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ANNO I NUMERO 19
DAmbrosio spiega
che Craxi finanziava
la politica (non se stesso)
Per il vice di Borrelli, le indagini non
hanno provato la corruzione
personale del leader socialista
quotidiano
La Giornata
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In Italia
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Nel mondo
LE AUTORITA MUSSULMANE DI
MOSTAR SI DIMETTONO, per protesta
contro laccordo sulla riunificazione
della citt sancito settimana scorsa a
Roma. Gli islamici lamentano che i
croati non abbiano ancora rimosso i
propri posti di blocco e abbiano altres
boicottato la polizia mista che avrebbe dovuto entrare in funzione nei giorni scorsi. Secondo voci non ancora confermate anche lamministratore europeo di Mostar, Hans Koschinik, si sarebbe dimesso.
A complicare la situazione nella ex
Jugoslavia, il premier bosniaco musul mano Alija Izetbegovic stato ricove rato in ospedale per un infarto. Le sue
condizioni sarebbero gravi.
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LIri d via libera al piano del presidente dellAlitalia Renato Riverso, che
non prevede tagli ma agisce sui costi.
LIstituto di via Veneto ha nomina to Domenico Cempella amministrato re delegato di Alitalia.
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Rinvio a giudizio per Benetton disposto ieri dal gip di Milano Roberto
Pellicano. Luciano Benetton accusato di concorso in bancarotta fraudolenta per il crack Fiorucci del 1989.
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La situazione
Sembra che Lamberto Dini abbia maturato la convinzione che il suo schierarsi per
uno dei due poli avrebbe ripercussioni negative per lui. Massimo DAlema affetta una
certa sicurezza e conta sullaffiliazione del
presidente del Consiglio alla coalizione di
centrosinistra (ne ha parlato in unintervista
a Panorama). Ma potrebbe ricevere una delusione, senza che peraltro i suoi avversari
del Polo possano farsi soverchie illusioni su
una decisione contraria. Con una scelta di
campo sarebbe difficile per Dini comporre
una squadra sua, e mettere allincasso un
anno in cui, tra alti e bassi, i tecnici hanno
tuttavia costruito uno spazio. Nicola Piepoli, mago dei sondaggi, avrebbe assicurato
Dini che una lista intestata al suo nome,
composta di personalit del centro, potrebbe aspirare a una percentuale alta, molto
superiore al 4 per cento necessario per ottenere seggi nella quota proporzionale. Infatti gli osservatori pi accreditati sostengono che Dini ha gi un nome per la sua lista, Rinascimento, che il simbolo un giglio fiorentino, che tra i finanziatori sarebbe gi stato arruolato il magnate del cinema
e di Telemontecarlo, Vittorio Cecchi Gori.
Questa lista, secondo voci autorevoli che
non sono una notizia confermata, comprenderebbe molti tecnici e si presenterebbe
solo nella quota proporzionale. Appunto.
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Gerusalemme indivisa
Mercato On Line
Ristrutturazioni e sfide stellari
tra computer, tv e altri
business globali
TURBOLENZA SUL MERCATO ON LINE
IN USA, innescata da Internet
Tutti i maggiori servizi on-line esistenti
negli Stati Uniti attraversano da qualche
mese una fase di profonda riorganizzazione
e di revisione strategica innescata dalla rapida e potente espansione di Internet. Tre
di essi hanno annunciato, in settimana,
profondi mutamenti azionari o finanziari.
Compuserve, il secondo per numero di abbonati (4,3 milioni a fine gennaio), verr posto sul mercato da H&R Block, la societ di
consulenza fiscale che ne controlla il 100%,
gi a partire da aprile: ci sar unofferta
pubblica relativa al 20% delle azioni, mentre nel giro di un anno il resto del capitale
sar distribuito tra gli azionisti di H&R. La
societ ha registrato fino a ora un andamento brillante, ma la crescente abitudine
del pubblico ad utilizzare Internet per la ricerca di informazioni (scavalcando i fornitori specializzati a pagamento come Compuserve) pu creare qualche problema nel
futuro prossimo (come testimoniano i due
tagli di prezzo attuati a settembre e dicembre e il conseguente calo degli utili scesi
del 48%, a 22 milioni di dollari). Ci spiega
forse la decisione di monetizzare rapidamente gli incrementi di valore borsistico segnati negli ultimi tempi.
Prodigy, che il terzo servizio on-line per
numero di abbonati (1,4 milioni) abbandonato da uno dei due fondatori, Sears Roebuck, uno dei giganti della grande distribuzione, che ha annunciato la messa in vendita del suo 50% (il prezzo che si dice richiesto: 500 milioni di dollari). Il mancato decollo del servizio, le prospettive deboli di
fronte al mutamento del mercato, la dimensione degli investimenti (oltre un miliardo
di dollari finora) spiegano la decisione. Laltro socio IBM e non ha fatto commenti.
Microsoft Network (700.000 abbonati) finora ha dato a Bill Gates pi grane legali
che soddisfazioni non riuscendo per adesso
a posizionarsi in modo chiaro: ora Gates lha
inserito in una Divisione Interactive Media che dovr ripensare la strategia di vendita dei servizi riferibili a Internet e pi in
generale lofferta di prodotti di informazione e entertainment al consumatore finale.
Quanto al leader di mercato, America On
Line (7 milioni di abbonati, di cui 5 milioni
in Usa), gi dallanno scorso ha avviato investimenti cospicui per lacquisizione di
contenuti: con finanziamenti nellordine dei
100/200 milioni di dollari permette a piccoli
operatori di lanciare nuovi servizi di cui si
riserva lesclusiva (e la parte preponderante dei ricavi). In questo modo AOL arricchisce la sua funzione: non solo centro di smistamento verso data-bases gi esistenti e
raggiungibili anche per altre vie, ma fornitore di contenuti esclusivi.
ALTRE 98 TELEVISIONI IN EUROPA ,s econdo i dati dellOsservatorio di Strasburgo
Continua a espandersi il mercato televisivo in Europa: secondo i dati raccolti dallOsservatorio Europeo dellAudiovisivo di
Strasburgo, nel 1995 sono stati lanciati 98
nuovi canali televisivi e sono aumentati gli
abbonati alle reti diffuse via cavo (+11,5%
nei 15 Paesi dellUe). Anche la pubblicit
in espansione: tuttavia il fattore principale
di crescita laumento dei canali diffusi via
satellite (nel 1995 ha debuttato la tecnologia
digitale).
SFIDE SATELLITARI NEL MERCATO USA
DELLA TV (5 milioni e mezzo di utenti)
Il mercato americano della televisione
via satellite (5,5 milioni di abitazioni raggiunte nel 1996) attira competitori colossali. Bassi costi di distribuzione, investimenti limitati, grande capacit di trasmissione
sono i vantaggi della nuova tecnologia: di
recente AT&T ha acquistato il 2,5% del
principale operatore, Direct Tv (controllata da General Motors), valutando la societ
(198 canali; 1.250.000 abbonati) sulla base di
5,5 miliardi di dollari. News Corp (Fox,
BSkyB) e MCI (seconda societ Usa della telefonia a lunga distanza) hanno acquisito
allasta per 682 milioni di dollari la licenza
di un nuovo servizio e ora cercano di accordarsi con una societ dotata di satellite
per iniziare subito le trasmissioni (il lancio
di un satellite proprio li obbligherebbe ad
attendere fino a fine 1997). Il partner pi
probabile Primestar, un consorzio gi
operativo che disporr di due satelliti entro lanno ma non potr utilizzarli mancandogli la licenza (ha perso lasta). Il principale azionista di Primestar TCI, il maggiore gestore di sistemi via cavo negli Usa
(12 milioni di abbonati), che ha gi una lunga tradizione di accordi con Murdoch: opera con News sia in una impresa di distribuzione via satellite in America Latina sia in
una tv cavo sportiva americana di prossimo
lancio (contro il canale leader controllato
da Disney). Laccordo consentirebbe di ridurre i costi di gestione e di aumentare gli
investimenti sui contenuti in modo da
rafforzare la capacit di competizione con
Direct Tv. Nel cielo volteggia uno scontro
tra giganti.
EMI DIVORZIA: NUOVO MATRIMONIO
forse in vista per il gigante fonografico
Emi, uno dei cinque grandi dellindustria
fonografica, non sar pi inglobata in una
stessa societ insieme con Thorn (noleggio
televisivo) e potr concentrare tutte le sue
energie sulla musica.
Il benservito a Garuzzo
mette nei guai la prima
industria italiana
Industrialisti contro finanzieri tra
deposizioni giudiziarie e accuse
personali. Romiti e linchiesta
Cantarella e i tecnocrati
Torino. Dietro il caso Garuzzo c, come
purtroppo succede ormai nella vita civile
del Paese, lombra di verbali e confessioni
alla procura della Repubblica di Torino. Ieri lopinione pubblica italiana ha appreso
dal giornale americano Herald Tribune che
il numero tre della Fiat, Giorgio Garuzzo,
era stato licenziato in tronco e se ne andava
protestando. Cera stato un segnale in questo senso gi a met dicembre, quando il
presidente della Fiat, Gianni Agnelli, aveva
annunciato le sue dimissioni. Allora era stato il Financial Times a raccogliere le voci
che indicavano in Garuzzo la prossima testa
che sarebbe saltata.
La caduta del titolo Fiat in Borsa, il tono
molto cauto del portavoce della societ
(Non intendiamo rispondere, lazionista ha
preso una decisione nella consapevolezza
che il dottor Paolo Cantarella, il prossimo
amministratore delegato, ha le caratteristiche professionali pi appropriate), e la
previsione di eliminare addirittura la carica del direttore generale sono tutti segnali
che la sostituzione dellavvocato Gianni
Agnelli alla presidenza della Fiat avviene
in un clima molto pi
agitato del previsto.
Il fantasma
del caso Ghidella
Lo scontro nella
azienda serio: riemergono anche i fantasmi del recente passato. Vittorio Ghidella, amministratore
delegato della Fiat
auto, allontanato alla
CESARE ROMITI
fine degli anni Ottanta, ha ricordato in sede giudiziaria lo scontro sul rapporto tra
Fiat e Ford, e ha detto di essere stato liquidato non tanto da Cesare Romiti quanto, direttamente, da Enrico Cuccia. E altri particolari, che non fanno parte della documentazione in nostro possesso, racconta Ghidella sul ruolo che Mediobanca ha avuto nel
far riacquisire le quote libiche da parte della Fiat. Garuzzo spiega il suo scontro con
Romiti come lo scontro tra un industrialista,
che ha rilanciato lIveco, ristrutturato la
Fiat auto e cos via, e un finanziere, che non
ha mai avuto unidea originale per ci che
riguarda la produzione.
Paolo Cantarella nellassumere il ruolo di
amministratore delegato si fa forte dei recenti successi dei modelli proposti e si circonda di tecnocrati estranei alle cordate di
quelli che vengono definiti amici di Umberto Agnelli, spesso anche definiti industrialisti, e dei romitiani: Roberto Testore,
che ha preso il posto di Cantarella, e Paolo
Marinsek che ha preso il posto di Testore,
sono due tecnocrati puri, uomini della Comau, la societ che sovraintende i processi
di automazione industriale del gruppo.
Ma baster la robusta cordata tecnocratica, baster lautorevole copertura, che rimane, del senatore a vita Agnelli? La scommessa della stabilit poggia sulla capacit
di reggere del prossimo presidente, Romiti:
e in questa scommessa una parte del gioco
si svolge, appunto, sulle scene giudiziarie.
Diversi dirigenti Fiat, da Antonio Mosconi,
gi dirigente della Fiat Impresit e della Toro, a Clemente Signoroni, gi della direzione finanziaria della Fiat, da Ghidella a Garuzzo hanno dichiarato ai magistrati che Romiti aveva un controllo articolato su tutti i
flussi finanziari dellimpero Fiat, non solo
della holding ma anche delle controllate. La
difesa di Romiti su questi temi molto ferma: si tratta di dichiarazioni di dirigenti allontanati dal gruppo e che esprimono forme
di risentimento. Per poter aver pi particolari bisogner aspettare ludienza preliminare del Gup (giudice delludienza preliminare) fissata per il 5 marzo.
Il silenzio degli avvocati
Prima difficile sapere di pi anche perch i difensori, da Vittorio Chiusano, lavvocato storico del gruppo Fiat, ad Andrea Galasso, difensore di Ghidella e Signoroni, si
rifiutano, da noi richiesti, di precisare materie riguardanti risultanze processuali. Ma
il ritratto della mitica signora Carbonatto,
segretaria storica della Fiat daVittorio Valletta a Romiti, addetta a disbrigare tutte le
faccende irrituali, imbarazza il gruppo. E il
licenziamento di Garuzzo, dopo la sua testimonianza presso la procura di Torino, conferma lasprezza dello scontro. La linea di
Cesare Romiti, che aveva puntato a distinguere la sua Fiat dal complesso sistema economico politico cresciuto in questo Paese, e
che si basava su una tregua con le procure
della Repubblica, aveva ottenuto dei successi: presso la madre di Mani pulite, la procura di Milano, gli interrogatori di dirigenti
Fiat da parte di magistrati come Antonio Di
Pietro erano stati assai meno incalzanti di
quelli riservati ad altre imprese e soggetti
di indagine. Ma ora questa costruzione difensiva sembra vacillare, mentre la stampa
internazionale solleva un caso scomodo.
IL FOGLIO QUOTIDIANO
VOTO D I SCAMBIO 1
SONDAGGIO
sia maggiore la libert di scelta delle famiglie e delle imprese, minore il peso della
politica.
In concreto questo implica che il risanamento della finanza pubblica deve essere
perseguito ad un livello minore di spesa
pubblica e fiscalit e che, quindi si deve ridurre il livello della spesa pubblica e la
sua crescita, senza inasprimenti fiscali.
Dobbiamo quindi simultaneamente proporre una radicale riforma tributaria - come quella del 1994, che tanto successo ha
avuto in America - ed una dei meccanismi di spesa pubblica. Dobbiamo impegnarci a porre termine all'utilizzo della
bisogno di aiuto. Dobbiamo inoltre proporre che la fornitura di servizi sia, per quanto possibile, affidata alla concorrenza ed al
mercato, non ad inefficienti monopoli statali. E questo in tutte le aree dello Stato sociale - nella scuola, nella sanit e nella previdenza.
Se avrai il coraggio di fare tutto ci, potrai fare affidamento sul mio impegno e sul
mio entusiasmo ma soprattutto sull'impegno e sull'entusiasmo degli elettori italiani
che non mancheranno di premiarci col loro voto.
Antonio Martino
deputato di Forza Italia
VOTO D I SCAMBIO 2
LETTERE
le, aperta, solidale da contrappore a quella chiusa, retriva rappresentata dalla capitale leghista nonch sede del parlamento del Nord. Tutti i democratici da destra a sinistra hanno aderito allappello,
meno il Partito democratico della sinistra
e il Partito popolare italiano. Vergogna.
E tutto per un possibile, ipotetico patto
di desistenza? Ma ne valeva e ne vale poi
veramente la pena?
Mantova democratica ha ormai operato
un rigetto totale della cultura leghista, del
delirio secessionista e di fronte ad un patto fra lUlivo e la Lega sapr reagire di
conseguenza. Ho motivi fondati di ritenere che questa risposta democratica non si
limiter alla citt di Mantova. Credo che
nellintera Padania non si leveranno solo
gride manzoniane di sdegno, ma ci saranno comportamenti politici adeguati alla
gravit del fatto.
Lunit nazionale un valore e non una
variabile dipendente e non consente perci di giocare sulla distinzione tra area di
governo (Ulivo) ed elettorale (Ulivo + Lega + Rifondazione comunista).
Se per lUlivo cos non , se valori fondamentali e fondanti della nostra vita democratica possono diventare oggetto di
scambio, lascio volentieri a te, Romano, a
Massimo DAlema e agli altri la responsabilit di avere svuotato la politica fino ad
immeschinirla. In quel caso io non ci sar
e credo mi trover in buona ed abbondante compagnia.
Massimo Chiaventi
IL FOGLIO quotidiano
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NUMERO VERDE:
Milano. In ogni democrazia che si rispetti prima o poi ci si conta. In Italia successo poi - esordisce il signore dei numeri
di Forza Italia - ma finalmente successo.
Gianni Pilo ci riceve nel suo studio milanese della Diakron, il tavolo una foresta
di biglietti e grafici con i dati di sondaggi
incrociati e sovrapposti. La cosa molto
pi complicata di quanto noi si pensasse. In
fondo siamo venuti con una domanda semplice semplice: chi vincer le elezioni. Se la
sente lonorevole Pilo, che settimanalmente fornisce scenari elettorali a Silvio Berlusconi, di sbilanciarsi e dirci come stanno
realmente le cose. Pilo fa emergere dai foglietti due fascicoli: Sono lo scenario numero 49 e numero 50, gli ultimi due realizzati. Da qui risulta evidente una cosa: il Polo pu forse vincere le elezioni, la sinistra
non pu vincerle, pu solo tentare di non
farle vincere a Berlusconi. Ci allunga i
due blocchi cartacei e ci invita a far di conto. Il primo scenario (secondo la numerazione Diakron il quarantanovesimo) prospetta la composizione della Camera dei
deputati nel caso in cui lUlivo non faccia i
patti di desistenza con la Lega, quelli con
Rifondazione comunista vengono dati per
assodati. In questo scenario i 630 seggi di
deputato verrebbero cos ripartiti: 335 al
Polo, 273 al centro sinistra, 13 alla Lega, nove ad altri schieramenti.
E una proiezione semplificata - avverte
Pilo - ci possono essere oscillazioni di 5/10
seggi, ma se si guarda al secondo prospetto, quello che prevede i patti di desistenza
anche con la Lega si capir il perch della
mia affermazione.
Guardiamolo lo scenario numero 50. Polo 292 seggi, centro sinistra 273, Lega 55, Altri 10. Ci guadagna solo la Lega, ci perde il
Polo, la sinistra non aumenta di un seggio
il suo risultato il commento del presidente della Diakron. E una prospettiva
poco allegra, che ci consegna allingovernabilit, e, sotto certi aspetti, ottimista per
il centro sinistra. Ci spieghi quali certi
aspetti e quale ottimismo. Si tratta di una
previsione che non tien conto dellinaffidabilit dellelettorato leghista, notoriamente
meno conosciuto e meno controllato dellelettorato del Pds. Mi spiego. Abbiamo valutato che lUlivo non possa cedere pi di
45/50 collegi uninominali alla Lega, e pensiamo che faranno molta fatica a trovarli,
ma non sappiamo, e non riusciamo a valutare, cosa succeder quando gli elettori leghisti non troveranno il loro simbolo sulla
scheda, quanti saranno realmente disposti
a votar un candidato di sinistra?. LUlivo
non corre lo stesso rischio con Rifondazione? Con Rifondazione comunista c pi
compatibilit, soprattutto nei collegi del
Sud. In altre zone, soprattutto dove il candidato sar leghista, potrebbero erodere
se al quale si pronuncia circa il 47 per cento degli elettori, non lunica polarizzazione. Ce n unaltra che noi abbiamo schematizzato in moderatismo borghese-estremismo rabbioso. Ognuno di questi quattro
poli non caratterizzato da un progetto positivo, ma da unavversione ricorrente come
maggioritaria nelle risposte ai quesiti del
sondaggio. Ci dica. Nella destra prevale
lavversione agli ambientalisti che chiedono di chiudere le fabbriche che inquinano,
facendo cos perdere posti di lavoro. La sinistra si qualifica per una fortissimma fede
EDITORIALI
Una furbata che non funziona
L
IL FOGLIO QUOTIDIANO
al Senato e nel corso della primavera il ministro della Difesa Charles Millon presenter il disegno di legge sullinsieme della
programmazione militare per il periodo
1997 - 2002. Insomma la Francia sta rivedendo completamente le sue scelte in que-
sto campo. Lunico punto fermo - assolutamente fermo - la scommessa sulla dissuasione nucleare, che resta il fondamento di
tutta la dottrina nazionale della sicurezza.
Limperativo della riduzione del deficit
della finanza pubblica (oggi superiore al 4
per cento del Prodotto interno lordo e destinato a scendere lanno prossimo sotto il
3 per cento in omaggio ai principi di Maastricht per lingresso nellUnione monetaria) impone anche un robusto taglio delle
spese per gli armamenti. Taglio tanto pi
doloroso perch in questi anni lexport militare francese sensibilmente calato e
dunque non possibile compensare i minori acquisti nazionali con le vendite allestero. Lesempio classico il Mirage 2005 di
Dassault, concepito solo per i mercati stranieri, ma venduto quasi per niente.
Il vero pomo della discordia tra governo
e industria aeronautica il caccia Rafale,
rivelatosi enormemente pi costoso del
previsto. Intanto gli altri grandi Paesi europei (Gran Bretagna, Germania, Italia e
Spagna) sono a loro volta impegnati nel co-
Cooperazione nel Mediterraneo con i loro omologhi americani erano stati chiamati
tra gli altri Franco Bernab (Eni), Corrado
Passera (Olivetti), Giovanni Battista Amendola (Stet). Altre volte ancora era toccato ad
Alessandro Benetton, Aldo Fumagalli (Confindustria) e Davide Grof (Bnl). Idealmente
presenti, due giovani connazionali che stanno facendo carriera lontano da casa: Lucio
Stanca, diventato capo della Ibm Europa e
Elio Catania, ex Ibm Italia, ora responsabile per tutta L'America Latina.
Lamberto? E cos convincente...
I giovani, dicevamo, scalpitano. I pi maturi, invece, vivono di amicizie posate come
il vino buono. Giuliano Amato coltiva i suoi
LIBRI
Paul Steinberg
CHRONIQUES DAILLEURS
190 pp. Ramsay, F.F. 92
bambino, di rifugiarsi in un mondo tutto
suo. E solo un passo del libro, un accenno
di sfuggita, ma forse la chiave sta proprio
qui. Nel saper recitare freddamente, con
lintenzione di suscitare piet. Se nera accorto anche Primo Levi: Non c anima indurita su cui il ragazzo non riesca a far
breccia, se ci si mette seriamente.
Parlare di piet in un campo di sterminio pu sembrare assurdo. Ma non il solo particolare che distingue queste Chroniques dailleurs dallormai vastissima
letteratura sullolocausto. Il libro una testimonianza autobiografica, che per ha
qualche punto in comune con le rielaborazioni di questa esperienza in forma di
romanzo. Quando leggiamo che, grazie ai
supplementi di cibo, Steinberg rimette su
qualche chilo dopo essersi ridotto quasi a
uno scheletro, la memoria va a un romanzo dello scrittore inglese Martin Amis, La
freccia del tempo (Mondadori). Amis racconta i campi di sterminio allincontrario,
IL FOGLIO QUOTIDIANO
Bossi una canaglia, ma simpatica. I suoi torti non cancellano i suoi meriti. Purtroppo
Signor direttore - Nel dirigere le sceneggiate di cui al tempo stesso produttore e
regista, Umberto Bossi adotta linguaggi e
comportamenti inaccettabili, ispira la propria azione ad una dichiarata violenza e
punta esplicitamente a destabilizzare il
quadro politico ai fini della secessione, reato, questultimo, penalmente perseguibile.
Per queste semplici ragioni, nessuno dovrebbe accettare il dialogo e tutti, riconoscendone la comprovata inaffidabilit e pericolosit, dovrebbero concordemente decretarne lisolamento. Al contrario, il senatore Umberto Bossi, forse ancor pi di Antonio Di Pietro, risulta essere luomo politico pi corteggiato e vezzeggiato e, a dispet-
I misteri di Bogot
Il Presidente Ernesto Sampr di
nuovo sotto accusa per presunti
finanziamenti dai narcos
Bogot. Parlando ad una funzione religiosa per le 480 persone attualmente sequestrate in Colombia, il presidente Ernesto Sampr ha dichiarato che, entro marzo,
chieder una modifica alla costituzione per
poter reintrodurre nel paese la pena di
morte. Un annuncio che ha prodotto un notevole scalpore, anche perch a farlo un
liberale, che alla guida di una delle democrazie pi antiche del Sudamerica, in
cui la pena capitale non c pi dal 1910. Ma
un motivo quantomeno tattico, forse, c. A
marzo Bill Clinton dovr certificare una lista dei paesi centroamericani impegnati
nella lotta al narcotraffico, con i quali intrattenere buoni rapporti economici. Se il
nome della Colombia non fosse inserito, sarebbe un disastro.
Lidea di riportare in auge la pena di
morte, inoltre, per Sampr anche un modo per mettersi in luce come grande oppositore della criminalit, che in Colombia significa soprattutto narcotraffico. E il Presidente ne ha ben donde. I problemi legati al
commercio di droga lo affliggono infatti da
tempo anche sul fronte interno. Laltro ieri
il Parlamento colombiano ha deciso che il
Presidente dovr essere di nuovo posto sotto inchiesta con laccusa di aver finanziato
con narcodollari la propria campagna elettorale. La decisione segue un analogo pronunciamento della Corte Suprema, e riapre
un caso gi chiuso nel dicembre scorso con
un non luogo a procedere.
Questa volta, ad inguaiare Sampr stato il suo ex collaboratore nonch ex ministro della difesa Fernando Botero, figlio del
famoso pittore. Il quale ha affermato che il
leader, contrariamente a quanto finora
emerso, era a conoscenza della dubbia provenienza del denaro incriminato. Botero,
che aveva diretto la campagna elettorale di
Sampr, per quella stessa storia finito in
carcere. Il presidente, pur accusando il suo
ex collaboratore di mentire per tirarsi fuori dai non pochi impicci, ha comunque ammesso a mezza bocca che s, probabilmente
non di tutto il denaro pervenuto era stata
controllata lorigine.
Il paese dei Cartelli
Sembrerebbe un caso chiaro. In realt, la
questione molto pi intricata. Anche perch non semplice stabilire se collusioni
tra il Presidente colombiano e la mafia della cocaina esistano davvero.
La Colombia, va ricordato, non una
grande produttrice di droghe, che provengono invece soprattutto dagli altopiani peruviani e boliviani. Per la sua posizione
geografica, per da sempre il grande punto di smistamento delle ricchezze andine.
Al tempo della Colonia era loro degli Incas
a giungere dalle Ande e ad essere inviato
verso la Spagna, adesso la coca che da
qui prende il volo verso i consumatori europei e nordamericani. I cartelli colombiani hanno sfruttato questa rendita strategica per inserirsi nel processo produttivo, al punto che oggi ne controllano il mercato. Comprano direttamente le foglie di
coca dai contadini delle Ande, la trasformano in laboratori situati soprattutto in
Amazzonia dunque sempre al di fuori dei
confini di Bogot e infine ne controllano
la vendita sui mercati europei e statunitensi.
Il paese , per molti versi, un luogo di
passaggio e il legame tra narcotraffico ed
economia del paese non cos diretto come
si potrebbe credere. Negli ultimi decenni la
Colombia ha avuto il tasso di crescita pi alto dellAmerica Latina dopo quello del Cile. E facile collegare il boom alla nuova imprenditorialit criminale legata alla droga,
ma non del tutto vero. Dal 1967 al 70 leconomia del paese aveva gi iniziato a svilupparsi senza il narcotraffico, e dal 90, invece, lespansione del traffico illegale si accompagnato ad una crescente depressione
delleconomia. Lingente afflusso di valuta
estera sporca, provocando una sopravvalutazione del peso, ha aiutato a pagare il debito internazionale, ma ha per danneggiato pesantemente le esportazioni. Infine, poich i narcos privilegiano gli investimenti
speculativi, anche la capacit produttiva
del paese ha perso colpi.
Denaro sporco e colpi bassi
Il denaro dei narcos in Colombia, comunque, circola in abbondanza. Come circola in abbondanza nei sistemi bancari statunitense e svizzero. Che qualcosa finisca
anche nelle campagne elettorali, dunque,
pi che probabile. Ma da qui a sostenere
una collusione tra Sampr e i narcos ne
passa. Sampr, comunque, un uomo che
porta ancora in corpo quattro pallottole ricevute in un agguato dei trafficanti. E dopo
la sua elezione la lotta ai cartelli non ha conosciuto un momento di tregua. Il merito di
aver smantellato il Cartello di Medelln va
al suo predecessore Gaviria, ma stato con
Sampr che sono finiti in carcere i dirigenti del Cartello di Cali.
La circostanza, in teoria, non prova nulla.
Molti osservatori, in passato, hanno avuto il
sospetto che dietro lo spettacolare smantellamento del Cartello di Medelln vi fosse
stata la sotterranea collaborazione degli uomini di Cali, interessati a sbarazzarsi della
concorrenza, e che le autorit non avessero
guardato tanto per il sottile, pur di procurarsi qualche facile benemerenza agli occhi
esigenti del governo di Washington. Ma il
discorso pu essere anche rovesciato. Tutti,
in Colombia, ricordano il dramma di Rodrigo Lara Bonilla, il ministro della giustizia, che aveva ricevuto finanziamenti da Pablo Escobar senza conoscerne la provenienza. Quando lo scopr e denunci tutto, i
narcos cercarono di screditarlo, diffondendo ad arte prove su una sua collusione con
i cartelli. Neanche in questo modo riuscirono a fermarlo, e lo fecero uccidere.
Anche il caso Sampr iniziato con un
sospetto passaggio di notizie alla stampa
dal Cartello di Cali.