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Introduzione

Vorremmointrodurrelanostraricercaconlospiegareilsuotitolo.
Il perdono nel Cristianesimo e nel Buddismo: la ricerca di una equivalenza
omeomorfica.
Cicheinprimisvaesplicatoiltermineomeomorfico.Questaparoladiorigine
panikariana.Panikkarhadedicatolasuavitadistudiosoaldialogoeallacomparazione
tra diverse tradizioni religiose. Nel suo corpus dottrinale nata una determinata
terminologia.Noineattingiamointuttoilnostrolavoro.Unodeiterminiconiatida
Panikkarproprioomeomorfico.Questoterminevieneaccostatoadunaltro,ovvero,
equivalente.
"L'equivalenteomeomorfico"nonvuolsignificareidenticitstatica,mavuolerinviare
adunaequivalenzadinamicachepuesisteretradiversecosmologiereligiose.
In ogni cosmologia religiosa vivono riti, specifiche parole, una specifica storia. In
questolavorovengonoaffrontateduecosmologie:ilCristianesimoedilBuddismo.
Queste due cosmologie millenarie hanno attraversato la storia mondiale. Hanno
prodottoeproduconounaletteraturasterminata.Analizzareallorointernounospecifico
tema comporta necessariamente non toccarne tanti altri, comporta fare delle scelte
metodologiche.Nonostanteciinevitabilenonanalizzaremoltepliciconcetticonnessi
aquellochel'oggettodellanostraricerca.Questaesigenzametodologicasarevidente
neiduecapitolifondamentalidellavoro,ovvero,quellosulCristianesimoequellosul
Buddismo.
Oltreall'esigenzadiaffrontareconcetticonnessialperdono,abbiamosentitol'esigenza
difarprecedereaicapitolisulCristianesimoesulBuddismo,duecapitolidallosfondo
nonspecificamentereligioso.
Il concetto da cui sono scaturiti questi due capitoli che la religione non una
cosmologia estraniata dal contesto culturale. Nel nostro caso ci sembra un'opera
artificialecollocareilperdonoinunambitostrettamentereligioso.Perquestaragione
abbiamopremessouncapitoloepistemologicosulperdono.
Successivamente si mostrato evidente un problema, quello del male. Prima di
osservareilperdononelCristianesimoenelBuddismo,ciparsonecessarioaffrontare
cicheilperdonoosservanegliocchi:ilmale.
In questo capitolo riprendiamo sinteticamente la struttura dell'intera ricerca: c' una
partepiepistemologicadovemettiamoinrapportoilmalealtempoedallamemoria;
poic'unapartedovevediamoilmalenelCristianesimoenelBuddismo.
Fattaquestapremessametodologicaillavorosisviluppasuduecapitoliprincipali.Le
due parti sono volutamente autonome. Infatti, se osserviamo il titolo da noi scelto
possiamovederecheabbiamodecisodiparlarediperdono"nel"Cristianesimoe"nel"
Buddismo.
Crediamo che bisogna osservare come il perdono viva in ogni singola cosmologia
religiosa, come esso sia microcosmo di ulteriori significati religiosi per quella
cosmologia. Per mettere in luce questa capacit che il perdono possiede stato
necessarioscrivereduepartidistinte.Questasceltahafattoperdereincontinuit,ma
essendo il perdono l'oggetto di entrambe le parti, ha favorito, crediamo, una
comparazionepiesaustiva.
Ladifficoltdiquestaricercastainunmotivo,apparentementedisarmante,ovveroche

nelBuddismononsiparladiperdono.Neivarisutradanoilettinonabbiamo mai
trovato la parola perdono. Mentre nei Vangeli questa parola molto presente.
Sapevamoapriorichesisarebbepresentatoquestoproblema,malanostraipotesista
proprio nello scardinare questo punto. Abbiamo cercato di dimostrare che l'assenza
della parola non significa l'assenza della dinamica perdono. Abbiamo cercato di
evidenziarecheilperdonosiacomeunamatrioscachesvelailsuovaloreselasiapre.
Sesifaunataleoperazione perdonosolounodeimodiincuiquell'insieme di
dinamichesimanifestano.Laparolaperdonohanellasuamortelasuavita.
Illavorosiconcludeconunconfrontodidueparabole,ovveroquellaevangelicadel
figliol prodigo ed una parabola del Sutra del Loto che ha una struttura narrativa
analoga". Queste due parabole dal senso religioso complesso e stratificato, offrono
l'allegoriadelpellegrinaggioesistenziale.Pellegrinaggioesistenzialechesirivelanel
momentoincuisiviveilperdono.

1.Laparoladellascusa,ilsilenziodelperdono

Vichiedoperdono,perchviparlerdelperdono.Lanostraipotesicheunperdono
genuino sia nella sua quiddit un atto apofatico, in cui lindividuo stesso deve
sfumarecomeioagente.Proviamoadanalizzarequestatto,inquadrandolo,inprimis,
inuncontestolinguistico.
Laprimariflessionechepossiamofaresuquestolemmariguardoallasuastruttura:
evidenziamocheperdonocompostodadono.Checosundono?Undono,per
dare una prima risposta, unazione essenziale che crea o sancisce una relazione
sociale.Ancheseildonosipresentasottovarieformeeinsvariaticontestipossiamo
affermare che in linea di massima il dono crea una relazione. Il dono la
manifestazionediaffettocheproviamoversounaltrapersona,unsimbolodellanostra
stima verso laltro, alcune volte un oggetto per esercitare un potere sullaltro, e
potremmo ancora continuare nel formulare tipologie di dono, tuttavia cinteressa
mettereinevidenzacomelasemanticadeldonocambiasedavantiaquestequattro
lettere ne scriviamo altre tre, ovvero, per. Il dono si svuota del tutto della sua
funzionerelazionale,dellasuacapacitdiprodurre,invarieforme,delguadagno,e
diventaungestogratuitochenullapretendeincambio.Sentiamolesigenzadiprecisare
che non si vuole dare un giudizio negativo al dono ed uno positivo al perdono,
semplicementesivuolefarnotarequellachecrediamoessereunadifferenzasostanziale
traiduetermini.Ilperdonoportatorediunagratuitcheildonononsempreha;tutti
conosconolamassima: doutdes,massimachenonavrebbesensosealtermine do
sostituissimo il termine perdono.Affermare che siperdona affinch sipossaessere
perdonatisignificanoncomprendereilmessaggiogenuinodelperdono,checome
abbiamodettolagratuit.Sultemadellagratuitinsitonelperdonotorneremo,maper
ilmomentofermiamocisullaparolaperdonoeproviamoavederlaancoradavicino.Un
filosofodellinguaggio,Austin1,hafattodelpoterecostruttivodelleparolelelemento
centrale del suo sistema filosofico. I suoi esempi sono celebri: dire s ad un
matrimoniosignificacreareunarealtcheunattimoprimanonesisteva.Dichiarareuna
personacolpevolediunreato,conunaformulaclassica,significacreareunarealtche
primanonesisteva.
Dire:iotiperdonochecosacreacheprimanonviera?Larispostachecisentiamodi
dareilnulla.Sipucreareilnulla?Sesisegueunragionamento,diunacertalogica
ovviamenteno,perseconcreazionesintendescoprirequalcosachevisemprestato,
mafinadalloraignoravamo,crediamosipossaparlaredicreazionedelnulla.La
scopertainuncertosensoanchecreazione,daquellistanteioconoscocicheprima
ignoravo,cicheignorolosiponediprassicomenonesistente,tuttaviaspessochiede
solodiesserescoperto.Ilnullaintesointalmodoproduttore,daquestonullapu
scaturireunarealt,tuttavianonpossiamodirequaleessasia,eccoperchnonsipu
perdonare e poi pretendere che da questa nostra azione nasca un perdono per noi.
Jankelevitchutilizzadelleparolemoltochiareebelleariguardo:
1

Howtodothingswithwords,Ed.Harvarduniversitypress1975

Unadelleformeforsepimachiavellichedellacattivavolontrisiedenelconfondere
l'evoluzionebiologicaeildivenirepsicologicoconlavitamorale.Lavitamoralenon
unprocesso,maundramma,unadrammapunteggiatodidecisionichecostano.
Il progresso morale avanza esclusivamente per lo sforzo esplicito di una decisione
intermittenteespasmodicaenellatensionediuninstancabilericominciare;ilvolere,
chevuoleerivuolesenzasosta,nonfaalcuncontosull'inerziadelmotoacquisito,non
vivemaisullerenditedelmeritoaccumulato.Ecosilprogressomoraleriparteaogni
istantedazero.Nonc'altracontinuiteticachequestaspossantecontinuazionedel
"rilancio" e della ripresa; il progresso morale dunque piuttosto laboriosamente
continuato che spontaneamente continuativo o continuo, e assomiglia pi ad una
rinnovatacreazionecheaunacrescita.2

Nelpassocheabbiamoriportatononciltermineperdono,tuttaviaevidenziamola
riflessionedellautoresullavitaetica,chenoninparalleloaquellabiologica,non
crescita,macreazione.Eccoperchcrediamocheilperdonocreiilnulla,seponiamoil
perdonocomeunmomentodiunprocessoevolutivo,glidiamounacausaeduneffetto
chesostanzialmentelosminuiscono.IlfilosofoWittengsteinscrivevachedeterminati
argomenti,comeletica,portanoillinguaggioaschiantarsicontroilimitidisestesso 3.
Crediamochequestariflessionesipossaapplicarealperdono:nonsipudefinirecosa
esso sia, cosa esso produca, i suoi confini sono estremamente sfumati. Quando
studieremoilperdononelBuddismo,vedremocheneitestinonpresentecomeparola,
tuttaviapresentecomeazione.
Ilperdonohalacapacitdiesserci,senzaaverelesigenzadireificarsiinunaparola.
Quandoiochiedoperdono,comequandoloconcedo,nonpossoaspettarmiincambiodi
essereperdonato.Seconcedereilperdonoscoprireunnulla,chiederlougualmente
una scoperta del nulla, solo che la via diversa. Possiamo chiederci: il dire io ti
perdonopresupponelaversentito,letteralmente,iotichiedoperdono?Larisposta
checisentiamodidareno.Comeabbiamogidettoilperdonogratuito,lagratuit
nonpupresupporrealcunarichiestaesplicita.Eccoperchabbiamoscrittoilsilenzio
delperdono,inquantodaessosipugenerareedinessopusfociare.
Altrodiscorso,invece,lascusa.Iotichiedoscusa,iotiscuso,equivaleadire:ioti
perdono,iotichiedoperdono?Larispostachecrediamo giustano.Cerchiamo di
capireperch.RicorriamoancoraunavoltaaJankelevitch:
Dell'inscusabile il perdono che se ne incarica, giacch l'inscusabile pu essere
perdonabile,benchnonsiascusabile;loscusabile,amaggiorragione,perdonabile,
manonhabisognodivenirperdonato,dalmomento chebastalascusarazionale a
dimostrarelasuainnocenzaenoispenderemmoperluilanostrabenevolenzainpura
perdita. L'inscusabile invece che non trova avvocati per difenderlo ha bisogno del
perdono. Dunque, se tutto non scusabile per la scusa, tutto perdonabile per il
perdono, tutto.., salvo, beninteso l'imperdonabile, ammettendo che esista un
imperdonabile,ciouncriminemetempiricamenteimpossibileaperdonare.
Nonc'nientedigratuito,nientedisoprannaturalenelfattodiscusareloScusabile,non
pi di quanto non ci sia merito nell'amare l'amabile; niente di sorprendente,n di
provocante,ndiscandaloso;inognigiustizia,lascusadovutaalloscusabile;scusare
2
3

V.Janklvitch,Ilperdono,Ed.IPLstudiedopinioni,Milano1968
L.Wittengstein,Lezionieconversazionisulletica,sullestetica,lapsicologiaelacredenza
religiosa,Ed.AdelphiMilano1995

semplicementepagareilpropriodebito,renderealcolpevolericonosciutoinnocente
cicheglisideveerenderglieloaldifuoridiognigratificazione.4
Siamoconsapevolicheinquesterighesitoccanovaritemi:oltrealperdonoeallascusa,
su tutti il tema del male. Partiamo dalla riflessione dellautore, ovvero, ci che
scusabile non necessita del perdono, ci che inscusabile richiede il perdono. Si
perdona linscusabile. C una differenza difondo nelle dueazioni, perch lautore
sentelesigenzadisottolinearla?Perchdiversalaviacheledueazioniseguono.La
scusacalcola,misuraidannisubitiedeterminalazionediscusare.Ilperdonouno
slanciodigratuit,ilperdono,comescrivelautorescandalo.Scusareloscusabilenon
ha nulla di eccezionale come amare lamabile, lo scandalo del perdono sta nel
paradossodiperdonare cichelaragionenonpuperdonare.Ilperdononon un
prodottorazionale,nonfruttodelnostrocalcolo,eforseinquestosussistelavera
difficolt diun perdono sincero. Tuttavia possiamo chiederci: se c uninscusabile
perdonabile,ven'ancheunoimperdonabile?Possiamoallorachiedercicomequestosi
coniughiconilperdono.
Ilmale,nonpossiamonontoccarequestotema,infatti,ilmale,cicheguardanegli
occhiilperdonoelosfida.Lastoriariccadicriminiatroci,dimassacriinsensati,la
coscienzasichiedesetuttocisiaperdonabile.Auschwitzsipuperdonare?Sipu
perdonarechihauccisouominiperleproprieidee?Unarispostanettanoncenonci
puessere,perrispettarechihasubitoquestomalesidevesolorifletteresuglierrori
fatti e cercare di non rifarli. Il perdono una dinamica individuale, l dove c la
possibilitilsingoloadecidereseperdonareilmalesubto,anchesequestosiaatroce.
Perritornare alla domandainiziale, ovvero,sesipuperdonarelimperdonabile, ci
sentiamo di dire s, come afferma Derrida 5: o il perdono perdona limperdonabile
oppurenonperdono.Quistailsuoscandalo,daunoscandalopartelaciviltCristiana,
ovvero,dallamortedicoluichesidichiaravafigliodiDio.Ilveroscandalo,crediamo,
sta nella frase che Ges pronuncia: Padre perdona loro perch non sanno ci che
fanno.VorremmoprecisareilsignificatochediamoallafrasediGesappenascritta:
nonvogliamoevidenziarelaspettoteologico,ovvero,linvocazionedelPadre,diun
Soggettoaldifuoridiquellascenadrammatica,mavogliamoevidenziarelaforzadiun
uomochestasoffrendo,chestamorendoenonostanteciriesceatrovarelaforzadi
perdonareipropriaguzzini.Inquestastessafrasecunaltroaspetto,checiapreuna
finestra su di un argomento sterminato e ricco di differenze, ovvero il male come
questionefilosoficanelsensopiampiodeltermine.Largomentomoltocomplesso
eduntemachelafilosofiaoccidentalehadasempreanalizzatoesentitocomeuna
spinanelfianco;cosachenonritroviamo,inlineadimassima,nelpensieroorientale.
Capiredeterminaticoncettielaloroevoluzione,laloroproblematicit,ciaiutaacapire
meglio la societ nella quale viviamo. Sarebbe scorretto affermare che il pensiero
orientalenonaffrontailproblemadelmale.Entrareinaltrisistemidipensierosignifica
entrareinsistemisimbolicialtri,significaaccettareleregoleconcuiquelpensiero
gioca;pensarecheunaciviltsiasuperficialeperchnontoccailproblemadelmale
neinostristessitermini,crediamoessereunerrore.Ilsoggettodellaspeculazione,in
occidente come in oriente, luomo, come essere razionale ed irrazionale, come
individuoecomenonindividuo,comesoggettosottopostoaldivenireeallamorte.Ci
4
5

V.Janklvitch,Ilperdono,Op.Cit.
J.Derida,Perdonare,Ed.RaffaellocortinaMilano2004

sonodeiversidiDogen 6 chedescrivonoinmodosplendidolacondizioneumana,ci
permettiamodiparafrasarli:luomosoffrenellosservareipetalichecadono,perch
vorrebbe trattenerli con s, nello stesso momento soffre nel vedere che lerbacce
dilaganoproprioquandoluivorrebbescacciarle.unaesigenzalegittimadellamente
porreinevidenzacichemaleepoicondannarlo.Questoprocessodialienazionedel
maleciliberadelpesodellautocritica.Ilproblemadelmaleesisteperch,crediamo,
esisteunproblemauomonellasuaaccezionepiampia.
Ritornandoalperdono,portareunariflessione,ovvero,qualesialoriginedel male,
qualesialasuarealtnonhanessunaimportanzaperilperdono,infatti,ilperdonoha
come suoscopoilperdonare ebasta, nonrichiede nessunaanalisi del male subito,
sarebbe una razionalizzazione, che come abbiamo visto non ha un suo senso nel
perdono.
Parlaredelperdonosignificatoccaretantiargomenti,unpocomeunamatriosca,un
continuoscoprireesvelareallinternodiessoaltritemi,altriconcetti,unodeiprincipali,
crediamo,essereiltempo.Ogninostraazionesinscriveinunprecisomomento,come
unpuntosudiunalinea.Iltempodiognisingolountempolimitato,ovvero,haun
inizioedavrunafine,lindividuo,perutilizzareunametafora,comesecamminasse
sudiunastradalaqualeprimaopoifinir.Ogniqualvoltalindividuosceglie,agisce,
questascelta,questaazioneincancellabile,quistalaspietatezzaelabellezzadella
vita.Ilperdono,comeognialtrocomportamento,unascelta,unazione,chedauna
prospettivafacompiereunpassoavanti,tuttaviadaunaltraprospettivafacompiereun
passoindietro.Noncaltraazione,crediamo,ingradodifareci,potremmodirecheil
perdonounantiazione:cercadiritornareindietro.Maperfarecosa?Nonpucerto,il
perdono,farscheunazionenonsiaaccaduta;ma,dicontro,pufarscheglieffettidi
quellazionemutino,chenonproducarancoreediconseguenzaaltromale.Nellattodi
perdonare le lancette dellorologio tornano indietro e ci permettono di modificare
quellazionenondicancellarla,nessunopotrebbemamodificarla.Potremmodireche
ilperdonosfidailtempo,nonsoloperchcipermetteditornareindietro,maperch
togliealtempounsuopotere,ovvero,loblio.
Lobliociaprelaviaadunaltroargomento,connessoalperdono,ovvero,lamemoria.I
dueargomenti,ovviamente,sintreccianotraloro,sopraabbiamoparlatodelrancore
che un offesa subita e non perdonata pu produrre. Il rancore un prodotto della
memoria,infatti,ilricordodiquelloffesacheproduceinnoiquestosentimento,chea
suavolta,producepuprodurredelleazioni.Ilperdono,comeabbiamoscritto,fas
che non ci sia questo sentimento, tuttavia non pu cancellare il ricordo. Questa
impotenza del perdono cela anche la sfida ed il coraggio che un perdono genuino
richiede,ovvero,ilricordorestapresente,significacheognivoltachelamemorialo
render presente dovr ritornare di nuovo il perdono. Un continuo riconvertirsi al
perdono, qui sta la sua difficolt, il tempo non deve intervenire, loblio non deve
insabbiare,cosscriveJankelevitch:
Lamemoria,vintainanticipo,nonpuopporreallafuturazionealtrocheunadifensiva
sempreprovvisoriaegeneralmentedisperata...Ungiornool'altro,allalunga,l'oblio
oceanico sommerger tutti irancori sottolasualivellante monotonia: cosichele
sabbiedeldesertofinisconoperseppellirelecittmorteeleciviltdefunteedcos
ancorachel'accumulodeisecoliedeimillenni,allimite,avviluppernell'immensitdel
6

E.Dogen,Ghenjokoan,Laprofonditevidentedelpresentechesifapresente.A.c.diJ.G.
Forzani.
Trad.Inedita.

nienteicriminiinespiabilieleglorieimperiture.7
Lautoreusadellesplendideparoleperdescrivereilpotereimmensochehailtempo,se
cisiaffidaadessotuttoverrcancellato,dimenticato.Forsevero,tuttoprimaopoi
vienedimenticato,Cronosdivorisuoifigli,tuttaviaverocheognicosaneltempo
connessa,eseancheiltempopucancellareleventononpucancellareivarieffetti
cheessocontinueraprodurre,comeunacordachesemprevibra.Leconseguenzedei
massacridelpassatoliviviamooggi,iricordicancellatidallamemoriasimanifestano
sottolaformadicomportamentiedalcunevolteditraumi.
Capirecheogninostraazione,anchelapiinsignificante,causadeglieffettichevanno
aldildicichenoipossiamointuireunelementocentralepercomprendereilsenso
diresponsabilitcheogniindividuohaneiconfrontidituttocichelocirconda. Il
perdono,comeabbiamoscritto,unattodicoraggio,unattononrazionale,unattodi
profonda responsabilit. Proprio su questo concetto, la responsabilit, cerchiamo di
vedere come sia un aspetto essenziale del perdono. Assumersi la responsabilit di
perdonare o assumersi la responsabilit di chiedere perdono, cosa significa?
Ovviamentesignificacomprenderecheviunlegametrailsingoloindividuoeiltutto,
manonsolo,ilperdonopuavereancheunavalenzanegativa.Senoncisiassumela
responsabilitdiunperdonogenuino,cilrischio,crediamo,diutilizzareilperdono
comeunpoteredaesercitaresuglialtri,confondendocosunagraziapoliticaconil
perdono.Sentirsichiedereperdonoinevitabilmentepotrebbefarriempirediorgoglioil
nostroEgo,loffensoreldifronteanoiecistachiedendoperdono,ilnostroegosi
riempiedisnelpronunciarelafrase:iotiperdono.Luomochepronuncialafrase:ioti
chiedoperdono,annullailproprioego,luomochepronuncialafraseiotiperdono,
deve fare lo sforzo di annullare il proprio io: un perdono sincero significa
lannullamento dellindividualit. Per utilizzare due immagini il perdono non un
pollice alzato, ma un capo che si china. La responsabilit un argomento molto
interessante. In unaccezione semplice il perdono o genuino oppure altro, una
menzogna, maalcune volteilperdonodevenonesserci.Largomento complesso,
abbiamoscrittocheilmalenonsempreevidenziabileereificabile,alcunevoltenella
medesima azione c il male e il bene. Alcune volte, il senso di responsabilit, ci
obbligaanonperdonare.Vorremmoprecisareche,crediamo,nonesisteuncatalogo
dicichesipuperdonareecichedavverononperdonabile;cluomodifrontead
unaltrouomoecidovrebbeesserelaresponsabilitcheguidailperdonareedilnon
perdonare. Ilnonperdonare,comescelta responsabile,inrealt ungiocoironico;
ironicoinquantosiutilizzanoimezzisalvificiadeguatiperdarelapossibilitacolui
cheinquelmomentononvieneperdonatodisalvarsi.Lasalvezzastanelcomprendere
ci chenonharicevuto,ovvero,ilperdono,equestanegazione,forse,laviaper
comprendereilsignificatodelperdono.Socrateaffermavadiessereilpiignorantedi
tutti, in realt, sapeva lunica cosa certa, ovvero, di non sapere; cos nel negare il
perdono, si sta perdonando, ma in un altro senso ironico in quanto mascherato e
profondo.
Unultimotema,checintroduceaicapitolireligiosi,vorremmoesaminarlo,ovvero,la
pace.
Unperdonogenuinosiannullanellapace,manonbisogna,crediamo,abusarediquesto
terminestupratopidiunavoltanellastoriadelpassatoedioggi.Laspiraledioffesae
reazione,cheabbiamovistonelladinamicadasingoloasingolo,riportatainunaspetto
macroscopicositrasformainguerra.Ilperdonolasfidadelnostrotempo,crediamo
7

V.Janklvitch,Ilperdono,Op.Cit.

essere lunica via per una pace vera. Vogliamo riportare delle parole profonde di
Panikkar:

Laverasfidavienequandodobbiamoagirecoerentementesenzaaltrosostegnochela
nostracoscienza.
Nel nostro mondo,cosambivalente, pregno disegnidi morte, maanche colmo di
simbolidiresurrezione,lafilosofiainterculturaleapparecomeunepifaniadisperanza.
Possano queste considerazioni renderci pi consapevoli della nostra dignit e della
nostraresponsabilit.8
Dignit, responsabilit, tutte parole dalsignificato profondoesempre attuali. Senza
perdono, senza un senso profondo di responsabilit, non si potr mai avere una
condizione di pace. Il Cristianesimo ed il Buddismo ognuno con i propri simboli,
ognunoconlapropriavia,pongonolapacecomemomentocentraledelviverereligioso.
Lastoriariccadiconflittireligiosi,uominichefannodiDiounoggettodiconquistae
perconquistare.EdognivoltacheciaccadeDiomuore,comeaffermaMerton9.Le
cultureelereligioninonpossonotrovareunasintesi,tuttavia,unarmoniapossibile,
comehacercatodidimostrareinpioperePanikkar.AttraverseremoilCristianesimoed
il Buddismo, analizzando allinterno di queste due articolate culturereligioni il
perdono,cercheremoditrovareunagiustaarmoniatraduereligionichedevonorestare
nellalorobellezzadiverse.

RaimonPanikkar,Paceeinterculturalit.Unariflessionefilosofica.A.c.diMilena
CarraraPavan,Ed.JacaBookMilano2002
9
T.Merton,Lozenegliuccellirapaci,Ed.GarzantiMilano1999

2.Ilmaleedilperdono

2.1.Ilperdonocomefenomenologiadelmale
Vorremmoiniziarespiegando inprimis checosaintendiamoconfenomenologiadel
male.Datocheilperdonosirapportainmododirettoconilmaleintuttiisuoigradi,
trattare del perdono senza attraversare il problema del male sarebbe un errore di
astrattezza. Il perdonare un atto estremamente concreto, perch affronta in modo
direttoilmale,chesifattoosubito,inmodoesplicito.
Ilperdono,perutilizzareunametafora,osservanegliocchiilmale,loosservanellasua
concretezzafenomenica:ilperdonounaviacheciportaadaffrontareilproblemadel
male.
Abbiamo gi scritto nel precedente capitolo, che non esiste un problema male
distaccato da un problema uomo. Parlare del male complesso proprio perch
luomo in tutta la sua complessit ad essere un problema. Concentrandosi
sulluomo piuttosto che sul male, si pu evitare di estremizzare la differenza tra
pensierooccidentaleepensieroorientale.
Ci serviremo dunque di una concezione delluomo che lo spoglia di tutte le
sovrastrutture, compresa la propria religione o la propria cultura, ma che pone
laccentosulluomocomeesserevoltoversoildivino;alriguardoleggiamoleparole
diPanikkar:
L'uomo,l'uomocompleto,l'uomodivinizzato,questoessereunicoassetatod'infinito
echenonpienamentesestessofinchnonarrivatoalsuodestino.L'uomopidella
sua"physis"umana.10
Siamoconsapevolidiaverapertopitemiinquestepocherigheediaverfattodelle
affermazioni generiche. Specifichiamo alcuni punti prima di entrare nel concreto
10
R.Panikkar,A.c.diMilenaCarraraPavan,Lapienezzadelluomo.Unacristofania,Ed.Jaca
Book,Milano1999

dellargomento.
Dovremmo considerare pensiero occidentale e pensiero orientale come due concetti
esclusivamentestrumentali:strumentimetodologiciutiliperaffrontareunproblema
dallemillesfaccettature.Inslediciturepensierooccidentaleepensieroorientale
nonvoglionodirenulla,infattilOccidenteelOrientesonodueinsiemiarticolatidi
sistemiculturali,dilinguaggisimbolicidiversilunodallaltro.Inoltre,cisarebbeda
osservare che anche la divisione tra oriente ed occidente una divisione
metodologicamenterelativa,bastipensare,chepericinesi,quandoilBuddismostava
iniziandolasuapenetrazioneinquell'area,lIndiarappresentavalOccidente.
Altroproblema, chepotrebbenasceredacicheabbiamo scritto,:cosavogliamo
intenderequandoparliamodiuomo?Abbiamosceltodiutilizzareiltermineuomo
proprio perch lo riteniamo il pi neutro. Non possiamo parlare di un problema
persona oppure di unproblema io, queste sonocategorie fortemente occidentali.
Nellostessotempo,siamoconsapevoli,chequandoildiscorsouomoinseritoinun
contestooccidentalerestacaricodeisignificatichequestecategorieveicolano.

2.2.SeDioperchilmale?
S. Agostino comincia il suo itinerario esistenzialefilosofico partendo proprio dal
problema dellesistenza del male. Se esiste un Dio immensamente buono,
immensamente onnisciente, perch esiste il male? La domanda, per la tradizione
Cristiana, non pu avere una risposta esaustiva: luomo un essere finito, le sue
capacit conoscitive sono finite, non pu comprendere il disegno divino e di
conseguenzailsignificatoultimodellesistenzadelmale.Riportiamounadefinizione
teologica del male, dal forte orientamento cattolico, che ci presenta una serie di
problematicheadessoconnesso:
IImalelasituazionechel'uomosperimentacomecontrariaadunaconcretapositivit
(ilbene)cherisultaassentementrepotrebbeedovrebbe,invece,esserci.Cometaleil
male,dasempre,ilproblemadell'uomo.Leculturehannocercato,duranteisecoli,di
offrirediversespiegazionidellapresenzadelmalenelmondodell'uomo:teologiche,
mitologiche,filosofiche,cosmiche,antropologiche,socialiosociologiche,scientifiche
etc.,finoadipotizzarelasimultaneapresenzadibeneemalecomedivinit,comerealt
presentinell'uomoacausadiuneventoprimordiale(idualismidellefilosofieedelle
visioni religiose); di conciliare la presenza del male con l'affermazione opposta
dell'esistenzadiDio;oppurediattribuireilmaleallacondizioneoscuraemisteriosa
dellapsichedell'uomo,divederecionellaricercadelbenelafinitudineangosciosa
dell'uomo di esistere una vita inautentica e assurda, la cui unica vera prospettiva
morire a questa esistenza (Esistenzialismo). La Bibbia ha un percorso alternativo:
escludeaprioricheilmalepossaavereoriginedaDio,cheilDiodell'amoreedel
bene:Eglihacreatoilmondoel'uomosenzailmale;laragiond'esserediessositrova,
invece,nellacondizionecreata,madegenerata,dell'uomochehaesercitatoinmaniera
profondamenteerratalasuacondizionedicreaturalibera.L'eziologiadiGn23afferma

cheognimaledell'uomo,elastessainclinazioneafareilmale,halasuasorgentenel
peccatodell'uomo:daquiessasidiffusaintuttigliuominirendendolidistruttibilie
prede mortali del peccato (Rm 5,12), suscitando cio la situazione universale e
oggettivadelmale.Laresponsabilitprimariadituttocinonvienefattaricaderetanto
sull'uomo,masudiunaltropersonaggio,suadenteemaligno,deldrammadelleorigini,
chelaBibbiastessainterpretercomeresponsabileprincipale:Satana,avversariodi
Dioedell'uomo.PerquestovienegiudicatoseveramentedallapotenzadiDio,acui
completamente soggetto (Gn 3,14 ss.; Sap 2,24). E mentre per l'uomo il male si
trasforma, per opera di Dio, in occasione di salvezza, per quell'altro soggetto del
dramma, misteriosamente, non si manifesta nella Rivelazione alcuna possibilit di
redenzioneodiperdono.Sequestalasituazionedell'uomo,Dioinvecevistocome
Coluichecondispiacerepermette(ilmisterodellapermissionedelmale)chesidia
luogo a questa degenerazione della sua creazione (rischio peraltro intrinseco nella
creazione dell'uomo libero), ma che con il suo intervento produce nell'uomo la
coscienzadelmale(Gn3,712)(equindilanostalgiadelbeneperduto);Eglisimette
subito all'opera per mutare la situazione in senso originario in quanto l'uomo
completamenteimpossibilitatoafarlo11.
LaCreaturasiallontanadalCreatoreognivoltachedecidedicompieredelmale.Il
maleunallontanamento,unacorruzionevolontariadellaCreatura.Questaunadelle
interpretazionichepossiamodareaquestadefinizionedimale.Tuttavia,nonprivadi
ulteriori difficolt. Potremmo pensare, come una problematica connessa aduna tale
definizione,allacomplessitdelrapportotravolontelibert.Noncrediamochel'uomo
possaessereridottoasoloentevolontario;lavitadiognunodinoiunaseriediscelte,
consapevoli oinconsapevoli, coscienti oincoscienti, intenzionali ononintenzionali,
volontarieoinvolontarie.Inquestaimmensacomplessitl'uomosoloconilsuolibero
arbitrio,oppure,daunacertaprospettiva,viunagraziacheintervienecomesostegnoe
guidaperl'uomo.
Nella tradizione CristianoCattolica presenteunelemento esterno, Satana12,come
quellaforzachespingel'uomoversolaprivazionedelBene,ovvero,versoilpeccato13.
LafiguradiSatanaancoraoggiriccadiproblematicheedoggettodidiscussioni
teologiche,avendouncaricostoricomoltocontraddittorioecontanteombre.Noinon
possiamosoffermarcisuquestotema,tuttaviaquestoulterioreaspetto,questoulteriore
elemento,cidicequantoilproblemadelmalesiaannosoperlaculturaoccidentale;
annositchenasce,probabilmente,anchedaunasuadifficiledefinizione.
Da questo profondo desiderio di definizione, nasce l'aporia, ovvero, il tentativo di
comprenderelarealtdelmaleintoto.Questaunatensioneesistenzialecheporta
l'uomoascontrarsiconilimitidisestesso.
CunpassotrattodaGiobbecheesprimeconparolesemplicieppurequasiarcane
questoconcettodilimitatezzaesistenziale:
11
12

AA.VV.,DizionarioTeologicoEnciclopedico,PIEMME,CasaleMonferrato2004,601s.
PaoloVIeGiovanniPaoloIIhannoriaffermatolafedecattolicanell'esistenzadiSatanae
dispiriticattivi,cheinduconol'uomoallarealizzazionedelmale.Ivi,924.
13
Secondol'originaletesidisanTommaso,ilpeccatogravesidistinguedaquellovenialeperla
rotturadell'orientamentofinalizzantedellavitaversoDio(S.Th.,III,q.88).Ivi,778.

Dov'erituquandoiofondavolaterra?
Dillo,sepossiedil'intelligenza!
Chifisslesuedimensioni,selosai?
Oppurechistesesudiessalacorda?
Suchecosasonopiantatelesuebasi?
Ochiposelasuapietraangolare,
mentregiubilavanoinsiemegliastridelmattino,
eapplaudivanotuttiifiglidiDio?
Chidelimitilmareconduebattenti,
mentreessoerompenteuscivadalseno?
Quandoioponevocomesuavesteunanube
elacaliginecomesuefasce,
glideterminailamialegge,
eposiunasbarraconiduebattenti;
edissi:Finquigiungeraienonpi,
equiletueondesideporrannoconfuria!
Haicomandatomai,nellatuavita,almattino,
haiindicatoall'aurorailsuoposto,
perchessaafferriilembidellaterra
enesianoscrollatiimalvagi?
Essasitrasformacomecretadasigillo,
esipresentacomeunaveste.
Aimalvagivienetoltalaloroluce,
spezzatoilbracciominaccioso.
Seitugiuntofinoallesorgentidelmare,
haipasseggiatonellaprofonditdell'abisso?
TisisonorivelateleportedellaMorte,
haituvedutoleportedell'Ombra?
Haiconsideratoledimensionidellaterra?
Fa'vedereselaconoscituttaquanta!
Quallaviadoveabitalaluce?
Qualilluogodelletenebre?
Tuinfattiseiandatoaprenderlanelsuoterritorio,
tuseipraticodeisentieridellasuacasa!
Tulosaiperchalloraeriginato,
grandeilnumerodeituoigiorni!
Seituarrivatofinoaidepositidellaneve,
haivedutoidepositidellagrandine,
cheiohoriservatoperiltempodisventura,
perilgiornodiguerraedibattaglia?
Quallaviaperdovesidiffondelaluce,
esiespandeilventoorientalesullaterra?
Chihascavatouncanaleall'alluvione,
elastradaallanubetonante,

perfarpioveresullaterraprivad'uomo,
suundesertodovenonc'animaviva,
persaziareunaregionedesolataedevastata,
perfargermogliareilgermedell'erba?
Lapioggiahaforseunpadre?
Ochigeneralegoccedirugiada?
Dalsenodichiesceilghiaccio?
Labrinadelcielochilapartorisce?
Leacquesifannocompattecomelapietra,
lasuperficiedell'abissosisolidifica.
PuoituannodareilaccidellePleiadi,
oppureallentarelefunidiOrione?
FaiusciretuasuotempolaCorona?
L'Orsaconisuoifigliliguiditu?
Conoscituleleggideicieli,
nefissitul'influssosullaterra?
Puoitualzarelatuavocefinoallenubi
perfartiricopriredaun'alluvionediacque?
Scaglituifulminiedessipartono?
Diconoate:Eccoci?
Chihapostonell'ibislasapienza?
Ochihadatoalgallol'intelligenza?
Chipucontarelenubiconsapienza,
chiponeagiaceregliotrideicieli,
quandolapolveresifondeinunamassacompatta,
elezollesisaldanoinsieme?
Forsevaituacacciadellapredaperlaleonessa,
sazitul'appetitodeileoncelli,
quandosiaccovaccianonelletane,
rimangonoinagguatonellagrotta?
Chiprocuraalcorvolasuacacciagione
quandoisuoipiccoligridanoaDio
vagandopermancanzadicibo?
Perlatradizione"occidentale"questaladomanda,larichiestadisensochevieneposta
dallaCreaturaalCreatore.Giobbesichiedeilmotivodellasuasofferenzaelarisposta
cheglivienedatanonunaspiegazione delperch,malaffermazionedella sua
finitudine.Ladualitsembradrammatica,daunlatoviunuomodistruttonellospirito
enelcorpo,chevuolecapireperchsoffre;dallaltrocunDio,totalmentealtroche
nonglidunaspiegazionedelmale,maprovaafargliintuirelabissodimisterochelo
circondaecheilsuodolore,inquestocontesto,diventa nulloenellostessotempo
cosmoteantrico.LarispostacheDiodaGiobbepotrebbesembrare,adunalettura
letteraledelpasso,unarispostadura,cinica,inveceunarispostacheparladel
profondoamoredelCreatoreperlaCreatura.
Cosmo,Dio,Uomo,sintreccianoinquestoscorciocheDiodaGiobbecomerisposta

allasuadomandadisensodelmale.Inquestopassopossiamoosservareilproblemadel
maledaunaspecificaangolatura,ovvero,l'uomo,intesocome"uomoreligioso"chesi
interrogasullacontemporaneaesistenzadelmaleediunDioimmensamentebuono.
Facciamo attenzione, non ci si chiede perch esistono uomini malvagi che causano
doloreesofferenza,quil'uomochesichiedeperch,nonostanteluicredad'essere
buono, sottoposto ai peggiori mali che gli causano immenso dolore e sofferenza.
Possiamo, semplificando, ridurre a due grandi ambiti il male: quello che possiamo
osservarenelmondo(comeglistermini,leguerre,ecc.)epoic'un'altraformadimale,
meno evidente, quella che l'uomo subisce dalla sua semplice esistenza, ovvero, la
malattia,lamortedichiamiamo,ecc.Entrambeleformecausanodoloreesofferenzae
di questa sofferenza la Creatura chiede giustificazione al Creatore. Vorremmo
concluderequestopassaggioconunacitazionediPanikkar:
Quale sollievo quando scopro che la vecchia formula Credo in Deum Patrem
omnipotentemnoncorrispondeallatuaesperienza!Tuhaisperimentatoquasil'opposto
al Getsemani e in modo straziante sulla Croce (Mt XXVII,46; Mc XV,34). Tu hai
sperimentatolapaternitdivina,manonilsuoonnipotere.Tiseisottomessoallasua
volont,nonalsuocapriccio.Comepotrebbelasuaonnipotenzapermetteretuttoci?E
tutti gli sforzi per rispondere dicendo che i disegni di Dio sono imperscrutabili
sembranosimiliallarispostacheDiorivelalaTrinitproprioperumiliarelanostra
intelligenza.Nonpossocredereatuttiquesti"theologoumena"."Abba,Pater!"una
preghierachepuusciredauncuorelacerato,manonpuesseredisumanizzante14.

Larispostachevienedataalsensodelmaleunarispostadifedenondisumanizzante.
Cisiaffida,noncisisottometteadunDioonnipotente.L'aporianontrovaun"logos",
masolosilenzio.Algrido:"padreperchmihaiabbandonato"segue:"siafattalatua
volont".

2.3.Ilperdonocomeantitesidellavendetta
Ilmaleunsemeched,spesso,unfrutto:lavendetta,checomeognifrutto,produce
un nuovo seme e il ciclo malevendetta non pu avere fine. Il perdono non ha la
capacitdiannullareilsemedelmale,tuttaviapufarschedaquestononnascail
fruttodellavendetta.
Ilperdono...lavendetta...siamoscesidalcieloallaterra;dopoavervistoilmale
come problema in rapporto all'esistenza di Dio, vediamo come il male si possa
concretizzare in violenza, vendetta e come queste manifestazioni si rapportino al
perdono.FacciamoparlareancoralaSacraScrittura:
Mt.Cap.5
[38]Aveteintesochefudetto:Occhioperocchioedenteperdente;[39]maiovidicodi
nonopporvialmalvagio;anziseunotipercuotelaguanciadestra,tuporgiglianche
l'altra;[40]eachitivuolchiamareingiudiziopertogliertilatunica,tulasciaancheil
mantello.[41]Eseunoticostringerafareunmiglio,tufanneconluidue.[42]Dachi
tidomandaeachidesideradateunprestitononvolgerelespalle.
14

RaimonPanikkar,Lapienezzadell'uomo,unacristofania,JacaBook,Milano1999,140.

[43]Aveteintesochefudetto:Ameraiiltuoprossimoeodieraiiltuonemico;[44]maio
vidico:amateivostrinemiciepregateperivostripersecutori,[45]perchsiatefiglidel
Padrevostroceleste,chefasorgereilsuosolesopraimalvagiesopraibuoni,efa
pioveresopraigiustiesopragliingiusti.[46]Infattiseamatequellicheviamano,quale
meritoneavete?Nonfannocosancheipubblicani?[47]Esedateilsalutosoltantoai
vostrifratelli,checosafatedistraordinario?Nonfannocosancheipagani?[48]Siate
voidunqueperfetticomeperfettoilPadrevostroceleste.
Se ti percuotono una guancia, tu offri anche l'altra. Questa affermazione di una
"disumanit"sconcertante.Lareazionenormalecheunuomopotrebbeaveredifronte
ad untortoquello direagire,invece, quis'invita adoffrire dinuovosestesso al
proprioaguzzino,maperch?Senonciponiamoquestadomandarischiamodiparlare
di indicazioni morali, ma del tutto vuote. Perch non si deve reagire al male e si
dovrebbeperdonare?Dovel'uomopuprenderelaforzadicompiereunsimilegesto?
Unarispostavienedatanelpassostesso:attraversol'amore;tuttavianonsihanessun
merito,scritto,seamiamochiciamatuttilopotrebberofareilveromeritostanel
perdonareilproprioaguzzinoattraversol'amore.Eppuresequestapotrebbeesserela
forza che dovremmo utilizzare per compiere un simile atto, resta la domanda:
perch?.LeggiamolarispostanelmessaggiostessodiCristo,ovvero,comelapioggia
bagnaibuonieicattivi,cosl'uomodeveperdonareinmodoindifferenziato,solocos,
sipuessereperfetticomeDio.Soffermiamocisuquestoconcettodiperfezione.
Bisognafareattenzionealtermineperfezione,potrebbetrarreininganno,quisista
indicandounadinamicadallesternoallinterno.Perdonareilmale,amarechiciodia;
richiedeunaconversionealproprioio.Questaconversionealproprioiofascoprire
che,inquelperdono,lionellostessotempounnonio.Siioinquantosonoio
cherientroinme,nellostessotemposonononioperchsono,nellattodiperdonare
il male, perfetto come Dio, sono Dio. Soffermiamoci su questo ultimo passaggio.
Cerchiamodidareduelivellid'interpretazioneaquestaperfezionecheportal'uomoad
essere perfetto come Dio. Dietro questo invito c' il concetto di accoglienza e di
perdono:teniamopresentelafiguradelpadre,nellaparaboladelfigliolprodigo,che
accoglieilfigliopersoconcedendogliunperdonoincondizionato,senzachiederealcuna
giustificazione,soloperdonandoedannullandosinellagioiadiaverritrovatochisiera
perso.Unsecondolivello,chepotremmodefiniremistico,cifaosservarechepensaredi
esserebuoniperesserecomeDiouncamminoerrato.Nessunuomopotrebbeavere
una simile presunzione, non esistono vie predeterminate che portano ad una tale
perfezione
Lo scenario su cui ci stiamo muovendo uno scenario religioso, nello specifico
Cristiano.Ilconcettodiriferimentocheutilizziamoquandoparliamodiperfezione,
quellodellasciaretuttoperseguireCristo.Illasciartutto,mapropriotutto,eseguire
unaspiegazionefortedicosasignificaaverfede.Nell'attodilasciare,l'uomoabbandona
cicheha,ciche,ancheonestamente,haottenutoconlapropriafaticaesenzafar
alcunmale,matuttelecoseperquantooneste,perquantobelle,fannopartedelmondo
dell'impermanenza.UnpassodelleSacrescritturecipresentaproprioquestocontrasto
traperfezionedell'avereelasuaintrinsecaimpermanenza:
(Ecclesiaste2)Pensavonelmiocuore:midarallagioiaeaipiaceri:mapurequesto
vanit.Delrisohodetto:cosainsana!edelpiacere:Acheserve?Lasciaipoiche
imieisensisidilettasserocolvino,mentrecoltivavonelcuorelasapienza;midiedial

beltempo,persaperechecosameglioperifiglidell'uomodifareneigiornidellaloro
vita.Fecioperemeravigliose,costruiipalazzi,piantaidellevigne,giardinieparchicon
alberidafruttad'ognigenere.Fecicostruirepiscined'acquaperirrigareunboscoricco
dipiante.Ebbideiservi,ancelleefamiliari,bestiame,armentiegreggianonfinirepi
dichiunquevisseprimadimeinGerusalemme.Hoammassatooro,argento,tesoridire
ediprovince;misonoprocuratocantori,cantatrici,etuttiigodimentidegliuomini.
SonostatopigrandeepiriccodituttiquellichefuronoprimadimeinGerusalemme,
elasapienzaerasempreconme.Hosoddisfattotuttiidesiderideimieiocchi,nonho
privatodialcungodimentoilmiocuore.Hosempregodutoinognimiolavoro,questo
erailpremiopertuttelemiefatiche.Miraitutteleoperedellemiemani,lefatiche
sostenutepercompierle:edecco,tuttovanit,soffiodivento;enonc'profittosottoil
sole.
Dietroipalazzi fastosi,dietro ognitipo diricchezza materiale, cheessendooggetti
primaopoisidistruggeranno,c'l'uomo.Lasciatuttoeseguimi,inquestolasciarec'
anche sestessi.Torniamo aquell'uomochepercossononreagisce, maporgel'altra
guancia.Quest'uomo,nell'attodinonreagire,starinunciandoasestessoelofaper
salvaresechilopercuote.
Il paradosso del perdono si mostra in tutta la sua forza: amare il proprio nemico
significaperdonarlo,perdonaresignificaaccoglieresenzaalcunariservachisieraperso
edorasiritrovato,accoglieresignificadareunapossibilitdisalvezza,laqualesolo
inDio.

2.4.IlBuddismoeilmalechenonc
Cisiamoaccortichevedereilperdonosenzaanalizzare,anchesebrevemente,ilmale
unerrorediastrattezza.NelcasodelBuddismosarebbeancorpigrave,l'erroresarebbe
d'incompletezza.NelBuddismononsiritrovalaparolaperdono,mentreiltermine
male ricorre spessoneisutra.Ma,cosaintende ilbuddismo quandoparla dimale?
Possiamodiresubitocosanonintende:nonvedeilmalecomerealtontologica, n
comemanifestazionediunaqualcheforzaesterna,comepotrebbeessereSatana.Peril
BuddismomaletuttocicheciallontanadallaVia.QualeVia?Laviacheconduce
allasalvezza,alnirvana.Presentiamosubitoilprogrammadilavorodelbuddismo:

1) Questa, o monaci, la nobile verit del dolore: la nascita dolore, la


vecchiaia dolore, la malattia dolore, lamorte dolore,lunione conci che ci
dispiacedolore,laseparazionedacichecicarodolore,ilnonottenerecichesi
desideradolore.Inbreveicinqueaggregati[corporeitoforma,sensazione,nozioneo
percezione, volizione o impulso, coscienza o conoscenza. N.d.r.] che sono la base
dellattaccamentoallesistenza,sonodolore.
2)Questa,omonaci,lanobileveritdelloriginedeldolore:lasetecheportaa
rinasceredinuovo,cheproducepiacereepassione,cercandosoddisfazionequael;la
setedipiacere,lasetediesistereelasetedinonesistere.
3) Questa , o monaci, la nobile verit della cessazione del dolore: la
soppressione completa di tale sete, la sua distruzione, il rinunciare ad essa,
labbandonarla,illiberarsidaessaedilrestaredaessadistaccati.
4) Questa , o monaci, la nobile verit del sentiero, della via che conduce
allestinzionedeldolore:questoilnobileottuplicesentierociorettavisione,retta

intenzione, rettoparlare, retta condotta, retti mezzi disussistenza, retto sforzo, retta
presenteattenzioneerettaconcentrazione15.
QuestoquellocheilBuddismosiprefigge,questesono"leregoledelgioco".
Inquestosutrasiparladidolore,masipotrebbeparlareanchedimalesenzatradirneil
senso.Lasetediesistere...lasetedipiacere...possiamovederedietroadognunadi
queste indicazioni altri significati. Potremmo riflettere sul male che si compie per
piacere aglialtrieasestessi,perinseguirequellaperfezione dicuisopraabbiamo
parlato:perfezioneeconomica,morale,estetica.
Abbiamoinserito anchelamorale, edeccoilmotivodiquestascelta: selamorale
diventaun"feticcio"unaformavuotacheaduncertopuntocisembracoscompletada
essereperfetta,siamosullaviasbagliata:ilBuddismoparladiun"n""n".Nlavita
degli eccessi, n la vita ascetica ed austera, entrambe le vie sono delle forme di
attaccamento, che divergono daquella viadi mezzo cheuna via"altra". Bisogna
precisarechenonsitrattadifareunamediatraledueesistenti,malasceltadiunavia
"altra",cheprimanonvieraechenonereditanulladallealtreduegiesistenti.Inoltre
nonneancheunconcettomorale,ovvero,vistocicheilcoraggio,vistocichela
codardia, l'uomo saggio deve agire per essere n eccessivamente coraggiosi n
eccessivamentecodardi.
Laviadimezzodicuiparlailbuddismolaviadellacompassione(karuna).Una
storiella ci dar una mano nell'esplicare un punto cos delicato e complesso del
Buddismo:

IlmaestrodiZenHakuineradecantatodaiviciniperlapurezzadellasuavita.
Accantoaluiabitavaunabellaragazzagiapponese,icuigenitoriavevanounnegoziodi
alimentari. Ungiorno,comeunfulmineaciel sereno,igenitoriscoprironoche era
incinta.
Lacosamandigenitorisututtelefurie.Laragazzanonvolevaconfessarechifosse
l'uomo,maquandononnepotpidituttequelleinsistenze,fincoldirecheerastato
Hakuin.
Igenitorifuribondiandaronodalmaestro.Ahs?disseluicometuttarisposta.
Quando il bambino nacque, lo portarono da Hakuin. Ormai lui aveva perso la
reputazione,cosachelolasciavaindifferente,masioccupdelbambinocongrande
sollecitudine.Siprocuravadaiviciniillatteetuttoquellocheoccorrevaalpiccolo.
Dopounannolaragazzamadrenonresistettepi.Disseaigenitorilaverit:ilvero
padredelbambinoeraungiovanottochelavoravaalmercatodelpesce.
LamadreeilpadredellaragazzaandaronosubitodaHakuinachiedergliperdono,a
farglitutteleloroscuseeariprendersiilbambino.
Hakuinnonfeceobiezioni.Nelcedereilbambino,tuttoquelchedissefu:Ahs?.16
Possiamo vedere come inquesta storiella il monaco zenaccolga primail bambino,
nonostantenonfosseilsuo,ecomesuccessivamenteloridiaaigenitori,senzamostrare
alcun astio nei loro confronti. Se fosse stato un uomo attaccato al proprio onore,
avrebberifiutatol'accusaenonavrebbemostratoalcuninteressealdolorechedaquel
rifiutosarebbescaturito.Se,accogliendoilbambino,successivamenteavessemostrato
15

Dhammacakkapavattanasutta, Samyutta Nikya (56.11).

16

101Storiezen,ac.diN.SenzakieP.Reps,Adelphi,Milano1973,16.

rancore,oppureattaccamentoneiconfrontidelbambino,ugualmenteilmaestrononsi
sarebbecuratodeldolorealtrui.Laviamedianelbuddismounpuntocentralequello
chepotremmodefinirel'atteggiamentodifondo.Tuttavialadovecredessimodiaver
l'habitusdicolorochesononellaviamedia,forse,questoilmomentoincuisiamopi
lontani.
SarebbeunerrorepensarecheilBuddismononsioccupidelmale,forse,potremmodire
cheilBuddismosioccupasolodelmaleintesocome"problema"cheabbracciatuttigli
esseri.
Ogniesseresottopostoallaveritdeldolore;ildolorepuesserel'effettodelmalee
nello stesso tempo anche la causa. Causa ed effetto, dunque, s'intrecciano in modo
intensofraloro,tant'chesifafaticaadistinguerlil'unodall'altro.SeilBuddismoha
comeprogrammadilavoro"Lenobiliquattroverit",hacomesfondo,cometerreno,
quello che si definisce "pratityasamutpda". L'intuizione che ogni essere
strettamentelegatodaunrapportod'interdipendenzaadognialtroessere;questoun
puntobasilarepercapireilBuddismo.Unpassociaiuteralriguardo:
Coshoudito.UntempoilBeatosoggiornavaaSvatth, nel Boschetto di Jeta,
nel parco di Anthapindika. In quel tempo molti ragazzi, tra Svatth e
il Boschetto di Jeta, colpivano dei piccoli pesci in una vasca. Il Beato,
vestitosi di buon mattino, dopo aver preso la ciotola e il mantello,
entraSvatth per la questua. Egli vide quei ragazzi tra Svatth e il
Boschetto di Jeta che colpivano i piccoli pesci in una vasca. Vedendoli
si accostloroeavvicinatilichiese:Ragazzi,avetepauradeldolore?Vidispiaceil
dolore?.Si,venerabile,abbiamopauradeldolore,cidispiaceildolore!.Allora,in
quell'occasioneilBeatopronunciiseguentiversiispirati:
Setemeteildolore,sevidispiaceildolore,noncompitecattiveazioni,napertamente
ninsegreto!Qualorafacciateofareteazionimalvagie,nonvilibereretedaldolorepur
cercandodifuggirlo17.
Possiamovederecheildoloresilegaalproblemadelmale,anzi,quivieneadessereuna
risposta.Entrainscena,infatti,unaltroelemento,ovverolapaura:avetepauradel
dolore?Vidispiaceildolore?chiedeilBeato;allarispostaaffermatival'indicazione:
non compiere cattive azioni, n pubblicamente, n in segreto. Ma, perch non si
dovrebbefare?Perch,comerispondeilBeato,sesicompiedelmaleildoloreseguir
inmodoinevitabile.
Ilmaleedildolorecausanosofferenzacheallontanal'uomodallapropriasalvezza.Da
queste poche righe possiamo evincere che il problema si lega molto all'aspetto
intenzionaledell'agirecomescriveMarassi:
Il secondo fondamento sotteso alle norme monastiche riguarda il livello etico, le
intenzionielesceltedivita:letrasgressioninonintenzionalinonvengonoconsiderate
malatrascuratezzachelehagenerateinvecegiudicata.Questoorientamentocontiene
insottofondounimportantissimaindicazioneetica:vuoldireche,diversamentedalla
cultura allora dominante, il bene e il male non sono una qualit dellazione ma
dellintenzionechedirigequellazione18.
17
18

Versiispirati(Udna)5.4(44).
MauricioY.Marassi,Il buddismo mahyna attraverso i luoghi, i tempi e le
culture. L'India e cenni sul Tibet,Marietti,GenovaMilano2006,77.

L'importanzadell'intenzionecentralepercapirelavisione"etica"delBuddismo,uno
deitasselliprincipali.Facciamoattenzionealpassoriportato:ilbeneedilmalenon
sono qualit dell'azione, ma dell'intenzione. Cosa vuol dire questo concetto? Non
significa affatto che l'azione non avr una sua conseguenza, non una scappatoia
moralechecideresponsabilizzainnomediunabuonaintenzione.Laresponsabilit,
chesiagiscaconbuonaintenzioneoconcattiva,semprepresenteedogniazionehaun
suoeffetto,inserendosiinunsistemachiuso,manellostessotempoinfinito.Infinito
perchnonnevediamolafine,masenonpossiamosaperequanteequaliconseguenze
avrunazionequestononliberadallaresponsabilit,responsabilizzaancoradipi.
Ritorniamo, per, all'intenzione. Se la via che il Buddismo propone come via di
salvezzaunavia"interiore",omegliochehalesueradicinell'interiorit,sideduceche
l'azione come fenomeno, buono/cattivo, giusto/ingiusto, non ha alcun valore. Il
fenomenoins"gioca"sudiunaltropiano,nbuononcattivo,semplicementealtro
chenonharapportoconilbuddismoelesueregole.Pervedereancoraunpo'ciche
intendiamoconintenzioneriportiamounpasso:
VenerabileNagasena,chihamaggiordemerito,coluichecompieun'azionemalvagia
essendone conscio o colui che la compie inconsciamente?. L'anziano rispose: Il
demerito maggiore di colui, che compie un'azione malvagia inconsciamente.
Dunque,venerabileNagasena,iodovreipuniredoppiamentemiofiglio,ilprincipe,oil
capodeiministri quandocompionoinconsciamente un'azionemalvagia?.Cosane
pensate,sire:seunuomoprendesseconsciamenteinmanounasferad'acciaiobollente,
ardente,rovente,incandescente,eunaltrodovesseprenderlainconsciamente,qualedei
due verrebbe bruciato in maniera pi grave?. Venerabile, colui che la prende
inconsciamente verrebbe bruciato in maniera piu grave!. Analogamente, sire, ha
maggiordemeritocoluicompieun'azionemalvagiainconsciamente19.
Inconsciamente,senzaaverel'intenzionedifardelmale...eppure,eppureperNagasena
si haunmaggioredemeritosenzal'intenzionedicompiereilmaleanzich se siha
intenzionedicompierlo.Attenzione:ilBuddismonellasuaprofondaironiacitraein
inganno, dobbiamo andare sempre al di l dell'azione come forma ed osservare il
contenuto. Ci si potrebbe chiedere: quale contenuto se in quellazione non c'era
l'intenzione? Ma, qui non si sta parlando di unazione che si manifesta e quindi
sottopostaall'essereealnonesseresiparladiunpianosottiledoveilnonc'edilc'
si confondono. Il non essere intenzionati, potremmo dire, comunque un atto
intenzionale;infatti,anchesenonc',quelnonc'unqualcosacheesiste.Pensiamo
cheilBuddismoincertisuoipassaggiraggiungavettealtissimed'ironia,ovvero,di
giocodimaschereedicontinuedissimulazioni esvelamenti. Perrafforzareciche
abbiamo scritto sull'importanza del male, solo in rapporto alla salvezza, notiamo il
passaggio in cui Nagasena chiede: Chi si far pi male: chi prende una sfera
incandescenteinmanoconsciamenteoinconsciamente?Larisposta"logica"l'uomo
chesachequellasferaincandescente.
IllinguaggioutilizzatodaNagasenaunlinguaggiointenzionale.C'invitaaduscire
dall'esempio per cogliere il significato che vi dietro, ovvero, la condizione
d'ignoranza,oavidy,checaratterizzachiagiscesenzaaverenessunaconsapevolezza
dellasofferenzachepucausareasestessoedaglialtri.Quandoilmalesiframmenta,
quando non ha pi un volto, quando non ha pi una causa diventa estremamente
19

Milindapaha, VII,in: LarivelazionedelBuddha,itestiantichi,ac.diRanieroGnoli,


Mondadori,Milano2001,185s.

pericoloso.Attualizziamofacendounesempio,cherichiamaunarealtdioggi.Cosa
spinge un uomo ad imbottirsi di esplosivo e uccidersi insieme ad altre persone.
Potremmopensaremotivireligiosi,nonescludiamoli,tuttaviadifondoc'qualcos'altro,
ovvero, la disperazione e di conseguenza l'odio. Entrambi, disperazione ed odio,
accecano l'uomo impedendogli cos di vedere il male che causa a s ed agli altri.
L'uomoprimadiarrivareavedereilmalecometaleedistaccarsene,develiberarsidi
tuttocichelorendonociecooignorante.
Facciamo ilpassosuccessivo,ovvero,dopoaversuperato lacondizione di avidy
osserviamocomecisidistaccadatuttocompresoilmale:

I due insegnamenti sul Dhamma. Questo e stato detto dal Beato, e stato detto
dall'Arahant,ecosiohoudito:Cisono,omonaci,dueinsegnamentisulDhamma,
successiviunoall'altro,datidalTathgata, dall'Arahant, dal Risvegliato. Quali
sono questi due insegnamenti? "Guardate il male come male": questo
il primo insegnamento sul Dhamma. Avendo visto il male come male, siatene
disgustati,staccatevene,liberatevene":questoilsecondoinsegnamentosulDhamma.
Questisono,omonaci,idueinsegnamentisulDhamma,successiviunoall'altro,dati
dal Tathgata, dall'Arahant,dalRisvegliato.Questoilsignificatodicicheil
Beato ha proferito e, a tal riguardo, si dice: Abbi riguardo dei comandamenti, uno
successivo allaltro, detti dal Tathgata, dal Risvegliato, da colui che ha
compassione per tutte le creature. Dueinsegnamentieglihaproclamato,uno
:Guardatecichemalignoelaltro:Distaccatevidaesso.Perci,conuna
menteprivadiattaccamentoponetefineallasofferenza20.
Con una mente priva di attaccamento ponete fine alla sofferenza. Facciamo una
riflessione su una pratica buddista, ovvero, sullo zazen. Spieghiamo cosa
concretamente zazen:inunluogoilpisilenziosopossibilesiponesulpavimentoun
cuscinoquadratosulqualesiponeunaltrocuscinorotondo(zafu).Sullozafucisisiede
cercandodiassumerelaposizionedettadelloto.Questaposizionesimostrata,con
secolidipratica,lamiglioreperottenereildistaccodicuiparlavamosopra.Riportiamo
delleparolemoltochiaresull'utilitdellaposizione:
Inveritquestaposizione,unascopertaunicadelloriente,possiamobendireche
qualcosadistraordinario.Fraquellecheilcorpopunormalmenteassumere,infattila
piadattaperabbandonareipiccolipensieriumani.
Sipucomprenderefacilmentecosavogliodireseconfrontiamolaposizionedizazen
con l'immagine che comunemente abbiamo in occidente di un uomo che pensa. La
fronteappoggiataallamano,laschienacurva,losguardounpo'perso:eccol'uomo
immerso nei suoi pensieri: oppure la fronte corrugata, le spalle contratte, tutte le
membraintensione,eccoluomoconcentratosuunpensieroparticolare:inamboicasi
dimenticodellarealtchegliattorno21.
Ognicosacheaccade,chesiabuonaomalvagia,accadeinundeterminatomomentoed
inundeterminatospazio.Quandocisisiedeinzazenlosifainunmomentoedinun
luogo, per qualcosa muta nella nostra condizione: non c' pi contesa con queste
categorie.Siimmobilimentretuttoattornocontinuaadavereunasuatemporalited
unasuaspazialit.Nell'attodifare zazen sidiventaunparadosso,ovvero,siamonel
20
21

Itivuttaka39(II.2),ivi,760.
Ksh Uchiyama, Larealtdellavita,zazeninpratica,EDB,Bologna1993,43.

tempoenellospazio,manonnesiamopiantagonisti.Nonelaboriamopinessun
concetto,nonelaboriamopinessunsentimento,nbuononcattivo,siamolfermie
lasciamochetuttociattraversi.Nonessendocipiattaccamento,ilmalesubitocome
pureilbenenonpioggettodielaborazioniulteriori.Tuttaviadalcuscinocisialzae
siridiventaantagonistinelmondo.
Buddhadecisedidiffondereilproprio dharma einquestadecisionenecessariamente
bisognascontrarsiconilmondoesternoelesuemolteplicirealt:
Siparliesiagiscaconmalevolenzaelasofferenzaseguir,comelaruotadelcarro
seguelormadichilotraina[...]Siparliesiagiscaconmentetranquillaelafelicit
seguircomeunombrachemaisidiparte22.
Siamo partiti da Nagasena ed il concetto di avidy, abbiamo visto il senso del
distaccarsidalmale,infineabbiamovistounaltrolivelloquellodelmondonellasua
concretezza.L'analisiinquestopassochiara,semplice,tuttaviasenonlasicollegaai
primi passi che abbiamo fatto, la presa d'atto della condizione d'ignoranza e il
distaccarsi,perded'importanzainquestocontesto.
Infinesottolineiamoilverbo seguire perchcrediamoabbiaunsignificatoprofondo;
rende in pieno quel senso di dinamicit, di cui sopra parlavamo, il male causa
sofferenzacheciseguir,ilbenecicausafelicitcheugualmenteciseguir.Inquesta
prospettiva,cheilBuddismocidona,nonesistonopiibuoniedicattivi,masolo
"uomini"incamminosullaViadellapropriaimpermanenza,ognunoallespallehale
ombredelpropriobeneedelpropriomaleecomeombretraessesiconfondono.

2.5.Lacomplessitdelmale
Nei Vangeli possiamo leggere passi in cui Ges rimprovera chi lo chiama buono,
chiedendogli:perchmichiamibuono,soloUnobuono.Coluichesiproclam
figliodiDio,rispondedinonesserebuono,chesignificatohaunasimileaffermazione?
Lacoscienzasitranquillizzasepuidentificareunbuonoeduncattivo,laprospettiva
cheidueaspettisipossanointrecciaretralorofapaura.SelavitadiGesricca
d'insegnamenti,questounodeiprincipali,neancheluifigliodiDiobuono.Anche
luicomeglialtrinonriesceascagliarela"primapietra".CrediamocheilCristianesimo,
comelealtrereligioni,sipresentanellastoriaedinessavive.Percontinuareavivere
deveavereinessaunambitodisilenzio,dinonspiegato,unambitoancoradasvelare;
inciilCristianesimoelereligionihannolaloroforza.Senoncifossetuttoquesto,
primaopoidiventerebberouna"res"ele"res"primaopoimuoiono.Ilmistero di
CristouomoeDio,forse,unodiqueimisteridicuiabbiamoparlatosopra.
Inquestoluogononaffronteremoquestoargomento,mac'interessaporrealcentro
dellanostrariflessionelacomplessit"dell'uomo"ediconseguenzalacomplessitdi
definirecichemaleecichebene.Ladifficoltdiunataledefinizionesuggerisce
lasusseguentecomplessitdelperdonocomeargomento.
Abbiamoscrittochel'uomononriesceadareunsensoalmaleinquantononhala
capacitdivedereilDisegnoDivinonellasuacomplessit.Proviamoatogliere"Dio"
daquestoragionamento.Restal'uomo,restacomunqueilmale,restaildolore.Per,non
c'Dio,c'solol'uomo.S.Agostinoscrivedinoncercarelaveritaldifuoridis,ma
dirientrareins:sololl'uomopotrtrovareunsenso.LaspiegazionediunDisegno
22

Dhammapada,1.1s.

Divinovoltaversol'esternoel'uomo,perlesuecapacitlimitate,nonpucapirneil
senso.Rientrandoinslariflessionesirendepidifficile,pidrammatica,maun
camminochepucontinuare.
Vorremmoevidenziareproprioquestacomplessit"uomo",vorremmofarloseguendo
undeterminatopercorso:ilpercorsodellabanalit.
Potrebbe sembrare una contraddizione in termini, accostare ci che complesso al
banale,tuttavialabanalitterribilmentecomplessa.
L'autricecheutilizzeremoinquestopassaggioHannaArendtelasuaopera"La
banalitdelmale".VediamocosascriveinriferimentoalprocessoEichman:"Mail
guaiodelcasoEichmannerachediuominicomeluicen'eranotantiechequestitanti
noneranonperversinsadici,benserano,esonotuttora,terribilmentenormali."23
Eichmancriminalenazista,giudicatoecondannatoamortedauntribunaleisraeliano,
viene presoasimbolodell'orrorenazista,diventaunmessaggiopolitico, diventa un
occasionepersadiriflessione.LaArendtscriveterribilmentenormale,avrebbepotuto
scriveretranquillamenteterribilmentebanale,ilsignificatochevuoledareproprio
questo; Eichman non era un mostro, era un uomo "normale" come tanti. Possiamo
capirelagrandecomplessitchevidietroquestariflessione:ilmalesibanalizza,si
normalizza, apparentemente sideresponsabilizza. Riportiamo lanostra riflessione ad
oggifacendounesempio:l'Italiastataunodeimaggioriproduttoridimineantiuomoe
adoggivenesonomigliaiasparsenelmondo.
Laminaunoggettochevienefabbricatodaoperai;poic'unimprenditorechedeve
venderequestoprodotto,chidevetrasportarlo,chideveacquistarloedinfinec'chi
obbedendo ad un ordine la deve piazzare e seppellire. Questo oggetto nato in una
fabbricadiunpaesenoninguerra,prodottadaoperai,chenonsonocriminali, pu
uccidereunuomo;chiilmalvagio?Potremmodiretuttienessunosenzaesserein
errore; tuttavia, non la risposta che qui ci interessa, vorremmo solo esplicare la
complessit del male in rapporto alla complessit "uomo". La Arendt su questa
frammentazionedelmaleesullasuacomplessitscrivedellerighedenseecomplesse:
La giustizia, ma non la misericordia, una questione di valutazione, e su nulla
l'opinionepubblicadituttoilmondosembrapid'accordocomesulfattochenessuno
haildirittodigiudicare"unaltroindividuo".L'opinionepubblicamondialepermette
chesigiudichinoemagarisicondanninosoltantotendenze,ocollettivitintere(pi
vastesonomeglio),insommasoltantoentitcosgrandiegenerichedaescludereche
sipossanofaredistinzioni,chesipossanofarnomi.Inutiledirechequestotabdue
voltepifortequandosidovrebberogiudicareleazionioleparoledipersonefamoseo
importanti.Intalicasisiusadisolitodire,conariadisuperiorit,chedasuperficiali
insistere sui particolari e menzionare individui, e che invece segno d'intelligenza
ragionareinterminigenerali,badarealquadrogeneralequelquadrodovetuttiigatti
dinottesonobigiedovetuttisiamougualmentecolpevoli24.
Cos all'accusa mossa da Hochuth contro un singolo papa, contro un solo uomo
facilmente identificabile, si immediatamente risposto tirando in causa tutta la
cristianit.L'accusacontrolacristianitingenerale,conisuoiduemilaannidistoria,
nonpuessereprovata,eselopotesse,sarebbeunacosaorribile.Manessunosembra
preoccuparsene;cisipreoccupasoltantochesottoaccusanonsiaunasolapersona,un
"individuo",earrivatiaquestopuntofacileandareunaltropassooltreedire:Certo,
23

HannahArendt, Labanalitdelmale. EichmannaGerusalemme,Feltrinelli,Milano1964.


Titolooriginale:EichmannInJerusalem.
24
Ibidem.

lecolpesonogravi,mal'imputatol'umanitintera.25
Ilfilosofoquicercaunasoluzionealproblemachehaposto,evidenziailpericolochevi
puessereinunprocessodideresponsabilizzazione:selacolpadituttilacolpadi
nessuno.Questanonunaviadiuscita,maunrimanerenelproblema,unadivisione
dellaquestionesirendedunquenecessaria.Sidevedistinguereunpianosocialedaun
pianomorale.Uncriminalevacondannatodalpuntodivistasociale,mentredaquello
moraleilpercorsodiverso.Noinonanalizzeremoquestodelicatissimorapporto,ma
faremounulteriorepassoinavantinellacomplessitdelproblemadelmale.

2.6.Lamemoriaedilmale
Lamemoria:unafacoltdaiconfinisfumati,dagliabissisconosciutiedallepotenzialit
ignote;nonostantetuttocilafacoltcheforsemaggiormentedefiniscel'uomo.Intere
disciplinesidedicanoalsuostudio,cercanodicurarequellechesonolesuemalattie;
mentredaunpuntodivistacollettivolamemoriasireificaconlastoria.Potremmo
utilizzaredueimmagini:larettaelaspirale.
Laretta,unaserieinfinitadipuntiunodiseguitoall'altro,questapotrebbeessereuna
delleimmaginideltempo.Sappiamocheiltemadeltempoedellamemoriasitoccano
invaripunti,anzi,inmoltisiconfondono.Cosasignificaricordare?Significaritornare
indietro in linea retta? Oppure significa rivedere lo stesso momento, ma da una
angolatura diversa? Nella seconda ipotesi l'immagine che utilizziamo quella della
spirale.S.Agostino,affermachenonesistonotretempi:passato,presente,futuro.Ma
ne esiste uno solo che si manifesta sotto varie forme: il presente del passato (la
memoria)ilpresentedelpresente(lapercezione)ilpresentedelfuturo(l'attesa).Tutti
vivono nel presente, solo da un'angolatura diversa. Il filosofo cristiano non utilizza
l'immagine della spirale, ma crediamo, che potrebbe andar bene per rappresentare
un'ideaincuilamemoriapartestessadelloscorreredeltempo.
Ilmalecomevientra?Sesiriflette,ilmaleun'azionechesipucompiereomeno,
un'azionecheaccadeinuncertomomento,echepasser.Passer?Siamopropriocerti
chepassi?Sappiamocheogniazionecausadeglieffetti;potremmodirechenullasi
distrugge,matuttositrasforma.Tuttaviailprocedimentononcossemplice:l'uomo,
grazie alla memoria, ricorda quell'azione, quel dolore, quel volto, quel momento in
modo quasi perfetto. Non c' stato dunque alcun processo di trasformazione? S, il
processoditrasformazionevistato,lacatenadellereazioniinmodoinevitabilesi
messainmoto.
Oltreaquestoprocesso,lamemoriariproducel'azioneeinuncertosensolarende
presenteesifafaticaadistinguerequelmomentopresente,daquesto.Unadifferenza
potrebbeesseretrailfisicoedilmentale,ovvero,nellapercezioneagostinianamente
intesasiamofisicamentepresentiefisicamenteagiamo;nellamemoriailricordoa
proiettare immagini nella nostra mente. Dietro questo passaggio intuiamo qual' la
problematica, ovvero, il dualismo tra mente e corpo. Un problema fortemente
occidentale, infatti, tutte le correnti filosofiche e lo stesso Cristianesimo si sono
misurateconquestoproblema.Tuttaviaildualismotramenteecorpopotrebbeavere
una sua funzione in determinate speculazioni filosofiche o in determinati contesti
religiosi, ma resta, crediamo, solo uno strumento speculativo, lontano dalla realt
concreta dell'uomo. Uno dei motivi che ci suggerisce una simile interpretazione
25

Ibidem.

propriolacomplessitdellamemoria,laqualenonunsemplicemagazzinodovei
nostriricorditrovanounacollocazione,maunaforzadinamicacheinfluenzalanostra
vitapresente.Inostriricordi,infatti,sonoterribilmentepresentieiloroeffettisono
continuiesiproiettanoversoilfuturo.
Facciamounariflessione.Ogniuomoprimabambino,poiadulto,infinevecchio.Ein
questo percorso, o vita, che si gioca con il proprio male. Il proprio male... cosa
intendiamoconquestadefinizione?
Se il percorso sopra indicato fosse camminare su di una retta, il discorso sarebbe
semplice, basterebbe lasciarci tutto alle spalle, male compreso, il procedimento
andrebbecomunqueavanti.Tuttavialecosenonsonocos"semplici"cichestadietro
di noi presente, ci che dovrebbe essere ancora avanti a noi c'influenza
inevitabilmentecomeinunaspiraleicuicerchisitocchino.
Vorremmoraccontareunastoria,vorremmofareun'ipotesi:unbambinonasceinuna
zonadell'Africa,halasfortunadivivereinunpaesedoveleguerrecivilisisusseguono.
Ungiornovienecatturatoecostretto,percontinuareavivere,adimparareaduccidere.
Questobambinouccider,ferir,torturer,causermaleedolore:
Eravamotalmenteinfuriaticoniprigionierichedecidemmodipunirliseveramente,
anzichsparargli.Sarebbeunosprecodiproiettilidisseiltenente.Consegnammoa
ognuno una pala e, tenutoli sotto tiro, gli ordinammo di scavarsi la fossa da s.
Ritiraticinellecapanneafumaremarijuana,restammoaguardarliscavaresotto la
pioggia;quandorallentavano,glisparavamovicino,elororiprendevanoaspalarepi
veloci.Finitodiscavare,lilegammo egliinfilzammo legambeconlebaionette.
Alcuni urlavano, noi ridevamo prendendoli a calci per farli tacere. Poi facemmo
rotolare ogni prigioniero nella fossa e lo ricoprimmo di fango. Erano terrorizzati
invanotentavanodirialzarsiediusciredallebuche,maquandovedevanolecannedei
fucilipuntatesullafossasibloccavanoerimanevanoaguardarcicongliocchivuotie
tristi.Nellaterrasidibattevanocontutteleloroforze,lisentivoallaricercadiunpo'
d'aria.Pianpianosiarresero,eceneandammo.Senonaltroliabbiamoseppelliti
disseunsoldato,etuttirisero.26
Lanostracoscienzaturbata,cichiediamosecisiamalvagitinquestobambino,mail
buonsensocisuggeriscedino.Questobambinostatocostretto,minacciato,havisto
coseorribili,per,nonsirestabambini,sicresce:lebracciadiventanoforti,lavoce
diventasevera,losguardocupo;quelbambinosoldatodiventatouomo.Seilpercorso
diunuomofosselinearecipotremmoaspettarechesequest'uomosarfortunatopotr
rifarsiunavita,avereunafamiglia,successopersonale;purtroppoper,nonproprio
cos.Lamemorialadinsegnareall'uomoilpropriopassatoepotrebbecapitareche
quell'uomo,chedabambinostatounassassino,continuiaduccidere.Eccochequel
nostrononcondannareinizialesimutainunacondannasenzaappello,esenzafaticaora
potremmo dire: quell'uomo malvagio. La nostra coscienza sarebbe, finalmente, in
pace:unuomochehafattodelmaleevacondannato.Ormaiilmalesidistaccatodal
bene,possiamoindividuarloeprenderneledovuteconseguenze.
Quando abbiamo parlato del caso Eichman, abbiamo visto come questi diventa un
simbolodiunmalecomplessivo.Questariduzione adunum delmaleignoratuttala
complessitchealmalestessointrinseca.Ilbuonsensocisuggeriscecheunbambino
nonpuesseremalvagio,selocidevonoesseredeimotivi.Ma,selounadulto,non
cisonomotiviocause?Ilmalepuro,comeabbiamoscritto,esiste,maunastrazione.
26

IshmaelBeah,Memoriadiunbambinosoldato,NeriPozza,2007,160.

Specifichiamocosaintendiamoconastrazione:nelmomentoincuiilmalesirende
presente si estrae dalla realt, diventa chiaro e distinto. Questa chiarezza, questa
distinzione,spingeadignoraretuttocichehacausatoilmalestesso.Questaignoranza,
crediamo, non da la possibilit daffrontare seriamente il male come problema.
Ritornandoalbambinosoldatoealladomandasesiamalvagio,pensiamolarisposta
correttasias,ilbambinomalvagiocomeloluomo.Ilmalestrappalinnocenzasia
al bambino, sia alluomo, senza alcuna distinzione. Il perdono ha la possibilit di
ridonarelinnocenzaperduta,senzanessunadistinzione.

3.IlperdononelCristianesimo

3.1.Introduzionestorica
IlnostrolavorononsiproponecomescopodiintrodurrestoricamenteilCristianesimo;
tuttaviaprimadaffrontareuntemaspecificocomeilperdono,cisembranecessario
introdurrelosfondosucuinasceesisviluppaquestargomento.
IlCristianesimohalacaratteristicadiaverinfluenzato,nelbeneenelmale,lastoria
mondialedegliultimi2000anni.
Laffermazione potrebbesembrareiperbolica, maosservandolastoriaquestodato
evidente. Nessunareligione haavutounataleespansioneeunacosforteinfluenza
politicaesociale.
Questononinnessunmodoundatopositivo,semplicementeundato.Cisonozone
delmondoincuiilCristianesimononhatrovatounterrenofertilecomeilGiappone,la
Cina,lIndia;pergiuntoancheinquestipaesieduntentativodipenetrazionevi
stato.Senzaentrarenellospecifico,dobbiamoosservarecomeilCristianesimosisia
legatoallapoliticaedingeneralealpotere,edperquestochevistataunacosampia
ecapillarediffusionediquestocredo.
Lunionedellasferareligiosaconquellapoliticastata,comeinaltrereligioni,causadi
massacri.
Il Cristianesimo ha letteralmente distrutto civilt (pensiamo a quella aborigena, alla
Maya),insuonomesisonointrapresiguerreemassacri(comelecrociate).Ancoraoggi
lacrocevessilloperfomentarelemasse,ancheseoggilemotivazionisociopolitiche
chegeneranoleguerresonopiesplicite,mentreinmodomoltosottile,ilnomediDio
vieneinstillatonellementiattraversolasuanonpresenza.PensiamoallIraqeaquante
voltecistatoassicuratochequestoconflittoNONunaguerradireligione,eppuresi
continuaaparlaredimussulmani.
Allinterno di questa cosmologia sono vissute e vivono personalit che con la loro
testimonianzafannoscheilCristianesimopossaessereunavisionesalvificaenonuna
epifaniadelpotere.Imissionarisenzanomechenegliangolipipoveridelmondonon
portano una religione, ma Cristo come messaggio di salvezza. Figure come Madre
Teresa, S. Francesco, e molti altri sono dei veri pilastri su cui questa pesante
istituzionesiregge.
La cultura delloccidente, principalmente, debitrice ai monaci amanuensi di aver
trasmesso e conservato la cultura classica. Se si volge lo sguardo allarte e
allarchitettura possiamo osservare come in Europa, nello specifico, la struttura
architettonicasisiacostruitaapartiredauncontestoessenzialmenteCristiano.Ancheil
pipiccolopaesehaunaChiesaattornoallaqualesisviluppanoinucleivitalistessidel
paese.LarteCristianahaprodottocapolavorilacuibellezzapatrimoniodellumanit.
LastoriadelCristianesimounastoriacomplessadallemillesfaccettature,macosa
moltoimportante,nonunastoriafinita,storiainessere.Dalsuoventresisono
generatidecinedigrandipensatori,lacuioperaoggiunapartecostituentedelnostro
humusculturale.
Possiamo porciunadomanda: quandonatoil Cristianesimo? Ladomanda sembra
retorica,sopraabbiamoindicatounadata,ovvero2000annifa.Maunareligioneesiste,
meglio,unareligionesipucreare?Cichevuoleessereilfondamentodellacreazione,

comeilCristianesimo,sipucreare?Sembraessereunacontraddizioneuncreatochesi
pone come creante. Cosa successo 2000 anni fa in Israele? La stessa domanda
potremmofarlaperilBuddismo,inaltreparole,cosasuccessocirca2500annifain
India;perlIslam,1400annifainArabia?Undatocertoqualcosainquelperiodoein
quella zona successo. Potremmo dire che vi stata una epifania, ovvero, una
manifestazione, unirruzione nella storia di una figura, nel caso del Cristianesimo
stiamoparlandodiGesdiNazareth.

3.2.L'interpretazionedellaParola
LafiguradiGesdiNazareth,chedovremovederepidavicino,conilproprio"logos"
hacompiutounaveraepropriarivoluzionedisenso.Soffermiamocisulsignificatodi
"logos"inrapportoaGes.Ogniprofeta,ognifondatoredireligioniportatorediun
proprio"logos",unmododiversodiutilizzareleparole.Inquesto"modo"vituttala
difficolt e l'eresia di ogni messaggio religioso. Le parole hanno un potenziale
performativo, ma non tutti gli uomini hanno la capacit di svelare il loro pieno
potenziale.Iprofeti,dicontro,sonofigurestraordinarieancheperquestalorocapacit.
Gesnatoinunazonamarginaledelmondo,infatti,allepocaincuisipensaGes
visseIsraeleeraunaprovinciadellimperoRomano.Latradizione, lastoriadiquel
fazzolettoditerraeragiallepocasecolare.Leparole,cheGesutilizza,sonopreseda
quellatradizione,daquellastoria,nonpotrebbeesserealtrimenti.Sottoquestopuntodi
vistanonvinessunarotturasemantica,larotturavinelmodoincuiquesteparole
vengono utilizzate. Potrebbe, e in parte lo , sembrare un discorso che esuli da un
contesto religioso, infatti, parlare di modo, utilizzo, potrebbe far intendere che non
stiamoparlandodireligione,madialtro.Lanostratesialriguardocheunareligione
unmessaggiodisalvezza,unmessaggiounveicolo,questoveicolosiesprimeesi
manifestaattraversoun"logos".NelVangelodiGiovanniviunpassocheespone
proprioquestoconcettodilogos
Giovanni1[1]InprincipioerailVerbo,ilVerboerapressoDioeilVerboeraDio.[2]
EglierainprincipiopressoDio:[3]tuttostatofattopermezzodilui,esenzadilui
nientestatofattodituttocicheesiste.[4]Inluieralavitaelavitaeralalucedegli
uomini;[5]lalucesplendenelletenebre,maletenebrenonl'hannoaccolta.[6]Venne
unuomomandatodaDioeilsuonomeeraGiovanni.[7]Eglivennecometestimone
perrenderetestimonianzaallaluce,perchtutticredesseropermezzodilui.[8]Egli
noneralaluce,madovevarendertestimonianzaallaluce.[9]Venivanelmondolaluce
vera,quellacheilluminaogniuomo.[10]Eglieranelmondo,eilmondofufattoper
mezzodilui,eppureilmondononloriconobbe.[11]Vennefralasuagente,maisuoi
nonl'hannoaccolto.[12]Aquantiperl'hannoaccolto,hadatopoteredidiventarefigli
diDio:aquellichecredononelsuonome,[13]iqualinondasangue,ndavoleredi
carne,ndavolerediuomo,madaDiosonostatigenerati.[14]EilVerbosifececarne
e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di
unigenitodalPadre,pienodigraziaediverit.

Ilverbo,sifececarne,laParolasifececarne, questaaffermazionechecontinuaad
interrogare per il suo profondo misticismo , crediamo, il manifesto del veicolo di
salvezzadelCristianesimo.
Gesnonhascrittonulla,cichesappiamofruttoditestimonianze,chealorovolta,
sonostateselezionateefissateinuncanone,inaltreparole,ilNuovoTestamento.Un

criterio essenziale per far si che una religione viva quello della trasmissione.
Soffermiamocisuquestoconcetto:iltrasmetterecidainmodoimmediatounsenso
dinamico; nel casospecifico della trasmissione di una religione possiamo osservare
comequestasicompongadidueaspetti,ovvero,unatradizioneoraleedunatradizione
scritta. Potremmo dire che la prima ha una vivacit ed una dinamicit come sue
caratteristiche e la seconda ha nella staticit e nella fissit le sue caratteristiche
principali.Tuttavia,crediamo,siaunerroredisuperficialitporrequestadifferenza:la
tradizioneoraleelatradizionescrittasicompletanovicendevolmente:laprimasenzala
secondarischiadidiventareevanescente,lasecondasenzalaprimarischiadidiventare
causadifondamentalismi.Cichenatodallaparolaeddivenutoscrittochiededi
continuare ad essere ancora parola viva e in questa vivacit vi tutta l'eresia del
Cristianesimo.SulladifficoltdellaParolachevivenellastoriariportiamounpassodi
BenedettoXVI27
L'interpretazionestoricocriticadeltestocercadiindividuareconprecisioneilsenso
originariodelleparole,qualieranointesenelloroluogoenellorotempo.Questo
giustoeimportante.Maoccorretenerpresentecheogniparolaumanadiuncertopeso
recainseunarilevanzasuperioreallaimmediataconsapevolezzachepuaverneavuto
l'autorealmomento.
Questointrinsecovaloreaggiuntodellaparola,chetrascendeilmomentostorico,vale
ancoradipiperleparolechesonomaturatenelprocessodellastoriadellafede.L
l'autorenonparlasemplicementedasepers.Parlaapartiredaunastoriacomune
chelosostieneenellaqualesonogisilenziosamentepresentilepossibilitdelsuo
futuro,delsuoulteriorecammino.Ilprocessodellelettureprogredentiedeglisviluppi
delleparolenonsarebberopossibile,senelleparolestessenonfosserogipresentitali
apertureintrinseche.
Se la Parola ha la possibilit di vivere nella storia questo accade grazie ad una
disciplina: lermeneutica,apriamo, una piccola parentesi su questa complessa,ma
essenzialedisciplina.
L'ermeneutica una disciplina antica e dalle molteplici problematiche, ma la
disciplinachecioffreglistrumentinecessariperpotercogliereilsignificatosilenzioso
delleSacreScritture.Leparolehannounalorostoriapassataeavrannounalorostoria
futura,chepotremmoanchedefinirecomepretestoesituazione;nellostessotempochi
siaccostaalleSacreScrittureportatorediunpropriopretestoediunproprioambiente
che formano i pregiudizi, a loro volta, elemento iniziale di ogni interpretazione.
L'ermeneuticasiopponeadognifondamentalismo;essanelsuocercareunsignificato
altronelleSacreScritturerendevivalareligione:lavitachevinell'interpretazionea
suavoltainnesterunnuovocircoloermeneutico.
PerquantolastoricitsiaunelementoessenzialeperilCristianesimoeGesprima
d'esserevistocomefigurasimbolica,cheracchiudeinsunmessaggiodisalvezza,
postodaquestareligionecomeunafigurastorica.Peruncristiano,circa2000annifa
esistitounuomoilqualehaportatoconlasuatestimonianzaedilsuosacrificioun
nuovomessaggionelmondo.Senonsi"pu"eliminarel'aspettostoricodellafiguradi
Ges, si pu porre in dubbio che non tutto ci che scritto nei Vangeli sia stato
pronunciatodaGes.Oggilateologiaconverteeconcordasenzaparticolaridifficolt
27
Benedettosedicesimo, GesdiNazareth, Edizioneitalianaacura diIngridStampaeElio
Guerriero.Rizzoli2007,LibreriaEditriceVaticana,CittdelVaticano.Titolooriginaledell'opera:Jesus
von NazarethVonderTaufeimJordanbiszurVerklarung, TraduzionediChiccaGallieRoberta
Zuppet.

nelrispondereaffermativamenteaquestoquesito.Comepossiamoleggerediseguito:
Una vastissima convergenza si registra oggi sulla tesi che i discorsi presenti nel
vangelodiMatteorisultanodaunfittolavorioredazionaleconsistentenellaraccoltadi
dettisparsi,nelcollegamentodiparoleindipendenti,nellastrutturazionedelmateriale
tradizionaleinunquadrounitario,soprattuttonellariletturaattualizzatricedicicheil
Signore ha detto. La constatazione vale in modo particolare per il discorso della
montagna1.CometalenonmaistatopronunciatodaCristo.Lohacreatoinvece
l'evangelista.Noncertoapartiredazero,marifacendosiallatradizionecristianaein
ultimaanalisiaGesstesso.Loscopomanifestoeradioffrireuninsegnamentoattuale
allasuachiesa28.

PerquantooggipossasembrareovviaquestaosservazionesuiVangeli,tuttavia,non
crediamo che questa possibilit sia del tutto compresa e vissuta da un credente.
Vorremmo, per, precisare questa affermazione: non , e non potrebbe esserlo,
un'osservazionedaunipoteticopuntoelevatoteoreticamente,masololaconstatazione
delladifficoltdichidecidediviverenellafede,ladifficoltesistenzialedichicrede
senzaavermaivistoesenzaavermaisentito.QuandoGesponetraibeaticoloroche
crederannosenzavedere,forse,vuoldireanchequesto,inaltreparole,ancheselastoria
delleparoleavrunsuocorso,cicheadunuomodifedestaacuorealdildiqueste
parole,chesonosempreinseriteinuncontestoedhannoancheundeterminatoscopo,
spesso,manonsempredisinteressato.
SedaunlatolastoricitdiGesessenzialeallacosmologiaCristiana,daunaltro
puntod'osservazionequestastessastoricitpotrebbediventareunpuntoparticolarmente
delicato.Infatti,selastoricitdiventaun"feticcio"acuiattaccarsi,selastessaScrittura
diventaparolamorta,allorailcamminodiunfedelediventaparticolarmenteincoerente
neiconfrontidellastessaviachecisiprefiggedivolerseguirecomescriveBarbaglio:
La costruzione cristiana basata sul solo ascolto delle parole di Ges destinata a
sfasciarsi, perch priva di fondamenta solide. Queste invece esistono quando viene
realizzatalapienaconformitdellanostraazioneconlasuaparola.Matteoinsistesu
questo.Sipotrebbearagioneparlarediortoprassi.Certonellalineaindicatadalvolere
delPadre,dallasuaimitazioneedallaparoladiCristo.Lacatechesicristianaillumina
lastradadabattere.Maautenticodiscepolosoltantochivisiincammina.Infattiil
criteriosupremodiveritdellachiesadicarattereoperativo.Rettitudinedogmatica,
partecipazioneliturgica,fedeltistituzionaleesperimentazionecarismaticaesigonouna
verificaconcretadivita,senonvoglionodegenerareinortodossiasterile,ritualismo
alienante,conservatorismorepressivoedentusiasmoestatico29.

Il passaggio riportato di Barbaglio mette in evidenza l'importanza della messa in


pratica o l'ortoprassi. Una piena ortodossia deve comprendere una piena ortoprassi,
creare unsolco tra questi due aspetti diuna cosmologia religiosa non, crediamo,
funzionale alla scelta che un uomo prende quando decide di seguire un Cammino.
Propriodaquestadecisionepartirilnostroprossimoparagrafo.

28
Vangeli.TraduzioneecommentoacuradiGiuseppeBarbaglio,RinaldoFabris,Bruno
Maggioni,Ed.Cittadellaeditrice,Assisi.pag.144.
29
IVangeliOp.Cit.pag.200.

3.3.Illasciartutto
SeilCristianesimosiesprimenellasuaformapiteologicanelPrologodiS.Giovanni;
l'espressione,altrettantocaratterizzante,checostituisceilprimopassodiunuomoche
decidediseguireGestrovanelleseguentiparolelasuaformamigliore:
Matteo4.[18]MentrecamminavalungoilmarediGalileavideduefratelli,Simone,
chiamato Pietro,eAndreasuofratello, chegettavano larete inmare, poicherano
pescatori. [19] E disse loro: "Seguitemi, vi far pescatori di uomini". [20] Ed essi
subito,lasciatelereti,loseguirono.[21]Andandooltre,videaltriduefratelli,Giacomo
diZebedoeGiovannisuofratello,chenellabarcainsiemeconZebedo,loropadre,
riassettavanolereti;elichiam.[22]Edessisubito,lasciatalabarcaeilpadre,lo
seguirono.
IVangelisonoricchidiparabole,dinarrazionidimiracoli,tuttaviaquestoilmiracolo
costituente di Ges. Leggendo queste righe ci accorgiamo di qualcosa di
sconcertante,ovvero,quest'uomononhanessunsegnoparticolarechelodistinguada
ognialtrouomo,ivaridiscepolicheincontrasulsuocamminononlihamaivisti.
Eppurequestiuominilascianotuttoesenzafarealcunadomandaloseguono.Nonc'
alcunguadagno,masoloperdita,lascianotutto: lalorofamiglia, illorolavoro,per
seguireunuomo"qualunque"chenonhapromessoloronulla,tranneunaprospettiva:
diventarepescatorid'uomini.Affermazionechedifficilmentesarstatacoltadauomini
sempliciepovericomeidiscepoli.NonmancaronofralasequeladiCristouominiche
dubitarono,chesichieseroseavesserofattobenealasciaretuttoperseguirequell'uomo
cheparlavadiunavventoimminentedelregnodiDio.
Questedomandecaratterizzanolafedechesedaunlatoaperturaversocicheci
trascende, dall'altro latodomandaedubbioneiconfrontidicichelasciano. La
tensionedelmessaggioCristianoqui,anchesevelatodallastoria,dalconsumismo,il
Cristianesimohacomesuarichiestainizialeillasciaretuttoesenzanessunguadagno
concreto.
Senzaeccedereinsentimentalismi,possiamovederenellacroceilsimbolodiquesta
rinuncia. Il"noumeno"Cristianonon,madovremmodirenondovrebbeessere,un
simbolodipotereacuigliuominidevonosottomettersi,masimbolo,nellasuapovert
formaleesostanziale,dellarinunciaenellostessotempodellasperanzaesoterica.Come
questopassoesplica:
SeguireGesnellavitanonvuoldirerifugiarsinelportosicurodellatranquillit.Le
acquedell'esistenzadeldiscepolosonomosse,avolteagitate,perfinotempestose.Ma
eglisperimentaanchelapresenzadelsalvatore.Lavocazionecristianachiamaauna
fedecoraggiosa.30

Aggrapparsiaqueiduepezzaccidilegnoinunmaretempestosounattocherichiede
coraggio. Sopra abbiamo accostato il termine eretico a quello Cristiano, potrebbe
sembrareun'aporia,dauncertopuntodivistalopotrebbeancheessere.Tuttavia, il
chiedereadunuomodilasciaretuttoeseguirloefidarsiedaffidarelapropriavitaun
attoereticoenonprivodisofferenzaneiconfrontidelmondostesso.Neivangelila
figuracardineGes,maidiscepolinonhanno,crediamo,unafunzionedipassivit:
sottometterelapropriavolontadunaltrapersonaedaffidarsisenzaalcunrimorso,
30

IVangeli.Op.Cit.pag.232

dolore,sarebbeun'interpretazionedeviantediquestefigure.Ildiscepolounuomocon
unafamigliachedaluidipende,ildiscepolounuomoconunamoglied'amare,il
discepolounpadre,nonostantetuttociluidecidedilasciaretutto.Epersottolineare
la"violenza"diquestotuttoriportiamoquestopasso:Mt.8[21]Eunaltrodeidiscepoli
glidisse:Signore,permettimidiandarprimaaseppelliremiopadre.[22]MaGesgli
rispose:Seguimielasciaimortiseppellireiloromorti.Ilpassohaunagrandeforza
semanticaed,nellasuabrevit,drammatico.Sipuesideveandarealdildelle
paroleecercaredicogliereillorosignificatoprofondo,facendoattenzione,per,anon
renderleeccessivamenteamichevolieconcilianti.Sel'interpretazionenecessaria,come
abbiamo scritto, non deve diventare un modo ludico di interpretare i Vangeli. Se
rendiamomorbidiipuntipinetti,piduridelCristianesimo,nefacciamounnostro
giocattolodamanovrareedutilizzarequandocipiace.QuiGeschiaro:larinuncia
drammatica,drammachestaincichelasciamo,acuisiamoaffettivamentelegati.
Abbiamosottolineatolaforzael'importanzachericoprelarinuncianellacosmologia
Cristiana,perch,riteniamo,essenzialeintuirecosaquest'uomoelareligione,cheda
Essonataesisviluppata,cichiede.Possiamochiederciora,machiquest'uomo.

3.4.Ma,Tuchisei?

Chiquestuomo,nelcuinomeuominihannopersolavitaedaltrilhannotolta.La
domanda, per quanto semplice, essenziale per cercare di comprendere qual' il
kerygmaCristiano.Nonpossibile,crediamo,affrontarequalsiasitipodidiscorsosul
CristianesimoseprimanoncisichiedechiGesechesignificatohaCristonella
cosmologiaCristiana.Panikkaresprimeconefficaciaquestopunto:
Chiunqueabbiasentitoparlarediquelgiovanerabbinoinquestiventisecoli,vuoida
GiovanniBattista,vuoidall'ultimopredicatoreosemplicementedallapropriamadreo
dai libri o persino, nei paesi occidentali, dalle pietre, chiunque abbia udito il
"kerygma", per dirlo pi accademicamente, e non si sia lasciato scoraggiare
dall'indegnitdimoltiintermediarima,spintadallagraziaodasemplicecuriosit,abbia
volutocercarloperdomandarglipersonalmentepousmeneisubimanes?[dove
abiti?]avrpotutoudirelarispostanelpropriocuore:Vienievedraidatestesso31.
Proviamoaporrequestadomanda,specificandocheanoiinteressacapirechisiaquel
tu,ilchiedersidov'abitafunzionalealnostrodiscorsoselacomprensionediquel
doveciaiutaacomprendereilChi;seinvecequeldovepresupponel'avergicompreso
ilChi,nonfunzionalealnostrodiscorso.
IniziamopropriodaGesstessocheponequestadomanda:
Mt.16 [13]EssendogiuntoGesnellaregionediCesaradiFilippo,chieseaisuoi
discepoli: "La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?". [14]Risposero: "Alcuni
GiovanniilBattista,altriElia,altriGeremiaoqualcunodeiprofeti".[15]Disseloro:
"Voichiditecheiosia?".[16]RisposeSimonPietro:"TuseiilCristo,ilFigliodelDio
vivente".[17]EGes:"Beatote,SimonefigliodiGiona,perchnlacarnenilsangue
tel'hannorivelato,mailPadremiochestaneicieli.[18]Eiotidico:TuseiPietroesu
31

RaimonPanikkar,acuradiMilenaCarraraPavan,presentazionediJulienRies,Lapienezza
delluomo.Unacristofania.JacaBook,Milano1999.

questapietraedificherlamiachiesaeleportedegliinferinonprevarrannocontrodi
essa.[19]Atedarlechiavidelregnodeicieli,etuttocichelegheraisullaterrasar
legatoneicieli,etuttocichescioglieraisullaterrasarscioltoneicieli".[20]Allora
ordinaidiscepolidinondireadalcunocheeglierailCristo
Questopassohaquattromomenti:ladomandadiGes;larispostadiPietro;lareazione
diGesallasuarisposta;infinelaraccomandazionediGes.
Analizziamoilprimomomento:Gessentel'esigenzadiporrequestadomanda,quale
motivo ha una simile questione? Potrebbe sembrare una manifestazione di vanit:
avendofattomiracoli,avendopredicatol'avventodelregnodiDio,vuolevedereche
risultatostaottenendo,cheopinionehannodilui.Non,questo,unatteggiamentocos
deplorevole,unuomocompiedelleopereehapiaceredisaperecosanepensalagente
dilui.Questaesigenzacostituentedituttigliuominiesimanifestainvarieforme
modi.Per,vogliamopensarechequiGesvogliadirequalcos'altro:Lc.11[9]Ebbene
iovidico:Chiedeteevisardato,cercateetroverete,bussateevisaraperto.[10]
Perchchichiedeottiene,chicercatrova,eachibussasaraperto.
Chichiedeottiene;cosasichiede,cosabisognacercare?CosastadicendoGescon
questi inviti,apparentemente cos semplici? Chiede, probabilmente, di porre proprio
quella domanda: chi Ges? Il chiedere cosa la gente pensi, potrebbe significare
invitarelagenteafareasestessiquelladomanda.LarispostacheS.PietrodaGes:
"tuseiilCristo,ilfigliodelDiovivente".LarispostadiPietroirrompenelcontesto,la
cristofaniasimanifestasenzaalcunsegnochel'annunci.Gesbenedicequest'uomoche
haascoltatolarivelazionedelPadre.InPietrosirealizzanoimomenticheabbiamo
cercatodievidenziare,ovvero,ilmomentodellasceltadilasciareilmondoperseguire
Ges, il chiedere chi quest'uomo e infine ascoltare la rivelazione del padre.
Comprendiamochequestopercorsounpercorsodifedechesiconcludeconunattodi
fede. Lo stesso Ges benedice quest'uomo capace di credere senza alcuna prova
derivante dalla carne. La fede di quest'uomo cos forte che Ges indica in lui il
fondamentodellasuaChiesa. L'utilizzodeltermineChiesanonscevrodivalenze
"politiche"esenzaparticolariproblemipotremmoancheipotizzarecheGesnondisse
propriocos.Ilsensochequestopassovuoletrasmetterci,crediamo,stanellaforzadi
Pietro come simbolo di un uomo che vive nella fede. L'edificare non ha un senso
politico,maesistenziale,lefondamentadellafedeaffondanolelororadicinelprofondo
diunuomoesequesteradicisonofortisudiessesipuistituireancheuncredoforte.
L'ultimo momento del passo interessante per capire la figura di Ges: infatti,
osserviamolarichiestadiGes,chedonaancheunsensoallasuadomandainiziale,non
dire a nessunoche lui il Cristo. Se il suo scopo quello d'annunciare unnuovo
messaggiodisalvezza,chevedenelriconoscereinluiilfigliodiDio,eppurevuoleche
questononsisappiaperora.PotremmoipotizzarecheinquestasceltaGesnoncreda
chelamassapossacapirechiluisia.Questapauranondistaccatadall'humusculturale
incuiGesvive.SappiamochenellatradizioneEbraicapresentelafiguradelMessia,
anzi,presenteunacorrentesecolareilmessianismo.Questacorrente,ingrandilinee,
parladellaattesadiunuomocapacediriuniretuttoilpopoloelettod'Israeleeliberarlo
dallaschiavit.Gesnoncertamenteall'oscurodiquestoaspettodellaculturaEbraica.
Anzi,neivangelipivolteGesprendeledistanzedallasferapolitica,perluinonha
interesse,nonvenutoperedificarenessunregnosuquestaterra.Ilcelebreepisodio
delletentazionineldesertosonoesplicativealriguardo:
Matteo4[1]AlloraGesfucondottodalloSpiritoneldesertoperessertentatodal

diavolo.[2]Edopoaverdigiunatoquarantagiorniequarantanotti,ebbefame.[3]Il
tentatore allora gli si accost e gli disse: "Sesei Figlio di Dio, dche questi sassi
diventinopane".[4]Maeglirispose:"Stascritto:Nondisolopanevivrl'uomo,madi
ogniparolacheescedallaboccadiDio".[5]Alloraildiavololocondusseconsnella
cittsanta,lodeposesulpinnacolodeltempio[6]eglidisse:"SeseiFigliodiDio,
gettati gi, poich sta scritto: Ai suoi angeli dar ordini a tuo riguardo, ed essi ti
sorreggerannoconleloromani,perchnonabbiaaurtarecontrounsassoiltuopiede".
[7]Gesglirispose:"Stascrittoanche:NontentareilSignoreDiotuo".[8]Dinuovoil
diavololocondusseconssopraunmontealtissimoeglimostrtuttiiregnidelmondo
conlalorogloriaeglidisse:[9]"Tuttequestecoseiotidar,se,prostrandoti, mi
adorerai".[10]MaGesglirispose:"Vattene,satana!Stascritto:AdorailSignoreDio
tuoealuisolorendiculto".

Ilpassosicomponeditremomenti,tretentazioni.Gesvienetentato,mapotremmo
direancheinterrogatodacoluichevienepostocomelasuafiguraantagonistaenello
stessotemposottomessa.Ilqualeglichiede:"sehaifame,trasformaquestepietrein
pane,puoifarlo,percheperchistaisoffrendo.Seitalmentepotentecheseancheti
lanciassidaquestavettanoncadresti;puoidiventareilredituttoilmondosesoloti
prostri,accettime.Gesadogniinvitoponeunnettorifiuto,nonc'contrattazione,
nessunadelleprospettiveindicatedaSatanainteressano.Questopasso,tralealtrecose,
dicecheGesnonvuoleesserevistocomeunafigurapolitica.
Gesnonvuoleesserevistocomeguidapolitica,nonvuolecostituirenessunregno,ha
unaltroscopo:morireallastoriaperdiventareCristo.Proviamoadaccostarciaquesto
passaggio centrale nel Cristianesimo, ovvero, la morte di Ges, proponendo una
prospettiva diversa. Ci serviremo di un autore: Chaim Chon. Vediamo cosa scrive
sull'eventostoricodelprocessodiGes:
Secondoquestateoria,ilsommosacerdote,quellanotte,avrebberiunitoilsinedrio
nellasuacasaprivatadoveGes,sullabasedeldirittoebraico,sarebbestatoprocessato
per blasfemia; in seguito alla sua stessa confessione, sarebbe stato riconosciuto
colpevoleecondannatoamorte.Lateoriaaprimavistaincompatibileconleseguenti
antichedisposizionideldirittoebraico:1.Anessunsinedrioerapermessodisederein
giustiziapertrattarecasicriminali,aldifuoridellacerchiadeltempio,inunacasa
privata. 2. Il sinedrio non poteva trattare casi criminali di notte, i processi penali
dovendo iniziare e concludersi durante il giorno. 3. Nessun processo penale poteva
svolgersi contro un uomo in giorno di festa o la vigilia. 4. Nessuno poteva essere
condannato sullabasedella propriatestimonianza odella propriaconfessione.5. Si
potevaesserecondannatiperundelittocapitalesoloinbaseallatestimonianzadidue
testimoniocularigiuridicamentecapaci.6.Nessunopotevaesserecondannatoperun
delittocapitale,fintantochduetestimoni,giuridicamentecapaci,nonavesseroprovato
diaverloinnanzituttomessoinguardiacircailcaratterecriminosodell'attoelapena
prevista.7.Labestemmia,comedelittocapitale,consistevanelpronunciare
ilnomediDio,Yahweh,unnomechesolounavoltaall'annopotevaesserepronunciato
dalsommosacerdotenelsanctasanctorumdeltempio.Erairrilevantelabestemmiache
fossestatadetta,finoachenonsifossepronunciatoilnomedelSignore32.
LostudiosoEbreomoltoprecisonell'esporrequal',all'epocaincuisipensasiastato
32
ChaimCohn,ProcessoemortediGes.Unpuntodivistaebraico,traduzioneacuradiGustavo
Zagrebelsky,GiulioEinaudieditoreS.p.A.Torino2000.

processatoecondannatoGes,lasituazionegiuridicaebraica.Cipiacepensare,sulla
baseanchedidatistorici,cheGesnonfosseodiatodagliEbrei,luistessoneerapartee
forse il suo messaggio non trov ascolto presso la massa, forse solo pochi se la
sentironodiseguirlo,malatesichegliebreihannocondannatoGesamortedebole
storicamente ed inutile dottrinalmente. Ges un uomo che stato condannato da
colorochepoliticamentecontrollavanoquellazona,ovveroiRomani.Crediamocheper
ilCristianesimononsiadinessunautilitvederenegliEbreicolorochenoncapirono
chiGesera.S.Paoloconparoledensecidilsensoreligiosoenonpoliticodella
mortediGes:
Romani:6[1]Chediremodunque?Continuiamoarestarenelpeccatoperchabbondila
grazia?[2]assurdo!Noichegisiamomortialpeccato,comepotremoancoravivere
nelpeccato?[3]OnonsapetechequantisiamostatibattezzatiinCristoGes,siamo
statibattezzatinellasuamorte?[4]Permezzodelbattesimosiamodunquestatisepolti
insiemealuinellamorte,perchcomeCristofurisuscitatodaimortipermezzodella
gloriadelPadre,cosanchenoipossiamocamminareinunavitanuova.[5]Seinfatti
siamostaticompletamenteunitialuiconunamortesimileallasua,losaremoanchecon
lasuarisurrezione.[6]Sappiamobenecheilnostrouomovecchiostatocrocifissocon
lui, perch fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non fossimo pi schiavi del
peccato.[7]Infattichimorto,ormailiberodalpeccato.[8]Masesiamomorticon
Cristo,crediamocheanchevivremoconlui,[9]sapendocheCristorisuscitatodaimorti
nonmuorepi;lamortenonhapipoteresudilui.
In questo passo sono presenti molteplici temi della cosmologia Cristiana,ovvero, il
peccato,ilbattesimo,larisurrezione.GesCristonell'attodellacrocifissioneedella
risurrezione.Risurrezionechenonsolounaprospettivaescatologica,maancheuna
prospettiva esistenziale, potremmo dire quotidiana. Nell'atto di scegliere Cristo si
scegliedimorireinluiperrisorgeresempreinlui.
Parlandodella trasmissionedella parola,cisiamoresicontochenoninterpretare le
Scritture significa "ucciderle", significa interrompere il flusso dinamico della
trasmissionediquellochevuolessereunveicolodisalvezza.SalvarsiinCristo,come
scriveS.PaolochesignificatohaperunCristiano?Vederelapropriasalvezzainun
uomochehapersolapropriavita,sembra,unparadosso.Tuttaviaaccettareilsacrificio
di Cristo e credere nel mistero della sua risurrezione sono i passi primari che un
credente deve compiere. Figure come Giuda, Pilato, i Farisei, sono tutti simboli
funzionalialdisegno"divino".Cristoconsapevoledicichegliaspetta,nonfanulla
persfuggiredaquellochecredesiailsuoscopo:redimeregliuominiedannunciarela
nuovaAtorah.Panikkarsottolineacomel'andarviadiCristosianecessarioperlavita
stessadelCristianesimo:
E'benechesenevada,altrimentilofaremmore,ciounidoloolovorremmofissare
in concetti, in contenuti intellettuali; faremmo un sistema del suo insegnamento, lo
imprigioneremmonellenostrecategorieesoffocheremmoloSpirito33.

EbenecheCristosenevada,questoandarviahaunsensodogmatico.Ildogmauna
costruzione paradossale: due tesi in contraddizione tra loro vengono accostate e
vengonofattecoesisterenelmedesimo asserto.Ilparadosso,inquestocaso,sta nel
perderelavitapergarantirelavitadelpropriomessaggioedellapropriafigura.Cristo
33

Lapienezzadell'uomo.UnaCristofania,Op.Cit.

deveandarviaaltrimentil'uomonefarunRe,lofermerinconcetti,soffocheril
proprio spirito. Crediamo che Cristo debba necessariamente restare nella storia una
figuradogmaticamenteparadossale,figuraincuiilfinitoel'infinitocoincidono,figura
in cui il permanente e l'impermanente coesistono in un paradosso senza alcuna
soluzione,senoninunprofondoattodifede.

3.5.Ilcristianocomepontetrascetticismoemistica
Vorremmospiegareilsensodiquestotitolo,potrebbesembrareunpo'iperboliconella
suaforma. Primaditoccareinmododirettoiltemadelperdono, riteniamogiusto
soffermarcisulterrenosucuiilperdonocresce.Noinonpensiamosiapossibileeforse
neanche giusto affrontare un argomento religioso in modo schematico ed
eccessivamenteconcettualepoichvisempreilrischiodimettereinombracoloroche
ascoltano e vivono il messaggio religioso. Si racconta che S. Tommaso D'Aquino,
l'autore di una delle opere fondamentali per il cristianesimo: La Summa Teologia,
parlandoconilproprioabatedelsuolavorodicesse:"tuttapagliadabruciare".L'uomo
che afferma ci l'uomo che ha analizzato ogni aspetto del credo Cristiano,
dall'esistenzadiDioaipeccati,suogniargomentohaportatolasuariflessioneelasua
penna.Nellostessotempohalacapacitdicomprendereilmessaggiodiumiltedi
semplicitintrinsecoalmessaggiodiCristo.Unaltroautorechefadelloscetticismola
forza che lo guida verso Dio S. Agostino; un altro dei pilastri dottrinali del
Cristianesimo.S.Agostinononsmisemaididubitareed'interrogaresestesso,opere
come il "De Anima" sono illuminanti al riguardo. Il rapporto tra scetticismo e
Cristianesimosonointeressantiemolteplicinellastoriadelpensierooccidentale,maci
chequic'interessasottolinearelapresad'atto,nascentedalloscetticismo,dellapropria
finitudinesiagnoseologica,siaesistenziale.Questodatounodeipicaratterizzantidi
unprofilo"ideale"diquelcredentedanoiindicatoneltitolo.
L'altroterminecheabbiamodecisod'inserireneltitoloponte:questotermined,
crediamo,ilsensoditensionetrafinitudinedell'uomo,caratterizzatadallaprospettiva
scettica, e prospettiva mistica. Attenzione, per, non questa una triade dialettica:
atteggiamentoscettico,tensioneversoDio,unioneconDio.Pernoiitremomentinon
esistono. Neanche crediamo esista un sistema da conoscere per raggiungere un
determinato scopo. L'esperienza di Dio una esperienza unica quale non richiede
nessunaspiegazione,sarebberiduttivaedinutile.Cisonotantipassidellaletteraturache
narranoquestaesperienza,tuttifannol'esperienzadellalimitatezzadellinguaggio.Ma,
unpassodiS.Agostinoparticolarmentebellopernoi:
Nella nostra casa c'era un piccolo giardino, e noi usavamo di esso come di tutta
l'abitazione perch il padrone che ci ospitava nonvi risiedeva. L mi port la mia
agitazioneinteriore,perchlnessunoavrebbepotutointromettersinellaviolentalotta
cheavevointrapresocontromestesso;ioancoranonsapevocomenesareiuscito:solo
tulosapevi.Stavoimpazzendoperrinsavire,stavomorendopervivere,consciodella
mia malvagit e inconsapevole di quanto buono sarei diventato dopo. Dunque mi
appartainelgiardino,eAlipiomisegupassopasso:anchesec'eralui,iocontinuavoa
sentirmi solo.Macome avrebbe potutolasciarmi soloinquellostato?Cisedemmo
nell'angolopiremoto.Iofremevoederoindignatocontromestessopernonessere
intentoallatuavolonteall'alleanzaconteDiomio,mentretuttelemieossagridavano
perchmidirigessiversoquellatuavolontequell'alleanza,elevandonealcielolelodi:

adessenonsiarrivanconlanavenconlaquadrigaeneppureapiedi,anchesela
distanzafossebrevecomequellaesistentetralacasaeilluogodoveeravamoandatia
sederci.Sial'andarvi,infatti,esial'arrivarvinonaltrocheunaquestionedivolont,
madiunavolontforteerisoluta,nonstrascicantequael,mezzoferitanellalottadi
unapartedisancorainpiedi,conl'altraparteaterra.34
QuesterigheraccontanolasofferenzacheilSantoprovanell'avvicinarsiallaveritche
stacercandodatempoormai.Haattraversatoevissutoloscetticismo,ilneoplatonismo,
ilmanicheismo,tutteesperienzeutili,tuttavianonriuscironomaiadargliserenite
pace.S.AgostinotrovinCristocichevoleva,trovnellaCroce,intesacomesimbolo
tra l'immutabile ed il mutabile, ci che cercava e desiderava. Quando parliamo di
tensionetrascetticismoemistica,intendiamoproprioquestotravaglioesistenziale:non
vipuessere,potremmodire,unatteggiamentomisticosenonviunatteggiamento
scetticosusestessi.Nonsempre,anziraramente,loscettico,coluichedubitasuse
stessosullepropriefacolt,halaconsapevolezzacheildubbiolocondurrversouna
verit,comequisembraessereperAgostino.Nonsempreildubbiopremessadella
veritalcunevoltedomandachetrovasolosilenzio.
Soffermiamoci su questa domanda senza una risposta. Attingiamo ai Vangeli e
cerchiamounafigurachesimbolicamentepossaraccontarcidiunuomocheponeun
dubbio ed apparentemente non trova risposta. Stiamo parlando di Pilato, il quale
potrebbeessereinterpretatocomecoluichenoncapiscelasituazione,comeilvigliacco
chenonvuoleentrareinquellastoriatraEbrei.Potremmo,per,vederloanchecomeun
uomo, forse, pi "umano" di tante altre figure nei Vangeli. Ecco il passo da cui
dobbiamopartire:
Gv.18[33]Pilatoallorarientrnelpretorio,fecechiamareGeseglidisse:"Tuseiilre
deiGiudei?".[34]Gesrispose:"Diciquestodateoppurealtritel'hannodettosulmio
conto?".[35]Pilatorispose:"SonoioforseGiudeo?Latuagenteeisommisacerdotiti
hannoconsegnatoame;checosahaifatto?".[36]RisposeGes:"Ilmioregnonondi
questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero
combattutoperchnonfossiconsegnatoaiGiudei;mailmioregnonondiquaggi".
[37]AlloraPilatoglidisse:"Dunquetuseire?".RisposeGes:"Tulodici;iosonore.
Perquestoiosononatoeperquestosonovenutonelmondo:perrenderetestimonianza
allaverit.Chiunquedallaverit,ascoltalamiavoce".[38]GlidicePilato:"Checos'
laverit?".
Possiamo osservare due momenti in questo passo: il primo in cui Pilato pone una
questioneaderentealsuoruolo:"seituunRe?chiedePilatoaGes,questaquestione
cruciale per costruire una eventuale accusa nei suoi confronti. Ges non d una
rispostadiretta,cheforsel'avrebbeancheaiutato,macercadiaiutarePilato. Tuttala
vita di Ges ha uno scopo salvifico, anche negli episodi pi duri che gli vengono
attribuitiilsuoscopoquellodisalvareenondicondannare.Stapermorire,nonha
nessunaintenzionedisalvarsi,potrebbeaccelerareilprocessoautoaccusandosi,invece,
rispondeconunlinguaggioprofondamenteironicoaPilato.Ciricordaunpo'ilmodo
concuiSocratesidifesealsuoprocesso,entrambelefigurenonfannonullapersalvarsi
mafannodituttopersalvareglialtri.Potremmodire:Gessocraticamenteponeuna
questionealladomandadiPilato:seituchedicichesonoReoppuretistatodetto.
34
S.AgostinodiIppona,LeConfessioni,introduzione,traduzioneenoteacuradiAldoLandi.Ed.
PaolinequartaedizionerivedutaCopyrightFIGLIEDISANPAOLO,1987LibroVIII.Cap.8

Successivamente, senza aspettare una risposta, evidenzia l'aporia di questa


posizione,ovvero,seilmioregnofossediquestaterraimieiservitorimiavrebbero
protetto.Pilatononhapiappiglisuquestofronte,qualsiasicosadicaormaipostain
contraddizione. Poi il piano del dialogo fa un salto: "io sono venuto per rendere
testimonianzaallaveritechidallaveritascoltalamiavoce".Lafrasenoncerto
intuitiva,selaprecedenteaffermazioneavevalasciatoPilatoperplesso,lasecondalo
gettaneldubbiopiassoluto.Possiamospingerciadimmaginarel'espressivitdelsuo
voltodopounataleaffermazione,forsehareagitoconsarcasmo,vedendoinquell'uomo
unpoverofanatico,forse,lareazionediPilatopuessereinterpretataancheinunaltro
modo:sentiredaunuomocheluitestimonedellaverittoccaunadellecordepi
profondedellospiritoumanochetendeversod'essa.Pilatointuttalasua"umanit"non
capisceleparolediGes eglichiedeconrassegnazione:"checos'laverit?". La
rivelazionedelCristianesimohainquelsilenzioilsuopuntopimisticoe,nellostesso
tempo,drammatico.Inquestosilenzioilfinito,rappresentatodaldubbiodiPilato,e
l'infinito,rappresentatodalsilenziodiGes,siuniscono.
LamisticaCristianahaunastoriariccaacuinonsipunonattingeretrattandodiquesta
religione. Sarebbe, probabilmente, un errore riservare questa manifestazione dello
spiritoapochi;vederelamisticacomeunaepifaniaesotericaci chechihapaura
dellamisticavorrebbechetuttipensassero.Forse,lamisticatratteggiaunprofiloumano
pi "vero" di quello che molta teologia ha fatto e in parte fa. Uno dei maggiori
esponentidellamisticacristianaEckhart,acuiattingeremoduranteilnostrolavoro
pivolte.Propriounsuopassocalzantesulsensodelsilenzio:
PercidiceSant'Agostino(6):...lacosapibellachel'uomopudirediDio,tacere,
perlasaggezzadellainteriorericchezza.Taci,dunque,enonborbottaresuDio,perch,
seborbottisudilui,dicimenzogneecommettipeccato.Sedunquevuoiesseresenza
peccatoeperfetto,nonborbottaresuDio!Neppuredevivolercomprenderequalcosadi
Dio,perchDioaldisopradiognicomprensione.Unmaestrodice(7):Seavessiun
Diochesipucomprendere,nonloriconoscereiperDio!Setucomprendiqualcosadi
Dio,eglinonnientedici;enelfattodicomprenderequalcosadiDio,tuincorrinella
nonconoscenzae,pertalenonconoscenza,nell'animalit.Infatti,cichenellecreature
senza conoscenza, animalesco. Se dunque non vuoi diventare animale, non
comprenderenientediDio,cheinesprimibileinparole!Ah,comedevofareallora?
Tudevisfuggirecompletamentealtuoesseretuo,efondertinelsuoesseresuo,ecosil
tuo tuo nel suo suo deve diventare completamente un mio, in modo da conoscere
eternamenteconluiilsuoimmutabileessereincreatoeilsuoindicibilenulla35.
Il passo di una notevole ricchezza semantica. Si potrebbe scrivere un lavoro
voluminososolosuquesterighe,cercandodicapirecichevoglionoraccontarcieci
chec'invitanoasentire.UnodeimiracolifondantidiGesstaproprioinquelsilenzio.
Seunmiracolo haunsensosimbolico, oltre chestrettamente materiale, allora quel
silenziopu,crediamo,esserevistocomeunmiracolo,intendendoconquesto,ciche
hacomesuounicoscoposalvarel'uomodandogliunapossibilit. Inquestocasola
possibilitdicapirechenonpucapire,lapossibilitdiliberarsidaquellapartedis
chegliimpediscediraggiungerequelmiodicuiparlaEckhart.
Sequestaunapossibilitd'aperturachel'uomoha,qual'lacondizioneesistenzialeda
cuiparte?Comprendendolacondizione delluomo capiremoancheisuoisforziper
venirnefuori.NeiVangelipossiamoleggereunadefinizionemoltocomplessa:
35

M.Eckhart,A.c.diM.Vannini,SermoniTedeschi,Ed.Adelphi1985,Sermone34.

Mt.8[19]Alloraunoscribasiavvicineglidisse:Maestro,iotiseguirdovunquetu
andrai.[20]GlirisposeGes:Levolpihannolelorotaneegliuccellidelcieloiloro
nidi,mailFigliodell'uomononhadoveposareilcapo.
Doveposareilcapo,l'espressionenellostessotempodelicataeforte.Leparoledi
Gesnonsonorivolteadundeterminatotipod'uomini,adunadeterminatarazza,ma
ungiudiziosullacondizionedituttigliuomini,anchesullapropria.Cunpassonelle
SacreScrittureincuiemergelaspettoumanodiGes:
Mt.26[38]Disseloro:"Lamiaanimatristefinoallamorte;restatequievegliatecon
me".[39]Eavanzatosiunpoco,siprostrconlafacciaaterraepregavadicendo:
"Padremio,sepossibile,passidamequestocalice!Pernoncomevoglioio,ma
comevuoitu!".InquestaesclamazioneGesmanifestailsuoessereancheuomo,un
uomochechiedealPadred'allontanaredaluiquelcalice.Forsequestaunadelleparti,
chelatradizionecihadonato,incuilacondizioneantropologicadiCristosimanifesta,
non comeesclusivamaterialit,macomeaperturaversoquellocheilfenomenologo
Ottohadefinitoiltotalmentealtro.Altrodifrontealqualel'apofatismorestal'unicavia
possibile.
Macomesiconciliaconl'ortoprassiquestoapofatismochedescriveunatteggiamento
spirituale del credente? L'apofatismo, dobbiamo specificare, pu essere una
conclusione, che apre una prospettiva, ma non pu essere una categoria a priori.
Ovviamentesipudecideredinonporsinessunproblemaneiriguardidel"totalmente
altro";potremmodiscuteresel'uomocomunquesipongalaquestionetrovandopervie
diverse, tuttavia questo aspetto non c'interessa qui. L'apofatismo un momento
religiosoeviveinunacosmologiareligiosa.NelCristianesimo,potremmoosservare
chenonmancanoriti,preghiere,iVangelisonoricchidiinsegnamentidivereeproprie
indicazionimorali.Ma,lamoralesolounmomentoneiVangelipotremmodirenel
Cristianesimoeanchelamoralesubordinataallasalvezza.Vedremocomelosfondo,
loscopo,diogniindicazionediCristodirettoadindicareunaviachepossasalvaregli
uomini.ManonsipuprivareilkerygmaCristianodellasuaprassi:essafunzionale
allasalvezza,malasalvezzafunzionaleadessainunrapportoreciproco.
Laprassiinunacosmologiareligiosaparticolarmentepericolosa:necessariaper
farsicheunapraticareligiosasiatale,tuttaviapuessereunostacoloproprioverso
quelfinechelaprassistessasiposto.Senelpropriooperareluomohalapresunzione
diaveracquisitoqualchemeritoparticolare,ecco,chequestodiventailmomentodi
maggiorallontanamentodallaVia.ComepossiamoleggereinMarco:
Mc.9[33]GiunserointantoaCafarnao.Equandofuincasa,chieseloro:"Dichecosa
stavate discutendo lungo la via?". [34] Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano
discussotralorochifosseilpigrande.[35]Allora,sedutosi,chiamiDodiciedisse
loro:"Seunovuolessereilprimo,sial'ultimodituttieilservoditutti".[36]E,preso
unbambino,loposeinmezzoeabbracciandolodisseloro:[37]"Chiaccoglieunodi
questibambininelmionome,accoglieme;chiaccoglieme,nonaccoglieme,macolui
chemihamandato
Seunovuoleessereilprimo,dev'essereultimo;nonsolo,l'espressioneultimoviene
rafforzatadaquelladiservo.Ildiscorsodauncertopuntodivistaparadossale,siamo
abituatiadunsempliceconcetto:sevuoiessereprimonondeviavernessunomigliore
di te. La nostra cultura deve al Cristianesimo, ma non solo adesso, la formazione

dell'attualeconcettodipersona.
Noioggiutilizziamoilterminepersonainsvariaticontesti,tuttaviaessohaunalunga
storiaallepropriespalle.Noinonaffronteremolemoltepliciproblematichechequesto
termine cela in esso, ovvero, la sua storia, le sue molteplici matrici, tra cui, forse
prevalenteperlasuaformazione,viilCristianesimo.Ilconcettodipersona,crediamo,
contengauna"malformazione":osservandol'espressioneutilizzatadaGes:"chivuole
essereprimotravoisifacciaservoedultimoditutti".Questoassertovieneadessere
oggiunodeipilontanidallanostraculturaesociet.Senzadelmoralismoastrattonon
unafalsitosservarechelacompetitivitunodeiparametrieducativiprevalenti.
L'affermazionepersonaleconsiderataunvalore,cichefariflettereeosservarecome
ilconcettodipersonasianatodalCristianesimoenellostessotempoabbiadegliaspetti
cheloallontananodaesso.Questacontraddizionenonscevradiproblematicheche
toccanolanaturastessadelladefinizionediCristianesimooggi.Siamocospredisposti
adinterpretarelasocietsecondolacategoriadipersona,comeindividuoautonomo,
chequandoleggiamoilpassoincuiGesabbracciaunbambinoattribuiamoaquesta
figuraun'importanzachenonhainquelcontesto.Gessiconfrontaeparagonaadun
bambinononperesaltarnel'ingenuit,l'innocenza,ecc.ma,perindicareinluilafigura
dellasocietpidebole,senzadiritti,unultimo.
IlprofilodelCristianosicaratterizzaperunnonprofilonelnonaffermareilproprioego
adiscapitodeglialtri.Riportiamounodeipassaggipicelebridelcorpuscristiano,
ovvero, Le Beatitudini. Il Discorso della Montagna ci dona un profilo ideale del
cristiano:
Mt. 5.[1]Vedendo le folle, Ges sal sulla montagna e, messosi a sedere, gli si
avvicinaronoisuoidiscepoli.[2]Prendendoalloralaparola,liammaestravadicendo:
[3]Beatiipoveriinspirito,perchdiessiilregnodeicieli.[4]Beatigliafflitti,perch
sarannoconsolati.[5]Beatiimiti,percherediterannolaterra.[6]Beatiquellichehanno
fame e sete della giustizia, perch saranno saziati. [7]Beati i misericordiosi, perch
troveranno misericordia. [8]Beati ipuri dicuore, perchvedranno Dio.[9]Beati gli
operatoridipace,perchsarannochiamatifiglidiDio.[10]Beatiiperseguitatipercausa
dellagiustizia,perchdiessiilregnodeicieli.
Questo ideale ritratto del Cristiano che stiamo tracciando trova nel Sermone della
montagnalasuatavolozzadeicolori.Dopoavervistol'atteggiamentoscetticodell'uomo
in rapporto alla sua potenzialit mistica, vediamo come in questo passo i tratti del
Cristianosianomarcati.Cisonodelleparolechecicolpiscono,ovvero,afflitti,miti,
poveriinspirito,misericordiosi.Ogniespressioneununiversodisensochecisiapre.
Eichardscrive:
(Beatisonoipoverinellospirito,loroilregnodeicieli.
Tuttigliangeli,etuttiisanti,etuttocichenato,devetacerequandoparlaquesta
eternasapienzadelPadre,perchtuttalasapienzadegliangeliedituttelecreatureun
puronulladifronteall'abissosenzafondodellasapienzadiDio.36
Unabissosenzafondo,ilmisticotedescoutilizzaquestaespressioneper cercaredi
descrivere ci che il Sermone della montagna pu donare. Ogni verso ripete
l'esclamazionebeati,aggiungendoaquestaparolaunaspecificacaratteristica.Ipoveri
inspirito,un'espressionechecolpancheEckhart,forse,questaespressioneracchiudeil
36

Sermonitedeschi,Op.Cit.,Sermone16

nucleo del Cristianesimo e di conseguenza la linea principale da seguire per un


cristiano. Lospiritopuessereinsondabile,misterioso,sconosciuto,mapoveronon
dovrebbeesserlomai.
La tradizione cristiana, ereditandolo dal platonismo, fa del dualismo una sua
caratteristica teoretica ed antropologica. Il vedere nella carne il simbolo della
decadenza,dellacorruzione,delpeccato,dicontro,vederenellospiritocichepermane,
cichepuaspirareaDio;sonoquestedueposizioniclassichedelpensierocristiano.
Dobbiamofareunariflessione:selospiritopostocomelapartedinoichectrascende,
nonlapartedinoichecideveschiacciareedeveschiacciarci.Lospirito,secondoci
chevienedettoqui,nonsipumanifestare senonattraverso lapovert.Iltermine
povertnonlegatostrettamenteadunadimensionemateriale,lapovertdicuiquisi
parlavaoltrelaschiettamaterialit.Pensiamochedietroilterminepoverosicelinoaltri
volti,ovvero,lamitezza,lamisericordia,lacarit,tutticomportamentiomotidello
spirito strettamente collegati al perdono. Continuando a leggere le beatitudini ci
possiamo soffermare su due affermazioni di Ges: la sete della giustizia e l'essere
operatoridipace. Soffermiamocisuquestedueaffermazioni.Notiamocomesiparli
neglialtriversidivirtodideterminatecondizioniesistenziali,eppurecisonoduetra
questiversichesembranodirequalcosadidiverso,ovverosembranoesortareallapacee
alla giustizia. Ges sta parlando a degli uomini e va oltre a dare delle indicazioni
"generiche"sullavirtdellamitezza.Ilpassogettaunponte,omeglioleparolediGes
gettanounponte, tracichelospiritodev'essereecichel'uomodevefare.Quella
famedigiustiziastrettamentelegataallafamedipace.Operareperlapacenecessita,
dapartedell'uomo,ilfarsiultimo,ilfarsiilpidebole.IlSermonedellamontagna,
forse,destinatoadinterrogarelecoscienzenellastoriaenonhapersonulladituttoil
suopotenzialeeretico.RiportiamounpassodiBenedettoXVIcheanalizzacomele
beatitudinisianounkerygmaattuale:
Forsequalcuno diventa beato everr riconosciuto come giustodaDioperch ha
rispettatosecondocoscienzaidoveridellavendettadelsangue?Perchsiimpegnato
conforzaperlaenella"guerrasanta"?
Operchhaoffertoinsacrificiodeterminatianimali?Operchharispettatoabluzioni
rituali o altre osservanze religiose? Perch ha dichiarato norma di coscienza le sue
opinionieisuoidesiderieinquestomodohaelevatosestessoacriterio?No,Dioesige
ilcontrario:esigeilrisvegliointerioreperilsuosilenziosoparlarci,chepresentein
noiecistrappaallemereabitudiniconducendocisullaviadellaverit;esigepersone
che"hannofameesetedellagiustizia"questalaviaapertaatutti;laviache
approdaaGesCristo.37
Averfameesetedellagiustizia,significaancheaccettarediessereperseguitatiinsuo
nome. L'ultimo verso delle Beatitudini particolarmente forte poich vengono visti
comebeaticolorocheverrannoperseguitatipercausadellagiustizia. Questiversici
diconocheaverefameesetedellagiustiziasignificaessereoperatorinellapace,tuttavia
questa condizione non una condizione di comodo e di beatitudine, ma una
condizione diperseguitati. Possiamo notare unacontraddizione: beati e perseguitati,
sonoduecondizioniantitetichesottovariaspetti.Lacondizionedibeatodiversadalla
condizionedibeatitudine:IbeatidicuisiparlanelSermonedellaMontagnanonsi
trovanoinunacondizionedibeatitudine,mainunacondizionediperseguitati.Sesid
unaprospettivaescatologica,presentenelCristianesimo,allacondizionedibeatiallora
37

Benedettosedicesimo,GesdiNazareth.Op.Cit.cap.4.

sipudirechedallacondizionedibeatisivivrinunacondizionedibeatitudine.
Possiamo percorrere i vari raggi della ruota, ovvero,quello della condizione finita
dell'uomo,quellodellapotenzialitmistica,quelladell'interpretazionedellaparola,ma
tuttiiraggiciportanosemprenellostessopunto:quellodellasceltadilasciaretutto.
SenzaperdersiininutiliparoleeccocomeriportaMatteoquestoattodecisionale:
Mt.10[38]chinonprendelasuacroceenonmisegue,nondegnodime.[39]Chiavr
trovatolasuavita,laperder:echiavrperdutolasuavitapercausamia,latrover.
L'uomo descritto nelle Beatitudini non un vincente, un uomo che ha deciso di
perderelapropriavitaperguadagnarladaunaltropuntodivista.Anchese,crediamo,
bisognafareattenzioneanoncadereneltranellodelproprio"ego",perutilizzaretermini
teologici,neltranellodelpeccato.credendo,mainquestocasopiun'illusione,che
comportarsiinuncertomodo,seguendoallaletteracichesidicenellebeatitudini,ci
garantisceomegliocigarantir lacondizionedibeatitudineeterna.Laquestionesi
potrebberisolverefacilmenteteoreticamente,ovvero,potremmoaffermarecheuna
contraddizione definirsi o credere d'essere beati per ottenere la condizione di
beatitudine.Ma,concretamentecosasignifica,nellaprassiquestariflessionenon pu
proporsi,inffatti, ogniparolasoloilprodottodellanostramentechegiocaconse
stessa,alloracosasuccede:il kerygmacristianoaffermacheuncertocomportamento,
comeinsiemedivirt,midarlavitaeterna,perchnondovertentare.Potremmodire,
seguendoPascal,chevalelapenascommetterecheesisteunacondizionedibeatitudine
ediconseguenzavalelapenacomportarsiinundeterminatomodo.Ma,forse,dalla
perdita di cui si parla nel Cristianesimo si pu trarre qualcosa di diverso di pi
profondo:liberarsianchedall'illusionediaverperso.
Osserviamoiverbichesiutilizzanonellebeatitudini:lamaggioranzadeiversial
futuro(Mt. ver. 49) e due versetti sono al presente: (Mt. Ver: 4 e 10). La scelta
dell'autore di porre l'uso del tempo presente al primo ed all'ultimo versetto
interessante:traquestidueversivisonounaseriediversiconiltempofuturoenessun
versoalpassato.Seavesseutilizzatoilpassato,ovvero,"beaticolorochesonostati
miti,oppure,beati,colorochesonostatiafflitti,ilsermonedellaMontagnaavrebbe
perso gran parte del suo interesse esistenziale ed esegetico. Verrebbe meno, con
l'utilizzo del tempo passato, ogni tensione spirituale, che di contro, presente con
l'utilizzo dei tempi presente efuturo. Riflettiamo suun altro aspetto,ovvero, non si
utilizzasoloilfuturo,ilSermonenonsolounelencodiregoledaseguireperottenere
qualcosa,comeabbiamoscritto,maladescrizionediattioperantinelpresenteetesi
versoilfuturo.
IlritrattodelCristianosicaratterizzatocomeunoperantenelpresenteetesoversoil
futuro. La dimensione pratica del credente assume, proprio dal Sermone della
montagna, un ruolo centrale e prevalente su gli altri aspetti. Ma, la questione
dell'incidenzadellapropriaoperainvistadellapropriasalvezza, unproblemache
attraversa tutta la storia del Cristianesimo. Lo scisma pi grave vissuto nel
Cristianesimosiebbe,anche,suquestopunto,ovvero,ilruolochel'uomohaperla
propria salvezza. Ovviamente stiamo parlando dello scisma di Lutero del XVI sec.
Luteroafferma,insintesi,chel'uomosalvononperquellochepotrfareperlesue
opere,masalvopergraziadiDio,perquellachedenominatapredestinazione.
Mentreperilcattolicesimol'uomopucontribuireconilpropriooperareallapropria
salvezza. La questione molto articolata e anche molto "umana" e, forse, poco
interessantedalpuntodivistadellafedecomealtradimensione,altraapertura.
Laprirsi verso la fede nelle religioni si manifesta attraverso dei riti, uno dei pi

ecumenicilapreghiera.NelCristianesimoviunapreghierafondante,ovvero,ilPadre
nostro.Soffermandocisuquestapreghieracomincerilnostropellegrinaggiosulenel
perdono.

3.6.Padrenostroinsegnaciilperdono
Siamogiuntialcuoredelnostrolavoro,ovvero,ilperdono.Tuttocicheabbiamovisto
finoaquestopuntodiversodalperdono,mainstrettarelazioneadesso.Abbiamo
dettochetrattarediuntemareligiosoestrapolandolodatuttocicheviattorno
alcunevoltenecessario,mararamentesinonimodicompletezza.Perutilizzareuna
metafora:trattarediunargomentoall'internodiunacosmologiareligiosacomeentrare
inunasaladispecchi,possiamoancheosservarneuno,maglialtrispecchidellasalasi
rifletterannoinessoediventadifficileosservarneunosingolarmente.Ancheadessoche
siamo giunti al perdono, possiamo osservarlo, ma ci accorgiamo che osservando il
perdonofenomenicamentestiamoosservandoanchealtro,ovvero,lacarit,l'amore,la
gratuit,lacompassione,chealorovoltaosservanoaltro.Perquestoaffronteremoil
temadelperdonoparlando,anchedialtro,chepoialtronon.
Qualcunohadetto:madiunDioimmobile,estraneoallastoria,cosamenefaccio?cosa
menefacciodiunDiodifrontealqualenonpossoinginocchiarmi?Nellareligione
Cristiana,come in altre, la preghiera quell'atto, quel gesto, che racchiude tutto il
paradosso di una vita religiosa. La preghiera un buco nero nella nostra vita, un
momentoincuil'uomosirivolgeadaltroenellostessotempoas. Lapreghierasi
componedigestieparoleedisilenzi.Lapreghieranonunattodiesibizione,essaun
attoriservato,quasisegreto,comesileggeneiVangeli:
Mt.6[5]Quandopregate,nonsiatesimiliagliipocriticheamanopregarestandoritti
nellesinagogheenegliangolidellepiazze,peresserevistidagliuomini.Inveritvi
dico:hannogiaricevutolalororicompensa.[6]Tuinvece,quandopreghi,entranella
tuacamerae,chiusalaporta,pregailPadretuonelsegreto;eilPadretuo,chevedenel
segreto,tiricompenser.
Ilpassodiunagrandedelicatezza,ognidettagliocuratodall'autoredelVangelo.
Quandopregate,edeccol'analisidelmomento,nonsiatesimileagliipocriti.L'ipocrisia
sta nel fare qualcosa per essere visti, per essere ascoltati, per essere considerati, la
preghieranonesibizionenonunamanifestazionedelnostroegochedevetoccaregli
altri.
Osserviamo i due luoghi menzionati in cui gli uomini esibiscono il loro atto di
preghiera:lesinagogheelepiazze.Questiduesitisonoiluoghiincui,all'epoca,gli
uominisiriunivano,quindiipostidimaggiorvisibilit.Oggisipotrebbeaggiungerea
queidueluoghitantialtri,l'interosistemadeimezzid'informazione,lestessechiesenon
nesarebberoassolutamenteesenti.
Ecco,lapartepiprofondadelpasso:"ritiratevi,entrateinunastanza,chiudetelaporta
epregate.Quandodiciamochelapreghieraunbuconero,troviamoinquesteparoledi
Gesunaconferma.Quelritirarsiperentrareinunastanzasignificasimbolicamente
usciredalmondo,fattod'impegni,difatiche,didistrazioni,disvaghi,lasceltadella
preghieraunasceltaestraniante.PotremmoosservarechenelCristianesimo,comein
altre religioni, nonmancano preghiere digruppo,anziforsesonoprevalenti. Allora
perch c' un invito a pregare da soli? Sembrerebbe un invito anti comunitario,
potremmo anche dire anti religioso, se con religioso intendiamo un credo che si

manifestaattraversounacomunitedelleistituzioni.ProbabilmenteleparolediGes
hanno un ulteriore significato, ovvero, quel chiudere la porta significa fermare la
propriamente,ipropripensieri,noncurarsidellapersonacheciaffianco,perch,se
anchelaltrofarcomenoi,noncisarannouominichepregano,maunapreghieradi
uomini.
Selapreghieraraggiungequestadimensionedisegreto,lilPadrechevedenelsegreto
ci ascolter. Il Padre vede nel segreto un'espressione molto antropomorfica e
complessa.Lapreghieranonunarichiesta,comescritto,nulladicichedesideriamo
ignotoachirivolgiamolenostrepreghiere.Gesafferma:"sevoletecheilPadrevi
accontenti voi dovete pregare senza alcuna velleit di esibizionismo e senza alcuna
pretesadichiedere.Per,possiamo,leggerecheviiltermineaccontentare.Incosa
consistequestoessereaccontentatidicuiquisistaparlando,sembrerebbesmentiretutto
ildiscorsocheGesstessofa. Pregareperessereaccontentatipotrebbeesserevisto
comeunatteggiamentoipocrita. Per,primasiparladelPadrechevedenelsegreto,
quelvederenelsegretolarelazionechesicreatracoluichepregacoluiche
"l'oggetto"dellanostrapreghiera.Nell'istanteincuiilPadrevedenelnostrosegretonon
vi pi nessuna differenza tra "io" che prego e il padre che ascolta. L'essere
accontentati,forse,staproprioinquestaunioneenoninunchiedereperottenere.
Sequestol'atteggiamentoacuitenderenell'attodipregare,possiamochiederciche
parolesipossonodireinunapreghiera.Laquestionepotrebbesembrarebanale,ma
proprio quella che i discepoli rivolgono a Ges, quando gli chiedono d'insegnare a
pregare:
Mt.6[9]Voidunquepregatecos:Padrenostrocheseineicieli,siasantificatoiltuo
nome;[10]vengailtuoregno;siafattalatuavolont,comeincielocosinterra.
[11]Daccioggiilnostropanequotidiano,[12]erimettianoiinostridebiticomenoili
rimettiamoainostridebitori,[13]enonciindurreintentazione,maliberacidalmale.
Suquestapreghierasonostatescrittemigliaiadipagine.Ogniparolastataanalizzata
filologicamente. Delle tante preghiere, il Padre Nostro quella che maggiormente
racchiudeilkerygmaCristiano.
Questapreghierarichiedeattenzionealleparole,maancheun'attenzioneaisilenzitra
unaparolael'altra.Sequestapreghierasipronunciasenzaisilenziperdedisignificatoe
diventaunaseriediparoleneancheparticolarmentebelle.Infatti,labellezzadiquesta
preghiera in ci che non dice, in quei silenzi, che sono aperture verso quel
totalmentealtro".
Leprimedueparole,Padrenostro,racchiudonoilprofondodesideriodiconversione
dellacreaturaalcreatore.Osserviamochenonsidice:padremio,ma"nostro";ancora
una volta nella religione Cristiana troviamo il concetto di annichilimento dell'Io.
Annichilimentochenonsinonimodiannullamento,ma,inquestocaso,intesocome
esaltazione della propria individualit che si realizza solo se si scioglie in quel
"nostro".Seavvienequestadissoluzione,haunsensopronunciarelaparolaPadre.La
parolaPadreperilfedelechelapronunciaconforto,nellostessotempovivonoinuna
solaparolalatrascendenzael'immanenza.Se,anzichPadre,sidicesseDio,l'elemento
immanenteverrebbetotalmentemeno.IlterminePadrehainsilterminefiglio, un
terminedeterminal'altroinunlegameindissolubile.Seguendoquestoragionamento,
potremmoosservarechesipotrebbe,anche,direCreatore.Ilterminecreatorehaun
senso in rapporto alla sua creatura. Ma, in questo termine manca qualcosa,ovvero,
quell'amoreidealecheilterminePadrehacons.NeiVangeliricorrevarievoltequesto

asserto:unpadreamaiproprifigli.
Successivamentepossiamoleggerelaparolacieli,riferitaal"luogo"doveviilpadre.
Inquestalocalizzazionenonvinulladiparticolarmenteesclusivo,infatti,tantealtre
religioni collocano Dio,ilCreatore, nelcielo.Questoluogocarico diun grande
simbolismoedoggettodiriferimentononsolopermoltecosmologiereligiose,ma
anchel'arteneattingeinvarieformeegradi.Questorivolgersiversoilcielohasenza
dubbiounsuosensoantropologico,mainquestocasoilsensoantropologicomessoin
relazioneconilsensodelPadre. Sembrerebbeun'affermazionediallontanamentoda
quelPadreche,nelversoprecedente,sembravacos"vicino".Ilterminecielo,sembra
quasivoler"scusare"l'usodelterminePadre.Nondaescludereuntalesenso,ma
cerchiamodicapirecheruoloricopresimbolicamenteilcielo.Ilcielocichenon
terra,manellostessotempoilcielononsarebbesenzalaterra.L'affermazione:"chesei
neiceli"nonvuoleescludere,crediamo,ladimensioneterrestre,ovvero,ladimensione
umana.
La successiva affermazione di particolare interesse: "sia santificato il tuo nome".
Ancoraunavoltainunsoloassertovivelatensionetracichetrascendeeciche
immanente.L'elementotrascendentevineltermine"santificato".Santificare,tragli
altrisensi,potrebbevolerdire:nonpronunciarevaneparolesucicheSantificato.
Ogniparola,ognidefinizione,nonavrebbealcunsenso.Possiamodefinireunoggetto,
possiamodefinireunnomespecifico,manonpossiamodirenullasul"nome".Iltermine
"nome" ci che tende verso ci che immanente e definibile, tuttavia, se
aggiungiamolaparola"santificato",comprendiamochequel"nome"diventaun"non
nome".
Ilrespirodellapreghierasifaprofondonell'affermare:"vengailtuoregno".Inquesto
punto la preghiera compie un balzo escatologico: col figlio comincia la sua opera
d'affidamentonellemanidelPadre;operachecontinuerneiversisuccessivi.Iltermine
regno,ovviamente,nonhanessunavalenzapolitica.Ilregnoquisinonimodisalvezza.
Ma,questoversoilprimoditreversi,dapronunciareinununicoeprofondorespiro.
Glialtridueversisono:"siafattalatuavolont","comeincielocosinterra".Inquesti
treversivituttaladinamica,trailfiglioedilPadre.Eckhartscrivedellebelleparole
sulla dinamica di questa preghiera che, proprio in riferimento a questo punto della
preghiera,assumonounulteriorebellezza:
Ierisedevoinunluogo,elpronunciaiunaparoletta,chescrittanelPaternostereche
suona:Siafattalatuavolont!Megliopersarebbe:Divengalavolonttua!:chelamia
volontdivengalasua,cheiodiventilui,questovuoldireilPaternoster.38
Questi tre versi hanno un doppio livello escatologico,ovvero, senz'altro presente
un'escatologiafutura,unmomentoincuiregner laGiustiziadiDioeilcredentesi
augurachequestomomentoarrivipresto.Nellostessotempovisonoilriferimentoalla
volont. Come scrive Eckhart: "quel sia fatta la tua volont andrebbe visto come
divengalatuavolont.Guardiamoilverbo"divenire" eriflettiamocomeessonon
rinviiadunmomentofuturo,maadunoattualechestadivenendo.
Il verso successivo una richiesta diretta al Padre: "dacci oggi il nostro pane
quotidiano".Dopoilrespiroprofondodeiprecedentiversi,lapreghierasiritiraincolui
che sta pregando,ovvero, inspirando il figlio chiede al Padre di dargli il Pane
quotidiano. IlPaneunaltrosimbolopresenteneiVangeli,essovienemoltiplicato,
spezzatoedistribuitonellultimacena,evieneancherichiestonellapreghierarivoltaal
38

Sermonitedeschi,Op.Cit.,Sermone11.

Padre.Intuttelereligioniilcibohaunsuosimbolismo,simbolismooggi,perquanto
riguardailCristianesimo,moltodifficiledavivere.IlPane,all'epocailnutrimento
base ed prezioso. Non simbolo di ricchezza e d'abbondanza, ma simbolo di
nutrimentoperilcorpoenellostessotempoperlospirito.IlfigliochiedealPadredi
averecicheilprodottodelsuolavoro:ilpane.
Isuccessiviversisiriferisconoalperdono,perch,d'essosiparlainquestopuntodel
Padrenostro.Infatti,inLucasipuleggeresempreinriferimentoalPadreNostro:e
perdonaciinostripeccati,perchanchenoiperdoniamoadogninostrodebitore,enon
ciindurreintentazione.
InquestopuntodelPadreNostro,ilfigliorivolgealPadreunarichiestadaiuto,ovvero:
PadredammilaforzadirimettereidebiticomeTulirimettianoi.Nonunarichiesta
pretenziosa,ilfigliononpretendecheilPadreglirimettaisuoidebiti,malopregadi
donargliilperdonoperpoterloasuavoltaridonare.Tuttavia,senonsivuole,rendereil
perdonoungiocodiricevere perpoidare,dobbiamocapire cosal'uomoriceve dal
Padre.Nonriceve ilperdono,maricevelaforzadiperdonare, forzacheglideriva
dall'averefedenelPerdonodelPadre.Sarebbetutt'altrocheedificantesupporrecheun
uomoperdonisolosevieneasuavoltaperdonato.Ilfigliononpuaverelacertezzadel
perdono,pusolochiederelaforzadipoterperdonareilproprioprossimo.Riportiamo
unpassodiMatteochemettealcentrodelperdonoilprossimo:
Mt.18[23]Aproposito,ilregnodeicielisimileaunrechevollefareiconticoni
suoi servi. [24] Incominciati i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di
diecimilatalenti.[25]Nonavendopercostuiildenarodarestituire,ilpadroneordin
chefossevendutoluiconlamoglie,conifiglieconquantopossedeva,esaldassecosil
debito.[26]Alloraquelservo,gettatosiaterra,losupplicava:Signore,abbipazienza
conmeetirestituirognicosa.[27]Impietositosidelservo,ilpadronelolasciandare
eglicondonildebito.[28]Appenauscito,quelservotrovunaltroservocomeluiche
glidovevacentodenarie,afferratolo,losoffocavaediceva:Pagaquelchedevi![29]Il
suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti
rifonderildebito.[30]Maeglinonvolleesaudirlo,andelofecegettareincarcere,
finoachenonavessepagatoildebito.[31]Vistoquelcheaccadeva,glialtriservi
furonoaddoloratieandaronoariferirealloropadronetuttol'accaduto.[32]Allorail
padronefecechiamarequell'uomoeglidisse:Servomalvagio,iotihocondonatotutto
il debito perch mihai pregato. [33]Nondovevi forseanche tuaverpiet del tuo
compagno,coscomeiohoavutopietdite?[34]E,sdegnato,ilpadronelodiedein
manoagliaguzzini,finchnongliavesserestituitotuttoildovuto.[35]Cosancheil
mioPadrecelestefaraciascunodivoi,senonperdoneretedicuorealvostrofratello".

QuestaparaboladelVangelohaunafortevalenza"pedagogica",poichvieneposta
un'analogiadicomportamenti:trailpadronecheperdonailservoedilservochenon
perdonailsuodebitore.Nonsideve,crediamo,trasportatidaun'esigenzaconcettualee
razionale,nonevidenziarelaprospettivaescatologicainsitanelCristianesimo.Ilsenso
stessodelpregareneverrebbemeno,ilcredentehafedenel"regnodiDio",credechein
undatomomentodellastoriavisarunarotturaechinonhamaiperdonatoilproprio
prossimononverrperdonato.
La richiesta rivolta al Padre d'essere rimessi i propri debiti, viene completata dalla
successiva: "liberaci dal male". In quest'ultimo verso del Padre nostro irrompe una
autoanalisiantropologicamoltoforte.InquestopuntodelPadrenostroilfigliochiedeal

Padredimutilarlo.Potrebbesembrareiperbolicoparlaredimutilazione,maleggiamo
cosascriveS.Paolo.
Romani7.[16]Ora,sefaccioquellochenonvoglio,ioriconoscochelaleggebuona;
[17]quindinonsonopiioafarlo,mailpeccatocheabitainme.[18]Iosoinfattiche
inme,cionellamiacarne,nonabitailbene;c'inmeildesideriodelbene,manonla
capacitdiattuarlo;[19]infattiiononcompioilbenechevoglio,mailmalechenon
voglio.[20]Ora,sefaccioquellochenonvoglio,nonsonopiioafarlo,mailpeccato
cheabitainme.[21]Iotrovodunqueinmequestalegge:quandovogliofareilbene,il
maleaccantoame.[22]InfattiacconsentonelmiointimoallaleggediDio,[23]ma
nellemiemembravedoun'altralegge,chemuoveguerraallaleggedellamiamentee
mi rende schiavo della legge del peccato che nelle mie membra. [24] Sono uno
sventurato!Chimilibererdaquestocorpovotatoallamorte?[25]Sianoresegraziea
DiopermezzodiGesCristonostroSignore!Iodunque,conlamente,servolaleggedi
Dio,conlacarneinvecelaleggedelpeccato.
IlpassodiS.Paolomoltocomplessoecometanti diquestoteologomoltoduro.
Sembrasubitoevidenteinquestopassoildualismotracorpoespirito.Dualismoche
senz'altropresentenonsoloinS.Paolo,maintuttalaReligioneCristiana.Ildualismo,
crediamo,siaunodeivarimezzichel'uomohaperanalizzaresestessoelarealtchelo
circonda,nondovrebbeessereassuntoaveritconclusivasull'uomo.Notiamocomenel
passopaolinoviquell'espressione"inme",inme,scrivePaolo,cheabitaildesiderio
dicompiereilbeneenellostessotempoviabitalacapacit,omeglio,lanoncapacitdi
farlo.Questaincapacitalbene,chemicostituisce,mifacompiereilmalechenon
voglio. Il teologo arriva cos ad osservare una legge inscritta in se stesso, ovvero,
quandovuolefareilbene,ilmaleviaccanto.Potremmoconcluderecheogniazione
buonapresupponenecessariamenteanchedelmaleeviceversa.Ma,perS.Paolonon
cos,questodualismononassolutamenteun'antitesiserena.Infatti,possiamoleggere
cheviunproprioconflittointerioretraquestedueleggi,quellachevorrebbefareil
beneequellachevorrebbefareilmale.Quest'ultimapifortedellaprima,l'uomoda
solononhalacapacitdifareilbene.Allora,adesso,possiamovederecomequella
richiestarivoltaalPadrediliberazionedalmalesiaunarichiestadiliberazionedauna
nostrapartecostituente.
Questa visione antropologica ha delle tinte forti, ma non priva di speranza e di
salvezza.SelacondizionedituttigliuominiquelladescrittadaS.Paolo,alloraogni
azioneumanafruttodiquelconflittotrabeneemale.Ogniuomohainslaleggedel
bene,potremmodireogniuomohainslaleggedelperdono,manonhalacapacitdi
seguirladasolo.Ecco,allora,larichiestaalPadredidonarglilaforzadirivolgersial
perdono.NellacosmologiaCristianalaforzadiperdonarenonunacapacitd'acquisire
e quindiqualche particolare potere dachiedere, malarichiesta diliberazione dal
proprioegoismo,nelPadrenostroilfigliochiedealPadrediaprirgligliocchiversogli
altri,versolalorosofferenza,versoillorodolore,percomprenderechenonesistela
propriasalvezzasenzalasalvezzadelproprioprossimo.

3.7.ilperdonovivenelprossimo
Nel Cristianesimo, come in altre tradizioni religiose, posta una grande attenzione
versoilprossimo.L'uomoacuiperdoniamo,l'uomoacuichiediamoperdonoricopreun
ruoloimportanteperlanostrasalvezza.Cisentiamodiaffermare:cheilprossimola

nostra salvezza. Viverela salvezza come esperienza individuale uncontrosenso e


nellostessotempol'unicosenso. L'esperienzareligiosaun'esperienzaindividuale,
personale,manellostessotemposequestaindividualitnonsiapreversoilprossimo,
versol'altro,versoildolorealtruiun'esperienzasolipsisticaelontanadaquelsensodi
salvezzadicuiparlaGesneiVangeli.Vediamo,infatti,comerispondeachiglichiede:
"chiilmioprossimo?":
Lc.10:[29]Maquegli,volendogiustificarsi,disseaGes:Echiilmioprossimo?.
30]Gesriprese:UnuomoscendevadaGerusalemmeaGericoeincappneibriganti
che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
[31]Percaso,unsacerdotescendevaperquellamedesimastradaequandolovidepass
oltredall'altraparte.[32]Ancheunlevita,giuntoinquelluogo,lovideepassoltre.
[33]Invece unSamaritano, cheerainviaggio,passandogliaccanto lovideen'ebbe
compassione.[34]Glisifecevicino,glifascileferite,versandoviolioevino;poi,
caricatolosoprailsuogiumento,loportaunalocandaesipresecuradilui.[35]Il
giornoseguente,estrasseduedenarielidiedeall'albergatore,dicendo:Abbicuradilui
ecichespenderaiinpi,telorifonderalmioritorno.[36]Chidiquestitretisembra
siastatoilprossimodicoluicheincappatoneibriganti?.[37]Queglirispose:Chiha
avutocompassionedilui.Gesglidisse:Veanchetuflostesso.
La parabola molto celebre e illustri teologi l'hanno commentata. Possiamo
immediatamentenotareduecomportamenti,ovvero,l'indifferenzaelacompassione.La
prima non menzionata, tuttavia la si deduce dal comportamento dei primi due
personaggi,lasecondadirettamentepronunciata.Duefigurerispettabili,duefigure
dall'apparente vita morale, passano oltre, sono del tutto indifferenti alla sofferenza
dell'uomo.Quellocheinteressante inquestopassolaconcezionetemporale che
vienedescritta.Viunuomofermo,visonoduealtriuominichepassano,questidue
uoministannovivendoilpropriotempo,devonoseguireipropriaffariipropriaffetti,
nonhannoiltempodifermarsiasoccorrereunuomo.Fermarsisignificherebbeperdere
qualcosa della loro vita. Facciamo attenzione a non fare facili moralismi, quei due
uomini rispecchiano il comportamento comune. Noi passeggiamo nelle nostre citt,
incrociamouominisedutiinterrachechiedonolacarit,maspesso,noistiamovivendo
ilnostrotempo,lanostravita,magarisiamoancheinritardoenonabbiamolacapacit
diosservareildolorediquegliuominichepureincrociamo.IlsacerdoteedilLevita
sonoduefigureestremamenteumane.Laterzafiguraunafiguraeccezionale,chesi
distinguedallealtredue.Infatti,ilSamaritanosiferma.Inquestoattodifermarsiil
kerygmadellasalvezzaCristianasimanifesta.Ilsamaritanohadecisodirinunciareal
suotempo,sevogliamoallasuavita,peraiutareunuomoferito.L'eticaCristianaha
senz'altropartidiconcettualizzazioneediastrattezzametodica,mainquestopuntosi
devericonoscereunasemplicitespositivamoltoalta.Nonsitrattadisalvareunuomo
chehapersolasuaViareligiosa,nonsitrattadiconvertirenessuno,sitrattadicurarele
feritediunuomo.Quest'uomonondovrnullaalsamaritano,neanchericordarneil
nome.Dell'uomoferito,infatti,nonsisanulla,ilSamaritanononpretendedisapernulla,
l'unicacosacheglipremesalvarglilavita.IlSamaritano,mapotremmoanchedire
lanonimo,vaviasenzaaspettarelaguarigionedelluomo,anchelaspettarepotrebbe
essereunaformadiautoesaltazionedellapropriaopera.Affidaadunuomolecure
dellosventurato,siraccomandadicurarlo,sarluipoiasaldareildebito.Volendodare
un'interpretazionepiconcettualeaquestopassaggio:lacondizioned'ignoranzanonci
fa osservare il dolore, la sofferenza, di chi incrociamo. La compassione, che ci fa

osservaretuttoci, noncicollocainunadimensionedionniscienza,tutt'altrocifa
comprenderechelacondizioned'ignoranzailpuntoconclusivoincuigiungelanostra
azione.Diquell'uomononsisanulla:nonseneconosceilnome,lalingua,lareligione,
nonsisaneancheseunuomogiustoounuomodisonesto,potrebbeessereancheun
assassino. Tuttavia la compassione a questo livello non vuole queste informazioni,
spingesoloadaiutareilproprioprossimo.NellacosmologiaCristiana,comeinaltre
cosmologie religiose, l'altro o il nostro prossimo deve restare nella sua essenza
sconosciuto,nonabbiamolecapacitdicomprenderel'altroedilsuoagire.L'unico
puntodicontattochecilegaall'altrolaresponsabilit,laquale,unfilosottileche
raramente si vede. Il Samaritano ha visto ci che altri non hanno visto, ma
allegoricamente il Samaritano vede ci che non visibile. Infatti, la condizione
d'ignoranzanonsiriferiscesoloalsingolouomochepotremmoincrociaredurantela
nostravita,masiriferisceancheall'uomochenonvedremomai,delcuidolore,della
cuimorte,dellacuifelicit,noisaremosempreall'oscuro.VersotuttequesteOmbre,per
le quali nulla di buono e nulla di malvagio possiamo fare, come si colloca la
responsabilitelacompassione? Noinonsapremomaiquanteconseguenzeavrla
nostraazione,potremmoipotizzarechequell'uomosalvatodalSamaritanoabbia,nella
suavita,fattosoffriremoltepersone,come,potremmoipotizzareilcontrario,ovvero,
chesisalvatoungrandeuomochehadedicatotuttalasuaesistenzaaglialtri.L'unae
l'altra via sono possibili, ma queste possibilit non hanno nessun rapporto con la
responsabilit che ci spinge ad essere compassionevoli. La responsabilit , per
utilizzareunametafora,comeunapiccolalanternachel'uomopuutilizzare,maquesta
lanterna debole, riesce ad illuminare solo i nostri passi immediati, ma non oltre,
possiamoevitaregliostacolipiimmediati,macichecicirconda,cicheciprecede,
cicheciallespallenell'ombra.
Laresponsabilitchecispingeadesserecompassionevolilaprimadinamicaverso
l'altrooilprossimo.Quellalanterna,perriprenderelametafora,nonunalanterna
neutra,fruttodellenostrecapacit,malanostrafede,infatti,ilterrenosucuistiamo
sviluppandoilnostrodiscorsounterrenoreligioso,nellospecificoCristiano.L'uomo
difedeCristianahanelVangelocomeepifaniadiCristolasuaguida,cisonodelle
parolediS.Paolomoltointeressantialriguardo:
Corinzi19[16]Noninfattipermeunvantopredicareilvangelo;undovereperme:
guaiamesenonpredicassiilvangelo![17]Selofacciodimiainiziativa,hodirittoalla
ricompensa;masenonlofacciodimiainiziativa,unincaricochemistatoaffidato.
[18]Qualedunquelamiaricompensa?Quelladipredicaregratuitamenteilvangelo
senzausaredeldirittoconferitomidalvangelo.[19]Infatti,puressendoliberodatutti,
misonofattoservodituttiperguadagnarneilmaggiornumero:[20]misonofatto
GiudeoconiGiudei,perguadagnareiGiudei;concolorochesonosottolaleggesono
diventatocomeunochesottolalegge,purnonessendosottolalegge,alloscopodi
guadagnarecolorochesonosottolalegge.[21]Concolorochenonhannoleggesono
diventatocomeunochesenzalegge,purnonessendosenzalaleggediDio,anzi
essendonellaleggediCristo,perguadagnarecolorochesonosenzalegge.[22]Misono
fattodeboleconideboli,perguadagnareideboli;misonofattotuttoatutti,persalvare
adognicostoqualcuno.[23]Tuttoiofaccioperilvangelo,perdiventarnepartecipecon
loro.
Ilpassopaolinoriccoditemiedapremolteplicivie.Possiamoritrovarvilapresenza
dellaresponsabilitcomerelazioneconilproprioprossimo.Farequalunquecosaper

salvarequalcuno: nellaffermare:misonofattotuttoatuttiS.Paoloracchiudein
pocheparoleladifficoltelapossibilitcherappresentalaltro.Glialtrisonoilnostro
tutto,infatti,farsituttononsarebbepossibilesenzal'esistenzadiqueitutti.L'individuo
chesifatuttodiconseguenzarivoltoatutti,osserviamoquella"a",indicailverso,in
cuiqueltuttogiungeesiannulla.Nelpassopossiamoleggerealtreespressioni,ovvero,
diventaredebolepersalvareideboli,diventaresenzaleggepersalvarecolorochesono
senzalegge,diventareGiudeopersalvareiGiudei.Faretuttoquestosenzaavvalersidi
nessundirittocomepossiamoleggereinquestopasso.Luomocheriesceafaretutto
questounuomochehacompresolacondizionedisofferenzadelproprioprossimoe
vuoleaqualunquecostosalvarlo.
Sviluppandoquestotemacitroviamodifrontealperdono,quasisenzaaccorgercene,
infatti salvare il prossimo ad ogni costo significa, anche, perdonare ad ogni costo.
Ancheseperdonaredovessesignificarefarsiservoditutti,oppure, debole,oppure,
farcidiunaltroCredo.
Soffermiamocisuquestoultimopunto,riflettiamosulverso20dell'Epistolaquicitata;
leggiamo:"misonofattoGiudeoconiGiudei,perguadagnareiGiudei".Forsequesto
punto merita unpo' diattenzione, infatti, contenutisticamente parlando, tra i pi
interessanti. L'affermazione di S. Paolo metodologicamente un'affermazione
fenomenologica e "politicamente" un'affermazione ecumenica. S.Paoloconosceva
benissimoilGiudaismo;inquellaculturachecrebbe, mainquelpassonon sta
parlandodiconoscenza,parladifarsiGiudeo.Significaentrarefenomenologicamente
inquellacosmologiaevestirsi,pensare,soffriresecondoisimbolidiquellacosmologia.
Questapremessametodologicaessenzialeperintraprendereundialogofecondocon
ogni altra religione. Un perdono pieno compie proprio questo cammino. Infatti,
potremmodirechebisognaesserenell'imperdonoperperdonare.Bisognaesserein
cichenonavremmovolutovivere,bisognaessereinunarealtanoiignota,perpoter
perdonare.Perquestadinamica,crediamononabbiasensoaffermarecheilperdonoha
deilimiti,ovvero,checisianodeterminaterealtimperdonabili.
Nei Vangeli il tema del perdono si manifesta l dove si presenta il tema
dell'imperdonabile.Ges,infatti,perdonaunaprostituta,perdonacolorochelostanno
uccidendo,perdonailfigliochesieraperso.Ldoveunalogica,un'etica,unacultura,
imporrebbeilcastigo,ilrancore,Gesimponeilperdono.
L'imperdonabileunarealtchel'uomodevescoprireinsestesso:neiVangelivisono
molteplicipassicheparlanodiquestariflessionefondamentale:peraverelaforzadi
perdonare l'uomo deve convertirsi alla sua realt imperdonabile. Convertirsi una
dinamicacherichiedediesercitarelacapacitchesihadigiudicarenonversolesterno,
maversosestessi.InfattipossiamoleggereneiVangeli:
Mt. 7 [1]Non giudicate, per non essere giudicati; [2]perch col giudizio con cui
giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati.
[3]Perchosservilapagliuzzanell'occhiodeltuofratello,mentrenontiaccorgidella
travechehaineltuoocchio?[4]Ocomepotraidirealtuofratello:permettichetolgala
pagliuzzadaltuoocchio,mentrenell'occhiotuoc'latrave?[5]Ipocrita,togliprimala
travedaltuoocchioepoicivedraibenepertoglierelapagliuzzadall'occhiodeltuo
fratello.
Qui si tocca un punto molto delicato del perdono. Nella religione cristiana non
possiamo negare l'esistenza di ungiudizio finale. Non possiamo negare che in vari
luoghidellasacrascritturapossiamoleggereladinamica:nongiudicaresenonvorrai

esseregiudicato;oppuresenonperdoneretenonsareteperdonati.Questeespressioni
sottintendonocheinundeterminatomomentoildiveniredellastoriacesserInquesto
istante, Dio giudicher i buoni ed i malvagi. Tuttavia, questo istante resta nella
dimensioneescatologica.cicheviveinquestonostrotempoedallanostraportata
proprio quest'atto di conversione al perdono,non perdonando,infatti, luomo si
autocondanna.Osservandoilpasso,possiamonotareduemomenti:ilmomentoincui
l'uomodeveprimaguardareinsedosservarecicheinluiimperdonabile,equello
incui,unavoltacompresoquestoaspetto,potr perdonarel'altro.Ilperdonomostra
tutto il suo paradosso trovando la sua radice, la sua forza, nell'imperdonabile. La
condizioneumanavieneadessereunacondizioneimperdonabile,inquanto,condizione
fallibile, finita, ma, nello stesso tempo, condizione donata. L'uomo ha il potere di
perdonareperchglistatadonatalavita,laqualeunacondizioned'impermanenzae
difallibilit,maproprioquestacondizionefallibilechedoriginealperdono.C'un
passochedescrivequestacondizioneumana,anch'essomoltocelebre:
Gv.8.[3]Alloragliscribieifariseigliconduconounadonnasorpresainadulterioe,
postalanelmezzo,[4]glidicono:Maestro,questadonnastatasorpresainflagrante
adulterio.[5]OraMos,nellaLegge,cihacomandatodilapidaredonnecomequesta.
Tu che ne dici?. [6]Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che
accusarlo. Ma Ges, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. [7]E siccome
insistevanonell'interrogarlo,alzilcapoedisseloro:Chidivoisenzapeccato,scagli
perprimolapietracontrodilei.[8]Echinatosidinuovo,scrivevaperterra.[9]Ma
quelli,uditoci,seneandaronounoperuno,cominciandodaipianzianifinoagli
ultimi.RimasesoloGesconladonnalinmezzo.[10]AlzatosialloraGesledisse:
Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?. [11]Ed essa rispose: Nessuno,
Signore.EGesledisse:Neanch'ioticondanno.
Questopassocipresentaunaseried'immagini,vediamole:laprimal'adultera,che
rappresentailpeccato,trascinatadagliuomini.PoiviGes,unafiguraimmobile,
quasiindifferenteacichestasuccedendo.Poi,eccounapiccolamoltitudinediuomini
checonduconolapeccatrice.Lafiguradelladonnasilente,nonpronuncianessuna
parolainsuadifesa,sembrarassegnataalsuodestino.Simboleggiandoinquestosuo
silenzioilsilenziodellevittimecheattraversanoedattraverserannolastoria.Poivisono
degliuomini,iquali,contrariamentealladonna,nonsonosilenti,magiudicanti.Queste
figurecomeilLevitaedilSacerdote,nellaparaboladelSamaritano,sonodellefigure
"umane",selicoprissimodell'alonedellacolpafaremmopropriocomeloro.Poivila
figuradiGes,ilqualemantieneuncomportamentodistaccato,l'immagineluiseduto
chescriveaterra.Osserviamoquestaazionedeltuttoinutile,nonstafacendonulla,
scriveaterra,sembraquasicheleperdetempo. Invecequestocomportamento
funzionalealleparolechepronuncia:"Chidivoisenzapeccato,scagliperprimola
pietracontrodilei.NelpronunciarequestepocheparoleGesalzailcapoversocoloro
chel'interrogano.Ancoraunavoltailmovimentoaccompagnaleparole,l'alzarsiper
pronunciare queste poche parole, solo questo gesto a sottolineare maggiormente la
schiettezzadellafrasepronunciate.Nonvineancheattesa,infatti,dettequellepoche
paroleGessirisiedeaterraeriprendeascrivere.Nonaprenessunadisputasulmale,
sul perdono, pone semplicemente una domanda ed un invito. Potremmo chiederci:
quantafiduciaGesnutreneiconfrontidiquestiuominienellalorocapacitdiauto
giudicarsi. Ma, quella domanda di Ges proprio la via che conduce l'uomo alla

salvezza.Gesconquelleparolenonhagiudicatodegliuomini,malihasalvati.Liha
salvati propriograziealla lorocondizione cheabbiamo definito imperdonabile. Poi,
eccoun'altrascena:gliuominiinsilenziovannoviadalpianzianoalpigiovane.
Interessantenotarequestoriferimentoalladiversitd'etdeivariuomini,infatti, non
sonotuttigiovaniotuttianziani,maunamoltitudined'uomini,chestaarappresentare
simbolicamentel'uomoinognifasedellasuavita.Questiuominivannoviasenzafare
nullaall'adultera,lalorointenzione eradicondannarequelladonna,invece,l'hanno
perdonata.Dopoquestascena,Gessialza,osservachetuttisonoandativiaenessuno
hascagliatounapietraversoladonna.AdessoGesinpiediealladonnaglidice:
neanch'ioticondanno,vai.Quest'ultimafrasemoltointeressante:neancheGessi
sentedicondannareladonna.
SimbolicamenteessendoancheuomoGessitrovanellacondizioned'imperdonabilite
non pu che fare altro che perdonare l'adultera. Dobbiamo specificare,per, che il
perdonoquiscaturiscedallattocaritatevolediGesdinongiudicareladonna.Questa
figura femminile una delle icone dell'imperdonanza che incontriamo nei Vangeli,
attraversoessepossiamoosservarecomeilperdonosileghiallacondizioneumana;ne
vedremoaltreedognunaciracconterqualcosadinuovo,matuttesvelanocomeloro
sfondoun'azionedell'uomo,ovvero,lacarit:
Corinzi113[1]Seancheparlassilelinguedegliuominiedegliangeli,manonavessi
lacarit,sonocomeunbronzocherisuonaouncembalochetintinna.[2]Eseavessiil
donodellaprofeziaeconoscessituttiimisterietuttalascienza,epossedessilapienezza
dellafedecosdatrasportarelemontagne,manonavessilacarit,nonsononulla.[3]E
seanchedistribuissituttelemiesostanzeedessiilmiocorpoperesserbruciato,manon
avessilacarit,nientemigiova.[4]Lacaritpaziente,benignalacarit;non
invidiosalacarit,nonsivanta,nonsigonfia,[5]nonmancadirispetto,noncercail
suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, [6] non gode
dell'ingiustizia,masicompiacedellaverit.[7]Tuttocopre,tuttocrede,tuttospera,
tuttosopporta.[8]Lacaritnonavrmaifine.Leprofeziescompariranno;ildonodelle
linguecesserelascienzasvanir.[9]Lanostraconoscenzaimperfettaeimperfettala
nostra profezia. [10] Ma quando verr ci che perfetto, quello che imperfetto
scomparir. [11] Quand'ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino,
ragionavodabambino.Ma,divenutouomo,cicheeradabambinol'hoabbandonato.
[12]Oravediamo comeinunospecchio, inmaniera confusa; maalloravedremo a
facciaafaccia.Oraconoscoinmodoimperfetto,maalloraconoscerperfettamente,
comeanch'iosonoconosciuto.[13]Questedunqueletrecosecherimangono:lafede,la
speranzaelacarit;madituttepigrandelacarit!
L'uomocapacedicausaremalecapaceanched'essereguidatodallacarit. Nello
specchio del perdonoscorgiamo un'altra immagine: lacarit. Nonsipuparlare di
perdononelCristianesimosenonsiparladicarit,potremmoanchedirecheilperdono
stesso un atto di carit. Infatti, troviamo inscritto in essa le medesime cose che
ritroviamonelperdono,ovvero,l'ignoranzadacuiessonasceedincuiessomuore,il
nonessereun'azionepretenziosa,nonvuolenullaincambio,tuttocopre,tuttosopporta.
LacaritperS.Paoloanchepifortedellafede,comepossiamodedurredalpasso.La
carit possibile proprio perch la nostra conoscenza imperfetta, perch oggi
vediamoinmodoconfuso,comeaffermailteologonelpassocitato.Successivamente
possiamoleggerecheungiornononsarpicos,ungiornovedremofacciaafaccia,
maquestoavverrungiorno,oggil'uomohacomesuaguidaecomesuaforzalacarit.

Questavirt cicheciapreversol'altro,versoquelprossimochesipersoacui
tantovieneperdonato.
Scorgiamounaltraimmaginenellospecchiodelperdono:ilperdersi.Soffermiamocisu
questa condizione umana, in quanto strettamente legata al perdono. Il perdersi pu
essereunmomentodellavitadiogniuomo,mapotrebbeesserelinteravitaunperdersi
necessario.NelCristianesimocoluichesipersononcoluichevacondannato,ma
coluichevasalvato.Gesstessoaffermainpiluoghidesserevenutopersalvarechisi
perso.Ilperdersilacondizionedelluomo,inquestoatto,luomotantoamaetanto
erra.Ma,proprioperchtantohaamato,tantogliverrperdonato.Leggiamoinfatti:
Lc.7[37]Edeccounadonna,unapeccatricediquellacitt,saputochesitrovavanella
casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; [38]e fermatasi dietro si
rannicchipiangendoaipiedidiluiecominciabagnarlidilacrime,poiliasciugava
conisuoicapelli,libaciavaelicospargevadiolioprofumato.
[39]A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pens tra s. Se costui fosse un
profeta,saprebbechiechespeciedidonnacoleichelotocca:unapeccatrice.
[40]Gesalloraglidisse:Simone,hounacosadadirti.Edegli:Maestro,dpure.
[41]Un creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva cinquecento denari, l'altro
cinquanta.[42]Nonavendoessidarestituire,condonildebitoatuttiedue.Chidunque
diloroloamerdipi?.[43]Simonerispose:Suppongoquelloacuihacondonatodi
pi.GlidisseGes:Haigiudicatobene.[44]Evolgendosiversoladonna,dissea
Simone:Vediquestadonna?Sonoentratonellatuacasaetunonm'haidatol'acquaper
ipiedi;leiinvecemihabagnatoipiediconlelacrimeelihaasciugaticonisuoicapelli.
[45]Tunonmihaidatounbacio,leiinvecedaquandosonoentratononhacessatodi
baciarmiipiedi.[46]Tunonmihaicosparsoilcapodiolioprofumato,maleimiha
cosparso di profumo i piedi. [47]Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti
peccati, poich ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco.
[48]Poi disse a lei: Ti sono perdonati i tuoi peccati. [49]Allora i commensali
cominciaronoadiretras:Chiquest'uomocheperdonaancheipeccati?.[50]Ma
eglidissealladonna:Latuafedetihasalvata;vinpace.
Eccoun'altra,celebre,figurafemminiledeiVangeli.Questavoltalafigurafemminile
attiva,nonvienecondottal,maleichesirecadaGes.Nonsolosirecadisua
spontaneavolontdaGes,macompieancheattidipentimento,vedendoinGesil
Salvatore.Ilpassosembramoltodiversodalprecedente,danoicitato,incuiladonna
nonsipente,mavieneperdonatainunmodototalmentegratuito.Periduepassisi
avvicinanoquandol'uomo,chesapevachiquelladonnasichiedeperchGesnon
faccianulla.OsserviamocheilnarratoredeiVangelinonfapronunciarequestodiscorso
dall'uomo, ma solo un suo pensiero. Questa scelta letteraria molto interessante.
Probabilmente ci che interessa mettere in luce, con questo silenzio, l'interiorit
dell'uomo, che non giudica apertamente la donna, ma in s ha gi giudicato e
condannato.
Leggendoilpassoincontriamol'affermazionediGes:glivatantoperdonatoperch
tanto ha amato. Questa affermazione particolarmente complessa, poich Ges si
riferisceallafededelladonnachelhaspintaapentirsideipropripeccati.Ma,forse,c'
un altro livello, ovvero, il livello dell'amore inteso come vita. Potremmo dire che
l'amorehaprimacondannatoepoisalvatoquestadonna.Spintadall'amorediciche
nonpermaneladonnahafattodellescelte,chel'hannocondottainunacondizionedi
grandesofferenzainteriore. Lostessoamorefacompiere alla donnaladecisionedi

pentirsi. Qui il pentirsi un atto teso a cambiare totalmente la vita. Non un


temporaneogestodipentimento,maunveropropriocambiodilivellodellapropria
vita. L'amore spinge l'uomo, anche verso l'errore, Ges afferma che gli va tanto
perdonatoperchtantohaamato.Conquell'amato,forse,vuoldiretantohasbagliato
nel suo pellegrinaggio esistenziale, per, quell'amare, quel pellegrinare sono stati
essenzialialladonnapercomprenderecheeranecessariofareunascelta.Gesnell'atto
diperdonareladonnacreaunavitacheprimanonesisteva,dalladonnaunanuova
possibilit
Ilperdonocreaunanuovapossibilit,creaunarealtcheprimanonc'era.Riflettiamosu
quest'ultima affermazione: cosa significa affermare che il perdono pu creare?
Affermare che il perdono crei qualcosa potrebbe trarre in inganno, infatti, che il
perdono,peresseretale, nondebbaaverenessunapretesa,neanchequelladicreare
qualcosa.Abbiamoscrittocheilperdonocreailnulla,cisiamosoffermatisuquesta
apparentecontraddizione.Dobbiamospecificarecheilnulladicuiquiparliamonon
deveessereintesoinmodonichilistaoinmodopessimista,madeveessereintesocome
un nulla generante: dal quale ogni possibilit esistenziale possibile. Il perdono
potrebbeesserevistocomeloperapialtadelluomo,macomunquefareunoperanon
crearequalcosa.CunpassodiEckhartcheaffrontaquestoproblema:
Ilgiustononcercanienteconlesueopere.
Quellichecercanoqualcosaconleloroopere,ocheagisconoperunqualcheperch,
sonoserviemercenari.
Perci,sevuoiessereformatoetrasformatonellagiustizia,noncercarenienteconletue
opereenonmirareanulla,nneltemponnell'eternit,nricompensanbeatitudine,
nquestonquello,giacchtalioperesonodavverotuttemorte.
S,lodico:anchesetuprendiDiocomefine,tutteleoperechepuoicompiereper
questosonomorte,etuguasticoslebuoneopere.
E non solo guasti le opere buone, ma anche compi peccato; infatti agisci come un
giardiniere,chedovevapiantareungiardino,machehasradicatoglialberievuoleper
questoancheunaricompensa.
Costuguastilebuoneopere.
Perci,sevuoivivereevuoichevivanoletueopere,deviesseremortoedannientato
pertuttelecose.
E'propriodellacreaturacompierequalcosadaqualcosa,mapropriodiDiocompiere
qualcosadalnulla.
Se perci Dio deve compiere qualcosa in te o con te, tu devi previamente essere
diventatonulla.
Va' dunquenel tuopropriofondo,e lopera: le opereche ltucompi, sono tutte
viventi.
Percidetto:Ilgiustovive:perilfattochegiusto,perciopera,elesueopere
vivono.

L'ultimaaffermazioneparticolarmenteinteressante:leoperevivono.Questovivere
cosavuoleindicare,senonchelestesseoperesonodestinateamorire? Lostesso
perdono,essendoun'opera,destinatoamorire,manecessariochesiacos.Ilnon
pretenderenulla,perilpropriooperare,significacoglierepropriol'impermanenzadel
nostro agire. Il mistico tedesco spinge la sua riflessione fino all'affermazione: che
neancheDiodev'essereloscopodelnostrooperare.Infatti,sel'uomofadelcompiacere
aDioilfinedelproprioagire,fadiDiostessounproprio"giocattolo,daconquistare.

Vorremmosoffermarciinmodopianaliticosullavitalitdelperdono.Inquestopera,
incuivivonoesperienzecomelaresponsabilit,lacarit, vivelavitastessa,intesa,
comeunanuovapossibilit.

3.8.Ilperdonodelpadrelapossibilitperilfiglio
Seilperdonononhaunasuadefinizione,tuttaviapotrebbeavereunasuamorfologia.
Neivangelicisonovarieparabole,vengonodescrittivariscenari,iqualihannoispirato
grandiopereartistiche.LaparabolacheadessociteremohaispiratoRembrandtchecon
lasuaoperahamessosutelacichetroviamoinLuca:
Lc.15[11]Disseancora:Unuomoavevaduefigli.[12]Ilpigiovanedissealpadre:
Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le
sostanze.[13]Dopononmoltigiorni,ilfigliopigiovane,raccoltelesuecose,partper
unpaeselontanoelsperperlesuesostanzevivendodadissoluto.[14]Quandoebbe
spesotutto,inquelpaesevenneunagrandecarestiaedeglicominci atrovarsinel
bisogno.[15]Alloraandesimiseaserviziodiunodegliabitantidiquellaregione,che
lomandneicampiapascolareiporci.[16]Avrebbevolutosaziarsiconlecarrubeche
mangiavanoiporci;manessunoglienedava.[17]Allorarientrinsestessoedisse:
Quantisalariatiincasadimiopadrehannopaneinabbondanzaeioquimuoiodifame!
[18]Milevereandrdamiopadreeglidir:Padre,hopeccatocontroilCieloecontro
dite;[19]nonsonopidegnodiesserchiamatotuofiglio.Trattamicomeunodeituoi
garzoni.[20]Partesiincamminversosuopadre.Quandoeraancoralontanoilpadre
lovideecommossoglicorseincontro,glisigettalcolloelobaci.[21]Ilfigliogli
disse:Padre,hopeccatocontroilCieloecontrodite;nonsonopidegnodiesser
chiamatotuofiglio.[22]Mailpadredisseaiservi:Presto,portatequiilvestitopibello
erivestitelo,metteteglil'anelloalditoeicalzariaipiedi.[23]Portateilvitellograsso,
ammazzatelo,mangiamoefacciamofesta,[24]perchquestomiofiglioeramortoed
tornatoinvita,eraperdutoedstatoritrovato.Ecominciaronoafarfesta.[25]Ilfiglio
maggioresitrovavaneicampi.Alritorno,quandofuvicinoacasa,udlamusicaele
danze;[26]chiamunservoeglidomandchecosafossetuttoci.[27]Ilservogli
rispose:E'tornatotuofratelloeilpadrehafattoammazzareilvitellograsso,perchlo
hariavutosanoesalvo.[28]Eglisiarrabbi,enonvolevaentrare.Ilpadreallorausca
pregarlo.[29]Maluirisposeasuopadre:Ecco,iotiservodatantiannienonhomai
trasgreditountuocomando,etunonmihaidatomaiuncaprettoperfarfestaconimiei
amici.[30]Maorachequestotuofigliochehadivoratoituoiavericonleprostitute
tornato,perluihaiammazzatoilvitellograsso.[31]Glirisposeilpadre:Figlio,tusei
sempreconmeetuttocichemiotuo;[32]mabisognavafarfestaerallegrarsi,
perchquestotuofratelloeramortoedtornatoinvita.
Leggendoiprimiversidiquestaparabola,potrebbenascereunadomanda:ma,perchil
padrenonhafermatoilfiglio?Osserviamocichescritto,ovvero,ilfigliorichiedeal
padrecicheglispettaedilpadrenonfanessunaobiezione,nessunaraccomandazione,
dalfigliocichechiede.Inizialmenteilpadresembraunafiguraindifferente.Noi
crediamo che il padre stia concedendo al figlio la vita e non c, meglio non
prevalente,nelsuoagireunoscopopedagogico.Ilsuononostacolareilfiglionon
frutto di una previsione secondo cui lasciandolo libero di agire, il figlio capir
sbagliandoesoffrendoqualisonoisuoierrori.Nonpossiamoescludereuntalesenso
dellaparabola,macunaltrolivellodisignificato:ilPadreilsimbolodiDio,inteso

comePadrecreatore,edilfigliolasuacreatura.CisonodelleparolediNouwenal
riguardomoltointeressanti:
Lasuaunavistaeterna,unavistachespaziasututtal'umanit.Eunavistache
comprendelosmarrimentodidonneeuominidituttiitempiedituttiiluoghi,che
capisceconcompassioneimmensalasofferenzadicolorochehannosceltodiandarsene
dacasa,chehapiantounmaredilacrimequandosisonotrovatinell'angosciaenel
dolore.Ilcuoredelpadreardedaldesiderioundesideriosconfinatodiriportarea
casaisuoifigli.
Come avrebbe voluto parlare loro, metterli in guardia contro i tanti pericoli che
avrebberoaffrontatoeconvincerlicheacasasiputrovaretuttoquellochecercano
altrove!Quantoavrebbevolutotrattenerliconlasuaautoritpaternaetenerlivicinoa
seperchenonsifacesserodelmale!Mailsuoamoreetroppograndepercomportarsi
cos.Nonpuforzare,costringere,spingereotrattenere39.
Siamo consapevoli che questo passo e linterpretazione che stiamo dando a questa
primascenadellaparabolasfocianelproblemadellalibertdelluomodisbagliareela
contemporaneaesistenzadiunDioimmensamentebuonoedonnisciente.Larisposta
chevienedataaquestoannosoproblemanellamoreimmensodelpadreperilfiglio,
amorechedalpadrelaforzadilasciarealfigliolalibertanchediperdersi.Ciche
interessante,pernoi,lafontediuntalegesto,ovvero,lamore.Lamoredelpadre
riesceadarglilaforzadiperdereunfiglio,glidlaconsapevolezzachesoloperdendo
lapropriavitapotrriacquistarla.
Lasecondascenadellaparabolaunatrappola,nelsensochepuingannare,pu
spingere chi la legge a porre in quel luogo il suo giudizio negativo. Lo stesso
meccanismolabbiamovistocongliuominicheportaronoladulteraaGes,oppurenel
Levitaenelsacerdote.Questefiguretraggonoininganno,poichsitendeavederein
loroenelloroagireilmaleedaquestosiprendeledistanze.Mentre,propriosuquelle
figureesuqueicomportamenti,forse,bisognerebbeconcentrarelapropriaattenzione,
perchsonolepersoneeicomportamentipiumaniepicomuni.Potremmovedere
dietroallosperperaredelfigliolasemplicevitachesirealizza.Unavita,per,chenon
prevedenessunaregolasenonquelladelconsumoesistenzialeemateriale.
Poinellaparabolacambiascenaeladinamicadellavitadelfigliocambiaconunattodi
conversione:iniziailcamminodelperdono.Ilfigliohapersotutto,nonsisentepi
degnodinulla,neanchedesserefiglio,stavivendolasuacondizionedimperdonabilit
edaquestacondizionetraelaforzaperritornaredalpadre.Ma,perfarecosa,perch
ritorna dal padre? non vuole nulla, non pretende dessere perdonato, non pretende
neanchedessereconsideratoancoraunsuofiglio,vuolesolocheilpadreglidiaun
lavoro,ancheilpiumile,perpotersopravvivere.
IlfigliosiponeincamminoversoilPadre,ripetetraslefrasidadirequandosardi
fronteadesso.Ma,ecco,unascenacheirrompe:ilpadrevedelarrivodelfiglioegliva
incontro.Soffermiamocisuquestoandareincontrodelpadre.Proviamoavedereun
significatodiquestadinamicadelPadreversoilfiglio,alriguardoEckhartscrive:
ComecihaamatiDio?Cihaamatiquandononeravamo,equandoeravamo suoi
nemici.
39
HenriJ.M.Nouwen, Labbracciobenedicente,meditazionesulritornodelfiglioprodigo,Ed.
Queriniana,p.139.

Tanto bisogno ha Dio della nostra amicizia, che egli non pu attendere che lo
preghiamo:eglicivieneincontroecipregadiesseresuoiamici,perchdesideradanoi
chenoivogliamocheegliciperdoni.40
Lamoredelpadreperilfiglioincondizionato,quandoscorgeilfiglio,nonaspetta,va
luiincontroadesso.Questadinamicadelperdonodeltuttonuova,infatti,nonil
perdonochesichiedeenonilperdonochesidona,mailperdonocheanticipala
richiestadessostesso,unaterzaviadeltuttonuova.
Ilperdonorestaunoperaeretica,agliocchideitantiincomprensibile,infatti,eccochela
dinamicadelperdonosiconclude,manonisuoieffetti.Entrainscenaunpersonaggio,
ilfigliomaggiore,ilqualenonassolutamenteunafiguramarginalenellaparabola,
anzi,ricopreunruoloanchemaggioredellaltrofiglio:
LaparaboladipintadaRembrandtpotrebbeesseregiustamentechiamata"Laparabola
deifigliperduti".Nonsieperdutosoltantoilfigliopiugiovane,chesen'eandatoda
casapercercarelibertefelicitainunpaeselontano,maanchequellocheerimasto.
Esteriormente faceva tutte le cose che si suppone faccia un bravo figlio, ma,
interiormente,sieraallontanatodasuopadre.Facevailpropriodovere,lavoravasodo
ognigiornoeadempivatuttiisuoiobblighi,maeradiventatosemprepiinfelicee
menolibero41.
Ancheilfigliomaggiore,nonostanteesteriormentesiarimastoalfiancodelpadre
congransensodeldovereedabbiacontinuatoaservirloconrispetto,sitrovanella
stessasituazionedelfratellominore,ovvero,sieraperso.Tuttavia,lacondizionedel
fratellomaggioredrammatica:noncsalvezza,perchnoncconsapevolezzadella
propria condizione, consapevolezza che, di contro, ha il fratello minore. Quel
pellegrinaggiocheilfratellominoreinizia,cheloporteraperderetuttoproprioci
cheglidlaconsapevolezzadellapropriacondizione.Mentreilfratellocrededivivere
nel giusto, sta costruendo questa certezza sulla sabbia. Limmagine del fratello
maggiore,come tante altre, unimmagine che ritrae un comportamento umano: il
crederecheilpropriooperaresiaautogiustificativoegaranziadibenefici.Sequesto
meccanismovieneinseritoinuncontestoreligiosoosserviamocomeilcompiereiriti
conscrupolo,ilrispettareleregolecondiligenza,sediventanofineecausadelnostro
agire diventano dei feticci a cui attaccarsi. Nella reazione del fratello maggiore
possiamoosservareunaltrocomportamento:linvidia.Alriguardopossiamocitareuna
parabola:
Mt.20[1]"Ilregnodeicielisimileaunpadronedicasacheuscall'albaperprendere
agiornatalavoratoriperlasuavigna.[2]Accordatosiconloroperundenaroalgiorno,
limandnellasuavigna.[3]Uscitopoiversolenovedelmattino,nevidealtriche
stavanosullapiazzadisoccupati[4]edisseloro:Andateanchevoinellamiavigna;
quellochegiustovelodar.Edessiandarono.[5]Uscdinuovoversomezzogiorno
eversoletreefecealtrettanto.[6]Uscitoancoraversolecinque,nevidealtrichesene
stavanoledisseloro:Perchvenestatequituttoilgiornooziosi?[7]Glirisposero:
Perchnessunocihapresiagiornata.Edeglidisseloro:Andateanchevoinellamia
vigna.[8]Quandofusera,ilpadronedellavignadissealsuofattore:Chiamaglioperai
edlorolapaga,incominciando dagliultimifinoaiprimi.[9]Venutiquellidelle
40
41

Sermonitedeschi,Op.Cit.
HenriJ.M.Nouwen,Op.Cit.p.100.

cinquedelpomeriggio,ricevetterociascunoundenaro.[10]Quandoarrivaronoiprimi,
pensavano che avrebbero ricevuto di pi. Ma anch'essi ricevettero un denaro per
ciascuno.[11]Nelritirarloper,mormoravanocontroilpadronedicendo:[12]Questi
ultimihannolavoratoun'orasoltantoelihaitrattaticomenoi,cheabbiamosopportato
ilpesodellagiornataeilcaldo.[13]Mailpadrone,rispondendoaunodiloro,disse:
Amico,ionontifacciotorto.Nonhaiforseconvenutoconmeperundenaro?[14]
Prendiiltuoevattene;maiovogliodareancheaquest'ultimoquantoate.[15]Non
possofaredellemiecosequellochevoglio?Oppuretuseiinvidiosoperchiosono
buono?[16]Cosgliultimisarannoprimi,eiprimiultimi".
Luomoinvidiosodellasalvezzadellaltrouomo,questoatteggiamentoinvarigradie
formecaratterizzantedellanaturaumana.Nonbisogna,crediamo,dareungiudizio
negativoallosservazionedeglioperai.Hannolavoratotuttoilgiorno,sonostanchi,
osservanoaltrepersonelavoraremoltomenodiloroevenirripagatiallostessomodo.
In un certo senso questo atteggiamento verrebbe condannato, ma qui, non si sta
parlando di riconoscimento del proprio lavoro, di uguaglianza, o di qualsiasi altra
categoriasocialegiuridica,inquestoluogoedinquestocontestosistaparlando di
salvezza. Non ci sono opere per essa, non c uguaglianza, non c giustizia, la
salvezzataleinsenonvuoleulterioricategoriecheladefiniscano.Selasalvezza
diventa una res allora diventa una terribile arma per uccidere altri uomini. La
salvezza,sevuolerestaretale,dovrebberestarenellambitodelmisteroenondovrebbe
diventare unetichetta che qualcuno si sente autorizzato ad applicare ad uomini ed
azioni.Questo,per,specifichiamolounadinamicareligiosa,chehasensoinquesto
terreno,inqualsiasialtrouniversosimbolicoperderebbedisignificato.
Nellultima scena della parabola il Cristianesimo rivela la sua tensione etica ed
esistenziale:ilpadrespiegaalfigliomaggioreilsensodellasuareazione,nonhaper
lui alcuna parola di rimprovero, anzi, le sue parole sono confortanti; le sue
osservazioni,sullapparenteingiustiziadelpadre,nonsonoritenute,daquesti,assurde,
maperquantopossanoessereimportantiperdonodisensodifrontealfattocheilfiglio
cheeramortorinato,cheerapersosiritrovato.Ognialtramotivazionedifrontealla
salvezzaperdedisignificato,ilperdonovieneadesserelostrumentoperquestaperdita
disenso.
Ilperdononondevedividereigiustidagliingiusti,nondevecondannareoassolvere,
devesolodarelapossibilitadunuomodisalvarsi.

4.IlperdononelBuddismo

4.1Buddhacomefigurametastorica
Sulla figura di Buddha si sono scritti migliaia di libri, si sono compiute ricerche
storiche;sidiscussosullasuanascita,sullasuapredicazionenelmondo.Leggendoi
testi siha la percezione di unproblema: il cerchio non sichiude. Se sianalizza
Buddhacomefigurastoricasipercepisceunincompletezzadifondo,mentrequandosi
analizzaBuddhacomefigurasimbolicaediconica,sihalasensazionediuneccessodi
astrattezza. Ci che sintuisce, affrontando questa figura, la sua complessit;
ispirandociadunametaforanietzschiana,potremmodefinireBuddhacomeuncavoteso
tramitoestoria.Nonpossibilerinunciareanessunodeidueaspetti.Eccoperchnel
titolo abbiamodefinito,Buddhacomefigurametastorica:egli,infatti, comprendee
superalastoria.
LepiantichebiografiediBuddhasonoricchedieventimiracolosi,sonoimmerseinun
linguaggio simbolico ed allegorico. Lallegoria, il simbolismo presente in tutte le
religionicongradiemodidiversiunasperanzaperisempliciedunostimolopergli
speculativi42.Ritorniamoallametaforadelcavoteso:questocavonontesonelnulla,
mahadueappoggi,ovvero,ildoloreelestinzionediesso.Buddhaunmezzoingrado
diproporreattraversoilsuoesempioeilsuoinsegnamentoquestavia,questocavoda
seguire. Abbiamo scelto lutilizzo di un termine preciso proposta vorremmo ora
spiegareilmotivodiunatalescelta.Sakyamunistatounuomo,chetraiduerintocchi
dellanascitaedellamorte,hapercorsovie,hasofferto,hagodutodellabellezzadella
vita,hascelto,hadubitato,haavutomomentiperilsilenzioemomentiperlaparola.
NellasostanzaSakyamunistatounuomocometutti,nonsipresentatoallastoria
comeprofetaocomemessaggerodiunadivinit,masipropostocomeuomofragli
uomini.QuestodatofondamentalepercomprendereilBuddismoevedremo,chein
varimodi,ritornerduranteilnostrolavoro.
Cunelementocheciaiuta acomprenderequantoperilbuddismosiaimportante
evidenziarelumanitdiBuddha:eglivienedefinitoilsettimodicolorochesisono
risvegliati.IprecedentiseiBuddhasonofiguremitiche,lalorofunzioneproprioquella
disottolinearechelesempiodiBuddhanonunidealeirraggiungibileperluomo,ma
unmodello.
SelastoricitdiBuddhaunacondizionefunzionaleal dharma stesso,ugualmente,
lallegoria,ilsimbolismochecaratterizzanolafiguradiSakyamuniricopronounruolo
importante.ImmergiamociinalcuniaspettisimbolicidellavitadiBuddhautiliperuna
presentazionepiesaustivadelBuddismo.
CisonotradizionichepongonolanascitadiBuddhanelsestosecoloa.C.visonoaltre
che propongono una post datazione nel secolo successivo. Questo dato non
particolarmenteimportanteenoninteressanteparlarneinquestocontesto.Lazonain
cuinasceeviveBuddha,invece,particolarmenteimportante:lIndia.Sappiamochela
tradizionereligiosadiquestopaeseharadiciprofondeeradicatenelcontestosocio
42

Ladicotomiadeiduetermini,sempliceespeculativo,nonhanessunavalenzamorale.Ogni
uomodurantelasua vitaabbraccialunoolaltroatteggiamentoenondirado,questidueaspetti
dellessereuomosiconfondono.

culturale.IVedacostituisconolosfondoreligiosoincuiSakyamunimosseiprimipassi
edincuisiform.Affrontiamo,brevemente,questopunto:ilrapportotralafiguradi
BuddhaelInduismo43.SesieliminalhumusculturaledellInduismodallosviluppoe
dalla formazione della figura religiosa di Buddha, si annulla lesistenza stessa di
Buddha. Non crediamo che questa affermazione sia iperbolica, anzi, la riteniamo
abbastanzaovviaescontata;sepensiamoallafiguradiGescirendiamovelocemente
contocheunproblemaanalogovinelrapportotraGeseilGiudaismo.Eovvioche
leradicidiquesteduefigureaffondanonelcontestoreligiosodelluogoincuivissero,
menoovvialaloroeresia44.NelcasodellafiguradiBuddhaglielementidirottura
sonomolteplici:possiamopensareinmodoimmediatoalsuperamentodelconcettodi
castanellacostituzionedelSangha45.QuestopuntocollocalinsegnamentodiBuddhaai
marginidellaculturaindiana.Questasceltanonfruttodinessuncalcolopolitico,ma
conseguenzadeldharmastesso.Comepossiamoleggere:
116.L'uomoiracondo,rancoroso,
malvagioedipocrita,
dalleerroneeopinioni,falso,
quellosiriconoscacomeunfuoricasta.
117.Chiunquenuoccia,inquestomondo,adesseriviventi
sianoessinatiunavoltaonatiduevolte,
enonabbiacompassioneperlecreature,
quellosiriconoscacomeunfuoricasta.46
Leparole,chequivengonoutilizzate,sonodiunagrandeportataeretica.Nonsifuori
castapernascita,malosiperilproprioagire,siamonoistessichescegliamodiporci
aimargini.
NellastessavitadiSakyamunipossiamotrovarealtrielementidirottura.
Lastorialeggenda47 narracheSakyamuniabbandonladimorapaternaalletdi29
annirinunciandoadunavitadisuccessoediricchezza.Siposeincamminolascitutto
etuttipercercareunasoluzioneallesistenzadeldolorenelmondo,manifestatasiaisuoi
occhisottoleformedellamalattia,dellavecchiaiaedellamorte.Siddhartahalasciato
tutto per affidarsi alla guida di celebri maestri. Per anni si sottopose a tecniche
ascetiche,raggiunsesempreilmassimoinognipratica,manontrovsoluzionealsuo
problemainiziale.Ungiornocapchedovevafermarsi:costruisceunpiccoloseggiocon
dellefoglie,siede48sottounalberoedecidedinonmuoversipifinquandononavesse
risoltoilproblemadellesistenzadeldoloreedellasuaestinzione.Soffermiamocisu
questo punto, se analizziamo gli accenni che abbiamo fatto alla vita di Siddharta,
43

IltermineInduismo,comequellodiBuddismo,unadefinizioneinventatadaglistudiosi
occidentali.IltermineInduismosolounetichetta,masappiamocheluniversosimbolicochesicela
dietroquestaparola,davveroimmenso.
44
NelcapitoloprecedenteabbiamoevidenziatolereticitdellafiguradiCristo.
45
Siainterminiidealicheconcretilacomunit[buddista].
46
Ac.diRanieroGnoli,LarivelazionedelBuddha,Vol.I,Itestiantichi,Mondadori,Milano,
2001.Suttanipata7,ilDiscorsodelfuoricasta.pag.865.
47
Ognipasso,ognidatodellavitadiSiddhartahannounvalorefortementesimbolicoefunzionale
aldharmaindipendentementedallesattezzastoricadeifattinarrati.
48
Questogestodisedersiagambeincrociatenondeveesserevistocomeungestocasuale,mains
questatto racchiude secoli di tradizione, ed affascinante pensare che questa azione ancora oggi
vive. Al riguardo leggiamo le parole di m. Y. Marassi: E la posizione a gambe incrociate, gi da
un'epoca sicuramente precedente al 1000 a.C., fu sperimentata come la pi favorevole fra tutte nel
trasformareilcorpoinuntempiodivino.

possiamocogliereinmodochiaroelementidirotturaconlatradizionebrahamanica,
infatti,Siddhartanonriesceasoddisfarelasuaesigenzainquelletradizioni.Inquesto
atto,crediamo,visiailpiimportantemomentodirotturaconlatradizioneVedica.La
rottura,lostrappo,compiutodaSakyamuninonungestodisuperioritopresunzione,
malasceltadichiattraversandoquelmare,vivendoquelmondo,nonvihatrovatoci
chevoleva.Cichevuole, ci dicuihabisognoSakyamunilotrovafermandosie
sedendosi49, secondo la tradizione, per sette settimane. Al sorgere della stella del
mattinoSiddhartasirisvegliasestessoedaquelmomentodiedeinizioallasuaopera
dipredicazioneduratabenquarantanni.

4.2.IlBuddismoelospecchiodellastoria
SappiamochelaparolaBuddismostataconiatadaipensatorioccidentali nelXIX
secoloechesoloinseguito,inoriente,queipraticantiequellescuolesiautodefinirono
comeBuddisti.SeprovassimoarispecchiareilBuddismonellospecchiodellastoria,
noteremmochenonviunasolaimmagine,unasolaforma,chepotremmodefinire
comeilBuddismo.Leimmaginiriflessesonomoltepliciecosainteressantenessuna
eretica. Infatti, mancando uncentro, potremmo dire nel Buddismomanca anche un
confine delimitato e tutte le scuole e tutte le forme di Buddismo sono parimenti
autentiche e parimenti Buddiste. Ovviamente nonsonomancati episodidi conflitto,
specialmentedottrinale,tralevariescuole,ognunadellequalihalapretesadiessere
la migliore. Ogni scuola ha proposto e propone una propria caratterizzazione del
metodo per raggiungere il medesimo scopo: lestinzione del dolore". Buddha
consapevolechequestopuntononfaciledacomprendereedamettereinpratica.Una
singola scuola, una singola corrente, rischia sempre di diventare produttrice della
pericolosaillusionedesserelunicaedautenticaformadelBuddismo.Latradizione
tramandaquestoSutra,ilqualeriprendeunametaforaclassicachepossiamoritrovare
anchenelpensierooccidentale,ovvero,quelladellelefante:
Qui, venerabile, a Svatth vi ungrannumero
di samana, brhmana e paribbjaka Essi
dicono:"IlDhammacos,noncos!IlDhammanon
cos,cos!".
Gli asceti itineranti di altre sette, o monaci, sono
ciechi,prividivista.Essinonsannocichebenefico,
nonsannocichedannoso.Nonconosconochecosa
il Dhamma, non conoscono che cosa non il
Dhamma.Nonconoscendocichebeneficoeciche
dannoso,checos'ilDhammaechecosanonil
Dhammavivonodisputando,litigando...
Untempo,omonaci, viveva, qui a Svatth un
re. Quel re, o monaci, si rivolse a un uomo
dicendo: Deh, uomo, va' e raduna tutti
coloro che a Svatth sono nati ciechi;
radunane quanti pi possibile!".Equelluomo,o
49
l'origine, quantomeno nella parte fisica, di quello che solo molti secoli pi tardi verr
chiamatoyoga,unione[conl'assoluto],echedopoun'altrettantolungaevoluzioneoggichiamiamo
zazen. Dalla conferenza L'universalit del Buddismo ovvero: Il cammino verso l'integrazione
dell'identitconl'assoluto,Blois(Francia)Giugno2007,M.Y.Marassi

monaci,replicalredicendo:"Si,sire".Quindi,dopo
aver radunato a Svatth quanti pi ciechi nati
possibile, si rec dal re e, avvicinatosi, disse: "Ho
radunato,sire,quantipiciechinatiaSvatth stato
possibile".IIredisse:"Ors,mostradunqueaquesti
ciechi nati un elefante!". E quell'uomo, o monaci,
replicalredicendo:"Si,sire".Epresentunelefante
ai ciechi nati dicendo: "Questo un elefante". Ad
alcuni luomo fece toccare la testa dell'elefante
dicendo:"Questolelefante".Adaltrifecetoccareun
orecchio dell'elefante ad altri fece toccare una
zanna... la proboscide il corpo... le zampe... le
natiche...lacoda...ilciuffodellacodadicendosempre:
"Questounelefante.Quindi,omonaci,l'uomodopo
averpresentatolelefanteaiciechinati,anddalree,
avvicinatosi,glidisse:"L'elefantestatopresentatoai
ciechinati,sire,orafatecicheriteneteopportuno".
Quindi, o monaci, il re si accost a quei ciechi e,
avvicinatisi, chiese: Vi stato mostrato l'elefante?".
Essirisposero:"Si,sire,abbiamoconosciutol'elefante".
"Ditemi,acosaugualeunelefante?".Coloroaiquali
era stata fatta toccare la testa dell'elefante risposero:
"Sire,unelefantecomeunabroccad'acqua".Coloro
aiqualierastatofattotoccarelorecchiodell'elefante
risposero: "Sire, un elefante come un setaccio per
rimuovere la pula". Coloro ai quali era stata fatta
toccare la zanna dell'elefante risposero: "Sire, un
elefantecomel'aratro".Coloroaiqualierastatafatta
toccarelaproboscidedell'elefanterisposero:"Sire,un
elefantecomel'assediunaratro".Coloroaiqualiera
statofattotoccareilcorpodell'elefanterisposero:"Sire,
unelefantecomeungranaio".Coloroaiqualierano
state fatte toccare le zampe dell'elefante risposero:
"Sire,unelefantecomeunpilastro".Coloroaiquali
erano state fatte toccare le natiche dell'elefante
risposero: "Sire, un elefante come un mortaio".
Coloro ai quali era stata fatta toccare la coda
dell'elefante risposero: "Sire, un elefante come il
pestello".Coloroaiqualierastatofattotoccareilciuffo
dellacodadell'elefanterisposero:"Sire,unelefante
comeunascopa".Costorosicombattevanol'unl'altro
conipugnidicendo:"Unelefantecos,noncos!Un
elefantenoncos,cos!".Eperci,omonaci,ilre
eratuttocontento.
in modo del tutto analogo, o monaci, che quegli
ascetiitinerantidivariesettesonociechi,nonvedono...
dicendo:"IlDhammacos,noncos!IIDhamma
noncos,cos!".
Allalucedici,inquell'occasioneilBeatopronuncii

seguentiversiispirati:
Alcuni samana e brhmana sono davvero
attaccati ai loro punti di vista.
Disputano e polemizzano coloro che vedono soltanto
unlatodellecose.50
OsservandolosviluppostoricodelBuddismopossiamonotarelarelativitdelleformee
lincapacitdiognidefinizione.Questoelementononlosicoglieintuttalasuaportata
senonsientrafenomenologicamenteneldharma.
Laprimaosservazionechepossiamoproporresulsignificatodiformaneldharma.La
formapostacomeunaggregato,comequalcosadimutevole,stabilireinessauna
qualche verit unattocheimmerge ancorpiluomonella propriacondizione di
dolore. Allegoricamente nel passo riportato possiamo osservare come i singoli
personaggi credonoche lelefante assomigli aquello cheloro hannopercepito, non
fuoriuscendo da questo livello dosservazione i vari attori del Sutra cominciano a
litigaretraloro.
Ildharmacidonaessostessoperinterpretareilsensodiunataleprolissitdiscuolee
correnti.Nonbisognafuoriusciredaesso,mabisognarivestircidicichecioffreecon
questistrumentileggerelasuastoria.Lafiguradellostorico,imparziale,distaccato,
perdedisensorapportataallastoriadelBuddismo.Limparzialitdellostoricononha
molto senso, in quanto il Buddismo non ha parti da non assumere. Ogni punto
dosservazionediventaassolutoenellostessotemporelativo.Larelativitdelleforme
assuntefinoadoggidalBuddismoemergonogettandounosguardolungoiltempoelo
spaziodellasuastoria.
NatoinIndiacirca2500annifaegiuntoinOccidentedacircaunsecoloilBuddismoha
attraversatoicontinentieleepoche.Inogniluogoedinognitempoabbiamoassistitoal
suoincontro conaltre civilt, adunsuoconfondersi conesse, einfine adun suo
emergerecomeautenticodharma.Osservandolasuastoriasembraesserciunacostante:
ildharmanasce,viveemuore.Ildharmastessounaformadestinataanonpermanere,
possiamovederquestoprocessoinIndiaeinCina.Possiamoipotizzarechelostesso
avverr in Giappone ed in un futuro remoto anche nei paesi occidentali. Unaltra
costantechepossiamonotarenelviaggiodel dharma ilsuosviluppo:ilBuddismo
entrainunsistemaculturale,sirivestedelsuolinguaggiodeisuoisimboli.Intalmodo
assumeunaprimaforma,chesicaratterizza,peressereunibridotrail dharma ela
culturaospitante.Inquestostatolibridounaformavuotadiognisignificato.Anche
sesiprovasseadandarealdildessanonsiriuscirebbeacoglierelautenticitdel
dharma. Questa motivazione, questa esigenza di autenticit ha spinto nella storia
centinaiadiuominiacompierepellegrinaggiversoilpaesedacuiprovenivaildharma.
PossiamocitareDoghenchedalGiapponeviaggiaversolaCinapertrovareilvero
dharmaepoiriportarecichehaappresoecompresoinGiappone.Ma,venesonotanti
altri,senzanomeevolto,chehannocompiutodeiveripellegrinaggiesistenziali,molti
morirono lungo questi viaggi. Questi uomini, sono i martiri del dharma e sono le
personegrazieallequalilautenticitdelBuddismohapotutoattraversareglioceaniele
montagne.
Bisogna specificare che non vi nessuna tradizione detentrice, in esclusiva,
dellautenticitdeldharma,sefossecospotremmoconcludere,facilmente,cheilsolo
Buddismoautenticosiaquelloindiano,quandoormaidacirca1000anniildharmasi
50

A.c.diRanieroGnoli,LarivelazionedelBuddhaOp.Cit.Udna,pag.682ss.

dissolto nelloceano dellInduismo. Neanche possiamo porre lautentico dharma nel


BuddismopraticatoinGiappone.LautenticitdelBuddismogiapponesenataesi
dissolverinquellacosmologiaculturale.Infatti,pericolosovederelautenticitdel
dharma in un ibrido, come potrebbe essere un insieme di cultura occidentale e
giapponese,maaltrettantopericolosocrederecheilveroedautenticoBuddismosia
quellopraticatonelpaesediprovenienza.Potrebbesembrareunacontraddizionepoich
abbiamodettochevariuominihannocompiutoviaggineipaesidiprovenienza per
raccogliere e poi testimoniare nel proprio paese di origine lautentico dharma.
PotremmoesserespintiacrederechequegliuominivolesseroesportareilBuddismodel
paesevisitato,tuttavia,nonquestoilloroscopo.QuandoDoghensirecainCinanon
cercavailBuddismocinese,cercavailcontenutooltrelaforma.EinstaurinGiappone
quelcontenuto chepoiavrebbedatodeiproprifrutti, ovvero,lautentico Buddismo
giapponese.OggisevedessimonelBuddismogiapponeseilBuddismodaimitareed
esportarenellanostraculturacompieremmounoperaartificialedestinataanonavere
futuro.AlriguardopossiamoleggereleparolediMarassi:
Purtroppo, quando il buddismo zen arriva in Occidente vi arriva
comefigliodellatradizionediunasolanazione.Se,comeavvenuto
sinoadora,ilmododitrasmetterecontinuasseadessereappiattito
sulpensieroesullaculturadiunasolanazionecomesequellaforma
fosseilcontenuto,daquestaindebitasovrapposizionenonnascer
alcunfuturo.51
Oggilaricchezzadinformazioni,dimaterialidaconsultare,distrumentidiricerca,da
unlatocioffronolagrandeopportunitdicapirelosvilupponeltempochehavisto
protagonistailBuddismo;dallaltrociesponealrischiodiunapassivaimitazionedi
modelliesterniallanostracultura.Modelli,chediversamenteda1000annifa,possiamo
osservareeconosceresemplicementenavigandonellarete.Leformeinuntalemondo
sonoancorapifortiedilpericolodiconfonderleconilcontenutoancoramaggiore.
Abbiamoutilizzato,spesso,ilterminepericoloso,potrebbesembrareunesagerazione,
manonloaffatto.Confonderelaformaconilcontenutononsolounerrorediricerca
anche un errore esistenziale. Un individuo che decide di dedicare la sua vita a
qualcosachepoiscoprirononscoprir,comeunqualcosadiartificialeunindividuo
cheviveinunacondizionediprofondasofferenza.Ma,nonsoloviquestorischio
legatoadunasferaindividuale,visono,edaccaduto,civilt,comequellagiapponese,
chehannocredutodipossederelautenticodharmaedaquesto,conloscopodisalvare
glialtri,sisonosentitiautorizzatiadutilizzareanchelaviolenza.Lapericolositesiste,
come possiamo immaginare, e lo stesso Buddha ne era consapevole, infatti, si
tramandanoquesteparole:
Immaginateunuomoche,avendobisognodiunserpentenecercasseuno
eche,vistoneunogrosso,neafferrasselespireolacoda.Ilserpentesi
rivolterebbecontrodiluieglimorderebbelamanooilbraccioouna
delle membra e, a causa di ci, 1'uomo morirebbe o patirebbe una
sofferenza mortale. E perch questo? Perch, o monaci, ha preso il
serpente nel modo sbagliato. Allo stesso modo alcune persone male
avvisateprendonol'insegnamentonelmodosbagliato.Equestosirisolve
51
M.Y.Marassi,LaViamaestra,latrasmissionediunatradizioneautenticanelparadigmadel
buddismoZen,Ed.Marietti,GenovaMilano2005Cap.2.

alorodanno.52
Queste parole di Sakyamuni vanno al di l del Buddismo stesso e sono un invito
allattenzionenecessariaquandosidecidedinvestirelapropriavitainunpercorsoovia
religiosa.Sonolapertorifiutodiognifondamentalismo,ilqualepresentesempreogni
qualvoltagliuominiriempionodicontenutocicheunasempliceedimpermanente
forma. Questa illusione autorizza spesso gli uomini a porre queste forme come
fondamentadellaculturaepervarievie,pacificheomeno,avolerleimporre.Questo
processosnaturadeltuttoilcontenutodeldharma,checomesappiamo,lestinzione
deldoloredaquestavita.Lignorare,ilnonricercareilcontenutocauseraltrodolore.
Proviamo, dunque, ad andare al di l delle singole forme per poter osservare quel
contenuto.

4.3.LantropologiadelnonIo
Vorremmo dimostrare che lantropologia nel buddismo un discorso che ha nella
decostruzionedelconcettodiIoilsuopuntocentrale.Ilpuntodelproblemastaproprio
qui.Liounaggregatodidolore,unanostracostruzione,LIononunarealtas,
mailfruttodellanostrapercezioneedellanostrariflessione.Leggiamoquestopasso:
II fanciullo, o monaci, a poco a poco cresce, i suoi sensi
comincianoamaturareedeglicominciaatrastullarsicoivari
giocattolideifanciulli:ungancetto,unsecchiello,unatrottola,
unmulino,unmucchiodifoglidipalma,uncarretto,unpiccolo
arco. Ecco poi che il fanciullo, o monaci, a poco a poco
cresciuto,isuoisensisonomaturatiedegliviveesimuovenel
pieno possesso dei cinque piaceri dei sensi, cio le forme o
colori (rpa), conoscibili per mezzo della vista; i suoni,
conoscibilipermezzodell'udito;gliodori,conoscibilipermezzo
dell'odorato; i sapori, conoscibili per mezzo del gusto; e gli
oggettitangibili,conoscibilipermezzodelcorpo.Tuttiquesti
forme ocolori, suoni, odori,saporie oggetti tangibili sono
desiderabili,amabili,dilettevoli,gradevoli,piacevoli,voluttuosi.
Costui,dunque,vedutaconlavistalaformaoilcolore,sentito
conl'uditoilsuono,odoratoconl'olfattol'odore,gustatoconil
gusto il sapore, toccato con il corpo ci che tangibile,
conosciutoconlamentel'oggettodellamente,siattaccaallora
alleformeeaicolori,aisuoni,agliodori,aisapori,aglioggetti
tangibili, alle cose gradite alla mente, mentre schiva quelle
sgradite. Privo di consapevolezza nei riguardi del corpo
(anupatthitakyasati), egli vive senza chiara coscienza,
senza conoscere la liberazione della mente (cetovimutti), la
liberazionedellasaggezza(pannvimnutti), incuiglistati
mentali(dhamma)negativienocivicessanocompletamente.In
tal modo, egli cade preda di contentezza e scontentezza e
qualsiasisensazionepercepiscasiaessapiacevole,spiacevoleo
neutralapprova,lasalutaevisiattacca,ecosfacendo,sorge
52

Ac.diRaimondoGnoli, LarivelazionedelBuddha,Op.cit. Ildiscorsodellesempiodel


serpente.Pagg.237238

inluiilgodimento(nand). L'appropriazionealtrononcheil
godimento delle sensazioni. A sua volta, condizionato
dall'appropriazione, sorge in lui il divenire; condizionata dal
divenire,lanascitae,condizionatidallanascita,lavecchiezzae
lamorte,lapena,illamento,ildisagio,langosciaelamancanza
di serenit. Cos sihala nascita ditutto questoaggregato di
dolore.53
InquestopassosipresentalantropologiadelBuddismo.Infatti,possiamoleggerele
paroledelBeatochedescrivonolosviluppodiogniuomo.Sipartedalfanciulloche
apreisuoisensialmondo,godedeicolori,deisuoni,deigusti,liassociaadoggetti
piacevoliospiacevoli.Questofanascereinluilattrazioneversocicheglipiaceela
repulsionedacichenonglipiace.Nonvinessunavalenzamoraleosocialeinquesto
discorso.Varietradizioni,siainoccidenteesiainoriente,sisonosoffermatesuun
ipoteticostatodinaturadelluomo.Buddhanonhaalcuninteressenellostabilirese
luomooriginalmentebuonoomalvagio.IlBeatoosservandoluomoins,osserva
comelanostrastessacondizione,ilnostrostessosviluppocausaefinedellanostra
condizione.Letradizionifilosoficopolitichechesisonoposteilproblemasullanatura
originariadelluomo,hannocompiutounerrore:hannodimenticatolacondizionedi
esistenzialesofferenzadelluomo.Quandopongonoluomocomenaturalmentebuono
vedono la brama come un elemento non naturale nelluomo, ma conseguenza
dellabbandonodellostatodinatura;dicontroselopongonocomenaturalmenteegoista
e cattivo, non riconoscono nel desiderio stesso la radice di ogni sofferenza umana.
Buddha,alcontrario,affrontaesclusivamentequestopunto:labrama,lattaccamento;e
vientradentropervederecosaquestocausaalluomo.
PotremmoracchiuderelavisioneantropologicadiBuddhainpocheparole:tuttoci
chenascedestinatoamorire.SeilBuddismofossesoloquesto,seBuddhaavesse
detto e creduto solo questo, crediamo che difficilmente sarebbe durato 2500 anni.
QuelladiBuddhasarebbeunanalisidicaratterepessimistico,chenonoffrealluomo
alcunaviadifuga.Unareligioneperesseretaledeveesserepropostadisalvezza,in
ognimodooforma,deveessereunasperanzadisalvezza.
Selacondizioneantropologicaconducenaturalmenteluomoversoildolore,omeglio,
loimmergeinesso,vipursemprelaViadellasalvezza:
Cosstatodetto.UnavoltailSignoresitrovavaaVaranasinelparco
deicervichiamatoIsipatanaesirivolseaicinquemonacinelmodo
seguente:<<Questidueestremidevonoevitareimonaci.Qualisono?
Unolaricercadeldesiderioedelpiacere,provienedallapassioneed
basso volgare, conduce a nascere di nuovo, ignobile e senza
vantaggio;laltrolaricercadellasofferenzaedicichespiacevole
[conricercadellasofferenzaedicichespiacevolesiintendeil
dedicarsi alla penitenza, alla mortificazione di s stessi] ed cosa
ugualmentegravosa,ignobileesenzavantaggio.Laviamedia del
Tathgata, al contrario, evita questi due estremi ed una
viachiara,luminosaedintelligibile,unaviasapientecheconduce
allapace,allaconoscenza,allilluminazione,alnirvana.
E che cos o monaci questo sentiero di mezzo o Via media
53

A c. di Raniero Gnoli, La Rivelazione del Buddha, Op. Cit. Il grande discorso della
distruzionedellabrama,Pagg.3637

realizzato dal Tathgata che produce la visione e la


conoscenza e che guida alla pace, alla perfetta
conoscenza, al risveglio,alnirvana?Essoilnobileottuplice
sentiero,ovverolarettavisione,larettaintenzione,ilrettoparlare,la
retta condotta, i retti mezzi di sussistenza, il retto sforzo, la retta
presenteattenzioneelaretta concentrazione.Questoomonaciil
sentierodimezzo,laViamedia realizzata dal Tathgata che
produce la visione e la conoscenza, che guida alla pace,
alla perfetta conoscenza, al perfetto risveglio, al
nirvana.
[Edeccolequattronobiliverit]:
1)Questa,omonaci,lanobileveritdeldolore:lanascitadolore,
lavecchiaiadolore,lamalattiadolore,lamortedolore,lunione
concichecidispiacedolore,laseparazionedacichecicaro
dolore,ilnonottenerecichesidesideradolore.Inbreveicinque
aggregati [corporeit o forma, sensazione, nozione o percezione,
volizione o impulso, coscienza o conoscenza] che sono la base
dellattaccamentoallesistenza,sonodolore.
2)Questa,omonaci,lanobileveritdelloriginedeldolore:lasete
che porta a rinascere di nuovo, che produce piacere e passione,
cercandosoddisfazionequael;lasetedipiacere,lasetediesisteree
lasetedinonesistere.
3)Questa,omonaci,lanobileveritdellacessazionedeldolore:la
soppressionecompletaditalesete,lasuadistruzione,ilrinunciaread
essa,labbandonarla,illiberarsidaessaedilrestaredaessadistaccati.
4) Questa , o monaci, la nobile verit del sentiero, della via che
conduceallestinzionedeldolore:questoilnobileottuplicesentiero
ciorettavisione,rettaintenzione,rettoparlare,rettacondotta,retti
mezzi di sussistenza, retto sforzo, retta presente attenzione e retta
concentrazione.54
Questo pu essere considerato il Sutra di fondazione del Buddismo. La tradizione
tramandachequestoilprimodiscorsopronunciatodalBuddhadifronteacinque
monacinelparcodellegazzelle.
Inquesterighepossiamotrovarecondensategranparte,senonlatotalit,deldharma.
Soffermiamocisuquestaparte,sulleprimeduenobiliverit,infatti,questesonodelle
descrizioni profonde della condizione antropologica delluomo. Notiamo che luso
esclusivoeridondantedelverboesserenellaprimanobileveritdonaaquelleparole
una dinamicit drammatica. Se si prova a cogliere lintenzione che si cela dietro
quelle proposizioni, possiamo sentire, percepire, la drammaticit inscritta nella
condizionestessadelluomo.Buddhainquestopuntodicechelanascita,lamorte,la
malattia,lavicinanzadicicheodiamo,laperditadicicheamiamo,hannotutte,le
loro radici nel dolore. La nascita posta come la radice prima dalla quale poi,
inevitabilmente,scaturisconolealtreradici,lamalattiaelamorte,ognunadiqueste
radici, a sua volta, da origine ad altro dolore ed ad altra sofferenza. Questa la
descrizioneantropologicadelbuddismoenonaccettaalcunaformadimediazioneo
54

Ac.diRanieroGnoli,LarivelazionedelBuddha,Op.cit. Discorsodellamessainmoto
dellaruotadeldhamma,pag.710.

addolcimento.
Spesso si pu leggere uninterpretazione su questa nobile verit, ovvero, il Buddha
come un medico fa la diagnosi per poi proporre nelle altre verit la quarta nello
specifico la cura a tale malattia. Lo schema per quanto utile metodologicamente
ancheriduttivoesviante.Riducelenobiliquattroveritadunacartellaclinica,lerende
un sistema chiuso, qualcosa da imparare e poi mettere in pratica, ma ci non pu
bastare.Questopuntolovedremoancordipiquandoentreremonellospecificodel
dharma.
Seriflettiamosulverbocondurre,utilizzatonellultimanobileveritpossiamointuire
comenonsistiaparlandodiunametadaraggiungereseguendounadeterminataricetta.
Buddhanonaffermachesesifacossigiungerosiotterrlestinzionedeldolore.Ma,
possiamoleggerechetaleviaconduceversolestinzionedeldolore,manessunopu
averelasetediraggiungerla.Quivivelantiantropologiadelbuddismo,ilsuoaspetto
pidisumanizzante.Osserviamolasecondaelaterzanobileverit.Laparolachiave,
ovviamente,sete,brama,desiderio.Lasetedirinascere,lasetedipiacere,lasetedi
esistereedinonesistere.Ildesideriolacausasostanziale 55deldolorechecaratterizza
lacondizionedelluomo.VolendousareunametaforailBuddhadisegnasudiunfoglio
ilineamentiantropologicidelluomoelomostraatutti,senzaalcunacensura,senza
alcunaformadimediazione.Comesedicessealmondo:Noisiamoquesto.Poidopo
avermostratoquestoritratto,Buddhanemostraunaltro:edquelladiunuomoche
iniziailpercorsodiunaviachecondurrallestinzionedeldolore.Questavianon
semplice,maunaconversionedispoliazione,leggiamoalriguardoquestopasso:
O monaci, che cosasignifica "coltivare speranze per il futuro"?
Quandoqualcunosirallegrapensandoacomesarilsuocorpoin
futuro,acomesarannolesuesensazioniinfuturo,acomesaranno
le sue percezioni in futuro, a come saranno le sue formazioni
mentaliinfuturo,acomesarlasuacoscienzainfuturo,allorasi
dicechequellapersonacoltivasperanzeperilfuturo.
Omonaci,checosasignifica"noncoltivaresperanzeperilfuturo"?
Quandoqualcunononsirallegrapensandoacomesarilsuocorpo
in futuro, a come saranno le sue sensazioni in futuro, a come
saranno le sue percezioni in futuro, a come saranno le sue
formazioni mentali in futuro, a come sar la sua coscienza in
futuro,allorasidicechequellapersonanoncoltivasperanzaperil
futuro. O monaci, che cosa significa "essere sopraffatti dalle
condizioni (dhamma) che sorgono nel presente"? Dunque, o
monaci,seunapersonaordinaria,unapersonachenonharicevuto
gliinsegnamenti,chenontieneinalcuncontoinobilienonha
alcuna pratica e conoscenza dei loro insegnamenti, se questa
persona,dicevo,chenontieneinalcuncontogliuominivirtuosie
nonhaalcunapraticaeconoscenzadeiloroinsegnamenti,pensa:
Questocorpome;iosonoquestocorpo.Ilcorpoinme;iosono
nelcorpo.Questesensazionisonome;iosonoquestesensazioni...
Questapercezioneme;iosonoquestapercezione...Questofattore
mentaleme;iosonoquestofattorementale...Questacoscienza
me; io sono questa coscienza... allora essa sopraffatta dalle
55

Utilizziamoilterminesostanzialeproprioperdarelideadiunqualcosacheviallabase
dellanaturaumana.Nonha,per,nessunavalenzadeificante.

condizionichesorgononelpresente.Omonaci,checosasignifica
"nonesseresopraffattidallecondizionichesorgononelpresente"?
Dunque,omonaci,seundiscepolobeneistruito,cheharicevutogli
insegnamenti,cheprovarispettoperinobili,checonosceepratica
iloroinsegnamenti,rispettagliuominivirtuosi,conosceepraticai
loroinsegnamentienonpensa:Questocorpome;iosonoquesto
corpo.Ilcorpoinme;iosononelcorpo.Questesensazionisono
me;iosonoquestesensazioni...Questapercezioneme;iosono
questapercezione...Questofattorementaleme;iosonoquesto
fattore mentale... Questa coscienza me; io sono questa
coscienza..., allora esso non sopraffatto dalle condizioni che
sorgononelpresente.
Chenessunoinseguailpassato,
ncoltivisperanzeperilfuturo56

Noninseguireilpassato,noncoltivaresperanzeperilfuturo.Inquestopuntodavvero
Buddhasembratoglierelaterrasottoipiedi.Possiamoaverequestasensazioneperch
Buddhastatoccandounpuntocentrale:iltempodellanostravita.Sembraparadossale
vederelasperanzacomecausadidolore,ma,seriflettiamosucosaintendeBuddha
quanto parla disperanza, comprendiamo che la speranza unodei tanti volti della
brama,dellaseteeinultimaanalisideldolore.
QuandoabbiamosceltodidefinirelantropologiadelBuddismocomeunanon
antropologia, pensavamo proprio al processo di metaidentificazione. Osservando il
passoadessocitatopossiamovederecomeidentificarsiconipropripensieri,conle
proprie sensazioni, con la propria coscienza, conduce ad attaccarsi a questa
identificazioneeilludersidiesserequellidentit.Ma,lacondizioneumananonoffre
scampo al riguardo: ogni cosa portata a mutare, ogni realt priva di qualsiasi
permanenza.Nonvineancheunidentitesterna,immobile,chepossacoglierequesta
impermanenzaeraccontarla,senzaessere,asuavolta,impermanenzanarrante.
Leradici della nostracondizione antropologica sonostatescoperte,svelate, inostri
diversiviesistenzialisonostatismascherati.57 Nonvi,nel dharma delBuddhasolo
questo,nonsifermaadunasolaoperadispoliazione,maaffermaconlaterzanobile
verit che possibile arrestare questa sete, per condurci verso la sua estinzione.
Buddhadivienecoslicona,lesempio,dicoluichehafattoci,dicoluichepartendo
dallasuastessacondizioneduomohatrovatolaviadellasalvezza.Noncisonoesercizi
daimparare,tecnicheascetichedapraticare,visolounprocessodiconversioneal
dharma,allaproprianaturaautentica.Il dharma nonunanozioneesterna,mail
modo stessodesseree divivere delluomo. Intal modoluomo il dharma ed il
dharmaluomo.Cisonodelleparoledallagrandedelicatezzaeprofonditchedonano
unritrattodiquestuomo:

Eglicontentodellavestechecopreilsuocorpodelciboelemosinato
concuisisostentae,ovunquevada,portaquestoconseva.Comeun
56

Ac.diRanieroGnoli,LarivelazionedelBuddha,Op.Cit.Ildiscorsodicoluichesidiletta
dellunicacosacheconta,Pagg.332333
57
Conlespressione diversivoesistenzialeintendiamotuttequelleazionichenoiciauto
costruiamosulleradicidellanostracondizioneantropologica,dainostrisistemidipensieroalla
nostraprofessione.Diversivononvuoleavereunavalenzamorale,vuolesolodare,cometermine,
lideadelladinamicache,crediamo,siattuiinognunodinoi,quando,volontariamenteomeno,
ignoriamolaradicedidolorechevidifondoallanostraesistenza.

uccello che, ovunquevoli, porti con s il peso delle sue ali e vola,
propriocosunmonacocontentodellavestechecopreilsuocorpodel
ciboelemosinatoconilqualesisostentae,ovunquevada,portaquesto
conseva.58

Inquestopassosiparladelliconadelmonaco,masipuentrareallinternodessae
vederelasuasimbolicit.Ovviamentevilafiguradelmonacochedecidediviverein
undeterminatomodoilpropriotempoedilpropriospazio.Equesteparoledescrivono
beneincosaconsistalasuavitaeincosavivalasuafelicit.TuttaviailBuddismonon
unaviapercorribilesolodaunmonacoformalmenteinteso,unaviapertutticoloro
chefannodiunavesteedunaciotolailproprioessereelapropriaserenit.Perchinon
sceglielavitamonacale,lavesteelaciotoladivengonosimbolidispoliazioneedi
semplicit,presuppostiessenzialiperpotercondurrelapropriavitaversolestinzione
deldolore.

4.4.IlDharmatrailsilenzioelaparola
ImmergendosiinquestooceanochechiamiamoBuddismo,cimbattiamoinmigliaiadi
scritti, in altrettanti commenti, in trattazioni storiche. Potremmo proporre una
divisione59 tra le opere di testimonianza e le opere di indottrinamento. Ovviamente
nellunosipossonoritrovaretraccedellaltro.Tuttavia,sesileggonoiduegeneridi
operesicoglieladifferenzasostanzialechevivetraessi.Noicirivolgeremoalprimo
gruppodiopere,principalmente,perchvorremmocercaredimostrarecheildharma
nonhaalcunsensoreligiososerimaneletteraeche,dicontro,laletteravivesolose
testimonianzachepermanelungolavia.
Vorremmoproporreunimmagineallegorica,ovvero,liconadiunuomochepotremmo
immaginarecomeunmonacosenzaabito,ilquale,muoveisuoiprimipassilungola
Viacheconduceallestinzionedeldolore.
Luomochedecidedifarcrescerelapropriavitanelgrembodeldharmainizialmente
devecomprendereilsilenziodiBuddhasudeterminatiproblemi.Senonsiaccetta,se
non si vive questo silenzio, si sta semplicemente perdendo tempo, si lascia che la
propriavitavivaincichenonsentiamo.
TuttaviaancheledomandechetrovanoilsilenziodiBuddhanondevonoesserevisteo
vissute con una valenza negativa. Per chi le pone possono divenire delle tappe di
spoliazioneversounaconversionealdharma.Infattilatradizionetramandaquesto
Sutra:
Allora Vacchagotta, il monaco errante, si accost allIlluminato e
quando gli fu vicino lo salut cortesemente, scambi con amicizia
paroledisalutoesisedetterispettosamentealsuofianco.Appenafu
seduto disse al Benedetto: Dimmi o venerabile Gotama, esiste
ltman?DopoesserestatocosinterrogatoilBenedettorimasein
58

Ac.diRanieroGnoli,LarivelazionedelBuddha,Op.cit.Ilgrandediscorsodidistruzione
dellabrama.Pag.39
59
Essendounadivisionenecessariamenteriduttiva,mafunzionalealnostrodiscorso.

silenzio.Forseallora,venerabileGotama,noncltman?Perla
secondavoltailBenedettorimaseinsilenzio.Ecos,Vacchagotta,il
monacoerrante,sialzesiaccomiat.Ora,quandoVacchagotta,il
monaco errante si fu accomiatato, nanda si rivolse al
Benedetto dicendo: Perch, o signore, non hai risposto
alle domande di Vacchagotta, il monaco errante?. O
nanda, se alla domanda del monaco errante esiste
ltman?iogliavessirisposto:S,ltman esiste, egli mi
avrebbe allora classificato tra quei monaci e brahmini
che sono eternalisti. E se, o nanda, quando egli mi ha
domandato: Ltman non esiste? io gli avessi risposto
che non esiste, allora egli mi avrebbe annoverato tra
quegli asceti e brahmini che sono nichilisti. Inoltre, o
nanda, se quando il monaco errante mi ha chiesto se
cltman,iogliavessirispostoaffermativamente,sarebbestata
quellarispostainarmoniaconlintuizionechetuttiidharma[ovvero:
lecomponentidiognicosa]sonosenza tman? Certamente
no, Signore. Inoltre, nanda, se quando il monaco
errante mi ha domandatoseltmannonesiste,iogliavessi
rispostocheessononesiste,questoavrebbedisorientatoulteriormente
ilgismarritoVacchagotta,datocheegliavrebbedetto:Primaavevo
untmaneoranonpi.60
Il monaco errante Vacchagotta rappresenta ognuno di noi nel momento in cui
cinterroghiamosullesistenzadiunIoosullasuanonesistenza.Questadomandaviene
posta a Buddha che simbolicamente rappresenta colui che ha raggiunto la perfetta
sapienza.Noncisiaspetterebbecomerispostailsuosilenzio,cisiaspetterebbeuna
spiegazione,invece,nonvinulladituttoquesto.Lasorpresadiuntaleatteggiamento
si pu leggere anche attraverso la figura di Ananda; egli uno dei suoi pi fedeli
discepoli,simbolicamenterappresentaluomochepidituttihaafferratoilsignificato
deldharmadelBeato.Nonostanteci,Anandanoncapisce,infatti,unavoltaandato
via il monaco chiede al Beato il perch un tale silenzio, perch non ha dato a
Vacchagottanessunaspiegazione.Ananda,checonoscevailcuoredeldharma,sapeva
che vi era una spiegazione a questo silenzio, per cui la chiese. Qui il Buddismo
raggiungeunaltavettadicomplessit:ilsilenziodiBuddhasiriempiedisalvezzae
diventaunveicolopercondurrechisistaperdendoversoportipisicurietranquilli.
BuddhaspiegaadAnandaleragionidellafallacitdiognisuarispostasullesistenzao
menodellatmanecomeilsuoassumereunaposizioneavrebbecondottoVacchagotta
versounulteriorestatodisofferenzaeconfusione.Ilsuosilenziosoloinapparenza
unanonposizione,inrealt,inquelsuononessereposizionediventamezzodisalvezza.
Soffermiamoci sul significato dellespressione mezzo di salvezza, infatti,
fondamentalecomprenderequestopuntopernondareaditoadunaseriedimalintesi
moltopericolosi61.AlriguardopossiamoleggerequestopassodelSutradelloto:
60

Dallasezione SuttaPitaka delCanonepali,testo44del Samyutta-nikya:Cit.InR.


Panikkar.IlsilenziodiDiolarispostadelBuddha,Ed.Borla19921aEd.pag139.
61
Lapericolositdinoncomprendereilsensodimezzostaneglieffettidistortichequesta
mancata comprensione ha prodotto nella storia. La massima attribuita, con un eccesso di
superficialit,aMachiavellicheilfinegiustificaimezzistataedcausadimassacrinellastoria
mondiale.

Sariputra,supponiamoquantosegue.Inuncertovillaggio,inuna
certacitt,distretto,provincia,reameocapitale,viveunanzianocapo
famiglia,vecchio,decrepito,avantineglianni.Costuiricco,hauna
grandefortuna, molti mezzi. Possiede unacasamolto grande, alta,
spaziosa, ma vecchia, costruita molto tempo addietro, abitata da
duecento,trecento,quattrocento,oforsecinquecentoesseri.Tuttavia
lacasahaunasolaporta,iltettodipaglia,imurisonopericolanti,le
basi delle colonne erose, lintonaco e le pareti divisorie corrosi.
Improvvisamentelacasavieneavvoltadaognilatodaunagranmassa
difuoco.
Supponiamochequest'uomoabbiamoltifigli,cinque,dieci,venti,
esiafuoricasa.Ora,Sariputra,questotalevedendolasuacasaavvolta
daognilatodallefiammediquestagranmassadifuoco,presoda
paura,daspavento,daagitazione,falaseguenteriflessione:"Ioposso
fuggire, posso uscire dalla casa in fiamme, velocemente e senza
pericolo, attraverso la porta senza essere bruciato o ustionato da
questagranmassadifuoco,maimieifiglisonoimmaturi,giovani,e,
mentre la casa sta bruciando, loro si divertono, si trastullano,
s'intrattengonoconigiochi.Essinonsanno,noncapiscono,nonsi
accorgono,nonsirendonocontochelacasainfiamme,enonsene
preoccupano.Puravvoltidalcalorediquestagranmassadifuoco,pur
sentendodoloreacuto,essirimangonoindifferentiallasofferenzae
nonvieneloroinmentedifuggire".
L'uomo,forte,conbracciarobuste,faquestariflessione:"Iosono
forte,hobracciarobuste,eforsepotreifaruscireiragazzidallacasa
infiammetrasportandolifuorituttiinsiemedopoessermelistrettial
petto".Poiriconsidera:"Questacasahaunasolauscitaelaporta
stretta,c'quindidatemerecheiragazzi,agitati,maifermi,immaturi,
scappinoquaela.Intalmodoessiperirebberotragicamenteinquesta
granmassadi fuoco.Devoforse istigarli?" Contale risoluzione si
rivolgeairagazzi:"Venite,bambini,uscite.Unagranmassadifuoco
stabruciandolacasa.Venitetuttiquipernonperiretragicamentein
questa gran massa di fuoco". Tuttavia i ragazzi, immaturi, non si
curanodelleparoledell'uomobenintenzionato,nonsirendonoconto,
non si preoccupano, non s'interessano, non ci badano, non gliene
importa, non pensano, non riflettono, non sanno. Non capiscono
neppure il significato delle parole "sta bruciando". Al contrario,
corronoquaela,sirincorrono,eapiripreseguardanoilpadre.Per
qualeragione?Perchsonocompletamenteimmaturi.
Allorailtalecosriflette:"Lacasainfiamme,unagranmassadi
fuoco la sta bruciando e di certo sia io che i ragazzi periremo
tragicamenteinquestagranmassadifuoco.Forsedovreifaruscirei
ragazzi da questa casa usando la mia abilit (nell'escogitare)
espedienti". Egli conosce le propensioni dei ragazzi, ne capisce le
inclinazioni.Perquestiragazzicivoglionomoltitipidigiochidiversi,
preziosi,cari,pregiati,piacevoli,interessantierari.Eallorailtale,
conoscendo le propensioni dei ragazzi, dice loro: "Ragazzi, per
ognunodivoivisonogiocattolipreziosi,meravigliosi,chevidispiace
nonavere.Sonodidiversicoloriedimoltitipi,qualicarritrainatida

buoi,carritrainatidacapre,carritrainatidagazzelle.Questigiocattoli,
belli,pregiati,piacevoli,interessanti,lihomessituttifuoridallaporta
inmodochevipossiategiocare.Venite,correte,uscitedicasa.Iodar
adognunodivoicichedesidera.Veniteveloci,questalaragione
percuidovetecorrerefuori".Eallorairagazzi,sentendoparlaredei
giochialorocari,cosidesiderati,cosisognati,cosigraditi,pregiati,
piacevolieinteressanti,conrinnovataenergiaealacritsispingono
velocemente1'unl'altrofuoridallacasainfiamme,gridandosi:"Chi
arriverprimo?Chiarriverprimo?"Intalmodoesconorapididalla
casainfiamme.
L'uomo,vedendouscireisuoiragazzisaniesalvi,sapendolifuori
pericolo, va a sedersi all'aperto nella piazza del villaggio. Si sente
pieno di gioia e di contentezza, libero da preoccupazioni e
inquietudini,senzapipaura[].
Eglidaaciascunodeisuoifigliquesticarridellostessocoloree
dello stesso tipo, con stendardi, veloci come il vento. Per quale
ragione? Quest'uomo, molto ricco e facoltoso, in possesso di
abbondantitesoriegranai,pensa:"Perchdovreidareaquestiragazzi
preziosi e adorati, tutti figli miei, altri veicoli? Tutti questi grandi
veicoli mi appartengono e i ragazzi devono essere trattati senza
distinzione.Possedendomoltitesoriegranaipotreioffriretaligrandi
veicoli a tutti gli esseri, perch quindi non ai miei figli?" Nel
frattempo i fanciulli salendo sui grandi veicoli sono pervasi da
meravigliaedastupore.
Cosapensi,Sariputra,quest'uomohaforsementitopromettendoai
ragazzitreveicoliperpoi,inseguito,dareaognunodilorounsolo
grande,raffinatissimoveicolo?
Sariputrarispose:No,Beato;sicuramenteno,Sugata.Queltalenon
unbugiardodatocheisuoifiglisonouscitidallacasainfiammeesi
sono salvati grazie alla sua abilit nei mezzi salvifici. Per quale
ragione?Mantenendosiinvita,Beato,hannopoiottenutotuttiquei
giochi. E anche nel caso in cui quel tale non avesse dato ai suoi
fanciulli neppureuncarro,eglinonsarebbestatounbugiardo.Per
qualeragione?Eglihapensato:"Coilamiaabilit(nell'escogitare)
espedientilibereriragazzidaungrandedolore";neppureinquesto
caso sarebbe un bugiardo. Ancor meno, quindi, se quel tale, in
possessoditesori,caseegranai,riflettendosuquantocariglisianoi
figliregalaloro,perlusingarli,veicolidiununicocoloreetipo,ecio
igrandiveicoli.No,Beato,queltalenoneunbugiardo.62

Questerighecheabbiamoriportatohannounenormericchezzasimbolicaeunprofondo
sensoreligioso.Sipotrebberointerpretareedutilizzareinpidiunmodo.Sonoun
esempiodiquellaletterachesifavitadicuiparlavamosopra.Osservandoiltema
centrale delsutrapossiamorendercicontodellabilitdiBuddhanellusodeimezzi
salvifici.Questerigheparlanodiquestoesonoquesto,proprioperchpossonoessere
utilizzateinmolteplicimodiepersvariatimezzi.Purtroppopossonoessereutilizzate
ancheperprodurredoloreesofferenza.Questotimorepresentenelpasso,infatti,la
domandadiBuddhaaSariputrapropriovoltaachiarirequestopassaggio.Labilitnei
62

SutradellotoacuradiL.Meazza,Ed.Bur.Milano2006pagg.107ss.

mezzisalvificinonsignifica:ognimezzolecitoperundeterminatoscopo.Anchese
si crede di condurre gli uomini verso una condizione migliore, si deve possedere
labilitnelfareci.Labilitstanelcapirequaleviascegliere,qualesialapisicura,
infatti,ilpadredifamigliasoppesaogniipotesi,allafine,deveingannareiproprifigli,
manonvialtrasceltasevuolechesisalvino.
Il silenzio di Buddha unabilit volta a salvare luomo, non un terreno di
speculazione,nonindifferenza,unmezzopercondurrepiuominipossibiliversola
propriasalvezza. EccoperchnonhavolutodareaVacchagottalaspiegazione che
invecedaradAnanda.Segliavessespiegato:Vacchagottasetidicodis,tucrederai
cheiosiauneternalista,se,invece,tirispondessidino,chenonesistealcunatman,tu
miinterpreteresticomenichilista,quindi,preferiscononassumerenessunaposizione.
Vacchagottanonavrebbecompresoeavrebbesolotrovatoaltraconfusioneinquelle
parole.Ognidomandasenontrovapoireificazionenellatestimonianzapudiventare
estremamentepericolosaefontediunaprofondaangosciaesistenziale.
Ilsensodelladomandaediconseguenzailsensodellarispostanellambitoreligioso
seguono una logica diversa da quella comune. In questambito, infatti, domanda e
rispostasonomomentidiunostessocercare,icuiruolispessosiinvertono:esistono
domandechesirivelanonellerisposte,erispostechesicelanonelledomande.Cisono
delleparoledellabateWatanabemoltodensealriguardo:
Ilcuoredelcomportamentochericercalaviastaproprioqui.L'azione
delcercareel'azionedell'ascoltoobbedientesonocontemporanee.La
domandaconcuiricercolaviaelatestimonianzaconcuilamanifesto
sonocontemporanee.63

InquestepocherighelabateWatanabeaffrontaunproblemacruciale,nonsoloperil
Buddismo, ma per ogni religione: il senso, il valore, della domanda. Cerca di
comprenderecomeessacontinueraviverenelcorsodellavita.Nelladomanda,che
vivecontemporaneamenteallatestimonianza,noileggiamolumiltdichiharinunciato
aqualsiasipresunzionediabitareinillusorierisposte.IlsilenziodiBuddhavuoleanche
indicarequesto:ilBeatoconsapevoledelpotereenormecheleparole,equindianche
lerisposte,possonoavere.Ma,eccochequandocrediamodiavercapitoilmeccanismo,
ciaccorgiamodinonstarstringendonullatralemani.Cisonomomentiincuiilsilenzio
ilmezzoadeguatopersalvare,cisonomomentiincui,dicontro,leparoledivengono
laviapercondurregliuominiversolasalvezza.Leggiamoalriguardoquesterighe:
AllorailBeato,dopoaverascoltatoperlaterzavoltalarichiesta
del venerabile Sariputra, cos parl: Sariputra, ora che hai
sollecitato il Tathagata per la terza volta, io risponder alla tua
domanda.Pertantoascoltabene,Sariputra,ememorizzaafondo
cichestoperdire.
Appena il Beato ebbe finito di pronunciare queste parole,
cinquemilamonaciemonache,laicielaicheorgogliosisialzarono
dailoropostinell'assembleae,dopoaverprostratoilcapoaipiedi
delBeato,abbandonaronol'assembleadatoche,acausadelleloro
radicidiarroganza,s'immaginavanodiaverottenutocichenon
avevanoottenuto,diaverrealizzatocichenonavevanorealizzato.
63

EiheiDogen,BusshoLanaturaautentica,ac.diJ.G.Forzani,Ed.EDB1999

Pertanto,considerandosioffesi,abbandonaronol'assemblea.Mail
Beato,rimanendoinsilenzio,approv.
II Beato si rivolse allora al venerabile Sariputra: La mia
assemblea,Sariputra,privadiscorie,siliberatadagliscarti,
stabilenelvigoredellafede.Sariputra,lapartenzadegliorgogliosi
un bene. Pertanto ora parler di questo argomento. Bene,
BeatodisseilvenerabileSariputraesimiseinascolto.
II Beato disse: A volte, Sariputra, il Tathagata espone un tale
insegnamentodellaDottrina.Coscomeavolteepossibilevedere
il fiore dell'udumbara, allo stesso modo, Sariputra, a volte il
TathagataesponeunsimileinsegnamentodellaDottrina.Abbifede
inme,Sariputra,iosonocoluichediceciche,iosonocoluiche
diceilvero,iosonocoluichenulladicesenonciche.Sariputra,
difficiledacapireillinguaggiointenzionaledelTathagata.Per
qualeragione?IorivelolaDottrinaattraversosvariatecentinaiadi
migliaiadiabilitneimezzisalvifici,comediverseinterpretazioni,
descrizioni,spiegazionieragguagli.LaveraDottrina,Sariputra,
oltreilragionamento,oltrelasferadelragionamentoedevevenir
appresa dal Tathagata. Per quale ragione? Per un unico scopo,
Sariputra,perun'unicaragioneilTathagata,Santo,Buddhaperfetto
apparenelmondo,perunnobilescopo,perunnobilemotivo.Qual
,Sariputra,l'unicoscopo,l'unicomotivodelTathagata,ilnobile
scopo,ilnobilemotivopercuiilTathagata,Santo,Buddhaperfetto
apparenelmondo?IITathagata,Santo,Buddhaperfettoapparenel
mondo per incitare gli esseri alla visione della conoscenza del
Tathagata.IITathagata,Santo,Buddhaperfettoapparenelmondo
peresporreagliesserilavisionedellaconoscenzadelTathagata.64

Lepisodio narrato qui ci espone un evento alla rovescia, rispetto allepisodio del
monaco Vaccagotta, infatti, al silenzio iniziale del Beato seguono le sue parole, e
quandoBuddhadecidediparlareaccadecheunaltissimonumerodipersonepresenti
allassembleasialzinoesene vadano.Quellepersonesilludevanodiavercapito,
silludevanodiaverafferratoilsensodelsilenzioeavevanoconfusoildharmaperun
insegnamentoesoterico.Buddhaparlanonperaccontentarelepreghiere,perlomeno
nonsoloperquesto,mapersalvarechisilludevadiavercapito,sapevacheaccettando
dirispondereunnumerodipersonesenesarebbeandato.Ilvalore,ilsensodelsilenzio
diBuddhasuquestionicomelesistenzadiDioolesistenzadiunatmanhannoun
senso esclusivamente pratico vogliono essere un mezzo salvifico. Oltre al
fraintendimentodellesueparoleBuddhatemevalaspeculazionesututtocichenon
avevadetto,allorapossiamoleggere:
cichedamenonstatospiegatotenetelocomenonspiegato;eci
chehospiegato,tenetelocomespiegato.Machecosa[...]nonho
spiegato?Cheilmondoeterno[...]chenoneterno[...],[...]chela
vitaeilcorposonolastessacosa[...]chelavitaeilcorposonodue
cosediverse,[...]che il Tathgata esiste dopo la morte, [...]
che il Tathgata non esiste dopo la morte [ecc...] ci
nonhospiegato.Eperch,[...],nonhospiegatotuttoquesto?Perch,
64

Sutradelloto.Op.Cit.Cap.1

[...], ci non salutare, non appartiene ai fondamenti della vita


religiosa, non conduce al sereno disincanto, al distacco,
alla cessazione del dolore, alla pace, alla conoscenza,
al risveglio, al nibbna: per tale motivo non ho
spiegato tutto ci.Echecosa,[...],hospiegato?Questoil
dolore [...] Questa lorigine del dolore [...] Questa la
cessazionedeldolore[...]Questalaviacheportaallacessazione
deldolore,cihospiegato.Eperch,[...],lhospiegato?Perch
ci, [...], salutare, appartiene ai fondamenti della vita religiosa,
conducealserenodisincanto, al distacco, alla cessazione del
dolore, alla pace, alla conoscenza, al risveglio, al
nibbna: per tale motivo lho spiegato. Perci, o
Mlukyputta, ci che da me non stato spiegato tenetelo
comenonspiegato;ecichehospiegato,tenetelocomespiegato65
Osserviamolespressione:nonerasalutare,cirinviainmodoimmediatoalsensodel
silenziodiBuddha.Losvuotadiognieventualetentativospeculativosudiesso.Non
nichilismo,nonignoranza,unasceltalacuigiustezzaomenovamisuratasecondo
ci che Buddha ha insegnato, ovvero, la realt del dolore nel mondo e la via che
conduceallasuaestinzione.

4.5Ndharmannirvana
Linsegnamento di Buddha va oltre il ragionamento, e nello stesso tempo, oltre la
pratica. NelBuddismopossiamo assistereadunametamorfosi deldharma in vita
autentica. Lautenticit di ogni cosa che vive la radice su cui cresce lalbero del
Buddismo. Sesivuolecapire linsegnamento diSakyamuni sideve comprendere il
senso dellespressione: linsegnamento del tatagata va oltre il ragionamento.
RicorriamoadunSutradovesipuleggere:

Omonaci,vimostrercomelinsegnamentosiasimileadunazattera,
laqualecostruitaalloscopoditraghettareenondiessereafferrata.
[]Immaginateunuomocheduranteunviaggiositrovidavantiad
unagrande distesadacqua, lacui riva vicina pericolosa esuscita
65

AcdiRanieroGnoli,LarivelazionedelBuddha,Op.Cit.Clamalunkyasutta,Il
piccolo discorso di Mlunkyputta,pag.225ss.

paura,mentrelarivalontanaapparesicuraenondestatimore,manon
c un traghetto n un ponte per passare di l. Luomo potrebbe
pensare:[]raccogliererba,piccolirami,ramipigrandiefoglie,e
leghertuttoinsiemecostruendounazattera.Dopodiche,trasportato
dallazatteraeaiutandomiconlemanieconipiedi,arriversanoe
salvodallaltraparte,sullarivalontana.Quindiluomoraccoglietutto
quellochesidetto,costruiscelazattera,siaiutaconlemanieconi
piediearrivasanoesalvodall'altraparte.Giuntosullaltrarivaluomo
potrebbe pensare: Questa zattera mi stata molto utile, poich
trasportatodaessaeconlaiutodellemaniedeipiedihoraggiuntosano
e salvo la riva lontana. Se ora me la mettessi sulla testa oppure la
portassi sulle spalle e andassi dove mi pare?. O monaci che ne
pensate? Agendo in tale modo egli adopererebbe in modo giusto la
zattera? No, signore. In quale modo luomo adopererebbe
giustamente lazattera? Giuntodallaltra parteegli potrebbepensare:
Questazatteramistatamoltoutile,poichtrasportatodaessaecon
laiutodellemaniedeipiedihoraggiuntolarivalontana.Seorala
lasciassi in secco o in acqua e andassi dove mi pare?. O monaci
agendocoseglifarebbeci chegiustofareconlazattera. Viho
mostratoomonaci,comelinsegnamentosiasimileaunazattera,la
quale costruita allo scopo di traghettare e non di mantenercisi
attaccati. Quando capite che linsegnamento simile alla zattera, si
trattadiabbandonarelattaccamentoaglistatipositividellamentee,
tantopi,aquellinegativi66

Questo passo, come molti altri, si pu prestare a molteplici interpretazioni, proprio


perch il suo senso va al di l delle parole. Noi abbiamo scelto dinterpretarlo in
funzionedellaspiegazionedelconcettodinaturaautentica.
Lautenticit del dharma sta nella sua non sostanzialit, non reificazione. Infatti,
possiamoleggerechelinsegnamento,ovveroildharma,comeunazatteracheserve
pertraghettareenonperessereafferrata.Questopuntovitaleognicosacichee
nonpuesserenullainpienulladimeno.Lazatteraunaforma,uninsiemedialtre
forme,noncisideveattaccareanessunattodelpensierochedaquesteformepu
scaturire. C un ulteriore significato di questo sutra che vorremmo sottolineare:
Buddhaponecomeesempioderroresstesso.Ilprimoerroredaevitareilvivere
nellillusionecheildharmapossaessereunaresdaimpararebeneepoiapplicare
condiligenza:untaleatteggiamentononfunzionaleallavia,allontanadallapaceche
sistacercandoecicontinuaafarcrescerenelmondodeldolore.UndettoZenrecita:
seincontri Buddhauccidilo, setistai cullando nellillusione di avercompreso la
completezzadeldharmaetisentisicuroinesso,comeunuomochecamminaperuna
viacheconosceamenadito,allora,quelloilmomentodiliberarsidaquellillusione.
Laprospettivachenascedauntaleatteggiamentodeltuttoantiteoretica 67,nond
66

A.c.diRanieroGnoli,LaRivelazionedelBuddha,Op.Cit.DalAlagaddpamasutta,
Ildiscorsodellesempiodelserpente,pagg.239s.
67
Questaespressione,antiteoretica,vuoleindicarelamancanzadiunpuntosicuicostruire
ognitipodi
pensiero.Nonvisonocategorieapriorisucuipossiamoordinarecicheviviamo,lostesso

alcunpuntodiappoggio,noncnessuncanoneacuifarecostanteriferimento. Se
luomocompiequesto,allorapotrcompiereilpassosuccessivo,ovvero,aprireisuoi
occhiallautenticitdituttelecoseedituttigliesseri.Unadellepiimportantifigure
del Buddismo, Doghen, dedica vari punti della sua lunga opera a questo concetto.
Possiamoleggerealriguardo:

Inoltre,ilmondointero,intesocomeluogodoveoperaattivamentela
verasembianza,comepuretuttigliesseriviventichevivonoinesso,
liberatidalleconvinzioniparticolarichevengonopensateinbasealle
abitudini ed alla mentalit, vedonodistintamente come deveessere
l'autenticomodooriginariodiessere.
In questo modo, nel momento in cui tutti gli esseri davvero si
dedicanocompletamenteadesserecichedevonoessere,tutto,siale
cosechegliesseriumani,vivendonellaformachegliveramente
propria,superandoledistinzionirelativequalimeealtrodame,e
stabilendosi saldamente nella sorgente della vita, momento per
momentofannosbocciarel'assolutomodoincuiessere.Perquesto
ognicosacantalaveritsenzaaggiungerenulla.68

QuestopassodiDoghenmoltoarticolatoedenso.Leggendolosihalapercezionedi
trovarsidifronteadunascultura,setogliamoqualcosaoaggiungiamoqualcosa,quella
sculturanonesisterpicometale.Seprovassimoadestrapolareunassertodiquel
discorsofaremmounoperadimanipolazione.Possiamoleggere,peresempio,lafrase
segliesseridavverosidedicanoacichedevonoessere.Laproposizionehauna
pericolositnotevole,perchsevissutaedassuntaadunlivellononreligiosodiventa
giustificazionismopuro.Percapirsi,sipotrebbesostenerecheunuomochemassacra
altriuomini,semplicementeaderisceacichedevessere.IldiscorsodiDoghennonsi
muove in questa logica, non sta parlando di morale, sta parlando di vita autentica,
qualcosachevaaldildelleparolestesse.Infatti,possiamoleggerelinvitodelmonaco
giapponeseadandarealdildelconcettodimeedaltrodame.Sefosse,ildiscorso
diDoghen,undiscorsodigiustificazionismononavrebbeaggiuntolaprecisazioneche
cisideveliberaredallaformameedallaformaaltrodame.Questaprecisazione
chiariscecheDoghennonsistaoccupandodimoraleinquestopasso.Successivamente
ilpassosisvelaintuttoilsuosignificatoreligioso:stabilirsisaldamentenellasorgente
dellavitadacuisorgeadogniistantelassolutomododesserediognicosa.una
riflessionedalprofondosensoreligioso.Dopounoperadispoliazionepossiamotrovare
neldiscorsodiDoghen,cichenonpumancareinunaviareligiosa,laconversione.
Aderire, stabilirsi in quella sorgente la metafora della via di mezzo che abbiamo
trovatogicitataneldiscorsosulleQuattronobiliverit.Stabilendosiinquelpunto,che
non un punto, ogni cosa canta la verit senza aggiungere nulla in pi. Questa
conversione ad un cammino religioso trova una esplicazione in queste parole di
Watanabe:
osservatoreunillusione,unautenticitcheapreilsuosguardosullanaturaautenticapresenteinogni
essereecosa.
68
Ac.deLastelladelmattino,E.Doghen,Ilcamminoreligioso,Bendowa,Ed.Marietti
Genova1992pag.30

Noi pratichiamo la religione per raggiungere lo stato della


beatitudine come risultato evidente, e solitamente pensiamo che
questasialafede.MaquellepocheparolediDoghenfrantumano
frontalmenteleopinioniscontatechequestotipodiricercadellavia
siportasempredietro.IIcammino religiosononunmodocosi
piattoemonotono,mapiuttostolastrutturaconcretadellavitanel
suoslanciosemprefrescoerinnovato.69

LabateWatanabecoglieunelementoimportantedelloperadiDoghen:ilsuonotevole
impattodecostruttivo.Propriocomeneldiscorsodellazattera,Dogheninvitaluomoa
nonattaccarsianulla,nonsoloildharmasolounmezzo,malostessonirvanala
finediqualcosachenonhamaiavutoinizio.
Nagarjunasullavacuitdelconcettodinirvanascrive:

Se tutto questo mondo vuoto, non esiste n apparizione n


sparizionedinulla:pereliminazioneoarrestodichesiverifica,
secondote,ilnirvana?
Setuttoquestomondononvuoto,nonesistenapparizionen
sparizionedinulla:pereliminazioneoarrestodichesiverifica,
secondote,ilnirvana?
Non eliminato, non ottenuto, non annientato, non eterno, non
arrestato,nonnato:questosichiamailnirvana.
IInirvanaintantononunessere,che,setalefosse,essodovrebbe
inconseguenzaesserecaratterizzatodavecchiezzaemorte.Non
c'essere,infatti,senzavecchiezzaemorte.
Sepoiilnirvana fosseunessere,essosarebbeuncoeffettuato.
Noncoeffettuatononc'innessunluogoinfattinessunessere.
Se poi il nirvana fosse un essere, come potrebbe tale nirvana
esistere, senza dipendere da qualche altra cosa? Infatti, non c'
nessunesserenondipendentedaqualchealtracosa.
Seilnirvananonunessere,saressoforseunnonessere?Allo
stessotempocheilnirvananonunessere,essononeneppureun
nonessere.
Sepoiilnirvanafosseunnonessere,comepotrebbetalenirvana
esistere senza dipendere da qualche altra cosa? Infatti non c'
nessunnonesserenondipendentedaqualchealtracosa.70

Nagarjunaconsideratounadellementipialtedelpensierobuddista,sidice,infatti
checoluichefececompiereilsecondogiroallaruotadeldharma.Primadiluivi
solo Buddha in quanto ad importanza. Il suo pensiero meriterebbe una trattazione
specificaedapprofondita,quinoiattingeremosoloadunasuapiccolaparte.Laprima
69
70

EiheiDogen,BussoLanaturaautentica,Op.Cit.
Ac.diRanieroGnoli,LarivelazionedelBuddha,Vol.II.Ilgrandeveicolo,Ed.Mondadori
Milano2004,MadiamakakrikPag.638.

asserzionediquestopensatore,cheabbiamoriportato,gidasriccadiunagrande
complessit.Seilmondovuotononvinazionennonazione,dunqueilnirvana
dicosasarebbeilfrutto,senonvialcunseme.Lautoresispingeoltreaffermandoche
tranirvanaesamsaranonvialcunadifferenza.LargomentazionediNagarjunain
questopuntoraggiungeunaaltavettadicomplessit.RichiamiamoilSutraincuisi
parlava della zattera, proviamo a rileggerlo alla luce di questa nuova prospettiva
suggerita da Nagarjuna. Nel sutra si parla di due rive, una spaventosa ed un'altra
pacifica, luomo dalla prima vuole fuggire, allora rcostruisce una zattera, oppure,
potremmodiresiaffidaaldharmacomemezzopertrarsiinsalvo.Sappiamocosa
Buddhahaspiegatosulsensodellazattera,Nagarjuna,comesevolessecontinuareil
discorso,afferma: fate attenzione chenonvi sonoaffatto due rive,unapericolosa
laltra pacifica, ma vi ununica riva. Ci che cambia la conversione a questa
sorgenteautentica,comescriveDoghen,dacuiognicosasolociche.Sempredel
monacoGiapponesepossiamoleggerequesterighe:

Ehi!nongirovagarecolcorpoeconlamenteinpratichereligiose.
Eppure,sedaiorigineanchealminimoscarto,ilcieloelaterrasi
fannoincommensurabilmentelontani;sedaiaditoalpurminimo"mi
piacenonmipiace",ilcuoresismarriscenellaconfusione.Per
esempio,chisivantadellaconsapevolezzaraggiunta,chiabbondadi
illuminazione, chi riuscito ad adocchiare la sapienza, chi ha
ottenutolavia,chihachiaritoilcuore,chihadatoimpulsoall'ideale
discuotereilcielo:altrononfachetrastullarsineipressidellasoglia
del nirvana, per ignora quasi del tutto l'operoso sentiero della
libert.71

Loperososentierodellalibertunaltromodopernominarelanaturaautentica.Se,
dicontro,cisiilludediavercompreso,diavertrovatochiarezza,diaverraggiuntoil
nirvana, ci sista trastullando sulla soglia del nirvana. Lespressione che utilizza
Doghen molto forte, vuole, crediamo, evidenziare la pericolosit di una tale
condizione.Essereindifferenti,ignorare,lefiammecheciavvolgono,perrichiamareil
Sutradelloto,indubbiamenteunacondizionedigrandepericolo,macrederediaver
capito,crederediaverottenutoquandoinvecenonsiottenutonullaancorpiuna
condizionepericolosa.Nonbisognapensareadunafacilitnellindividuarecoloroche
vivonolautenticitdellaviadellalibertechi,invece,sitrastullasullasogliadel
nirvana.Tuttigliuominichedecidonodiinvestirelalorointeraesistenzavarcanodi
continuoquestasottilissimalineadiconfinetraautenticitedillusione.Cuncontinuo
processodiconversioneaquelpunto,aquellachesidefiniscecomeviamedia.72Non
vipotrmaiesserenessunochepotrdireadunaltrouomocheluiviveautenticamente
laviamedia. Nessunuomopotrmaipretendere disentirselodireenonpotr mai
convincersene.Ognivoltachequestoaccade,siritorna,lsuquellasogliadelnirvana
agiocareconleproprieillusioni.Doghenconparolesecche,autentiche,affermaSea
71
72

E.Doghen,FukanzazenjiacuradiJ.Forzani.Traduzioneinedita.
Questoterminepresenteanchenellanostraculturaoccidentale,possiamopensarealletica
aristotelica,manelBuddismononhaquelsignificato.Comeabbiamovistounanonposizioneche
nonscaturiscedadueestremidaevitare.

lungo compi questo, certamente diventi questo.73 Non vengono proposte vie
alternative,tecnicheparticolari,masiaffermachesealungocompiquestocertamente
diventi questo. Tuttavia c da precisare cosa significa lespressione a lungo.
Sicuramente vaga, non si quantifica, per apparentemente non atemporale.
Potremmopensareuntempomoltolungoditantianni,maaduncertopunto,forse,
possiamovivere,edesserneconsci,lautenticitdellaviamedia.Per,noicrediamoche
lespressionealungononvogliadireperuntemponotevole,masignifichiperlintera
propriavita.
Nagarjunaconsapevoledelladifficoltchevinellabbracciareenellostabilirsinella
viamedia,perquestomotivo,ilpensatorespecificachevisonoduetipidirealt,due
livelli.Ilprimolivellodirealtquellochepossiamopercepireepensare.Viun
secondolivellodirealt,macorrettodirechelamedesimarealtvistaevissutain
mododiverso,chevaaldildellaformaenellostessotempodelcontenuto,infatti,le
sue basi sono in ci che non ha sostanza, ovvero, la vacuit. Doghen scrive al
riguardo:74

Apprendere la via autentica (di Budda) apprendere se stesso.


Apprenderesestessodimenticaresestesso.Dimenticare sestesso
essereinveratodatuttelecose.Essereinveratodatuttelecoselibert
nell'abbandonarecorpoespiritodisestessoecorpoespiritoaltrui.E'
risvegliocheriposadaognitracciadisestesso,risvegliocheperpetua
ilnonlasciaretracciadisestesso.

Questepocherigheriassumonotuttocichestiamocercandodispiegare.Vediamoleda
vicino:apprenderelaviadiBuddhasignificaapprenderesestessi.Ilprimopassoda
compiere per stabilire il proprio cuore nella via media lapprendere la via di
Buddha.Potremmodirenelcostruirsilapropriazattera.Ilsecondopassoracchiudein
pocheparoleunpuntovitaledeldharma:apprenderesestessisignificadimenticarese
stessi.Lusodelverbodimenticaremoltointeressantesilegaalverboapprendere.
Entrambeindicanolosforzonecessariocheluomodevefaresevuoleottenerequello.
Nonvilusodiverbivaghiefumosicomesentire,oppurelasciare,mavisonodue
verbicherichiedonolimmediatoagiredelluomo.Ilverbodimenticaresiaccostaad
unaparola:sestesso.Leggendoquesteparoleconpocaattenzionesipunoncogliere
laporiachecelano,ovvero,dimenticareunazionechecompieuns,direchechi
compielazionedevedimenticaresestessounacontraddizione.Aporiacherimarrebbe
taleseildiscorsodiDoghennoncontinuasseconlaspecificazionechedimenticarese
stessoessereinveratodatuttelecose.LespressioneEssereinveratodatuttelecose
unmodoperdescriverelanaturaautenticapresenteintuttelecoseegliesseri.Aderire
aquestaautenticitsignificaaderireestabilirsinellaviamedia,laquale,risveglio,
nirvana,cheriposadaognitracciadiseperpetuanelnonlasciarnealcunatraccia.Se
comprendere la propria natura autentica significa comprendere la propria vacuit,
capiamocheladinamicachesirealizzaunadinamicariferenteadunpianosottile.Un
pianochealdildicichecipiaceenoncipiace,delmioessereedellesseredegli
altri. C un Sutra che presenta proprio questo nuovo piano, questo nuovo stare, o
73
74

E.DoghenFukanzazenji.
E.Doghen,Ghenjokoan,acuradiJ.Forzani.Traduzioneinedita.

meglio,riposare:

18.Hocottoilriso,homuntolevacchedisseilpastoreDhaniyo
abitoconlamiagentesullariva del fiume Mah.
Lacapannacoperta,ilfuocoarde.
Quindi,ocielo,piovipure,setulodesideri!
19.Inmenonc'colleranariditmentaledisseilBeato
io dimoro per una sola notte sulla sponda del fiume Mah.
Lacapannascoperta,ilfuocospento.
Quindi,ocielo,piovipure,setulodesideri!75
QuestoSutracipresentaiduelivellidirealt,cheNagarjunaavevadistinto,ilprimo
livello presenta un uomo che ha curato i dettagli della sua vita, ha munto i propri
animali, si cucinato il proprio cibo e si procurato un tetto sotto il quale poter
dormire.Noncunazionecompiutadaquestuomochepuesseregiudicatacome
sbagliata,immorale,superficiale.Stiamoparlandodiunlivellodirealtcontuttelesue
manifestazioni,contuttiisuoiguadagnielesueperdite.Nonvinulladisbagliatoin
questarealt,malarealtdicoluichenonsipreoccupadelpropriociboedelproprio
riposounaltrolivellodirealt.Larealtdiquestuomolarealtdicoluicheha
deciso di dimenticare se stesso e lasciarsi inverare da tutte le cose e, in tal modo,
risvegliarsias.SericordiamolaffermazionediNagarjuna:tranirvanaesamsaranon
vi alcuna differenza e proviamo a rileggere il sutra da noi citato, possiamo,
facilmenteosservarecomeilsamsarasimanifestinellostessomododelnirvanaci
chemutailmododidimorarenellamedesimarealt.Potremmo,arrivatiaquesto
punto,obiettareche,seNagarjunaponeunadifferenzafralivellidirealtdaunlato,e
poi,sostienechenonvidifferenzatrasamsaraenirvana,sistiacontraddicendo.Il
pastore,perritornarealsutracitato,checuoceilrisoesiprocuraunriparositrovanella
condizione dignoranza, ovvero, non ha presente lesistenza di un altro livello, di
unaltraprospettiva,ignoralesistenzadiunaautenticitvuotaallabasedituttelecosee
gliesseri.Ilbeato,chinonsicuradicibarsiediriposarsi,invecehapresenteidue
livellieproprioperquestaconsapevolezzadecidedidimorareinquellacheluivivee
sentecomelautenticarealt.
Il dharma non un sistema esoterico, un qualcosa rivolto solo a persone con
determinatecapacitintellettualiofisiche.Ogniuomopuabbracciareesvilupparela
propriavitainesso,oppureperutilizzareunespressioneclassica,prendererifugioin
esso.Lacomplessitdispiegarecichesipucomprenderesoloattraversolapratica,
potrebbetrarreininganno.LinvitodiBuddhadiprendererifugioneldharmaun
invito di Sakyamuni rivolto a tutti gli uomini senza nessuna distinzione, invito a
misurarecichestannovivendoattraversolapropriavitasenzaalcunamediazione,
invito ad identificarsi e sciogliere la propria individualit nel dharma. Possiamo
leggerealriguardo:

75

Ac.diRanieroGnoli,LarivelazionedelBuddha,VOL.I.Op.Cit.IldiscorsodiDhaniyo,
Pag.846

33. Perci, nanda, siate un'isola (dpa) per voi stessi


prendeterifugioinvoistessienoninaltro!Chelavostraisolasiail
Dhamma,cheilvostrorifugiosiailDhammaenonaltro!Ecome
puunmonacoessereisolapersestesso,comepuprendererifugio
insestessoenoninaltro?Comepufarschelapropriaisolasiail
Dhamma,cheilsuorifugiosiailDhammaenonaltro?
34.Qui, nanda, un monaco, contempla il corpo nel
corpo, strenuo, pienamente cosciente, consapevole,
avendo rimosso la cupidigia e lafflizione nei riguardi del
mondo,dimorapraticandolacontemplazionedellasensazionenelle
sensazioni, praticandolacontemplazionedellamentenella mente,
praticando la contemplazione dell'oggetto mentale negli oggetti
mentali, strenuo, pienamente cosciente, consapevole, avendo
rimosso la cupidigia e l'afflizione nei riguardi del mondo. Cos,
nanda, un monaco isolapersestesso,prenderifugioinse
stessoenoninaltro,coseglifaschelasuaisolasiailDhamma,
cheilsuorifugiosiailDhammaenonaltro.
35.nanda, coloro i quali, ora o dopo la mia morte,
riusciranno a essere isola per se stessi, a prendere
rifugio in s stessi e non in altro, che faranno del
Dhamma e di nullaltro la loro isola e il loro rifugio,
costoro diverranno i monaci migliori e lo saranno in virt del
desideriodiimparare76.

LatradizionetramandachequestoSutraraccolgaleultimeparolediBuddhaprima
dellasuamorte.Nonhaimportanzastabiliresequestosiaveroono,cichevanotato,
per noi, laver tramandato questo discorso come ultimo. Leggendo queste righe
notiamoilricorrerecostantediunverbo:praticare.Sesilegaquestoverbo,eciche
significa,allasceltadiporrequestocomeultimodiscorso,capiamolacentralitche
ricoprelapraticaneldharma,anzi,ildharmapraticaenulladimenoenulladipi.
Buddhainvitagliuominiapraticareaverificaretuttocichehannoappreso,inquesto
attodicontinuopraticare,continuoriscontro,luomoprenderifugioneldharmache
nonaltrochelasuanaturaautentica.Lespressionesiateisolapervoistessivuole
indicareproprioquesto:cicheavetesempredesideratononmaistatofuoridivoi,
masemprestatainvoiinquantointuttelecoseedintuttigliesseri.Adesso
vedremocomesipumanifestarequestomettereinpratica,comenelmondosipossa
esserenellaviadimezzo.

4.6.lozazencomevacuitdelperdono
76

Ac.diRanieroGnoli,LarivelazionedelBuddha,Vol.I.Op.Cit.Ildiscorsodelnirvana
definitivo.1141

Dei molteplici mezzi che nella storia del dharma si sono manifestati per condurre
luomoversolestinzionedeldolore,noiscegliamo,ditrattareeparlaredellapratica
dellozazen.77
Lincrociarelegambeesedersiunapraticaantichissimacheaffondalesueradicinella
culturaVedica.Ma,cichedistingueilsedersiinzazendalsedersinellamedesima
posizione latteggiamento mentale. Luomo che decide di praticare zazen cosa
concretamentecercadirealizzare.LeparoledelSutradelDiamantedannounarisposta
alriguardo:

Ilbodhisattva,ilgrandeessere,dovrprodurreunpensieronon
sostenuto,valeadireunpensierocheinnessunluogosiasostenuto,
un pensiero non sostenuto da vista, da suoni, da odori, gusto,
oggettideltattoooggettidellamente.78
Sinarrachequesticelebri versidelSutra deldiamante, sianostatiascoltati dal VI
PatriarcadellascuolaZenHuiNengepropriocomprendendoquestiultimisiconvert
allaViadelBuddismo.NelpassosiparladiBodhisattva79 chesignificacoluilacui
essenzaperfettaconoscenza.Partiamopropriodalsensodiperfettaconoscenzae
cerchiamodicomprenderneilsignificato.Laconoscenzadicuisistaparlandonon
conoscenzabasatasudiunpianodottrinale,maconoscenzacheviveesisviluppain
unaltrolivellodirealt.Ciritroviamonuovamentenellaviamedia.Stabilendo il
propriocuoreinquestanondimorailBodhisattvaprodurrunpensierononsostenuto
daalcunsenso.Inquestepocheparolesisintetizzaildharma.Tenendopresenteidue
livellidirealtpostidaNagarjuna,sappiamochenellivellodirealtincuiprevalela
forma come elemento ultimo della realt, il pensiero si costruisce sulle nostre
sensazioni.Produrreunpensierononsostenutocigettanellaltrolivellodirealtda
cuituttopuessereosservatoevissutonellasuaautenticavacuit.Lanalisifunzionale
della pratica dello zazen mostra questo cambio di prospettiva, o meglio, di realt
alluomochedecidedimettereinsacrificiolapropriaesistenza.Vorremmospecificare
che parlare di due livelli di realt non significa parlare di un mondo ideale, un
iperuranio,ediunaltromondocorrottoosbagliato.RicordiamolafrasediDoghen:se
faiquestocertamentediventeraiquesto.Questafrasevuolsignificarechetraledue
realtnonvialcunadifferenza;comeaffermaNagarjuna,tranirvanaesamsaranonvi
nessuna differenza. Il risveglio proprio nel momento in cui luomo comprende
questanondifferenzatraleduerealtefavivereilproprionirvananellavita.
Ma,quandoquestoaccade,luomodevefarvivereefarfunzionaretuttocinella
realtfenomenicaincontrandoimmensedifficolt.Allorailrisvegliononunsingolo
momento,malapropriavitacheadogniistantesiriconverteesirigettanellautentica
realt.Questoaccadeperchlanaturadelluomoquelladilegarsiacicheglipiace,
distaccarsidatuttocicheglidispiace,disoffrirequandoperdecicheamaedigioire,
invece,quandoperdecicheodia.Datuttocinessunuomopotrliberarsideltutto,
eccoperchnecessariounriconvertirsicontinuo.Sepoipensiamoalsensostessodel
dharmapossiamovederecheessoconsistenelsensodelcontinuoritorno:nonattaccarsi
77
78
79

Nelcap.2abbiamoespostoincosaconsistalapraticadellozazen.
Ac.diRanieroGnoli,LarivelazionedelBuddhavol.I,op.cit.SutradelDiamante.
LafiguradelBodhisattavacaratterizzantediquellochedefinitoBuddismoMahayana.

maianessunaforma,teneresemprepresentechelazatteraservesolopertraghettaree
nonperessereafferrata.
LeggendoiSutraspessopossiamovedereunconfrontarsiconilmondofenomenico,un
continuo riferirsi a tutti gli ostacoli che ci allontanano dalla via dellestinzione del
dolore,infatti,possiamoleggere:

Lacupidigiacausadisfortuna,lacupidigiasconvolgelamente.
Gli uomini non comprendono quanto pericolo essa crei
interiormente. Una persona cupida non conosce il buono, una
personacupidanonvedeilDhamma.Latenebrapioscuraprevale
quandolacupidigiatravolgeluomo.Maunochehaabbandonato
la cupidigia pi non desidera gli oggetti che la suscitano. Essa
scivolaviadaluicomeunagocciad'acquadaunafogliadiloto.
L'avversionecausadisfortuna,l'avversionesconvolgelamente.
Gli uomini non comprendono quanto pericolo essa crei
interiormente.Coluichehaavversionenonconosceilbuono,colui
che ha avversione non vede il Dhamma. La tenebra pi oscura
prevale quando l'avversione travolge l'uomo. Ma uno che ha
abbandonatol'avversionenonpiadiratoconcicheodioso.
Essacadeviadaluicomeunfruttodipalmadalsuoramo.La
confusionecausadisfortuna,laconfusionesconvolgelamente.
Gli uomini non comprendono quanto pericolo essa crei
interiormente.Coluicheconfusononconosceilbuono,coluiche
confuso non vede il Dhamma. La tenebra pi oscura prevale
quandolaconfusionetravolgel'uomo.Maunochehaabbandonato
la confusione non disorientato da ci che turba. Egli mette
totalmentefineallaconfusionecomel'albamettefineall'oscurit.80
Inquestopassopossiamoosservarechesiparladicupidigia,avversione,confusione.Il
discorsodelSutrasimuoveinunambitostrettamente concreto: comefarsche la
condizioneacuitendonellaspecificapraticadellozazenpossadiventareilmiopasso
quotidiano.inquestoatto,inquestaconversione,checisimanifestailperdono.
IntuttiiSutralettinonabbiamomaitrovatoquestaparola,maquestofattononhauna
grandeimportanza,inquanto,abbiamotrovatoallinternodeisutraquellochepossiamo
definirecomeequivalenteomeomorfico81.Nonattaccarsiallavversione,lasciarechela
cupidigiascivoliviadalnostrospiritosonomeccanismicheritroviamoinquellochenoi
definiamocomeperdono.Nellattodifarezazensilasciascivolareognipensiero,nonci
si attacca con cupidigia a nulla, neanche allavversione che potremmo avere nei
confrontidiqualcunaltro.Questoatteggiamento,damantenereanchedopolaspecifica
pratica,latteggiamentodichi,anchenondicendoloeanchenonsapendolo,fascheil
perdonovivanellapropriavita.Ilnonperdonaresignificarimanereinunacondizionedi
avversitneiconfrontidichicihafattodelmale,significavolercontinuarearisiedere
in ciche cicondurr inunostadio maggiore diconfusione edidolore. Laprima

80
81

800

A.c.diRanieroGnoli,LarivelazionedelBuddhaVol.I.Op.Cit.Cosstatodetto,pag.

Iltermineomeomorficounaterminologiapanikkariana.Vuoleindicareunsensochevaal
dildellaparolaecercadicoglierequelleequivalenzedelprofondo,cheattraversanoiltempoele
culture.

condizione,dietrolaqualepossiamoritrovarelequivalenteomeomorfico82delperdono,
latto stesso della pratica del dharma. Parafrasando Doghen potremmo dire: se
pratichiilperdonovivinelperdono..
Viverelautenticitdelperdono,inunacosmologiaBuddista,significanonattaccarsi,
nondimorare,nellaformadelperdono.Ladinamicaspiritualedifondo,chefaprodurre
unpensierodanullasostenuto,lastessache,nellavitaoltrelozazen,nonfadimorare
ilproprio s nellillusionedistarperdonandoedipoterchiamarequellasuaazione
perdono.
Ildharmanonunamonade,mavitaautenticachevive.Spessopossiamoleggere,nei
Sutra, lespressione prendere rifugio nel dharma, questa espressione pu trarre in
inganno:sipotrebbecrederecheildharmasiaunpiccolofortinoaldildellarealt
fenomenica, invece non cos. La relazione con laltro da s un elemento
imprescindibile dal dharma stesso. Anche nellatto di abbandono del mondo e di
completoassorbimentodelpropriotempoinunavitamonastica,laltrodaspresente
eadessocisirapporta.Laltropresenteinquantorinuncia:silasciamorireinsil
desideriodirelazionecontuttocichevivealdifuoridellavitasistemamonastico.
Adesso, per comprendere meglio il senso del perdono, dobbiamo entrare pi nello
specificodituttocichealtro,fuori,daldharma.

4.7.Limperfezionedelperdononellinterdipendenzadellarealt
Dobbiamoadessocambiarelivellosucuimuoverci,dobbiamovederecomelagireviva
neldharma.Precisiamocheparleremodiunagireimperfettoinunmondoimperfetto.
Comesopraabbiamoscrittoladinamicaesistenzialedichidecidediprendererifugio
neldharma,quelladiuncontinuoconvertirsi,inquanto,durantelapropriavitasivive
in unacondizionediperenneimperfezione. Inunatalerealt, laresponsabilit la
lucechepuilluminareilnostrocammino.
La responsabilit lo strumento che si manifesta in conseguenza di quella che si
definiscepratityasamutpada:linterdipendenzachevitraogninostraazioneetraogni
elemento.Leggiamoquesteparole:
La genesi interdipendente prodotta da due fattori. Da quali
fattori?Dalladipendenzadallecause(hetu)dalladipendenzadalle
condizioni(pratyaya). Eci,asuavolta,daintendersiindue
modi:esterioreeinteriore.Oraqualladipendenzadallacausa
nellagenesiinterdipendenteesteriore?questa,checiodalseme
nasceilgermoglio,dalgermogliolafoglia,dallafogliailpicciolo,
dalpiccioloilgambo,dalgamboilfusto,dalfustolagemma,dalla
gemma il boccio, dal boccio il fiore e dal fiore il frutto. Non
essendociilseme,nonnasceilgermoglioecosviafinoalfiore,
nonessendociilquale,nonnasceilfrutto.Maessendociilseme,si
sviluppailgermoglio,ecosviafinoalfiore,essendociilquale,si
sviluppa il frutto. Ora il seme non pensa: "Voglio produrre il
germoglio".Eneancheilgermogliopensa:"Sononatodalseme";e
cosviafinoalfiore,chenonpensa:"Vogliofarnascereilfrutto",
82

LequivalenzainquestocasofariferimentoalperdonocomeconcettoCristiano.Tuttavia,
seilCristianesimopudareunprimoparadigmadiequivalenza,lequivalenzachevisiproduceun
qualcosachehapersounasuaspecificaforma.

coscomeilfruttononpensa:"Sononatodalfiore".Tuttaviail
germogliosisviluppaemanifestasecilseme,ilqualenela
causa;ecosviafinoalfrutto,chesisviluppaemanifestasoltanto
secilfiore.83
Il passo,utilizzando unallegoria, presenta lintuizione della pratityasamutpada. Noi
labbiamogiincontrata,senzacitarlanellospecifico,infattila pratityasamutpada
lorizzontesucuisicollocalaviadimezzo.Ognielementoinsmanifestazionedi
unautenticitassoluta,senzaaggiungerviotogliervinulla,eugualmenteognielemento
inquantorelazioneconaltrielementi.Lapratityasamutpadalintuizionediquesta
contemporaneaaporia.Sespostiamoildiscorsosulluomopossiamointuire,comein
essosianocontemporaneilautenticitelarelazionalit.Nonpossiamotoglierenluno
nlaltro,nonpossiamoneanchestabilireunambitoperlunaedunambitoperlaltro.
La foce in cui questa contemporanea aporia si dissolve la vacuit o il vuoto. Se
lautenticit avesse una sua sostanzialit, se la natura autentica fosse la realt
fondante, allora potremmo vedere la pratityasamutpada come un livello di realt
illusorio da superare. Invece, tra pratityasamutpada e natura autentica non vi
nessunadifferenza;entrambehannolelorononbasisullavacuit.Collocandoquesto
discorso nellambito dellagire quotidiano, osserviamo limpossibilit di arrestare il
propriokarma.Ogninostraazioneproducedeglieffetti,granpartedessianoiignoti,
per utilizzare unametafora, comeunsassogettato nellacqua cheproduce continue
onde,senzamaiarrestarsi.Riportiamoquestonellinfinitamolteplicitdiazionidiogni
essereepotremmointuirelimmensaretediinterdipendenzacheesiste.Inquestaretein
cui luomo vive,essendone,asuavolta, unpiccolissimo frammento. Nellorizzonte
della pratityasamutpada ogninostraazionevuota.Nonavrebbesensoattaccarsiad
una delle infinite onde che il nostro agire produce. Una tale prospettiva potrebbe
condurre lazione di un uomo verso la pi totale indifferenza, essendo impossibile
sapereseunamiaazione,anchebuona,producasoloeffettibuoni,nonhanessunsenso
sacrificarsiperqualcosadibuono.Inuncertosensoilbuonoedilcattivoinuntale
orizzonteperdonodisignificato,inquanto,perdonodisostanzialit.Tuttaviaildharma
haunostrumentoimperfettoperpoterfarviverilproprioagireinunatalerealt:la
responsabilit della compassione.Seogninostraazione produceunamolteplicit di
effetti infiniti, se lesistenza di un elemento legata dallinterdipendenza di altri
elementi,lunicostrumentopossibilelacompassione,ovvero,comprenderechetutti
sono in una tale condizione. La verit del dolore non una condizione, ma la
condizione di ogni essere. Data questa verit la compassione diventa lazione
responsabile da poter compiere se si vuole produrre meno dolore possibile. La
compassione attenzione verso la sofferenza altrui, che, nello stesso tempo,
sofferenzapropria.Alloraleggiamoquesterighe:
1821.Questonostrocorpoprivodivita,fragile,senzasostanza,
fontedidolore,ingrato,impurosempre.Insensatocoluichenon
contentodioffrirloperilbenesserealtrui!Attaccamentoaipropri
piaceriedimpossibilitdialleviarelesofferenzefannoschenoi
siamoindifferentialdolorealtrui.Maquestodolore,finchc',e
c', con esso, possibilit di alleviarlo, perch dovrei restare
indifferente? Ch se, pur potendo alleviar le pene di qualcuno,
83

Ac.diRanieroGnoli,LarivelazionedelBuddhaVol.I.Op.Cit.Ildiscorsodella
pianticinadiriso.Pag.1308

fosse anche il pi peccatore, io restassi invece indifferente, mi


sembrerebbediaverfattounpeccatoelamiamentebrucerebbe,
comeramisecchialfuoco.Eperciiomigetterdaquestodirupo
educciderquestomiomiserabilecorpo,disortechelatigreresti
immune dall'uccisione dei figli e questi non siano offesi dalla
madre.84
Offrireilproprioessereperalleviareildolorealtrui.Questopassaggiocentraleper
dimostrarecome,anchenelBuddismo,sipossaparlarediperdono.Unodeifigliche
pu nascere dalla compassione proprio il perdono. Ritroviamo, ma sarebbe
impossibilenonporlo,lelementodelnonattaccamento,chepuesserevissutointuttii
suoilivelli,daquellopiastrattoaquellopiconcreto.Sihalasensazionedipercorrere
molteplicisentieri,matutticiconduconoversoquestocentro:illasciareandareogni
stato, ogni pensiero, ogni azione. Se questa dinamica messa in moto dalla
compassione, dalla non indifferenza per il dolore altrui, allora sar possibile anche
vivereilperdono.Inuntaleagirepotremmoanchenonnotarlo,masimanifestadietroil
voltodellatotalegratuit.Ilnondimorarenelproprioagireprivalagirestessodiuna
suaformaspecifica.Lamedesimadinamicapuesseredenominatacomecompassione,
attenzione,curaeperdono.Ilmeccanismocheviallabasesolouno,ifruttiched
sono molteplici. Un tale modo di agire pone al centro la cura, un curare se stessi
attraversoglialtri,intalmodocessanodesistereunIoedunaltrodame.Leggiamo
questeparole:
Omonaci,coluichesiprendecuradisestessosiprendecuradegli
altriecoluichesiprendedeglialtrisiprendecuradisestesso.Ein
chemondo,omonaci,coluichesiprendecuradisestessosiprende
cura degli altri? Con la pratica (sevan), con la meditazione
(bhvana), conunapraticaripetuta{bahulkamma). Ecosi,o
monaci,chechiprendecuradisestessosiprendecuradeglialtri.E
inchemodo,omonaci,coluichesiprendecuradeglialtrisiprende
cura di se stesso? Con la pazienza (khanti), con il non nuocere
(avihims), con lamore (mett) e con la solidarieta
(anudayat). Ecos,inveroomonaci, checoluichesiprende
cura degli altri si cura di se stesso. Io mi prender cura di me
stesso:omonaci,conquestospiritochedevonoesserepraticatii
fondamentidellapresenzamentale."Iomiprendercuradeglialtri
conquestospiritochedevonoesserepraticatiifondamentidella
presenzamentale.Omonaci,coluichesiprendecuradisestessosi
prendecuradeglialtriecoluichesiprendecuradeglialtrisiprende
curadisestesso.85
Ladialetticadellacurachepossiamoleggereinquesterigheladialetticadeldonoche
vivenelperdono.Comesivistoalliniziodelnostrolavoro
Inunataledinamicailperdonodiventa privodiognifondamentoessendoundono
gratuito.Lagratuitdelperdono,comeformadicura,laformadagirenecessariasesi
84

A.c.diRanieroGnoli,LarivelazionedelBuddha,VOL.I.Op.Cit.Laghirlandadelle
rinascite.Pag.1207.
85
A.c.diRanieroGnoli,LarivelazionedelBuddhaVol.I.Op.Cit.IldiscorsodiSetaka.
(pag.442)

intuisceilsensodipratityasamutpada.Linterdipendenzachelegaogniazioneedogni
elementounaporia,chesipusolopresupporrecomeintuita.Nonpossibile,per
nessuno,abbracciareteoreticamentelinterdipendenza,inquantononunconcettodai
confini delineati. In pratityasamutpada il concetto dinfinito e finito coesistono. In
quantolinterdipendenzachelegailnostroagireetuttiglielementiunacatenadi
cause ed effetto senza una fine e senza un principio, ma proprio perch manca un
principioedunafineilsistemachiuso.
Unulterioreaporiaquellatraconsapevolezzaedignoranza.Infattianchesesiamo
consapevoli, intuendo questa interdipendenza, che presuppone la contemporaneit
dinfinitoefinito;diventainevitabilevivereedaccettarelanonpossibilitdisapereedi
comprendere lesito del nostro agire. Lignoranza diventa il nostro abito, la nostra
condizioneesistenziale.
Luomo ha la possibilit di vivere questa condizione e, nello stesso tempo, ha la
possibilitdicondurrelapropriavitaversolestinzionedeldolore.Ma,perfareci,per
incamminarsilungoquellachelaviadisalvezzapropostadaBuddha,luomodeve
abbracciare la sua condizione dignoranza e partendo da quella vedere nella
compassioneenelperdonounmezzo,imperfetto,percondurresestessoversoquello
chesidefiniscenirvana.Cunpassoalriguardochemetteinevidenzaproprioquesta
dinamica:
O Mlukyputta, se un uomo fosse colpito da una
frecciaavvelenata,abbondantementecosparsodiveleno,ei
suoiamiciecompagni,parentiecongiuntichiamasseroun
medicochirurgoedegli,tuttaviadicesse:Nonvogliofarmi
estrarre questa freccia fino a quando non sapr chi mi ha
colpito, se un guerriero o un brhmaa, se un
mercante o un servo; e dicesse: Non voglio
farmi estrarre questa frecciafinoaquandononsapr
chimihacolpito,qualilsuonome,quallasuagente;e
dicesse: Non voglio farmi estrarre questa freccia fino a
quandononsaprchimihacolpito,sealtobassoodimedia
statura;edicesse:Nonvogliofarmiestrarrequestafreccia
finoaquandononsaprchimihacolpito,senerobrunoodi
pelle dorata; edicesse: Nonvogliofarmi estrarre questa
freccia fino a quando non sapr [ecc ecc...] certamente
questuomo, o Mlukyputta, non riuscirebbe a
sapere tuttoci,primadiavergifinitoilsuotempo.86
Inquestopassopossiamoosservarecheluomocolpitodallafrecciaavvelenatanonsi
occupa di curare se stesso, ma si preoccupa di sapere chi stato. Il centro
dellattenzionenonildolorechesistaprovando,maildesideriodisaperechiloha
causato.Daldesideriodiquestosaperenasceildesideriodireagirealdoloresubitocon
ulterioredolore.Nonvinessunriferimentoaduncomportamentomalvagio,visolo
unadrammaticaosservazione:perfareciluomoesaurisceilpropriotemposenzaaver
compresochiavessecausatoilpropriodolore.Lacondizione diuntaleesseredi
profonda ignoranza, ma una tale ignoranza non esonera o aliena lindividuo
dallinterdipendenzadellarealt.Sesigiocaconglistrumentideldoloresivivesempre
86

Ac.diRanieroGnoli,LarivelazionedelBuddha,Vol.I.Op.Cit.Dal
Clamalunkyasutta,Ilpiccolo discorso di Mlunkyputta.Pagg.225

nellacondizionedeldolore.
Ilperdono,inseritoinquestadinamica,tentadisottrarsiaquestacatenadicauseed
effetti,luomocheperdonanonsichiedechihascoccatoquellafreccia,masioccupadi
curareilpropriodolore.Percompierecibisognasradicaresestessidaldesiderio,dalla
setedisaperechistatoafarcidelmale.Dietroquelsoggettoagente,chescoccala
freccia, c lintuizione della pratityasamutpada. Dunque se, effettivamente, noi
abbiamodifrontechicihafattodelmale,ugualmente,abbiamodinanziunpiccolo
elementodiunacatenadinterdipendenzadellaqualeanchenoifacciamoparte.
Lanonviolenza,scaturente,dalperdonononviolenzachesicompieversochiciha
fattodelmaleednonviolenzaversonoistessicheallaltrosiamoinevitabilmente
legati.Alriguardoleggiamoquesteparole:
O monaci, anche se dei banditi, dei malfattori, vi facessero a
pezzi,partedopoparte,conunasegaaduemani,coluichenutrisse
pensieri di odio verso di loro non praticherebbe i miei
insegnamenti.Inuncasodelgenere,omonaci,dovresteesercitarvi
cosi:"Lenostrementiresterannoimpassibili,enonpronunceremo
parolemalvagie;saremopienidiamiciziaecompassione,conuna
mente piena di gentilezza amorevole, senza covare odio. Ci
rivolgeremoallapersonachecifaapezziconunamenteintrisadi
gentilezzaamorevolee,apartiredaquellapersona,pervaderemoil
mondointeroconunamenteintrisa digentilezzaamorevole,una
menteimmensa,grande,immensurabile,privadiinimiciziaepriva
dimalevolenza".cos,omonaci,chedovresteesercitarvi!.
Lesempioquiriportatosembraandarealdildellumano.Sembracosassurdocome
comportamento che quasi ci sembra estraneo, bel discorso, tuttavia inapplicabile. Il
dharma,comeognisentieroreligioso,hainsunmessaggiodidisumanizzazione.La
realtacuicisiconverteunpianototalmenteavulsodallarealtdelnostrovivere
quotidiano, ecco perch nei confronti del dharma richiesto un continuo atto di
conversioneaquestopiano.Ilpassoriportatocomeunimmagineacuitendere,come
la pi alta manifestazione di compassione possibile. Il perdono o perdono
dellimperdonabileoppurenon.Parlarediperdonoepoistabiliredeiprecisilimitinon
hasenso.Ilperdonoessendoattogratuitononhaunaformaetuttocichenonhaforma
nonhalimite.Lattodiperdonarediventaunmezzoimperfettoperinvaderelarealt
conlacompassioneenonconlodio.

5.Conclusione:laricercadiunaequivalenzaomeomorfica.

5.1.Lacomparazionecomepercorsofenomenologico
Unlavorodicomparazione,tantopiquandosiparladitematichereligiose,nonpue
nondevemairitenersiesaustivo.Ilprimoefondamentalemotivodiunataleriflessione
chenilCristianesimonilBuddismosonoreligioni chehannocessatodessere
messaggisalvificipergliuomini.Essesonoduerealtinessere.
Crediamo che la comparazione debba evitare in primis lerrore di ridursi a
concettualizzazioneimmobilizzante.Compararenonsignificaosservareleaffinitele
differenzeeinseguitoesporleinunmodosterile.Lacomparazionerivelazione.
Ilcomparantenonpercorremolteplicivie,manellasuaricercapercorreununicavia.Si
possonoattraversaremolteplicireligionirimanendosestessi.Unuomocheabbiadeciso
difarcrescerelasuavitanelgrembodelBuddismopuviverelarivelazioneCristiana
rimanendoBuddista.InquestocasoilbuddistarivelerilCristianesimoconlecategorie
buddiste. E' in una tale aporia religiosa che vive la comparazione. Questo circolo
ermeneuticohaloscopodievitareibridiefalsesintesi.
Lacomparazionenonhacomesuofinelasintesi,masemailarmonia.
SappiamocheormaiilBuddismo,dacircaunsecolo,giuntoadincontrarsiconla
culturaedilpensierooccidentale.Questoincontrononpuesserescevrodiproblemi.Il
Buddismo,conlasuamolteplicitdivolti,oscillatralessereilmiglioreopeggiore
amicodelloccidente.
Crediamochelaculturaoccidentalesiaadunprimolivellotollerante,maadunsecondo
livello dincontro profondamente intollerante. Lintolleranza sussiste l dove si
occidentalizza la cultura che sincontra. La prima forma di occidentalizzazione si
manifesta nella denominazione stessa, ovvero, Buddismo unetichetta ideata dai
pensatorioccidentali.Loccidentalizzazionenonnegativafinquandorestaunaprima
fase. Di contro se diventa lunica chiave di lettura si tramuta in una dimensione
interpretativaprofondamenteintolleranteedancheradicalmenteignorante.Questavia,
cheabbiamodefinitointollerante,conduceconogniprobabilitavederenelBuddismo
unnemico,unalienodellanostracultura.
Nonliberodaerroriunpercorsodiametralmenteopposto,ovvero,unpercorsoche
vedanelBuddismolaparsmancantedellaculturaoccidentale.Inquestultimomodosi
vedelaltraculturacomeunsupermercato.Propriocomequandosifannocompere,
noicerchiamoinunaltracosmologiacichepensiamomanchinellanostra.Possiamo
affermarecheilBuddismononnilmiglioreenilpeggioreamicodelloccidente.
Potrebbesembrarebanale,mailBuddismocomeilCristianesimosemplicementeil
Buddismosenzalesigenzadinessunaaggiuntaedinessunasottrazione.
Ladomandachepotrebbenasceredaquestultimaaffermazionepotrebbeessere:ma
questaquidditbuddistaincosaconsiste?
AlriguardoleggiamoleparolediMerton:
Lozennonarricchiscenessuno.Nonc'alcuncadaveredatrovare.
Sulluogoincuisicredechevisia,gliuccellivengonoperunpo'avolteggiare.Ma
prestovolanoaltrove.Quandosenesonoandati,il"nulla",il"nessuncorpo"cheeral,
tuttoauntrattoappare.E'lozen.Erastatosemprel,magl'insettinonl'avevanotoccato

perchnoneraillorogeneredipreda87.
Inquestopassoleggiamoilriferimentoadunadellescuolebuddiste,ovvero,lascuola
zen. Crediamo che questo riferimento allo zen possa essere facilmente allargato al
Buddismostesso.Ildiscorsopresenteinquesterigheprofondamentecomparativoe
fenomenico.Leggiamoleultimeparole:gliinsettinonlavevanotoccatononostante
fossesemprestatol.Quellaquiddit,dicuisopraparlavamo,semprestatal,ma
facciamo attenzione, l indica la cultura occidentale. Merton sta facendo
unaffermazione estremamente forte: laquiddit buddistasemprestatapresente in
occidente.Comelosemprestatainoriente,cichemutailsuomododireificarsi.
Il Buddismo deve, ovviamente, mantenere le sue differenze dal Cristianesimo, ogni
tentativodisincretismodeveessereevitato.NelleparolediMertonnonleggiamoalcun
tentativoalriguardo,mauntentaredicomprendereilperchilBuddismosia(ri)natoin
Occidente.Nonpossiamoconsiderarelareligionebuddistacomeunprodottoesportato
dallOriente. Dobbiamo, invece, comprendere il perch dalla morte della forma
orientalesianatoilsemedelbuddismooccidentale.Seguendounataleviasipotranno
cercarequellechePanikkardefiniscecomeequivalenzeomeomorfiche.

5.2.IlperdersidelFigliocomeantecedentedelperdono
La nostra ipotesi iniziale che, nonostante nel Buddismo non si trovi enunciata la
parolaperdono,essosiapresentecomedinamicaesistenziale.
Il senso salvifico della parola perdono va al di l del suo stesso lessema e di
conseguenzanonunazionepresenteesclusivamentenelCristianesimo.
Proveremo,inconclusionedelnostrolavoro,amettereinparallelodueparaboledalla
somiglianzasorprendente.
StiamoparlandodelledueparabolepresentirispettivamenteinLc.15[1132],enelIV
capitolodelSutradelloto.Questedueparabole,scrittealatitudiniedinepochediverse,
presentanounastrutturasimile.RiportiamolaparaboladelsutradelLoto:
Immaginiamountale chesenevadallacasapaterna.Dopoesserseneallontanato,
giungeinunpaesestranieroeviveinesiliopermoltianni,venti,trenta,forsequarantao
cinquanta.Inseguito,Beato,l'uno(ilpadre)diventaunuomoeminente,mentrel'altro
rimanepovero.Quest'ultimo,vagandodaogniparteincercadisostentamento,diche
sfamarsievestirsi,arrivainunpaesestraniero.Ancheilpadresietrasferitoinunaltro
paeseepossiedeunagranquantitdicereali,monete,pezzid'oro,tesoriegranai;ha
moltooroeargento,gemme,perle,berillo,conchigliepreziose,cristalli,coralli,oroe
argento[].
Nelfrattempo,Beato,ilpover'uomovagapervillaggiecitt,regioni,paesi,reamie
capitalirealiallaricercadichesfamarsievestirsie,inseguito,arrivaproprionellacitt
doveabitailpadre,padronediunagranquantitdicereali,monete,oro,tesoriegranai.
Ora,ilpadredelpoveracciocheviveinquestacitt,padronediunagranquantitdi
cereali, monete, oro, tesori e granai, non fa che pensare al figlio scomparso
cinquant'anni prima ma, pur ripensandoci, nonne parla con nessuno.Egli soffre in
solitudinefacendoquesteconsiderazioni:"Sonovecchio,decrepito,avanticonglianni,
posseggo molti cereali, monete, oro, tesori e granai, ma non ho nessun figlio. Se
giungessepermeilmomentodimorire,tuttociperirebbesenzaesseregoduto".Egli
87

T.Merton,Lozenegliuccellirapaci,Ed.GarzantiMilano1999

ripensacontinuamentealfiglio:"Comemisentireiinpacesemiofigliopotessegodere
diquestocumulodiricchezze!"
Nelfrattempo,Beato,ilpover'uomo,allaricercadichesfamarsievestirsi,siavvicina
pianpianoalladimoradelriccosignore,padronedimolticereali,moneteoro,tesorie
granai.Proprioinquelmomento,Beato,ilpadredelpover'uomositrovasullasoglia
dellasuaabitazioneincompagniadiungruppodibrahmana,ksatrya,vaisyaeksudra
[].Ilpover'uomo,Beato,vedeilpropriopadresedutoingranpompasullasogliadella
suaabitazionecircondatodaunfoltonumerodipersonementrebadaagliaffaridicasa.
Nelvederlo,impaurito,agitato,allarmato,conipelirizzi(dallospavento)elamente
confusa,pensa:"Inaspettatamentemisonoimbattutoinunreoinunministro.Questo
nonpostopergentecomeme.Menedevoandare.Eneiquartieripovericheposso
trovaredichesfamarmievestirmiconpocosforzo.Via,trattenendomiquialungo
potreivenircatturatocomeschiavooincorrereinqualchealtradisgrazia".
Ecosi,Beato,ilpover'uomo,terrorizzatoeimpauritodaunaseriedimaliimmaginari,
senevavelocemente,siallontana,fugge,nonrimaneli.Mailriccosignore,sedutosul
tronosullasogliadellasuaabitazione,riconosceilfiglioaprimavista.Dopoaverlo
osservatoperbene,sisentefelice,estasiato,deliziato,trasportatodalpiacere,conla
mentepervasadacontentezzaegioia.Eglipensa:"Eunmiracolochesiastatotrovato
coluichegodrdiquestagranquantitdicereali,monete,oro,tesoriegranai.Coluia
cui invero ho pensato cosi sovente si presentato da solo ora che sono vecchio,
decrepito,avanticonglianni".
Pertanto, Beato, il tale, accecato dalla bramosia per il figlio, in quel momento, in
quell'istante, in quell'attimo, manda a chiamare dei messaggeri: "Signori, andate
velocementeaprenderequell'uomo".Ecos,Beato,costorocorronovelociaprendereil
pover'uomo.Immediatamentecostui,impaurito,agitato,affranto,allarmato,conipeli
rizzi,inpredaalpanico,lanciaunterribileurlo,silamenta,grida,singhiozza.Eglidice:
"Nonvihofattonulla!"Ma,malgradolaprotesta,ilpover'uomovieneafferratocon
forza. Costui, impaurito, agitato, in preda al panico, pensa tra s: "Verr di certo
bastonatoamorteesarlamiafine".Perdendoisensi,cadeaterra.IIpadre,turbato,si
accostaecomandaaisuoiuomini:"Signorimiei,rispettatequest'uomo".Spruzzandolo
con acqua fresca, non gli dice nulla. Per quale ragione? Il gentiluomo, pur
riconoscendolocomesuofiglio,sirendecontodell'umilecondizionedelpover'uomoe
delsuostatoelevato.
Eallora,Beato,ilpadronedicasaconlasuaabilit(nell'escogitare)espedientinon
rivelaanessunochecostuisuofiglio,machiamaunodeisuoiservidicendogli:"Ehi
tu,vadaqueltaleedigliquantosegue:'Ehitu,vadovevuoi,seilibero'.".Ubbidendo,il
servosiavvicinaalpover'uomoeglidice:"Ehitu,vaidovevuoi,seilibero".Nell'udire
taliparole,quest'ultimovienepervasodameravigliaestupore.Rialzatosidaterra,si
dirigeversoiquartieripoveriallaricercadichesfamarsievestirsi.IIgentiluomo,per
attirarlo, usa la sua abilit (nell'escogitare) espedienti. Chiama due uomini di bassa
estrazioneediceloro:"Uomini,andatedaqueltalechesitrovavaqui.Dopoaverlo
assuntoanomevostroperunapagagiornalieradoppia,fatelovenirealavorareacasa
mia.Sechiedechelavorodevefare,rispondeteglichedeveaiutarviapulireunmucchio
diimmondizie".Cosidueindividui,andatiincercadelpover'uomo,loassumonoper
quellavoro.Accettatalapaga,idueinsiemealtaleinizianoapulireilmucchio di
immondizienellacasadelriccopadrone,usandocomegiacigliounacapannalvicino.
Ora,dallafinestradelbalcone,ilriccosignorepuosservareilfigliomentrepulisceil
mucchiodiimmondiziee,ognivoltachelovede,sisentepienodimeraviglia.
Inseguitoilpadronedicasascendedallasuaabitazione,sitoglieghirlandeeornamenti

e,ripostigliindumentidelicatiepuliti,neindossadisporchi.Dopoaverpresoconla
destraunsecchioedessersiimbrattatodipolvere,fauncennodalontano.IIpover'uomo
alloras'avvicina.Unavoltavicino,glidicequantosegue:"Prendeteicesti,nonperdete
tempo,raccoglietelasporcizia.Conquestoespedienteegliparlaalfiglioeglidice:
"Senti, stai qui a lavorare, non andare altrove e io ti dar una paga speciale. E di
qualsiasicosatuabbiabisogno,uncatino,unacaraffa,unapentola,oppuredelsale,del
ciboodegliindumenti,rivolgitiamesenzatimore.Iohounvecchiovestito,selovuoi
comepaga,bastachemelochiedaetelodar.Qualsiasicosadiquestotipotuvoglia
comepaga,ioteladar.Sentitiatuoagiocheiosarpertecomeunpadre.Perquale
ragione?Iosonovecchioetuseigiovane.Tumihaifattoungrossofavorepulendoil
mucchiodiimmondizie;ementretidavidafarenonhaimostratonmostrialcuna
cattiveria, scaltrezza, falsit, arroganza eipocrisia. Nonhomai notato nessun gesto
spregevoledapartetua,anchesequestidifettisonopresentinegliuominichesvolgono
untalelavoro.Cosd'orainavanti,tusaraipermecomeunfiglio".
Pertanto,Beato,ilgentiluomochiamailpover'uomofiglio,eilpover'uomo,inpresenza
del gentiluomo, lo considera come un padre. In questo modo il padrone, bramoso
dell'amore del figlio, per vent'anni gli fa pulire mucchi di immondizia. Trascorsi
vent'anni, il pover'uomo si sente a suo agio nell'andare e venire dall'abitazione del
padrone,purconsiderandocomesuadimoralacapannadipaglia.
Inseguito,Beato,ilpadronedicasasiammalaesentechesistaavvicinandol'oradella
suamorte.Cosparlaalpover'uomo:"Avvicinati.Ioposseggounagranquantitdibeni,
dioro,monete,cereali,tesoriegranai,masonomoltomalatoevogliochetusappiaci
chedeveesseredato,cichedeveesserepresoecichedeveesserediviso.Perquale
ragione?Anchetu,comeme,padronediquestericchezze,devifareinmodochenulla
vadaperso".
E cosi, Beato, il pover'uomo viene a contatto con la gran quantit di beni, di oro,
monete,cereali,tesoriegranaidelpadrone,mapersnonprendeniente,nonchiede
nulla,neppuredelvalorediunamanciatadifarina.
Consideracomesuadimoralacapannadipagliaecontinuaaconsiderarsipovero.
Dopoqualche tempoilpadrone,riconosciutal'abilit,lacapacit nelprendersicura
degliaffarielamaturitdelfiglio,vedendoildisprezzochecostuisenteperlesuebasse
predisposizioni e per la sua precedente mentalit da mendico, il suo orrore, la sua
vergognaeilsuodisprezzo,ormaivicinoallamorte,mandaachiamareilpover'uomo.
Lopresentaalnumerosogruppodiparentiedifrontealreoalsostitutoregale,davanti
aicittadinieaicontadini,annuncia:"Ascoltate,signori!Questoeilmiolegittimofiglio,
damegenerato.Egliscomparsecinquant'annifadaunatalcittecomemesichiamain
talmodo.Percercarlo,sonogiuntoquidaquellacertacitt.Questomiofiglioeio
sonosuopadre.Iolasciotuttiimieiaveriaquest'uomoetuttocichemiodeveessere
consideratosuo".
Inquelmomento,nelsentireundiscorsosimile,ilpover'uomopervasodastuporeeda
meraviglia e pensa:"Inaspettatamente hoottenuto tutto questo: monete oro,cereali,
tesori,granai".88
SeleggendoquestaparabolasinotanoleeffettiveaffinitconlepisodionarratoinLuca
emergono,anche,deglielementididiversit.
Laprimadifferenzanellavolontarietdellabbandono:inLucailfigliochiedeciche
glispettaeparte;nelSutradelLotopadreefigliosisonopersireciprocamente.
Nel SutradelLoto ilfigliononsperperanulla,vivedasempreinunacondizionedi
88

A.c.diL.Meazza,Ilsutradelloto,Ed.BurMilano2006,129ss.

estremo disagio. Inoltre non ritorna dal padre, ma lo incontra per caso, non
incontrandolocomepadre,macomesconosciuto.
Unaltradifferenzachesimanifestaconchiarezzacheilfigliononsidevepentiredi
nullaenonchiedealpadreperdono.
Queste differenze potrebbero indurre il lettore a pensare che in Luca si parli del
perdono,mentrenelSutradelLotosiparlidituttaltracosa.EffettivamenteinLucala
dinamicaesplicitamenteperdonista,mentrenelSutranonvialcunriferimentoal
perdono.Noipensiamocheledueparabole,conparolediverse,esplichinounpercorso
esistenziale che vede nel perdersi e nel ritorno le due sue polarit. Nellatto di
perdonare,lindividuodivienequelpuntodiritorno,divienequelrifugioperchisi
perso.
Osserviamoilpadrenelledueparabole,ciaccorgiamocheinentrambelesituazionia
partirenonsoloilfiglio,maconessocominciaunpellegrinaggioancheilpadre.
Labbandono allegoria della vita che si esprime in tutta la sua autenticit. Se
cerchiamounsensoesistenzialedietroquestoreciprocoperdersi,possiamoosservare
che labbandono il primo atto di ogni cammino religioso. Un messaggio che
caratterizza il Cristianesimo ed il Buddismo sta nellessere entrambi messaggi di
salvezzauniversali89.Ilprimomomentodiquestedueparabolekerygmatico:sirivela,
nellattodabbandono,laquidditstessadellaconversionereligiosa.Entriamodipinel
sensodiquestoabbandonoeproviamoavedereilsuosignificatoreligioso.Leggendole
dueparabolenotiamocomecisianellavitadeifigliunasortadiradicaledecadenza.
Tuttavialadimensionematerialehaunafunzionestrumentale:unmezzoperindicare
chequinonsistaparlandosolodidisagimateriali,dipovert,disprecodiricchezze,
masistaparlandodiqualcosachevaaldildituttoquesto.Crediamochenonsipossa
ridurreilsignificatodiquestedueparaboleaduncattivousodellapropriaricchezza,
oppure ad una ricchezza materiale da ritrovare. Se queste parabole vogliono essere
parabolesalvifichedevonoparlareatutti.Devonodescrivereunqualcosacheaccomuna
ogniessere,nonpossonoparlaresolodichisprecaildenaropaternoodichideve
meritarelaricchezzadelpadre.
Lavitastessanellasuaautenticitunperdersi.Ogniesserenellattodiesisterestesso
abbandonaquellochepotremmodefinirecomeilsuoverovolto.NeiVangelipossiamo
leggere:chiedeteevisardato,bussateevisaraperto.Questeparolevoglionodireche
soloquandosirientrainsesiviveinquelladomanda,sipotrconvertirelapropria
esistenza a ci che vi sempre stato, ma ne ignoravamo lesistenza. Il travaglio
esistenzialechecaratterizzaifiglisimbolodellaprofondafaticacheuntalepercorso
comporta. Non un percorso lineare e semplice, se ci riflettiamo si sta parlando
dellatto di conversione che abbiamo visto esplicato nella frase: abbandona tutto e
seguimi.Labbiamoincontratodinuovonelgestodiabbandonodellacasadapartedel
Buddha.CisonodeiversidelmisticoS.Giovannidellacrocecheconunlinguaggio
poeticoparlanopropriodiquestopellegrinaggio:
Pergiungereaquellochenonsai,
deviandareperdovenonsai.
Pergiungereaquellochenongusti,
deviandareperdovenongusti.
Pergiungereaquellochenonpossiedi,
deviandareperdovenonpossiedi.
89

Coniltermineuniversalenonvogliamorichiamarealcunsensototalizzante.Ognikerygma
vivenellasuadoppiavalenzadindividualitediuniversalit.

Pergiungereaquellochenonsei,
deviandareperdovenonsei.
Mododiottenereiltutto
Pergiungereaconosceretutto,
nondesiderarediconoscerequalcosainniente.
Pergiungereagustaretutto,
nondesideraredigustarequalcosainniente.
Pergiungereaesseretutto,
nondesiderareesserequalcosainniente.
Modopernonostacolareiltutto
Quandotifermiinqualcosa,
cessadiattaccartialtutto.
Perchpergiungeredaltuttoaltutto,
devilasciaredaltuttoaltutto.
Equandogiungiapossederetutto,
devipossederlosenzadesiderareniente.
Perchsedesiderimantenerequalcosaintutto,
nonhaipuroinDioiltuotesoro.
Indiziochesihatutto
Inquestanudittrovalo
spiritopaceeriposo,
poichnondesiderandonulla,
nullaloimpedisce(nellasuaascesa)versolalto,eniente
lospingeversoilbasso,chesitrova
alcentrodellasuaumilt.
Quandoinvecedesideraqualcosa,
proprioinessasiaffatica.

Questi versi descrivono, con splendide parole, il pellegrinaggio che ognunocompie


quandofadelritornoalsuoverovoltoloscopoedilpassodelproprioesistere.
Pergiungereaquellochenonseideviandareperdovenonsei.Proviamoaleggereil
pellegrinaredelfiglionelledueparabole,servendocidiquestafrasediS.Giovannidella
croce.
Giungereaquellochenonsi,significagiungereacicheignoro,giungereaciche
ignorounaporia:seloconoscessisarebbeunarealtesistente.SiainLucaesianel
SutradelLoto,ifigliignorano,nelloropellegrinare,lapossibilitdiunritorno,ovvero,
la possibilit di salvarsi. Simbolicamente questo significa che ogni uomo ha la
possibilitdisalvarsi,maogniuomo,nellostessotempo,ignoratalepossibilit. La
condizionediavidiy90lunicaviacheconduceallapropriasalvezza.Pergiungerea
cichedevopassarepercichenon.Attraversandocichenon,ovvero,
vivendogiungoaciche,edproprionellattodigiungerechecessadesserenon
edivieneessere.
Iduefigli,adunaprimainterpretazione,percorronoduevietotalmentediverse.InLuca
ilfigliosperperatutto,capisceilsuoerroreedprontoachiedereperdonoalpadre.Nel
Sutra del Loto, come abbiamo detto, il figlio non sperpera nulla perch la sua
90

Insanscrito:ignoranza,assenzadicomprensione.

condizione una condizione di profonda povert. Come possiamo leggere, il


padre,nonostante il radicale desiderio, non dice subito al figlio dessere suo padre.
Questoepisodiosembrerebbescandalosoescorretto:unpadrericcoritrovailfiglio
poveroenonsenteildesideriodisottrarresuofigliodaquellacondizionediprofonda
sofferenza. Un comportamento che senza troppa difficolt potremmo definire come
malvagio. Tuttavia, scorrendo le righe del passo citato, possiamo ritrovare
unaffermazione ricorrente in questo sutra: abilit nellescogitare espedienti.
Labbiamo gi incontrata nella parabola della casa in fiamme. Labilit sta
nellutilizzare la vita, oppure con S. Giovanni della Croce, potremmo dire: sta
nellandareincichenonsi,perpoigiungereversolapropriasalvezza.InLuca,Ges
escogitailmeccanismodelfigliochesperperatuttoecadeinmiseria,nelSutrailpadre
escogitalespedientedinonsvelarealfiglionullaperilmomento.Eglihaaspettatoil
momentogiusto,haosservatocomeilfigliosirapportasseallesuericchezze.Quando
hacompresoche,nonostantepotessecambiare,eglirimanevaumileedistaccatodatutta
quellaricchezza;hadecisodidirglicheluierasuofiglio.InquestopuntoilSutrasi
rivelaintuttalasuaforzasalvifica.Ilpadreconsapevolecheilfigliosaprgestirela
suaricchezza,ovvero,saprviverenel dharma cheglistatrasmettendo.Nelsutrail
figliomostraalpadrediessereingradodigestireunagrandericchezza,invece,inLuca
ilfigliosimostratotalmenteincapacenelgestireilpropriopatrimonio.
Ilmondo91 ilpalcoscenicosucuiogniuomoagisce.Lasalvezzadiogniuomopu
scaturiresolorapportandosialmondo.Nelledueparabolelavitastessadivieneilmezzo
concuiluomopu salvarsi.Alcentro diquesti dueracconti vilavita; vita che
includenellasuastessaautenticitilperdersi.Nellattodiperdersiancheilmalediviene
unapossibilitpersalvarsi.
Giunti in questo punto si manifesta il perdono. Nellatto di perdonare luomo
comprendecheilperdersi,ilcompieredelmale,nonunqualcosaestraneoasestesso,
ma una realt che lo coinvolge e lo rende responsabile. Il precetto evangelico:
perdonateesareteperdonati,nonunatraslitterazionedeldettodoutdes.Crediamo
che, invece, sialepifania della gratuit delperdono.Dietro al perdonarec laver
compresochesenzalasalvezzadellaltrononesisteunasalvezzapersonale.Quilavia
Cristiana e la via Buddista sincontrano, ovvero, il Cristianesimo ed il Buddismo
comprendonochetraogniessereviunlegamediprofondainterdipendenza.Lagioia
delpadre,inentrambeleparabole,lafelicitdiritrovarechisieraperso.Questo
ricongiungimentodasensoadentrambeleesistenze.NelSutraosserviamolamarezza
delpadrechenonvedealcunvaloreintuttelesuericchezze,sequestenonpossono
essere donate. In Luca, il padre va incontro al figlio e non vuole che egli chieda
perdono,mafauccidereilvitellograssoeimbandisceunbanchetto.Compionotuttoci
perchlalorovitanonavevasensosenonpotevanodonarelapossibilitdisalvarsia
chisieraperso.Ilperdonodivieneunmezzoattraversoilqualesipuperderelapropria
vitaperpoiritrovarlanellasalvezza.

91

Conilterminemondointendiamotuttocichesicaratterizzacomeimpermanente.

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