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A G O R c u l t u r a 23

Marted
19 Luglio 2016

Dibattito
Prosegue il confronto
sullarchitettura sacra
Lo scultore Gabriel:
I templi cattolici
non devono essere
asettici apparati agnostici
e polifunzionali, negazione
di ogni corporeit
RAUL GABRIEL

ALTARE

L
il cuore
della chiesa

la recensione

Storie di preti, gatti


e varia umanit
per ridere e pensare
VINCENZO GUARRACINO

l cardine di una chiesa cattolica laltare. Sintesi di tutti i significati e motivo stesso di esistenza. Alpha e Omega
cronologico, origine di sostanza e strutstessi danni dellartigianato seriale, endemico
tura. Altare la genesi stessa di quella
contrare la genialit, la qualit. Ma la genialit
ferenza che permette di non essere una linea
come la povert di ispirazione genuina.
carne che incarna larchitettura.
che si confronta con un luogo fortemente conpiatta. Lidea di incorporeit utopia di inesi fondamentale rigenerare il significato dei terFatto sostanzialmente ignorato. Laltanotato, deve avere in s un germe di quel perstenza. Il corpo imprendibile, sempre in promini. Su alcune chiese da concorso ho sentito
re per una chiesa cattolica il cuore pulsante.
corso, di quella origine. Perch la genialit, se
cesso, e non semplice trasferirne lessenza,
parlare di equilibrio tra emotivit e rigore. Per
Tutta la sua realizzazione dovrebbe espanderha qualit, non viene a patti. Si esprime. E se
fissarla in un oggetto. Non credo vi sia una forcerti versi anche corretto. Lerrore sostanziasi da quel cuore. Invece trattato come la supnon ha in s una qualche appartenenza a quelmula stilistica. Ma ovunque si percepisca fredle che quellaccezione di equilibrio e rigore
pellettile pi o meno estrosa di un salotto borla identit, pi geniale e pi esprimer altro.
dezza, eccesso di rifinitura, figurinismo da vesi avvicina molto pi a una stasi da rigor morghese, noiosa appendice necessaria a soddiArrivando anche a negare il senso stesso di quel
trina, la corporeit non passa. E non aiutano
tis. La vita flusso, sbilanciamento, costante risfare gli obblighi contrattuali o lo sfogo margiluogo. un dato di fatto fisico, corporeo. Molle perline colorate degli effetti tecnologici, gi
definizione di esondamenti sempre imprevenale del creativo di turno. Altare e simboli sote chiese sembrano in effetti asettici apparati
cosi obsoleti, con possibilit infinite di creare
dibili e sorprendenti. La vita non il bianco ano essenziali in una chiesa, e non per una meagnostici e polifunzionali, negazione della coroleografie caleidoscopiche e copie perfette. La
settico e minimal chic di un sudario geomera ragione compositiva o un equilibrio di voporeit non perch utilizzano una idea vagamalattia del contemporaneismo genera gli
trico, il colore, la forza e la incontenibilit dei
lumi. Lo sono per la ragione stesmente e volgarmente definita afluidi e dello scorrere a volte impetuoso che risa di essere chiesa. Questo semstrazione, ma perch sono voludefinisce le forme e le modella costantemenbra altrettanto scontato almeno
tamente negazione di vitalit,
Tutta la struttura confezione pastorizzata di una
te. Nella chiesa di Olmo, dove ho realizquanto evidente la insignificanzato il mio intervento, avevo ben preza e tristezza della maggior parte
non ben definita propensione
si dovrebbe
sente che il sangue e lacqua, modei presbitri che vengono realizsviluppare intorno funzionalista e sociologica. Non
tivi ispiratori del progetto, non ezati. Annichiliti da strutture che
coinvolgono,
permettendo
a
allaltare,
SCULTURE DIGITALI IN PIETRA
scono controllati in blister modovrebbero essere completachi le frequenta quella disecondo una gioia stratta indifferenza che si
nodose ma come un fiotto
mento, non finalit. In una totale
Ho cercato lunit dei singoli elementi con il contesto
e vibrazioni vitali
incontenibile: che giungaindifferenza al significato. Allora a
vende per superiorit cularchitettonico, attraverso il mio pensiero e la mia
che richiamano
no dalla esplosione della
che serve fare chiese? Realizzare
turale. Tutto a favore del
interpretazione artistica. Spiega cos Raul Gabriel il suo
nascita di un bambino e
omaggi a un assemblaggio di ma- lesistenza umana non disturbare. Devaintervento allinterno della chiesa di Santa Maria della Speranza a
niera del contemporaneo, non festante per il senso cordalla ferita di un costaOlmo, nellarea urbana di Perugia, progettata e costruita dallo Studio
condato dal significato? Ripetiporeo della fede senza
to. Quel fiotto inconteSignorini tra il 2005 e il 2009. Raul Gabriel tra il 2013 e il 2015 ha
zione, copia, accademia, estrosit fine a se stescui il cattolicesimo non ha senso.
nibile la garanzia delrealizzato laltare, lambone, il tabernacolo, la sede e il fonte battesimale
sa, testimoniano nella pratica che una cultura
Ma devastante anche per poter rila nostra vita, il dono
rielaborando gli elementi formali delledificio. Vere e proprie sculture
non pi in grado di rigenerare, reinventare,
pensare un rinnovato umanesimo
che abbiamo in eredigitali, modellate attraverso software 3D e poi tradotte in pietra saracena,
rendere attuale e presente la vitalit del suo
in senso puramente laico.
dit, la forza inarretravertino rosso e il travertino bianco. Il fonte battesimale, che su
messaggio. Una chiesa come ogni opera, ogni
Ma una chiesa cattolica dovrebbe
stabile che comunque
richiesta della comittenza doveva essere utilizzabile sia per il rito per
costruzione, ogni luogo, agisce per osmosi, al
essere corpo. Il corpo anticipa la
agisce. La rigidit forinfusione che per immersione, stato il punto centrale dellispirazione.
di la delle parole. E se finta, omaggio allasmente nella conoscenza, in una memale e accademica seRiunisce in s lidea del fiume e della ferita, del sangue e dellacqua.
senza, esercizio di stile, trasferisce immediaravigliosa pedagogia che prepara algno di un profonda avUnesplosione vitale che sgorga dal corpo del tau, omaggio a
tamente queste percezioni al suo contenuto.
lincontro. Il corpo veicolo, ma molversione verso quel provquesta terra francescana e profilato come il corpo delledificio,
Nei progetti che ho affrontato tutto questo
to di pi: leredit in anticipo del pervidenziale sconvolgimento
e penetra, attraverso il pavimento, dentro la carne stessa
stato anche provocatoriamente entusiasmancorso a venire. Corpo non necessariavitale che lIncontro contidella chiesa. E quindi, come un fiume carsico,
te. Venendo dallarte contemporanea senza esmente figura e neanche la sua negazione.
nua a generare.
riemerge negli altri elementi. (A.Bel.)
sere mai stato a contatto con una realt che inCorpo vibrazione vitale. Meravigliosa inter RIPRODUZIONE RISERVATA
vece molti praticano come mestiere, mi sono
chiesto se era possibile trasferire lenergia diretta di unopera di poesia al pensare una chiesa. Pensare la forma come il meraviglioso accidente che permette di incontrare la intuizione nella sua stessa metodologia. Immaginare
unorigine, il seme di ci che ho trovato gi fatto. Pensare quale fulcro potesse essere il punto di espansione di tutta la chiesa gi costruita. Altare e simboli, geometrie pavimentali, vetrate e portali, connessi nellarchitettura in una unit che essenziale.
Una chiesa non un museo, non un luogo di
raccolta incidentale di oggetti delle mode o del
gusto, o coordinati al tipo di arredamento che
hanno i frequentatori e magari finanziatori di
quella chiesa. Non questo che si intende con
la parola identit. Una chiesa come ogni opera artistica autentica dovrebbe essere un progetto di gioia, un fiume impetuoso che trova i
suoi argini che ne aumentano la potenza. Come si pu pensare che squadre di professionisti assemblati in forma amministrativa, spesso solo per vincere un concorso, e che magari
leggono come in un bugiardino farmaceutico le prescrizioni contrattuali, abbiano la tensione giusta per affrontare un percorso di questo tipo? La metodologia non pu essere primariamente normativa. Deve essere primariamente di amore comune. La visione non
un capitolato edilizio. I committenti dovrebbero per primi esserne coscienti. La visione
non si accontenta della mediocrit. Deve inLINEE DECISE. Il fonte battesimale della chiesa di Santa Maria della Speranza a Olmo, nellarea urbana di Perugia. Sopra, laltare

IL PROGETTO

Novecento.

RIPRODUZIONE RISERVATA

Pasquale Maffeo

CIANCAVINO & BACHEROZZI


Poetikanten. Pagine 106. Euro 9,00

La funzione dellarte nel fascismo secondo il gerarca Farinacci

PIERO DEL GIUDICE


in libreria la ricerca Il Premio
Cremona. 1939-1941. Opere
e protagonisti (Scritture, pagine 240, euro 18,00) dello
storico dellarte Rodolfo Bona. Lopera niente affatto revisionista,
documentata e articolata sul premio di pittura Cremona che si succede nella citt lombarda per tre edizioni dal 1939 al 1941. A Cremona il partito fascista in allenza strategica con gli agrari, Farinacci il
ras della citt e leader nazionale della componente pi dura del partito. Negli anni pi avventurosi, subito dopo il delitto Matteotti, segretario del partito (1925-26). Il premio di pittura voluto e messo in
scena da lui. Uomo colto, dirige il
quotidiano Il regime fascista, sua

inquanta e passa fervidi anni di


vita spesa nella scrittura, tra
versi e prose, propri e altrui (
anche saggista e critico oltre
che traduttore dallinglese): per i primi,
da La melagrana aperta del 70 a
Diciture del 2006 fino alla silloge dal
titolo emblematico Nostra sposa la vita
del 2010, governati da un anelito
morale assai poco moderno; per le
seconde, racconti, romanzi (si pensi a
Langelo bizantino, 1978, e a
Mercuriale, 2005), biografie (per tutte, il
vigoroso, rovente, Jacopone da Todi,
2014), parabole, coerenti con
lesigenza di dar voce allurgenza della
lezione di un cristianesimo energetico
e inattuale (ne avevano fissato in
questi termini la cifra stilistica e
morale, tra gli altri, gi Marcello
Camilucci e Luigi Fusco). E poi testi
teatrali e antologie: tra queste, unica e
singolare, la rivisitazione critica dei
Poeti cristiani del Novecento (Ares,
2006).Mastropenna, davvero,
quantaltri mai, Pasquale Maffeo, come
si definiva senza immodestia nel
delizioso periplo del suo Cilento (2006)
e testimone non partigiano,
definizione per lui coniata da Giorgio
Agnisola, di un modo di intendere vita
e scrittura in perfetta sinergia, da
cristiano che fa lo scrittore, come ha
detto lui stesso di s. Stavolta Maffeo
sceglie Roma, il teatro di una Roma
popolana e cialtrona, nel romanzo
buffo Ciancavino & Bacherozzi, edito
da Poetikanten Edizioni, corredato da
una pensosa postfazione di Iuri
Lombardo su Lesperienza cristiana di
Maffeo nellapprodo a Ciancavino &
Bacherozzi. Un piccolo grande
romanzo per ridere e pensare in dieci
quadri, come nella prefazione
definito da Paolo Ragni, popolato da
unumanit varia e caleidoscopica,
fatta di vecchi burberi ed energici che
non si rassegnano ad arrendersi e
cedere le armi, di ragazzacci
scapestrati, di picari, a tratti anche un
po ingenui, di preti che fattivamente si
trasformano nel collante di un
quartiere in via di modernizzazione ma
anche di spersonalizzazione, nonch
di gatti, i celebri gatti di Trastevere, reali
e metaforici. Intrisa di saggezza spiccia
e popolare e in una lingua che con
grande disinvoltura mescola italiano e
romanesco con sapido umorismo, la
narrazione si snoda e sviluppa tra
molteplici avventure e battaglie
ingaggiate da Ciancavino (nomen
omen), vecchio furbo e sgangherato
che vive s di espedienti ma crede
ancora in valori e sentimenti, contro i
loschi maneggi di ambigui figuri senza
scrupoli, e che in difesa di un mondo
di bacherozzi (somaroni in
orecchini), bisognoso di protezione,
sa investire le sue residue energie di
vecchio con lausilio anche di un prete
che fa il suo mestiere (Che altro ha
da fare un uomo di Dio?). E con un
finale singolare, a sorpresa, a riprova di
un gusto fantastico e surreale che
peculiare dellautore.

1936 e soprattutto dopo le leggi razducazione nazionale e gi ministro


la rivista culturale Cremona diretta
ziali del 1938. Occorre architettare
delle corporazioni, apertamente lida Bellomi a lui fedelissimo. Perch
una imbastitura culturale robusta
berale. Ci si scompone e si confligun premio di pittura? Farinacci vuoper convincere le masse (operai,
ge diciamo su un fronte interle porre il problema ancillare della
contadini poveri) che sono adesso
no delle arti. La didattica per imfunzione dellarte a livello naziodestinatari di una superiorit razmagini la predicazione politica per
nale, anzi europeo, convinto adepziale. Giuseppe Bottai con grande
pittura, scultura, architettura asto del progetto nazionalsocialista,
agilit a fronte del Premio Cremosumono una notevole, forse decisie fascinato dalle teorie massmediana, fonda e organizza il Premio Berva, importanza dopo la proclamatiche di Goebbels. Farinacci, ingamo che avr quattro adizioni:
zione dellImpero (la nuova era) nel
ciampando in un errore di notevole grandezza dovuto pi ad
intrecci di potere e personali che al merito, vuole da una
Un libro racconta
parte travolgere il Novecento erede di Margherita Sarle tre edizioni
fatti e conseguentemente i
del Premio Cremona
valori plastici (Funi, Marusdi pittura, voluto
sig, Sironi, Morandi, De Chidal ras lombardo
rico) e misurarsi dallaltra,
nella lotta di regime
nella battaglia interna del
con il ministro Bottai
partito, con la linea di Giuseppe Bottai, ministro delle- La battaglia del grano (1940) di Giuseppe Guarneri

1939-1942. Giulio Carlo Argan


quandanche giurato per due edizioni del Premio Cremona, poi estromesso da Farinacci definir il
confronto cos: A Bergamo pittura
buona a Cremona solo immondizia. Solo immondizia? Non vero,
in modo convincente Rodolfo Bona sceglie opere premiate o solo
presenti, ricostruisce itinerari, segnala pittori. Da Luciano Ricchetti
a Mario Biazzi, da Baldassarre Longoni e Carlo Martini, dal casalasco
Mario Beltrami recuperer nel dopoguerra materia e temi al singolare trecentista Virginio Bianchi,
dal naturalista Alessandro Pomi al
pittore di piccola borghesia degli interni Donato Frisia. A Bergamo ci
sono i cubisti, i picassiani la parisienne, Morlotti, Mafai, il grande
Scipione, Guttuso della Crocefissio-

ne. A Cremona, nelle tre edizioni tematiche Ascoltazione alla radio


dun discorso del duce, la Battaglia
del grano, la Giovent italiana del
Littorio pittori di regime muscolari imparentati tutti con il Novecento, ma anche eredi del realismo
ottocentesco e, nella seconda edizione, approfittando della densit
delle messi e di una natura colma,
insorge unItalia tra strapaese e abbandono naturalista, con distese di
campi di grano e vita contadina non
solo atletica ma anche miseranda
cos nel sorprendente Mario Biazzi
di Cremona, da lui discende lanarchia di Renzo Botti. Fu questa seconda, ledizione migliore, salvata
da una pittura gi di materia, erede
del divisionismo e del segantinismo.
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