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NOME
MATRICOLA
Svolgimento Esercizio 1
(a) Poich la matrice A dei coefficienti possiede minori non nulli nel quali non
compare h, si ha sempre rango(A) 2. L'unico minore di ordine 3 di A A stessa, e si
ha det A = h+1. Pertanto rango(A)=3 per h -1 e rango(A)=2 per h = -1.
Nel primo caso, il sistema ha un'unica soluzione per il teorema di Cramer (cfr. libro,
pag. 100, Proposizione 5.3.1). Nel secondo caso, osservando che la colonna dei
termini noti uguale alla seconda colonna di A, la matrice completa ha anch'essa
rango 2. Per il teorema di Rouch-Capelli (cfr. libro, pag. 102, Teorema 5.4.5), il
sistema compatibile. Le sue infinite soluzioni dipendono da n-rango(A)=3-2=1
parametri, ovvero sono 1.
(b) Il sistema pu essere interpretato geometricamente come intersezione di tre piani,
oppure di una retta (individuata da due delle tre equazioni) e di un piano.
Con la prima opzione, i tre piani hanno in comune un unico punto per h diverso da -1
e hanno in comune una retta per h=-1 (quindi in questo caso fanno parte dello stesso
fascio proprio).
Con la seconda opzione, la retta interseca il piano in un unico punto per h diverso da
-1, mentre giace sul piano per h=-1.
(c) Il piano x+y-z+1=0 compare esplicitamente nelle rappresentazioni cartesiane
assegnate per r e s: ci basta per mostrare tutto quanto richiesto.
Svolgimento Esercizio 2
(a) Il generico vettore di W ha la forma
a(1,0,2,0)+b(0,1,-1,1)=(a,b,2a-b,b)
dove a, b sono parametri reali. Le equazioni parametriche di W sono allora:
x=a
y=b
z=2a-b
w=b
Eliminando i parametri, si ottengono le equazioni y-z=0, 2x-y-z=0, che rappresentano
W.
(b) La rappresentazione cartesiana di WU data dal sistema costituito dalle
equazioni cartesiane di W e U, quindi
y-w=0
2x-y-z=0
x-y+w=0
y-z-2w=0
La matrice del sistema ha rango 3 (per esempio, il minore costituito dalle prime tre
righe e prime tre colonne non nullo).
Pertanto le sue soluzioni dipendono da 4-3=1 parametri e dim (WU)=1. Una
soluzione (0,1,-1,1), cos l'insieme {(0,1,-1,1)} una base di WU.
(c) Per la formula di Grassmann (cfr. libro, pag. 135, Teorema 7.1.9), osservando
che dim W = dim U = 2, si ha dim (W+U)=2+2-1=3. Risolvendo il sistema che
rappresenta U, si ottiene una base di U, per esempio {(1,1,1,0), (0,1,-1,1)}.
Poich W+U generato dall'unione di una base di W e di una di U, si ha
W+U=<(1,0,2,0), (0,1,-1,1), (1,1,1,0), (0,1,-1,1)>, ma essendo il vettore (0,1,-1,1)
ripetuto, si ha anche W+U=<(1,0,2,0), (0,1,-1,1), (1,1,1,0)>. Poich la dimensione
3, i tre vettori sono necessariamente indipendenti e cos una base di W+U proprio
{(1,0,2,0), (0,1,-1,1), (1,1,1,0)}. (Se svolgendo i calcoli in modo diverso non si
trovava un vettore ripetuto, si poteva comunque costruire una matrice avente i quattro
generatori come colonne e trovarne tre indipendenti, ottenendo un'altra base di
W+U).
Svolgimento Esercizio 3
(a) Per il Teorema della Nullit pi Rango (cfr. libro, pag. 135, Teorema 7.1.8), si ha
dim N(Tk)=3-dim Im(Tk). Inoltre dim Im(Tk)=rango(Ak). Si ha det Ak = k-1, perci
per k diverso da 1, rango(Ak)=3. Per k=1, essendoci minori non nulli, rango(Ak)=2.
Pertanto:
per k diverso da 1, dim N(Tk)=0 e una base di N(Tk) l'insieme vuoto;
per k=1, dim N(Tk)=1 e una base, ottenuta risolvendo il sistema omogeneo Ax = 0,
(-1,1,2).
(b) Come stabilito in (a), le dimensioni del nucleo e dell'immagine di T0 sono 0, 3
rispettivamente, perci la funzione sia iniettiva che suriettiva.
La matrice associata all'inversa, rispetto alla base canonica, l'inversa di A0, cio
1 0 1
-1 1 -1
0 0 -1
(c) Un vettore appartiene all'immagine di T1 se e solo detta b la colonna delle sue
coordinate sia ha A1x=b per qualche x. Con b=[0 1 0]T, il sistema incompatibile.