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Edizione 2010
 çimma
(testo di Fabrizio De André, Ivano Fossati) La cima
“Presi tra due fuochi, da una parte il ricordo delle antiche arti leccarde, su cui preme la
nostalgia e il rimpianto, dall’altra una scienza, che non è più una saporita sapienza, ma cultura
nutrizionale, gli atti alimentari si sono inesorabilmente allontanati dai due caratteri princeps
della gourmandise, l’esigenza della cerimonia e del comico. La prima come parodia assoluta
del rigore scientifico, il riso come condimento che può far diventare commestibile il reale, che
può operare quella transustanziazione di cui il mondo alla rovescia di giullari e poeti aveva
capito benissimo il fine: affermare la sostanza che sorregge il senso del mondo”. (da “La
sostanza del desiderio. Cibo, piaceri e cerimonie”. Di Gianni-Emilio Simonetti, Edizioni Derive
Approdi)
La quarta edizione del concorso letterario di Villa Petriolo apparecchia la tavola. Pane vino e
fantasia quanto basta a sfamare corpo e spirito.
Il bando 2010 del concorso letterario dell’azienda vinicola di Cerreto Guidi (FI), ideato da Silvia
Maestrelli e coordinato da Diletta Lavoratorini, festeggia il piacere. Di cucinare, mangiare
insieme. Cibi, parole. Divertendosi a mescolare. Ingredienti, metafore. Frequentato da sempre
in letteratura o sulle tavole del palcoscenico, il paragone tra la cucina ed il linguaggio risale
all’origine della specie umana: entrambi sono mezzi per esprimere la propria identità culturale,
strumenti per autorappresentarsi e comunicare; quale eccezionale dispositivo anche per
mediare fra culture differenti, in cucina si può sperimentare qualsiasi contaminazione, ogni
fantasia.
Il protagonista del caustico film “La grande abbuffata” Ugo Tognazzi, al cui ricordo il bando di
quest’anno è dedicato, amava definire la sua una “cucina d’arte”: “io sono il creatore della
scena e il suo esecutore, il demiurgo che trasforma le inerti parole d'una ricetta in una saporita
e colorata realtà, armonizzando e proporzionando gli ingredienti, percependo, anche
emotivamente, il giusto punto di cottura, partecipando visceralmente alla frittura delle
patatine, soffrendo con l'aglio dentro l'olio bollente, estasiandomi di soffritto, beandomi d' ogni
sugo, perdendomi fra gli aromi e gli odori, amando una fogliolina di basilico appena colta,
immolata sui fumanti maccheroncini al pomodoro (….). Do un'importanza fondamentale anche
alla scenografia che l'accompagna, all'atmosfera che la circonda, a tutto quel flusso di
sensazioni piacevoli che ti provengono dalla memoria o dall'ambiente, e che investono
prepotentemente il piatto che hai davanti, arricchendolo di antichi e nuovissimi significati”.
Scegliete dunque i prodotti della vostra terra, i vocaboli; uniteli seguendo le ricette preferite e
le forme grammaticali più adatte; rispettate l’ordine delle vivande, il menu – ossia, la sintassi –
e le consuetudini conviviali (la retorica) che vi appartengono. Innaffiate il cibo con del vino
sincero e cercate una compagnia che sappia gioirne.
Siamo pronti ad assaporare ciò che farete cuocere dentro di voi piano piano, bollendo
lentamente. Componete le parole e portate in tavola. Aggiungete un posto per Villa Petriolo.
Villa Petriolo è stata per secoli possedimento degli Alessandri, famiglia fiorentina protagonista
della vita politico-culturale di Firenze fin dalla seconda metà del XIV secolo. Siamo in zona di
ville medicee e proprio nel podere Golpaja, un toponimo già esistente nel 1577 dal quale
prende il nome il rosso di punta dell’azienda, la famiglia Alessandri possedeva una fornace nel
Enucleare in un’azione culturale puntuale le molteplici valenze della poeiutica del vino non è
semplice, poiché molte sono le suggestioni e le implicazioni generate da tale tema, così
importante per il mondo dell’agricoltura, ma anche per il paesaggio, il genius loci e più in
generale per l’identità storica di un territorio. Nell’ambito di un progetto pluriennale che intende
esplorare in modo creativo ed interdisciplinare le connessioni e le interazioni possibili fra vino,
arte, paesaggio, economia, marketing, storia e contemporaneità, attraverso una collaborazione
aperta con professionalità esterne al mondo produttivo, secondo l’ottica della contaminazione e
della ricerca dell’eccellenza, il primo passo è stato individuato nell’istituzione di un concorso
letterario. L'iniziativa è volta dunque a promuovere e valorizzare il vino e il territorio di
produzione, catalizzando istanze e suggestioni provenienti da ambienti diversi, come quello
della cultura in generale e della scrittura in particolare. Si intende promuovere un tema
specifico ogni anno: per il 2007 il 'contenitore' è stato quello dei "paesaggi del vino". I
partecipanti al concorso sono stati invitati a scrivere dei brevi elaborati su questa complessa e
diacronica tematica. Nel 2008 “I giorni del vino e delle rose” hanno esplorato la densità
simbolica e l’immaginario del vino, incentrando il tema della seconda edizione specificatamente
sulla sua valenza di medium, tramite per raggiungere l’ebbrezza, la comunione, praticare la
seduzione, la meditazione, assaporare la nostalgia, il ricordo. E sulle parole per raccontare e far
raccontare il vino. “S’io fossi… vino. Epifanie dello spirito” il suggestivo tema del 2009.
Grazie al concorso letterario Villa Petriolo edizione 2008 “I giorni del vino e delle rose”, a Villa
Petriolo è stato conferito il premio internazionale per la città di Firenze The best of wine
tourism 2009, categoria Arte e cultura, dalla rete Great Wine Capitals.
Il concorso si pregia della collaborazione della Regione Toscana e del Patrocinio ed il supporto
del Comune di Cerreto Guidi, Circondario Empolese-Valdelsa, Terre del Rinascimento,
Associazione Nazionale Città del vino, Fondazione CittàItalia, Dimore Storiche sezione Toscana,
A.I.S. Toscana, Associazione Strada dell’olio e del vino del Montalbano Le colline di Leonardo,
Comitato Dama di Bacco, Camera di Commercio di Firenze, Istituto Superiore Statale Federigo
Enriques di Castelfiorentino (FI), casa editrice ETS di Pisa, Agenzia di Viaggi Turandot.
MODALITA’ DI PARTECPAZIONE
SEZIONE GENERALE:
Premio sezione speciale “Il vino dell’amicizia”, riservata agli studenti dell’Istituto Superiore
Statale Federigo Enriques di Castelfiorentino (FI): buono acquisto per pubblicazioni a tema
enogastronomico, per un controvalore di euro 300,00 (trecento)
Premio internazionale Strada dell’olio e del vino del Montalbano Le colline di Leonardo
sezione speciale “Percorsi di terra e di gusto”, riservata ai concorrenti residenti oltre i
confini nazionali italiani (farà fede copia di un documento di identità in corso di validità che
certifichi residenza oltre i confini nazionali italiani): viaggio A/R in Italia e soggiorno di una
settimana in un agriturismo del Montalbano, in occasione della cerimonia di premiazione,
che si terrà il 1° luglio 2010.
La mancanza, all’interno della mail, anche di un solo documento tra quelli sopra elencati
comporterà l’esclusione dal concorso. La e-mail dovrà recare come oggetto la dicitura
“Concorso letterario Villa Petriolo 2010 – sezione - nome e cognome del mittente”. Farà fede la
data della e-mail inviata. L’eventuale verifica dell’avvenuto recapito della mail è a carico del
concorrente. L’azienda declina ogni responsabilità per il mancato recapito delle opere destinate
al concorso.
I testi degli autori premiati saranno pubblicati in una collana speciale della casa editrice ETS
Pisa.
Chiarimenti ed informazioni potranno essere richiesti via e-mail al seguente indirizzo e-mail:
ufficio.stampa@villapetriolo.com oppure contattando i seguenti recapiti: Azienda agricola Villa
Petriolo – Via di Petriolo, 7 – 50050 Cerreto Guidi (FI, Italia) - tel. +39 0571 55284 / fax. +39
0571 55081.