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Anno XXXI
05.05.2010
Numero
559
periodiCo di aTTUaliTÀ dei ComUni di alano di piaVe, QUero, Vas, seGUsino
Specialità:
Grigliate, Spiedi,
Selvaggina,
Porchette,
Pasta, Gnocchi,
Dolci fatti in casa.
Riposiamo il Lunedì
di De Paoli Cinzia & C. s.n.c. È gradita la prenotazione
Via S. Michele, 34 - 31040 Curogna di Pederobba (TV)
Tel. e fax 0423 64089 - Cell. 329 1299112 - trattoriadacialt@libero.it
V.D.M.
di Marco Van Dijk
ELETTROTECNICA
Cell. 335-7604181
il tornado Sede: Via J. Kennedy - 32031 FENER (Belluno). direttore responsabile: Mauro Mazzocco. redattori: Sandro Curto, Silvio Forcellini. collaboratori:
Alessandro Bagatella, Francesco Dal Canton, Ivan Dal Toè, Gianni De Girardi, Antonio Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Silverio Frassetto, Ermanno Geronazzo, Cristiano
Mazzoni, Sergio Melchiori, Antonio Spada, Andrea Tolaini.
abbonamenti: italia Abbonamento annuale (18 numeri) 20,00 ESTERO Abbonamento annuale (18 numeri) 40,00.
L’abbonamento può essere sottoscritto o rinnovato nei seguenti modi: 1- versando la quota sul c/c postale n. 10153328 intestato alla pro LOCO di FENER; 2- pa-
gando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: NEGOZIO “DA MILIO” - Alano; pasticceria “dolci pensieri” - Fener - BAR JOLE - Fener; MAURO MAZZOCCO - Quero;
ALESSANDRO BAGATELLA - Quero; BAR “PIAVE” Carpen - LOCANDA SOLAGNA - Vas; ANTONIO DEON - Vas; BAR “BOLLICINE” - Scalon; bazar di A. Verri - Segusino.
1
Quota di partecipazione di 60 €
La quota comprende: pullman; visita guidata di Sirmione; pranzo in ristorante tipico (bevande e caffè inclusi); in-
gresso al Parco Giardino Sigurtà; assicurazione medico-bagaglio; accompagnatore AbacoViaggi .
Le iscrizioni, con versamento della caparra di 10 €, vanno fatte entro il 30 maggio presso la
Pasticceria Dolci Pensieri a Fener, Sandro Curto (349-4325369), Silvio Forcellini (348-3142633)
Taglio del nastro per il centro di riabilitazione con ambulatori di massoterapia e logopedia.
La struttura diventerà punto di riferimento per il territorio.
mia, e Valter Bonan, portavoce del comitato Acqua Bene Comune. La serata ha avuto il patrocinio dei Comuni di
Alano e di Segusino, mentre gli altri Comuni del Basso Feltrino, a cui era stata fatta analoga richiesta, hanno ritenu-
to di non patrocinare l’iniziativa. Sotto la lente d’ingrandimento dei relatori il recente decreto Ronchi che consegne-
rebbe la gestione dell’acqua ai privati e agli interessi di profitto. «In realtà ha spiegato Martinelli, autore di “L’acqua
è un merce” - le basi per il pericolo che l’acqua diventi una merce sono state poste dalla legge Galli del 1994 che ha
istituito il servizio idrico integrato. In questi quindici anni, attraverso governi di diverso colore, si è verificato uno stri-
sciante e progressivo avvicinamento alla cessione dell’acqua al privato fino ad arrivare al decreto Ronchi che, di fat-
to, accelera questo processo». Per Martinelli, non si tratta solo di ribadire il principio dell’acqua come bene comune,
ma «di smascherare i miti che questo decreto si porta appresso». Dal mito della concorrenza «come panacea di tutti
i mali», al mantenimento del controllo pubblico, fino all’imposizione del decreto per direttive europee, Martinelli con
un’attenta e precisa documentazione ha sfatato i pilastri su cui si reggerebbe la logica della gestione privata
dell’acqua. Citando le esperienze di privatizzazione già sperimentate all’estero, ma anche in Italia, Martinelli ha de-
nunciato il rischio di giungere ad un servizio più oneroso e meno efficiente per i cittadini, trasformando un fonda-
mentale diritto dell’umanità in una delle più grosse torte che multinazionali e istituti di credito si stanno già accin-
gendo a spartire. «Basti pensare - ha detto - che anche le attuali società pubbliche hanno l’obbligo dal prossimo an-
no di far entrare in maniera determinante i privati». Bonan ha poi ribadito, fra l’altro, la necessità di sganciare gli utili
d’impresa dalle bollette e «ritornare al principio che i servizi fondamentali debbano essere sostenuti dalla fiscalità
generale. Per questo - ha ricordato - dal 25 aprile inizieremo la raccolta firme per un referendum abrogativo» (artico-
lo tratto dal Corriere delle Alpi del 9.04.2010).
LETTERE AL TORNADO
ANOMALIE in FIORE
Un mese di trasgressioni… fuori dalle aiuole della “normalità”
al Centro Culturale di Quero
dall’8 maggio al 5 giugno 2010
Sabato 8 maggio ore 20,45
Trasgressione giovanile I VULNERABILI Spettacolo teatrale LIVELLO: Spericolato
con Filippo Tognazzo e la partecipazione di Anty Gravity Worlds
Zelda – Preganziol (TV)
Ingresso € 3,00
Ogni minuto, nel mondo, due persone muoiono per incidenti stradali: sono oltre tremila al giorno, un milione e duecentomila l’anno. Di
questi circa un terzo sono giovani fra i 18 e i 35 anni. Ma si può parlare di sicurezza stradale divertendosi? Sì, visto anche il grande
successo fin qui raccolto dallo spettacolo. Fra una corsa in platea, una simulazione di guida a bordo di un'auto quasi vera, un tuffo da
tre metri, il sollevamento di pesi e la lettura attenta di giornali e pubblicità, I Vulnerabili affronta il problema della sicurezza stradale in
modo innovativo e incisivo, fornendo dati e informazioni, argomentando senza rinunciare alla critica, senza cadere nel pietismo, senza
forzare le risposte ma inducendo gli spettatori a una riflessione serena e consapevole. I Vulnerabili è il risultato di un lavoro di ricerca
durato vari mesi nei quali Tognazzo si è avvalso della collaborazione di Franco Taggi, direttore del reparto traumi dell'Istituto
Superiore di Sanità di Roma, di esperti del Dipartimento di Ingegneria di Padova, di Claudio Cangialosi (resp. di SicurAUTO.it) oltre
che di psicologi, pubblicitari, fisici, medici e giornalisti. http://www.zeldasrl.com/
La foto di copertina
In ricordo di Bepi Niero, pittore del Piave
di Angelo Giovanni Polloni
Il prossimo maggio sono due anni che Bepi Niero se n’è andato. Ogni volta che capito al
cimitero lo vado a trovare, i fiori freschi non gli mancano mai. Bepi lo conoscevo dai
tempi gloriosi del “Carlo Rizzarda”, scuola professionale di Feltre frequentata negli anni
da tanti ragazzi queresi. A quei tempi, anni 57/59 o giù di lì, a Feltre andavamo in treno,
stazione di Quero-Vas. C’era anche l’autobus di Baratto, ma l’abbonamento costava un
po’ di più rispetto al treno, pertanto “scarpinare su e giù per la Moscheta”, rigorosamente
a piedi. Km. 2,5 all’andata e altrettanti al ritorno; piacevoli (anche) con la buona
stagione, un po’ meno d’inverno. Di quelle sbufferate impensabili per i nostri giovani al
giono d’oggi. Non ero il solo. Fra gli altri ricordo volentieri Aldo Gambalonga (Manera),
Bruno Schievenin (Peca), forse perché suo padre aveva una gamba di legno. Diversi di
carattere tra di loro, ma molto amici. Tanto era estroverso Bruno Peca, tanto era
taciturno Aldo Manera; li univa la passione per le armi (residuati bellici) a quei tempi
facili da reperire. Sapevano tutto dei vari tipi di fucili, proiettili, bombe. Bruno Peca, forse
perché doveva aiutare in casa, il ritorno lo faceva (grande specialista) in autostop,
coinvolgendo qualche volta anche Aldo. Purtroppo entrambi sono già andati avanti.
Ricordo anche volentieri la Bianca Sbrovazzo (Magistrali?) e una certa Foe. Sul treno, a
Quero-Vas, trovavamo quelli che salivano nelle stazioni precedenti: Cornuda, Levada,
Pederobba e pomposamente Alano Fener Valdobbiadene. Appunto a Fener, dove abitava, saliva Bepi Niero. Lui a Fel-
tre non veniva per studiare, ma a lavorare, se ricordo bene, presso una falegnameria dove costruivano cassette per la
frutta e verdura. A quei tempi aveva la passione della musica e strimpellando la sua chitarra, in attesa del treno di ri-
torno o alla pausa pranzo, ci portava le ultime novità nel campo delle canzonette. Faceva gruppo il Bepi, gli volevamo
bene. Le scuole finirono, la vita continuò per strade diverse. Bepi sempre a Fener, poi a Quero, io in giro per il mondo.
Lo vedevo saltuariamente nel periodo delle ferie o per le festività. In quel periodo cominciò a parlarmi di pittura; ne par-
lava con grande slancio spiegandomi stili e tecnica. Nelle sue varie abitazioni feneresi e queresi aveva sempre un an-
golo bohemien, tipo studiolo di pittore. La pittura pian piano ebbe il sopravvento sulla musica. Certo aveva anche un
lavoro, ma era solo un mezzo. Era orgoglioso della sua arte, dei vari riconoscimenti attribuitigli, degli inviti che riceveva
per parlarne e dimostrazioni varie. Aveva fotografato tutte le sue opere e ne mostrava volentieri la documentazione. Ul-
timamente lo vedevo più spesso. Passava due volte al giorno con la sporta di stoffa a tracolla per andare al supermer-
cato. Camminava spedito come avesse quali impegni. Lo chiamavo ed entrava a fare due chiacchiere, accettava qual-
che bicchiere di vino e mi raccontava di lui. Del Bepi donatore di sangue (con tanta di documentazione), delle
camminate in montagna, dei giri della campagna, della sua casa su alla ex-scuola. Ma era la pittura che lo accalorava.
In famiglia abbiamo delle sue opere, ma io lo provocavo perché volevo dei ritratti o dei nudi femminili. Lui rideva e a-
dottava la scusa che gli mancavano le modelle. Nel 2007 un giorno gli proposi un soggetto a tema da una mia fotogra-
fia della campagna sud. Accettò con riserva. Nel 2008 non venni a Quero. In compenso mio figlio Vittorio fu più presen-
te. Un sabato mi telefona dicendomi che Bepi, che conosceva molto bene, gli aveva portato il quadro commissionato-
gli, dicendogli: “chissà se a to pare al ghe piass?!”
Il giorno dopo, altra telefonata: Bepi Niero è morto. Era domenica 11 di maggio.
Caro Bepi, dove sei adesso i colori, pennelli e soprattutto modelle non ti mancheranno di certo. Ti debbo una risposta
riguardo allo scorcio della campagna in Redia:
“Al quadro che tu me a fat, no sol al me a piasest, ma par mi al è l’opera toa pi bela, an capolavoro”.
Ciao Bepi
7 cronaca
Il 25 aprile ad Alano
di Silvio Forcellini
Unico tra i Comuni del Basso Feltrino, anche quest’anno Alano - in collaborazione con le locali associazioni d’arma ed ex
combattenti - ha celebrato meritoriamente l’anniversario del 25 aprile, festa della liberazione dalla dittatura nazi-fascista e
del ritorno alla democrazia. La cerimonia prevedeva la deposizione di una corona al monumento al Partigiano in piazza
Martiri ad Alano, la Messa in ricordo dei caduti per il tricolore, celebrata da don Tiziano Piovan nella chiesa di S.Giacomo
a Colmirano, e la sfilata fino al monumento degli Alpini a Colmirano, con i discorsi di rito cui ha fatto seguito il rinfresco
predisposto dai volontari del “Valderoa”, sempre in prima fila. La Banda Cittadina di Alano ha fatto poi da degno sottofon-
do musicale all’intera cerimonia. Tra gli intervenuti, il sindaco alanese Fabio Dal Canton, che ha voluto sottolineare lo
strettissimo rapporto tra libertà (riconquistata dal nostro paese con la lotta di liberazione), verità e responsabilità.
Sullo sfondo, non poteva non echeggiare, nel 65° anniversario della Liberazione, l’alto discorso pronunciato
nell’occasione da Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica, che ha parlato del 25 aprile come «valore di ricon-
quista e condivisione del senso della nazione e della Patria» e come «festa della liberazione nazionale che deve trasfor-
marsi in festa della riunificazione nazionale», auspicando un clima di serenità che porti a riforme condivise, tra le quali
soprattutto quella federalista, a patto però che non metta a rischio la coesione del paese. Un appello a superare le con-
trapposizioni proprio sulla scia dei valori della Resistenza che «non fu solo Liberazione ma anche riaffermata identità na-
zionale a conclusione di una drammatica lacerazione in due», auspicando che questo 65° anniversario contribuisca a tra-
smettere alle giovani generazioni il significato degli anni della Resistenza e della Liberazione e riconoscendo il fondamen-
tale contributo che pure tanti militari diedero nella lotta contro il nazi-fascismo, militari le cui attuali missioni all’estero «so-
no coerenti con gli ideali di pace, giustizia e libertà della Resistenza», poi alla base della Costituzione. Sulla stessa lun-
ghezza d’onda anche il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che si è responsabilmente rivolto a tutte le forze poli-
tiche affinché «scrivano assieme una nuova pagina condivisa della nostra democrazia e della nostra Italia». E in tal senso
sono andati (quasi) tutti gli interventi nelle varie cerimonie svoltasi nell’intera penisola (incidenti e contestazioni a parte).
C’è stato, infatti, anche chi - come il ciarliero neogovernatore leghista Luca Zaia - non ha perso l’occasione per
dire maldestramente la sua, equiparando i partigiani dell’Anpi ai…vietcong («Bisogna avvertirli che la guerra è finita da 65
anni, visto che ad ogni 25 aprile continuano a scatenare polemiche») e accusandoli di «fare politica sui morti, esasperan-
do le divisioni tra destra e sinistra». Non contento, Zaia (di cui, tra parentesi, confesso di avere grande stima, …a parte
alcuni imbarazzanti scivoloni verbali) ha aggiunto che «il 25 aprile per gli italiani e i veneti è giorno di scampagnate nel
verde», quasi a lamentare l’impiccio provocato da una cerimonia che impedirebbe al Piave di essere méta di frotte di gi-
tanti… A parte il fatto che erano i giapponesi, e non i vietcong, a non sapere che la guerra era finita (ma forse, per i leghi-
sti, tra…extracomunitari non c’è alcuna differenza), Zaia dimentica che «in Veneto sono morti centinaia di partigiani per
dare a lui, come a tutti, la libertà, anche di espressione», come gli ha ricordato prontamente l’Anpi.
Sulla falsariga, la “sparata” del presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, stigmatizzata da par suo
da Michele Serra nell’intervento che segue (tratto da “L’Amaca” di domenica 25 aprile): «Gli ottantamila partigiani italiani
morti nella guerra di Liberazione sono stati cancellati con un tratto di pennarello dal presidente della Provincia di Salerno,
tale Cirielli, ovviamente del PdI, secondo il quale il 25 aprile si devono celebrare i liberatori americani e non i “comunisti”.
Ovviamente questa piccola epurazione dei morti vale zero dal punto di vista storico e (soprattutto) dal punto di vista uma-
no. E ci dice zero sul passato di questo paese. Ma ci dice qualcosa in più sull’Italia di oggi, e sull’infimo calibro politico di
un pezzo consistente e rumoroso della nuova classe dirigente. Infimo, perché in termini politici la sortita di Cirielli è di un
autolesionismo sconsolante. Serve solo a definire la grettezza di chi vive in questa Repubblica da perfetto estraneo, igno-
randone la storia, le ragioni costituenti, il carattere unitario (angloamericani e partigiani spesso entrarono assieme nelle
città liberate), i simboli passati e presenti, a partire dalla fotografia del comunista Napolitano che il Cirielli dovrebbe avere
nel suo ufficetto, per non dire dei suoi predecessori Ciampi, Scalfaro e Pertini (azionista, cattolico, socialista, e tutti fieri
antifascisti). Disprezzare i morti serve solo ad attirarsi il disprezzo dei vivi. Non è un buon affare neppure per un uomo di
fazione. Buon 25 aprile a tutti, perfino a Cirielli».
8 cronaca
Auserflash
A CURA DEL CIRCOLO AUSER ONLUS "AL CAMINETTO" DI ALANO QUERO VAS - VIA ROMA 29 32030 QUERO 0439.787861
E, A PROPOSITO DI COMPLEANNI …
Ricordiamo a tutti i soci che la festa in onore dei nati in aprile e maggio è in programma per le
15,30 di domenica 23 maggio presso la sala delle associazioni di Quero e sarà dedicata alle ci-
liege. Per più dettagliati particolari vi invitiamo a leggere i nostri manifestini esposti nelle solite ba-
cheche, o a telefonare alla nostra sede di Quero.
Foto di Fulvio Mondin, scattata in occasione della festa patronale di Quero, il 25 marzo scorso, dedicata anche alla festa
della famiglia, durante la quale l’Amministrazione comunale querese consegna alle famiglie dei nuovi nati un simbolico
contributo di benvenuto, depositato su un libretto postale di risparmio.
attualità
COMANDO PROVINCIALE
VIGILI DEL FUOCO
-BELLUNO-
Distaccamento Volontario
“Basso Feltrino”
Comuni di Alano di Piave – Quero – Vas e Segusino
Organizza Il giorno venerdi 21 maggio 2010 alle ore 20.30
presso il distaccamento in via Feltre (sotto concessionario Polesana) in Quero
Un incontro promozionale sulle attività del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Nella serata verranno illustrati gli interventi svolti da parte del personale volontario Vigili del Fuoco.
Parteciperanno alla serata il comandante provinciale, funzionari e tecnici dei Vigili del Fuoco di
Belluno e le amministrazioni comunali dei quattro comuni di competenza.
Il Mercatino
Vendo termocucina a legna da incasso e non, Modello TC 603
Cucine Francescon, smaltata terra di Francia marrone sfumato.
Può essere collegata anche all'impianto di riscaldamento.
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Prezzo richiesto, usata pochissimo: € 800 trattabili.
Contattare Sign. Fabrizio: cellulare 338.9174825
11 cronaca
PELLET PU-
5 X MILLE
Le associazioni da scegliere nel Basso Feltrino
Elenco tratto dal sito web dell’Ufficio Entrate, dall’elenco relativo all’anno 2009. Informarsi per
gli aggiornamenti prima di fare la scelta. Eventuali omissioni sono del tutto involontarie
NUOVO NEGOZIO DI
PARRUCCHIERI
UOMO DONNA
Per appuntamento Tel. 0439 779745 - 0423 979188
Da martedì
4 maggio 2010
Lo scorso 11 aprile il Gruppo Amici del Tomatico e del Grappa ha fatto la sua prima uscita dell’anno. Trentasei
sono stati i partecipanti che – dopo il saluto di Alessandro Bagatella, ideatore nel 1992 e ancor oggi responsabile
organizzativo del gruppo – si sono incamminati dai “collesei” di Cellarda per arrivare sul Monte Miesna. Alle
Casere Cavalin, ad attendere la compagnia, il responsabile aveva predisposto un bel piatto di pasta al sugo,
preparata da Paolo Berra. A fare da guida, poi, gli aiutanti del gruppo sempre disponibili con la loro preziosa
collaborazione. Le più anziane hanno offerto chi la sopressa chi il dolce. Da incorniciare, in fatto di bellezza, la
giornata, anche se la giornata è stata un po’ capricciosa. Poi discesa verso Cellarda, per visitare il Vincheto, di
proprietà del Corpo Forestale dello Stato. Un brindisi di arrivederci ai prossimi appuntamenti in calendario ha
avuto luogo all’osteria Baioc. Alessandro, nel saluto, non ha mancato di ricordare come è nato il gruppo, senza
scopo di lucro e basato sull’amicizia e sulla compagnia, e quante persone di ogni età si sono avvicinate durante
questi 18 anni di attività e quante si sono perse per strada per diverse cause, la principale gli acciacchi della
vecchiaia. «Da sottolineare la disponibilità della gente al nostro passaggio, che ci offre ogni ben di dio. Sono
contento – ha concluso Alessandro – che la gente ci stimi e mi auguro che il nostro gruppo continui in amicizia e
con la voglia di stare assieme per assaporare le bellezze che la montagna ci offre. Un grazie di cuore, infine, a
tutti gli offerenti».
In Canada
Lutto per la scomparsa di
Eleonora Siragna
(M.M.) Mancavano pochi giorni al suo 93° compleanno, l’otto marzo, ma
Eleonora Siragna Ved. Zavarise ha deciso di festeggiarlo in cielo,
accomiatandosi dai suoi cari il 25 febbraio scorso, dopo una malattia che ne
ha fiaccato il corpo ma non lo spirito. Attorniata dall’amore dei famigliari,
Eleonora ha concluso la sua esperienza terrena diventando membro del
cielo, “nuova stella la cui brillantezza e calore ci raggiungerà sempre”, come
hanno scritto nel biglietto di annuncio della sua dipartita. “Ci hai insegnato
come apprezzare le cose semplici della vita e gioirne”, continua l’epitaffio,
“conserveremo nel cuore come un tesoro i tanti momenti condivisi”. “Grazie
per il regalo più bello che ci hai dato… l’amore”. I funerali si sono svolti in
Canada il 4 marzo scorso.
Ai famigliari, che ancora mantengono i contatti con l’Italia e con il ramo dei
parenti rimasti in patria, anche attraverso le pagine di questo nostro quindi-
cinale, formuliamo sentite condoglianze.
15 LETTERE AL TORNADO
Incontri pubblici
di Davide Proverbio
Con sempre maggiore frequenza assisto ad evidenti episodi di deresponsabilizzazione da parte degli amministratori
pubblici locali relativamente alla loro partecipazione ad attività divulgative svolte in convegni/incontri organizzati da
comitati spontanei od organizzazioni di cittadini.
Mi piace pensare che la funzione primaria di un amministratore sia quella di rappresentare i cittadini in seno agli organi
di governo ai quali è stato eletto interpretandone i bisogni ed i desideri; questo deve valere certamente per le istanze
dei propri elettori, ma anche per quelle degli eventuali “oppositori”.
Ad alcuni incontri pubblici ai quali ho partecipato nel nostro territorio spiccava la mancanza di rappresentanti delle am-
ministrazioni locali sul tavolo dei relatori; ritengo che i Sindaci (o i loro assessori titolati in materia) dovrebbero sempre
essere ufficialmente presenti in modo di poter esporre il punto di vista dell’amministrazione comunale oppure sempli-
cemente ascoltando le istanze dei cittadini in modo di poterle analizzare correttamente in seguito nelle sedi opportune.
Incontri pubblici autorizzati che hanno per argomento acqua, ambiente, energia ed altri temi sociali legati direttamente
alla nostra vita sulla terra devono, a mio parere, vedere la presenza di chi ci rappresenta poiché non sono temi di “de-
stra” o di “sinistra” ma riguardano TUTTI.
Un buon amministratore, a mio avviso, deve saper vincere le illazioni ed i preconcetti, ascoltando e dialogando con tutti
e poi operando per quanto riguarda il bene dei suoi cittadini; non deve avere timore di esprimere le proprie opinioni
salvaguardando, in ogni occasione e da chiunque, la sua indipendenza.
E’ ormai evidente che, purtroppo, parecchie leggi in attuazione o in studio negli ultimi anni siano, sempre più, mirate ad
ottenere vantaggi per pochi a scapito dei molti ed è per questo che mi rifiuto di accettare che logiche di potere possano
interessare anche i nostri piccoli paesi.
Posso immaginare che il ruolo di amministratore (Sindaco in primis) negli ultimi anni abbia assunto dei livelli di difficoltà
sempre maggiore per il rispetto di leggi ed ordinamenti arruffati ed inesplicabili con la conseguenza di “doversi fidare”
di quanto proposto da enti superiori; mi sembra però che ogni amministratore abbia il diritto/dovere di rispondere alla
sua coscienza ed alle richieste dei suoi cittadini e non piegarsi ad ordini superiori o peggio di partito.
In questa società sempre più artificiosamente e subdolamente “pilotata” al decadimento dei valori ed all’annullamento
delle coscienze, cerchiamo di mantenere spirito critico ed attenzione almeno verso i temi che ci riguardano in prima
persona poiché incidono direttamente sulla nostra già breve vita terrena e su quanto lasceremo alle generazioni future
che noi abbiamo messo al mondo e stiamo “svezzando”.
come eravamo
16 attualità
Per la Regione del Veneto vale il primo dei due casi appena sopra segnati.
Ciao, Giorgio!
Anche Giorgio Codemo, classe 1944, “è andato avanti!”
Senza una parola, senza un addio. Un passaggio dalla vi-
ta all’aldilà repentino, imprevedibile, senza testimoni, che
ha lasciato non solo grande dolore ma anche sbigottimen-
to, incredulità. Lo avevamo incontrato quella mattina stes-
sa, come tutte le altre mattine, per i soliti commenti sui fat-
ti del giorno. Poi, nel pomeriggio, due ore di sonno senza
risveglio. Giorgio nasce in tempo di guerra, nel 1944, ulti-
mo di quattro fratelli. Appena in tempo per ricevere le pri-
me carezze del padre Leone, che nel novembre dello
stesso anno viene arrestato dai tedeschi e mandato a mo-
rire a Mauthausen. Trascorsa l’infanzia coi tre fratelli (Ma-
riano, Luigino e Lidia) sotto l’attenta cura della mamma
Guerrina, dopo la scuola dell’obbligo ed un corso muratori
trova occupazione in Svizzera in un cantiere del traforo
del Monte Bianco. Tornato a casa, dopo il servizio militare
come mortaista presso la Brigata Alpina Cadore, si occu-
pa presso alcune imprese edili locali finchè entra in servi-
zio presso la centrale elettrica dell’Enel a Quero. Qui lavo-
ra per trent’anni, fino al 1998. Una volta in pensione, i suoi
hobby diventano principalmente la cura dell’orto e i libri di storia e di poesia (non disdegnando però di trascorrere i lun-
ghi pomeriggi invernali davanti alla tv). Non manca poi una mattina che non si alzi presto per preparare la colazione
per i suoi “bambini”…
Sposatosi nel 1976, Giorgio lascia la moglie Norma e tre figli, Lucio di 32 anni, Dario di 26 e Gabriele di 21. E lascia
anche una bellissima nipotina di nove mesi, regalatagli dal figlio primogenito. Un altro splendido regalo Giorgio lo ave-
va ricevuto un mese fa quando, emozionatissimo, aveva presenziato alla cerimonia della laurea del figlio Dario.
Giorgio, da qualche anno, indossa la casacca della squadra di Alano dei “nonni vigili” e partecipa con entusiasmo alle
attività dell’associazione. Ma è anche attivo socio del Gruppo Alpini “Valderoa”, così come, in un recente passato è sta-
to fra i volontari che hanno operato per il restauro della locale canonica. Ultimo suo obiettivo: la ricostituzione del vec-
chio e rimpianto “Coro de Lan”, impegno che speriamo giunga presto in porto, anche in suo nome.
(nella foto, Giorgio con la nipotina Elena. La vita continua…)
La moglie e i figli, profondamente commossi per la grande partecipazione al loro lutto, ringraziano di cuore
quanti, in qualsiasi forma, hanno voluto essere vicini con la loro affettuosa testimonianza. Da queste pagine
giunga un grazie particolare a tutti gli amici delle varie associazioni che si sono prodigati per rendere più
toccante e solenne il triste momento dell’addio al nostro Giorgio.
19 cronaca
LETTERE AL TORNADO
Quindi, la maggioranza di centro-destra di Quero ha votato contro la Lega Nord e Berlusconi, mentre la minoranza
ha votato in favore del “ddl Calderoli” perché va nella giusta direzione e per riaffermare che, quando si tratta di
migliorare le cose e far pulizia d’inutili politici, non esiste centro-destra o centro-sinistra ma solamente il buon senso
e l’onestà intellettuale.
Vittorio Alberti, consigliere del Comune di Quero
4) Perché, dopo l’uscita di Queroinforma e la mia telefonata che lo informava della non avvenuta pubblicazio-
ne, non mi ha detto, seppur in ritardo: “Ho ritirato l’articolo”…e invece ha taciuto facendo finta di non sa-
per nulla?
La politica deve essere la capacità di governare le cose, prevenendone i possibili pericoli e dove la fedeltà agli elet-
tori che ci hanno votato è inalienabile quanto l’onestà, l’onore e la dignità, senza la quale non ha senso essere dei
politici e dei rappresentanti dei cittadini.
Vittorio Alberti, consigliere del Comune di Quero
attualità
attualità
cronaca
CALCIO
Si chiude con un risultato storico la stagione sportiva della squadra Amatori Piave Tegorzo guidata da Mister Maz-
zier, che è approdata alla prima fase dei play-off per il titolo provinciale grazie al quarto posto raggiunto in campio-
nato. Già dopo il girone d’andata si poteva intravedere la possibilità di cogliere questo risultato, ma solo una serie di
importanti risultati utili ha portato la formazione del Basso Feltrino a ipotecare il quarto posto. La lotta per accedere
ai play-off con il G.S.A. Contea è stata entusiasmante e si è risolta solo all’ultima giornata. Lo score della formazio-
ne guidata da Mazzier è stato ottimo anche grazie ai quattro bomber Grigoletto, Rizzotto, Gallina e Zago, che con
le loro reti hanno deciso la maggior parte delle sfide.
Andando in ordine, dopo il pareggio con il Contea, ci sono state le due vittorie consecutive con i Mittici e con
il Montebelluna, la prima risolta dalla solita “zampata” del “Puma” Rizzotto, mentre la seconda ottenuta con
un’ottima partita segnata dalla pregevole doppietta del numero 10 Gallina. A Sernaglia invece, in una partita sotto-
tono, l’Amatori Tegorzo è riuscita comunque a portare a casa l’intera posta in palio grazie alle reti dei due giovani,
Grigoletto e Zago.
Tre sconfitte consecutive con Bigolino, Caerano e Conegliano stavano per compromettere l’obiettivo play-
off, anche se la squadra ha sempre dimostrato di potersela giocare con chiunque, visto che anche con la prima del-
la classe, il Caerano, è stata in vantaggio prima di due reti e poi, prima di capitolare con il punteggio di tre a due,
dimostrandosi compatta e matura per ambire ai primi posti del campionato.
Infatti le ultime tre partite hanno reso, all’Amatori Piave Tegorzo, i sette punti necessari per mantenere il
quarto posto e, tolto il pareggio con la meno quotata Razza Piave, le due vittorie di prestigio, prima con il Valdob-
biadene e poi con il Farra di Soligo, sono state il frutto di partite perfette, sia in zona difensiva che in zona d’attacco.
Da sottolineare nel “derby dei derby” (contro il Valdobbiadene) il bellissimo poker frutto della doppietta del solito
Grigoletto intervallata dalla rete di rapina di Rizzotto e da quella di Massani, alla prima segnatura stagionale, che
corona un’azione corale perfetta; partita che poteva terminare con un risultato più ampio vista la mole di occasioni
27 CALCIO
da gol fallite nel secondo tempo. Con il Farra era necessario vincere e gli uomini di Mazzier ci sono riusciti solo
all’ultimo minuto ipotecando, anche grazie alla sconfitta del Contea a Bigolino, l’accesso alla fase finale, che premia
le prime quattro classificate dei tre gironi provinciali.
Questo risultato storico, ampiamente festeggiato dalla squadra, ha portato l’Amatori Piave Tegorzo a scon-
trarsi per gli ottavi di finale con il Castelminio di Resana, che è arrivato al secondo posto del proprio girone, vinto
dal Cornuda. Gli ottavi di finale con il Castelminio, che si sono giocati in due partite, la prima al “Val Calcino” e la
seconda a Resana, non hanno regalato il passaggio del turno ai ragazzi dell’Amatori Piave Tegorzo, anche se il ri-
sultato della prima partita è bugiardo rispetto al tabellino finale, vista la mole di gioco espressa e viste le occasioni
mancate in zona goal. Nella sfida di ritorno, in cui ha avuto la meglio il Castelminio, i ragazzi di Mazzier sono stati
traditi probabilmente dalla consapevolezza della difficoltà nel ribaltare il risultato della partita dell’andata e dalla
stanchezza nelle gambe viste anche le date ravvicinate delle due sfide. Da segnalare il goal su calcio di rigore dello
specialista Zago.
Di seguito abbiamo posto alcune domande al Mister Mauro Mazzier:
Mister, bilancio della stagione?
«Positivissimo! Al di là del risultato storico sportivo, che è importantissimo, vorrei sottolineare la massima disponibi-
lità e l’impegno di tutto il gruppo Amatori Piave Tegorzo, dal presidente ai dirigenti e ai giocatori. Un ottimo gruppo,
sia in campo che fuori. Tutti ragazzi eccezionali».
Rimpianti? Match da incorniciare?
«Rimpianti nessuno, il campo ci ha premiati per quello che siamo riusciti a dare. Ricorderei in maniera particolare i
due incontri con i rivali storici di sempre, ovvero con il Valdobbiadene, e non solo per le due vittorie (uno a zero e
quattro a zero) ma per come sono maturate, giocando due partite perfette e con grande intensità agonistica».
Prossimo anno? Ancora alla guida dell’Amatori Piave Tegorzo? E con quali obiettivi?
«Sì, ho dato la mia disponibilità e sarò ancora alla guida di questo gruppo di ragazzi con l’intenzione di migliorare il
quarto posto e di poter superare gli ottavi di finale. Vorrei anche ribadire il mio grazie a tutti i giocatori e a tutti i diri-
genti per questa eccezionale annata sportiva e un grazie particolare per l’enorme aiuto datoci dal nostro magazzi-
niere e tuttofare Tam».
Risultati girone di qualificazione
Amatori Piave Tegorzo - G.S.A. Contea 1 – 1 (Zago C.)
Amatori Piave Tegorzo - A.S.C.D. Mittici 1 – 0 (Rizzotto K.)
Amatori Piave Tegorzo - G.S.A. Montebelluna 4 – 0 (Grigoletto I.; Zago C.; Gallina M.; Gallina M.)
C.A. Sernaglia - Amatori Piave Tegorzo 2 – 3 (Grigoletto I.; Grigoletto I.; Zago C.)
C.A. Bigolino - Amatori Piave Tegorzo 2–0
G.S.A. Caerano - Amatori Piave Tegorzo 5 – 3 (Grigoletto I.; Grigoletto I.; Rizzotto K.)
Amatori Piave Tegorzo - A.F. Conegliano 1 – 2 (Gallina M.)
Amatori Piave Tegorzo - C.A. Valdobbiadene 4 – 0 (Rizzotto K.; Grigoletto I.;Grigoletto I; Massani)
C.A. Razza Piave - Amatori Piave Tegorzo 2 – 2 (Rizzotto K.; Rizzotto K.)
Amatori Piave Tegorzo - C.A. Farra 1 – 0 (Gallonetto)
Risultati ottavi di finale play - off
Amatori Piave Tegorzo - C.A. Castelminio di Resana 0 – 1
C.A. Castelminio di Resana - Amatori Piave Tegorzo 4 – 1 (Zago C.)
Classifica finale girone di qualificazione
G.S.A. Caerano punti 60; C.A. Bigolino 43; C.A. Farra 37; Amatori Piave Tegorzo 35; G.S.A. Contea 34; A.F. Co-
negliano 33; G.S.A. Montebelluna 31; C.A. Valdobbiadene 28; C.A. Pieve 2001 26; C.A. Sernaglia 25; C.A. Razza
Piave 16; A.S.C.D. Mittici 0.
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Da più di un mese è attiva la campagna “Pane per pane”, promossa dall’associazione in collaborazione con l’Ascom.
Anche se i risultati economici saranno valutabili solo una volta terminata l’iniziativa – che continuerà per aprile e maggio –
è già da ora possibile riscontrare un ottimo risultato in termini di adesione e, quindi, di sensibilizzazione. Molte, infatti, le
rivendite di pane che hanno accolto l’invito a farsi promotori diretti dell’iniziativa, attraverso l’esposizione della locandina
in vetrina, di un salvadanaio e del materiale informativo. Ai 50 panifici aderenti da subito se ne sono aggiunti, e se ne
stanno via via aggiungendo, degli altri, per un totale, ad oggi, di oltre 120 rivendite (tra cui alimentari, supermarket e
ipermercati) dislocate in un’ottantina di località sparse per tutto il territorio provinciale.
Così le migliaia di persone che ogni giorno vanno ad acquistare il pane, hanno, ora, l’opportunità di conoscere la sempre
più grave situazione umanitaria in cui versa la regione del Karamoja (Nord Uganda), alla quale saranno destinati i fondi
raccolti, e di fare la loro piccola, ma grande, parte. Già zona meno sviluppata del Paese, il Karamoja è da anni colpita da
una serie impressionante di alluvioni alternate a periodi di grave siccità che costringono la popolazione a vivere in
condizioni estreme. Sono di due giorni fa i dati dell’agenzia internazionale MISNA: il 90% degli abitanti della regione, circa
un milione di persone, sono a rischio di insufficienza alimentare. L’ONU ha inserito la regione tra quelle a maggior rischio
di catastrofe umanitaria del Pianeta.
Ci siamo è impegnati a raccogliere 100.000 euro, il minino necessario per sfamare 1.000 bambini fino al prossimo
raccolto previsto per la fine di agosto: per ogni euro donato sarà possibile garantire 5 pasti a base di polenta di
mais ad altrettanti bambini. Al ringraziamento sentito da parte nostra ai panifici aderenti e all’Ascom, rinnoviamo a tutti
l’invito a prendere la propria quota di responsabilità verso gli ultimi e a trasformare la propria moneta in cibo.
Tratto da: http://www.365giorni.org/
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30 LETTERE AL TORNADO
Tratte dal quotidiano ecologista “Terra”, in edicola in tutta Italia, e segnalateci dalla nostra affezionata lettrice Alda
Panciera, pubblichiamo di seguito le dichiarazioni di due medici ISDE - Associazione Medici per l’Ambiente, affiliata
all'International Society of Doctors for the Environment - in risposta alle sconcertanti dichiarazioni del primo ministro
Silvio Berlusconi che, in un comizio elettorale tenuto a Roma, ha promesso di debellare il cancro in tre anni.
Ianne in concerto
Sempre più apprezzata la musica del nostro
abbonato Ianne Stefano, per qualche tempo
residente in Quero ed anche collaboratore
attivo de “Il Tornado”, sul quale si dilettava
con interessanti articoli dedicati a problemi
legati al gioco degli scacchi. Il suo nuovo
tour, per presentare l’ultima incisione: il Cd
“Piano Car”, lo ha portato a Villa Benzi
Zecchini di Caerano San Marco, il 24 aprile
scorso, con ospiti di tutto rispetto.
A Stefano non possiamo che augurare di
tagliare ulteriori traguardi artistici!
31 ASTERISCO
PARROCCHIA di Quero
Tour della Dalmazia con Medjugorie
dal 23 al 27 agosto 2010
23/08/10: lunedì OUERO / MEDJUGORIE (Slovenia / Croazia / Bosnia H.)
Ritrovo dei Signori partecipanti e partenza dai luoghi di convocazione con autopullman G.T. riservato via Slovenia -
Croazia per la Bosnia Erzegovina.· Pranzo in Ristorante lungo il percorso. Arrivo in serata a Medjugorie, sistemazione
in hotel cena e pernottamento.
24/08/10: martedì MEDJUGORIE / escursione a MOSTAR (Bosnia Erzegovina)
Trattamento di pensione completa. Mattinata dedicata alla visita di Medjugorie: minuscolo villaggio dove, dal 1981,
(anno delle prime apparizioni mariane), attrae milioni di pellegrini provenienti da tutto il mondo per pregare la Madonna
nel Santuario a Lei dedicato. Visita guidata ai luoghi più significativi e tempo a disposizione per partecipare alle cele-
brazioni religiose. Nel pomeriggio possibilità di effettuare l'escursione alla vicina Mostar: città adagiata sulle sponde
della Nerenta, centro storico e culturale della Bosnia. Caratteristico il vecchio quartiere fondato dai turchi nel XV sec. in
un luogo strategico situato in un guado del fiume. Le moschee, i santuari, le fontane per le abluzioni e le antiche torri
completano il panorama di una destinazione favolosa.
25/08/10: mercoledì MEDJUGORIE / escursione a DUBROVNIK (Bosnia Erzegovina /Dalmazia)
Prima colazione, cena e pernottamento in Hotel. Pranzo in Ristorante in corso di escursione. Intera giornata dedicata
alla visita di Dubrovnik. Percorrendo la spettacolare costa della Dalmazia meridionale, si arriverà a Dubrovnik: l'antica
Ragusa. La città vanta di un centro storico di particolare bellezza, che figura nell'elenco dei Patrimoni dell'Umanità del-
l'Unesco e che le è valso il sopranome di "Perla dell'Adriatico". Stretta in meravigliosa posizione tra il mare e la monta-
gna, per la trasparenza delle sue acque, la limpidezza del cielo, la superba vegetazione mediterranea, lo splendore dei
monumenti, la grandiosità delle sue mura (spesse ben 6 metri) è una destinazione da non perdere e di rara bellezza.
26/08/10: giovedì MEDJUGORIE / PARCO DI KRKA / zona di ZARA (Bosnia Erzegovina / Dalmazia)
Prima colazione in Hotel. Pranzo in corso di escursione. Giornata dedicata alla visita del Parco Nazionale di Krka, tra i
più spettacolari della Croazia. Giro in barca fino all'isola di Visovac e lungo il fiume Krka, sosta al Monastero france-
scano ed alla cascata Roski. In serata, trasferimento nella zona di Zara, sistemazione in hotel, cena e pernottamento
27/08/10: venerdì zona di ZARA / FIUME / OUERO
Prima colazione in Hotel. Pranzo lungo il percorso. Partenza per il viaggio di ritorno con breve sosta a Fiume. Visita
della città in base al tempo a disposizione, con particolare attenzione al Castello di Tersatto ed all'antico Santuario del-
la Madonna del Mare, luogo in cui secondo la tradizione, dal 1291 al 1294 fu custodita la Santa casa di Nazareth poi
trasportata a Loreto. L'arrivo ai luoghi di provenienza è previsto nella serata.
LA OUOTA COMPRENDE: Il viaggio in autopullman G.T., incluso di pedaggi autostradali, permessi di circolazione e parcheggi * La
sistemazione in hotel 3 / 4 stelle (o i migliori disponibili), in stanze a due letti, tutte con servizi privati * Il trattamento di pensione
completa, dal pranzo del primo giorno al pranzo dell'ultimo giorno * Le visite e le escursioni, come da programma . * !l servizio di gui-
da locale, parlante italiano, per le visite, come da programma * L'ingresso al Parco Krka * L'assicurazione sanitaria e bagaglio * IVA.
tasse e percentuali di servizio
NON COMPRENDE: le bevande, le mance, altri ingressi e tutto quanto non menzionato sotto la voce "comprende"
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