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Anis Louati 3N

La memoria in piazza:
il monumento in Piazza Indipendenza a Lugano

12.05.2016

1. Contesto storico in cui venne costruito il monumento


Innanzitutto, per cominciare lanalisi del monumento che sinnalza al centro della Piazza
Indipendenza a Lugano, conviene fare un salto a ritroso nella storia per studiare gli eventi
che portarono alla nascita del cantone Ticino.
Con l'anno 1515 prese avvio il periodo detto dei confederati, in riferimento allantica
confederazione fondata con il patto del Gruetli del 1291. Il dominio confederato si
manifest praticamente solo in ambito giudiziario. Al di fuori dell'ambito giudiziario, il
potere venne lasciato alle autorit locali. Notiamo che, se da un lato lo scarso interesse
mostrato dai cantoni sovrani nei confronti dei baliaggi poteva destare dei malcontenti,
l'appartenenza dei baliaggi a uno Stato neutrale, nel mezzo di unEuropa lacerata da
continue guerre, e il moderato regime fiscale al quale questi erano sottoposti costituirono
due pi che buoni motivi per cui valeva la pena essere sottomessi.
Gi a partire dal 1790 gli avvenimenti della rivoluzione francese ebbero delle
ripercussioni sullantica confederazione elvetica, allora composta da 13 cantoni con 11
alleati. Alcune manifestazioni rivoluzionarie, che andavano proclamando i simboli e i
valori illuministi della rivoluzione francese, furono sistematicamente represse dai cantoni
oligarchici, ma numerosi democratici riuscirono a fuggire e a rifugiarsi in Francia. Fu
proprio sulla base della propaganda portata avanti da questi rifugiati democratici che la
Francia, sin dal 1793 occupata in una politica di tipo espansionistico, giustific il suo
intervento militare in Svizzera. Il direttorio1, che aveva intenzione di occupare tutta
lantica confederazione, voleva impadronirsi dei cantoni alpini al fine di occupare la loro
posizione militare strategica, dimportanza fondamentale per le operazioni militari in
Italia, e di impadronirsi delle loro ricchezze. Linsurrezione fu ampiamente repressa gi
nel 1798: era la fine dellantica confederazione.
Sulla base degli ideali illuministi della rivoluzione francese fu instaurata, nei territori
dellantica confederazione, la repubblica elvetica (1798). La costituzione su cui si fonda
la nuova repubblica fu opera del rivoluzionario di Basilea Peter Ochs. Ricordiamo il
motto alla base della costituzione: La repubblica elvetica una e indivisibile.
Chiaramente, questa costituzione fu redatta sulla falsa riga di quella francese: infatti, si
fa riferimento, anche se non esplicitamente, ai valori della fratellanza fra i popoli, prima
deboli in quanto non uniti, della libert delluomo intesta come diritto naturale
inalienabile, della libert di opinione e di stampa, e della libert di culto, fintanto che
questa non sia volta a guastare lordine pubblico. Evidentemente il malcontento si diffuse
sporadicamente nei territori dellantica confederazione, che si trovarono ben presto ridotti
a dei campi di battaglia per le operazioni militari espansionistiche dellesercito francese.
Peraltro, per poter fare da campo di battaglia, gli antichi cantoni furono costretti a
rinunciare a uno dei valori per cui la Svizzera si contraddistingue da sempre: la neutralit.
Constatando il terribile fallimento della repubblica elvetica, che nellarco di un lustro vide
sei colpi di Stato e sei Costituzioni differenti, il 19 febbraio del 1803 il generale
Napoleone Bonaparte impose lAtto di Mediazione, una nuova costituzione il cui scopo
era quello di placare le cruente divergenze fra i federalisti (a favore dellantica
Il Direttorio era lorgano posto al vertice delle istituzioni francesi durante lultima fase della rivoluzione
francese, che pose fine al periodo del terrore.
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confederazione) e gli unitari (a favore della repubblica elvetica), che sfociarono in una
vera e propria guerra civile. Napoleone trasforma nuovamente la Svizzera in una
confederazione, aggiungendo sei nuovi cantoni, fra cui il Ticino, ai 13 antichi.
La prima fase di vita del cantone Ticino - durante l'epoca napoleonica - fu caratterizzata
da un regime liberale filo-francese. I territori che nel 1803 costituirono il Canton Ticino
erano suddivisi in otto baliaggi, in linea di massima corrispondenti agli attuali distretti.
Durante il periodo della repubblica elvetica, per decisione di Napoleone Bonaparte, i
baliaggi vennero riuniti a formare, nel 1798, due diversi cantoni: Bellinzona e Lugano.
Nel 1803, con lAtto di Mediazione, questi vennero poi definitivamente unificati in una
nuova repubblica, il cui nome venne ideato riprendendo il nome del fiume pi importante
del territorio: il Ticino. Nonostante il nuovo cantone venisse dichiarato, fin dal 1803,
Stato membro della confederazione a pieno titolo, la Francia continu a gestirne
ampiamente gli affari, arrivando fino ad annettere alla repubblica Cisalpina, seppure per
un brevissimo periodo, i distretti meridionali di Muggio e Mendrisio.
2. Storia del monumento
Lobelisco che troviamo eretto nellodierna Piazza Indipendenza fu innalzato nel 1743 in
sostituzione di una vecchia croce lignea. In realt, la parte originale del monumento il
corpo superiore in pietra, fatta eccezione per il coronamento in ferro che fu aggiunto in
un secondo momento. Nel 1821 gli scalpellini Giacomo Cossi e Giuseppe Galli
realizzarono un nuovo basamento, su progetto del famoso architetto Grato Albertolli. Il
primo maggio 1898, in occasione dei festeggiamenti del primo centenario dell'autonomia
dei luganesi (ticinesi), l'obelisco dellallora Piazza Castello fu eletto monumento
dellIndipendenza e la piazza ribattezzata con il nome attuale. Larchitetto Otto Maraini
disegn un nuovo basamento, messo in opera dai fratelli Sassella e ornato con bassorilievi
in bronzo di Luigi Vassalli e Ampellio Regazzoni, raffiguranti l'attacco dei Cisalpini2 del
1798 e l'elevazione dell'albero della libert.
Da segno religioso, lobelisco fu trasformato in segno patriottico liberale. La vecchia
croce fu sostituita con un nuovo coronamento in ferro: ricordiamo appunto la
scristianizzazione attuatasi con la rivoluzione francese, i cui valori vennero portati in
Ticino da Napoleone.
3. Significato in rapporto al contesto storico
Studiando questo monumento sorge spontanea una domanda. Esso porta scritto, sulla
facciata che volge verso il Lago di Lugano, il motto:
LIBERI E SVIZZERI
IL MOTTO DEI LUGANESI NEL 1798
UN SECOLO DOPO
RIPETONO ESULANTI I TICINESI E TRAMANDANO AI FIGLI

Noi sappiamo che questo obelisco stato eletto monumento dellIndipendenza nel 1898,
tuttavia noto che nel 2003 ricorso il bicentenario della repubblica e cantone Ticino.
Ci chiediamo quindi come mai il monumento celebra il centenario dellIndipendenza del
1798, quando invece si riconosce come lanno della fondazione del cantone Ticino il
1803?
Come detto in precedenza, durante il periodo della repubblica elvetica, su decisione di
Napoleone Bonaparte, nel 1798 si unificarono 8 baliaggi a meridione della repubblica per
La Repubblica Cisalpina venne istituita il 29 giugno 1797 dal generale Napoleone Bonaparte, esattamente
un anno prima della Repubblica Elvetica: grazie alla vittoria della Campagna d'Italia (1796-1797), il
generale francese riusc a conquistare i territori del Ducato di Milano, e del Lombardo-Veneto, in
precedenza domini di terraferma veneziani.
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formare due nuovi cantoni a tutti gli effetti: Bellinzona e Lugano. Sul monumento
troviamo scritto LIBERI E SVIZZERI IL MOTTO DEI LUGANESI NEL 1798 [] il che
effettivamente coerente con loperato di Napoleone nel 1798: nellambito della
repubblica elvetica, egli unific i baliaggi che si trovavano nellodierno territorio ticinese,
formando due nuovi cantoni. Dunque Lugano, nel 1798, divent un cantone indipendente
(libero) facente parte della repubblica elvetica (quindi svizzero). Nel 1798, il cantone
Ticino ancora non esisteva: fu sempre Napoleone che, constatando il fallimento della
repubblica elvetica, con latto di mediazione del 1803 unific i cantoni di Bellinzona e di
Lugano a formare un unico grande cantone: il Ticino.
In conclusione, possiamo dire che il monumento fu eretto in cerimonia del centenario
della indipendenza di Lugano in quanto cantone facente parte della repubblica elvetica.
Il monumento documenta che un secolo dopo al 1798 i ticinesi ripetono esultanti il motto
liberi e svizzeri e lo tramandano ai loro figli: effettivamente, nel 1898, anno in cui fu
nominato il monumento dellindipendenza, esisteva il cantone Ticino quindi i luganesi,
abitanti del cantone Ticino quindi diventati dei ticinesi, festeggiano il centenario
dellIndipendenza del ex cantone Lugano e al contempo festeggiano lIndipendenza del
nuovo cantone Ticino.
4. Considerazioni di natura storiografica
Innanzitutto possiamo osservare che, sul bassorilievo che volge verso palazzo dei
congressi, raffigurata una scena dove si vede chiaramente un gruppo di cittadini che si
distingue fra la folla mentre erge lalbero della libert. Lalbero della libert un simbolo
dei valori liberali della rivoluzione francese: fu proprio durante la rivoluzione francese
che i repubblicani piantarono il primo albero della libert nel 1790 a Parigi. Gli alberi
della libert vennero successivamente piantati in ogni municipio di Francia e, come
possiamo constatare, anche nelle cosiddette repubbliche sorelle (repubblica elvetica e
repubblica cisalpina).
Questo monumento costituisce una chiara testimonianza del passaggio degli ideali
rivoluzionari nella citt di Lugano: fra tanti ricordiamo il liberalismo e lidea di nazione,
che appaiono evidenti nella frase Liberi e Svizzeri; lidea che i cittadini debbano
attivarsi e combattere al fine di garantirsi uno stato che li rappresenti al meglio, proprio
come troviamo raffigurato nel bassorilievo che ritrae la guerra contro i cisalpini.
Inoltre interessante osservare che lo scopo che ci si prefissati con ledificazione di
questo obelisco letteralmente quello di tramandare ai figli le memorie della storia della
citt in cui abitano. Come viene ampiamente spiegato nel testo storiografico letto in classe
tratto da Les lieux de mmoire, le memorie si fanno sia di monumenti e di archivi storici
sia delle mentalit e delle correnti di pensiero che attraversano i tempi. Pertanto, le
memorie non possono essere in alcun modo cancellate: ne una forte testimonianza il
fallimento del periodo della Restaurazione, con il quale si cercato vanamente di
cancellare i ventanni di storia della rivoluzione francese.
5. Indicazione di eventuali approfondimenti e ulteriori piste di indagine
Per sviluppare ulteriormente questa ricerca si potrebbe tracciare una biografia degli
architetti che hanno contribuito alle modifiche apportate allobelisco, per capire se ci sono
dei nessi fra le loro famiglie e la storia della citt di Lugano.
Sarebbe inoltre interessante approfondire tutto ci che riguarda la guerra contro i cisalpini
e le azioni compiute dalla citt di Lugano durante questo periodo di conflitto.

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