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I Principi generali
Le scienze economiche si articolano in due rami : leconomia politica e
leconomia aziendale.
Oggetto comune: le attivit di produzione e di consumo dei beni atti a
soddisfare i bisogni delle
Persone.
Leconomia Politica osserva i fenomeni economici propri dei grandi aggregati
regionali, nazionali ed internazionali.
Fondandosi anche sui contributi delleconomia aziendale, elabora le
conoscenze e le teorie economiche utili per le decisioni di politica economia
regionale, nazionale ed internazionale.
Leconomia Aziendale osserva i fenomeni economici nelle manifestazioni delle
aziende singole, delle classi e degli aggregati particolari di aziende.
Fondandosi anche sui contributi delleconomia politica, elabora le conoscenze e
le teorie economiche utili per il governo delle aziende di ogni ordine.
2. Lo stato
3. Le Imprese
4. Istituti non profit
progresso
GLI ISTITUTI
LE SOCIETA UMANE, IL BENE COMUNE, LE ISTITUZIONE, GLI
IATITUTI
La complessiva societ umana si articola in numerose societ umane
particolari, infatti ciascuna persona partecipa contemporaneamente a pi
societ umane
le famiglie, le societ civili e politiche, le comunit
internazionali (chiesa), le associazioni di interessi economici, politici e culturali
(imprese, circoli, associazioni, partiti, ect.)
Le persone tendono naturalmente a far parte di gruppi per 2 ragioni:
a) per produrre risultati non attuabili con le risorse individuali
b) per soddisfare i bisogni di socialit mediante relazioni interpersonali.
Il Bene Comune ci che ogni societ umana persegue, il prodotto della
cooperazione ed un bene funzionalmente per tutti perch agevolatore
dellattivit dei singoli membri.
Lazione coordinata in istituti produce due fenomeni di grande rilevanza:
a) La rendita organizzativa, originata dalla cooperazione di pi persone
volte allo stesso fine, produce un vantaggio economico rispetto a quanto
ottenibile da comportamenti isolati e competitivi, frutto della
cooperazione di tutti e tra tutti distribuito.
b) Il risultato residuale, frutto della cooperazione e dellincertezza
(composta dal dinamismo ambientale e dalla razionalit limitate
delluomo) questi, fanno si che compiuto un certo insieme di attivit e
rimunerato ciascuno come da patti, si manifesti un risultato
residuale(positivo o negativo) che deve essere attribuito ad uno o pi
soggetti.
E bene che il diritto-dovere di governare listituto spetti agli stessi soggetti
cui si attribuiscono i risultati residuali.
Le societ umane che assumono i caratteri di istituzioni, ossia di regole e di
strutture di comportamento relativamente stabili, sono chiamate ISTITUTI
Un Istituto si presenta come complesso di:
Elementi e di fattori, di energie e di risorse personali e materiali.
Esso duraturo(lattitudine a realizzare il suo fine legata alla sua capacit di
perdurare nel tempo), permane in maniera dinamica per i sui rapporti interni
ed esterni.
Come complesso ordinato secondo proprie leggi anche di varia specie ed ha
una autonomia relativa per i nessi con le altre componenti della societ
umana.
Organizzazioni dedite
di attivit economica
soddisfare i bisogni
dellUomo.
sistemi di risorse,
interazione con
ricercando condizioni
le diano lattitudine a
Le 4 classi di
accomunate dal fine
soddisfacimento dei
mezzo costituito
economica; sono
particolari fini
per le loro strutture
costituite
aziende sono
generale del
bisogni umani e dal
dallattivit
per differenti per i
immediati e quindi
caratteristiche,
gerarchicamente.
L'Assetto Istituzionale
Elemento sovraordinato agli altri, la configurazione dei portatori
dinteresse nei confronti dellistituto, dei contributi che tali soggetti forniscono
allazienda, dei benefici che ne ottengono, degli interessi istituzionali, del
soggetto di istituto e delle strutture di governo che regolano le correlazioni tra
i portatori dinteresse, i contributi e i benefici combinandoli in un equilibrio
dinamico di lungo periodo.
Si compone infatti di variabili in grado di esercitare una profonda influenza
sulle restanti parti del sistema aziendale:
L'insieme dei portatori di interessi
Interni o esterni, economici
(oggetto: rimunerazioni) o non economici
(condiz. di lavoro, bisogni di socialit)
Il soggetto economico
Insieme dei portatori dinteressi
istituzionali a cui spetta il potere di
governo
Il fine aziendale
Produzione di rimunerazioni del
lavoro e del capitale
Combinazioni Economiche
Sistema delle operazioni svolte dall'azienda
Si dividono in sub-sistemi di ampiezza decrescente
GESTIONE
Gestione Caratteristica:
Marketing, Ricerca e Sviluppo,
Approvvigionamenti,
Fabbricazione, Logistica.
Gestione Finanziaria:
gestione del capitale di rischio e dei debiti
di prestito
Gestione Patrimoniale
Gestione Tributaria
Gestione Assicurativa
ORGANIZZAZIONE assegna compiti e responsabilit ai lavoratori e
gestisce i sistemi di ricompensa e di sviluppo del personale (retribuzione,
carriera, formazione)
RILEVAZIONE raccolta, elaborazione e diffusione dei dati e delle
informazioni necessarie per prendere buone decisioni e per informare tutti i
soggetti interessati alla vita dellimpresa.
L'assetto Organizzativo
Configurazione di:
1) Struttura Organizzativa aziendale (modello di ripartizione dei compiti tra gli
organi aziendali di
governo, direttivi, operativi) [vedi sopra]
2) Sistemi Operativi che regolano lo svolgimento delle attivit svolte dagli
organi aziendali
(es. meccanismi di gestione delle risorse umane e meccanismi di
pianificazione e controllo).
Includono a livello di dettaglio le procedure.
Si distinguono
gli assetti
funzionali,
quindi le
diverse aree
operative,
andando ad
individuare
responsabilit
Le risorse umane
Insieme delle persone che in quanto membri degli organi di governo, lavoratori
dipendenti, volontari esercitano funzioni decisionali ed operative nell'azienda,
sono portatori di competenze, bisogni, motivazioni e valori.
Il Sistema Informativo
Nozione di sistema informativo diversa da quella in uso in ambito informatico
Insieme degli strumenti che producono e distribuiscono:
a) informazioni per la comunicazione esterna (es. bilancio desercizio,
performance
socio-ambientali per favorire la comunicazioni con i portatori dinteresse )
b) Informazioni per il supporto alla direzione (es. contabilit analitica
monitoraggio degli andamenti decisioni)
Nozione che indipendente dal modo col quale linformazione prodotta e
diffusa
Il Patrimonio
Insieme delle condizioni di produzione
Materiali ed immateriali, a disposizione dellazienda in una dato momento
(analisi statica)
LOrganismo Personale
Insieme delle persone che prestano il loro lavoro nellistituto.
Ogni istituto fortemente caratterizzato dalle persone che vi lavorano di
conseguenza le scelte che portano a configurare lorganismo personale sono
molto critiche.
1. Quali profili personali e professionali privilegiare ?
2. Come dimensionare lorganismo personale in base ai carichi di lavoro
generali e particolari
3. Come aggiornare e sviluppare i profili professionali dei lavoratori ?
4. Quali condizioni attivare per sviluppare e mantenere un positivo clima di
rispetto e cooperazione tra tutti i lavoratori ?
Queste scelte si attuano attraverso la progettazione dellassetto organizzativo
e agendo sui sistemi operativi di gestione del personale.
Imposte:
LE AZIENDE NON-PROFIT
ANP di autoproduzione
Forniscono servizi ai propri aderenti/associati
Questi ultimi forniscono la quota prevalente delle risorse a copertura dei costi
di produzione dei servizi Quote fisse
Quote variabili in relazione a servizi ricevuti
Quote variabili in relazione a parametri di capacit
contributiva Esempi:
Associazioni sportive e ricreative
Associazioni di auto-aiuto
Scuole private di ispirazione religiosa
N.B I costi di gestione condizionano i proventi (quote associative, quote di
partecipazione ai servizi)
ANP filantropica
Forniscono servizi a terzi che versano in stato di disagio/svantaggio o allintera
collettivit
La quota prevalente delle risorse a copertura dei costi di produzione dei servizi
proviene da/fornite a titolo di liberalit da terzi differenti dai destinatari dei
servizi (donatori)
Non c controprestazione per lofferta del servizio o il prezzo puramente
simbolico
Esempi:
ONG della cooperazione internazionale
Associazioni del settore dellambiente e della ricerca
N.B I proventi condizionano i costi di gestione
Imprese
sociali (+
cooperative)
Producono, Distribuiscono e Vendono sul mercato, finanziate dallo stato
Differentemente dalle imprese non hanno scopo di lucro: non distribuiscono
quote del risultato economico
Imprese sociali ex d.lgs 155/2006
Sono imprese sociali che possono operare solo nei settori di attivit
identificati dalla normativa: assistenza, cultura, formazione, ricerca, ecc.
Limpresa sociale ex d. lgs 155/2006 non una forma giuridica: la legge
consente di assumere questa qualifica a soggetti con forme giuridiche assai
varie
Hanno particolari requisiti sul piano del sistema informativo (redazione del
bilancio sociale) e dellassetto istituzionale (coinvolgimento degli stakeholder)
Sono oggetto di riforma: l. 106/2016 Delega al Governo per la riforma del
Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del servizio civile
universale
Le cooperative sociali (L. 381/1991)
Anche le cooperative sono fatte rientrare nel concetto economico-aziendale
di impresa sociale
Tipologia A: servizi socio-assistenziali
Fine: rispondere a particolari classi di bisogni (ad esempio, assistenziale di
disabili) mediante lerogazione di servizi di alta qualit
Tipologia B: impiego di lavoratori svantaggiati
Fine: fornire opportunit di lavoro, di recupero, di integrazione sociale a date
categorie di lavoratori svantaggiati
Produzione: beni o servizi non necessariamente sociali (ad es. cura aree
verdi)
Imprese Low Profit
Come le imprese, operano sul mercato: producono e vendono servizi
Come le imprese capitalistiche, distribuiscono quote di utile
Aree di
Lanalisi del
economico ha
identificare
di gestione
1.
(o tipica)
2.
accessoria
investimenti
3.
(oggetto:
del capitale)
4. Tributaria (oggetto: remunerazione dei servizi pubblici)
gestione
processo
fatto
quattro aree
dellimpresa:
Caratteristica
Patrimoniale
(oggetto:
accessori)
Finanziaria
reperimento
5. LECONOMICITA
Come si detto, le aziende operano instaurando legami e rapporti sia con i
consumatori sia con altre aziende.
Questo fa si che attorno ad ogni azienda converga un sistema di attese che
deve essere mantenuto in equilibrio dinamico.
Leconomicit (o equilibrio economico distituto) una delle condizioni
essenziali per il perseguimento ed il mantenimento dellequilibrio istituzionale.
5.1
Autonomia:
lautonomia
si
manifesta
sia
sul
piano
organizzativo/decisionale, sia sul piano finanziario. Lazienda infatti, deve
essere libera di scegliere i propri fini e le proprie modalit di governo (nel
rispetto delle leggi vigenti). Allo stesso modo deve essere autonoma
economicamente, questo significa che non deve ricorre sistematicamente
5.2
e viene riferito a sfere operative diverse, dalla combinazione aziendale nel suo
insieme, ai processi di produzione, commerciali ed amministrativi.
Una particolare espressione dellefficienza sono i rendimenti fisico-tecnici;
rapporti che esprimono i risultati non monetari dello svolgimento di operazioni,
processi e combinazioni (es. relazioni tra volumi/qualit ottenute e
volumi/qualit delle condizioni di produzione impiegate in determinati processi
e combinazioni in un dato periodo di tempo: pezzi prodotti per ora operaio,
pezzi prodotti per ora macchina, durata di svolgimento delle procedure,
numero di operazioni svolte in un dato periodo di tempo, ecc...).
Lefficienza viene perseguita anche mediate la ricerca dellinnovazione dei
processi, strada attraverso la quale le imprese possono restare sul mercato in
una posizione di relativa stabilit.
Lazienda in economicit quella che ricerca anche flessibilit, ossia la
predisposizione di strutture e di combinazioni produttive efficienti in grado di
adeguarsi prontamente allambiente. Nel lungo periodo, la mancanza di
flessibilit comporta una perdita di competitivit e quindi di economicit.
5.2.3 LA CONGRUITA DELLE REMUNERAZIONI
incassato.