

f2_,/3X+l

123

a .v J .

X** +*

Essendo numeratore e denominatore dello stesso ordine,


il limite | , eguale al rapporto tra i coefficienti
dei monomi di grado massimo. Infatti:

U O . li. g l * * . =
x-+

x 3+3 _

x(l- - + ~ u ) = +00,1 = + .

j _m
= j_lim

x-+ +

121. lim
x 21 "
X-**

(di ordi e

Il limite +, dato che il numeratore un infiniti


del 2 ordine e il denominatore un infinito del 1*
ordine. Infatti :

S lim
I Iffl
=

x+ +

lim

lim

(x 2-5 x +6)

x-+ +

x' e un

/2 *

124. lim

x-+ +

2+ /5 * x - ( /2 + /5 )

= / 2 + / 5 - ( * /2 + / 5 )

8
<4
/ix+l J+V i
)
AQOIQO
+00
.
.
...
y*--- 1 y --- ----- - =
. Numeratore e denominatore sono mfini.
/(l+x5)+/(l+x3)

ti dello stesso ordine, quindi il li=


mite finito. Infatti:
|x|^(l+~ 5 )+ |x|/(l- -^i,)

lim
x-+ +
125. lim
X-v +

lim
x-+ +

2-/3
0

x(/(i+ -ja)+/(i- \ ) }

1+1

X / A +l)+^(-^ +1)}

1+ 1

= lim

x/(-TJ +1)+X^(^-J +1)


X

^ix l l = - .

X t+ X 2

co

^ x2(
x - i
x

2+x-2

X-- +

I =1

Il numeratore un infinito di ordine inferiore al de.


Infatti :
nominatore, quindi il limite zero
1_
/( -A- )
x/(x - TX2
5)
/lx
x2
= lim
= lim
= 0+
X + + x(l+ - - ^ 2)
x-+ + x2( l + - f 5 )
X
x2
75

Oppure:
/{x(llim
x^x-2.

xi/(l_ 1)

/(l- )

= lira

X->- +> X 2 (l+ -

x-* +

x
X

1___
+<(1+0-0)
/2-/2 M 0
6
2-2

lim
X-r- +

X 2 _ S (1+ 1 - -2-)

X X 2

I
H*

/2-/x
26. lim
x-2
|
x- 2
a) Razionalizzando il nuaeratore:
,.
/2-/x /2+/x _ , .
2-x_____
.
1
i
-/2
x-2 V 2 + A ' ^ 2 ~(2-x)(/2+/x) = ^ n2 -(/2+/x) = " 2 / 2 = I
b) Scomponendo il denominatore:
.
/2-/x_______,
-( </x - / 2 )
(/x-/2)(/x+/2) - ^ e2 m - > 2 ) ( A ^
"127. lim
/x(/x-/(l+x)} = +(+->).
x+ +

, .
s

-1

) =

i
= * ^

-/?
=n r

Trasformiamo la forma indeterminata


(+- ) razionalizzando la funzione:
~ ---- .
/x+/(l+x)

lim
/x(/x-/(l+x)) = lim
X- +~
** +- /x'7x+^ l +x) 3 f ^
lin\ /x{l+/[(l+x)/x]} "
l+/{(/x)+l}
X<+ +
w
X-*" +
0 pii semplicemente:

Pertanto:

= ( > =
/x+/(l+x)
2 -

i+i

lim

/x{/x-/(l+x)} lim
(x-/(x+x2)} = +>-
x- +<
x2-x-x2
lim
{x-/(x+x2) } . ^ - ^ < j - = lim
= lim
x+/(x+x2 )
X - +*
X- +
x-*- +
-1
_ -x _ 1
= lim
^ l+/{(l/x)+l)
1+1 = - }

Razionalizzando :

x-*- +

128. lini
x-> -

x-/(x2-l'
/(x 3-2)

*= lim
x-*- <
129.

."W.
= ( ) = lim
x-+ -

x{l+/(l-l/x2 )}

= lim

x/(l-2/x3)

-x
x{l+/(- +1))

x-|-x/fl-l/x2)} _

jL-Jxl^l-l/jL2! = lim
x-*

x/(l-2/x3)

x/(l-2/x3)

l+/(l-l/x2) = 2 = 2 ,

X-t- -O

/(1-2/x3)

-1
(Cfr. es. 127),

( -H*>-oo) .

x{/(x2-5x+6)-/(2x2-5x+3)) =

x-+- -
... _____ A 2 x 2 - 5 x
/( x - 5 x + 6 ) + / ( 2 x ? - 5 x +3)

-*.x2f+3.
/(x z -5x +6)+/(2x
lim

2 - 5 x + 6 - 2 x 2 +5 j _
2 -5 x + 6 ) + / ( 2 x 2 - 5 x +3)

^( x

Pertanto:

2 - 5 x + 3)

(/( x 2 - 5 x + 6 ) - / ( 2 x 2 -5 x + 3)) = l i m

x-*

-v3+3X
__ ______
/( x

2 -5 x + 6 ) + / ( 2 x 2 -5 x +3) - e -

-x 3( 1 - A )
lim

Per

-x/(l- - +-^j)-x/(2- - + -^j)


X X X
2
X
X2
x< .
= + .

x-*- -

x+ -> /(l- ^ + ^5 )+/(2- - +


X

x*

Se si vuole effettuare il prodotto bisogna ricordare che


x = -/x2

e quindi il limite da calcolare diventa:

lim
X*

130'

{/( x1*-5x 3+6x2 )-/( 2 X 1*-5x 3+3x2 )}

lim

/(x+M-?

lim
x- 0

131. lim

2-2 _ 0

x- 0

x*

indi si passa alla razionalizzazio


ne-

Razionalizzando il numeratore:

-.^x+li)-? /(x+4)+2 _
x-t-li-ti
,.
1
1
x
"/(X+1*)+2
^ m0 x(/(x+U)+2) = ^ m0 /(x+U)+2 =
^ U c x 2 ) _ ^(1-1) _ 0

1 / ( l - x 3 ) " 7 ( 1-1)

Scomponendo i radicandi

'

lin ^(l-x)-)(l+x)
,.
/(1+x)
lia T-.^ c x ) ( n - x ) } = --3
3
= l lm T/
=
x- 1
(1-x) (l+x+x2 )}
x+ 1 / (1-x )/( l+x'+x2 )
x-+ 1 (l+x+x2 )
- _-/(l+l) ' /2
3/,2.

=T
* <'(-) .
, A 1+1+1)
/3
3

lim

x-* 1

132. lim

* ig 3 l i i & ) i

_ ^-x2______ U-U

) -

>()

Razionalizzando il denominatore:

3+/(5x-l) _ ..
(2-x)(2+x)(3+/(5x-l)}
3+/(5x l) ~ ^ m 2
9-Sx+i---------^2-x)( 2+x){3+/( 5x-l) ) _ (2+2) (3+3) . 2k

= Tim
x

f e

0
5

X- 2 3-/( 5x-l) ~ 3-3

lim i*-x2
x- 2

...
0 piu rapidamente:

5(2-x )

/(x+l )-/2

/2-/2

133. lim ~(x2+3)-2


x-*- 1

0
5

2-2

. .
*
.
.
Razionalizzando numeratore e denominatore:

rA x + l ) V 2 /(x+l)+/2 /( x 2+ 3 ) + 2 i _ . .
lim
V ( x z+3)-2V ( x + 1 ) + / 2 * i/(x 2+3)+2' "
x-*- 1
= lim

(x-1){/(x 2+3)+2}

(x+1 )(x-1 ){/(x+1 )+/2} " ^

(x+l-2)f/(x2+3)+2)

(x 2+ 3 - ) { / ( x + 1 )+/2}

/(x 2+3)+2

(x+1){/(x+l)+/2)

= A2__ _Ji___ L_ i/?


/2 " * 2 '

2(/2+/2) " 2*2/2


|QO00
00

5x-/x
134. lim
x+3/x
x+ +

+<a

Al numeratore prevale x su /x . Essendo num


ratore e denominatore infiniti dello stesso or=
dine (l), il limite finito.
Infatti:

+CO

*(5lim

lim
x+ +

------ 7
X+ + x( 1+ 2-2)
r j

X*

+ -

-2

_ + *> +

(1/x 2 )(3+2x -2x 2 )

3+2x-2x2
llB* + 5-3x+x2

x-*- 0

tT

Al denominatore prevale

135. lim
2 +1 ~
x* 0+ \X* - X
lim
(1/x2 )(5-3x+x2 )
x- 0+

su

2 .

Oppure, effettuando le somme al numerat


re ed al denominatore:

3+0-0 _ 3
5-0+0 " 5
77

3 . lim
/x = lim
x l7x = (+) .
Si trasformi la forma indeterminata 0
x"*' +
x-v +
come indicato a pag. 73:
x 1 ' * = e (l/x)logx
c.
v
.........
logx _ +
Si calcoler quindi il Ina
---

,
X
x-> +< /
137. lim xctg2x = 0-
(Cfr. pag. 71)
x-*- 0
., ..

X --- X
0
7ctg2x
^ mo tg2x " 6
c)

x*

lim

x-<- 0

Ctg2x

x+ 0
~
y
0
0
cos2x g = l*r = x
x-> 0
sen2x
0
0

cos*x

2 ' = lim

sen x

138. lim (l-x)tgjrrx = (l-l)tg|ir = 0 .


x-+ 1
iim

- t

x^. ! CtgJTTX

tgsrrx

= -

(Cfr. pag. 71)


senlnx _ 0
c) lim (l-x)
c os |ttx
0
x-> 1

X-i- 1

l~x

logcos

- 0

+0 = lim

x-*- +

U 0 "o+ tgXel/X = (O+)el/0+ = (0+ ).e+ = (0+ ).(+).


.
a) lim
q

141. lim

el/x
=
+

CtgX

- 1/0+
+"
.
. .=- = 12.
CtgO+

. % ..

+0O

(logx-logsen2x) = --(->) = -+>

142 i f i - ^loe>c ~

Effettuando la differenza
la forma

tgx

tgO+
e

0+

.0*

lim

= o= " c r

= g .

= -+

- _i_ =

(Cfr- Pae- 72>


il limite viene del

g .

143. lim
{x- x 2log(l+ -)} - +- *logi = _.o . n
X-> -H

limite diventa della forma

0/0

con le trasformazioni :

! -log(l+ - )
U - X______
X
x-x2log(l+ i) = x 2{ - l o g ( i + )J_
ITx2

Si cerca il

145. lim
lim

+
O

lim
xx = (0
X-r- 0+

lim
x-- 0

Si cerca il
78

lim
exlogx
x-* 0+

(Cfr. pag. 73)

xlogx = (0+).(-) _ lim

l-x) = l1'
x
ll/U-l) = il/0 = ^
x 1^
1^ 1-*7

x- 1

x- 0+
= lim
x-- 1

lim
x+ 1

(Cfr. pag. 7 2 ). Per una nota pr


priet dei logaritmi (Cfr. 1.5T
si pu scrivere:

si CalCOler indi il

= 2-o g l ~

(Cfr. pag. 71)

] x-* 0
n+ e

x>
* 0+ ^ S E T

b) l i B - i ^ r =

0/0

a) lidi
x- o

+*

elogx/(!-x)

(Cfr. pag. 73)

1
1 6 -

tgxlog(l/x)
.
()tgx
= (+<)0+
= lim+ e
lim
V i
' '
x-*- 0+ X
x+
Si cerca il lim
tgx-logj = (0 + )(+ ) = lim

x+ o+

01

(Cfr. pag. 73)


-logx _
tgx-(-logx) = lim

X-- 0+

X-*- 0+

+00
+00

(Cfr. pag. 73)


(senx)tSX = (0+ ) .
147. lim
x-* 0+
,
.tgx
..
tgx-logsenx
lim
(senx) 6
= lim
e
x-*- 0+
x-*- 0+
,.J.,, ,
..
lcgsenx _ -
Si cerca il
lim
tgx-logsenx = (0 )(-) - lim
ctgx " +,
x-> 0+
x+ 0T
148. lim

(U-x2)2-x = (U-U-)2-2

= (O+ )0+ .

(Cfr. pag. 73.)

X-* 2

lim

(*-x2)2-x = lim _ e(2-x )lg(-x2)

x^ 2Si cerca il

x-^ 2
_
log(l+-x2) _ -
lim
(2-x)log(^-x2 ) = (0+ )(- ) - lim ^ i/(2-x)
+
x->- 2~
x_* 2

149. lim

(l+sen2x)1^x3 = l4
x-*- 0
lim
(l+sen2x)/x3 = lim
e(1/x3)log(l+sen2x)
x^ 0+
x+ 0T
log(l+sen2x) _ 0
Si cerca il lim jlog(l+sen2x) - lim

x-+ o+ x

X-+ 0 +
(Cfr. pag. 73)'

150. lim
(1+ hX
X- 0+
lim

X-- 0+

(1+ X
h

Si cerca il

(Cfr. pag. 73)

x-i- O*
,, 1% _ ,
log{l+(l/x)} _ +^.
lim
xlog(l+ -) - lim _
-|_/x
+,
x
*
0+
x->- (T

79

I
4.

LIMITI DI FUNZIONI TRIGONOMETRICHE.

()

4.1.- CONSIDERAZIONI GENERALI.


Per il caleolo dei limiti di funzioni goniometriche non viene aggiunto molto a
quanto detto nei paragrafi precedenti relativamente ai limiti di funzioni razio
nali fratte o irrazionali. Il principio di caleolo infatti sempre quello di so
stituire c al posto di x nella funzione goniometrica f(x) e calcolare f(c).
Pu allora succedere che :
a) Il limite immediato.
b) Il limite non esiste.
c) Il limite d luogo ad una delle forme indeterminate elencate nella TAB. VI.
a)

Il limite immediato

Esempi :
J . __ = 1 =

151. lim cosecx = lim


senx
x- 0
x-* 0

152. lim sen- = seno


0 .
x
x->
,r-, ..
senx*cosx
1*0
153. lim
--------- = 5 = 0 .
1
X
7I
x-+ jrr
'
,,,
..
2-x
2-1
1
154. lim ---7t-- r ----- = - = .
^ sen(l-x)
senO
9
155. lim

ctgx* (l-senx) = +(l-semr+ ) = +=>(1-0) =

X-* rr+

156. lim
{6senx-log[senxW(sen2x- j^)]} = " 2-log[j+/(r - jj)] =
x+ tr/6
**
= 3-logJ = 3+log2 .
157. lim
e(l/4)tgx.cosx = e(1f h
x* Jir+

158.

lim3

-O" = - 1 0 = (0+ )CT = CT .


e"*

et^ ^ S X . c o s x = e(lA)(-).0+ =

(o + )0 + = 0+ .

X-> J1T +

159. lim
esenx.|senx| = e0+.senO+ = (l+)0+ = 0+ .
x-. 0+
160. lim
esenx*|senx| = e
x-. 0

(-senO- ) = 1 *(0~) = 10+ = 0+ .

161. lira
{-esenx.cosx(senx+l)} = -e l-(0-+l) = -1~.1- *1
x-* 2ir162. lim
X-.

b)

( )

= -1+ .

eSenx*sen|x| = e0+.sen|-2ir+ | = l+*0+ = 0+ .


-2ir+

Il limite non esiste

Esempio:

lim
senx
x-.
Osserviamo che per:

Dimostriamo che questo limite non esiste. La funzione


y = senx
definita per ogni x, ed ha periodo 2it.
x = kit
X = iir+2kir
X = -Jit+2kir

con
con
con

k = 0, 1 , 2, .. .
k = 0, il, 2, .. .
k = 0, il, 2, ..

essa vale
essa vale
essa vale

0
1
- 1

Per il calcolo dei limici di dette funzioni si richiede la completa conoscenza delle funzioni gonioootriche, dalle loro variazioni e dalle relazioni tra esse (cfr. il 1.6, 1.7). Molto utili so
0 0 anche i grafici di pag. 1 4 .

CiS detto, consideriamo un intorno di +, ad esempio tutti gli x > N (nume


ro positivo grande): qualunque sia N, per x > N la y = senx assume vaio*
ri oscillanti tra -1 ed 1. Quindi, ammesso per assurdo che esista il
lim
senx = E
x-- +*
scelto un e > 0 piccolo a piacere, la differenza |senx-|
sere sempre minore di e per
x > N.Infatti essa diventa:
|1A|
quando
senx = -1
-E|
quando
senx = 0
1E|
quando
senx * 1 .

non potrebbe es^

E' sufficiente allora considerare un e minore del pii piccolo dei tre vaio*
ri considerati per concludere che esistono casi in cui |senx-| > e per x>N.
Con analogo ragionamento si pu affermare che non esistono i limiti:
lim
x-*-

senx

lim
x-+

cosx

lim senx- 0
x

La dimostrazione relativa a questo ultimo limite pu essere ricondotta al pre


cedente ponendo

- = y

con

y-*-

per

x-+ 0. Si ha cos:

esiste. D'altra parte, se si esaminasse il grafico della


torno dello zero (destro o sinistro),
si troverebbe che esso oscillante
tra -1 ed--l, comunque piccolo sia
l'intorno (cfr. fig. 47).
Q
Altri limiti inesistenti che si poss
no dedurre dai precedenti sono:
1
. 1
*'
lim
;
lim
;
lim tgx
cosx
x-+
x-*
X-
c)

lim
y* *

che non

y = sen^

in un-in
F ig . 4 7

etc.

Il limite d luogo ad una delle forme indeterminate della TAB. VI. Esempi:
senx
0
0
sen2x-sen*a
0
lim
lim
rr
x
5
5
5
X-+- 0
x-* a
1-cosx _ 1-1 _ 0
1-tgx
0
lim ^
= g
lim
lim
1-ctgx
5
x-*- 0 X
0
x+ 0
x
X-* ir/4
0
sen3x _ 0
lim
lim
x
5
sen2x
5
x-*- 0
x-*- 0
lim
x-*- 0

lim
e O ^ H g x . c o s x = e^1 A )( * ) *0+ * (+~)(0+ )
x-> Jir

e ( l / 4 ) t g X . C O S X = o (l/4 ) ( + ) , Q- 3 (+Oo)(0_) .
lim
x |ir~

In casi come questi, o si elimina l'indeterminazione, e per questo indichiamo


due metodi, o, quando possibile, si ricorre a considerazioni sugli infinite
simi o infiniti.

4.2.- DUE METODI DI RISOLUZIONE DELLE FORME INDETERMINATE.

1* Metodo.
Ove possibile, mediante opportune trasformazioni che non cambiano il limite
della funzione f(x) , si trasforma la funzione stessa nel prodotto di due fun=

/ ioni, in modo che il limite cercato diventi :


/
''

lim f(x) = lim (? '


n x)n .g(x)
x-*- c
x- 0
x

con

lim g(x)
0

immediato.

senx
Cos facendo la forma indeterminata (qualunque essa sia) compare nel lim
x

.
,
, ,
X* 0
che, per x in radianti, si dimostra essere uguale ad 1.
Dimostriamo allora che nellintervallo (0, gir) e con x misurato in radianti
v
,.
senx
,
e:
lim
= 1 .
x- 0+
_
Se x misurato in radianti AP = x < su .
Dalla fig. 48, ove la circonferenza quella gonio
metrica, cio di raggio unitario, si ha:
( 1)

HP < AP < AT
HP senx , AP = x , AT = tgx , la

Essendo
venta:

senx < x < tgx

0 < x < gir


senx
senx

di=

(2)

Ambo i membri della (2) possono essere divisi per


senx senza cambiare il senso delle disequazioni da
senx > 0 .
Si ottiene cos:

Fig. 4S

to che per

tgx
senx

senx

1 <

(3)

senx

Nell'intervallo'considerato che costituisce un intorno destro dello zero, la (3)


sempre verificata. Essendo

lim
= 1 , cio ---- 1 < e per definizio
.+ cosx
cosx
x-+ 0
ne (cfr. TAB. III-2), e sottraendo 1 da ciascun membro della (3), si ha:
x
_ 1
(4)
-1 <
0 <
senx
cosx
x
Tale espressione
-1 < e
Si pu allora scrivere che, a maggior ragione,
senx
x
senx
conferma che
lim
= lim
__
: 1 , sicch anche lim
= T1 = 1 _x_
_+ senx
.+
x-+ 0+
x-*- Cr
x-- 0
senx
Con analogo procedimento, considerando l'intervallo

-gir < x < 0 , facendo at


senx
= 1
tensione ai sensi delle disequazioni, si pu dimostrare che im
x-* cr
..
senx _
Quindi in definitiva:
lim = 1
x- 0
Si osservi che se con x indichiamo l'angolo espresso in gradi anzich l'ar=
co, la misura di quest'ultimo sar:

x 'Jg5o'

la (2) diventa:

n
senx < x -^q q o < tgx

la (3) diventa:

180

la (4) diventa:

0 <

e pertanto:

x
senx

Similmente per
82

180
senx
x
senx

180

.cosx
180 < l80 ( 1
-1) < a
n
cosx

< c

x-*- (0)'

Di conseguenza:

cio

lim
---x- (0)+ senx

180
ir

li
In definitiva:
iEsempi :
ico -i
163. lim
x-*- 0
......
164. lim
x+ 0

lim
x-*- Oe

senx

lim
o x/senx
x-*- 0

l80/it 180

tgx
,
senx 1
, 1
- = (-) = lim --- ---- = 1- * 1 .
cosx
x+ 0
1-cosx
,1-1
0,
1-cosx 1+cosx
lim k W x
_ 1 --- 2 = ( jr~ = ) = li " n 1 1
X
1+cosx
x
u
u
x- 0
X- 0
^
1+C0SX
sen^x
1
..
/senxi >. --- = ^2.-1- = J .
limn --2
~

---=
li
(---1*
xi
1+eosx

x
1+cosx
A 1+1
2
x-+ 0
x-+ 0

Metodo.

Qualora il 1 metodo non sia applicabile, o sia poco evidente, si tenta di


{trasformare la funzione mediante le formule del 1.7. Con queste possibile
trasformare somme in prodotti (prostaferesi), prodotti in somme (Werner), archi
doppi in semplici (duplicazione), semiarchi in archi semplici (bisezione), etc.
Tutto ci permette di operare delle eventuali semplificazioni che eliminano l'in
determinazione. Il tipo di trasformazione da effettuare viene, volta per volta,
suggerito dal particolare limite. Esempi:
165. lim
= -r^j- = g . Basta notare che x tende a n/4 (e non a zero)
x+ n/l
8
per dedurre che questo limite non facilmente
riconducibile al 1 metodo. Allora, cerne eliminare l'indeterminazione? La
1-tgx _
1-tgx
.tgxU-tgx) = _t
trasformazione pi evidente :
1-ctgx
tgx1
6
1(1/tgx)
Pertanto :

lim
X+ n A

1-tgx _
1_CtgX

tgx = -1.
X+ n/li

i
Per x-* i ir si annulla il cosx (oltre che sen2x).' Biso.
X-- gir
gna quindi, fare in modo che al numeratore compaia un
cosx come fattore (oppure un sen2x al denominatore)
Ricordando che:
sen2x = 2senxcosx ,'si ha:
sen2x
..
2senxcosx
Ina ----- = lim
2senx = 2-1 = 2.
lim
--------cosx
1
cosx
x-* Jir
x+ ir
x-- iir

166. lim

167. lim

sen2x
0
----- - - .
cosx

1-senx

1-1
cosjir

Trasformando con
il numeratore si
n e . Infatti :
,
i
_
Jir-x
Jrr+x
_
/ir
1-senx = senjs-senx = 2sentg cos4^ = 2sen(jj -

x-* Jrr

cos

<s + ?

,.
1-senx
lim --------- = lim
/fi , x,
TT
X+ | C0S(J; + g)
x+

prostaferesi (cfr. 1.7)


elimina l 'indeterminazio
x>
,ir
x. ^
-)c o s (jj + -). Pertanto:

2sen(J - |)cos(J + |)
cos(= + |)

= 21im sen(^
ir

|) = 2.0

0.

X+

Alcuni esempi relativi ad entrambi i metodi.


sen3x
Questo limite si riconduce al fondamentale ponendo:
x
x.-* 0
A
3x = y -* x = y/3 con y->- 0 per x-*- 0. Quindi:

168. lim

lim se^x = lim


x+ 0
X
y+ 0

y /i

= 31im
y+ 0

= 3*1 = 3.
In generale allora:
______________________________
senmx
B lim
m = m.
lim
mx
x+ 0
x-*- 0
8335

sen 3x
= lim
T*~
x- 0
X- 0

13.1.

169. lins

sennx _ n _ ,
i lim
n
x
x
I x- 0
sen5x
x
2x
sen5x ____
170. lim ^
= lim
= lira
x 0 sen2x
^ Q
x
sen2x
5x
sen2x = 5-1-

In generale allora

sennx
,.
ser.px qx
Z Z T T i i
= l i m p * ------senqx

ox
senqx
nqx q
q \
x0
Z T
\z l 2 .
Contrariamente a quanto fatto nell'es. 164, il limite pu ri
senx
condursi al limite fondamentale
lim
= 1 nel modo se
x- 0
guente. Dalle formule di bisezione (cfr. 1.7) yl-cosx = 2sen ;x
quin=
.lora:

di :

Ilia

---

1-cosx
..
2sensx
sen
2h
litr. ---j = lim --- n - * = lim
n
X
r,
X_ ^ l("x)2
0
x-> 0
x -> 0

X-

sen2x-sen2a
(senx-sena)(senx+sena)
172. lim
lim
x-*- a
x-+ a
sformiamo in prodotto (formule di prostaferesi)
che d lo zero al numeratore:
lim

{senx-sena(senx+sena)} = lim

x-*- a

lim
x- 0

s(s e s ^ ) 2 j.x = j

0
6

Eer ricondurlo al li=


mite fondamentale tra
la differenza
senx-sena

{gsenj(x-a)cos\ (x+a)(senx+sena)} .

x-* a
= lim
x+a

cos;(x+a) (senx+sena)}. Fosto x-a = y con y-* 0 per


x-*- 0, il limite diventa:

lim {?fn^y.COs;(y+2a) [sen(y+a)+ser,a] } = l-cosa*2sena = sen2a.


y* 0
iy
I due esempi considerati fanno intendere che per il calcolo dei limiti di funzio
ni goniometriche che danno luogo a forme indeterminate, i principi guida sono:
1) il limite fondamentale e quelli da esso dedotti (163, 168, 169, 170, 171);
2) opportune trasformazioni.
Per quanto riguarda il secondo punto, la vastissima gamma dei limiti non per=
j mette di indicare un metodo per associare una particolare trasformazione ad un
j particolare limite. Si pu solo consigliare di tenere sempre presente che le for
mule da applicare hanno come scopo di trasformare la funzione, sia al numeratore
che al denominatore, in modo da ridurre la frazione ai minimi termini e contempo
rancamente eliminare l'indeterminazione. Per esempio:
173. lim i-cosx-senx = 5 '
Possono se6uire strade diverse. Ci si deve per
x+ 0
rendere conto che per x+ 0 il seno (o la tangen
te) a diventare zero e non il coseno (o la cotangente). Quindi bisogna tra
sformare in modo da ottenere come fattore, sia al numeratore che al denomi
natore, un seno (o una tangente).
Ricordando allora che:

1-cosx+senx
lim
1-cosx-senx
x+ 0

lim
x-*-

1-cosx = 2sen2Jx
I (bisezione)..
senx = 2sengx-cos;x \ (duplicazione)

2sen;x(sen?x+coslx) _
2sen2?x+2sen?x-cos;x _
lim
2sensx*(senjx-cosix)
2sen25X-2sen5X*cos5X
x-*- 0

senlx+cosix
lim ! tr-i: f = - z - 7 - = -1
sengx-cosjx
x- 0
Se si vuole la tangente come fattore al numeratore e al denominatore, si u
sino le formule parametriche (cfr. pag. 13):
~
1-t2 . 2t
2t(t+l)
..
t+1
l+t2-l+t2+2t
= -1.
2t = ^ mQ l+t2-l+t2-2t - llm
te 0
= t ^ O t'1
1+t2
sen2x-sen2c _ 0
Per x- c
diventano nulle le funzioni: sen(x-c)
tgx-tgc
5
e tg(x-c). Bisogna fare in modo, quindi, che una
funzione compaia come fattore sia al numeratore che al denominatore.
A tale scopo si applicano al numeratore e al denominatore le formule di
prostaferesi (cfr. pagg. 13, 15):
sen2x-sen2c
2sen(x-c)cos(x+c)
t-- 1---- = ---- 1--- j --- >--- cosxcosc .
Cosicch:
tgx-tgc
sen(x-c)
,.
sen2x-sen2c
,.
r2sen(x-c)cos(x+e)
i
lin --- r ---- = lim 1--- 1 =7--- %----cosxcosci =
x_* c
tgx-tgc
^ c 1
senTx-c)
'
.

* lim {2cos(x+c)cosxcosc} - 2cos2c*cosc*cosc 2cos2c*cos2cx-** c

4.3.-IALCOLO DEL LIMITE PER CONFRONTO TRA INFINITESIMI 0 INFINITI.

Infine c' da tenere presente che considerazioni sugli ordini di infinitesimo


(o infinito) permettono di sapere il risultato di alcuni limiti indipendentemen*
I te dal calcolo. Sapere il risultato pu costituire, talvolta, un'indicazione per
il calcol o . _____ r-v
____ -_________ 1
I
Se
lim s^nx- = l\ ,1 lim
= 11
vuol dire che senx e tgx sono infini
~ * X + ,Q ---- J
U - 0 - 2 ------ >
---

idi ordine ime rispetto ad x (infinitesimo di confronto). Sicch ovvio


per
per
per

lim
X - 0
Se
***
o \

lim
x- 0
x
l i-no

lim
x- 0
Esempi.
.
^
*'*. li
x-*-0

n > m
n = m
n < m

X- 0

ni

X*u

vuol dire che la funzione


del 2 ordine rispetto ad
(l-cosx)n
(x2)ffi

OD

per
per
per

n > m
n = m
n < m

l-cosx
un infinitesimo
x. Sicch ovvio che:

per
per

n >m
n =m

per

n <m

'0
1

tg ^ x

lim

()

s g h ^x

: = 0 . Infatti senMx un infinitesimo del U ordine rispetto


.
senMx
. . .
....
.
. . .
ad x: lim 5 = 1 (cfr. 169); 1-cosx un infim=
x-r- 0

tesimo del 2 ordine rispetto ad x: lim - CjSX = \


(cfr. 171). Quindi
................... X- 0
X
il numeratore e infinitesimo di ordine superiore al denominatore. *-t>c J
tic
sen^x
1
.
,
l/6. lim 77 ^
= l (finito). Infatti: sen^x un infinitesimo del U or
x- 0 (1~cosx)

r>

Cfr.

1 3

.2 .

85

dine rispetto ad

x:
x:

ordine rispetto ad
sen1>x
lim
(l-cosx)2
x->- 0

di :

lim
x-*- 0

.s e n x
.
U
= X
X4
(-COSX )

(l-cosx)2
2

. , ...

un infinitesimo di 4

/1COSX\?

lim
(l)2 -
7v2 Vi
" llffi
!
x^ Q___ ------- x-> a
sen^x /x1*
t> i-;
ir s % i
lim
*-n* 5
0 (l-.cos.x V2
L.

Quin

Z2T>

177. lim
(l-cosx)3
x->- 0

Infatti: sen^x un infinitesimo del lt ordine ri=


spetto ad x; (l-cosx)3 un infinitesimo del 6
,.
(l-cosx)
l-cosx
lim
-L = lim (
ordine rispetto ad
)3 = (s)3 = g Quin=
x-*- 0
x-*- 0
di il numeratore un infinitesimo di ordine inferiore al denominatore.

178. lim l .P2?x - q . Infatti: l-cosx infinitesimo del 2 ordine rispetto


x-* 0

ad x; tgx un infinitesimo del 1 ordine rispetto a


x: lim (tgx/x) = 1. Quindi il numeratore un infinitesimo di ordinesu
periore al denominatore.
x-+ 0
179. lim

X-+ 0
x:

180. lim

l-cosx
= 5
tg2x

lim s a i .
X-+ 0 x
=2li

x- o

*ex

Infatti: l-cosx infinitesimo del 2 ordine rispetto


ad x; tg2x infinitesimo del 2 ordine rispetto ad
(l-cosx)/x2
Quindi : lim
y x = lim
tg2x/x2
x-- 0
x
x-* 0
Infatti

(l-cosx)2

rispetto ad

x:

finitesimo del 5 ordine rispetto ad

un infinitesimo del 4 ordine


(l-cosx)2
1
tg5x e un in
lian
1F
5 ;
x-+ 0

x:

lim

s5
!--==

1.

Quindi il numera

X-+ 0
tore un infinitesimo di ordine inferiore al denominatore.
Gli esercizi potevano essere risolti In altro modo. Ad esempio il 180:
sen^x_______
ti^cosxli = lim (l-cosx)2 (1+cosx)2 _ ..
tg^x
n
tg5x
(1+cosx)2
im_ tg5x*(1+cosx)2
X* y)
X U
sen^x
= lim
sen5x (l+cosx)2
senx(l+cosx)2
0 *le
x+ 0
" '
x-*- 0
Ma sono stati risolti con considerazioni sugli infinitesimi perch in altri casi
difficile trovare strade diverse.
Tali considerazioni sono utili non solo per trovare il risultato, ma sostitu,
scono il calcolo effettivo. Se allo studente viene proposto un esercizio che e=
gli vuol risolvere in tal modo, faccia le dovute considerazioni sugli infinitesi
mi (o infiniti), indi scriva il risultato che cosi ben giustificato.
!im

x->- 0

4.A.- ESERCIZI PROPOSTI.


181. lim
x-*- 0
182. lim
x-*- 0
183. lim
x-*- 0

senx
sen2x

X
sen5x

sen3x
184. lim
sen2x
x+ 0
sen2x
185. lim
xeosx
x-i- 0
x-senx
186. lim
X
x-i- 0

x-senx
187. lim
x+senx
x+ 0
3x+tgx
188. lim
senx+tg2x
X+ 0
2senx(l-senx)
189. lim
3cos2x

X-- 3T

l-cosJx
190. lim
xsenxcosx
x+ 0
tgx*sengx
191. lim
1-cosx
x-*- 0
/(1-cosx)
192. lim
x+ 0+
x
xsenx
193. lim
l+cosx-2cos2x
x-*- 0
senx+cosx-1
194. lim
X
X-+ 0

X3

195. lim
tgx-senx
x+ 0

(1-senx)2
196. lim
cosx
x+ gir
sen(x+g)-sena
197. lim
x
x-* 0
cosx-cosa
198. lim
x-a
x-- a
____ 1-senx_____
199. lim
cosx(cosgx-sengx)
x->- gir
200. lim
(logx-logs en2x)
x+ 0+
3sen2x+senx-U
201. lim
x-gtr
x-*- gir

1-senx

202. lim
X-+ 2 TT

(x-Jir)s

203. lim xctg2x


x+ 0
204. lim
tgx*(l-senx)
x+ |tr
205. lim
x- ?
206. lim

x**
207. lim

(l-tgx)tg2x
x+senx
2x-senx
x-r2tg-

x-r +

Soluzioni degli esercizi proposti.


181

lim
x+ 0

182. lim
x+ 0
lira
x+ 0
183. lim
x-*- 0
184. lim
x+ 0
185. lim
x-*- 0
lim
x-*- 0
186. lim
x-+ 0

senx

senx e
1
/vCh _ , .
lim
X
= (o'
x-- 0

, Il numeratore, infatti, un in
finitesimo di ordine (l) infe=
riore al denominatore.

sen2x
x

sen2x
2 = 1*2 = 2 . Altro metodo poco conveniente :
(5 ) - li*
2x
x->- 0
senx
2senxcosx
sen2x
lim 2
cosx = 2*11 = 2.
= lim
x
x
x-+ 0
x+ 0
sen5x
lim sen5x 5 = 1*5
5x
x
x+ 0
sen3x _ i0\ _
sen3x/x _ .
3sen3x/(3x)
3
0
A sen2x/x
- 2sen2x/(2x)
sen2x
2
x+ 0
x+ 0
sen2x _1__
sen2x _ ( 2 )
= lim 2
= 2*1*7 = 2
Oppure :
2x
cosx
xcosx
V
x-*- 0
sen2x
..
2senxcosx
..
senx _ ^ .
---- = lim
_ j.im 2*
~ #i 2
XCOSX
Y'ftQY
Y
xcosx
x-*- 0
x-*- 0
i ^ e n x = {2) . lim (1_ senx) = ^
0

= V(5)

x
0
x- 0
x-senx
..
x(l- senx/x) _ 1-1
187. lim
= (-) = lim =--------r-T- x+senx
x(l+ senx/x)
1+1
x- 0
x~*~ 0
3x+tgx
x(3+ tgx/x)
= lim
188. lim
1 = (A
senx+tg2x
0) =
Q
x+ 0
x-*- 0
senx(1+

_x_ 3+ tgx/x _
senx*. senx
1 + ----cos^x

= 1 .2 11 = 4
1+0
2senx(1-senx)
2senx
_
= (5) = lim
= lim
i 3 (1+senx)
Li
3(1-senx)(1+senx)
x
*
g
i
r
x+ gir
X-+ gir
2-1
1
3(1+1)
3
(l-cosx)(l+cosx+cos2x) _
J
z
s
s
s
h
=
(2)
=
lim
190. lim
xsenxcosx
xsenxcosx
0
n
x-. 0
x-+ 0
1-cosx
l+cosx+cos2x
i . 3 _ 3 ,

1 "
SS a e i e = lim
T5 senx
cosx
1
2
x+ 0

189. lim

2senx(1-senx)

3c os 2x

87

tgx-uen k

191. lim

senx
tgx-sen \ x = 1B _ t x _ = liffl
q 2cosxsenJx
2se n 2 sx
2seri2X
x-*- 0
,.
2senJxcos5x
,.
cossx
1
.
_
= I i k r--- 4 = lim ----- = 7 = 1 . Oppure:
,, 2cosx*sen5x
_ co.sx
1
x
-i- 0
x-*- 0

= (0) = lim

1-oosx

x-- 0

tgx-senjx
lire
^---- = lim
x+ 0
iroosx
0

tgx senjx
x
2jx _ ! I
1-cosx
- j

..
192. lim
a

1.

/(l-cosx)
,0.
r. .
.
t
..
------ - = (r) = [bisezione! = lim
X

x-+ 0 +

/2*sensx
,.
- = lira
X

mj

/_

x-i- 0 +

= Tjj'l = j/2

/2.senx
1 =
a

x-- Cr

u *P X

Oppure:

,.
lim

/(l-cosx) /(1+cosx)
,.
/(l-cos2x)
1
------ - 1,_ . - 6-= lim

------- - h . .
/( 1+cosx)
/(1+cOsx)
x+ 0 +
x-r- 0"*
_ ..
senx
1_____ , _i. _ 1 /o
lm
x
/(1+cosx)
/2
x-+ 0+
_ j j , Pu essere ricondotto ai limiti fondamentali:
193. lim ,---XSsms
n l+cosx-2cosix
0
X-> V

senx
senx
x*? ------xsenx
_
^______ x___________
____________ x_________
Sicch:
1 + c o s x -2 c o s 2 x
cos2x+sen2x+cosx-2cos2x ~ cosx(l-cosx) . sen2x
+ v 5*
2
senx/x----s | . Se questo tipo di risoluzio^
1-cosx . sen1
cosx*-- 5 + " T
x'
x'
ne difficile da vedere, si pu procedere in altro modo.
fattori il denominatore:
lim
x- 0

in

2JlL E

-2cos2x+cosx+l = -2(cosx-l)(cosx+J) = (1-cosx)(2cosx+l).


xsenx
A questo punto, o ci si riconduce ancora ai fon=
lim
.(1-cosx)(2cosx+l)
x- 0
damentali, o si cerca di ottenere senx come fa;t
tore al denominatore.
_____ xsenx______ 1+cosx _ .
xsenx*(l+cosx) _
lim
q (1-cosx) (2cosx+l) 1+cosx
set?x( 2cosx+l)

1+1

1+cosx
= lim
(senx/x)(2cosx+l)
x-+ 0

ni
F
a
c

Scomponiamo

194. lim
x+ 0
lim
x-+ 0
195. lim

senx+cosx- = (jj) = lim


x
0
. _ 1x

_ Uzcosx)} = L_0 = ! .
x .

x-+ 0

1-cosx

= 0

...

0'

x-*- 0

= lim

-------

,1
senx(

( )

l)

infatti:

= lim
senx(l-cosx)
x+- 0

cosx
cosx
= lim
senx(l-cosx)
u
1
x-> 0
X-

(1-senx)2
cosx

perch il numeratore infinitesimo del 2 ordine ed il


denominatore del 1 ordine.

--------- = (x ) = lim

tgx-senx
x-*- 0

l*(2+l)

cosx
senx 1-cosx
X

1*J

= 2

Poich cossir = 0 , bisogna tentare di ottenere


cosx al numeratore :
X-+ ir
(1-senx)2 _ (1-senx)2 (1+senx)2 _
(l-sen2x)2 _
cos^x
Sicch1
cosx
cosx
(1+senx)2
cosx(1+senx)2
cosx(l+senx)
lcc

196. lim

88

lim
x_^

oosx(l+senx)

ficare

= lim

C O S 3X

X- gTI

1+senx

Oppure, se si vuole sempli=

1+1

(1-senx) , sufficiente procedere cos:

(l-senx)2 _cosx _ (1-senx)2cosx


_ (l-senx)cosx
il cui limite zero.
cosx
cosx
(l-senx)(1+senx)
1+senx
..
sen(x+a)-sena ,0%
197. lim ------------- = (-)
Essendoci x al denominatore, bisogna tentare
X"+ 0
x
u
di ottenere senx come fattore al numeratore,
cos ci si riconduce al limite fondamentale. Applichiamo a tale scopo le
formule di prostaferesi:
_
x
x+2a

x+a-a
x+a+a
2sen-cos-r
,
._
2sen g cos g
2
2
..
sensx
x+2a
= lim
--- -------- = lim
i
cos =
lim
2*jx
A gx
2
x-*- 0
x-*- 0
x-+ 0
= licosa = cosa
198. lim cosx^cosa _ (2), Essendoci x-a al denominatore, bisogna tentare di
x+ a
X a
ottenere sen(x-a) come fattore al numeratore. Ap=
plichiamo, a tale scopo, le formule di prostaferesi.
..
-2seng(x+a)-seni(x-a)
..
r
1, . , seni(x-a)i _
lim ----- --y- --- --- - = lim (

n
t-seng (x+a) ~ i rl rv-}
1 = -sena*l = -sena
x-*- a
x+ a

1-senx
199. lim
Per x+ g7r si annullano 1-senx , cosx ,
= (5 )
cosx(cosgx-sengx
x+ Jir
cosjx-sengx . Bisogna allora scomporre in
modo che "lo stesso fattore compaia sia al numeratore che al denominatore:
1-senx______________1-senx_____ cosgx+sengx _ (1-senx)(cosgx+senx)
cosx(cosgx-sengx)
cosx'( cosgx-sengx) cosjx+sengx
cosx(cos2x-sen2gx)
r .
...
.
i
(1-senx)(cosgx+sen^x) 1+senx
cos2x(cosgx+sengx)
= [cfr. duplicazione] = ------cosx.c^ ------ S S F "
cosWsenx)
n.
cos2x(cosx+sengx)
in\
cos2x(l+senx)

x+ 71

'

..
^

X-*- gir

cosgx+sengx _ g/2+g/2 _ 2
1+senx
1+1
2

2x
= lim log(
g) =
(logx-logsen2x) = (-+) = lim
log
sen2x
^
0+ B sen2x
x-*- 0+
x+ 0+
b
. __ai _ ,
, ,__2sen2x
= [essendo log^ = -log^] = lim (-log*88^ * ) = -log(2l) = -log2

200 . lim

x+ 0'

201. lim

3sen2x+senx-lf _
= ^0,
( 5)

x-- Jrr
lim

Posto x - J tt = y + x = Jtt+y
x-+ i n , il limite diventa:

3sen2(^+y)+sen(^+y)Zji = lim

con

y-+ 0

per

3cos2y+cosy-U = [scomponendo ix numers.

y+ o

y+ 0
tore] = lim

~^ 1~cosyl(3cosy+U) = 0 ( 3 !+!+) = 0 .

Infatti

1-cosy

m=

y-f 0

finitesimo del 2 ordine rispetto ad

202. lim

1-senx
r ^ T T T = ()
x+ J, C T F
o'

lim
j
x+ i n

Posto X - g r r = y -* x * gff+y
il limite diventa:

= lin l-se i rr+y) = lim 1


(x-TF
y+ 0
*
y-+ 0

con

y+ 0

per

x-+ gir,

= j

89

203.

li" xct8Zx = <- > = 1Bn t ? i = 1mn


x-* 0
x+ 0
x+ 0

senx(l-senx)
-----------Poich
e il coseno chee si *n
COSX
ir
annulla quando x-*- |n, cep
x+ gir
chiamo di ottenere il co
seno al numeratore. A tale scopo moltiplichiamo e dividiamo per 1+senx:

20A. lim

,.
lim

tgx(l-senx) ("*0 )

senx(l-senx)(l+senx) _
senx*cos2x
,.
senxcosx
1 *0
lim
---- 1--- r~r~---- ---- - im
----rr----- c- = lim
~ r ~ ----- - r~r = n
cosx(1+senx)
cosx( 1+senx)
1+senx
1+1
x+ Jir
x+ gir
x+ }Tt
205. lim^

(l-tgx)tg2x = (O-w) .

Si ha che:

(l-tgx)tg2x = (l-

cosx-senx 2senxcosx _ cosx-senx


2senxcosx
cosx
cos2x-sen2x
cosx
(cosx-senx)(cosx+senx)

2senx
cosx+senx
lim
x+ ?

/. . . _
..
(l-tgx)tg2x = lim
**

Oppure, essendo
limtr

2senx
cosx+; ^

Sicch :

2 */2

= (1-tJof+tgx)

tg2x =

(1-tgx) (1-t^ )f*+t 7 = lini

y-> -

/2

= 72 = 1 *

S ha:

1+tgx = 3+1 = 1 '

i.

206. lim s
? s r 2x-senx
x+

:ii: a s f i i

*=

<

x+

es. 29), si ha:

lim
x+
.ir

rr

_
, *8
tgx*r2tg- = (+<.0) = lim
r - ' - y = lim
r2 *
207. lim
x+ +
x+ +*
x+ +
Posto
lim
x+ C

90

- = y

con

y-+ 0+

per

trr2-^ X = irr2 l =,irr2 .

x+ + , il limite diventa:
Si osservi che, per x intero, questo limi
te fornisce la soluzione del problema posto
nell'introduzione di questa pubblicazione.

5.

REGOLA DI DE L'HOSPITAL.

I 5.I.' CONDIZIONI DI APPLICABILITA'.


Quando il limite da calcolare si riduce alla forma

0
^

oppure

v
- , si pu ri*

ad un altro metodo di calcolo: la regola di De L'Hospital.


esprimersi con l'uguaglianza:
T( x ) _ .
I* (z)
g(x) ' x

.
g'(x)
-- c

lim
x-* c

Tale

regola

/1\
(1)

/*v
( >

valida quando sono verificate le seguenti ipotesi:


, ,.
00
0
a) lim U )
oppure x-*- c
b) Le funzioni f(x)
escluso x = c ).
c) Nell'intorno di

g(x)

x = c

siano derivabili in un intorno di

sia sempre

x c (al pi

g'(x) i 0.

'd) Esista il limite del rapporto delle derivate.

f'(x
lim -77 r assume ancora la forma indeterminata allora,
x ^ c (x)
| H^>n analoghe ipotesi su f'(x), g'(x) e g"(x) (oppure su f"(x), g"(x) e g'" (x)
etc.), la regola di De L'Hospital pu essere cos espressa:
Se poi il

f(x)
f (x
lim , ( = lira ri
g(x)
g (x
x-*- C
X-* c 0

= lim I ^ x l g"(x)
x-* c

(25

i Dopo aver premesso che questa regola applicabile anche alle altre forme in*
determinate (TAB Vi)

dopo averle ricondotte a

oppure

, poniamo 1' atten*

zione sull'ipotesi d). Infatti pu succedere che il limite delle derivate non e=

f(x)
sista pur esistendo il limite del rapporto
-, v . Proviamo questa affermazione
jcon un esempio:
g'x '
..
x 3cos(l/x)
0 *E
0
. . .
lim ;------- = -r = con -1 <. I <. 1
x- 0
1_cosx
0 0
Questo limite esiste, infatti, calcolato con i metodi gi noti :
x 3cos(l/x)
..
x *cos( 1/x )
0 E

...
. . . .
lim --------- -- lim

--------- - - -j = 0 . Mentre, applicando la rego=


1-cosx
1
-cosx
x-*- 0
x->- 0
la dellHospital, non pos.
eibile calcolarlo in quanto viene a mancare l'ipotesi d).
3

Infatti:

x 3cos3x 2cos- +{-sen-*(- -^)x3}


3x 2c o s - +xsenlim :---- - = lim ------X------= lim
.. 1-cosx
.
senx
senx
x- 0
x-* 0
X-+ 0
3xcos(l/x)+sen(l/x)
_ lim x(3xcos(l/x)+sen(l/x)} _ ^
.
senx
senx/x
x-*- 0
x-* 0
ja funzione al denominatore ha limite 1. Per la funzione al numeratore :
3xcos0-t = 0
lim sennon esiste (cfr. 4.1, b).
x
x+ 0
x-> 0
or. esistendo il limite del numeratore, non esiste quello del rapporto delle de=

(*)

Per tutto quanto riguarda la derivata di una funziona cfr. P.S

dalla ataeea Collana.

91

di.it. d.l t r o t t o dell, * * 1


rivate. Si ricordi
^ux
-w*
. quando
li.
ww _ icordi

di non
f quello
siste, non vuol
dire
che
esiste
del rapporto delle due funzioni.
in
casi come questo, il limite va calcolato senza l'ausilio della regola dell'Hospi
al. Applichiamo la regola dell'Hospital per alcuni limiti gi calcolati
~
(cfr. 119)

. T i

208. lim

- O r

= lim

X-v +09

^X

__
. . 3x 2+ x -2
,,
,.
209. li
= (-) = lim
X**1 *

210

lim
x- 2

(f0t
- ) __ ..

(cfr. 120)

6x+l
,<,
..
^
= (-) = li

x-

/2-/x
x-2

8 - 3
-

X--

-l/(2/x)

_ _-1_

(cfr. 126)

= _-/2

213

x-> 4 1-cosx
lim

214. lim
x-> aif

<0'
&
,0,

Tl/sen^
/S

n
X" 4
..

senx

s1 - ) f 0

(cfr. 133)

identifica, nellipotesi che

,
senxcos3x _
2 senx

- )" o

(0- > = lL\ ? = (o} = xo 2tgx(l7^


x- 0
C0S3X _ /1\ =
= lim 2senx
0
x-*- 0

(cfr. 179)

X- c

Fix - 51

T
(cfr. 203)

f(c) = 0 per ipotesi. Tale parametro angolare lo


stesso di quello della retta tangente in Q alla f(x)
alla CP. Ed essendo, per definizione ge
e parallela
ne segue:
ometrica di derivata, tga = f (xj )
= f(xj)
1

Lo stesso ragionamento si pu
zione y = g(x) e tale che:

''"> g(x)
crfv = 0
lim

definito) necessaria perch il caso contrario


quello che d, come risultato del limite, una

(cfr. 196)

x-*- c
Considerando un punto P d'ascissa generica x ed ordi_
nata f(x) , se si vuole il parametro angolare della
,,
v
f(x)-f(c)
f(x)
retta CP ,
= ---essendo
esso e: tga = -------x-c
x-c

x-c

f >(c)

5
2 (fini=
g
to o indefinito), col rapporto dei parametri an
golari delle rette tangenti in C alla f(x) ed
alla g(x) (fig. 51).
f (x)
L'ipotesi che lim
l
(finito o in=
g (x)

(cfr. 165)

5.2.- INTERPRETAZIONE GEOMETRICA DELLA REGOLA DI DE L HOSPITAL.


Consideriamo la funzione y = f(x) ; tale che:
lim *f(x)
(v\ =
(fig. 49)
= o
0

( 1)
fare per un'altra fun=
(fig. 50)

X-*- c

( 2)

6 (x2)
Cio:
S !* l
x-c
Si osservi che in generale Xj / x2 , ma per
sia xj che x2 tendono a C e le due rette

x-*- c
tan=

forma indeterminata

^
O

oppure

- .

00

In

ii questi due casi si ripeter il ragionamento fatto sulle due funzioni


g'(x) e si chiameranno in causa la f"(x) e la g"(x); etc.
Sia allo scopo di riepilogare, sia
per meglio mettere in evidenza quanto
pu avvenire, facciamo riferimento ai
seguenti diagrammi cartesiani. Quando
lerette tangenti in C alle curve
f(x) e g(x) sono quelle della fig. 52
'mol dire che:

ognuno
f'(x) e

a) lim
= lim Ili*) = |l = i.
c gU)
XH. e g (x)
l2
h) lim
x- c 81* )
c)

f (x) _ 0
lim
g (x ) l
x-i- c

4 ^ = lim
g(x)

f (x)
= - = 0
gMiT

4) U n i i l - lija f'(x) _ i = 0
x- c g(x)
x- u g'(x)
le rette tangenti in x = c alle f(x) e g(x) coin
c*4ono entrambe con l'asse x come in fig. 52e vuol dire
ohe;
0
) U m . lim f'(x)
g '(x)
6 '
X-r- e g(x)
x-*- c
^ o r aC
si opera sulla f'(x) e sulla g'(x) come indica
\ t0 Sai teorema dell'Hospital, calcolando cio le derivate

Fig. 52 e)

93

90
92

rivolgere al rapporto delle derivate in base alla (3). Per cui:


fix)..
f'(x'
lim
g (x)
x->- c
x-+ c
Cio: il limite del rapporto al primo membro si

<- tg 2 ,,,
*' *
...

= lim Jcos3x = J
x-*- 0
2 .0 .
..
-2(l-senx)cosx _ -20-0 _ _
(l-senx)2_ (Oj _ l i m
"
nV

senx
cosx
"
X-* s *

215. lim xctg2x


x- 0

(X)

pu<

X- 2

.1
o/rv+i)
.
/(xz+3) _
= 2^.
OH
n
/(x+l)-/2 _ ,0,
,.

= lim 2x/(x+lt
2/2
2
x- 1
2 U . lim /(x2+3)-2 " ( ) ~ *
1
/(
x
2+3)
x-* 1
2,

> U , i^ g

tale scopo necessario che in tutto l'intorno di c escluso al pi x = c sia


A,<x )
0 altrimenti la (3) perderebbe di significato (questo giustifica l'ipo

j
e e i \
^ _ * . . _ n ______
i. _
s
i
j . t
. . . .

6
c)\ del
5 5.1). r>
Se
si volesse, _____.
pertanto,
conoscere ;il
valore
del .rapporto
t5.
0
{ l per x tendente a c, dato che tale rapporto indeterminato (^) , ci si

+ 0D

in Q e Q' tendono alle tangenti in C, rispettivamente, alla funzione


gef-( ila g(x). Osservato ci5 effettuiamo il rapporto membro a membro delle 1)
f(x) egi ottiene:
2)'
f U ) = f'(x)
(3)
g(x)
g'(x)

seconde ed esaminando il

, _

f"(x)
g"(x)

Se le rette tangenti in x = c alle f(x) e g(x)


dono entrambe con una retta parallela all'asse y
fig. 52f, vuol dire che:
> .
f (x) _ -, .
f '(x) _ ~

coinci=
come in

x-> c g(x)
x- c 8 { x )
"
Allora si opera sulla f'(x) e sulla g'(x) come indicato
dal teorema dell'Hospital, calcolando cio le derivate se=
f^xl
conde ed esaminando il lim
g"(x)
x-- c
Se si dovessero verificare i casi

e) e

Fig. 52 fj

f)

lim 0 * 1
si procede con le deriva
g"(x)
x-- c
te terze; etc. Esempi:
,
cosx
2 1 6 . lim senx _
= lim
x->- 0
x-+ 0
Evidentemente le due curve y = senx ed
y = x (fig. 53) hanno in 0 la stessa
tangente: tga = 1 (a = irA ) (caso a).
1-cosx
..
senx
<0,
217
- li
" T - (5 ).
per il

v l- c o s a :

Fig. 54

Ci significa che le due curve


y = 1-cosx e
y = x2
(fig. 54) hanno
l'asse x come tangente comune (caso e). Si ricorre allora alle derivate
lim
sx _ i _ ci significa che le due curve
X-+ 0 d x
x* 0 2
y = senx ed y = 2x hanno nell'origine tangenti diverse, con parametri
angolari finiti (caso a), come mostra la fig. 55.
seconde:

5.3.- CONSIDERAZIONI SULLA REGOLA DI DE L'HOSPITAL.


Alla luce dei 5.1 e 5.2, lo studente potrebbe pensare che il lavoro svolto
nei capitoli precedenti pressoch inutile, perch la regola dell'Hospital, ma=
gnifica regola, d la possibilit di calcolare quasi tutti i limiti risolti fin
ra, senza eccessiva fatica. Si pu rispondere nel seguente modo:
a) La regola dell'Hospital talvolta, come visto a pag. 91, d luogo a limiti in
sistenti e potrebbe indurre in errore.
b) E' una regola che presuppone la conoscenza della derivata di qualunque funzio
f '(x)
ne, e la oculata sistemazione del rapporto
, i al fine di rendersi conto se
_
8 txl
q

il limite di tale rapporto esiste oppure e ancora della forma q o - .


c) All'esame, al fine di saggiare l'intuito dello studente, pu

essere

chiesto

di calcolare un limite senza la regola dell'Hospital, per 1 ' applicazione della


quale non occorrono particolari intuizioni.
Comunque, se si vuole calcolare un limite con la regola dell'Hospital, si pr
ceda nel modo seguente:
0
n
1) Ci si accerti che il limite dia luogo alla forma r o - . Se d luogo ad u
V

00

na forma indeterminata diversa, si riconduca questa nel migliore dei modi, a

2) Si proceda alla derivazione del numeratore e del denominatore.


3) Si sistemi il rapporto, operando le eventuali semplificazioni, in modo eh0
il limite della funzione cos ottenuta o I immediato o d luogo ancora alla
0

forma r o - .
0

4) In quest'ultimo caso si ripetono le operazioni 2) e 3)l e cos via.


Esempio:
......
218 lim

x-i- +

lo<z(l+2ex )
/+\ H ,.
"7Ti+x^) '= ^
+ lin\
'

'

2ex/(l+2ex )
..
x / W )
lxm.
'

'

X + +

2ex /(1+x2) _
1+2 e'*

Non ci sono semplificazioni, ed inoltre il limite sembra essersi complica


to. Ma ci si renda conto che adesso si pu fare quello che non si poteva
fare prima: cio ricorrere ai metodi dei paragrafi precedenti:
2 ex /(1+x2)
lim
l+
2ex
x+ +

2ex
x{/(l/x2)+l) _
x
ex
((l/ex
)+
2
>
x+ +

-{/(l/x2)+l) = 1
= lim
x+ 4. (l/ex)+2
Questo esempio mostra che i metodi precedenti sono indispensabili anche quan=
do si edicola un limite con la regola dell 1Hospital.
5.4.- ESERCIZI PROPOSTI.
Calcolare mediante la regola di De L Hospital i seguenti limiti. Le soluzioni
si trovano subito dopo.
227. lim fiKZEL
x-> 0 tgqX_<1X

219. lim
1 X
x+ 1
3/x+2x
220. lim
/x-1
x+ +
tg3x
221. lim
5x
x->- 0+
sen/x+x2
222. lim
tgx
x+ 0+
|x3-l|-2x2-l
223. lim
/(2+x)
x+ -2+

230. lim
(logx-logsen2x)
x~ 0+

(cfr. 200)

231. lim xctg2x


x-+ 0

(cfr. 203)

224. lim
x+ - 1 ~

232. lim
tgx*(l-senx)
x-+ gir

(cfr. 204)

xex
;
225. lim
1-cosx
x+ 0

__
,.
x+senx
233. lim x----- T
2x-senx
x--

(cfr. 206)

x*r 2tg
234. lim
x+ +
*

(cfr. 207)

226. lim
x * sir

senx+cos2x
l+sen22x+cos2x

228. lim
x-* 1

S- ^ 4 r - H

2^9. lxm (2x-l)tgx+x


x-- 0

95

Soluzioni degli esercizi proposti.


ir. U
x-* 1

- (g> s il.

j ^ r 2- = 3 ^
- -
3xz-lUx+7 = 3-ll*+7 = " C

,.
3/x+2x
,+>i H . .
p/v +
p
220. lim
v i , = ( } -* lin;
---- = -=- a +
/x-1
'+
1
ri+
x-* +<
x-* +
-Aw
2/x
221. lim
x-*- 0+

222. lim
x-+ 0+
223. lim
x+ -

-2.
= (2s) 5 lim
c-2p x
0+
x- 0+

5x

sen x+x
0\
= W
tgx

lim
x-*- 0+

= 3

2 A COs/x+2x

x3-l|-2x2-l
..
-(x3-ll-?x2-1
--^(2+x)
7/
4 .1--- = lim
*
7 - = li
lim
/(2+x)
x+ -2"*
x- -24
lim
x-> -2+

~3x 2~1x

- 3 U - l f (-2)

,,, . .
2 20 e 1 xm

senx+cos2x

S li
x-*- 0

1
b_

1 l+sen 2x+cos2x

X-+ ir

= lim

senx

_ / 1-1 _ 0> H
'1+0-1
0;

cosx-bsenxcosx

0 tgqx-qx

^U_ _

3*0+

(b

1 8senxcosxcos2x-lrsenxcosx

X - n

. ifieH-s i 0*.
la(-D

2x
3 * ^ ( x 2-1)

<g>

,0

r'(2+x) '6

2/(2+x)

* 2
. ^
7 - $ > s u
x- -1- /(x2-l)
X - -1

X'e"
225. lim
1-cosx
x-+ 0

- x 3- 2 x 2 _

.
cosx-2sen2x
lmi Usen2x cos2x-2sen2x
x-+ arr
1-Us
= lim
i 8senxcos2x-Usenx
x-* gir

P
* --- = c *lim
5 X-* 0
x-*- 0 ^2----q
cos^qx ^

cos2px

cos2qx ,.
l-cos2px _
2llim
---T
Arte
*px
l-coszqx
11 x+ (
x->- 0
H p #1.ffl 2psenpx^cospx = p2 lim 5 H . lim
<1 x 0 2qsenqx cosqx
qz ^ Q cosqx
= (Sj.1.2 = 9) H B2 lim pcospx = P 3 _
'q2
0
0'
q2 n qcosqx
q3
X-+ 0
1

;os2qx
-eos;:qx
-cos2px
ArtC+AV
"SS*

senqx

,.
cos/(x-l)______ f_____ 1____l _
x^m1+ -irAx-l) *sen( |ox)
*-ir*(0+ )*l'
1
229. lim
(2x-l)tgx+x = (5 )
x->- 0
= lim

Xlul
llm
x^ 0

C O S 2X

2 t g x + ( 2 x + l ) ^ +1

1
,
1
)=<)
T Z = (O+O-l+l' 'o
2senxcosx+2x-l+coszx

X-* 0

230. lim
x-+ 0

(logx-logsen2x) = (-+) = lim


logo
= loglim x 2
sen2x
Q+ seri2x
x->- 0+
5 l0slimn+ d i i s r - lo^
x-* 0

231. lim xctg2x = (0*>) = lim ~ T ~ x-- 0


x+ 0 tS X
232. lim

(?) ^ li
2tgx(l+tg2x) = ^
x-*- 0

senx(l-senx) _ ,0, H
----------- = (r) -*

tgx*(1-senx) = (0) = lim

X-*- J n

= -lo2

x-*- g ir

x+tfnx
233. lim
2x-senx = <=>
x--

lim
x-* Jc

co3x( 1-senx)-3enxcosx _
x-+ Jtr

cosx-sen2x _ o
-senx

0 .

1+C0SX

lim
2-cosx
x-*-

Poich per x-+ non esiste il limite di cosx , l applicazione della re=
gola dell'Hospital porta alla conclusione errata che il limite cercato non
esiste. Invece, come gi si visto, il limite esiste ed stato calcolato
(cfr. 206).

234.

lim

x*r2tg^ = (0) = lim

X-*- +

X- +<

'

tg-
?*(l+tg2-)
r2-j^ = (q ^ ^ r2*li
--- ---- =
-

X-* +

x*

= r2-ir*lim
(l+tg2^) = irr2(l+0) = irr2.
X-+ +

97

6.

LIMITI DELLE FUNZIONI GONIOMETRICHE INVERSE. ()

6.1.- CONSIDERAZIONI GENERALI.


Le sei funzioni goniometriche inverse sono funzioni continue. Ci vuole dire
(cfr. 1 caso del 2.10) che qualunque sia il valore dato alla x (naturalmente
nel campo d'esistenza () di ognuna delle funzioni), la funzione reale e defi=
nita. Il calcolo, pertanto, del limite di una delle sei funzioni per x tnden
te ad un valore del proprio campo d'esistenza immediato.
Esempi.
235. lim
arcsenx = -jrr
x-r- -1+

237. lim
arctgx =
x* /3
3

236. lim

2
238. lim
arcsecx = rii
x-r- -2
3

arctgx = -Jir

X-V

La difficolt pu nascere quando, sostituito il valore di x , si deve trova


re il valore della funzione, visto che con le circolari inverse non si ha tanta
familiarit quanta con le circolari dirette (senx, cosx, etc.). Allora si consci
glia allo studente di riportare il calcolo alla corrispondente funzione circola
re diretta. Per esempio, nel caso del 235 , occorre conoscere il valore dell'
arcsen(-l+). Lo studente si ponga la domanda: qual l'arco (o l'angolo) il cui
seno -1? E si dia la risposta: siccome l'arco il cui seno -1 - 571, si ha
arcsen(-l+ ) = -jn. Cio risolva (a mente) l'equazione
senz = -1
-* z = -Jtr
(escludendo i valori che non interessano).
Stesso ragionamento per il 236. Domanda: qual l'arco la cui tangente - ?
Risposta: tgz = - per z = -In (escludendo i valori che non interessano).
Ancora allo stesso modo si procede per gli esempi 237 e 238.
6.2.- CALCOLO DI LIMITI.
E' naturale che, quando si deve calcolare il limite di una funzione nella quii
le qualche addendolo fattore) una funzione circolare inversa, o esso inane
diato, o d luogo ad una forma indeterminata.
Esempi di limiti immediati.
-,
arcsenx-log(l-x) _ f!*-(-<) - *i____
x-1
0
0-J "
x-+ 1"
..
sengrx-l/2-i-arccosx _ sen(nA)-l/2+arccosl _ 1/2-1/2+ ir/3 _ ________
2it
arcsenx+21og(2x+l) " arcsenl+21og( 1+1 )
n/6+21og2
ir+121og2"
lim + {/(x2+l)+arcsen/(x-5+ijl = (l+arcsen ^ ) = l+0+ = 1+ .
x* 0'
lim

{/(x2+1 )+arcsen^X2+Jj} = lim


{A x 2 +1 )+ar c s e n ^ 1+^J/x2 )^ } =
x-* +
= (-Ho+arcsenl = ++lir) = +.

Ma come comportarsi nei casi in cui vengon fuori delle forme indeterminate co
me ad esempio:
arcsenx
0
arctgx _ 0
(arccosx)2
%
.
x-arctgx _ 0
lim
1
5*
x
6
l-x
5 lmrt arcsenx-x ~ 5
x-*- 0

C)

98

Per quanto riguarda le funzioni inverna in generale ed inorarne delle circolari in particolare
cfr. P.2, li 1-17. 1.18.
Par la relazioni ed eventuali tranfornazioni fra le inverna delle circolari cfr. I 1.8.

visto che per le funzioni circolari inverse non si hanno tante trasformazioni da
fare? Per una ristretta gamma di tali limiti, si pu ricorrere alle considerazio
ni sugli infinitesimi (o infiniti). Per altri si deve ricorrere a nuovi metodi
di calcolo: la regola di De L'Hospital oppure lo sviluppo in serie di Taylor-Mac
Laurin. Si potrebbe, ad esempio, procedere cos per il calcolo dei:
arcsenx
243. lim ------- . Posto arcsenx = y
x = seny con y * 0 per x-+ 0 , si
x
x-*- 0
ottiene:
arcsenx
- lim -* = i
lim
(cfr. 5 4.2).
y-r- 0 Seny
x-*- 0
arctgx
244. lim
Posto arctgx = y - x = tgy con y* 0 per x-* 0, si ha:
x
x-r- 0
lim
x-*- 0
245. lim
x-- 1
lim
x-> 1

= 1

(cfr. es. 163).

r * "
(arccosx)
. Posto
1-x

arccosx = y

(arccos
1-x

y2

|2 - lim

" 0 1-cosy

+ x = cosy

i
= lim
(l-cosy)/y^
y-*- 0

con

y* 0

1
T 2
3

per

x-*- 1 :

(cfr. es. 164).

Vediamo allora a quali importanti considerazioni conducono gli esercizi


244 e 245.
J

243,

* 1 , ci dice che arcsenx un infinitegjip ai


lim
x- 0
31
.primo ordine-- rispetto ad x (infinitesimo di confronto). Quindi con conside=
razioni sugli infinitesimi si possono giustificare i seguenti limiti:

a) Il fatto che

per
I b

(arcsenpx)" =

x- 0

n > m
i.

per

n = m

per

n < m

4X0

(al) Il numeratore un infinitesimo di


ordine superiore al denominatore,
(a2) Numeratore e denominatore sono in=
finitesimi dello stesso ordine,
(a3) Il numeratore un infinitesimo di
ordine inferiore al denominatore.

Esempio:
185
1*

246. lim (arcfef x)3


x-0
^

lim (arCj ^ x)3 = lim


x-+ 0
y-- 0

(a2).

^seny

Posto arcsen5x = y
per x-*- 0, si ha:

con y-* 0

.v 3
_ 125
M l / l 2 5 ) s e n 3y U

b) Il fatto che

lim arctgx = 1 , ci dice che nrct.gy un infinitesimo del 1


x-- 0
x
ordine ris-nettn ad x (infinitesimo di confronto). Quindi, con considerazio=
ni sugli infinitesimi si possono giustificare i seguenti limiti:

lim
x-<- 0

fO

per

n > m

(bl)

per

n = m

(b2)

00

per

n < m

(b3)

(arctgpx)n
qx

Il numeratore un infinitesimo di
ordine superiore al denominatore.
Numeratore e denominatore sono in=
finitesimi dello stesso ordine.
Il numeratore un infinitesimo di
ordine inferiore al denominatore.

Esempio:
247.

li,

x- 0

t e - g f W .

(b2). Posto arctg3x


x-*- 0, si ha:

1.
jtgy

con

y-* 0

per

99

,
llmn
x-* 0

y2 = 2
2(l/9)tFy
2

(arctg3x)2_ ..
2 ? " ^

y* 0

c) Il fatto che

lim
^ = 2 , ci dice che (arccosx)
un infittitesi
x-*- 1
mo del 1 ordine rispetto all'infinitesimo 1-x per x-+ 1. Quindi con consi_
derazioni sugli infinitesimi si possono giustificare i seguenti limiti:
(

lim
x-* 1

)2 n

^ ? -9 A
q.(l-px)

|0
Ipn
= <-

per

(cl) Il numeratore un infinitesimo di


ordine superiore al denominatore,
per n = m (c2) Numeratore e denominatore sono in=
finitesimi dello stesso ordine.
per n < m (c3) Il numeratore un infinitesimo di
ordine inferiore al denominatore.

Esempio:
..
(arccosx)1*

248> llm,

2(1-x )3

x->- 1

Posto

,.

"

(arccosx)2"2

x-*- 1

arccosx = y

n > m

./ i
-

2 { = ^

* x = cosy

con

(C3)-

y->- 0

per

x-* 1, si ha:

-0

= (2*2*-i = ) =
1 * 1-1
In base alle formule a), b) , c) posronc essere calcolati molti limiti. Esempi:
249. lim x (ar<iS^nx)3 t per x^. q il numeratore infinitesimo del k ordine,
x-* 0
sen x
come il denominatore. Allora il limite finito:
lim x (a^ m 0
o

3 . lim S S S g g ) 3/*3- = = !
^ Q
sen x/x
1

250. lim ~ 7^ ayctSx.^


(1-cosx)2
x-*- 0
(infatti:
1-cosx

. per

lim
x-*" 0

x-*- 0

infinitesimo del

^ 4 ^

ordine

251. lim

t ~-s^

Iari'f'nsY )H

= limn
x-i- 0

l-cosx)2^

U ordine

(b2)). Inoltre, essendo

lim 1 sx =
x-*- 0
Quindi il limite finito:
1 _ i.

sar

- l/U -

. Rispetto all'infinitesimo
r

= i

(infatti:

(l-cosx)2 infinitesimo del l* ordine.


x2(arct<zx)2
..
(arctgx)2/x2
llmn " (i-cosx)^
x->- 0

'

il numeratore infinitesimo del

= lim
xh . 0

(a2).

1-x

per

x-* 1 :

l-cos(l-x)

X-v 1

infinitesimo del 2 ordine (infatti: lim


= lim 3 CfS^ = |);
x-- 1
y-*- 0
.
.
,
.
,
(arccosx)1*
(arccosx)4 un infinitesimo del 2 ordine (infatti:
lim (1-x)2
=
x- 1
= lim
_

X-- 1

(a^cpsx)---=
(l-x)z

= !* (c2)). Pertanto il limite proposto finito.


1

ore e denominatoi
Dividendo allora numeratore
denominatore per (l-x)
si ottiene
1cos(l~*x )} /((1x
1X)2
] _ i
.
l-cos(l-x) _ ..
(1cos(l~*x)}/
_ 1
3-1 , ior-nnncvl1
fi '
(arccosx) ' 1Un. (arccosx)1*/(1-x)
x-*- 1
x-*- 1
Laddove considerazioni del tipo a), b) , c) non possono essere fatte, si
pu ricorrere alla regola di De L'Hospital. Per esempio, si voglia calcola
100

l+x2-l
H-x2
x~arctgx
=
(2)
3
lim
=
lim
252. lim
l-/(l-x2)
n
1
, l-/(l-xz
arcsenx-x
X-+ 0
x^ 0 /(l-x2) _1 ** 0 /(l-x2)

re il:

X2

/(l-x2)

..

/(l-x2)

X2

= (-5 ) =
= lx\ S ' i - l - X ^ ) = ^ m0 T ^ l - / ( l - x 2)
X-r- 0
J t i _y 2 \
x2
H
2x
= lim 2/(l-x2) = 2.
= lxm
im
l i ^
lim
1 -/(1 -X 2 )
1 *l l m
+ 0 1]x
x- 0 1 u

x- 0 x-+
7 ( & T
X+0
6.3.- ESERCIZI PROPOSTI.

Calcolare i seguenti limiti applicando, ove possibile, le considerazioni a,


b, c del
6.2, oppure la regola dell'Hospital.
/(x2+l)
x-arcsenx
arctglx |
261.
257. lim
1
3
X2
arctgx-x
X - 0+ /(1_cosx'
X
-* 0 k
-,'*A~A
x-r- +~
x254. lim
x-> 1

sen32x
258. lim
x arctgx
x- 0

(arctg(x-l)}2
(l-x)2

255. lim
xarcctgx
x-*- +

259. lim
x- 0
260. lim
x- 0

X- +

262.
X-r- +<

x-arcsenx
?

263.

x2-arctgx2
(l-cosx)3

264.

Soluzioni degli esercizi proposti.


253 . lim
arctS |x|
im
ar-ctgx
= (-).
X^. 0+ /(1-cosx)
x_ 0+ /(1-cosx)

X- 1

arctgx- n A
x-1

7 f e j +ll,)

Rispetto a x, arctgx e (l-cosx)


sono infinitesimi del 1 ordine.

/(l-cosx) _
,,1-COSXs
/i
lim
- lim /(
5 ) = * !
X
X2
x-- 0

x- 0
lim arctgx.
x--i./a = /2.
x^. q + x
/(l-cosx)
Infatti:

Dividendo numeratore e de^


nominatore ner x si ha:

Si osservi che con l'Hospital il calcolo del limite si complica:


_1__
arctgx
H ..
1+x2
,.
2/(1-cosx)
lim -77\ r -> lim
---------- = lim
, '
--- u =
n+ r(1-cosx)
0+
senx
. n+ (l+xz )senx
x-*- 0T
X-r 0+
2/(l-cosx)
_
.
1
/(l-cosx)
..
/(l-cosx)
,0,

...........
= 21im rr-5 -1------ L = 2*l-lim --------- = (t ). Per quanto si derivino
-+l+x2
senx
_+ senx
0
,.
x-*- 0
x-*- 0
ulteriormente numerata
re e denominatore, l'indeterminazione non scompare. Bisogna allora ricorre.
re ad opportune trasformazioni goniometriche. Si possono applicare le for=
mule di bisezione al numeratore e di duplicazione al denominatore:
21 im
x-*- O-1

/(1-cosx) _ 21im

ni

q+

/2sengx^ = 2 /2

i
*

l i m
Ssenjxcosgx
2

cosx

/ 2.

254. a) Il calcolo pu essere ricondotto al caso b) del 6.2.


x-1 = y con y+ 0 per x-*- 1, il limite diventa:
li {arf f i ^ )2
x-1
(1X)

lim

Infatti, posto

(arctjpr)2 = ^

y* 0
101

b) Con l'Hospital:

lim
x+ 1

2arctg(x-l)lix=U ? = lim artfilxzl) lim


=
Llm
x -1
l+(x-l)2
-2 (l-x)
X-*- 1
X-+ 1
= lim ESSfii^i.1 S lim i p Q = 1 .
X_1
x- 1
1
x-* 1
-1
= lim
+ lim 1
-1
1+x* - 1.
<5>
X+ +00
x+ +
x-i- +
X

x->- +

X2

w
X-*- + "

sir-arcctgy

Hm

,0,

------ ----- - (5 ) = lim

y**- o+

..

Posto
X
ha:
, rr .arcctgv.

llR1n 7 ( ^ * r

-lim
x-*- 0

sen32x
0
258. lim ~ i -- r = (t ).
x->- 0 X ar gX

X+ +005 si

y-* 0+ per
.

1
1__
-.
x-arcsenx
,0, H ..
J' /(1-x^T
257 llmn arctgx-x " (5 ] " linn
1
,
x-- 0
0 r r ~ 7 1
l+x^
1+x2
/(l-x2)-l
X-- 0

con

( ~ -------------= (+- l ) = +>

y+ 0+
0 ^

1
= y

IX___
/(l-x^
2x

-yj

n.

/(l-x2 )-l

1+x2

S o

=
,.

/(l-x2)-l _ ,0\

-1 *1

------ ^

X-r- 0

slim . 1 _ _ ,
7(l-x2) 5
x+ 0

Sia il numeratore ohe il denominatore sono infinite=


simi del 3 ordine rispetto ad x. Infatti:

lim ^ ^ = 8lim ( 2 * 3 2 5 ) 3 = 8 * lim


= lim S S * = i.
x- 0
x
x-+ 0
2x
x-+ 0
x
x-+ 0
x
Dividendo allora numeratore e denominatore per x , il limite diventa:
sen 22x

IT q

x^~
^retgx

0, .....

r/sen2x ,3

= Slim {(
2x
x-- 0

x
arctgx

} = 8*1*1 = 8.

Applicando, invece, la regola dell'Hospital, si ha:


sen 32x
x- 0 X arCtgX

H ,.

3sen22x*cos2x*2

6sen2x*sen2x*cos2x
x* 0 ^(iSSiSEi t Jjj)
2)

; r 0 2xarctgx + ^
1+x2
" '
x
sen2x senlix ,
3
. -- "2 *-]----*4
3sen2x*senlrx
2x______4x
= lim
= lim
o^SssSa.-i-,,
**
l

31*21*1* _ 2 k _
2*1+1
3 "

x-arcsenx
,0* H . .
/(l-x2 1
..
/(l-x2)-l .. ,0N
259. lim
jg---- = (5 ) - lim
--- J- = lim 3^
" (5 )
x+ 0
x+ 0
3X
X+- 0 ^
k
^
_ ,.
A l - x 2 )-l /(l-x2)+l _ ..
_________l-x2-l__________
_ n 3x 2 */(l-x2 ) V ( 1-x 2)+1
*
3x 2*/(l-x2)*{/(l-x2)-+l}
x-+ 0
x-+ 0
1
-1
-1
= lim
l
3/(l-x2 )*{/(l-x2)+l} " 3*l*(l+l)
x-+ 0
102

x 2-arctgx2 _ ,0, H .
2 x 1+x1*
_
liro -(l-cosx)3 (0 )
limn 3 (l-cosx)zs e w
^

X-r- 0

X-+ U

? .
= -*lim

X-* 0

261. lim

--- - rs- =

3 <l+x,)senx (l-cosx)2

x
, x 2 .> i
2 ,1 n 7

----(t----- )2*r r = r'3' r ' l - o


senx 1-eosx
1+x4
3

j
.
A x 2+l) _ -.1 _
li
x2
J
x-*- +"

/fx2+l
r
xarcsen- ^ - ^ *- = [0 , dato che

X-t- +

= lim
x-> +

/(x2+l)
arcsen- ? u
_______ xi.

" "lim

X /(x^+xZ+l)

/0v H .
(q ) -* lim
x->- +

7ife

A i
1
x

x 3- 2x(x2+l)
X1* - / x2+l
liir

x -+ +

3+ 2 x

/(x6+2x1*+2x2+l)

X-- +<

1 +-^2
__________xf______
= 1.
2
2

- 1 iir*

x-* + A 1+ "^2
+ T6 )
X*- + TXM

262. lim
{/(x2+l)+arctgx-x) = (+<+jir-> = +) Dato che l'indeterminazione
x-, +
non dipende da arctgx, con
viene scomporre il limite nel modo seguente:
lim arctgx + lim {/(x2+l)-x} = jir+lim {/(x2+l)-x) = [razionalizzando] =
X"> +
X^ +
X-* +
= h

+ lim
/(x2+l)+x = ^ +0 = 2lr
x-+ +

+ li {A X2+l )~x} /|x2+i)+x =


x-*- +~
arctgx - r

263. lim

n
= (q ) -* lim

x-> 1

r^-2
--

x-- 1

264. Poich

lim
_

2+1 ) = ^

_x / ( l +

= -1 , e

arcsen
lim

arcsen(-l) = -jtt , :

xfarcsenTT fr-r-+ iir) = (--0) = lim


/(xz+l)
"
x->

/ (x2+1)

+5ir
= (x) +

_1_____ /(x2+l)~ A f e )
x^+l
I rlim
x-*-

X 2 A x 2+ l ) ( x 2+ l - x 2 )

/(1' ^ }
----------

x*+l

( w b n r ^

I ?

v2
= -lim

* -1 ..

-1.

Pi semplicemente, dalla TAB. 8.1 si ha:


arcsen/(x2+p) = arctgx

lim

, quindi:

x{arcsen^xj+1j + Jir} = lim


x( arctgx+gir) = (--O) =
x-arctgx+rr
,0, H . .
l/(l+x2)
,.
x2

' X-* 1 7 x

x-> ->^ 7 ? ~ = "u m

P T " 1 103

7.

CALCOLO DI LIMITI MEDIANTE SVILUPPI IN SERIE.

7.1.- CONSIDERAZIONI GENERALI.


Come visto ai 55 3.1, 3.2 quando il limite si presenta nella forma indetermi
nata

00

g o - , mediante un confronto fra infinitesimi o infiniti, e possibile sta

bilire se il limite finito (diverso da zero), zero o indefinito. Per poter ope
rare in tal senso sarebbe per necessario, date due funzioni di tipo qualunque,
poter stabilire subito quale delle due prevale passando al limite. Per alcuni t^
pi di funzioni ci I abbastanza agevole, per altri tipi, meno.-^
Si visto anche (cfr. pag. 68) che in una somma di funzioni infinite prevale
l'infinito di ordine maggiore, cio possibile trascurare gli infiniti di ordi=
ne inferiore. Viceversa, in una somma di furivi rm-i infinitesime prevale l'infini=
tesimo di ordine inferiore, cio possibile trascurare gli infinitesimi di ord
ne superiore. Esempio:

265.

lim

Il numeratore infinitesimo del 1 ordine rispetto


ad x j al denominatore compare la somma di un infini
tesimo del 2 ordine (x2) e di uno del 1 ordine (senx). Trascurandcj l'in=
finitesimo di ordine superiore si pu concludere che numeratore e denomina
tore sono infinitesimi dello stesso ordine (1), quindi il limite finito
e non nullo. Infatti:
tgx
tgx
lim
lim
1.
x2+senx
senx
0+1
x+'O
x-+ 0 x+
x
x-+

= (^).

In questo caso stato semplice stabilire gli ordini degli infinitesimi ma in al


tri casi tale ricerca pu risultare laboriosa e, f m n si vedo ii-nn
pr.
eliminare l'indeterminazione (come la regola dell'Hospital) conveniente svilun
pare m serie di potenze il numeratore ed il denominatore.
Se |x- 0 J s i adoperano gli sviluppi in serie di Mac Laurin.
Se |x-> c #"o] bisognerebbe sviluppare in serie di Taylor, ma poich, mentre sono
noti gli sviluppi in serie di Mac Laurin, lo sviluppo in serie di
Taylor andrebbe calcolato di volta in volta, gj prefer are operare un cambio di
vari aitila, jy = x~c| con v->- 0 per X- C , ip mniln da ri condursi ni primo caso.
A titolo d'esempio sviluppiamo in serie di Mac Laurin (cfr.Appendice: S.7,
S.5) numeratore e denominatore della funzione del 265.
x+ + 2x54lim
= lim ---- ^ <
g-------- - lim - = 1 . Ottenuto trascu=
_ x^+senx
_ o /
x^
x^

-x
_
.
,
x* 0
x-+ 0 x^+(x- + - ...)
x-+ 0
rendo sia al nume
ratore che al denominatore gli infinitesimi d'ordine superiore al 1.
Esempio: calcolare, mediante sviluppo in serie, il

1-cosx
,0 ,
5
= (r)
x-*- 0
X
0

266. lim

lim
x-+ 0

X 1

,
che sappiamo essere uguale ad $. In base allo sviluppo
S.6 :
v2
v2
x
2! h i
..
21
**
= lim
2 . Ottenuto trascu
2-------- = lira -----5
x

*
x-<- 0
0

rando, al numeratore, gli infinitesimi di ordine superiore al 2.


104

T_

' ' *-im

arcsenx

lim
x-

arcsenx _ .0* .
.
---" \ q > che sappiamo essere uguale ad 1. In base agli sviluppi
S.9 ed S.5:
x+

..

------- = lim

senx

x-r-

o- +
= lim

x-

j = 1

X-r- 0

Ottenuto trascurando, sia


al numeratore che al deno

minatore, gli infinitesimi di ordine superiore al 1.


Applicando gli sviluppi in serie di
Mac Laurin S.2, S.4, S.7, si ha:

lim = 2.
x- 0 x

1-(1- b2 ! *

1-cosx
272. lim
x-senx
x-*- 0

.)
21 _
= lim
Z
"
.. )
x->- 0
31

(o ^ = o } = ts -6. S -51 = lim


x-+ 0 x-(xlim
n
x-*- 0

2*3'XZ

..

S linv =

x-*- 0

273. lim
senx ^ se ) =
^
t per poter calcolare il limite median=
x+ j*
C03ZX
0
J
te sviluppo in serie necessario operare un cambio di variabile.
Posto
x-Jir = >r x = Jrr+y con y-*- 0 per x-+ Ju, si ha:
lim

senx(l-3enx)

x~ b

COS X

lim sen(|TT+y){l-sen( jrr+y)} = .


cosy(l-cosy). _
y o
cos2({Tr+y)
y-+ 0
sen y
lim c o s*y. ^2
| 3L = L l i m
santv
sen^-y
y+ 0
y-* 0
.
= lim

xL _

1(1_ 2l +
-------------- = lim
(y- - | 7

r* 0
274. lim SenX+f SX~-1 =
X+ 0
x

= ^
[S .6, S.5]
eenv
* =
sen^y

+ ...),2

21

y - o y 2+

= i.
+

0,
= ) = [S.5, S.6] =
v

y3

y2

(x- + ...)+(l- + ...)-l


X'
2!
= lim --- ------------- ---------- = lim x* 0
x
x 0

31

= lim (1- 7 - fr- + ,..) = 1.


x-+ 0
3>
275. lim x2-arctgx2
(1-cosx)
x-*- 0

r_0r0_
l(l-l)

= Or _ f
.
0-1
1S 11 S,6J ~

xz_{(x2)_ ( x I 3+ ixiL5. ...}


= lim
x+ 0

----- 2-------{1-(1- fj- + ...))*

2 2. ----...
*
x+-xz+

lim

x-

--------- ~i------------7 = lim l ^ = i -

0 ( 1- 1 +

fy - .

. . )3 x-+ 8

Ottenuto trascurando gli infinitesimi di ordine superiore al 6.

276.

lim xiSrctsx_x
_ _ arcsenx-x
x-* 0

g
0

r
L

9, =
* *

x-(x- |- + ...)

x+ 0 x+

+ ... -x

l
x+ 0

Ottenuto trascurando gli infinitesimi di ordine superiore al 3


0-0
0
v
<?~ - = >

277.
x+ 0

- [S-9. 8-3]

-x 3
- ( ** f i

lim
0

( x - Jj- + . . . ) 3

x+ 0 ( x - J j - + . . . )

= lim
x+ 0

~ r - ~ -

Ottenuto trascurando gli infinitesimi di ordine superiore al 3


106

2.
xJ '
2-3

278-

li

x* 0

x -ix -r

...)

^7 T------- = lim

= lim
x+

,
..
x -sen x
) = lim
------------_+
xsenx
x -* 0

:) = <-

senx

0+

x (x - jj- +

x*

. )

O tte n u to

tra sc u ra n d o

lim

g li

= (?) = [S.3] -

?!

lim
_
x-*

- v TTE+

0+

x 2- j y

in fin ite sim i

+
di

o rd in e

- ^ - jr =

0+ xZ

lim
^-x

n+ 3 I
0

su p erio re

al

x -x

(h

X'* 0

x-*- a
0

= [S.7] = llim
im

x~*o

x 2(x+ + . .

(x~r* ~ ) 2 ~ x 2
~--------

x M( |

= lim
x-*- 0

5>

X^
...)-(i-x +
XJ

x-(x- 3!
p a re n te si

* * + s ;..
3!
3!

O tte n u to

g li

su p erio re

in i
al

3 oJ

f** |x6

= lim
ix8
x-*- 0 x u + f x 6 + T.X

X3

3! "
tra scu ran d o

s .5 ] =

[S .2 ,

J -----------------s-----------e5~
~5

le

p a re n te si

d 'o r d in e

1-0
0-0

y2
y3
( i + x + j + 77 +

[to g lien d o

n e lle

(1-

x-* 0
=

/O v

,--- =

| x 2 + x 14)

e X- e ~ X- 2x =
x-senx

li i m

5X2 )

, XJ

Ej;

x-
g li

57

X^
7T +

. )~ 2x

...)

som m ando]

i*

280. lim
x-+ 0

x- 0 x2(x2+ - x u + X6)

x2(x+-|-)2

l i m 1 ---x -* 0 x u ( l +

.y

' f in it e s im i

x2+ ^ x u + |x6-x2

x-+ 0

T7

= lira

= l i rma

x*+ u

~
+ . . . ) 2-x
_ ____________________ r t r a s c u r a n d o

r T

0+ .

) - li (p - 5 ^ = limrt ^
X 27 t g ^
z xT = U )

ctg2x) = (
(x+

\ k

279.

"fr

37

in fin ite sim i

di

o rd in e

su p erio re

al

3.

I 07

8.

LIMITI DI FUNZIONI ESPONENZIALI E LOGARITMICHE.

8.1.- LIMITI DI FUNZIONI ESPONENZIALI E LOGARITMICHE ELEMENTARI.


La funzione y = ax reale e positiva per ogni x reale e per a > 0 ().
Per ogni x reale essa anche continua (cfr. 2.10). Quest'ultima affermazione
si traduce, per definizione stessa di continuit di una funzione, in:

D'altra parte si dimostrato (cfr. soluzione es. 34, pag 51) che:
lim
x-*- + "

_ /+*
a* *
~ \0+

(a > 1)
(q '
l
(0 < a < 1)

x _ f0+
(.+

(a > 1)
(0 < a < 1)

lim
x-* -

e allo stesso modo si pu dimostrare che:

Questi risultati si possono conglobare nei seguenti grafici che servono anche
ricordarli (figg. 56 e 57).
'

te tra 0 ed 1, e tra 1 e +.
Analoghe considerazioni si possono fare per la funzione logaritmica del
y = logax

nella <*uale, affinch la

Cio per tutti i valori di

sia reale, deve essere

x > 0 , logQx

x > 0

tipo
a > 0.

reale. Inoltre, per tali valori

di

x, la funzione continua, cio:


lim log x = i = log c
8
L
X+ C

con

ed

positivi.

D'altra parte si dimostrato (cfr. es. 26 e 35) che:


lim
logax = { Z
x- 0

So < \

1)

e
e

,.
,
.*
lim
logax =
= {
logax
x-*- +

Questi risultati si possono conglobare nei seguenti grafici


ricordarli (figg. 58 e 59).

(*)

108

Cfr. P.2, Il 1.15, 1.20.

(a > l)
(o < a < D
che servono anche a

I diagrammi tratteggiati si ottengono al variare della base


te tra 0 ed 1 , e tra 1 e +<.
In generale, quindi, quando si deve calcolare il:
f(x)
lim a '
x-> c

-oppure

rispettivamen

lim log f(x)


x->- c
a

le complicazioni possono provenire dal tipo della funzione f(x) , dato che essa
pu essere razionale, irrazionale o trascendente. :yi .^ipniprS allora il:
nf(x) _ i
i un a
= a
x-** c
flim f(x ) = il (finito 0 infinito), indi
lim log&f(x) = log
X* c
caso_in_cuii__l__J_fin^ito si pu scrivere:
l:r. f(x)
_ -(x- c
I lim a
e
flim logaf(x). = log jlim f(x
i
c
|x-* c
]
11 )
Esempi.
281. lim e*tgx = e ^ S = e = 1
x-+ 0

(cfr. Pag- 57)


1 = +oo
eU + ) = e +*J

282.

(cfr. Pag- 57)

x-* jrt
-90

283.

e
x-- jir+

1
- 0+
+J
e+" =

(cfr. Pag. 57)

0
x-*- 0
285. lim

log{/(x2+l)-x} = [log(+-)] .

(cfr. pag. 59)


E' necessario, quindi, calcolare il:

X + +00

li.

-li.

X-+ +00

X+

Pertanto:

lim

y,
+00

log(/(x2+l)-x} = (logO+ ) =

X-+ +00

(cfr. pag. 59)

X + +0

logzx-2
286. lim
e'Logx 2 _ (e
x* CT

+
) .

Calcoliamo allora:

, 0.

'

lim
x .^ = ( ).
+ logx-2
x+ 0

Tale calcolo pu farsi in due modi:


H ..
-* lim

..

_ [-dividendo per logx-i _


'numerat. e denom.-*

iox-2 _

21ogx =

x- O-*

x+ 0+

log2x-2 _

o*

21ogx*(l/x) _ ,.
--- l7x----

logxx- CT

1-

log2x-2
Quindi:

287. lim

log2e2-2

eloex"2

1-0'
logx

= (e = 7 ) = 0+ .

lim
e^OBX 2
x- 0+
log2x-2
..

logx _

(21oge)z-2

= [e10**2-2

= e

^ ge~2

4-2
* e2-2 = e2'0] = (e*)

x-> e*

[e2/0- =

= 0+ ;

Si noti che:
x-* e'2+

per

8.2.- LIMITI DELLE FUNZIONI


Poich il numero

e2/0+ =
[e2^0+
= +1
e^] =

il limite

(l+)x

e 2,7182...

(l+x)X/x.

ricorre spesso

come

base

di

una

potenza

[ftf(x)j Q come base dei logaritmi naturali [logf(x)] , calcoliamo un limite fon3
dementale che ne una definizione.
288. lim (l+^)x = (l ) .
x-*- <

.x
(1+ -) = e

Forme indeterminate di questo tipo si possono ricon3


durre alla

(cfr. 3.4: 4, 1, 2).

;>
108<^
= e
= e
log{l+(l/x)}
o
1/x
e
= (e5 )".

1/xl>

Cosicch:

lim (l+ -)x = lim


x+
x-*-
Calcoliamo quindi il limite dell'esponente con la regola dell'Hospital:
losil* - )

ir .
Allora:
lim
X-*-

lim
X-+ +oo

L'esempio

.0. H

* r .

lim (l+ -)x


x
x+ oo
1
l+(l/x)
1+0

+ U / x l ^c5 '
-1/x2

=1 =

288

V = 1"
1+0

lim
x+ -

lim
(l+ ^)X 3 e1
x-* +<o

indeterminate

0
si possono ricondurre alla forma

= 1.

(1+ )X 3 e1+ = e+

suggerisce che i limiti delle funzioni del tipo

qualora diano luogo a forme

00
o

= e
[f(x)]

(a)
(b)

g(x)

(queste possono essere: 0, <0 , 1 )>

, ,
con la posizione:

logf(x)
g (*)
[f(x)]*(*> = eg(x)lOgf(x) = el/gU) = el/logf(x)
110

1+0

Con pi esattezza, essendo:

segue:
l+(l/x)

lim
X-> oo l+(l/x)

Sempre dal limite 288 si deducono i seguenti:


289. lim log(l+ )x = loglim
x-
X +
290. lim loga(l+ ):K _ log lim
X+
x- <

)X

291. lim (l+x)1/x = e . Infatt:


x+ 0
lim (l+x)1/x = lim (1+
x+ 0
y*

si ha:

(cfr. 288a)

(1+ )y =

(cfr. 288b)

y- + +

292. lim
log(l+x)f/x = loglim
(l+x)1/x = loge" = 1~
x-- 0+
' x-*- 0+

(cfr. 291b)

293. lim

(cfr. 291a)

log(l+x)1/x = loglim _ (l+x)1/x = loge+ = 1+

x->- 0

x-*- 0,

:o al 288). Con pi precisione:

{ l+ x .)1 / x = lim

x+ 0+

per

a) lim
(l+x)1/x = lim
x-* 0
y*
b) lim

c o ti' y+

X- 0

{ Occorre porre l'attenzione sui limiti del tipo:


lim

lvX
(1+ h x = [(+)0+]

x- 0+

lim

(l+x)1/x = [(+*)0+] ,

X +oo

limiti, cio, delle stesse funzioni degli esempi 288 e 291, rispettivamente,
ma ohe non danno, sicuramente, come risultato il numero e. Infatti:
log{l+(l/x)}
xlog(l+ )
l/x
= lim
Essendo:
X
X-r- 0 *
x+ 0+
x+ O-*
log(l+ i)
lim
x- 0+

l/ x

i(- Z 2

lim
x+ 0+

295. lim
(l+x)1^
x+ +

x+ 0T

-l/x5

t= )
0+ l+(l/x)
= (
ll+

= o+ .

(1 + X
;)x

= (<) .

Posto

- = y ,

con

y- 0+

per

x+ +< , si ha:

lim
(l+x)1/x = lim
(1+ ^)y * 1+
(identico al 294).
x- +
x-+ 0+
y
Si voluto porre l attenzione su questi limiti perch lo studente, guardando la
funzione di cui si vuole il li=
Etite, potrebbe pensare subito
allumer e. Ma bisogna o s s e rs
vare il valore cui tende la x.
Per evitare confusioni, disegnai
Eto i grafici delle funzioni :

f i y = ( 1 + x )X

ed

y d +x)1/x

Grafici che conviene sempre te=


Bere presenti quando si calcola
ttn|Limite di questo tipo.

b) Con 1'Hospital:
.._ ! ! ^ 1s
lim

F . llm

-2 1 1 -x)

X+ 1

scsseiEilu.

x-1

^
L.

arctg(x-l) , H . .
1 1 ----- 1 ~ X
X+ 1

X-- 1

l+(x-l)2
I----- X *

255. lim xarcctgx = (+~*0+ ) = lim


~^ tgX = (g) 5 lim
X+ +*
x- +> _
X-+ += 0
X

x2

= lim
X+ +

256. lim
/xtirr-arcctg^-) = (+0+ ).
... +.~
x

Posto
x = - con y+ 0+ per
i._.
y
ha:
pir-arcctgy
,0,
..
, n
arcctgy,
,
.,
lim + --- y -- = (6> = llm .(2 7 ---- T- -) =
y+ 0+
y
u
y+ 0+ * *
y

x-arcsenx . ,0, H , ._
257. lim
lim
arctgx-x (*)
x-r- 0

**

it^ ' 1

llm

7 ( i - x 2 )*

..

/( 1-x2)

x+ 0
H

* - lim

x+ 0

x-> +> s*

1_ /(1-x2) _ ., .m /(l-x2)-l 1+x2


lim
/(l-x2) 'l-l-x2
x* 0

1+x2

,.

X
1+7

/(l-x2)-l

-X 5

x '
-x

, ..

/(l-x2)-l

X- 0

xr

,0, H

- ( 5) +

2 7 ^ = ilxm 7 ( T ^ 7 = 5
X+ 0

sen 32x
.0 .
xiarc^gx = (q ).

Sia il numeratore che il denominatore sono infinite3


simi del 3 ordine rispetto ad x. Infatti:
,2.
lim S ^ - B l i m
(a| ^ ) 3 = 8 ;
lim ^ arf x = lim t g * . 1 .
x+ 0
x
x+ 0 '
X-+ 0
x
X- 0
x
Dividendo allora numeratore e denominatore per x , il limite diventa:

258. lim
x+

sen32x
---- 8l im f (8
-^)3
arctgx
x^. 0 * 2x

lim
x-*-

} = 8*1*1 = 8.
arctgx

Applicando, invece, la regola dell'Hospital, si ha:


..

sen32x

H _.

x+ 0 x arctgx

3sen22x*cos2x*2

,.

6sen2x*sen2x*cos2x

x* 0 x 2(2artffic + _ i _ }

X- 0 2xarctgx +
1+x*

o.sS^^.SSSix.ir
3sen2x*sen1*x
= lim
x+ 0 x 2(2arctgx + 1
X

259. lim

X-arcsenx

-3

= lim
,
x-, 0

1+X2

,0, H ,
= (5 ) + lim

x+ 0
x
0
x+ 0
=
/(l-x2 )-l /(lx 2 )+l
v_ n 3x2 /( 1-x2 ) V ( 1-x 2 )+1

x+ 0

= lim
x+ 0
102

2x

ltx

2* 1+1

1+x2

/(1-x2 ) . ...
r^f--- <- = lim
3X
.

3 *l*2 *l*h _ 2U _

/(l-x2)-l
,0,
/?-x2V = W

x+ 0 3x
U x }
0
l-x2-l__________
3xz */(l-x2 ) *{/(l-x2)+l} ~

x+ 0
-1
-1
3/(l-x2){/(l-x2)+l) ' 3*1*(1+1)

8.

2x
.0. H
2x~ T W 6
, _
axCl+x1*-!)
1
(1-costO 3 3 t^"* ^ mn 3(l-cosx)2senx "
0 3(l+x** )senx*(l-cosx)2
x-> 0

*2- a r e t i n e 2
260. ^ m0

2 ..
= r-lim
x-+ 0

x
/ x2
1
7T~^:
(1-eosx') rz
senx '
1+x1*

= [ 0 , dato ohe

xarcsen *^X2

261 Xim

2 3-(t )2 -X = I

lim
^*2 ^
'e
x-*- +

X* +

/(x2+l)
arcsen
j
_
= lim ----- r------ - (q ) + lim
x-*- +
x- +

,
=

X-+- +

x2

x __
1
?
3+
2x
____x3
+2x____
7(x6+2xi,+2x2+l) =

x3-2xix2+l)

/(x+x 2+l)

- 0] =

x ./(x2+l) =

1 +^5
= l.
* X ini
2
3
i
x->- + 7(1+ 72 + y*
+
T)
x
x"
{/(x2+l)+arctgx-x) = (+<+jTr-< = -k -) . Dato che l'indeterminazione
x_v +00
non dipende da arctgx, con
viene scomporre il limite nel nodo seguente:

262, lim

lim arctgx + lim {/(x2+l)-x} = rr+lim {/(x2+l)-x> = [razionalizzando] =


x-*- +
x-* +
X-* +00
= ifT + lim {/(x2+ l) -x } $* j- ^ *x = Jrr + lim
X-*- +
x-* +
arctgx - c
263.

lim,
X-+ 1

264. Poich

1+x2 _ ,

,0 , h ..
(6 ) *

= J^+O = 3".

X*

7^ J = l i m

= -X , e

arcsen(-l) = Jtt , :

X-*- - Xr (1+ ~~2 )

X-> -

:sen /, * . x +iT

----+ Jtt) * (-(>) = Xim


lim
xtarcsen
/(x2+X)
X-*. -Oi
x-*- -

v(xz+X)

/0\ H

^------- - (g) -*

/(x2+X)-

/(x2+l)
"x^+l

Sii.

= -lim
x+ lim

.
= 'lira

x2+l

x{ arcsen

= lim
x-* -

-1.

x*

x 2/(x2+l)(x2+l-x2)
' (x2+l)/(x2+l)
'

Pi semplicemente, dalla TAB. 8.1 si ha:


arcsen^x 5+1 j * arctgx
+ ") = lim

In) li
x+

quindi:

x(arctgx+iir) = (-*0) =

M-Tx5"
B S r 1 '-

= -i.
3
x^+l
103

Essendo:

1-COSX

aim T
x- 0
x

'= 2
si ottiene:

ex-l _

lim
x-- 0

1~.cosx = _
(ex-l )2 1 ~

vX-i- 0
Nel secondo caso:
,
1-cosx H
^ senx
1
senx
i. .
senx
.n. u
lim
------ + lim V. --- = lim -- *lim ---- = jlim - - = (-)
x+ 0 (ex-l)z
x+ 0 2(ex-l)ex
x- 0 2eX x-* 0 ex-l
x-*- 0 ex-l
0
H 1, .
cosx
-* jlim
x-* 0 e
Nel terzo caso:
*2
*4
1-fl- +
U
2'
li'
lim
-- ^ --- -------

x-*- 0

( 1 + X + -|-j- +

...

- I ) 2

11

-,
= i .

j.

p,l

x2

lim
-r*- --- = lim ? "
x-*- 0 (x+
+
x-i- 0 x2(l+

+ ...)2

1_

2! _ i
r

- 2

8.3.- ESERCIZI PROPOSTI.


Calcolare i seguenti limiti:
w :

lim

x-- 0

y ^ . lim
(l+tgx)ctgx
e ' x-i- 0+

O s i } * )

tg2x
tg^

30JSC. lim x
x-<- 1

1_
1-x

lim
x
x-*- 0+

log3x

3-8

lim
2 31ogx-log8

V-

ex-e-x
314. lim
x+ 0 e2x-e~2X

3M ' x-i-n+
<senx)tsx
O'1

( r _
(g. lim
(
logx
x->- 1

lim
x-i- 0 2X-1

x-1

Soluzioni degli esercizi proposti.


305. lim -Pf -(-2+X^ = ()
x- o
ig x
0
a) Ricorrendo al limite fondamentale:

log(l-t-x)
lim
x-r-O

x-K*
X

= lim Log(i_^ ) 1/x .


x-*- 0
x-<^)2
X

= (28S) =
^ 0*l'

b) Con l'Hospital:

lim ~jf^2'lX ^ 5 m
---^^+x^
. = r-iii2_r = -1
x-^ 0
tg x
o 2tgx(l+tg2x)
l2.0(1+0)
0J

c) Sviluppando in serie:

i 2
lim X~2 j
' = [trascurando gli infinitex-*- 0 (x+-|- + ... )2

simi di ordine superiore al 21 = lim x~?y2 = lim


J
x-- 0
x-r- 0
114

'

'

= .

* 1
1-x

306. lim x
x-* 1

= (1 = 1 ).

Si pu scrivere:

a) Posto
lim
^

1-x = -y

i
x-- 1

-* x = 1+y

{ log (1+y)} = -lira

1
1-X

con

y-<- 0

log (1+y

per

x-v 1 , si ottiene:

= -loglim

(l+y)1^

lim
x-+ 1

5 lira
x+ 1

= -1.

lim {- 2l> = -lira


y+ 0
y* 0
1-x

= -loge = -1.

(cfr. TAB. VII-6-,7)

c) Sviluppando in serie il numeratore dopo aver posto

Pertanto : lim x
x^- 1

. Quindi si cerca

(5).

b) Con l'Hospital:

logx
1x

= e

1-x = -y:

= -lira (l-jy+ |y2-...) = -1.


y+ 0
J

= e-1 = i
e

307. lim ( ------_) = ( _ ss 0.-00) = lim ~*2 = (-).


1 ^logx
logx
'0
0
'
^ m1 logx
V *
a) Posto
..
lim

1-x2 = -y -* x = /(1+y)

1-x2
t--- = lira
^
" ;r0
= '-2'

con

y+ 0

per

2.

b) Sviluppando in serie il denominatore dopo aver posto

_y________
y
= -21im

-21im
log(1+y)
y+ 0

,ii*u

308. lim
x-- 1

logx

x-1 '

ss

lim

X+ 1

1 --1

"*

5 lim
x-+ 1

1
1D1 _ logx+1+1
con

y* 0

y-iog(i+y)

1- <x-1)logx " i r V

X-+ 1

-* x = 1+y
_

"

V \
gX
(x-l)logx
H n

- 2.

y+ 0

l-jy+^y2-...

x-l-logx

( i ------------- _

'0 _

x-i-iogx

1-x2 = -y:

_____ L

lira
5 lim
= -2.
x * 1 10gX
x+ 1 1 X

a) C o n l ' Hos p i t a l :

b) Posto x-1 = y
rie, si ha:

_= -21im
.4.ALU

y- 2y2+jy3--

T* 0

c) Con l'Hospital:

si ottiene:

1
= -21im
* r w i * 1"

= -21im

loge

x-> 1

..

+)

^ m 1 _ ( x- 1 ) l o g x

- L - i i Z i l s= l i m
,
. X-1
logx+
X-* 1

v0

x-1

.
XlOgX+X-1

0+2 = ( 2) * .
per

x-*- 1 e sviluppando in se*

y-(y_ 2y 2+3/ 3--

,:.7X
y+ 0 - .y ,(y-gy2+^y3- )

y2-|y3+.
2-|y+ <
lim
= 2
= lim
y+ 0 y2~ 5y 3+^yi-...
y+ 0" l-Jy+gy2- . .
115

309. lim

(l+tgx)ctgX = (l4").

x-+ 0+
a) Posto

tgx = y

b) Con 1'Hospital:

con

y+ 0+

per

x-+ 0+ , si ha:

lim

(l+y)1/y = e~.

T * 0+
gx = lim ectgx*log(l+tgx)
x+ o+

lim
(l+tgx)
x- 0+

Si calcola il:
lim ctgx* log (l+tgx) = (+<*0+ ) = lim
log(l+tgx) _ ,0. H
x-*- 0T
x- o+
tgx
H . .... (l+tgx )_1 (l+tg2x)
+ lxm
--- g.
2--- a --- = lim . 1 _
x+ 0+ '
1 tg x
x+ 0+ 1+tSx
Pertanto:

1
___
1+0

lim
(l+tgx )ctgx = e1 = e~.
x+ 0+

310. lim
xlog3x = ( 0 - = O0) = 1B
el0g3x'l0gX = {e
x+- 0t
x-+ O1

).

Si cerca quindi il

-26*
lim
= lim
;:o + iog3x
;:o+ iog3+iogx J xr 0+ (1 S ^ ogX)'l= i ? 0+(^ S

+1)"l=

= [(2S^ +1)"1] = (o-+l)-1 = (i)_1 = i+


Pertanto:

lim
x^-s3x = el+ - e+
x->- 0+

(senx)tgX = (0) = lim


gtgx-logsenx ^ g caqco]_a quindi il:
311. lim
x+ 0+
x+ 0+
lia
-g!enX = ( ) 3 lim
csx^
= -lim
senxcosx = -0+ = 0 .
x- 0+
ctgx
x- 0+ 1/sen x
x-> 0+
Pertanto:

312.

lim
(senx) tgx = e" = !"
x^ 0+

,.
x _ ,0X
lim "3T
(5 }
x-+ 0 2 - 1
a) Posto
lim
x-+ 0

2X-1 = y

x = log2(l+y)

2~-l

Per

x_v 0 > si h& :

y+ 0

y+ 0
lim
x- 0

c) Sviluppando in serie

2 -1

= limx-+ 0
log2

116

y* 0

-i- = lim i^sziiiy) = lim log2u+y)1/y = lg2e.

b) Con 1'Hospital:

lim
x-- 0

con

2X-1
2X

___
lim
0

log2

(TAB. 5.1).

2xlog2

(S.3):

l+xlog2+ Cxl.pgg.)a7 ~ T i

2!

= log2e.

= log2e

= lim
x ^ 0 l o g 2 x+x- 3 |f?+ ...


x 3-8
_
313. lim
31ogx-log8
x-+ 2

Ov
= lim
5
logx 3-log23
x->- 2

[cfr. es. 300] = 2 3 = 8 .

Con l'Hospital. si ha:

-8

lim
31ogx-log8
x-+ 2
X

314. lim
x-+ 0

H ...
3x2
lim --r- = lim x 3 = 8 .
x-+ 2
x-*- 2 3J X

-x

e -e
e2X_e-2X

Os
5 ) - lim
x+ 0

2x .
= lim ex ---- = lim
X-+ 0
e**31-!
e" 2x (e-x-l)
x-+ 0
e-x(e2x-l)

a) In ba^e a quanto visto nell'es. 301, per

e2x-l
e*-!

a = e:

1
V x-1 _ 2 _ ,
lira
----- - r - 5 .
x->- 0 e**x-l
k
b) Con l'Hospital:
,
ex-ex H ,.
l i m --------- lxm

X, -x
e +e

_ 1+1 _ !
2+ 2

2 e 2 x + 2 e " 2x

(S.2):

v2
x -x
lim --- = lim
x- 0 e 2x-e"2x
x- 0

(1+ X + ^

{1+2x+ f r

+ ^+...
>-(i-x+ i - f T + . . . )
__ 3!

+f r

+ - .)-(l-2x+fS- - 3!

2(x+ f r +)
= lim
x-+ 0

2(2x+

J!
8x^

3!

+ ...)

= lim
x-+ 0

IT5------ = 5.

2(1+ j j - +. ..)

9.

LIMITI DELLE FUNZIONI IPERBOLICHE

().

9.1.- FUNZIONI IPERBOLICHE DIRETTE.


Delle sei funzioni iperboliche dirette, quattro sono continue per ogni x rea
le: Shx, Chx, Thx, Sechx; le rimanenti due sono discontinue in x = 0: Cosechx,
Cthx. D'altra parte ci evidente se si considera il campo d'esistenza delle se
i funzioni (cfr. 5 1.9). Pertanto, in base alla definizione esponenziale delle
funzioni iperboliche, la ricerca del limite non differisce da quella del limite
di una funzione nella quale compaiono potenze di base e ed esponente x.
315. lim Shx = Shc = ?(ec-e_c)
x- c
c -c
317. lim Thx = The = - -
0
C
x** c
e +e

316. lim Chx = Che * J(ec+e_c


x-*- c
318. lim

Queste relazioni sono valide per qualunque


319. lim

Sechx = Sechc =
e+e

X-+- c

Cosechx = Cosechc = ---v


y
c
e -e

finito.

320. lim Cthx = Cthc =


x+ c

Queste relazioni sono valide per qualunque

c ^ 0

ec+e~

c <
e -e

finito.

Vediamo adesso come si comportano le sei funzioni agli estremi del loro campo
d'esistenza:
321. lim Shx = lim (ex-e x ) = (~^~) =
x-* -*
x-> -<*>
+00-Q ) sr
322. lim Shx = lim s(ex-e x ) = (
~
x+ +0
x- +
323. lim

Chx = lim

X-. - c o

+oo,

J(ex+e x ) = (-j-) - +*

X-*

324. lim Chx = lim J(ex+e x ) = (-^-^) = +"


x- +
x-+ -h
x_ -x
. 00 .
0-1
( ) = lim
325. lim Thx = lim
e~x
0+1 = - 1 .
x
*
<
*
>
e2x+l
-oo
x-*
e +e
X
-x
^
_-2X
1-e
. 1-0
= 1.
326. lim Thx = lim = ( ) = lim
1+0
x-** +
x-* *h e +e
>
x-* +00 1+
327. lim Sechx = lim
chic = ^+^ = 0+
x+ -
x+ -

(cfr. 323).

328. lim Sechx = lim


x-*- +
x- +0

(cfr. 324).

329. lim
x-*

Cosechx * lim
x-* -

= ( ~ ) = 0+

s fe = &

330. lim Cosechx = lim


1
x-*- 0 ex-e x
x* 0"

{*)

118

- 0_
(
' t1 -- 1^ 't

(cfr. 321).

0 ;

Per quanto riguarda la funzioni iperboliche cfr. SS 1.9, 1.10, l.U.

331. lim Cosechx = lim - - = (-,+rr- = 7(+) = +*


x* 0+
x- 0+ e -e x
ilf . tm
= ( 1 == 0+
332.
lim PnsBnhv
Cosechx s
lim
0+
x-*- +
x-* +*
333. lim
x-*-

Cthx = lim
x-*

Thx

(cfr. 322).

(cfr. 325).

= -1

eX+e-x
334. lim Cthx = lim
x-*- 0"
x-* 0" e -e x

,1"+1+
2 ,
(r = r F = r * ~

ex+e~x
335. lim Cthx = lim
x- 0+ ex-e~x
x- 0+

(l = 2_i .
ll+-l~
0 +

336. lim Cthx = lim


= 1
Thx
x-*- +
x- +>

(cfr. 326).

Allo scopo di ricordare i suddetti limiti, utile tenere presenti i grafici


del i 1.10.
Quando allora si devono calcolare limiti di funzioni iperboliche nelle quali
1 '.argomento sia f(x) e non x, come ad esempio lim Shf(x) , conviene calcolare
x-- c
il lim f(x) - l
e quindi regolarsi per il lim Shf(x). Nel caso delle quattro
xx c
x-* e
.
zioni continue per ogni x, se lim f(x) * 8 finito, si pu scrivere:
x-- c
lim Chf(x) Chlim f(x)
lim Shf(x) = Shlim f(x)
x-*- c
x-*- c
x-*- c
x-+ c
lim Sechf(x) = Sechlim f(x)
x* c
x-*- c

lim Thf(x) = Thlim f(x)


x-* c
x-*- c
entre per le altre due si puscrivere:
limCosechf(x)
= Cosechlim f(x)
x-*- c
x-* c
'solo se lim f(x) 8 t 0 finito,
x-*- c
Esempi.
337. lim

xJ't

X -x l

Sh

X-l

Pertanto:

338. li.
xx- -

^ .

Calcoliamo il

lim Cthf(x) = Cthlim f(x)


x-*- c
x-- c

]___ ix-/x
0\ K _ .
2/x
i
lim r- = () -* lim c--- = i n X X
O
-i
X

x->- 1

X- 1

x-/x

lim Sh*_^X = ShJ = s(/e- ^e ) - g^g


x-x 1

..*"**

i
arctgsEx
339. lim
_ Chx*e
xx- 0

- 0*., -ets0" - 0*..- - 0*.l- 0*.

arctg(-)i _ -s* _ 1
- arctgQ_
arctg^
[e
= e
J - e
/gii-

1
arctgShx
r arctg5+
arctg(+)i _ J * a /_fr
_ . e
= [e
= e
J - e
= /e .
340. lim
X-*- 0H
arctg;
Shx
(_l.earCt8+") = 0+ .earctgO+ = O+ *e0+ = 0+ .l+ = 0+ .
341. lim
Chx
XX- -H
119

342. lim (1+x-ilogChx-Thx) = [l--Jlog(+<)-(-l) =


x-+ -
343. lim (x+logChx-2Thx+l) = [-~+log( +>)-2( -1 )+1 = -+>] =
x-+ -
= lim (x+logChx)-21im Thx +1 = 3+lim
X*> co

X
Poich

x = logex , Chx =

cato diventa:
3+lim

x* *

*X

(logex+log^-^ ) = 3+lim

X+-

(x+logChx),

x*^

X
-* logChx = log^

, il limite cer=

2X
co
log" -+1 = (3+loge

= 3+log.

X-+ - 0

344. lim (l+|x|-slogChx-Thx) = [l+-5log{+)-(-l) = +-] .


x+
Poich per x-+ -= |x| = -x, il limite si pu scrivere:
lim (1-x-jlogChx-Thx) = lim (l-Thx)-lim (x+plogChx) =
x*^
X* <*>
X"^
X ->x
2x
= 2-lim
logex+log/(e *e -) = 2-lim log/(ex e 2+^ ) = (2-log0+ ) = +~.
x-+ - *
X->9.2.- FUNZIONI IPERBOLICHE INVERSE.
Applicando le condizioni di invertibilit (cfr. P.2, 1.17) alle sei funzio=
ni iperboliche considerate al 9.1, si ottengono le .corrispondenti funzioni i=
perboliche inverse con il loro campo d'esistenza (cfr. l.ll). Per ogni x ap=
partenente al campo di definizione, ognuna delle sei funzioni iperboliche inver=
se assume un valore definito, mentre i valori non definiti vengono assunti agli
estremi del campo. Pertanto, in base alla definizione logaritmica delle funzioni
iperboliche inverse, la ricerca del limite non differisce da quella del limite
del logaritmo di una funzione f(x). Cio:

349. lim

l+/(l-c2 )
arcSechx = arcSechc = log---------

per qualunque

per

finito
A

c >. 1

per

345. lim arcShx = arcShc = log{c+/(c2+l)}


x-- c
346. lim arcChx = arcChc = log{c+/(c2-l)}
x-> c
347. lim arcThx = arcThc = jlog^;
x-- c
/. l+/(l+c2)
f 10
c
348. lim arcCosechx = arcCosechc = |
i-/(l+c2)
x+ c
Ug
c

per

c > 0 finito.

per

c < 0

per

0 < c i 1.

finito

X-* c

350. lim arcCthx = arcCthc = slogar


X-+ c

Per

c < -1

c > 1

Vediamo adesso come si comportano le sei funzioni agli estremi del loro campo
di esistenza:
351. lim arcShx = lim
x+ -
x*>

log{x+/(x2+l)) = [log(-+~)] = [razionalizzando] =

lim log{[x+/(x2+ l ) ] . 4 4 ^ ] 3
X-* -
120

= lim
x+

lS/(x*+l)-x = (1Og0+) =

352. lim arcShx = lim log{x+/(x2+l)} = [log(+)] = +.


x-+ +<
x-+ +
353. lim arcChx = lim log{x+/(x2-l)} = [logi+A^i] = +.
x-v +oo
x-*- +
354. lim arcThx = lim
glog^^ = (glog^-) =
xh - -1+
x-r- -1+
1 x
2
355. lim
arcThx = lim
x- 1
x- !"
356.

glogij^; = [glogfr = glog(+)] = +*


i-X
0

lx l{]3h~/(2+1)J

lim arcCosechx = lim log ^Lij2L_l - (q0g ) = qim log


x-+
x-> -
X-^ -00
lim

log{-[iJ|-/(^2+l)]} = logl = 0.

357 . lim arcCosechx = lim log1


x- 0
X-* 0-

- lim log1' ^ 1+ ~ ~+/(+x^T ~


x- 0
x
x
v
/

0+

= limn-logx { ~ / a +x2)}'= i i f n i K1+/("i+x?r = (logr } =


x-+ u
x-*- 0
358. lim arcCosechx = lim log1 ^1+X ^ = [log^+ = log(+ )] = +
x-- 0+
x-+ C
359. lim arcCosechx = lim log1--- +x ^ = lim log{- +/("^T +l)} = logl+ = 0+
X-+ +00
x-+ +>
X-*- +oo
360. lim arcSechx = lim log|1+l/^
x-+ 01
x-+ 0+
361. lim

arcCthx = lim

x-* -a

X ' ^ = [lgl+ = log(+)] = +

g ioghi = glim

X-+

lgi-(i/x) = 2lgl

X-> *

'

= 0 .

'

362. lim
arcCthx = lim
gioghi = (glog^r- = glogO+ ) =
x- -1"
x* -1x 1
363. lim arcCthx = lim glog - = [glogr* = glog(+o)]
x-x 1+
x-*- 1+
X_1
u
364. lim

arcCthx = lim

X + +oo

g l o g ^ 1 = glint

X + + 00

ss + o o .

log^ i 1^ ? = glogl+ = 0+ .

XV +

Per ricordare questi limiti sono utili i grafici di pag- 19.


Quando si devono calcolare limiti di funzioni iperboliche inverse nelle quali
l'argomento sia f(x) e non x, conviene calcolare prima il limite di f(x), e
poi regolarsi per il limite della funzione di f(x). Esempi:
365. lim a r c C h ^ j .
x-*- +oo

Si ha:

lim
x-*- +

= lim
x -y

T( I/ ^ } = 1+-

Perfcanto:

+o>

x2+l
lim arcChtl 2
3 arcChl+ = log{l++*/(l+_l) ) 3 logl+ = 0 .
x-* +
X
logx
logx _ /+\ H ,
1/x
Si ha: lim
3
3 lim ~ ~ = 0+ .
366. lim arcSech
X
X-* +o
x+ +00
X-+ +*
lim
x + +oo

a r c S e c h ^ ^ = (arcSechO+) = +

Quindi:

(cfr. 360).

121

10.
367. lim

ESERCIZI DI RIEPILOGO.

368. lim

{2/(2x)-log(x2r-l)}

X-r- 0 +

369. lim {xlogx-i~^-2x}


x- 0+
A

371. lim t i ^ a r c S h *
X-- +

370. lin
xl0s2x-l
X-r- 0+
it-arctg^

373'

x-> 0T

a r c d iix +TT

376. lim
x-*- +

'

log(3~x)
2-x

logsenx

374' 3 0 l . c o S - W ,

37S. lim
x-*- 0+

377 . lim

378. lim
x
x->- +

x2logcos^

x-+ -*

e -1
372. lim
1-cosx
x-*- 0

logx
1/x

logsenx

380. lim (2-x)log(l*-x2)


x-> 2

381. lim (ctgx)


x->- 0+

382. lim
/, |X2_ 11
va . n+
X-r0 ' * 'x + 1x x I'

383. lim

Chx-1
384. lim
+
x-*- 0 x-Shx

385. lim {rr-2x)tgx


x-*- I n
_..x
x-x
388. lim
1-x+logx

386. lim logx-loglogx


x+ 1+

387. lim
x-> +

389. lim {: 7^ - r \ l/x


llog(l+x)J
x-i- 0

2iX
390. lim (cos/-)
x-*- +

379. lim
x-*- 2

X-i- 1

391. lim

gShx-x(6+xl:

x-> 0

X
1

394. lim
x-*- 0
__
..
397. lim
,
x-* 1

(l+x2 )xsenx

{x-x2log(l+^j}
v
a j
0
x
X-r+0

392. lim (- )1/x2


x-, 0 senx
2
1
x^sen395. lim
log(l+x)
x-*- 0

Shx(2+Ch2x)
1-Sh2x

393. lim (l+cos2x)tg x


x->- se
arcShx
396. lim
l-/(l-x)
x+ 0

logx-senlogx
: j
,
logx-senlogx

x2
,
398. Determinare il valore di X in modo che la funzione y = e -Xx-cosx sia
infinitesima di ordine superiore al 2 rispetto ad x. Determinare quindi,
per tale valore di X, l'ordine effettivo di infinitesimo della funzione.
399. Come l'esercizio 398 per la funzione
400. Verificare che la retta
ne

y = -r^~
/o

y = log(l+x)-tgx+2Xx2 .

asintoto del ramo destro della funzio=

f{x) = /(Chlogx1*-!).

Soluzioni degli esercizi proposti.


3.

367. lim
/x*e
x->- 0+

i/v

1/x
00. H
1/ 3" = (;) * li ^
x+-0+

= (0 ) = lim
x-r- c r
l/x
31 im
% 7 T = (3-S) = +~
A.+ x '
u
x-*- 0

-|x_l,/3

(cfr. TAB. IV-22).

368. lim
{2/(2x)-log(x2+l)) = (+-<>) = lim
/(2x){2x-v +00
x-r- +

122

..1/X
v2'*

Calcoliamo il

lim
x-*- +

lofi(x2+l_L=
/ 2) + lim
lir
= {
/ (2x )
^
x i

= 2/21EI

x->- + x 2 (l+

Pertanto:

^ r 2x - 1Ll
:j----- lira
/(2x)

= 2/21im
)

2s O S s l m
c2+l

x~ +
= 0+ .

x-* +0 'x*(l+ 5 )
A

{2/(2x)log(x^+l)} [+*(21
0 )] + .

lim
Xr* +

369. lim

(xlogx+ t2^

x-> 0+

-2x) = [ 0 M - ~ ) +

-2*0+] = (0*) =

l0gX

1.2SL +0-_0+ H lim


+0'
= lim xlogx +lim
v -21im x = lim
,/
+ -l/x2
x-
0
x- 0+
x + 0 +1OgX
x+0+
x + 0 +1/x
-lim x +0
x-- 0+
370. lim (xl0S X-l) = [(0+ )+-l]
x-- 0+

log x _

= 0 .

logx10g X _

lg3*

SI

) = 0+-l = -1+

lim <el0g3x-l) = (
x- 0+
371. lim
x-- +

Essendo
ha:

- -0++0

arcShx
x2+1)-x+1arcshx = (0*~) = lim
2x
/(x2+l)+x-l
2x
x+ /(x2+l)-x+l /(x2+l)+x-l

,.

arcShx______, .

arcShx

" ^m+ EHpHH)' V Ax^+d+x-i -

log{x+/(x2+) )

xv(2+i)-r*

x2+l-x2+-2x-l
Posto
lim
y -+

x+/(x2+l)-l = y

con

y-* +

g(1+y) = iimlog(l+y)1/y = 1+
+co

y ->

per

x-*- +< , si ha:

(cfr. TAB. VII-8).

+oo

372. lim f--- =


= fj) 5 lim e
= 21 im
ex 2 .-i = 2*1*1
1-cosx
'1-1
0
senx
senx
x-*- 0
x+ 0
x-*- 0
i
* 1
jiT-arctgi i
q
373. lim
arcCh(x+l) =
= n^
Sfruttando la TAB. 8.1 e la definizione
x-*- 0+
^
logaritmica dell'iperbolica inversa, il
limite diventa:
arctgx
(l+x2)-l

; m0+ i o g { x * w & +2x)} - +


r
X
X x ~ l+ /( x 2+2x)

x+i
.
7 ( x 2+2x ) }

* ' *

xsenx
_ . 0
_ 0 H .
senx+xcosx
374. lim
l+cosx-2cos2x v1+1-2 -
x^0 -senx+Ucosxsenx
x+ 0

1+
= lim
X-+ 0

-1+Ucosx

1+1*1
-l+li*l

2
3 '

Oppure, dividendo numeratore e denominatore per

x2 :
123

lim
x-* 0

senx
x
izOsx +2cos'
x l^li

l-cosx+2cosx-2cos2x x^mQ

_. 1

- = 2

J+2 -

375.

i . V S S

s V

1,1 ' l -

Oppure, sviluppando in serie il numeratore (S.13):


lim

376.

l0gX~ T

~ ife.' . X. 1M
log*
** 0+ logx 6

2e
l+2ex
log(l+2ex ) ... /+to\ H ..
llm
/(l+x*)
3
* llm
x+ -K
X-* +
/(1+x2)

- l-(")*0+ = 1+ .
180

= 21im
X-* +

/(1+x2)

l+2e*

x/(-^j+l) *ex
A^2+l)
= 2 ' = 1.
= 21im
= 21im
+ 2x- +
x-*- +" x*ex ('Tc +2 )
377.

li. x W o ^ - <*-o-) - li.


X-> +

= -jlim

teesaa^/x) . ,8, S u,

X- +

tgi
r^- = [posto

- = y

X-> +

con

y-* 0+ per

x-* +>] = -Jlim

x - +

= _J-

y * 0* y

^
Oppure, sviluppando in serie (S.14), dopo aver posto
lim ^ ^jlogcosy = lim
^j(y-*- 0i+ y
y+ 0i+ y
,
1/x
/ n+\
378. lim x
= (+u ) =
x-+ +
logx
Essendo: lim
_.
X-+ + '"

1
- = y :

-75--..) = lim (-5y- 0+

,
(l/x)logx
lim e
.
x->- +
,+<>. H ,.
1/x
- ( )* In
~ 0+ ,
X-*- +

.
si ha:

) = "*

1
..
x
lim x
X-+ +*

,o+ * r

,
log(3x) _ ,0,.H
-(3x )_1
1
379. Ina 1= 1 = () - Ina
--- = Ina - - 1.
x- 2
X-r- 2
X- 2 ^x
Oppure, posto

2-x = y

li.
x-* 2

con y+ 0

per

isetad.u.
y-*- 0

y-*- 0

x->- 2 , si ottiene:

108(1^)1/ , loel'i. (W

)l / r - 1 -

y-*- 0

380. lim (2-x)log( U-x2 ) = [0+ (-)]= lim


SSiilil = ( = ) 5
v-, 5
X-*- 2~
-1
+~
x-+
2>"
1 2-x
i(-2x)
H
lim
3 _21im- x *(2 -x TT2 +x T s -ali L^
- =
2+x
x-- 2"
x-*- 2~
X-+ 2"
Tife)7

0'-

1
381. lim (ctgx)logsenx = (+
x+ 0+

+0-).

Si pu scrivere:

124

(ctgx)

1
1
logsenx _ ^logsenx100 x _
1

logcosx-logsenx
logcosx
logsenx
_ elogsenx

Quindi

logcosx
-1

^ -1
- (e "
)

li (ctgx)l06Senx = lim elogsenx


x- 0+
x-*- 0+
382. lim + /("x+]xx| ) = ^0+* = [dato che

;:v

= iv

e-l+ = ()+ .

lx2-xl =

=,x i v

P*r

** 0+] =

= xiv ^

= + -

-log(H-)
383. lim (x-x2log(l+j)} lim x2d -log(l+^)} = ( *0) = lim ---------x-*- +
+

x
x-* +
x
x->- +>
x

Ponendo

- * y

con

y* 0+

per

x^ + , si ottiene:
1

li

C2S<tt) . (2) S

ili

i.

( } * J V " *

y * 0+

Oppure:
-f v2 + iv3^^y-iogd+v)
r
,
y-(y-2y 24 y 3----)
.
iy2-|y3+.
lim 1 ---p ; ~ Y - = [s.4] = lim
~i
= li
p ~
y * 0+
y
y-t- 0+
y
y- 0+
y
= lim (i-iy+..) =
J * 0+
3
,.
Chx-1 _ ,0, H , .
Shx
A
H ..
Chx _
384- lun .+
. crscr
llra ,+ i-chx ~ (5 )
^ 0+ -shx
x-Shx = ()
.0'
x-* 0
x-f 0
Oppure :
X
. +' T7
j |
X
l+ ^7
Chx-1
2 I +lim
= [s .2 0 , S.19] = lim
------ XT
x g---------- = l i >
.+ x-Shx
x- 0+ x-(x+fj + | y +...)
x-*0+ --|r x- 0
1
= lim (- j t *=) = -
(ottenuto trascurando gli infinitesimi
x-+ 0+
2 x
di ordine superiore al 3)
385. lim (*-2x)tgx = (0 ) = lim
X-+ n
x-*- ir
Oppure, posto

x-|rr = y

con

y* 0

= <> 5 lic\ ^'frc+lJ =


x- git

per

= 2*

x-> ir , si ha:

lim (rr-2x)tgx = lim {-2ytg(y+3rr)} = lim (-2y(-ctgy)} = 21im


y- r
0t
y* 0
x- in
y-r. 0

= 2.

386. lim
logxdoglogx = [0+ *log0+ 0+ *(-<)] = lim
-.
?gXo6x =
x-f 1+
x-*- 1+
r*
logx
1 .1
3 lim
xg* = -lim
logx * -0+ = 0 .
x-' 1+
~XT ~
x+ 1+
xlog^x
Shx(2+Ch2x)
.lim
T-Sh^x--- x-*- +

H..
- l. . mv

Crtx(2+Ch2x)+2ChxSh2x _ , ._ 2+Ch2x+2Sh2x _
-SShxChx
-2Shx
X lM
QW

X-*- +

125

,+.'H . .
2ChxShx+ltShxChx
* lin\
--------------X-r- +
388. li

x-

-31 im
Shx =
x-> +

,
= (g) 5 lim =^(logc*l) s lim x .lim l ^ d o g c t l )
1-x+logx
0
^ x
1
^ i
x^ !
1-x

0\ H . .
-xx (logx+l)2-xx_1
-l*(0+l)2-l
------ --- -------- = ---------- = 2.
= (1 ..) - u ,
X-- 1
389. lim {lo
x
"->'- 0
n

= (l )

essendo:

li --- - = 1
xim0 logd+x) ~ ^ m0

x-*

(cfr. TAB. VII-6,7).


l tgx
il/x _
l 1 neri 1 + v \ J
*log{l+x)

*lgU+x) = 1

Si pud scrivere:

-, _ tgx
xXSlog(l+x)

Calcoliamo quindi il:


log - tgx
log(l+x)

lim -log1
= lim
x+ 0 x
loS (1+x)
**
X
-* 0

lim (l+x)log(H-x)-senxcosx
x_> 0 (1+x)senxcosxlog(1+x)

.
^

lim
v-,
x
-- O
0

gf (l +x)

tgx

-----li*

tx

logs(l+x)

(l+x)log(l+x)-isen2x
Q s(l+x)sen2x-log(l+x)

,0, H
V
^

r . , a
4.
lim. _____________ log(l+x )+l-cos2x______________
l0 5{sen2xlog( 1+x)+2cos2x (-+x )log(1+x)+sen2x} U b i d e n d o numeratore
x-
log(l+x) . l-cos2x ,
e denominatore per

-
n a r
x] = lim
*. 0 ! g S l o ! (l).co.2..(l)iadla.) . IfSli
x
x
2x

1+j 0
10+1>1-1+1

lim {
?x ,}~*'/^x = es = /e.
x-* 0 ls(1+x)

390. lim (cos/-)x = (1 ).


x-*- +~
2
lim (cosyr
T * 0+
lim
y * 0+

/2

f- = y

p
logcosy
= lim
= lim
e
y+ 0+
y- 0+

i250sir= (2) H
y

Posto

w
II
1
01*

Pertanto:

_ i
2

lim
y * 0+

2y

glogcosy
Caicoliamo il;

Pertanto:

lim (cos/|)x = e2("s) = .


x- +~
X
e
391.

llm
x-*- 0

6Shx-x,(6+x2 ) . ,0, H . ,
6Chx-6-3x2
?
" ( )
llm
5 ^
X-+ 0
5

,0. H .
6Shx-6x
(n>
llm
20x3
u
x-+- 0

H -2
3 lim Chx-1
,0. n
H J
1. .
\ - _ /V|
Shx
/Vi
X .
,0. H 1
Chx
10
3x
~
W
*
10^
m0
2x
'
(5
)
*
20^
m0
1 20x-*- 0
Oppure, sviluppando in serie
126

Shx (S.19):

/0, ^

li ^
x-- 0 '

3 c
6(x+ yr +
+> )-x3-6x
py- + .
c
f ~ 6x = li -----3 I _ ----------- = i li-,.----= 1 ^ = ^ .
x3
77"
xJ
77
xa
5 ! 20

Ottenuto trascurando gli infinitesimi di ordine superiore al 5.


1 .
x
vlog---x .l/x2
.
, x __\l/x2
x senx
392. lim ( ---)
= (1 ). Si pu scrivere:
(--- )
x-*- 0
1
x_
senx senx-xcosx
n
gsenx _ /0. H ..
Calcoliamo il: lim
- = (= ) + lim
2x
x- 0
x+ 0
i..
senx-xcosx
,0, H 1, . cosx-(cosx-xsenx)
" illm
x2senx
= (5 )- 2llm
2xsenx+x2cosx
x+ 0
x-*- 0
.
xsenx________ , .
senx
.0. H
2 lm. x(2senx+xcosx) 5 imn2senx+xcosx - '5'
x-*- 0
x-*- 0
_____ cosx ~
_ 1#_1_ _ 1
* glim
_ 2cosx+cosx-xsenx
5 2+1
6'
x+ 0
Pertanto :

393. lim

\1/x2
lira ( ) X = e1^6 = /e.
senx
x+ 0

(l+cos2x)tg2x = (l") = lim

x+ 5ir
Calcoliamo il:

x-+

etg 2x-log(l+cos2x) _ lin


2

ir

log(l+cos2x)
e
ctg2x

x * jit

2 2cosx{-senx)
log(l+cos2x)
,0 \ H ..
l+cos2x
= lim
lim . -7---- *- = ()-* lim ------1.
ct'g^x
-1
. . l+cos2x
x+ gir
2ctgx --x+ gir
X + g ir
sen'-x
,2V = 1-y con y-*- 0 per x+ 2v , si ha:
Oppure, ponendo cos2x = y + sen^x
lim log (l+y)- = lim log(l+y)^y> (1-y) = loge*l = 1.
r+ 0
y+ 0
Pertanto:

lim (l+cos2x)^g x = e 1 = e.
x+ Jn

1
1
log(1+x2 )
xsenx
xsenx
394. lim (1+x2 )
= (l ) = lim e
x+ 0
x+ 0
Calcoliamo il:
L = (2) 5
.
2x (1+x 2,L~1
lim
xsenx
0
- senx+xcosx
x+ 0
x+ 0
Oppure :

lim
x-> 0

log(l+x2)
xsenx
e

21im y S ---- ------ = 1.


x+ 0

+COSX

lim. l0f!enx ^ = lim 1 f s e n x ) = lim los(l+x2)1/x2 = lim log(l+y)y = 1 ,


x+ 0
x+ 0 ,2----x+ 0
y+ 0
avendo posto x 2 = y con y-*- 0 per x* 0 .
Oppure ancora, sviluppando in serie (S.4.S.5):
lim

x+ 0

log(l+x2 )
xsenx

H x ^ x 6-...
lim -----? r ----
X + 0 x(x- y y +. ..)

l - i x M x 1*-...
lim ----- 2------ = 1.
x+ 0
l-fj*...
127

>

In definitiva:
x2senr
395. lim
Z\ =
log(l+x)
x- 0

lini
x+ 0

1__
xsenx
(1+x2 )

a X

con

2xsenj +x2eos*(^)
lim
^ ---- * *
(1+x)"! *
x- 0

- U H I ) "

1
2xsen- -cos^
^
= lim --- d + x )-l--- Poich il lim cosi non esi8te (cfr. 4.1b), non
x-* 0
'
'
x-*- 0
esiste il limite del numeratore, quindi non esiste il limite del rapporto
delle derivate. In questo caso, dunque, la regola dellHospital non ap*
piicabile. Per altra via si ha:
2
1
x*senxsen
xs*n
0*t
?
lim
= lim
= lim
= 0.
x+ 0 loe(1+x)
x- 0 log(l+x)
x-- 0 log(l+x)1/x
__
..
arcShx
/0, H _.
(x2+l) s
396 lim u T i i ^ T = (o ) "lim ;---- U
x+
0t 1 / u *
~ f
0
x- 0 (1-x) *
Sviluppando in serie

.
//1-x ,
_ 1
211m
* 2T = 2*
x+ 0
x 1
1

(S.22,S.l), si ha:

x___ - x 3+
x- A x 3+.
arcShx
..
2-3
~ 2-3
lim - " j r r r = lim --------- ------- = lim ---- *-------- = tT = 2.
x- o 1_ d x )
x+ o i-(i-Jx- | ^ x 2+...)
x- 0 X+ if^x2-...
2
Ottenuto trascurando gli infinitesimi di ordine superiore al 1.

397. lim^ ioPx-senlogx = ^6'^


lisi C ^ S i i m

y. 0 y se n y

y-

Posto

logx = y

1-cos;

,.
_
lim

o 2 yS en y+ y

COSy

Oppure, sviluppando in serie

y-

seny

iia
= lim ^ L t + '1)
rr
y^seny
r 0 , a '
y+Oyily^t...)

con

** 0

l-cosy
;1
y
2 S- f L

per

x_* 1 *

si ha:
1

2 * 1+1

+cosy

(S.5):
+ ..,
31
lim
- 3
y*0yi-l+...

1
3!

1
l

'

Ottenuto trascurando gli infinitesimi di ordine superiore al 3.


398. Affinch la funzione sia infinitesima d ordine superiore al 2 rispetto ad
x, deve essere (efr. 5 3.2):
ex -Xx2-cosx
^
lim ---- ------- * 0.
V<+ Q

lim

, 2
ex -Xx^-cosx
------5----- = lim

X - 0

......
v.,.
..
, ..
Il limite e indeterminato e della forma

^
pu calcolare sviluppando in serie (S.2.S.6):
i+x.2+

+...-xx2-(i-

+ ih' -)
21___
M

X+ 0

2
2* 2^ * I
X1*
x -Xx + 21
2i ~ i^j +
lim
X-+ 0

lim (-X+ ^ x 2+ ...) = -X.


x- 0 *
^

Affinch questo limite sia zero, deve essere:


128

~X = 0

x =1-

Lo si

Allo stesso risultato si perviene applicando la regola dell'Hospital:


x2

. .... e__-lxz-cosx H . .

lim

x-+ 0
Per

lim

2xe

-2Ax+senx

x-*- 0
3
A = ^

/ x 2 . .isenxx _ , ,.i _ 3 ,
(e - X + 5 ~ ; ) * 1 - A + j = 3 - A

,.

----------- ------------ = l i m

x-+ 0

la funzione diventa:

y = e

^
-^x2-cosx

nitesima. Per trovarne l'ordine basta determinare


finito e non nullo il:
e -|x2-cosx
lim ----- -----x-*- 0
xn

che per
n

infi

x-+ 0

in modo che risulti

2xex2-3x+senx
,0\ H ..
2(ex 2+2x2ex 2)-3+cosx _
lim ------- ---- = (r) -* lim ------- --------x-- 0
nxn 1

x-*- 0
n(n-l)xn 2

_ ,.
2ex (l+2x2)-3+cosx _ ,0* H
2{2xex (l+2x2 )+Uxex }-senx _
- im -------------- ---- \ z ) -* im -------------------- --------x->- 0
n(n-l)(n-2 )xn 3
x- 0
n(n-l)x-2
0
A

x2
* x2
lim 12xe +8x e ~se^
x-* 0
n(n-l)(n-2 )xn 3

Uex fl+2x2 )-
= lim ---- ---------- 2 L _ = [per
x+ 0 n(n-l)(n-2 )xn-1*

= ^(

funzine quindi un infinitesimo del h ordine.

(~^-g) = gF

La determinazione dell'ordine della funzione risulta pi


sviluppi in serie S.2, S.6 :

n * h] =

agevole

con gli

1 + x2+ x : + XZ +
. , 2 . ( 1 . x l + X I _ 2 +
\
e X2-cosx
1 X
21 + q I * ** 2X U
21
Li
6!
lim --- -------- - lim
x->- 0
x11
x->- 0
x1*
. xf . x 6 |
,
,.
21 - U !
31
6!
= lim
--------------= lim {(|j " X])x*"n+{y, + -g-,)x6 n+...}
x-* 0
X"^ 0
Per

n = L

il limite risulta finito e pari a:

- -jyj = 2- ^

- jjjy.

399. Affinch la funzione sia infinitesima di ordine superiore al 2 rispetto a

deve ..r.:
.
n
X2
x-. 0
Applicando gli sviluppi in serie S.4 ed S.7,

si ha:

x-jx2+^x3-jj|x'+^x5-...-x-|x3- y|x5-...+;Ax2
lim
x+ 0
i(A-l)x24 x *+(|--|)x5+...(1)
.
.
= lim ---------'
-------- = lim {j(A-l)-5X2+;j^ x 3+...} = i(A-l).
x-*- 0
"
x-> 0
Affinch questo limite sia zero deve essere
3(A1) = 0 -* A * 1.
Per A = 1 la funzione diventa y = log(l+x)-tgx+jx2 . Il suo ordine d'in
finitesimo rispetto ad x dato dal valore di n per cui risulta finito
e non nullo il:
lim log(1+x)-tgx+i x 2
x* 0

xK
129

Sviluppando il numeratore come nella (1) ove


i .
x-*- 0

- r f 5+-
xn

, i iM
x-+ 0

1=1,

si ottiene:

15

Per n = 4 il limite risulta finito e pari a


un infinitesimo del h ordine rispetto ad x.

La funzione , quindi,

400. Perch la retta sia asintoto per il ramo destro della funzione data, deve
essere soddisfatta la condizione che la distanza y(x)-f(x) , tra un punto
della retta ed un punto della curva aventi ugual ascissa, tenda a zero per
x-> + , cio :
lim (y(x)-f(x)} = 0
'
x-+ +<
Si
Si ha:
lim

{-p- -/(Chlogx4-l)} = (-<) = [cfr. 1.9] = lim {ip- -/[j ( x H ~if)_l]} =


x-*- + *2

x-+ +> /2

Ir
X^ + l ^ X 1*,1
..
r
= lim
T r i x - A ---rs---)} = /s,lim
.
.
.

/2
x
x
>
+
<

x- +

//X4-Ivi
3 )] -

4/,..
x2- / ^ 1*-!) x2+/(x1(-l) _ 1Vi. .
1 _____
= /lim
;
" /slln\ xix2+/(x**-lj}
+
x-> +
Il fatto che il limite sia 0+ ci dice, non solo che la retta effettiva
mente l'asintoto cercato, ma anche che la differenza y(x)-f(x), in un con
veniente intorno di +, si mantiene positiva, cio, a parit di ascissa,
i punti dell'asintoto hanno ordinata maggiore di quella dei punti apparte=
nenti alla curva.

130

APPENDICE
A.I.- NOZIONI SU INTERVALLI E INTORNI.
Fissati due numeri reali
reali X tali che:
1)

a
2) .
a
3)

4)

8
i ii O
X
8

et e

(con

a < B) , l'insieme di tutti i numeri

a x < 8

costituisce un intervallo chiuso.

a < x < 8

costituisce un intervallo aperto a destra.

a < x < 8

costituisce un intervallo aperto a sinistra.

a < x < B

costituisce un intervallo aperto.

Si dice intorno completo di un numero reale c_ ogni


intervallo "aperto, per esempio di estremi a e B , con
tenente c all'interno.
L'insieme di tutti i numeri reali x tali che:
5)

0
a

6)

?
6

7)

1
c

0
8

a < x < B

costituisce un intorno completo di

c.

a < x < c

costituisce un intorno sinistro di

c.

c < x < B

costituisce un intorno destro di

0~
oc

c.

Ogni intervallo aperto tale che:


8)

x < -N
-<0 x

9)
10)

x
-N

+
N

, costituisce un intorno sinistro dell'infinito


(o, pi semplicemente, un intorno di -<).

x > N

costituisce un intorno destro dell'infinito


(o, pi semplicemente, un intorno di +).

|x| > N

x < -N , x > N

costituisce un intorno com=


pleto delfl.'infinito.

A.2.- SVILUPPI IN SERIE PIU' RICORRENTI.


(-1 < x < 1)

S.l #/(lx) = ljx, fjx2 | f x 3- I f ^ x - t . . .


5.2

X . X 3 . x1*
ex = l+x+ i T + f7 + t 7+---

5.3

ax = l+xloga+ ^ I * L 2 +

+
(-1 < X < 1)

S.4 Alog(l+x) = X -jx2+ rx3 jx'*+.


X3

X5

= X_ 3!

51

i_

2< + *L _ * +

2 !

S
t*x = x+ 3
S.77 . tgx

1!

+ ^15

* L '+
7!

>1
+

6\

+ 315

s fi* ,*

x -l * 5 ^ )

+ 62x9
2835 +
131

1
X
_ 2x5 _ X7
X 3 1*5 91*5
1*725

5.8

ctgx

5.9

arcsenx = x+ ^

'3

1*3
l'3

2^

5.10

..3
1 / . A
arccosx = S*-(x+

5.11

arctgx

5.12

arcctgx =

5.13

logsenx = logx- s ~ ~ m

S;14-

logcosx

>

xJ

x~ T

2 TT-X+

yS

---

X2

5.17
5.18
5.19
5.20

senx

.-

X6

: 1+X+

17xe

7x^

62x 6

90

2835

x2

(-je

< X

<

Jrr)

(-JT7 < X

<

Jlt)

-* + * * * % o x + C ' O c ' J

1* 1

x2 * UxU!

(-ir < x < rr)

3x4

= e ( l - g

tgx =

(-1 < x < 1)

x6
~ 2 5 ~

X2
X2
= l+x + 2 7

co sx

< 1)

y7

12 " 1*5 ~ 2520

5.15

< X

{-1 < x < 1)

X1*

(-1

(-1 < x < 1)

x2

5.16

X * 3 5
y
^ 1*3*5
+ Z -k - -l*
+

1
A
J

3
x-*

5*

6!

3 x? + '
9x**

1*!

T
. 37x5 ^
+ 5! +

( 5 TT <

<

J tt)

Shx = x+ f? + 4 + ^ +
5!
71
y2
y
y6
<1**
Chx
1+ 2 ! + T + -6l +
1

17

15

315

-x3 + x5 - ^ X7 + ...

5.21

Thx =

5.22

arcShx = X-

5.23

arcChx = log2x - ^

5.24

arcThx = x +

X-

3. 1*3
x3+

+f

1 3 5 7 .
T ^ T * +
(X >

+f

+ ...

(-1 < X

1)

< 1)

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