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Quindicinale

Anno XXXI

05.05.2010
Numero

559
periodiCo di aTTUaliTÀ dei ComUni di alano di piaVe, QUero, Vas, seGUsino

Con il tornado a Sirmione e a Valeggio sul Mincio - pag. 1


Inaugurata l’area polifunzionale della Casa di riposo di Alano - pag. 2
Il consiglio della Pro Loco di Quero: vulcano di nuove iniziative - pag. 4
In ricordo di Bepi Niero - pag. 6
Il 25 Aprile ad Alano - pag. 7
Chiuso in redazione il 26.04.2010
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Tassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL
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il tornado Sede: Via J. Kennedy - 32031 FENER (Belluno). direttore responsabile: Mauro Mazzocco. redattori: Sandro Curto, Silvio Forcellini. collaboratori:
Alessandro Bagatella, Francesco Dal Canton, Ivan Dal Toè, Gianni De Girardi, Antonio Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Silverio Frassetto, Ermanno Geronazzo, Cristiano
Mazzoni, Sergio Melchiori, Antonio Spada, Andrea Tolaini.
abbonamenti: italia Abbonamento annuale (18 numeri)  20,00 ESTERO Abbonamento annuale (18 numeri)  40,00.
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gando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: NEGOZIO “DA MILIO” - Alano; pasticceria “dolci pensieri” - Fener - BAR JOLE - Fener; MAURO MAZZOCCO - Quero;
ALESSANDRO BAGATELLA - Quero; BAR “PIAVE” Carpen - LOCANDA SOLAGNA - Vas; ANTONIO DEON - Vas; BAR “BOLLICINE” - Scalon; bazar di A. Verri - Segusino.
1

Con il Tornado a Sirmione e a Valeggio sul Mincio


(con pranzo a base di tortelli e visita del Parco Giardino Sigurtà)
Il Tornado
(con la preziosa collaborazione di Alessia Rizzotto, consulente per viaggiare AbacoVíaggi)
propone

domenica 6 giugno 2010


una gita a Valeggio sul Mincio e a Sirmione sul Garda
Programma
Partenza con pullman della ditta Sbizzera da Alano, Piazza Martiri, alle ore 7.20; da Quero, Piazza Marconi, alle ore
7.30; da Fener, Piazza Dante, alle ore 7.45.
Alle ore 10.30 circa arrivo a Sirmione, incontro con una guida professionista e visita guidata della splendida cittadi-
na protesa sul Lago di Garda. Durata della visita: circa un'ora e mezza.
Alle ore 12.00 partenza in pullman per Valeggio sul Mincio e alle 12.30 circa pranzo in un ristorante tipico per assa-
porare, tra le tante specialità proposte, i celebri “tortelli”.
Nel primo pomeriggio visita libera dello splendido Parco Giardino Sigurtà, a soli tre chilometri dal ristorante.
Alle ore 18.00 ritrovo presso il pullman e partenza per il rientro, previsto per le ore 20.30.

Quota di partecipazione di 60 €
La quota comprende: pullman; visita guidata di Sirmione; pranzo in ristorante tipico (bevande e caffè inclusi); in-
gresso al Parco Giardino Sigurtà; assicurazione medico-bagaglio; accompagnatore AbacoViaggi .

Le iscrizioni, con versamento della caparra di 10 €, vanno fatte entro il 30 maggio presso la
Pasticceria Dolci Pensieri a Fener, Sandro Curto (349-4325369), Silvio Forcellini (348-3142633)

Alcune notizie su Sirmione e sul Parco Giardino Sigurtà


Sirmione
A partire dal I secolo a.C. la penisola su cui si trova Sirmione divenne il luogo di soggiorno prediletto dalle ricche
famiglie veronesi, tra le quali quella del poeta Catullo (87-57 a.C.), che ne cantò estasiato la bellezza. Tracce neoli-
tiche, romane, longobarde, scaligere, veneziane si susseguono in questa affascinante località a testimonianza del-
l'importanza strategica della sua ubicazione lungo le principali vie di comunicazione. La testimonianza più evidente
è il bel castello scaligero, risalente in gran parte al XIII secolo, che domina il lago con la sua imponenza.
Parco Giardino Sigurtà
Si tratta di un'oasi ecologica che si estende su ol-
tre 560.000 mq, perfetta fusione di un parco con
alberi ad alto fusto e di un giardino dove fiori e
piante ornamentali la fanno da padroni. Il Parco
Giardino trae origine dal “brolo cinto de muro”
(1617), vale a dire il giardino di Villa Maffei, opera
del Pellesina allievo del Palladio. Nel 1941 venne
acquistato dal dottor Carlo Sigurtà, che ne fece
una splendida oasi. Venne aperto per la prima
volta al pubblico nel 1978. Da allora quest’oasi
naturale ha affascinato migliaia di visitatori e ospi-
tato personaggi illustri del calibro dei premi Nobel
Sabin e Fleming e importanti Capi di Stato. Il Par-
co Giardino Sigurtà si può girare liberamente a
piedi, in bicicletta, con il caratteristico trenino che
percorre il “Sentiero degli Incanti”, con le golf cars
o con lo shuttle elettrico per un percorso
guidato...alla scoperta di laghetti con pesci
tropicali, del Giardino delle Piante Officinali, del Viale delle Rose, dei Giardini Acquatici, dei Laghetti Fioriti, della
Rotonda degli Incanti fino alla Grande Quercia, ai sentieri Zig-Zag, al Viale dei Tronchi Smeraldo e ai Bossi dalle
Forme Surreali dove scoprire i poteri scultorei della natura.
2 cronaca

Taglio del nastro per il centro di riabilitazione con ambulatori di massoterapia e logopedia.
La struttura diventerà punto di riferimento per il territorio.

Inaugurata l’area polifunzionale


della casa di riposo di Alano
di Ivan Dal Toè
ALANO DI PIAVE. L’area polifunzionale
per la riabilitazione degli anziani della
casa di riposo S. Antonio Abate è ora
realtà. Il taglio del nastro sabato 17 apri-
le, alla presenza di numerose autorità,
dei dirigenti e dei dipendenti della
struttura e, ovviamente, degli ospiti con i
loro parenti. L’intervento corona un
sogno coltivato a lungo che si concre-
tizza con la realizzazione di uno spazio
accogliente e funzionale che si candida
ad essere punto di riferimento per tutta
la comunità. Ci sono voluti 14 anni
affinché quello che fu il glorioso teatro
parrocchiale, potesse tornare a nuova
vita. Questioni logistiche e i vincoli della
Soprintendenza, hanno reso tortuoso la
ristrutturazione dello storico edificio
adiacente alla casa di riposo che si
snoda su tre diversi piani per oltre 250 metri quadrati. L’intervento, che completa un’importante serie di migliorie
apportate di recente alla struttura, che conta 68 posti letto, 43 destinati ai non autosufficienti, è costato circa 140 mi-
la euro. Al suo interno, oltre al necessario per la riabilitazione fisioterapica, trovano spazio un ambulatorio di masso-
terapia e un servizio di logopedia. Servizi che saranno espletati da qualificato personale esterno. L’idea è di rendere
la nuova sala polifunzionale un servizio aperto al territorio sfruttandola anche per attività diversificate. Alessandra
Pilotto, fresca neo direttrice della casa di riposo
alanese, ha salutato i presenti rivolgendo con il suo
predecessore Giorgio Fonda il ringraziamento ai
dipendenti, agli ospiti “padroni di casa” e al comitato dei
parenti. Poi il sindaco Fabio Dal Canton ha sottolineato
«l’importanza dei principi di integrazione e sussidiarietà
fra le istituzioni» a cui hanno fatto eco il direttore dei
Servizi Sociali dell’Usl 2, Alessandro Pigatto, e il
responsabile dell’Unità Operativa Complessa, Alessio
Giofreddi, che ha ribadito come «le case di riposo oggi
sono diventate centri di servizi il cui progetto è il
miglioramento continuo nell’ottica della sinergia». Se il
senatore Gianvittore Vaccari ha posto l’attenzione sul
nuovo piano di zona con al centro la qualità della vita e
l’assessore provinciale Bruno Zanolla ha evidenziato
l’importanza delle parrocchie, il consigliere regionale
Dario Bond ha invece ribadito l’importanza strategica del
fondo regionale per i non autosufficienti «assolutamente necessario in prospettiva futura». Poi, anticipando che a
breve porterà in provincia l’assessore Remo Sernagiotto per affrontare alcune questioni sociali legate al territorio,
ha osservato che «se ogni casa di risposo avesse un servizio simile, ci sarebbero meno costi per la struttura sanita-
ria». Alla fine, con il taglio del nastro del rappresentante legale della struttura, don Alessandro Dal Sasso, che non
ha mancato di ringraziare quanti hanno reso possibile la realizzazione della struttura, la visita dei presenti alla nuo-
va area e, a seguire, un ricco buffet offerto a tutti i partecipanti (articolo tratto dal Corriere delle Alpi del 18.04.2010,
foto di Ivan Dal Toè).
Incontro ad Alano per la difesa del patrimonio idrico
con il giornalista Luca Martinelli e con il portavoce locale Valter Bonan

Acqua, comitati schierati contro la mercificazione


di Ivan Dal Toè
ALANO DI PIAVE. Sfatare i miti della privatizzazione per ribadire che l’acqua non è una merce ma una bene comu-
ne. Questo il filo rosso di “Acqua - Oro blu”, partecipato incontro pubblico organizzato mercoledì 7 aprile in palestra
comunale da Arianova, comitato Col del Roro, Cai, Acqua Bene Comune, con la collaborazione di Spaziorizoma,
Pro loco di Alano e Pro Schievenin, e che ha visto la partecipazione di Luca Martinelli, giornalista di Altraecono-
3 cronaca

mia, e Valter Bonan, portavoce del comitato Acqua Bene Comune. La serata ha avuto il patrocinio dei Comuni di
Alano e di Segusino, mentre gli altri Comuni del Basso Feltrino, a cui era stata fatta analoga richiesta, hanno ritenu-
to di non patrocinare l’iniziativa. Sotto la lente d’ingrandimento dei relatori il recente decreto Ronchi che consegne-
rebbe la gestione dell’acqua ai privati e agli interessi di profitto. «In realtà ha spiegato Martinelli, autore di “L’acqua
è un merce” - le basi per il pericolo che l’acqua diventi una merce sono state poste dalla legge Galli del 1994 che ha
istituito il servizio idrico integrato. In questi quindici anni, attraverso governi di diverso colore, si è verificato uno stri-
sciante e progressivo avvicinamento alla cessione dell’acqua al privato fino ad arrivare al decreto Ronchi che, di fat-
to, accelera questo processo». Per Martinelli, non si tratta solo di ribadire il principio dell’acqua come bene comune,
ma «di smascherare i miti che questo decreto si porta appresso». Dal mito della concorrenza «come panacea di tutti
i mali», al mantenimento del controllo pubblico, fino all’imposizione del decreto per direttive europee, Martinelli con
un’attenta e precisa documentazione ha sfatato i pilastri su cui si reggerebbe la logica della gestione privata
dell’acqua. Citando le esperienze di privatizzazione già sperimentate all’estero, ma anche in Italia, Martinelli ha de-
nunciato il rischio di giungere ad un servizio più oneroso e meno efficiente per i cittadini, trasformando un fonda-
mentale diritto dell’umanità in una delle più grosse torte che multinazionali e istituti di credito si stanno già accin-
gendo a spartire. «Basti pensare - ha detto - che anche le attuali società pubbliche hanno l’obbligo dal prossimo an-
no di far entrare in maniera determinante i privati». Bonan ha poi ribadito, fra l’altro, la necessità di sganciare gli utili
d’impresa dalle bollette e «ritornare al principio che i servizi fondamentali debbano essere sostenuti dalla fiscalità
generale. Per questo - ha ricordato - dal 25 aprile inizieremo la raccolta firme per un referendum abrogativo» (artico-
lo tratto dal Corriere delle Alpi del 9.04.2010).

L’iniziativa di Diotisalvi Perin per denunciare l’incuria e l’abbandono del Piave

Video ed esposto in difesa del Piave


di Ivan Dal Toè
VAS. Un video di protesta su Youtube e un esposto alla Procura per denunciare l’eccessivo sfruttamento e l’incuria
del Piave con il conseguente rischio di un’esondazione più violenta di quella storica del 1966. E’ l’iniziativa messa in
atto da Diotisalvi Perin, presidente del Museo del Piave “Vincenzo Colognese” di Caorera e dal comitato degli im-
prenditori veneti “Piave 2000” che venerdì 9 aprile hanno promosso al museo di Caorera la proiezione del film di
Nic Pinton “I colori del Piave” e una tavola rotonda sui rischi idrogeologici del fiume a cui hanno preso parte
l’assessore provinciale Bruno Zanolla, il vicesindaco di Vas Cristian Corrà e il presidente dell’ex Consorzio Brentel-
la, ora Consorzio Piave, Giuseppe Romano, per una discussione che ha inevitabilmente ruotato a 360 gradi sui di-
versi temi della gestione idrica del fiume. Il film dell’artista e giornalista Pinton ha tentato di consegnare alla pellicola
l’anima del Piave e l’identità delle genti rivierasche per evidenziare il rapporto storico e quasi simbiotico fra il “Sacro
fiume” e il suo popolo. Il bel lavoro di Pinton è stato quindi il pretesto per denunciare l’abbandono e la mancata in-
curia di un fiume «ormai oggetto di interesse - ha detto Perin - solo per lo sfruttamento della ghiaia o dell’acqua.
Tutti gli studi - ha proseguito Perin che ha condotto la serata esponendo le documentazioni fatte dall’ingegner Al-
fredo Dal Secco - dimostrano che anche con una piena pari alla metà di quella del ’66 si verificherebbe una terribile
catastrofe con danni incalcolabili. Le istituzioni e tutti gli attori portatori d’interesse devono assumersi le proprie re-
sponsabilità e intervenire prima che si verifichi una nuova calamità. La soluzione - ha aggiunto Perin che ha più vol-
te puntato il dito contro i cavatori e il fenomeno dei prelievi incontrollati di ghiaia nel fiume - è quella di seguire le più
elementari leggi dell’idraulica e attuare una manutenzione costante». Il pericolo di una possibile esondazione è sta-
to riconosciuto anche da Zanolla che, ricordando l’ipotesi di realizzare una cassa di espansione per trattenere
l’acqua in caso di piene violente, ha sottolineato da un lato la giungla normativa, dall’altra la presenza di diversi inte-
ressi che interagiscono nella gestione del sistema Piave con la necessità di armonizzare le posizioni per garantire i
diversi utilizzi dell’acqua salvaguardando il deflusso minimo. Romano ha evidenziato gli sforzi fatti per ottimizzare i
prelievi idrici lasciando maggiori quantità d’acqua al fiume, per poi ribadire la necessità di attuare interventi di
sghiaiamento nei laghi rilanciando la proposta di utilizzare la cave dismesse come bacini di riserva idrica, favorendo
il rimpinguamento delle falde (articolo tratto dal Corriere delle Alpi del 15.04.2010).

LETTERE AL TORNADO

Amici di Carpen: il grazie di Rino Gris


Il ringraziamento e l’augurio del presidente uscente
Volevo ringraziare da queste pagine chi mi ha aiutato e seguito in questi due anni alla guida dell’associazione. In parti-
colar modo il mio direttivo, sempre pronto ad ogni richiesta. Ovviamente anche gli altri associati, e tanti non tesserati,
che con l’unione di intenti hanno fatto sì che l’attività dell’associazione sia andata sempre per il meglio. E soprattutto
voglio augurare al nuovo Presidente Tiziano Curto (bravo e coraggioso nell’accettare la carica) un grande “in bocca al
lupo” per l’anno che verrà. Con lui e Fabrizio (due diciottenni) gioventù e buona volontà porteranno sicuramente dei
benefici. Io personalmente e tutti i “vecchi” consiglieri daremo tutto l’aiuto possibile.
Un grazie anche a “Il Tornado”, che ci ha sempre ospitato sulle sue pagine e al “vostro” e “nostro” aiutante Alessandro
Bagatella: “inviato speciale”. Rino Gris
4 LETTERE AL TORNADO

Il consiglio della pro loco di quero:


vulcano di nuove iniziative!!
Il nuovo consiglio della pro loco querese eletto a gennaio del 2009 è un vulcano di idee in continua eruzione.
Il primo evento del 2009, riesumato da antiche tradizioni, è stato il “ Brusa la vecia” con relativa lettura del testamento,
che ha riscontrato l’approvazione e la partecipazione di un gran numero di grandi e piccini, riproposto anche per il 2010
con la splendida proiezione del film “Mokkio e la Vecia” per il quale la pro loco ci tiene a ringraziare gli organizzatori in
primis, tutti coloro che si sono prestati ed hanno collaborato alla realizzazione della messa in scena e le tantissime per-
sone presenti in sala la sera della proiezione. Dopo di che, andando in ordine cronologico, la pro loco ha voluto esage-
rare proponendo tre settimane di sagra dei s’cios, potendo dedicare così un’intera settimana ai giovani, ospitando fa-
mosissimi complessi come “Fronte del Vasco” e “Radio Liga”. Visto il gran successo riscontrato durante la sagra, la
pro loco anticipa che ci sarà sicuramente un bis delle tre settimane anche per il 2010, durante le quali la pro loco, in
collaborazione con la protezione civile, organizzerà una lotteria con lo scopo di raccogliere fondi per la copertura delle
spese processuali relative ad un incidente nel quale sono stati chiamati in causa due volontari della protezione civile.
Uno tra gli ultimi successi della pro loco di Quero, ma non per questo meno importante, per l’anno 2009 è stato
L’HAPPY NEW S’CIOS, la mega festa organizzata per la notte di San Silvestro. Nel tendone riscaldato montato pres-
so gli impianti sportivi di
via Spaloa sono stati
serviti ben 470 coperti, la
festa è iniziata con il
cenone che ha visto arri-
vare sulle tavole dei
partecipanti un ricco
antipasto, un primo di
gnocchi, un’ottima pasta e
fagioli e un secondo com-
posto da porchetta,
cotechino, polenta e
contorni vari per poi
completare il pasto con
panettone e spumante.
Grazie alle fantastiche
persone che hanno
partecipando accogliendo
in maniera estremamente
entusiasta l’iniziativa
proposta, il 2010 è stato
accolto con un particolare
spirito di aggregazione
che ha coinvolto tutti,
festeggiando tra fuochi
d’artificio, brindisi e balli.
Le presenze registrate,
oltre ogni migliore
aspettativa, l’entusiasmo dei presenti e l’enorme successo della serata hanno invogliato la pro loco a rimettersi al lavo-
ro con una carica e una forza ancora maggiore e un impegno ancora più motivato!!
La pro loco ringrazia per l’appoggio riscontrato e conta di poter ripetere l’iniziativa organizzando la seconda edizione
dell’Happy New S’CIOS per la notte di San Silvestro del 2010/2011.
attualità

Marche da bollo: istruzioni per l’uso


Le marche da bollo, stampate dalle rivendite di tabacchi sul momento,
recano l'indicazione della data in cui sono stampate. Dato che la
normativa in materia (D.P. R. n. 642 dd. 26.10.1972) prescrive che gli
atti soggetti al bollo devono essere bollati fin dall'origine, la data della
marca non può essere posteriore alla data dell'atto.
Il 1° comma dell'art. 25 del D.P.R. 642/1972 prevede:
"chi non corrisponde, in tutto o in parte, l'imposta di bollo dovuta
sin dall'origine è soggetto, oltre al pagamento del tributo, ad una
sanzione amministrativa dal cento al cinquecento per cento
dell'imposta o della maggiore imposta".
La sanzione imposta in casi di uso di marca da bollo con data posteriore
è stata di € 3,66 (1/4 della sanzione minima). Al fine di evitare di
commettere questo tipo di irregolarità, rispetto a quanto previsto dalla citata normativa, si esortano coloro che devono
redigere atti soggetti a bollo, ad acquistare prima le marche.
5

Biblioteca dell'Unione di Comuni di Quero e Vas - Pro Loco di Quero

ANOMALIE in FIORE
Un mese di trasgressioni… fuori dalle aiuole della “normalità”
al Centro Culturale di Quero
dall’8 maggio al 5 giugno 2010
Sabato 8 maggio ore 20,45
Trasgressione giovanile I VULNERABILI Spettacolo teatrale LIVELLO: Spericolato
con Filippo Tognazzo e la partecipazione di Anty Gravity Worlds
Zelda – Preganziol (TV)
Ingresso € 3,00
Ogni minuto, nel mondo, due persone muoiono per incidenti stradali: sono oltre tremila al giorno, un milione e duecentomila l’anno. Di
questi circa un terzo sono giovani fra i 18 e i 35 anni. Ma si può parlare di sicurezza stradale divertendosi? Sì, visto anche il grande
successo fin qui raccolto dallo spettacolo. Fra una corsa in platea, una simulazione di guida a bordo di un'auto quasi vera, un tuffo da
tre metri, il sollevamento di pesi e la lettura attenta di giornali e pubblicità, I Vulnerabili affronta il problema della sicurezza stradale in
modo innovativo e incisivo, fornendo dati e informazioni, argomentando senza rinunciare alla critica, senza cadere nel pietismo, senza
forzare le risposte ma inducendo gli spettatori a una riflessione serena e consapevole. I Vulnerabili è il risultato di un lavoro di ricerca
durato vari mesi nei quali Tognazzo si è avvalso della collaborazione di Franco Taggi, direttore del reparto traumi dell'Istituto
Superiore di Sanità di Roma, di esperti del Dipartimento di Ingegneria di Padova, di Claudio Cangialosi (resp. di SicurAUTO.it) oltre
che di psicologi, pubblicitari, fisici, medici e giornalisti. http://www.zeldasrl.com/

Sabato 15 maggio ore 20,45


Trasgressione IL FUTURO DEL MASCHIO LIVELLO: Confusionale
socialmente relativa    Lettura semiseria a 5 voci accompagnate da due mimi e da jazz music
Associazione Incontrarte - Feltre (BL) con il jazz di Max e William
e la partecipazione di Mauro e Fabio – Farine Fossili
Ingresso € 3,00

Sabato 22 maggio ore 20,45


Trasgressione vitale ADDIO, MONDO CRUDELE Spettacolo teatrale LIVELLO: Nevrotico
Liberamente tratto da una commedia di Tobia Rossi
Gruppo teatrale Angoli Ottusi - Trichiana (BL)
Ingresso € 3,00

Domenica 30 maggio ore 20,45


Trasgressione matrimoniale PICCOLI CRIMINI CONIUGALI Spettacolo teatrale LIVELLO: Schizofrenico
di Eric – Emmanuel Schmitt – traduzione e adattamento di Sergio Fantoni
Compagnia Teatro delle Lune – Montebelluna (TV)
Ingresso € 5,00

Sabato 5 giugno ore 20,45


Trasgressione infernale DITE IL SESTO CERCHIO Film thriller LIVELLO: Maniacale
Regia di Franco Fontana - Associazione Belluno Ciak
Vietato ai minori di 14 anni
Ingresso € 5,00
Info: Biblioteca di Quero: tel. 0439 787097 - e mail biblioteca.quero@feltrino.bl.it
6 ASTERISCO

La foto di copertina
In ricordo di Bepi Niero, pittore del Piave
di Angelo Giovanni Polloni
Il prossimo maggio sono due anni che Bepi Niero se n’è andato. Ogni volta che capito al
cimitero lo vado a trovare, i fiori freschi non gli mancano mai. Bepi lo conoscevo dai
tempi gloriosi del “Carlo Rizzarda”, scuola professionale di Feltre frequentata negli anni
da tanti ragazzi queresi. A quei tempi, anni 57/59 o giù di lì, a Feltre andavamo in treno,
stazione di Quero-Vas. C’era anche l’autobus di Baratto, ma l’abbonamento costava un
po’ di più rispetto al treno, pertanto “scarpinare su e giù per la Moscheta”, rigorosamente
a piedi. Km. 2,5 all’andata e altrettanti al ritorno; piacevoli (anche) con la buona
stagione, un po’ meno d’inverno. Di quelle sbufferate impensabili per i nostri giovani al
giono d’oggi. Non ero il solo. Fra gli altri ricordo volentieri Aldo Gambalonga (Manera),
Bruno Schievenin (Peca), forse perché suo padre aveva una gamba di legno. Diversi di
carattere tra di loro, ma molto amici. Tanto era estroverso Bruno Peca, tanto era
taciturno Aldo Manera; li univa la passione per le armi (residuati bellici) a quei tempi
facili da reperire. Sapevano tutto dei vari tipi di fucili, proiettili, bombe. Bruno Peca, forse
perché doveva aiutare in casa, il ritorno lo faceva (grande specialista) in autostop,
coinvolgendo qualche volta anche Aldo. Purtroppo entrambi sono già andati avanti.
Ricordo anche volentieri la Bianca Sbrovazzo (Magistrali?) e una certa Foe. Sul treno, a
Quero-Vas, trovavamo quelli che salivano nelle stazioni precedenti: Cornuda, Levada,
Pederobba e pomposamente Alano Fener Valdobbiadene. Appunto a Fener, dove abitava, saliva Bepi Niero. Lui a Fel-
tre non veniva per studiare, ma a lavorare, se ricordo bene, presso una falegnameria dove costruivano cassette per la
frutta e verdura. A quei tempi aveva la passione della musica e strimpellando la sua chitarra, in attesa del treno di ri-
torno o alla pausa pranzo, ci portava le ultime novità nel campo delle canzonette. Faceva gruppo il Bepi, gli volevamo
bene. Le scuole finirono, la vita continuò per strade diverse. Bepi sempre a Fener, poi a Quero, io in giro per il mondo.
Lo vedevo saltuariamente nel periodo delle ferie o per le festività. In quel periodo cominciò a parlarmi di pittura; ne par-
lava con grande slancio spiegandomi stili e tecnica. Nelle sue varie abitazioni feneresi e queresi aveva sempre un an-
golo bohemien, tipo studiolo di pittore. La pittura pian piano ebbe il sopravvento sulla musica. Certo aveva anche un
lavoro, ma era solo un mezzo. Era orgoglioso della sua arte, dei vari riconoscimenti attribuitigli, degli inviti che riceveva
per parlarne e dimostrazioni varie. Aveva fotografato tutte le sue opere e ne mostrava volentieri la documentazione. Ul-
timamente lo vedevo più spesso. Passava due volte al giorno con la sporta di stoffa a tracolla per andare al supermer-
cato. Camminava spedito come avesse quali impegni. Lo chiamavo ed entrava a fare due chiacchiere, accettava qual-
che bicchiere di vino e mi raccontava di lui. Del Bepi donatore di sangue (con tanta di documentazione), delle
camminate in montagna, dei giri della campagna, della sua casa su alla ex-scuola. Ma era la pittura che lo accalorava.
In famiglia abbiamo delle sue opere, ma io lo provocavo perché volevo dei ritratti o dei nudi femminili. Lui rideva e a-

dottava la scusa che gli mancavano le modelle. Nel 2007 un giorno gli proposi un soggetto a tema da una mia fotogra-
fia della campagna sud. Accettò con riserva. Nel 2008 non venni a Quero. In compenso mio figlio Vittorio fu più presen-
te. Un sabato mi telefona dicendomi che Bepi, che conosceva molto bene, gli aveva portato il quadro commissionato-
gli, dicendogli: “chissà se a to pare al ghe piass?!”
Il giorno dopo, altra telefonata: Bepi Niero è morto. Era domenica 11 di maggio.
Caro Bepi, dove sei adesso i colori, pennelli e soprattutto modelle non ti mancheranno di certo. Ti debbo una risposta
riguardo allo scorcio della campagna in Redia:
“Al quadro che tu me a fat, no sol al me a piasest, ma par mi al è l’opera toa pi bela, an capolavoro”.
Ciao Bepi
7 cronaca

Il 25 aprile ad Alano
di Silvio Forcellini
Unico tra i Comuni del Basso Feltrino, anche quest’anno Alano - in collaborazione con le locali associazioni d’arma ed ex
combattenti - ha celebrato meritoriamente l’anniversario del 25 aprile, festa della liberazione dalla dittatura nazi-fascista e
del ritorno alla democrazia. La cerimonia prevedeva la deposizione di una corona al monumento al Partigiano in piazza
Martiri ad Alano, la Messa in ricordo dei caduti per il tricolore, celebrata da don Tiziano Piovan nella chiesa di S.Giacomo
a Colmirano, e la sfilata fino al monumento degli Alpini a Colmirano, con i discorsi di rito cui ha fatto seguito il rinfresco
predisposto dai volontari del “Valderoa”, sempre in prima fila. La Banda Cittadina di Alano ha fatto poi da degno sottofon-
do musicale all’intera cerimonia. Tra gli intervenuti, il sindaco alanese Fabio Dal Canton, che ha voluto sottolineare lo
strettissimo rapporto tra libertà (riconquistata dal nostro paese con la lotta di liberazione), verità e responsabilità.

Sullo sfondo, non poteva non echeggiare, nel 65° anniversario della Liberazione, l’alto discorso pronunciato
nell’occasione da Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica, che ha parlato del 25 aprile come «valore di ricon-
quista e condivisione del senso della nazione e della Patria» e come «festa della liberazione nazionale che deve trasfor-
marsi in festa della riunificazione nazionale», auspicando un clima di serenità che porti a riforme condivise, tra le quali
soprattutto quella federalista, a patto però che non metta a rischio la coesione del paese. Un appello a superare le con-
trapposizioni proprio sulla scia dei valori della Resistenza che «non fu solo Liberazione ma anche riaffermata identità na-
zionale a conclusione di una drammatica lacerazione in due», auspicando che questo 65° anniversario contribuisca a tra-
smettere alle giovani generazioni il significato degli anni della Resistenza e della Liberazione e riconoscendo il fondamen-
tale contributo che pure tanti militari diedero nella lotta contro il nazi-fascismo, militari le cui attuali missioni all’estero «so-
no coerenti con gli ideali di pace, giustizia e libertà della Resistenza», poi alla base della Costituzione. Sulla stessa lun-
ghezza d’onda anche il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che si è responsabilmente rivolto a tutte le forze poli-
tiche affinché «scrivano assieme una nuova pagina condivisa della nostra democrazia e della nostra Italia». E in tal senso
sono andati (quasi) tutti gli interventi nelle varie cerimonie svoltasi nell’intera penisola (incidenti e contestazioni a parte).
C’è stato, infatti, anche chi - come il ciarliero neogovernatore leghista Luca Zaia - non ha perso l’occasione per
dire maldestramente la sua, equiparando i partigiani dell’Anpi ai…vietcong («Bisogna avvertirli che la guerra è finita da 65
anni, visto che ad ogni 25 aprile continuano a scatenare polemiche») e accusandoli di «fare politica sui morti, esasperan-
do le divisioni tra destra e sinistra». Non contento, Zaia (di cui, tra parentesi, confesso di avere grande stima, …a parte
alcuni imbarazzanti scivoloni verbali) ha aggiunto che «il 25 aprile per gli italiani e i veneti è giorno di scampagnate nel
verde», quasi a lamentare l’impiccio provocato da una cerimonia che impedirebbe al Piave di essere méta di frotte di gi-
tanti… A parte il fatto che erano i giapponesi, e non i vietcong, a non sapere che la guerra era finita (ma forse, per i leghi-
sti, tra…extracomunitari non c’è alcuna differenza), Zaia dimentica che «in Veneto sono morti centinaia di partigiani per
dare a lui, come a tutti, la libertà, anche di espressione», come gli ha ricordato prontamente l’Anpi.
Sulla falsariga, la “sparata” del presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, stigmatizzata da par suo
da Michele Serra nell’intervento che segue (tratto da “L’Amaca” di domenica 25 aprile): «Gli ottantamila partigiani italiani
morti nella guerra di Liberazione sono stati cancellati con un tratto di pennarello dal presidente della Provincia di Salerno,
tale Cirielli, ovviamente del PdI, secondo il quale il 25 aprile si devono celebrare i liberatori americani e non i “comunisti”.
Ovviamente questa piccola epurazione dei morti vale zero dal punto di vista storico e (soprattutto) dal punto di vista uma-
no. E ci dice zero sul passato di questo paese. Ma ci dice qualcosa in più sull’Italia di oggi, e sull’infimo calibro politico di
un pezzo consistente e rumoroso della nuova classe dirigente. Infimo, perché in termini politici la sortita di Cirielli è di un
autolesionismo sconsolante. Serve solo a definire la grettezza di chi vive in questa Repubblica da perfetto estraneo, igno-
randone la storia, le ragioni costituenti, il carattere unitario (angloamericani e partigiani spesso entrarono assieme nelle
città liberate), i simboli passati e presenti, a partire dalla fotografia del comunista Napolitano che il Cirielli dovrebbe avere
nel suo ufficetto, per non dire dei suoi predecessori Ciampi, Scalfaro e Pertini (azionista, cattolico, socialista, e tutti fieri
antifascisti). Disprezzare i morti serve solo ad attirarsi il disprezzo dei vivi. Non è un buon affare neppure per un uomo di
fazione. Buon 25 aprile a tutti, perfino a Cirielli».
8 cronaca

Auserflash
A CURA DEL CIRCOLO AUSER ONLUS "AL CAMINETTO" DI ALANO QUERO VAS - VIA ROMA 29 32030 QUERO 0439.787861

IL MIRACOLO DELLA MOLTIPLICAZIONE DELLE COLOMBE


Qualcuno si è chiesto perchè occupiamo tanto spazio
sul “Tornado” per raccontare i fatti nostri, le nostre feste,
le nostre gite. Perché la nostra non è una società segre-
ta, non svolge i suoi “riti” in ambienti esclusivi o per po-
chi intimi, perché tiene le sue porte aperte a tutti, perché
il suo scopo è quello di coinvolgere sempre più gente e
di rendersi sempre più utile alla società cercando di da-
re, come dice il nostro motto, “più valore agli anni”:
Informando i concittadini sulle nostre attività cerchiamo
prima di tutto di convincere gli indecisi ad unirsi a noi, di
partecipare alle nostre iniziative, ricreative o culturali
che siano o a quelle più specificamente rivolte al volon-
tariato e alla solidarietà. Ciò premesso, veniamo alla
cronaca dell’ultima “festa di compleanno”, celebrata il
28 marzo scorso in onore dei nati in quel mese.
Lo facciamo soprattutto per i “marzolini” che non
c’erano, forse perché attratti da altre occasioni di diver-
timento (che di questi tempi, graziaddìo, non mancano),
o perché un po’ annoiati dal solito rituale, dai soliti bat-
timani, dalle torte che insidiano la dieta, dal vino che è
sincero, dal fatto che gli anni passano in barba ai nostri
scongiuri... La nostra Renata, che fa conti e statistiche
anche quando dorme o mescola il ragù, giura che i soci
presenti in sala erano 71. Un numero considerevole,
almeno per quanto riguarda i “festeggiatori”. Quanto ai
festeggiati, invece, il discorso è diverso: se ne sono
presentati sei in tutto. E così, sei in tutto erano anche le
torte a disposizione, e con tutte quelle bocche da sfa-
mare! Per fortuna la provvidenza ha voluto assisterci
anche in questa contingenza, grazie ad una inattesa e
misteriosa “moltiplicazione” di colombe pasquali per me-
rito della quale la turba dei seguaci dell’Auser è stata
adeguatamente satollata. Per quanto riguarda le be-
vande, stiano tranquilli gli adoratori di Bacco: cercheremo di attrezzarci al meglio anche per la moltiplicazione del vino.
Canti e cori ci hanno allietato come al solito e anche di più, e come la consueta sottoscrizione a premi ha distribuito do-
ni con generosa dovizia. Il solito pierino ha provocato qualche mugugno perché si è beccato ben cinque regali, tra i
quali una enorme colomba e un gran bel pezzo di parmigiano. Questo inqualificabile individuo, che pure non ha assag-
giato né la colomba né il parmigiano perché rigorosamente a dieta, ha fatto amabilmente presente che più biglietti si
comprano più premi si acchiappano. “Provare per credere”, ha detto. Concludiamo con la tradizionale foto dei festeg-
giati. Noterete tre grosse novità: che la foto, per la prima volta, è in formato verticale; che lo sfondo non è la solita fac-
ciata della casa delle associazioni ma una bella veduta di Alano con solenne campanile e vette feltrine; che, per rim-
pinguare un po’ la sparuta compagnia dei nati di marzo, vi abbiamo aggiunto anche Gigliola e AnnaMaria,
rispettivamente vicepresidente e presidente del nostro circolo. I “veri” festeggiati sono, in piedi, Antonia Grillo e Pasqua
Billò, mentre, comodamente seduti, vi sorridono Guerrino Bazzacco, Giuseppina Dal Canton, Enrica Mazzier e Giorgio
Pisan. p.p.

E, A PROPOSITO DI COMPLEANNI …
Ricordiamo a tutti i soci che la festa in onore dei nati in aprile e maggio è in programma per le
15,30 di domenica 23 maggio presso la sala delle associazioni di Quero e sarà dedicata alle ci-
liege. Per più dettagliati particolari vi invitiamo a leggere i nostri manifestini esposti nelle solite ba-
cheche, o a telefonare alla nostra sede di Quero.

ANDATA E RITORNO IN MEZZA GIORNATA


IN TRENO DA ALANO-FENER A PECHINO PER VEDERE I TESORI DELLA CITTA’ PROIBITA
Una bella comitiva di appassionati si è data appuntamento nel primo pomeriggio di venerdì 16 aprile alla stazione di
Alano-Fener. Qui ha preso il treno per Treviso e, raggiunta la bella città gentiliniana, ha visitato con vivo interesse le più
belle vetrine del centro prima di essere accolta alla Casa dei Carraresi per la terza grande mostra del ciclo dedicato alla
“via della seta e la civiltà cinese”. Dopo la prima esposizione del 2005 avente come tema la nascita del celeste impero
e la seconda del 2007 riservata all’epoca di Gengis Khan, questa terza grandiosa mostra ci ha rivelato i segreti della
“città proibita” di Pechino e della dinastia dei Ming. E’ stato un affascinante susseguirsi di meravigliosi gioielli, di son-
tuosi abiti di seta, di pregiate porcellane e di oggetti della vita quotidiana della famiglia imperiale. Abbiamo potuto ammi-
rare delicati dipinti, statue d’oro, giade raffinate, tessuti rari, mobili finemente lavorati, tutti reperti di enorme valore stori-
9 cronaca

co ed artistico. Una gioia per gli occhi, un emozio-


nante viaggio in un mondo fiabesco, in una civiltà
misteriosa e raffinata, barbara ed evoluta, per molti
aspetti sconcertante.
Prima della visita alla mostra, ci siamo concessi
anche una interessante sosta nella suggestiva crip-
ta del duomo e una classica foto-ricordo sulla sca-
linata dello splendido palazzo dei Trecento.

PER DIRE “NO”


ALLA VIOLENZA SUI BAMBINI
SETTANTA ORTENSIE BLU
PER IL TELEFONO AZZURRO
Giovedì 15 a Quero, sabato 17 ad Alano, domenica
18 aprile a Fener e a Vas, i volontari della nostra
associazione hanno distribuito complessivamente
ben settanta bellissime ortensie blu.
Nonostante il momento di crisi, nonostante le
centinaia di iniziative a sfondo solidale che ci
sollecitano ogni giorno dell’anno a dare, a of-
frire, a sottoscrivere per molteplici finalità as-
sistenziali o per la ricerca scientifica, la rispo-
sta all’appello di “telefono azzurro” è stata
come sempre generosa, ed anzi quest’anno
ha superato ogni previsione.
Grazie di cuore, quindi, ai nostri concittadini, a
nome dei bambini meno fortunati, che si rivol-
gono al “telefono azzurro” per chiedere prote-
zione ed aiuto contro l’abbandono, i maltrat-
tamenti, lo sfruttamento e gli abusi di cui
spesso sono vittime innocenti.
Il nostro grazie va non solo alle persone che
hanno voluto portarsi a casa una bellissima
ortensia ma anche a quanti, pur rinunciando
ai nostri fiori, hanno manifestato la loro solida-
rietà con una generosa offerta.

HAI TEMPO PER GLI ALTRI?


VUOI FARE UNA NUOVA ESPERIENZA?

VIENI A FARE IL NONNO VIGILE!


NON E’ MAI TROPPO TARDI PER ESSERE UTILE.
L’AUSER TI ASPETTA
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IN COLLABORAZIONE CON IL
COMUNE DI ALANO DI PIAVE
Il Circolo Auser “Al Caminetto”
organizza
per i cittadini anziani dei Comuni di ALANO DI PIAVE - QUERO - VAS

SOGGIORNO CLIMATICO 2010 a Villa Merope


DAL 1° AL 15 GIUGNO 2010
La quota individuale di partecipazione
è di 475 euro in camera doppia e di 555 euro in camera singola ed è comprensiva di viaggio andata e ritorno
in pullman Gran Turismo, sistemazione in camera con servizi - trattamento di pensione completa - cabina a
mare, copertura medico-assicurativa. I posti disponibili sono già stati prenotati.
10 cronaca

Quero: festa della famiglia

Foto di Fulvio Mondin, scattata in occasione della festa patronale di Quero, il 25 marzo scorso, dedicata anche alla festa
della famiglia, durante la quale l’Amministrazione comunale querese consegna alle famiglie dei nuovi nati un simbolico
contributo di benvenuto, depositato su un libretto postale di risparmio.

attualità

COMANDO PROVINCIALE
VIGILI DEL FUOCO
-BELLUNO-

Distaccamento Volontario
“Basso Feltrino”
Comuni di Alano di Piave – Quero – Vas e Segusino
Organizza Il giorno venerdi 21 maggio 2010 alle ore 20.30
presso il distaccamento in via Feltre (sotto concessionario Polesana) in Quero
Un incontro promozionale sulle attività del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Nella serata verranno illustrati gli interventi svolti da parte del personale volontario Vigili del Fuoco.
Parteciperanno alla serata il comandante provinciale, funzionari e tecnici dei Vigili del Fuoco di
Belluno e le amministrazioni comunali dei quattro comuni di competenza.

Il Mercatino
Vendo termocucina a legna da incasso e non, Modello TC 603
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11 cronaca

La querese Lorraine Berton


è la nuova presidente di Sipao
di Raffaella Gabrieli
Lorraine Berton, dell’Arlecchino srl di Quero, è la nuova presidente di Sipao. La sezione di Confindustria che
riunisce le aziende produttrici di articoli del mondo dell’occhialeria, giovedì 15 aprile, ha eletto i propri vertici dopo le
dimissioni del presidente Valter Da Rin e del vice Paolo Cannicci perché in contrasto con alcuni associati sulla
gestione dell’associazione. Ma è stato lo stesso Da Rin, al momento della proclamazione del suo successore, ad
augurare ai neoeletti buon lavoro. Vice della presidente Berton sarà Stefano Larcher (della Gb). Al loro fianco
lavoreranno Orfeo Cecchin (della Sari), Michele De Biasi (Ookii), Paolo Fabris (Vecellio), Giuseppe Giacomuzzo
(Galvision) e Nadia Zampol (Martini occhialeria). De Biasi assieme a Renato Sopracolle (della Sopracolle) saranno i
rappresentanti della piccola impresa. «L’assemblea - ha affermato al termine il presidente uscente Da Rin - si è
svolta in un clima di massima serenità. Ho augurato ai neoeletti buon lavoro. Così come anche, in generale, al
nostro comprensorio produttivo affinché possa uscire dalla forte crisi economico-finanziaria che da mesi ormai lo sta
travolgendo». Da Rin si definisce «beato e tranquillo». Non fa riferimenti diretti alle polemiche che lo hanno portato
alle dimissioni, assieme al vice Cannicci. Ma ha sottolineato: «Guidare un’associazione come Sipao comporta onori
ma anche oneri. Lasciamo volentieri il campo a quanti dimostrino buona volontà a favore delle attività del
sodalizio». Dello stesso tenore le affermazioni di Cannicci: «Auguriamo ai nuovi eletti buon lavoro. Da parte nostra,
dopo il tanto tempo riservato a Sipao, ci dedicheremo un po’ di più alle nostre aziende» (da Il Gazzettino di venerdì
16 aprile 2010).

Uova con sorpresa al Carpen


nell’azienda agricola Curto
di Alessandro Bagatella
Proprio nel corso della Settimana Santa, una sorpresa si è avuta nell’azienda di
Federico Curto al Carpen : una delle sue tante galline gli ha fatto trovare – assieme ad
altre uova – un uovo colorato che presentiamo ai lettori nella foto a fianco e che
sembra proprio fatto a mano da un quotato pittore. Sulla punta è visibile un cerchio di
un marrone simile alla veste di un frate, sul fondo un grigio, a metà un bianco. Penso
che questa gallina sia da individuare per un suo inserimento nel Guinness dei
Primati…

LEGNA DA ARDERE STAGIONATA DI FAGGIO E CARPINE IN BANCALI - PELLETS -


ACCENDIFUOCO - LEGNA DA ARDERE IN SACCO

PELLET PU-

SCONTO PARTICOLARE LEGNA E PELLET


PER I RESIDENTI NEI COMUNI DI :
ALANO DI PIAVE - QUERO - SEGUSINO - VAS - VALDO
12 LETTERE AL TORNADO

Le ultime novità sulla


raccolta porta a porta del rifiuto secco
In riferimento ai dubbi che sono sorti fra la cittadinanza del capoluogo e delle frazioni, abbiamo
inviato all’amministrazione una lettera perché vengano chiariti alcuni punti inerenti il presunto
costo del bidoncino eco-mio.
Alleghiamo qui di seguito l’interrogazione.
Al Sindaco del Comune di Quero Sante Curto All’Assessore Alberto Coppe
Quero, 22/04/2010

OGGETTO: COSTO KIT-ECOLOGICO


Premesso che il gruppo di minoranza della lista “Insieme per Quero” ritiene la raccolta porta a porta del rifiuto secco,
che comincerà nel nostro Comune il 3 maggio 2010 , un ulteriore passo avanti per lo smaltimento dei rifiuti riciclabili e
non, e in secondo luogo ritiene che l’avvio di tale raccolta sia indice di sensibilità verso l’ambiente che ci circonda.
Considerato ciò, gli scriventi chiedono al Sindaco, Sig. Sante Curto e all’Assessore Sig. Alberto Coppe, le seguenti in-
formazioni:
1. se i bidoncini eco-mio distribuiti in queste settimane, nel capoluogo e nelle frazioni, abbiano un costo e
l’ammontare di questo e se sia stata considerata la difficoltà per alcuni anziani di portare il sopracitato bidonci-
no nelle isole ecologiche;
Qualora vi sia un costo:
2. perché questo non sia stato comunicato agli utenti nelle assemblee o nella lettera informativa inviata in ogni
casa come è avvenuto, ad esempio, nel Comune di Alano di Piave (si allega la lettera del Comune di Alano di
Piave), lasciando pertanto intendere la gratuità del bidoncino eco-mio;
3. con quali modalità e tempi verrà addebitato tale costo agli utenti;
4. infine si chiede di conoscere il costo di ogni singola isola ecologica e se terminato il periodo di prova della rac-
colta porta a porta del rifiuto secco (dicembre 2010), il passo successivo sarà l’avvio di una raccolta differen-
ziata spinta porta a porta e quindi il disuso di ogni isola ecologica sparsa nel territorio querese.
Si resta in attesa di risposta scritta da inviare all’indirizzo in calce.
Gino De Girardi , Via Nazionale 32030 Quero BL
I consiglieri comunali : Gino De Girardi - Vittorio Alberti - Silvana Brusini - Silvia Carelle
 
attualità

5 X MILLE
Le associazioni da scegliere nel Basso Feltrino
Elenco tratto dal sito web dell’Ufficio Entrate, dall’elenco relativo all’anno 2009. Informarsi per
gli aggiornamenti prima di fare la scelta. Eventuali omissioni sono del tutto involontarie

$ ASSOCIAZIONE VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE ANTINCENDIO BOSCHIVO COMUNE DI


QUERO
VIA NAZIONALE, 92 – 32030 QUERO - BELLUNO
Codice fiscale: 91009730259
$ PRO LOCO FENER
VIA J. KENNEDY – 32031 FENER DI ALANO DI PIAVE - BELLUNO
Codice fiscale: 82004550255
$ PRO LOCO QUERO
VIA NAZIONALE – 3203O QUERO - BELLUNO
Codice fiscale: 91000120252
$ ASS. VOLONTARI PROTEZIONE CIVILE E AMBIENTALE - ALANO DI PIAVE
C O MUNICIPIO PIAZZA MARTIRI 12 – 32031 ALANO DI PIAVE - BELLUNO
Codice fiscale: 91007960254
$ PROTEZIONE CIVILE VOLONTARIATO SEGUSINO
VIA CHIPILO, 1 – 31040 SEGUSINO – TREVISO
Codice fiscale: 92012600265
$ ASSOCIAZIONE FELTRINA DONATORI VOLONTARI SANGUE
C/O ULSS N 2 - 32032 FELTRE - BELLUNO
Codice fiscale: 91007860256
13

NUOVO NEGOZIO DI
PARRUCCHIERI
UOMO DONNA
Per appuntamento Tel. 0439 779745 - 0423 979188

Da martedì
4 maggio 2010

Alano di Piave (BL) - Piazza Martiri, 1 (vicino alla banca)


Domenica 9 maggio, ore 10.30 passa per un brindisi
TI ASPETTO
14 cronaca

Prima escursione sul Monte Miesna


per gli Amici del Tomatico e del Grappa
di Alessandro Bagatella

Lo scorso 11 aprile il Gruppo Amici del Tomatico e del Grappa ha fatto la sua prima uscita dell’anno. Trentasei
sono stati i partecipanti che – dopo il saluto di Alessandro Bagatella, ideatore nel 1992 e ancor oggi responsabile
organizzativo del gruppo – si sono incamminati dai “collesei” di Cellarda per arrivare sul Monte Miesna. Alle
Casere Cavalin, ad attendere la compagnia, il responsabile aveva predisposto un bel piatto di pasta al sugo,
preparata da Paolo Berra. A fare da guida, poi, gli aiutanti del gruppo sempre disponibili con la loro preziosa
collaborazione. Le più anziane hanno offerto chi la sopressa chi il dolce. Da incorniciare, in fatto di bellezza, la
giornata, anche se la giornata è stata un po’ capricciosa. Poi discesa verso Cellarda, per visitare il Vincheto, di
proprietà del Corpo Forestale dello Stato. Un brindisi di arrivederci ai prossimi appuntamenti in calendario ha
avuto luogo all’osteria Baioc. Alessandro, nel saluto, non ha mancato di ricordare come è nato il gruppo, senza
scopo di lucro e basato sull’amicizia e sulla compagnia, e quante persone di ogni età si sono avvicinate durante
questi 18 anni di attività e quante si sono perse per strada per diverse cause, la principale gli acciacchi della
vecchiaia. «Da sottolineare la disponibilità della gente al nostro passaggio, che ci offre ogni ben di dio. Sono
contento – ha concluso Alessandro – che la gente ci stimi e mi auguro che il nostro gruppo continui in amicizia e
con la voglia di stare assieme per assaporare le bellezze che la montagna ci offre. Un grazie di cuore, infine, a
tutti gli offerenti».

In Canada
Lutto per la scomparsa di
Eleonora Siragna
(M.M.) Mancavano pochi giorni al suo 93° compleanno, l’otto marzo, ma
Eleonora Siragna Ved. Zavarise ha deciso di festeggiarlo in cielo,
accomiatandosi dai suoi cari il 25 febbraio scorso, dopo una malattia che ne
ha fiaccato il corpo ma non lo spirito. Attorniata dall’amore dei famigliari,
Eleonora ha concluso la sua esperienza terrena diventando membro del
cielo, “nuova stella la cui brillantezza e calore ci raggiungerà sempre”, come
hanno scritto nel biglietto di annuncio della sua dipartita. “Ci hai insegnato
come apprezzare le cose semplici della vita e gioirne”, continua l’epitaffio,
“conserveremo nel cuore come un tesoro i tanti momenti condivisi”. “Grazie
per il regalo più bello che ci hai dato… l’amore”. I funerali si sono svolti in
Canada il 4 marzo scorso.
Ai famigliari, che ancora mantengono i contatti con l’Italia e con il ramo dei
parenti rimasti in patria, anche attraverso le pagine di questo nostro quindi-
cinale, formuliamo sentite condoglianze.
15 LETTERE AL TORNADO

Incontri pubblici
di Davide Proverbio
Con sempre maggiore frequenza assisto ad evidenti episodi di deresponsabilizzazione da parte degli amministratori
pubblici locali relativamente alla loro partecipazione ad attività divulgative svolte in convegni/incontri organizzati da
comitati spontanei od organizzazioni di cittadini.
Mi piace pensare che la funzione primaria di un amministratore sia quella di rappresentare i cittadini in seno agli organi
di governo ai quali è stato eletto interpretandone i bisogni ed i desideri; questo deve valere certamente per le istanze
dei propri elettori, ma anche per quelle degli eventuali “oppositori”.
Ad alcuni incontri pubblici ai quali ho partecipato nel nostro territorio spiccava la mancanza di rappresentanti delle am-
ministrazioni locali sul tavolo dei relatori; ritengo che i Sindaci (o i loro assessori titolati in materia) dovrebbero sempre
essere ufficialmente presenti in modo di poter esporre il punto di vista dell’amministrazione comunale oppure sempli-
cemente ascoltando le istanze dei cittadini in modo di poterle analizzare correttamente in seguito nelle sedi opportune.
Incontri pubblici autorizzati che hanno per argomento acqua, ambiente, energia ed altri temi sociali legati direttamente
alla nostra vita sulla terra devono, a mio parere, vedere la presenza di chi ci rappresenta poiché non sono temi di “de-
stra” o di “sinistra” ma riguardano TUTTI.
Un buon amministratore, a mio avviso, deve saper vincere le illazioni ed i preconcetti, ascoltando e dialogando con tutti
e poi operando per quanto riguarda il bene dei suoi cittadini; non deve avere timore di esprimere le proprie opinioni
salvaguardando, in ogni occasione e da chiunque, la sua indipendenza.
E’ ormai evidente che, purtroppo, parecchie leggi in attuazione o in studio negli ultimi anni siano, sempre più, mirate ad
ottenere vantaggi per pochi a scapito dei molti ed è per questo che mi rifiuto di accettare che logiche di potere possano
interessare anche i nostri piccoli paesi.
Posso immaginare che il ruolo di amministratore (Sindaco in primis) negli ultimi anni abbia assunto dei livelli di difficoltà
sempre maggiore per il rispetto di leggi ed ordinamenti arruffati ed inesplicabili con la conseguenza di “doversi fidare”
di quanto proposto da enti superiori; mi sembra però che ogni amministratore abbia il diritto/dovere di rispondere alla
sua coscienza ed alle richieste dei suoi cittadini e non piegarsi ad ordini superiori o peggio di partito.
In questa società sempre più artificiosamente e subdolamente “pilotata” al decadimento dei valori ed all’annullamento
delle coscienze, cerchiamo di mantenere spirito critico ed attenzione almeno verso i temi che ci riguardano in prima
persona poiché incidono direttamente sulla nostra già breve vita terrena e su quanto lasceremo alle generazioni future
che noi abbiamo messo al mondo e stiamo “svezzando”.
come eravamo
16 attualità

Liberalizzazione di alcune attività edilizie


Il Decreto Legge n. 40/2010, entrato in vigore il 26 marzo scorso, sostituisce l'articolo 6 "Attività edilizia libera" del
D.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico dell'edilizia). L'articolo 5 del Decreto Legge 25 marzo 2010, n. 40 (G.U. 26 marzo
2010, n. 71) aggiunge all'elenco degli interventi realizzabili senza titolo abilitativo le manutenzioni straordinarie, ovvero
"le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare
ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità
immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso". Rientrano in questa categoria: lo spostamento di
tramezzi interni, i lavori di adeguamento e integrazione dei servizi igienici e delle cucine, la costruzione di scale interne,
la ricostruzione dei pavimenti con rinforzo delle solette, la sostituzione di infissi con materiali diversi. Prima dell'inizio
degli interventi realizzabili senza titolo abilitativo l'interessato deve informare il Comune, anche in via telematica, alle-
gando le eventuali autorizzazioni obbligatorie e, solo per gli interventi di manutenzione straordinaria, indicare l'impresa
che eseguirà i lavori. Le nuove norme prevedono alcuni limiti alla realizzazione di manutenzioni straordinarie senza
DIA, poiché gli interventi non possono riguardare le parti strutturali dell'edificio o incrementare il numero delle unità
immobiliari e i parametri urbanistici (volumetrie e superfici). Inoltre, possono essere realizzati interventi senza titolo abi-
litativi solo nel rispetto delle disposizioni regionali più restrittive, delle prescrizioni degli strumenti urbanistici comunali
nonché delle altre norme di settore (tra cui, le norme antisismiche e antincendio) e delle disposizioni contenute nel Co-
dice dei beni culturali e del paesaggio.
Per quanto riguarda più in dettaglio l'armonizzazione con le norme regionali, si riscontrano due situazioni di-
verse:
- nelle Regioni che hanno una norma regionale coerente con il nuovo articolo 6 del D.P.R. n. 380/2001, o che ne
sono prive, oppure nelle Regioni con una legge antecedente al Testo unico sull'edilizia la liberalizzazione è scat-
tata il giorno stesso dell'entrata in vigore del DL n. 40/2010;
- nelle Regioni che hanno una norma regionale che richiede la DIA, resta l'obbligo di presentarla.
Fonte: Redazione Paweb del 08/04/2010

Per la Regione del Veneto vale il primo dei due casi appena sopra segnati.

Niente DIA per la manutenzione straordinaria


Con l'approvazione del Decreto Incentivi per gli interventi di manutenzione straordinaria non vi sarà più bisogno della
denuncia di inizio attività. Ma sarà necessario prima dell'inizio degli interventi informare il Comune, anche telematica-
mente, allegando le eventuali autorizzazioni obbligatorie.
Come avviene la liberalizzazione. La liberalizzazione dei lavori in casa avviene modificando l'articolo 6 del testo uni-
co sull'edilizia (Dpr 380/2001) e aggiungendo le manutenzioni straordinarie all’elenco degli interventi edilizi realizzabili
senza denuncia inizio attività. Viene così ampliata la gamma di tipologie di intervento che non hanno bisogno della de-
nuncia di inizio attività né di altri titoli autorizzatori per essere realizzati. E’ necessario rammentare quali siano gli inter-
venti di manutenzione straordinaria, secondo la definizione che l’art. 3 del DPR 380/2001 ne dà: "sono le opere e le
modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i
servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e
non comportino modifiche delle destinazioni di uso”.
Gli interventi liberalizzati. Il decreto legge liberalizza anche altre attività più specifiche, eliminando l'obbligo della pre-
sentazione della Dia:
- le opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo che abbiano carattere geognostico, ad esclusione di
attività di ricerca di idrocarburi, e che siano eseguite in aree esterne al centro edificato;
- i movimenti di terra strettamente pertinenti all’esercizio dell’attività agricola e le pratiche agro-silvo-pastorali,
compresi gli interventi su impianti idraulici agrari;
- le opere dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee e ad essere immediatamente rimos-
se al cessare della necessità e, comunque, entro un termine non superiore a novanta giorni;
- le serre mobili stagionali, sprovviste di strutture in muratura, funzionali allo svolgimento dell’attività agricola;
- le opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni, anche per aree di sosta, che siano contenute entro
l’indice di permeabilità, ove stabilito dallo strumento urbanistico comunale;
- i pannelli solari, fotovoltaici e termici, senza serbatoio di accumulo esterno, a servizio degli edifici, da realizzare
al di fuori delle zone di tipo A di cui al decreto del Ministro per i lavori pubblici 2 aprile 1968, n. 1444;
- le aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici.
Rimangono ancora soggette a DIA:
- • le opere e le modifiche necessarie per innovare e sostituire parti strutturali degli edifici;
- • la sostituzione parziale e totale di strutture portanti orizzontali o verticali, senza modifica delle quote dello sta-
to di fatto;
- • il consolidamento e risanamento delle strutture verticali interne ed esterne compreso il taglio delle strutture al-
la base per isolamento dall'umidità.
I tre paletti. In pratica si potranno fare liberamente (senza chieder alcuna autorizzazione) i lavori interni a un apparta-
mento con tre soli paletti: - non spostare i muri portanti; - non aumentare la superficie o la volumetria
dell’appartamento o modificare la destinazione d’uso; - non frazionare un’unità immobiliare in più unità.
Comunicazione al Comune. Prima dell’inizio degli interventi (ad esclusione delle serre mobili e dei movimenti di ter-
ra), sarà necessario informare il Comune, anche telematicamente, allegando le eventuali autorizzazioni obbligatorie e,
solo per gli interventi di manutenzione straordinaria, l’indicazione dell’impresa che eseguirà i lavori.
30/03/2010 tratto da: www.ipsoa.it
Alimentari Via D. Alighieri, 26 - FENER (BL)
PUTTON GABRIELE Tel. 0439 789388
18 cronaca

Ciao, Giorgio!
Anche Giorgio Codemo, classe 1944, “è andato avanti!”
Senza una parola, senza un addio. Un passaggio dalla vi-
ta all’aldilà repentino, imprevedibile, senza testimoni, che
ha lasciato non solo grande dolore ma anche sbigottimen-
to, incredulità. Lo avevamo incontrato quella mattina stes-
sa, come tutte le altre mattine, per i soliti commenti sui fat-
ti del giorno. Poi, nel pomeriggio, due ore di sonno senza
risveglio. Giorgio nasce in tempo di guerra, nel 1944, ulti-
mo di quattro fratelli. Appena in tempo per ricevere le pri-
me carezze del padre Leone, che nel novembre dello
stesso anno viene arrestato dai tedeschi e mandato a mo-
rire a Mauthausen. Trascorsa l’infanzia coi tre fratelli (Ma-
riano, Luigino e Lidia) sotto l’attenta cura della mamma
Guerrina, dopo la scuola dell’obbligo ed un corso muratori
trova occupazione in Svizzera in un cantiere del traforo
del Monte Bianco. Tornato a casa, dopo il servizio militare
come mortaista presso la Brigata Alpina Cadore, si occu-
pa presso alcune imprese edili locali finchè entra in servi-
zio presso la centrale elettrica dell’Enel a Quero. Qui lavo-
ra per trent’anni, fino al 1998. Una volta in pensione, i suoi
hobby diventano principalmente la cura dell’orto e i libri di storia e di poesia (non disdegnando però di trascorrere i lun-
ghi pomeriggi invernali davanti alla tv). Non manca poi una mattina che non si alzi presto per preparare la colazione
per i suoi “bambini”…
Sposatosi nel 1976, Giorgio lascia la moglie Norma e tre figli, Lucio di 32 anni, Dario di 26 e Gabriele di 21. E lascia
anche una bellissima nipotina di nove mesi, regalatagli dal figlio primogenito. Un altro splendido regalo Giorgio lo ave-
va ricevuto un mese fa quando, emozionatissimo, aveva presenziato alla cerimonia della laurea del figlio Dario.
Giorgio, da qualche anno, indossa la casacca della squadra di Alano dei “nonni vigili” e partecipa con entusiasmo alle
attività dell’associazione. Ma è anche attivo socio del Gruppo Alpini “Valderoa”, così come, in un recente passato è sta-
to fra i volontari che hanno operato per il restauro della locale canonica. Ultimo suo obiettivo: la ricostituzione del vec-
chio e rimpianto “Coro de Lan”, impegno che speriamo giunga presto in porto, anche in suo nome.
(nella foto, Giorgio con la nipotina Elena. La vita continua…)

La moglie e i figli, profondamente commossi per la grande partecipazione al loro lutto, ringraziano di cuore
quanti, in qualsiasi forma, hanno voluto essere vicini con la loro affettuosa testimonianza. Da queste pagine
giunga un grazie particolare a tutti gli amici delle varie associazioni che si sono prodigati per rendere più
toccante e solenne il triste momento dell’addio al nostro Giorgio.
19 cronaca

Sanzan: 31a festa del bambino


di Alessandro Bagatella
Anche quest’anno non è mancata l’ormai
tradizionale festa del bambino, organizzata dal
Gruppo Alpini Carpen. Da 31 anni questa
manifestazione viene fatta il Sabato Santo, con
tema: comporre un disegno, a libera scelta, e
partecipazione aperta a tutti, dai più piccoli ai più
grandicelli. Premio finale per tutti e per i più bravi
un premio speciale. Quest’anno, se non ricordo
male, il primo premio è andato a Davide
Casamatta. A tutti è stato consegnato l’uovo di
cioccolato. Il Gruppo Alpini oltre a questa
manifestazione promuove altre iniziative, ricordate
nella relazione che qui sotto riproduciamo.
All’instancabile Presidente Franco Schenal e a
tutti i suoi validi collaboratori vadano i nostri com-
plimenti e un plauso per quanto viene fatto a
favore della comunità.

Una giornata di Festa


Il 4 aprile scorso, organizzata dal Gruppo Alpini
Carpen, si è svolta la 31a edizione della Festa del
bambino. La manifestazione, che coinvolge tutti i

Attività 2010 bambini della parrocchia di età compresa tra i 5


ed i 12 anni, ha visto una quarantina di concorren-
ti sfidarsi in numerosi giochi nei diversi ordini di
8/9 Maggio Adunata età. Le gare, prima fra tutte quella di pittura, se-
6 Giugno escursione in montagna guita dalla corsa con l’uovo, corsa con i sacchi e
la pesca delle palline hanno avuto grande suc-
22 Agosto Pic-nic sul Tomatico cesso. La carica agonistica dei giovani atleti ed il
5 Settembre escursione in montagna tifo di compagni e genitori fanno passare in se-
condo piano la temperatura non proprio primaveri-
Dicembre Visita alle persone anziane le. Finiti i giochi, a tutti i bambini, dalla nascita ai
12 anni, viene offerto un bell’uovo di cioccolato.
Dicembre Babbi Natale Naturalmente, come in ogni festa Alpina che si ri-
spetti, non può mancare l’apporto della “frasca”,
nella quale hanno abbondantemente “vinto” i genitori. Unico neo, se di neo si può parlare, è stata la mancanza di un
vincitore tra il Refosco ed il Verduzzo. Da buoni Alpini affronteremo serenamente il problema alla prossima adunata di
Bergamo dove, si spera, sapremo esser più precisi! Il Capogruppo

LETTERE AL TORNADO

Volevo dire a tutta la comunità…


In occasione del mio primo anno vissuto da cittadina querese mi rivolgo al Tornado, per ringraziare tutte le persone
che mi hanno accolto, nella comunità, con gentilezza e simpatia. E ringraziare le istituzioni che hanno mostrato la loro
totale disponibilità: tutto ha contribuito a farmi sentire a casa. Questo anno trascorso è stato, per me, un periodo di
grandi scelte; è stato faticoso e doloroso per certi versi, ma molto felice per altri. Per l’accoglienza ricevuta (quasi ina-
spettata), e per la fiducia mostratami dai cittadini. E non ultimo, per la grande quantità di iniziative culturali e sociali di
cui ho potuto godere. Come la partecipazione di lavoro alla Sagra dei s’cios: quanto mi sono divertita! Sia nel tritare
montagne di prezzemolo, lavando pomodori o preparando le vaschette di lumache da mettere nel forno. E la magnifica
rassegna MusicArmonica con le sue serate impareggiabili. Tale era la maestria dei concertisti che il pubblico aveva
timore di applaudire; di disturbare gli artisti e spezzare l’atmosfera, veramente magica. Grazie per questa rassegna! In-
tendo prenotare, in anticipo, un posto in platea per la prossima stagione. Grazie anche per l’interessantissima “Poesia
è”, una serie di incontri veramente significativi. C’è stata poi la bella Festa di San Valentino e l’invito di rappresentan-
za alla cerimonia per le Celebrazioni del 4 novembre. Un momento a cui non è mai mancato il mio papà bersagliere,
in ricordo della sua esperienza sul durissimo fronte greco-albanese. Un grazie anche all’Auser: per le sue feste di
compleanno, per le sue gite, le visite guidate a mostre veramente interessanti. Grazie anche alla mia cara Santa
Maria, per quella bella Festa dedicata a S.Maria Maddalena; per le bandierine sul campanile della nostra chiesetta,
per i canti proposti dal piccolo coro accompagnato da chitarra. Per l’allegro rinfresco con tanti bambini e con noi adulti
che possiamo ricordare, ancora una volta, la nostra infanzia passata fra queste case tanto amate. In questa occasione
tutti torniamo un po’ bambini e lasciandoci ci siamo ripromessi per l’anno prossimo una festa ancora più bella. È tra-
scorso anche il mio primo Natale da cittadina querese; un 25 dicembre tristissimo, ma sono stata circondata dall’affetto
di tutti i miei familiari. E gli amici e conoscenti della mia mamma mi hanno fatto sentire quanto Maria Angela fosse
amata e stimata da tutti. Ho anche vissuto, in prima persona, la realtà della Casa di Riposo di Quero e non posso fare
altro che ringraziare di cuore tutti per le cure, per l’affetto e l’attenzione che dedicano ogni giorno alle persone da ac-
cudire. Grazie anche per tutte le volte che, camminando per strada, ricevo un saluto o un sorriso da qualcuno di voi.
Per ogni volta che mi fermate chiedendomi “come va?”
Ecco, volevo dire a tutta la comunità che mi sento a casa. Silvana Brusini
20 LETTERE AL TORNADO

Il Consiglio Comunale di Quero


Prima di tutto vorrei ringraziare l’assessore Bruno Zanolla e l’assessore Alberto Coppe per gli interessanti ar-
ticoli pubblicati nel Tornado del 01.04.2010, i quali mi hanno immediatamente ricordato le affermazioni di un vec-
chio amico, il quale mi diceva: «Quando due o più persone si alleano per contrastarti, significa solamente una cosa,
che tu hai ragione e loro torto, perché se una persona è realmente convinta di quello che dice non si accorda con
un'altra persona per darsi forza e coraggio. Questa è pura e semplice paura della verità, la paura di chi vuol fare le
cose all’insaputa dei cittadini». D’altronde, è possibile che un assessore del Comune di Quero e della Comunità
Montana Feltrina ed un altro assessore del Comune di Quero e della Provincia di Belluno perdano il loro tempo con
degli articoletti, invece di preoccuparsi dei veri problemi di questa crisi economica che colpisce tutti noi come il lavo-
ro, la salute, le pensioni e la distruzione del nostro territorio?
Il Consiglio Comunale dovrebbe essere l’organo dove si manifesta la democrazia e dove si prendono le decisioni,
in forma chiara e trasparente di fronte agli occhi dei cittadini e con la loro partecipazione diretta. Invece cosa suc-
cede? Una vera farsa, perché la maggioranza arriva, forte dei suoi voti, e propone degli ordini del giorno già belli
impacchettati, dove è concesso alla minoranza solo di dire o sì o no o di astenersi. Mai, in nessuna occasione, la
maggioranza ha accettato di modificare le sue proposte e mai ha chiamato la minoranza in un incontro pre-
consigliare per collaborare alla stesura dei progetti. Se a questo aggiungiamo che all’interno della maggioranza chi
realmente decide sono solo i componenti della Giunta, allora ciò che si vorrebbe far passar per democrazia si re-
stringe a quattro persone: Sante Curto, Bruno Zanolla, Alberto Coppe ed Angelo Dalla Favera (su 2.500 persone).
Quattro persone (la Giunta) che, all’insaputa di tutti i cittadini di Quero, decidono in segreto il futuro e le spese del
nostro Comune.
Facciamo due esempi illuminanti su come funziona il Consiglio comunale di Quero.
Consiglio comunale del 18 dicembre 2009 Il sottoscritto ha presentato l’ordine del giorno in difesa della nostra
acqua e per impedire la sua privatizzazione dandone la gestione ad aziende private (multinazionali). Questi privati
entrano nell’affare acqua per fare soldi, che significa l’aumento delle nostre bollette e il crollo degli investimenti per
rinnovare la rete idrica. Potrà mai una multinazionale francese o inglese preoccuparsi se Campo o Carpen rimar-
ranno senz’acqua? Difatti la maggioranza ha ritenuto di violare quella regola fondamentale, applicata in tutti gli enti
locali, la quale prevede che solo chi presenta l’ordine del giorno può ritirarlo e, se non lo ritira, il Consiglio
comunale è obbligato ad esprimere il suo parere.
Invece la maggioranza ha proposto di ritirare il mio ordine del giorno, delegando all’A.T.S. di decidere per
noi. Ma chi è l’A.T.S.? L’A.T.S. è una società di gestione dell’acquedotto e, pertanto, non ha il potere di decidere
in termini politici se l’acqua è o non è un diritto inalienabile dell’uomo o se l’acqua deve o non deve essere pubblica.
Difatti, l’assessore Bruno Zanolla, in tale consiglio, ha affermato «di attendere una proposta dell’A.T.S.». Ma se
l’A.T.S. non ha il potere d’esprimere un parere politico, perché questo è il compito degli enti locali, cosa sta atten-
dendo Bruno Zanolla dall’A.T.S.? O cosa sta nascondendo con tale affermazione (vedi verbale del Consiglio comu-
nale)? Pertanto la maggioranza ha votato compatta per il ritiro del mio ordine del giorno senza avere il coraggio di
decidere in vostra difesa e perché l’acqua rimanga pubblica, evitando l’aumento delle bollette.
Invece come si è comportata la minoranza? Il capogruppo di minoranza Gino de Girardi ha votato insieme con la
maggioranza, contro il mio ordine del giorno, dando la netta impressione d’aver concordato in precedenza, con la
maggioranza di schierarsi in favore delle multinazionali e contro i queresi. Ovviamente il sottoscritto è stato il solo a
difendere l’acqua e tentare d’impedire nuovi rincari delle bollette.
Consiglio Comunale del 25 gennaio 2010 Come tutti sapete, da più di vent’anni si parla di federalismo e, ovvia-
mente, prima o poi il governo doveva mettere le mani sul mastodontico apparato amministrativo che ha dimostrato
d’essere inefficiente, costoso e regno “d’imboscati politici”. Difatti, il 19 novembre 2009 il Consiglio dei Ministri ha
approvato il disegno di legge concernente le funzioni di Comuni, Province e città metropolitane noto come “ddl
Calderoli”, con la possibilità da parte delle Regioni di sopprimere le Comunità Montane e di ridurre il numero dei
consiglieri e degli assessori di tutti gli enti locali.
Difatti, nel Consiglio Comunale del 25 gennaio 2010 la maggioranza di Sante
Curto ha portato al n. 6 dell’ordine del giorno proprio il “ddl Calderoli”, che, per
chi non lo sapesse, appartiene alla Lega Nord. Ovviamente, voi tutti, e in modo
particolare i 347 queresi che hanno votato Lega Nord (36,9%) ed i 297 queresi
che hanno votato PDL (31,66%), sono profondamente convinti che l’intervento
di pulizia deciso da Calderoli, sia la strada giusta per mandare a casa un po’
d’inutili politici…e invece vi sbagliate di grosso, perché la maggioranza di
Quero ha votato contro il “ddl Calderoli”, per il semplice fatto che, quando
si fanno i discorsi generali come “Roma ladrona” tutti battono le mani, ma
quando si inizia a liberarsi d’inutili politici e si toccano le loro tasche, di colpo
protestano. Vi ricordo che un assessore nei piccoli Comuni prende più di 400 €
al mese, un assessore nella Comunità Montana Feltrina prende più di 1.000 € al mese, mentre un assessore in
Provincia di Belluno supera i 4.000 € al mese. Una bella pacca di soldi per fare qualche decina di ore di “lavoro”, e
molte volte fatte più per avvantaggiare i propri interessi di partito ed il proprio ego che difendere noi cittadini,
…mentre decine di migliaia di bellunesi sono disoccupati o in cassa integrazione e non sanno come arrivare a fine
mese e quale sarà il futuro dei propri figli.
21 LETTERE AL TORNADO

Quindi, la maggioranza di centro-destra di Quero ha votato contro la Lega Nord e Berlusconi, mentre la minoranza
ha votato in favore del “ddl Calderoli” perché va nella giusta direzione e per riaffermare che, quando si tratta di
migliorare le cose e far pulizia d’inutili politici, non esiste centro-destra o centro-sinistra ma solamente il buon senso
e l’onestà intellettuale.
Vittorio Alberti, consigliere del Comune di Quero

Lettera aperta agli elettori queresi


Cari amici, come voi sapete più volte ho denunciato alcuni comportamenti della maggioranza che governa il Co-
mune di Quero, non certamente per cattiva fede, ma perché il compito primario di una vera minoranza è pungolare
la maggioranza in modo tale che operi sempre al meglio. Altresì, il compito di una minoranza è quello di verifica e
controllo dell’operato di chi ci governa, pertanto vorrete concordare con me che questo è un compito decisamente
scomodo e antipatico, in modo particolare da parte di quei cittadini che credono ed hanno votato la “lista Sante”. Vi
capisco perfettamente, ma se per pura ipotesi si manifestasse un illecito comportamento di questa maggioranza,
voi sareste i primi non solo a criticarla ma in egual maniera critichereste la minoranza che non ha svolto il suo com-
pito di controllo e verifica, pertanto rilassatevi, la democrazia non è la dominanza d’una sola idea o di una sola per-
sona ma il confronto di diverse idee e sensibilità volte sempre ed in ogni caso al bene comune.
Ovviamente, ricordiamoci che ciò che impropriamente chiamiamo democrazia non è un obiettivo finale, ma un pas-
saggio della nostra società, la quale è in continua evoluzione. Difatti, se io non ne riconosco né la validità né la giu-
stizia di questa imperfetta democrazia, altrettanto il governo Berlusconi (Pdl e Lega Nord) vuole al più presto fare
delle grandi riforme, perché la ritiene inadeguata ed ingiusta.
Queroinforma Per cinque anni sono stato capogruppo di minoranza e mi sono sempre rifiutato di scrivere su Que-
roinforma per due motivi principali: 1) perché la redazione è gestita dalla maggioranza, la quale o avrebbe tentato di
censurare gli articoli inviati o avrebbe sfruttato la sua posizione preminente per rendere inutile ogni nostra osserva-
zione; 2) Queroinforma è una vetrina pubblicitaria per la maggioranza la quale, se realmente opera bene, non ha
bisogno di raccontare la “fiaba dell’orso” per convincere le persone del suo operato.
Con le nuove elezioni del 2009, si è costituita un nuovo gruppo di minoranza con un nuovo capogruppo, Gino De
Girardi, il quale ha ritenuto di scrivere su Queroinforma. Il primo atto del nuovo capogruppo di minoranza è sta-
to quello di presentarsi di fronte alla maggioranza «rassicurandola che il suo operato sarebbe stato collaborativo,
benevolo e non di opposizione e scusandosi dei miei articoli
pungenti». Per quanto riguarda l’articolo di Queroinforma,
che doveva uscire a dicembre, nessuno componente della mi-
noranza aveva, nel mese di novembre, il tempo di scriverlo,
…pertanto si è deciso che fossi io a scriverlo. Per pura
coincidenza, nemmeno io avevo molto tempo ed allora ho fatto
un collage prendendo alcuni articoli che erano usciti sul Torna-
do, completando il tutto con la sintesi di uno studio fatto dalla
Regione Veneto (Giunta di centro-destra Galan) sul rapporto
tra tumori ed inceneritori. La logica mi aveva portato a pensare
che il collage di articoli, già apparsi sul Tornado e mai conte-
stati dalla maggioranza, con l’aggiunta d’uno studio della Re-
gione Veneto, non potesse in alcun modo disturbare nessuno,
pertanto l’ho inviato alla redazione di Queroinforma su manda-
to del gruppo di minoranza. Dopo l’invio d’inizio novembre, il si-
lenzio più totale, …ma, invece, cosa stava succedendo a mia
insaputa? L’articolo del gruppo di minoranza, giunto nelle mani dell’assessore Alberto Coppe, non ha ri-
scosso la sua approvazione facendolo decidere d’alzare il telefono e chiamare Gino De Girardi, instaurando quel
legittimo rapporto tra chi comanda e chi serve. Difatti, Gino De Girardi ha prontamente risposto, come il famoso
Giuseppe Garibaldi al suo re: «Obbedisco!» . Ritirando immediatamente l’articolo. Ovviamente, io nulla sapevo
di tutto questo e mai avrei potuto immaginare un tale comportamento.
Nel mese di dicembre, viene distribuito in tutte le case “Queroinforma”. Aprendo il periodico, non vedo l’articolo in-
viato e prontamente prendo il telefono e chiamo Gino De Girardi dicendogli: «Visto che non ci hanno pubblicato
l’articolo e ci hanno censurato?». Gino, dopo un lungo silenzio, mi dice: «Devo ancora vedere Queroinforma, come
arrivo a casa lo guardo e poi ti faccio sapere». Aspetto una settimana e, non sentendo Gino, prendo carta e penna
e faccio un articolo di protesta per il Tornado. L’articolo viene pubblicato e, solo dopo dieci giorni, scopro che…
Alberto Coppe aveva chiesto o imposto il ritiro dell’articolo e che Gino De Girardi, da vero capogruppo
d’opposizione, si era inchinato al suo volere.
Per finire permettetemi alcune domande:
1) Se lo spazio su Queroinforma è uno spazio libero, che il gruppo di minoranza può gestire a suo piacere,
perché l’assessore Alberto Coppe s’è permesso d’impedire la pubblicazione di un articolo che non gli piace-
va, cercando la collaborazione di Gino De Girardi?
2) Perché, se Gino ha voluto ritirare l’articolo per Queroinforma, non ha poi comunicato a me tale decisione?
3) Perché, visto che i tempi erano più che sufficienti, non ha scritto lui, di suo pugno, un nuovo articolo?
22 LETTERE AL TORNADO

4) Perché, dopo l’uscita di Queroinforma e la mia telefonata che lo informava della non avvenuta pubblicazio-
ne, non mi ha detto, seppur in ritardo: “Ho ritirato l’articolo”…e invece ha taciuto facendo finta di non sa-
per nulla?
La politica deve essere la capacità di governare le cose, prevenendone i possibili pericoli e dove la fedeltà agli elet-
tori che ci hanno votato è inalienabile quanto l’onestà, l’onore e la dignità, senza la quale non ha senso essere dei
politici e dei rappresentanti dei cittadini.
Vittorio Alberti, consigliere del Comune di Quero

attualità

Comune di Alano di Piave


La raccolta dei rifiuti “porta a porta”
a cura di Andrea Tolaini
Continua, da parte dell’Amministrazione alanese, il programma che porterà all’avvio del nuovo sistema di raccolta
del rifiuto non differenziato denominato “porta a porta”. Ecco di seguito il calendario degli appuntamenti:
• Sabato 8 Maggio: saranno tolti tutti i cassonetti stradali dove attualmente viene inserito il rifiuto non diffe-
renziabile e che sono svuotati dalla ditta Buttol.
• Giovedì 13 Maggio: primo svuotamento “porta a porta” dei bidoncini.
Per una migliore organizzazione del servizio, oltre alle serate informative rivolte alla popolazione del 6, 12 e 14
aprile, l’Amministrazione alanese, in stretta collaborazione con i volontari della Protezione Civile di Alano, organizza
le seguenti serate informative sulle modalità della nuova raccolta differenziata (per motivi logistico-organizzativi la
popolazione del Comune è stata indicativamente suddivisa in zone):
• Venerdì 14 Maggio: sala parrocchiale di Campo, ore 20.30, per gli abitanti delle frazioni di Campo, Colmi-
rano, Uson e Balzan.
• Venerdì 2 Maggio: sala consiliare, ore 20.30, per gli abitanti di Alano capoluogo, da Piazza Martiri fino al-
l'altezza di Piazza Licini inclusa (sono pertanto incluse le seguenti vie: S.Francesco, Moirans en Montagne,
Don P. Codemo, piazza XXX ottobre, una parte delle vie B.Pontini, via A.Nani, via Tenente De Rossi e vie
minori).
• Venerdì 28 Maggio: sala consiliare, ore 20.30, per gli abitanti di Alano “basso” (sono pertanto incluse le
seguenti vie: A. Nani, B.Pontini, U.Bartolomei, S.Vittore, Monfenera e vie minori).
• Venerdì 4 Giugno: sala parrocchiale di Fener, ore 20.30, per gli abitanti delle frazioni di Fener, Cuniol e
Faveri.
• Venerdì 11 Giugno: sala consiliare, ore 20.30, per gli abitanti di Alano “valli” fino all’altezza di Piazza Martiri
esclusa (sono pertanto incluse le seguenti vie: Monte Grappa, S.Lucia, G.Marconi, Brigata Re, Tenente de
Rossi ovest e vie minori).
L’Amministrazione Comunale di Alano ringrazia per la fattiva collaborazione l’Ufficio Tecnico Comunale, i volontari
della Protezione Civile di Alano, le Parrocchie di Alano di Piave, Campo e Fener e la ditta Sbizzera Autoservizi.

Cosa va tra il secco non differenziato?


(s.for.) Ad integrazione della lettera inviataci dall’Amministrazione Comunale di Alano (che pubblichiamo qui sopra)
e a beneficio di tutti i lettori che, dal mese di maggio, saranno interessati dal “porta a porta” (e quindi anche di quelli
di Quero e di Vas), proponiamo di seguito - tratta dal depliant informativo redatto dall’Amministrazione alanese -
una lista di oggetti che possono essere messi tra il secco indifferenziato:
abiti usati (pantaloni, camicie, berretti, calze, cinture, biancheria...) in cattivo stato, accendini, accessori per auto,
addobbi natalizi diversi da plastica-vetro, adesivi, appendiabiti in plastica, assorbenti igienici, astucci, bambole,
bandiere, batuffoli e bastoncini di cotone, bicchieri e piatti di plastica, bigiotteria, biglie, borsa dell’acqua calda, bor-
se di tela, pelle o cuoio, bottoni, calamita, carta vetrata, cartellette portadocumenti, cartone della pizza sporco, can-
dele, carta carbone, carta cerata, carta da cucina, carta da forno, carta fotografica, carta plastificata, carta unta,
cassette audio-video e cd, cera, conchiglie, corda per persiane, cuscini, tubetto sporco di dentifricio, elastici, eti-
chette di indumenti, evidenziatori, fazzoletti di carta sporchi di detergenti, fili elettrici, floppy disk, gommapiuma, la-
mette usa e getta, lana, lucidascarpe, metro in plastica o legno, nastro adesivo, nastro per regali, negativi fotografi-
ci, montatura degli occhiali, oggetti in gomma, ossi, ovatta, palloni da gioco, panni elettrostatici per la polvere, pan-
nolini, polistirolo da imballi, vaschette della carne sporche, peluche, peli e piume, pennarelli e penne, pettini, polveri
dell’aspirapolvere, posate, preservativi/profilattici, quadri, racchette da tennis, rasoi usa e getta, rullino fotografico,
sacchetti di carta con interno in alluminio tipo “Mulino bianco”, sacchetti di carta con interno plastificato, sacchetti
per aspirapolvere, secchielli da spiaggia, siringhe con il loro cappuccio, sottovasi in plastica, spazzole, spazzolini,
specchi, spugne per fiori, sughero, sveglia non elettrica, tagliere in plastica, tappetini, tazze e tazzine in piccole
quantità, tessere telefoniche, tende, tubetti di colore, zaini, zainetti, zanzariere, zerbino, zoccoli, zuccheriera in pla-
stica o metallica...
23 come eravamo

attualità

Eventi a Segusino: Maggio 2010


- mercoledì 5 maggio 2010, alle ore 20:30, in Sala Zancaner, a Segusino, si terrà un incontro
pubblico in tema rifiuti, per spiegare alla cittadinanza le motivazioni che porteranno all’avvio, in questo Comune,
del nuovo Servizio Porta a Porta “spinto”. Saranno presenti i Tecnici della ditta SAV.NO di Conegliano, gestrice del
Servizio;
- venerdì 07 maggio 2010, alle ore 20:30, in Sala Zancaner, ci sarà la Conferenza sui “Rap-
porti tra malattie reumatiche e cuore”, con Relatore il dott. Renzo Biscaro, Reumatologo e già Primario
dell’Ospedale di Montebelluna, e moderatore il dott. Ferdinando Alitto, Cardiologo dell’Ospedale di Montebelluna;
- sabato 08 maggio 2010, dalle ore 08:30, in Municipio, vicino all’Ufficio dell’Assistente Sociale, si
eseguirà gratuitamente la misurazione dei valori sanguigni e pressori, ovvero la misurazione dei dosaggi
di colesterolo, glicemia, valori della pressione arteriosa e rischio cardiaco, a cura dell’Associazione Amici del Cuore di
Montebelluna; si raccomanda a quanti interessati di venire a digiuno.
24 CALCIO

Calcio - Seconda Categoria


PIAVE TEGORZO A RISCHIO PLAY-OUT
CAERANO PROMOSSO IN 1a CATEGORIA
di Cristiano Mazzoni
Una vittoria, un pareggio ed una sconfitta. Questo il bilancio degli ultimi incontri disputati dalla Piave Tegorzo che a due
giornate dal termine si trova ancora al quint’ultimo posto in zona play-out a tre lunghezze dal Lentiai che occupa l’ultima
piazza disponibile per la salvezza diretta. Il rischio di disputare i play-out è quasi certo in quanto la rimonta sul Lentiai
appare molto difficile visto il calendario delle due squadre. Infatti nelle ultime due gare di campionato la squadra allena-
ta da Giuseppe Prosdocimo dovrà affrontare il Fior Barp Sospirolo e la Ztll Sx Piave squadre di caratura entrambe coin-
volte per conquistare un posto nei play-off mentre la compagine lentiaiese se la vedrà con l’abbordabile Eagles Pede-
montana (però in piena zona play-out) e il più ostico Fossalunga anch’esso coinvolto nei play-off. Nel calcio, si sa, tutto
può accadere e pertanto per la Piave Tegorzo è necessario assolutamente vincere entrambi gli incontri e sperare in un
passo falso del Lentiai. In caso contrario la vedremo impegnata nei play-out ricordando che questo tipo di spareggi ve-
drà la quint’ultima classificata affrontare la penultima mentre la quart’ultima affronterà la terz’ultima con gare di andata e
ritorno (23-30 maggio ore 16:30). Rimarrà in Seconda Categoria la squadra che avrà totalizzato più punti nei due con-
fronti. In caso di parità di punteggio si terrà conto della differenza reti nei due incontri di spareggio; persistendo una si-
tuazione di parità sarà dichiarata vincente la squadra in migliore posizione di classifica alla conclusione del campionato.
Le due perdenti si affronteranno in un ulteriore spareggio (domenica 6 giugno ore 17:00) in gara unica sul campo della
miglior classificata al termine del campionato: chi perderà retrocederà in Terza Categoria mentre la vincente dovrà af-
frontare un ultimo spareggio (domenica 13 giugno ore 17:00) con la squadra del girone "R" in gara unica sul campo del-
la miglior classificata al termine del campionato o, in caso di parità, a sorteggio. La vincente rimarrà in Seconda catego-
ria. Chi invece può già gioire è il Caerano che con tre turni di anticipo è approdato meritatamente in Prima Categoria
dopo un campionato trionfale. I prossimi impegni vedranno la Piave Tegorzo affrontare in casa domenica 2 maggio il
Fiori Barp Sospirolo (ore 16:30) mentre in quella successiva, ultima giornata di campionato, sarà impegnata in trasferta
contro la Ztll Sx Piave.
26a GIORNATA: Piave Tegorzo – Union Maser 1 a 0
Una rete di Khalid Rahli ad inizio gara ha sancito la vittoria per la
Piave Tegorzo al termine di una gara vibrante e ricca di episodi.
Quella ottenuta contro l’Union Maser è stata una vittoria meritata per
la compagine bellunese che una volta andata in vantaggio è riuscita
con bravura ad imbrigliare la manovra avversaria concedendo poco o
nulla alla compagine trevigiana mancando più volte il raddoppio.
Bisogna segnalare inoltre la pessima direzione di gara del signor Cupri
che in parecchie occasioni ha invertito decisioni evidenti,
innervosendo non poco i giocatori tanto che sono fioccate ben 16
ammonizioni con conseguenti 4 espulsioni. Partiva bene la Piave
Tegorzo che al primo affondo passava in vantaggio. Era il 6° quando
al termine di una bell’azione corale sul traversone di Simone Binotto
pronto era l’inserimento di Khalid Rahli il cui destro deviato da un
difensore ingannava Cimolin. Nonostante due cambi forzati per
infortunio a cavallo della mezz’ora, i padroni di casa continuavano a
mantenere l’iniziativa e al 24° avevano la palla del raddoppio ma sul
cross di Kalid Rahli l’incornata di Simone Binotto a porta
completamente sguarnita risultava incredibilmente alta. Al 38° erano
ancora i locali a rendersi pericolosi quando su un tiro di Andrea Coppe
respinto dal portiere, Simone Binotto da posizione ravvicinata non
riusciva a ribadire in rete. Nella ripresa gli ospiti cercavano di
recuperare ma era la Piave Tegorzo al 6° in contropiede a sciupare il
Il difensore Marco De Martin raddoppio con Khalid Rahli che a tu per tu con Cimolin calciava
addosso all’estremo difensore. Con le squadre in dieci per le
espulsioni dapprima di Paolo Scopel al 13° e poi otto minuti dopo di Facchin gli schemi saltavano. Al 28° l’Union Maser
riusciva ad acciuffare il pareggio ma l’arbitro annullava il gol per un dubbio fuorigioco. Tre minuti dopo i locali avevano
ancora la palla per chiudere il match ma sul cross di Mirko Schievenin l’incornata di Andrea Coppe, a colpo sicuro,
terminava fuori. Poi le espulsioni di Bronca e Bernardi chiudevano praticamente l’incontro.
27a GIORNATA: Juventina Mugnai – Piave Tegorzo 0 a 0
E’ terminato con un nulla di fatto il match allo Zugni Tauro tra Juventina Mugnai e Piave Tegorzo al termine di una gara
non proprio entusiasmante sotto l’aspetto del gioco. Un pareggio inutile per entrambe le squadre cui servivano i tre
punti per migliorare una classifica deficitaria. Un po’ di rammarico per gli uomini di mister Giuseppe Prosdocimo che ad
inizio gara hanno sciupato un paio di buone occasioni che se sfruttate a dovere avrebbero potuto indirizzare diversa-
mente l’incontro. Partivano bene i bianco-verdi che già al 4° andavano vicini al gol con un’incornata di Andrea Coppe
che sorvolava la traversa. Al 12° Binotto sprecava la palla del vantaggio quando scartato De Cia in uscita si allungava
troppo la palla e l’occasione sfumava. Solo alla mezz’ora i locali si facevano vedere con una punizione di Bettega che
deviata dalla barriera per poco non ingannava Giulio De Faveri. Ma al 36° era ancora la Piave Tegorzo a mancare una
ghiotta occasione con Khalid Rahli che lanciato a rete non riusciva a superare De Cia in uscita. Nella ripresa la gara
calava di tono con due sole occasioni da segnalare. Al 6° il diagonale di Bottega che Giulio De Faveri deviava in ango-
lo e al 17° il colpo di testa di Andrea Coppe che non inquadrava lo specchio della porta.
25 CALCIO

28a GIORNATA: Valdosport – Piave Tegorzo 2 a 1


Amara sconfitta per la Piave Tegorzo che per l’ennesima volta viene beffata in zona cesarini dopo aver sfiorato la rete
della vittoria. Una sconfitta giunta al termine di una gara vivace con le due formazioni alla ricerca dei tre punti per mi-
gliorare la propria classifica seppure per motivi opposti: il Valdosport per entrare nei ply-off, la Piave Tegorzo per evita-
re i play-out. Partivano bene i padroni di casa che dopo un paio di buone occasioni sciupate trovavano un po’ fortuno-
samente il vantaggio con un tiro-cross dalla distanza di Bellini che si infilava sotto l‘incrocio dei pali non lasciando
scampo a Giulio De Faveri. La reazione della Piave Tegorzo era immediata ma le conclusioni di Paolo Scopel, Simone
Binotto e Khalid Rahli venivano sventate con bravura da Minute. Il meritato pareggio giungeva però allo scadere del
primo tempo grazie ad una bella conclusione dal limite dell’area di Federico Meneghin sulla quale stavolta l’estremo
ospite nulla poteva. Nella ripresa la gara continuava a riservare emozioni. Il Valdosport premeva alla ricerca del van-
taggio ma la squadra di Giuseppe Prosdocimo non si faceva intimorire rendendosi pericolosa con i contropiedi di Kha-
lid Rahli e Simone Binotto. Al 47° la Piave Tegorzo sfiorava il vantaggio quando su un tiro ravvicinato di Matteo Code-
mo poderosa era la risposta di Minute che con un gran intervento salvava la propria rete. E sul capovolgimento di
fronte giungeva la beffa con i locali che trovavano il gol vittoria con Fornasier.
CLASSIFICA CAMPIONATO DOPO 28a GIORNATA
Caerano 64, Ztll Sx Piave 51, SP Calcio 2005 – San Vittore 50, Union Maser 47, Fossalunga* - Valdosport 45, Fiori
Barp Sospirolo 44, Bessica 35, Altivolese 32, Lentiai 30, Piave Tegorzo 27, Foen 22, Eagles Pedemontana 21, Agordi-
na 20, Juventina Mugnai 18. (* 1 punto di penalizzazione).

cronaca

Quero: 3 giovani tecnici di palcoscenico e luci


Tre giovani di Quero, Andrea e Matteo Dalla Piazza e Disma Marchese, hanno frequentato il corso di formazione per
“Tecnico di palcoscenico e luci” organizzato
dal Circolo Cultura e Stampa Bellunese con il
contributo economico della Fondazione
Cariverona. Il percorso formativo, svoltosi dal 18
febbraio al 20 marzo per complessive 100 ore,
era rivolto ai giovani bellunesi desiderosi di
acquisire competenze tecniche per inserirsi nel
settore dell’organizzazione di eventi dal vivo
in qualità di tecnici in grado di progettare e
allestire un impianto scenico e luci a supporto
delle varie tipologie di spettacolo ed era mirato
alla creazione di un profilo professionale che
possa tornare utile alle varie attività di
spettacolo che vengono realizzate in tutto il
territorio provinciale. Il corso si è articolato in
lezioni teoriche, svolte nella sede del Circolo, e
in dimostrazioni pratiche, svolte direttamente nei
teatri di tutta la provincia: Comunale di Belluno, Teatro de La Sèna e Auditorium Canossiano di Feltre, Alexander Hall
di Cortina e nel Centro Culturale di Quero. L’Unione dei Comuni di Quero e Vas ha patrocinato l’iniziativa e
collaborato all’organizzazione mettendo a disposizione per 2 giornate di lezione la nuova struttura ricavata dalla
ristrutturazione dell’ex cinema parrocchiale.
Nella foto Andrea, Matteo e Disma con l’attestato ricevuto nella cerimonia tenutasi a Belluno lo scorso 13 aprile.
Il progetto formativo, che gode del contributo della Fondazione Cariverona, era dedicato soprattutto ai giovani
bellunesi che volevano acquisire competenze tecniche per inserirsi nel settore dell’organizzazione di eventi dal vivo
in qualità di tecnici in grado di progettare e allestire un impianto scenico e luci a supporto delle varie tipologie di
spettacolo, interagendo con le altre figure professionali coinvolte – registi, attori, scenografi- al fine di dare vita ad un
prodotto artistico e tecnico di qualità. Il corso – progettato in collaborazione con la Fondazione Atlantide Teatro
Stabile di Verona – si è tenuto a Belluno ed ha visto gli allievi impegnati in ore di attività didattica in aula affiancate
a esercitazioni pratiche tenute in teatro o in altri luoghi di spettacolo dal vivo in corrispondenza di eventi diventati un
banco di prova per l’acquisizione di competenze pratiche e per l’analisi delle soluzioni adottate dai professionisti dello
spettacolo. Complessivamente il corso è durato 120 ore e si è articolato in lezioni teoriche, svolte nella sede del
Circolo, ma soprattutto in dimostrazioni pratiche, svolte direttamente nei teatri di tutta la provincia (Comunale, Teatro
de La Sèna, Auditorium Canossiano, Centro Culturale di Quero, Alexander Hall di Cortina). Così, gli aspiranti tecnici
hanno avuto il privilegio di vedere in azione le strutture, i macchinari, ma anche le diverse tipologie di teatri presenti sul
nostro territorio. Per esempio, le compagnie delle Stagioni programmate dal Circolo hanno messo a disposizione i loro
esperti per illustrare le diverse scelte tecniche e i trucchi adottati per raggiungere sul palco un risultato ottimale. Dal
lato delle docenze, il livello si è mantenuto alto grazie alla disponibilità di professionisti dello spettacolo bellunesi e non,
e con il valido coordinamento di Riccardo Ricci – esperto di scenotecnica, allestimenti e direzione di scena – originario
di Feltre, ma volto noto sia a Verona, che a Milano. L’evento conclusivo si è svolto martedì 13 alle 17.00, in presenza
delle autorità e della stampa locale. Il Circolo Cultura e Stampa Bellunese, con la speranza di riproporre ancora
percorsi così specifici ed esclusivi, in grado di garantire un’occupazione agli allievi, ringrazia vivamente tutti gli enti che
hanno partecipato e contribuito a rendere possibile l’iniziativa. Si ricorda che il Corso è stato realizzato in
collaborazione e con il patrocinio di Provincia di Belluno, Comune di Belluno, Comune di Feltre, Comune di Cortina,
Unione dei Comuni del Basso Feltrino 7 Ville, Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona, Gis Cortina, Scoppio
Spettacoli, Istituto Canossiano di Feltre.
26 attualità

Escursione in ricordo di Mario Durighello


Organizzata dal gruppo Amici del Tomatico e del Grappa in collaborazione con la Pro Loco di Fener, domenica 9
maggio è in programma un’escursione in ricordo, a dieci anni dalla scomparsa, dell’indimenticato Mario Durighello,
per decenni “presidentissimo” del sodalizio fenerese. Il ritrovo è fissato alle ore 7.15 nella piazza di Alano, con le
autovetture che poi porteranno i partecipanti fino alla “vedetta”, da dove partirà l’escursione vera e propria per il
Monte Pertica e Cima Grappa, guidata dal capo-comitiva Alessandro Bagatella. Il pranzo è previsto presso Malga
Archeset. Per iscriversi e prenotare il pranzo telefonare allo 0439-788052 (Alessandro Bagatella) o allo 0439-
789498 (Silverio Frassetto). L’escursione è facile ed è quindi adatta a tutti gli appassionati della montagna.

CALCIO

Per l’Amatori Piave Tegorzo


una stagione da incorniciare
di Antonio Miotto

Si chiude con un risultato storico la stagione sportiva della squadra Amatori Piave Tegorzo guidata da Mister Maz-
zier, che è approdata alla prima fase dei play-off per il titolo provinciale grazie al quarto posto raggiunto in campio-
nato. Già dopo il girone d’andata si poteva intravedere la possibilità di cogliere questo risultato, ma solo una serie di
importanti risultati utili ha portato la formazione del Basso Feltrino a ipotecare il quarto posto. La lotta per accedere
ai play-off con il G.S.A. Contea è stata entusiasmante e si è risolta solo all’ultima giornata. Lo score della formazio-
ne guidata da Mazzier è stato ottimo anche grazie ai quattro bomber Grigoletto, Rizzotto, Gallina e Zago, che con
le loro reti hanno deciso la maggior parte delle sfide.
Andando in ordine, dopo il pareggio con il Contea, ci sono state le due vittorie consecutive con i Mittici e con
il Montebelluna, la prima risolta dalla solita “zampata” del “Puma” Rizzotto, mentre la seconda ottenuta con
un’ottima partita segnata dalla pregevole doppietta del numero 10 Gallina. A Sernaglia invece, in una partita sotto-
tono, l’Amatori Tegorzo è riuscita comunque a portare a casa l’intera posta in palio grazie alle reti dei due giovani,
Grigoletto e Zago.
Tre sconfitte consecutive con Bigolino, Caerano e Conegliano stavano per compromettere l’obiettivo play-
off, anche se la squadra ha sempre dimostrato di potersela giocare con chiunque, visto che anche con la prima del-
la classe, il Caerano, è stata in vantaggio prima di due reti e poi, prima di capitolare con il punteggio di tre a due,
dimostrandosi compatta e matura per ambire ai primi posti del campionato.
Infatti le ultime tre partite hanno reso, all’Amatori Piave Tegorzo, i sette punti necessari per mantenere il
quarto posto e, tolto il pareggio con la meno quotata Razza Piave, le due vittorie di prestigio, prima con il Valdob-
biadene e poi con il Farra di Soligo, sono state il frutto di partite perfette, sia in zona difensiva che in zona d’attacco.
Da sottolineare nel “derby dei derby” (contro il Valdobbiadene) il bellissimo poker frutto della doppietta del solito
Grigoletto intervallata dalla rete di rapina di Rizzotto e da quella di Massani, alla prima segnatura stagionale, che
corona un’azione corale perfetta; partita che poteva terminare con un risultato più ampio vista la mole di occasioni
27 CALCIO

da gol fallite nel secondo tempo. Con il Farra era necessario vincere e gli uomini di Mazzier ci sono riusciti solo
all’ultimo minuto ipotecando, anche grazie alla sconfitta del Contea a Bigolino, l’accesso alla fase finale, che premia
le prime quattro classificate dei tre gironi provinciali.
Questo risultato storico, ampiamente festeggiato dalla squadra, ha portato l’Amatori Piave Tegorzo a scon-
trarsi per gli ottavi di finale con il Castelminio di Resana, che è arrivato al secondo posto del proprio girone, vinto
dal Cornuda. Gli ottavi di finale con il Castelminio, che si sono giocati in due partite, la prima al “Val Calcino” e la
seconda a Resana, non hanno regalato il passaggio del turno ai ragazzi dell’Amatori Piave Tegorzo, anche se il ri-
sultato della prima partita è bugiardo rispetto al tabellino finale, vista la mole di gioco espressa e viste le occasioni
mancate in zona goal. Nella sfida di ritorno, in cui ha avuto la meglio il Castelminio, i ragazzi di Mazzier sono stati
traditi probabilmente dalla consapevolezza della difficoltà nel ribaltare il risultato della partita dell’andata e dalla
stanchezza nelle gambe viste anche le date ravvicinate delle due sfide. Da segnalare il goal su calcio di rigore dello
specialista Zago.
Di seguito abbiamo posto alcune domande al Mister Mauro Mazzier:
Mister, bilancio della stagione?
«Positivissimo! Al di là del risultato storico sportivo, che è importantissimo, vorrei sottolineare la massima disponibi-
lità e l’impegno di tutto il gruppo Amatori Piave Tegorzo, dal presidente ai dirigenti e ai giocatori. Un ottimo gruppo,
sia in campo che fuori. Tutti ragazzi eccezionali».
Rimpianti? Match da incorniciare?
«Rimpianti nessuno, il campo ci ha premiati per quello che siamo riusciti a dare. Ricorderei in maniera particolare i
due incontri con i rivali storici di sempre, ovvero con il Valdobbiadene, e non solo per le due vittorie (uno a zero e
quattro a zero) ma per come sono maturate, giocando due partite perfette e con grande intensità agonistica».
Prossimo anno? Ancora alla guida dell’Amatori Piave Tegorzo? E con quali obiettivi?
«Sì, ho dato la mia disponibilità e sarò ancora alla guida di questo gruppo di ragazzi con l’intenzione di migliorare il
quarto posto e di poter superare gli ottavi di finale. Vorrei anche ribadire il mio grazie a tutti i giocatori e a tutti i diri-
genti per questa eccezionale annata sportiva e un grazie particolare per l’enorme aiuto datoci dal nostro magazzi-
niere e tuttofare Tam».
Risultati girone di qualificazione
Amatori Piave Tegorzo - G.S.A. Contea 1 – 1 (Zago C.)
Amatori Piave Tegorzo - A.S.C.D. Mittici 1 – 0 (Rizzotto K.)
Amatori Piave Tegorzo - G.S.A. Montebelluna 4 – 0 (Grigoletto I.; Zago C.; Gallina M.; Gallina M.)
C.A. Sernaglia - Amatori Piave Tegorzo 2 – 3 (Grigoletto I.; Grigoletto I.; Zago C.)
C.A. Bigolino - Amatori Piave Tegorzo 2–0
G.S.A. Caerano - Amatori Piave Tegorzo 5 – 3 (Grigoletto I.; Grigoletto I.; Rizzotto K.)
Amatori Piave Tegorzo - A.F. Conegliano 1 – 2 (Gallina M.)
Amatori Piave Tegorzo - C.A. Valdobbiadene 4 – 0 (Rizzotto K.; Grigoletto I.;Grigoletto I; Massani)
C.A. Razza Piave - Amatori Piave Tegorzo 2 – 2 (Rizzotto K.; Rizzotto K.)
Amatori Piave Tegorzo - C.A. Farra 1 – 0 (Gallonetto)
Risultati ottavi di finale play - off
Amatori Piave Tegorzo - C.A. Castelminio di Resana 0 – 1
C.A. Castelminio di Resana - Amatori Piave Tegorzo 4 – 1 (Zago C.)
Classifica finale girone di qualificazione
G.S.A. Caerano punti 60; C.A. Bigolino 43; C.A. Farra 37; Amatori Piave Tegorzo 35; G.S.A. Contea 34; A.F. Co-
negliano 33; G.S.A. Montebelluna 31; C.A. Valdobbiadene 28; C.A. Pieve 2001 26; C.A. Sernaglia 25; C.A. Razza
Piave 16; A.S.C.D. Mittici 0.
cronaca

I coscritti del 1935 di Quero in festa


di Clara Zanin
I coscritti del 1935 de
Quer i se ha dat
appuntamento alla
“Rotonda” e tra un
primo e un secondo i
se ha contà le belle
robe passade. Le brute
i se le racconterà la
prossima olta. Par finir
don Luigi al ha portà
come digestivo an elisir
alle rose. Alla fin, i se
ha saludà con un
arrivederci a presto!
28 ATTUALITÀ

Dite: un film “infernale”


Lasciate ogni speranza o voi
ch’entrate...
Il minaccioso avvertimento dantesco introduce perfettamente alle
atmosfere del film “ Dite il sesto cerchio” che ha avuto il suo battesimo
dannato domenica 18 aprile scorsa a Longarone. Trattasi di una
produzione completamente amatoriale, ideata dal regista bellunese
Franco Fontana e realizzata con il lavoro prezioso dei collaboratori
della neonata associazione culturale Bellunociak del nostro
capoluogo. Il lungometraggio, della durata di quasi due ore, vede la
partecipazione di una settantina di persone tra aspiranti attori e tecnici
vari, tra cui i queresi Fabio Malacrida
Mauro Uttone, e Alessandro dal Zotto,
membri dell’associazione teatrale
Farine Fossili (i primi due
rispettivamente in foto da sx, N.d.R.)
Per noi appassionati e affamati di
esperienze interpretative è stata
un’occasione unica per mettersi alla
prova e imparare alcuni aspetti del
lavoro dietro le quinte per la
preparazione e la registrazione
cinematografica; un’attività che, seppur
intermittente e nel tempo libero, è
durata circa 8 mesi, tra levatacce estive
alla 4 del mattino per captare la giusta
luce ambientale e trasferte notturne in
pieno inverno all’aria aperta!
Naturalmente, non sono mancati i
momenti di divertimento in compagnia
della efficiente squadra tecnica e degli
attori/attrici in erba, nuovi amici e
amiche per tutti noi. Una proiezione del film è già in programma al centro culturale di Quero per sabato 5 giugno
prossimo, all’interno di una rassegna di spettacoli a cura della biblioteca di Quero.
Va precisato che il film è un thriller- horror dalle tematiche forti, sconsigliato ai minori di 14 anni.
Chiunque volesse più informazioni o desiderasse proporsi per partecipare ai prossimi progetti può rivolgersi diretta-
mente ai partecipanti o visitare la pagina: www.myspace.com/diteilsestocerchio o il gruppo di facebook: Dite il sesto
cerchio. Fabio Malacrida

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29 attualità

Da più di un mese è attiva la campagna “Pane per pane”, promossa dall’associazione in collaborazione con l’Ascom.
Anche se i risultati economici saranno valutabili solo una volta terminata l’iniziativa – che continuerà per aprile e maggio –
è già da ora possibile riscontrare un ottimo risultato in termini di adesione e, quindi, di sensibilizzazione. Molte, infatti, le
rivendite di pane che hanno accolto l’invito a farsi promotori diretti dell’iniziativa, attraverso l’esposizione della locandina
in vetrina, di un salvadanaio e del materiale informativo. Ai 50 panifici aderenti da subito se ne sono aggiunti, e se ne
stanno via via aggiungendo, degli altri, per un totale, ad oggi, di oltre 120 rivendite (tra cui alimentari, supermarket e
ipermercati) dislocate in un’ottantina di località sparse per tutto il territorio provinciale.
Così le migliaia di persone che ogni giorno vanno ad acquistare il pane, hanno, ora, l’opportunità di conoscere la sempre
più grave situazione umanitaria in cui versa la regione del Karamoja (Nord Uganda), alla quale saranno destinati i fondi
raccolti, e di fare la loro piccola, ma grande, parte. Già zona meno sviluppata del Paese, il Karamoja è da anni colpita da
una serie impressionante di alluvioni alternate a periodi di grave siccità che costringono la popolazione a vivere in
condizioni estreme. Sono di due giorni fa i dati dell’agenzia internazionale MISNA: il 90% degli abitanti della regione, circa
un milione di persone, sono a rischio di insufficienza alimentare. L’ONU ha inserito la regione tra quelle a maggior rischio
di catastrofe umanitaria del Pianeta.
Ci siamo è impegnati a raccogliere 100.000 euro, il minino necessario per sfamare 1.000 bambini fino al prossimo
raccolto previsto per la fine di agosto: per ogni euro donato sarà possibile garantire 5 pasti a base di polenta di
mais ad altrettanti bambini. Al ringraziamento sentito da parte nostra ai panifici aderenti e all’Ascom, rinnoviamo a tutti
l’invito a prendere la propria quota di responsabilità verso gli ultimi e a trasformare la propria moneta in cibo.
Tratto da: http://www.365giorni.org/

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30 LETTERE AL TORNADO

Tratte dal quotidiano ecologista “Terra”, in edicola in tutta Italia, e segnalateci dalla nostra affezionata lettrice Alda
Panciera, pubblichiamo di seguito le dichiarazioni di due medici ISDE - Associazione Medici per l’Ambiente, affiliata
all'International Society of Doctors for the Environment - in risposta alle sconcertanti dichiarazioni del primo ministro
Silvio Berlusconi che, in un comizio elettorale tenuto a Roma, ha promesso di debellare il cancro in tre anni.

In risposta a Silvio Berlusconi, che ha


promesso di debellare il cancro in tre anni
“Mi pare che a volte il Presidente del Consiglio riveli una certa propensione a sottovalutare i problemi reali e a so-
pravvalutare le proprie capacità taumaturgiche. Nel 1971 il presidente Nixon lanciò la sua dichiarazione di guerra al
cancro. Da allora il cancro ha dilagato, dapprima in tutto il mondo occidentale, poi nel terzo mondo, dove i trends di
aumento sono negli ultimi anni ancora più allarmanti. Anche se non tutti gli scienziati sono d’accordo, appare evi-
dente il nesso tra inquinamento fisico-chimico e stili di vita tipici del nostro modello di sviluppo e incremento rapi-
damente progressivo delle malattie cronico-degenerative e tumorali. E questo praticamente in tutte le età della vita:
persino tra i bambini. Particolarmente preoccupante appare l'incremento di oltre 3% / anno nel primo anno di vita,
nel nostro Paese: il che significa oltre il 50% in più di tumori della primissima infanzia negli ultimi 20 anni. Si tratta di
un problema delicato e complesso. Tutte le dichiarazioni semplicistiche - tanto quelle allarmistiche, quanto quel-
le ottimistiche a oltranza, purtroppo destituite di ogni fondamento scientifico - sarebbero da evitare, in specie da
parte di personaggi che ricoprono ruoli di grande responsabilità. Tanto più se simili esternazioni vengono fatte in
sedi poco idonee, quali certamente sono i comizi in piena campagna elettorale. I grandi progressi fatti negli ultimi
anni nel campo della biologia molecolare e della post-genomica ci hanno offerto ragguagli importanti per quanto
concerne i meccanismi fini, molecolari, della carcinogenesi. Purtroppo tra la comprensione di questi meccanismi e
la messa in campo di concrete strategie preventive e terapeutiche passano spesso anni o decenni. Anche perché le
scoperte più recenti dimostrano che il cancro è una malattia genetica, anzi in primis epi-genetica: conseguente cioè
a modifiche del software, per così dire, del nostro genoma, che potrebbero essere evitate, riducendo l’esposizione
ai fattori inquinanti che le determinano. Il problema è che molti di questi inquinanti, come metalli pesanti, idrocarbu-
ri, fibre di amianto, campi elettromagnetici, sono ormai diffusi nell’aria che respiriamo e nelle catene alimentari e per
ridurre l’esposizione nostra e dei nostri bambini bisognerebbe quasi azzerare il traffico veicolare nelle nostre città,
impedire la costruzione di impianti industriali inutili, costringere gli industriali a ridurre le emissioni dei loro impianti in
generale. Francamente non credo che il premier avesse in mente questo tipo di soluzioni. Da decenni cerchiamo di
mettere in chiaro che la prevenzione primaria consiste nella riduzione degli inquinanti nell’aria che respiriamo e nei
cibi che mangiamo. Bisognerebbe rendersi conto, ad esempio e una volta per tutte, che se le donne sono esposte a
dosi massive e quotidiane di metalli pesanti, benzene e pesticidi, i loro figli saranno a rischio di sviluppare malattie
gravi e tumori maligni anche a decenni di distanza dall’esposizione. Gli attuali studi tossicologici ed epidemiologici,
anche se condotti seriamente, non possono che sottovalutare il problema. Eppure gli investimenti nella ricerca in
questo campo sono praticamente nulli, anche perché la grande industria che ormai finanzia quasi tutta la ricerca,
non ha interesse a investire in studi che dimostrino quello che è, caso mai, suo interesse nascondere. Ma chissà,
forse il Presidente del Consiglio intendeva alludere proprio a questo. Sconfiggere il cancro in tre anni è un’utopia.
Ma cominciare a far sì che i trends preoccupanti di incremento annuo comincino a invertirsi sarebbe possibile e au-
spicabile”.
Dott. Ernesto Burgio (Coordinatore del Comitato Scientifico di ISDE ITALIA)
“Oggi quasi tutti i tumori sono in aumento mentre gli indici di curabilità sono stabili. Non esistono premesse né mo-
lecolari né di altra natura che possano oggi farci pensare che questo quadro potrebbe cambiare a breve. E anche la
prevedibilità non è applicabile a tutti i tumori. Con questi argomenti si può serenamente affermare che
l’affermazione di Berlusconi è semplicemente falsa”.
Dott. Paolo Crosignani (Direttore Unità Complessa “Registro Tumori ed Epidemiologia Ambientale”, Fondazione
IRCCS Istituto dei Tumori di Milano, e Membro del Comitato Scientifico di ISDE ITALIA)
cronaca
Foto da: “Il Gazzettino” di mercoledì 21 Aprile

Ianne in concerto
Sempre più apprezzata la musica del nostro
abbonato Ianne Stefano, per qualche tempo
residente in Quero ed anche collaboratore
attivo de “Il Tornado”, sul quale si dilettava
con interessanti articoli dedicati a problemi
legati al gioco degli scacchi. Il suo nuovo
tour, per presentare l’ultima incisione: il Cd
“Piano Car”, lo ha portato a Villa Benzi
Zecchini di Caerano San Marco, il 24 aprile
scorso, con ospiti di tutto rispetto.
A Stefano non possiamo che augurare di
tagliare ulteriori traguardi artistici!
31 ASTERISCO

PARROCCHIA di Quero
Tour della Dalmazia con Medjugorie
dal 23 al 27 agosto 2010
23/08/10: lunedì OUERO / MEDJUGORIE (Slovenia / Croazia / Bosnia H.)
Ritrovo dei Signori partecipanti e partenza dai luoghi di convocazione con autopullman G.T. riservato via Slovenia -
Croazia per la Bosnia Erzegovina.· Pranzo in Ristorante lungo il percorso. Arrivo in serata a Medjugorie, sistemazione
in hotel cena e pernottamento.
24/08/10: martedì MEDJUGORIE / escursione a MOSTAR (Bosnia Erzegovina)
Trattamento di pensione completa. Mattinata dedicata alla visita di Medjugorie: minuscolo villaggio dove, dal 1981,
(anno delle prime apparizioni mariane), attrae milioni di pellegrini provenienti da tutto il mondo per pregare la Madonna
nel Santuario a Lei dedicato. Visita guidata ai luoghi più significativi e tempo a disposizione per partecipare alle cele-
brazioni religiose. Nel pomeriggio possibilità di effettuare l'escursione alla vicina Mostar: città adagiata sulle sponde
della Nerenta, centro storico e culturale della Bosnia. Caratteristico il vecchio quartiere fondato dai turchi nel XV sec. in
un luogo strategico situato in un guado del fiume. Le moschee, i santuari, le fontane per le abluzioni e le antiche torri
completano il panorama di una destinazione favolosa.
25/08/10: mercoledì MEDJUGORIE / escursione a DUBROVNIK (Bosnia Erzegovina /Dalmazia)
Prima colazione, cena e pernottamento in Hotel. Pranzo in Ristorante in corso di escursione. Intera giornata dedicata
alla visita di Dubrovnik. Percorrendo la spettacolare costa della Dalmazia meridionale, si arriverà a Dubrovnik: l'antica
Ragusa. La città vanta di un centro storico di particolare bellezza, che figura nell'elenco dei Patrimoni dell'Umanità del-
l'Unesco e che le è valso il sopranome di "Perla dell'Adriatico". Stretta in meravigliosa posizione tra il mare e la monta-
gna, per la trasparenza delle sue acque, la limpidezza del cielo, la superba vegetazione mediterranea, lo splendore dei
monumenti, la grandiosità delle sue mura (spesse ben 6 metri) è una destinazione da non perdere e di rara bellezza.
26/08/10: giovedì MEDJUGORIE / PARCO DI KRKA / zona di ZARA (Bosnia Erzegovina / Dalmazia)
Prima colazione in Hotel. Pranzo in corso di escursione. Giornata dedicata alla visita del Parco Nazionale di Krka, tra i
più spettacolari della Croazia. Giro in barca fino all'isola di Visovac e lungo il fiume Krka, sosta al Monastero france-
scano ed alla cascata Roski. In serata, trasferimento nella zona di Zara, sistemazione in hotel, cena e pernottamento
27/08/10: venerdì zona di ZARA / FIUME / OUERO
Prima colazione in Hotel. Pranzo lungo il percorso. Partenza per il viaggio di ritorno con breve sosta a Fiume. Visita
della città in base al tempo a disposizione, con particolare attenzione al Castello di Tersatto ed all'antico Santuario del-
la Madonna del Mare, luogo in cui secondo la tradizione, dal 1291 al 1294 fu custodita la Santa casa di Nazareth poi
trasportata a Loreto. L'arrivo ai luoghi di provenienza è previsto nella serata.
LA OUOTA COMPRENDE: Il viaggio in autopullman G.T., incluso di pedaggi autostradali, permessi di circolazione e parcheggi * La
sistemazione in hotel 3 / 4 stelle (o i migliori disponibili), in stanze a due letti, tutte con servizi privati * Il trattamento di pensione
completa, dal pranzo del primo giorno al pranzo dell'ultimo giorno * Le visite e le escursioni, come da programma . * !l servizio di gui-
da locale, parlante italiano, per le visite, come da programma * L'ingresso al Parco Krka * L'assicurazione sanitaria e bagaglio * IVA.
tasse e percentuali di servizio
NON COMPRENDE: le bevande, le mance, altri ingressi e tutto quanto non menzionato sotto la voce "comprende"

Quota di partecipazione: € 505,00 - Acconto di € 200,00 entro il 27 giugno 2010


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