l’altrartena

le eeR
Id
vo eg
ga ..

st al
re tre.

re o
lo

...
ee s
Id e vo
l

Comincia l’era Petrichella

Fondatore Associazione Culturale l’Altrartena Direttore Editoriale Vittorio Aimati

laltrartena@libero.it Anno 8 - Numero 73 omaggio a soci e sostenitori sabato 17 Aprile 2010

PERIODICO D’INFORMAZIONE. DIREZIONE - REDAZIONE C/O SEDE SOCIALE DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE L’ALTRARTENA - 00031 ARTENA (ROMA) - 335 5259014 - 389 679194206 - 06 9514270 (fax). PUBBLICATO DALL’ASSOCIAZIONE CULTURALE L’ALTRARTENA CODICE
FISCALE N. 95022320584 - ISCRIZIONE AL TRIBUNALE DI VELLETRI N. 1 DEL 11 FEBBRAIO 2004 - COPYRIGHT 2003 - 2004 - 2005 - 2006 - 2007 - 2008 - 2009 - 2010 - COPIA OMAGGIO CEDUTA SENZA ALCUN CORRISPETTIVO AD ASSOCIAZIATI E SIMPATIZZANTI DE L’ALTRARTENA

Deve essere
il Sindaco
della gente
Fatta la Giunta Comunale, ci si aspettano cinque anni di duro ma
VITTORIO AIMATI
C’è una lettera all’interno di questo
proficuo lavoro. Il progetto del Sindaco coinvolgerà tutti i cittadini
giornale su un ufficio comunale che
merita una maggiore attenzione e che saranno chiamati a collaborare. Intanto registriamo un aggior-
namento alla storia amministrativa della nostra città: le preferen-
qualche riflessione in più. Da qual-
che anno a questa parte siamo stati
abituati a vedere la casa comunale
quasi inaccessibile ai cittadini. Orari
ferrei di apertura degli uffici comuna- ze di Manolo Bucci
li. Uffici stessi con dirigenti e respon-
sabili che nemmeno rispondevano al

Ecco la Giunta
telefono in orario di non apertura.
Addirittura il citofono di fianco al por-
tone della – sottolineo – casa comu-
nale. In questo senso, insomma, le
amministrazioni passate non hanno
affatto brillato, ponendo l’istituzione
a una distanza siderale dai cittadini.
Il rapporto, abituale e di collabora-
zione, fra comune e opinione pubbli-
ca è saltato, eppure i sindaci, gli
assessori e gran parte dei vecchi
consiglieri comunali erano e sono
persone che sanno stare in mezzo
alla gente. Una volta all’interno del
“palazzo”, però, diventavano quasi
intoccabili e inavvicinabili (è chiaro
che estremizziamo generalizzando).
Insopportabile, però, non era tanto
la scelta degli amministratori di
“restringere” il loro rapporto con i cit-

Vito Perugini è il vice sindaco con delega al bilancio, Augusto Angelini asses-
tadini (una scelta – tra le tante - che
sarebbe stata al vaglio del voto);
insopportabile è stata la chiusura
quasi ermetica di certi uffici, una sore ai servizi sociali Giuseppe Costantini assessore alle attività produttive;
chiusura fisica molte volte anche Alberto Riccitelli assessore alla cultura, Manolo Bucci assessore ai lavori pub-
blici; il professore Marcello Bruni, esterno, assessore all’urbanistica. Il presi-
mortificante per i cittadini.
Dalla elezione di Petrichella l’andazzo
è totalmente cambiato.
Adesso il portone del comune è spa- dente del Consiglio Comunale sarà Paolo Mattozzi

ANALISI DEL VOTO ANALISI DEL VOTO

lancato a doppia anta: tutte le porte
degli uffici sono aperte al pubblico
(avranno certamente come è giusto
che sia orari di ricevimento, ma cer-
tamente non così fiscali) e il sindaco,

Trionfano il Sindaco e Manolo Bucci, E’ stata la campagna elettorale più dis-

almeno per il momento oltre a lavo-
rare per l’amministrazione fa un con-

benissimo Massimiliano Petrichella pendiosa di sempre, e i politici sono

tinuo ascolto dell’opinione pubblica.
Insomma, il comune è tornato nuo-

Sergio Di Cori e Daniele Trulli rimasti senza piazza!

vamente ad essere la casa dei citta-
dini: il futuro comincia anche da un
ritorno al passato.
pag 3 Germani pag 2

AGENZIA ARTENA Via I Maggio, 88 - 06 9516482 - 392 9058264

AGENZIA VALMONTONE Via Casilina, 185 - tel. 069590420 - 320 6594434

articoli da regalo - elettrodomestici - tv - hi fi

SHOW-ROOM
Via G. di Vittorio, 78/82 tel. 06 95190254
l’Altrartena IDEE SULL’ARGOMENTO
SABATO 17 APRILE
2
AMMINISTRAZIONE E POLITICA www.comune.artena.rm.it
www.artenaonline.com

E ora attendiamo con ansia l’Artena Futura

Sì, va’ be’,… ma Lancillotto? Dopo i festeggiamenti da parte dei fans e degli elet-
tori, Mario Petrichella, il nuovo Sindaco, si trova di fronte a problemi e proble-
matiche della città che le precedenti amministrazioni non sono riuscite, o non
hanno voluto, affrontare e risolvere. Però...però c’è qualcosa che non torna nei
conti. Sì, perché i cittadini hanno votato per una “ARTENA FUTURA” e non per
una “Artena vecchia, passata, ingessata”. No, caro Sindaco! Ci aveva promesso
“Un’idea nuova per una storia nuova. Un gruppo nuovo per un futuro nuovo”!. E
il terreno era ed è fertile dove seminare con nuovi seminatori e far crescere pro-
getti nuovi per la nostra città: Comunità e Cultura, Lavoro e Servizi, Territorio e
Ambiente, Innovazione e Sviluppo. Badi bene, questi progetti sono stati i Suoi
cavalli di battaglia durante la campagna elettorale, non i miei. E in molti di essi,
anzi in tutti, mi ci specchio anch’io. Per Lei questo sarà poca cosa, lo so. I citta-
dini, con i loro voti quindi, hanno chiesto una scossa, hanno chiesto volti nuovi,
mento in città del vecchio lo hanno rifiutato, o quasi. Hanno votato per un’
“Artena Futura”, per un’Artena come Lei ci ha promesso e ora noi cittadini l’at-
tendiamo con ansia, con speranza e, perché no, con certezza, all’opera. Le voci
che sono corse in questi giorni sono alla fine scivolate via su di noi, sulla scorza
24,5 %
dura degli artenesi.
Perché ci sentiamo non solo degni e meritevoli ma anche pronti a un profondo
cambio di marcia. Sarà lento, non importa, ma cambiamento dovrà essere. E tutti
noi nutriamo una piena, profonda fiducia sulle Sue indiscusse capacità, come la
sua attività manageriale da imprenditore ha dimostrato fino a oggi. Anche se il
governo di una città è ben diverso che l’amministrazione di una propria azienda.
Ci vorrà anche, perciò, una grande capacità politica per fare e fare bene in città.
Troppe volte la passata amministrazione ha perso il treno, non ha approfittato di
opportunità che avrebbero consentito al territorio una svolta positiva. La Città e

freschi, anche sconosciuti ma preparati, capaci comunque di portare avanti dis-
corsi nuovi, progetti nuovi e nuove soluzioni per essi. I vecchi consiglieri, i vec-
chi assessori sono stati sì rieletti, ma hanno quasi tutti dimezzato i voti ottenuti
nelle precedenti consultazioni. E questo vuol dire molto! Vuol dire tutto. Vuol dire
che i Suoi concittadini vogliono cambiare, hanno sete di cambiamento. Il radica-
33 %
i suoi cittadini lo meriterebbero, eccome! Tutti gli artenesi, perché Lei sarà il
Sindaco di tutti, Le augurano buon lavoro.
Ce ne sarà molto da fare se vorrà veramente un’ “Artena futura” al passo con i
tempi e rinnovata. Ancora buon lavoro, Sindaco
Vittorio Begliuti

Politici senza piazza

Amministrative
IL VOTO
PER ARTENA
VITTORIO
Riflessioni sulla campagna elettorale FIORENTINI
voti 2162
MARTINA GERMANI

3,5 %
E' fatta, penserete. Abbiamo un CRESCERE INSIEME
nuovo sindaco e una nuova giun-
ta: siamo ansiosi di vederli lavo-
ERMINIO LATINI
rare nella direzione che hanno voti 3156
urlato per tre mesi, e per la quale
ci hanno convinto. Ma io voglio
portarvi indietro, voglio riportarvi
IMPEGNO CIVICO
ARMANDO CONTI
dentro la campagna elettorale.
Attraversiamola, discutiamo i
metodi con i quali è stata portata
avanti dai candidati (e dalle loro voti 347
liste, certo, avevano anche delle E’ mancato il senso della misura. E’
stata la campagna elettorale più ARTENA FUTURA
liste dietro).
Come ci hanno trattato? Hanno

dispendiosa in termini di oneri MARIO PETRICHELLA

rispettato la nostra intelligenza?

Hanno accolto le nostre propo-
ste? Hanno prestato attenzione
alle problematiche della nostra
città? Hanno scelto squadre
degne e pronte per intraprendere
un lungo e tortuoso viaggio nel
futuro di Artena? Sono scesi in
piazza? Bene, ora trattiamo un
punto per volta, ma va fatta una
premessa. Probabilmente chi mi
legge su Artena Online sa che ho
cercato in tutti i modi di denun-
ciare un'aria soffocante. Ognuno
di noi, direttamente o indirette-
mente, ha avvertito su di sé il
peso delle più o meno manifeste
prepotenze che ha dovuto sop-
portare. Dalle mie riflessioni è
nato l'articolo “Libere scelte?”,
che vi invito a cercare sul nostro
blog. La prima questione, come
avrete intuito, è: i cittadini arte-
nesi hanno votato nella piena
libertà? Hanno potuto scegliere
liberamente? Rispondete.
Abbiamo potuto votare secondo
coscienza? Parliamo della pre-
senza degli imprenditori nelle
liste. Mi chiedo, nessuno ha pen-
sato ad un probabile conflitto
d'interessi? A mio parere, nella
mente di tutti noi doveva accen-
dersi una spia. Io credo nei dirit-
finanziari, che la nostra città abbia
mai conosciuto
ti, ma anche nei doveri dei citta-
dini: come mai, invece, non ci
siamo posti il problema?
Possiamo dire di aver rispettato
pienamente il nostro (nostro in
quanto opinione pubblica) ruolo
di controllori? Arriviamo alla scel-
ta dei componenti delle liste.
Quali criteri sono stati utilizzati?
Come hanno scelto le persone
che poi ci hanno chiesto il voto?
Chi sono? Li avete ascoltati?
Dove, dove erano? Vi hanno con-
vinto? E perché? Siete sicuri che
vi possano rappresentare? Ho
visto tanti ragazzi, alcuni appena
ventenni. Ma l'essere giovane in
sé non è un valore. Mi spiego:
non si sceglie un giovane perché
è giovane. Quali giovani sono
stati scelti? Perché? Per la loro
formazione? Si sceglie un giova-
ne perché è capace, se lo è; si
sceglie un giovane perché è fre-
sco, se lo è; si sceglie un giovane
perché ha studiato, perché è
serio, se lo è; perché non è com-
voti 3637
promesso, perché è rivoluziona-
rio, se lo è. Lo si sceglie perché
tende a non curarsi dei particola-
rismi proprio per una sua costitu-
zione naturale. Luigi non sarà
bravo, a prescindere, perché gio-
vane. Sarà bravo e preparato in
uno specifico campo perché
magari si è laureato lo scorso
anno; Maria non è brava in quan-
to giovane, ma perché conosce
certe situazioni e può prestare la
sua esperienza. Avete udito paro-
le confortanti da parte dei candi-
dati? Probabilmente. Ma a noi
non serve il conforto, serve la
competenza rispetto a tanti temi,
che sono stati anche affrontati
nei differenti incontri ai quali i
quattro sono stati invitati. La
competenza non c'è stata sem-
pre, e non è stata dimostrata da
tutti i candidati. Spesso ho visto
atteggiamenti fuori luogo, tenta-
tivi di dissimulare, di spostare il
discorso in un senso o in un
altro; spesso i candidati sembra-
39 %
vano esser passati lì per caso;
spesso si tornava indietro nel
tempo, ma la memoria ha una
funzione e un senso ben precisi:
serve a fermare la storia, a sco-
prirla, a spogliarla. Serve a capi-
re gli errori (e ce ne sono stati di
errori) degli uomini. C'è poco da
lodarsi. oi, un altro elemento è
mancato: è mancato il senso
della misura. E' stata la campa-
gna elettorale più dispendiosa, in
termini di oneri finanziari, che la
nostra città abbia mai conosciu- Online abbiamo imparato quanto to nei loro club privati? Ma che
to. A quasi un mese dal 28 questo possa essere pericoloso). modi sono?
marzo mi rivolgo ai responsabili: Ai candidati si comunicavano le Si va in piazza, e si prendono
è servito spendere cifre strato- domande alle quali avrebbero applausi spassionati o fischi.
sferiche? Avete ottenuto quello dovuto rispondere: si arrivava Si va in piazza, e si mostrano volti
che volevate? Che idea avete così ad un incontro a-critico. La e progetti.
della politica? Io dovrei votarvi se possibilità di fare domande era Guardate che la politica è una
fate venire un cantante noto? Vi molto spesso davvero ridotta: cosa seria, ed ha a che fare col
manca la categoria causa-effetto. mancava il tempo. Ma noi voleva- pubblico (possibilmente non
Concludo svelando l'ultimo gran- mo confronti, non monologhi. pagante né pagato, altrimenti
de assente della campagna elet- La voce dei componenti delle che gusto c'è? Cosa restituisce il
torale: la piazza. Ci sono stati liste è stata impercettibile. Non senso della realtà?).
confronti pubblici pilotati e senza l'ho trovato corretto. Non aveva- La piazza è il luogo della politica.
contraddittorio (noi di Artena no nulla da dire? O hanno parla- Quella vera.

l’altrartena
FONDATORE ASS.CULT. L’ALTRARTENA
Pubblicato dall’Associazione Culturale L’AltrArtena Codice Fiscale n°
COMITATO REDAZIONALE 95022320584 - - StampaTipografia CRS di Cecconi Roberto, viale I°
maggio - Artena. Il contenuto degli articoli, dei servizi, le foto ed i loghi
Silvano Tummolo direttore responsabile nonchè quello voluto da chi vi compare rispecchia esclusivamente il
pensiero degli artefici e non vincola mai in nessun modo il giornale
Vittorio Aimati direttore editoriale L’AltrArtena, la Direzione, la Redazione, la Proprietà, l’Associazione
redazione Cesare Talone, Guido Vitelli, Culturale L’AltrArtena, che si riservano il pieno ed esclusivo diritto di
di Latini Rina Augusta Vincenza Latini, Alberto Talone pubblicazione, modifica e stampa a propria insindacabile discrezione
senza alcun preavviso, nè autorizzazioni. Articoli, foto ed altro materia-
iconografia Giulio Vitelli, Marco Mattozzi, le, anche non pubblicato, non si restituiscono, La collaborazione a qual-

PELLETTERIA - BIGIOTTERIA
archivio l’Atrartena siasi livello e sotto qualsiasi forma è solamente gratuita e riservata ai
grafica e impaginazione Vittorio Aimati soci e simpatizzanti del sodalizio rientrando nelle norme statuite

INTIMO PER UOMO,

dall’Associazione Culturale L’AltrArtena che non persegue fini di lucro.
Tutti i collaboratori e i sostenitori sono considerati per libera scelta ed
automaticamente soci ed il loro contributo è volontario per l’afferma-
ASSOCIAZIONE CULTURALE

DONNA, BAMBINO, NEONATO

zione dei valori culturali e sociali, insiti nelle finalità associative. In nes-
L’ALTRARTENA sun caso esiste un rapporto di tipo lavorativo e/o subordinato diretto o
Consiglio Direttivo indiretto a qualsiasi livello e con chiunque. Le inserzioni sono riservate
ai soli associati e simpatizzanti ed hanno carattere divulgativo - promo-
Presidente Vittorio Aimati zionale nel loro stesso ambito. Ogni inserzione da automaticamente

CORTESIA E CONVENIENZA
Vice Presidente Alberto Riccitelli diritto alla qualifica di socio dell’Associazione Culturale L’AltrArtena. E’
Consiglieri Guido Vitelli, Vincenza Latini, vietata ogni tipo di riproduzione di testi, foto, disegni, marchi etc..
Copia omaggio ceduta senza alcun corrispettivo ad associati e simpa-
Arianna Mucchetto, Dario Prosperi tizzanti. Esente iva e bolla di accompagno ai sensi della legge.

Questo numero dfi l’Atrartena stato

piazza Galileo Galilei, 9 - 00031 Artena - tel. 333 8053116 Iscrizione al Tribunale di Velletri
n. 1 del 11 febbraio 2004
Copyright 2003 - 2004 - 2005 - 2006 - 2007 - 2008 - 2009 - 2010
chiuso in tipografia il 15 febbraio 2010
l’Altrartena
SABATO 17 APRILE
Trionfa Mario Petrichella, ma non la vecchia amministrazione
L’imprenditore è capace di vincere con i suoi. Degli otto ex amministratori sette sono riconfermati ma tutti perdono
voti, il solo Americo Di Cori aumenta i consensi. Manolo Bucci arriva a quasi 700 preferenze, è il record storico
VITTORIO AIMATI
Il voto amministrativo dello scor-
so 28 marzo rappresenta per la
nostra città un momento epoca-
le. Nessuno dei sindaci fino ad
oggi era stato eletto senza avere
alle spalle una esperienza partiti-
ca o di indirizzo politico ben spe-
cificato, anche Maria Luisa
Pecorari, che non veniva da un
solito schieramento politico
(anche se le sue idee si conosce-
vano bene) in casa sua aveva
respirato sempre aria politico-
amministrativa perché il padre è
stato per lungo tempo vice sinda-
co e uno dei massimi responsabi-
li del PCI locale. Mario
Petrichella, invece, non ha avuto
nemmeno questa esperienza per
così dire famigliare, e quindi la
sua vittoria, per quanto ci riguar-
da, ha una valenza ben più
ampia a quelle che hanno avuto
sindaci del recente ma anche del
lontano passato, sostenuti sem-
pre da un discorso politico ben
chiaro alle spalle. Petrichella ha
costruito una lista civica dove
molte erano le anime rappresen-
tate: Mattozzi e Perugini del PDL,
Angelini, Riccitelli, Velli, Talone,
Di Cori A., Costantini di una sini-
stra che ormai Artena non ha più,
e tanti altri candidati non conno-
tati politicamente.
In questa situazione a trionfare è
stato proprio Petrichella e il grup-
po che lui ha fortemente voluto
in squadra che, poi, è molto vici-
no a lui anche al di fuori del dis-
Consiglio Comunale
E adesso maggioranza e opposizione dovete
collaborare per il bene della nostra città
Il 29 marzo 2010, al termine
delle elezioni comunali, abbiamo
conosciuto, per ogni lista, i nomi
dei candidati che avrebbero fatto
parte del nuovo consiglio comu-
nale di Artena. In poche parole,
abbiamo saputo chi ci avrebbe
rappresentato per i prossimi cin-
que anni. La lista Artena futura
che ha avuto i maggiori consensi
è stata premiata con l’elezione a
sindaco del suo capolista Mario
Petrichella e con tredici dei 20
Telefonia. Sony, Multimedia.
Tutto il necessa-
E r i c s s o n ,
rio per trasforma-
Motorola e tante
altre marche! re il Pc in un cen-
tro multimediale
Via A. Fleming, 95 - Tel. e Fax 06 9514368 - 00031 ARTENA (ROMA)
e-mail: info@over-pc.com - www.over-pc.com
AMMINISTRAZIONE E POLITICA
Analisi del voto
La lista Artena Futura che ha vinto le elezioni di Artena
corso politico. Analizzando il
voto, però, si nota una netta
spaccatura, che concretamente
non esiste, ma che si evidenzia
andando a guardare le preferen-
ze. Parte della vecchia ammini-
strazione in lista con Petrichella,
ha di pochissimo superato i mille
voti (1033). Otto candidati: Velli
(vice sindaco), Riccitelli (assesso-
re alla cultura), Talone (assesso-
re ai servizi sociali), Angelini
(presidente del consiglio e dele-
gato al personale), Di Cori A.
(assessore in comunità monta-
na), Diana (candidata era la
figlia), Mattozzi (delegato alla
P.M.) e Perugini (delegato alla
comunicazione) hanno raccolto
una media di 129 preferenze cia-
scuno, una vera miseria se si
Spesso gli scranni restano vuoti. Controlliamo gli assenteisti
componenti il nuovo consiglio
comunale. Tra i vincenti saranno
scelti, salvo eccezioni gli asses-
sori della giunta per la gestione
del potere. Gli altri sette compo-
nenti il consiglio comunale sono
stati eletti, in proporzione ai voti
ottenuti, fra le altre liste concor-
renti. Chiaramente i componenti
della maggioranza si impegne-
ranno per realizzare al meglio
il programma proposto agli elet-
tori. I consiglieri dell’opposizione,
Over PC
Hardware Software
Vendita e Assistenza
Realizzazione reti LAN
Realizzazone pagine WEB
Realizzazione programmi su misura
Vi d e o g i o g h i .
Console, hand-
held, accessori e
altro per veri
gamer
pensa che cinque anni fa gli stes-
si otto, acquisirono un bottino di
1579 voti per una media di 226
voti di preferenza ciascuno. E’
una spaccatura voluta dai cittadi-
ni che hanno votato il nuovo
della lista di Petrichella, metten-
dosi alle spalle il “vecchio”. E
meno male che Angelini, Mattozzi
e Di Cori hanno retto più di altri.
Le novità della lista hanno porta-
to, invece, ben 1431 voti, in
appena quattro candidati (Bucci,
Petrichella M., Di Cori S., Trulli):
una media di 357 voti ciascuno.
Manolo Bucci è stato in assoluto
il vincitore di questa tornata elet-
torale con le sue 671 preferenze.
Mai nessuno fra i consiglieri,
aveva avuto tanti consensi da
quando si vota con il sistema
a loro volta per onorare il proprio
mandato di rappresentanza
dovrebbero fare attenta opera di
controllo sulla correttezza del-
l’operato della maggioranza e
anche proposte di interesse
generale ma, nel passato non di
rado è accaduto che la loro pre-
senza, con il passare del tempo
si sia fatta sempre più rara e le
assenze sempre più frequenti. In
più di una occasione i banchi del-
l’opposizione sono rimasti semi-
Hardware. Overclocking.
Tutto il neces- I prodotti per
sario per chi ha chi mangia
il cacciavite in pane e pasta
mano siliconica
attuale. Il massimo lo aveva rag-
giunto Vittorio Fiorentini cinque
anni fa con 468 voti.
Erminio Latini ha riconfermato i
suoi 3000 voti. Anche cinque
anni fa la sua lista con candidato
Valeri raggiunse 2981 voti. Da
venti anni Erminio Latini ha que-
sto risultato nelle sue corde,
anche questo è un successo. Non
è bastato, però, per la vittoria. La
differenza la fanno certi candida-
ti che nelle amministrative passa-
te presero molte più preferenze
di quest’anno. E’ anche vero che
la lista di Latini riproponeva figu-
re che da oltre quindici anni “baz-
zicano” gli scranni del comune e
se i cittadini hanno inteso pro-
muovere il nuovo nella lista di
Petrichella; lo hanno fatto ancor
deserti. A questo aggiungasi che
alcuni di questi consiglieri, ma
l’osservazione vale anche per i
vincitori, anche quando sono
stati presenti non erano a cono-
scenza degli argomenti all’ordi-
ne del giorno. La situazione è
ancora più grave per quanto con-
cerne la presenza alle riunioni
delle commissioni. Sembra che
per queste persone, in casi parti-
colari, il regolamento preveda
dei provvedimenti. Perché non
applicarlo? Chiaramente questo
disinteresse del consigliere non è
confacente al suo ruolo pubblico.
Certo l’opposizione non è dele-
gata a prendere decisioni, ma
deve difendere comunque gli
interessi di chi gli ha dato la fidu-
cia, con la partecipazione attiva
e proprie proposte durante le
discussioni. Quando non acca-
de,si viene meno al mandato
ricevuto. Gli elettori, al momento
della successiva competizione
elettorale dovrebbero ricordarse-
lo e non riconfermargli la delega,
per fargli capire di non aver
apprezzato il modo con il quale
sono stati rappresentati. Però,
visto che tanti cittadini non par-
tecipano quasi mai alle sedute
del consiglio comunale e pertan-
to sono all’oscuro del fenome-
no, non sarebbe il caso di rende-
re periodicamente pubblica, tra-
mite la stampa o siti internet
locali, la presenza o assenza dei
vari consiglieri, sia alle convoca-
zioni delle varie commissioni
IDEE SULL’ARGOMENTO
3
di più in quella di Latini. Un dato bio questa sua presunta afferma-
è sintomatico su questa lista: cin- zione e aveva messo in dubbio la
veridicità dei dati, anche perché
que anni fa l’ultimo dei consiglie-
voti alla mano la lista che soste-
re prese 49 voti; quest’anno l’ul-
neva Fiorentini non appariva
timo è arrivato a solo 4 preferen-
grande portatrice di voti e si
ze.
doveva affidare proprio al solo
Vittorio Fiorentini, dicono gli
candidato a Sindaco, capace, lui
esperti, aveva il polso della situa-
si, di attirare ben oltre le mille
zione e lo monitorava ogni gior-
preferenze. Non c’erano, insom-
no, tanto da entusiasmare la pla-
ma, le premesse per la vittoria.
tea che lo andava a sentire nella
Armando Conti e la sua lista sono
sua tensostruttura, ed entusia-
stati deludenti. Non hanno supe-
smarsi lui stesso. “I dati – ha
rato la soglia di 350 voti, ne
detto più volte – ci danno vincen-
acquisito quel seggio tanto ago-
ti”. Allora due sono le cose, o
gnato. Anche in questo caso il
vanno presi a calci i sondagisti; o
problema di Conti è stata la lista,
quei dati venivano letti in manie-
composta, per lo più, da figure,
ra del tutto personale. All’interno
qualitativamente valide, ma con
del gruppo Fiorentini, però, c’era
poco appeal verso i cittadini.
chi aveva sempre messo in dub-
Ecco la nuova squadra
che governerà nei
prossimi cinque anni
Al momento in cui scriviamo, il consiglio comunale, il
primo dell’era Petrichella, si è appena concluso. Non
facciamo in tempo, quindi, a darvi l’ufficialità della
nuova squadra di governo artenese che reggerà le
sorti della città nei prossimi cinque anni. Dati e nomi
che vi proponiamo sono quindi ufficiosi, anche se
escono dall’interno della nuova maggioranza stessa e
per questo appaiono molto attendibili.
In giunta, al sindaco Mario Petrichella, si affiancherà
il vice sindaco, l’avvocato Vito Perugini a cui sarà
assegnato anche l’assessorato al bilancio. Perugini,
viene da un paio di anni di fervido lavoro a contatto
con l’amministrazione uscente, in cui ha ricoperto
l’incarico di delegato alla comunicazione e si è occu-
pato in maniera propositiva di allestire alcune tra gli
avvenimenti più importanti di questi ultimi anni.
Augusto Angelini, consigliere uscente delegato al per-
sonale e presidente del consiglio comunale, ma anche
assessore nei primi anni della giunta Pecorari, sarà il
nuovo assessore ai Servizi Sociali. Alberto Riccitelli,
dopo i cinque anni alla cultura sarà confermato a que-
sto assessorato. La novità sarà quella di Manolo
Bucci, dall’alto delle sue 670 poreferenze a Bucci è
stato assegnato uno degli assessorati più importanti
quello dei Lavori Pubblici. A Giuseppe Costantini, che
torna tra gli scranni comunali dopo ben quindici anni,
viene affidato tutto ciò che concerne le attività pro-
duttive. Esterno, invece, l’assessore all’urbanistica, si
tratta del professore Bruni, a cui sarà affidata la non
facile gestione di un nuovo strumento urbanistico.
Paolo Mattozzi, sarà il presidente del Consiglio
Comunale; mentre riconfermato alla carica assessori-
le in comunità montana Americo Di Cori. Teniamo a
precisare che Di Cori è l’unico fra i vecchi ammini-
stratori ad aver aumentato la sua quota preferenza;
mentre sia Paolo Mattozzi che Augusto Angelini
hanno mantenuto bene l’emorragia di voti.
Degli assessori uscenti, si paventano le dimissioni di
Giuseppe Velli, che qualcuno indica come presidente
del consiglio della nuova farmacia comunale, ma è un
dato da verificare con attenzione (al suo posto in con-
siglio comunale dovrebbe sedersi Umberto
Ciavaldini); mentre non trova posto nel governo della
città Dino Talone che nella passata gestione aveva
ricoperto l’incarico (a quello che si dice anche molto
bene) di assessore ai servizi sociali.
delle quali sono membri, sia alle chi hanno scelto a rappresentarli,
sedute del consiglio comunale? che gli consentirebbe di confer-
Perché le direttive del ministro margli o negargli razionalmente
Brunetta sulla pubblicazione della una nuova fiducia. La lista vin-
presenza sul luogo di lavoro dei cente “Artena futura”, anche con
dipendenti pubblici anche comu- queste iniziative semplici, dareb-
nali, non vengono estese volon- be un segno di discontinuità
tariamente a quella dei rappre- reale rispetto al passato. Siamo
sentanti nostrani? Ne trarrebbe- certi che il sindaco Mario
ro vantaggio la trasparenza poli- Petrichella saprà trovare il modo
tica di cui si parla tanto e i citta- per farlo.
dini elettori che si farebbero,
pro-futuro, una idea migliore di Cesare Talone
l’Altrartena
SABATO 17 APRILE
4
INTERVENTI, LETTERE, OSSERVAZIONI
DITE LA VOSTRA,
CHE DICO LA MIA
Continuiamo nel secondo numero del 2010 la rubrica per i nostri let-
tori: "Dite la vostra, chè dico la mia". La rubrica è a Vostra disposizio-
ne e in essa possono trovare posto le Vostre lettere di segnalazione
delle cose che non vanno nella nostra città (tante?), ma anche di quel-
le che vanno bene (poche?). Proporremo dei temi, delle riflessioni e,
nei limiti di tempo e di spazio, chi di dovere risponderà ( ce lo augu-
riamo!). I nostri amministratori, e questo lo sappiamo con certezza,
leggono il nostro l'altrartena e quindi traggano profitto dalle segnala-
zioni e dai suggerimenti!
IL PROTOCOLLO
DELLA
DISCORDIA
Egregio Direttore
Le scrivo e spero di essere letta
anche dal nuovo sindaco di
Artena, a cui, però, ho inviato
questa comunicazione al proto-
collo. Ecco, proprio del protocol-
lo del comune di Artena volevo
parlarvi. Non voglio entrare nel
merito del lavoro dell’ufficio pro-
tocollo, che sarà sicuramente
effettuato nel miglior modo pos-
sibile da elementi qualificati e
bravi. Voglio, però, lamentarmi
di due fatti specifici: l’ubicazione
dell’ufficio e gli orari di ricevi-
mento del materiale da conse-
gnare al comune.
In entrambi i casi spero che il
neo sindaco metta riparo a quel-
lo a cui non ha mai messo mano
il vecchio sindaco. Anche l’ubica-
zione degli uffici e gli orari di
ricevimento possono allontanare
le persone dalle istituzioni, que-
sto mi è sembrato l’esercizio più
riuscito dalla vecchia ammini-
strazione.
Ma torniamo al punto. Il proto-
collo è ubicato all’interno del
palazzo comunale in via
Municipio, nella sede centrale,
che in realtà sembra ormai una
succursale, per quanto è spoglia
e dimessa. Per arrivarci è neces-
sario arrivare in piazza, parcheg-
giare (forse) la macchina
rischiando anche qualche con-
travvenzione, farsi un centinaio
di metri a piedi in salita e depo-
sitare la posta, se, però, l’ufficio
è aperto visto che l’ultima volta
che sono andata l’orario di rice-
vimento era fino alle ore 12.00
(sigh).
A Mario Petrichella, che spero
sia una persona lungimirante,
chiedo che venga spostato l’uffi-
cio protocollo nella parte bassa
del paese, per consentire un
maggiore accesso agli utenti
dell’ufficio, che per la sua fisio-
nomia è forse quello più visitato
dai cittadini. E che a questo cor-
risponda anche un orario di rice-
vimento più fruibile per tutti.La
ringrazio per l’ospitalità.
anna.f@tiscali.it
IDEE E PROGRAMMI
CI SONO?
In tempi non sospetti, mi pare a
giugno, luglio, settembre e otto-
00031 ARTENA (Rm) - Via A. Fleming, 16
tel. 06 9514109
PANINOTECA
TABACCHI - SALA SKY -
GELATERIA
PRODUZIONE PROPRIA
bre dell’anno passato, mi soffer-
mai un poco sulla situazione
politica (è una parola un po’
grossa, non è vero?) all’interno
della casa del PD. Ed ebbi seve-
re critiche perché mi permisi di
esprimere delle idee (le mie sì
erano idee) e dei giudizi ( i miei
sì erano giudizi imparziali) sul
PD. Apriti cielo!. Mi ero permes-
so di criticare il partito, e questo
non lo dovevo fare, “non essen-
do l’esegeta delle vicissitudini e
della vita del partito democrati-
co”. Certo che no, non lo ero e
non lo sono. Ma fin da allora mi
era balzato all’occhio come del
partito fosse rimasto ben poco (
fra l’altro ne era perfettamente
convinto anche Chiamparino –
che “esegeta” certo è - che si
esprimeva “voterei scheda bian-
ca”!). Speravo che il Congresso
ottobrino chiarisse le idee, ne
desse delle nuove e desse in
mano al nuovo segretario il
volante in grado di permettergli
di guidare il partito a nuovi suc-
cessi. Dopo la debacle di
Veltroni ( fu mandato a casa con
il 33% di voti) e di Franceschini
alle europee, si aggiunge ora la
disfatta alle regionali del buon
Bersani ( perse ben quattro
regioni, e che regioni!). Mbè,
non è cambiato nulla, anzi, peg-
gio di così si sarebbe potuto
fare? Finalmente ora, raschiato
quasi il fondo del barile, qualco-
sa …si muove, qualcosa…di
nuovo pare che avvenga all’in-
terno del PD. A grandi falcate
sta avanzando alla conquista
della segreteria Veltroni. Forse al
grido di “come perdere meglio e
di più”. Abbandonato per sem-
pre il suo sogno africano, si è
svegliato e ha proposto di fon-
dare…una fondazione ( ne senti-
vamo forte il bisogno dopo
“Italianieuropei”, “Red” e altre
decine di fondazioni similari
sparse qua e là per il paese gra-
zie alla sagacia politica degli
onorevoli tizio, caio, sempronio
e altri). E molti all’interno del PD
hanno subito sentito un forte
puzzo di bruciaticcio. Un’altra
corrente all’interno? Ne mancas-
sero di spifferi!. Comunque ci
sono tre anni di tempo per rad-
drizzare il timone del partito, ma
ci vorrebbe anche un ottimo
comandante. E nuovo!.E io,
modestamente, non lo vedo.
Vittorio Begliuti
BAR
GIORGIO
C.da Valli
2° traversa, 9
Artena
IDEE SULL’ARGOMENTO
Storia di un contado (2): Il viandante
...Nel feudo dove si sarebbero tenute libe-
re elezioni arrivò un cavaliere di passaggio
il quale rimase ammirato e meravigliato
che si scambiano i compaesani anche se
magari fino ad ieri sono stati amici, o sono
parenti e per il fatto di pensarla diversa-
dell'intera penisola è normale quindi tro-
vare le giuste intese per essere in accordo
anche se si appartiene al popolo dei liberi
dalla bella cittadina alle porte di Roma e mente gli uni dagli altri" o a quello dei democratici."
dopo qualche giorno di sosta chiese ad un Mentre il viandante ascoltava perplesso il Il cavaliere viandante allora ringraziò il
contadino di passaggio: contadino continuò: contadino e si rimise in viaggio lasciando-
"Buon uomo, in tutta la mia vita non ho "Si figuri che nella nostra penisola ci sono si alle spalle quel ridente quanto vivace
mai visto un paese così vivace e colorato, due grossi schieramenti politici, il popolo paese alle porte di Roma, portandosi però
ci sono sempre feste, le osterie sono sem- libero ed il popolo democratico. Qui nel un dubbio, quello che il contadino gli
pre piene, noto un certo ordine per le stra- nostro paesino esponenti dell'uno e del- aveva raccontato non lo convinse comple-
de insomma complimenti per il vostro pae- l'altro schieramento sono invece uniti ed tamente, e dentro di se pensò:
sino" appartenenti ad una lista piuttosto che ad "Se persone di grandi schieramenti oppo-
Il contadino allora gli rispose: un'altra tra quelle che ci governerà" sti si sono uniti per fare bene in un piccolo
"Grazie signor viandante per i complimen- Il Viandante allora ancora più perplesso feudo e quindi hanno trovato le giuste
ti, infatti il nostro paese li merita tutti però chiese al contadino: cause comuni, come hanno potuto poi ridi-
quello che lei vede in questi giorni sono gli "Come è possibile tutto questo? Come si vidersi in liste diverse aventi tutte lo stes-
sforzi che alcuni nostri stimati concittadini può essere idealmente uniti in un piccolo so scopo; il bene del loro feudo....forse c’è
stanno affrontando per accattivarsi le sim- feudo e divisi per un grande regno? qualche oscuro motivo?..".
patie dei popolani in quanto candidati alla Allora il contadino con fare sicuro aggiun- Con questi pensieri il cavaliere si ripromi-
guida del nostro feudo. se: se di ripassare da queste parti per vedere
Quello che però lei non può vedere sono i "Egregio cavaliere è logico che gli interes- il seguito della storia.
veleni, i dispetti, i voltafaccia e le offese si del nostro feudo sono diversi da quelli Emilio Latini
INTITOLATE NUOVE denti e grandi pionieri’. Ha poi affacciate ai finestroni, durante le A Pasqua di quest’an-
ribadito che il Giudice deve esse- processioni o le feste; non le no io e la mia famiglia abbiamo
PIAZZE DI ARTENA re indipendente ed essere sog- vedremo più passeggiare nei viali avuto il piacere di riabbracciare
getto solo alla Legge. Ed ha con- dell’asilo; non le sentiremo più Bergtòra e la sua famiglia che
Rita Cerasani cluso: ‘L’Italia sta smarrendo la parlare in chiesa o nei saloni. dalle Isole Faroe sono venuti ad
sua anima. Bisogna impedire che Però sentiremo nel Artena ospiti della Famiglia
la barra non abbia direzione, che nostro intimo il loro ricordo, il Giannini la quale aveva già ospi-
Prima di congedarsi, la vecchia i migliori lascino, altrimenti i topi tanto bene profuso per moltepli- tato la ragazza nell’anno prece-
Amministrazione di Artena ha si impadroniscono della nave. ci generazioni, le opere portento- dente con il programma annuale
voluto, nella figura dell’ex Oggi ad Artena si è realizzato un se realizzate, che forse non si di AFS, proprio come avevamo
Sindaco Maria Luisa Pecorari inti- sogno che avevo da 32 anni, inti- vedono più ma che sono note a fatto noi ed altre famiglie artene-
tolare piazze e sale ad illustri cit- tolando una piazza a Tartaglione, tutti. si negli anni precedenti.
tadini ed a magistrati che hanno il mio maestro, un vero signore.’ Il nostro paese si Validi e duraturi pro-
versato il loro sangue nell’adem- La cerimonia ed il convegno si impoverisce spiritualmente e getti perché queste amicizie così
piere il proprio dovere. Sabato 13 sono conclusi con targhe offerte umanamente, nel corso degli lontane e così forti rimangono, gli
marzo sono state intitolate, pres- dall’Amministrazione agli illustri anni Artena ha visto scomparire incontri si ripetono e questo non
so il campo sportivo, alla presen- relatori ed alle famiglie di Aloisi e tanto: i missionari del Sacro può che far bene.
za del Vescovo Mons. Apicella, Prosperi. Cuore, le suore Alcantarine a Provate ad immaginare
due piazze ai magistrati Rosario Santa Croce, le suore di Santa di interloquire con persone delle
Livatino e Girolamo Tartaglione. Giovanna Antida al Convento, i Isole Faroe, o di altri paesi, con
Di seguito è stata scoperta la fratinisempre al convento dei costumi, usanze e dialetti per noi
targa di intitolazione della nuova “PEZZI” DI ARTENA frati francescani. incomprensibili, come per loro i
sala consiliare all’interno dell’ex nostri, eppure tra gesti, mezze
Granaio Borghese in Via
CHE SE NE VANNO Artena era conosciuta come il parole in italiano e un po’ di
Alessandro Fleming, al magistra- paese di vocazioni sacerdotali e inglese, anche maccheronico, ci
to Ugo Aloisi e quella accanto a Alberto Talone religiose, oggi siamo ultimi anche si capisce abbastanza perché il
Vincenzo Prosperi, enologo di in questo , la speranza però non resto lo fa l’amicizia e la gratitu-
fama mondiale. A seguire un Ormai è ufficiale, le suore Figlie muore, abbiamo due nostri dine.
incontro su un tema di scottante della carità di San Vincenzo De ragazzi che sono entrati nell’ordi- Io personalmente sono
attualità: ‘Autonomia ed impar- Paoli lasciano il palazzo e l’asilo ne dei frati minori francescani, ed collegato tramite vari strumenti
zialità del Giudice’. Di grande S.Marco, dopo 125 anni. abbiamo ancora sette sacerdoti informatici con molti di questi
spessore gli interventi del Prof. Un pezzo di storia del artenesi. ragazzi e ragazze e posso garan-
Antonio Punzi, Ord. Della Luiss nostro paese, un grande pezzo di Le suore resteranno tire che è sempre bello dare o
su ‘Responsabilità del Giurista storia, se ne va e non ritorna mai per sempre nel nostro ricordo, ricevere notizie, scambiarsi foto
nell’epoca dell’incertezza’ e del più, le suore istituzione artenese ringraziandole per il bene che ed informazioni tra amici lontani.
Dott. Claudio De Angelis, erano identità del nostro popolo. hanno seminato ad Artena, per-
Procuratore della Repubblica, sul La crisi delle vocazioni, l’onere ché la loro opera porti ancora per Aldilà però delle considerazioni di
tema ‘Imparzialità del P.M. nel gravoso per la manutenzione, tanti anni frutti abbondanti e tipo morale ed emotivo, credo
processo minorile’, presentati da sono state le vere cause della copiosi. che il lavoro di AFS e del Centro
Vittorio Aimati e moderati dal vendita del palazzo come già è Locale di Artena sono un fiore
Dott. Gianfranco Ciani, Avvocato avvenuto per la casa di all’occhiello per la nostra cittadi-
generale della Corte Suprema di Valmontone e di altre nella pro- na ed approfitto della presente
Cassazione. Il Prof. Avv. Antonino vincia di Roma.
AFS ARTENA per invitare la nuova
Battiati, Docente di Diritto Penale Il nostro animo èmolto NUOVE EMOZIONI Amministrazione Comunale a
all’Università La Sapienza di triste perché esse hanno vissuto proseguire nella collaborazione e
Roma ha elogiato, accomunan- le gioie e i dolori degli artenesi, di incrementare la visibilità di
Emilio Talone
doli in un unico destino: Ugo esse hanno contribuito alla cre- questo gruppo di volontari che
Aloisi, Rosario Livatino (il Giudice scita materiale e spirituale di con il loro lavoro gratuito ed
ragazzino freddato nel 1990) e Artena, perché esse erano consi- Era da qualche tempo che non si appassionato ci regalano questi
Girolamo Tartaglione .‘Un filo leggeva o scriveva su bei momenti e queste amicizie
derate artenesi e forse di più.
rosso unisce questi quattro magi- Oggi guardando quel AFS/Intercultura, ma quando si sparse nel mondo, distribuendo
strati (ricordando anche suo palazzo viene una tristezza infini- realizzano validi progetti questi inoltre l’immagine di un paese
padre) – ha detto - ‘erano cre- ta, non vedremo più le suore diventano anche duraturi. bello ed ospitale come Artena.
DONNA DEL 2000 KAOS
di Ciavaldini Pietrino abbigliamento uomo donna bambino
COIFFEUR - PROFUMERIA - ESTETICA
Artena - Valmontone - Palestrina
- Artena, Via A. Fleming, n. 49 - tel. 06 9514151
- Artena, Via C.S.Borghese, n. 19
- Valmontone, Via Casilina, n 81 - tel. 06 9590719
VIA E. FERMI TEL. 06 9514345 - 00031 ARTENA - Palestrina, Viale Pio XII, n. 67
FORNO EXPRESS
di Barone A. e Talone M.G. s.n.c.
PANE E DOLCI CASERECCI
CAZZOTTI
CIABATTE E PIZZA
ARTENA - Via Fleming, 44 - Tel 06 9515238
l’Altrartena IDEE SULL’ARGOMENTO
SABATO 17 APRILE
VIVERE IL PAESE 5

L’Italia si è fermata al 1500?

Corsi e ricorsi La storia che si ripete, malinconicamente uguale
L’anno successivo al sacco di Roma
esce a Venezia il libro del cortigiano
del mantovano Baldassarre Castiglione
(1478-1529) che, pur essendo un libro
di teoria politica, è una efficace rap-
presentazione della curvatura che
vanno assumendo in Italia le riflessio-
ni sulla vita pubblica. L’autore era un
uomo politico importante: fu ambasciatore del duca di Urbino a Roma
e poi nunzio apostolico di Clemente VII in Spagna. Il libro, che ebbe
larga diffusione in Europa, è una raffinata meditazione in forma di dia-
logo sui caratteri che deve avere l’uomo di corte. Esso tratteggia una
sorta di codice delle convenienze e delle tecniche deduttive da usare
sia per adattarsi e accreditarsi negli ambienti ove si costruisce la poli-
tica, sia per ottenere la benevolenza del principe in modo che il corti-
giano “possa dirgli e sempre gli dica la verità d’ogni cosa che ad esso
convenga sapere, senza timor o pericolo di dispiacergli”. Castiglione
sbozza cosi il quadro della grammatica politica cinquecentesca come si
Il caso
Baldassarre
Castiglione,
in un ritrat-
to di
Raffaello.
La coperti-
na de Il
va articolando quando l’Italia cade sotto il dominio straniero e, senza Cortigiano
ricevere impulsi dall’Europa, subisce i contraccolpi che la Riforma lute-
rana sta provocando nella Chiesa di Roma.
Il degrado della politica italiana viene individuato con acutezza.
“Dei molti errori ch’oggidi veggiano in molti dei nostri principi-scrive
Castiglione - i maggiori sono la ignoranza e la persuasion di se stessi;
e la radice di questi due mali non è altro che la bugìa”.
Manca ai principi “chi dica loro il vero e ricordi il bene”; i nemici, infat-
ti, “han piacere che vivano scelleratamente né mai si correggano” e
tuttavia non osano calunniarli pubblicamente per timor d’essere casti-
gati. Quanto agli amici “pochi sono che abbiano libero adito ad ess” e
“quei pochi diventano adulatori e parlano ed oprano sempre a com-
piacenza e per lo più fannosi la strada con le bugie”.
Ed ecco il quadro conclusivo delle corti italiane a metà del XVI secolo:
“i signori oltre al non intendere mai il vero di cosa alcuna, inebriati da
quella licenziosa libertà che porta seco il dominio e dalla abundanzia Priva di un serio corpo nazionale di riferimento la politica italiana
della delizie, sommersi nei piaceri, tanto s’ingannano e tanto hanno l’a- degradava nella irresponsabilità, nella presunzione individualista, nella
nimo corrotto, veggendosi sempre obbediti e quasi adorati con tanta rozzezza, nella volgarità e anche nel crimine. In un simile clima la cul-
riverenza e laude, senza mai non tura si allontanava dalla politica e questa imbarbariva nelle più basse
che riprensione ma pur contradi- tecniche del potere puro modellandosi sui mediocri orizzonti di dinastie
zione, che da questa ignoranza corrotte e di avventurieri senza idee.

Lettera di una figlia

passano ad una estrema persua- Chi oggi può pensare che questo pensiero, di un Grande Uomo del XVI
sion di se stessi, talmente che poi secolo, non sia attuale?

mai nata, inviata

non ammettano consiglio né Chi potrebbe negare che oggi siamo ritornati indietro di cinquecento
parer d’altri; e perché credono anni?
che il saper regnare sia facilissi- Chi può negare che oggi, la Nostra Amata Patria, sta attraversando un

alla mamma e al
ma cosa e per conseguirla non periodo pieno di incognite, senza prevederne gli sbocchi?
bisogni altr’arte o disciplina che La grande speranza di trovare anche noi il nostro eroico Achille.

Cara mamma, (ti chiamo mamma anche se un sen-
timento intimo me lo potrebbe non consentire ),
oggi alle ore 11.00 mi hai negato di venire alla luce,
di godere delle bellezze di questo mondo, ma anche
di rifiutare tutte le nefandezze di questo mondo –
che, comunque, è stato, è e sarà sempre tuo e di
papà
vita. Una legge che consente – e ha consentito a te,
mamma – di abortire, di cancellarmi dalla vostra vita
così come si cancella da un foglio di carta uno sca-
rabocchio con una gomma. Nonostante papà sia
stato determinante nel mio concepimento. Ma lui
non ha alcun diritto, per voi viventi. Avreste potuto
la sol forza, voltan l’animo e tutti
i suoi pensieri a mantener quella
potenza che hanno, estimando
che la vera felicità sia il poter ciò
che si vuole”. Castiglione assomi-
glia i principi italiani ai pupazzi
esposti a carnevale che di “fori
mostrano similitudine di grandi
òmini e cavalli triunfanti e dentro
erano pieni di stoppa e di strazzi”.
C’era un Achille fra i nostri candidati?Di sicuro di persone oneste, con
l’animo dell’eroe c’e’ ne sono, eccome. Persone che pur non avendo un
florido portafoglio, trovano il coraggio morale di rinunciare a delle allet-
tante e suggestive proposte. Ecco, noi dobbiamo avere il coraggio, non
appena si trovano questi Uomini, di dirgli: posso avere l’onore di strin-
gerti la mano?.
Meravigliosa Italia, Grandi Uomini (Cavour, Mazzini, Garibaldi,
Cattaneo) hanno fatto il Risorgimento.
ll nostro pensiero ritorna a loro. Risorgeremo.
Gianni Calò

Nuove prospettive nella lotta contro il cancro

papà -. Si, di papà, che si è battuto perché potessi
ammirare in tutto il suo splendore il suo volto, i suoi
grandi occhi sorridenti, il suo cuore gonfio di gioia
nel vedermi nascere, crescere, diventare adulta. Di
papà, che avrebbe fatto, anche da solo, sacrifici
immani per avermi vicino a sé, palpitante come lo
può essere solo un papà che ama fino al sacrificio
più grande il frutto del suo grande amore per te,
mamma. E ti chiamo ancora mamma, perché mi hai
portato viva in grembo per molto tempo, anche se
mi hai vietato di essere da te coccolata, baciata,
protetta, confortata, guidata lungo la strada della
vita. Difficile, senz’altro, ma bella, affascinante e
meritevole di essere vissuta.
Ora io, dall’al di là, - perché io sono nell’aldilà in
quanto morta come essere vivente - rivolgo un
accorato appello – e tu, papà, sai quanto sia forte il
mio – al mondo, alla legge che ha consentito a te,
mamma, di rifiutarmi. Si, rifiutarmi e negarmi alla
chiamarmi “bella di mamma, tesoro di papà”.
Eppure io sono stata il frutto del vostro amore,
ancorché bello e passionale!. Io avrei preso tutto da
voi, da te mamma e da te papà, i vostri cromosomi,
le vostre caratteristiche fisiche, i vostri caratteri.
Sarei stata la vostra vita oltre la vostra stessa vita.
Io sarei stata, ma non lo sarò mai più. Ciao mamma,
ciao papà. E a te, papà, un grosso bacio, come te ne
avrei potuti dare a migliaia se fossi nata, come tu
avresti voluto. Tanto, ci rivedremo, e questo mi con-
sola. Ciao!.
Ho voluto proporre, in queste righe, una mia inter-
pretazione della lettera che una bimba, mai nata a
causa di una legge sull’aborto che nega i diritti
all’uomo, avrebbe potuto scrivere alla mamma e al
papà che, comunque, l’avevano concepita con il
loro amore.
Vittorio BEGLIUTI
In prima linea il Comune di Colleferro, unitamente pi dei tumori epatici con una terapia altamente selettiva ed
all’UNITRE (L’Università delle Tre Età), nel divulgare quali innovativa, agendo all’interno delle arterie epatiche median-
prospettive terapeutiche si stiano attualmente sperimentan- te una puntura -con particelle di ittrio- nella coscia. Dal
do in Italia e nel mondo per sconfiggere il tumore. Il 12 2005 già 300 casi sono stati curati in questo modo con
marzo scorso, la Sala Consiliare del Palazzo Comunale ha buoni risultati. Il Dr. Torti, infine, si è soffermato sulla
accolto tanti illustri Professori che hanno illustrato le varie ‘Adroterapia’: un’ottima strategia terapeutica per combatte-
terapie in atto con le loro equipe, per far conoscere ad un re le neoplasie. Utilizza fasci di particelle subnucleari gene-
pubblico attento le tecnologie grazie alle quali si può ‘colpi- rate in un sincrotrone e costituite da ioni di carbonio, idro-
re’ il cancro in modo altamente selettivo. Sono intervenuti geno e neutroni. I fasci vengono indirizzati con precisione
la D.ssa Cinzia Sandroni, Assessore ai Servizi Sociali e millimetrica solo contro il tessuto malato, risparmiando così
Formazione di Colleferro che si è fatta portavoce dei saluti quello sano circostante. L’Adroterapia è priva di effetti col-
dell’Amministrazione, il Dr. Ulderico Gagliarducci, Presidente laterali ed è in grado di garantire la guarigione dei tumori
UNITRE-Colleferro che ha introdotto l’argomento, il Dr. considerati difficili o per localizzazione o per caratteristiche
Roberto Cianni, Primario di Radiologia Interventistica pres- istologiche. Una grande speranza queste terapie che affian-
so l’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina, il Dr. Giuseppe cano quelle collaudate da tanti anni: quella chirurgica,
Torti, Fisico, Docente UNITRE- Colleferro, responsabile oncologica e radioterapica.
Divulgazione Osservatorio Astronomico di Gorga. Il partico- Rita Cerasani
lare il Dr. Cianni ha informato di come la sua équipe si occu-

CHI SI
CONI 1972.
Foto di gruppo
RICONOSCE?

Bar
ECCO LE NOSTRE SUPER OFFERTE
Kit calcio comprensivo di: Borsa, Tuta di Rappresentanza,
Tuta di Allenamento, Completo calcio, Giaccone a vento,
Centrale
K-Way, Cappello - Tutto della marca LEGEA a euro 99,90
R RI T R O VO
TUTTE LE MAGLIE DELLE MIGLIORI SQUADRE DEL MONDO IL MIGLIO ENESI
a partire da euro 35,00
E R G L I ART
P
Gelateria con
PUNTO SNAI - SCOMMESSE SU TUTTI GLI SPORT produzione propria

Totocalcio - Tris - Totogol - il 9 - Slot Machines Via Giuseppe di Vittorio - Artena

l’Altrartena IDEE SULL’ARGOMENTO
SABATO 17 APRILE
6
VIVERE IL PAESE

Le attese Dopo la campagna elettorale e le elezioni La storia Era la sera del 10 aprile del 1850

Attendiamo una svolta vera Pio IX si ferma a far visita alla

per il nostro Centro Storico
Abbiamo il nuovo sindaco, e con
esso una nuova vita amministra-
tiva.
Durante questa campagna elet-
torale tutti i candidati hanno
avuto propositi, idee e si sono
impegnati per il rilancio del
nostro borgo medievale.
Ora che abbiamo il nuovo sinda-
co e la nuova amministrazione,
queste idee, questi propositi,
questo impegno, dovranno esse-
re onorate, il nuovo sindaco nella
sua campagna elettorale, si è
particolarmente dimostrato inte-
ressato, alla rinascita in tutti i
sensi del centro storico, espo-
nendo le sue idee, quali: fruibili-
tà, viabilità, commercio, albergo
diffuso, e ridare un’anima al tes-
suto sociale del borgo antico.
Come sempre denunciato dalle
pagine di questo giornale, il cen-
tro storico non ha bisogno di
opere faraoniche o di progetti
della portata di centinaia di milio-
ni di euro, serve invece una poli-
tica di riavvicinamento da parte
degli artenesi, far si che gli stes-
si cittadini ritornino ad abitare il
borgo, bisogna cercare di agevo-
lare, rendere vivibile il borgo con
incentivi che permettano di invo-
gliare chi vuole , ristrutturate una
casa, chi vorrebbe aprire un
negozio, creare spazi di socializ-
zazione, requisire se necessario
abitazioni o locali disabitati da
molti anni o fatiscenti, ridare un
‘anima al nostro borgo significa
farlo amare prima da chi ci abita,
poi farlo conoscere agli artenesi,
un esempio: molti ragazzi che
abitano nelle contrade non sono
mai saliti su al paese, se prima
non lo conosciamo noi come
possiamo farlo con gli altri?
Il centro storico è un tesoro,
come ebbe a dire l’allora sindaco
di Valmontone Miele, oggi consi-
gliere regionale, “voi avete l’oro
ma non sapete come farlo frut-
tare” disse, parole che ancora
oggi sono di attualità.
Il paese, assieme al piano della
civita, sono l’unica risorsa su cui
nostra città di ritorno da Gaeta
bisogna scommettere, in vista I francesi, rotta la tregua, il 3 giu-
dell’apertura del parco gioghi di gno attaccarono Roma che, non-
Valmontone, Artena rischia di ostante la strenua difesa, cadde il
giorno 30. Il giorno dopo il
essere il paese di passaggio di
Triumvirato ordinò la cessazione del
milioni di macchine e basta, se
fuoco e il 3 luglio 1849 i francesi
perdiamo questo treno restere-
entrarono in città, era la fine della
mo per sempre fermi. Repubblica. Lo stesso giorno a
Nuovi amministratori, facciamo
Velletri entrò un contingente spa-
un sussulto di orgoglio, affrettia- gnolo comandato dal generale
moci, il tempo scorre inesorabil- Fernandez De Cordoba, accompa-
mente , confrontiamoci tutti: cit- gnato da Mons. Giuseppe Berardi,
tadini ed istituzioni, questa volta quale Commissario pontifìcio straor-
non possiamo fallire i posteri ci dinario di Marittima e Campagna.
giudicheranno. Guarnigioni spagnole vennero dislo-
Il centro storico è il cuore di cate in molti paesi della provincia.
Artena, questo cuore soffre, ma Anche Montefortino ne ospitò una
che gravò nel bilancio comunale per
siamo certi che non si fermerà
la somma di 473,92 scudi.
perché la volontà degli artenesi
Ristabilito l'ordine nello Stato
è forte è tenace è tosta come lo
Pontifìcio, nel 1850 Pio IX ritornò a
è stata nei secoli passati.
Roma. Montefortino ebbe l'onore di
Alberto Talone riceverlo nella chiesa del Rosario la
IL PROSSIMO NUMERO DEL NOSTRO GIORNA-
LE SARA’ IN EDICOLA E NEI PUNTI DI DISTRI-
BUZIONE SOLITA A PARTIRE DA SABATO 17
MAGGIO GIORNO DELLA MADONNA DI ARTENA
sera del 10 aprile 1850. Una lapide
nella chiesa ne ricorda la visita, così
descritta dal commentatore Barluzzi
nel "Giornale di Roma" del 22 apri-
le: "Montefortino terra di più di
quattromila anime, della Legazione
di Velletri, antico feudo della fami-
glia Borghese, annovera il 10 aprile
1850 fra i giorni più fausti. Doveva
transitarvi il Papa di ritorno da
Gaeta. Quel popolo, che a Lui era
sempre rimasto fedele e devoto nel
cuore, e che silenzioso e triste ha
passato i mesi del terrore, ora con
piena libertà ha manifestato i suoi
sentimenti. Il Principe Marcantonio
Borghese che a sue spese aveva
fatto adornare l'esterno della piazza
con archi di trionfo e distribuire ele-
mosine alle famiglie che più abbiso-
gnavano di soccorsi, andò incontro
al Santo Padre avendo con sé il
Principe Don Camìllo Aldobrandini.
Si fecero incontro pure Mons.
Domenico Bruni, Mons, Luigi Ricci,
Vescovo di Segni, il clero secolare e
regolare, le Maestre Pie Venerini, la
Commissione Municipale col
Presidente Silvesrro Tommasi.Il
Santo Padre, benché fosse sera e la
giornata piovosa, si degnò di annui-
re ai desideri della popolazione,
espressigli dal Principe Borghese, di
onorare quel luogo della Sua
Augusta presenza. Quindi Sua
Santità, preceduta dai Religiosi
Riformati (francescani) e dal
Capitolo, sotto il baldacchino porta-
to dalle primarie persone del paese,
entrò nella chiesa del Santo Rosario
decorosamente parata, e con scelti
canti ricevè la benedizione del
Venerabile (Santissimo); quindi
asceso in trono si degnò ammettere
al bacio del piede il Clero, la
Municipalità ed altri. Finalmente tra
gli immensi e sincerissimi applausi
della popolazione, passando sotto
un arco di trionfo con dedica appo-
sitamente eretto nella via, montò
nuovamente in carrozza per prose-
guire il viaggio a Velletri. Il Santo
Padre non solo manifestò gradimen-
to di quelle cordiali manifestazioni,
ma sempre benefico consegnò
all'Arciprete una somma a vantag-
gio dei poveri". Il 12 aprile il Papa
rientrò a Roma, accolto dall'entusia-
smo del popolo.
Giuseppe Bucci

sito internet: www.ciacitto.it e.mail: infotiscali@ciacitto.it

Ciacitto
Al Ristorante Ciacitto puoi trovare qualità e competenza; massima attenzione ad
ogni esigenza del cliente. Straordinaria cura dei particolari. Servizio puntuale e
collaborativo

Dal 2008 il
Sale per Ristorante Ciacitto
ricevimenti, cerimonie, è nella guida del
banchetti, conferenze prestigioso Gambero
e riunioni Rosso e dal 2009 ne
Cucina tipica locale.
Vasta scelta di vini l’Agenda dei migliori
Ristorante d’Italia
00031 ARTENA (Rm) - Via Pozzo Nuovo, 15. Tel 06 9517492 - fax 06 9514518
l’Altrartena
SABATO 17 APRILE
VIVERE IL PAESE
Archeologia
La storia della città
sita a Piana Civita
La frequentazione umana sul piano
della civita di Artena ha origine
antichissima. Anche se l'unica
testimonianza trovata sul luogo
risale all'età eneolitica (5000-3000
a.C. circa). Si tratta di una piccola
ascia in pietra vulcanica recuperata
casualmente durante gli scavi dal
prof. Lambrechts. Sulla base dei
dati raccolti durante gli scavi
archeologici si possono distinguere
tre importanti fasi di occupazione
distinte e successive che coincido-
no ognuna con una tappa storica
del sito.
La prima fase corrisponde all'in-
stallazione di un impianto preurba-
no che si data tra la seconda metà
del IV secolo e la prima metà del
III secolo a.c. ma dal punto di vista
cronologico, si deve far presente
che questa non corrisponde alla
più antica occupazione del posto.
Infatti, in tutti gli scavi, tra i resti
delle costruzioni, sono stati trovati
molti frammenti di bucchero che ci
riportano più in alto nel tempo.
Questi cocci, benché raccolti in
terre di riporto e mai in un conte-
sto stratigrafica che consentisse di
associarli ad una fase di costruzio-
ne, sono delle testimonianze certe
di una frequentazione umana della
zona già dal VII-VI secolo a.C.(
forse in occupazioni temporanee o
per la transumanza).
La prima fase che si può qualifica-
re come preurbana è testimoniata
da alcuni edifici che fanno parte di
un'abitato rurale, probabilmente
indigeno che si estese per la mag-
gior parte dalla vetta del monte
verso il versante orientale, che era
quello meno ripido e più soleggia-
to.
Queste abitazioni erano edificate
su ripiani terrazzati, avevano dalle
tre alle sei stanze, allineate o dis-
poste ad I. intorno ad un cortile,
dove in genere era situato il pozzo
che era rifornito dall'acqua piovana
raccolta dai tetti. Verso la fine del
III secolo a.C., tutte queste abita-
zioni furono distrutte da un grande
incendio, e tutte le strutture por-
tanti delle abitazioni vengono get-
tate nei pozzi per colmarli ed insie-
me ad esse vengono gettate anche
tegole e materiale ceramico, un
incendio forse programmato per
demolire la città vecchia e permet-
tere la costruzione della nuova.
La testimonianza di materiale cera-
mico rinvenuto durante gli scavi tra
le rovine degli edifici distrutti, ha
fatto constatare stratigraficamente
lo sviluppo della seconda fase edi-
lizia di tipo urbano che si sussegue
dopo un breve intervallo dalla
distruzione dell'abitato preesisten-
te, con uno sconvolgimento che
cambiò la fisionomia della civita.
Una vasta area irregolare venne
delimitata da una cinta muraria e
Mostre d’Italia di Paola Lenci
“Il Nostro Mondo” – Gente e luoghi nelle fotografie di National Geographic
Il Nostro Mondo" è il terzo appuntamento di National Geographic Italia
curato da Guglielmo Pepe per raccontare con le immagini, attraverso
quasi cento scatti di professionisti del famoso magazine, il quotidiano
di paesi e genti di tutto il mondo. Un viaggio virtuale ricco di spunti
per riflettere sui comportamenti e sulle emozioni che accomunano
popoli molto diversi; ma soprattutto un viaggio che testimonia quanto
può essere difficile anche il solo sopravvivere in condizioni di vita spes-
so insostenibili. Il magazine National Geographic , che da sempre ci ha
affascinato con fotografie di posti insoliti, remoti, quasi sconosciuti,
Cesare TALONE
agente generale
L.go Colombo, 3
00031 Artena (RM)
Le nostre origini
nello spazio interno è messa in
opera un'infrastruttura ortogonale
con il classico schema delle colonie
medio-repubblicane romane inse-
diate sui pianori montagnosi
dell'Italia centrale.
Ma questa seconda fase è molto
breve rispetto alle premesse inizia-
li e la nuova città visse pochissimo,
poco più di un secolo, e il progetto
di questa nuova edificazione non
venne mai portato a termine. Già
nel corso del II secolo a.C. nell'ul-
tima fase repubblicana, la città si
era spopolata e si può pensare che
era già deserta all'inizio del I seco-
lo a.C.
Questo suo declino è da ricercare
forse nel generale spopolamento
delle fortificazioni costruite sui
monti intorno a Roma, in quei
secoli quando si preferirà lasciare
l'impervia posizione montana per
le più comode e fertili pianure del
territorio, dove si diffusero nume-
rose fattorie e ville rustiche.
Nell'epoca Imperiale, intorno al I
secolo d.C. anche sul grande ter-
razzamento della civita venne
costruita una villa rustica. Inizia
così una terza fase edilizia,che si
potrae fino al III-IV secolo d.C.
Della villa è stata scavata la parte
rustica situata intorno ad un'atrio
tetrastilio,e sotto l'atrio una grande
cisterna rivestita in opus signinum
è stata rinvenuta l'area del fran-
toio, le piccole terme private, e
alcuni ambienti usati come magaz-
zini per i prodotti agricoli raccolti.
Gli scavi sono ancora in corso,e
allo stato attuale delle ricerche, si
possono distinguere nella villa
almeno due fasi costruttive impor-
tanti. Una nella primissima età
imperiale seguita da un'altra del II
secolo d.C. Ed è a queste due fasi
che appartengono numerosi fram-
menti dipinti e i mosaici pavimen-
tali in bianco e nero con disegni
geometrici rinvenuti nella parte
settentrionale della villa. Durante
tutto questo periodo, questi
ambienti sono anche stati modifi-
cati. Infatti gli scavi hanno trovato
all'interno della villa alcune struttu-
re tagliate, soprapposte ad altre
già esistenti o demolite per lascia-
re il posto ad altre, oppure altri
ambienti aggiunti in un secondo
momento,e si notano numerosi
interventi con lo scopo di riutilizza-
re ciò che ad un certo momento
restava ancora in piedi della villa
che ancora non si può stabilire con
precisione quando essa sia stata
definitivamente abbandonata.
Sono da collegare alla costruzione
della villa anche la grande cisterna
costruita sul punto più alto della
civita e i resti dell'acquedotto con-
servato per circa 70 metri in dire-
zione di essa.
Augusto Iannarelli
Tel./fax. 06 9517863
Tel. 06 9517097
Il personaggio
La principali opere architettoniche
della nostra città sono del Vasanzio
Gran parte dell’architettuta e
dell’arredo urbano del 1600
Artenese è legata al nome dell’
architetto Jan van Santen nato
nel 1550 a Utrecht in Olanda che,
una volta venuto a Roma intor-
no al 1600, italianizzò il suo
nome in Giovanni Vasanzio. A lui
si devono gran parte dei pro-
getti e delle opere di ammoder-
namento voluti dal card. Scipione
Borghese neo- proprietario del-
l’epoca del feudo di Montefortino,
quali l’ampliamento e la unifica-
zione in un unico corpo dei palaz-
zi Colonna e Massimo (il cosid-
detto palazzo Borghese), la
ristrutturazione e l’aumento del
numero delle stanze dell’Osteria
(asilo S. Marco), l’arco Borghese,
Porta romana, il Palazzetto del
Governatore, la realizzazione di
un piano viario con la costruzione
di una nuova strada che, parten-
do dal fondo valle, all’altezza
dell’osteria , riuscendo a supe-
rare lo scosceso fossato arrivava
alla panoramica piazza della
Vittoria, antistante il suo palazzo
e di un’altra che da Porta roma-
na, con l’abbattimento di alcune
costruzioni, conduceva, passan-
do attraverso l’arco del palazzo
del governatore, anch’essa a
detta piazza. Sempre a lui si deve
l’innalzamento di circa tre metri
ed il conseguente ingrandimento
di tale piazza che diventata così
il punto di confluenza di dette
strade e di tutte le altre prove-
nienti dalla parte alta del paese.
Qualora non fosse sopravvenuta
la sua morte nel 1621, l’opera
iniziata avrebbe avuto ulteriori
sviluppi che sicuramente avrebbe
portato a risultati di ammoderna-
mento architettonico urbano,
inimmaginabili. Tali positive con-
siderazioni sono dettate dalla
conoscenza della fama che,ai
suoi tempi e ancora oggi, gode il
pone l’accento sulla condizione umana, e continua ad essere punto di
rifer mento che accomuna le genti, facendo delle differenze fra i popo-
li una ricchezza da condividere e non un ostacolo alla pacifica convi-
venza. La mostra “Il Nostro Mondo”, è a ingresso libero, e sarà ospi-
tata, fino al prossimo 2 maggio, nello Spazio Fontana di Palazzo delle
Esposizioni di Via Milano a Roma.
Apertura tutti i giorni escluso il lunedì. Per maggiori informazioni con-
tattare il recapito telefonico n. 0639967500.
VENDITA AUTO - PLURIMARCHE
NUOVO E USATO
Gianluca Coltrè
328 74.57.206
Un grande architetto ad Artena
Vasanzio. Alla sua venuta a
Roma era già noto come raffi-
nato ebanista, per le cesellature
sul legno curate nei minimi par-
ticolari ma anche come architetto
tanto che, in breve tempo, si
mise talmente in evidenza per le
sue realizzazioni che alla morte
dell’architetto ufficiale pontifico
Flaminio Ponzio nativo di Viggiù,
avvenuta nel 1613, fu nominato,
da Papa Paolo V, suo successore.
Le sue opere, realizzate per lo
più a Roma e a sud del suo hin-
terland, gli hanno dato una cele-
brità tale da farlo ritenere uno
dei migliori artisti dei suoi tempi.
Tutto questo è potuto succedere
anche grazie all’acume intellet-
tuale e alla lungimiranza della
potentissima famiglia Borghese
che valorizzava al massimo le
capacità dei validi artisti, come il
nostro,con cui veniva a contatto.
E dal suo incontro con i
Borghese nasce la partecipazio-
ne con Carlo Maderno, intorno al
1613, alla costruzione del palaz-
zo Borghese iniziato dall’ archi-
tetto Martino Longhi nel 1590, a
quella del casino di villa Borghese
al Pincio, iniziata insieme la
Ponzio nel 1606, su un terreno di
circa 79 ettari . Alla morte del
collega,potè proseguire l’opera
da solo realizzando la facciata
con ali a forma di U con rien-
tranze con varie statue e rilievi.
(Tale costruzione destinata alla
raccolta di opere d’arte, con il
tempo è diventata una delle gal-
lerie più importanti di Roma).
Tutt’intorno, insieme all’arch.
Domenico Savini, progettò il
parco con dei giardini che sono
tra i più belli al mondo. Altra cele-
bre realizzazione, commissiona-
tagli dai Borghese, è il giardino
del casino dell’Aurora, ( chiamato
così dal nome del dipinto di
Guido Reni) dell’odierno palazzo
IDEE SULL’ARGOMENTO
www.unitre.net
www.palazzoesposizioni.it
Rospigliosi Pallavicini che guarda
il Quirinale. Al suo nome è legata
anche la facciata della basilica
romana, sull’Appia antica, di S.
Sebastiano il cui primo nucleo
risale ai tempi dell’imperatore
Costantino e che è una delle 7
chiese da visitare dai pellegrini
in occasione del Giubileo. Tale
facciata è costituita, nella parte
inferiore, da un portico a tre archi
sorretto da colonne in granito
con sopra con sopra tre grandi
finestre separate da paraste(pic-
coli pilastri sporgenti). Da non
dimenticare, anche per la vici-
nanza al nostro paese la stupen-
da facciata di villa Mondragone
nei pressi di Frascati realizzata
insieme a Martino Longhi.
L’elenco delle sue opere sarebbe
ancora lungo. Per brevità di spa-
zio mi limito ad evidenziare la
realizzazione di varie fontane
tra le quali spiccano la fontana
della galera,nei giardini Vaticani,
da cui l’occhio trae grande piace-
re per la scenografia di zampilli
e gettiti d’acqua che escono dai
suoi cannoni posti sopra una
vera e propria nave dei sogni
curata nei minimi particolari e la
grande fontana dell’acqua Paola
realizzata nell’anno ottavo(1613)
del pontificato di Paolo V
Borghese in collaborazione di
Giovanni Fontana per la parte
idraulica. Fatta costruire dal
Pontefice per celebrare l’arrivo del-
l’acqua dal Gianicolo al di la del
Tevere, per la gioia dei ragazzi che
vi sguazzavano dentro e dei nobi-
li che, passando con le loro car-
rozze, vi si rinfrescavano. La strut-
tura è formata da due colonne
ioniche poste ai lati di una nicchia
con la volta a botte che sorreg-
gono un architrave con sopra
una scritta commemorativa sor-
montata dalla statua Borghese.
Per motivi di rifacimento dell’al-
veo del Tevere fu smontata nel
1879 e, a furor di popolo, rimon-
tata nel 1898, dalla parte oppo-
sta del fiume in p.za Trilussa nei
pressi di ponte Sisto. Il nostro
paese deve essere orgoglioso ed
onorato per aver avuto il privile-
gio ospitare nel suo territorio
tante realizzazioni di siffatto arti-
sta. Altre città chissà che fareb-
bero per pubblicizzarle e mostra-
re ai visitatori queste meraviglie.
I nostri nuovi amministratori, a
differenza dei precedenti distratti
da altri problemi, facciano vedere
con i fatti che l’Artena futura,
passa anche dalla valorizzazione
di questi gioielli dell’arte.
Cesare Talone
DO.EL CARTA & PARTY s.n.c.
via C.S. Borghese, n. 52 - 00031 Artena (Rm)
www.doel.it - info@doel.it
Doel da anni organizza le tue feste
private in un modo indimenticabile
Doel anche punto vendita di coordinati per la tavola in carta e pla-
stica, festoni, palloncini, candele, biglietti augurali, bomboniere,
bomboniere fai da te, decorazioni per torte, prodotti per feste, anni-
versari, compleanni, cerimonie.
7
L’università
delle Tre Età
in missione
a Roma
Ad Artena la nuova iniziativa cultura-
le dell’UNITRE ha suscitato un gran-
de interesse, se è vero come è vero
che oltre cinquanta cittadini si sono
iscritti per partecipare a questa novi-
tà culturale, iniziata nel mese di feb-
braio. Come promesso, l’Unitre si è
recata…in missione a Roma.
Nell’ambito del corso di Storia dell’ar-
te, una trentina di “universitari” delle
sedi di Colleferro, Segni e Artena,
accompagnati dal Presidente Prof.
Gagliarducci, dal Vicepresidente Dott.
Torti, dal Direttore dei corsi dott.
Bianchi, hanno visitato le Catacombe
di Priscilla. La visita è stata precedu-
ta il da una lezione propedeutica
svolta nella sede di Artena dal nostro
concittadino Vittorio Begliuti, esperto
e studioso della materia, che ha poi
in loco fatto un rapido excursus sulle
origini e sulla storia dei cimiteri cri-
stiani, dell’origine dell’arte paleocri-
stiana e dell’epigrafia cimiteriale. Al
termine della emozionante visita, che
per molti è stata la scoperta di un
mondo particolare, non solo un’e-
sperienza religiosa utile a far com-
prendere meglio l’arte, la cultura e la
spiritualità della prima civiltà cristia-
na, la giornata è proseguita con la
visita della Città dei Ragazzi in via
della Pisana. Il complesso, fondato
da Mons. Carrol Abbing nel 1953, ha
tuttora lo scopo di accogliere adole-
scenti di ogni età e nazionalità, di
curarne la crescita, l’educazione e la
formazione professionale, con l’obiet-
tivo che ognuno dei giovani acquisi-
sca senso civico di responsabilità, di
autodeterminazione e di autogover-
no per un proficuo inserimento nella
società. La Città con strade, piazze,
abitazioni e servizi si estende su una
vasta area tra ulivi e vigneti ed è for-
nita, per il raggiungimento degli
obiettivi prefissati, di sala per
l’Assemblea cittadina - con tanto di
sindaco e assessori -, di Questura, di
Banca, di Chiesa, di laboratori artisti-
co-professionali, di officina meccani-
ca e di centro sportivo. Una bella
esperienza che ha arricchito senz’al-
tro la mente e il cuore degli “univer-
sitari”. La giornata si è poi conclusa
con la visita all’Archivio-Museo
Storico di Fiume. Questa è stata
un’opportunità significativa per tutti
per conoscere, e ricordare, attraverso
cimeli, stampe, riproduzioni e un
documentario, quello che avvenne
tra il 1943 e il 1945: il massacro di
migliaia di italiani alle foibe ad opera
dei partigiani di Tito e l’esodo giulia-
no-dalmata di circa 350.000 italiani
dalle loro terre, passate all’ex
Jugoslavia titina, per sottrarsi alla
repressione etnica. Questa giornata
è stata una dei mattoni posti per la
realizzazione della casa dell’Unitre
che ha come fine non quello di
“acculturare” i cittadini, di fornire loro
un “pezzo di carta”, ma di fare
Cultura con la C maiuscola, di dare
loro gli spunti per meditare e gli input
per accrescere le proprie conoscen-
ze. Non rimarrà certamente unica,
come annunciato dallo stesso
Presidente Prof. Gagliarducci. Ci
saranno altre interessanti novità per il
prossimo futuro. L’esperienza è stata
esaltante per gli “universitari” di que-
sto corso 2010. Per il prossimo anno,
sono tutti di questo avviso, la parte-
cipazione al Corso dei cittadini arte-
nesi sarà ancora più numerosa. Il
9.4, poi, nella sede di Artena ci sono
stati un momento di riflessione e
commenti sulla visita alle catacombe
che hanno avuto come….guida sem-
pre Begliuti.
VIBE
l’Altrartena
SABATO 17 APRILE
Pannelli fotovoltaici: lunga polemica elettorale. Istruzioni per l’uso
8 www.scuderiequirinale.it
Tante volte l’immaginario collettivo è
stato attratto da foto e da filmati che
mostravano sonde spaziali e satelliti
artificiali che si rifornivano di energia
solare attraverso delle lunghe “ali“
rettangolari che permettevano loro
di alimentare tutte le apparecchiature
di bordo per poter restare in contat-
to con vari centri spaziali terrestri sia
per la trasmissione di immagini da
pianeti in esplorazione sia di segnali
radiotelevisivi. Queste ali rettangolari
altro non erano che pannelli fotovol-
taici i quali trasformavano la luce del
sole in energia elettrica. Il termine
fotovoltaico é composto dalla parola
greca phos (=luce) e Volt (=unitá di
misura della tensione elettrica).
Naturalmente il vantaggio principale
di questi sistemi è nell' utilizzo di una
fonte energetica inesauribile , gratuita
,pulita e a disposizione di tutti e cioè
la luce del sole. Qualche anno fa si
cominciò a parlare del buco dell’ozono
e degli effetti catastrofici che si sareb-
bero avuti sul nostro pianeta , a
cominciare dal cosiddetto effetto
serra,se non si fossero presi impegni ,
da parte di tutte le Nazioni , per ridur-
re l’inquinamento atmosferico che
stava provocando la progressiva dimi-
nuzione dello strato di ozono che ha
come funzione anche quella di bloc-
care le radiazioni solari dannose ed in
particolare le particelle gamma
responsabili principali del melanoma (
tumore della pelle). Uno degli agenti
responsabili dell’effetto serra è l’ ani-
Da visitare
Dallo scorso 20 febbraio è stata
aperta, alle Scuderie del
Quirinale di Roma, la mostra sul
celebratissimo genio lombardo:
Michelangelo Merisi, più comune-
mente conosciuto come
Caravaggio, vissuto a cavallo tra
la fine del 1500 e l’inizio del
1600. La mostra, che sarà fruibi-
le fino al 13 giugno 2010, è tra le
più “gettonate” nell’ottica artisti-
ca romana, e consente di ammi-
rare il maggior numero di opere
autografe del Merisi, provenienti
persino dagli Stati Uniti.
La mostra, ideata da Claudio
Strinati, e curata da Rossella
Vodret e Francesco Buranelli, è
stata allestita in due piani all’in-
terno delle scuderie del
Quirinale. Entrando, subito
davanti agli occhi, ci appare la
“Canestra di frutta”
LA GIOIELLERIA DI CORI AMLETO NELLO STILE CHE OGGI SI DISTINGUE
VIVERE IL PAESE
dride carbonica, conosciuta anche
come CO2. La necessità di abbattere
sempre di più la quantità di CO2 è
diventata fondamentale per le sorti
del nostro pianeta anche in funzione
della crescente deforestazione in atto
sul pianeta stesso sia per mano del-
l’uomo che per l’effetto serra sopra-
detto. Si è infatti creato uno scon-
quasso dell’eco sistema ambientale in
quanto ad un aumento della quantità
di CO2 è corrisposta una drammatica
diminuzione delle grandi foreste che
fino a pochi anni fa rappresentavano il
polmone verde della terra. Una delle
cause di maggior aumento della CO2
è la crescente necessità di produzione
di energia elettrica per soddisfare i
bisogni sempre maggiori delle nazioni
più industrializzate o in via di crescita
esponenziale , come per esempio la
Cina. Da qui la necessità di puntare ,
a livello mondiale , su fonti energeti-
che pulite e rinnovabili , associando-
le anche ad una seria politica di
risparmio energetico e di razionalizza-
zione dei consumi, per poter ridurre
gli effetti nocivi sull’ ecosistema pro-
dotti dalla CO2. Da queste necessità
nacque il famoso Protocollo di Kyoto.
L’Italia nell’aderire al protocollo di
Kyoto ha inizialmente sancito questa
adesione con una delibera CIPE del
19 novembre 1998 «Linee guida per
le politiche e misure nazionali di ridu-
zione delle emissioni di gas serra»
Il Caravaggio alle scuderie del Quirinale
dove sono stati stabiliti gli obiettivi
nazionali di riduzione delle emissioni
dell’Ambrosiana di Milano, lucen-
te e preziosa propria di quel cro-
matismo lombardo- veneto pro-
veniente dal Peterzano, maestro
del Merisi, a sua volta allievo di
Tiziano, e che risale alla fine del-
l’apprendistato milanese dell’arti-
sta presso la bottega del suo
maestro. Man mano che si cam-
mina per il primo piano della
mostra ci si imbatte in altre opere
del periodo milanese, come il
“Bacco” degli Uffizi (Firenze,
1590 circa), il “Ragazzo con
canestra di frutta” della Galleria
Borghese di Roma ( 1593-’94), il
“Bacchino malato”, sempre con-
servato nella Galleria Borghese.
Queste opere rappresentano il
primissimo periodo della forma-
zione dell’artista, e sono caratte-
rizzate dalla luce e dai colori; con
la venuta del Merisi a Roma
Gioielleria Di Cori Amleto
Via Antonio Gramsci, 160 - 00031 Artena (Roma) - tel./fax 069515743
www.amletodicori.com - info@amletodicori.com
QUALITA’ E STILE ITALIANO DAL 1970
“Il lusso che prende vita dall’accostamento audace di materiali preziosi
dalla purezza del design e dalla cura maniacale del particolare”
di gas serra al 2008-2012. Le Regioni
(a loro volta) disciplinano gli interven-
ti volti a valorizzare le fonti rinnovabi-
li, assicurando il coordinamento terri-
toriale degli interventi, l' integrazione
del fattore energetico nelle politiche
settoriali e favorendo il concorso degli
Enti locali e dei soggetti pubblici e pri-
vati nella definizione ed attuazione
delle strategie di intervento. Tra le
varie iniziative un ruolo importante lo
ha rivestito la scelta di promuovere la
diffusione per la produzione di energia
elettrica tramite i pannelli fotovoltaici
aiutando coloro i quali installano tali
impianti con varie forme di contributi ,
il più importante dei quali è costituito
dal pagamento dell’energia prodotta
dall’impianto da parte dello Stato tra-
mite il GSE , che è l’organo predispo-
sto a certificare la corretta realizzazio-
ne degli impianti stessi e la loro con-
nessione alla rete elettrica nazionale.
Ci sono altri benefici economici , diret-
ti ed indiretti, e quello che inteessa di
più l’utenza privata è quello denomi-
nato “ Scambio sul posto” per mezzo
del quale la corrente prodotta dall’im-
pianto fotovoltaico può essere utiliz-
zata per le proprie necessità e quella
che eventualmente avanza viene a
sua volta pagata , con un meccanismo
di compensazione, sempre da parte
del GSE,su base di conguaglio annuo.
Ciò sta a significare che la persona
che ha un impianto fotovoltaico instal-
lato o sul tetto di casa o sul tetto del
garage oppure sul tetto di una pensi-
lina/gazebo riceve contributi suffi-
cientemente remunerativi che gli per-
avverrà un profondo cambiamen-
to nei temi e nei “colori” dell’arti-
sta: da temi prettamente pagani,
a temi profondamente religiosi;
da una lucentezza cromatica ad
un’oscurità, che verrà definita dal
Bellori, celebre biografo di
Caravaggio con una frase, che
sarà fondamentale per spiegare
tutta la “poetica” del Merisi: <<
ingagliardire gli oscuri >>, è
questo il procedimento che
Caravaggio compie non appena
arriva a Roma, e comincia a lavo-
rare alle prime commissioni pub-
bliche, come la “Cappella
Contarelli” nella Chiesa di San
Luigi dei francesi, in cui si posso-
no ammirare celebri tele come la
“Conversione di San Matteo”,
“San Matteo e l’angelo”, il
“Martirio di San Matteo”; e come
la “Cappella Cerasi” nella Chiesa
mettono di ripagarsi senza patemi
d’animo l’impianto realizzato,anzi
guadagnandoci circa il 20% di inte-
resse annuo sul capitale investito , e
in più di risparmiare una cifra annua
,sul consumo di corrente,che va da
600 euro a 1000 euro. Come scritto in
precedenza la tecnologia fotovoltaica
venne sviluppata per i primi satelliti e
grazie al costante sviluppo di celle
solari al silicio ad alto rendimento i
vantaggi furono subito evidenti: ine-
sauribilità della fonte d' energia (il
sole), nessuna produzione di scorie
(gas combusti, residui, ecc.), assoluta
assenza di necessità di manutenzione
dei componenti , alta affidabilità gra-
zie all' assenza di parti in movimento.
Il funzionamento di una cella fotovol-
taica é estremamente semplice: la
luce del sole irradia la cella e produce
una tensione elettrica nei cristalli di
silicio che può essere prelevata dalla
superficie attraverso degli elettrodi e
si produce così corrente elettrica. Una
cella standard (10x10cm), in caso di
pieno irradiamento solare, fornisce
una tensione di ca. 0,5V e una cor-
rente di ca. 3A, vale a dire una poten-
za di ca. 1,5W. Per aumentare la
potenza le singole celle vengono
assemblate a formare i cosiddetti
moduli. Il modulo fotovoltaico è il
componente elementare dei sistemi
fotovoltaici ed è ottenuto dalla con-
nessione elettrica in serie di più celle
in silicio cristallino. I moduli fotovoltai-
ci più comuni sono costituiti da 36
celle connesse in serie, assemblate fra
uno strato superiore di vetro ed uno
di Santa Maria del Popolo, in cui
è possibile ammirare la
“Crocifissione di San Pietro”, e la
“Conversione di Saulo” nella ver-
sione definitiva. La prima versio-
ne della “Conversione di Saulo”,
scartata all’epoca dai committen-
ti, è fruibile nella mostra. Sempre
al primo piano si trovano altre
meravigliose opere, come “I
musici”, e il “Suonatore di liuto”,
oggi conservati rispettivamente a
New York e a San Pietroburgo,
come “I bari”, conservati in
Texas, e la “Buona ventura” del
Louvre. Queste due coppie di
opere, note per due tematiche:
quella musicale, e quella dell’in-
ganno. Della “Buona ventura”
esistono due versioni, quella del
Louvre, fruibile alla mostra, e
quella dei Musei Capitolini di
Roma. Sempre al primo piano
IDEE SULL’ARGOMENTO
www.ipannellifotovoltaici.com
strato inferiore di materiale plastico e
racchiuse da una cornice di alluminio.
Nella parte posteriore del modulo è
collocata una scatola di giunzione in
cui vengono alloggiati i diodi di by-
pass ed i contatti elettrici. Il modulo
fotovoltaico ha una dimensione di
circa mezzo metro quadro e produce
40 - 50 Watt di potenza. Un pannello
solare di nuova generazione è al silicio
monocristallino con celle ad alta effi-
cienza. I dispositivi fotovoltaici sono
usati anche per altre diverse applica-
zioni: segnali stradali, radio, applica-
appare maestosa la “Deposizione
nel sepolcro” della Pinacoteca
Vaticana, che rimanda, alla
“Pietà” di Michelangelo, in cui
Cristo sembra cullato dalla
Vergine. Proprio di fronte a que-
st’opera si chiude la prima parte
della mostra, che sembra lasciare
lo spettatore con un senso di pic-
colezza davanti all’immensità
della sacra rappresentazione.
Nel secondo piano della mostra
sono raccolti altri importanti
dipinti del Merisi, a partire dall’
“Amor vincitore”, cui motto fon-
damentale è: “Amor vincit
omnia” (l’Amore vince tutto), e in
cui l’oscurità dello sfondo mostra
ancor più la figura perfetta di un
cherubino alato. Proseguendo si
incontrano altri celeberrimi dipin-
ti come “Il sacrificio di Isacco”,
come “David con la testa di
zioni per telecomunicazioni, illumina-
zione per zone agricole e rifugi di
montagna, ect. Un’ultima curiosità
riguarda la superficie necessaria per
avere una produzione di circa 1 kwatt
e cioè occorre avere un pannello di
circa 8m quadrati per ogni Kwatt di
energia prodotta. Per le esigenze
familiari la stima è quella di avere un
impianto da 3 Kwatt ossia una super-
ficie di circa 24 m quadri esposta a
sud/sud-ovest che sia o un tetto,un
terrazzo, oppure anche un piccolo
appezzamento di terreno (
giardino,prato ect ) vicino l’abitazione
o vicino un contatore dell’Enel. Per
tutto il resto ci pensa madre natura
attraverso la luce del sole.
Vito Notarfonso
Golia” (il volto di Golia è l’autori-
tratto dell’artista), come le due
versioni della “Cena in Emmaus”,
di Londra, e di Milano, come
“Giuditta e Oloferne” della
Galleria nazionale di arte antica
di palazzo Barberini a Roma, in
cui la scena della testa di
Oloferne, mozzata da Giuditta, è
emblematica proprio per il volto
dei due protagonisti: l’orrore e gli
occhi sbarrati sul viso di
Oloferne, la fronte corrucciata e
una smorfia dipinte sul viso di
Giuditta, che ancor più mettono
in luce la bravura del Merisi nel
dipingere i volti, una tecnica
eccezionale. La mostra si conclu-
de con l’ “Annunciazione”.
Oltre alla mostra, per gli appas-
sionati, si segnalano altre opere
del Merisi presenti a Roma: dalle
due cappelle di San Luigi dei
francesi, e di Santa Maria del
Popolo, alla “Madonna dei pelle-
grini” nella Chiesa di
Sant’Agostino.
Il prezzo del biglietto per la
mostra è di 10, 00 euro intero,
7,50 euro ridotto. Gli orari sono:
da lunedì a giovedì dalle 9: 30
alle 20: 00, venerdì 9:30 - 23:00,
sabato 9:00 – 23: 00, domenica
9: 00 – 22: 00. Buona visita, non
ve ne pentirete!
Maria Grazia Michelangeli
Paola Petriglia
340 6274301
l’Altrartena IDEE SULL’ARGOMENTO
SABATO 17 APRILE
VIVERE IL PAESE www.circolodidatticoartena.it

Michelangeli:”Basta con le emergenze ora la pianificazione”

9

Primo corso
di formazione
per datori
Intervista alla dirigente della scuola elementare “De Gasperi” di Artena di lavoro
“La collaborazione esemplare fra diri-
Incontriamo la dirigente scolasti-
ca del circolo didattico artenese

genza, corpo insegnati e alunni ha

nel suo ufficio. Un luogo piccolo
ma accogliente, arredato con la
grazia che contraddistingue la
professoressa Daniela
Michelangeli, al terzo anno da
dirigente nella scuola di Artena.
Con lei il giornale ha avuto molte
collaborazioni, ma non aveva mai
proposto una sua intervista. Ci è
sembrato doveroso farlo adesso
che conosce il tessuto sociale di
Artena, in certo qual modo
facendone parte. “Certo che mi
sento anche un po' artenese –
dice – vado via la mattina da
casa e torno nel tardo pomerig-
gio, passando sicuramente più
tempo ad Artena che nella mia
città; questo ormai da tre anni.
Credo di conoscere quasi perfet-
tamente l’ambiente di Artena e
debbo dire che mi sento fiera e
orgogliosa di farne parte”
Trenta anni fa, quando un ragaz-
zo di Artena andava a frequenta-
re le scuole superiori; partiva con
uno svantaggio: si diceva, infatti,
che chi usciva dalle scuole di
Artena, non aveva la dovuta pre-
parazione. Credo che questa
diceria sia ormai sfatata, ma ne
vorremmo conferma da Lei.
“Io credo che questa diceria - ha
iniziato Daniela Michelangeli – sia
del tutto da sfatare; anzi, le dirò
di più, sono certa che non sia mai
stato così. E’ innegabile che in
ambienti più ricchi di Artena,
dove c'è un grosso investimento
economico e di risorse umane
nella scuola, dove l'istituzione
scolastica ha un ruolo centrale, il
processo formativo degli alunni
risulti facilitato. pensi soltanto
all'investimento di energie impie-
gate dalla mia scuola, in questi
anni, per la risoluzione di alcuni
serenità, o per meglio dire, l'e-
quilibrio psico-affettivo. Viviamo,
infatti, in un periodo storico dove
la famiglia è in evidente crisi,
dove i ragazzi faticano ad avere
punti di riferimento stabili e
modelli positivi da seguire. Tutto
ciò si riflette in maniera negativa
nel processo d'apprendimento”.
La scuola che Lei dirige è una
scuola moderna, dinamica, sem-
pre in divenire, dove alunni e
insegnanti sono impegnati in una
crescita continua, gli uni nel pro-
fitto, gli altri nelle competenze e
nella qualità. Questo grazie a
progetti continui a cui la sua
scuola aderisce, e che sono indi-
rizzati verso ogni tipo di argo-
mento. E’ stata una scelta corag-
La
Professores
sa Daniela
Michelange
li, da tre
anni diret-
trice della
“De
Gasperi”
gere la grande capacità e la
grande qualità dell’intero corpo
insegnante che dirigo. E’ chiaro
che i progetti e le scelti illumi-
nanti, come le chiama lei, arriva-
no grazie soprattutto alle motiva-
zioni e ai desideri dei miei inse-
gnanti, che in riferimento alle
attività progettuali non si tirano
mai indietro e sanno stimolare al
meglio gli alunni che partecipa-
no. Ecco, questa scelta, obbliga-
ta per certi versi dal POF (piano
di offerta formativo), qui ad
Artena è meglio perseguita e
meglio realizzata perché la colla-
borazione fra dirigenza, corpo
insegnate e alunni è attuata in
maniera esemplare. Tutti lavoria-
come fine la crescita sociale, morale,
culturale di questi ultimi”
mo per un fine comune: la cre-
scita culturale, intellettiva, socia-
le e morale degli alunni”
Come è possibile fare andare di
pari passo motivazioni e compe-
tenze moderne e innovative, con
strumenti (intendiamo banchi,
sedie, suppellettili, materiale,
vetri, caldaie, tubi, ecc) invece
molto vecchi, obsoleti. Quanta
collaborazione le da il Comune?
“Mi sembra che con questa
domanda – ha continuato
Michelangeli – lei ha colpito in
pieno il nocciolo della questione.
Sono due anni, infatti, che que-
sto istituto non riceve finanzia-
menti per il funzionamento da
parte del Ministero. Ha ricevuto
da parte della vecchia ammini-
strazione comunale un contributo
minimo. Tuttavia debbo aggiun-
gere che nell’ultimo periodo del-
l’amministrazione sono stati fatti
passi in avanti nel versante della
sicurezza scolastica, attraverso il
rifacimento della palestra, la
sostituzione della centrale termi-
ca, della messa in sicurezza di
tutti i vetri del plesso centrale e
tanti altri lavori molto importanti
per i plessi di Ponte del Colle,
Maiotini e Santa Croce. Spero
che con la nuova amministrazio-
ne, appena insediatasi, si riesca
finalmente ad effettuare un salto
di qualità, passando dalla gestio-
ne delle emergenze alla pianifica-
zione delle attività”.
Una domanda che ci sta partico-
larmente a cuore. Come è stata
l’integrazione fra bambini artene-
si e bambini di altre nazioni?
“Questo aspetto mi rende parti-
colarmente orgogliosa, perché la
scuola che dirigo ha un successo
nell’integrazione, specialmente
nelle sedi di Municipio e Santa
Croce, dove gli studenti stranieri
sono molti. La loro presenza così
numerosa è servita all’arricchi-
mento culturale e grazie alla
grande capacità di progettazione,
come vi dicevo prima, delle
nostre insegnanti, l’integrazione
non ha mai influito negativamen-
te sull’andamento scolastico
didattico. Non ho mai avuto un
problema, anzi, a dire il vero, gli
alunni stranieri dimostrano una
grande motivazione all'apprendi-
mento, forse perché individuano
nell'istruzione una possibilità per
emergere nella vita. Insomma,
credo che la nostra scuola sia un
esempio dell’interculturalità e la
presenza così grande di alunni
non italiani sta diventano una
risorsa più che un problema. Il
futuro di questo paese – conclu-
de la dirigente scolastica – sono i
bambini da qualsiasi parte essi
provengano. E’ da loro, senza
alcuna distinzione, che ci aspet-
tiamo il salto di qualità”.
va
A Febbraio scorso, si è svolto
presso i locali della scuola “Alcide
De Gasperi” di Artena, il corso di
RSPP per datori di lavoro, sotto
l’alto patrocinio, della
Confindustria di Frosinone.
Presenti un nutrito gruppo di
datori di lavoro, interessati alla
formazione in merito alla salute e
sicurezza nelle loro aziende, delle
quali sono titolari. E’ stato il
primo corso tenuto nella nostra
città, segno che l’importanza del-
l’argomento sicurezza inizia a far
breccia nelle responsabilità di
ogni datore di lavoro, riguardo
alle loro imprese e ai lavoratori
addetti. Alla luce dell’illustre
patrocinio, di Confindustria,
seguiranno ancora altri corsi
simili. Presenti i docenti:
Adalberto Cippitelli, la Simona
Cellitti, e il nostro concittadino,
David De Angelis, a cui va la
nostra stima, avendo scelto il
nostro paese per lo svolgimento
del primo corso e un augurio per
un futuro pieno di risultati miglio-
ri e traguardi di tutto rispetto e
importanza. Un ringraziamento
particolare è dedicato alla Gentile
Dott.ssaMichelangeli, direttrice
dell’istituto ADe Gasperi per la
concessione delle aule e un rin-
graziamento doveroso all’asses-
sore Angelini, che si è subito
messo a disposizione per la
buona riuscita dello stesso.

Scuola. Musicall e cartoni: Cavolo...che frutta!

problemi inerenti la sicurezza
degli edifici scolastici; energie
che potevano essere investite in
altri settori, più rispondenti alle
finalità dell'istituzione Scuola.
Tuttavia, per tornare alle scuole
di serie a o b, ritengo che il pro-
cesso d'apprendimento ed il suc-
cesso formativo siano il risultato
di un insieme di fattori, non solo
sociali ed economici, ma anche
familiari, personali, genetici, rela-
giosa e illuminante, che forse
fanno tutte le altre scuole, ma
che ad Artena sembra essere
perseguita al meglio (non è una
domanda ma una osservazione
che merita una Sua riflessione).
“Per quanto riguarda i progetti
ritengo di essere in accordo con
lei, sulla validità e sull' importan-
za culturale e scolastica degli
stessi. Tra l’altro, la nostra scuo-
la ha sempre usufruito degli Enti
Il giorno 19 marzo scorso è stato presentato dalle
classi terza del plesso elementare De Gasperi, nella
sale del Palazzaccio il musicall “Cavolo…che frutta!”,
prodotto finale scaturito dal lavoro di due progetti
“Comunicazione alimentare e Pupi e pupazzi”.
Quest’ultimo ha avuto come finalità la realizzazione
di un cortometraggio animato, scritto, doppiato e
disegnato dagli stessi bambini che sono diventati
stato ideato dall’insegnante Anna Boccardelli, con la
collaborazione delle colleghe: Anna Candela, Emma
De Angelis, Franca Dalmasso, Piera Donnini,
Stefania Proietti, Donatella Risi, Claudia Tora, Laura
Turriziani. Si ringraziano tutti i genitori per la loro
disponibilità e Francesca Pisatri con l’associazione
sportiva “Caoss” per le coreografie. La truccatrice
Lucia Cerocchi. Ringraziamo anche tutti gli sponsor

Z
zionali, motivazionali.
Personalmente, lei sa che ho
lavorato per tanti anni come psi-
cologa, ritengo determinante ai
fini del successo scolastico la
territoriali che hanno in varia
misura co ntribuito alla valorizza-
zione e alla realizzazione delle
attività progettuali da noi orga-
nizzate. A questo si deve aggiun-
protagonisti del video che ha fatto da sigla allo spet-
tacolo e che ha avuto una risonanza non indifferen-
te da parte del pubblico. Gli alunni sono stati a dir
poco superlativi sopra il palco: sono diventati attori,
cantanti e ballerini capaci e simpatici. Il progetto è
che hanno dato la possibilità : Snack Bar dei F.lli
Bianchi Vittorio e Marco; Buffetti di Valeri Santina,
Tipolitografia TG, Doel tutto per le feste, Futura
Costruzioni, Caoss associazione sportiva

eta costruzioni s.r.l.

ANDONADI
VENDE APPARTAMENTI
“Non Solo Intimo”
di Zandonadi
Elettropoint
PUNTO WIND
s.r.l.
Attivazione SKY
in ARTENA, P.zza Galileo Galilei, n. 1 Liste di nozze - Elettrodomestici
tel. 06 9515012 TV led - plasma - HI FI -
Vendite rateali.
Navigatori satellitari Finanziamenti anche senza busta paga
Sponsor ufficiale dell’ARTENA CALCIO A 5
00031 Artena - Via Fleming, 123 - Fax/Tel. 06.9516010
l’Altrartena
SABATO 17 APRILE
Per tutti siamo
10
stati il “paese
maledetto”
Il mondo ci conosceva per un triste primato: il maggior
tasso di criminalità fra i paesi di tutta Europa
Prosegue la nostra rubrica dedicata alla storia del nostro paese. Dopo aver parlato del dopoguerra e
delle successive elezioni amministrative (novembre 2010); della vicenda e della storia di Pietro Acciarito
(gennaio 2010), nostro concittadino attentatore alla vite del re Umberto, e delle prime lotte dei conta-
dini artenesi contro i padroni e le prebende parrocchiali (febbraio 2010). In questo numero scriviamo
perchè la nostra città ha raggiunto la cronaca nera alla fine del XIX secolo, ed è diventato il paese dei
briganti.
di Vittorio Aimati
Secondo le cronache dell’ottocento
ad Artena, già Montefortino, i brigan-
ti non c’erano. Può sembrare strano
in un paese dove si è perpetuato il
detto “pianti i fagioli, nascono i bri-
ganti”; ma la realtà era proprio que-
sta: il fenomeno del brigantaggio così
come inteso nello specifico significato
del termine non era riconosciuto ad
Artena. Era talmente poca la conside-
razione del luogo che, secondo le
autorità e i giornali, i briganti ad
Artena erano delinquenti; e invece di
una protesta sociale, generata dalla
miseria a da forti squilibri sociali, ad
Artena il crimine era endemico, pre-
sente nel DNA degli artenesi, che
erano delle belve e che uccidevano
solo per il gusto di farlo.
Questa considerazione così triste e
maledetta, Montefortino se l’era gua-
dagnata nel 1557, quando l’unica
colpa degli antichi abitanti, fu quella
di rimanere fedeli al loro padrone
rappresentato dalla famiglia Colonna
. Artena li avesse avuti) la cifra rag-
Nella guerra di Campagna che cinvol-
se le truppe pontificie di Paolo IV e le
guarnigioni del Regno di Napoli,
Montefortino era come un fuscello
facile da sradicare, almeno fino a
quando la famiglia Colonna non deci-
se di farlo diventare l’inespugnabile
fortezza dell’intera provincia di
Campagna.
Il Papà accusò la città di tradimento.
La scomunicò e vietò ai sacerdoti di
officiare la Messa. Poi, per nulla sod-
disfatto, la fece incendiare, radere al
suolo, arare e seminare i sale, come
a dire “qui non deve crescere più
nulla”!. Quindi emanò un editto che
fu una vera e propria condanna a
morte per i cittadini di Artena (allora
Montefortino), che descrisse come
ladri, assassini, grassatori, traditori,
“...notori ribelli che sia lecito ad ogni
persona senza pena de offenderli”
(vedi il libro di Vittorio Aimati Arato e
seminato col Sale, Artena 2002).
La triste fama degli uomini di
Montefortino, grazie a quel bando
papale, travalicò ben presto i confini
del Regno Pontificio, e immediata-
mente Montefortino divenne, per la
gretta opinione pubblica dell’epoca,
un covo di assassini, ladri e delin-
quenti: un marchio che si portò dietro
per lungo tempo, e che venne avva-
lorato con alcuni malaugurati episodi
che ebbero interpreti principali uomi-
ni e donne di Montefortino, che intan-
to era diventato Artena. Tra le popo-
lazioni vicine si perpetuò, quindi, l'i-
dea che Montefortino/Artena fosse la
patria dei briganti, anche se nella
realtà non diede i natali ad alcuno dei
briganti noti che nel settecento ed
ottocento infestarono la Campagna
Romana.
L'idea, poi, ebbe una successiva con-
ferma attraverso la pubblicazione, nel
1890, di un libro scritto da Scipio
Sighele , ed intitolato “Artena un
paese di delinquenti nat i" che ali-
mentò un modo di pensare dell'epoca
e consacrò Artena e gli artenesi a
popolo di briganti; tant'è che il detto
Montefortino, ogni abitante un assas-
sino; venne sostituito da Artena pian-
ti i fagioli e nascono i briganti.
In questo modo di pensare così gret-
to e di considerare prima
Montefortino e dopo Artena, s'inseri-
scono proprio gli artenesi, che, a dire
il vero, nulla fecero per scongiurarsi
STORIE & PERSONE
una così triste nomea.
Anzi, i loro comportamenti, crediamo,
alimentassero, questa volta non a
torto, certi giudizi negativi messi in
risalto anche e soprattutto dalla
stampa dell'epoca.
Il libro di Sighele, partendo da uno
studio minuto e coscienzioso, fatto
fino ad all'ora per le sole regioni di
Sicilia e del Napoletano, cercò di
prendere in esame i dati sulla crimi-
nalità della Provincia di Roma dal
1875 al 1888. Da questo studio, lo
psicologo torinese si accorse del pic-
colo paesello di Artena e lo definì
"un'oasi selvaggia in mezzo ad una
popolazione civile, e il numero straor-
dinario dei suoi reati, parrebbe inve-
rosimile e resterebbe inspiegabile, se
non si ricorresse alla legge d'eredita-
rietà…" .
In effetti, la storia criminale del paese
appare evidentemente da record. Dal
1853 al 1872 si consumarono 42 omi-
cidi. Una cifra spaventosamente alta,
che se viene proiettata per ogni cen-
tomila abitanti (presupponendo
giungerebbe l'assurda media annuale
di 52,50 omicidi; in assoluto la più
Gli artenesi al processo di Frosinone per l’omicidio di Vincenzo Campi ed Edoardo Colanicchia, i padroni della Cava. E’ il 6 luglio 1890.
Nella prima gabbia la famiglia Pomponi; nella seconda i Valeri, nella terza gli altri imputati. Furono condannati ben 31 artenesi per il reato della delinquenza
di associazione a delinquere. Ad Artena era in vigore una vera e propria associazione camorrista, guidata da Pasquale Villani.
alta d'Europa.
Anche il Marocco rievocò il tempera-
mento animoso ed irascibile dei mon-
tefortinesi affermando che "in questo
paese conviene reggersi ben in piedi
perché a primo sguardo si ravvisa un
fare deciso e sostenuto, anzi negli
uomini vi sono fisionomie in tal modo
marcate, che fanno qualche impres-
sione allo straniero".
La stampa, come detto in preceden-
za, non era meno tenera.
La Tribuna del 29 settembre 1888, a
proposito di un ennesimo fatto di
sangue, scrisse:
"Il crimine in questo sciagurato pae-
sello della provincia romana, non è
un caso isolato, uno scatto d'ira, un
desiderio violento di vendetta imme-
diata e personale come in molti casi
era per il brigantaggio calabrese. No;
in Artena il crimine è nell'aria, nel-
l'ambiente, nella tradizione. Si è
assassini o si è complici. O si ammaz-
za o si tace per paura. Le inchieste
giudiziarie si spuntano di fronte all'o- un certo Moca Giuseppe, non sulla
stinato silenzio di tutti. Uno è ammaz-
zato nessuno parla, nessuno sa nulla,
nessuno ha visto niente. C'è una tri-
ste solidarietà nel delitto, o per mal-
vagità o per paura. Il gioco preferito
lassù dai bambini che altrove si diver-
tono a mosca cieca, è questo: gli uni
fanno i briganti gli altri fanno le vitti- dolorose non è conosciuta", quindi,
me, e simulano attacchi, uccisioni,
grassazioni, attentati. E' difficile tro- be gli atti criminosi La realtà era però
vare un sindaco perché ben pochi
hanno la fedina penale netta. E quan-
do lo trovi, l'ammazzano. Di fronte a
questi atti, a questa ferocia che è nel-
l'aria e nei costumi, a questa mania
sanguinaria che afferra i bambini già
da piccoli e non li lascia fino a che
invecchiano, ci si sente costretti a
La storia non va mai
disconosciuta ne
rinnegata. Tra le
cause: miseria, ingiu-
stizie, angherie, pre-
potenze dei padroni;
non certo l’eredita-
rietà.
chiederci se non aveva ragione Carlo
VIII che fece radere al suolo Artena,
la città maledetta; se non aveva
ragione quel Papa, che, ricostruita,
né ordinò nuovamente lo sterminio. E
ci si chiede se di fronte ad una popo-
lazione così fatta, che riceve a
schioppettate nella schiena quelli che
le portano lavoro, che crea ostacolo
alla giustizia perché non compia il suo
dovere, non sia il caso di misure
eccezionali, la civiltà a nulla ha
approdato. Lamentiamoci oggi che,
dopo 18 anni di libertà, di rigenera-
zione della regione romana, si abbia
ancora tale vergogna alle porte di
Roma" .
La stampa amplificava ed esagerava
e l'Amministrazione comunale rettifi-
cava, dando i dati certi che dicevano,
invece, che dal 1880 al 1890 "delle
grassazioni ne avvennero tre, e di
omicidi di pastori non se ne conosce
alcun altro ad eccezione di quello di
pubblica piazza, ma nel bosco e di
notte" . Tutti riconducevano la triste
fama di Artena a quei lontani giorni
del 1557, a quel bando ritenuto, a
torto, un marchio che calzava alla
perfezione con l'indole degli artenesi,
Nella tre foto: a sin. Francesco Valeri; a destra Domenico Valeri, cugini. Al centro Augusto Bucci
il primo a parlare di “paranza” camorrista ad Artena. Tutti e tre arrestati per associazione a
delinquere
e che alimentava, di concerto a quan-
to pubblicato dal Sighele, motivazioni
prettamente ereditarie.
Secondo Sighele, "in Artena il mestie-
re del delinquente ha messo radice e
si allarga…. È un fenomico endemico
e contagioso, in un paese dove la
miseria nelle sue forme anche meno
secondo Sighele, non giustifichereb-
ben altra cosa. Artena era un agglo-
merato di case addossate, ammontic-
chiate, sovrapposte addirittura le une
alle altre, La città era senza sole per
oltre sei mesi, senza fogne, senza
acqua, con sporcizia e letamai ovun-
que, con strade ripide e rovinate,
senza alcuna scuola, senza negozi. In
tutto il paese vi
erano appena quat-
tro pizzicherie.
L'ufficio postale era
collocato in una
unica camera in via
di Crognaleto, e
all'interno dello stes-
so unico vano vi era
anche lo spaccio di
sale e tabacchi. I
macellai erano due. I
proprietari erano i
fratelli Cesare ed
Augusto Massimei,
quest'ultimo, tra l'al-
tro, a conferma della
povertà della popola-
zione, che non aveva
i soldi per acquistare la carne, fu can-
cellato dall'elenco dei commercianti
per insufficienza di reddito. Stessa
sorte toccò ai titolari del negozio di
cereali. Inoltre, quasi tutto il territorio "…quell'apparente ferocia, adunque,
artenese - circa 6000 ettari - era sog-
getto agli usi civici, un istituto che
portava ad uno stato di permanente
litigiosità tra contadini e pastori,
entrambi angariati dai boattieri e
dagli affittuari, prepotenti e cinici,
che strumentalizzavano questa lotta
fra poveri per arricchirsi imponendo
ricatti di ogni genere. Questo assetto
dei rapporti sociali alimentò la crimi-
nalità: Quindi non era la natura di per
se degli artenesi ad addensare su di
Artena il più alto indice di criminalità,
semmai era questa natura forgiatasi,
però, a contatto di determinati rap-
porti di produzione. L'odio tra pastori
e contadini - che di questa criminali-
tà era per così dire l'anima - era
attizzato dai boattieri e dai proprieta-
ri, che emarginavano ora gli uni ora
gli altri; lasciandoli o senza terra o
senza gregge, alimentando, quindi, il
banditismo locale o a danno del fore-
stiero, che passando per Artena cor-
reva il rischio di perdere la vita.
L'aggressione era diventata per gli
artenesi, una necessità naturale per
IDEE SULL’ARGOMENTO
Vittorio Aimati, Il paese maledetto. Artena
gennaio 2007 - 120 pag. SMM Editore
chi, lasciati senza terra o senza ani- nelle bevande e assai raramente con-
mali, era costretto a vivere ai margini cedentisi la gozzoviglia e l'orgia del
della grande proprietà e del latifondo. vino…". E ancora: "L'uomo, sia pur
Contadini e pastori, che come abbia- cattivo, per infelice condizione di
mo detto, costituivano la stragrande nascita, non addiviene criminale, se
maggioranza della popolazione e che non dopo lunga preparazione e, dirò
dovevano dividersi tra loro qualche così, mediante un complesso di
scossura o qualche piccolo appezza- determinate circostanze, quali l'am-
mento demaniale o qualche lembo di biente, l'educazione e l'eredità, non
terra non recintato, ricattati dai boat-fisica ma morale.." .
tieri e dai proprietari, finivano per Quei cittadini non potevano dimenti-
scannarsi tra loro. L'odio covato in care di essere stati per secoli perse-
casa, poi, esplodeva a danno di terzi. guitati, angariati, oppressi, torturati;
Tutto, inoltre, era subordinato al rac- dai padroni, dallo Stato Pontificio, dal
colto: se questo andava bene si vive- Governo della giovane Italia.
va discretamente, altrimenti si faceva E così, nelle famiglie, di generazione
lafame per tutto l'anno. La popolazio- in generazione, si tramandavano le
ne, insomma, era immersa nella gesta degli avi definite criminali, ma
miseria e l'analfabetismo era causa di che in realtà erano gesta necessarie
arretratezza materiale, morale e civi- di difesa, di lotta per una contrastata
le, e questo anche perché i governi
che si erano susseguiti, avevano
esistenza. Le rapine, il saccheggio,
l'omicidio perfino, persero agli occhi
lasciato la popolazione in balia del
proprietario e non avevano visto le
delle nuove generazioni, la loro natu-
rale bruttezza e divennero gli stru-
continue sopraffazioni delle minoran- menti per vendicarsi di una società
ze criminali a danno dei più deboli; della quale si sentivano rigettati, con-
anzi, avevano favorito l'espansione dannati, oppressi. Questi furono gli
del crimine sia con repressioni feroci, effetti dei bandi, degli editti, delle
che ancora oggi producono effetti condanne capitali, delle confische,
contrari; sia con noncuranza omerto-
sa, tanto quel paese non contava
delle mille persecuzioni operate dai
governi.
nulla. Ci si ricordava di Artena soltan-
to per riscuotere le tasse, per carce-
"Le catene e la scure, sempre e
comunque adibite, non generano che
rare i cittadini o per reclutarli per ill'odio ed il sangue, brutta semenza,
servizio di leva. Nel 1897 provò a far che alla sua volta fino a noi non tra-
luce sulle cause di questo fenomeno smise che ribelli e feroci assassini! La
delinquenziale anche Cesare Caputi, storia ha sempre insegnato che lad-
medico condotto ad Artena da qual- dove il castigo è sproporzionato, non
si ha mai miglioramento nei popoli" .
In senso generale
quindi, le cause
dilagante poteva-
no essere indivi-
duate nella disoc-
cupazione, nelle
vessazioni che i
poveri del luogo
ricevevano dagli
esattori, nell'op-
pressione e nella
conseguente odio-
sità fra poveri e
benestanti; tutte
cause scatenanti
del brigantaggio
ottocentesco, inte-
so come protesta
ad una situazione
di disagio e di
estrema disegua-
glianze sociali.
Non l'ereditarietà,
quindi, come affer-
che anno. Fu il primo realmente a mava Sighele, e come per troppo
comprendere i motivi di quello stato tempo hanno asserito le forze dell'or-
di cose. In un suo libro, inviato anche dine e la stampa; la delinquenza arte-
al Re Umberto I°, Caputi scrisse: nese era vero e proprio brigantaggio,
quello inasprito da leggi spietate,
non sarebbe forse un residuo di lun- emanate da uno Stato sordo ad ogni
ghi dolorosi patimenti, ricordati, tra- riforma; da esecuzioni sommarie, da
smessi di generazione in generazio- ritorsioni contro famiglie intere ed
ne. La massima parte di quegli uomi- innocenti, da distruzioni di interi
ni sono agricoltori e lavoratori inde- paesi. Favorito anche dalla conforma-
fessi, pazienti, che sfidavano il gelo e zione del territorio e dai rapporti di
i rigori del verno, come i calori ecces- angheria che si instauravano fra i
sivi dell'estate, nei lavori più duri e nobili e i poveri.
gravosi della terra, parchi nel cibo o
Antonio Pomponi e Teresa Martini: i coniugi assassini
l’Altrartena
SABATO 17 APRILE
Ballo internazionale
Di Veronica Manganiello coppia mondiale
Il giorno di Pasqua il duo ha festeggiato con il settimo posto a Barcellona
Questa non è una città per giovani!
Sono i ragazzi che scappano o è il comune a farli scappare?
Quando mi è stato chiesto di scri-
vere un articolo sui rapporti tra
Artena e i giovani non ho potuto
fare a meno di pensare al caso di
LiveArt che merita, a mio avviso,
qualche riga di chiarimento
essendo, a distanza di mesi, un
argomento ancora scottante tra
gli organizzatori e non solo.
Per chi non lo sapesse, LiveArt è
stata un’iniziativa culturale alle-
stita da alcuni giovani del nostro
paese, che ha visto proporre
serate di musica, interventi di
artisti come Fausto Roma, e una
ripresa del centro storico che ha
ospitato l’ evento, con il riutilizzo
delle cantine praticamente
abbandonate e trasformate in
piccoli pub o librerie.
Gli organizzatori, tutti tra i venti e
i venticinque anni si sono presi
carico delle spese, della cura dei
luoghi e di tutto l’aspetto buro-
cratico, compito tutt’altro che
semplice e che, a loro avviso, il
comune non ha facilitato anzi si è
disinteressato quasi del tutto a
una manifestazione nata per
riscoprire un paese ormai quasi
del tutto abbandonato a se stes-
so.
L’iniziativa nata in Giugno ha
incontrato difficoltà soprattutto
burocratiche e per quel che
riguarda l’occupazione del suolo
pubblico negato, ad esempio, nel
periodo del Palio. Ma anche per
la mancanza di fondi, tranne
quelli propri degli organizzatori
che hanno “sborsato” tutto di
tasca loro rinunciando alle meri-
tate vacanze estive per intra-
prendere questa avventura, cre-
dendo ancora nel loro paese
come ormai quasi nessuno dei
loro coetanei.
mail: lucarellitermo@tiscali.it - web: www.termoidraulicalucarelli.it
IMPIANTI IDROTERMICI-GAS-CONDIZIONAMENTO
GIARDINAGGIO-LAVORI E NOLEGGIO CON PIATTAFORMA
AEREA-SOSTITUZIONE CALDAIA A CONDENSAZIONE CON
SGRAVIO FISCALE DEL 55% SULL’IMPORTO CON
FINANZIAMENTO
VIVERE IL PAESE
Unico appoggio che hanno avuto
quello di Colline Romane, asso-
ciazione che si occupa di pro-
muovere manifestazioni e attivi-
tà in generale sul territorio, del
tutto estraneo al comune di
Artena, i quali, per fare un esem-
pio, hanno finanziato i bagni pub-
blici.
Il comune di Artena, preso atto di
questa situazione di scontento
per un evento che invece avreb-
be dovuto suscitare un interesse,
ribatte, per voce dell’assessore
alle politiche giovani Alberto
Riccitelli, “che in realtà nessuna
negligenza c’è stata dalla parte
delle istituzioni, ma bensì una
necessità di rispettare le norme e
le difficoltà che si incontrano nor-
malmente nell’ospitare una mani-
festazione che si svolge durante
tutta l’ estate”.
Anzi, a suo avviso il comune ha
appoggiato non poco i giovani
intraprendenti, dirimendo que-
stioni come l’ ostilità degli autoc-
toni, la cui strenua resistenza all’
invasione delle tribù degli under
60 è degna delle cronache che
riportano lo sbarco dei portoghe-
si nel nuovo mondo.
Via Valle Gelata, 6 - Artena
Tel. 06 9517175
Cell. 335 8320736
Nei campionati del Mondo di ballo lati-
no-americano grandissimo risultato dei
due assi artenesi (lei di adozione)
La coppia di ballerini Alessio Di
Veronica e Ilaria Manganiello, ha
confermato il valore internazio-
nale che la caratterizza ormai da
qualche anno. Il duo composto
dall’artenese e dalla compagna di
Genzano, ma artenese di adozio-
ne, si è classificato al settimo
posto assoluto ai recenti campio-
nati mondiali di latino americani.
La gara si è svolta a Sietges, una
cittadina spagnola a pochi chilo-
metri da Barcellona, nel giorno di
Pasqua. Ha visto la partecipazio-
ne di una cinquantina di coppie
provenienti da tutto il Mondo.
Alla finale di Pasqua si sono clas-
sificate solamente sette coppie:
quattro italiane e tre russe. Fra
questa anche Alessio e Ilaria, che
in finale, pur comportandosi al
massimo, nulla hanno potuto
contro le altre coppie tra cui
quattro di esse erano russe.. Ma
il settimo posto finale lancia
Alessio Di Veronica e Ilaria
Riccitelli denuncia la mancanza di
supporto dei giovani ai “tantissi-
mi, eventi tra cui la presentazio-
ne di diversi libri, da me organiz-
zati”.
Altro terreno di battaglia è la
biblioteca… Ma ce n’è una?
Qualche tempo fa c’è stata la
richiesta di poter tenere aperta la
biblioteca da parte degli studenti
che necessitano di uno spazio in
cui studiare in tutta tranquillità
usufruendone per più delle quat-
tro ore a giorni alterni senza
essere retribuiti ma anzi curan-
done lo stato e la fornitura di
libri.
Sono incappati in una slavina di
norme che, a quanto pare, ne
impediscono la gestione ai volon-
tari.
Artena in questo caso non è un
paese per giovani, anzi Riccitelli
ci informa che lui è uno dei pochi
esponenti dell’ amministrazione
ad avere meno di trent’anni;
cogliamo allora l’occasione per
fare un appello ai suoi coetanei
di interessarsi di più alle sorti del
loro paese.
Anastasia Latini
IDEE SULL’ARGOMENTO
www.infodanza.com
11
CHI SI RICONOSCE?
Manganiello ormai nell’olimpo del
ballo latino americano. Felicità a
loro e congratulazioni per questa
finale mondiale. L’Altrartena è
vicina alla loro gioia visto che
In alto una
spesso il nostro mensile ha rac-
squadra di
contato le gesta e le gare della
calcio dei
coppia.
primi anni
La gara è stata vinta da Stefano
settanta. Gli
di Filippo e Olga Urumova.
allievi
Classifica finale
dell’GS
1) Di Filippo, Stefano e Urumova,
Artena,
Olga
allenati da
2) Imrekov, Evgeny e Divak,
Franco
Elizaveta
Bucci. A
3) Prosvirnin, Andrey e Rogozina,
sinistra un
Julia
gruppo di
4) Dmitry Zhukov e Maria
ragazzi
Bopkova
degli anni
5) Ramazanov, Ruslan e Adam,
cinquanta
Natalya
in un
6) Green, Stefan e Sigona,
momento
Adriana
dei giochi
7) Di Veronica, Alessio e
Manganiello, Ilaria
avvi
XIV edizione del premio letterario
dei Monti Lepini”: Ecco il bando
L’Associazione Artisti Lepini, al fine di incrementare e promuovere la letteratura italiana e dialettale non-
ché gli studi storici e di saggistica, indice la XIV edizione del Premio Biennale Letterario Internazionale dei
Monti Lepini. Quest’anno, in occasione delle celebrazioni del bicentenario della nascita di Papa Leone XIII,
avvenuta a Carpineto Romano il 2 marzo 1810, è istituita una sezione speciale e potranno essere presen-
tati lavori (saggi, scritti, poesie anche in dialetto e in latino) sul pensiero, le opere, la figura, la vita, di
Papa Pecci. Il concorso letterario è aperto a tutti.
I lavori devono pervenire in tre copie, con indicazione delle generalità dell’autore, indirizzo, completo di
c.a.p. e numero telefonico, specificando il titolo delle opere e le sezioni cui si intende partecipare, invian-
do il plico a: “Premio Letterario dei Monti Lepini c/o Centro Culturale Mario Spigone Via della
Pretura,1 – 00037 Segni (RM)”, comprensivo del contributo spese di euro 20,00 per ogni sezione cui
si intende partecipare, da inserire nel plico stesso intestato all’Associazione Artisti Lepini, entro il 20 giu-
gno 2010. Gli autori devono dichiarare sotto la propria responsabilità che le opere presentate sono di loro
esclusiva creazione e proprietà letteraria e devono altresì dichiarare di rinunciare ad ogni loro diritto di
rivalsa per sé e per terzi. Il Premio è patrocinato da: Comune di Segni, Comune di Carpineto Romano,
Provincia di Roma, Regione Lazio, XVIII Comunità Montana, Compagnia dei Lepini, Istituto Culturale Leone
XIII.
Il Premio si articola nelle seguenti sezioni:
-POESIA IN LINGUA INEDITA: fino a tre poesie di max 30 versi l’una;
-POESIA IN LINGUA EDITA: silloge o raccolta;
-POESIA DIALETTALE EDITA e/o INEDITA: fino a tre poesie max 30 versi l’una;
-NARRATIVA EDITA: una raccolta di racconti o romanzo;
-NARRATIVA INEDITA: un racconto dattiloscritto;
-SAGGISTICA STORIA: saggio a tema libero dattiloscritto, o una pubblicazione;
-SEZIONE SPECIALE PAPA LEONE XIII: saggio, poesia (lingua, dialetto, latino)
Il concorso viene proposto, con graduatorie e Giuria distinte, anche a scuole elementari, medie inferiori e
superiori, che possono presentare entro il 20 giugno 2010 ricerche individuali, di gruppo o di classe sulle
tematiche della pace, della solidarietà, della intercultura e di personaggi che hanno dato lustro alla storia
e alla cultura del territorio lepino e limitrofo, nonché sulla figura e sul pensiero di Papa Leone XIII. Gli stu-
denti delle citate scuole possono, altresì, partecipare individualmente alle sezioni di cui sopra. In tal caso
valgono le regole generali, tranne che per la quota di partecipazione, che è ridotta del 50% per ogni sezio-
ne cui si intende partecipare. La Commissione giudicatrice verrà resa nota in occasione della cerimonia di
premiazione che avrà luogo a Segni presso l’aula magna della Scuola Media Statale “Don Cesare Ionta”,
domenica 3 ottobre 2010, ore 10.00. Nell’occasione verrà consegnato un opuscolo con graduatorie e moti-
vazioni. Ai vincitori sarà data notizia con apposita comunicazione scritta.
PREMI. Ai primi classificati verrà conferito il Trofeo in bronzo dell’Associazione Artisti Lepini opera del M.°
G. Cherubini, Diploma d’onore; Ai secondi, Targa Città di Segni, Diploma d’onore; Ai terzi classificati Targa
Città di Segni, Diploma d’onore; Ai quarti e quinti classificati, Targa dell’Associazione Artisti Lepini e
Attestato di Eccellenza; Dai sesti ai decimi classificati, Attestati di merito. Agli altri concorrenti, Attestato
di partecipazione. Ai primi tre classificati di ogni sezione verrà redatta motivazione. La Commissione si
riserva di attribuire ex aequo e menzioni speciali. Ai primi tre classificati della sezione speciale Leone XIII
verrà conferito un Premio Speciale, Agli studenti verrà rimesso Attestato di merito e premio speciale per
lavori su Leone XIII. I premi devono essere ritirati personalmente o con delega a terzi, il giorno della pre-
miazione.
l’Altrartena IDEE SULL’ARGOMENTO
SABATO 17 APRILE
12
SPORT & SPORTIVI www.artenacalcio.it

Calcio. Dopo la brutta sconfitta interna con il Sora, la società esonera il tec- ASD Nuona Montefortino la
salvezza è più vicina
nico. Squadra affidata all’allenatore dei portiere, l’artenese Antonio Coculo

Marini
si Arrende
Ancora una sconfitta per la Vis
Artena, è la quinta nelle ultime
sei gare (in mezzo c’è il pareggio
interno con il Ceccano), ed è la
terza consecutiva. Il Sora è venu-
ta al comunale per cercare alme-
no un punto che gli avrebbe
garantito la possibilità di lottare
ancora per evitare i play off, inve-
ce ha trovato i tre punti che
allontanano quasi definitivamen-
te le zone calde della classifica.
La Vis Artena è stata surclassata
Marini con le mani in
alto: si è arreso!
la decisione di esonerare
Giancarlo Marini, reo di non dare
per mezzora dimo-
le giuste motivazione al gruppo e
strando una demotiva-
di non saper arginare questa
zione clamorosa, con
emorragia di continue sconfitte.
una difesa in balia del-
La squadra, in queste ultie quat-
l’avversario. Solo dopo
tro partite viene affidata all’alle-
il trentesimo minuto la
natore dei portieri Antonio
squadra ha avuto una
Coculo, un artenese purosangue,
minima reazione. Nella
a lui sono affidate le sorti di rin-
ripresa il Sora triplica e
vigorire un gruppo, molto forte,
la Vis chiude al 46’ gra-
che ha perso ogni motivazione,
zie a Fumagalli. Alla
anche per evitare la brutta figura
fine della gara la socie-
dello scorso anno. Auguri
tà si riunisce e prende
Antonio!
Dopo la vittoria di domenica
scorsa la Nuova Montefortino si
toglie da una brutta situazione di
classifica. La squadra ha cambia-
to allenatore un mese e mezzo
fa, e dopo due sconfitte consecu-
tive con il nuovo tecnico (Savelli
e Latina), sono arrivate ben tre
vittorie: con il Real Velletri, con il
Borgo Carso e con il Giulianello.
L’ultima gara con Giulianello è
stato molto ben interpretata dai
ragazzi di Principato e vinta con
un 2-1 frutto della doppietta di
Simone Valeri, un giovane che
aveva fatto bene anche con il
tecnico precedente. Principato ha
continuato a mettere difensore
centrale capitan Donnini, e que-
sto probabilmente ha dato sicu-
rezza e fiducia al reparto. Il rien-
tro di Rocchi e Cianni, poi, ha
contribuito di molto all’innalza-
mento del tasso tecnico della
squadra.
Ora la classifica è certamente più
tranquilla, con il gruppo che si è
assestato a cinque punti dalla
zona calda della graduatoria e
con le ultime partite che rappre-
sentano certamente un ostacolo
ma, almeno in due casi, facili da
superare. Domani la squadra va a
far visita all’Olimpia 04, una com-
pagine che ha necessità di punti,
visto che si trova al terzultimo
posto distanziata dai nostri da
ben cinque punti. Poi la
Montefortino riceverà la seconda
in classifica, il Sandalo Nettuno,

Pallavolo Artena, un Festival delle bandiere ad

che potrebbe avere poche moti-

Continuano i
vazioni, visto che il primato è
irraggiungibile e che il terzo

avvio al fulmicotone Artena il 24 e 25 aprile

posto è parimenti lontano. Poi

successi per
l’ultima trasferta in casa del
Cisterna, terzo posto, ma in fase

l’Asd Club 97
L'Artena vola! vola prima in classifica, con un risultato sorprendente: 7
gare, 7 vittorie, 21 set vinti e solamente 1 set perso.Indubbiamente la
di smobilitazione, e chiusura in
Si svolgerà la VII edizione del Festival delle Bandiere ad Artena i pros-
casa con l’Anzio, squadra ormai
simi 24 e 25 aprile. La manifestazione organizzata dal gruppo locale

e per
squadra di Cristofari ha delle qualita' tecniche e morali superiori alle
altre, un mix riuscito di giocatori esperti e giovani vogliosi di lottare e
salva. Sembra un campionato in
degli Alfieri del Cardinale Borghese, con la collaborazione del comune
discesa, ma bisogna fare atten-
di Artena, della Provincia di Roma e della FISB. La manifestazione si

Carlotta Bilato
zione a ogni gara. Il presidente
mostrare tutte le capacita' in loro possesso. Ma la partita dell'anno e' svolgerà quasi per intero a piazza Ginepro Cocchi a partire dal 24 apri-
D’Ovidio è fiducioso: una bella
stata quella del 28 Marzo: ARTENA-VALMONTONE. Tutte e due le squa- le. In quella data sono previste le sfilate delle squadre partecipanti per
vittoria per lui e per la società
dre venivano da sei vittorie ciascuna, prime in classifica a pari punti, ci le vie di Artena. Alle ore 18,00 inizierà la gara di singolo tradizionale.
rimanere in seconda categoria
si giocava il primato in testa al girone. Al Palaolimpic c'era La Domenica 25 il programma prevede gare fin dal mattino, con la
solamente al primo anno. Dal
aria di festa, da derby, con un buon numero di spettatori competizione riservata alla coppia tradizionale. Nel pomeriggio, dalle
prossimo si potranno fare nuovi
pronti a seguire l'evolversi della partita. Gara equilibra- ore 17.00, sono previste le finali di singolo e coppia tradizionale; e la
discorsi e schiudersi anche nuovi
ta,tesa,a tratti spettacolare,dove le formazioni non si sono finale dalla gara di piccola squadra.Le squadre che parteciperanno arri-
orizzonti, magari puntare a qual-
risparmiate. Primo set giocato punto a punto sino al 12 vano da Ascoli Piceno, da Querceta, da Ferrara, da Asti, da Catania, da
cosa di più che la semplice sal-
pari,poi uno strappo dell'Artena,apparsa ben concentra- Cava dei Tirreni, da Padova e la squadra di Artena del cardinale
vezza.
ta,che si aggiudica il set per 25-15.Nel secondo grandi Borghese.
emozioni: il Valmontone reagisce,sino a portarsi sul 22-24
con due set point; ma i ragazzi di casa,pur soffrendo,con
un muro e un attacco vincente si riportano in parita' 24-
Ciclismo. Trofeo Si svolgerà domenica 18 aprile il 10° trofeo Fassa Bortolo, Gp della
Montagna città di Artena, trofeo Madonna delle Grazie. Una corsa
24. A quel punto gara di nervi,ma una spettacolare difesa Fassa Bortolo ormai fondamentale nel calendario juniores nazionale. La corsa preve-
di Muzi consente all'Artena il sorpasso e di ciudere 28- de un percorso molto difficile, con la partenza e l’arrivo di fronte al
26.Nel terzo set l'Artena si rilassa, gli ospiti ne approfitta- GP Città di Artena Santuario Madonna delle Grazie. Il percorso si snoderà verso
no e vincono per 19-25. Nel quarto i ragazzi di casa non Giulianello, Lariano, Artena da ripetersi ben 4 volte. L’arrivo è previsto
Carlotta Bilato
ci stanno, e sotto la spinta di un pubblico caloroso,giocano alla gran- il 18 aprile in salita dopo quattro chilometri di asperrima salita.
de, con una serie di muri e attacchi che non lasciano scampo agli
Nella splendida cornice del avversari: 25-11 e 3-1 risultato finale.
teatro Morlacchi di Perugia "Con questa vittoria - ci confessa il cap. Pizzuti- puntiamo a vin-
si è svolta la rassegna nazio- cere il campionato, pur rispettando tutte le formazioni,noi ci
nale Città in Danza 2010. sentiamo pronti per il salto di categoria". Voglio ricordare che
Davanti a un folto pubblico, dopo anni di silenzio, la pallavolo sembra essere rinata ad Artena,gra-
con in testa il preidente della zie a questa societa' che sta lavorando bene per il presente e il futu-
lega danza Uisp Furio ro: oltre alla maschile,si e' iniziato ad allenare una squadra femminile
Bologni, c’erano noti profes- e il minivolley. Lo sport,a qualsiasi livello,aiuta i giovani a farli cresce-
sionisti della danza naziona- re ,insegnando loro il rispetto delle regole,dei compagni e avversari, la
le. Il concorso ha messo in cultura della vittoria e della sconfitta.Bisogna investire verso tutte le
luce la nostra Asd Club 97 attivita' sportive, che trasformeranno i ragazzi di oggi in uomini e
guidata dalla ballerina donne con valori morali importanti. Esperienza sportiva come crescita
Carlotta Bilato, che ha rice- della persona.
vuto il premio tra tutte le
società per la coreografia e Classifica: ARTENA 21-VALMONTONE 18-GSQ AQUILE 9-APPIO ROMA
Carlotta quello come miglio- 9-OLEVANO 6-ROMA OTTO 6-JOLLY V. 3.
re ballerina, un successo che
si è ripetuto al teatro Verdi
di Terni dove si è svolta la 6°
edizione della rassegna
nazionale "Città in Danza
2010". La manifestazione
organizzata dall'Uisp di Terni
con il patrocinio del Comune
di Terni e la collaborazione
dell'Assessorato comunale
alla Cultura, ha registrato la
presenza di tredici scuole, di
cui cinque provenienti dalle PAVIMENTI STAMPATI
regioni Toscana, Lazio e
Campania. Tra esse anche la
RAMPE CARRABILI
nostra scuola la A.S.D. LAVORI IN RESINA - PIAZZALI
Club97 (Artena-Roma), gui-
data da Carlotta Bilato. La Via Velletri, 27/A – 00031 ARTENA (RM)
giuria ha scelto le migliori
coreografie. Le scuole sele- Info: 328.8996922 – 327.8138622
zionate per le finali naziona-
li di Senigallia, che si terran-
no il 4 e 5 settembre, sono
risultate le seguenti:
Categoria Bambini Centro
Artistico Aptitude con "Jeux
de l'enfance", Ass. Area
Ballet con " Tirolo", A.S.D.
Club 97 con " No control";
categoria Ragazzi Centro
Artistico Aptitude con"
Coralli", A.S.D. Club 97 con
"Special one"; Categoria
Adulti Centro Artistico
Aptitude con " Quanto
tempo", A.S.D. Club 97 con "
The Vision", Ballet Academic
Studio con " Incubo".