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ACCORDATURA Nozion GENERAL ‘Qualungue sail tipo di temperamento secondo il quale vogliamo accordare il nostro strumento, procederemo sempre secondo le due fasi use seyuvind. Impostazione del temperanento, Siiniziano ad accordate le 12 note dell’ottava immediatamenteinferiore al DO centrale, Per far cid sipudricorrere all’accordatore clettronico periltemperamento cequabile, o ai metodi specifici descritt successivamente pet gli altr temperament E preferibile partie da questa ottava per la maggiore precisione di accordatu. +a ottenibile sulle singole note sia perché i loro primi armonici, che impareremo a conoseere, non sono troppo acute sia perché, data la nghezza delle corde, a pic- Pinconazione costispondono apprezzabili rotazioni delle caviglie. cole variazioni Distribuzione del temperamento, Una volta costruta Vottava di partenza possiamo dire di aver fatto la parte pit, impegnativa del lavoro. Non ci rimane che accordare semitono per semitono tutte le alize note del registro procedendo per ottave e basandoci sulle note gia impo- state. Si iniziera scendendo verso i bassi, per poi risalire dal centro verso gli acutis ‘non operando in questa suecessione, gli acuti, la cui intonazioneé generalmente pid tic erisente anche di minimi spostamenti del piano armonico, potrebbero essere lterati da successive tensioni applicate ai bass, la cui stabilita @ invece maggiore. COvviamente le ottave dovranno essere pure, cio® senza battimenti (vedremo ampiamente in seguito i concetti di purezza e di battimento). Prontiad accordare, ed impugnando delicatamente ma con fermezza l'apposi ta chiave, iniiamo 1. Togliee il leggio la strisca in legno che copre i salterellie ne limita la corsa jackeai Lavoruteasaltereliscoperti potrebbe sembrate inutile (e neplistrumenti fran cesi anche difficoltoso perch iltasto viene a perclet i fermo della sua corsa) ma ci di agio di vedere chiaramente quello che s sta fivenslo,evitandoc il clisorienta ‘mento fra cavigli e il non infrequent saeifielo dl corde inopportunamentetese. 6 2. Disinserive tutti registred inserire il solo 8! principale. 3. _Impostare il temperamento prescelto sullottava immediatamente infes riore al DO centrale. (prima fase). 4. Accordarele restanti note del registro, dando precedenza alle gravi, per ‘ottave pure e parallel. (seconda fase). 5. Inserireil secondo 8’ (quello nasale) ed accordare tutte le sue noteall'u- nisono con il primo 8°. 6. Selo strumento hail registro di, togliere il secondo 8” (quello nasal), inserre il 4’ ed accordare tutte le sue note allottava basandosi sull’8’ principale, I buon esito delle operazioni sara pi sicuro se si tetranno a mente quest tre consigl: 1. accertarsi di essere sulla caviglia giusta; se, nonostante le rotazion la nota non cambia di intonazione, smettere immediatamente ogni armeggio e potre rmaggiore attenzione nella esattaindividuazione della caviglia; 2. manovrarela chiave per accordare con piccole rotazioni;ascoltare sem pre il risultato sonoro del movimento appena effettuato prima di passare a fare alttis 3. le cavigli vanno solo ruotate e mai piegate, come invece si soliti fare nel pianoforte. INTERVALLE PURI E-NON. ‘Come sappiamo uno degli element identificativi del suono @ Ia sua altezzay essa viene misurata in termini fisici da una quantita numerica, hertz (Hz), detta «drequenza», pari al numero delle oscillazioni che onda sonora compe in un se condo, Riferendoci all’efferto psico-acustico di due suoni contemporanei il coneetto di consonanza risente di fattori eterogenei fr loro; al varia dell'ambito culturale, sgeografico e storico uno stesso intervallo pud essere considerato armoniosamente consonante o insopportabilmente stridulo, Concorrono al giudizio anche altri elementi, come l'abitudine all'ascolto, tut- tavia un elemento incontrovertibile di consonanza é dato dallaffiniti mumerica fra le frequenze dei due suoni di un intervallo. Frequenze multiple generano suoni che percepiamo come fortemente con- sonanti, mentre suoni con frequenze non relazionabiliaritmeticamente risultano decisamente dissonant (cid non toglie che il giudizo sul grado di asprezza della dlissonanza non possa venir emperato dall'uso che della dissonanza stessa se ne fa allinerno di determinatilinguaggi musicale dalla conseguente abitudine a loro awcolto), ' Non a caso la massima consonan2a possibile, a parte 'unisono, ® data dallin- tervallo di otava, dove un suono ha frequenza doppia dell altro ¢,inolxe, vie coin: cidlenza fra la nota pit acuta e il primo armonico delPalera. (Ogni cultura si& costruita una propria scala musicale partendo dallintervallo di massima consonanza, quello che noi chiamiatno “ottava” (rapporto di frequenza 1:2), suddividendo poi in un numero variabile di gradini di atezza pit o meno uguale fra loro, Pensiamo come esempi ale scale pentatoniche asiatiche agli assai pitt numerosi gradi delle scale dell'area medio-orientale, percepiti da un orecchio occidentale come approssimativi quarti di tono. La scala occidentale, sulla quale dovremmo ora accordare il nostro clavicem: balo, & basata su rapporti numerici molto semplici fra le frequenze dei suoi gradi (rapporti in gran parte riconducibili a quelli degli armonici della tonica); eccone i valori pid importanti, sui quali ci troveremo a lavorare ottaval 2 quinta quarta terza maggiore terzaminore tonointero = Immaginiamo ors di aver git castruito qualcuno di quest intervalli con le fre- ‘quenze esattamente rapportate ai valor indicati sopra: avremo ottave, quinte, quar- sincronteanzionc, Y sivcnontzzaafone — te ¢ cerze dal ono molto bello, “puro”, grazie alla forte sincronizazione delle onsle sonore delle dive note del'intervallo. In particolare lottava pura avra onda sonora della nota inferiore che coineh: deri perfettamente ogni cue onde della nota superiore, la quinta vedra coincidere due onde della nota inferiore ogni tre della superiore,¢ cosi via. (fig 1) Sotto queste condizioni gli interval daranno un suono limpido, forte e senza oseillazion: il suono di un «intervallo pura» Seuna delle due note & invece calante o crescente rispetto la frequenda esptes: sa dai rapportiindicati sopra, le onde sonore saranno leggermente sfalsate dando uogo al fenomeno dei battiment,ecioé Vintensita sonora del? intervalo avr delle cscillazioni pid 0 meno veloc a seconda di quanto csi sia allontanati dalla frequen: zaideale Fare un esempio sulla carta pud aiutare a comprendere teoricamente il eno: meno, & perd essenzialeriscontrare acusticamente quanto detto; osserviamo ora i caso dell'ottava tenendo presente che quanto segue vale per qualunque altro iter vallo, INTERVALLO DI OTTAVA La’ La” Hawsinentt 4402 =. PURO! -. . 80H 440H2 ...... STRETTO 79H 440H2 ... . PIUSTRETTO 878Hz 440 Hz . . LARGO 881 He 440Hz........ PIULARGO 882 Hy} ‘L’esempio mete in evidenza che il numero dei battimentl per seconde Ilan: MI SI > FAR > + DOW LAb > Mlb > Sib > FA + DO Disponendo ute queste quinte in fila indiana eulla tastier di un pianoforte (quella del cembalo& insufficiente), noteremo che i! DO di artivo dista 7 ottave da (quello di partenza; quindi concatenando 7 ottave pure (rapporto = 2/1) siavra 2 lovato alla sttina: Hl vsultto € 128. ‘Da qui il dilemma di Pitagora; 12 quinte pure sono pit grandi di 7 ottave pure dhuna quantita chiaramentee fastidiosamente percetibile, pari a 129/128 (quasi'/+ dixon), che lillustre siracusano, o chi per Tu, si affrett® a definire con il nome di Comma Pitagorco La situazione diventa ancora pit ingarbugliata se sitenta di combinare diver: ve piit una terza, Vediamo: DO ——+ SOL ——> RE ——> LA ——> MI bo > po —___- Do = MI Aiutiamoci con qualche caleolo: 4 quinte pure corrispondono a 3/2 x 3/2 x ¥ 3/2 x 3/2 = 81/16, mente 2 ottave pit una terza el dann 2 x 2 5/4 = 20/4 = = 80/16 La deren pari a 81/80, & nota con il nome di Coma Sinton Ragionando su questi calcoli e verificando ad orecchio, acquistano evidenza due fati fondamentali ~ le quinte pure sono troppo grandi per dare ottave pure; ~ le terze pure sono troppo piccole per dare ottave pure. ‘Quindi, per mantenere la purezza delle otave, bisogna: ~ stringere le quinte con il conseguente = allargamento delle terze. Gliunic intervalli che possono coesistere nella purezza sono irivoti ad ese pio una quinta pura piti una quarta pura producono una ottava ancora pura. Vedi DO — SOL — DO = 3/2 x 4/3 = 4/2 = 2 chee il rapporto perfetto dell ottava, Quindi in una scala noné possibile avere cutigliintervalli puri; le modalitd con le quali si sacrifca la purezza di qualcuno a favore degli altri vanno sotto il nome di temperament ‘TeMPERANDO 11 COMMA PITAGORICO. ‘Le possibilita di costruire un temperamento sono teoricamente infinite dato che si tratta di scegliere quali e quanti interval rendere impuri e in quale mlsith ‘Un dato perd rimane costante: gli unic intervalli che vanno sempre mantel uri sono le ottave. Imponendo questo unico vincolo, sugli altri intervali vengono a gravate i fluenze reciproche: come abbiamo gilt visto le quinte (qualeuna 0 tutte) devon stringersi ¢ conseguentemente le terze (qualcuna o tutte) diventano largh Poiché, escludendo le ottave, é pit facile acusticamente lavorare sulle quilt si procede modificandone un certo numero in modo che nella loro successione #1 annul o si renda minimo il comma pitagorico; gli altri intervali verranno di conte sguenza Le considerazioni teoriche e i calcoli fin qui fati possono averci disorientath torniamo al nostro cembalo scordato, con registresalterelli messi a nudo,¢ prepa riamoci ad iniziare una qualunque accordatura, Gi, una accordatura, Ma quale? Vediamo cosa ci propone il seguente meni di temperament: vi troveremo i pill usaie le loro caratteristiche principali, ALCUNI FRA 1 PRINCIPALI TEMPERAMENTI DAL MEDIOEVO AD OGGI. Pitagorico in uso riel Medioewo fino a rttoil’500 ‘temperamento regolare: LI quinte pure tuna quinta strettssima (-1 comma) detta «del lupo» 4 terze maggiori pure (ma poco utilizzabili) sulle note SI, FA* © LAb Te alte 8 terze pintosto brutine Pitagorico modificato da Arnout van Zwolle (1400-1466) * simile al Pitagorico ma con 4 terze maggioti pure meglio uilizabili sulle note RE, LA, MI e SI Tono medio o Mesotonico («meantone») a 1/4 di comma {in uso nel Rinascimento (2* meta '400.’600 inoltrato) temperamento regolare: 11 quinte strette 1/4 di comma tuna quinta larghissima anch'essa detta «del lupo» 9 terze pure usabili le tonalita con un massimo di 3 alterazioni Werckmeister III (pubblicato nel 1691) * molto usato nel periodo barocco * temperamento irregolare: 4 quinte strette 1/4 di comma (DO > SOL > RE LAeSI > FA#) 8 quinte giuste quasi pure le terze sul DO, RE, FA e Sb ppossono essere usate tutte le onalita ‘eronaliti hanno diverso carattere Kirsberger IIT (pubblicato nel 1779) adatto a tutto il repertorio barocco temperamento iregolare: 4 quinte strette 1/4 di comma (DO > SOL -> RE > LA > MD) 8 quinte giuste terza pura sul DO; terze quasi pure sul RE, FA, SOL e SIb possono essere usate tutte le tonalita Tetonalita hanno diverso carattere Impropriamente definito come il «temperamento di Bach» Equabile guna strettssima (-1 comma pitagorico) Otto terze su dodici sono larghe e quindi i loro rivolti, le seste, sono assai stret- te: il numero dei battimentié al limite dell’ accettabilita. Solo quattro terze maggior! ‘sono pure, ma si trovano su gradi di non frequente utilizzazione (SI, PA#, REb e LAb). In uso per gli strumenti a tastiera fino alla fine del'500 é il temperamento della smonodia; la purezza delle quinte conferisce bsillantezza alla linea melodica lil tri intervalli suonati disgiunti non generano battimenti, Lawwento di scritture musicali armonicamente pit complesse pone in lel Tesprezza delle terzee delle seste; cid dererminail progressivo ubbanvdona i ques to temperamento Schema esecutivo: . Fin dalla seconda meta del '400 il mesotonico & preferito al pitayorlen poet la bellezza delle sue terze, che trovano sempre maggiore ulizzazione specie hella sh sica vocal. La fortuna di questo temperamento prosegu fino al '600 inolttato; Prueto ius, nell sua «Organgraphiam (1618), lo indica comeil pit adatt per gli strmenitl atastiera, mentre Mersenne lo definisce perfetto per accordare gli organ Dalla sua opinione ne fecero tesoro gi arganari fino a tuto il XVII seco, Tuttavia gi nel primo 600 alcuni autori per tastera, fra i quali Sweelink e Fre scobald, setivono brani che esulano dai limti del mesoronico, <— terza pura — Schema esecutivo: DO- MI terzagiusta bo quinta sree SOL quinta stretta RE riportoottavaint RE quintastretta . LA quinta stretta Prova del MI deve dare unaottava pura con il MI del punto 1. RE terza gusta terza givsta MI terzagiusa soL terzagiusta ST terza giusta REF riportortavaint LA terza isa Dos riporto ottavaing 1b. DOF ‘terza giusta Prova del FA Taquinta ascendente con il DU deve essere stretta ‘1/4 di comma. ‘Come si vede la costruzione di questa accordatura ¢ di maggiore difficolta del- Je precedenti soprattutto per la presenza diterze eli quinte strettee concatenate. Ebene quindi enunciare due norme disicurezza da seguitsiscrupolosamente: 1) ogni nuova nota va verficata ascoltandola in tuti gli accordi ottenibili con le note gia costruire. Questo guardingo modo di procedere ci mette al sicuro da somme di erroriconcatenat ATTENZIONE: non estendere a verificaa tonal zioni in chiave, se si anno dubbi sulla purezza di una terza, provate ad ascoltare anche iL suo rivolto. ‘Ad esempio, se un DO-MI ci ascia incerti e sospettosi, compariamolo con il suo rivolto MI-DO; se i due DO sono put ‘yranno avere Io stesso coloretimbrico. Sela terza & invece srettasisen- tirh chiaramente la conseguente larghezza della sesta ‘Werckmersren IIL Bun temperamento lsregolare avendo 4 quinte strette di 1/4 di comma, mens tre sono pure le restanti 8 ‘Andreas Werckmeister pervenne nel 1691 a questa non unica soluzione (diver- sisono itemperamenti che portano il suo nome, mail II il piti conosciuto) nel ten: tativo di usare tute etonalita senza peralro rinunciare alla bellezza dele terze tipi ca del vemperamento mesotonico. Riunisce quindi le caratteristiche stratturali i due accordature facendb strette come nel mesotonico le quinte DO-SOL, SOL-RE, RE-LA e SI-FA8, lasciando pure, cia? pitagoriche tutte Ie alte. In questo modo il crcolo delle quinte si chiude e del lupo non vi pitt traccia. << circolo delle quinte ———_______—. PO |S0L | RE LA MI SI)FA¢ DO# SOL# MIb Sb FA DO -14 -V4 | <4 -V4 |— terza +1/4 comma >| Ne conseguono terze di ampiezza variabile ma sempre molto vicinal pire 2a; le pi belle sono quelle costruite sui gradi del DO maggiote;leguerinieile fl impure le altre. ‘Anche isemitoni sono irregolari: grandi MI-FA e SI-DO, pit strett quell eal note altrate. Leminime ma diffuse irregolarita intervallar si riflettono in modo dilfewnals osulle tonaliti, conferendo loro caratteri peculiar: cos! abbiamo a fronte dell li pidezza del DO maggiore la tenebrosita del FA minore; la tenerezza del LAb ia giore o del REb maggiore si contrappongono al piglio marziale di MI magiore Liutilizzo di questecarattristiche rischiarano di inattesi agora leteratur musicale del XVIII secolo e, in particolare la musica francese per clavicembalo deve, e ritrova, la sua bellezza nel sapiente uso dei temperamenti inegul a Schema esecutivo 1 DO terza quasi pura (+ 1/4 di comma) 2. MI ‘quintagiustadise, 3. LA porto all'ottava superiore 4. DO ‘quinta stretta (— 1/4 di comma) 5. SOL, uinta stretta (— 1/4 di comma) 6 RE riportoottava inferiore 7. RE uinta stetta(— 1/4 di comma) ProvadelLA deve coincidere conil LA del punto 2. & ME Sl = quintagiusta 9 SI SL riportoottava inferiore 10, SI FAt uit stretta(— 1/4 di comma) I FA# DO# = quintagiusta 12, DO# DOF porte ottavainferiore 13. DO# SOL# = quintagiusta 14. SOL# MIb = quintagiusta 15. Mb MIb = riportoottavainferiore 16. MIb Slb = quintagiusta 17, Sh Sib siporto ottava inferiore 18 Sib FA FA LA LAS LA Letre terze sono poi usate come controllo per le altre note che si ottengono da quinte strette ¢ quarte concatenate; questa successione evita i tiportiallottava, Schema esecutivo, L LA LA ira con LA 2ottave sotto DO centrale elosiriporta all otava sp, 2 LA DOK battimenti/sec 3. DOF FA Sbattimenti/sec. } ae ae FAA Tbattiumenti/sec J “nee Provadel LA = devecoincidere col punto 1 5. LA RE

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