Professional Documents
Culture Documents
G. Petrucci, A. Paradiso
Universit degli Studi di Palermo - Dipartimento di Ingegneria Chimica, Gestionale, Informatica,
Meccanica
Viale delle Scienze, 90128 Palermo, e-mail: giovanni.petrucci@unipa.it
Sommario
Tubi, canne di armi da fuoco e serbatoi di forma cilindrica (contenitori cilindrici), soggetti ad elevata
pressione interna vengono spesso realizzati come elementi multistrato, utilizzando due o pi cilindri
coassiali, montati con interferenza, mediante la procedura definita di cerchiatura. L'obiettivo di questo
lavoro lo sviluppo di equazioni utili alla determinazione dei parametri di progetto ottimali nel caso
generale di un numero di cilindri arbitrario n e di grafici utili per effettuare la scelta del numero di
cilindri da impiegare. In particolare, le formule sviluppate consentono di determinare gli n valori del
rapporto tra raggio interno e raggio esterno di ciascun cilindro, gli n1 valori delle pressioni di
forzamento che rendono le tensioni equivalenti ai bordi interni dei cilindri uguali tra loro e pari alla
tensione ammissibile, nonch i valori dell'interferenza da assegnare alle coppie di cilindri.
Abstract
Tubes, rods of firearms and pressure vessels subjected to high internal pressure are often realized as a
multilayer compound cylinder, assembled by the shrinkage process. The aim of this work is the
development of equations for the determination of the optimal design parameters, in the general case
of an arbitrary number of cylinders, and of graphs useful to the choice of the number of cylinders to be
used. In particular, the developed equation allow to determine the n values of the ratio between inner
radius and outer radius of each cylinder, the n1 values of the shrinkage pressure that make the
equivalent stress acting at the inner edges of the cylinders equal to each other and equal to the
allowable stress of the material and the values of the interference to be assigned to the pairs of
cylinders.
Parole chiave: contenitori, serbatoi, tubi, multistrato, forzamento, pressione.
1. INTRODUZIONE
In generale, nei punti posizionati al bordo interno di un cilindro soggetto ad una pressione interna pi
agiscono una tensione radiale r di compressione pari a pi e una tensione circonferenziale di
trazione, maggiore in modulo di quella radiale, che tende al valore di pi per spessore del cilindro
tendente ad infinito [1,2]; in base a questa osservazione facile dimostrare che risulta impossibile
dimensionare singoli cilindri in materiale fragile o duttile, soggetti a pressioni di esercizio il cui valore
rispettivamente prossimo a quello della tensione ammissibile am (materiali fragili) e a am/2
(materiali duttili). Effettuando la cerchiatura, cio il collegamento tra due elementi cilindrici coassiali
che presentano un'interferenza, tra ciascuna coppia di cilindri si genera una pressione, definita
pressione di forzamento, che viene vista come esterna dal cilindro interno ed interna dal cilindro
esterno. In tal modo, lungo lo spessore del cilindro interno vengono esercitate tensioni circonferenziali
di compressione, che, sommandosi a quelle di trazione generate dalla pressione di esercizio,
diminuiscono la tensione equivalente agente nel punto pi sollecitato [2]. Poich nel cilindro esterno le
Le formule di base per la determinazione delle tensioni radiali e circonferenziali agenti su un punto a
distanza r dal centro di un cilindro soggetto a pressione interna pi o a pressione esterna pe sono
rispettivamente [1,2]
,i =
1 + 2 2 pi
2 1 2
r ,i =
1 2 2 pi
2 1 2
(1,2)
,e =
2 + 2 pe
2 2 1
r ,e =
2 2 pe
2 2 1
(3,4)
essendo =ri/re il rapporto tra il raggio interno e il raggio esterno del cilindro, ri ed re, e =r/re. il
parametro che permette di quantificare le dimensioni del cilindro, insieme al raggio interno ri.
In entrambi i casi di pressione di esercizio interna o esterna, le tensioni circonferenziali risultano
maggiori o uguali in modulo alle tensioni radiali e i punti pi sollecitati sono quelli in corrispondenza
del bordo interno, per i quali, essendo r=ri e =ri/re= , le (1-4) forniscono:
,i =
1+ 2
pi
1 2
,e =
2
pe
1 2
r ,i = pi
(5,6)
r = 0
(7,8)
Nel caso di pressione interna, le tensioni circonferenziali risultano positive e le radiali negative per cui
le tensioni equivalenti di Tresca (trascurando l'effetto di una eventuale tensione longitudinale) e di
Navier possono essere scritte come:
eq = max { r , , r } = r
ottenendo rispettivamente
eq = max { , r } =
(9,10)
eq =
2 pi
1 2
eq =
1+ 2
pi
1 2
(11,12)
= 1
2 pi
am
am pi
am + pi
(13,14)
Le (13,14) mostrano come il valore di tenda a 0 per piam/2 nella (13) e per piam nella (14),
rendendo impossibile dimensionare singoli cilindri realizzati con materiali duttili soggetti a pressioni
di esercizio il cui valore tende al valore di am/2 e cilindri realizzati con materiali fragili, soggetti a
pressioni di esercizio il cui valore tende al valore di am.
3. TENSIONI AGENTI NEI CONTENITORI CILINDRICI MULTISTRATO
Nella determinazione delle formule relative ai contenitori multistrato verranno utilizzate le seguenti
definizioni:
n
numero dei cilindri costituenti il contenitore multistrato;
rj
raggi interni degli n cilindri e raggio esterno del cilindro n (j=1,..,n+1), r1 ed rn+1
coincidono con i raggi interno ed esterno del contenitore multistrato;
j=rj/rj+1 rapporto tra raggio interno e raggio esterno del j-esimo cilindro (j=1,..,n);
=r1/rn+1 rapporto tra raggio interno e raggio esterno del contenitore multistrato;
j=rj/rn+1 rapporto tra raggio interno del j-esimo cilindro e raggio esterno del contenitore
multistrato (j=1,..,n)
pj
pressione di forzamento tra i cilindri j e j+1 (j=1,..,n1), agente in corrispondenza
del raggio rj+1.
I valori dei parametri e j possono essere posti in relazione con i valori dei parametri j degli n
cilindri costituenti il contenitore mediante le seguenti relazioni:
n
= r1 rn+1 = j = 12 ...n
j =1
j = rj rn+1 = k = j j +1...n
(15,16)
k= j
Nel caso del cilindro multistrato la pressione interna agisce sugli n cilindri collegati con forzamento
come se fossero un unico cilindro di spessore s=rn+1r1 [1-7]. Le tensioni radiali e circonferenziali
agenti in corrispondenza del bordo interno di ciascun cilindro sono date dalle seguenti relazioni
ottenibili dalle (1,2) introducendo i parametri e j espressi dalle (15,16):
i, j =
1 + 2j 2 pi
2j 1 2
ri , j =
1 2j 2 pi
2j 1 2
(17,18)
In fig.1a mostrato il caso di n=5 cilindri con valori uguali del rapporto ri / re,
1=2=3=4=5=0=0.7746, con rapporto ri / re del contenitore multistrato = 05=0.2789, raggio
interno ri=100, raggio esterno re=358.6 e pressione di esercizio pi=100 MPa. In fig.1b riportato
l'andamento delle tensioni (17,18) dovute alla pressione di esercizio.
250
200
150
pi
eq
100
50
0
-50
-100
100
167
129
215
r [mm]
278
359
Figura 1: a) Esempio di contenitore costituito da n=5 cilindri con uguale valore del parametro ,
b) tensioni radiali, circonferenziale ed equivalenti di Tresca dovute alla pressione interna pi=100.
3.2. Tensioni dovute al forzamento
Nella determinazione delle tensioni dovute al forzamento, si deve tenere conto del fatto che ciascun
cilindro subisce leffetto delle pressioni di forzamento che agiscono tra tutte le coppie di cilindri. In
particolare, con riferimento alla fig.2, le tensioni agenti al bordo interno del cilindro j, in posizione rj,
sono provocate:
1) dalle pressioni di forzamento pk, con 1kj1, ciascuna delle quali agisce come pressione interna
su un cilindro avente raggio interno coincidente con la posizione in cui agisce la pressione (r2,..,rj) e
raggio esterno coincidente con il raggio esterno del contenitore multistrato (rn+1) (fig.2a,b):
fi , j =
1 + 2j
2j
j 1
k =1
k2
2
k
p
2 k
rfi , j =
1 2j
2j
j 1
k =1
k2
2
k
k2
pk
(19,20)
2) dalle pressioni di forzamento pk, con jkn1, ciascuna delle quali agisce come pressione esterna
su un cilindro avente raggio esterno coincidente con la posizione in cui agisce la pressione (rj+1,..,rn) e
raggio interno coincidente con il raggio interno del contenitore multistrato (r1) (fig.2c,d):
fe , j
2 + 2j n 1
k2
=
pk
2j k = j k2 2 k2
rfe , j
2 2j n 1
k2
=
pk
2j k = j k2 2 k2
(21,22)
Le equazioni (19,20) e (21,22) sono state ricavate dalle equazioni (1,2) e (3,4), introducendo i termini
e mostrati in tabella 1, con riferimento alla fig.2, utilizzando le equazioni (15,16), nonch le
seguenti relazioni:
n
i = k +1
2
i
= k2+1 = k2 k2
2
i
= 2 k +1 = 2 k2 k
(23,24)
i =1
In fig.3 sono mostrate le tensioni radiali e circonferenziali prodotte dalle pressioni di forzamento
p1=7.55 e p4=7.55, nel caso di fig.1. importante notare che al bordo interno del primo cilindro (j=1),
le pressioni di forzamento provocano solo la tensione circonferenziale di compressione espressa dalla
(21), mentre al bordo interno dellultimo cilindro (j=n), provocano solo la tensione circonferenziale di
trazione espressa dalla (19). Al bordo interno del primo cilindro, inoltre, la tensione radiale dovuta alle
pressioni di forzamento risulta nulla.
3.3. Tensioni equivalenti di Tresca e Navier
In base alla (9), l'espressione delle tensioni equivalenti di Tresca agenti ai bordi interni dei cilindri pu
essere ottenuta sommando le tensioni circonferenziali (17), (19), (21) e sottraendo le tensioni radiali
(18), (20) e (22), ottenendo la seguente espressione:
p2
p1
p4
p3
40
-10
20
[MPa]
[MPa]
-20
-40
100
-30
129
167
215
278
r [mm]
-20
100
359
129
167
215
r [mm]
278
359
Figura 3: Tensioni radiali e circonferenziali dovute alle pressioni di forzamento p1=7.55 e p4=7.55
mostrate in fig.2b e 2d.
Tabella 1: Pressioni pj e parametri e nella determinazione delle tensioni nel caso di n=5 e j=3.
Fig.
pf
eq , j =
n 1
2 pi
2 j 1
2
S
p
+
S
p
+
i,k k
e,k k
1 2
2j k =1
k= j
(25)
avendo posto
Si , k =
k2
Se,k =
k2 k2
k2
2 k2 k2
(26,27)
L'espressione delle tensioni equivalenti di Navier si ottiene dalla (10), sommando semplicemente le
tensioni circonferenziali (17, 19, 21), sempre utilizzando le (26,27):
eq , j
1 + 2j j 1
2 + 2j
=
S p +
2j k =1 i , k k 1 + 2j
n 1
S
k= j
e,k
pk +
2 pi
1 2
(28)
In fig. 4 sono mostrate le tensioni circonferenziali e radiali ottenute sommando rispettivamente le (17,
19, 21) e le (17, 19, 21), nonch le tensioni equivalenti di Tresca (25), relative al caso mostrato nelle
fig.1 e 2, con pressioni di forzamento p1=7.55, p2=10.88, p3=10.88 e p4=7.55; le tensioni equivalenti di
Navier (28) coincidono con le tensioni circonferenziali.
4. PARAMETRI DI PROGETTO
Come detto, le variabili di partenza del problema, a parte il raggio interno del contenitore, sono l'entit
della pressione interna e della tensione ammissibile del materiale, pi e am, mentre i parametri da
dimensionare in fase di progetto sono il numero di cilindri del contenitore multistrato, n, gli n valori
dei parametri j, gli n1 valori delle pressioni di forzamento pj, nonch gli n1 valori dell'interferenza
da assegnare alle coppie di cilindri j, ottenibili direttamente dalle pressioni forzamento.
Poich i punti pi sollecitati sono quelli al bordo interno di ciascun cilindro, nelle posizioni
identificate dai raggi rj, o dai parametri adimensionali j, la soluzione ottimale pu essere ottenuta nel
caso in cui le tensioni equivalenti in corrispondenza di tali punti risultano uguali tra loro e pari alla
tensione ammissibile. La determinazione dei valori j deve essere effettuata in modo da rendere
minimo lo spessore complessivo del contenitore.
150
100
eq
[MPa]
50
r
-50
-100
100
215
167
129
r [mm]
278
359
Figura 4: Tensioni radiali e circonferenziali complessive e tensioni equivalenti di Tresca nel caso di
fig.1 e 2, con pressioni di forzamento p1=7.55, p2=10.88, p3=10.88, p4=7.55.
4.1. Pressioni di forzamento
eq , j +1 eq , j = 0
(29)
per ciascuna delle eq.(25) e (28), si ottiene un sistema lineare di n1 equazioni le cui incognite sono in
generale, le n1 pressioni di forzamento pj e gli n valori del parametro j. Nel caso in cui i valori di j
siano stati assegnati, il sistema permette di determinare le pressioni di forzamento.
Nel caso del criterio di Tresca, la tensione equivalente al bordo interno del cilindro j+1 si ricava
modificando opportunamente la (25), ottenendo:
eq , j +1 =
n 1
2 pi
2 j
2
S
p
+
S
p
+
i
,
k
k
e
,
k
k
2j +1 k =1
1 2
k = j +1
(30)
Effettuando la differenza tra i termini di destra delle (25) e (30), separando i termini di indice j dalle
sommatorie e ponendo il risultato uguale a 0, si ottiene il seguente sistema di n1 equazioni:
j 1
i,k
pk +
n 1
k =1
k = j +1
e,k
pk +
2j
j2
2 pi
2
p
=
j
j2 1 j2 2j 2 j2 2j
2 1
(31)
Operando allo stesso modo con le tensioni equivalenti ottenute con il criterio di Navier (28) si ottiene
il seguente sistema:
2j j2 + 2j
2 + 2j
Si , k pk + Se , k pk + 2
j 1 j2 2j 2 j2 2j
k =1
k = j +1
j 1
n 1
2 p
p j = 2 i
1
(32)
I sistemi di equazioni (31) e (32) possono essere scritti in forma matriciale come:
Ap =b
(33)
p2 ...
pn 1 ]
(34)
2 pi
1 2
j = 1,.., n 1
(35)
A la matrice dei coefficienti, i cui termini fuori dalla diagonale sono uguali per i due sistemi ed
espressi come:
A j , k = Si , k
k = 1,.., j 1
A j ,k = 2 Se, k
k = j + 1,.., n 1
(36)
a loro volta, i termini appartenenti alla diagonale della matrice A, per i due casi dei criteri di Tresca
(31) e Navier, (32) sono espressi rispettivamente come:
j2
2
2
2
2
2 2
2
j 1 j j j j
j = 1,.., n 1
(37)
2j j2 + 2j
2 + 2j
Aj , j = 2
j 1 j2 2j 2 j2 2j
j = 1,.., n 1
(38)
Aj , j =
2j
0 = 1
2 pi
n am
(39)
In questo caso il parametro =ri/re del contenitore = 0 . Se si utilizzano cilindri con il valore del
parametro j= 0 ottenuto mediante la (39), ciascuna delle equazioni del sistema (31) risulta contenere
la sola incognita pj, che pu essere esplicitata semplicemente come
n
pj =
2j
0
02 n )( 02 j 1)(1 02 )
2 02 j ( 02 n 1)
am
(40)
0.25
5.5
s/ri
j=1
j=2
0.2
4.5
4
am/pi=1.0
3.5
j=2
0.15
n=3
pj/pi
am/pi=1.2
j=3
j=1
2.5
6
1.6
1.8
1.5
1
n=4
0.1
1.4
9
0.05
10
2.0
0.5
0
0
1
10
0.5
1.5
2.5
3.5
4.5
5.5
r/ri
Figura 5: Criterio di Tresca: a) rapporto s/ri al variare del numero dei cilindri n per diversi valori del
rapportoam/pi; b) valori del rapporto pj/pi nel caso di am/pi=1 e numero di cilindri nel campo 2n10.
1 0n
s re ri re
1
=
= 1 = n 1 =
ri
ri
ri
0
0n
(41)
per valori discreti del rapporto tra tensione ammissibile e pressione di esercizio nel campo 1am/pi2
e per numeri dei cilindri compresi tra n=2 ed n=10. Ad esempio, nel caso di am=1.1pi lo spessore
complessivo del contenitore risulta s=5ri per n=2 cilindri ed s2ri per n=4. La figura mostra come per
1.2piam2pi il numero minimo di cilindri necessario per il dimensionamento n=2, mentre per
am=pi il numero minimo di cilindri n=3. La fig.5a pu essere utilizzata per effettuare la scelta del
numero di cilindri da impiegare nella realizzazione del contenitore. In fig.5b mostrata una
rappresentazione delle pressioni di forzamento ottenute mediante la (41); in particolare vengono
mostrati i rapporti tra le pressioni di forzamento e la pressione di esercizio ottenuti nel caso pi
oneroso di am/pi=1, per numeri dei cilindri compresi tra n=2 ed n=10. I punti rappresentative delle
pressioni sono posizionati ai raggi in cui le pressioni agiscono, utilizzando il rapporto r/ri.
Anche nel caso del criterio di Navier stato verificato che il minore spessore complessivo del cilindro
multistrato pu essere ottenuto utilizzando cilindri con lo stesso valore del parametro j, ma non
stato possibile determinare una relazione che permetta di calcolarne il valore come nel caso della (39).
Tuttavia, effettuando una simulazione numerica, sfruttando i valori delle pressioni di forzamento
ottenuti mediante il sistema (32), sono stati determinati i valori del parametro ottimale 0 al variare del
rapporto am/pi e del numero di cilindri n riassunti in tabella 2.
2.5
0.14
s/ri
j=1
0.12
n=2
0.1
1.5
0.08
1.2
1
j=1
pj/pi
am/pi=1.0
n=3
0.06
1.4
1.6
1.8
j=2
4
0.04
6
2.0
0.5
0.02
0
1
10
0.5
r/ri
1.5
2.5
Figura 6: Criterio di Navier: a) rapporto s/ri al variare del numero dei cilindri, per diversi valori del
rapporto am/pi; b) valori del rapporto pj/pi nel caso di am/pi=1 ed n nel campo 1n10.
Nelle fig.6a e 6b sono mostrate una rappresentazione dello spessore del contenitore multistrato che si
ottiene utilizzando i valori di 0 presenti nella Tabella 2 e delle pressioni di forzamento ottenute
risolvendo il sistema (32), in modo analogo a quanto mostrato nelle fig.5a e 5b relativamente ai
materiali duttili.
Tabella 2: Valori del parametro ottimale 0 per materiali fragili.
am
pi
1.0
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
1.6
1.7
1.8
1.9
2.0
2.2
2.4
2.6
2.8
3.0
-------0.218218
0.301511
0.361158
0.408248
0.447214
0.480384
0.509175
0.534522
0.557086
0.577350
0.612372
0.641689
0.666667
0.688247
0.707107
0.643595
0.668950
0.690723
0.709661
0.726309
0.741076
0.754274
0.766149
0.776897
0.786673
0.795609
0.811365
0.824826
0.836466
0.846635
0.855601
0.766421
0.782438
0.796315
0.808466
0.819207
0.828774
0.837355
0.845097
0.852121
0.858524
0.864386
0.874743
0.883612
0.891294
0.898016
0.903948
0.825708
0.837536
0.847808
0.856820
0.864796
0.871909
0.878294
0.884061
0.889297
0.894072
0.898445
0.906179
0.912806
0.918549
0.923576
0.928014
n cilindri
5
6
0.860873
0.870274
0.878446
0.885619
0.891973
0.897643
0.902734
0.907334
0.911510
0.915321
0.918812
0.924987
0.930280
0.934867
0.938884
0.942431
0.884194
0.892002
0.898792
0.904755
0.910038
0.914753
0.918989
0.922816
0.926291
0.929463
0.932369
0.937509
0.941916
0.945736
0.949081
0.952034
10
0.900804
0.907483
0.913294
0.918398
0.922921
0.926956
0.930584
0.933860
0.936838
0.939554
0.942043
0.946447
0.950221
0.953494
0.956360
0.958891
0.913241
0.919078
0.924157
0.928618
0.932572
0.936102
0.939273
0.942139
0.944742
0.947118
0.949294
0.953146
0.956448
0.959311
0.961819
0.964032
0.922903
0.928087
0.932598
0.936562
0.940075
0.943210
0.946028
0.948574
0.950888
0.952999
0.954933
0.958356
0.961289
0.963835
0.966062
0.968030
0.930627
0.935290
0.939348
0.942913
0.946074
0.948894
0.951430
0.953721
0.955802
0.957701
0.959442
0.962523
0.965162
0.967452
0.969457
0.971228
4.3. Interferenza
Il valore dellinterferenza che deve essere imposto tra il cilindro j e il cilindro j+1 per ottenere la
pressione di forzamento pj pu essere espresso come
j = ui , j +1 ue, j
(41)
essendo ui,j+1 lo spostamento radiale dei punti al bordo interno del cilindro j+1 ed ue,j lo spostamento
radiale dei punti al bordo esterno del cilindro j, in posizione r=rj+1.
Gli spostamenti radiali di un punto a distanza r dal centro del cilindro possono essere espressi in
funzione delle tensioni mediante la seguente espressione [1,2]
u = r = ( r ) r E
(42)
Per ciascuna pressione di forzamento, le tensioni agenti al bordo esterno del cilindro interno e le
tensioni agenti al bordo interno del cilindro esterno devono essere determinate rispettivamente
mediante le relazioni (1,2) e (3,4), assegnando gli opportuni valori di e , che possono essere dedotti
dalla fig.7. Determinati gli spostamenti mediante la (42) ed utilizzando la (41), i valori
dell'interferenza da assegnare a ciascuna coppia di cilindri, pu essere ottenuta mediante la seguente
espressione
j2 + 2j
j =
2
2
j j
2 j2 + 2j rj +1 p j
2 j2 2j E
(43)
p1
p2
p3
p4
Nel caso dei serbatoi la spinta sulle pareti superiore ed inferiore provoca una tensione longitudinale
costante nello spessore e pari a
l =
2 pi
1 2
(44)
Utilizzando i valori di 0 e delle pressioni di forzamento ottenuti con le (39) e (40), al bordo interno
del contenitore multistrato, cio al bordo interno del cilindro j=1, la tensione equivalente di Tresca (9)
diventa
eq ,1 = max ,1 r ,1 , ,1 l ,1 , l ,1 r ,1 = max am , am
pi
pi
,
2
1 1 2
(45)
essendo la tensione radiale r,1=pi, dalla (18), e la tensione circonferenziale ,1=ampi, ottenuta
sommando le tensioni dovute alla pressione di esercizio (17) e di forzamento (19). semplice
dimostrare che nei casi in cui
> 1 pi am
(46)
l r =
pi
> r = am
1 2
(47)
Utilizzando i valori di 0 e delle pressioni di forzamento ottenuti con le (39) e (40), per numeri di
cilindri compresi nel campo 2n10, la condizione (46) pu verificarsi soli nei casi in cui am<1.2pi.
Nel caso pi critico di n=10 e am=pi la tensione equivalente di Tresca supera il valore di am di circa il
12%. importante notare che, in questi casi, utilizzando il criterio di Tresca, particolarmente
conservativo, impossibile dimensionare il cilindro multistrato utilizzando la tecnica del forzamento;
ci dovuto al fatto che, come detto, al bordo interno del contenitore multistrato le pressioni di
forzamento agiscono esclusivamente sulla tensione circonferenziale , per cui il termine |lr| non
viene modificato. A sua volta la tensione equivalente di Von Mises al bordo interno del cilindro j=1
data dalla seguente espressione
1
eq ,1 =
2
,1
+ pi )
2 pi pi
+ ,1
+
1 2 1 2
(48)
2 pi pi
1
2
eq ,1 =
am
+ am pi
+
1 2 1 2
2
(49)
Nel caso pi critico di n=10 e am=pi la tensione equivalente di Von Mises supera la am di meno del
7%. Il modo pi semplice per ridurre ulteriormente il valore assunto dalla tensione equivalente di Von
Mises (48) al bordo interno del cilindro nei casi in cui si verifica la condizione (46) consiste
nellaumentare i valori delle pressioni di forzamento pj moltiplicandole per un fattore costante, legato
al rapporto tra am/l; in particolare, mediante opportune simulazioni numeriche, stato osservato che
la tensione di Von Mises pu essere ridotta al livello della am utilizzando i valori delle pressioni di
am 1 2
p
=
j 1
pi 2
am 1 02 n
p
=
j 1
pi 02 n
pj
(50)
6. CONCLUSIONI
In questo lavoro sono state sviluppate formule, tabelle e diagrammi utili per il dimensionamento
ottimale di tubi e serbatoi cilindrici multistrato realizzati in materiale duttile o fragile.
In particolare:
sono stati determinati i due sistemi di equazioni utili per la determinazione delle pressioni di
forzamento pj che rendono uguali tra loro le tensioni equivalenti di Tresca e di Navier ai bordi
interni degli n cilindri che compongono il contenitore, assegnati i parametri j dei cilindri equazioni (31), (32) o (33-38);
nel caso dei materiali duttili stata determinata la formula per la determinazione del valore
ottimale del parametro j da assegnare ai cilindri, eq. (39), insieme alla formula per determinare
le pressioni di forzamento pj, eq.(40), senza la necessit di risolvere il sistema (31);
nel caso dei materiali fragili stata determinata una tabella con i valori ottimali del parametro j
da assegnare ai cilindri al variare di n e del rapporto am/pi - tabella 2;
sono stati realizzati due grafici rappresentativi dello spessore complessivo del contenitore in
funzione del numero di cilindri n e del rapporto am/pi, aventi lo scopo di facilitare la scelta del
numero di cilindri da impiegare nella realizzazione del contenitore - fig.5a e 6a;
stata determinata la formula per il calcolo dei valori di interferenza j da assegnare alle coppie
di cilindri, per ottenere le pressioni di forzamento desiderate - equazione (43);
Infine, nel caso dei serbatoi realizzati in materiale duttile, stata determinata una semplice procedura
che permette tenere conto della presenza della tensione longitudinale dovuta alla spinta esercitata dalla
pressione interna sulle pareti superiore ed inferiore del contenitore che consiste nell'aumentare le
pressioni di forzamento pj di un fattore costante, tramite l'eq.(50); l'eq.(46) consente di determinare i
casi in cui necessario ricorrere alla suddetta procedura.
BIBLIOGRAFIA
[1] G. Genta, Principi e metodologie della progettazione meccanica, Vol.2, II Edizione, Levrotto &
Bella, Torino, 1992.
[2] G. Petrucci, Lezioni di Costruzione di macchine, Palermo, disponibile online:
http://www1.unipa.it/giovanni.petrucci/didattica.htm, (2015)
[3] A. A. Miraje, S. A. Patil, Minimization of material volume of three layer compound cylinder
having same materials subjected to internal pressure, International Journal of Engineering,
Science and Technology, Vol. 3, No. 8, (2011)
[4] A. A. Miraje, S. A. Patil, Optimum thickness of three-layer shrink fitted compound cylinder for
uniform stress distribution, International Journal of Advances in Engineering & Technology,
Vol. No. 3, Issue No. 2, (2012)
[5] T. Majumder, S. Sarkar, S. Ch. Mondal, D. K. Mandal, Optimum Design of Three Layer
Compound Cylinder, Journal of Mechanical and Civil Engineering, Volume 11, Issue 3, (2014)
[6] S. D. Urade, D. V. Bhope, S. D. Khamankar, Stress Analysis of Multilayer Pressure Vessel,
International Journal of Engineering and Technical Research, Volume-2, Issue-9, (2014)