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Grovu.nve Dr lvlnnco, Regole.Comancloe conse.nso, Torino, Giappichelli, 2005' p' 262'


coglie una realtà
Giovanna De Minico svolgeun'inclagine sulle fonti clel diritto, che
1 delle disposi-
complessae variegata,rnanifesàtosi ben oltte le lineari inclicazionidell'art.
zioni preliminari al codicecivile.
tra le fonti
Che alla forrnazione clel cliritto effettivo concorrarlo fattori non annoverati
continentale: VIa I'incla-
del cliritto, è un clato largamente acquisito clatla clottrina civilistica
atti che, pur non rientran-
gine clell,A.,associatocli-diritto p.rbblico, si muove sul terreno cli
nomratività e pongono pertanto
IIo ,.r.[. traclizionali fonti del cli-ritto,hanno il crisma clelle
istituzionale'
il primo problema clellaloro iclentificazionee collocazionenel quaclro
lvlinico vede in prima batnrta il settore delle autorità in-
Il contesto esaminato dalla De
clipenclenti,cpralienti clotati ù u.nospecificoPotere regolamentale'
cleiliuriti costituzio-
L,analisi critica manifestaia preoccupazioneclell'A. per il rispetto
tutela degli interessi
nali e l,esigenzache i processiformativi garantiscanoun ecJuilibrata
coinvohi.
a soggettidiversi clal
Un potereregolamentareè ammissibileche sia clelegatodalla legge
specificacompetenzatecni-
Governo. t^ 44.f" ale autorità indipendenti trova ragione "tl1
di tali autorità a
ca richiestadalla-regolamentazionedi determinati rapporti e dall'attitucline
categorieinteressate'Ma,
dettare una regolamentazioneflessibile e attenta all;ascolto clelle
è che sia mantenuto il rap-
arnrefiela D.l{., conclizioneprima cli costituzionalitàdella clelega
con l'assetto costitu-
porto di accessorietàsostanzialealla legge:iI giuùzio di compatibilità
valori da bilanciare, arrà dettato
zionaleè positivo solosela legge,i" rggt""t* J catalogoclei
prestazioni'
Ie modalità operativee i criteri per la successivacleterminazionedelle
RECENSIONIE SEGNALAZIONI 431

L'A. prencle specificamente in esame i poteri regolamentari con{eriti alla Consob, al-
l'Aqtorità per le garanzie nelle comunicazioni, al Garante per la protezione ciei dati perso-
nali, e rileva Ia carenza cli criteri cli orientamento legislativamente fissati.
Tali autorità sono in definitiva clivenute arbitre del bilanciamento clei valori costitu-
zionali coinvolti, a scapito del principio di legaìità.

l\el seconclocapitolo la D.iV. esamina la partecipazione clei regolati ai processi regola-


tivi clelle autorità. La partecipazione è vista con favore, sempreché si tratti di una parteci-
pazione effettiva, che garantisca pari opportunità di ascolto alle categorie interessate' La
partecipazione clei regolati < frasmete alle autorità vocazione sociale , e conferisce loro una
*ir.rru cli clemocraticità,, ponendole a cliretto servizio clella comunità. Tale partecipazrone
non vale tuftavia a supplire la man canza di legittimazione politico-rapPresentativa delle
autorità e nei fatti .qiè rivelata molto modesta.

Esaminati nel terzo capitolo i modelli partecipativi dell'esperienza statunitense, la


D.M. affronta nel quarto capitolo l'area clell'autoregolamentazione privatistica'
L'inclagine muove con ampio sguardo dall'ipotesi - ispirata alla tesi di Santi Romano
- cli una sfera clei privati idonea a porsi come ordinamento autonomo ma subordinato a
quello statale, cui spetta definire Ie linee portanti del disegno normativo.
Fenomeni di autoregolamentazione sono anzitutto i contratti collettir-i,, ffi& la D.VI. H
rawisa anche nelle conclizioni generali di contratto, che rientrano nel genere negoziale ma
esprimono utl potere sostanzialmente normativo, che esige un intervento legislativo autori-
tario per appesantirne il limite di liceità quanclo la diversa forza economico-sociale clei con-
traenti non sia in ppaclodi autocompensarsi. Si tratta di indicazioni che chi ebbe a suo tem-
po a scrivere il saggio su o Le autorità private >, norl può che c.ondividere.
Ntro rilevante fenomeno di autoregolamentazione è rappresentato dai codici deonto-
Iogici, che cla espressioni di autodisciplina professionale, ( c&rooi di etica di settore >) sono
assurti a fonti ai airitto oggetrivo. Depone in tal senso il codice in materia di protezione dei
dati personali, che ha elevato le clisposizioni in essi contenute a condizione essenzialeper la
liceità e corrertezza cleltrattamento dei dati personali effettuato da soggetti privati e pub-
blici (art. 12 clel d. legrsl.30 giugno 2003, n. 196).
Parricolare importanza è stata atrribuita clalla normativa sulla riservatezza aI codice
di deontologia giornalistica, chiamato a fissare misure e accorgimenti, a garanzia degli inte-
ressati rapportati alla natura dei dati. particolarmente quelli idonei a rivelare Io stato di sa-
lute e Ia vita sessuale(art. 139, cod. riserv.).
Condizioni non sempre riscontrabili di compatibilità costituzionale dell'autoregola-
mentazione, reputa l'A., sono la fissazione di criteri legislativi di selezione dei soggetti par-
tecipanti alla reclazione delle regole, Ia garanzia clella parità di partecipazione delle catego-
rie interessate,,il rispetto degli obiettivi di interesse pubblico, la piena osservanza del mo-
clello cli complernentarietà dell'autoregolamentazione rispetto alla legge.
Per quÀnto riguarcla parricolarmente i coclici deontologici, rileva la D.M. che la legge
non detta i criteri cli equilibrio trai contrapposti interessi dell'informazíone e dellariserva-
tezza.,risultandone quincli compromesso il principio di complementarità e subordinazione
clell'autoregolamentazione rispetto alla legge'
+32 RIVISTA DI DIRITTO (]IVILE

Chiuclono il lavoro un capitoio cleclicatoall'esperienza cli autoregolazione nel Regno


LTnitoe alcune consicierazioniconch-rsive.

* : t *

Agli inten'ogatir,'i che la D.Nf. si pone circa il significato che le nuove fonti asslunono
neila prospeftiva orclinamentale e sulla possibilità cli una riconcluzione clegli siralsi matertali
all"unità clel sisterna e alla primazia cleila legge,,si uniscono gli interrosativi clel privatista
cilca i criteri enneneutici valevoli per le fonti autoritarie e-xtralegislative e cilca la valiclità
clegli atti negoziali contrari alle regole cleftate cla tali coclici. Riconoscencloalle fonti e.rtale-
sislative il livello cli fonti primarie là, clove esse irnpongono obblighi e limiti ch.enon sono
lnera specificazione clel clettato legislativo, la risposta dowebbe esserericercata nel caratte-
re cli imperatività che a tali fonti 1tuò esserericonosciuto, tlovanclo allora applicazione la
norma clel coclice civile c:he clefinisce illecito il contratto confr'ario a nofine imperative (art.
1+18').
La illiceità r.lell'atività non rispettosa clei limiti fissati clai coclici cleontologici in orcline
al trattarnento clei clati personali. è espressamente affermata dal seggraiatocodice in rliateria
cli protezione clei clati personali.
D'altra parte, I'assenza di criteri legislativi, cleprecata clall'A.. non esime f interprete
clal compito cli verificare la compatibilità clei lirniti fissati dalle fonti cleontologiche e da al-
rre fonti extlalegislative con i principi generali clell'orclinamento giuricìico.

Il lavoro clella D.NI. si lascia apprezzare per la vivacità intellettLrale clel cliscorso,I'atn-
plezza clell"infonnazione, l'attenzione alle significative esperienze cli altri ordinarnenti, la
puntualità clei rilievi critici. I rilievi critici filtrano tlrtto il panorama clelle nuove realtà nor-
rnative, prendenclo atto clel fenomeno senza preclusioni ma in una pt'osPettiva orientata alla
valottzzazione clel principio cli legalità e del primato clella legge.
Si rratta in clefinitiva di uno stuclio che apre la r.ia acl un ripensarnertto cli fonclo clel
c.apitolo delle fonti clel diritto. [C. NhssnwoBlr,xc.r]

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