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APPUNTI DI DIZIONE1
INTRODUZIONE
Nella lingua italiana le Vocali vanno distinte fra:
Vocali alfabetiche, in numero di CINQUE:
a, e, i, o, u
Vocali fonetiche, in numero di SETTE:
Tutta la nostra attenzione sar perci ora rivolta alle parole che contengono una sillaba con e o con o sulla quale
cade l'accento tonico. In questo caso dovremo chiederci se la vocale e o o si deve pronunciare aperta o chiusa.
LA APERTA
La "e" fonica aperta italiana () deriva spesso dalla "e" breve e dal dittongo "ae" del latino classico.
Esempi:
decem --> dici,
ferrum --> frro,
laetus --> lito,
praesto --> prsto.
2.
Fonte: http://www.attori.com/dizione
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ferndo, mettndo
Eccezioni ("e" chiusa):
nei verbi scndo e vndo.
15. Nelle desinenze dell'infinito in "-endere"
Esempi: appndere, sorprndere, attndere, intndere
Eccezioni ("e" chiusa):
nei verbi scndere e vndere.
17. Nei suffissi di sostantivi e aggettivi derivati dai numerali in "-enne"
Esempi: decnne, ventnne, tredicnne, sessantnne, quarantaquattrnne
18. Nei suffissi di sostantivi e aggettivi derivati dai numerali in "-ennio"
Esempi: binnio, trinnio, millnio, cinquantnnio
19. Nei suffissi di nomi etnici in "-eno"
Esempi: madrilno, cilno, nazarno
20. Nelle terminazioni in "-ensa", "-ense", "-enso"
Esempi: snso, intnso, fornse, dispnsa, mnsa, melnso, parmnse, pnso, ripnso
21. Nelle terminazioni in "-enta", "-ente", "-ento", "-enti" comprese tutte le desinenze del participio presente in "-ente"
Esempi: lnte, gnte, accidnte, sovnte, corrnte, silnte, consulnte, sedicnte, seducnte, mittnte, ponnte, avnte,
dorminte, perdnte, spingnte, cednte, contrante, adernte, facnte, bevnte, taglinte
Eccezioni ("e" chiusa):
tutti gli avverbi in "-mente" (Es.: abilmnte, benevolmnte, incessantemnte, correttamnte, generalmnte, scioccamnte,
duramnte, simpaticamnte, facilmnte, inopinatamnte, assurdamnte, esattamnte)
nei vocaboli vnti (numero), trnta
nei vocaboli in "-mento", "-mente", "-menta", "-menti" (Es.: lamnto, pavimnto, momnti, tormnto, mnta, semnte)
23. Nelle terminazioni in "-enza"
Esempi: adernza, snza, partnza, urgnza, lnza, licnza, ricorrnza, invadnza, maldicnza
24. Nelle terminazioni in "-erbo", "-erba"
Esempi: risrbo, acrbo, srbo, suprbo, rba, srba
25. Nelle terminazioni in "-erbia"
Esempi: suprbia
26. Nelle terminazioni in "-erio", "-eria"
Esempi: misria, srio, putifrio
27. Nelle terminazioni in "-erno", "-erna"
Esempi: etrno, quadrno, lucrna, invrno, matrno, tavrna, govrno, lantrna
Eccezioni ("e" chiusa):
nel vocabolo schrno.
LA CHIUSA
La "e" fonica chiusa italiana () deriva spesso dalla "e" lunga e dalla "i" breve del latino classico.
Esempi:
cera --> cra
semen --> sme
vitrum --> vtro
capillus --> capllo
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9.
LA APERTA
La "o" fonica aperta italiana () deriva spesso dalla "o" breve e dal dittongo "au" del latino classico.
Esempi:
focus --> fuco
locus--> lugo
aurum --> ro
paucus --> pco
3.
Nei vocaboli tronchi terminanti in "-o" comprese le forme verbali del futuro e del passato remoto
Esempi: per, fal, andr, arriv, cerc, sogn, pedal, ritir, acquist
4.
Nei vocaboli in cui la "o" sia seguita da una consonante dopo la quale vengono due vocali
Esempi: negzio, scio, petrlio
Eccezioni ("o" chiusa):
nel vocabolo incrcio.
6.
7.
Nei vocaboli di origine straniera entrati a far parte del linguaggio comune
Esempi: bxe, gng, ygurt, lden, lrd, pster
8.
LA CHIUSA
La "o" fonica chiusa italiana () deriva spesso dalla "o" lunga e dalla "u" breve del latino classico.
Esempi:
nomen --> nme
cognosco --> consco
fuga --> fga
supra --> spra
3.
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9.
LA S ASPRA O SORDA
La "S" aspra o sorda italiana quella usata per pronunciare il vocabolo sale e si presenta nei seguenti casi:
1.
2.
3.
Quando doppia
Esempi: essere, asso, tosse, dissidio, tessera, rissa, fossa, riscossa, affossare, arrossare, assistente, intossicante
4.
6.
Quando seguita dalle consonanti cosiddette sorde "c", "f", "p", "q", "t"
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LA S DOLCE O SONORA
La "s" dolce o sonora italiana quella usata per pronunciare il vocabolo asma e si presenta nei seguenti casi:
1.
3.
Quando seguita dalle consonanti cosiddette sonore "b", "d", "g", "l", "m", "n", "r", "v"
Esempi: sbarco, sdegno, sdoppiare, sgarbo, sgridare, slitta, slegare, smania, sminuzzare, sniffare, snaturare, sradicare, svelto,
sventare
LA Z ASPRA O SORDA
La "z" aspra o sorda italiana quella usata per pronunciare il vocabolo calza e deriva spesso dalla "-ti-" seguita da vocale del
latino classico.
Esempi:
pretium --> prezzo
tertium --> terzo
facetia --> facezia
La lettera "z" ha suono aspro o sordo nei seguenti casi:
1.
3.
Quando lettera iniziale di un vocabolo e la seconda sillaba inizia con una delle consonanti cosiddette mute "c", "f",
"p", "q", "t"
Esempi: zampa, zoccolo, zoppo, zappa, zattera, zufolo, zinco, zucchero, zitto, zolfo, zecca
Eccezioni ("z" dolce o sonora):
nei vocaboli zaffiro, zefiro, zotico, zeta, zafferano, Zacinto.
5.
Quando seguita dalla vocale "i" seguita a sua volta da un'altra vocale
Esempi: zio, agenzia, polizia, grazia, ospizio, silenzio, vizio
Eccezioni ("z" dolce o sonora):
nel vocabolo azienda
in tutti quei vocaboli derivati da altri vocaboli che seguono la regola della zeta dolce o sonora (Es.: romanziere che deriva da
romanzo, ecc.).
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9.
LA Z DOLCE O SONORA
La "z" dolce o sonora italiana quella usata per pronunciare il vocabolo zero e deriva spesso dalla "-di-" seguita da vocale del
latino classico.
Esempi:
prandium --> pranzo,
radius --> razzo.
La lettera "z" ha suono dolce o sonoro nei seguenti casi:
1.
2.
4.
Quando lettera iniziale di un vocabolo e la seconda sillaba inizia con una delle consonanti cosiddette sonore "b", "d",
"g", "l", "m", "n", "r", "v"
Esempi: zebra, zodiaco, zigote, zelante, zummare, zenzero, zero, zavorra
Eccezioni ("z" aspra o sorda):
nei vocaboli zanna e zazzera
nel vocabolo zigano perch in realt deriva dal termine caucasico "tzigan".
6.
IL RAFFORZAMENTO
La regola del rafforzamento sintattico, in genere ignorata (al nord) o malamente utilizzata (al sud), impone di pronunciare
alcune consonanti semplici, poste ad inizio di parola, come se fossero doppie.
Questo raddoppiamento pronunciato, e non scritto, deve essere effettuato nei seguenti casi:
1.
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Dopo i monosillabi accentati o tonici n, gi, qu, l, fa, pi, s, ma, sa, fra, se, a, e, o,ecc..
Esempi:
gi detto --> gi-ddetto
l sotto -->l-ssotto
fra noi --> fra-nnoi
se dici --> se-ddici
e poi --> e-ppoi
a noi --> a-nnoi
3.
GLI OMONIMI
Nella lingua italiana si presentano casi di omonimie che si differenziano nel loro significato proprio in ragione del diverso tipo di
accento fonico che le caratterizza, sebbene, per altro, tale accento non sia mai segnalato dalla grafica.
Nelle due tabelle seguenti sono elencati quei casi nei quali occorre prestare particolare attenzione al fine di evitare ambiguit e
malintesi.
Vocale aperta
Vocale chiusa
Acctta (scure)
Arna (sabbia)
Collga (compagno)
Crta (argilla)
sse (pronome)
Lgge (norma)
Msse (raccolto)
Ni (preposizione articolata)
Psca (frutto)
Pste (malattia)
R (nota musicale)
R (monarca, regnante)
T (bevanda)
T (pronome)
Tlo (tessuto)
Vnti (numero)
Vocale aperta
Vocale chiusa
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Btte (percosse)
Cppa (tazza)
Fsse (buche)
Rcca (fortezza)
Rsa (fiore)
Srta (specie)
Trre (edificio)
Trta (dolce)
Vlto (viso)
Vto (vuoto)
Verbo essere
Verbo avere
Indicativo/Presente
h, avte
Indicativo/Imperfetto
Indicativo/Futuro
semplice
Condizionale/Presente
Congiuntivo/Imperfetto
Participio/Presente
--------
avnte
Gerundio/Presente
essndo
avndo
Indicativo/Presente
Singolare
Plurale
1^ pers.
2^ pers.
3^ pers.
1^ pers.
2^ pers.
3^ pers.
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-----
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-te
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Indicativo/Imperfetto
-vo
-vi
-va
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-vano
Indicativo/Futuro semplice
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-----
-mo
-te
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Indicativo/Passato remoto
-ci
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-ce
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-cero
-i
-sti
-mmo
-ste
-rono
-lsi
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-lse
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-lsero
14
-nni
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-nne
-----
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-nnero
-rsi
-----
-rse
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-rsero
-si
-----
-se
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-sero
-ssi
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-sse
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-ssero
si
ndici
sdici
trnta
de
stte
ddici
diciasstte
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tr
tto
trdici
dicitto
cnto
quttro
nve
quattrdici
diciannve
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cnque
dici
qundici
vnti
miline
I numeri ordinali.
prmo
ssto
undicsimo
sedicsimo
secndo
sttimo
dodicsimo
diciassettsimo
trzo
ottvo
tredicsimo
diciottsimo
qurto
nno
quattordicsimo
diciannovsimo
qunto
dcimo
quindicsimo
ventsimo
I mesi dell'anno.
gennio
febbrio
mrzo
aprle
mggio
gigno
lglio
agsto
settmbre
ottbre
novmbre
dicmbre
marted
mercoled
Gioved
venerd
sbato
domnica
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