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I Circa
la filosofia della psicologia si legga S. Cremaschi, "Elzabeth
Anscombe e la svolta normativa del 1958", in Elizabeth Anscombe e il rinnovamento della psic%gia mora/e, a cura di JA Mercado, Armando, Roma 2010; testo
della lezione tenuta a Roma durante il convegno "lntention di Anscombe e il rin-
251
Capitolo QJ/into
Anscombe lamenta inoltre l'ignoranza in cui si trovano le trattazioni filoso fiche in ambito morale; con una particolare attenzione
al panorama contemporaneo che la precede, ella riprende Butler,
Kant, Bentham, Mili, soffermandosi a lungo su Hume di Cul pone
in evidenza ilpassaggio dall'essere al dovere e di cui accusa la fat!acia.Per Anscombe Hume e rimasto prigioniero dell'impressione
che vi sia qualcosa come il'dovere morale', uno pseudo-concetto
capace solamente di una forza emotiva.
Per quanto riguarda invece il concetto di verita, Anscombe
sostiene che raggiunge tutto il mondo eche pertanto non vi e
una separazione categorica tra il mondo delia natura e il mondo
delle azioni umane per quanto riguarda il concetto di verit:'.
Occorre quindi avere una descrizione di concetti come azione,
azione in relazione alla motivazione, e ancora 'virtu', questione
riguardo at!a quale neanche Aristotele, afferma Anscombe, aiuta
a fare chiarezza.
La seconda tesi afferma che ilconcetto di "dovere morale" e da
abbandonare. Modern Moral Philosophy poggia anche le sue basi,
oltre che sul testo lntention, sul precedente componimento Mr.
Truman Degree, ave Anscombe si appet!a al principio formulato
da Francisco de Vitoria "Numquam licet per se et ex intentione interficere innocentem"4. In questo celebre testo Anscombe
osserva che secando la filosofia che si insegnava a Oxford fino
alia Seconda Guerra Mondiale un' azione poteva essere definita
rebbe la tcsi wittgensteiniana che proclama la fine dell' enea, 2. per un secondo
filone invece Anscornbe riprenderebbe la tesi tomista per cui la hlosoha moderna altro non e che la corruzione della vera fiJosofia rappresentanqo l' abbandono
dell' oggettivismo in favore del soggettivismo, portando quindi la fi.losoha morale
a essere qualcosa di preliminare all' etica normativa.
" .
.
.1 P. Donatelli, Nota introdutuva a "La filosofia morale moderna,
m lride,
53 (2008), p. 43
4 F. de Vitoria, De JW'e Belli (1540), Laterza, Rema-Ban 2005, pars secunda,
arto l.
253
252
Capitolo Quinto
s Cfr. S. Cremaschi,
.
zione
'C
re
invece Anscombe
pensatori
come
curiosamente
maschi la definisce
sostenitori
di 'autolegis~-
dell'idea
l'idea
foedus rerum
che Anscom
u~ ordme
e attn
uisce a
sostemton
di
rispetto al rapporto
lazi
.'
e
autolegis aZlOne-stolCIsmo
25S
254
tuttavia non
e una
osservazione
qual-
arrivare a
~n concetto
arnrnirando
e intrnsecamente
[ ... ], non
ripugnante
e solamente
misterioso;
ma
E veramente
sodomia l1.
Come terza ipotesi Anscombe
e la 'norma',
Eccetto il contratto
come even-
lO.
CIO
che garantisce
di ayer stipulato
un contratto
il condi questa
in diversi
e una
norma
\2.
riconoscere
di stare concependo
la nozione
"norma"
come si-
l' e-
non bisogna
far uso del termine" dovere" secondo uno stile enfatico o in uno
speciale senso "morale": anzi, la sua proposta
e di scartare
il termi-
ne "sbagliato" e utilizzare nozioni quali "ingiusto"13. Tuttavia, tratil su~cessivo rierimento a Rosmini al professor Micheletti.
.
A Rosmini, Storia comparativa e critica dei sistemi interno al principio della moIale, cap. V, art. Xl, S, In Opere edite e inedite di Antonio Rosmini-Serbati vol. XXI
Bocca, Milano 1941, p. 207.
'
,
9 lvi, cap. V, art. Xli, 12, p. 222 ..
10 Cfr J [in
,.
_ .
guagglo- come prova dell'impegno
1Ilun contratto, vd. Clarence
L Lewis, che propose, proprio nello stesso periodo della stesura del "M d
Moral
Phil osop h y "l'dl ea di1 contraddizione pragmatica" come fonte di vincoli
o ern
. . _.
al glUdlZl morali, Karl-Orto Apel, di cui la teora per la qualc i contenuti dei iu~l:l m~rall son o ~erivati dall'esigenza di evitare la "contraddizione perform:tia ,lIl Das Apriori del Kornmunikationsgemeinschaf
und di-e G
dI
d
E hik" (
) .
_
run agen er
t l
1969 , In ld., Transiormation der Philosophie 2 vv Suhrkamp F kfu t
a M 1973
_ a
.
_
,.,
,
ran
r
i"
, pp. 35,8-43~ tr. it. L apnon della comunit della comunicazione e
fondament dell enea , 1Il Id., Comunii e comunicazione, a cura di G. Vattim
u
vin-
colata dal gioco linguistico in cui si trova inserita o trova la sua formulazione, come ad esempio circa un modello legalistico di etica
in connessione
Ros~nberg, Torino 1977, pp. 258-260 Cfr. teorie che sostengono che fac:nd~
uso ellll1guagg'o allo scopo di fare promesse o cornpiere atti Iinguistici si e portan alla conoscenza della determinara circostanza, vd. autori quali Price Kant
Whe~~,ll, e per uno studio piu recente si veda J.R. Searle, How to derive "Ou ht~
from - Is,L, (1964) tr. it, Derivazione di "dovrebbe" da "("' in Id ., Att-lI lngU/s- tilel - B ogIl
attB oringhieri, Torino 2000, pp. 226-253.
"cio che
e la possibilita
un innocente,
e ragionevole"
dovrebbe
II
G.E.M.Anscombe,
12
13
lbidern.
Cfr. proposta
Sdgwck in filo-
di Anscombe,
in
257
256
"sb liata" non abbia in realta poi le basi per afche 1mgmstlZla e s ag d
deci ione analoga stia giudican
pren e una ecisi
fermare ch e ch 1 non
'erata
senza
do
d falso L' impasse sembra pero essere sup
. h
o m mo o taisv.
.d
ezionedietlCaC e
'bil' ta di errore o travisamentl a una conc
pOSSl 1
.'
. la nozione di obbligazione pare potere
indude la legge dlVlna,
d' 1 e 11modello legalistico
operare solamente m un contesto 1 egg ~
ndo Anscombe
1
di na non puo seco
di etica secondo una egge lVl
do ella una fede catto.
mo d e o llpur aven
pero vemr preso co~e
fi t' Truman era stata chiaramente
lica" La battaglia nei con ron 1 1
,
h
se
1
tta in virtu del buon senso, e scrive per 1appunto c e d'
con o
veramente crede, a priori, che la condanna a morte 1
qua.lcun~ente debba essere considerata una questione aferta su
un mno
li
ure avere a che rare con
cui ancora discute re, non vog o nepp
tta 17. Cio
ostra di avere una mente corro
questa persona essa m
. , n tornare a riporre at II fil sohco necessano e u
che pare a lrve o o
. intenda per
.
zione in se stessa, a cosa SI
tenzione a cosa sia una a..
.' descrittivi di base in una
. .'
a segulre 1 termml
virtu, per gmstlZla e.
' oter avviare un serio studio
c
'1"dovefilosoha della psico\ogla per'b'lCOSlp Anscom b e .ntenre
1
di etica. lnfatti resta mpossi 1 e per
r
14
15
Ibidem.
."
.
..
, e la lettura offerta da Cremasd1:
Cfr, le leggi di natura, nsulta di I11teI.mb ,1 concezione stoica delle leg1\ da Anscom e e la
Cio che non e discusso per nu a d'
d' e razionale del mondo, dato che
,
aZIOne I un or 111
, .
,
da le II t' nella categoria dei soste!1lton
gi della natura come mcarn
l . sono a el co oca I
sorprendentemente g I StOlCI
"endente
e che non sia discusso
,
lla "!
divi a" Ancora plU sorpr
d '
della teona de a egge ivin '
e
t to il sostenitore di una fon azrone
ome
se non tosse s a
,,
T
in particolare ommaso, c
d' t
anche se e chiaro che VIe un
e
gg
della lcgge moral e sulla base della le / 1 na ura~ a leggi della natura e legge di
d
,
II id 'fi Zlone Istl11Zlone
tr
ne a I enti ea
.
t come l'autore di una nueva
Problema seno
,
osito Tommaso e no o
,b
natura. AnZI,a questo prop d
.
t 'o le concezioni precedentl asate
'ffi
l'
.
an
avano
incon
r
,
soluzione alla d 1 co ta Cul
di d ttare la teleologia immanente per
sulla legge di natura, cioe della prop~sta .1 a o t', o negativi di leggi della natu'
d II natura tra esit: neu n
"b
distinguere ali I11terno e a,
he fruttano qualche ene
"
di tali legg conseguenze c
I1
ra e conseguenze posltIve I
'.
lo i
lle leggi che ricadono nei a
umano", cost riconoscendo forza normativa so o 111
que
16
seconda categAnria,
p. 5 7 Modern
,
Moral Philosophy, cit.,p. 40,
17 G.E.M,
scom b ,e
259
258
Capitolo QjAinto
dall"'e", e I'inconsistenza
re morale"
alla Hare
tautologico
dal momento
utilit al fine
di ci che
affermare di
un predi-
il predicato di dove-
contenente
spiegazione.
non contenente
un predicato
alcuna intelligibilita,
e necessario
sostituirla con
e diHicile per
iJ momento
esiste
per quanto ci
che
conferimento
una
che produce
IS
in questo saggio.
e quella
avendo
netta presa
e una
vi sono diverse
lvi, p. 41.
260
.
di Anscombe come per esempio il fatto
lacune neUa trattazlone
1 1
uestione a marzine la storia
ncezione nsu ta una q
b11
che ne a sua co
.....
.. d ll'utilitarisrno, o ancora
della controversia Erautltansti e cntlC~ e e d
tali per addenf dimento del test! Ion amen
uno scarso appro on
1d'battito quali 1meiodi del/' etrarsi con la giusta competenza ne 1
'....
o sia
,o
..'
21 Al di la di queste osservazioru, ntemam
tica- e Uthtansmo .
d 1
bl ma che Anscombe neUa
doveroso guardare al cuore edPro. e esenta vale a dire il fatto
..
. filosofi morali mo erm pr
,
sua critica al
h b . per poter dire che una cosa
nzialista non a aSI
che un conseque
n'altra invece no: sono infatti le conseguensarebbe permessa e u .'
. l' it quando occorre far ricorso
decid
nnann al casi irru e,
.
ze a eci ere el.
11 che ci si ritrova spiazzati,
di
' propno a ora
a una sorta I norma, e .
U" t
o delle normi vigenti neUa
h .nvemre a 111 ern
dI
non poten o a c en.
bit Per questo Anscombe scri. t'
nel propno am I o.
propria socie a o
mile posizione non
che assumono una SI
U
ve che que e persone
e de per non citare poi l'ircerto persone proron
,
,
possono essere
1 d'
. . il giudicare se un' azione e
't'
he
la
sce
ta
1
aziom
o
bil
responsa
1 a c
che si prevedono corn.
. etto alle conseguenze
.'
buona o cattiva nsp.
' e cilmente tirarsi fuori
t
he il soggetto puo la
porta, dal momen o c
. '11
. e "morale", messo fuor
daUa "moralit" deU'azione 111 se. termlO
. Ua scena Cio che
b
embra pero rientrare qUl su
.
uso da Anscom e, s
1
t ra deUe azioni e del volere,
. 1
' il rapporto tra a na u
messo 10 uce e
he nelle ultime pa. a e che compare anc
tematica questa prezlos
.: o uanto meno sugine di Intention celando non pocchedapoll:~ a ~econda di come
"
d un approlOn unen ,
scitan d o 1 nteresse a
il
biano In questa
.
.'
t rpretare lo st e anscom
.
il lettore SI prest! a 10 e
b h di .ra queUa concezione, che
t si Anscom e a I mi
di'
terza e u tima e .'
.'
W D Ross e agli utilitaristi conib .
li intulZlomstl come
. .
al' Mili
attn uisce ag
d
'l'
tltaristici c1assici qu 1
,
temporanei, esc1uden o pero g I U
20
H. Sidgwick, Methods
Di Ethics, Maclllillan'MLolnd on
1 ano
.
d d 11' t' 11 Sagglatore
e
a cura d'IM . Mori , meto.' le elca,
Creen , & Co Lon d on 1867.trit.acura
,.
21 J S Mili Utilitananlsm, Longmans.
'
"'.
di M. Baccianini,
Utilitansl1lo, SugarCo, MI1 ano 1991
26\
Capiiolo Quinto
per cui la doverosita
dalle conseguenze
Anscambe
di un' azione
nalmente
dipendere
previste. In opposizione
interamente
e fatta
e quello
deontologico
e quello
difesa, ma
dell' analisi di
e tradizio-
precedentemente
la forte convinzione
propria di Anscombe
Per Anscombe
. .'
ulle virtu: ri.'
riamente etica sulla gmstlZla e s
.
della nflcsstone prop
fi .
23 In merito a quest'ul,
1
nto meta SlCO .
fiutare cioe que sto e eme
,
he la deontologa
.
di Donatelli occorre pero osservare c
nma nota I
'ull
di . , t bile e forse occorrerebbe
.
h
fferto n a
pm s a
k:::~:~:
::;nzi:~e
ed
elmnare
un buon equipag-
giamento
alla quale
e possble
sul
e preceduta
Non
e dificile
e una
fondativo, carne
secando
cui la metafisica
e a fonda-
e possble
la riflessione
sostantive
23
1vi, p. 46.
263
262