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IL PASSATO PERSONALE

Assai diffusa la pratica di ricostruzione del passato personale, che riveste particolare rilevanza
affettiva e psicologica per gli/le alunni/e, chiamati a rivivere da protagonisti alcuni periodi ed
avvenimenti della propria vita.
Dal punto di vista didattico, questa sezione del percorso disciplinare consente di:
- allargare lorizzonte temporale indagato ;
- approfondire i concetti approcciati, rilevandone altri;
- avviare un discorso pi articolato sulluso delle fonti;
- precisare le fasi della ricerca storico-didattica.
Per rilevare le conoscenze pregresse di ciascun/a allievo/a, proponiamo la stesura di un testo
individuale titolato Racconto il tempo della mia vita. Chiediamo di corredare lelaborato di
disegni rappresentativi di ogni particolare momento della vita, invitando ognuno a tracciarli su dei
piccoli pezzi di carta, corrispondenti grosso modo ad un quarto di foglio formato A4.
Riportiamo lesempio di un testo prodotto in una seconda elementare:
RACCONTO IL TEMPO DELLA MIA VITA.
Quando ero piccola e appena nata continuavo a piangere, perch mi facevano le foto.
Quando avevo compiuto un ano camminavo e anche parlavo.
Un giorno sono andata con la mamma a trovare la zia e la zia mi ha dato un biscotto. Io sono
uscita nel giardino a mangiarlo. La zia aveva un cagnolino di nome Diana: essa vedeva il mio
biscotto e lo voleva anche lei. Allora l ho accarezzata e lei mi ha mangiato il biscotto.
Quando avevo compiuto due anni la mamma mi portava a fare dei giri a piedi in campagna.
Quando avevo tre anni iniziavo ad andare allasilo e quando venivo a casa andavo a mangiare.
Quando avevo quattro anni andavo gi a giocare in cortile da sola, ma la mamma mi guardava
ogni tanto.
Quando avevo cinque anni andavo con la bicicletta senza ruote ma qualche volta cadevo e mi
facevo male.
Quando avevo sei anni prima sono andata in montagna e dopo al mare.
Quando avevo sette anni sono andata al lago con Jos, ma dopo un po si messo a piovere e
allora siamo andati da sua zia, perch l non pioveva e siamo entrati in casa.
Quando avevo otto anni sto frequentando la seconda.
AGATA
Tutti i materiali verranno socializzati e discussi : fin da ora si evidenzieranno le tematiche ricorrenti
e lorganizzazione temporale sottoposta ad ogni schema narrativo.
Chiediamo agli/lle alunni/e cosa possibile fare dei disegni prodotti : invitiamoli a riflettere
sullopportunit di raccoglierli in un grafico comune, stabilendo insieme i criteri da adottare nella
sua costruzione.
Otterremo cos una striscia temporale collettiva di primo livello.
Analizzandola, balzer agli occhi linadeguatezza della memoria come fonte: alcuni settori, quelli
pi lontani nel passato, saranno sguarniti, altri, vicini al presente, molto densi; la collocazione delle
informazioni sar stata talvolta approssimativa e si sar molte volte accennato da parte del gruppo
classe alla necessit di chiedere conferme ai genitori e/o di portare oggetti ed immagini.
Inoltre il grafico risulter molto ampio e di difficile manipolazione informativa e pratica.
Facciamo leva su tutte queste problematiche per far prendere coscienza ai/lle bambini/e del bisogno
di delimitare il campo dindagine ad un periodo circoscritto della propria vita e di affrontare
relativamente ad esso non pi di due o tre tematiche scelte tra quelle comparse pi frequentemente
nei loro elaborati.
La fase di selezione sicuramente una parte molto delicata dellattivit di ricostruzione: disperdere
le energie e le risorse individuali dilatando eccessivamente i tempi di lavoro e moltiplicando gli
argomenti pu alla lunga appesantire eccessivamente lesperienza e far calare significativamente la
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motivazione. Pertanto, meglio circostanziare i temi e, avendo gi organizzato un primo quadro


complessivo di riferimento, delimitare con decisione ed efficacia il periodo da prendere in
considerazione.
Due parole anche sui contenuti: essi non sono neutri, n meramente strumentali. Perci andr
seriamente vagliata la loro potenzialit didattica in considerazione dei concetti temporali che
consentiranno di attivare durante il reperimento e lordinamento delle informazioni.
Poste queste condizioni, si dar il via libera al desiderio degli/lle alunni/e di portare in aula oggetti,
fotografie, biglietti relativi al periodo ed ai temi prescelti.
Tutto il materiale pervenuto potr essere raggruppato su dei banchi appositamente predisposti:
- andr mostrato e descritto da colui/colei al/lla quale appartiene;
- dovr esserne valutata la congruenza ai temi ed al periodo;
- potr essere catalogato insieme ad altri simili per tipologia , approcciando una
diversificazione preliminare tra fonti scritte, oggetti e immagini.
Si porr ora il problema di come ricavare informazioni dalle cose che avremo assunto come fonti.
Per facilitare questa attivit, costruiamo insieme al gruppo classe tre tipi di schede di lavoro: una
per gli oggetti, una per i testi scritti ed una per le immagini.
Decidiamo quali sono gli elementi che ci interessano e decodifichiamoli alla lavagna.
Ecco un esempio di ci che potremmo ottenere:
SCHEDA DI LAVORO SULLE FOTOGRAFIE
1) La fotografia riguarda:
0 labbigliamento
0 il camminare
2) Quando stata scattata la fotografia?
...
3) Da che cosa si capisce?
0 Dal soggetto
0 Da una data scritta sul retro
0 Altro
4) Dove stata scattata?
0 In un ambiente chiuso (Quale?..)
0 Allaperto (Dove?.)
5) Quali persone sono presenti nella fotografia?
0 Io da solo
0 Io con altre persone
6) Spiega che cosa c nella fotografia che si riferisce allargomento.

7) Altre osservazioni.

8) Quali informazioni non ti d la fotografia?

Per quanto riguarda la fonte orale, andr steso collettivamente un breve questionario da sottoporre
alle famiglie.
Da solo/a, utilizzando le proprie fonti a disposizione ed aiutandosi con le schede di lavoro ed il
questionario, ogni bambino/a proceder al reperimento delle informazioni.
Raccolti i dati, si decideranno collettivamente le modalit di costruzione di un grafico temporale
individuale di secondo livello, contenente:
- la cronologia;
- le informazioni raccolte suddivise per temi( facciamole evidenziare con un colore diverso a
seconda della fonte di provenienza);
- la successione;
- la contemporaneit;
- i periodi;
- il tempo cumulativo.
Ciascun/a alunno/a realizzer la propria striscia personale, che potr essere composta anche di
simboli o disegnini oltre che di parole.
FIGURE 5 a -b: ESEMPIO STRISCE DEL TEMPO DI PRIMO E SECONDO LIVELLO SUL
PASSATO PERSONALE.

Per comunicare ai /lle compagni/e i risultati dellindagine effettuata, ognuno sar chiamato a
produrre un breve testo. Una discussione collettiva ne stabilir i passaggi chiave, che, riportati su un
cartellone, metteranno in luce le correlazioni tra la struttura storica e quella linguistica.

COSTRUIAMO UN TESTO SUL TEMPO DELLA VITA


SCOPO ---------------------- INFORMARE SUL PERIODO DELL INFANZIA RELATIVAMENTE
ALL ABBIGLIAMENTO E AL CAMMINARE.
PIANIFICAZIONE ----------------------- MI SERVO DI--------STRUMENTI DI RIFERIMENTO
Evidenzio le informazioni pi
importanti relative a ciascun
argomento.
Collego le informazioni utilizzando:
- le opportune parole di
collegamento;
- le temporalit;
- vari tipi di fonti.
Scrivo le osservazioni conclusive del
lavoro.

MI SERVO DI
MI SERVO DI

MI SERVO DI

Schede di lavoro.
Questionario.
Striscia individuale.
Striscia.
Cartellone con le varie parole di
collegamento.
Striscia.
Testo scritto.

Confrontiamo ora il primo testo di Agata con il suo testo conclusivo paragrafato, in cui sono
presenti sia temporalit pi complesse che i riferimenti alle fonti:
IL PERIODO DELLA MIA INFANZIA ( 0/3 ANNI ) : LABBIGLIAMENTO E IL CAMMINARE.
ABBIGLIAMENTO.
Durante il primo anno di vita ( 1990 ) la mamma mi ha detto che indossavo le tutine, i completini,
le gonne, le vestine e i pantaloni e che calzavo scarpe di lana o di pelle senza suola, dato che non
ero ancora capace di camminare.
Da alcune fotografie ho avuto modo di vedere che portavo di pi le tutine e le salopette, perch mi
coprivano meglio.
Nel secondo anno di vita ( 1991 ) indossavo gli stessi vestiti, ma calzavo le scarpe primi passi,
perch cominciavo a camminare.
Nel terzo anno di vita indossavo di meno le tutine e maggiormente i completini e i pantaloni, perch
ero pi grandicella.
Preferivo comunque le vestine, alcune delle quali ho trovato anche a casa.
CAMMINARE.
Nel primo anno di vita ( 1990 ) la mamma mi metteva nel box o sulla coperta a giocare, perch
cominciavo ad andare a gattoni.
Nel secondo anno di vita sono riuscita prima a camminare attaccandomi e poi a camminare da
sola.
Solo verso i tre anni ho imparato a correre.
Queste informazioni me le ha fornite la mamma, permettendomi di individuare due periodi di lunga
durata: quello del camminare e quello del correre.
OSSERVAZIONI CONCLUSIVE.
Quando ero piccola i miei genitori dovevano aiutarmi in tutto, perch non ero ancora in grado di
badare a me stessa. Mentre ora che sono pi grande, riesco a fare molte cose da sola.
Durante il periodo dellinfanzia, poi, indossavo tutine intere e gonne di taglie piccole, mentre
adesso che sono cresciuta porto abiti di taglie pi grandi.
Sono cambiate anche le mie abitudini: infatti prima non volevo andare da mia zia, mentre ora ci
vado quasi sempre.
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AGATA
In seguito alla socializzazione dei testi, si potranno ripercorrere le diverse fasi dellitinerario di
lavoro seguito, sintetizzandole in un diagramma a blocchi di facile ed immediata visualizzazione.
Per quanto riguarda la verifica, oltre allanalisi dettagliata che linsegnante potr fare sul testo finale
prodotto da ciascun/a bambino/a, sar utile anche registrare sistematicamente gli interventi fatti da
ognuno e somministrare una semplice verifica, di cui riportiamo un esempio:
PROVA DI VERIFICA
1) Segna con una crocetta le affermazioni con le quali sei daccordo:
0 il futuro si pu conoscere;
0 il tuo futuro non si pu conoscere;
0 il tuo passato si pu ricordare;
0 il tuo passato non si pu conoscere;
0 il tuo passato si pu conoscere attraverso le informazioni raccolte dalle fonti e la
loro collocazione nel tempo;
0 tutto il passato si pu ricostruire;
0 si possono ricostruire quelle parti di passato di cui si hanno delle informazioni
ricavate dalle fonti.
2) Nella ricostruzione del passato della tua vita la parola FONTE stata usata col significato
di:
0 sorgente dacqua;
0 fontana;
0 origine da cui proviene qualcosa;
0 elemento da cui si possono ricavare informazioni su ci che accaduto nel passato.
3) Elenca:
0 un fatto del passato che ha cambiato la tua vita;
0 un fatto del passato che non ha cambiato la tua vita;
0 un fatto del passato che ha portato lentamente dei cambiamenti;
0 un fatto del passato che ha portato rapidamente dei cambiamenti.
4) Di seguito troverai elencati in disordine alcuni periodi del tuo passato.
Riordinali tu assegnando un numero progressivo da 1 a 4:
- periodo della scuola materna
- periodo prima della nascita
- periodo della scuola elementare
- periodo dellinfanzia
Conservando opportunamente tutto quanto prodotto, a fine anno scolastico potremo organizzare
senza difficolt una mostra dei nostri materiali, affidando a gruppi di bambini/e il compito di
illustrare al pubblico la procedura seguita e gli argomenti affrontati.

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