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LA COSTRUZIONE MILITARE DEL REICH.

L'occasione per unificare la Germania e annetterla alla Prussia si presentò quando il re di Danimarca tentò di annettere i ducati tedeschi
di Schleswig e Holstein.
1864: Con il pretesto di difendere gli interessi tedeschi, il regno prussiano dichiarò guerra alla Danimarca e ottenne una rapida vittoria.
Grazie a questa ottenne l'amministrazione dei territori tedeschi “in condivisione” con l'Austria.
1866: La Prussia invase l'Holstein, territorio sotto l'influenza austriaca; questo causò la reazione da parte dell'impero asburgico, che non
poteva permettere che la Prussia si rinforzasse ancora; scoppiò dunque la guerra.
➢ Bismark in realtà aveva invaso l'Holstein apposta per provocare l'impero austriaco e far scoppiare la guerra. Si era così
anche preparato ad essa garantendosi la neutralità di Napoleone III, promettendogli cessioni territoriali.
Di fronte a questo conflitto, il regno d'Italia colse l'occasione per allearsi alla Prussia contro l'Austria. In questa maniera, nel caso di
vittoria tedesca, l'Italia -sua alleata- avrebbe rivendicato il Lombardo-Veneto all'impero asburgico.
Il conflitto esplose in estate:
Nord: L'esercito prussiano sconfisse in tre battaglie quello austriaco.
Sud: L'esercito italiano venne massacrato in diverse occasioni, dimostrando anche la disorganizzazione dell'esercito del nuovo regno.
Nel frattempo la Prussia aveva firmato un armistizio con l'Austria, così l'Italia, per non rischiare di ritrovarsi a dover combattere con
tutto l'esercito austriaco (non più impegnato sul fronte settentrionale), ne stipulò uno a sua volta.
Pace di Vienna: Venne sancita in ottobre tra tutte le potenze nel conflitto, stabilì che:
• L'Austria uscisse dalla Confederazione Tedesca, che questa venisse governata dalla Prussia e che le venissero ceduti alcuni
territori asburgici.
• All'Italia fu ceduto il Veneto, che però, simbolicamente, per umiliare lo stato italiano, venne prima “regalato” a Napoleone
III, affinché lo consegnasse lui in mano italiane.
LA GUERRA FRANCO-PRUSSIANA: GUGLIELMO I IMPERATORE DI GERMANIA.
Sconfitta l'Austria, rimaneva solo la Francia ad ostacolare il progetto di unificazione tedesca e unione alla Prussia. Il regno di Prussia
anche questa volta creò l'occasione per lo scontro quando Leopoldo di Hohenzollern, parente del re di Prussia, mostrò di aspirare alla
corona di Spagna, che era rimasta vacante.
Guerra contro la Francia: Napoleone III cercò subito di scongiurare la possibilità che costui potesse ottenere la corona, perché,
diversamente, la Francia si sarebbe trovata nel mezzo di due potenze prussiane, a nord, in Germania e a sud, in Spagna. Per evitare
questo succedesse inviò i suoi diplomatici a Berlino, ma questi ottennero risposte incerte e offensive alla dignità francese.
Fu così che scoppiò la guerra. La Prussia vinse in breve tempo e, a Sedan, Napoleone III fu fatto prigioniero. Occupata Versailles, i
principi tedeschi acclamarono Guglielmo I come imperatore di Germania. Era nato l'impero tedesco.
Costituzione: La nuova confederazione tedesca doveva avere due camere, che, per rendere esecutiva una decisione, dovevano
concordare l'una con l'altra:
 Reichstag: Dieta imperiale. Era eletta a suffragio universale maschile. Aveva il compito di controllare il bilancio del Reich ed
emanava leggi valide per tutto il paese.
 Bundesrat: Consiglio imperiale. Rappresentava ogni singolo stato. Ogni rappresentante di ogni stato aveva un importanza
proporzionale a quella del suo stato. Il membro più importante era quello prussiano, quindi nessuna proposta passava se
costui era contrario.
L'articolo 17 sanciva che il potere esecutivo era posto nelle mani del Cancelliere, che divenne Otto Von Bismark. L'imperatore (kaiser)
aveva invece potere assoluto su esercito e politica estera. Il cancelliere era responsabile delle proprie decisioni solo rispetto al Kaiser.
Per quanto riguarda l'elezione del Reichstag, il suffragio universale era solo apparente, infatti l'importanza del voto era suddivisa in base
al censo, il voto di una persona di prima fascia valeva decine di uno di quelli di ultima. Il voto non era segreto, e gli elettori si
limitavano a scegliere degli elettori di secondo grado che poi eleggevano i deputati.
In questa maniera, con questo sistema, la Prussia manteneva saldamente il potere sia sulla corona prussiana che sul Reich.

3. La comune di Parigi.
UNA NUOVA ONDATA RIVOLUZIONARIA A PARIGI: LA PROCLAMAZIONE DELLA COMUNE.
A soli vent'anni dall'ultima ondata rivoluzionaria, durante la guerra franco-prussiana, scoppiarono nuovi tumulti a Parigi. Alla base di
questi vi erano:
1 Motivi patriottici:
1.1 Insoddisfazione per come si era condotta la guerra con la Prussia.
1.2 Trattative per la pace inaccettabili, perché avevano portato infine alla firma di un trattato svantaggiosissimo per la
Francia, che prevedeva la cessione di territori, un tributo altissimo da pagare, e l'occupazione triennale da parte
dell'esercito prussiano.
2 Tensioni sociali:
2.1 Le classi lavoratrici erano cadute in una situazione pessima.
2.2 Vi era sempre più differenza economica tra ricchi e poveri.
1871: Iniziò le guerriglia a Parigi. Le classi che avevano portato avanti la rivolta erano state quelle dei Ceti Poveri.
26 Marzo: Venne istituita la COMUNE DI PARIGI, il primo governo di stampo socialista della storia. Questa iniziò subito a prendere
grandi provvedimenti di rilievo politico e sociale.
La Comune era stata istituita come governo di Parigi, ma non pretendeva di rappresentare l'intera Francia. I comunardi aspiravano
invece ad una confederazione francese costituita dalle comuni di ogni città.

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