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PONTIFICIUM

INSTITUTUM UTRIUSQUE IURIS


Pontificia Universit Lateranense Anno accademico 20142015
Prof. Achim Buckenmaier

Corso 20023: Elementi di Teologia Dogmatica III
Ecclesiologia
Testi parte 213 ottobre 2014

Testo 3
[Ges] scese subito in campo contro i capi del popolo, ma, in essi, soprattutto, contro
la comune dimensione umana. Essi concepivano Dio come un despota, che veglia sul
cerimoniale delle sue istituzioni, egli respirava nella presenza di Dio. Essi lo vedevano
solo nelle sue leggi, di cui avevano fatto un labirinto di trabocchetti, di false piste e
uscite segrete; egli lo vedeva e lo sentiva ovunque.
E s s i possedevano mille comandamenti di Dio e credevano perci di conoscerlo; e g l i
aveva di lui un solo comandamento e perci lo conosceva. E s s i avevano fatto della
religione un mestiere terreno (nulla di pi repellente), e g l i annunciava il Dio vivente e
la nobilt dellanima.

ADOLF VON HARNACK, Lessenza del cristianesimo. Editoriali di Gianfranco Bonola e di Pier Cesare Bori,
Queriniana: Brescia 1980, 97.

Testo 4
Anche i popoli della terra credono che vi siano due mondi; dicono, in quel mondo
(dunque: nellaldil). La differenza questa: essi pensano che i due mondi siano distaccati e separati luno dallaltro. Israele, invece, professa che i due mondi sono in fondo
uno solo e che devono diventare uno solo.

MARTIN BUBER, Die Erzhlungen der Chassidim, Manesse: Zrich 1949, 841. Trad. nostra.

Testo 5
Come il suo volere opera e tale opera chiamato universo , cos la sua volont la
salvezza degli uomini, ed chiamata Chiesa.

CLEMENTE ALESSANDRINO, Il Pedagogo I,27 (Testi patristici 181), Citt Nuova: Roma 2005, p. 60.

Testo 6
Un processo di incalcolabile portata iniziato: il risveglio della Chiesa nelle anime.

ROMANO GUARDINI, La realt della Chiesa, Morcelliana: Brescia 1973, p. 21.

Testo 7
Dallinno: Corpus Christi Mysticum

Ovunque sulla terra soffia il vento dellabbandono:
ascolta, come suona il lamento
sulle distese del globo!
Ovunque luomo solo e mai in due!
Ovunque echeggia un grido nella prigione
e una mano si stende dietro porte murate.
Ovunque luomo sepolto vivo!

Ed ecco tu sali come und duomo della memoria dalla caligine,
come un accumulo potente dallo sconvolgimento dei tempi!
Tu suoni con tutte le campane della nostra origine

GERTRUD VON LE FORT, Inni alla Chiesa; prefazione e traduzione di Rodolfo Paoli, Morcelliana: Brescia 1947,
p. 54.

Testo 8
La domanda sulla Chiesa verte oggi in larga misura intorno allinterrogativo di come
renderla diversa e migliore. Ma gi chi vuole riparare una radio, e pi che mai chi si
propone di guarire un organismo, deve anzitutto esaminare come sia articolato
quellorganismo. Chi, inoltre, desidera che lazione non sia cieca e quindi distruttiva,
deve prima interrogarsi sullessere.
Anche oggi la volont di operare nella Chiesa esige anzitutto la pazienza di domandare
che cose la Chiesa, da dove viene e a quale fine ordinata; anche oggi letica ecclesiale pu essere rettamente orientata solo se si lascia illuminare e guidare dal logos della
fede.1

JOSEPH RATZINGER, La Chiesa una comunit sempre in cammino, San Paolo: Cinisello Balsamo 2008, p. 5.

JOSEPH RATZINGER, La Chiesa una comunit sempre in cammino, San Paolo: Cinisello Balsamo 2008, 5.

Testo 9
Appare indiscusso che perfino fra le anime pi nobili e pi fedeli il senso per la
Chiesa abbia sofferto, o perlomeno, che, a causa degli influssi avversi, sia incorso il
rischio di andare perso. Per questo motivo non abbiamo potuto reprimere il nostro
grido di allarme. [ ] Va tuttavia precisato che questo grido dallarme era al contempo
anche un espressione di gioia.
Se, in fondo, ci si resi conto dellindescrivibile beneficio che significa appartenere alla
Chiesa, non pu essere altrimenti. Non appena lo sguardo si abituato a osservarla,
nei suoi ambiti si vedono germogliare dei fiori meravigliosi. Direi di pi: al di sopra di
ogni motivo di dolore o di ansiet, per quanto esso sia significativo e di ampia portata,
al di sopra di ogni cosa apparentemente pi terribile, trionfa sempre la gioia, la quale si
nutre proprio di ci che, dal punto di vista umano, la dovrebbe soffocare.
Essa sovrasta e domina su tutto. Con laudace uso delle parole del Cantico dei cantici
di quel cantico che San Bernardo chiama il capolavoro dello Spirito che lo sposo
rivolge alla sposa, e che, con la convinzione che continuamente cresce nutrita
dallentusiasmo, anche il bambino dice alla sua mamma: La tua voce dolce, e il tuo
volto bello!

HENRI DE LUBAC, Betrachtungen ber die Kirche, Graz u. a. 1954, 10 f. (Prefazione alledizione tedesca)
Trad. nostra.

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