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Problemi e Prospettive delle

Citt e dello Sviluppo

AA 2012-2013
Corso di Ingegneria del Territorio
Laurea Magistrale in Ingegneria Civile
Dino Borri

Introduzione

La citt non fenomeno ben studiato


Incertezze
Citt europee
Problemi e prospettive

Esplorare incertezze
Verso un mondo di citt sempre pi grandi e
estese e una urbanizzazione sempre pi ampia
rispetto al popolamento sparso e al non-urbano
La citt un fenomeno sociale sempre pi vitale:
le sue diseconomie da concentrazione sono
evidentemente vinte da economie da
agglomerazione
La citt uno specifico ordine integrato politico,
fisico, e economico: analisi e azioni in esse e per
esse devono tenerlo presente

Esplorare incertezze
Nei paesi sviluppati grandi e piccole citt si legano in reti
costituenti galassie metropolitane che in regioni piccole e
dense rispetto alle masse demografiche e delle attivit
tendono a congiungersi luna con laltra: dentro le
galassie si distinguono spesso vie e corridoi di
ispessimento dello sviluppo
Nei paesi in via di sviluppo i fenomeni urbani appaiono
tendenzialmente simili
I fenomeni urbani sono per sempre assai differenziati
poich costituiti e evolventi su realt sociali e ambientali
in cui le componenti di identit sono essenziali

Esplorare incertezze
La visione prevalente della citt quella di luogo,
processo, e meccanismo di attivit di transazione pi
che di produzione per s: sono le transazioni, infatti, che
postulano lesistenza di molteplicit di soggetti
interagenti e che si legano peculiarmente e
positivamente a alte misure di molteplicit
Oggi si tratta di transazioni sempre pi immateriali,
cognitive come finanziarie, e operate attraverso
telecomunicazioni in modo disgiunto dalla localizzazione
fisica
Basi economiche urbane robuste, durevoli, sono per
quelle articolate in pluralit di settori e caratterizzate da
sinergie e complementariet

Esplorare incertezze
Ruolo economico della autoriproduzione
delle citt e delle citt come oggetto di
investimento
Alle funzioni transazionali e di comando
delle citt si associano, tra laltro, valori
economici dei loro paesaggi fisici e
meccanismi di prezzi che si propagano in
modo ciclico nelle strutture fisiche delle
citt

Esplorare incertezze
La presenza di forti identit territoriali e
antropologiche condizione ambigua della
struttura e dello sviluppo della citt: dove si
riduce la variet e la disponibilit alle transazioni
anche la forza ecologica si riduce
La citt anche per da sempre luogo di
comando e di potere sul territorio e le sue
risorse e ci crea peculiari e talvolta
preoccupanti asimmetrie ecologiche

Esplorare incertezze
Nel senso comune paesi basati su villaggi hanno basi
economiche e sociali arretrate, paesi basati su citt sono
paesi forti e promettenti per lo sviluppo
Oggi tuttavia nei paesi avanzati il non-urbano difeso
dalla espansione continua dellurbano, da una
espansione che prosegue anche a parit di condizioni
demografiche per via delle nuove funzioni attivit (si
pensi al grande commercio) e modalit di vita e di
consumo: si cerca di far sviluppare (crescita qualitativa)
pi che di far crescere quantitativamente lurbano, si
promuove la protezione di aree naturali e selvagge

Esplorare incertezze
Esiste una dimensione ottima delle citt?
Studiosi/e si sono interrogati a lungo fino dagli
anni 1950 sul tema concludendo negativamente
ma par certo che gradimento sociale sindirizzi
alla vita nelle piccole e medio-piccole citt per le
loro minori diseconomie da concentrazione (si
pensi ai costi delle abitazioni, allinquinamento,
allisolamento nella vita non produttiva ) e al
lavoro nelle grandi citt e nelle metropoli
Esiste una dimensione ottima di sistemi e reticoli
urbani, posto che oggi questa la
conformazione urbana attuale e prospettiva?

Esplorare incertezze
Ma il fenomeno urbano proteiforme:
muta e evolve continuamente insieme alle
societ umane su cui si basa, le sue
apparenze spesso ingannano, la sua
realt deve analizzarsi per interpretazione
oltre che per descrizione

Esplorare incertezze
Come promuovere ambienti urbani sempre pi
liberi, giusti, stimolanti, creativi, produttivi,
durevoli, capaci di rispettare le essenziali
naturalit che li circondano?
Quali le caratteristiche e le tendenze della nuova
societ e economia urbana info-e know-based?
Quali i rapporti tendenziali nelle citt tra
naturale e artificiale? Quali i rapporti
tendenziali nelle citt tra produzioni materiali e
produzioni immateriali?

Citt italiane
Italia: nel territorio nazionale una importante rete
ben distribuita di medie e piccole citt storiche
che si presenta tuttora disomogenea (si pensi al
sud e alla montagna, parte significativa del
paesaggio fisico e sociale italiano), mantiene
come del resto altrove in Europa evidenti
identit regionali, non presenta massicce
polarit e si configura piuttosto in termini di
metropolitanizzazione leggera

Citt italiane
Popolazioni urbane statiche e spesso in
arretramento a registrare tassi di sviluppo
naturale debolissimi inferiori alla soglia di
riproduzione e tassi di sviluppo migratorio
anche piuttosto deboli quando comparati
internazionalmente
Invecchiamento generalizzato delle popolazioni
urbane con evidenti ripercussioni negative sulle
capacit di produzione di conoscenze, beni, e
servizi

Citt italiane
Modesti investimenti nelle citt italiane
grandi e piccole negli ultimi anni in termini
di sviluppo di strutture e infrastrutture: le
parti antiche delle citt italiane sono in
genere quelle che hanno pi valore e
attraggono mentre lurbanizzazione
contemporanea amorfa quando non
terribile

Citt italiane
In generale, modeste risorse pubbliche orientate
alla conservazione e allo sviluppo della citt: per
esempio negli anni 1990 coeteris paribus nei
due paesi in UK il governo centrale ha finanziato
manutenzioni urbane in misura pari a pressoch
cinque volte la misura italiana mentre sappiamo
che la rete urbana storica italiana ha in Europa
con quelle francese e spagnola la massima
consistenza

Citt italiane
Nei bilanci comunali italiani tuttora
modestissime risorse vanno alle opere
pubbliche: la spesa corrente assorbe la
quasi totalit delle risorse
Le risorse provenienti dallICI ai Comuni
sono anelastiche in un paese di altissima
diffusione della propriet della casa (quasi
90%)

Citt italiane
Un paese dalla popolazione invecchiata
investe poco in manutenzioni ordinarie e
straordinarie delledilizia, gli imprenditori
edili e gli immobiliaristi investono in
operazioni tradizionali anche perch
manca una governance innovativa del
settore (per es. relativa alla presenza di un
corretto mix di edilizia privata e edilizia
pubblica e quasi-pubblica, alla presenza di
fondi pubblici e privati specializzati ecc.)

Citt italiane
Citt abbandonate a s stesse invecchiano e
crescono malamente e ci origine di un circolo
vizioso: come in una qualsiasi casa, gli
occupanti interni stanno male in queste citt e
ne muovono fuori, i potenziali occupanti non vi
giungono e se vi giungono sono occupanti
poveri privi di altra scelta che se ne servono
come basi temporanee per altri viaggi migliori,
mancano sempre pi risorse per la
conservazione e lo sviluppo
Le citt sono soggette a cicli di vita, nascono e
muoiono come i viventi che le costruiscono

Citt italiane
Degli 8.000 circa Comuni italiani un
ordinamento amministrativo mai toccato
forse anche per la peculiare storia urbana
italiana (sono del resto 26.000 i comuni
francesi in un territorio che ampio 1,7
volte quello italiano a testimoniare una
polverizzazione maggiore dellitaliana che
tuttavia finora la Francia stata capace di
governare ) quante sono le vere e
proprie citt?

Citt italiane
E un ordine di grandezza stimato accettabile quello di
1.200-1.600 vere e proprie citt in Italia? Quali sono in
esse i costi sostenuti per manutenzione e sviluppo?
Quale la dimensione potenziale necessaria degli
investimenti pubblici e privati a fronte degli investimenti
reali?
Sarebbe utile un riordino amministrativo-politico che
riduca drasticamente il numero dei Comuni (in Regno
Unito e in Svezia riduzioni drastiche si sono fatte negli
anni 1980 e 1990: in UK non si lontani oggi dal migliaio
di Comuni per un paese che ha la stessa popolazione
dellItalia e un territorio esteso circa 0,75 volte quello
italiano)? Quali economie di scala si conseguirebbero
nei servizi e nei conti pubblici?

Citt italiane
Il sistema urbano nazionale, storicamente
dualistico tra nord e sud ma con forti
articolazioni interne alle due stesse
polarit, sta cambiando comunque assai
pi di quanto comunemente si pensi e sta
cambiando in peggio dal punto di vista
fisico per insufficiente alimentazione di
risorse politiche e economiche

Citt italiane
Grandi citt si gestiscono meglio e hanno funzionamenti
migliori con decentramenti reali di poteri e risorse, con
integrazioni di rete con le piccole citt e con i villaggi
circostanti, in una prospettiva metropolitana
Negli anni 1960 e 1970 il governo centrale italiano tent
una strategia di sistemi urbani come base della
pianificazione economica (si pensi al Progetto 80: si
ritiene che labbandono di quella strategia si dovette alla
visione troppo ottimistica sulla possibilit reale che si ha
di influenzare e modificare drasticamente cammini di
evoluzione delle citt che traggono origine da situazioni
e dinamiche strutturali che conviene piuttosto affrontare
in modo incrementale, adattivo

Citt Italiane
In Puglia, una regione che forse conosco meglio
di altre, circa il 15-20% dei circa 260 Comuni
costituito di vere e proprie cittadine e citt
variabili tra 30mila e 300.000 residenti circa:
queste citt hanno in genere piccole strutture
storiche interessanti e consistenti accerchiate da
crescite amorfe e spesso deturpanti, il residuo
circa 85-80% fatto di piccoli centri e villaggi nei
quali economie ancora prevalentemente rurali e
rurali-terziarie sia pure con difficolt resistono
Quante in Italia? Con quali costi? Investimenti?

Conclusioni
Fenomenologia urbana ancora da esplorare
nelle sue sfaccettature teoriche e pratiche
(dimensioni, funzioni, evoluzioni ecc.)
Rilevanza economica, sociale e fisica della crisi
urbana da modestia degli investimenti in
manutenzione e sviluppo
Non chiara comprensione della dimensione
operativa (funzionale, economica, politica) degli
interventi necessari
Necessarie ricerche multi-, inter-, e transdisciplinari: per noi universitari il DUSP-SPURS
al MIT pu essere un utile riferimento

Conclusioni
Essenziali in Italia analisi di sistemi urbani
grandi e piccoli
Attenzione per le regioni urbane italiane in
una prospettiva europea e mediterranea

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