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L'Islam (in arabo: ) una religione monoteista manifestatasi per la prima volta nella penisola araba nella cittadina higiazena della Mecca nel VII secolo dell'era cristiana grazie a Maometto (in arabo , Muammad),
considerato dai musulmani l'ultimo profeta inviato da Dio
(in arabo , Allh) al mondo per ribadire denitivamente la Rivelazione, annunciata per la prima volta ad
Adamo ( dam), il primo uomo.
Etimologia e signicato
2 I pilastri dell'Islam
3 ECUMENISMO ISLAMICO
il mese lunare di Ramadan per chi sia in grado di
sostenerlo senza sensibili inconvenienti di salute;
ajj (in arabo ), pellegrinaggio canonico a
Mecca e dintorni, nel mese lunare di Dh l-ijja,
per chi sia in grado di sostenerlo sicamente ed
economicamente.
: ):
Ahadu an l ilha ill Allh - wa ahadu anna
Muammadan Rasl Allh
"Testimonio che non c' divinit se non Dio
(Allh) e testimonio che Muammad il Suo
Messaggero".[15]
Per essere valida, la shahda deve essere recitata con piena comprensione del suo signicato e in totale sincerit di
intenti.[16] Essa suciente, da sola, a sancire l'adesione
all'Islam di chi la pronuncia.[17]
la alt (in arabo ), preghiera canonica da effettuare 5 volte al giorno, in precisi momenti (awqt) che sono scanditi dal richiamo (in arabo ,
adhn: ) dei muezzin (in arabo , muadhdhin),
che operano nelle moschee (oggi spesso sostituiti da
registrazioni diuse con altoparlanti);
la zakt (in arabo ), versamento in denaro - obbligatorio per ogni musulmano che possa permetterselo - che rende lecita la propria ricchezza; da devolvere nei confronti di poveri e bisognosi. Nella quasi
totale assenza ormai dello Stato tradizionale percettore - che era dotato di appositi funzionari (umml,
pl. di mil) con ampi poteri cogenti - la zakt oggi
prevalentemente autogestita dal pio musulmano, anche se esistono organizzazioni che forniscono aiuto
ai fedeli per raccogliere fondi da destinare a opere
di carit, per la cui realizzazione la giurisprudenza
islamica ha previsto da sempre l'utilizzo delle somme raccolte tramite questa pratica canonica.[18] La
somma da versare, a cadenza annuale, viene calcolata sulla base di un imponibile del 2.5% sul capitale
nanziario del fedele, e vale anche per le aziende.
L'OCHA ha calcolato che i volumi annuali di tali
versamenti siano, come minimo, superiori anche di
quindici volte ai valori totali delle donazioni a livello
mondiale;[19][20]
In ambienti come quelli sciita, kharigita e sunnitahanbalita si aggiunge un sesto pilastro: il jihd (in arabo
),[21] ma se nella sua accezione di "jihd maggiore
(akbar, dice la giurisprudenza), teso cio a combattere
gli aspetti pi deteriori dell'animo umano, esso accettato da ogni scuola di pensiero sunnita come un potenziale
sesto pilastro, la sua accezione di impegno sacro armato
talmente densa di condizioni e limitazioni da non consentire che il "jihd minore (jihd aghar) sia accettato
sic et simpliciter dal madhhab hanata, malikita e sciafeita
come sesto degli arkn al-Islm.
3 Ecumenismo islamico
L'Islam considerato dai suoi fedeli come l'insieme delle rivelazioni elargite da Allah all'umanit n dall'epoca
del suo primo profeta, Adamo. Dal punto di vista dei
musulmani, l'Islam non deve quindi essere considerata come l'ultima Rivelazione in ordine di tempo rispetto alle altre due grandi fedi monoteistiche (Ebraismo e
Cristianesimo), ma come l'ennesima riproposizione della volont divina all'umanit, resa necessaria dalle continue distorsioni (tarf) intervenute come eetto del uire del tempo e dell'azione (talora maliziosa) degli uomini.
Torah (Trh), Salmi, Avesta e Vangelo (Injl), cui si aggiungeranno in seguito anche i Veda dell'Induismo, sono
perci considerati testi che, in origine, non contenevano
rivelazioni diverse da quella coranica.
Per questo motivo corretto denire Maometto Sigillo
dei profeti (khaam al-nabiyyn) ed un principio fondamentale per la fede islamica credere che con la sua morte
sia terminato per sempre il ciclo profetico, tanto che viene
accusato di massima empiet (kufra), e di fatto posto al di
fuori dell'Islam, chiunque lo dichiari riaperto. Nell'Islam
non vengono pertanto disconosciuti l'Antico e il Nuovo
Testamento, della cui origine celeste non si discute, riconoscendo per logica conseguenza il carisma dei profeti vetero-testamentari (da Adamo a No, da Abramo a
Mos), come pure quello di Ges. Secondo i musulmani,
il Corano per l'unica e non pi modicata aermazione della volont divina, destinata a perdurare inalterata
no al Giorno del giudizio.
awm raman (in arabo ) , ovvero di- Nel Corano, la Sura CXII - al-Ikhl o del culto sincero
giuno - dal sorgere al tramonto del sole - durante - fornisce la denizione che Dio d di s:
3.2
Luoghi di culto
3
in un pubblico migliore di quello; e se si avvicina
a Me di un palmo, Mi avvicino a lui di un cubito;
e se si avvicina a Me di un cubito, Mi avvicino a
lui di un braccio; e se viene da Me camminando,
vado da lui correndo..[26]
La formula che apre tutte le sure del Corano, tranne la nona: Bismi llhi al-Ramni al-Rami (In nome di Dio, il Clemente, il
Misericordioso)
Vita, scienza, potenza, volont, udito, vista e parola sono attributi che pur appartenendogli totalmente, non ne
alterano l'Unit. Il tempo non una creazione ontologicamente distinta da Lui. Sovraintende la vita degli
uomini[27] senza che questi possano vederlo, poich "non
l'aerrano gli sguardi ed Egli tutti gli sguardi aerra",[28]
ma pronto ad aiutarli qualora ne avessero bisogno[29] ed
all'uomo "pi vicino della vena giugulare",[30] rendendo
superua ogni intermediazione sacerdotale. Attraverso i
suoi 99 nomi possibile invocarlo,[31] ma data la sua natura trascendente e oscura all'uomo "non v'ha simile a Lui
cosa alcuna",[32] l'Islam riuta l'idea che Dio assomigli in
qualche modo alla sua creatura umana o che vi sia il bench minimo spazio per una concezione antropomorca di
Allh.
I 99 nomi di Dio mirano a qualicarne l'Essenza (kawn), esplicitata attraverso tale elenco di attributi: egli sarebbe dunque tra le altre cose, l'Eterno (mad [33] ), la
Verit (al-aqq[34] ), l'Esistente di per s (al-ayy alQayym[35] ), il Sublime (al-Am[36] ), il Potente (Qadr,[37] ), Il Sapiente (al-akm[38] ), ma anche al-Bad,
Il creatore di ogni cosa.[39] La sua Onniscienza
chiaramente enunciata:
Luoghi di culto
Ed dunque abbandonandosi con ducia a Dio che il Luogo deputato (ma non indispensabile) alla alt la
musulmano guadagna la guida del suo Signore:
moschea (in arabo masjid, al plurale masjid). Non necessariamente delegata a ni liturgici, essa funge anche
Io sono secondo l'idea che il Mio servo ha di
da luogo d'incontro, di studio e persino di riposo. Al suo
Me, e Io sono con lui quando Mi menziona; e se
interno si usano compiere le cinque preghiere giornalieMi menziona in cuor suo, lo menziono in cuor
re obbligatorie, la rottura del digiuno del raman, la
raccolta e ridistribuzione dei fondi della zakt.
Mio. E se Mi menziona in pubblico, lo menziono
3 ECUMENISMO ISLAMICO
La venerazione delle reliquie considerata una degenerazione della fede,[51] cos come, in generale, la credenza nella possibilit che i santi (Wali) possano intercedere per i viventi; posizioni nate su impulso di versetti
perentori.[52] Vi sono tuttavia delle eccezioni, del tutto
minoritarie e principalmente aventi base etnica,[53] per
quanto riguarda le reliquie; mentre sui santi gli sciiti e
talune confraternite Su si discostano dalla maggioranza
A causa di questo stretto rapporto fra teologia e geometria sunnita.
gli architetti musulmani progredirono notevolmente nel- Fra le pratiche devozionali, la preghiera obbligatoria le scienze matematiche, scoprendo, per esempio, formu- alt - considerata la pi importante:
le che in Occidente sarebbero diventate note solo nel XX
secolo.[42] Principali espressioni di questa ricerca sono il La Preghiera il pilastro della religione. Chiunque ometta intenzionalmente di compierla, ha distrutto la propria
girih e l'arabesco.
religione[54]
La contrariet a rappresentare immagini umane dettata dall'assenza nel pensiero islamico sunnita del concetto Altre pratiche, eseguite particolarmente all'interno delle
di santit e dalla possibilit che un qualsiasi essere uma- confraternite mistiche diuse in tutto il mondo islamico,
no - con l'eccezione di Maometto - possa intercedere per sono:
l'essere umano presso Dio, oltre che dalla precisa deter la Murqaba o meditazione, ampiamente praticata
minazione d'impedire qualsiasi degenerazione idolatrica
da Maometto nei suoi ritiri sul monte ir;
del culto.
5
il dhikr, denito come ricordo o invocazione di
Dio, che nasce sulla scorta di numerosi versetti coranici come coloro che credono, coloro che cui si
tranquillano i cuori al ricordo di Dio (non col ricordo di Dio che si tranquillano i cuori?) - coloro che
credono, coloro che operano il bene, ad essi fortuna,
ad essi ritorno buono, a la ne!.[55] Da ripetere per
lo pi in silenzio, usualmente costituito dalla prima parte del tawd: l ilha ill Allh o dal takbr:
Allh[u] Akbar, o dal semplice Huwa (Egli);
I profeti
Dopo Maometto, chiamato per questo il sigillo dei profeti (khtim al-anbiy ), un dogma per l'Islam che la
profezia abbia termine e credere nella riapertura del ciclo profetico senz'altro considerato dal sunnismo e dallo
sciismo kufra.
5 Culto
Mentre il culto per Dio, chiamato Allah, immutabile
e del tutto indierente all'epoca e allo spazio sico in
cui esso praticato, la liturgia espressa potr in varie occasioni adattarsi invece al tempo e al luogo in cui il fedele vive. Ci in perfetta coerenza col principio condiviso che l'Islam sia una religione wusa, cio collocata su una linea mediana rispetto agli opposti estremi
costituiti dall'ateismo da un lato e da un formalismo rigido di facciata, non pervaso dalla reale comprensione
e dalla tolleranza nei confronti di chi sbaglia.[60] nota
l'aermazione di Muammad, secondo cui l'Islam aborre
gli eccessi e il fanatismo, basandosi sull'assunto, pi volte ribadito nel Corano, che Dio non ama gli eccessivi
(II:190; VI:141; VII:31; XVII:26-27; XXV:67; XLIV:31
e LVII:23). Per questo motivo l'estremo rigore sul piano
sia della lettera, sia dei contenuti della Legge, corrisponde
nei fatti a un'estrema essibilit.
Una visione etnocentrica del culto islamico ha per portato, durante il corso della storia europea, a dei grossi
fraintendimenti: se per gli europei medioevali Muammad era uno scismatico cristiano[61][62] questa credenza
si evoluta nel corso dei secoli, no a trasformare i musulmani in "maomettani"; credenza questa parzialmente
diusa anche nel secolo ventesimo - possibilmente alimentata da una visione dell'Islam speculare a quella che i
cristiani hanno della propria religione e in particolare della gura di Cristo, divinizzata e dunque adorata. In realt
un musulmano che adorasse Muammad, o qualsiasi altro profeta prima di lui, commetterebbe l'errore gravissimo di scambiare i messaggeri, cio i profeti inviati da
Dio sulla terra per annunciare la rivelazione monoteista,
con il messaggio, il Dio Unico (wid) e Uno (aad) che
non ha generato e non stato generato (lam yalid wa lam
ylad) che avrebbe incaricato Muammad di annunciare l'ultima, denitiva rivelazione, rendendolo cos sigillo
dei profeti (khtim al-anbiy ).
Testi sacri
l'Avesta zoroastriano.
Il dilemma se trattare gli induisti come politeisti cui oriI testi fondamentali a cui fanno riferimento i musulmani re l'opportunit fra conversione o morte fu superata grazie
sono, in ordine di importanza:
all'interpretazione di numerosi dotti musulmani, secondo
cui anche i Veda sarebbero stati un testo d'origine divina,
il Corano (letteralmente Recitazione), che con- per quanto particolarmente corrotti.
siderato dai musulmani espresso parola per parola
Accanto alle sacre scritture, e da esse direttamente ispirada Dio (Allah). I musulmani ritengono che Maota, v' un'immensa letteratura prodotta nei secoli dalla cometto abbia ricevuto il Corano da Dio attraverso
munit dei dottori appartenenti sia all'Islam sunnita sia a
l'Arcangelo Gabriele, che glielo avrebbe rivelato in
quello sciita: testi di qh (giurisprudenza), di kalm (teo[63]
lingua araba. per questo che i fondamentali atti
logia), di tasawwuf (mistica). Non da trascurarsi inne
liturgici islamici sono recitati in tale idioma in tutto
che, soprattutto per quanto riguarda la mistica islamica
il mondo musulmano. Dopo la Rivelazione ricevuo susmo, molta pregevole letteratura stata prodotta in
ta da Maometto l'Islam crede, per dogma, che nesversi da autori di espressione araba e persiana soprattutto,
sun altro profeta sar pi identicato da Dio fra gli
ma anche in turco, urdu ecc.
uomini. Secondo i fedeli, il Corano non venne messo immediatamente per iscritto: Maometto, secondo un'ipotesi fatta propria anche dai musulmani, sarebbe stato analfabeta,[64] e il Corano sarebbe sta- 7 Obblighi morali e sociali
to perfettamente assimilato da lui per grazia divina,
cos da poterlo recitare senza esitazioni e impacci Il musulmano ha dunque il dovere di assolvere al "jihd
ai suoi seguaci che, sovente, lo memorizzarono a lo- maggiore, additato letteralmente come sforzo o imro volta. Solo pi tardi (sotto il calio Uthman) fu pegno [del singolo] sulla Strada di Dio (jahada f sabl
messo per iscritto (dai kuttb) e sistemato con una Allh), nella speranza di poter vedere nell'Aldil il Suo
serie di accorgimenti graci (i punti diacritici del- Volto (li-wajhihi), grazie alla riuscita impegnativa lotta
le varie consonanti arabe omografe e le vocali, o contro le pulsioni negative del proprio corpo e del proarakt), all'epoca del governatorato dell'omayyade prio spirito.
al-ajjj b. Ysuf, verso la ne del VII secolo-inizi Nella sua veste minore, il jihd viene denito e diedell'VIII. Epoca dopo la quale il testo sacro rimasto renziato dalla shara. Se infatti un'oesa o un'aggressione
assolutamente immutato.
sono portate dalla Dr al-arb (il territorio esterno alla
7.1
L'Aldil
7
crede non conceda il libero arbitrio all'uomo, essendo
ogni atto (compreso quello umano) creato da Dio. Egli d
all'uomo tutt'al pi il possesso (iktisb) dell'atto compiuto,
mentre il presumere di poter creare qualcosa o di penetrare l'insondabile Volont divina sono peccati di massima
superbia, con la conseguenza che il Volere divino dovr
essere accettato senza condizione alcuna da parte delle
Sue creature.
7.1 L'Aldil
Alla creatura umana Allh riserva, a seconda della Sua insondabile volont e del comportamento tenuto dalla Sua
creatura - un premio eterno o un castigo.
Il luogo in cui potranno essere godute le delizie
paradisiache il Giardino (in arabo: , Janna), mentre il luogo in cui saranno scontate le azioni malvagie il
Fuoco (in arabo: , Nr).
oggetto di discussione tra i teologi musulmani il tema dell'eternit della pena infernale, alle quali assistette Maometto nel suo mistico viaggio notturno e ascesa al
Cielo (Isra' e Mi'raj).
Abu al-Hasan al-Ash'ari sosteneva nella sua al-Ibna an
ul al-diyna che l'inferno non sarebbe stato eterno
per chi fosse stato musulmano ma, vista l'Onnipotenza
divina, l'eternit del castigo non poteva essere asserita
Dio - al contrario di quanto pensavano i mutaziliti - si neppure per ogni altro essere umano.[65]
7.2
Matrimoni misti
Le correnti principali dell'Islam non ammettono n riconoscono clero e tanto meno gerarchie (indirettamente una
forma di ambiente clericale esiste per nell'ambito sciita,
in cui si crede che l'"Imam nascosto eserciti un'ineabile
inuenza sui marja al-taqld), dal momento che si crede
non possa esistere alcun intermediario fra Dio e le Sue
creature.
9
aggiungere anche l'enorme dierenziato panorama costituito dalle confraternite mistiche, tanto che qualcuno ritiene che, pi che parlare di Islam, si dovrebbe parlare di
pluralit di Islam (Islams in inglese).
10
Gruppi religiosi
10
13 ISLAM POLITICO
11
Modelli ispiratori
La religione consiste nella fede (al-mn) e nella pratica (al-dn). Quali siano stati i modelli religiosi ispiratori ancora argomento di discussione fra gli storici delle
religioni. Se infatti si pu parlare, coi dovuti distinguo,
di debiti contratti verso il Giudaismo, lo Zoroastrismo, il
Cristianesimo orientale e, pi ancora, verso il credo delle comunit ebraico-cristiane attive nella stessa Penisola
araba - debiti per molti versi e in diversa misura dicilmente negabili - non manca per chi sostiene l'indubbia
esistenza di una matrice indigena sud-arabica che arancherebbe l'Islam da una sorta di tutela strettamente allogena. Del resto non sono episodiche le prove, epigrache, artistiche (statuaria votiva) e archeologiche, circa
l'esistenza di culti monoteistici negli ambienti culturali
sud-arabici e il loro lento accostamento a forme sempre
pi spiccatamente monoteistiche.[69]
Che l'Islam appartenga al medesimo contesto di valori dell'Ebraismo e del Cristianesimo, viene sottolineato dalla sua inclusione tra le cosiddette religioni
abramitiche.[70][71]
12
Quanto al lessico impiegato, se in contesti linguistici diversi da quello italiano la dierenza fra il termine Islam e
Islamismo abbastanza sfumata, in italiano una diversit
sostanziale invece esiste, perch con la parola Islam sintende quell'insieme di atti di fede, di pratiche rituali e di
norme comportamentali che praticato da sunniti e sciiti
che, insieme, rappresentano quasi il 99% dei fedeli musulmani, mentre il termine Islamismo indica di fatto una
concezione dell'uomo e del mondo che si ispira ai valori
dell'Islam ma che si esprime a livello pi propriamente
politico.
La disciplina che studia l'Islam tradizionalmente detta
in italiano islamistica, e islamisti sono detti i suoi cultori e
studiosi. Sennonch, per l'improprio uso fattone da alcuni
media generalisti, il termine islamista pu essere percepito come sinonimo di estremista islamico, generando
disagio per gli studiosi della materia, che potrebbero in
alternativa ricorrere al gallicismo islamologi, se esso non
risultasse estraneo alla tradizione accademica.[72] Islamistica resta perci la dizione accademica della branca
disciplinare relativa alla cultura dell'Islam.
Altra fonte di confusione terminologica si ha negli ultimi anni con il crescente e improprio uso come sostantivo dell'aggettivo islamico.[73] Il sostantivo che si riferisce
a chi professa la religione islamica infatti musulmano
(nell'uso corretto si dovrebbe dire: i musulmani e non gli
islamici). L'uso dell'aggettivo come sostantivo, cos come
il sostantivo islamista - del tutto sconosciuto a qualsiasi
autorevole dizionario italiano, se non nel senso di studioso dell'Islam - sembra coniato dalla sbrigativa volont di indicare i militanti di movimenti radicali di matrice
islamica che spesso tracimano nel terrorismo, nendo col
conferire a quest'ultimo uso una sfumatura negativa che,
invece, evidentemente estranea al termine musulmano. Ciononostante si assiste a una sua crescente diusione nei mezzi di comunicazione di massa come semplice
sinonimo di quest'ultimo sostantivo/aggettivo.
La fede per i musulmani basata sui cinque pilastri.
Per essere un uomo dell'Islam si deve possedere perfettamente la fede (mn) in questi principi ed esercitare
il bene e la piet (birr). Le parole Islam e "salam" (pace) hanno la stessa radice consonantica e sono come fuse.
L'Islam si congura quindi come intima pace dell'uomo
con Dio e il mslim (musulmano) colui che si ada con
pienezza al Signore. Questo ducioso abbandono manifestato dal credente assolvendo per quanto pu ai doveri
espressi dai cinque arkn al-Islm, vale a dire i cinque
pilastri della fede islamica.
L'Islam non soltanto una religione, nel senso tecnico del termine (cfr. il latino religio), che si basi principalmente su un'intima persuasione di fede, ma anche (e non secondariamente) un'ortoprassi, una serie cio
di azioni e comportamenti obbligatori, perch giudicati corretti.[74] I comportamenti esteriori sono giudicati
secondo la shara, la disciplina legale islamica, mentre
per quelli interiori il solo giudice Dio. Ci non toglie
che, dopo un lungo e animato dibattito teologico durato
quasi un secolo,[75] mirante a determinare se per potersi
denire musulmano bastasse l'imn (la fede) o se invece
essa dovesse accompagnarsi o addirittura essere subordinata alle opere (aml) la risposta stata quella di dare
assoluta preminenza alla prima, tant' vero che per essere considerato a pieno titolo musulmano suciente
una seria shahda, anche se un musulmano non potr poi
esimersi dall'esprimere coerentemente nei fatti della vita
la profondit e la sincerit della sua fede. Questo di per
s eliminerebbe la necessit di parlare di un "integralismo
islamico, dal momento che l'Islam ha per denizione un
approccio integrale alla realt fenomenologica, senza
alcuna separazione fra aspetti mondani e ultramondani.
13 Islam politico
Dal 632 al 1924 l'Islam politico si sviluppato nel
caliato. Dal 1969 i paesi musulmani fanno riferimento per la difesa dei valori dell'Islam all'associazione
Organizzazione della Conferenza Islamica. Dal 1945
11
quelli arabofoni fanno anche riferimento, ma essenzial- brerebbe usata come sinonimo di Dr al-Islm) e Dr
mente politico, alla Lega Araba. Oggi sono 6 i paesi ret- al-arb.[79]
ti ucialmente da una repubblica islamica, anche se ci
sono paesi a maggioranza musulmana che sono repubbli Il Territorio della Tregua, "Dr al-ahd"[80] o
che democratiche (vedi Indonesia, Turchia). Gli altri Sta"Dr al-Hudna", territorio non islamico in cui peti a maggioranza musulmana sono o monarchie assolute
r l'Islam praticabile liberamente. Non pu essere
o dittature o repubbliche (o monarchie costituzionali) deattaccato e, al contrario, deve essere difeso dai mumocratiche solo nominalmente (Tunisia, Egitto), anche se
sulmani che hanno stabilito un patto con le autorit
dopo la primavera araba almeno la Tunisia sembra possa
del paese; i musulmani devono anche rispettarne gli
entrare a far parte delle democrazie islamiche.
usi e i costumi. Se per la controparte rompe i patti,
pu trasformarsi in Dar al-Harb.[81]
14
12
15
16 NOTE
Demograa
prende fedelmente l'originale quindi Islm e tradizionalmente questa la sola a essere ritenuta corretta (cfr.
DOP, ad vocem), a scapito della pronuncia piana (slam).
Tale fenomeno, riscontrabile anche nelle pronunce raq
o ran anzich Irq e Irn, risponderebbe ad una tendenza ipercorrettista: si ritira l'accento per reazione alla tendenza a pronunciare come parole piane tecnicismi che sono in realt parole proparossitone (cfr. Paolo D'Achille,
L'italiano contemporaneo, ed. il Mulino, Bologna, 2010,
ISBN 978-88-15-13833-0, p. 112). Tuttavia, secondo il
DiPI (Dizionario di pronuncia italiana, di Luciano Canepari), la pronuncia piana sarebbe ora la pi diusa in italiano e, come tale, da esso ritenuta la pi consigliabile
(cfr.). In italiano, inoltre, indipendentemente dall'accento
tonico, la s di Islam sempre sonora (come ogni s in quella
posizione), mentre in arabo sorda.
16
Note
13
respectively) are given as mandatory and voluntary donations across the Muslim world. At the low end of this
estimate, this is 15 times more than global humanitarian
aid contributions in 2011.
[20] Numerosi versi del Corano (2:62; 5:69; 18:88; 25:70)
equiparano la fede religiosa (mn) e l' opera pia
(amal li) di cui la zakt rappresenta l'eccellenza.
[21] Il sostantivo maschile in arabo ed del tutto scorretto
renderlo femminile per la persistente volont di tradurlo
esclusivamente come guerra.
[22] Traduzione di Alessandro Bausani (Il Corano, Firenze,
Sansoni, 1961, p. 496).
[23] E quando fu proposto ad esempio il glio di Maria, ecco
che il tuo popolo vocifer, - dicendo: costui migliore dei
nostri di?. Ma non ti propongono questo paragone altro
che come pretesto di disputa, ch son gente amante di liti. Egli non che un Servo cui concedemmo i Nostri favori e ne
facemmo un esempio pei Figli d'Israele - (ch, se volessimo,
faremmo ereditare la terra, dopo di voi, ad angeli) - ed
egli non che un presago dell'Ora: pertanto non dubitate
ch'essa venga, e seguite Me; questo il retto sentiero. (Cor.,
XLIII:57-61, trad. di A. Bausani, cit., p. 365).
[24] When Allah created material things from absolute nothingness, does it mean that His Power was converted
into material power and material form? - Ustd Husayn
Ansrin,
[25] Q Nrollh Shushtar, Iqq al-aqq, vol. 1, p. 431,
Maktabat yatollh al-Marash, Qom, 1409 H.
14
16 NOTE
[75] Il voler subordinare la fede alle opere fu la logica perseguita dagli Omayyadi per motivi essenzialmente politici e
scali, al ne cio di poter seguitare a percepire le imposte
non-islamiche anche da chi - i mawl - si era invece convertito, pur senza aver ancora bene imparato le ritualit e
le liturgie previste dall'Islam.
[76] Sull'uso di tale espressione, ormai puramente accademica,
si vedano per tutti Alberto Ventura, L'islm sunnita nel
periodo classico (VII-XVI secolo)", in: Islam, a cura di
Giovanni Filoramo, Roma-Bari, Storia delle religioni Laterza, 19992 , p. 155 o Armand Abel, s.v. Dr al-Islm,
in: The Encyclopaedia of Islam, con annessa Bibliograa.
[77] Link
[78] Oxford Islamic Studies - Dar al-Islam
[79] Articolo di Muhammad Khalil, sulla rivista Al-Sharq alAwsa, 30 (2006), p. 22, sulla fatwa di al-Azhar circa l'obsolescenza concettuale della distinzione dottrinale
classica tra Dr al-Salm e Dr al-arb.
[80] Cos in al-Sarakhs (m. 1106), commentatore hanata di
al-Shaybn nel suo Mabs, 30 voll., Il Cairo, 1906/1324
E., X, p. 2.
[81] Dar al-Hudna
15
17
Bibliograa
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16
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18 Voci correlate
Allah
Architettura islamica
Calendario islamico
17
Cinque pilastri dell'Islam
Concezione della morte nell'Islam
Corano
Cristianesimo e islam
Dio (Islam)
Egira
Finanza islamica
Fatwa
Fiqh
Fondamentalismo islamico
Ibls
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Maometto
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Organizzazione della cooperazione islamica
Sacro (islam)
Sciismo
Shari'a
Shahada
Storia della donna nell'Islam
Storia dei popoli islamici
Susmo
Sunna
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Tawhid
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