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lla Velia, che raccordava il Palatino con l'Esquilino. Non fa parte del Foro Rom
ano propriamente detto (pur rientrando oggi nell'area archeologica che lo compre
nde, estesa fino alle pendici della Velia), ma era nelle immediate adiacenze di
esso.
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1 Storia
2 Descrizione
3 Altre immagini
4 Note
5 Bibliografia
6 Collegamenti
7 Altri progetti
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Nelle fonti antiche la basilica ricordata come Basilica Nova[1], o Basilica Cons
tantini[2], o Basilica Constantiniana[3].
La basilica fu inizialmente fatta costruire da Massenzio agli inizi del IV secol
o (308-312) e fu terminata e modificata da Costantino I[4] in prossimit del tempi
o della Pace, gi probabilmente in abbandono, e del tempio di Venere e Roma, la cu
i ricostruzione fece parte degli interventi massenziani. La sua funzione era pre
valentemente di ospitare l'attivit giudiziaria di pertinenza del prefetto urbano.
Sia gli scavi, sia la pianta della Forma Urbis Severiana hanno dimostrato come i
n questo punto sorgesse anticamente una grande complesso utilitario dell'epoca d
omizianea, simmetricamente contrapposto a uno analogo che sorgeva sull'altro lat
o della Sacra via summa (ampiamente manomesso durante gli scavi del XIX secolo p
erch scambiato per una costruzione medievale). Una parte di questo edificio pi ant
ico era occupata dagli Horrea piperiana, i magazzini del pepe e delle spezie[5].
Della basilica si
i furono noti con
olo fu nuovamente
a vivace polemica
Le gare di lotta delle Olimpiadi di Roma del 1960 si tennero presso la Basilica
di Massenzio.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]