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Buonasera a tutti, ancora benvenuti!

Sono Davide Coppola, l'insegnante di Composizione, Solfeggio, Armonia e Teoria Musicale.


Questa sera vorrei illustrarvi brevemente una delle pi belle opere scritte da J.S. Bach, a cui
dedichiamo questa serata.
Si tratta del Weihnachtsoratorium (l'Oratorio di Natale) composto a Lipsia nel 1734, brano per
Solisti, Coro e orchestra che racconta (perch si tratta proprio di un racconto) l'evento della nascita
di Ges. L'oratorio si divide in 6 Cantate: da eseguirsi il Giorno di Natale, di Santo Stefano, la I
domenica dopo Natale, Il primo Giorno dell'anno, la I domenica dell'anno Nuovo, all'Epifania.
Di queste, vorrei brevemente parlarvi delle prime due che narrano degli eventi precedenti alla
Nascita di Ges e del messaggio della Nascita ai pastori.
Ma prima di tutto che cos' un oratorio? L'oratorio una rappresentazione senza scene o
costumi di un evento tratto dai testi sacri, non fa parte della liturgia ma comunque un'opera a
sfondo religioso: c' un Narratore, nel nostro caso l'Evangelista (Luca prime tre e Matteo ultime
due Cantate), ci sono dei personaggi come Dio, Maria (I solisti), gli Angeli, I pastori (il coro).
Fondamentali sono gli interventi del coro: le melodie dei corali, i brani appunto per coro e
orchestra, provengono dal vasto repertorio luterano, che i fedeli conoscevano a memoria e che
intonavano insieme ai musicisti. I fedeli partecipavano dunque attivamente alla rappresentazione
sacra.
Ma veniamo alle Cantate.
Prima Cantata Jauchzet, frohlocket! Auf, preiset die Tage
(Gridate, esultate! Ors, Lodate questo Giorno)
che deriva dalla Parodia (Messa su mottetti noti) Originale:
"Tnet, ihr Pauken! Erschallet, Trompeten!"
(Riecheggiate Tamburi! Trombe, Squillate!)
-ASCOLTOGli angeli annunciano il prodigio che sta per avverarsi:
Jauchzet, frohlocket! auf, preiset die Tage,
Rhmet, was heute der Hchste getan!
Lasset das Zagen, verbannet die Klage,
Stimmet voll Jauchzen und Frhlichkeit an!
Dienet dem Hchsten mit herrlichen Chren,
Lasst uns den Namen des Herrschers verehren!
Gridate, Gioite! S, lodate questo Giorno!
Gloria a ci che l'Altissimo ha fatto!
Abbandonate l'esitazione, interrompete il lavoro,
Cantate pieni di Gioia ed Allegria!
Servite il Signore con Cori magnifici,
Lasciateci adorare il Nome del Signore!
Segue la narrazione dell'Evangelista: Maria e Giuseppe si recano a Betlemme per il censimento,
decretato dall'Imperatore Augusto. Maria quindi parla prima col marito, discendente della stirpe del
Re Davide, poi si rivolge al monte Sion, monte su cui costruita Gerusalemme e l'avverte, come
fosse una fanciulla, dell'avvento dello sposo pi bello, pi amabile (Den Schnsten, den Liebsten).

Primo Corale: vi prego di ascoltare attentamente la melodia, la voce pi acuta.


Il testo recita:
Wie soll ich dich empfangen
Und wie begegn' ich dir?
O aller Welt Verlangen,
O meiner Seelen Zier!
O Jesu, Jesu, setze
Mir selbst die Fackel bei,
Damit, was dich ergtze,
Mir kund und wissend sei!
Come dovrei riceverti,
come potrei incontrarti?
O desiderio di tutto il Mondo,
O gioiello della mia anima,
O Ges, Ges, porgi la fiaccola,
e dunque, cio che ti d gioia
sia per me conosciuto.
-ASCOLTOLa melodia che avete appena sentito presente in un altro corale di un'altra immensa opera di Bach:
La Passione secondo Matteo, composta nel 1727. Su questo corale si impernia tutta la Passione, lo
ascoltiamo tuttavia col suo testo originale
O Haupt voll Blut und Wunden,
Voll Schmerz und voller Hohn,
O Haupt, zum Spott gebunden
Mit einer Dornenkron,
O Haupt, sonst schn gezieret
Mit hchster Ehr und Zier,
Jetzt aber hoch schimpfieret:
Gegret seist du mir!
O capo, pieno di Sangue e Ferite,
pieno di dolore e sdegno,
O capo, avvinto dalla beffa
con una Corona di Spine,
O capo, un tempo splendidamente adorno
del pi alto onore e Virt,
Ma ora cos bestemmiato,
Io ti saluto.
-ASCOLTOBach qui ci lascia una grave previsione, la previsione della atroce morte di Ges sulla croce.
Ed per questo che Nell'Oratorio fa intonare alle popolazioni del mondo un canto di piet e
compassione, di accoglienza all'interno dei propri cuori.

Segue la narrazione dell'Evangelista: Maria e Giuseppe raggiungono Betlemme, poich non trovano
altro alloggio si sistemano in una stalla. Gli angeli Si chiedono come il figlio di Dio debba nascere
in un luogo cos scomodo e inospitale.
Infine l'ultimo corale:
Ach mein herzliebes Jesulein,
Mach dir ein rein sanft Bettelein,
Zu ruhn in meines Herzens Schrein,
Dass ich nimmer vergesse dein!
Oh mio adorato piccolo Ges,
Ti far un candido e morbido lettuccio,
Affinch tu possa riposare nel Santuario del mio Cuore
cos che io non ti possa dimenticare.

La seconda cantata si apre con un dono, un dono speciale da parte dei pastori: una ninna
nanna per il bambin Ges
-ASCOLTOsi sentono chiaramente gli strumenti a fiato dei pastori, come flauti e zampogne. Fate attenzione alla
parte in minore, altra premonizione di Bach sul destino di Ges.
Parla l'evangelista: I pastori facevano guardia notturna alle greggi nei campi, Giunge un Angelo che
li avvolge nella luce, e i pastori si impauriscono.
Primo corale, parlano gli angeli:
Brich an, o schnes Morgenlicht,
Und lass den Himmel tagen!
Du Hirtenvolk, erschrecke nicht,
Weil dir die Engel sagen,
Dass dieses schwache Knbelein
Soll unser Trost und Freude sein,
Dazu den Satan zwingen
Und letztlich Friede bringen!
Irrompi, o bella luce del mattino,
E fai che il Cielo faccia giorno!
O voi Pastori, non abbiate timore,
Perch gli Angeli vi dicono
che questo debole piccino
sar il nostro Conforto e la Nostra Gioia
Per incatenare Satana
e finalmente portare la Pace.
-ASCOLTO-

Ai pastori poi si Rivolge un Solo Angelo che ricorda ai pastori la profezia del messia nel vecchio
testamento, e invita i pastori a seguire la stella per andare a vedere il messia appena nato.
I pastori giungono e fuori dalla stalla, tutti ammassati guardano da una finestra quel prodigio.
Secondo corale:
Schaut hin, dort liegt im finstern Stall,
Des Herrschaft gehet berall!
Da Speise vormals sucht ein Rind,
Da ruhet itzt der Jungfrau'n Kind.
Guarda! L giace nella scura mangiatoria,
Il suo dominio si espande ovunque!
Dove una volta il bue trovava il suo cibo,
ora riposa il pargolo della fanciulla.
L'angelo manda i Pastori ad annunciare che il figlio di Dio nato e riposa in una mangiatoia.
Maria intona una ninna nanna per il suo neonato.
-ASCOLTOSchlafe, mein Liebster, geniee der Ruh,
Wache nach diesem vor aller Gedeihen!
Labe die Brust,
Empfinde die Lust,
Wo wir unser Herz erfreuen!
Dormi, mio amatissimo, godi del riposo,
dopo ci risvegliati per la fortuna di tutti!
Rinfresca il petto, senti la Gioia
che rallegra i nostri cuori.
Appare dunque un esercito d'angeli che intonano un inno a Dio:
Gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volont
A questi rispondono in coro i Pastori, con i loro strumenti campestri:
Wir singen dir in deinem Heer
Aus aller Kraft, Lob, Preis und Ehr,
Dass du, o lang gewnschter Gast,
Dich nunmehr eingestellet hast.
Noi cantiamo per te nelle tue Schiere
Con tutta la forza, la lode, la Gloria e l'onore,
Che tu, Ospite a lungo desiderato,
d'ora in avanti sei qui con noi.
-ASCOLTOGrazie!

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