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DIRITTO COMMERCIALE E SOCIETARIO . OPINIONI

Assemblea

La richiesta di convocazione
dellassemblea nel nuovo
art. 2367 c.c.
di COSIMO DI BITONTO
La riforma del diritto societario ha rimodulato il diritto della minoranza (rectius: dei soci) di richiedere la convocazione dellassemblea di s.p.a. allorgano amministrativo ex art. 2367 c.c.
Sul piano disciplinare, le principali differenze rispetto al testo ante-riforma dellart. 2367 c.c. sono: da
un lato, labbassamento della soglia di capitale sufficiente per richiedere la convocazione assembleare;
dallaltro, lintroduzione di limiti allazionabilita` di tale congegno allo scopo di prevenire eventuali abusi.

La convocazione dellassemblea nel quadro


del procedimento di formazione della delibera
assembleare

ome noto la (formazione di una) deliberazione


dellassemblea di s.p.a. (o di qualsiasi altra societa` a struttura corporativa: s.r.l., s.a.p.a., anche a scopo consortile, e coop.) si sostanzia in una fattispecie complessa a formazione progressiva (1) (o procedimento) (2), la quale si articola in una serie di atti (o
co-elementi) strumentali (3), collegati in una necessaria
e concatenata successione logico-temporale, in funzione
(nesso teleologico) della formazione di un atto finale:
la deliberazione assembleare (4), appunto.
Pertanto, questultima si perfeziona solamente quando
tutti i seguenti co-elementi sono stati posti in essere: (i)
lavviso di convocazione; (ii) la riunione; (iii) la discussione; (iv) la votazione; (v) la proclamazione del risultato, relativa verbalizzazione (ed esecuzione delle formalita`
pubblicitarie) (5). Va, tuttavia, evidenziato (pur esulando dal tema in oggetto): innanzitutto, come non vi sia
identita` di vedute in ordine alla configurazione in termini di autonomo (co-)elemento della discussione, proclamazione e verbalizzazione (6); inoltre, come sia preferibile ritenere che ladempimento delle formalita` pubblicitarie (i.e., deposito o iscrizione della delibera assembleare nel Registro delle imprese) si atteggi, sul piano
della fattispecie, non gia` come co-elemento perfezionativo, quanto, piuttosto, come semplice requisito ad essa
esterno, in funzione:
1. dellopponibilita` della delibera (art. 2193 c.c); o
2. della conoscibilita` legale, per i piu` svariati fini, della
delibera medesima, nellinteresse dei terzi. Per tali possiamo intendere, a seconda dei casi: tutti coloro che
non hanno concorso con il loro voto alla delibera (soci

assenti, dissenzienti od astenuti), ai fini dellannullamento (art. 2377, comma 2, c.c.); poi, piu` in generale,
chiunque vi abbia interesse, ai fini della nullita` (art.
2379, comma 1, c.c.); ancora, i creditori sociali, ai fini
dellopposizione alle piu` svariate determinazioni assembleari (es., ex multis, costituzione di patrimonio destinato - art. 2447 quater, comma 2, c.c., riduzione reale
e volontaria del capitale sociale - art. 2445, comma 3,
c.c., fusione - art. 2503, c.c., etc.); ovvero
Note:
(1) Su tale nozione, cfr. Gazzoni, Manuale di diritto privato, Napoli, 2006,
81-82.
(2) Per la nozione privatistica di procedimento, cfr. Santoro-Passarelli,
Dottrine generali del diritto civile, Napoli, 1985, 103, e Di Prisco, Voce Procedimento, in Enc. dir., XXXV, Milano, 1986, 836. Per la specifica qualificazione in termini procedimentali dellassemblea, cfr., anteriormente alla
Riforma (come di seguito definita), Serra, Lassemblea: procedimento, in
Trattato Colombo-Portale, 3*, Torino, 1994, 54 e 56; mentre, con specifico
riferimento alle novita` introdotte dalla riforma organica del diritto delle
societa` di capitali e delle societa` cooperative (Riforma), di cui alla L. 3
ottobre 2001, n. 366 (Legge Delega) e successivo D.Lgs. 17 gennaio
2003, n. 6, come modificato ed integrato dal D.Lgs. 6 febbraio 2004, n.
37 (Primo Decreto Correttivo) e dal D.Lgs. 28 dicembre 2004, n. 310
(Secondo Decreto Correttivo), cfr. G.F. Campobasso, Diritto commerciale, 2, Diritto delle societa`, a cura di M. Campobasso, Torino, 2006, 312,
Rescio, Assemblea dei soci. Patti parasociali, in Diritto delle societa`, Milano,
2004, 180, Clerici - Laurini, Il procedimento assembleare nella s.p.a.: ipotesi
applicative, in La riforma delle societa`. Aspetti applicativi, a cura di Bortoluzzi,
Torino, 2004, 94.
(3) Cfr. Bianca, Il contratto, Milano, 2000, 226 (nt. 86).
(4) Cfr. Cottino, Le societa`. Diritto commerciale, Padova, 1999, 344, il quale afferma che La deliberazione e` un atto plurisoggettivo ... che scaturisce
da un procedimento a carattere complesso e formale ....
(5) Cfr. Angelici, Societa` per azioni, in Dig. disc. priv. - sez. comm., XIV,
Torino, 1997, 382.
(6) Cfr. Abbadessa, Lassemblea: competenza, in Trattato Colombo-Portale,
3*, Milano, 1994, 65 (nt. 1).

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3. dellefficacia, endosocietaria e non, della delibera (in


caso di modifica statutaria), a mo` di condicio iuris sospensiva (art. 2436, comma 5, c.c.).
Lavviso di convocazione (art. 2366 c.c.) costituisce il
primo elemento del procedimento assembleare (7) e,
sotto il profilo contenutistico (art. 2366, comma 1, parte 2, c.c.), deve indicare il giorno, lora ed il luogo delladunanza e lelenco delle materie da trattare (cd.
ordine del giorno) (8).
Nella s.p.a., di regola, lorgano sociale investito del potere di convocazione assembleare (e della prodromica
facolta` di iniziativa, ossia ... di dare impulso alla convocazione stessa) (9) e` quello amministrativo (10)
(art. 2366, comma 1, parte 2, c.c.), quale che sia il sistema gestorio prescelto: amministratore unico o consiglio di amministrazione nel sistema tradizionale, consiglio di amministrazione nel sistema monistico e consiglio di gestione nel sistema dualistico. E tale potere,
sempre in linea generale, puo` essere esercitato discrezionalmente tutte le volte che sia ritenuto opportuno dagli
amministratori interpellare lorgano assembleare su qualsiasi materia di sua competenza.
Escluso il caso dellamministratore unico e, conseguentemente, quando lorgano gestorio di s.p.a. si struttura
come organo collegiale, occorre che si operi, anche per
la convocazione di assemblea, nel rispetto del metodo
collegiale (11), nel senso che esso ... debba, cioe`, deliberare previa convocazione, riunione, discussione e voto
... (12) e, tuttalpiu`, solo una volta decisa la convocazione dellassemblea in sede collegiale, la sottoscrizione
dellavviso di convocazione puo` provenire anche da un
solo amministratore (13).
Abbiamo, quindi, che e` inammissibile, in linea di principio, che il singolo amministratore abbia la legittimazione individuale a convocare lassemblea (14). Ove,
peraltro, cio` fosse accaduto, secondo la prevalente giurisprudenza anteriore alla Riforma, detta irregolare modalita` di convocazione determinava lannullabilita` della
delibera assembleare (15), anche se talora non sono
mancate decisioni nel senso della sua nullita` (16) o, addirittura, dellinesistenza (17); come pure, viceversa,
quelle in cui si e` affermato che ... i vizi attinenti alla
convocazione, decisa da un amministratore anziche dal
consiglio, sono ratificati dalla presenza dellintero consiglio allassemblea ... (18), oppure che Sebbene sottoscritto dal solo presidente del consiglio di amministrazione, lavviso di convocazione dellassemblea dei soci e`
comunque valido quando nel verbale della seduta consiliare non risultano opposizioni oppure obiezioni degli
altri consiglieri (19).
La Riforma, pero`, disciplina ormai espressamente, nel
quadro delle cause di nullita` delle deliberazioni assembleari (20), proprio il caso ... dellavviso proveniente
da un componente dellorgano amministrativo ... (art.
2379, comma 3, c.c.). Tale avviso, pur essendo esplicitamente qualificato come giuridicamente irregolare,
tuttavia, non integra (sulla base delloperare di un mec-

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canismo di fictio iuris) la mancanza di convocazione dellassemblea e, quindi, non determina la nullita` della susseguente deliberazione assembleare, se (e nella misura
in cui) sia ... idoneo a consentire a coloro che hanno
diritto di intervenire di essere preventivamente avvertiti
della convocazione e della data dellassemblea. In tal
modo sembrerebbe, a mio avviso, doversi escludere in
radice linvalidita`, sotto qualsiasi forma, della deliberazione assembleare convocata in via extra-consiliare, ma
idonea a raggiungere lo scopo di una convocazione regolare (e che potremmo definire convocazione irregolare sanata). Ma cio` non e` pacifico: anzi, nel silenzio
della non ancora formatasi giurisprudenza, la dottrina
prevalente sostiene (21), dopo la Riforma, che la su indicata convocazione irregolare sanata determinerebbe

Note:
(7) Cfr. in dottrina Angelici, Voce Societa` per azioni, in Enc. dir., XLII,
Milano, 1990, 988, Tucci, Le societa` di capitali. Lassemblea nelle societa` di
capitali, a cura di Lener-Tucci, in Trattato di diritto privato, diretto da Bessone, XVII, Torino, 2000, 53; in giurisprudenza v. Cass. 13 dicembre 2002,
n. 17848, in Foro it., 2003, 1, 2120.
(8) Cfr. Fre`-Sbisa`, Della societa` per azioni, in Commentario Scialoja-Branca,
a cura di Galgano, Bologna - Roma, 1997, 601.
(9) Cfr. Ponti-Panella, Le partecipazioni sociali ingovernabili, in fatto & diritto, collana diretta da Cendon, Milano, 2006, 15.
(10) Cfr. Galgano-Genghini, Il nuovo diritto societario, in Trattato Galgano,
XXXIX, Tomo I3, 2006, 351, G. F. Campobasso, op. cit., 312, FerraraCorsi, Gli imprenditori e le societa`13, Milano, 2006, 527, Clerici-Laurini, op.
cit., 95, Salafia, Lassemblea della societa` per azioni secondo la recente riforma
societaria, in questa Rivista, 2003, 1054.
(11) Cfr. Tucci, op. cit., 57, Serra, op. cit., 80, Clerici-Laurini, op. cit., 95,
Fiorio, Commento allart. 2366, in Il nuovo diritto societario, Commentario
diretto da Cottino, Bonfante, Cagnasso, Montalenti, ***, Bologna, 2004,
496; in giurisprudenza v. Trib. Trento 6 luglio 1999, in Giur. comm.,
2001, II, 84.
(12) Cfr. Bonelli, Gli amministratori di s.p.a. dopo la riforma delle societa`,
Milano, 2004, 34.
(13) V. Cass. 2 agosto 1977, n. 3422, in Foro it., 1978, I, 703.
(14) Anche se, anche dopo la Riforma, vi e` ancora chi ritiene che ... si
tende a ritenere che liniziativa possa esser validamente presa dal singolo
amministratore nei casi di urgenza (Ferrara-Corsi, op. cit., 527, nt. 1).
(15) V. App. Napoli 10 dicembre 1999, in Foro nap., 2000, 196, Trib.
Napoli 18 novembre 1996, in Giur. comm., 1997, II, 145, App. Milano
25 settembre 1987, in questa Rivista, 1988, 161, Cass. 1 aprile 1982, n.
2009, in Foro it., 1982, I, 1276, Cass. 2 agosto 1977, n. 3422, in Giust.
civ., 1977, I, 1676, Cass. 10 luglio 1975, n. 2719, in Giur. comm., 1977,
II, 39, Cass. 4 gennaio 1966, n. 45, in Giust. civ., 1966, I, 489.
(16) V. Trib. Roma 21 settembre 1985, in questa Rivista, 1986, 853 e
Cass. 10 luglio 1975 n. 2719, in Giur. comm., 1977, II, 39.
(17) V. Pret. Napoli 5 aprile 1986, in Vita not., 1987, 162, Trib. Milano
27 giugno 1983, in questa Rivista, 1983, 1494, Trib. Milano 17 novembre
1977, in Mon. trib., 1977, 225, con nota di Cassandro Sulpasso.
(18) V. Trib. Milano 25 settembre 1969, in Riv. not., 1970, 751.
(19) V. Trib. Teramo 27 gennaio 1998, in questa Rivista, 1998, 1426.
(20) Tra le quali e` prevista la ... mancata convocazione dellassemblea
... (art. 2379, comma 1, c.c.).
(21) Cfr. Campobasso, op. cit., 312, nt. 2, e Clerici-Laurini, op. cit., 96;
contra, apparentemente, Bonelli, op. cit., 35-36, nt. 42.

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la mera degradazione del vizio di nullita` in quello di


semplice annullabilita` della delibera.
E` appena il caso di ricordare che quanto sopra lascia in
ogni caso impregiudicata la piena ammissibilita` e legittimita` della delegabilita` ex art. 2381 c.c., tra laltro, del
potere di convocazione assembleare ad uno solo degli
amministratori (22), sulla base della semplice osservazione che tra le materie che lart. 2381, comma 4, c.c.
riserva specificamente alla competenza esclusiva del plenum dellorgano amministrativo collegiale non rientra il
potere di convocare lassemblea.
In tal caso abbiamo unautonoma decisione consiliare
di ripartizione ed attribuzione inter-organica in favore di
singoli consiglieri del potere, tra gli altri, di convocazione dellassemblea, in cui resta, peraltro, ferma in ogni
caso la permanenza in capo allorgano delegante: (a)
della competenza, concorrente (23) (o cumulativa) (24), con quella del sub-organo delegato, a deliberare in ordine allatto delegato (Il consiglio di amministrazione ... puo` sempre avocare a se operazioni (25)
rientranti nella delega. art. 2381, comma 3, cpv. 1,
c.c.); (b) del potere di ... impartire direttive agli organi
delegati ... (art. 2381, comma 3, cpv. 1, c.c.), fino alla
revoca ad nutum della delega medesima (26).
Diverso dal caso appena visto della delega e`, invece,
quello della clausola statutaria che - senza la necessita`
dellintermediazione di una specifica decisione delegante dellorgano amministrativo nella sua collegialita` (27) - attribuisca il potere di convocare lassemblea
direttamente ad uno dei suoi componenti (ovvero ad
uno di quelli dellorgano di controllo): detta clausola ha
superato il vaglio di legittimita` della Commissione Societa` del Consiglio Notarile di Milano, la cui massima
n. 82 (28), rubricata Attribuzione statutaria della competenza per la convocazione dellassemblea (artt. 2366 e
2479 bis c.c.) ha statuito, tra laltro, che: Ferma restando la competenza collegiale attribuita dalla legge allorgano amministrativo e, nei casi previsti, allorgano di
controllo, lo statuto della s.p.a. puo` attribuire il potere
di convocazione dellassemblea anche al presidente e/o
a singoli componenti degli organi di amministrazione e
controllo (29).

Ambito di applicazione dellart. 2367.


Il caso della s.r.l.

rima di addentrarci nellesame della disciplina


della convocazione su richiesta dei soci di societa` per azioni, cos` come delineata nellart. 2367
c.c., credo sia utile determinare a monte lo spazio di
operativita` di detta norma e, quindi, valutare se essa
possa irraggiarsi a tutto il sistema delle societa` di capitali: societa` azionarie (s.p.a. e s.a.p.a., non solo chiuse
od aperte al mercato del capitale di rischio senza, peraltro, essere quotate in quanto aventi solo azioni diffuse
tra il pubblico in maniera rilevante ma non quotate in

mercati regolamentati, ma anche quotate) e societa` a


responsabilita` limitata.
Partendo dalle societa` azionarie abbiamo che - dopo le
iniziali incertezze dettate dalla sostanziale incompatibilita` tra, da un lato, laffermazione contenuta nel 5 della
Relazione secondo cui ... la convocazione dellassemblea su richiesta dei soci e` stata oggetto di una riforma
destinata a valere anche per le societa` quotate e, percio`,
sostitutiva dellart. 125 (30) del Testo unico dellintermediazione finanziaria (31), e, dallaltro, il disposto
dellart. 2325 bis, che, in assenza di unespressa abrogazione, dava prevalenza alla norma del Tuf rispetto allart. 2367 c.c. - lart. 2367 trova ormai applicazione diretta anche per le societa` quotate, in quanto, risolvendo
i problemi appena accennati, lart. 125 Tuf e` stato
espressamente abrogato dallart. 9 del Primo Decreto
Correttivo della Riforma.
Ben piu` ardua e` la soluzione del quesito relativo allapplicabilita` o meno dellart. 2367 c.c. alla s.r.l. (32). Certamente questo argomento non potra` essere affrontato
funditus in questa sede, ma tocca uno dei punti nodali
della Riforma in relazione, precisamente, alla:
1. esistenza di lacune nella disciplina legale della nuova
s.r.l., al di la` (delle intenzioni e) della tecnica del riformatore tesa a creare un complesso corpus normativo,
autonomo e separato da quello della s.p.a. (art. 3, comma 1, lett. a), Legge Delega), mediante labbandono
Note:
(22) Prima della Riforma, cfr. in dottrina Serra, op. cit., 81, Borgioli, Convocazione dellassemblea e delega dei poteri amministrativi, in Giur. comm.,
1981, II, 369, Cagnasso, Gli organi delegati nella societa` per azioni, Torino
1976, 160 e v. in giurisprudenza Trib. Udine 26 marzo 1982, in Giur. it.,
1982, I, 2, 662 e Cass. 7 ottobre 1967, n. 2295, in Giust. civ., 1967, I,
1959; dopo la Riforma, cfr. Campobasso, op. cit., 312, nt. 2.
(23) Cfr. Bonelli, op. cit., 43.
(24) Cfr. De Nicola, Commento allart. 2381, in Amministratori, a cura di
Ghezzi, nel Commentario alla riforma delle societa`, diretto da Marchetti,
Bianchi, Ghezzi, Notari, Milano, 2005, 103 e dottrina e giurisprudenza
ante Riforma ivi citate.
(25) Anche se credo sia opportuno precisare che la convocazione assembleare non rientra nel concetto di operazione, quale puro atto gestorio
dellimpresa sociale, bens` in quello di atto di organizzazione endo-societaria.
(26) Cfr. De Nicola, op. cit., 103-104 (e giurisprudenza ivi citata) e Bonelli, op. cit., 46.
(27) Ove, chiaramente, sia consentito dallo statuto o dallassemblea (art.
2381, comma 2, c.c.).
(28) Consultabile on-line su http://www.scuoladinotariatodellalombardia.org/massime25nov.htm61#.
(29) Sul punto, pero`, cfr. in senso contrario Clerici-Laurini, op. cit., 9596 o, quanto meno, dubbioso Olivero, Lautonomia statutaria nella nuova
disciplina dellassemblea della societa` per azioni, Riv. not., 2003, 862, qualora
si assumesse che lart. 2366 c.c. come norma inderogabile.
(30) Disciplinante, appunto, la convocazione dellassemblea su richiesta
della minoranze.
(31) Vale a dire il D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, e sue successive modificazioni ed integrazioni (Tuf).
(32) Espressamente prevista, invece, dallart. 2486 ante Riforma.

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(peraltro, non integrale) (33) della tecnica del rinvio


espresso ed analitico alla disciplina propria dells.p.a.
adottata dal codice civile del 1942;
2. individuazione della disciplina legale applicabile per
colmare la lacuna (34).
Con specifico riferimento alla convocazione dellassemblea su richiesta dei soci, ci si limita a ricordare come
parte della dottrina (e della giurisprudenza) (35) esclude
lesistenza sul punto di una lacuna normativa da colmare mediante lapplicazione analogica dellart. 2367 c.c. e
ritiene che la (parte della) disciplina relativa alle decisioni dei soci - secondo cui, tra laltro, questi ultimi ...
decidono ... sugli argomenti ... che tanti soci che rappresentano almeno un terzo del capitale sociale sottopongono alla loro approvazione (art. 2479, comma 1,
c.c.) - suggerisce allinterprete ... la conclusione secondo la quale nella societa` a responsabilita` limitata lattivazione del processo decisionale .... svolto con il metodo assembleare ... puo` essere compiuta dai soci quantitativamente legittimati ... senza la mediazione dellorgano
amministrativo; con lespressa precisazione ulteriore
che lart. 2479, comma 1, ... svolge nella disciplina
della s.r.l. un ruolo equivalente a quello giocato dallart.
2367 c.c. nellorganizzazione della s.p.a. Ma ... non impone di sollecitare lorgano amministrativo, bens` consente di procedere senza mediazione alla convocazione
diretta dellassemblea ..., in coerenza ... a un modello
[societario] nel quale risultano ampliate le forme di
auto-tutela del singolo socio e della minoranza, nel quadro di unaccentuata privatizzazione dei controlli e dei
rimedi alle situazioni conflittuali endosocietarie (36).

Il sub-procedimento di convocazione assembleare


su richiesta dei soci
a) Legittimazione attiva
Abbiamo appena visto nel precedente paragrafo che
nella s.p.a., di regola, il solo organo amministrativo ha
sia il potere discrezionale di convocazione assembleare,
sia la facolta` di farsi propulsore della convocazione
stessa.
Lordinamento prevede, peraltro, una serie di eccezioni
alla regola appena enunciata, nel senso che, in taluni
casi legalmente previsti, (37) lorgano amministrativo
ha lobbligo (e non il discrezionale potere) di convocare
lassemblea e talora e` privo anche della facolta` di dare
impulso alla convocazione stessa; in altri la convocazione promana direttamente da un altro organo sociale ovvero extra-sociale (autorita` giudiziaria), qualora lorgano
amministrativo si sottragga alladempimento dellobbligo
legale di convocazione.
Oggetto del presente paragrafo e` lanalisi dello specifico
caso, disciplinato dallart. 2367 c.c. (38), dellobbligo (e
dei relativi eventuali limiti) a carico dellorgano amministrativo (amministratore unico o consiglio di amministrazione nel sistema tradizionale; il solo consiglio di
amministrazione nel sistema monistico; il consiglio di

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gestione in quello dualistico) di convocare lassemblea


... quando ne e` fatta domanda da tanti soci che rappresentino almeno il decimo del capitale sociale o la
minore percentuale prevista nello statuto, e nella domanda siano indicati gli argomenti da trattare (art.
2367, comma 1, c.c.).
Detta disposizione normativa attribuisce il diritto sociale (39), di natura amministrativa (o anche di partecipazione) (40), di investire lorgano amministrativo del-

Note:
(33) V., tra gli altri, lart. 2463, comma 2, c.c., in tema di costituzione di
societa`, lart. 2472 bis, in tema di pegno usufrutto e sequestro della partecipazione sociale, etc.
(34) Tema sul quale si rinvia, tra gli altri, a Zanarone, Introduzione alla
nuova societa` a responsabilita` limitata, in Riv. soc., 2003, 84 ss.
(35) V. Trib. Agrigento 29 dicembre 2005, consultabile on-line su http://
www.associazionepreite.it/giurisprudenza/provvedimenti/051229Trib_Agrigento_(decr_),_29_dicembre_2005.htm, App. Lecce 23 giugno 2005, in
Foro it., I, 1545, con nota di Rordorf, Trib. Milano 14 gennaio 2005, in
Giur. it., 2005, 523, Trib. Roma 30 novembre 2004, in Vita not., 2005,
308, Trib. Bologna 21 ottobre 2004, in questa Rivista, 2005, 357.
(36) Cfr. Abriani-Maltoni, Elasticita` organizzativa della societa` a responsabilita` limitata e diritto dei soci di avocare decisioni gestorie: sulla derogabilita`
dellart. 2479, comma 1, c.c., in Studio n. 6005, approvato dalla Commissione studi dimpresa del Consiglio Nazionale del Notariato il 15
gennaio 2006, consultabile on-line su http://www.notariato.it/cnn/notaio/Studi_e_approfondimenti/Societa`/6005.htm, i quali, peraltro, allo
stesso tempo riconoscono margini di autonomia statutaria sul tema in
oggetto, nel senso di ritenere ammissibili clausole statutarie derogatrici
dellart. 2479, comma, 1, attraverso, tra laltro, proprio la previsione della preclusione ai soci del potere di auto-convocazione assembleare, degradato al semplice potere di chiedere agli amministratori la convocazione: in tal caso, pero`, credo sia difficile negare lapplicazione analogica
dellart. 2367. Nello stesso senso del riconoscimento del potere dei soci
di sollecitazione diretta, cfr. Salafia, Lassemblea dei soci nella societa` a responsabilita` limitata, in questa Rivista, 2005, 824, Magliulo, Le decisioni
dei soci, in La riforma della societa` a responsabilita` limitata, a cura di Caccavale, Magliulo, Maltoni e Tassinari, Milano, 2004, 286, Vaira, Commento allart. 2487, in Il nuovo diritto societario, Commentario diretto da
Cottino, Bonfante, Cagnasso, Montalenti, ***, Bologna, 2004, 2076,
nt. 29. In senso contrario, cfr. in dottrina Pecoraro, Richiesta di convocazione dellassembea e tutela dei soci nella s.r.l., in Giur. comm., 2006, II,
647 ss., in nota ad App. Napoli 20 maggio 2005 e Di Girolamo, Brevi
osservazioni sullapplicabilita` dellart. 2367 c.c. alla societa` a responsabilita` limitata, in Giur. comm., 2006, II, 329 ss, in nota a Trib. Brescia 8 marzo
2005; in giurisprudenza, v., oltre alle sentenze appena citate, Trib. Milano 23 maggio 2005, consultabile on-line su http://www.associazionepreite.it/giurisprudenza/provvedimenti/050523Trib_Milano_(ord_),_23_maggio_2005.htm, Trib. Verona 20 luglio 2004, in Vita not., ibidem.
(37) Per la cui elencazione, cfr., tra gli altri, Ferrara-Corsi, op. cit., 527530.
(38) Che vede modificato in piu` punti, come vedremo, il contenuto regolamentare del testo ante Riforma.
(39) Insuscettibile di esclusione o limitazione dallautonomia statutaria: in
tal senso cfr. Fre`-Sbisa`, op. cit., 614.
(40) Cfr. Schermi, In tema di diritti amministrativi del socio di societa` per
azioni, in Giust. civ., 2001, 1047, che ne individua la caratteristica comune nel non essere ... diritti attribuiti per la tutela di interessi individuali,
particolari dei soci ..., ma ... poteri attribuiti ai singoli soci o a gruppi di
soci per la realizzazione o per contribuire alla realizzazione di interessi generali dellordinamento societario: funzioni nella complessa organizzazione
ordinamentale. Con specifico riferimento al diritto di convocazione assembleare linteresse tutelato, secondo il citato autore, e` quello ... al fun(segue)

DIRITTO COMMERCIALE E SOCIETARIO . OPINIONI

la richiesta di convocazione assembleare, la cui legittimazione attiva, pero`, spetta solamente ad uno o piu` soci
titolari di una soglia minima del capitale sociale, che e`
fissata legalmente nella misura del 10% (41); soglia che
e` ulteriormente abbassabile (ma non elevabile) (42) in
via statutaria (43): e cio` sembra illimitatamente, fino al
punto di riconoscere, in linea teorica, il diritto in oggetto in capo a ciascun socio quale che sia lentita` della
propria partecipazione azionaria (44).
Specularmente, il diritto sociale amministrativo in oggetto non spetta solo alla minoranza qualificata, nella
misura fissata legalmente o statutariamente, ma ai soci
in genere (45) e, quindi, anche a quelli di maggioranza
o addirittura allunico azionista (46), come si evince
chiaramente dal fatto che lart. 2367 c.c. e` rubricato
Convocazione su richiesta dei soci indistintamente (47).
Occorre a questo punto indagare e risolvere il quesito
circa la base del calcolo della partecipazione qualificata
a richiedere la convocazione assembleare, ossia se essa
debba consistere nellintero capitale sociale ovvero nella
sola parte di esso rappresentato da azioni con diritto di
voto. Gia` prima della Riforma si rispondeva a tale quesito nel secondo senso (48) e tale orientamento deve
essere ribadito anche dopo la Riforma ... in forza del
coordinamento tra i novellati artt. 2368 e 2370
... (49), secondo cui, da un lato, ai fini della regolare
costituzione dellassemblea occorre escludere ... dal
computo le azioni prive del diritto di voto nellassemblea medesima (art. 2368, comma 1, c.c.); dallaltro, il
diritto di intervento in assemblea spetta solamente ...
agli azionisti cui spetta il diritto di voto (art. 2370,
comma 1, c.c.). Conseguentemente, argomentando a
fortiori, sulla base del ... rapporto di strumentalita` fra
diritto di intervento e diritto di voto (50), si afferma
giustamente che ... sarebbe illogico ritenere che la richiesta di convocazione possa essere presentata da soggetti ai quali e` precluso non solo il diritto di voto, ma
anche il diritto di intervenire in assemblea (51).
Allargando il campo di indagine sui soggetti, al di la`
dei soci in senso proprio, legittimati ad avvalersi dello
strumento convocativo in oggetto, si osserva che la Riforma, sul su indicato presupposto che il diritto a domandare la convocazione assembleare ha natura socialamministrativa, ha espressamente risolto in senso positivo la sua spettanza: (i) in caso di usufrutto o pegno di
azioni, allusufruttuario ed al creditore pignoratizio (in
concorso col socio titolare del pacchetto azionario concesso in usufrutto o pegno), salvo patto contrario (art.
2352, comma 1, cpv. 1, c.c.); (ii) in caso di sequestro
di azioni, al solo custode inderogabilmente (art. 2352,
comma 1, cpv. 2, c.c.) (52).

b) Oggetto
La richiesta dei soci di convocazione assembleare deve
contenere ... gli argomenti da trattare (art. 2367,
comma 1, c.c.), i quali, quindi, devono rientrare nella

competenza dellassemblea, ordinaria o straordinaria, oltreche essere leciti e possibili. Non e` invece richiesto
un obbligo di motivazione della richiesta.
A questo punto va verificato se, accanto al potere dei
soci di innesco del meccanismo procedimentale assembleare mediante la richiesta diretta di convocazione
assembleare, ve ne possa essere uno, di minore contenuto, avente ad oggetto la semplice richiesta dei soci integrazione dellordine del giorno dellassemblea gia` convocata, come di regola, dagli amministratori (eventualmente su richiesta di altri soci) (53).
Note:
(segue nota 40)
zionamento dellorgano assembleare per la deliberazione su argomenti che
il socio od il gruppo di soci legittimamente vuole sottoporre al suo esame.
(41) Laddove lart. 2367 c.c. ante Riforma richiedeva il 20%.
(42) Fiorio, Commento allart. 2367, in Il nuovo diritto societario, op. cit.,
510.
(43) Possibilita` non prevista dallart. 2367 c.c. ante Riforma.
(44) Cfr. Notari, Azioni e strumenti finanziari: confini della fattispecie e profili
di disciplina, intervento al Convegno Verso il nuovo diritto societario. Dubbi
ed attese, Firenze, 16 novembre, 12, consultabile on-line su http://
www.notarlex.it/news/notari.pdf.
(45) Ed il relativo esercizio anche in capo ad un procuratore generale ad
negotia: in tal senso v. Trib. Milano 7 maggio 2002, in Giur. it., 2002,
2100. E, in caso di partecipazione azionaria in comunione pro indiviso, con
conseguente nomina del rappresentante comune ex art. 2347, comma 1,
c.c., il diritto in esame puo` essere esercitato direttamente anche dal singolo
socio comunista, sempreche la quota in sua contitolarita` corrisponda
idealmente alla misura minima, legale o statutaria, per lesercizio di detto
diritto. E cio` sul presupposto che il diritto ex art. 2367 c.c. sarebbe uno di
... quei diritti derivanti dalla partecipazione sociale la realizzazione dei quali non presuppone una determinazione di volonta` unitaria (App. Bologna
12 aprile 1999, in Notariato, 2000, 158, con nota di Di Maria).
(46) Come gia` riconosciuto anteriormente alla Riforma dalla giurisprudenza di merito: v. Trib. Milano 14 gennaio 1997, in Vita not., 1997,
1496, citata da De Giorni, Commento allart. 2367 c.c., in Codice commentato delle nuove societa`, a cura di Bonfante, Corapi, Marziale, Rordorf,
Salafia, Milano, 2004, 248.
(47) A differenza di quella dellart. 2367 c.c. ante Riforma (Convocazione su richiesta della minoranza), come notato, tra gli altri, da Ponti-Panella, op. cit., 17.
(48) Cfr., tra gli altri, Serra, op. cit., 73, e dottrina e giurisprudenza ivi citata.
(49) Cfr. Pasquariello, Commento allart. 2367, in Il nuovo diritto delle societa`, I, a cura di Maffei Alberti, Padova, 2005, 460.
(50) Campobasso, op. cit., 326.
(51) Fiorio, op. cit., 511.
(52) Ponti-Panella, op. cit., 11, Fiorio, op. cit., 511-512, De Giorni, op.
cit., 249 (sia pure in forma leggermente dubitativa, laddove si limita ad affermare che nel caso in esame ... non puo` escludersi lapplicabilita` della
disciplina contenuta nel citato ultimo comma [dellart. 2352 c.c.].) e Clerici-Laurini, op. cit., 99, cui si rinvia per lanalitica indagine sulla spettanza
o meno del diritto in oggetto in caso di azioni senza diritto di voto ovvero
con diritto di voto limitato a particolari argomenti o subordinati a determinate condizioni non meramente potestative (art. 2351, comma 1, c.c.) e
di strumenti finanziari partecipativi non azionari con diritto di voto su argomenti specifici (artt. 2346, comma 6, 2349, comma 2, e 2351 c.c.).
(53) Tale possibilita` e` prevista, ad es., nellordinamento tedesco (par. 122
Aktiengesetz), sulla cui disciplina cfr. Sambucci, Il diritto delle minoranze di
(segue)

LE SOCIETA N. 1/2007

25

DIRITTO COMMERCIALE E SOCIETARIO . OPINIONI

26

Una previsione in tal senso e` stata recentemente introdotta per le societa` quotate dal nuovo art. 126 bis Tuf,
introdotto dalla L. 28 dicembre 2005, n. 262 (Legge
sul risparmio), a favore dei soci rappresentanti, anche
congiuntamente, il 2,5% del capitale sociale, i quali ...
possono chiedere, entro cinque giorni dalla pubblicazione dellavviso di convocazione dellassemblea, lintegrazione dellelenco delle materie da trattare, indicando
nella domanda gli ulteriori argomenti da essi proposti
(Art. 126 bis, comma 1, Tuf), con il limite, peraltro, (54) dellesclusione dellintegrabilita` per ... gli argomenti sui quali lassemblea delibera, a norma di legge,
su proposta degli amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione da essi predisposta (Art. 126
bis, comma 2, Tuf).
Fermo quanto sopra per le quotate, in riferimento alle
societa` non quotate, la mancata espressa previsione di
analoga possibilita` da parte dellart. 2367 c.c., a mio avviso, non ne escluderebbe in radice lammissibilita` (anche in assenza di apposita previsione statutaria), argomentando a fortiori dallo stesso art. 2367 c.c.: il potere
di autonoma e diretta richiesta di convocazione assembleare dovrebbe automaticamente contenere in se quello, di minore ampiezza, della semplice integrazione dellordine del giorno di unassemblea gia` convocata dagli
amministratori. Il che, peraltro, pone il problema delle
modalita` di concreta azionabilita` di detto potere, per le
quali si potrebbe attingere proprio alla su indicata nuova disciplina delle quotate.
In ogni caso, si dovrebbe ritenere comunque ammissibile la specifica previsione statutaria introduttiva di tale
peculiare diritto di shareholders proposals (55).

su proposta degli amministratori (56) o sulla base di un


progetto (57) o di una relazione (58) da essi predisposta (Art. 2367, comma 3, che e` stato trasfuso, come
visto sopra, nel nuovo art. 126 bis Tuf) (59).
Con tale norma viene quindi notevolmente ristretto il
margine di iniziativa dei soci che sembrerebbe ormai
circoscriversi a quelle delibere inerenti: a) alla stessa
struttura ed operativita` dellorgano assembleare (es., modifica quorum costitutivi e deliberativi, adozione regolamento assembleare), dellorgano gestorio, di controllo e
del revisore (nomina, revoca, determinazione del compenso, azione di responsabilita`, etc., pur, chiaramente
nella diversita` delle rispettive discipline) (60); b) al diretto interesse dei soci (es., inserimento o soppressione
di limiti alla circolazione delle azioni) (61); c) alla sopravvivenza della societa` (es., liquidazione volontaria
ovvero proroga della durata, etc.).
Occorre ora chiedersi se, al di la` dellespresso limite legale appena visto, sia ricavabile dal sistema unulteriore
limitazione dellobbligo degli amministratori di convocare lassemblea, volta che ne siano stati richiesti dai soci. La risposta positiva a detto quesito puo` essere fornita
alla luce delle seguenti considerazioni.
Gia` anteriormente alla Riforma, si era sviluppata una
corrente di pensiero, secondo cui, ferma linammissibilita` di un rifiuto per meri motivi di opportunita` (62) ovvero di convenienza economica, dovessero ritenersi illegittime in concreto e, quindi, improcedibili e legitti-

c) Limiti legali e potere di sindacato


degli amministratori e correlato intervento surrogatorio
del collegio sindacale e del Tribunale

convocare lassemblea e di inserire punti allordine del giorno, in Riv. dir.


amm., 2003, I, 813, Tronti, Corporate governance e convocazione dellassemblea di societa` per azioni su richiesta della minoranza: il par. 122 Aktiengesetz, in Contr. e impr., 2001, 325 ss.

Occorre ora verificare se, una volta avanzata la richiesta


dei soci di convocazione assembleare, nel rispetto del
requisiti legali minimi, soggettivo (soci rappresentanti
almeno la misura minima, legale o statutaria del capitale sociale) ed oggettivo (indicazione delle materie da
trattare), alla luce della Riforma, la convocazione dellassemblea diventi un atto dovuto degli amministratori
ovvero se questi ultimi siano dotati (ed in che limiti) di
un potere di sindacato della richiesta, cos` da poterla rifiutare quando vi sia un giustificato motivo. In altri termini, occorre domandarsi se con il nuovo testo dellart.
2367 venga o meno circoscritto lobbligo degli amministratori di dar corso alla convocazione dellassemblea richiesta dai soci.
Un primo indice della negazione dellautomatismo e
stretta doverosita` nella convocazione assembleare da
parte degli amministratori, destinatari di una formalmente regolare richiesta dei soci, e` dato dalla introduzione con la Riforma di uno specifico limite legale: la
convocazione in oggetto ... non e` ammessa per argomenti sui quali lassemblea delibera, a norma di legge,

(54) Analogamente alla disciplina delle societa` non quotate, su cui v.


successivo.

LE SOCIETA N. 1/2007

Note:
(segue nota 53)

(55) Cfr. Pasquariello, op. cit., 459.


(56) Es., lautorizzazione, se prevista dallo statuto, al compimento di atti
gestori (art. 2364, comma 1, n. 5, c.c.).
(57) Es., fusione (art. 2501 ter, c.c.), scissione (art. 2506 bis c.c.).
(58) Es., bilancio (art. 2428), aumento del capitale con esclusione del diritto di opzione (art. 2441, comma 6, c.c.), distribuzione di acconti sui dividendi (art. 2433 bis, comma 5, c.c.), riduzione del capitale sociale per
perdite (art. 2446, comma 1, c.c.), trasformazione eterogenea regressiva di
societa` di capitali in societa` di persone (art. 2500 sexies, comma 3, c.c.).
(59) Sul punto, cfr. Galgano-Genghini, op. cit., 353, Clerici-Laurini, op.
cit., 100, De Giorni, op. cit., 254 e dottrina ivi citata in ordine alla ratio
legis di tale previsione, introdotta per rimarcare, nel riparto di competenze
tra gli organi sociali, lesclusiva pertinenza della gestione sociale allorgano
amministrativo, anche e soprattutto con riferimento a ... quelle delibere
che richiedono uninsostituibile attivita` gestionale ed il compimento di
operazioni che presuppongono conoscenze ... non accessibili ai soci ...
(Fiorio, op. cit., 516).
(60) Cfr. Fiorio, op. cit., 518.
(61) Cfr. Pescatore, La societa` per azioni. La riforma del diritto societario, a
cura di Buonocore, Torino, 2003, 51.
(62) Trib. Monza 14 febbraio 1983, in Giur. comm., 1983, II, 937.

DIRITTO COMMERCIALE E SOCIETARIO . OPINIONI

manti il rifiuto giustificato di darvi seguito da parte dellorgano amministrativo, le richieste di convocazione:
(i) vertenti su argomenti ... contra legem (63) o impossibili (64) ... (65) od anche ... estranei alla competenza della assemblea (66); e (ii) ... immotivate e
inutilmente ripetitive e come tali rivelatrici di mero spirito di chicane (67) ... (68) (o, con una piccola variante lessicale ... ispirate a mero intento di disturbo
...) (69); ed anche ... pretestuose o che possano con
probabilita` dare vita a situazioni e deliberazioni capaci
di recare danno alla societa` (70).
Si e` preferito indicare separatamente sub (i) e (ii) le tipologie di richieste implicanti un giustificato motivo di rifiuto dellorgano amministrativo a convocare lassemblea,
in quanto riflettenti diversi presupposti sistematici. Infatti,
possiamo comunque parlare, nel primo caso, di richieste
illecite; nel secondo caso, invece, di richieste di per se lecite, ma che in concreto si rivelano essere espressione di
un abuso del diritto (71) (in questo caso della minoranza) ... in quanto contrarie alla clausola generale di buona fede (72), che, secondo il prevalente orientamento
giurisprudenziale (73), trova applicazione anche in materia societaria (ancorche, peraltro, la Riforma abbia perso
loccasione per fissare espressamente tale principio) (74).
Ora, al di la` dellespresso riferimento nel 5 della relazione ministeriale sulla Riforma (Relazione), che, a
commento del novellato art. 2367 c.c., afferma che si e`
... tenuto conto della giurisprudenza di merito che esamina i non rari casi di abuso del diritto dei soci di chiedere la convocazione ... (75) e del gia` indicato limite
legale espresso ex art. 2367, comma 3, esistono dei chiari indici per negare che i soci abbiano un vero e proprio
diritto ad ottenere la convocazione, subordinato solamente al mero riscontro dellesistenza dei su indicati requisiti, soggettivo ed oggettivo, minimi, e, per converso,
affermare che gli amministratori, di fronte ai soci richiedenti, si troverebbero solo ... nella necessita` ... di provvedere, ... non gia` nella necessita` e nel dovere, incondizionato, di provvedere in senso positivo ... (76), convocando lassemblea.
Consideriamo, infatti, la nuova disciplina delle conseguenze dellinerzia dellorgano amministrativo a convocare senza ritardo (77) lassemblea come richiesto dai
soci.
Sotto tale profilo, e` previsto dalla legge un duplice intervento: sia surrogatorio, in primo luogo, del collegio
sindacale (art. 2406, comma 1, c.c.) (78) ed in secondo
luogo, ossia in caso di inerzia anche del collegio sindacale medesimo, del Tribunale (79) (art. 2367, comma
2, c.c.); sia sanzionatorio, mediante lirrogazione di una
sanzione amministrativa (80) a carattere pecuniario a
Note:
(63) Si pensi, ad es., alla richiesta di distribuzione di riserve indisponibili:
riserva da sovrapprezzo azioni anteriormente alla completa formazione di
quella legale (art. 2433 c.c.).

(64) Si pensi, ad es., alla richiesta di convocazione per il mutamento delloggetto sociale ai fini dellesercizio di una delle cd. attivita` riservate
(bancaria, finanziaria, assicurativa, etc.) per la quale la societa` sia priva
dei requisiti legali, soggettivi ed oggettivi (es., per lattivita` bancaria, quelli
di cui allart. 14 D.Lgs. 1 settembre 1993, n. 385).
(65) Cfr. in dottrina Grippo, Lassemblea nelle societa` per azioni, in Trattato
Rescigno, 16, Torino, 1985, 373.
(66) V. Trib. Aosta 9 aprile 1994, in Gius, 1994, 13, 192. In tal senso v.
anche Trib. Napoli 24 gennaio 1996, in questa Rivista, 1996, 817, con
nota di Gagliotti. In dottrina, cfr. Serra, op. cit., 75 e, dopo la Riforma,
Fiorio, op. cit., 514.
(67) I.e. disturbo (in lingua francese).
(68) V. Trib. Milano 22 marzo 1990, in questa Rivista, 1990, 775, con
nota di Morano, id. 7 maggio 1987, in Giur. comm., 1987, II, con nota
di Rimini.
(69) V. App. Palermo 15 ottobre 1998, in Vita not., 2000, 366. Detta
sentenza risulta particolarmente significativa, in quanto i giudici, dopo
aver icasticamente affermato come lart. 2367 c.c. ... non comporti un
assoluto e cieco automatismo fra lordine del giorno della minoranza e
quello predisposto dagli amministratori hanno, da un lato, accolto parzialmente la richiesta di convocazione, espungendo dallordine del giorno
presentato dai soci alcuni punti reputati illegittimi, dallaltro, lo hanno integrato aggiungendovi uno diverso.
(70) V. Trib. Milano 21 novembre 1994, in Giur. comm., 1995, II, 586,
con nota di Perotto.
(71) Cfr. in dottrina Martines, Abuso del diritto: la chicane del socio di minoranza, in Contr. e impr., 1998, 27, Rordorf, Labuso di potere della minoranza, in questa Rivista, 1999, 809; in giurisprudenza v. Trib. Aosta 12 aprile
1994, ivi, 1995, 70, con nota di Straneo.
(72) Cfr. Fiorio, op. cit., 515.
(73) V., tra le altre, sia pure con riferimento allabuso della maggioranza e
non della minoranza, Cass. 12 dicembre 2005, n. 27387, in Impresa,
2006, 482, Cass. 11 giugno 2003, n. 9353, in questa Rivista, 2004, 188,
con nota di Malavasi, Cass. 11 giugno 2003, n. 9353, in Guida al dir., 32,
65 e Cass. 11 dicembre 2000, n. 15592, in questa Rivista, con nota di
Cardarelli.
(74) Come evidenziato da DAngelo, Il nuovo diritto societario e la clausola
generale di buona fede, in Contr. e impr., 2004, 770, e stigmatizzato da Di
Sabato, Per una riforma della riforma delle societa`, in questa Rivista, 2006,
811.
(75) Cfr. La riforma delle societa`. D.Lgs. 17 gennaio 2003 n. 6 - Codice civile vigente. Testi a confronto, con commento di Buonocore, in Giur. com. Suppl. al n. 4/03, 73.
(76) Cfr. Dalmartello, Limiti obiettivi del diritto della minoranza alla convocazione dellassemblea, in Riv. not., 1956, 167.
(77) Pur nella genericita` di tale formula temporale, e` pacifica linterpretazione secondo un termine certo per ladempimento dellobbligo di convocazione e` ricavabile implicitamente, ma inequivocamente dal disposto
dellart. 2631, comma 1, cpv. 2, c.c. (su cui v. infra), il quale stabilisce,
tra laltro, che: ... ove la legge o lo statuto ... non prevedano un termine,
entro il quale effettuare la convocazione, questa si considera omessa, allorche siano trascorsi trenta giorni dal momento in cui gli amministratori ...
sono venuti a conoscenza del presupposto che obbliga alla convocazione
dellassemblea dei soci: nel caso in esame, chiaramente, la ricezione della
richiesta di convocazione avanzata dai soci.
(78) Che non viene approfondito in questa sede e per il quale si rinvia
a, tra gli altri, Magnani, Commento allart. 2406, in Collegio sindacale.
Controllo contabile, a cura di Ghezzi, nel Commentario alla riforma delle
societa`, diretto da Marchetti, Bianchi, Ghezzi, Notari, Milano, 2005 e
Benatti, Commento allart. 2406, in Il nuovo diritto delle societa`, II, op.
cit., 950-952.
(79) E non piu` del solo Presidente, come previsto dallart. 2367 ante Riforma.
(80) E non piu` penale, come previsto fino allintervento legislativo modificativo di cui al D.Lgs. 11 aprile 2002, n. 61.

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DIRITTO COMMERCIALE E SOCIETARIO . OPINIONI

carico degli amministratori e sindaci che omettono la


convocazione assembleare (art. 2631 c.c.).
Ai nostri fini occorre soffermarsi su alcuni aspetti dellintervento sostitutivo del Tribunale e della correlata
sanzione amministrativa.
Quanto al Tribunale (81), abbiamo, infatti, che esso,
innanzitutto, non convoca lassemblea de plano, dovendo, per contro, sentire prima ... i componenti degli
organi amministrativi e di controllo ... (art. 2367,
comma 2, c.c.), affinche essi ... possano esporre le ragioni per le quali non hanno ottemperato alla richiesta
dei soci (82); ma, soprattutto, vi provvede non piu`
sulla base del solo accertamento della mancata convocazione (83), ma solamente ... ove il rifiuto di provvedere risulti ingiustificato ... (84) (art. 2367, comma 2,
c.c.).
Quanto alla sanzione amministrativa omissiva (85),
occorre rilevare che imprescindibile presupposto essenziale della sua applicazione (nella misura aggravata) e` la
ricorrenza di una ... espressa legittima richiesta da parte
dei soci (art. 2632, comma 2, c.c.) di convocazione assembleare.
Alla luce di quanto sopra, possiamo quindi ragionevolmente opinare che la Riforma abbia confermato ed, anzi, rafforzato lidea che esista un legittimo potere in capo
agli amministratori di valutazione (86) e, in caso di esito negativo, di giustificato rifiuto di convocare lassemblea e, simmetricamente, di illegittima richiesta
dei soci di convocazione, riassumendo, nei seguenti casi:
1. di richiesta proveniente da uno (o piu` soci) non rappresentanti almeno il quorum, legale o statutario, minimo (art. 2367, comma 1, c.c.);
2. di ordine del giorno vertente su argomenti illegittimi
(illeciti, contrari allobbligo di buona fede in quanto
espressione di abuso del diritto (87) od esulanti le competenze assembleari) (88), impossibili ovvero richiedenti una preventiva proposta o la predisposizione di una
relazione o di un progetto da parte degli amministratori
(art. 2367, comma 3, c.c.).
Per concludere, ricordiamo che lillegittimo rifiuto degli
amministratori di convocare lassemblea li esporra`, oltre-

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LE SOCIETA N. 1/2007

che alla sanzione amministrativa su indicata, quantomeno al rischio della revoca giudiziale ai sensi dellart.
2409, comma 4, c.c. (89), sul presupposto che detto rifiuto rileva come grave irregolarita` amministrativa (90);
se non anche allazione sociale di responsabilita`, esercitata eventualmente direttamente dalla minoranza qualificata dei soci ex art. 2393 bis c.c. o, piu` semplicemente,
alla loro revoca per giusta causa ex art. 2383, comma 3,
c.c. (ipotesi questultima difficilmente praticabile, considerato che gli amministratori inadempienti potrebbero
essere espressione di quella stessa maggioranza che dovrebbe revocarli).

Note:
(81) Il quale provvede secondo le regole del procedimento in camera di
consiglio societario (artt. 25-33 D.Lgs. 17 gennaio 2003, n. 5, e sue successive modificazioni ed integrazioni, di seguito n.p.s.) e quindi: a) opera in composizione collegiale (art. 25, comma 3, n.p.s.), dovendo il provvedimento richiesto emettersi nei confronti di piu` parti (art. 33 n.p.s.); b)
pronuncia la decisione sotto forma di decreto motivato (art. 26, comma
1, n.p.s.) e reclamabile (art. 27, comma 1, n.p.s.), venendo in tal modo
superato lampio dibattito sul punto anteriormente alla Riforma.
(82) Cfr. Fiorio, op. cit., 515.
(83) Cfr. Arieta-De Santis, Diritto processuale societario, Padova, 2004,
558.
(84) Inciso inserito con la Riforma.
(85) Giordanengo, Commento allart. 2631, in Il nuovo diritto societario,
op. cit., 3127.
(86) Se del caso anche alla luce dellacquisizione di un ... parere legale
non dilatorio in ordine alla obbligatorieta` della reclamata convocazione (Trib. Ancona 9 marzo 2000, in questa Rivista, 2000, 727, con nota
di Giampieri).
(87) Pur nella consapevolezza che trattasi di un criterio estremamente indeterminato, tale da rischiare di svuotare il contenuto precettivo dellart.
2367 c.c., come sostenuto da Tucci, op. cit., 62.
(88) Ad es., esame di atti gestionali compiuti ovvero proposta di (od opposizione al) compimento di atti gestionali decidendi, alla luce del
combinato disposto degli artt. 2364, comma 1, n. 5 e 2380 bis, comma 1,
c.c.
(89) V. Trib. Milano 7 maggio 1987, cit.
(90) V. Trib. Padova 24 dicembre 1986, in questa Rivista, 1987, 518,
con nota di Salafia.

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