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Tributo: una prestazione patrimoniale imposta per il soddisfacimento della spesa

pubblica.

Il diritto tributario ha una disciplina tipica del diritto amministrativo e viene applicato ai
rapporti giuridici che hanno una rilevanza economica.

L amministrazione pubblica emana degli atti che incidono nella sfera giuridica del
destinatario.

Nel nostro sistema normalmente non si usa il criterio della cittadinanza, ma quello
della residenza e a volte si prescinde dalla residenza perch vi un collegamento col
territorio.

In Italia si parla di sovranit fiscale.

Modalit con cui si esercita la sovranit fiscale:

Attraverso la costituzione di norme in riferimento al caso concreto mediante atti


amministrativi.

Articoli 53 e 23 della costituzione sono articoli che si occupano di diritto tributario.

La costituzione prevede che lo stato possa accettare limitazioni della sovranit in virt
di accordi internazionali come ad esempio i trattati relativi alla comunit europea.

La seconda fonte che viene in rilievo sono i trattati istitutivi della comunit europea
che in realt non si pongono come seconda fonte. Infatti il trattato si pone allo stesso
livello della costituzione.

I trattati istitutivi dell Unione non sono gli unici trattati stipulati a livello internazionale.

Questi accordi vanno col nome di Convenzioni.

Successivamente si passa alle fonti di diritto interno.

Nessuna prestazione pu essere imposta se non in base alla legge.

Gli atti aventi forza di legge sono decreto legge e decreto legislativo.

Tra le fonti del diritto tributario ci sono anche le riserve di legge.

Alcuni aspetti possono essere disciplinati da atti che hanno forza normativa ma che
non hanno forza di legge come ad esempio la normativa secondaria.

In ambito tributario le circolari hanno un valore residuale. Vengono in rilievo solo in


alcuni casi.

Discrezionalit del diritto tributario: lo stato non pu decidere un qualsiasi prelievo nei
confronti del cittadino, ma solo in relazione a prestazioni economiche che sono indici
di capacit contributiva. Questa discrezionalit diversa da quella amministrativa.

La prima viene definita discrezionalit legislativa, la seconda (amministrativa)


normalmente libera. In ambito tributario le scelte sono invece limitative e si parla di
discrezionalit tecnica. Una volta che la norma fatta, le modalit di applicazione di
essa sono ristrette, ossia vincolate.

Nel tempo andato cambiando il rapporto tra fisco e cittadino. A volte il rapporto pu
diventare a tre: stato e due cittadini. Questo rapporto a tre stato diviso in due
rapporti: stato cittadino e cittadino cittadino. Questo secondo rapporto era regolato da
regole del diritto civile che per funzionano in un altro modo. Sempre pi regole sono
state applicate a questo secondo rapporto, talvolta anche senza la necessit del
giudice.

Questo rapporto a tre stato sempre pi utilizzato e si intensificato. Questo


dovuto al progresso economico divenuto sempre pi complesso.

Il sistema tributario si quindi dovuto adeguare sia per prelevare tributi, sia per
controllare. Ad esempio lo stato invece di rivolgersi a tutti i dipendenti di un impresa, si
rivolge direttamente al datore di lavoro, ecco qui il terzo soggetto (il secondo
cittadino).

Altro esempio l IVA che viene prelevata da un intermediario fiscale che lo riversa allo
stato. Prima si tassava quello che si vedeva, oggi si tassano invece anche i servizi
ossia cose che non si vedono. Ci sono state tutte una serie di regole per adattare il
diritto tributario al mutamento del tessuto economico.

Il sistema tributario quindi nettamente cambiato rispetto a quello di qualche tempo


fa.

Prima c era l avviso di accertamento, oggi invece il primo soggetto non la pubblica
amministrazione, ma il cittadino stesso che deve fare la pubblica dichiarazione.

Alla pubblica amministrazione grava il controllo sull adempimento del cittadino.

Quindi prima il cittadino che deve dichiarare e poi lo stato controllare.

Data la vastit dei contribuenti ecco perch sono nati soggetti preposti al controllo.

La pubblica amministrazione un ramo dello stato.

Lo stato ha devoluto la propria attivit nel ambito tributario a dei soggetti che non
sono parti dello stato come la pubblica amministrazione. Questi soggetti sono delle
agenzie come l agenzia delle entrate (che non pubblica amministrazione), ma alle
quali sono attribuiti poteri del diritto amministrativo, sono quindi soggetti a cui stata
domandata una funzione.

Non tutti i tributi rispondono alle medesime regole, ci sono delle regole generali
che vanno adattate a seconda di quella che la tipologia del tributo. Ci sono quattro
tipologie: imposte, tasse , contributi e Monopoli fiscali.

Riserva di legge: nessuna prestazione economica e tributaria pu essere imposta se


non in base alla legge. In base alla legge significa che posso disciplinare il tributo
anche con atti diversi dalla legge.

Gli elementi essenziali del tributo sono: il tributo, i soggetti, la base imponibile, l
aliquota, il presupposto.

Il presupposto pu essere ad esempio il reddito o la propriet di un immobile.

Reddito esprime la capacit economica, concetto dinamico e rappresenta l


incremento del patrimonio in un determinato periodo definito periodo d imposta che
normalmente 1 gennaio- 31 dicembre. La variazione del patrimonio quindi il
reddito. Questo un concetto economico del reddito.

Patrimonio concetto statico

Capacit contributiva la capacit di pagare le imposte.

La somma di tutti i vari redditi (di lavoro, di capitale, ecc) il reddito complessivo che
rappresenta la base imponibile al netto di alcune variazioni.

Al diritto tributario interessa il reddito entrata, reddito prodotto e reddito consumo.

Il primo ad eetto del mero passaggio del tempo, ma esso normalmente non viene
tassato.

Viene tassato invece il reddito prodotto come ad esempio il reddito da lavoro, questo
perch deriva da una prestazione eettuata.

Il reddito consumo invece il reddito destinato appunto al consumo come ad esempio


l IVA.

Alcuni, agli elementi essenziali del tributo, aggiungono anche le sanzioni.

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