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DIDASCALICA
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REICHA
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OSSIA
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TRATTATO COMPLETO
RAGIONATO
D'ARMONIA PRATICA-
If
))
If
If
If
*l
If
i;
If
1)1
If
FELICK ROSSI
lA' IGI
If
If
If
If
9.S062
If
(a)
ire 30.
If
If
If
Pn.prieta
(le<li
prdiiori.
(liritti
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Deposto
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Tulli
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norma
liei
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G.
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ijirc
LIBRARY
Brigham Young University
GIFT OF
B0L06NINI
BIBLIOTECA DIDASCALICA
D'ARMONIA PRATIGA
DI
ANTONIO REICHA
TRADUZIONE DAL FRANCESE, CON PREFAZIONE ED ANNOTAZIONI CRITICHE
DI
(A)
R CORD
G.
Tutti
Lire
mpreso
diritti delta
C.
EDITORI-STAMPATORI
MILANO
ROMA
NAPOLI
PALERMO - PARIQI
LONDRA
PREFAZIONE
<*i>>
Paragonando
musica moderna
la
secolo, vi si trova
diciottesimo
il
su combinazioni complicate ed
una scienza
piuttosto
composizioni
colle
una
astratta che
insegnamento
artificiali
tale
di
commuovere Tanima ed a
destinata a
bell' arte
di
al gusto,
toccare
il
all'imma-
ginazione, al sentimento, al genio; e sopra di esso fondavasi la maggior parte de' trattati sulla
varieta
verita
musica moderna
la
a'
Basso scorretto;
2.
Una
teorica
accidentali, cioe di
7.
vari
6.
II
ai
ma, nonostante
seguenti punti:
compiuta
istruttiva e
accompagnamenti
di
Una teorica
il
cui
quale
si
II
5.
mezzo
una
scala;
8.
La
osservare
nella
concatenazione
accordi
degli
per eccezione;
10.
che
leggi
la
di creare
possibilita
triplicare
Le
3.
progression!
suscettibile
desidere-
si
delle modulazioni;
secondo
La cagione
1.
principle
il
armoniche;
scevra di freddi
dev' essere
nelle
il
quale
la
trovano incompiute e
si
ecc.
mancano ancora
opere
le
raddoppiare,
di
Le
9.
condizioni
rendere
L'arte di
accordi;
gli
da
I'armonia
coU'orchestra.
In conseguenza,
col
io
cennati,
ma
schiarimenti
della
la
piil
generalmente
articoli
suac-
utile,
ho creduto dover
istabilire
dire,
delle
principi
viene soccorso
quelli
agli
desiderati; e
almeno ho potuto
dagli
esempi
io gli
ho
il
moltiplicati.
Attesa
1'
se
me
stesso,
s'
identiflchereb-
Mi
esempi a
sembrato
piil di
altresl
uno o due
pid
vantaggioso per
righi, ed
il
gli
allievi
non moltiplicare
98062
il
le chiavi oltre
il
bisogno.
necessita, gli
"
Pag.
Classificazione degl'intervalli
Tavola deglMntervalli
140
Pag.
141
10
Degli accordi
13
De'
17
156
19
159
19
rivolti degli
accordi
Formola
Formola
Del Basso
Osservazioni importanti intorno alia quarta giusta per
152
154
163
20
21
ri-
168
174
spetto al basso
22
al diflopra del
176
basso
28
PARTE TERZA.
33
35
188
39
196
46
201
dissonanti
si
posBono raddoppiare
Delle imitazloni
203
205
DelParmonia a
210
tre parti
54
212
56
214
Dell'armonia a
218
Bei, sette
ed otto parti
61
Imitazione dell'armonia a
cinque parti
226
62
232
67
Modo
71
Modo
di trattare gli
piii di
da
....
234
246
PARTE SBOONDA.
di
fiato
con
252
Modo
dell'or-
chestra
77
di trattare
n^SM
79
Modo
Delle Appoggiature
93
Modo
Delle Sincopl
98
261
262
di trattare
Farmonia a
tre colle
due
riunite
Dei Ritardi
102
Del Pedale
117
Delle anticipazioni
123
Maniera
di esercitarai
utilmente per
1'
cidentali
il
modo
di
133
138
124
basso e I'armonia
'.
265
fiato
....
271
273
Fuga esaminata
274
255
263
Torchefltra
253
(*)
98062
PARTE PRIMA
SUONI E DEGL'INTERVALLI.
DE'
II
il
elastic!
e sonori ad un tempo.
sottratta l'aria,
numero
inversa del
determinate,
II
v'6
pii&
elastico)
piii
il
delle vibrazioni; e
il
il
il
meno
piii
ne
al
Do
un tempo
vibrazioni fa in
fa, piil
pill
La
suono h acuto.
il
un dipresso trentadue
vibra-
seguente:
Due ottave
ed
riceve
zioni in
corpi
piu basso
al
Do
seguente;
Cosi tutti
due Do; e
si
ralmente non
!
due
Do
suoni musical!
suoni usat!
si
s!
grave e
piil
due
le
piCl
acute gene-
seguenti:
V''
^
Le note sono
per esprimere
le
state
^1
lui ci6
che sono
suoni:
il
compositore
la
si
(^i
queste
serve
creare
si
Quest! interval!!
si
si
trova,
altri, egli
si
il
Ma
chiama Intervallo.
poich^
il
medesimo
numero
Intervallo.
98062
dei
come
si
Semituoni
cui e
composto ciascun
CLASSIFICAZIONE DEGL'TNTERVALLI
(1)
r~
Cnisono
SECONDE
Minore
Haggiore
Eccedente
OSSERVAZIONE.
Non bisogna confondere due
Interval li
tengono
tuoni,
contiene
tre
di cui
semi-
poichfe
de'
Due eemiiaoni
Haggiore
io:
Eccedente
^-
Tre semftuoul
1f=
Cinque eemttuonl
Quattro semituoni
Diminnita
la
laddove
QUARTE
medesimi suoni
seconda eccedente
{Do- Re diesis)
nanza
I^Hinore
composte
Mi
Tre semituoni
TERZE
Terza minore
ciascuna
medesima quantity
la
Due semituoni
Semfltuono
Diminnita
^rr
che con-
different!
Semituoni.
di
una
ia:
Ctnque semituoni
Quatlro Bemtlooni
disso-
Beeediente
Gittsta
Sei
semitoonl
(2).
gVINTE
'
ft
sti
differentissimi,
quantunque
sul
rende
percid
differenza che
sopportabile
si
medesimi
sentire coi
Affine di evitare
gli Intervalli, si
una
Seconde,
ze, ecc,
non
le
molti-
nomi
<Hto semituoni
Sette semituoni
Minore
in
Maggiore
Eccedente
per
>^
otto semituoni
Nove semituoni
Dieci semituoni
Maggiore
Ottava
de-
6 convenuto
None come
Decime come Ter-
riguardare
Sette semituoni
SESTE
Diminnita
tasti.
di
semituoni
la
facciano
si
Ie-
*o-
due Intervalli)
st!
Sei
Eeeedente
Perfetta
SETTIME
le
quantunque
I'eflFetto
Diminnita
Minore
*o-
5o-
^-
|5r
sia lo stesso.
Nove semituoni
Dieci semituoni
ITndici semituoni
Dodici semituoni
Partendo da un'altra nota qualunque, si puo riprodurre questa medesima Tavola. Gli allievi faranno
cosa ecceilente usando di questo mezzo per rendersi pratici degl' Intervalli. (Reieha).
(2) II ragionamento che I'Autore fa per dimostrare la non identita dei due Intervalli Do-Mi bemolle e Do-Re
diesis e inconcludente. Invero ragionando in simil guisa, si dovrebbe inferire che, per esempio, gli Intervalli
Fa-Si e Mi diesis-Si, perche ambi dissonanti (V. pag. 11), sono identici: il che non e. Quale sara dunque la
ragione per cui due Intervalli di questo genere non sono identici? Se male non mi oppongo, sta nella diversa
tendenza delle loro note omologhe. E pero io dico, che, siccome il Mi bemolle neirintervallo Do-Mi bemolle, o
non iia tendenza veruna, o tende a discendere; e per contro, il Re diesis nell'lntervailt) Do-Re diesis, tonde a
salire. questi due Intervalli, quamuiique sugli strumenti stabili vengano eseguiti co' medesim.i suoni, non sono
identici. riof hanno quaiche coga di diversn nella loro natura. (Rossi).
(1)
<IR062
la
la
Vnisono
'.
-e- -o-
Terza
Seconda
Quinta
XE
-o-
-o-
XT
-e-
Qnarta
Sta
'.
Ottava
Settima
XE
--
xt
ESPMPIO
Ottava
Qumta
Sesta
XE
jCT
3JL
Settima
XT
-e-
TT
2-3 4 5-6 7
8_76-5-4-3-2
numeri
-o-
XE
-e-
Unisono
xc
pud rappresentarlo
coi
8.
seguenti
XE XT
AX
xr
Seconda
Terza
Quarta
1.
MINORI
2." I
a.**
DIMINUITI
Gl'Intervalli
diventano
MAGGIORI
MAGGIORI.
diventano
ECCEDENTI
4." Gli
ECCEDENTI.
diventano Intervalli
MINORI.
DIMINUITI.
diventano
La Quarta d^
Per indicare
la
esamineremo
I'esempio seguente:
N?2.
N?l
]\?3.
XE
XE
5oTena
^ O-
La Terza
he-
Sesta maggiore.
minore.
h minore nel N.
I;
perch^
Mi
piil
lontano da
Do, impicciolisce
Do
che
di
Do
piCl
lontano che
minimo
Do
Numero
Mi bequadro
Mi
rivolto
diesis),
bemolle; e messo
3: si osservera
massimo
piCl
che
la
IF
Settima diminuita.
vicino al
Do
che
^m
Seconda eccedente.
Mi bequadro
Mi
il
bemolle
al
(sua
Mi
disopra
{Si bemolle.
hemolle h
*o-
-&-
al disotto
perchfe
ne 6
il
Mi bequadro
piil vicino.
La
posto al disopra
stessa osservazione
la
Seconda eccedente
10
Le Seconde nel
loro rivollo piodncono
Le Terze
Terza diminuita
producoDO
Seste
producono
(i)
Terza minore
Sesta eccedente
Sesta maggiore
TH
SH
'>
Terza eccedente
^ O-
Sesta diminuita
xt
XE
Io-
ne-
Quarta giusta
Quarta eccedente
Ion
3X
eix
-e-
Quinta perfetta
XE
1f^
Sesta minore
^o-
trr
Terza ma^^iore
9^
Quinta eccedente
OUINTE
XE
ro-
Quarta diminuita
Le QUARTE
Settima diminuita
JlH
=P XT
''
1-
Settima minore
XE
Seconda eccedente
^T
Settima mag^iore
Settime
Seconda ma^iore
Quinta diminuita
XE
XE
XE
~PTT
IIX
(1) Se di tutti gl'Intervalli (tranne I'ottava) esistono nella scala naturale due specie, una piu grande, I'altra
piu piccola; se per conseguente, come vi sono le Seconde, le Terze, le Seste e le Settime grandi e piccole, cosi
grandi e piccole trovansi ancora le Quarte e le Quinte; se infine si e convenuto che gl'Intervalli grandi si
chiamino maggiori, e minOri i piccoli, perche le Quarte e le Quinte, a vece di chiamarle anch'esse maggiori e
minori, hannosi a chiamare, secondo il Reicha, I'Asioli e molti altri, perfette, naturali, giuste, eccedenti,-diminuite ? II signer Reicha risponde (pag. 12) che la Quarta giusta, la Quinta perfetta e I'Ottava si chiamano Consonanze
perche la menonia alterazione in una delle due note che le compongono, le rende dissonanti laddove
e la Sesta, che si chiamano Consonanze imperfette, possono essere maggiori o minori senza cessare
d'essere consonanti. Ed il divider le consonanze in perfette ed imperfette arreca egli alcuna utilita in teorica
od in pratica? II signor Reicha dice di si, perche senza cio non potrebbesi stabilire la regola della paginal41:
Da una consonanza perfetta od imperfetta non deesi passare sopra una consonanza perfetta per moto retto; la quale
intende a dire come si evitino le Quinte e le Ottave nascoste. Ragioniamo un momento su tutto questo.
E in primo luogo, se il signor Reicha chiama perfetta la Quinta, perche chiama giusta la Quarta che n'e
il rivolto? L'Asioli le ohiama amendue naturali, ed e percio piu conseguente; ma la Quarta Fa-5? e la Quinta
Si-Fa non sono naturali anch'esse? non sono esse prodotte spontaneamente dalla scala naturale? E perche il
Reicha che chiama giusta la Quarta, la dice poi consonanza /)er/e^^a^ come la Quinta e I'Ottava? La nomenclatura del Reicha e-dunque per lo meno incoerente. Andiamo avanti: la menoma alterazione, dice il Reicha,
rende dissonanti la Quarta giusta e la Quinta perfetta. Ma questa parola Dissonanza e una parola oziosa,
oppure ci serve essa a qualche cosa, a determinare, verbigrazia, il moto delle note dissonanti? Se e oziosa,
eliminiamola; se serve al detto uso, mi si spieghi come la Quinta diminuita o il sue rivolto nella pagina 43
trovinsi risoluti in queste quattro maniere,
perfette,
la
Terza
I^
^^
cioe:
il
IS
s:
^
o
:&
i
di Sol
^
^
u
Quinta diminuita
Le QuiNTE
Quinta eccedente
Quiiita perfetta
^O-
I O-
prodacoDo
Quarta eccedente
XE
Ol'ARTE
Quarta ^iusta
xc
9^^
Le Seste
mc
1^
producono
1EC
Terza minore
3X
XE
lax
T'^rza diminuita
XE
ta:
Settima minore
^^o-
XX
Settima mag^iore
O-
l^o-
-S^
Seconde
Sesta eccedente
33:
Terza ma^^iore
Settima diminuita
Le Settime
I<^
r^
Terza eccedente
Sesta ntaggiore
io:
prodacoDO
Terze
jrr
*o-
Sesta minore
Sesta diminuita
Quarta diminuita
Seconda maggiure
Seconda eccedente
XE
XE
^-
iTo:
<^^-
Seconda minore
^-
La Terza minore
La Terza ma^giore
*O-
La Quarta
consonant! sono:
giusta
La Quinta perfetta
La Sesta maggiore
in
1' Ottava
XE
PCE
-e-
-e-
-O-
XE
h^
La Sesta minore
-e-
va
al
Mi
98062
12
La Quarta
ch6
menoma
la
dove
una
alterazione in
Terza e
la
Quinta perfetta e
giusta, la
che
la Sestr.,
1'
Ottava
delle
si
le
compongono,
per-
(1),
le
si
essere consonanti.
d'
OSSERVAZIONE.
vole
dolce,
nanze
effetto
1'
qualita, e
il
dissonanze
un conseguente o
per
cente,
che
questa
quale
passato
lo
scoperte
le
fatte
La questione
piace-
totalmente od
privi
risoluzione,
neW Acustica
che
esiste
parlando,
fenomeni
diversi
nostri
vibrazioni
in
si
chiamano Disso-
le
consonanze
rispettive
dei
due
da parecchi
filosofi
progresso
il
provano
proporzione
nella
fra
ma
giorni
non
le
generalmente
esiste,
attribuita
a'
differenza
trovano
si
che
differenza
della
fu
rienza
ha reso
una sensazione
noi
di
soddiafa
ci
producono su
che
Intervalli
(2).
La causa
nella
cui
di
parte di queste
(1)
Consonanze gV
chiamano
Si
ci
recano
espe-
modo
soddisfa-
meno
semplice
per
esempio:
di noi le
consonanze
cosl
producono su
1'
Je
in
piil
suoni;
gli Intervalli,
dell'
impressione pia-
e in
grado
di
se,percuotendo simultaneamente
di verificare
il
.^i
Per definire
gl'
fra le
il
primo case
si
riguarda
1'
uno
in relazione
coll' altro
consonanze, perche
il
suo
effetto
non
di
(Rossi).
ed
nella piacevo-
non ammetterebbe
la
soddisfarci intera-
mente. Nel secondo caso la definizione stessa ammetterebbe come consonanti la Quinta eccedente, la Terza
diminuita ed altri cotali Intervalli,
quali duri per se medesimi, soddisfano pienamente I'orecchio nella loro
i
risoluzione.
che
il
La
determinare
il
grado
di
penso
piacevolezza di ciascun Intervallo giovi a poco piu che nulla, e che quel che ve-
ramente importa, si e il classificare da una parte gl' Intervalli naturali in cui una nota soggiace ad un andamento regolare determinate, e questi chiamarli Dissonanti; e dall'altra, quelli in cui le due note sarebbero
amendue
sarebbero
piu o
i
soli
meno
libere, e questi
tal
modo
la
consonanti e dissonanti,
Ma
gl' Intervalli
si
Seconda e
ho
la
Settima in genere
fatto io altrove.
Se invece
di
N6 I'uno ne
r altro rispondo.
Ammessa
nomenclatura
di
98(r,2
13
il
rappofto fra
le
consonanza,s*esprime con
Do
vibrazioni di
e quelle di Mi\}
che
5: 6, merit re
(f
rapporto fra
il
vibrazioni di
le
Do
e quelle di
I
che,
Rei
rapporto
75,
rr
come
si
vede,e d'assai
valli di Sesta
piii
diminuita,<??c.(i)
DEGLI ACCORDI
Gil Accordi
compongono
si
si
d'esser consonant!.
ACCORDI
di
TRE SUONI.
-&-
-o-
N?2.
--
N^S.
-e-
^o-
Accordo
^ o-
p^3-
-o-
Accordo perfetto
Accordo perfetto
N!'4.
di
-o-
Quinta dimiiiuita,
5=F
Accordo
di
Quinta
minore
maggiore
N?5.
ACCORDI
-o-
-e-
QUATTRO SUONI
Settima
N?7.
N."6
-- -o-
di
-odi 1? specie,
-e-
*o-
Settima
o-
-o-
-o
-e-
Settima
o 7? do III in ante.
]V?8.
-o-
di 2?specie.
eccedente
di
3? specie.
-o-
Settima
te4odi 4? specie.
deil'accordodi 5? dim.
e della7.min.
dell'accordo perfetto
(1)
i
dotti
da
essi.
L'ACUSTICA
La composizione
qnantita innumerevole
e per la
pratica
di
si
musica
cio
spinge infinitamente
piti
lungi dell'
CODICE
i>er
la
prima mette
in
opera una
mezzi, che la seconda non spiega punto, no puo spiegare. Onde segue che
di
ACUSTICA:
osser
lACUSTICA
piuttosto
una parte
a parte,
il
di piii secoli.
le
regole
si
trattati
trascura
piti
di
matematica della
14
NV9.
ACCORDI
-^-
di
NONA
N?iO.
-&-
-^
Accordo
Nona
di
Settinia doiuinante e
una tera^
Accordo
di
Sesta
CD
Accordo
eccedente
5^
-e-
(2)
-&JOL
XT
Quarta e Sesta
di
di
N?43.
33:
Nona minore.
Settima domlnante e
ina|^.
^;?^o-
jCSZ
di
di
N?i2.
]\?.
^rr
Accordo
nia^giore.
->-
-o-
-e-
>-(V
-O-
-O-
eccedenti
Accordo
di
Quinta
OSSERVAZIONE.
Molti di questi accordi, presi isolatamente
coll'arte di coUocarli, si pu6,
non solamente
effetti eccellenti.
far
ma
ma
otte-
accordi, conviene esaminarli nella loro concatenazione con gli accordi perfetti, e conoscere le condizioni indispensabili, senza di cui
non
si
esito.
Siccome appare dalla Tavola precedente, nel nostro sistema musicale non
accordi;
ma
e. da.
note
di
passaggio, da appoggiature
piii
meno
vi
alterati
da note che
si
la
mente ed a ritardare
di
il
progress
degli allievi.
d^
si
nome
il
(1)
meri
Fra questi
1, 2,
tema
di sbagliare,
4,
tredici accordi i primi due soli sono consonanti; gli altri sono piu o meno dissonanti. I Nu9 e 10 sono accordi fondamentali, tre dei quali alterati in parte, forniscono i quattro
11, 12 e 13, che noi chiameremo percio accordi alierati. V. la nota alia paginaseguente. (Reieha).
3, 5, 6, 7, 8,
accordi Numeri
(2) Nell'arte didascalica il metodo seguito dal nostro autore lia talvolta, fra gli altri inconvenienti, anche questo,
che neU'enumerazione delle parti che si mettono in disamina, facilmente s'incorre in omissioni. Inlatti chi ci
assicura che, senza i tredici accordi qui enumerati, non ve ne siano altri praticabili? E non veggiamo tuttodi in
tutte le guise rivoltati i Numeri 11, 12 e 13? E chi osera dire impraticabili i due che qui io contrassegno?
^^~~^
lt
g=?
31:
II primo dei quali sarebbe una settima di quinta specie comppsto dell' accordo di quinta
eccedente con
Settima maggiore; I'altro, una terza specie di accordo di Nona, composto di essa Settima di quinta specie con
la Nona maggiore. E quest'altro ?
i
3E
g=
^
^
(Rossi).
98062
15
Per trovare
medesimi accordi
bassa h sempre
Nota fondamentale
la
modo che
in
degli accordi
rivoltati,
una progressione
faceiano
basta ordinare
Note
le
di
di
qaesti
Nota pid
la
fondamentale.
la
ESEMPIO
XE
-(v
-o-
-O-
--oAccordo perfetto
-o-
-o-
-O-
Settinia dominante
Settima dominante
!n posizione naturale
'
(1)
in posizione naturale.
'.
indicheremo) permette:
che da I'aceordo N.
ed
12.
il
La natura,
13.*.
il
!.
4,
4, I'll.",
il
il
11.
A prima
tuttavia
come
si
gli
Esso
si
si
Basso fondamentale.
accordo N.
dell'
In questo
principio mancherebbe
il
unita.
Ma
non
si
il
dell'
1'
di
cif)
accordo seguente,
bequadro - Re -
Fa - La
opporra che
gli
bemolle),
Do
11,
maggiore,
la
12.
1'
il
i\
di cui
Che
tutt'altra
ora, se
il
Basso fon-
Basso fonda-
il
Ritorniamo
all'
accordo
1.
Che
Do;
quest' accordo
il
suo
Sol e
il
il
Basso fondamentale
di quest'
accordo^ non lo
si
dell' alterazione.
il
Sol,
Parimente
bisogna sopprimere
si
La bemolle (perciocche
di
Nona
si
vi
sarebbe
di
Settima diminuita
di
non
ma
esiste, e fa
camminera sempre
il
1'
due accordi
e procedere
un accordo disso-
fa;
impercioc-
di
2."
perche, se
accordi dissonanti
Basso fondamentale
il
accordo N.
trovare
il
si
Si
il
13.
si
secondo case,
d'
dell'
(Si
11
di piu vero.
Basso fondamentale
fa sentire
il
accordo N.
ed
all'
di
il
4."
percio
12.
inferiore (Sol-Do).
Cosi tutti
N.'ll.
al
Basso fondamentale
una Quinta
di Do,
al
vista,
far sentire)
il
la
Di abbassare parimente d'un semituono la Quinta perfetta nell' accordo di Settima dominante, met-
3.
fetta nell'accordo di
che
t.
puo
sono
la
vi
,'
di
natura esige
la
quel che
si
(e
Questa sentenza del Reicha e troppo assoluta. V. ne' Partimenti ossia Bassi numerati
(Milano, presso Ricordi), la seconda annotazione della pag.
98062
55,
del
M. Fenaroli
58. {RossiJ.
16
Nella
classificazione
ci6
espressi:
precedente
h soppressa
Ma
non
decimo,
quale
al
nota
la
principale di
non che
cosi
per conseguente
chiaro
fondamentale h sottoposta.
principale
Sol
il
si
sopprime
Sol
il
Sol,
il
accordo
1'
al
gli
N. 13,
due
altri
trova
si
tutti
nell'
accordi
altri
quali
ai
la
undecimo
la
ivi
Nota
Nota
Per convincersi
rivoltato.
che
trasporta
si
Re
il
al
basso,
abbassandolo
di
un semituono.
^s^
^g^
-o-
-o-
-o-
-15.
k^
-o-
-^^
-o-
di 9.*
Lo
Lo stesso accordo
minore.
stesso col
duodecimo accordo
Re
alterazione
il
abbassato di
Re,
5? Accordo
ESEMPIO
un semituono,
accordo
di
trasporta
si
-o-
-o-
i2 Accordo
1*
-o-
-o-^
XT
Settima dominante
Lo
Quest'
il
altri
Ciascuno
Sol
loro
la
Re al
Nota
-o
^I
Lo stesso
Re^
col
al basso
(1).
sistema musicale
perciocche
%XT
ba>8so
La
-O-
-o-
stesso accordo
col
d'
dall'
Basso.
al
si
!^ ^
Ih,-
o-
Lo stesso colla
al basso
8enza il Sol
II
HXT
rcr
Accordo
Accordo
!>-
(ii
essi
la
potrebbe parimenti riguardare la Settima di 3." specie Sol - Si bemolle - Re bemolle - Fa come
I'origine dell' accordo di quarta e sesta eccedenti Re bemolle - Fa - Sol - Si bequadro, mettendo il primo
di questi due accordi nei suo secondo rivolto, ed innalzando d'un semituono il Si bemolle.
Sia che quest'accordo si riguardi come un'altorazione della Settima dominante^ o della Settima di terza
(1)
Si
modo
suo Basso fondamentale e sempre il Sol, ed e cio che piu importa di sapere relativaraente alia concatenarione degli accordi. Del resto, le dispute che sono state fatte intorno all'origine di alcuni
accordi, non hanno mai recato utilita all'arte: che monta infatti Tassegnare a questo od a quello Torigine di un
accordo, purche si aappia bene usarlo? Egli e di cio, come delle discussioni intorno all'etimologia dei vocaboli;
Poeti e gli Oratori, tosto che il vero significato e Tuso di tali vocaboli e conosciuto, cessano di prondervi parte.
specie, in ogni
il
Circa
le
condizioni die ciascun accordo esige ner esser posto a suo luogo,
classificazione. (Reicho).
le
indicheremo piu
tardi,
i7
ESEMPIO
i.
xc
XE
XE
TT
XE
3X
XE XE
Perfetto minore
Perfetto mag^iore
4.
5.
XT
5.
XE
ir
XE
XL
XT
Settima dominante
Quinta eccedente
Diniinuitu
n:
ussia di 1? specie
6.
4
7.
_Q-
XE XE
XE
Settima
Settiina di 2 7 specie
dO.
Settima
di 3? specie
t O-
-e-
43.
XE
p-e-
IX
XE
-O-
tOdi
XE
XE
EE
Nona maggiore
specie
n.
di Sesta eccedente
Nona minore
di i
^
9.
IE
**
^
i >
XE
a.
I..
XE XE
XE
XE
8.
XE
XE
4 EE
rE
-o-
"^
di (iuinta
eccedente
con Settima
Un
accordo
e rivoltato
jS*?/,
rivolti
sta ragione
I'accordo
non e la piu'bassu.
-OI
JJ
di
Sol nel
(1>: cosi,
XE
II
2? rivoito
suo 1? rivoito
-^-
^
Accordo
la
la natura di
i.
-e-
--
-o-
-o-
di
la
5? rivoito.
e al
si
chiama Basso
nona
si
il
-o-
XE
Lo
rivoito
ottiene
il
due
rivolti, e di tre
al
Nota fondamen.
di
-0-
-o-
3?
rivoito
In eomposizione
prtma
2?
il
-o-
(1)
-o-
xr
altri
-o-
XT
settima
dominante
Quando
-o-
-:
Accordo
4.
5.
2.
-&-
di
Quinta
di settiifia. Gli
rivolti. (2)
di
Soprano^u.
Basso. (Reieba),
si
fondamentale e,iD certi cast, anche la sua terza, nel quarto rivoito ( T. il citato Fenaroli^, al
alterati poi si rivoltano egualmente in tutte le maniere, purche anche in essi si osservi la dovuta di>>po8izione neile note su.
98062
18
Ecco una terza Tayola della classlficazione di
tutf i gli
di ciascuno di essi.
TAVOLA
DEGLI ACCORDI COI LORO RIVOLTI USATI,
2.
i.
-G-
--
-o-
^^
-o-
i^
-xy-
xy
Accordo perfetto
2.rlToIto
1? rivolto
5.
IJ^
4.
*o-
Accordo dlminuito
tT5^
-o-
l^^a-
Accordo
2? rivolto
1? rivolto
2? rivolto
rivolto
io-
"O"
5xy
Accordo perfetto
di
5"ecce-
2? rivolto
iPrivolto
senza rivolto
6.
5.
-o-
-o-
-o-
33: -o-
xr
Accordo
di
Settima
2? rivolto
IV rivolto
*3
Settima
S.^rivolto
dominante,o88ia di 1?
-o^
-o-
di
9-
9^^-
3X -O^
T3"
1? rivolto
2?rivolto
3.**
rivolto
2? specie
7.
*o-
5o- i.^
3? specie
di
5i:
t<3
2? rivolto
1? rivolto
9.
Settima di
4f specie
3?rivolto
-o-
-^
---o-
-o-
xs
XT
1? rivolto
2Privolto
Ul'
aPrlvolto
--
ur
X5
xs:
I
di
nona ma^g.
1."
rivolto
31:
txy
ZEE
33:
3? rivolto
2? rivolto
.
fcCE
di
Sesta eccedente
^
^
EC
di
nona minore
1? rivolto
2? rivolto
i%
1^xr
1? rivolto(poco usato)
!l
iz.
I
33:
AccordodiQuinta
eccedente con Settima
TT
33:
di
Quarta e
Sesta eccedenti
P^
98062
3? rivolto
rivolto
i^ei rivolti
?. a.tal
Accordo
Accordo
Accordo
(l)
^ -^ h
<0.
-o--
Accordo
^m
io-
y^
Settima
^^ p^
8.
'
k>
^***^**
4? rivolto
19
OSSERVAZIONI
SULLE SEMICADENZf: E SULLE CAJ)ENZE PERFETTE
Un
(1)
si
si
il
le
ma
gli
daL
di hattu.
accordi antecedenti
ESEMPI
FORMOLE DELLE SEMICADENZE
DO MAGGIORE
IN
INZ^ MINORE
Le cadenze
mLA
1^
MINORE
N?4
S s
8i
?^ fe
(2) Id
Mi
la
^T
:a
"
3X
<549
s g
-o-
H s
n:
J
-o-
i
99
3X
95^
i 9-
3a:
zr
1V?7
?if!'6
3^
5^
S
^^
2^
9-
s
^
XE
zx
--
i o:
43-
3X
->
-4^
-e-
4bbiarao creduto
degli accordi
-o-
^ rr
(1)
{iNP5
II
no MAGGIORE
di
-e-
Mediante e Sol
la
1.^ il
98062
servir.
<
3Ped it 5? grado si
DomiDante. L^accordo della Tonica
an taooo qualunque, il
il
in /)o,il
Do e la Tonica,
Sol-Si-Re. (Reieba).
20
Le
so di
ima
ei fa
allora
frase fa presentire
una Cadenza
Le cadenze
il
il
sen.
di evitarla,
rotta.
con
rotte, che
altri
nomi
si
evitate e
Cadenze interrotte,so.
no moltou8ate,e sono quasi sempre d'uneffetto 8icuro,ove sieno.usate acconciamente. Esse man.
tengono I'attcnzione, e danno energia alle frasi che seguono.
Per rompere una cadenza perfetta, basterebbe rivoltarne I'ultlmo accordo,romperla in molti
altri
ma
si
puo ancora
modi. Noi abbiamo radunati quelli piu in uso nella tavola seguente.
2.
IN
DO
HA66I0RE
XL
3X
W
P
IN
LA MINORE
XE
-o-
5 *
ff
-e-
Aft:
-e-
-O-
-e-
Sr
XE
o-
1
=8=
^-
-o-&-
to
-o-
Ift
--
^^i^
-e-
to
-o-
xr
-o-
xr
-e-
i2.
\>
Q.
-O-o-
to
to
--
1^
-e-
9-
-o-
-t>-
-9
=^CE
is
^ M
II
XE
-O-
'
-e-
XE
XE
-O-
-o-
-o-
to:
-
SC
9-
XE
i3.
12.
fi
-UL
A.
9.
-i>-
Og=g
9-
6.
(1)
4B:
XE
XE
5.
-O-
-O-
--
3.
^8l
--o-
--
j8l
-o-o-
IiX
to
-o-
rO-
:^
1=^
to
o-
4^
-oK'
una cadenza
e rotta: 1
(1)
Da
si
quando
si
rivolta
uno o
tutti e
due
98062
gli ul.
21
Poich^ non
si
(1).
che ogni
egli 6 chiaro
Quanto
accordi
agli
usati
in
DEL BASSO.
Ho
Basso;
g'lk fatto
cosi nel N.
degli
esempi seguenti
la
le
parte che
si
piii
trova sulla
deH'armonia,
rigata
si
chiama
superiore, fa
il
gravi deH'armonia.
ESEMPI
GANTO
S?
wi^m
m
i.
m
11
D3
15
N? 2.
EEZ
^3
cialmente se non
rivolti degli
sa collocare acconciamente la
si
il
Basso ed
Non
rivoltano
si
l."
2.
3. I
4." II
di
penultimo accordo
d'
una cadenza
un
pezzo.
perfetta.
(2).
2.**
Sovente dopo
3."
4."
le
frasi.
cadenze.
al fine delle
cadenze
rotte.
(1) Bisogna farsi un'idea chiara circa la natura delle cadenze: Tuna 6 un riposo totals, e I'altra un riposo
debole che esige una continuazione. La cadenza perfetta puo paragonarsi, in un discorso, ad un periodo compiuto, e la semicadenza alle frasi incompiute del periodo. Le formole che terminano una cadenza, o che Tinterrompono si pongono sovente nel corso delle frasi, ma talmente che passino quasi inosservate, e non interrompano la regolarita nella concatenazione degli accordi. (Reicfia).
(2) Questa regola non ha che le eccezioni seguenti:
,
2?
1?
ffi
ZXXl
ff
3l
5?
ffi
i1^
In qvesti tre esempi, la eadenxa viene interrotta dl gia snl pennltimo accordo.
98062
*
(BeteAa)
22
una
delle parti
che
gli
producono un cattivo
superior!,
(1).
quest' intervallo
ove non
effetto,
s'
esiste
tra
il
Basso e
in-
segna a trattarh convenevolmente. Sapendo ben adoperare questa Quarta, ed osservando nello stesso
tempo
ci6
meno senza
rivolti
degh accordi,
si
errori.
Questa Quarta
-I?
j2_
s:
5?
2?
i ^^
-V
'
eJ
Accordo perfetto
maggiore
29 rivolto.
il
"2?
Accordo di Sett i ma
dominante
Accordo
fa
Settima
di
Accordo
di 2? specie
di 4?
1"
di
Settima
specie
2? rivolto.
2? rivolto.
2? rivolto
Basso
9^
"C
Accordo perfetto
mill ore
2? rivolto.
5?
-G~
i^
9^~
-e-
4?
--
-i2-
intervallo
Quarta giusta.
Per rendere
remo
gli
piil
esempi seguenti,
ESEinPIO
regola da seguirsi
la
inielligibile
uso di questa
quali, per
BnoDo
nell'
fatto
Quarta
(2)
spieghe-
Baono
Oppure
XE
-<^
-o-
->-
XE
--
mune
(SolJ, la
valli pill
due
intervalli di
la
cui
la
qual nota
comune
lega
due
inter-
razione della Quarta giusta per mezzo del Basso, appunto perch^
la
nota
comune
si
trova
nel basso.
(1) Molti scrittori riguardano la Quarta giusta come dissonanza, quando si trova fra il Basso ed una parte
acuta, per la ragione che essa allora ha bisogno di preparazione. Se questa ragione fosse sufficiente, ne seguirebbe che la Seconda maggiore, la Seconda eccedente, la Quarta, ecc, la Quinta diminuita, la Sesta, ecc,
la Settima diminuita, e la Settima minore sarebbero intervalli consonanti, perche possono darsi senza preparazione e ne risulterebbe questa strana conseguenza che la Quarta eccedente sarebbe una consonanza, mentre
la Quarta giusta sarebbe una dissonanza, Del resto, poco imporla che la Quarta giusta sia riguardata come
98062
23
N?2
,
ESFJHPIO
-o-
BnoDo
-^jCC
-3-
Oppure
"*.
Bnono
..''
di
-O33:
due intervalli hanno una nota comune (7?^^ nella parte superiore.
Noi chiameremo questo caso: Preparazione della Quarta per mezzo di una parte acuta, perche in quella parte
appunto
si
(i)
?i?3.
]\?4.
Cattivo
ESEMPI
Basso per
il
33:
--
-o-
Cattivo
XE
-o33:
-o-
la
qual cosa
Buono
N. 6. BuoDo
Cattivo
'*..
-o-
ESE9IPI
II
/'*
XE
--
3r
3!r
-o-
h"iTT
Quarta giusta con una nota coquest' ultimo caso, far salire o discendete il Basso
mune
ed in
Una
le
formole:
SEMICADENZE
buono
[<,_^
g
-^ buono
rJ
buono
;=:
f"^^^
K_^
CADENZA PERFETTA
j-j
buono
XL
XI.
-o-
SX.
-o-
^3
-rr
ii^
If-
TJ
bnono
2Z
Re -Sol non
-o-
.^bu.aofwf'
e preparata da
la quale
imperfezione e notevole in quanto che essa fa maggiormente desiderare la cadenza e la rende piu
decisiva; per questa ragione si tollera*
(1) II basso
pno ginngere
alia
ESEMPIO
^
ir
intet'vallo,
2.
^\'
98062
4.
*
TT
II
f
9
rj
"
24
Poiche la Quarta giusta (fra il Basso ed una parte acuta) non si trova che nel secondo rivolto degli accordi N? 1-2-5-6 e $ della classificazione, noi daremo qui, per maggior chiarezza,g'lieseinpi segTienti di questo rivolto, con la preparazione necessaria.
-CL.
-0_
33:
-^
-o-
VJ^
jGL
fi
"O"
Accordo perfetto
mag^iore.
-o-
-X3
si
minore.
-o-
-o-
-o-
-h*
"CT
cr
Accordo
Accordo di settfma
dominante.
~o
A.ccordo perfetto
s
^
-o-
is
-o^
XE
It^
:S:
ffi
Accordo
di 7.
di 2? specif.
di 7"
di 4? specie
^^^%
'
Catlivo
|Q
^8
-fl
_a-i
(1)
(1) Id quest' Hrticolo I'Antore e Bovercbiamente rigoroso. Per qoaoto io abbiu sperimentato la successiooe di qaesti dne accor-
di)
lo
posizione ristretta
^^
oppure
in
posizione lata e
e
picua
:nt
9F=S^
coDdiziODO pero cbe essi siaDo posti udo sqUh Quarta, e I'altro sulla Secooda del Too-
no. Se fossero posti sulla Tonica e Bulla fiesta, oppure dlstrtbniti Id posizione lata e non plena, non fanno piu lo stesBO effet-
di
meno
reisrola
placevole. Nello stile odierno tnttavia ancbe simili difetti spariscono; e diro anzi cbe talvolta
gnato
le
-f
contro
la
non priva
il
i-J-^U
^^
successione se^ente
di grazia.
il
pag. 49.
tra cb'egli
ammette
jj
1^8
i
I
t^^g
|
98062
W* I
u
Si vede che nel
primo
non v'ha ne
il
Sol, ne
il
Be
il
ESEMPIO
buoDo
-O-
zn
fre-
e^
Fa
sale,
mentre
si
raddoppia
I'altro discende di
-o-
a quatti'o parti
a tre parti
buono
-o-o-
il
Fa
la
prepara-
zione di questa Quarta, bisogna ancora osservare di evitare errori nel risolverla. Cio accadrebbe,
se le parti fra le quali
ha luogo (specialmente
il
seguente:
1?
damento
delle parti
lo stesso, o se la
ESE9IPI0
nel quale
il
Basso fondamentale e
il
m
w
m
-Q-
JQ--
-^
-o-
-o-
-^
-o-
-o-
XI.
XI.
-&-
_Q_
-O-
-O-o-
s
r
3
n
oo
xi_
-O-
-o-
XJl
--
31
-e-
icr
-o-
-&-
-o-
X3l
-o-
-o-
-o-
-Q-
XL
-o-
Xi_
--
-o-
1
331
XL
--
-o-
oo
XL
1
-O-
-O-
-o-
-o"cr
XL
-e-
--
d4
13
42
;ii
XE
-O-
Tcr
XL
--
XL
-o-
JBl
--
XT
iO
-o-
5s
-o-
zo:
er
TT
XL
XL
--
-o-
eecondo accordo de* quattro ultimi esempi e la nona Inag-giore e la nona minore
Sol-Si'Re~Fa~La
S^intende che intutti questi esempi la Quarta nel primo accordo debVessere prep^rata secondo
le
regole predette, ed
il
981D62
26
2? Se
il
Non potendo
Cosi
il
Basso fara:
:2
\'
W'
'
1,
t^
*^
14
15
I7i^
r^
L
'
loro, e nel
r^
Il>
1
g"^
K*
1
un accordo qualunque,purche
secondo accordo
-o-
-O-
-o-
T5
--
;4.
;3.
1^
w^
\TS
ttm
-o-
eo:
--
-o-
il
12.
1
1
1
\tr\
\\y
i*
con una delle altre parti. Eccovi un gran numero di buoni esempi,
-O-
V W
"^
j6
in
si
6.
;5.
-o-
\f\T^
tn:
17.
-^
-e^
\XT
\TS
\X5
yrr
-^
-o-
-o-
\T5
-o-
-o-
w 3^
53:
XE
-o-
/^
^
9.
dO.
14.
1
t
\f\
Vr/
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TT
VJ
--
4\*
O
J/ rx
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15.
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13
P -^
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-o-
-O-
*-~^
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Js
J
I
*>
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:18.
:17.
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*~\
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15.
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il.
115
XE
--
*j
TT
v>
c\
:19.
XT
--
-O-
TT
-O-
TSL
%.
XH
^o
VJ
:25.
i vs
9^
#^
-o-
-o"PXT
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:24.
^
-^^-
-o-
iTT
-O-
:26.
i25.
XE
-o-
^
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27
Quando
la
Nota
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Basso
del
accade spesso),
clie
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comune
due accord!
ai
a due
appartenenti
Note fonda-
il
seguente
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2.
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6.
quando
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2.
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errori.
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Allievi
JQl
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Quarta, e
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6.
lo
5.
*.
si
risoluzione
omesso
e
di parlare della
di
essi si
renderanno
trattare
come dissonanza
la
di
questa
il
segreto
d'
gli
un Basso senza
contrappunto doppio, e
si
convince-
preparazione
:\^
28
I.
II
Note
mezzo
di rendersi
principali, o fondamentali.
t!i
d' accordi,
(1).
consiste nell'
esame
la
delle loro
successione
2.
-^
K
o
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5.
5.
4.
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6.
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non essendo
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31
-O-
-o-
-O-
rivoltati,
hanno
8.
7.
le loro
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XE
9.
xr
-O-
-o-
Note fondamentali
nel
Le
Basso.
La conseguenza
loro
al
Dal secondo
al terzo
Dal terzo
al
quarto
Dal quarto
al
quinto
Dal quinto
al sesto
Dal sesto
al
Dal settimo
air ottavo
Dall' ottavo.
al
di
una Quinta
secondo
inferiore.
una
una
una
una
una
una
settimo
nono
Quarta
inferiore.
Quarta superiore.
Terza
inferiore.
Terza
inferiore.
Terza
inferiore.
Quarta superiore.
si
le
Oppure
(1)
(cid
che torna
suoni e
non
L**
2."
3."
una Quarta
al sentimento.
sica
una Quinta
inferiore.
lo stesso)
ne
3.**
si
superiore.
riluce della
le sillabe e le
medesima evidenza.
(Reieha).
980f}2
ma
in riguardo alia
mu-
'
29
prima maniera di cercare la Nota fondamentale, e procederemo perTerza,Quar.
ta e Quinta inferiori. Quando gli accbrdi sono rivoltati le Note fondamentali non sono poste al Basso. Questi livolti cambiano I'aspetto di im accordo, senza cambiarne la natura: e dunque evidenteche
randamento delle Note fondamentali rimane sempre il medesimo.
Noi soguiremo
la
ESExlIPI
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il
il
BASSO
fondamentale
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G-
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di
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Accordo
Basso fondamentale e
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non rivoltafo.
Accordo di Do
non rivolfafo.
Basso,
2.
il
si
none ad an accordo
cbiamera
^^=5
A
3^
r,
3X
ACCORDO DI SOL,
98062
J*
II
ecc. (Reieba).
numero degli
-O~cr-
zee:
zee:
f
DO
30
In una Scala determinata due accordi possono ancora procedere per seconda,
ma
ma-
soltanto nella
nicra seguente:
5"
Dal quinto
Questi tre casi, che bisogna riguardare piuttosto come eccezioni, hanno luogo, per questa ragione,
assai piu raramente che la successione diTerza, Quarta o Quinta inferiore.
DO
IN
-^
3X
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XE
2?
dal 1? ^rudo al
'dal 5? a
-odal 5Val
stesso esempio
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MINORE
dal
...
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dal 49 al 69
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33:
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dal 59 al 49
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33:
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dal 6? al 69
dal 69 al 59
hanno
Itiogo
98062
h
^
3i
La
successione d'accordi, le eui Note fondamentali procedono per Terza superiore,o S^sta in-
pare
feriore,
noji si
ta inferiore, in
ESE WPIO
<
Non
concateni naturalmente.
modo che
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ha luogo
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3X
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3X
idem.
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2:
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k XT
^>
andamento diatonico
di ciascuna parte
all'
orec-
rivolto.
Ne' Tuoni minori s'usano gli accordi del quarto e del quinto grado colla 3"ora minore^oramaggiore. Cio nasce dalla necessita, in cui sovente si e, di alzare di
un semituono
la Sesta e la
Settima
Modo minore.
nota del
ESEinPI
i.
X3:
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MINORE
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ed il secondo min.
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stesso
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ESEMPI
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Posiziooe meno ristretta
Posizione ristretta
'
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-O-
-O-
311
31
Posizi(>ne lata
Poeiziooe latissima
primo accordo e
la posizione del
affatto arbitraria,ma
non
quella del secondo, la quale debb' essere analoga a que 11a del primo. Cio da luogo alia regola seguente: /
deW accordo
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Posizione ristretta
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ristretta
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Posizione lata
La
Posizione latlsslma
medesima
loro
di Sesuoni, non impedisce di fare,di quando in quando,un salto di Terza, di Quarta, di Quinta
sta in questa o quella parte, specialmente quando Tarmonia non progredisce che per accordi perfetti.
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34
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I 2:
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zz:
-o^
^
9-
Primo cambiainento
Cadenza perfetta
22
3 3
XT
-G-
Quarto cambiamento
di posizione ripetendo la
medesima frase.
Questi sei numeri formano un pezzo non interrotto, e possono esser eseguiti di seguito.
La stessa frase finisce spesso in una posizione d' accordi diversa di quella per cui e incominciata,
come
si
puo vedere nel N?i degli esempi precedenti. Cio dipende interamente
dall anda-
35
III.
il
medesimo suono,
XE
XE
ESEMPIO
2?
311
^^
S
jt
'
Medianfe questi tre moti, una parte puo fare successioni di note variate all'infinito.
Questi tre moti si trovano talvolta riunit^iin una sola battuta:
ESEmPIO
Paragonando
il
moto
di
J
1^
Moto parallel o:
La
delle parti
Moto obliquo
una
5?
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I
rimane
r ^^r
nel quale
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delle parti
Moto
t
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rimane
^-
J J J J
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Moto contrario;
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nel quale
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331
retto:
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7i)J
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ESEMPIO
2?
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ognuna
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nel quale
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98062
36
Non
delle
v'e osservazione
difficolta
come
feste
ma
nascoste.
Ma
una quantita
di
Ottave
il
moto
retto presenta
seguito
e poiciie.si ^ costretti
tanto mani-
a tollerare
a spiegarsi senza una previa nozione sulle Note accidentali e sugli aecordi arpeggiati, abbiamo creduto necessario di dedicare particolarmente
a- questa
nella pratica
di casi difficili
di quest'opera.
W
1.,
(1)
5
Lo
2."
3.
Lo stesso
BtesBo
il
4.
non sono
5.'*
Lo
Ottave nascoste
fc
5.
3
Quinte nascoste
II
:5,
2.
i.
di
tollerati
purche
la
che fra
il
stesso
saiga
il
primo
KSEnPIO
Xi.
DISCENDENDO
XJl
-o-
-O-
-o-
-o-
-^
Tuttavia questi medesimi casi direngono piu duri e spiacevoli nel salire, e bisogna,per quanto si puo,
fra le
ESEIHPIO
-O-O-
3X
XE
SALENDO
-O--
lE
-^-
--
IE
--
proibito
il
ESEIHPIO
Due Quinte
,^
-Cattivo
(1) Qaeste Qniote ed Ottave naflcoste dlverrebbero manifeste, se la parte inferiore di questi esempi progredisse priTdi cnngiuDti, invece di progredire per gradi disgiunti.
^
^
Quinte nascoste
ESEMPI
^
'
i
r
'
s
if
Quinte manifeste
j
98062
fr
^^^^^ nascoste
m
if
j
ri
t/r
Ottave manifeste
(Eeieba)
37
1."
Settima, quando
salto di
appartenere
2 Due
S.**
parte pud fare un salto di Terza, Quarta, Quinta, Sesta, Ottava: pud, anzi, fare un
la
medesimo accordo.
al
Tre
possono
contemporaneamente un
moto
salto per
retto o per
moto contrario.
quattro parti
poraneamente un
il
le parti
questa regola
nel
^ mJ-
-o-
52:
TCE
-o"cr
-o-
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^ ^
a tre parti
&
^
-&-
2z:
XT
h
5?
zr
-o-
rr
3X
a qaattro parti
maniera
tal
di
scrivere
siffatto
procedimento. Questi
le
effetti
moto
al
appartengono piut-
combinazioni
relativa-
delle parti.
.o
A. Se due parti fanno
il
moto
a tre
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B. Se
conviene che
voci;
mente
di rado:
stesso grado,
le
altre
due
si
moto.
retto
contrario.
C.
Se
le tre parti si
contrario e
A''^.
Le
le altre
tre
una progressione
parti
non
si
si
retto.
di seste.
E8E9IPI0
i#
i
08062
-^
retto,
fuorche in
38
a quattro
B,o
parti.
si
muovono contemporaneamente,
tutti
-Cambiando accordo, bisogna necessariamente che le parti facciano un moto qualuque I'una
contro I'altra: egli e in questo caso che tre moti possono aver luogo nel medesimo tempo.
parte
g'J p arte
h-
3? parte
g""^-
1?
rj--
ESEinPIO
R^
4 par t e 77:
.
"-^1^
La prima
moto retto colla terza; queste due parti fanno moto contrario colla quarta,
e queste tre parti fanno moto obliquo colla seconda.
Accade che una nota, posta fra due diversi accord i, so venti volte viene alzata od abbassafa d'un
semituono nel secondo accordo. i, d' uopo che questa alterazione si faccia nella medesima parte,
senza di che si farebbe una falsa relazione, di cui parleremo parimente nella seconda parte.
parte fa
i
E
non
-Q_
335
->-
TJ
bnoDo
in quest' altra
esercizio
all'
farsi sulle
^S
i
Oppure
da
-o-
iiir
booDO
maniera erronea;
ja.
3X
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-o-
Z^
TT
cattivo
Se la nota da alterarsi
si trova
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XE
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bnODo
II
--
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XT
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fi:
tts
*
buono
39
IV.
sono
accordi
meno
pill
bene spesso
il
nostra classificazione,
della
dissonanti,
numero
come abbiarao
tl
gia notato.
gli
uni e
ofifeso: tuttavia,
gli altri
soli
si
piil dolci,
sarebbe ideato.
ci
musica,
di
dissonanti: epper6
gli altri
tutti e
accordi
gli
9-G-
I
1.''
Esso
si
3." Si risolve
Accordo dimfnuito
di
Basso fondamentale
suU'accordo
2 Non ha bisogno
cui
gg
perfetto
di
fa
una Quinta
Do maggiore,
inferiore.
L' accordo
(1).
di
settima dominante,
Do
Mi
Sol
si
risolve
Si hemolle.
Nelle cadenze pud risolversi sul secondo rivolto della Tonica, e nel precedente esempio sopra
-
Fa -La
4.*"
5.
Uno
L' accordo
Fa
Do
bemolle.
una progressione
di
il
si
si
(2).
de' suoi
diminuito
impieghi
di
sovra esposto,
modulare
(3)
per esempio,
alia
serve
Quarta inferiore
a
d'
un tuono minore.
rivolto;
rare
volte
nel
suo
secondo rivolto.
Eccovi un esempio nel quale questo accordo viene impiegato conforme I'indicazione
fatta.
(1) Rispetto aH'accordo diminuito, I'Autore usa un'espressione paradossale. Infatti: come mai concepire il
collegamento di due qualita opposte in un medesimo accordo, quali sono che esso sia ad un tempo dissonante
e dolcissimo? Tuttavia, se si osserva la definizione data da lui nella pag. 1, cioe che la dissonanza e quella il
cui effetto esige un conseguente, una risoluzione, si vedra come questi due epiteti possano in qualche modo
collegarsi insieme; perche di fatto, puo essere benissimo che un accordo esiga risoluzione, quantunque, per
sua natura, dolce: tale, per esempio, e ancora I'accordo di settima dominante. (Rossi).
(2) In una progressione il basso fondamentale precede per terza, quarta o quinta inferior!, oppure alterna
regolarmente con due. di questi tre casi. (Reieha).
(3) V. nella pagina 56 la definizione di questa parola. (Reieha).
98062
40
impiego
L'
dell'
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IN
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FA
Formola
MINORE
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S^
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XE
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-o-
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JOr
32
XE
XE
Bisogna guardarsi bene dal confondere questo accordo con quello di settima dominante privo della Nota fondamentale
I'accordo perfetto di
Mi
wi *
9^9-
WI
perciocche questo
si risolve
sul-
Xak
CD
In qett'aeeordo, qvantanqiie diBSonaote, grlova preparare la QTiarta(Rt*-&OL), a cagrione della sua analogia cogll
98062
4i
SETTIMA POMINANTE
--
(i)
^ i. Quest'accordo occupa il posto piu importante nella musica: dopo Taccordo diminuito,eil
piudolcedegliaccordi dissonant i; e determina il tuono al quale appartiene, in maniera da non la.
sciare alcun dubbio. Non esige preparazione.
2.
La
si fa
modo seguente:
nel
P=
(il
La Quinta
La Nota
in
XE
(il
La Settima
~o-
3X
^W
g
La Terza
Re)
(il
Sol) discende d'una Quinta o sale d'una Quarta, quando e nel Basso;
una parte acuta rimane ordinariamente sullo stesso grado come nota comune ai due accordi.
5.
ESEnPIO.
principale
rivolti di
(il
i
m
8:::::::t:::::::
-o-
medesimi principii.
-&^
H^
n&-
to-
33:
Oi'i;
> _ * *
^o-
-O'
2? rivolto.
1? riTolto.
Tsr.
S? rivolto.
la
biamo detto sopra: dove questa Quarta non potesse prepararsi, bisogna sopprimere la Nota principale deiraccordo, e raddoppiare il Fa od il Re. Questa modificazione da la risoluzione se guente
2.
La nota raddoppiata
puo salire o
discendere.
f'?.
j<i
-o-
lJX
si
.-O-
-&->
m:
-GH
~G-
-O-
-e^
33:
331
-&-
^^
nn
-o^
xs:
XE
-^
33:
->-
a quattro parti.
a fre parti.
II
331
-&4&-
3CE
TH
-o"TT
(l)"
-O332
salire
il
XE
33:
oppure.
qnarto accordo, essendo alterato, verra posto in disamina insieme cogli altri accordi dello stesso genere:
T. Pg- 61.
J.
98062
FA.
42
AH'infuori
venientemente
di
sono
soli
nei quali
Fa
il
pud con-
gli
giusti-
ficati
Usando
la
2.
i.
-o-
3.
-O-
33:
33:
-o-
xi:
33:
-o-
ESEMPI
3a:
JCL
xs:
IE
Senza
La
5."
Senza la terza.
la quinta.
settima dominante
Senza
nota principale.
la
delle
cadenze
perfette.
6.^
la
Daremo
cadenza.
come
dare
qui
di tutte le
le
quali
si
si
vuol rompere
debbono riguar-
altrettante eccezioni.
*J>
]j
^v
/
4V
Fh
c**
\:3 ^-
C\
\j
c^
o-
-eh
<>
%^
^\j
rf^
*-^
c>
Kj
\j
6.
5.
^-^
4}
fL
rA
I4.
5.
2.
i.
un esempio
1'
r\
\j
t~\
xy
rf-\
v^
*^
bf^
I'^j
rf-"^
IK
L
11
5<>
c>
D^^
ff<>
f
c>
H
II
7.
i
^
-o-
Xi.
-o-
^o-
xr
8.
-O^>-
\on:
xr
XE
3X
:|
o13:
--
xr
-o-
xi:
i5
xr
-to-
xr
XE
i.
luzione
si
7-8-9-11
e 12, la settima
frasi.
si
modo
risolve salendo, in
effetto,
_CI_
-o-
^o-
-ho-
xr
^ xr
TT
XT
XE
--
:xE
lo
irregolare;
indica, per
K^e-o-
raramente.
raramente.
^
XE
raramente.
Nei N."
T12!
1^1
"TioT
9.
--o-
ma
una
tal riso-
possono eziandio produrlo eccellente venendo poste opportunamente nel corso delle
Facendo uso
delle dette
il
servirsi
anche
il
buon
mancanza
dell'
di
contenere
effetto
concatenazione fra
9806S
il
gli
suoni nella
massima
43
m SECONDA si>ECIE
*^-
-&-
i.
Quest' accordo
2.
5.
si
(i)
la settima (FA),
sulla
ESEMPI IN FA
MAGGIORE
Nota dissonante
-o^
-&
-o-
--
--
--
EE
XT
~Tr
-JS31
-o-
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Accordo
Settima
preparatorlo.
questi
g^
TT
-o-
Da
Nota dissonante
xrr
di
2? specie.
esempi
Risuluzione
Accordo
seiiiicadenza.
preparatorio.
Settima
di
2? specie.
Risoluzione
sulla 7?
Risoluzione finale
dom:
Cadenza
perletta.
vede che per usare questa Settima, occorre una serie di quattro, od almeno
si
di tre accordi.
4. S'usa in
tutti
Daremo esempi
suoi rivolti.
XE
XE
^ O
Formola
--
-^
-O-
331
xr
O-
je:
iO-
22:
nel suo
XE
le:
XE
XE
-O-
-e-
XE
-O-
Formola
di seniicadenza.
XE
-
nel suo
2yriYolto.
-o-
-o-
(O-
XE
l?rivolto,
XE
--
Formola
XE
g*
XE
TJ
iPrivoIto.
5.
1=
g^
o-
cadenza perfetta.
di
XT
w.
nel suo
-O-
-O-
4.
Ta:
o-
-V
--
W -o^
,y
di
XT
xr
cadenza perfetta.
XE
XE
^SX
-O-
nel suo
3?rIvolto,
XE
--
XE
XE
-o-
-O-
15:
-o^
7X5
In questo 2?rivolto (che s'usa pin raramente do|;li altri) bisogna aver cxira di
preparare parimpnte la quarta giusta,cbe
nasce fra 11 Bat>o ed una parte acuta.
ECCEZIONI
k^
-^\.
'f^
(1)
2.
rj
rj
^
Semica.
denza.
^
\^
rH
3.
PH
-0Cadenza
perfetta
-=f=
-[0
t>
K.y
i>
98062
=&=
(Reicha)
&-^ ytJ
*>
44
tO-
9-^
Questo accordo si colloca ordinariamente sul secondo grado di una Scala minore, e s'usa nei Tuoni minori con le medesime condizioni assegnate al precedente pei Tuoni maggio.
ri. Questi due accordi seguono esattamente gli stessi principii. Cosi, trasportando gli esempi
precedenti da Fa maggiore in Fa minore, si otterra uno specchietto di tutti i casi usati per
Timpiego della Settima di terza specie.
GLI STESSI ESEMPI
IIV
FA MINORE
2.
\.
i*
-o-
XE
-ohe-
-o-
Xt
-0-
::
XH
Accordo
Seffiina di
3i' specie.
-o-
-*-
XSl
X5:
:g:
XT
di
zxc
XT
preparatorio.
Formola
-ocadenza perfetta.
-O-
xn
-^
xr
Formula
5.
di
semicadenza.
4.
^!*
0=8
f/
&>
xn
nel suo
lO-
rj.
rj
-V
17T
nel suo
iVrivolto.
1? rjvolto.
XE
XE
-e-
-O-
XE
XT
1^
XE
-O-
XE
Cadenza perfetta.
r&.
5.
^te
-e-
XE
XE
XE
-O-
8:
--
=^i:
XT.
-O-
nel suo
nel suo
8'.'
riTolto.
gj'riyolto.
XE
XE
XE
^^-e-
:s:
-&-
-O^
XT
i' b L^/t 1 "
-^-^^
23
fl
l2.
l>
<\0
23
trO
-tm-
f^O
fau
^5
C
re
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*J
-e-
-e-
ECCEZIONI
ftl*
'
'.
-^iX^
^ ^
^
Lz
#
i
he
L_!^^^
SJ
5.
^T
t>
1
i^i
<^->
XE
/
^e-
-e-
*o-
XT
98062
B^
trS
-_
-e-
45
^=^
suiraccordo di Settima di terza specie; in questo caso,la nota fondamentale fa una Quinta diminuita con quella dell'accordo seguente, e si termina coiraccordo perfetto minore. 4? S'usa in
tutti
suoi rivolti,
1^
J
m
3
-e>-
31:
--
^
xn
^&
w
a_
XF_
^^ ?
jn
-o-
XE
-o^
-o-
J22
rr^^-
a--
Z5
T5
XE
-&-
551
nel suu
nel suo
iiH
--
JX
:l?rivoIto.''
',
rr^
-o-
-e>-
2? riYolto.
-o-
3a:
-O-
^T5"
33!I
Dominante
di
5/ minore.
jcs:
XE
"Ki
"
iO-
l?rivolto.
-O-
-O-
-o-
XE
Risoluzione
nel suo
3? rivolto.
^EE
-o-
e^ualmeute buona.
modula necessariamente da Re
questa serie si passa dalla Settima di quarta specie (il piu dissonante degli accordi) alia Settima di terza specie che e meno dis8onante,e cosi per gradazione sino airaccoido perfetto; nel che consiste la vaghezza di questa serie.
Nei N?
'1.
e 5.,
si
in Si. In
esempi precedenti abbiamo messo I'Armonia a cinque parti, affinche cia scun accordo fosse completo. Per farlo a quattro parti si puo sopprimere la Quinta del terzo
Nel N?
i. degli
ESEIHPIO
In questo
^^
i
-e'
33:
--
-&-
XE
-G-
la serie
98062
o
46
pud ancora osservare in quest'esempio (nel quale nessuno accordo ^ rivoltato) che il Basso
fondamentale progredisce per Quinte inferiori, specialmente dalla Settima di 4.* specie in poi; condiSi
pu6
talvolta sopprimere la Settima nel terzo accordo di questa serie, e far risolvere la Set-
quarta specie sull'accordo diminuito della sua Quinta inferiore, siccome si scorge nel N. 5
suir accordo
degli esempi precedents Quest' accordo si risolve eziandio, quantunque piii di rado
perfetto maggiore della Quinta inferiore ed anche sopra un' altra Settima di quarta specie parimente della Quinta inferiore; ma in questi due casi, la Quinta inferiore debb'essere perfetta, come
tima
di
la
successione
coll'
esaminare
quest' esempio.
8
IN
g ^
DO MAGGIORE
7?
^^\
:i=
XT
XE
dominante
XE
XE
xe:
--
W ^
XE
-e-e-
XE
-o-
XE
w:
-Oxe:
XE
--
XE
22
Lo
1."
XE
-O-
a cinque parti
m
--
zz:
^rrrr?:
stesso esempio
XE
jZ
-O-
Lo
a quattro parti.
--
XE
questa progressione. Si potrebbe anche incorainciare con una Settima di seconda specie o di quarta
specie; ma bisognerebbe allora prepararne ii primo accordo dissonante.
2. L'ultimo accordo dissonante di questa progressione debb'essere sempre la Settima dominante.
3." Le
note fondamentali degli accordi discendono di Quinta inferiore. Tale condizione 6
"
indispensabile.
4."
Le
parti vi discendono per gradi congiunti sino alia risoluzione finale, all'infuori del Basso,
quando
il
gli
accordi
non siano
rivoltati. Si
(\) V.
Tnono prossimo.
(Reicha).
'
47
Queste progression! possono aver luogo egualmente nei loro rivoiti, ma siccome tutti gli accord! nella success!one d! questa progress!one non possono trovarsi !n pari tempo nel medesimo
rivolto, la designazione sia del primo, sia del secondo o del terzo rivolto s' intende desunta dal
primo accordo rivoltato.
ESEIHPI
N.
-Or
-n
XI.
'N. L. Buono
-&-
s
s:
g
I
.^1
..
-O-
33:
^tfriv: -SPriv:
I'.
tlT
# EC
o-
12:
-o-
je-
N.
4-.
-O-
3X
^^3
XE
-O-
;3?riv: i!^riv:'3?riv:'l9riv:'3?riv:'l?riv:'3?riv:'l?riv:
-I
XE
^^
TT^
xr
n:
.,
jce
^>-
TT
fS>-
S^
e molto usato.
-O-
la
1
medesima ragione.
^
^=^^ ^
-O-
XE
TT
33:
(1)
(2)
IE
--
J2L
-&-
XE
33:
XE
-e-
'
XE
fond:
Nei due primi esempi il primo rivolto alterna col terzo; e nei due ultimi si h 1' accordo tondamentale che alterna col secondo rivolto. Le progression! di Settime sono talvolt^ brevissime
quattro o cinque accord! bastano per fame una. Quel la che no! abbiarao dato per eserapio e a un
dipresso la piil lunga che si possa usare.
Esse possono egualmente aver luogo ne'Tuoni minor!; ma fa d' uopo osservare che nel corso
di queste progression! non bisogna ma! alterare la sesta e la settima nota della Scala. Le progression! di Settime si fanno in minore come in maggiore senza alcuna alterazione, eccettuato 1' ultimo
accordo dissonante, che sempre debb'essere la Settima dominante.
ESEMPI
IN
i
W
LA MINORE
-o-
X^
-o-
EE
XE
-o-
XE
33:
-*
XE
-O-
-^
xr
-o-
33O-
^5^
XE
OPPURE
-0-
X3S
XE
--
g T^W
o^
-e^53:
^ 3
XE
XE
-O-
v^
^
331
3CE
-eh
xr
non punto usato il N." 2., perche il basso non sincopa. Userei piuttosto il N. 3,
contro Favviso del Reicha; poco mi garba il N. 4. (Rossi).
(2) Qui le Quarte che hanno luogo tra il Basso ed una parte acuta, quantunque preparate, producono un
(1)
Poco usato
il
N." 1;
per lo meno debole. lo credo di aver dimostrato (pag. 25) die in qualche caso queste medesimo Quarte, non preparate, non urtano menomamente: dunque questo fenomeno si rannoda ad un altro principio non peranco scoperto da' leorici. (Rossi).
effetto cattivo, o
i)80fi2
48
Cos"] qiicsta
miria a qual
mode
La
min.)
e la
si
come
si fa
maniera
di
se
Do magg.
fosse in
si
si
vcde cho noi abbiamo alterato it penultimo accordo per fame una Settima dominante di La minore,
finire in qiiesto Tuono, che si suppone esser di gia fissatx) da cio che precede la progressione.
81 piio fare eziandio una successione di tre o quattro accordi di Settima dominante, le cui
Note fondanientali progrediscono egualmente per Quinta inferiore; questa successione pud pariiiiente usarsi nei differenti rivolti.
ESEMPI
BuODO
KnoDo
a.
e=^
E^S
?=^l
y
27"
1^-4
-e>-
Buono
m
m
S
9-
-^
9-9-
J z:
1 Z3t
33:
ST
m
3?riy: l?rlY:
3?riT: iVrlr;'
99-9
fond: 2?
1.
1^
?
Z2:
zn
XE
-O-
IHeDO bnoQO
~&-
e:
9-
3?rW:
l?rivoIfo.a?riTolto.l?rIv:
IHeno baono
,e-^
Si
-oxj;
i.
Fondamenfali.
21
in
TT
i 21
-o-
121
*^
:2?riT: fond:
--
S
XT
2?riv:fond:
Che due parti discendono cromaticamente e due diatoaccordi non si prepara, perch^ sono sempre accordi di
ESEMPI
m
m
"~1
77~
2=^
^21
Accordi
Accordi perfetti.
XE
25
->-
E
9-
di
i s
W^
"21
xc
ZC
22:
33:
5 Oppu
h M
rz:
fe
98062
te
t5>-
IjL
33:
49
3^
NONA IWAG6I0RE
DO MAGGIORE
IN
Non
i.
2? Si
si
-G-
Come nona
Confie
La
Soh
sottintesa), e
2? Si
sua
degli accordi,
La
sua risoluzione
modo
accordi
La in
in SoU
si fa nel
La
5?
Qa dom^ante).
5.
5.
7?di 3? specie.
i? Bisogna prepararlo.
prepara.
FA MINORE
IN
II
&
''#=^
seguente:
1.
^Sr
ti
debbono
modo
salire, e le altre
di servirsene.
^8^
fi
g
IN
--
al
J i
jCL
XE
T5~
rivolti.
-O-
XT
XE
-O-
221
DO MAGGIORE
sua Nota priDcipale. In questo caso, come si vede, bisogna collocare la Nota principale Sol
in distanza di ana Nona o di una doppia Nona dal Li. Si puo, come in quest'esempio, mettre il Fa al Basso. Quest'accordo si
pao ancora usare senza rivolto, e completo.
(4)
la
ESEMPIO
In
\.J-
Oppure.
-Ji
F" 1
-4^
Do magfgiore.
_o
'
i
I
98062
''
'
(Beieba)
60
NONA MINORE
Quesfaccordo si usa quasi sempre senza la nota principale, ed in qaeeto caso si chiaxna Accordo
diSettima diminuita; per conseguenza Taccordo di questo nome non e che qnello di Nona minore
privo del suo Basso fondamentale; e per questa ragione non occupa un posto particolare nedia claa.
sificazione degli accordi.
J? Si usa
il
piu delle volte ne' Tuoni minori, e qualehe volta anche ne*Tuoni maggiori.-2. Qua^
Non ha bisogno
La
sua risoluzione
si fa
fc
XE
IT
5.
XI.
331
-&-
xs:
ei0-
-o-
~cr
SI
-TSl
'Ji^
-&-
-o-
3a:
^^
\Q.
Oppure
XT
-o-
u:
N?
4. di questi esempi
il
Xl_
XE
X5
Oppnre
i%
m-
XT
XE
Q.\,
Nel
JY.
di preparazione.
XT
w^
CattiTo
perche
il
secondo accordo
casi indicati al
N?4. II
si
Re puo
La Settima diminuita
il
La?.
IN
FA MINORE
pjg
^i^
i^
te
33:
9~
LQ_
3CE
Semfcadenza
9-
DO
-^
MINORE
-o-
&
XH
XH
-0-
UQ.
Lo-
zr
s>-
1 1
-o-
XE
gas
--
3 ?
z:
Oppure
Cadenzft perfetta
rimente
FA MAG6I0RE
^
5EE
he-
xr
Semfcadenza
ETE
-&-
i9-
iE
he-
-^
exE
a:
XE
-o-
32
XE
XT
XT
Oppure
Cadenza perfetta
98062
--
'
6i
Si pno ancors fare ana lerie di tre o qaattro acoordi di Settima dimlnuita.
rN?r
\^
ESEHPI
DI8CENDBNDO
CO
ti-
S^
N?.
li
!i
ffi J^
XT
^f
go
i-t*J-
'
to-
PO
'
JCJ
8ALEND0
L'accordo diNona minore si pub anche usare completo; ma in questo caso la Nota fondamen.
tale debKessere nel Basso, ed in distanza diNona almeno dalla sua quinta nota.
ESEIHPI
^^
.^
a^
I
M Se
Uaccordo
di
f *
-o-
XE
f-e>;
s^
XE
XH
si
sulla
(i)
-o-
o-
Quest'accordo non e altro che Taccordo perfetto maggiore, reso dissonante oolTiimalzare d\m semi-
tuono la sua Quinta i? Si colloca sulla Tonica,e sulla dominante di un Tuono maggiore ben deter -
2? Si pub dare senza preparazione, ma riesce molto piii dolce se si fa precedere dall'accor_
do perfetto maggiore non alterato.-5? Pub aver luogo senza rivolto,e ne'suoi due rivolti4?La sua
risoluzione si fa ordinariamente sull'accordo perfetto maggiore della sua Quinta inferiore.
minato.(2)
CSEIHPI.
IN
ig
'
^9
Sf
SOL
MAGGIORE
TX
[.
i.
&
[ff-
-ONel i? riYolto
Sulla dominante.
Sulla tonica.
della tonica.
-OH-
ff^
ffff
X3L.
Nel 6U0
2? rirolto.
XE
'
Nel 1? rlTolto
deila dominante.
1'.'
rlYolto.
-o-
^
-O-
^ffi^
IH-^--f- t=^
/
idd i
^^ t^
Nel sue
S
9^
i^
f^^
fff
(l)
-^
ANDANTE
^^=
m
^
P^
5.
3L
-o-
xt
O- U-
-&
_Q-
XE
EE
1:
:|;i
P<U
TTOOSSO
^iS
p
sc
moderni, ch' potrei citare, provano che anche sulla Quinta del Modo ma(?giore puo darsl Paccordo di
9f minore con le sue cinque note. (Rossi)
fosse prece _
(2) Le scale esercitano una grande influenza sugli accord! alcuni non sarebhero pratjtjabih, se it Tuono non
accordo
produce nn
dentemente ben determinato. Onest'oaservazione e importante, in quanto che 89a fa sentire perehe on
e moiti altri di antori
baoo
una
98062
52
DI QUINTA
t ^F ^^
un semituono
nella
le
non e praticabile (2) perche bisogna che il Fa e il Re^ facciano sempre unaSesta
eccedente e non una Terza diminuita, intervallo proscritto dall'armonia. E dunque evidente ohe il
Re^ non puo coUocarsi al di sotto del Fa, e per conseguente al Basso. 4.- Si risolve ordinaria _
mente suiraccordo perfetto maggiore della suaQninta inferiore.
U 2?
rivolto
IN
T.
ESEIHPI
SOL MA6GI0RE
3r
jtJ
33:
TT
a.
&
Sulla TonJca^
:xs
IrriTolto.;
;i?_p_iwlq.J
^
XT
o^
IXE
t=
15H9-
\^~
XI
L*-T*T<>l*o-J
!A-7iro'!?J
IE
w^
XL
XL.
-lAlfra risoluzione
\
9-
m mm
--
12:^
XL
xi_
Xi.
^-
--
--
un composto
197
--
jDl
TT
Ts:
rE
--
-o-
m::^
-O-
w rr
^^
XI
12.
\c^
TT
Sulla domlnanten
^
S
3^
-o',
Te:
inr
XL
33:
7.
TT
he-
-OlOppure.;
->-
per eccezione.
il
bqo
(Beiehji)
pofito.
(8) L'accordo di 6? eccedente con settima pnb ancfae darsi nel sno secondo rivolto; a condizione pero che ridtervallo di 3?
diminuita sia posto in distania di 10?
ESEMPIO
P
^
J=^U
'=Ud
i
3t
^^
f=^
~rf~
ztsz
^Sr
TTr
-rr
Anci nella pag: 19 def libro 4? Maestro di eompoiimioae, I'Asioli ha l^esempio seguente:
^
jOZ
-nO-
^m
JOZ
A quanto pare, il Sig. Reicha proscrive assolutamente rintervallo di 3^ diminuita, non solamente in distanxa di 3., ma ben
anco in distania di 10? Innumerevoli esempi, sanzionati daIl'orecchio,^anno prova del contrario; e fra gli altri i seguenti:
IDEM
ROSSINI
^
1
^^Js^J^^^E^^Ef f
3^
88062
HEROLD
^^.
MM-M^
jCC
jr
^
:i=:^=i:
tr
S:
53
DI SESTA
ECCEOENTE
^^^^^M
che volfa di un Tuono maggiore. S'usa del pari nelle cadeiize perfette,
de della Scala 2?
Non ha bisogno
di preparazione
La
IN
sua risoluzione
z:
*:
XE
XE
PraticabUe in
gra-
seguente:
1
XE
Tls:
Oppure.
raranente.
TX-O-
-o-
* ::^
qfueeto riTolto,ma
^ te
-o-
XE
iiS
Semicadenza.
:&^
mode
-O-
3X
13
4.
XT
si fa nel
^S~
XE
5.
^ O"
sul sesto
f-2^
-o-
FA MINORE
sempre
4*
3
ma
195?=
|x^(e-
-O-
--
DI QIJARTA E SESTA
ECCEDENTS
\>.
"
Quest' accordo e sempre d'un effetto dujo.se non si ha la precauzione di prepararne la Quarta.
Si usa per fare una semicadenza. Ecco la maniera d^impiegarlo:
IN
FA MINORB
ESEIHPI
TT
$
\
!*
3
XT
*O:
net
Oppure.
-^&Z_
XE
Semicadenza.
Nf>/^
'^
Rimane ad osserrare
:s
XH
-Oppure.
^
3^
Semicadenza.
-O-
XE
(O-
ixE:
*^z_
XE
98062
64
POSSONO RADDOPPIARE
81
SOPPRIMERR
Negli accordi perfetti h indifFerente il raddoppiare una qualunque delle note: 1. nel principio
d'un pezzo; 2." nelr ultimo accordo di una cadenza perfetta, e talvolta ancora d'una semicadenza;
un nuovo periodo.
3. al principio di
frasi, la terza
dell'
E8ENPI0
^^
gZ2
33:
~&-
-fi
m ^
^
ZZZ
25
XE
^^
^
^
^
XE
^.
?
g=e
77
^^
^i
m
a &
--
In quest' esompio le terze di tutti gli accordi perfetti, segnate con una (-|-), non possono essere raddoppiate, perchd sono altrettante note sensibili, le'quali, per risolvere, debbono salire d'un
e per consesemituono. Non attenendosi a questo precetto si farebbe una doppia risoluzione
guenza due ottave proibite; oppure, per evitare queste due ottave, si sarebbe costretti a dare alle
parti una cattiva risoluzione; il che bisogna del pari evitare.
Negli accordi perfetti si pud sopprimere la quinta, ma raramente la Nota principale o la terza.
II medesimo principio si oserva per 1' accordo diminuito: si pud raddoppiarne la quinta (sebbene
dissonante), oppure sopprimerla. In quanto agli altri accordi dissonanti (dal quarto al decimoterzo
della classificazione), v'd una regola generale che proibisce di raddoppiare le note dissonanti, come
pure tutte quelle che hanno una risoluzione determinata, per la ragione sopra indicata (1).
Cosl neir accordo di Settima dominante non si raddoppia n^ la terza, nfe la settima, perch^
queste due note non hanno che una sola maniera di risolversi: ma si pud raddoppiarne la quinta,
perch5 questa pud risolversi ad un tempo e col salire e col discendere: la Nota principale poi
pud esscrc raddoppiata, triplicata ed anche quadruplicata, perchd essa pud, nel risolvere, rimanere
sullo stesso grado come nota comune ai due accordi.
,
-^
XT
m
^
XE
33:
-&
ESEMPIO
(1) Si
vedranno
pirt tftrdi le
eccezioni che
il
complesao
98062
di un'orchestra
puo permettere.
(Reicha).
55
I..
quest' esempio,
XE
3, collocando, come
f
non
si
vede in
puo raddoppiare alcuna nota, perche ie quattro note di cui e composto, non hanno che una maniera di risolyersi; ma mettendo il 5it inu_
na parte intermedia e al disotto del Miy si potrebbe raddoppiarne qaesto i(ft\ perche inqaestocaso^
11
si
J?
ESEIPIO
(m
iS-' "
g
a
^^
H Qui Tarmonia e
-p"
si
essere raddoppiate in
il
a cinque parti
reali.
Appoggiando.
un accordo qualunque.
Talyolta e permesso di far progredire due parti per ottaye; questa specie di licenza e tQlle.
rata,
perche Tesperienza
lia
E8EBPI0
Ottare usafe nella musica libera,
--
iP
j^
--
meno
iion si
=^F=
--
XE
Queste
(l)
^
A
35
XI.
-o-
f^=
-o-
ma come
esse non possono aver luogo che fra due parti acute e non
mai
fra
il
Basso.(2)
Sottraendo da un accordo una nota qualunque, bisogna aver cura che non sia quella che lo ca.
ratterizza, e la cui
altro
a boo Inogo una spiegaiione della differensa fra la musica libera e la mosiea seirera. (Mt*ieh)
(l)
Daremo
(S)
Zampa
si
trova
il
le
:;^
s;
8:^^
nvo ho nulla
^'
^?
lo* per me
i^.
^
a rldire intorno a queste ottave;
9S068
ami
ij
mf
k
le trovo belle. (Boaai)
56
Se per esempio,
si togliesse il
-^- ^^9-
Lnon
k Sopprimendone il Fa, si
solo il Re (la quinta dell'accordo)
SI
po .
confonderebbe colFacsi
potrebbe soppri-
mereESEMPIO
9^-
Negli accordi di
Nona
si
di
un
2.
^ y-^
potranno sopprimere
si
-&-
il
ESEIHPIO
si
Sol ed
il
32:
'
'
sopprime
la quinta,
Re.
servazioni sono specialmente applicabili agli accordi dissonanti. Quanto agli accordi perfetti,
regola e
mina
ci
meno
2? Perche
la natura.
menomo
colpiscono talmente,che al
ESENPIO
In
DO
La Settima dominante
Tonica e della
rr n
te,
la
del
indizio si riconoscono.
xir
XE
->-
Dominante dell'accordo
di
Do,
-&-&-
_Q_
XE
5.
2.
S:
-o-
N? i
altri
Do^Mi
dell'accordo seguen-
fatto
il
DELLE MODULAZIONI.
Abbiamo detto come gli aoeordi si concatenino per produrre Tarmonia; importa ora conoscere il
mezzo principale di coUegare le Scale, ossia di modulare; Imperciocche modulare altro non vuol dL
re che coUegare, unire, accoppiare successivamente diverse Scale o diversi
le
Tuoni
Questo mezzo e assai semplice, e consiste nella scelta di uno o piii accordi che
Scale, e che noi, per questa ragione, chiameremo Accordi intermedi.
ESBHPIO
r
Da
^
iF
DO
ma^giore a
RE
i^
(concatenazioi e di Settlme)
*^
331
1
3a:
1? accordo Intermedio.
8062
minore.
si
coUocano fra
57
2.
3.
esempio
Da Do maggiore
Da Do maggiore
Da Do maggiore
La minor e,
Fa
termedio,
quale h sempre
il
ma
(alia
quarta
(alia
quinta inferiore).
infericJre).
all'altro
fa
si
si
maggiore,
non
che
cosl intima,
si
a Sol maggiore,
a
una relazione
di loro
si
la
modula;
si
in-
si
si
modula realmente.
Vedi r esempio seguente nel quale
m
m
1'
(-f).
jr
--
S
-o-
-o-
XL
a
Sl-
fe
JX
DO
Da
XL
LA
mlnore.^
DO
Da
SOL,
XE
XE
+
-O-
DO
Da
--
FA.
-o-
^
4 XC
xc
-&-
xr
Da
LA
essi
FA.
minore
prossimi quando
per esempio
XE
-o-
--
--
ttn
--
BE minore.
Da LA minore a
MI minore. Da LA
non
differiscono
Do maggiore
minore a
Do maggiore
piii
Fa
note comuni.
sei
Due Tuoni sono pure prossimi, quando il numero degli accidenti che hanno in chiave e il
raedesimo, come p. e. Do maggiore e La minore oppure Re maggiore e Si minore; ed i due
Tuoni hanno
tutte le note comuni, salvo le alterazioni accidentali nel minore, nel quale
si
altera
REGOLA.
Si
pu6 modulare
in
ESEMPIO
Da
XT
DO
SOL
fe
in
un
terzo, ecc.
In ambi
casi
si
pud procedere
stabile o
lo si
determinata, se
si
mede-
68
Ecco un esempio dl modnlazioni passeggiere,Del qaale ciaBcun Tuono e prossimo
Ha Do
tH
l>a
min^'daXa
^o:
1
+
-&-
A, Ida A
"TT
:&
ii
L4miu'.9>d*La
Jf0atlii:,;daj|0
al sao antecedente.
jr/mln:)>daJD
at
^
fe
^^ P
~rr
--
XE
XE
^ K
^W
M
Fa^ldaJPa
Jr/V,;dajr/1
sm
IdaS/k
m
V
ZXE
A, Ida A
XE
*O-
*O-
XT
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--
XE
MiW.daMiV
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^
a
XE
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SiVy'.daSl^
--
E^:
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LMW.daLa]^
t^
XE
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XE
^ ^
XE
^:
--
XT
XE
XE
^
XT
XT
Da Mi min:
da Sol
i
5=
Si min:,
s
1
S09
da Si
te
=ff
da
M0
Bi
31
HA
-I-
XE
M/
Sol,
--
min*.)
da
Mi
XE
He,
',
da
E0
Mi
xt
-o-
ntln:.
inx
^3X
XE
:
-O.
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Abbian^o detto prima, potersi cambiar Tnono alia terxa,alla qnarta ed alia (jninta inferiore,8enza
accordi intermedi. Ecco tntte
Se
il
le
consegnenza
il
canAiamento
no e minore,
11
Tnono
si
di
Tnono
Do maggiore
La minorej: per
minore. Se al contrario
La
il
primo Ibo.
cambiamento di
terza inferiore maggiore. 2? Alia qnarta inferiore. Ambi i Tuonl
l
nu%gicv);
il
debbono essere magglori o minor i^senza di cbe non sarebbero prossimi. 5. Allaqninta inferiore.
Ambi
la stessa ragione.
59
Per canibiare Xuono in questa maniera, bisogna nmanere per qualche tempo nel nuovo Tuono:
serza cid si cambiano gli accordi e non la Scala. il chiaro che nell'eseiApio seguente si rimane
nello stesso Tuono, poich6 tutti gli accordi appartengono alia stessa Scala, e non si passa piinto
da Do a La, a Fa, a Re, a Sol, ecc.
fi
\l
K r^^pfc
__
LV'
c\
p^?
c>
1
11
Per cambiare realmente il Tuono senza accordi intermedi, bisogna fare una frase od un periodo (1) intiero nel nuovo Tuono. CJosl per esempio, dopo un motivo in Do maggiore, si potrebbe
fare un periodo in Sol maggiore^ in Fa maggiore od in La minore, e ritornare in seguiio al
Tuono
primitivo.
Si caDgia
ancora
il
Tuono, quantunque
piil di
Alia seconda
maggiore superiore,
il
il
secondo
minore.
^i'
f
^1
^=
ESEHPIO
iSE i
J J J J
fe
21
i)
In queato caso non si potrebbe stare lungo tempo nel secondo Tuono; occorre ritornare in
Do, oppure modulare in un altro Tuono prossimo.
2. Alia terza minore superiore, il primo Tuono non pud essere che minore ed il secondo sempre maggiore.
Quest' ultimo cambiamento di Toono non si pratica se non allorquando un periodo termina
in minore (come La minore); allora il 2. periodo comincia in maggiore il suo Tuono prossimo
{Do maggiore). Cid ha luogo specialmente nel Rond6.
Una terza modulazione di questa specie si fa ancora, cambiando Modo, senza cambiar Tuono:
per esempio, da Do maggiore a Do minore, oppure da Do minore a Do maggiore.
Si potrebbe parimente passare immediatamente da Do maggiore a Fa minore, quantunque
questi due Tuoni non sieno prossimi, perch^ I'accordo di Do m,aggiore pud esser considerate come
dominante di Fa. Del pari immediatamente dopo un accordo perfetto maggiore (per esempio Sol\
si pu6 passare al Tuono della sua seconda minore superiore {La hemolle)\ ma bisogna che
r accordo maggiore di Sol sia la dominante di Do minore; in questo caso si modula da Do minore e La bemolle maggiore, i quali Tuoni sono prossimi, e non da Sol maggiore a La bemolle
maggiore, i quali Tuoni non hanno fra di loro veruna relazione.
Noi chiamiamo periodo la frase musicale che termina con una cadenza perfetta; i\ che suppone una
certa durata. Tutte le altre frasi che non terminano con una cadenza perfetta, non sono che merabri d' un
(1)
periodo. (Revehq).
liiopro
Halla
4.
alia
\mw&
5."
60
DO
IN
MINORE
i^^^Hi'
IN LA\f
si
B8EMPI
'
>k
l>o
^m
\u
--
^^te^
if
ift
*^
Con
qfifattro
& a
xr i^-
OQ
accordi intermedi.
--
Blodulazione da
I rt
(2)
"^
'
-^ id: i o:
O"
(S)
'
i JX
w
^
rrr
iEE
ioif
\x
L'Autore restringe le modulazioni straordinaria ai soli casi in cui possono produrre un effetto energico; inoltre cio dee aver .luogo, secondo lui, una volta sola in una composizione di una certa lunghezza. Per
verity in molte composizioni che tuttodi si sentono, un'economia di questa specie di modulazioni sarebbe a
desiderarsi. Tuttavia la restrizione dell'Autore e soverchia, ed io dico che egli avrebbe dovuto in questo caso
far distinzione de'generi di composizione. In generaie,
pezzi di stile melodico e semplice, sopratutto se sono
fondati sopra un motive corto, arioso e popolare, riprovano questa specie di modulazioni: ma ne' pezzi drammatici, ed in generaie in tutti i pezzi di stile puramente armonico, capriccioso, bizzarro, si ammettono parecchie volte: anzi in taluno, oserei dire, diventano parte essenziale. Coraunque sia pero, fa d'uopo avvertire che
se
classici non hanno seguito appuntino questo precetto del nostro Autore, d'assai poco se ne sono scostati,
e che in ogni c^so giova aver presente il vecchio adagio Est modus in rebus, etc. (Rossi).
(2) Quest' accordo rappresenta enarmonicamente una SESTA ECCEDENTE, come si vedra pii'i iB.v6i. (Reicha).
(1)
8068
e\
OSSERVAZIONE IMPORTANTE
INTORNO ALLA DURATA DEGLI ACCORDI INTERMEDI.
Poichd gli accordi intermedi sono i soli mezzi di connessione fra lo^^verse scale, riesce di
somma importanza il dare aU'orecchio tempo sufficiente per intenderli distintamente. Una modalazione ben fatta sotto tutti gli altri rispetti potrebbe tuttavia sembrar dura, bizzarra ed anche
cattiva, se gli accordi intermedi fossero di troppo corta durata. Bisogna sopratutio evitare questo
difetto quando si tratta di collegare due scale lontane: prolungando la durata degli accordi intermedi, si va sempre al sicuro. Egli h col mezzo di una tal prolungazione degli accordi che Haydn
ha fatto le piii dolci e insieme le piil straordinarie modulazioni.
Ecco due esempi d'una modulazione fatta coi medesimi accordi: il primo b buono ed il secondo e cattivo.
ma|g:a 8^ magg:,8ufflGlentemente
IWodnlazione ia.Sol
Le modulazioni
ESEIPI
-o-
33:
--
33:
Re
Mt
Ol
BE
33:
33:
33:
da
Mi
min: a
Re
s
-O-
31
min: a
-6>-
-O-
33:
-e-
-^-
331
33:
33:
rr
33:
* g:
:in=
*^
-o-
33:
-o-
:;33:
-o-
3x:
min;
Mi minqre.d)
* ^^^
-O-
s
331
-Omin: a Fa magg:
p^
t
33:
33:
3X
^^-
^oci:
;3t3:
re
-&-
altrimenti
altrimenti
331
Mi
collega.
in altra maniera
min:
3X
da
Re minore
si
DI
m
-^
da
33:
--
tJ
piu ristretta
che esigono almeno due accordi intermedi, sono quelle nelle quali
La stessa modulazione
svolta.
331
*^
3X
331
"cr
3X
altrimenti
Ognuno
di questi
98002
63
5^
I
r<&-
-e-
xc
*^
fe:
1.
XT
-O-
IE
XE
XT
-&-
--
irc
XE
::
XE
Da Fa ma^^^ore a Mi
minorv.
Questa modulazlone e gia troppo aspra.
Sarebbe megUo faria cot Ire aceordi intermedi segttenlL
-^
f
m
-O-
TT
rr
-o-
XE
fc=
Da Fa
XE
XT
^^
IE
IE
magft:
i9ol
XE
sei
-O-
XE
pena
si
Un
xc
-e-
*s
IE
XE
si
termina e
Tuono primitivo
:^
xr
t^
XE
^O-
XE
--
importante
1'
indicare
le
quali potrebbero
il
piCl
al
nostri.
un Tuono determinato
Tuono
:^
xr
altrimenti
mincia e
fe
XE
menzione a'giorni
fa
XE
altrimenti
-O-
altrimenti
XE
--
magg:
)?
-O-
xr
xr
-o-e-
da cinque
altri
primitivo,
Per questo
in
lo
cui
si
inco-
chiamererno
maggiore o minore,
d,
per
PER ESEMPIO
Do maggiore
Re minore
1.
......, ^
Mi minore
Fa maggiore
3."
Sol maggiore
4.
La minore
5.*
.,*.
2.
Tuono
Tuono
Tuono
Tuono
Tuono
Tuono
prossimo.
La minore
Do maggiore
1."
prossimo.
Re minore
2."
prossimo.
prossimo.
Mi minore
Fa maggiore
4.*
prossima
Sol maggiore
5.
primitivo-
S.*
Tuono
Tuono
Tuono
Tuono
Tuono
Tuono
primitivo.
prossimo.
prossimo.
prossimo.
prossimo.
prossimo.
Questi sei Tuoni offrono nella loro concatenazione settecentoventi combinazioni. Si vede quale
immensa
variety
di
modulazioni
si
primitivo.
Modulando
dal
98062
63
ESEHPI
Do magg.
Tuono primitiTO
XE
TT
TT
jL.
33:
n:
-^
-e-
XEZI
ModalMione
-o-
XE
XE
--
:^
XE
XE
ZXE
-o-
TT
iEk.
-^
-^-
-^
XE
1%1
dal
XE
&
fe
7.
XE
XE
-^-
*^'
XE
TT
XE
-o-
E XE
-^^
Picco veiiti
XE
XE
-o-
he-
XE
-^
XE
sei
h prossimo al suo
e
s ^
^or
XT
^-
XE
40.
^
^
XE
JX
"TT
Accade di
antecedente, quantunque
Mi minore non
piil,
-V
xr
siano
XE
XE
Ritorno
di cui
quattordici con
un
^ modula
tali rispetto al
di
due accidenti.
Quando
il
Tuono primitivo
2.
h raaggiore.
Quando
il
Tuono primitivo
grade
3.''
Dal
4."
al 4."
Dal
5.
al 6."
4."
al 5."
Dal
6."
>
al 7."
2."
al 5.
Dal
4.
al 7.*
Dal
2.
Dal
3."
Dal
Dal
grade
al
al 5."
e vicevcrsa.
vioevorsM.
98062
solo
frequente che
ambedue
-^
-e-
dal 1? al 7?
farsi
XE
--
XE
Ritorno
-o-
Ritorno
accordo intermcdio e
Re minore
XE
XE
dal 1? al 6?
XE
Ritorno
-o-
TT
-e-
cosi
<^
I =
n:
xc
fe
8.
^ H
:^
bene spesso
Ritorno
^O-
XE
re:
-O-
Ritorno
XE
-&
TT
TT"
-e^
-O-
xr
dal l?ai 4?
-o-
dal l?al 6^
-^-
XE
Rliorso
4?
s H H
TT
ZXE
XE
31:
dal I? al J?
i.
^ XE
--
ft
10.
bft
XE
Ic
-^^
-o-
XE
i.
Tuono primitivo
9.
Ritorno
k
min.
XI.
-o-
dall?al&?
Do
:^
y-
-o-
Ritorno
Q-
xr
XT
-fr
8.
^-
Xl_
-o-o-
=e=
XE
XE
^ s
g H ^
rrr.
XT
33:
5.
^-
3X
:^
--
minore
"
64
Si
di
ESEMPI
Do
Da
Mef
XE
Tuono primitivo
Fttf
<
da
XT
Fa
Sol,
n:
t^-
XE
^ ^
Do magg;
33:
-O-
--
-O-
XE
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XE
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--
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XE
XE
Rf,
Jf<,; daJff
XE
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^
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XE *
XE
--
XE
XE
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Conelvsione
-^
XT
XE
XE
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1^
XH
I>o
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daJTI
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H
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XE
~e^
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il^
o-
He
4-
XE
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xr
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..^.
da '^o'
.iV,^ dairi^
XE
Tuono
^^
3
primitivo
^
I
i?:^
-*-
-e-
Xa^;darap
til
XE
-O-
XE
^llkidaS/t
* -
g S
-O-
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Fa,
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XE
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TT
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Fa
'
l
TT
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ilf^t,'.dailf/^
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-o-
Do
a.
-o-
da Sol
XE
:^
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Xat>,'.
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-O-
daXal?
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3X
xr
-e>-
-o-
Conclaslone
\
XE
XE
-e>-
t^
xr
8oi,
Sfk;daS<l>
i.^iM
Ida ZIoIP a
^^
"l^
EE
-o-
So/,
I;
xr
1^
Do min;
Fa* ";" da Fa
^ ^
--
^r
-V
TT
si
fare in
modo
che
due
rannodino ad un Tuono primitivo comune che gia sia stato ben determinato, come negli
Basso fonpoo pneora aver Inogo eotto due condiiioni: 1 bisogna che il
dal Basso fonda.
damentale di questo accordo sla lo stesflo dl qnello del precedente; 8 convlene che qnesta Nota, partendo
Qnesta regola e ap
mentalp dell'accordo precedente, discenda per grade congtanto^e risolva parimente per grado congiunto.
{if)
In quMt'accordo, la 7*
RK non
e preparata. Essa
(ReiebM)
8062
66
esempi precodenti; poiche in questo caso soltanto una simile modulazione pud
La
un pezzo
quando
di
il
musica,
Tuono
cui
il
Tuono primitivo
primitivo
Re magg.
fosse
altro,
eppero tutte
convenien-
farsi
egualmente
in
un
caso,
le
non
potrebbcro usare
si
egualmente dappertutto.
d'
in
una
un Tuono
sola;
in
meno
pifi
possono
si
Fa,
si
La
t o
lontano,
di una.
minore
77-^
J:
fa
--
^^^^r|H^^^ tM rgftitfti
i
>_^..tf
Seconda modulazione: Da
Xa
VXl
J.
hV
tttttttt
i
^
Con
questo mezzo
si
da
La
Do
te la scala
detto,
da
La
Re,
Re
XE
si
puo modulare
in
M' wm^^.%partendo
La.
oo
XE
ffl
-o-
da
in tutti
980 6ii
La
Do magg:
Mi
I X3r
m
I
33:
-^>-
ja.
--
-er
i ix
-V
si
3JL
-o-
Do
magg.- in
Tuoni prossimi
da
da,
^
o-
I o-
Do magg:^
magg i eLa
partendo da
1^ HX
e:e=e
wzw.
* -ey-
-*
Abbiamo
min:.
^S^
-O-
Fa mag|:
^^
min: a
di
Fa min: Ne segue
Fa min.
che,
66
Do maggiore
Modulazioni da
\,
jt o_
-o-
-^
s
3.
H
i
5E
Da
5.
--
>o
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o-
S H
--
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-o-
a Fa min:
Da Po a Xa
-t^
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o:
I.
JIf j
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-O-
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o
33:
Da Po a Xa
p.
6.
"^
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-O-
XT
*^
-o-
-t^
Sm
XE
4^
Da Do
Si
^-e-
Da
9.8t\f min:
Modulazioni da
si
tutti
^^^
Do maggiore
a tutti
Tuoni prossimi
V o-
ZZLE
XE
-43-
rrv.
I^
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-*^
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98062
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xr
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XE
4.
mag
Do minore.
sm
(-
di
3.
EE
min:
2.
XE
Po
coUegano facilmente.
=t=ePt
i:
I>o magg: a
i.
nxn
4 o-
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-O-
3X
1^-3-
-o-
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-o-
Da Do a
Re\> magg:
-^-
3X
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i Ol V o-
-tv
-*>^
J. iJL
4.
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t^c
-O-
z.
2.
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s EC
Oa Do
^^
-o-
a tutti
-o-
1 o_
V ^>-
*t e!o:
XE
XE
67
NeU'esempio che segue,
dimosira
si
modo
il
di
rrr.
12:
w=$
-o-
fT
s:
?z=ttzz
3 5
ft
O-
I>o
i^
Lo
g%
9-
3X
&f
:g:
zz:
ffi:
XE
3.
fw
9-
x^
ti
-SL
Lo
dominanti produce
non
dai
si
il
di
Settime
di
che
di
si
uscirebbe
Tuoni prossimi.
ESEMPIO
^P
LA MINORE
TUONO PRIMITIVO
22
Oppure
tzz:
<5*
numero,
2."
la
praticarsi
in
accompagna, ecc,
si
la
quando
la
melodia
lo
modo che
per
qual differenza
permetta.
In una modulazione che esige pid accordi intermedi, quelli che precedono
scelti
lo
gusto e
il
la
Settima do-
a questa Settima.
3."
V hanno
primitivo
dei
pezzi
perche
4." il
diesis;
mentre
pill
si
puo servirsene
facile
modulare
d'
(la
in
ai
esempi;
il
in
in
La
984><2
quelli
Do maggiore
hem,olle maggiore.
assai
somma
di errare.
hemoUi, che a
Do maggiore
d' esercitarsi
difficile
passa facilmente da
gli
Tuono
uscire dai
che crescono in
in
La
maggiore,
68
Atteso che la prima di queste due modulazioni potrebbe confondere gli Allievi, ne daremo
qui
xn
-o-
Si
xe
T\T
33:
tt
una
i
\^
TT
--
-o-
e:
^S
U-JUU
E3E
[TTPrfM
i i i i
1^
i^
vede che a questa modulazione bisogna dare la formola della cadenza perfetta, come se
Si
volesse passare in
La
La
si
ma^^tore^e rimaneresuf.
(^)
Passando da un Tuono in un altro, si pone talvolia una corona, oppure si fa una lunga pausa
fra i due Tuoni: la qual pausa cosi posta, ha una qualita notevole: essa coUega le scale che nonhan.
no alcuna apparenza di affinita; piu questa pausa e lunga, piu il passaggio riesce dolce.
6.
Ji ? ^
f
i8
ESEMPIO
te
^^
^
i
f
i
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lO
.
n
u
M
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i^
#-
r\
U.
/Ts
~sr-
U
^^
i
i
ecc:
t'
L
unisono
posto fra due Tuoni molto disparati,ha parimente la proprieta di unirli senza accor.
di intermedi, specialmente
^M
ESEMPIO
y\^
'
i
quando
si
f-f
fa
una corona.
k^
*^
fctr
-y-rr
t-
DO magg:a LA
331
Xap
"^
^5^
r^^
f=f
t^
magg:
S
E dnopo
rs
&.
22:
r r
f.
fe
j^
r\
^i
t 3
La pausa
6
tJ.
HA ^
coitibinare
11
3x:
:=
3x:
:=
^te
xx:
1^
Jl O-
^^
i
^
3fe
4:
3S
-o-
-O-
98062
69
Qxiest'unisono e per lo piu la Dominante del
Modulazione da
'^n
^\
Mi maggiore
r=^
J&
Do | maggiore
n ra
r=^
^nk
;^5;
m-'ri' f
i
H4
^4
f
f
/Sl
3X
*^
'>%!%
Una
f
--
f_
serie di unisoni
sparate.
,0
K.
~f f
^^
he note
BSEMPIO
ecc.
21
U i^^ffl^
g
^
^
XL
^
V^^
22:
^s
r
ijr:
fe
te=i
1^
^>1^
Modulazione da So/
7?
Una
serie di
li
rappresentano
2" ESEMPIO
--
<5
di
a^^
XL
Tf f
f^fT
Til f
t
^~l~ r
f^r^ M^
a.MiP
ESEMPIO
ANDANTE
80C8
s rr
maggiore.
* o-
in manierain.
70
una cadenza
ESEMPIO
^N
Non
8?
lazioni
scala;
momentanee
ne'
,s
^ p^
te
si
una medesima
so in
fe^
^^
22
>iJ
perfetta.
di
si
ESEMPIO
^
9?=FF
M odulazione
$^
IKT
1^
^!^
TT
y j
33:
Da Po a Fa,
Ritorno.
J)*^
zc
90
-^
f^^=^ r
Da La
Ba-Do
a.La.
a.
^^
i*Jt_i
Ritorno a Do,
So;.
^^rtf
M
Oa Fa a
J^
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igS^
r r
!fe U
^^
flf
IN Z?0-
ti
Ritorno a Do.
Re.
Queste modulazioni momentanee sono cosi brevi che I'orecchio non perde I'impressione del Tuono
di
il
vantaggio di rianimare una frase di canto che senza di esse, sarebbe bene spes .
so comune.
ALTRO ESEMPIO IN
XE
3.
-O-
TSL
'
miNORE.
rr
^^
XT
in
Da Fa a
Da Ae
lie min:
A a mint
mini
zz:
Da La
min:
tale espediente si
Ritorno a
It9-
Xa
XE
-o-
XJC
min:
a l7o magg:
daccompagnamento. Con
-O-
:x:
Modulazione momentanea
Da La a Fa.
teste
=^
f
9-6
LA
di
in
un
sol Tuono*,
ma eziandioso.
pra un solo accordo w.Nell'esempio che segue, lesette prime battute rimangono nell'accordo di Sol,
(%!)
T. alia psf : i3 . an articolo bqI meiii di variare I'armonia sense nseire dai Tnono
98068
(Beieba)
M
4
ti
I
^
Mr
i
f?^i=
..ji
^^
^^
AAl
lA
i-f-r-^
1^ ftiffrTT,
i
im**
r^ i i
i>
I
b^
-p-s-
i >:
r
$
f="
Impiegando
tutti questi
TRANSIZIONI ENARMONICHE.
DELLE MODULAZIONI
La
Enarmonia
versamente
medesimo
scritte e
ci
si
tasto.
ESEMPIO
(1)
Dovunque ha luogo una tale successione, sia negl'intervalli, sia negl'accordi, esiste Enarmonia,
e basta perci6 che una sola nota d'un accordo soflfra questo cambiamento, come nella 5.* battuta
dell'esempio seguente.
3.
2.
i.
2.
i.
^ tP
ESE5IPI0
f
Procedendo
(1)
II
di
.1.
H-^
k if
da un Tuono ad un
altro, si fa
una transizione^warmowica.
fe? I
Oppure
\>p
si
chiama
COMMA
esprime colla frazione jgg (A). Ma in pratica, una di queste due note 6 bene spesso
posta invece dell' altra, senza che I'orecchio ne venga sensibilmente ferito. La stessa differenza si trova fra
Re diesis e Mi Oemolle, fra Fa diesis e Sol bemolle, fra Mi diesis e Fa bequadro; in una parola, ovunque due
note diverse sono rappresentate dallo stesso tasto sulI'Organo e sul Pianoforte. (Reicha).
(A) Nel nostro sisteina temperato, in generale parlando, la differenza detta dal Reicha non esiste, od almeno
non ilovrebhe esistore quando tutti gli strumenti seguissero esattamente la stessa temperatura; i soli strumenti
cosi detti alterabili, come il violino e gli altri della sua famiglia, Tammettono; ma chi nuo determinare s'ella
sia nella
ragione
si
125
di
:^^. pinttostn
fhe
72
i.
ESBMPI
d.
(1)
kr
1^
~rr-
-6
~e^
-e>-
E:
Nel
N?
2. di questi esempi
si
potrebbe sopprimere
il
'
^^b W
9-6
"
tl
.tt
II
t^
riamente supporre questo accordo, per giustificare la risoluzione immediata della Settima dominante (Do-Mi'Sol'Si\f) sul secondo rivolto deiraccordo perfetto Mi-Sol-Si^^,
Gli accordi che servono per fare queste transizioni,sono:i^
di
Sesta eccedente,
La
tali
ESEMPIO
3.
\^
-&-
S3:
di Sesta eccedente.
1i.
ill
^ti
1^
2.
A.
ESEMPIO
r>
i o-
i&EE
4.
5.
k-
-o-
XE
rr
ill
\m'
\'\^
\\
Qualunque Settima diminuita puo venir rappresentata enarmonicamente da tre altre Settime diminuite.
j-jj-^
ESEHIPIO
|ji{
(\r
^^ ^m
33
Questi quattro ultimi accordi non ne fanno che uno solo suU'Organo o sul Pianoforte, perche
su questi due istrumenti non
si
coi
medesimi
puo suben.
La
N.
che
ha luogo per
si
N.5.
2,
|)^^
Ne segue
stessa cosa
i]tlP,o
M^^i
^^^
^hv
\m>
ih:
cordo di Sesta eccedente. In questo caso,fa duopo che la Settima dominante non sia rivoltata.
N.
ESEMPIO
^.
io:
In quest'esempio,
(1)
T.nf
^
1
-Cr
il
cambiamento e
(Reieha)
98062
effettivo*
73
Nell'esempio che segue,
N?2.
K^
II
il
tl^P,
Za
^
TT
a Sol ma^giore.
N?4.
^
^
^^
II
TT{
5 . Fare tre
OPPURE
maggiore
3X
JP'A
N?6.
h
:'^
OPPDEE
i\
il
^V
BE
N?8.
k 13:
TT^
VT
:J!
OPPUBE
N?97
N?iO.
TF=fl
OPPURE.
I
il
minore a La\f.
N": 7.
Tutto
Ax\
N?5.
Settima dominante.In
N?5.
in
FORMOLA GENERALE
PER MEZZO
Si propone di
in
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\
Le
casi),
DI
cm
SI
si
prende:
N?2.
^Hir^h^
Che formano
in questa parte
-o-
il
(nel.
cadenza perfetta
N? i.), un accordo
di
di Settima
N?2.
-O-
c^
&
-O-e-
#=S:
Idem.
08068
71
diminuita,(enelN?2)
N?1.
^m
di
^'
[EE
V'
OPPURE.
i
S
-o-o-
74
in ambi
giorijse
casi
si
modula
Ora niente
sono
gli stessi,se
non che
in
il
secondo ed
quarto sono
mag-
Solminore,
in
il
due esempi,
di questi
MODULAZIONI ENARMONICHE
PER PASSARE DADN TUONO QUALUNQUE IN QUEI/LO
N?2.
xr
N?l.
V--
DI SOI,
--
i.
3.
tO-
2.
3X
^ :^
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5^12^
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-o-
^^
Da
minore a Sol .
a Sol,
ig
ff
XI.
|es ^
zeu2=
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ii^iUflP
-o-
1^^
S
E
-o-
-o-
-e
Da Fa minore a Sol,
Tl27
22
W m
222:
;SI
t>
g i
:^
XT
ps
XX
IS
g^
15
w
^
-o-
Da Fa i| minore a Sol
ma^giore a Sol,
--
i.w
ma^giore a Sol,
Tirr
-^ t:^
XX
r^
1
p
:!;i2^
k^
'^1'
-o
TT.
;
XT"
-^
_!.
Da Fa || magglore a Sol,
maggiore a Sol,
:^
10.
4^ ^V
-o-
^^ ^ ^ ^ *
Da Do ^ maggiore a Sol,
-jy
ilff
I 1^
n:
zizza
I
<?
"
I
Da
rrr
-o-
1Ie
xx:
::
"cr
ffi
Da Ae
St V minore a Sol,
# ^ ^ Ttftgt#
i ?=
-&-
6.
t O-
-o-
-o-
--
Do
a Sol, da
Re a
SoI,^b.
La&
Per terminare
tutti questi
9809%
76
Ne
no qualunque,si usera
p^
31:
Re
Mi l>,e viceversa)
monicamente come
siderato enarraonicaraente
oppure Taccordo
||
(il
e si
i~zzi: I
quale
Re
jj
cerchera di collocare
ESEMPI
3X
Fa
4.
^S
XE 1
i.
2..
-e9-
^
^
-^-
t
i:g
1^
ZZZ33I:
XE
Con accordi
Lo
daunTuo.
N?d.
N?2. V-
o minore ,^axien^o
la
^^ m
\
Lamaggiore
di
tutti
Tuoni,ecomposta
-fe
XT
XT
Sesta eccedente.
formola, applicabile a
le si
-I?
al di sotto della
il
qua-
modula. Oppure:
quale
si
sul
il
modula.
2? Accordo.
4^AccoRDO. L'accordo
La Tefza
della tonica
non
rivoltato.
ma
ESEMPIO
XE
g
I
l)nella
BSEitPIO
^
(1) Si
Iro:
^ rf
98062
si
(Bossi)
76
Nell'uso dell'enarmonia
e che
si
che significa
&
\\\
"
il
"^^ "K"'""*
che significa
oppure
PP"
&
^PP"^
oppure
(L
^"^
''
ijR
^y
^^^^
]^
^~~~
ni
ft
il
3X
che significa
(fl^
1)1
TRANSIZIONI
3^
-V
ia
--
--
a
xr
^^
Ji
* o-
o~
-O-
3.
gt o-
=P
^o-
V -
V V-
XE
ta:
xn
^>-
XE
fe
-^
^^
-O-
g^'
XT
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-O-
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-O-
te %EC
Xi.
XE
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XE IEE
-O-
^O-
vfe
Pev discendere
t :r
TT
XE
di
qb semifnono
TV.
Eo:
XE
XE
XE
EMRMONICHE
4.
-o-
=^
'
-0-
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II
2.
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22:
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O-^
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:
IX
4^
k rt
-Ot; -
*:
iEE
8.
S P^ P
W
i EE
te
-o-
EE
t
XT
i
i EE
EE
(1)
In generale le transizioni enarmoniche sono sorprese, di cui non conviene abusare. Esse
possono talvolta riuscire d'effetto; ma bene spesso lo producono cattivo^ sono, per cosi dire,
un'arma pericolosa fra le mani di coloro che non posseggono il vero sentimento dell' arte.
Non diamo qui tavole delle modulazioni: esse sono inutili imperoech^ per preludiare
comporre e assolutamente necessario di saper modulare, e quando si sa modulare, queste tavole
non servono a nulla.
It consultarle poi presenta un grande inconveniente: non vi si ritrova che una sola forraola
di ciascuna modulazione, laddove la medesima modulazione pud e debb'essere niodificata in diverse
maniere secondo la melodia secondo ci6 che precede e cid che segue; infine, secondo cid che
si vuole esprimere.
:
(1)
Qucsto Do
diesis
98068
il
cambiamento non
si
scrixe. ('Reichn).
77
PARTE SECONDA.
DELLE NOTE ACCIDENTALI NELL' ARMONIA.
Prima
di discutere
L'Arraonia
al
accordi
dissonante appena
Con
risolverlo.
di ritmo,
si
conosceva; non
siffatta
Armonia non
si
3X
-^^
J2.
zz:
non era ne
forse
sapeva n^ prepararlo, ne
Canto fermo,
di
il
si
^^
2z:
2Z
si
robusta.
3:
14.""*
secolo, gia se
di simili
22:
-jz.
fe
modo a
Armonia dovette
qualunque interesse, ed
attrattiva, di
infine,
di
viveva nel
^
r\
qualunque
di
:SL
/C\
pura, n6
come segue:
nei Cori
il
si
(^
assai
piii
fra
ponesse due o
accompagnava che
si
si
si
si
Giovanni di Muris,
il
quale
ne doleva fortemente.
ornamenti
il
arbitrari,
varieremo qui
ma
la parte superiore
dell'esempio
pid corretta.
PARTE SITPERIORE
ABBELLITA.
ARMONIA A
QmTTRO
I ^ih^
^aa
w^
rs
^^
rs
P SS-crCCcrl
-o-
-43-
PARTI.
-O
JOl
-o-
3X
-o-
88062
~rr~
78
33:
XE
^^
->-
n:
p^
SA.
f'ffmfP m^f
/CS
u^^^-mtr
-o-
J^
i
XE
.^^
XE
-e-
potevano fare
si
ha
di
rifioriture,
come
in quest* esempio,
un gran vantaggio
all'
accordi.
arte:
ha
senza introdurre
fatto chiaro
estranee agli accordi potevano, sotto certe condizioni, unirsi ottimamente alle note
in poi
si
6 incominciato, nei
trattati
D' allora
di
ma
rimane tuttavia ancora molto a dire su questo argomento importante, che noi abbiamo
cercato
di svolgere, per quanto ci fu possibile, in quest' articolo.
NeH'Armonia
1."
meremo Note
2."
si
reali,
ha insegnato che
ornarla o a
le
altri.
Noi
le
chia-
all'
non
s'
usano
ammette
le
esperienza
sull'
reale,
la
quale
ci
possono servire ad
rifiorirla.
La hequadro
(1).
lo si
trova circondato da
(1) Egli
distinguono dagli
lo
il
Fa
Fa
hequadro,
al
diesis,
quale
Una
2.0
Una
.V Una
4."
Una
Seconda
Seconda
Seconda
Seconda
maggiore
minore
minore
inferiore
superiore
maggiore
ft
inferiore
superiore
9S062
FA
FA
LA
LA
si
6 importante d'aver sott'occhio che queste quattro Note fatino colla Nota reale:
1.
La
hequadro
diesis
bemolle
hequadro
SOL
SOL
SOL
SOL
)
)
)
)
(Reicha).
bemolle,
potrebbero
79
Si potrebbe, per esempio, rappresentare colle figure seguenti
4.
5.
2.
i.
iMrJ
6.
5.
piii
feZ;
*-
tJ^F^
II
8.
7.
la possibility di
si
le altre
Note che
bemolle e
La bequadro
bemolle,
ecc,
differenti.
Do
^^
a Sol,
fanno due Seconde inferiori col Do. Ecco parecchie maniere di legare
di
Mi
si
ESEIIIPIO
La
di
ui
II
F;!f
I I
il
2.
i.
ppr
^
7.
ri
rrr"
rr^r
8.
^^
4.
5.
^C-:
r
t^
"
"r
alle
Mr
diverse maniere
8,
d'
NOTE
2.*
APPOGGIATURE.
3.
SINCOPI.
4.*
RITARDI.
5."
PEDALI.
6.''
ANTICIPAZrONI.
di
t[f
^^
i>
d6.
\n.
c^
I I
impiegare
PASSAGGIO.
98062
r^'
reali,
ve
n'
"
I
'
i
ha quattro accidentali.
le
a.
\0,
u.
Avuto riguardo
9.
\z.
Fa d'uopo
^sf
n.
'T
6.
5.
80
N.
1.
Le Note
reale, tanto in
passaggio riempiono
di
una parte
1'
quanto in
sola,
_Q_
-0_
#=F
3X
33:
^ ^
i:::
fe
^y
4h
lb*
# Pt
<>-
tO-
"cr
di
s:
zz:
t +
i^
33z:
Note
^
-t^
33:
^^
#5#
5^-^
*^
zr
^r:
33:
di
t=M
+ +
-O-
"O-
:^
J^
VJH
le
P ^
+ +
rV
Sopprimendo
#=F
ZZ
Xt
33^
JLE
-o-
^3P ^
^ ^
^=ff
4>
m ^
ii
(1)
-o-
-e^
m oo
parti
piCl
una Nota
_o_
non
reali.
Mi
ed
il
Sol, ecc.
frfJJL
zz:
passaggio
(il
Re)
si
trova fra
reali
Do
un'altra, cio^
le quali tutte
Mi, o
che
sono
la
le
seconda
Note
dj
(il
Fa)
fra
il
passaggio non
Le Note
di
passaggio hanno luogo ordinariamente sui tempi deboli della battuta, oppure
Note
3. Pill
reali,
spesso
siccome
v'
si
al
Basso;
ma
pud verificare
di
nell'
pronunziato colle
esempio precedente.
(\)
Le Note
di
9802
?r
possono
81
4'.'
3V Quando
si
fanno contemporaneamente in due parti, esse progrediscono per terza o per eesta o
^m TTZLU
rnw-
ESENPIO
XT"
-*-
uir^'
:&-
-e*z
6"?
gli accordi3
di alterare
fuor di proposito
le
si
al
Tua
degli esempi:
iP
XX.
Buono
Cattivo
i;
&.
Ji
ffi
-^
9-.
serrare inalierato.
1^^-
i,J
_Q_
ii s
,
fi
^eil
Mi ^
^iii
&
-&-
Buono
Cattivo (2)
Qui
XL.
Nota
di passaggio,
a cagiune
in
del.
(1)
e percio
NOTE
01
PAS
SAGGIO. (Eeieba)
(2) Quest'esempio non mi pare cattivo, perche
il
Mll
puo
ess'ere
considerato
Re>Faj|-La-Du-lIi[>.
Nella pagina che segue, I'Autore da per buono quest' altro esempio;
SM t
^s
m
s
:joc
30:
In sostanza questi due esempi sono la medesima cosa, se non che in quest' ultimo la 2? eccedente e rivoltata in 7? diminni.
ta,
eppercio
il
poiche laccordo di 9? minore (Ann.l? peg. 51.) puo aver luogo esiandio sulla Quints del Modo maggiore,
98062
ambedue qw^f
H'l
IN
DO
MAGGIORE
St:micadenza
Cattivo
!.<
^m
II Si\>
la,
ne dell'accordo
di
Do
lie
Quantunque
della sea.
Ma^giore.
re, qui e
il
^
^
sempre appoggiarla,
BnoDo
rrrrfr
il
Si,
DOD
il
xr
Nota accidentale,
t^^^m
NeU'esempio seguente
il
-o-
g^ u
Buono
*>: _
MINORE
XE
XE
-^
-*-
Buono
Bnoiu)
rzzi
-O.
Bnono
IN
Si
riisolve.
4'Ll!
risolverla
^
XE
Cattivo perche
Magglo.
Buono
XL
In quest' esempio e cattivo
Do
di passaggio; convien
dt
II
XE
98062
di
Nona mlnore
di
Sol-SiSe-Fa-La
nel secondo
83
8? Un passo non vuol esser mai incominciato con una Nota di passaggioj cio spetta soltanto
poggiature
9? Le Note
movimento
di passaggio
sia
ma in
alle
ap^
il
alquanto vivace.
ESEMPIO
?^
y p V P
c,
< ?
h5=
S:
^s
U
'
u yI
ri
r^
Wf%
'
y K y
t^
fffi ^
^
^
^^
y f r
*
^
iLTBO ESEHPIO
$.
WVA\
y^
^V
*f'
t t t
"m
t)yhhV'
y
r
y K y
%.
yu yL
t=t^
:y?=^
l-H-^
dO. Nell'uso delle Note di passaggio bisogna aver riguardo al movimento ed al valore deIleNote;ptT-
un movimento
II
movimenti
triplicati
il
Do
del 1? e 5? es., ed
+
*>
cs
<>
t>
o
.rf-V
i>
M~^
13
^-^
-5
il
MAGG [ORE
+
i>
u
rf-v
i>
1
Del resto^
le
della Tonloa.
Note
.'
Note
il
che non
si
di passaggio
possono aver
rJ
^'
*>
JO
Id
la
A
~\,
+
In
di 7*
r\
-/ ^^
yj^ J
le
Ciononostante
lenti.
ed anche quadruplicati:
rivelarsi
ste
puo
voglia movimento.
vivo^
Mn^
MINORI
t>
i>
4>
%y
-w-
K
I
><
cs
~\
Ky-
-*P
-O
djnjLwJ
di passaggio
98062
di vdlori.
P
^
^
^^^^ ^
*
++,
i.
iifPMf
-^
-I-
ij
ji
^^ f=^ =Pf
^^ i^
mm m ^
r^
i
m
^f
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fe
^
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n:
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-0-
.:
->-
mi^
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*^
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^
XE
^^
^
ir
XE
^o-
/TV
jijJ
^
^=^
ffl
+ +
^J
?**^
**
'
1.
^l^J^^'^
W^
j^ mfun
f
*
3S
3
#-^
fra le
-I-
Note di passaggio.
9f)062
-6-
33:
-CV
3X
-t-
#-&#
qs:
^ ^^
^
5.
^ f^^Lrjfidf
^^
^^
^^m
7.
9.
Note
di
i
w
passa^gio euiraccordo
di
6?
eccedefite
XL
3X
^^m
I t=t
^P
40.
r;
^
33:
il U
m
:^
t?
r r
E^t^dt
td^^M^
08062
'
^
u
JL
2:
col Z?o)percor_
ESEMPIO
-*^
si
af-
finche cio sia praticabile, bisogna osservare che la prima e I'ultima Nota di essa Scala siano Note integral! o reali di ciascun accordo.
88062
87
di
nel
II
69 ed
il
7? grado
Bceiidendu,
una
sola;
dendu, va meglio
buone o
il
7?
grado.
cattive.
(i)
LA MINORE
IN
Alterate
difficolta nel
11
due Note, e
di.
perehe discen.
apparfenente allaccordo
Fa^ che
il
Fa j(.
9?
^^
In quest'accordo
non
si
ta,
il
di
minore
w
Idem.
come
perche essendo
il
saggio.
m^
Per la
il
Fa
ne
stefisa ragionej
il
si
il
Sf l> non
Le Note
ei
puo alterare ne
Sol, sibbenevolendolO)iI
re. Uiscendendov
non
non
di
"k
^H
Do nel sali-
permesso perche
cordo
di
reali delfac
9? minore.
ho, Minore
l^accordo che
il
il
tuono in cui
si
e> e secondo
BSEMPI
;fi
cxfttflffl'ttfl'
m DO
In
MAGGIORE.
od in
BE
MINORE
FA MAGOIORE.
In
RE
(-I-)
(Beicba)
98062
In SOIj
-V
-O-
MAGGIORE.
MINORE.
88
IN S/b
t'-
-G-
IN
MI MINORE
\l
Essendo
bile,
il
il
Be si
'ctf
I>o Nof a reale, e percfo inalfera_
fa
tij
iiel
salire perche
pasa^gio.
s
t
7.
IN
cordo)
61
il
M\\> ed
il
canibiando
il
Mi
1>
in
J^fii],
od
Biso^na prendere Si
grande errore
il
Fa%
in F<n
di
si
puo
vendo cura
pub
di collocare nel
di
SI
le
il
Si\>,e
non
.Si
I],
LLE NOTE
1)1
PASSAGGIO
rischiare in
Basso
bisogna fare
fare:
ALTRI ESEMPI
si
Sesta eccedente non puo aver luogo che nella seguente maniera
quinto esempio
come appartenen_
sw
te a questo Tuono.
II
-#
ft
SOL MINORE
Essendo
di
B.e % dopo
98062
89
Le stesse Note di passaggio possono ancora essere variate con ogni sorta
Ecco cinque note, delle quali due di passaggio, variate in dieci maniere.
SOGGETTO
I? VARIAZIONE
^r
i^-
^
^
^^
rr
fczuc
5?
4t
^^
2?
di Figure.
#=H
i^
a-^
js:
?
P
5f
6f
7f
^^"Cn
'^
r,r,rr
^ ^
8f
9f
iO?
BASSO
#;^
rr i^r^^^
^
^
D^ACCOMPAGNAMENTO
r
f
98062
90
In generale, qualunque armonia semplice e suscettibile di essere variata in piu maniere col
delle Note di passaggio.
Anzi
si
fara
un ecoeUente
mezzo
il
Ecco su
il
secondo a quattro.
N?l.
i
SOGGETTO
i^ VAR?
2f
O.
It
^
m
p
^
w~f-
^^^ ^^
4* VAR?
5. VAR?
xr
^ S ^ ^S ^S ^m
^m ^M
^P
^^
3 ?^'
6. VAR?
^ s^Cj-ctiir^^-
BASSO
-Sr
7,
ti
3X
VAR?
f p ry
si
rr rri"^^[;^[cr
ffi
-#^^^
JMi)^
8* VAR?
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W'iJ!^^
P
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^^^^^^
y=3TO^
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^
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^
^^^^ ^^^^^ ^^
I
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98062
?^
^^
XT
-O-
9i
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-0-
3X
xr
iz^
i.^
~&^
--
JQ_
33:
131
SOGGETTO
m
^
VAR?
NELLA PARTE
33:
XE
1$ <^rr
--
-v
XE
-o-
tl
:S:
jO-
A.
SITPERIORE
-<^
-O-
22:
/Sr
32:
f
-0-
-o-
33:
xr
-o-
jol
33:
32:
3X
-o-
-o^
--
33:
"V
^^
^ ^m
ir
tS^
33:
2fvAR?
TJEL 2V VIOLINO
22:
-&-
^ ^
i?
^=j=s
iz:
-V
3X
->-
1^
-O-
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3X
33:
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XT
-O-
^^
33:
-o-
':^
l9-
-O-
^
33:
ts^-^
5%AR?
It)
J J
--
j>
^ ^^
33:
3X
"V
V
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-o-
-^
"O"
-^
33:
E
--
331
-&-
NELLA VIOLA
--
33:
ir
3:
98062
t?
-o-
qfzz:
-e-
IF
3X
91
EX
$
ff
4t VAR?
NEL BASSO
5f VAB?
NEl DUE VIOLINI
t^^
ir
-&-
-o-
i>
^ ^
^^ 5
i
tf
tT
XT
-o-
ax
fp5
^ir^
#=F
3P
-&-
-o-
-0-
XE
PARTE DELLA
VIOLA POSTA ALL' ACUTO
6f VAUf
NELLE TRE PARTI
INFERIORI
/O
iscr
s
o-
72
-o-
XE
331
^S ^
J*
IE
IE
IE
XE
-o-
rz.
J J
XE
-&-
^^
-o-
XE
^Ep
-CV
-V
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XE
^-g
-V
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^^
^^
F=^ XE
e ^ ^
?2q^
IE
fe
"-
|g-^
5^
^
r
^
i
^^
s
^ ^ ^
1^ ^ ^ ^
# ^
Ie^ rrrf f
s=i ffrf
f f
l9-=-
XE
7.^
VARf
CONTEMPORANEAMENTE
NELLE yUATTRO PARTI
-t-
^^
"V
E
f
Si^
96062
f7
XX
95
II.
DELLE APPOGGIATURE
Le Appoggiature
Con
le
piccole note
^^
si
(1)
A ^7^
si
ESEMPIO
Nel secondo caso bisogna eseguirle col Talore prescritto dal Compositore.
Le appoggiature si pongono ordinariamente sul tempo forte della battuta, o sulla parte for.
del tempo. Una delle loro proprieta distintive e, che si puo senza inconveniente unirlecolle Nol
1?
te
i it
oppure t
'
ESEnPIO
tS^-^
oppure
-et-
oppure
-G
t^-l
.^
J-r-sJ
hanno luogo principalmente nella melodia, e sopra tutto nella parte superiore.TalvoL
ta si pongono ancora nelle parti intermedie^ ed anche nel Basso> ma con moltacircospezione;per_
che esse potrebbero bene spesso sfigurare gli accordi e renderli duri ed incerti.
5? Si risolvono discendendo o salendo pergradi congiunti. Nel primo caso si fanno coUe note
2? Esse
si
di risoluzione.
<'
ESEnPIO
i
Un
nr>p?jte
V hanno
poggiano, e ve
danno
ci
ha
fatto
ma
mantenere I'uso
di scrivere
n'
Di&cendendo
le
hanno un valore fisso e proporzionato a quelle della nota su cui s' apquelle che hanno un valore indeterminato, o, a vero dire, ne hanno uno brevissirtxj,
ha
di
Napolitani chianiano
piii
con
le figure
dove
un' Appoggiatura, a
mezzo semplicissimo
ci
danno
di
dell'
ben
al
fare,
il
si
musica e ne agevola
si
tempo I'esecuzione.
proprie ad indicarne
contrario, sono
la lettura e
1'
uso per
del
tutto
le sole
Un
Appog-
Acciaccature. Le
in pari
CRoesiJ.
e le precedenti
di
le
Appoggiatura
Uf
J.
Salendu
si
quali
T
J
Salendo
pregiudizio inveterate
quali percio
le
Uiscendendo
(1)
ma
98062
(Reicha).
94
contemporaneamente
in
due parti
ESEHIPIO
^T^
4^
rf
5^
Per Seste
fff
^r
ff
f ^-
r.
Per moto contrario
Per Terze
-* IX
331
331
is:
~:
^^^
xe:
ma
rata (p. e.
5? Si
ESEIHPIO
^^^
7y.pj
,nijrw
If I
hfr^m
*>
ji>"
i^rrtfiirF^iAii*
XV
2Z
_^
331
DI
S
P
i.
ec
ni
^^^
r
+^
p
(l)
XE
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E
-1=A
^:r\>^Q'
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i-
^_i.
^5"^ -^Q*
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^E
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XE
XT
^d^J^
^Q'^-^S'
(A)
3X
-^
XL.
xr
-O-
J.
? i
^n^F
APPOGGIATURE
i
s
rt^^ ^
I
*I
^^m S
^^
ALTRO ESEMPIO
IE
+^
^J1~^W^
'}}
'
,^i4j_.
jj
98062
jSfflff
rr^f
XT
fe
96
*sM
^1 7^
(B)
^P^7h7^7
(1)
i i
j^
^ 4^
*
h^-^^
(^)
II
rappresentarsi
come
modo seguente:
(/))
V hanno
reali,
ma
anche
le
Note
di passaggio,
si
segnate cosi
(ess),
98062
96
Quando rAppoggiaturadovra avere una lunga durata sara bene
di
cordo spoglio di note estranee. Questa regola riesce injportante, sopra tutto quando
le
I'ac.
Appoggiature si
ESEMPIO
^S
s
33:
JTTS
j J
s s
-4^
<^
&
^.
r^^/
iJii
J I
i J
^ ^
ffi
-o-
-t-
xr
XT
XE
xt
m ^
--
zz:
JS
4.
te
^^\Q]^
Nei due ultimi esempi
E
9-
$
P
^^
^^^
-I-
le
^jjSP
^^3^^
Quando
si
vogliono fare Appoggiature in una parte intermedia/ bisogna aver cura di allontanareletre
altre parti.
ESEIPIO
li
^f^>
-.
B^
w f^
i
ts
.l^^-,,L^-#
fP
W
Meno bnono
a:2:
ji^
y
i ^
9-
BnoDo
98062
97
anche introdursi negll Accordi arpeggiati,
Possooo
ESEMPIO
Accordi complessiii)
6.
33:
Gli stessi
3 ZI
-zP^
Accordi arpeggiati
fFT?-
'
i fL*
* J
1]
*<L* j:
|J+-^==i^
7.
8
Gli stessi
4 ^
giatura.
^^J
S:
^^
1
# *
4-
^ #
#'^
^tt ;;^
-O-
-^
Ma non
un misto
i^
T^-^
XE
XT
V'hanno
iJ^J
^^
P
^
non che
^^=i
3CE
con Appog-
bisogna credere che queste piccole note sieno tutte vere Appoggiature: sono bensl
passaggio e di Appoggiature.
ESEMPIO
i.
j^f?
^
^m &
?--CT.
il
40.
9.
'^.
r^
,JJ^
02,
4.r-n
5.
'ip.
.w- ^^
'';
fm,
''
6.
"-rn:.
E^
^^
l^p
qj
?;j
"^^
''
^T!i'% ,m
-2.
-^
CADEISZA
(1) II testo dice Accords plaques. II vocabolo Plaque, preso nel senso letterale, suona applicato, soprapposto.
attacrato, incrostato; e pi'e?o nel senso tecnico, significa quella maniera di percuotere un accordo, facendono
sentiie insieme tutti
suoni che lo compongono, a differenza dell' arpeggiato, i di cui suoni si percuotono
sucr-essivainento, uno dopo I'altro. In quest' ultimo senso non ha vocabolo italiano che gU corrisponda. lo ho trai
11
meno improprio
98062
si
annette. THoss/;.
98
Abbiamo
un semituono con
le lore
N?i.
^^^
xs:
uaLajff dopo
a
4
UFa^
canterebbe male,per.
cio e
meglio fareZ^lj.
i>
In Francia le Appoggiature
appunto
il
si
^
^
Mit
Id quest* Esempio,
chiamano Note
di
:^ii
preparata, vale
!si
dire, percossa
come
i.
una cadenza
perfetta.
si
pub
gusto che ne dirige I'uso, specialmente quando sono poste nella Melodia.
Ill
DELLE
Le Sincopi sono
SINCOPI.
non che
passaggio e
di note di
di
appoggiature.
Parleremo qui soltanto delle Sincopi che racchiudono suoni estranei agli accordi; perciocche
reali?
Le Sincopi
di cui
1=1= =!
n-H-f
abbiamo a ragionare,sono
-^-
dentale.
ESEMPIO
=^
f=f^
m
II
i>
t#^^
W=^
B
IL
-i^
j)J
''^llj
modo
4-
<-l
^
f
seguente:
LO STESSO ESEMPIO
98062
l'e_
acci.
99
Si Tede che la
frappostO) e che
Isi
(+) e
nota buona di questo medesimo accordo non succede che in appresso. Questo
duce ad avvertire che la seconda meta della nota sincopata rappresenta sempre
citato
esempio
la
cosi di seguito.
Mi rappresenta
il
^Stjla
la
c' in-
le ISincopi
in.
il
Do, e
far
incominciare ciascuna nota sincopata la meta del suo valore piiipresioye percuoterlasull'accordostesL
so ai quale appartiene
^^
^H
i=U
TWf
un movimento accelerato
:t^ ii
le
fif
il
-^
ESEMPIO
zz
Xi.
-&-
^
L
XT
^ ^
V
M062
^s
Jij-^
S'usano quasi esclusivamente nella sola Melodia^raramente nelle parti intermedie, e piu
lu
^^^
possono avere
f=F=f
m ^^
In
--
di
rado an-
iOO
Siccome
sta
le Sincopi si
di
nonren.
Le Sincopi possono
essere ad
un tempo note
passaggio od appoggiature.
di
ESENPI
Note
di
passaggio sincopate.
^^ ^m
^
Ei
i
^
Doppie
^^ mm
Semplici.
Appoggiature sincopate.
^S
IBT
3X
bub
m m
'^^
Appoggiature doppie
^^^
Ecco
degli
Esempi piu
ttJ
^i)J
g!^
gh
ki
I IM=f
Z2:
J-
1^
fe=^
^m mm
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2.
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98062
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^
i
i
^
fe
iOi
In un movimenta moderato le Sincopi del valore seguente non possono farsi che nella parte superiore.
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iS:
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-o-
Sincopi contemporanee in tre parti. Debbono sempre procedere per gradi congiunti.
5^
r>
^m
^i^
yTTTIT r^
^^ ^^
^E^^
'
p^
=:
fe^
4V
i=jg
^rr
f
;)j
serie di Sincopi nel Basso, lungo quanto quelle de'due ultimi esempi,
%
-r^
se non sul Pianoforte o sull' Arpa. Altrimenti, e sopratutto nell'Orchestra.riescirebbe troppo difficUe,
la battuta, diverrebbe
98062
penoso aU'uditore.
103
IV.
DEI RITARDI.
Di tutte
le
Un
Ritardi sono le
II
2.")
Dee cadere
3.")
Dee
4.)
risolversi
La Preparazione
farsi sui
Ritardo
Tempo
Tempo
forte
parazione,
il
Risoluzione.
la
fa la
vece
la
pud
tempo
SE
Ritardo rappresenta
il
ma
Ritardo medesimo;
primo per
il
la
Ritardo, poter
Pre-
mettere in sua
il
la
maggiore
di
una tavola
si
possono fare
nella quale
Ritardi, e con
un (*)
quelli sui
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as
-fifi-
^nir
r'
r r
<
^-
ao
I
(VB-c^-q^-a^-a^
^i^nnr^m^
Nei moviinenti lenti
ao
r iir
fi
dei quali
Ritardo e cattivo.
il
il
I'isolverli.
reali:
Risoluzione. Ne' tempi ternari non pertanto accade bene spesso che la Preparazione
ha un valore minore
si
il
II
vogiia sopprimere
si
risoluzione;
debole
Risoluzione
la
Risoluzione
accidentale.
il
seguenti condizioni:
le
sul
i
w f^
( - )
notevoli, le piil
1.")
Preparazioiie
un
piii
Mang
-(yD-^~a>o-
if pr irnry-p
Raramente
^-ir
cK
up-
30-
g--
^--^^
Fr
^^
OS
pip3^
i-w-fJ^-tf-P
OP
<&5_
CK
OP
^rn^n^:>m^=n
Raramente
98062
103
Ritardo pu6 avere
II
tempo
il
primo
quali
non
si
parti, e
una
ritarda che
si
nota in una parte qualunque, e non esigono che una sola preparazione.
quali
fa sul
si
sola
doppia preparazione.
Abbiamo
detto
non ha guari che per usare un Ritardo erano necessari almeno due
d'
impiegarne
tre,
r.) In Ritardi
A norma
il
il
di
-^
Preparazione,
2?) In Ritardi
22
351
alia
il
accordi.
secondo
al
Ritardi.
^
S
j'-|--3
r)
=^
-o-
A Ad
^
f
-N
5?) In Ritardi
doppi
due accordi
a,
4^) In Ritardi
22
In generate
accordi di
7.*
eccedenti, ed
accordi,
si
si
ritarda:
3.* la
Ne
Seconda
diminuita, di
7.*
dove essa
gli accordi
si
$^
.MH Jq\-L^
-0-
'
=^
^f
sulla Quart?
P r^
4-3, 5-4,
6'h
di
altre note, in
od una
4.*, 6.*
se
e 6.*
4.''
tutti
questi
7."
o 9.*
seguente guisa:
La
sulla
sull'
Sesta
Quinta
Ottava
7-6, 9-8.
98062
3 ^
33
]^
La Nona
I
terza negli
eccedente,
3x:
--
3.*
sulla Sesta
Le
2." la
Quinti
La Settima
gran parte
la piil
Nona sono
trova.
6.*'
casi
indiohiamo qui
Quarta, la Settima e la
sulla
accordi di
il
I Ritardi semplici
La
tutti
ritardano raramente ed
La Terza
in generale in
La
1.* la
12
33!
3a:
:5=3t
lF=i=
2Z
H3-
104
Atteso che tutti questi Ritardi (salvo quelle di 9*suir 8^)possono esser rivoltati, mettendo
nel Basso, e la nota del Basso in una parte acuta, essi presentano la tavola seguente:
La
La 5_4
diventa
-5-^
4.
PB
-O-
-6f-
ffl)
-r-e-
33:
-o-
--
La
n?^pv
Ritardd
il
<
_Q_
^ [La
331
i3L
XE I--
-O(1)
La
-O-
25
X3L
->-
F^Tf
Ritardo di 9.8 e notevole:
II
stanza di nona(2).
i?
perche
si
percuote sotto
DO
J-^J
f
f
Esemp ioW
il
ritardato da RE.
J
1
f
4^^
Basso
^77
^ff
^ ^
^A
'^
331
-&-
Esempio ^5
il
Cattivo
-^
i
T
-^
XE
T^r
Cattivo
K
o
T^T
Ritardi di 4-5, 7.6 e 9.8 sono eziandio notevollssimi, perche possono risolversi sul rivoltodel.
Diamo
qui
una
4.5.
-3SL
-G-
-O-
*-*
^
t5>-
ij
rr
JCE
.;j
tf
II
*-^.
-^
6. Sesta eccedente.
4.3
-^-
TV
seoonda 4f e eccedente.
5dente.^
[fr^s^
^ ^y
rr
i
XE S
-6-
7.6.
p fe^
i JT^ 8
'^
f
(1) Questo Ritardo e appena pruticabile nfl Basso; senza cid,es8o e consbnante e perde percio totto I'effetto di questa specie
II
precetto dl porre !a nota ritardata in distanza di nona, nel ritardo 9-8, non e deltattoinviolabile.il celebre P.^BIaestPo
altri
lusa noa
di rade.
la
il
98062
106
oppure
7-6.
r^
^31
Diminuita.
9-8
=^
-*-
-o-o-
IP
^-
Nel Basso
ticarsi
::
33:
s
^
::
T5
te
f r
i^
7-2.
1
-L^
9-7f Diminuita
-J
.ft
^^jiiJiA.4?^
TT
9-5f Diminuita
JT^
(^
if'
P^
9-3.
7-5.
i>ii
-&-
opp.
ii
g|
~rt-
Si.
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Jffl
it
-^
t8
opp
li
j5.
7-5.
opp.
"g
^r
'
+1
f If
^ 8^
^^ raramente.
9-2?Maggiore.
'
ffl
fi
^VZ
TT
"
f f
Ritardi a tre accordi sono rari: cio nonostante gli esempi seguenti possono pra.
con effetto.
i.
^ ^
33:
d-
5.
fefck
J13L
-5
Xt
-5'-
3a:
33
2.
^
jCC
22
^
-iS*
-pL
tutti questi
meno
d^ s
--
XE
Q-
nEc
s
i
f
35:
-o-
'Esaminando attentamente
33:
il
Ritardo di
B2z:
-oopp.
Xt
22
esempi,
si
3:;
:^,
22==^
tutti gli
accordi della
-(I
7-6),
^^
TT
d^
iff
-o-
_Q_
due accordi
4.
_CL
si
usa
il
perfetti,
si
Taccordo
ritardache la 6;
cordi, essendo gia per se stessi sufficientemente dissonanti,potrebbero, a cagione dei Ritardi, rimanere
troppo sfigurati.
9
98062
106
Ecco alcune progression! che importa conoacere, nelle
quali
N.^d.
-o-
^-.^
^
3
^^
t
^
^
1
33:
ii
^&
N?3.
XE
98
43
m
S
^
^
XE
i
*>:
|g
tf
^
9
2CX
-Ql
S^^
::
'6
33:
52:
3r
43
4-3
2-3
^^ J^^7
g ^
9-
980<;2
4_3
If
^*-
I rE
17
-6
Z2
2-3
XE
4-3
::
^
23
^^
31
2^
Oppure
-(2.
zz:
r ^
77^
=f-
^^
22:
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1^
^^
XE
3
^
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Oppure
-O-
XE
g=^
rE
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ixx:
s^
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-o-
XE
43
4-3
"O"
Oppnre
xr
22^
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XE
53z
98
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X3C
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^.f7
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--
2:
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(2^
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XE
--
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i ^^^ ii
98
^^^
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N."4.
93
XE
98
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xr
43
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^ ii
N?2.
j!2
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Oppure
M^?^^^s^^^ ^
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TT~
3^
1.
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Oppure
zz:
i3
XE
3t
I|^-
i07
X8_
^^
"O"
33:
-t5-
33:
^r
--
2-3
:i
^fe
I-Sh
-o-
*^
331
-t9-
ZZTEZ
4-3
-}
XE
4ji
-&"cr
4-3
N?2.
^
3
4-3
4-3
NM.
nei quali
22I>|
XE
^ f
^^=f
-o4
2-3?
he^
j2_
'j^vr
2-3
^
^
--
tei
ft;
;(^
-&-
potrebbe.
g^=^
jo:
ro praticare Ritardi
modo
nel
seguente:
J.
zn
r?
Abbiamo
di
--
W.
4-7
fare
ai
(1)
si
la
meno
Preparazione, percid
maggiormente
usati ed
gli
per evitarp
si
le
puo
far uso.
hanno un campo
1.
assai pii^
doppia Preparazione,
il
XT
7-5
2.
ristretto.
Per
doppia Riso-
doppi non
xr
luzione.
33:
--
In quanto
TJ"
f
ha
'^^
-IS
^ ^^
^
S
'^\ ^
Ty
tale,
di
Settima
Re
Fa
- La), col
quale
la serie d'accordi
108
La
un Ritardo doppio
risoluzione di
Ecco
degli
esempi
uno dopo
due note
si
prima
prima
re
si
^^
XE
quando
il
le diie parti
tf
m
XT
XE
33:
si
9
4
^
f
Oppure
w r^
33:
8
=.3
^^
f^
3X
33:
uM
t
Oppure
33:
XT
XE
f^
33:
xx:
f f=r
^ T^
T=f
f=^
^4=r^
Risolvere
tern,
Ie^
xn
Esempio:
(2?)
P
Quando
I'altro.
di Ritardi doppi
le
si
X3:
XE
^
ALTRO ESEMPIO
980S2
109
di Rifardi doppi,degna di osservazione.
-&-
i
t
1
^
Lo
j^
-^
35:
jo:
ZZ
9-
97.
-&-
jOl
stesso esempio in
Tempo
97-
97-
8
6
7-
-&-
jlE
"Z7
1.
97-
8
6
8
-6
ip ^
7-
i
/'
r9-*-
il
modo
'g^
9-
-19-
331
22
ilin
-O-
jci:
^^
<5M-
33:
ii
-&^
7-v
di adoperare
1?
La Preparazione ed
il
Ritardo
2?
II
Ritardo e laRisoluzione
i ^^
^^
5^5
98062
t
4
F^
110
si
triplice.
ESEMPIO.
\\r6
jis
jo:
Ul
-o-
-^
33:
-o-
salendo.
m
n
y ^
i-i
-^
xr
5-6
7-8
"TT~
XE
-e^
i 4
:^
g:
Ritardo doppio.
Opp.
zz:
XH
N?2.
-&-
Ritardo seihplice.
si
N?i.
^S
2-3
-&-
33:
33:
N?^5.
In quest' ultimo
Opp.
3X
XT
intero;
ne
XT
9-8
ii
si fa
9-
Diamo,a
XE
33:
-0-
ma
Esempio
al loro effetto,
ma
della Risoluzione.
Le Note che
si
la Preparazione,
il
ES&MPIO
reali del
tamente sotto
^m m
9
Le note
Basso sono;
la Preparazione,
^
il
f^^
e
^^
[g
-<9
Ritardo e la Risoluzione.
98062
[g
xr
->-
si
percuotono esat-
ill
II
preparazione ben fatta.e sopratutto diuna eccellente risoluzione. Percuotendo una nota di passag.
gio precisamente sotto la Preparazione,
fetlo, e
Bi che;!? fra la
Preparazione ed
il
Ritardo o la Risoluzione,
il
Ritardo,
pertanto
'2?
fra
le
si
Ritardo e la Risoluzione,
il
5?
dopo percosso
I'ac.
Ecco
degli
-J
esempi
r^
^^
1
^^
1
-o-
-Ql:
93
t=)C-
77-
r?
^^
i
6
-Jt.
3s:
XE
96
^^^
V
^^ ^^
^&=zi
96
if
^^
4-3
xr
916
.o_
-&-
3^
93
I.
iZL
^
p
-^
xs:
vm
96
^I^
rttr r
ip=f^
3t=t
i^iiJ jjij>i^^i^
i
tAi
+
xs_
96
-^f-
tt
f=m
XT
irr
-^
xn
-&-
33:
6
8
-o9
-&-
--
di note di
98062
W
t'
XE
HI
jji5
T^^
fafff^
+
^Mj-
t
s - <
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Pf ^^^
s:
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I 21^
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7-6
fei^
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9-8
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^
^^
^^vl
Ali
4-3
WffV
^^
2Z2
-rS^*
7-6
5-6
tr
98062
~
113
Accordi
ESEMPIO
^^ --
fe
complessi'*^-^^
e legal i.
arpeggiati.
ynw
^=30:
H-
^-
iH^
^T#
P
4-
4-
myga
Z2:
Paragonando
gli
altri.
La
si
Ritardi
Accade talyolta che un Ritardo passa per una nota intermedia prima
di risolversi.
ESEIHPIO
i'
Y
La
^A
^
2.
>
3.
d^ 1 22
I
t^
4.
JtJjJ
xj:
XT
^^
^
qual nota intermedia appartiene ordinariamente all'accordo che vien posto sotto
e 4. Nel N!*3,
il
Si
il
Ritar.
un
caso di questo genere che bene spesso s'incontra nelle cadenze della musica di Chiesa.
In quest'
Esempio
posto fra
98062
il
il
La
414
Ritardi possono eziandio essere variati;
ma questo mezzo
^^^
^ ^7r
m
^
^.fi''^~^<L4VJ
'-^
"^
*^
fit
Quando
dere
gli
cope e sempre
I
do.
di
un
breve durata:
si
si
rf^
un Esempio:
fe
^1^
^^^P
^ ^^F
ijJjJ,
-O-
fc
33:
intervallo qualunque;
il
il
di
passaggio ed appoggiature.come
s e veduto, e
ai Ritardi.
La Sin-
Ritardi elevano Tarraonia, rendono soventi volte nuovo e gustoso cio che era antiquato ed insipi-
La
2.
1.
^^
^=3
-^
^ 1 f
=:zz:=zii=z=:i=:
^'
'
^'-
ij
jr
1^
5
^
"rr
=22:
'
A-
che per se stessa ha pochissima attrattiva,pu6,col mezzo dei Ritardi, diventare interessantissima.
ESEMPI
--
m^
m
-^
i2
^
T
E o-o-
^
I m
m
-o-
-o-
^
XE
is:
is:
ZT
-&-
fcz
^
xr
3a:
sn
-O-
XE
XE
-o-
-0-
fczz
na
XE
^
XE
^
XE
0,
xr:
XE
98062
-&-
XE
te
115
Ecco ancora alcuni esempi su questo soggetto importante^pel quale non se ne darebberomaiab,
bastanza.
i=^
-^
-&-
33:
-&
^^
Note
di
^^ ^H'
^-4^
?^
-^-
fflBI
r^ry
iJ:si^
^ s^ & ^
5.
F=r~f
xs:
t=^
--
'^=f^^^=^:f
xr
==:c^gMZ
fci
if=
i,
f-+
J:tbF *=#
f^
zz:
-o-
Note
JTr.J
fc^
I?
si
j;
fj
-6f-
m
#F^
err
4.
^^!^ JpJ^I^J
^pe
^ f fr ^
XT
27
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#^^
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ia:
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S
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zi
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98062
i>
m^
I
UH
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JJ
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-^o-
^n
iJL
-I-
^^
u
W ^ Hf r
i
^ i
dominanti ritardate.
+0
te Ij^
i.
:i5:
7.
^.. ,,
--
^
Z7-
^^
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^I
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solo Basso.
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fof4^rf^i[j
Quii Ritardi
terzo;il
si
^^
ri
di Ritardi,
^i
1.
bisogna scegliere
risolvono sul
terze inferior!,
si
dm
gli accordi in
Basso fondamentale
il
^ii A
A.
a fornire la pre.
xr
ESEMPIO
il
5==^
ecc.
i^
Ma
La
successione per terza superiore non da che un Ritardo inusitato, salvo che I'accordo sul
quale si
fa,
non
sia gia
si
puo sempre
usarli.
ESEMPIO
XE
33:
3ar
331
XE
XX
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&
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ESEMPIO
XE
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TT
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XE
XE
-O-
8062
If
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V.
DEL PEDAL E.
II
Pedale e
una nota
piii
o meno_ prolungata
nel
si
pone una
serie
di
BSEMPIO
w
51?
S
Qui
la
nota
Do
jai
ICE
3X
XJZ
).
Per conseguente
a questi due accordi, e nota accidentale, mentre e nota reale rispetto agli
II
Do
il
II
ciascun
2.
che
lo
3.
il
ma
soltanto
XE
zxr
xz:
:4,U^
minore. S'impiega
altri due.
SI
t
L
1'
ZSSl
rispetto
piil
Do,
il
Tuono
Dominante
d'un
Tuono maggiore
Tuono prossimo.
Dee sempre essere nota principale o fondamentale
La
parte che
si
di
al
rivoltati (1).
a un dipresso, come se dovesse essere un buon Basso ; tuttavia questa regola ha qualche eccezione
neir uso degli accordi rivoltati.
4. II
miglior
Pedale e quello che diventa quasi tante volte nota reale, quante nota acci-
quali
si
trova.
Tutti gli accordi, presi nella stessa scala, possono aver luogo sul Pedale.
BEETHOTEN.
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Qaestl due esAmpi provano cb4
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8062
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Sul Pedale
si
sul
ESEMPI
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Pedale sallaTonica.
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Snlla Tonica
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Quando
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IAGGIORE.
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Pedale sull^ Dominante.
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le
il
Basso
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note superior! vi
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fa
Pedale.
il
MltNORE.
33:
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22
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>^rj.;3jij
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Basso
ii
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chianieremo Peda.
li
passeggieri. Essi possono aver luogo su ciascuna nuova tonica introdotta da una modulazione
regolare. Ecco una frase con tre Pedali passeggieri, la quale puo servire
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IN
DO
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5i
cE^'to
Esempio.
MAGGIORE.
ii:^-^
d'
J.
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Pedale passeggiero
sulla Tonica di DO
J.
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Pedale passeggiero
sulla Totlica di
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si
pone che
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^Itjllj
-&-
Pedale passelgi^^^*^
Bulla Tonica di SOL
no
e,
S'incontra talvoltauna prolungazione della toiiica della dominante nello stesso tempo. Cio non
come
si
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si
DO MAGGIORE
la quale
un Esempio:
cedono. Ecco
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vero pedale; la
il
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^ f^ f^
3
3
-
i-M
^
$
In questo caso si potrebbe quadruplicare, quintuplicare la dominante nelle diverse Ottave. Esempio:
II
mai
Pedale
si
Puo tuttavia trovarvisi con molto effetto come in qualsiyoglia altro sito; soltanto
bisogna farvi un grand' uso di accordi arpeggiati; perciocche, non potendosi con una sola nota per.
cuotere ad un tempo tutte le note degli accordi, conviene almeno farle sentire successivamenteJBcco
un Esempio:
nei duetti.
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4 a
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Abbiamo detto
teste che
i\
Esempi se_
s^incontrano^non debbono essere riguardati come Pedali:
guentij
soli taJlerabili
che talvolta
v-*e
Pedale.
Gli
(i)
Kaccordo contrassegnato
(+) in
quest^
E-
che
di congiunti
(1)
A mio
parere,
accoinpagnano
il
dire che la nota del Pedaje e accidental^ relativamente ad alcuni degli accordi che la
Pedale, Pag.
ed
117),
il
Tarmonia
di
uno
degli
tenuta, e
acute od interno
si
poich6 ne hanno
le
qualita costitutive.
tolto dalla
Norma
il
di
BELLINI,
il
ammette che
121 e 122 e
al
nome
Infatti, qual
Pedale che
jl
vare la non esistenza del Pedale acute ed interno, mi sembra piu speciosa che solida.
proprio di quello di Accordi di passaggio, darebbe I'Autore agli accordi estranei
accompagnano
egli
la
piu
ammette ?
nota prolun-
casi di
Pedale
meno
quale
ml pare acconcio
il
a mettere
in
evidenza I'errere
tali
pur
canto.
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ma
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Tnttavia giova osservare cbe simili Pedali non sono usabili lodevolmente se non nel caso di an' espressione
dara, pari all'accennata. (Rossi)
98062
122
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^tE
:^
K accordo
contrassegnato
e una Set.
(+)
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Esempio
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Abbiamo
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331
ZT.
stesso
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^jt
Ij^
(--):
chi delicati.
Ma una
nota reale e comune a tutti gli accordi^ coi quali la si accompagna^ puo essere prolungata a volonta^ e trovarsi in una parte qualunque. Ecco un esempio curioso e rarissimo d'u.
na nota di questo genere^ la quale diventa comune a dodici accordi diversi^ che possono regolar
mente succedersi:
2.
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3.
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L
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423
VT.
DELLE ANTICIPAZIONI.
II
nome
solo
come
meno
usare convenientemente.
esteso,
il
del quale
non produrre
le
un piccolo numero
un mezzo
sincopi
le
si
degli effetti di
e che
il
possono
bisogna, anzi,
essa anticipa.
2."
Non pud
Non ne
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approvati
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tuoni prossimi;
il
che
1? Kipetendo sempre
il
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il
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successivamente in
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Si vede che
il
canto
si
33:
321
Canto
e^Modulaz.
liel
Tuono prlncipale
trova ripetuto sette volte^ due volte, cioe, nel Tuono principale,
OX
h s^
m
5?ModuIaz,
mettendo
il
canto in
CANTO DATO
fii''.
'ifrLttfJ-^^JlijLTM-
Canto sempre nella parte superiore sino alle cinque ultimo battute.
2.
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Canto In La
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V^
Esempi
le
modulazioni
si
if.
Quando
sottoil
la Viola si
trova
3^
si
fan.
no senza accordi intermedt. Affinche cio possa aver luogo, conviene classif icare i diversi Tuoni
prossimi in
modo che
si
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CANTO DATO
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Tuoni prossimi^ pare tuttavia che non s^esca dal Tuono principale.
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genere cromatico.
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come
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no Accordi complessi
Ed
allora si chiama.
allora si
chiama.
no Accordi arpeggiati.
Questa seconda modificazione e notevole in quanto una sola parte basta per far sentire cio che per
la prima ne vorrebbe quattro. Questo mezzo dimostra la possibilita di eseguire delTarmonia
Ecco Esempi^
nei quali
il
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3
i i-i-^
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medesimi accordi
si
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Altro Esempio
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ecc.
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Paragonando attentamente
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3
debbono essere trattati aun dipresso come i complessi. Nell^uso de^li uni e degli altri fa d^uopo egualmente preparare e risolvere i ritardi secondo le regole, non che le altre dissonanze che
Yogliono preparazione e risoluzione. Conviene eziandio aver cura di non lasciar sospese le note
di passaggio e le appoggiature, le quali, siccome
98062
136
REGOLA GENERALE
Per trattare convenientemente gli Accordi arpeggiatij bisogna rappresentarlico.
me
se fossero complessi.
Se
si
ESEMPIO
m*
niJ
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Quest^ Esempio e cattivo^ perche contiene delle Ottave proibite. Per assicurarse
m
^
N?i.
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accordi arpeggiati. Poich^ I'accompagnamento del primo Eserapio d buono, buono deve pur essere
quello del secondo.
del N.
Se
si
1,
Pj
quantunque
notevole che
sia scritta a
l'
due
quanto quella
abbiamo detto
sulla natura
degli
ricca,
si
un buon Basso,
proposi-
zioni seguenti
1.
Trovare
2.
Accompagnare
3.
Esaminare un pezzo
il
Basso e
coll*
1'
musica
le
di
all'
armonia, e rendersene
quale ciascuna nota accidentale appartiene, fissarne la quantity degli accordi col mezzo delle note
fondamentali, e dimostrare la specie di ognuno di questi accordi.
98062
138
Una
buone; un'altra
pud
al contrario
offrire
molte
molto a sottoporle un
Basso giusto ed un' armonia naturale e corretta. Egli d in quest' ultimo caso che importa
conoscere I'uso delle note accidental!, di cui
mente quando h
come
considerate
quali
loro
il
rifiorita.
Quando
accidental,
si
numero eccede
la
una melodia
in
si
d'assai quello
piii
1'
ben
di
note
delle
perciocch^
v'
Quante
reali.
hanno
piil
delle
melodic nelle
una
note accidentali
il
numero
degli
II.
Per accompagnare
alle
coll'
almeno qualche
frase melodica;
di quelli, in
una
Non
ma
si
fare
attenzione
di quelli
li
difFicili
ad
Ne diamo
N?i.
s ^^
m
m^ rr=f
i
mm
32
Ae^
"
r^^
#F^
Basso cantante
k
&
^^
mw ^
N?2.
*^=i
i tttt
b*i
Basso cantante
11
u
i^ r^s
rr
%
w^
^^ ?
98062
139
NP5.
i^
w
^^
^
^
Basso cantante
^#M ^^ ^
rQ^ r^f
N.^4.
pr=fc
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fc lrr"
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ISO
Basso cantante
^ p^
LL
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$
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^
^i
3E
ii
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f^
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N?5.
ff
w^^ i
i
f^
^p^
Basso cantante
N."6.
^^
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n:i
Basso cantante
~'-J
biz:
||j-
7^^ f
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N?7.
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k
3t
^m
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Basso cantante
N?8.
W=1R^^^
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^^
*5
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zz
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?^
Basso cantante
N?9.
f^
-7^"^
^
Basso cantante
^
^
Cr
t^)tJ
^
98062
f
J
2:
->-*-
^^#
^^
-#-
ZE
140
Quest'Esempio
si
Mu
^
^^^
^
^
TOTO
^ ^^
#i
"
^^ S ^^
-i^.
^^
E
Bassu cantante
dE
^^
^r^ r^
?J
^i
Basso cantante
N?i2.
^ ^^
^^ ^
pm^
^}i
r^~ ^lI;
.=^ ^i^^-M
N?ii.
3x:
cc
wffi^m
^ f
^s ^a
^^
^m
5^^ ^-^i^
^ W rwi rrr
t
*'*'
^e ^i^
XE
qtF
Bassu cantante
Qaesto h
il
modo
di
esercitarsi
di
quel genera
pud prenderc a
Si
rifiorito
tale
uopo qua-
effetto
nel Basso.
III.
Ecco
il
agli allievi
le
prodii-
note
le sole
2."
si
si
vorr^ esaminare
si
spoglieri di tutte
le
reali.
3." Si
indi
pezzo che
si
porranno
paragoner^ in seguito
il
le
di
vedere
come
si
le
note reali
concatenino
diversi accordi.
Quest' esercizio, reiterato, presenta agli allievi una quantity di casi notevoH in ordine alia con-
che
fine di quest'
opera
si
ai
non
98062
141
due Quinte
effetto;
de' suoni,
si
le
sentire nell'armonia
une
e le altre
inccppare inutilmente
tollerarle.
producono un cattivo
potere
tal
1'
orecchio.
casi.
Nei
trattati,
proecrivendo
all'
orecchio, la proibizione
Per non
il
le
Quinte e
cattivo effetto;
ci
Ottave
le
quando
percid,
QUINTE NASCOSTE
2.
OTTAVE NASCOSTE
5.
2.
5.
&2:
zn
casi nei
si
ci
Le Ottave non
si
successioni seguenti
essendo un
I'armonia, la
^
T
la successione
Le
ma
che
le
orecchio
sull'
fisico
pud benissimo
potere
il
quali le
Torgano
di seguito,
Puna
quinte o
retto.
ESEffPIO
Idem
Cattivo
Idem
Uu'
f
K.ti
tta
5^
K.ta
6.*
.ta
8.*"
Per
si
evitarle si h
stabilito questa
far
Regola:
una consonanza
Da una consonanza
come
lo
mezzi
di evitare
comprovano evidentemente
i
veri errori,
le
fanno
opere di
tutti
ho stimato necessario
r
8.**
di
tra di
loro
pud
un'Ottava.
si
zioni permesse.
98002
g\h.
una Quinta od
egli 6 impossibile di
Ottava,
le
ecce-
ui
10
Da una
Si
I
d'
fondamentali de'due accordi fanno una Quarta inferiore. Questa eccezione puo aver luogocosifra
\.
ESEDIPI
Basso.
il
z.
2+
-i9-
W^
TTT
12.
quali
non
osservano
si
le
fe
medesime condizioni, e che percio sono
t
ESEMPI
ite
^
p
-&-
cattivi (i):
f
Vienieno toHerabile. partendu da una
quarta fra le parti superiori.
Cattivo
+
-19-
Ma
J^J
si
puo fare
J
che un
abbelli.
Buono
Da una
il
Pi ceo la
xn
salire,e
mentali fanno una Quarta superiore, Bisognainoltre che i due accordi siano senza rivoltamento.
ESEMPI
--
^^
esehpi
(l) lo
non mi sento
il
XL.
^
+
xn
--o-
^s
Cattivo
A
I
Idem
errore.
I
t
r
98062
il
r
(Mom)
Idem
m
r
443
Allorquando
la
melodia varia la nota che faterza col Basso, bihogna evitare di far due ottave Aa.
scoste o reali.
ESEMPI
\"
II
\'
Tollerato
f"
Idem
Idem
[*
'
accordi non
si
Cattivo
Idem
ivi si varia,
il
puo sempre far salire o discendere a volonta tale o tal'altra parte, perche accadespes-
so che I'estensione delle voci o de^li strumenti nol permette. Nei trattati e sempre facile schivare
\e ottave nascoste,
2"
i
f
La successione
di questi
due intervalli
si
pratica egualmentefra
%
ESEDIPI
P
Se
f
Buono
??
t
t
#
t
Buono
221
un salto
KSEHPI
Da una
sesta ad
una
Cattivo
i,
'\
(l) Eccettuato
il
jl
Mi
Cattivo
retto.
APPOGGIATURA.
Buono
pr
=B
f
U
per moto
Cattivo
Buono
ESEMPI
\'
easo, in cui
\.
Cattivo
ESEMPI
Cattivo
(i)
IBC
f
98062
(Reicba)
d'una
se.
144
3
Da una
non
fra
quinta ad un'ottaya:
(m
il
le loro
una Quinta
due accordi
sia.
inferiore.
ESEIHPI
Cattivo
I
perche
cattivi,
le
r\
-? )
^)
f^
f
1)1
fetta
f^
ji^
-o^
-o-
33:
TT
-o^ Tollerato
Cattivo
+
-t-e^
^fXT
non
I
XT
un'appoggiatura,
gj-
I)UB OUINTE.
Ilcontrario e cattivo:
CattiTO
Ji
si
di
tollerano;
NP2.
+ +
S^
Do,nnta
dipa66aggio
^^=4
Oppare.
Fa. appo^iatura.
^
F=#
7^=v
Oppure, cio chetomalosteeeo.
si
i^
N?4.
^^
^ y^ f^
^
O
^ ^i
zz:
lir^
E
^-k
Fa,appoggiatura.
N?5.
25
Io:
77^
'
f'
Oppnre.
i
U
m
^m
y^
^
f ^
98062
^
U
la:
+-
^^
f
445
Nella successione da una ad im' altra quinta,
il
non
toglie Terrore.
ESEMPIO
XE
tm
n
^^
"O^
seconda quinta e nota aceidentaley che tiene luogo del Sol; dunque le
due quinte esistono. Nell' Esempio seguente
-o-
medesima nota
questa
il
nota reale.
CatliTo
M?
xn
3r
-o-
Qui
la nota prolungata
rivolto; percio
Duono
o-
31:
ALTRO ESEMPIO
Da
^
^
XE
^2
fiC
^
f
mente
fra
ESEMPIO
^
W^
il
il
Baefio
fS^O-
TT
TKT
11
che
si fe
^
"ST
BaoDo
#
w
^^ e
-4^
rj-
Idem
98062
e sol.
Baono
Fra
fe
A?
=^^
^^ & e
3r
i^ ^ ^
XC
* il^
JDl
TT
quattro parti.
-CL
^^ w
li
La
-O-
XC
+
Oi^ure.
3E
33:
146
Gli Esempi seguenti sono
catfivi,
??
TT
^
^
^
(l) Eccettuato
jy^
?^
1^^
^^
t
S
casu in ch}
#^
il
rTi
{'
?^
^
zz:
i^^ P
t<^#
^
^^
/
:E
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a ^ fe^
^
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/
^^
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rij-i-i
ffl^
f^
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'^
(2_
^^
fei
]^
il
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ALTRO ESEMPIO
'42L'
=i
^^
Jtzzzz;
il
^^^
^^
T^^
^^
^^ i i^
zz:
t^
ma
pqe
^JMij
Hi
1-4
I
r Buono
,]
^^m
''\
Buono
98062
^
?
jcqi
(H^<^')
zo:
-(9--
I
*
if
1
1
S S
-rr^
ESEMPIO
St
zs;
S
P
P
f
f P
^^
^fe ^
#^.
fr-
^"-1
i#=]t
Si
^
jz
U7
l^qs:
Ph"=P
-^
^i** ^^
1-77-
^^ ^ i
^^S
t
mjtmm Wom:
mmmmmfkJLM.
XT
y^
^
tffffff
imm^
izz:
-O-
tR^
Quando si accompagna una melodia predominante, per esempio un' Aria,un Solo d'istrumen.
to, una Rom^nza ecc.,e permesso di fare delle ottave reali o nascoste fra questa melodia ele parti
d*accompagnamento, purche non si facciano col Basso. Le parti d'accompagnamentofradilorodeb.
bono essere correttamente scritte.
ESEMPIO
M$h
tE
a
-:
<
a.
a
o
iE 5
1E
1^
a:^:
^^
"3^
"27
ttt:
^ w~r.
F>^^
^<*
JLLTRO ESEmPIO
#^'
J
T
"f
rj
IP
-9-
f^
98062
^-
ii
^^
HE
XE
^nc
14S
OSSERYAZIONI PARTICOLARI.
retto;
come
in cui si
^n&: ^
33:
()
-o-
^ ^
Principio d'un
nuovo periodo in
un alfro Tuonu.
3a:
^^
*
rrr
f
-^
h^
di
ili
^
ij
3^
f^^
^
La
fetesea
frr
^
^
f^
Si
frase ail'ottava.
(C)
^^^
^=g=^
r"r-r
od in un altro Tuono:
(B)
i i
5? Ripetendo la medesima
parti,
XT
X
1
f
f^
XE
ZE
nuGvo periodo in
un altro Tuono.
-e-
J.
conun'altra distribuzione
XE
XC
31:
2? Ripetendo il medesimo
XL.
Principio d'un
mo
tffl
La
gli
arpeggiati,purche I'armonia
sia corretta
come se
Accordi complessi
accordi
questi ac_
xr
xs:
Accordi arpe^iati.
m
s
8062
^^
stessa frase in un al
tro.Tuono.
8 bV ,
MELODIA
4? Impiegando
per
in questi Esempi:
(A)
i?"
149
(B)
^^^
XE
S:
>-ff
-jjj-j
jj
ffl
le
858
JEjS
5 5
mm
ffit:!^:
30^:
!_
55
sg^g
aJ^
ft
-o-
55
mm
58
MM
sa.
rebbe errore;
jif mi
' i-
XL.
-8-
Cattivo
me le
note, si avrebbe:
M:|^
=&
Ma
quando queste medesime ottave si fanno tra la melodia ed una parte intermedia, sonotoL
lerate, conforme a quanto teste abbiamo detto circa Paccompagnamento delle melodic predominant!. Cosi, r Esempio seguente sarebbe buono:
BUODO
s-
P^
di^du oLials
BnoDO
Oppure
^^
Neir Esempio che segue, in apparenza vi sono ottave nascoste; ma esse sono evitate,poiche
posizione del 1f,3?e 5. accordo si cambia parzialmente prima della loro risoluzione.
^^
-8
8-
i f
?
la
jSz
la
-O-
-o-
33:
^B
8
i
6
El
xr:
In quest*Esempio abbiamo indicate le ottave apparent! con 8-8, e gP interval!! che le evitano con 6-8,
98062
450
CaUi>o
Catlivo
^s
^O-
^^-
pre cattivo.-bisognaasscL
i
Cio torna
6-
vitarlo;
33:
a:
io:
>
BE
5
te
fc
3x:
bono affattovi.
sibili.
Cattivo
^O-
fro^
I ^XE
if
m
-o^
jiE
OII
&
che torna a:
iEC
^5^
i
3S1
te
sono buoni:
ESEinPIO
Pi^^
mM.
me
Lo
stesso
Esempio
^^
m
corretto:
iM*^
f
T^=T
j^y^
^^
Oppure:
^^
3r
33:
3s:
i
f
?^3=^
a mm f^
m^
Ve
sempre modo
Buono
'^
Oppure
:^^^
u
98062
^^"^^^
t
zz:
:/_
^ ^3^
Buono
^ ^
Oppure
451
si
--
Tr
Note fondamentali.
i
W
w
Cattivo
3E
le
_o_
--
w
W
3!:
9E0NDA SUPERIORS
XE
-O-
1.
3a:
SECONDA SUPERIORE
-^-
XE
Per evitare le due quinte in questa successione, bisogna;i? far discendere k Ouinte del primo
accordo; 2? pervenire suUa quinta o sulla hota principale del s^condo accordo per moto contra.
rio. Questa regola e infallibile.
BUODO
Bnono
S^
Gli stessi
Esempi
3X1
-O-
-O-
3X1
^ F=^
rettificati:
m
Bisogna altresi evitare
di
:CL
XT
Ul
TE
--
Cattivo
^^
a:
.Ji
^s
r
X5r
'r
-e-
xr
Accompagnando
la melodia, e
J^=F^=fi
^1,
^^^ ^^
g ^^^^^
5_fi_
nota del Basso nel primo accordo della terza battuta, sara facile evitare le due otta.
ve nascoste. Ma se in quest' Esempio si vuol conservare questa medesima nota nel Basso, nonv'hache
a modificare I'armonia nella seconda battuta; il che non e praticabile se non come segue:
Cambiando
la
^m
w
.^=n
^-^
^
U
^
98062
r=f=r
162
nella
medesima
ESEMPI.
Catlivo
Idem
()^
'
p^trte,
(J)
la si alza o si
II
Idem
()
si
j i/l lij
(*)
^^Vj
|J
i TT
in
(c)
rr
quale e facile a correggersi col solo conservare nella stessa parte la nota che
ESEiHPIO..
La
""\
'
XI.
E*:
BuODO
s
la
nota che
-o-
Cattho
si
i
|
"
\><
JQ-
XatthoT
BUODO
il
si altera.
vuole alterare
si
U #
Buono
doppia alterazione risulterebbero due ottaveproibite,bisogna far progredire le due parti per moto con_
trario e far discendere Tuna di esse per gradi congiunti.
ESEmPI.
^
^M
fy m
Oppure
i-
flf
TSL
-^-
Baono
Quando
le
2.
W^
J-i
W
31:
XT
:&
5.
iMl
--
Bnono
le
33:
3a:
1^
.
JQ-
i-^
XE
Buono
^^ f
xc
^-
g!
^^
*j:
^ H
:&^
3s:
i
Buono
BaoDO
note hanno una certa durata, si puo evitare la cattiva relazione colPintrodurre InunadeL
1'
alterazione.
* i
BSRMN.
'
Nota introdotta.
Nutaintrc
introdotta.
J-
an
^
f
-O-
8062^
J XE
rr
i^
453
l-^T
r'lff-^T
Bnono
Questo caso e tollerato, perche le note contrassegnate (+) vengono considerate come appoggiatu.
re, senza delle quali la frase sarebbe come segue;
^
r
A
o
g^
3r
p^
-e-
Tollei-ato
s
jss:
Quest' Esempio puo aver luogo quando la cattiya relazione succede tra
ta.
22:
3!=5t
Cattivo
^
^
-o-
TT
^ fryCattivo
J
-O-
ESEMPI
SI.
31:
dd
7^
^
^
^
^ ^^
Tollerato
^
Hii>n
Cattivo
fe^
r
il
l^ft
N?3.
Quantunque
:.
di
fame
il
;c5
1^ i^
XE
33l
ncr
-o-
-e-
iii
rf
98062
35:
P-
4;
Oppare
J.
m ^W W m W m ^#
M
-o-
liA
'
i
r'r^^
l*
154
La
il
primo
ESEMPIO
un
di
'9-
-<9-
altro.
icte
ji
'^S
B-
ecc.
T-fif
La ma^g:
Un
accordo dissonante
si risolve
regolarmente quando
la
ESEMPIO
si
N?i.
ESEinPI
N?5.
N.^S.
sr
modi
V
\
N?
i.
N? 2.
Nl* 5.
ma bisogna farle
cordo, vale a dire, bisogna che le parti, risolvendosi, salgano o discendano solamente
citato
come nel
Esempio.Tuttavia, essendovi delle note comuni ai due accordi, possono cambiare di posi_
=^
OIlSiedilRe,ri_
s
Ma
in tutti questi
^s^
xy
solvendobi, possono
ceseione geguente:
XE
\.
fc
la 7?
xs:
? n:
33:
TiO-
TT
io:
dtn:
iEE
3.
98062
il
im
Sol
155
sa,
isolati
non
a prodiirre armonia.
litti
Non
senza di
tntti gli
es_
accordi
7."
dimi_
nuita sono quelli, fra essi, che ne offrono maggiormente. Noi ne abbiamo gia dato degli e_
di quest' opera,
altri
N?l
N?2.
Accordo
Settima di secon.
da specie, contrassegnato (+)
xr
di
^^
o-
-eo-
Eccezione.
op
5bP=
vy
Semicadenza.
-O-
-XSL
N?5.
so:
=^o-
xr
^
NV.4.
jql
JOL
EE
SEE
XE
fc:
Settima
di terza specie.
^
m
XT
XE
^s?
o-
^ela
O-
XE
SE
Xt
te
XE
XE
XE
P*:k_^
^
--
XE
tfi:
XE
te
xe:
XE
IE
->-
N?5.
=g^
--
rf
XH
it Tier
Eccezione.
Eccezione.
-&-
XE
-^
Eccezione.
Eccezione.
XE
33:
Eccezione.
XE
XL.
N?4.
N?5.
"Tf"
gd
s
-O-
di
Cadenza perfetta.
Eccezione.
Accordo
Cadenza perfetta.
-e-
io-
XE
N!>5.
jCL.
_Q.
ja_
T5"
Eccezione.
=^
-
--
Semicadenza.
Eccezione.
c>
--
98062
XE
-e-
-e?
--
Igs
Eccezione.
XE
XE
-O-
456
]V?1
Ni'S.
Accordo
di
Settima
zsn:
35:
Eccezfone.
quarta specie.
di
^B^
*^
^^
-e-
33:
-O-
JD-
e-
33:
Eccezione.
fe
31:
Qneste due eccezioni non sodo tollerate se non col passare dalla dominante alia tonica.
N?l
Accordo
di
i
m
Nona
maggiore.
&
.1.
3r
--
-o33:
N?2.
Eccezlone.
Eccezfone.
_Q_
ft
^^
31:
N?l
-Q-
XI.
Accordo
di Sesta
te
xi:
Cfc
Ecceziune.
eccedente.
ST
3X
5? 2.
XL
sx.
t^=^
^
5
*^
X3L
ffi
Xi-
Xi_
20:
^5=
t5
Eccezione.
31:
si
-&-
ESEMPIO.
iw
m
non
i
SDC
te=
EEC
fcnr
ffl
I1&
3x:
offre neppure
t^
Eccezione.
-^
Le
N?3.
1^
1.
all* in.
di Sesta eccedente.
ois
-o-
-o-
31.
^-
eccezioni praticabili nella risoluzione dell' accordo diminuito, dell' accordo di quinta ec.
cedente e dell' accordo di quinta eccedente con settima, sono indicate nell'esame che abbiamo
fatto di questi accordi.
Tutte queste eccezioni, quantunque buone per se stesse, possono tuttavia produrre un cat.
tivo effetto,
il
sentimento musicale.
8e6e
157
ACCORM PERFETT&.
Poiche gli accordi perfetti non esigono risoluzione come gli accordi dissonanti, il loro imu
piego e piu fecondo di mezTi; perciocche qualunque accordo della classificazione puolorosuc.
cedere immediatamente. Abbiamo detto nella prima parte in qual
modo
si
coUeghinafradilo.
ro, ci
Tutti gli accordi dissonanti possoco succedere ad on accordo perfetto maggiore e noye sola,
1'
BSBflPI
i9 Partendo
Accordo diaiinuito.
(A)
fp)
;
4^
(1)
i-
is
Accordo di 5? eccedente.
^
Accordo
41 4?
&
XE
:
TT
;
^-
~rr~
is
1s
i^:
t;
Accordo dl 69
^.
Sg
A
dl 4* specie.;
Settima
(I)
iXE
Xi_
*J
9? minore.
XE
#V
9? maggiore.
331
Settlma domlnante.
fj^
&
XE
(K)
XE
XT
Settima dl 3? specie.
ZHE
(C)
4^
-GL
331
XSE
e 6? eeoedentL
^
lift
lo
'
M^
Accordo
di 6? ecced.
con settim*.
XE
XE
XE
^O"
-i
^i
&
m
i
Accordo diminulto.
XE
Settima di Q? specie.*
XE
^-
TE
k XL
XE
i^ ^
Settima di 3? specie.
XE
Settimadi4? speefe.
F^
e-
XE
m^
O
XE
f,
9? maggiore.'
XE
;'
*o-
TV
S r
Accordo
di iW
e 6?eccedenti.
S^
o-
:i:
98062
e-
^3P^
ati=.
:
XE
9? minore.
k XE
Dl
P
XE
iIE
1^
XT
fc
XE
XE
I^
ss
Settima domlnante.
Accordo
di 6? ecced.
XE
o-
i58
Trovandosi ogni accordo dodici volte nel nostro sistema (vale a dire su ciascuno dei dodici
semitoni della scala)
e chiaro che non tutti gli accordi sono atti a succedere adunostessoac.
fame
scelta.
dodici accordi di settima di quarta specie) non ve n'e talvolta che uno solo chepos_
sa seguire un accordo perfetto determinato, menlre che, fra quelli di un'altra specie,veneso-
no
come
si
atti
a se.
h3iDO
#
m
DaPO
FA.
s s
3i:
31:
-o-
^ll
XE
-e-
^^
XE
ift
ft
-o-
^ XT
xs:
31:
xc
XE
XE
/k
5^^
\r
ly
XE
^^
Da DO
LA.
DI>0
SOL.
o-
*o-
SE
TT
XE
^O-
Note fondamentall di questi accordi, ma, che In ipiesto caao, non bieogna percuotere colle altre parti.
Rimanendo
nel
--
5F
s
DO
XE
-O-
BE iuin:
XE
--
XE
^E
XE
XE
-eo-
XE
XE
Da
medesimo Tuono.
XE
Da
-O-
XE
DO
MI min:
XE
Note fondamentali.
S W
--
g ^ XE
Da
FAmin.
-o-
XE
XE
-o-
XE
xr
DO
ps
.
SOLmin.
min.
SOL
&
XT
Da.
DO
*^
t# H
*'
'
Da
|>
t XE
-o-
p ? XE
XE
BDC
5/k
-o-O-
XT
s ^ XE
DO
xr
E XE
-e-
Note fondamentali.
Da i>0
?yr
^aE
XE
^
T5-^
XE
-o-
XE
t^
i ^
IL
S1^
XE
Da Z>0
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-e-
fi^
XE
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XE
-O-
ii;k
iB:
XE
:fe^
SE
^o-
Raramente.
XE
XE
9^-
Note fondamentali.
le
98062
si
159
Qualunque cadenza perfetta puo venir cambiata in semicadenza. Per operare questo
i?
il
ESEMPIO.
i!E3
m
^
XT
31:
^O
Cadenza perfetta.
XE
2? La Semicadenza puo
non
Semicadenza.
t>
HZ
rivoltato.
ESEIPIO
J^
rl^=^
XE
-O-
^^
Cadenza perfetta.
Semicadenza.
siccome
si
33:
interrotta, se le si rivolta o le si
cambia I'accordo
fina.
e gia dimostrato.
(A)
ic
iz
31:
-o-
-^l-
^ 2
i?^
fe i:
jg
ZZ
3r
H t
*
-o-
Cadenza perfetta.
fC)
(1)
Cadenza perfetta.
XE
jDL
33:
f=^
Cadenza perfetta.
22:
XE
Termlnazione per.
Termlnazione inde-
perche la par.
fetta,
te superiore
termlna
suUa Tonica.
la mediante.
(1) Queste due ultime cadenze perfette possono adopcrarsi ne' period! intermedi, Ne' period! final! si 6chi>ano, a
980^
meoo rhe
i60
il
ESEMPI
i^
th
JtE
zss:
331
XE
31:
3j:
-XT
Cadenza pla|ale.
Cadenza plagale.
A* giorni nostri questa Cadenza e usata quasi unicamente nella musica di Chiesa e dopo
la
i^
W
r\
IE
r:\
=
v^TV
-yOt-
3x:
rzt
noL
Cadeitsa perfetta.
Cadenza pla^ale.
la
denza perfetta preceda questo pedale, che, in questo caso, non e che una prolungazione della Ca_
denza;
ma si
Formola della
Cadenza perfetta.
Cadenza rotta
interromperla.
Un periodo
si
^
^
XE
sul
U-4
22
seguente:
i5>-
La Cadenza
Ibi
mo do
XE
ir
^^ ^ ^
351
31
xi:
il
periodo musicale. Se
si
volesse prolungarlo,
il
che
98062
46i
Sovente
si
puo prolungare
la
Semicadenza.
ESEnPIO
IN
DO
w
9
idduM^M^
^^
m I^TTT rirp
d^Ml
ts
S^
r^
'
c:
F=gp
If
am.
fPrincipio d'una
nuova frase.
-gmr
Partendo da
-n
-^-
Zti'.
:i^
M^ Nm Wd .m Hto
m
P^
DO MAGGIORE
33:
2j:
Modulazione in
LA
n3i
#~#J #
i9-
IP3
II
-^
^5
i^
V
W sm
1^
~(f
u5
%
di
"CT?cr
Principio d'una
nuova frase in
i#
ft
^ a
niinure.
-unuT
ALTRO ESEMPIO
Modulazione
Partendo da
^i
-e^
in
DO
Pf ft
tF
11
Dominante
g^ ^
MAGG.
i^
ax
-^
Re minore
^
'
di
^
m
I
mM^
fTW^
mstHn
jEEHi
s=f
Principio d'una
RE
nuova frase in
Re minore.
'v.
jEunz
4LTR0 ESEMPIO
Modulazione
Partendo da
a if
"W
in Sol e
DO
^^
t^-
g-zf
^
rf ^m
_
^
^
MAGG.
^.
25
i^^ijTO
i
Fff
ft
Quest'ultimo Esempio e
pezzi divisi in due parti,
il
<f1
u "^
^
^^
J-
-e-
di questo
i-^
nuovo Tuono.
P'^Y^
^"W
WTTT
Principio d\ina
nuova frase in
Sol maggiore.
"CTTiTT
come
98062
162
Poiche rarmonia non e soverchiamente ricca in formole
di
letreseguenti formole;
2.
XE
-o-
TSL
XE
cordo
di
XE
^*=i
PiSi
di
XT
6 .
4 e
sempre coll'ac-
soppressa.
2.
^
xr
-e-
XE
5.
XE
XE
~rf~
-e-
i
^
XE
XE
f9-
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-C*-*
XT
XE
^
XT
XE
1^
XE
XE
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XT
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XE
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-^
XE
g^
g
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XE
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-O-
XT
XE
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V^^,^
XE
B
n
XE
98068
-O-
XE
XE
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5I-
Ky
^4^
^
XE
XE
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ZC
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XE
XE
XE
XE
XE
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XE
-e-
(1)
10.
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XE
8.
7.
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6.
5.
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(1)
XE
3X
XE
4.
t^
\.
Siz:
XT
to-
4.
-o-
^^
5.
163
si
uno diminuito.
ESEHPIO
'l?ACCORDO
2?
5?
4?
5?
XT
3i:
-o-
xn
-e-
Ma^^iore
Minore
Minore
Ma^^iore
Ma^glore
non
il
2."
ed
sono
usati
piii
6..
il
1."
il
tonica,
sulla
h osservato nell'
si
esame
di
Minore
5.*'
il
Diminuito
dominante,
sulla
mediante h rarissimo, ed
II 3." sulla
minore siccome
7."
6?
7.
il
4/
il
sulla
modulando momentaneamente
in
La
si
ESE8IPI0
m
di
4f specie
;;
di
-&-
2^ specie
i;
di
2f
specie
" di
4f specie
;:
XE
Xt
-O-
7? dorain:
si
pud continuamente
;;
7*di 2* specie
di
3f specie
Settima
la
9.*ma|g:
la
Nona maggiore, ma
XE
-e-
SU
Settima
Tuono maggiore,
inferiori.
Cosi
il
numero
d'
accordi
h di otto.
ESEMPIO
il
gli
XE
XE
-e-
-^-
-O-
XE
primo
il
s'
usa
piCl
altri,
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noi
li
presenteremo nelil
secondo
piil
del
_5
XE
-O-
-e-
fi
-o-
XT
-^-
rivolti,
si
ha
piil
XE
vasto
-o-
campo per
variare
'.
164
Col mezzo
di questi rivolti,il
sullame.
ESENPIO
6
4
Jl.
XH
XE
--
-o-
33:
:R3J3I
-o-
-o-
-oProveniente dalla9?magg:
A.
-^-
-O-
XE
xi:
6
S
-O-
--
Proveniente dalla9?ma^^:
6
6
6
5
j2
Q_
XT
-e-
Raramente
Raramente
Poiche
il
XC
-O-
Raramente
XE
6
4
Basso puo ricevere piu accordi sul medesimo grado della Scala, non
si
si
pub
anticipa_
Ma gli
e certo
il
2? Quando questa quarta giusta non sara risoluta convenientemente suU'accordo che segue.
5? Quando la Settima sul seeondo grado, in qualunque rivolto essa sia,non sara preparata.
4? Quando un accordo dissonante non potra avere la dovuta risoluzione.(i)
In generale,bisogna evitare d'impiegare inutilmente
il
il
2.
-o-
-o-
-O-
5.
--
-O-
-o-
6
4
4.
6
4
_2_
-&-
-o-
i
i
Cattivo
Cattivo
nieDo cattivo
mo accordu
Pertanto
si
il
6?e dal 2? grado della Scala (fuori del caso N?4.) Tnentre
il
medesi.
si
do,peresempio:
i.
XT
-O-
5. 5
4. 6
--
XE
-O-
-e-O-
Bnono
Non
-jv
il
daU'esperienza.
_6
-i^
XE
^
XE
Pessimo
Cattivo
(1)
la
-O-
9H04!2
ma una
spiegazione su
tal proposito ci
condurrebbe a
A6S
.
IN
DO MAGGIORE
mt
4.
5.
^
IF
|[l
Ecco
la
maniera
di servirsene:
3 XE
3X
(o
i]o
A.
t'
3X
-e-
XE
1^
-o-
f!.
XE
33=
I o-
XE
-O-
Cio che abbiamo detto degli accordi presi inun Tuono maggiore, s'applica ziandio,conc[uaL
che eccezione, ai Tuoni minori. Gli accordi di tre suoni, di cui
si
Tuoni ininori,sono:
IRaramente ma^giore; Raramente minore
INX^ MINORE
-o-
XE
XE
-o-
-e-
Do
/*
||
^^
--
XE
-O-
o-
inferiori.
-o-
XE
;;
-o-
Gli accordi perfetti del 3?e del 7.**grado nel Tuono minore V'
Z\i
Piu di rado
Tutti gli altri accordi dissonanti che sitrovano in questa Scala, non possono servire che per mo.
XE
^m
^m
XE
6$
6l
6
4
XE
XE
XE
XE
-e-
XE
--
-O-
XE
XE
Raramente
Raraniente
6
4
3
-O-
-&-
XE
-O-
-O-
-&-
4
--
Raramente
98ff62
-e-
-o-
JBL
it
-e-
-o-
-o-
I*
ii
M.
-^
m
5
--
XE
!l
166
piil
la
mezzo
de' rivolti)
su ciascun grado
d'
(1).
modificazioni per
le loro
senza che nessuno di questi accordi sia estraneo alia medesima Scala
allievi
ad accompagnarsi
6
DO MAGGIORE
IN
XE
XE
_4_
it
3X
3a:
3X
31
^m
18
6
JL
A.
-o-
-o-
-e-
-^&-
-e(8)
Sal 2?grado
4
J
XE
XE
XE
XE
XE
6
8
XE
XE
Sal 8. grado
It
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1
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11
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II
II
II
n
11
ii
11
11
Sal 6. grado
8
8
O6
(1)
Ed
(2)
'
(3)
numero
E ancora un
'
Reicha).
12,
atteso che
rivolto della
di
indicato col
ft
n
1
Hh
-1
il
-1
alterata. CReiehaJ.
Nona maggiore,
Nona maggiore,
LA
s'
di cui
il
LA
debb' essere
(Reicha).
10,
167
6
_
'^
t_
X4
II
4
II
sui 7?
8
6
come nota
sibile
(1)
su ciascun grado
(1)
integrante,
si
tratta
che
cercare ognuno di
di
d'
accordi pos-
(2).
pag.
II
specie (SI
3.'
1."
parte,
49.
(2)
Dalla maniera di esprimersi del signor Reicha in questa e nella seguente pagina,
gli
ivi
lo
fatto in
le
progressioni
parecchi
consideri che
come
altri,
il
6
quelli di 4
accordi non
essi
di
e stato
6
si
di quelli di 4
sempre o aggiungere,
Nona
sulla Seconda;
bene spesso
altri infine,
4.',
il
soch^
quale in
la terza dell'accordo
musica, cosi
tibile di
ei
tal
il
Che se
il
il
Reicha ha
seguire
di
1'
Dissi
piil
riprese
quale poco
se
all'
accordo
Nona, e
di
in cui
fatto
vedere in pratica,
pagina
168,
Tuso
di pres-
ma
ben anco
la
Melodia
di
un pezzo
di
ma
piij
omogenea
piii
coll'
nelle
indole
compo-
stile,
che dal metodo abbracciato dal nostro Autore seguono de' gravi inconvenienti.
II
gli
Accordi e poi
sistema tonale, e riuscito finalmente a partorire la tavola della pagina 166, nella
ch' ei consideri
non s'usano
non avesse.tutto
suoi rivolti,
7."
della tavola,
quello di
passaggio, salvo che quello della Quarta non fosse un derivato dall' accordo
7. di
come
si
come un nonnulla
98062
Dopo
ci6
non e meraviglia,
168
il
che da
ALL*fMODERATO
le
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jq I
174
Per
nel Basso
la Scala
Regola
dell'
esiste
una formola
d'
nome
il
di
Ottava.
ESEMPIO
Modo Maggiore
-e-
ASCENDENTE
SCALA
XE
-e-
lE
XE
O-
XE
--
XE
-O-
EE
ho-
3i
SCALA DISCENDENTE
XE
6
5
31.
XI-
6#
IKodo Minore
SCALA ASCENDENTE
JL
SCALA WSCENDENTE
fi
aL
xn
XE
-o-
<V
Questa formola h talmente povera nella composizione pratica, che non vale
discussa
in
costretto a
modo
di
quest' opera.
accordi diversi su di
piil
la
prendere
uno
-o-
tEE
1^
lE
-O-
XE
-O-
pena
il
discendenti, e quando
XE I
essere
di
Basso fosse
non
vi
fosse
stesso grado.
dunque conoscere
confusa quando
accordi
1'
ci6
complessi, con
che rende
1'
r orecchio avrebbe
cid
d' essere
il
tempo
armonia oscura,
1.0
Una grande
2.*
La
facility.
si
la ehiarezza.
cadrebbe in questo
gli si
difetto,
perch^
^:
si
d'
accordi che
si
succedono con
Due
diversi
movimenti simultanei
si
collegano
facilmente;
sono gi^ nuocere alia ehiarezza, se non sono ben combinati fra di
bada
di fare
alia
distanza di
loro, e
sopratutto se non
dall' altro.
Ma
si
con
175
"t
dunque
parte
dell'
fatica
stillarsi
il
cervello
nulla,
nemmeno
per dipingere
il
alio
scopo
modo
non servirebbe a
Non
sprecata lo
di
di trattare
una
massa
tale
d'
istrumenti
caos.
e,
nel
L'armonia a
confuse che
1'
tre, e
armonia a
fame un uso
percid bisogna
meno
soggette a
riuscire
Insomma,
chiamente
raccomandiamo
noi
movimenti simultanei
delle
evitare
cambiare
Tuono ad ogni
di
parti
Oltre la chiarezza
di
non
e pretenziosi
le
raodulazioni,
una successione
passando con
melodie predominant!;
alle
e di
non
istante.
nell'
la chiarezza, di
istrozzare
di diffidare di
accompagnamenti complicati
gli
raggiungere
di
Ma
Termineremo
coll'osser-
vazione seguente:
Un
menti
non presentera
qualunque
In
in
tal
campo
leggi deir
sia
all'
le
leggi,
grandi poeti,
movi-
immaginazione n^
debbono imitare
certi
di
alio spirito.
sempre puri ed
intelligibili,
armonia poetica
infine,
dipinto le situazioni
da Omero
si no a'
altri
hanno messo
piil
non
di nostri,
v'
stato
mai
dalle
tempestosi ed
tormenti deirinferno,
ma
senza di che
le
tempeste,
le strida
selvaggie e gli urli feroci saranno ancora preferibili ai vostri quadri, perch^ conformi alia natura.
98062
COL MEZZO
Ludovico Viadana fu
rarmonia. II suo metodo
metodo primitivo e
merati
di tutti
usano
Si
immagind
fu generalmente adottato.
Da
quali poi
con cui
solo
il
IL BASSO.
di
numerare
il
generale, ed
piil
il
si
possono accompagnare
si
intro-
dunque
Bassi nu-
1)E'
in qualche caso
particolare. Questi
2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9,
talvolta ancora
di altrettanti
1,
ma
soltanto
intervalli: 2 significa
una
II
-p^
numeri,
XE
XE
XH
qualun-^^
XE
XE
XE
Ma
un accordo
significa
sovente due:
altro, e
dunque suppone
in
conseguenza
in pari
tempo
il
3,
per esempio,
cosi, 3, e
Per alterare
al
diesis,
bemolli, e hequadri,
quali
si
scrivono vicino
numero, prima o dopo, nel modo seguente: h diesis, ibemolle, & bequadro, oppure diesis
bemolle
4,
abbassa
la
il
adoprano
gl'intervalli si
diesis
bequadro 6
ai
numeri, s'indica
modo seguente:^,
Le
Ognuno
accanto
taglio, nel
(1).
numeri
ir, jgr;
la
il
che
quale 6
posto.
alterazione
piii
il
medesima
il
5,
equivale a i diesis,
Spesso, invece
mettere
di
5 diesis, Q diesis.
Ci6
non
si
(2).
il
3,
bequadro;
ma
h con-
11
Basso, indica
(1)
solo
al
disopra
del
accordo diminuito.
1'
Metteteli
posto
sempre prima,
o,
se
meglio
vi
piace,
delle
in-
certezze. (Rossi).
non ho
tra le
17."
in
Sf
*}
'-
qnello,
^^
V'
^\[
-8-
col
taglio
ha da essere un Sol
y*
diesis:
=11
ma
vedendo
il
^, io
il
Colla numerica
il
s'
esprimerebbe senza
tagli
(Il>,
177
Le
linee che
piccole
si
pongono
in
numeri, e che
seguito ai
si
si
L'esempio seguent
Le
3X
debb'essere eseguito
^'
'
note
"^
fi
le
4
T
parole Tasto solo significano che una frase (d'altra parte non numerata) debb'essere ese-
guita senza accordi, vale a dire, coUe sole note del Basso.
MODO
Qli accordi perfetti
non
DI
modi.
ESEMPIO
<
--
-o-
-e-
o-
I,
-e-
-O-
-O-
-O-
i
8
8
5
5
3
m
Non
6
3
-O-
-e-
v'
sempre determinata da
perfetto di
Do
da maggiore
al
minore
si
fa alia terza, ed
maniere
differenti
-o^
la scelta
-o-
V*
33
in questo,
,t
f'
come
in
se,
ne 6 pressochfe
dopo un accordo
si
<i
perch^ I'alterazione
prescritta.
6
II
primo
II
numera con un
6,
oppure con
3,
secondo
ii
caso.
6
si
numera sempre
4.
Roicha debba rappresentare una Quinta eccedente e non semplicemente una5 c/iesis:
altrimenti a che pro due segni per esprimere la stessa cosa?), ma c d'uopo ch'io ragioni di poi per trovare
quale sia il Sol che occorre per fare una Quinta eccedente col Do.
Mi si opporra che qualunque principiante in Armonia conosce a prima vista che la 5.' eccedente di Do
e Sol diesis; ma io rispondo che ad ogni mode Toperazione del cervello nel sistema dei tagli 6 duplice, vale a
dire vi s' include, comeche brevissimo e semplicissimo, un raziocinio, laddove nell'altro opera il -solo intuito.
D'altra parte, l'esempio che ho citato, e ovvio; ma accadono molti casi in cui non si puo dire che qualunque
principiante in Armonia, e talvolta gli stessi provetti, conoscano a prima vista quale sia la nota che dee
formare tale o tal altro intervallo sopra una data altra. Peggio poi se da un solo numero tagliato ha da
interpretarsi ed attuarsi un intero accordo. 11 fare poi come il Reicha, e come io stesso nella prima edizione
del Fcnaroli, cioe mescere il sistema de' tagli con quello degli accidenti, mi par cosa che non torna ad alcun
utilita. Io per me, mi atterro d'ora in poi sempre alia maggiore sempli6ita; i numeri rappresentano le note; le
notr si modificano con gli Accidenti: cosi, dunque, anche pei numeri. {Rossi).
to credo, 6 inteso dallo stesso
98062
178
II.
DELL'ACCORDO DIMINUITO.
Abbiamo
numera
6,
5.
II
si
oppure 3:
secondo rivolto
il
si
nnmera
come
4,
AVVERTIMENTO.
Egli 6 chiaro che
si
questi
accidenti saranno
errore.
Le
si
tutti
numeri
ovunque
necessari, senza di
a mettere
assai piii
di cid
che diciamo:
ESEMPIO
m
In quest' Escrapio
XE
XC
teria h abbassata
d'un semituono;
Mihemolle;
numero
6;
il
d'
%\>
Mi
S A
ma
5o:
-o-
xr
M E.
hemollc.
II
Do - Mihemolle - Lahemolle,
terzo accordo h
il
un semituono
quarto accordo h
il
Do
niodula da
si
N."!.
_6L_
il
Re-Fa-Sihemolle, che
esige I'aggiunzione di
un hemolle
al
N?!2.
XE
-e>-
due
ESEMPIO
XE
cui
sua
schivare d'anmentarft
di
la
JQ.
i o-
-O-
t O-
XE
8
<y-
10
ESAME.
In quest' Esempio bisogna con un diesis indicare che
giori,
quadro.
V alterazione
numerate con un
diminuita non
si
6,
suppone sempre
sesto accordo
Do diesis,
il
quinto ed
Mi- Sol- Do
non
fa
d'
e non mai
uopo
il
diesis, e
indicarla,
Do bequadro,
non
atteso che
la
terza
179
BSEMPIO
mE
2;
_3
1^
1,* 2.*
e 3/ nota di
quest'
Esempio
non
Per
la stessa ragione,
5,
I.
vi
gli
zz:
ANALI
Sulla
3X
-o-
jcc
N!*5.
Perciocch^, se
altri.
6 nella
il
1.'
battuta
1'accompagnatore non farebbe che I'accordo indicate dal 6 (Do- Mi- La).
5
bisogna mettere 3 sul
Mi
6
precedente havvi 4 sulla medesima nota; senza
di
1'
invece di fare;
d'
i
accompagnatore farebbe
T^
mtk
cosi:
LA
numeri e
segni,
gli altri
necessity.
III.
6,
quinta di questo accordo essendo sempre una nota alterata e presa fuori della scala in cui
il
tuono.
BSEMPIO
^L_
m
I
rivolti in
(a)
que-
st'accordo s'indicano:
Bequadro che 6
vengono
r accordo
()
ST.
XE
\\
l?RIvoIto.
29 Rivolfo,
II
H_
II
II
accompagnatore
sia certo
(C)
l5^
2?Rivolo.
:;
(B) , %\
IPRiyolto.
II
KJ~
J
I
5i
si
di
Do
rivolti del-
diesis,
minore
usati.
Noi
altro,
480
IV.
MODO
il*
NUMERARE
DI
numerano con un
si
7
8,
7,
numerax.o
si
rivolto,
con
5,
5
8.
con
3,
3.
7
5
5, 3.
4? Nel
con
8,
2.
, l>
Ij
la specie alia
tiene:
3X
Xt
-^
1?
'
Specie
-O-
"O"
If Specie
',
^
M
11
;
6
5
4-
JL
i
:
2? Specie
1?
6l>
J8_
i
Specie
A.
A.
',
1?
Specie
-<5>-
H^
Specie
If
.5
-11-
If Specie
Specie
i
3f
i.
ilf
Specie
'
3X
^f'
Ilf
Specie
^^
ii
_5_
;lf
Specie
;lf
Specie
;i?Specie;
6
5
2fSp:;2fSp: ;lfSp:;
3? Sp:; 2f Sp:
n:
;2fSp:;2fSp:
XE
IfSp.
di Settima dominante si trova nel suo secondo rivolto, senza la nota fon.
6!|,o 6|t,
ESEMPIO
JX
7? di
I*.
secondo
11
Tuono.
ill
XE
'
il
ZH
:4f Sp:
Quando Paccordo
Seguendo
G-
6
5
-i^
a.
\r^
-o-
^?
-^
-o-
prima Specie,
...................
sistema del T^a<fana,le quattro prime specie di Settime si numerano nella stessa
guisa; cio che deve guidare I'accompagnatorCjed impedirgli di confonderle,sono gli accidenti inohia.
7!*
sono
XaFA
XE
;
(l)
Parte I? (Beieba)
il
If Specie
!L
-O-
XE
-O-
I
;;
2f Specie
;;
3f Specie
;;
4f Specie
^^^^^
181
poich6:
I.*')
l.
specie, ossia
dominante.
2.)
2.* specie.
3.)
3.*
4.')
specie.
si
l.
Fa
il
MODO
DI
il
La
h diesis;
scrivere 5
e,
se
si
volesse avere
la 7.* di 3.*
'^^'"^^^^
oppure 5
per indicare che
la
NUMERARE
L'
la
tal
caso presenta
un accordo di Settima di terza specie, ne' suoi rivolti bisogna indicarlo in modo che
r accompagnatore non possa confonderlo con questo, e che abbia a collocarne la Nona sempre
all'occhio
ESEMPI.
12
-^
-O-
-O-
-O-
-oeenza
10
6
6
3
Oppnre
2? rivolto
senza la nota fondil
1? rivolto
le
la nota ^ond.
8? rivolto
senza la nota fond'^
10
m f
8^
-o-
-o-
-^
VL
MODO
E
DI
L'
NUMERARE
L'
ACCORDO
DI
NONA MINORE
i^
8
-O-
-&-
ESEfiPIO
-O-
ho-
-o-
1? rivolto
senza la nota fond.
2? rivolto
senza la nota fond.
3? rivolto
senza la nota fond .
\
!
4? rivolto
senza la nota fond
segni necessari
ESEMPIO
4
S^
*b
-o-
tL
-o-
I*
--
->
en
^
Oppure
98062
^^
^
A.
331
o:
Tl"
33Z
182
VII.
MODO
DI
NUMERARE
ACCQRDO
DI SESTA
ECCEDENTE.
Oppure
ESEMPI
L'
-o-
zm
Bxr
X^
IN
INI>0
IN Jf/t
Tin
MODO
DI
NUMERARE
ACCORDO
L'
DI
4?E
6*.*
ECCEDENTE.
J9r
4
3
ESEMPI
-^
=511=
tro"
OE
trrr
IN
ra
ACCORDO
DI
IN i?o
iNJKJrlr
IX.
MODO
DI
NUMERARE
L'
5**
ECCEDENTE CON
7."**
ft
ESElBPr
^ =^
10 1)
6
6
5
iz:
Ik
3X
zs:
-<9
Fondamentale
Fondamentale
10 tf
6
12*
MODO
DI
1?
si
pongono
sulla
delle linee sn tutte quelle note che si yogliono fare sentire sotto
11
e si tirano
medesiino accordo.
E8E1PI0.
^^s
i''rrr
if
^rcfi ru-^f
98062
fr
ciif^
1S5
le
un movimento
lento, ei
nnmera
5654
3456
12
4
^^
f-
ax
'
(^
xi:
f-
cosi:
XT
33:
xn
Le diseonanze che
le parti acute,
il
esi-
stessero.
ESEHPIO.
M5
6
M$
6
4
6-
le
*==#
^3
f-Vr
w~
T accompagnatore
eseguisce nel
^=t
6
6
5
2=3
^5h-g
numeri
sulle note
modo seguente:
^^
le
g ^
&
<9
.4
?
Quando
^
^5
zfc^
^
xr
6
6
XT
XE
i^
ha.
^r
-^LQ
I
^p
6
T
^B
3C
6
5
fe
5
3
S SB
98662
mezzo
de* numeri.
IS4
Neirarticolo sui ritardi abbiamo gia chiarito
soltanto per cio che riguarda
modo cod
il
ritardo
il
medesimo^e
ma
la rigolu-
zione di esso. Ora ci rimane ad indicare quali numeri fa d^uopo aggiungervi, per determi-
nare
il
N?
jSl
i.
In quest'
i
T
N?
-^=i
T*
si
il
g m
ne
si
Esempio
il
ritardo e la risoluzio-
-o-
Esempio
In quest'
si
2.
volto dell'accordo di
/SL
Y
N?3
-tf
Z&
-O-
il
Ora^UBando
indispensabili,
Esempi
4
ritardo si fa sull'ac-
accordo di
sull'
il
ritardo,
non
si fa
volesse ritardare
bisognerebbe aggiungervi
si
il
6-
Cosi dunque, se
Esempio
l^a mtnore.
il
In quest'
Togliendo
^
^
La minore*
il
il
reali,
quali sono
Do per
11
ritardo e la risoluzione
71^
ESEflPIO
31
2z:
6b
5Il
S6062
^O-
3X
^5
QiiAiido
il
ie dell' accordo.
E8EMPI0.
$
m
--O-
iz.
5
2.
g
6k
4-
4
6
Bi
.27
%v
^
zz:
^![
i^
^:
I&-
fe
1=^^^
7
8
3
i>
8
S
TH
i9-
33:
'
col
modo
di numerarli:
^
^^ *
^
S
^^i^
^
^
6
XE
rvTV
VI'
-O-
r-
6t|
^-^
o
4
8
6
^^f^
i
XT
-o-
^g
6
6
^f ^
%\f
mtt
-t^
4-1^
?^=^
7-6
-15'
^
^
^ ^
iU
-5.
8-
648
F
J
7-6
rr-
7-6
6-
8062
Ir-li
52.
fe t
^4
?
4
t^
4
3
it
6-
6li8_
rP
ll
^^
q
JUi
7-6
6ll8_
zz:
r=r
7-6
3_:4
121
^^
^^
^
life
te
76
133:
u
P^
ia
^
-o-
te
3b
7l_6
i,^^J^-T'^4
7-6
6_
*|
^c
Sa
^^=?z
g=
*^
31
-^
^TS
i^
^
s
-Ol
*O-
8
6
1.
Jz
tea
yj
ff
7[g
p4
2
'
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6
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6
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l?
^^^^
^=k
5.
j-8
8.
z:
i
^9
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8
^^^ ^
Modo
4."
II
di
48
d^4d
il
gl^
6.
1^^
IM
W- ^
iastosolo
4-3-
4-3
ZT
6-T-
19
6.
6
5
1^^^ i
\i
numerare
7-6
6
48
K^
\^
ititS*
p f
r
'ff
6
4
rv
i ^
-r
';;
<9-^
^
7 6
9_-8
5-
d^'
a[f^
^wf
twB
-m0
^|^
rmif-
Pedale.
Pedale s'indica ordinariamente coUe parole Tasto solo. Secondo questa indicazione, Tac-
ma
tuttavia
abbandoni I'armonia
facile
1^
le
sole
a correggersi
tl
questo un
dove essa diviene pid essenziale, e cid per la sola ragione che h
difficile
r indicarla.
Oltre la nota che fa Pedale, la parte posta immediatamente al disopra di esso, viene consi-
derata
si
toglieranno tutte le
difficoltit
d'indicare
Tarmonia sopra
un Pedale.
ESEMPIO
7
Pedale
^O-
m
^
6
7
i
rr
98062
,.6
,g
fr^tir
\r
,g
7_6
XE
187
i R3Rr ^ i
r
^
In
Le
certi
'^
non
si
J hJ
genere fugato)
Oppure
si
desidera che
l'
tali,
^
#^3E
Oppure
Com-
tF^^~
-eee.
peoe^
15^'
pl?t|
**^
s^
*-
P^
1^
?~
I
^^
nella loro
JSr
^
Hr^
r^Ty^pYf
y#T
Hi
sentite
^P
^X'lkU^M
til
al principio
d'
loro estensione.
i
ecc.
8
5^
ei;
tpE
^1
le
due
i
debbono
parti
Quando Tarmonia d a
tre
parti, si
Basso.
il
L'accennato metodo
per iscopo
d'
indicare
di
numerare
il
conforme
tasto solo
Infatti,
-^
-o-
numera
-o-
positore.
essere
xs:
numerano.
sentire che due parti, e che inoltre queste due parti siano
La
XE
0-d-G-
-o-
-G-
Anticipazioni
it^
Ff^
O
5.
SS
rr"
seg^ente;
*>:
modo
1'
si
accompagnatore conosca o no
il
genere
si
compone ciascun
di accordi,
numeri rappresentano
le
quando
note;
gli
il
accordo.
eseguisca
un accordo notato
o numerato esattamente debb' essere eseguito nello stesso modo, senza bisogno d'indagarne la
natura.
18S
PARTE TERZA
DELL A CREAZIONE DELLE PROGRESSION! ARMONICHE.
Si fa una progressione armonica ogni qualvolta si riprodtice armonicamente e regolarmente^
sia salentlo
Oppvre
Suppost(
*/
'
'
*/'
'
'
le
La
77"
^5F=
Da
Modello
^
!
XE
-o-
zz:
-^
1^
XE
Progressione
1.
ma
i^
fT
8f
-<I5^
XE
queste osservazioni risulta che qualunque frase cOmposta di alcuni accordi, puo fornir?
ve connettere
za,
Progressione
^^
La
J.
-e>-
*>:
Modello
ESEMPI
Oppure
p^
niche seguenti:
'
il
primo accordo
non
si tratta
che di conoscere
il
principio, seqondo
il
il
quale side-
Modello.
il
primo
della Progressionaci)
ESEMPI.
Modello
1? Prpgressione
5#
22
6? super! ore o
3? inferiore
(1)
98062
idem
le Prog^ressionl
aegU accordi
2f
rV
idem
armonicbe; perclo
fa
d'uopo consal-
i89
La
maggiori o minori,
fiione,
orecchio
dall'
ijsp
4>:
'^
^^
^=22
Quinta superiore
Quarta inf f*
Idem
ESEmPIO
^
idem
inferiore, o
medesime
^m
note.
Quarta superiore
o Quinta inf.'
BVa
2?
Progress I one
1.
Connessione per
Quarte inferiori
iori.
e del
ly
idem
idem
eccezioni nella concatenazione degli accordi, ve n'ha una che si puo di frequente im-
le
piegare con buon success nelle Progressioni armoniche; quella cioe che ha luogo fra due
ac-
ESEMPIO
if Progressione
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Vi.
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Questi tre ultimi esempi unitamente agli altri tre, formano sei Progressioni, che derivano
(1) Poiche
non
si
pno progredire
di
eccezione in eccezione,
il
si
il
due ultimi accordi del Modello procedera esso medesimo per seconda.
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Terra
inferiore
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idem
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490
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meno
sei, sette
il
pud nulla-*'
e per quanto
si
nante;
si
3.
1'
risoluzione esatta,
non e
una
1."
la
Settima domi-
usati se
del Modello.
ESEflPI.
da
^.
le
Progression! seguenti:
colla
7."
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primo
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Oppure
Progressione
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1-
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Oppure
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Mettendo T accordo di
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Esem-
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5.
Progressione
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491
Progressione
In quest' Esempio
Pare
3[
f
inferiore.
I*
in conseguenza,
che
la
71.
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l^i
La minore
il
i?g
minora,
nel seguito
la
Re minore a iSo^,da Sol a Z>o, ecc, il che non h punto osservato, atteso che da
passa a Do (alia seconda inferiore), e da Do a Sol (alia quarta inferiore). Queste
trasposizione da
Re minore
si
modificazioni speciali sono eziandio usato nella creazione dcUc Progrcssioni, ogniqualvolta la con-
Altra progreBsione
Biocome
di
con naturalezza.
trotyarsi
Modello
dl sei accordi:
ESEMPIO
Ic
^/^
7
?
6
acccnnate progressioni
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2
;:2^
32
si
dissonante, senza
che
2ZZ
2?^
ProgresBione
si
di Progrcssioni
non
s'
dire,
di otto accordi:
le
Pro-
Modello
4ll
J.
22
ibile creare
6.
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It Progreeeione
gression!
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Abbiamo
alia Melodia,
Questo
esponendo
ci fornir^ in pari
tempo
all'
rimangono
nello
192
piccoli passi
ESEMPI
2
rr^rmT/TP
^irrr ffrrir
Modello
1.
crirrtr^
Progressione
crJ.":^
id
ecc.
^^
eG.
m~^-0-
ecc.
M r'^r'
V hanno
^r
delle Progressioni
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'
i
fTc
quando
difficolt^,
si
vuole accom-
pagnarle regolarmente colle Progressioni armoniche, laddove alcune altre possono dar vita a delle
Progressioni armoniche nuove e leggiadre, che indarno
In ogni caso, h
piii difficile
si
soccorso di esse.
il
senza soccorso alcuno di qualunque Melodia. Ecco un canto che contiene due Modelli differenti:
ModeUo
MFodeHo
Progressione
jtzai
tfr
if^
La prima
idem
Progressione
ir
IT
t^
ir
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parte di questo canto puo essere accompagnata ne' cinque riiodi seguenti:
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Poich^ qui si tratta delle frasi di canto, considerate da s6 sole, e non del principio o delta fine di un
pezzo di musica, 6 indiflferente il cominciare o finire la Progressione con questo o queH'altro accordo, rivollato
(I)
non
rivoltato. (Reieha).
495
di
delle quaJi
La seconda Progressione
melodica, che
ha per modello
offre
uguale
ricchezza.
si
h di isaminare se
richiamata di fre-
la
Ne' pezzi
di
la
pagnamento, che
tre
le
in tal caso
pure consultando
il
conoscere e
deve fare
migliore.
1'
il
il
si
si
perverra ad accompagnare
le
Progressioni
melodiche.
Ogniqualvolta
Quarta o Quinta
il
inferiori, sari
dire, per
Terza,
alia Melodia, o
si
ESAME.
Basso fondamentale
precede per Terze e Quinte inferiori. L'armonia e la melodia rimaniiono nello stesso Tuono in
(juosto caso la Progressione ar-
N.
1.
II
N.
sul
2.
Progressione armoniea
Pedale.
in4 ^
fondamentale
N. 3.
procede egualmente per Terze o
Quinte inferiori.
II
IJasso
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56
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ZZ
194
N.
la stessa Melodia.
Lo
4.
ZZ
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^^
m
^^ ^^
--
m
H Basso fondamentale procede per Terza e Quarta inferiori.
N.
5.
31
N.
6.
II
Basso fondamentale
FA-MI
LA-SOL;
fa
due
chepuo
aver luogo quando le Progression! melodiche riescono difficili ad accompaoccezioni,
il
gnarsi.
N.
questo esempio
7. In
come
considerare
note contrassegnate
bisogna
appoggiature
-|-
le
(1).
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fr
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N. 8. In quest'esempio queste medesime note, contrassegnate -{-, vengono considerate come note reali,
eppercio acconipagnate con altri accordi. II Basso fondamentale di questi
due esempi fa ancora delle eccezioni
caffionate dalla natnra del passo meIndiro.
,.
fifff l fir
N.
9.
II
al
6."
ac-
fordo.
.,
N.
10.
La prima nota
del Modello
somma importanza
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TZ.
di
il
98062
195
N.
di
delle eccezioni.
N.
Una
12.
a quella delTesempio precedente produce miglior effetto sul Pedale. Questa nota grave ed immobile riveste,
per cosi dire, tutti gli accordi e li
lega piu strettamente, richiamandoli
incessantemente alia tonica.
N.
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Quest'esempio ammette
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del canto.
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(b)
Progressione
nello stesso
melodico.
melodica
rimanendo
Tuono, o modulando.
(a)
Modello armonico.
(b)
nel
98062
196
nello stesso
armonia modula.
effetto
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che sia severa, debb' essere scritta con purezza, c,\oh monda da
errori. La parola libera non implica j)untO I'ammissione di licenze arbitrarie.
Ma vi sono delle produzioni nelle quali 1" armonia debb' essere trattata con maggior rigore;
e queste si distinguono coi nomi di Musica severa, contrappunto severe od armonia severa (1).
Questa severita consiste neH'evitare: L il moto di due parti all' unisono od aH'ottava (2);
2 I'uso degli accordi arpeggiati e delle appoggiature 3." la prevalenza di una sola parte; 4." i
canti e passi comuni; 5. le modulazioni enarmoniche.
D'altra parte, in questa specie di Musica si esige l." che ogni parte abbia un disegno particolare che la distingua dalle altre, vale a dire che nessuna sia unicamente parte di ripieno; 2. che
vi sieno frequenteniente delle Progressioni armoniche e nuove; 3. che vi si faccia un uso frequente di ritardi 4. che vi si usino le imitazioni, i canoni, il genere fugato, il contrappunto
doppio, in una parola, ogni armonia suscettibile di rivoltamento. (3)
sia libera
(1) Le parole Contrappunto ed Armonia sono sinonime: (a) percio le espressioni Contrappunto semplice,
Contrappunto doppio, Contrappunto Jlorido, Contrappunto rigoroso sono le stesse che armonia semplice, armonia
doppia, armonia rigorosa. (Reieha).
(2) Egli e bene inteso che tale severita non puo estendersi aile masse dell' orchestra, quando bisogna raddoppiare o triplicare il complesso dell' armonia. (Reieha).
(3) II contrappunto doppio, le imitazioni, i canoni, la fuga e il genere fugato formano la materia che si
svolge nei trattati della fuga. (Reieha).
(a) I vocaboli Armonia e Contrappunto non sono del tutto sinonimi. Per Armonia s'intende la scienza
degli accordi, considerati rispetto alia loro costruzione ed alia loro successione; il contrappunto intende a dare
a ciascuna npta degh accordi Tandamento che loro conviene. NelT Armonia si comprende lo studio della
nnmerica; nel Contrappunto quello della distribuzione delle parti. Si dice pero comunemente s^Mrfiore V Armonia,
Oppiire stuffinre il Contrappunto nello stesso significato. rRossi).
98062
202
Le produzioni
1.
La maggior
2.*'
La Fuga
3."
La musica
ed
Canoni.
scolastica o didascalica.
deve accuratamente
si
camminare due o
1."
Si fa spesso
2."
3.*'
Le Modulazioni
predomina e
vi
ottava.
all'
limitano ad accompagnare.
le altre si
si
tempo
nello stesso
Tuono;
il
capriccio
il
Musica severa.
nella
4." Gli
5.
il
parti all'unisono od
si
piii
accordi arpeggiati
Le appoggiature
ed
s'
ritardi,
La
momento
con queiraltra
questii o
si
riproducono
ad ogni istante.
8.
Vi
si
Le produzioni
Musica
della
libera sono:
Romanza,
2.
le
Canzonette
La Musica
V'hanno
le Sinfonie,
Musica da camera ed
militare, la
tempo
cui
in
Documenti armonici,
In quei tempi non
La composizione
ha
gusto
si
Fux
scuole
nelle
pubblicd
in generale la
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Arie, la
teatrale.
si
Haydn,
alia
come
h cambiato a
piil
immensi,
frutti dei
riprese, e
genere rigoroso
stile di
ability, si
quale
suoi
chiesa rigarosissimo.
sempre
alia
loro perfezione,
meno
Musica drammatica,
libera.
armoniche.
musicale,
il
dell' arte,
cui limiti
feUci.
si
sono,
Questi nuovi generi, formando virtuosi cantori e cantatrici celebri, de' quali
1'
le
suo
il
brillare
Soli,
il
Concerto,
il
Rondo, ecc
ecc,
le voci;
si
allontanarono a poco a poco dal genere rigoroso insegnato ne' corsi di com-
Musica
libera,
il
cui stile
ha
Si
ha dunque torto
all'opposto di
nella
di
non insegnare
sconcertati
quelle che
essi
sia
nel
non sentire
altro
quali,
d'dl
piil
allievi
credono che
DELLE IMITAZIONI.
303
Quest' articolo 6 uno di quelli che s' inseriscono ordinariaraente nei trattati della Faga e del
Contrappunto doppio. Ma una parte di questa materia appartiene alio studio deirArmonia, eppercid
abbiamo creduto opportuno di farle posto qui.
Le imitazioni si fanno ripetendo una rrase od un tratto di canto, oppure riproducendone il
d'
imitare
USJ
^-
f^rH^+r-H
M^-^
prima
medesimo
passo seguente
il
^^ ^
2.Accomp
Canto
O ^
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^m
^^
ESEMPIO
ZL
'hf
^
5
il
J2~
5 6-
iil
Canto
compagDaioento
Se, ripetendo in tal guisa il tratto di canto, il prime accompagnamento non potesse piCl servjre (1), se ne farebbe un secondo, come nell' esempio precedente. Questa specie d' Imitazione 6
la pi^ semplice e la pitl facile, e pu6 spesso venire impiegata con effetto nella Musica libera.
Quando I'Armonia
^ ^g ^m
N?2.
ESEMPIO
lo
^Jt
.1*
m r
^ ^
si
^ ^M
i*.
potesse farla incominciare ancor piCl presto, diverrebbe piii bella; per chiarirne la possibilita, bisogna cercare 1' Imitazione su qualche tempo forte, se la frase da imitarsi comincia sopra
un tempo forte, o su qualche tempo debole, se essa comincia sopra un tempo debole; la qual
ricerca si fa:
inferiore o superiore.
alia Seconda
Se
si
alia
alia
alia
Terza
Quarta
Quinta
inferiore o superiore.
alia Sesta
Settima
airOttava
alia
air
Unisono
si
ripete
sempre interamente
il
canto; basta
M-^
TL
zz:
Wi I
Vm--
a-
tJ
parte.
mm
Iniit.
non
l'8f
ja
iiif.
^^
feEg
^m
Lnit.alla2?inf.
Imit.aUaS^inf.
F^
una
]V?4.
ai ?
.
sentire
Nf5.
ESEMPI
N?5.
fame
si
esige
98062
il
i
f
^^
i^
r
f^
di rivoltar
204
N?7.
N?6.
i^
5^ XT
I
li
^ s^
^^^^
^f=^
canto sono piu o
tratti di
*^
meno
dE
i-j)
^f
?-
?^^^^
ma
ma
dicevolmente.
Le produzioni che
come
le
Pezzi concertati,
Le Imita^
pezzi che esigono una grande semplicita,od un'importanza puramente
si
mo valore di
nella quale
tre
note.
^g ^
:;
^m m
^^
^ ^
ESEMPIO
crome e due semiminime,e si ripete questa medesima frase, sia nella stessapar.
col farla passare da una parte airaltra(in tutti i sensi possibili,) conservando sempre il medesi_
^ '^ffF f
B che imita
il
lo stesso
22:
mm
XE
M=f-t
si
^
P
fi
^m
^P
i"^T
m^
tratto di canto dato e che serve nello stesso tempo daccomp. alia Mclodia della parteAl
9K065
m
-^^^
~V
^W=f]
#F
-^-^
IT*-
205
tre ed a
esige
allievi;
essa ha
parti, attesoche la
quattro
dagli
si
in
efifetto
produzioni
tutte le
musicali di
ogni genere.
Siccome or ora
limitando
all'
L'Armonia a 2
essendo
i)
vedra, neH'Armonia a 2
si
appunto
facilmente scorgere
Cattiyo
Essendo
di
due
perciocch^
sono
tali
2?magg:
;;
piii
;;
3^ min:
I cinque intervalli
difficile
e Sol diesis.
il
prevenirli con
regole
retto,
non
si
piii
-t>-
-o-
specialmente
atti
nell'Armonia
reali,
seguenti:
^ fe
2? ecc:
retto possono,
:^;22
Do
moto
SE
2
=^=zz=
una
successive per
^
a due parti;
moto
seguito per
di
1'
tali
in cui esiste
parti,
maggiori
gressione
usitati,
consonanti.
4,
casi
intervalli
gli
w 3
soli intervalli
tutti
gli errori.
in
talvolta,
uso di
1'
ancora dell'Armonia a 3 ed a
richiede, piil
isolata, lascia
possono praticare
si
;;
>-
^o
7Z.
iSr
b ^-
II
^h
8* ma^g:;; 4^ ecc:
;;
\\
5*Perf:
;;
6* min:
;;
O-
6?magg:;; 7? dim:
(in quality di
J2.
-G-
\^
^^
^9-
5? dim;
-&-
ZL
iO
;;
7? min:
-O;;
Ottava:
giore restrizione.
2
JSl
5s:
-G-
-&-
2?'minore
Fra
la
in
Terza minore,
la
L'Unisono e
Ottava
1'
',',
usano assai
di
i^
iI2L
-&-
-G-
Succeed;
4f|iusta
Terza maggiore,
s'
piti
6?ecc,d:
'.;
7*magg:
rado
se ne
pu6
cadenze
finali, e di
quando
Nemmeno
e r Ottava,
la Quinta giusta
percid
sempre essere
si
si
usa di frequente,
ma
altri
intervalli,
206
ESEMPI INTORNO AlHODO D'USARE GL'INTERYALLI DISSOMNTI NELL'ARMOIVIA A DUE PARTI.
Seconda maggiore, proveniente dall'accordo Za-7?ojj-M'-<S'o/,nel i?eseTnpio, e da Za-
Z^o 3-
fcJ
f^
-r>-
iXI^
la
i o:
-e-
la
il
suo rivolto.
Seconda ecced;,proveiiiente dall'acc:
"J?^ Ainxin: La '^'Do'^- Mi -Sol.
XT
f^
*t>
Ct
M\
J
I
dalla
TT
Settima
II
1?^
La-Po'^-Mi'Sol.\\
XE
proveniente da
1^^
il
ESEIHPI
-O-
2^
rcr
^i
"ii
Semicadenza
XE
-^:
T~r
-o-
f=^
-F>-
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-e-
rr
.2
Si
ne, la Sesta
si
-^y
i
w
XE
-e-
XE
XE
^Sl
f
TT
ma bisogna
che,
TT
come note
^
5
:^
i g
:g
XE
Terza
specie
seconda, o terza
tei
7. di seconda,
JjjJ
la
it
Cadenza perfetta
Cad
XE
ESEMPIO.
^=a
^t
L-^ij;;^
f^-^ JIeS^
f^=^
-o-
.7*Ma|giore;
T>
'us..
(5
'
rivolto.
ESEMPI
Sol'Si-Re-Fa.
o-
-O-o-
2? Minore;
^f?
fes
W=^-
-O-
3X
-diinin.
dall'acc; Mt\f^Sol-Si\f~Be\f.
*-
.Re -Fa.
Sol'^^Si-^e-Fa.
II
7f mae-giore che ne e
13
La Seconda minore
to alia
!',
-e^
'
di
XE
It
^U& ^^
-^
5-
tre seguenti
98062
come
XE *
-vr
XE
-o^
piu usati.
3X
^TT
o6
Cadenze
le
'5
si
per due parti acute, come due Soprani, due Violini, due Clarinetti, due O5o2 ecc:
nare le semicadenze conTerze e Seste,e le cadenze perfette con Seste.
t
P -Tr
w=t
bisogna che
Lo
le
il
si
Duetto e
il
possono terniL
th
-G
-oSemfcad.
ocmtu^u.
Semicad.
2? Ma quando
207
^
^
Cad:perfj
Duetto e per due parti gravi, come due Tenori, due Violoncelli^dae FagoUi^ecc^
cadenze si facciano come in tutti gli altri casi,cioe cogli accordi non rivoltati.
il
ESEMPI
B.
Cad perf
Semicad.
XE
g?
m ^
Semicad,
XE
is:
XE
Cad: perf:
IP=^
XE
-o-
Questi quattro ultimi esempi possono, di quando in quando, venire usati eziandio nella terminazione del Duetti per due parti acute.
DI
CAUENZE PERFETTE
Z2S
$
E
M^
zz:
XE
ry
i
^
^^ S
^^
22=^
-e-
J^
-o-
rrr
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^
3
XE
XE
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fr
XE
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3ZZZ:
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3CE
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-o-
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B/4
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SEMICADENZE
^
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H.
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ff
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98062
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208
Quando
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]X?1.
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E
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>Aj
j^Aj
^^-f-Y-T
^^
-o-
Un
Duetto puo venire accompagnato o da un semplice Basso (1), o dall' Orchestra. In questo
caso la regola vuole che 1' armonia del Duetto senza avere in conto Taccompa^namento, sia corretta e pura quanto quella dei Duetti non aocompagnati. Gli arraonisti mediocri peccano freqr.^ntemente contro questa regola, specialmente ne' Duetti d' Opera, in cui tutto cid che rifletlo !a
scena, occupa interamente I'attenzione delFuditore, e deve percio tendere verso la perfeziono per
quanto e possibile.
Un" Armonia semplice a due parti pu6, col mezzo delle note di passaggio, delle appoggianiio,
delle sincopi e dei ritardi, essere variata in parecchi modi. Esempio:
TENA
^^ ^
l"VAR?
2?VAR
1,
Iter
3?VAR?
'irrli^.^^1
i8:
t-
te Ills -kiix
^
5^VAR
4'JVAR?
^ ^
6VAR?r-N
^^^
'
cltEf^
^^
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^TJitJ^
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9?VAR?
Lp^
7."VAR
L
10**VAR
fif-r r
'
^
i
^^^^
r^Trr-btr^r'r^
ll'*VAR*
gli
esempi seguenti
sull'
Armonia k due
parti,
(1) Fra un Terzetto ed un Duetto accompagnato da un Basso v'ha una diff'erenza notevolissima; nel primo
ogni parte e ugualmente importante, perche 1' attrattiva del pezzo deve consistere nelT Armonia a tre; nel
secondo 1' attrattiva non e che nelT Armonia a due, ed il Basso non fa che una parte secondaria, di cui
alTuopo deve potersi fare a raeno. (Reicha). ^^
98062 o
!209
N?>1.
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5.
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^, j^ j.
^^
J^u^
V
'r
!'
'
XE
I
r r
210
nota prolungata per piil battuke non potrebbe aver luogo nell'una delte due parti, se
arpeargiare
ffli accorai nell'altra. Esempio:
arpeggiare gli
Una
coll'
I'
lfrrf
rr
i^
iiin|i,"rifrr^rir^r
;'rr
Bisogna parimente usare gli accordi arpeggiati quando 1' una deile due
dominante e concepito separatamente dalla seconda parte. Esempio:
nft
'
':s
f!
i-^t|-
noa
^^^ r^^
ha un canto pre-
^^Wm^^p^^ppyi ^
^^
f^r rfr^ ^r r ^y r ^
^
parti
yttr
p* 1
rr r
Poich6 la parte superiore, cattivandosi tutta 1' attenzione, si rende isolata dalla seconda, questa
pertanto deve assumersi, per cosl dire, tutto il peso dell' armonia, la quale sarebbe troppo vaga e
troppo povera senza gli accordi arpeggiati. Col mezzo degli accordi arpeggiati si pud fare in un
Duetto delle modulazioni di ogni genere, e peraino delle modulazioni enarmoniche.
Oa Ra Mag^iore
a Af ( Ma^gtore
pTTT^^
!>
r^ I
P
^jYr r'r-Yri
'
i'
I'
il
I
L*Armonia a due parti pud adoperarsi dovunque con eflfetto, nel Terzetto, nel Quartetto, nel
Quintetto e neW Orchestra, dove si pud raddoppiare e triplicare ciascuna parte all'Ottava superiore ed inferiore. Esempi:
irf ^ ^
W^
-(^
t^
Duetto setnplice
#=F
E=i
5:
La medesima armonia
aynp
3
ZL
^ ^
raddoppiata
O-^
a-
1^#^
9-^
ZC
1^
17"
-rr^
:fjtzi.
^
3:
^rn? ^
Questa maniera di raddoppiare e triplicare 1' armonia colla massa dell' orchestra pud produrre
Trattato
il Dili grande effetto. Noi consigliamo agli allievi di leggere, oltre quest'articolo, il piccolo
appunto
composto
abbiamo
che
violoncello
violino
dell' Armonia a due, annesso ai Duetti per
e
(1)
per far conoscere i mezzi di cui pud disporre quest' armonia.
DELL'
ARMONIA
TRE PARTI.
Armonia a tre sta fra quella a due ed a quattro. In cssa le cadenze si fanno re^olarmente
come neir Armonia a quattro, vale a dire, senza rivoltamento degli accordi deila tonica e della
L'
(1)
M.**
44. (Reieha).
di
una
alia soppressione di
composti
di piii
che nell'Armonia a tre non possono aver luogo altrimenti che incompleti.
Sovente, anzi,
si
perfetti.
Parecchie Progressioni armoniche riescono meglio a tre che a quattro parti; in esse
NeH'Armonia a
ma
in quella a quattro;
sono anche
piii
facili
quarta
la
che
ad evitarsi.
Quando una delle tre parti fa una melodia predominante, conviene che una delle rimanenti
faccia, quando cid h possibile, degli accordi arpeggiati, onde ne derivi un'armonia piii plena e
completa. Esempio:
^
m
^^ i
^m^ ^M^
mif.
i^"*
.?
3X
IE
Qualche volta
^^^
ix:
ma
m
^^
Tr77r?r
il
^m
m
re
rrr^r rrrr
|
lLL!W
^^rr ^ ffi^
''
XE
^ Mm ^^ rf
tfp;
?z:
f9
00
m m
IjL
Irj
I
XE
IE
XE
XE
XE
XE
^
fcm
-^-
:^^
xc
-^
xe^s
IX
'
LTArmonia a
tre
pedale non puo aver luogo se non sotto una buona Armonia a due. Esempio:
JnDO
Nel Terzetto
^^^
puo in un Terzetto raddoppiare all'Ottava un tratto di canto con una delle tre
si
ESEMPIO
^^
\^9
;#S
^ m
puo usarsi dovunque, nel Quartetto, nel QuintettOy nei Cori e neWOrchestra,
dove si puo raddoppiare ogni parte airottava, purche I'incontro di due Quinte di seguito prodotte
si
opponga. Esempio:
La
tre.
1^^ U
i
pf
^
m
<5>-
fi^-
^
g
(
XE
stessa
rj*
HP* g
f9-*-
iuI
y=J Z9
f S
^i
f
Armonia raddoppiata.
!-
IZSJE
980G2
#Jv2
^^9-
xc
^
fe^
U ^
oV
a:t
p^
XE
19-
l4
>
212
e la
interessante
pill
non v'ha
artifizio
possa
si
base di
la
tutte le altre.
L'Armonia a quattro
pagnamento
di
il
genere
e di
ha
sua eccellenza.
della
per
la
lo stile fugato.
Come mezzo
3."
generale in tutti
in
Come mezzo
2."*
facile.
piil
massimo
fe
qui che
Come accomi
Soli
lo
Haydn
masse
effetti colle
dell'
or-
Ciascuno
derli
1'
uno
di questi
In un pezzo
coll' altro.
di
specialmente
nell' orchestra.
ad una posizione
piil
Si
meno
La
parti.
si
non
di
tre,
variety, che c
coH'Armonia a
di
tratti all'unisono,
ristretta si fa succedere
una posizione
piii
meno
lata e viceversa.
Questo espediente cosi seniplice ed in apparenza poco importante, produce tuttavia molto
-^
XE
-^^
efFetto.
^^^
L'Armonia a quattro, quando serve d'accompagnamento ad una melodia predominante, debb'esser trattata con molta semplicit^; la quale
gli
accordi per lo
monia consiste
melodia
lo
piil
un leggiero movimento
in
Tuoni o sopra
diversi
diversi
e specialmente quelle di
cito
meno
canto pid o
di
le
vero scopo.
II
agli
a pid riprese in
tali
sono
le
Opere
di
Cimarosa,
Mozart.
1'
altro
brilla
hanno
quivi
le
il
primo posto
eminentemente per
detto,
fra quelli
imitazioni,
che accorapa-
la ricchezza e
non e una
espedienti dell'arte vi
contrappunto doppio,
Quanto
brillanti, ripetuti
la
conviene.
e con grazia, e
combinazioni delicate e
d'accompagnamento. Talvolta, se
parti
piil
emergere a spese
il
e seguiti da
tratti* di
non
una o
di
lo
sola
all'
parte
la variety
che deve
efFetto totale; le
canoni,
il
un posto appropriato.
di
la
il
il
il
Violoncello
non
fosse ad
un tempo buon
21^
Accade
^m 3 gi
TO
^s
i^s
^ m
33:
-19-
i
3a:
:^
-ti.
#ss>#^#
ip:5i[
s^=
J]J^f
r r
lt
ft
m^
33:
:&=
Quest'altra progressione, che parimente e antiquata,puo essere mascherata, aggiungendovi una quarta
^^
^
L' Armenia a quattro parti s' usa dovunque si scrive per piCi di tre voci, o di tre istrumenti:
ne' Pez2i concertati, nei Cori, nei Quartetti, Quintetti, Sestetti, ecc, ed in qualunque musica
d' orchestra, c con accompagnamento d' orchestra. Si usa eziandio nelle opere per Pianoforte,
per Arpa e per Organo.
Quanto at modo di trattare I'Arraonia a quattro parti nella Sinfonia, ne parleremo pid tardi
nell'articolo sull' Orchestra.
fff r .
.
e=^ W-r
zr
3:
*
i
"
2,
1'
armonia
a=i
realmente
sia
I 3
-9-
a:
a:
\\
Armonia a
QSOAt
214
In
la
si
considera che
come
una
se ibsse
si
d'
Conviene eziandio rammentarsi che quando I'Armonia a quattro accompagna una melodia predominante, e questa
non e a
fa delle
cinque, bensi rimane a quattro. Imperciocch^ questa melodia non e riguardata che
una specie
di preludio fatto
tre
Questa 6
retto tanto
le
la
quantunque
orchestra,
nell'
come
piii di
lo
tutti gli
le
Quinte proibite. Bisogna che ogni strumento, ogni voce sia trattata come
parte essenziale. Premessa quest' osservazione generate, passeremo in rivista la proprieta di cia-
scuna Armenia a
piil di
piil
chiara.
accordi
gli
si
di rado s'
(1);
se
Si scorge facilmente
si
due accordi
di
la
Negli accordi
fi
che
'
xe:
::
XE
^r-^^
il
Do
qu'udro
1."*
ne eccettua
ESEIHPIO
diesis
(eccettuati
allora esige
Do
usano colle loro cinque note), bisogna sapere quali sono quelle che in
possono raddoppiare.
ed anche triplicata
di
-o-o-
^I
diesis qui
di
JCX.
un semituono,
e raddoppiandolo
Re, e per conseguenza due Ottave proibite. Nell' accordo diminuito Si -Re-
raddoppia ordinariamente
il
Si ed
il
Re,
rado
di
il
Fa
Fa
he-
bequadro.
te
oo
csEnpio
-o-
si
raddoppia ne
la
oo
-e-
una
Percid
nell'
accordo seguente
il
solo
Mi
raddoppiabile,
perche
le
hanno nina
risoluzione determinata:
jti
fw
XE
Vl'*!
a 4 parti
a S parti
(1) Quantunque ebbiamo precedentemente parlato del raddoppio delle note negli accordi, abbiamo creduto
essenziale di riparlarne qui per compiere quanto riraaneva a dire intorno aU'Armonia a cinque parti. (Reicha).
Ma
_Ql
Xi-
3X
^o-
?E XE
armonia
-^
e-
^^
la stessa
come nell'esempio
^^I
si rifiorisce,allora
-o-
XE
-o-
xt
e-
215
xx
xi:
-o-
-o-e-
-o-
te
-^-
seg-uente:
sonanti,atte80 la facolta di cambiare queste stesse note prima della lore xisoluzione.
Sgf
^Hff
IE
^-
XE
-e-
rrl
te
-&-
-o-
Qnest'annotazione prova ad un tempo che I'armonia fatta con accordi complessi e spesso
quando
iJ
H g
:&^
N?i.
XE
^S ^
^
,;^
XE
XE
7~m
XT
fl
N?2.
iT"^
XE
-o-
N."4.
-o-
xr XT
-O-
-&- XI.
--
N. 5.
--
o"
XE
XE
:g3
O-
--
P=
sr-y
H
^
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fcl*
XE
-e-
NTS.
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11
zr
-e-
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tePS
f
T-^
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XE
N."6.
-o-
ix
II
-^
Opp.
Sol rimane;
il
*
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98062
XE
HXEteXT
I o-
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:^
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XT ^
? f i
XE
-e
XE
-o-
^
(1)
ft
Settime di 3f specie.
H
^
p^~p
JQ-O-e-
XL.
Settime di 4? specie.
Segoito di /.dominanti
s
xr
XE XE
XT
Settime di 2. specie.
-O-
XE
^ s
p.
XIL
(1)
Accordi di rfdominanti.
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trovano usati.
ii.
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piu
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Successione
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N?40.
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33:
fondamentale
N?i2.
Accordo
di
Quinta eccedente.
6!' eccedente
nel seguente
modo,
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247
33:
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ritardi
ue parti acute.
ESEMPIO
L'Armonia a cinque
in
un pezzo
di
ma non
parti;
od a 2
parti.
0pp.
XE
^^
complicata
di
due
Quella a 3
si
4,
a 3 ed anche a due
y;77J],-flj3n],yJ7J7]
ii jl^:
Armenia a 3
parti all'ottava.
td
l
ESEMPIO
Si
Per rendere
Armenia a
2,
eseguita da due,
2."
Armenia a
3,
eseguita da
3."
Armenia a
4,
eseguita da quattro
4.
Armenia a
5.
Fra I'Armonia a
5,
I'Armonia a
pienezza,
5,
una complicazione
pu6, impiegandola
varieta che
non scema
L'Armonia a
Cori
a cinque
2,
quattro
tre,
una
sola.
Questa
cinque strumenti.
da cinque strumenti,
accordi con
a 3 ed anche a 4 parti
effetto
se ne raddoppier^
cinque strumenti.
gli
il
4,
cinque strumenti.
quattro
senza dimiuuire
1'
Armenia a
raddoppiando I'una
modificazioni seguenti:
altre eseguite
Essendo I'Armonia a
si
le tre
tre,
le
1'
parti,
numero
tutte le
v'
lore note,
meno
degli
strumenti,
ottenere nel
piil
chiara,
Quintetto una
riuniti.
5 s'usa ne' pezzi concertati, a cinque voci, nei Quintetti a cinque strumenti, nei
parti,
il
Pianoforte.
8092
Si scrivono
218
NOTA.
Ho
creduto necessario di far luogo qui ad alcune riflessioni intorno alia maniera
denominazione
che
un Duetto, che
offre
bisogna inferirne
le
danza
de'
mezzi da luogo ad
La
melodia,
l'
armonia,
le
sue combinazioni ed
difficile in
Ciascun genere ha
le
composto Quintetti;
amendue
pifi
il
aumenta
mancando
quattro,
tre,
grand'
il
bile risolverli
egli
di
occupan-
a farsi che
compensi e
le
piii di
SEI,
sono inamissibili
nell'
Armonia a
sei,
le
Quinte,
ma
ben
la difficolta.
sette od otto
parti, perciocche e
impossi-
accordi
piil
atti,
anzi
soli
atti
alP armonia a
chiedeva ad
ingenuamente che
rispose
Si
che b impossibile.
Affinche TArmonia a
Certi
il
uomo
modo
e sul
un Terzetto
DELL' ARMONIA A
le
in proporzione le difficolta.
la
Armonia a
perchfe,
in
Sarebbe ridicolo
ricchezze dell'altro;
Fra
infine la riunione di
un Quartetto,
perfetti
La
musicale.
la
avesse
Gli
la
suoi mezzi ed
un Quartetto che
anco
abbon-
grandi, secondo la quantita delle parti che vi s'impiegano; ora, la creazione deHa melodia
non
di effetti,
1'
la difficolta.
meno
espe-
di
difficolta
ma non
gli
fare
il
si
Duetti, Terzetti,
di
considerare
di
s'
usano che
le
si
sei,
sette od
gli
accordi
note di passaggio,
difficolta
ritardi
ed
sono
otto parti
nell'
il
si
Armonia a pid
pedale.
Prima
di
presentano nella
di
cinque parti:
219
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Ottave nascoste
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Ottave ritardate
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Eccettuato
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-o-
Do
2?
II
sempre
raddoppio della Terza maggiore come nota sensibile, purche questa nota raddoppiata
risolva in due
per esempio:
maniere diverse
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si
il
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5? La cattiva relazio
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4?LeQuinte nascoste
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IX
X^
Tutte queste licenze sono quasi inevitabili, specialmente nelle modulazioni e nelle successio
ni d'accordi analoghe alle seguenti:
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In generate, v'ha
XE
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Seguito d'accordi
perfetti a sei parti.
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220
Serie d'accordi perfetti a sette parti.
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221
SERIE
DI
ACCORDI
non rivoltati
i? in accordi
SETTIMA.
DI
2*^
in accordi rivoltati.
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di
I'Armonia a 8 non
L'Armonia a
h dignitoso; essa
piii
6, 7
non piu
di
Le note
di tre parti
faranno note
cammina,
Moderato
di
numero
delle
ma non
corre.
Una
movimenti troppo
essa non
di passaggio, e nel-
celeri,
neW Andante,
ammette che
cid
che
gansi.
il
di quattro.
7,
numero
il
modo die
allievi di fare in
valore
non
Largo
piil
breve
soli
di
wqW Adagio.
quello delle
crome
nel
222
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(1) Per Don moitiplicare le chiavi^in tntti qnesti esempi ne abbiamo nsato tre sole; qui non
Bitara delle voci o degli strnmenti^ bensi dell''armoiiia senza altre condizioni. (Reicba),
X
si
98062
224
1 ritardi piil
accordi perfetti
atti, o,
non
si
rarissime volte
a 6.
^
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non
la
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si
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soli
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nella quale
le
una nuova
difficolta nella
al di sotto e
non mai
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si
pill
possono raddoppiare
si
Per
tal
ragione
le
i
ritardi doppi
sono
rari
neH'Armonia a
di 5 parti.
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321
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si
vede negli
220
Sebbene
Minori
in
e Diminuiti) ed
si
gli
numero
renderle gradite, atteso che colle modulazioni acquistano una sempre rinascente freschezza.
L'Armonia a
1.0
Le
6,
7 ed 8 parti
parti sono
va soggetta
agli inconvenient!
si
2.
La
3."
La grande complicazione
che seguono:
che nuoce
il
soflfocano a vicenda.
il
difficile
capirsi.
parti, e restringerne
almeno quadrupiicata;
Dal
fin
il
alia
difficolta di
creare I'Armonia a
il
numero
Abbiamo
nell'evitare
od 8
6,
7 ed 8 parti,
il
fatica inutile
la
grande
difficolta
dell'Armonia a piu
parti.
si
scorge age-
le
a trattarsi
di quella
a 4 od a
5,
ma
di
ed 8 parti
6, 7
non
sarsi
gran
6, 7
parti.
gli
farsi
pifl
piii di
L'esame
del pezzo
maggiormente
parti, h
si
la proprieta di tale
98062
ristretta, piil
possono introdurre
la posizione.
meno
armonia.
tutti
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La base
resto
II
rArmonia a quattro
di
due
cori h
il
Esaminando
ciasciin
in accordi complessi.
Le
primo
del
coro separatamente,
si
e,
tre
acute del
2."
Coro.
1."
Coro
Basso del
II
trovano
scritti
in
Armonia
1.
2."
3.
L'organo che accompagna questo pezzo, e una seconda variazione della stessa armonia. Aggiungendovi
iin
accompagnamento^d'orchestra,
si
ci
la
come
riesce,
si
conduce immediatamente
all'articolo
1'
Armonia a
quattro.
piCl
importanti.
di
trattare
1'
L'
dall'
I'abitudine, dall'esperienza, dalla cognizione particolare di tutti gli strumenti, dal genio, ed
dal capriccio del compositore. Egli
modo
di
mettere un pezzo in
dunque impossibile
partitura.
Se trenta
maneggiare
1'
ma
armonisti esprimessero
abili
mente buone;
di
le
anche
le
stesse idee
questa grande varieta non impedisce di dare dei principi generali sull'arte di
orchestra e d'indicare
di iavoro.
OSSERVAZIONI PRELIMINARI.
L" Delle orchestre ve n'ha
di
sonatori.
2.**
V'hanno
delle
orchestre complete e delle incomplete, cioe orchestre che hanno tutti gli
V hanno
sono molto
Quando
meno
si
La grande
delle
valenti.
scrive per
orchestra completa, e natural mente destinata ad una vasta sala, consiste in: Violini,
Timpani.
98062
Tromboni
233
La musica
note,
un movimento
assai
rapido
nelle parti,
Tanima
fracasso;
parte;
le
Tromboni ed
d'unisono;
ben rilevata;
suo
il
infine tutto
gli
ci6
che h notevole e
effetto.
un piccolo ambiente
(1),
le
Timpani.
tratti
Trombe,
compositore
e possibile.
gli
si
il
Quando
di questa
si
di
gli altri
strumenti a corde, che nelle orchestre debbono sempre predominare, verrebbero da quelli indu-
la
fiato: infatti
o 12 degli ultimi.
il
inutile
menti che
il
gli
mancano.
le
compositore deve ancora aver riguardo alia qualita deH'orchcstra per cui scrive e
II
stru-
propor-
Un'orchestra completa
ed in istrumenti a fiato
La
pill
importante
dell'orchestra, e
(1)
fatto
(2).
di
lo
ancora fame
uno
tanto per aumentare
in
Abbiamo
ma
musica che
al contrario, la
in
corpo
musica eseguita
molto effetto in un
e la stessa
chie
fa
fa effetto in
il
Quartetto.
(2)
il
uno vasto.
in
si
un luogo
sono
viasto,
pu6
massa. (Reicha).
II
Flautino, le Trombe,
Tromboni
Timpani non s' usano se non per accrescere 1' effetto nel Forte. Poiche questi strumenti, come quelli che
non entrando che per ben poco nelle combinazioni armoniche, non sono di prima necessita, noi non li consideriamo qui come parti della massa degli strumenti a fiato eppercio ne parleremo piu tardi separataed
men te.
(ReichaJ.
98062
234
L'Armonia a 4
a 3 e con
ma
diun' orchestra;
parti h la base
tratti all'unisono.
fiato.
abbiamo
ed a 4
Ma
il
osservazioni a
altre
pezzi
di
fare,
maggiore
la
loro.
strunienti
Gli
2,
spesso
I'accompagnamento
degli
strumenti
caso non
tal
a 3
2,
parti.
dall'aggiunzione degli strumenti a fiato a questo Quartetto risulta una quantity di combina-
1'
orchestra offre
com-
al
positore.
MODO
Si prenda
un
DI
solo
strumento a
fiato,
si
(1).
unisca al Quartetto. Se
questo Fagotto non deve servire che a variare alquanto col diverso colore del suo suono quello
degli strumenti a corde,
si
Se
meno
il
che
il
si
(2).
Se poi
gli si
fa col
mezzo
delle
dell' uditore,
suoner^ un solo
piil
questo accompagnamento
cui
nascono
le
combi-
nazioni seguenti:
1."
Duetto:
(1)
di
Non
quando
si
in
quando
questo
quell'
istrumento per
dar
vaghezza
si
alia
musica
coi
vari
colori
dei
suoni. (Beichc)i:
(2)
mento
Una
parte
si
98062
dell' istru-
235
2.**
Terzetto:
le Viole,
di Violino.
oppure
coi Bassi ed
una
Quartetto
Viole ed
le
due
le
una parte
di Violino.
parti di Violino.
Quintetto
di
strumenti a corde
gnamenti
od
Violoncelli soli, ed
Contrabassi
soli,
si
si
otterranno
le
il
Corno,
rOboe,
il
si
Clarinetto,
Flauto,
il
di
gli
il
riuniti.
Clarinetto, I'Oboe,
il
Flauto
Bassi dell'Orchestra.
Quartetto
dell'orchestra.
II
il
rigo superiore di questi esempi rappresenta uno di questi cinque istrumenti a fiato, cio^:
Flauto, rOboe,
il
Clarinetto,
il
Corno od
il
Fagotto.
i? Violino raddoppiato.
NM.
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Istrumento a fiato.
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Istrumento a
fiato.
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Istrumento a fiato, solo.
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A DUETTO.
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Due parti
a piacere
del Quartetto.
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1. Violini;
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A QUARTETTO,
N?7.
Istrumento a fiato^ solo
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Istrumento a fiato.
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A QUINTETTO.
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Istminento a fiato^ solo
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Violini
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ALTRO ESEMPIO
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il
pleto: tutto cio e a volonta del compositorej purche riesca sempre chiaro.
Si puo altresi
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N?10.
Istrumento a fiato^ solo.
Istrumenti d^arco
airunisono.
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raddoppiare^
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triplicare od
il
^
qtiadrnplicare
tempo. (Beieia)
M
98062
an canto
238
Accompagnando un istrumento a
compagnamento
si
delicato, ed esige
altri
necessario
la
nota
caso,
la
nota
distruggerebbe
dell'
il
canto sia ad un
dell'
Questo modo
orchestra.
ma
d'altra parte
accompagnare
cosl
al di
d'
accompagnare un
canto precedente,
s'
effetti
incontrerebbe
difRcolta.
Bassi
volesse
si
un riposo sull'accordo
al contrario
Bassi
Re od almeno
una notevole
il
Fagotto coi
il
per esempio,
fiato grave,
il
della
Fa
dominante {Re
diesis, perciocch^
il
Fa
La
nota Re,
La)\
il
orchestra colla
diesis
Come
posta al disotto
fare?
del
La
Far
entrare,, in
che termina
il
questo
canto;
per esempio.
TERZETTO.
N?4i.
Fagotto solo.
In pari
m Mm ^^
Ua U-1
ii:^
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^^
fvr
tempo buon
Basso deirarmonia
Violini deirorchestra
che accompagnano il canto
al di sopra di esse.
crcti;
Bassi dell^orchestra.
Cid
si
pud fare
Qualora
Bassi
altresi
dell'
a Quartetto, se
le parti
piil
facile;
per esempio:
Fagotto solo.
Aguisa di parte intermedia.
Of
98062
l'
accompagnamento
di
un canto
239
fra
Ma
quando
Talvolta
il
Violoncello,
talvolta
1.
come
il
il
la
5, 6, 7,
si
evitano, siccome
si
pu6 vedere
10 e 11.
cui suono
gli
ha un colore che
si
si
pud fare
in tal
in
si
tratta
due modi:
-ed
Basso dell'orchestra.
il
mettendo
fiato.
lo distingue,
Cosi,
Basso), le
il
Quartetto h completo.
il
Fagotto e
Contrabassi fanno
2.
d'accompagnaraento (tranne
od inferiore, secondo
II
N."
le parti
accompagna
si
canto e
il
N."
11 e 12, questi
lo piil si pratica.
servire d'esempio.
Ecco tutte
a
le
il
fiato.
Quegte medesime combinazioni possono eziandio aver luogo nell'accompagnare una voce
Quartetto dell'orchestra
(1).
un solo strumento a
fiato
fiato
esamineremo
al Quartetto,
col
le
si
pud fare
coll'
aggiunzione
di
due strumenti a
oppure
possono essere della medesima specie, come due Oboi o due Corni,
fiato
di specie diversa,
REGOLA GENERALE.
I
due strumenti a
lasciando da parte
fiato,
il
Poich^ questi due istrumenti (a cagione della grande differenza nei colore del loro suono)
sentire con forza
risulta
che se
non ostante
il
frammezzo
l'
attenzione
importante h applicabile a
armonia a due,
tre,
tutti
o quattro parti.
tre,
Per
o quattro
parti,
pi^
ragione
il
fanno
dell' uditore,
Quest' osservazione
voci fanno
agli
si
ne
I'orecchio,
istrumenti a
fiato,
piii
Quartetto dell'orchestra
fiato
dalle voci.
Le persone poco pratiche dell'orchestra, sono spesso sorprese che un solo strumento a fiato, od una
voce si faccia sentire frammezzo la massa degli strumenti a corde, il cui numero 6 talvolta da 30 a 50.
Quest' effetto sorprendente appartiene unicamente alia differenza della qualita de'suoni; imperciocche una
voce si fa sentire non solamente frammezzo questo numero d' istrumenti a corde, ma anche frammezzo 1' intera
orchestra, purche tuttavia non si suoni troppo forte: e si che I' orchestra alcune volte e composta di 300 o
400 suonatori, quando a Vienna od a Londra si eseguiscono gli Orator!. Tale 6 il potere di questa differenza
(1)
98062
2A0
Accade
talvolta che
due strumenti a
tiato
presentano altre combinazioni col Quartette, fuorche quelle che risultano dall'uso di uno
due strumenti a
fiato,
solo.
Duetto pu6,
quando
di
'-
'
^^
r-p
'
'-
'
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l
^L
.,
.-,
,,
"
'rf
Questo Duetto, coH'aggiungergli una delle parti del Quartetto pud diventare Terzetto; per esempio:
Flauto e Corno.
Una
oppure tuttc
come Basso
Se
il
qnattro all^Qnisono^
del Duetto.
Duetto
si
diligenza e renderlo
facesse con
J-
^^
N?2.
i)
j.^;:j^,i^jj,ijj^
^^f^
^^
rr
i
rrr=^
i
3=^^ r=f^ f
di Violino,
piil cantant-e,
volesse
perch^ sovrasterebbe
N?3.
Due Fagotti.
ij
In questo caso
al
TERZETTO.
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si
^j^
&
^ ^^
jg3N
i
potrebbe rinforzare
Sendo che
il
gli
accompagnamenti
il
non servirsene
la
Parte di Violino.
\f
f^=f^ f
*
come intermedia
fra
I'unae
I'altra
parte
TERZETTO.
N?4.
una
nell'esporla.
del Duetto.
Istrumento a fiato
di
'
rf-p^ pirr r^
98062
Ui
Duetto puo ridursi a Quartette, dandogli due parti delV orchestra per accompagnamento.
II
QUARTETTO.
N?5.
Due
^^
parti deU'orchestra,
oppure tutti
gli
Istrumenti a fiato.
m^n
#-4^
-&
JkJ
i\
istrumenti
d*arco a Duetto.
>
Lo
OUARTETTO.
N?6.
Fiauto.
le
Basso.
^^"TTl
Fagotto.
Parte
if
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A
il
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si
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OlINTETTO.
N?7.
Due
istrumenti a fiato.
Tre parti
,.
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&
I'
^^
plici, e,
al
frpr
del Quartetto,
possono sovrastare
-o-
^^r-i^i
Violini
ir
s;:
^
I
-^
.^^u
^^f3
r
980G2
242
Altro esempio, nel quale
il
N? 8.
Due istrumenti a
Tre parti
II
fiato.
del Quartette.
raddoppiamento puo aver luogo in piu modi; basta soltanto badare che la seconda parte
del Duetto
non diventi
la piu acuta
carattere del.
il
modi:
A)
Istrumenti a fiato.
all'ottavainferiore.
i'
/
i
i-idS
ii
a^lil'
B) all'unisono
Istrumenti a fiato.
Istrumenti d'arco.
j=u
Istrumenti d'arco.
il'
J^:^
rtfteT^g ^^
mt^m
\^-u^\ i:f
C) all'ottava superiore.
I
Istrumenti a fiato.
Istrumenti d'arco.
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D)
Flauto.
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Fagotto.
Violino.
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E)
Flauto e Corno.
Violino.
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Viola.
N?9.
Due istrumenti a
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La maniera
Due istrumenti
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altre,e
SESTETTO.
une dalle
si
22
-&
ii-
98062
244
Se
le
dell'esempio precedente,
il
tratti di
il
Duetto nel
modo
seguente,do-
ISESTETTO.
MODE R AT
I^
Flauto.
Corno
in fa.
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o^z_
=^
X3\
xy
7p:
i)J
)|
*
i|
zs
^^i)J
J)
i==:
^^ ^^ ^
Due Obol
Due Corn!
^ g
i f=r=
g
98062
I^sr
::^:
^^
ii
^^
t^
^7
f f
g^
#^lfy
245
In quest' ultimo esempio
gli
Aggiungendo
Quartetto
al
numerose; perciocche
fiato.
due strumenti a
quali, usati
fiato soli, le
combinazioni diventano
quattro
tre o
di
piii
nell' orchestra.
meno
parti, fatta
LAI
o
1-^
re
^^
A
intermedia, nel
da aggiungersi
si
possono aggiungere
--
i
g
^B
"^
1."'
od
2.*^'
Violini,
al
N?
da aggiungersi al N?
1.
all'
strumenti a corde
fosse concepita in
fiato
all'
^^ M m
^^ i^^
chestra.
^
orchestra, oppure
questo
il
it
tufti gli
di pitl
modo
vaghezza aH'armonia;
dell'
^^ffl
.m^^
ij]^$F^ji}jm^:)i.^
Bassi dell
parte
come
Viole
2.
f'i^i^m
i?
'y-^
le
modo seguente
i'fWm
oppure
ma
iW
a^
a:
#^j#-
mF
^w
#==2Z
di adoperarli
per variare
1'
^^
la qualita,
il
t
i
nell' or-
8062
u
^
-o-
il
segreto dell'artc
fiato.
246
gia osservato che I'orchestra vuol essere divisa in due masse, dalle quali una k com-
Clarinetti,
nando
tutti
massa
unite, o separate.
Ma
prima
di
dimostrare come
piii
si
fiato,
quali suo-
istrumenti a corde.
uniscano, tratteremo
Q'uesti dieci
-^^
gmnge
I.
Quindi
strumenti a
Abbiamo
la
si
rr
massa
(1).
Fra
le
due masse
cid
v'
che fa
ha una
difFerenza notevole (indipendentemente dalla qualitsi de'suoni); ed e questa, che quella degli stru-
fiato
siccome
si
fa
ordinaiiamente piu
pu6 fame
vedrA, negli
dieci.
Ne segue
di
Per ben capire il seguito di quest' articolo, e essenziale di conoscere la differenza delle Posizioni che
I'armonia puo avere nell' orchestra. Si chiama Posizione la maggiore o minore distanza delle parti tra di loro
Di cio abbiamo gia fatto parola alia pag. 33: qui ne parleremo relativamente all' orchestra.
Una Posizione e ristretta quando le parti sono a un dipresso racchiuse in una sola ottava.
E lata quando le parti si allontanano per piil di tre ottave.
Noi chiameremo Posizione approssimata quella che tiene il mezzo fra le due precedenti.
La Pozizione latissima e quella che abbraccia la maggior estensione possibile.
Una posizione e nello stesso tempo lata e plena, quando le ottave racchiuse nella sua estensione sono
riempite di note intermedie; per esempio:
(1)
XL
-O-
~cr
:&
-<-
-o-
Posizlune lata.
\ede da quest' esempio che quattro istrumenti bastano per render lata la posizione, ma che ne abbisognano 8, 10 o 12 per renderla in pari tempo lata e piena.
Da questa osservazione risulta che nell' orchestra la distribuzione delle parti (relativamente alia posizione) puo essere indicata nel modo seguente:
1. Gli strumenti a corde eseguiscono tutte le posizioni, fuorche quelle che sono ad un tempo late e piene.
2. Gli strumenti a fiato possono eseguire tutte le posizioni, niuna eccettuata.
3.0 La posizione lata degli strumenti a corde puo diventare nello stesso tempo piena col soccorso degli
strumenti a flato.
4. Und posizione qualunque degli strumenti a corde puo dall'aggiunzione degli strumenti a fiato,
venir modificata in molte maniere.
Essendo che queste modificazioni chiariscono sensibilmente le gradazioni degli effetti dell' orchestra, e
di somma importanza il conoscerle a fondo, e percio studiarne tutte le combinazioni. (Reicha).
Si
98062
247
Flauti
zz:
ti:z
SL
:-fjt
^M.
^
Armonia a
Istriimenti all'uiiisono
2 in
2 Oboi all'iinisono.
Oboi
2 Clariuelti
^^^ ^
rf ^ i
Conii
Fagotti
Se
si
si
W^ fj^ ^
rr
Flauti ed Oboi
all'unisonu.
f f
(1)
-o-o-
XE
--
f
f
^ ^^
Armenia a 2
in
=ra
-o-
xj:
-(9
una posizione
ristretta.
4=^
^m
i ^
modo che
segue, senza
Con
Clar. e Fagotti
all'
ni(2):
unisono.
"s
Flauti ed Oboi.
Tuttavia
Corni (quali
al
.-f^^-
Clar.e Fagotti.
precedente,perche dannoun
-O-
33:
Le note
del Corni
quali I'istrumen.
to ie produce!
^ i
f r fff
XI
33:
331
2 Flauti.
Duetto
si
Oboi.
trova triplicato
2 Clarinetti
Corni.
Fagotti.
^;'
^i
ff^g?
^m. ^^
i ff^
i
^
Qui
si
j^- ;?^
--
-SSL
\
(1)
,.
A
il
larinetti all'unisono
ML.
estensione a quest'Arraonia
a due
XE
W~ir
fr
'
XE
-^
--
-o-
si
puo
fargli
^
^
f
I'
f f
P
^^ f*f
ii
f^
eseguire una delle parti del
Duetto. (Reichq).
Essendo il Corno un istrumento grave, eseguisce le note sempre piu basso d: quel che sono scritte.
suoi tuoni, per non esporsi
Kgli e dunque importante il conoscere la tessitura di questo strumento in tutti
ad assegnargli per awentura una parte piu grave di quelia del Basso deH'armonia, invece d'una parte intermedia: Vedi r estensione e il luogo del Corno pag. 267 (Reieha).
(2)
98062
248
2 Flaufi.
Quando
si
strumenti a
gli
2 Obol.
vogliono
usare tutti
fiato in
un'Armonia
tre, fa d'liopo
le parti, affine di
forza ad
una
2 Clarinetti
a spese delle
di esse,
altre.
2 Fagotti
non forniscono
le
si
si
sul
quale
di-
vi riuscira se
non
si
lo altre,
fiato.
Flauti.
La parte cantante
di quest' esempio
col rinforzare
questa parte con una quantita d' istrumenti piii che sufficiente, e per
modo che essa predomini su tutte
tale
CQ
sx tr
compositore
il
non
Basso h
deirarmonia ese-
^
il
Sl
Armonia a
delle parti
m
w
-0-
h costretti a sopprimere
Una
z-
Posiziohe lata
3.
m S
Armonia a
ugualmente
doppiare o triplicare
&
Oboi e
Clarinetti.
Qucst'effetto corrisponde a
tuata
la fif^ura
Corni.
principale, tutte le
neH'ombra, afRne
far campcggiare quella ed au-
mcntarne lo spicco:
Eccone un esenipio:
Lo
Fagotti.
Flauti ed
Obol.
il
tratto di canto
quadruplicate,
ma
in
Clarinetti.
^^
Armonia a
3 in
EE
g==|
-e*-
Z2L
ii
2z:
f rfrf
*
EJ
e plena.
Corni.
Fagotti.
fyrf^^
9
98062
lU^i
nia a tre nel quale
il
i^i?;^ ^-^
canto
a
il
^^=^
hi
(y^f4^
Flauli.
Jl
<J
331
Ob(i.
249
fe
verse ottave.
IT
Clarinetfi.
Corni.
racchiuda un tratto
V'hanno
di
Armenia a
superiori non
di
irat
'-
^^^
j.j^ ^=^
\h,
1=3^
12
Quinte e
di
si
presti naturalmente, e
rivolti di parti,
perche ne risulterebbe
u^
y^
^
i
canto un po'distinto.
delle frasi
una successione
di effetti,
fW^
^^^^
^=^
-*.".
fc
possono rivoltar^.
jj:
i^=F^
?
rTf r ^=M^
h:
V
/
Flauti.
doppiando o triplicando,
evitare di porre la parte
Oboi
intermedia. Esempio:
Clariuetti.
i^ii
ii
^^=^
i-il
i? i
cr
U^ ^^^ ^i^-a
hid
Fagotti.
m
MM
^
$
^
-0^
'9-
-9
Basso non
Flauti.
il
e raddoppiato da
Oboi.
Fagotti.
$
i
9
^^
MU
U:^.
tJ
-6
y^
a
'"^^
98062
5L
i^
F^
#-
=?
ar
g:
260
DELL'
PRODOTTA COLLA
ARMONIA A QUATTRO
WilSSil
DBGLI STRUIBNTI
FIATO.
delle frasichia.
te:
i=M
.>\
,.
i
f
\^
?
^
rxL
V
Diversi modi di esprimere I'esempio precedente colla
massa
ir
Flauti,
M-L.
i5>-
Ciascuna parte del Quartetto viene eseguita da due istrumenti dello stesso gener^.
2 Oboi
2 Clariiietti.
2 Fagotti.
m
^
2-
Le parti intermedie
LJ
#=^^
i
t
-O-
-&
-6
^=f
21
ISZ
-&
ZZL
1
9
98062
251
Se
si
vogliono aggiungere
Corni a
tutti gli
esempi
le
'
yj
^
r
Z3
y-ing
in cui
Buono
*U
^^4=^
^E^
^=
w
segue, perche
questo Quartetto.(i)
di
B
96
come
J.
A-
Flauti.
i
^
i w
Oboi.
:j
Fagotti,
12.
Clarinetti.
..
fr
iji ^^J-
i
f
s ?^ ^
/2.
J) 22
4i
;j:
^
^^
i rr r^
==A=z:
i
r^gf
i
f
al.
%
zz:
s-
Qui
la parte cantante
1^
J.
-tS^
^
^
W r=f
(1)
y-fa
/
3
-&
mm^
di
ir
f=^
-19
J:
da un Trombone.
Corni, cosi
come
(Rossi).
98062
Quando
come nell'esem-
^ nel Basso,
pio seguente,
sempre
di
si
lo si
brillare
ffi
quasi
evita
*'''"*
raddoppiaiio colla
parte snperiore
farlo
*"**""
tratto di canto
il
^^
ma se si vuole
maggiormente,
fe
il^ Ui
^^ ff=f
\
modi
Tiitti questi
trattare
servono a cangiare
eccellenti: essi
produce
di
TArmonia a quattro
massa
colla
la posizione dell'armonia, e
^
^
JS2_
termedif.
Fagutti.
degli
ii^^
strumenti a
fiato,
sono
effetto particolare.
Nient'altro
ci
b.
le
un mezzo potente
strumenti a
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si
di variare I'armonia,
MODO
DI
Ne'grandi concepimenti
fa
d'
del
Duetto
alia
massa
^1 ^S
fe
Si
di que-
due parti
pu6 assegnare
la
i
ms
f^
frase e
scritta in
non
vi
degli strumenti a
contrappunto doppio
(1);
II
si
oppono.
fiato, e
la
siccome
contrabassi
(i
quali eseguiscono
suoni
gravissimi dell'orchestra) fanno parte della massa degli strumenti a corde, cosi bisogna necessa-
riamente che
la
appunto essa e
in
II
contrappunto doppio,
il
che
s'
incontra talvolta
senza cercarlo.
(1) Si
9R0fi2
253
llesempio precedente,
mr
7 jg
FlautI,
Obol e
ciarinetti.
77-
rp
rF
b7 i
p r
r-irMrf
f--
Corni e
Fagotti.
m &$
IS
k
^
i
/9-^
m
V
hanno due
"
il
Armonia a
due, resa
^.
Clariiietti.
jdh
f-
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S^^
fF
^E^ ^^i
completa da ciascuna
massa.
S?'
Flauti,
***'"*
^^
-^
si
a corde.
mezzo
Istrumenti
tal
t-
12:^
^ #
^
^
f ri r f
i
2Z
Curni aggiunti
I.
a Duetto.
Violini.
Viole e
Bassi.
Abbiamo
Da
cid
DI
TRATTARE
L'
una
k>
-o-o-
% ^ ^
zz.
1.
Le due
Q_s_
^E**
zx
tiL
intiera
piil
si
solo strumento.
modo, cioc:
parti acute
i-
Jne
2:
9-^
MODO
i
^
due masse.
Con
i.
d
r
il
Basso
(1).
Basso ed una delle parti acute del Terzetto cogli strumenti a corde, e
I'altra
parte
acuta cogli strumenti a fiato all'unisono, quando quest' ultima fa un canto distinto.
3.
Le
strumenti a
strumenti a corde ad
un tempo.
(1)
un
Questa distribuzione e
980<{2
un tratto
di
canto
!254
BSEMPI
Armonla a
3,
N?
^U:
-^===
^>
Armonia N"
I,
Armonia
a fiato a Duetto
Clariuefti.
Posizione lata.
Corni
**
rt
lo
s S
I-
=5
5 3
2 2
as*
J*i*fe
^^
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^
^
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g^
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Due
* i=^
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---
,,M &
^
parti di Violino.
jQ
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ii
IT
1)
4)
-<
Le Viole
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i
f ^
^
332
-O-
^^
4)
i4i
Posizione lata.
ag^iunti.
Fagotti.
J^
far
^m
|g'
-o
iE^
Oboi e
Nl*
*^ Istrumenti
J-
ti^
3^
Iap
v_
P^
?^
\w ^
Flauti
Armonia a 3,N?2.
1.
^^
&
^^^
33:
Negli esempi che seguono, questi due Terzetti vengono eseguiti dalle due masse separate;
il
Flauti ed
^ ^#^
I
:&
Oboi.
il.
Ikfl^
in
\m f e
5#
ie>
Fagotti, (l)
Clarinetti,
Corni.
Fagotti.
Violini.
W?
w
I ate
'm
127
T-
a fiato da loro
si
fannn
il
98062
Fagotti cantano,giovera
155
MODO
Dl
diverse, com binazioni di cui quest' armonia e suscettibile colle dile masse, sono le seguenti:
\ Le tre parti acute eseguite a Terzetto dagli strumenti a fiato, e la quarta parte, cio^ il Basso,
dagli strumenti a corde aH'unisono. 2 Una parte acuta eseguita dagli strumenti a fiato all'unisono (1) e le tre altre dagli strumenti a corde a Terzetto. 3. Due parti da^li strumenti a fiato, e
due dagli strumenti a corde, avendo cura di porre nella massa di questi ultimi la parte piii grave
dell'armonia, accid essa venga eseguita dai Contrabassi. 4. Le quattro parti eseguite da ognuna
Le
delle
33Z
ESEMPI
90-
^g
If
CUOIBINAZIUNE.
tes
g i
ft
-Miu h
\\
1\,1
^m
-&-
COMBINAZIONE.
1*
1^
Sf
Quartetto separatamente.
il
32
alia
^ HDxU
I
2? COHBITf AZfONE
22:
2? COMBINAZIONE.
9-
Flauti.
^
Flauti^Oboi e Clarinetti.
U^P
Oboi.
Gli strumenti
^^
larinetfi
fiato
a Terzetto.
Corni ag^iunti.
o.
C/ Vy
^E^^fe ^^
f=f
f
JHT"
Posizione lata.
IV Violino
Co mi
^^=g
:!!
aggiunti
33:
-9
--o-
-o-
\^
Violino.
u:
it
Fagotti
-&-
Ai^
S ^ ^^P
ai
1^
l9-
f9-
Bassi.
l|J|>J ||Jl;
a fiato.
-&-
jSt
e
^
Egli 6 chiaro che per far spiccare questa parte con tanta forza, conviene che essa sia capace di attrarrp^
atlenzione. (Reicha).
(1)
1'
Le
(2)
siccome
tate
acute
parti
si
dell'
armonia,
quando queste
parti
accordi complessi ed
Se non
si
col quale
cio
si
massa
il
Flauti.
Corni.
puo fare
^.
sono presentate,
si
rivol-
Fagotti,
un cattivo Basso
^m
^
ax
Fagotti.
Ji-
4 J
farebbe
^
J
ffi
piu
preferibile
per
evitare
-o-
J)
le
Quinteproibite.
quali in questo caso non possono che raddoppiare una delle parti acute dell'armonia, danno
alia, massa degli strumenti a fiato. Questo raddoppiamento non si puo fare se non quando
tutti gli strumenti a corde eseguiscono aH'unisono la parte piu grave dell'armonia, perche allora questa
parte acquista una forza piu che bastante da poter servire di Basso alia massa degli strumenti a fiato. (Reicha).
98062
^56
La
terza
buona Armenia e
o capace di (ina
effetto, se
in
ciascuna massa
2,
La
Armoniaper servire
^
Se
3^ COMBINAZIONE.
alia
Flauti
all'
8*
Oboi e
Clariuetti.
Fagotti.
fe
b s
I;
CO
ft
1^
i
i)
bi
S
fia
(g
*.
fee
ii
3L#
s*
l!
t^A^^
^
JM
J-^
^ m^
g
fl
i
^=S
H
letrumenti
^^
a corde.
#S#
"V
massa,
in ciascuna
strumenli a
degli
massa
agli
Si
pu5
si
fiato
separatamente, in
presi
indicate dianzi,
caso non
si
le
parti dell'armonia
porre con effetto in tutta la massa degli strumenti a fiato all'unisono, una
ma
tal
modo
|JltJ_j^
"^h
#*
8^ superlore
a 4
e 2! Viollni.
k
m
* W*
pi
gli
2,
3 e 4 parti;
questa Armonia non pud essere che I'accordo della tonica e quello della dominante:
ESEMPIO
raddoppiano
il
di
TENUTA
una
SOL
di tutti gli
quali
dieci volte in
Flauti
Oboi e
Clariuetti.
i"*
Corni e
Fagotti.
33C
ZSSl
Violini.
#-0-
Viole.
Bassi.
iJ
--
'
'
Timpani,
^^ ^m
i
gli
^
p
^^^^
F^
-*
il
J.-4J-
-*
si
^
-O-
UA
t
zc
fcz
TTT
t>
le
Trombe,
Tromboni
che produrrebbe un
effetto
straordinario.
II
Sol del
monia. perche
2.
i
Fagotto e del
2."
Corno non
e,
come pare
Violonoelli.
257
L BSEMPIO SEGUENTE PIO SERVIRB IN UN CASO STRIORDINARIO.
Braiio di canto negli strumenti a
t'iato
Flauti
Oboi e
Clariiietti.
Fagotti.
Vlolini.
Viole.
Bassi.
L'
i!
armonia
puo fare
sul pedale si
in due
pedale puo essere collocato nella massa degli strumenti a corde airunisono,
II
eseguita dalla
massa
I'armonia
E8EMPI0
i\l iOi-iili
VVi
444
^^
^
Flauti.
Armonia a
^
i
Oboi.
4,
J^
V^ ^^
^
J'
sz
Fagotti.
4)
^^^f^F^
-^
2=^
^=
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e
sr:
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4
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^^-^
_C3l
Clarinetti.
s
33
b'
g
-0_
-^
^^t^
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"cr
#i^
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--
^
-^-
On
II
^^
TT
TT
T5
T3
pedale puo essere collocato negli strumenti piu gravi delle due niasse all'unisono.c I'armo.
nia eseguita dagli strumenti acuti delle due masse; per eserapio:
g
98062
'
25S
U=^ A^^L^
^^
Ob(i
<r>.
Clariiiefti.
Fagotti.
^^
i^
-f^
SI
?=^= ^
p-^
2:
_0-
^^
JL
!Z
n'n
a:
-e^
-hM4
-xr
_o_
--
2:
Corni e
Trombonl.
Questi strumenti sono necessari per rinforzare
potrebbe easere troppo debole
il
pedale,
il
Timpani.
t J
1^
Violini.
^^^^^^
^^ ^^
^
^
m ^ ^^ ^
kJd=ii
-o-
1
3^fe^
VIole.
Violoncelli.
*=^
i f/'
kf
331
Coiitrabassi.
^r
_o_
-o-
-0_
della quantita de'suoni che tutti gli strumenti di un' orchestra fornisco.
tre righi,
solamente
= *
31
-o-
^^
^ '^''
1^
i
:?=
S j^
^
m P
XE-*
t^
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"J
-^
^J
:^^
F^^
!h:
#
XE
_o_
-^
TT
4*
;3
mi
&
=g=
5
II
j^
Poiche
in accordi complessi, si
massa
di suoni,
puo giudicare del cattivo effetto che produrrebbe la medesima massa con
e naturale.
98U62
259
Quando
gli
strumenti a corde fanno Crome, Terzine o Semicrome, specialmente nei movimenti ce.
conviene che
leri,
gli
ESEIPIO
0.a
1|#
Q|
Flauti.
_L.
3ce:
Oboi
iO:
Clarinetti.
Coriii in
DO.
Violino.
2? Violino.
modo
i
i=J
"
??
i.
raddoppiare
Oboi od
f.
gli
*2!
^fc
a:
e^ ffff
^Sl
te
fe
^ ^ ^ ^
^
ZEE
rJ
.fff
^^
f-^-^ff^n
^E?
non
Violini; oppure
*^ ^s ^^ ^s
-0-
di
1^
^
^
Flauti, gli
Fagotti, coi
^^
i^
gA
zr
permesso
fe
movimento
tal
Clarinetti od
OQ
ift.
301
?;
lo stesso
Per
te
Nulladimeno
-o-
^^p ip
seguito.
^^ ^
V
vando
-o-
^
-^
-o-
^:g:.
fi=
Bassi.
Viole.
a.
-^
Fagotti.
v.*
33=
Clarinetti od
l!
e_
Violini;
Fagotti,colle Viole;
tutto questo potendosi fare all'unisono oppure all'ottava superiore od inferiore, secondo I'estensione
no ed
.nel
in parte all'ottava.
Cosi.neU'esempio precedente,
si
2!
Violini
aU'iinisuno.
*^-^te^^f fir!f
aH'K^ inferiore.
^
I
all
md^
P^fE
98062
unisono.
all'8?' inferiore.
|g^to4^;
ecc.
2G0
le
d'
orchestra
riiinite
ed infine dovunque
si
mono Innghe:
8,
e di
mezzi, 3
si
masse producano
che quelle
di
16 o 24 battute di
di
ci
non ostante
marcie
ballabili, nelle
immagini
forti;
sia
effetto,
che ne risulterebbe.
dimostrano che
la
maniera
piil
facendo,
1 Cori
altro scopo
il
Queste osservazioni
si
almcno
non hanno
pill
fiato,
delle Arie
ma
Le masse
trioritali,
nell'
svantaggiosa
si
allora tutti
pezzi
hanno
tutti
lo stesso colorito,
rassomigliano.
coll'
orchestra completa,
si
hanno
tre
Quando
il
Coro non h all'unisono, deve sempre fare buona Armonia a due, tre o quattro
indipendentemente
dall'
parti,
alle
altre masse.
il
pagnato se non da una delle due masse, ed e ordinariamente quella degli strumenti a corde, che
si
sceglie a preferenza per quest' oggetto, specialmente ne' pezzi tranquilli e dolci.
piil
coi soli
in sul finire,
strumenti a
dove tutta
la
fiato,
bisogna che
massa pud
riuscire
necessaria.
si
si
talvolta costretti a servirsene nelle produzioni di questo genere, bisogna in tal caso:
1.*
2."
Non
3.
4.
XTsare
il
mezzo- forte
piuttosto che
il
gli
possibile.
forte.
98062
fiato.
26i
tutti gli
Trombe,
Tromboni,
Flautino ed
il
ammettono comunemente
si
Timpani. Gli
altri
strumenti
I'effetto
luoghi aperti e
alia musica.
Timpani
s'
conviene servirsi
I'eflfetto
di
rado quanto
pill
e colorirne le masse. I
si
pu6;
Tromboni
Questi strumenti
si
ma
pei
Flautino e sovente troppo penetrante a cagione de'suoi suoni acuti, coi quali sovrasta a tutti
gli altri
ed
4,
che
essi
isolati
tutto Teflfetto.
ESEMPIO
/.
JlH
-&-
-OAriiionia a
-&-
IIT
-O-O-
-&-&-
Xl_
-O-
-&-
-o-
4.
DO
La
quale
-&-
_Q_
ECU
-o-e-
Troiube In
-&-
-o-
si
-O-&-
distribuira nel
_o_
-O-&-
JJL
--
mode
seguente:
lo:
--
--^
-&-
-&-
-^-
IT
Cornl In
SOL
Tromboni
Timpani
-&-
w
m
--
2X51
-&-
si
costretti
strumenti possont)
-&-
-&-
-&-
sr
ir.
--
jni
-^-
I O-
le
Quinte e
ad osservare unicamente
fare, e
di
le
non usare
altre
note, se
ad evitare quelle die non hanno, o che non possono eseguire colla dovuta
perfezione.
98062
2G2
si
ad
frequente.
Quando
facendo
Tarmonia,
la
di
di pienezza.
1.
soli
strumenti a corde.
2.
3.
4.
Unisono sincopato.
i? UnisoDo sincopato
^' ^
J
13
^^
PTP
^=^=^
i
i
fe
^^
I'r
'if
77
ti5
5?
*.
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W'lilt
r^Mm_ii
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w^ygym\sm
s
i9-
si!
88062
&\
w^ ^g
i
6^
zz
263
comporre;
gli e
cognizioni dai
COMPOSTA
mezzi degli
trascurarsi.
gli artisti
infine, esse
sono
il
jL'
ORCHESTRA.
strumenti pei
Invano
spera
si
libri;
tl
di
quali
si
vuol
attingere queste
si
col
dunque, sono ben lontano dal voler dare qui una teorica
di
ciascuno di
essi.
D'altra parte
questa materia non appartiene ad un trattato d'armonia. Mi restringerd dunque ad indicare I'estensione, ossia la quantita de'suoni di ciascun istrumento usato nell' orchestra,
aggiungendovi qualche
osservazione importante.
jQ,
$
II
(1).
o
Nell' orchestra
(2)
non
piii alto
che
i^s:
XT
secondo
di
si
scrive
sal.
DELLA YiOLA
ig
-^ %
TT
Z5
*J
DELTIOLONCELLO.
IlMoloncello ha
le stesse
ma
gli
iF
m
(1)
(2)
||.*>-
VM
lllB
Allorch6 indico questa estensione colle sole due note estreme, intendo che
abilita.
suoni acutissimi
Per
di
quasi
I
Nel Concerto
d'
La
1'
istrumento e fornito
di
gli
strumenti sono
di
esecuzione
difficile
e richiedono percio
tale ragione I'estensione degli strumenti e piu limitata nell' orchestra che nel concerto.
di
0H0()?
concerto
si
studia. (Reicha).
molta
La musica
264
Quando
con
indicarlo
bono
nell' orchestra
la
Violoncelli
debbono suonare
soli,
si
Quando
riunirsi ai Violoncelli,
Quando
Contrabassi deb-
DEL CONTRABASSO.
y
'
^=
si
bassi
piii
-edi quel
che sono
scritti.
II
mente
la
hanno Scale
talvolta
ancora hanno
cello e di
le
II
eseguire
suonatore
cosi grave.
il
le
di
ma
il
semplificare una
tempo a
lo piil
riflettere e
digiuno
V*
NB. Quando
si
fa
bene
quando
si
s'
di
di scrivere se
si
scrive
quelli a
98062
di
non
2, 3,
si
ma
al
3 corde.
impiegano sovente
non quando
Tocca
Contrabassi.
armonia, dovendo
lo
al
di
parie, togliendone
V hanno dei
Vio-
Contrabasso per
il
talvolta
note necessarie ed
che
difficili
quando questa
Ma
oppure passi
un istrumento
dunque
si
precisamente
note non
le
farsi
le
perflno 4 suoni ad
un tempo. Sar^
266
le
dell' orchestra.
DELL' OBOE.
/k
ma
nell' orchestra
non
si
non e
artisti
| il
Do^
seguente -^ \
Ma
DEL CLARINETTO.
fe
ma
non piu
nell' orchestra
di v?
Le note che
si
Le note racchiuse
si
chiamano
col
fra
I
Le
.^,..-
come sono
di Clarinetti, cioe: in
scritte? cioe
Za,
in Si\>
le
note
senza trasportare. Quelle in Siv suona una seconda maggiore piu basso di
SI
.....^.^,..,.,.,..^....i
I"
V hanno
tuoni, anche fra i pill usati, che sarebbero impraticabili sul Clarinetto quando
non esistesse che quelle in Do (1); tali sono, per esempio, i tuoni che portano piu di due diesis o
piii di due bemolli in chiave; il Clarinetto in Si bemolle, il quale trasporta a'un tuono intiero,
suona per conseguenza in Fa, quando il pezzo e in Mi hemolle; quello in La, il quale trasporta
d' una terza minore, suona per conseguenza in Do, quando il pezzo h in
maggiore. II Clarinetto in Si hemolle serve dunque a diminuire il numero dei bemolli, e quello in
a diminuire
il numero dei diesis. .
del
La
La
in cui I'Autore pubblico questo Trattato, I'arte del suonare il Clarinetto non era perfelo conosco in Italia pi
piu d'un suonatore, il quale eseguisce con un solo Clarinetto
(p. e. con quello in Si bemolle) la musica in qualsivoglia tuono, e poco manca, colla medesima facilita, precisicne ed intonazione con cui suonerebbe nel tuono di Si bemclle. (liossi).
.
(1)
Forse
tempo
al
98062
!i66
II
secondo iltuono
posto, e cerca con questa scelta di non avere che un solo accidente
il tuono del pezzo ne esiga tre o quattro per altri strumenti
TAVOU
ECCO UNA
del
del Clarinetto
Wi
Clar. in
Do.
La.
La.
Fa.
Clar. in
Do
oppnre in Si7.
?
In
/Ik,
J
Mk
In
Clar. in
La 7.
m^
"^
Clar. in -Si
Si 7^
clar. in
nell' orchestra.
-o-
-o-
TT
Corno
Do.
Re.
in
Mi9.
MiVi.
Fa.
in
Sol.
in
La.
in
Siv. acuto.
Si9. basso.
in
Si
DELCORNO.
(l)
Za.
E
In
Clar. in
In Si\>.
2? Di una settima
InM.
s:
Le
Be
Clar. in
Clar. in
Note usate
In
t-
Bo,
La.
In
il
g^^ t
Clarinetto in
Genere
A QIIEST'OGGETTO.
^^
pezzo
il
In Sol.
In I)o.(i)
Tuono
(di
in cui
98062
^^-
XE
-O-
< >
rL
I
!i67
II
no j
non bisogna
e ne'tuoni bassi
Quando
le
note seguenti
^I
si
di
quando
il
le
in
al
specialmente
^s
-*-
Vrr
'^
"^
quando,
ma
/jC
secondo Cor-
il
primo Corno.
Parimente
effetto.
non bisogna
il
"11
II
ed
te
3X
k
sA acuto,
farli
k>
al
l^*^
'''^
iquantunque
l^
f^
J[^
deboli,
Ne' Soli
Corni fanno molte altre note, che sichiamano note chiuse^ siccome
soccorso della
mano
le quali
possibile intonarle
In
le sei
bene
un movimento
ooH4^^k^
1
di posta.
il
:|
ti
le
ma
g ^3
iVCol ritortoinMi
il
contrassegnate * sono cattive e non possono farsi che alia sfuggita: e quasi im.
lento,
u. ^ .. ^il
m
^
scala
ho <>^<>^^\ ^y
campana.
nella
Espsteli^^
si
^S
^
^'^
l,i
98062
4
V
d-
"^
Mi?, Miu.
Fa.
268
2? Col
ritorto in
5V Col ritorto in
Mi \
Fa
Spesso
il
\^-^
ritorto,
mentre
il
11
Be
!|i-
basso dell'armonia
XT
"cr
II
\4
si
pratica
Be minorejperesempiojsipuopren.
e I'altro in Fa.
DEL FAGOTTO.
[><
La nota seguente
gli
manca
"'
affatto
Ip
ti
altre note
^
Quando
il
(a)
si
scrive
I
coUa chiave
di
di Bas.
Bassi dell'orchestra.
KT
T'hanno> analogamente
tavino.
Non
si
al Sol.
(l)
li
(1)
La sua estensione
a cib
totale
si
le
ma
(fl)
88062
nelle orchestre
^^
"
I'Ot.
269
DELLA TROMBA.
Le Trombe per
*o-
-o-
-o-
XE
-o-
in
Do,
in
Re
_o_
M bemoUe.
ed in
-4B*-
solito
:ii:
usano per
si
rinforj^are la niassn
del r orchestra.
Le Trombe
molle
la
Re danno
in
danno
alia terza
La Fanfara non
due accordi
si
Mihe-
in
minore superiore.
Trombe
OSSERVAZIONE SULL'
Non hanno
Trombe
le
la
Tonica e
la
ITSO DE'
Dominante;
e Timpani.
dominantc.
TIMPANI
ma
in vari
Do.
\xx
InMk
\xiRe.
^
UFa.
6.
lu Sol.
CT-
^^ 9.^
In
-o<:%-
Is.
La.
In
compositori indicano
Timpani
sempre
fossero
Le due note
I
dei
II.
-e>-
10.^ ^o-
I Clarinetti,
vip.ne in tal caso
tempo
di fare
XT
oppure
come
so
Do.
nel
Piano
reali dell'armonia.
e di corta durata,
il
principio del
al
JS.
pedale.
il
rullo dei
tuono
Timpani s'usano e
e specialmente
in
il
-O-
Si 7.
oppure
Fa.
4.
XE I
"
\\i
-&~
'
\\iMi\.
s'
n^
Corni, le
Trombe ed
Tremolo
ma quando
^ ^
^'^
di
un
pczzo: con-
aver cura di dar loro una pausa di un certo numero di battute, accioccho abbiano
questo cambiamr^nto.
980fi2
270
DE'TROl^BOM.
Trombone Tenore.
Trombone Basso.
Tromboni suonano
io tutti i tuoni
Trombone Contralto.
ii
-cr
special mente a
riii.
masse
senza trasportare; percib
si
scrivono
come
Bassi,
Fagotti, le
La sua
la
not a
i^^^^
Ordinariamente e suonato da chi suoria I'Oboej eppercio sara bene di scriverlo sempre una qumta so.
pra
il
suo reale
Tuono
del
sito.
'^m
ffe
^
de' suoni in
modo
come
f
,
ut
fe
tempera
ri^o superiore.
m
^m
t^
i i^
peszo
ma cio
^
accade sempre
271
DI ALCUNI
La musica
camera
prima comprende
strumenti d'armonia,
gli
ed in Fa, ed
il
La seconda
nelle
s'
Serpentone
estensione.
1'
introducono. Alcuni
s'
un
di
Sono
Flautini,
Mi bemoUe
piccoli Clarinetti in
(1).
comprende
classe
gli
strumenti fragorosi,
suono
il
de' quali
combinazioni dell'armonia, e che s'usano per accrescere I'energia e per determinare con
Cassa,
Tamburi
ed
Padiglione Chinese.
il
Triangolo,
il
il
Tamhurino,
la
Gran
modo seguente:
Si scrivono nel
6
i?GRAN(JASSA
29
5?
^)'
"
TRIANGOLO
i>
[>
^^Tl
|V
33:
22:
33:
Oppure
XE
XI
"TT
RuUu
n}i\ff
ZL
?z:
3X
TAMRITIINO
"
j^
jq:
^
')
PADIGLIONE CHINESE.
4? TAMBURO
5?
JH
XE
-pL
iE
lOL
XE i
rrr
'
La sua
Suona
estensione e
il
-XT
(1)
Oggi,8opratatto ne'bassi^
tttituiti
Bombardon!
la
muMCu
le
quando
98062
il
XE
pezzo e in
M ^con_
note indicate.
Pelittoni. (Rossi)
"^
il
Reicha;
al
Serpentone
si
sono so.
17'i
IN
Mi k
SI
La sua
--
estensione e
il
^5
che corrisponde a
Fa
Suona
in Re,
quando
il
La
note indicate.
alto che
il
La sua
estensione e
il
^r
che corrisponde a
XT
Suona
in
Do, quando
il
INMk
il
note indicate.
le
Clarinetto in Do.
I.
La
sua estensione e
il
^s
che corrisponde a
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Do, quando
il
o
Suona
le
note indicate.
DEL SERPENTONE.
Si.
Fra
le
mani
Suona come
scritte.
di
il
un
artista abile
ha
I'estensione seguente
9S062
le
J'
in
273
SOPRAINO.
-&-
\>
CONTRALTO.
TENORE.
<>
ff
1^
^^
RASSO
BARITONO.
-o-
Bisogna impiegare
le
no I'estensione seguente:
f
Quando
--
33:
Soprano
obbligano
si
_CJL
xszze^
Contralto
a cantare spesso
le voci
Le corde
inferiori
del Contralto,
fra essa ed
il
ma
che ha pure
1'
sono prive
difficili,
chi ne ha delle
pifl
voci nulla
il
le veci, e
ai
che
maggior forza
si
di
derive
quella
IX 1.^
I
si
Servono comunemente
Su queste ultime
stancano e
ad un tempo.
salire,
1^
piii:
si
in sostanza
Soprano.
fanno professione
di
di
le parti
Basso
Le
~&- jo:
al
-3lE
Tenore
le
persone che
dot^iti
estesa.
si
basse; e chi pud riunire quest! due vantaggi. Tocca al compositore ad infor-
di
ognuna
di farle spiccare.
98062
quah
egli sorive
quando ha I'intenzione
374
(1).
1.
FUGA
Per
Pianoforte.
il
N.
La
stessa
Fuga
ridotta alia
sua
piii
tutte
di
mm
^&^
N.
Note
principali
3.
degli
ossia
accordi,
Basso fondamentale.
N.
numeri
di
il
ge-
'
-hf-kf
7-
gnifica
il
il
numero
5
il
2 si-
quinto di
di
^s^^
se-
guito.
5.
^m^
sarebbe troppo
rapida.
N.
CJ
4.
N.
4V-P i
^m
2.
6.
secondo rigo di questo Numero presenta un Basso numerato della stessa fuga
e ridotto a maggior semplicita. II rigo suII
^^
Pr^^
Lf-il
armonie complicate.
^m
(1)
mente aH'armonia.
il
modo
di
esaminare con
9!>02
profltto
43
un pezzo
di
musica
relativa-
276
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