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2014
Presentazione
Questo libro riporta alla mente cose belle e care, rende nitidi i
ricordi di un tempo che sembra terribilmente lontano.
Tempi di responsabilit assunte in prima persona, tempi di
intrapresa, tempi di maniche rimboccate e del piacere delle cose
ben fatte. Tempi di partecipazione, di amicizie durature, di lealt,
di speranza. Tempi di valori e principi solidi che permettono di
entrare nel merito delle questioni, di riconoscere il vero dal falso,
di muoversi nelle zone grigie senza perdersi e senza paura.
Tempi diversi da ora, fatti di procedure che a volte
deresponsabilizzano, tutelano la codardia, riducono lo spazio di
libert ed ostacolano lesercizio di quel sano buon senso che ci ha
fatto diventare uomini ed ha creato benessere diffuso.
Questo tempo di tornare indietro per poter andare avanti,
costruendo un futuro su basi pi solide, durature, lungimiranti,
insomma pi rispondenti allanelito di felicit che c in ognuno
di noi.
un libro che non rivolto solo a chi, in quei tempi portava i
calzoni corti ma a tutti. A tutti infatti rivolta la sapienza celata
nel racconto di fatti vissuti in prima persona e che lAutore
sintetizza scrivendo: Sono molto convinto che una parte di
quello spirito, adattato ai tempi, sia la medicina indispensabile
per uscire brillantemente dalla crisi di valori in cui siamo
precipitati da qualche anno.
Adriano Tomba
Segretario Generale Fondazione
Cattolica Assicurazioni
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La mia Agraria
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Autonomia dell'istituto
Che cosa voleva dire, significava che il preside era
responsabile dell'andamento dell'istituto stesso, in senso molto
ampio del termine. Era affiancato da un consiglio di
amministrazione, che in quel periodo era presieduto dall'ing.
Tosadori, nota figura di imprenditore agricolo, presidente
allora della Camera di Commercio. Membro di diritto era un
ispettore ministeriale, che consentiva un immediato confronto
con leggi e regolamenti.
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Le lepri
Un giorno arriva Gino Cunico trafelato e chiede di essere
sostituito. Era andato a caccia e, per sbaglio, aveva ucciso una
lepre gravida. Accortosi del delitto, preso il coltello ha fatto
nascere tre leprotti vivi ed ora aveva bisogno del colostro. I
nostri ragazzi erano figli di agricoltori e una veloce indagine ci
fece individuare una stalla dove una vacca aveva appena
partorito. Gino partito di gran carriera a prendere il prezioso
colostro (latte dei primi giorni di vita) ed ha cominciato ad
alimentare ogni tre ore, con il biberon di una bambola, i tre
leprotti. La loro sopravvivenza era diventata motivo di orgoglio
per tutte le classi. Al terzo giorno di sopravvivenza ci furono
adeguati festeggiamenti in classe e, tra gli insegnanti, fuori
classe, alla trattoria dalla Maurina, come era tradizione del
dr. Sante Meneghelli.
Per tutto l'anno i ragazzi seguirono l'evolversi della
situazione. I leprotti, liberi nel grande orto di Gino.
accorrevano al suo richiamo, era veramente incredibile. Ogni
tanto qualcuno scherzando parlava di una cena a base di lepre,
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19,30 alle 23,30, nella sede centrale a Isola della Scala e voleva
me come insegnante. Non era facile abbandonare un bel gruppo
per una nuova esperienza, ma, come il solito, la voglia di
nuovo era pi forte di me.
Il preside ci chiama perch era necessario trovare un numero
sufficiente di allievi. Siamo partiti per il reclutamento. Alla
fine degli anni sessanta nelle campagne si sentiva odore di
cambiamenti, per nelle corti isolate il nuovo si intuiva ma
non era ancora arrivato. Abbiamo preso l'elenco dei diplomati
dall'istituto negli anni precedenti e siamo andati casa per casa a
convincere genitori e ragazzi a fare un altro anno di scuola. Il
passaparola ci ha aiutato e abbiamo raggiunto il numero.
Internet non solo non era nata ma non era ancora nato chi
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otto, non ricordo che sia capitato di trovare le aule fredde. Dopo
anni arrivato il gas e sembrava un altro mondo, e, visto che il
lavoro era molto diminuito, hanno mandato altri due bidelli e
dato in appalto la pulizia dei vetri. (Potere delle circolari
romane).
Dire arrivato il gas allora voleva dire che c'era stato uno
scambio di favori con il Comune. La scuola con i propri mezzi
avrebbe trasportato anche gli alunni delle elementari e il
comune avrebbe messo a disposizione della scuola le tubazioni
e il materiale necessario a fare gli allacciamenti, naturalmente
tutto il lavoro fu eseguito in estate dal personale della scuola.
Dopo qualche tempo unestate lo stesso personale della scuola
mise in opera la fognatura dell'ospedale di Isola. Questo era il
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Aula motori
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Aula di chimica
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Le coadiutrici aziendali
In quei tempi la scuola di agraria era esclusivamente per i
maschi, ma a Isola c'era una sezione femminile. Portava,
secondo lo schema culturale dell'epoca, un nome diverso e un
indirizzo diverso. Le ragazze dovevano essere di appoggio e
aiuto ai maschi nella gestione dell'azienda. In alcuni casi il
primo amore nato tra classi vicine sfociato in famiglie con
prole. Nel programma delle ragazze figurava l'economia
domestica e la dattilografia. Pi volte all'anno facevano cucina,
e mangiavano il cibo fatto da loro con grande invidia dei
colleghi maschi. In dattilografia dovevano imparare bene a
scrivere a macchina senza guardare la tastiera.
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Dattilografia
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Gli scrutini
Lo scrutinio delle classi del biennio era la fotografia della
scuola. Ogni insegnante scriveva a matita sul tabellone le sue
proposte di voto. Prima venivano trattati gli allievi che non
avevano problemi, poi quelli con le proposte di bocciatura. I
ragazzi non erano degli sconosciuti, la famiglia e l'ambiente di
provenienza era noto, veniva esaminato a lungo caso per caso e
la bocciatura arrivava solo in casi molto particolari. C'era
sempre diatriba tra gli insegnati di italiano o matematica e
quelli di materie professionali. Spesso i primi erano supplenti
che avevano girato molte scuole e anteponevano la conoscenza
alla capacit di gestirla. Conoscevano poco la scuola e quello
che era il suo scopo. Noi insegnanti tecnici ritenevamo che
conoscere un po' meno di matematica o di scienze per il lavoro
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I pulmini
La scuola era dotata di pulmini sia per le visite aziendali che
per andare a prendere i ragazzi in luoghi di raduno vicino a casa
e portarli a scuola. I trasporti pubblici erano concepiti solo per
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Il supertaurus
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Visite aziendali
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Visite aziendali
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Boiano di Campobasso
I sopralluoghi a volte erano complessi e lontani. Ricordo di
aver portato una classe quarta a Boiano di Campobasso. C'era
una azienda agroindustriale avicola organizzata in maniera
Gita a Bolsena
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Viterbese e Senese
Erano bei tempi per le aziende agricole, nel Veneto
lallevamento del bestiame da carne rendeva e i soldi giravano.
Con un gruppo di amici comperammo una azienza collinare di
520 ha al confine tra il Lazio e la Toscana. Una parte era
coltivata a grano, arando il terreno solo in discesa con un grosso
cingolato quindi a costi improponibili, poi cera il pascolo per
le pecore, un po di mais nella piana e circa un terzo a bosco
ceduo.
Gita a Siena
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Cesena
Un anno siamo andati a Cesena a vedere una cooperativa e
un istituto tecnico che faceva anche ricerca ortofrutticola. A me
interessava far vedere la propagazione di piante di fragola
ottenute dal meristema. All'epoca era una tecnica
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La Spezia
Con una seconda e la specializzazione siamo andati a La
Spezia, sponsor era il prof. Fiorio che era stato in marina. La
visita era stata preparata con cura e con la collaborazione della
Lega Navale Italiana. Avevamo il permesso di visitare le
officine e le attrezzature dell'arsenale militare navale di La
Spezia. All'arrivo il guardiamarina che ci doveva accompagnare ci ha informato che in rada c'era la Garibaldi, nuova
ammiraglia della nostra flotta, allora porta elicotteri, ed era
visitabile.
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Il G.S. Italo
Italo Toaiari, magazziniere, era direttore sportivo di una
societ ciclistica di Bovolone, aveva una grande passione per la
bicicletta e insisteva per creare un gruppo ciclistico nella
scuola. La cosa sembrava complicata perch il ciclismo non era
contemplato tra le attivit didattiche, e dopo molte
informazioni e ripensamenti si ripiegato. Con il personale
della scuola si sarebbe fondato a Engazz, patria di Italo, il
gruppo sportivo G. S. Italo, era la fine di ottobre del 1970.
Il professore di ginnastica Gianni Negrini appoggi subito
l'iniziativa e sorse il gruppo: il primo consiglio era formato da
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Settimane bianche
In quegli anni frequentavo la Giovane Montagna di Verona.
I miei allievi non sapevano che cosa volesse dire sciare e tanto
meno settimana bianca. Ne parlai con il preside Stefani ma
certamente ah!!!! i miei allievi debbono avere tutto Cos ho
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Allievi al balcone
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Senerchia
Un mercoled del gennaio 1981, avevo un'ora in una quarta,
entro e i ragazzi subito mi chiedono professore ci organizza
una settimana bianca?. Era da poco avvenuto il terremoto in
Irpinia, (23 novembre 1980) sono rimasto un po' pensieroso e
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Allievi a Senerchia
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Ritorniamo a Isola
Il professore di officina Crosatti era superstizioso. Non
passava mai nelle vicinanze dei cimiteri e chiamava il vino,
rosso e non nero perch chiamarlo nero portava sfortuna. Un
giorno decidemmo di fargli uno scherzo d'accordo con i
ragazzi. Avevo avuto l'incarico dal comune di Villafranca di
collaudare alcuni loculi del cimitero, prendemmo il progetto e
lo nascondemmo nel suo cassetto in officina. Per molto tempo
non volle pi aprire quel cassetto, chiedeva ai ragazzi di aprirlo
e ci metteva il registro solo dopo che era sicuro che non ci fosse
null'altro. Lo scherzo mi cost una mangiata di riso dalla
Triestina, naturalmente estesa a Silvino, Valter, Sante, Italo e
mi pare ci fosse anche Piero Dalla Valle, titolare della torneria,
dove insegnava ai ragazzi a fare cose egregie con vecchi torni
da regolare a mano.
L'assistente di officina era Carlo, era stato il primo autista
della scuola e aveva dato il nome alla prima corriera, la
Carlona allora la si chiamava cos. Era un vecchio GMC che
riusciva a fare i 50 dopo 1 km di discesa, in compenso ci voleva
la forza di Carlo sui freni per fermarlo e da fermo, senza
servosterzo come era, era impossibile girare le ruote, il cambio
necessitava di una robusta doppietta perch i sincronizzatori
all'epoca non li montavano e scalare le marce era da
professionisti, bisognava avere orecchio. Un giorno lo sento
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S. Floriano
Un giorno, ai primi anni settanta, mi chiama il preside
Stefani e mi parla di fare una nuova sede a S. Floriano. Era una
Villa Lebrect
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Laboratorio di enologia
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Legnago e Caldiero
Conosco meno le sedi di Legnago e Caldiero. Ricordo di una
ragazza che abitava dopo Legnago in una casa molto isolata
nelle grandi valli veronesi. Percorreva in bicicletta 5 km di
argine prima di raggiungere il paese pi vicino. Con il sole in
primavera non c'erano problemi ma d'inverno con la nebbia che
non ti faceva vedere le scarpe era un'altra cosa. Diceva che
aveva paura, e tutte le volte che sentiva una macchina in
lontananza scendeva dall'argine e si nascondeva. Talvolta non
veniva a scuola, ma quando veniva era sempre preparata. Gli
insegnanti sapevano e capivano, era il clima della scuola. Dopo
il biennio ha proseguito gli studi e oggi insegnante all'istituto
alberghiero.
Il triennio
A Isola, c'era solo il biennio, ma Stefani non si
accontentava. Sapeva cogliere il mutare dei tempi e saputo che
il Ministero pensava a sperimentare qualche classe di triennio
per diplomare agrotecnici insistette per averne una a Isola. I
ragazzi sarebbero arrivati a Isola da tutte le sedi.
Se ne parlava da tempo ma da Roma non arrivava mai il via.
Finalmente il corso, anche se con pi di un anno di ritardo, part.
Un unico corso a Isola con i ragazzi che venivano da
Villafranca, da S. Floriano o da Legnago per prendere il
diploma di agrotecnico. L'Orlanda R. partiva tutte le mattine da
Montecchio di Negrar al buio, arrivava a Negrar col motorino
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Lo spirito
La vecchia agraria era diversa dalle altre scuole. I ragazzi
che vi arrivavano erano diversi. Gli insegnanti delle medie
dicevano ai genitori: Suo figlio molto bravo, lo mandi al
liceo,... suo figlio non adatto al liceo lo mandi a ragioneria,...
suo figlio non adatto a studiare se proprio insiste nel mandarlo
a scuola lo iscriva all'agraria.
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Il reclutamento
Fino a met degli anni 70 si faceva il reclutamento degli
alunni. Il reclutamento consisteva nel prendere l'elenco,
fornito dalle segreterie delle scuole di ogni paese, dei promossi
della terza media che non intendevano proseguire gli studi,
andare casa per casa a convincere prima i genitori e poi i giovani
sulla necessit di studiare.
Quando si arrivava in una corte, il pap era nei campi o in
stalla. Si parlava con la mamma che prendeva le tazzine belle
per offrirci il caff in attesa dellarrivo del pap. La mamma
voleva sapere tutto e non era facile convincerla, convinta lei, il
gioco era fatto, anche se formalmente si aspettava il capo
famiglia. Il primo colpo docchio sulla corte ci faceva capire
quanto era necessario educare prima che insegnare. Qualche
corte era veramente trasandata e il giovane sarebbe stato cos
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Conclusione
Con il passare degli anni e l'evolvere delle scuole sempre
pi verso studi teorici, e l'equiparazione dell'istruzione
professionale ai licei o agli istituti tecnici, si maturato lo
spirito di questo tipo di istruzione che doveva essere supporto
per l'agricoltura delle rispettive Regioni di appartenenza.
Alcune Regioni frutticole e viticole hanno ovviato affiancando
le scuole con Fondazioni a gestione autonoma che
consentissero di avere aziende agricole gestibili a disposizione
dei ragazzi e sopratutto l'autonomia necessaria a fare le ricerche
richieste dalla agricoltura della zona.
Gli esempi pi noti che conosco per la loro capacit di
essere vicini agli agricoltori sono a Ferrara, la fondazione
fratelli Navarra con la scuola dello stesso nome, a Trento la
fondazione Edmund Mach presso l'istituto di S. Michele
all'Adige, a Bolzano la fondazione Lainburg preso l'omonimo
istituto, in Piemonte a fianco delle scuole sorto il CRESO,
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FONDAZIONE CATTOLICA
ASSICURAZIONI
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INDICE
Presentazione
Patrocinio Istituto Stefani-Bentegodi
LAgraria degli anni ruggenti
Autonomia dellIstituto
LAgraria aveva un compito in pi
Villafranca, pescheti e vigneti
Le lepri
Isola della Scala, bestiame e meccanizzazione
Le coadiutrici aziendali
La squadra degli insegnanti
Gli scrutini
I pulmini
Boiano di Campobasso
Viterbese e Senese
Cesena
La Spezia
Il GS Italo
Settimane bianche
Senerchia
Ritorniamo a Isola
S. Floriano
Legnago e Caldiero
Il triennio
Lo spirito
Il reclutamento
Conclusione
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