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Definizioni
EDIFICIO
Si definisce come un sistema costituto dalle strutture esterne che circoscrivono un
volume ripartito dalle strutture interne e dagli impianti e dai dispositivi tecnologici di
cui stabilmente dotato. In particolare occorre esaminare i luoghi di confine delle
superficie esterne delledificio che possono essere :
lambiente esterno;
il terreno;
altri edifici
Con il termine edificio possibile indicare un intero edificio o soltanto una parte di esso che sia
stato progettato o ristrutturato come una unit immobiliare a se stante.
Quindi nellesaminare un edificio, i dati che saranno ricercati saranno quelli relativi alle parti
esterne, ossia quelle che racchiudono uno spazio interno, al suddetto spazio e a tutti gli impianti che
si trovano al suo interno.
Quindi ledificio dovr essere considerato come un sistema complesso, che funzioni per mezzo
dello scambio di energia termica tra una sorgente, rappresentata dallimpianto e dalle strutture di
propagazione del calore costituite dagli elementi edilizi nel loro insieme.
Edificio di nuova costruzione
Con tale locuzione, in relazione alla certificazione energetica, si definisce un fabbricato per il quale
sia stata presentata una domanda di permesso di costruire o una denunzia di inizio attivit
successivamente alla entrata in vigore del decreto 322/2006 e precisamente il 2 febbraio 2007.
Prestazione energetica, efficienza energetica o anche semplicemente rendimento di un edificio
Con tale locuzione si indica la quantit di energia effettivamente consumata a posteriori o che si
presume che si debba consumare a priori, per far fronte ai bisogni energetici, ipotizzando un utilizzo
standard, delledificio, quindi quelli necessari per la climatizzazione in inverno e in estate, per
lacqua calda richiesta dagli usi igienico-sanitari, per la ventilazione e l'illuminazione. Tale quantit
viene espressa da uno o pi indici a cui si perviene tenendo presenti i dati relativi alla
coibentazione, alle caratteristiche tecniche e di installazione, alla progettazione, alla posizione, al
clima, allesposizione al sole, allinfluenza delle strutture adiacenti delledificio in esame, nonch
alleventuale presenza di sistemi di trasformazione di energia e ad altri fattori quali il clima degli
ambienti interni che in qualche misura influiscono sul fabbisogno energetico.
Quindi possiamo dire che la definizione data della prestazione energetica comprende anche
quello di funzionamento energetico di un edificio.
Esaminando attentamente le definizioni di prestazione, efficienza e rendiento energetico di un
edificio possiamo capire che ledificio deve essere considerato come un sistema in continua attivit
caratterizzato da continui scambi di energia tra ambiente esterno ed eventuali ambienti interni
ciascuno di essi a diversa temperatura.
Attestato di qualificazione energetica o di rendimento energetico di un edificio
che redatto secondo le norme del decreto 311/2006 attesta la prestazione energetica delledificio
ed eventualmente anche alcuni parametri caratteristici delledificio. Con tale documento possiamo
constatare il livello di qualit energetico di un edificio e quindi decidere se necessario di realizzare
quei interventi per aumentarne lefficienza energetica, scegliendoli tra tipologie riportate
nellattestato.
Diagnosi energetica
Con tale locuzione si indica una procedura con la quale acquisire un profilo dei consumi energetici
di un determinato edificio o gruppo di edifici, di una attivit e/o impianto industriale, di servizi
pubblici o privati in base al quale individuare e quantificare il pi opportuno sistema di risparmio
energetico dal punto di vista costi benefici per riferirne alla fine i risultati raggiungibili.
Quindi la diagnosi energetica di un edificio una attivit complessa che deve essere svolta in situ
su edifici esistenti, oppure nel corso della progettazione di nuove costruzioni. Allo scopo
vengono condotte delle campagne con le quali acquisire delle profonde conoscenze delle
caratteristiche costruttive delledificio, delle modalit del suo utilizzo da parte dei proprietari che
lo abitano oltre ai dati relativi alla zona climatico dove questo ubicato.
Gradi giorno di una localit
un parametro convenzionale che il quale sono rappresentate le condizioni climatiche locali ed
utilizzato per una stima pi precisa del fabbisogno energetico necessario per il mantenimento di
una prefissata temperatura dellambiente interno delledificio. La sua unit di misura il grado giorno (GG).
Il continuo scambio termico tra un edificio e lambiente esterno condizionato in via primaria
dalle variazioni di temperatura delle caratteristiche condizioni climatiche della zona a tal punto
dal verificarsi il caso limite di un edificio passivo cio di una abitazione che sia in grado
soddisfare i priori bisogni energetici con i soli apporti esterni ( energia solare).
Indice di prestazione energetica EP
Con tale espressione si indica il consumo di energia primaria totale per unit di superficie utile o
di volume lordo espresso con kWh/m2 anno o con kWh/m3 anno.
La grandezza Ep paragonabile al consumo di carburante di una autovettura, per
cui valori bassi di EP corrispondono a alte prestazione energetiche delledificio.
Ponte termico
Con tale espressione si indica la discontinuit dellisolamento termico ricontrabile ad esempio
sugli innesti degli elementi strutturali dellabitazione.
residenza con occupazione saltuaria, quali case per vacanze, fine settimana e simili. Abitazioni
adibite ad albergo, pensione e attivit similari)
1. le superfici che sono a diretto contatto con lesterno ossia coperture e pareti verticali;
2. le superfici a contatto con il vano scala ( pareti verticali) e quelle a contatto con il garage
(primo solaio)
I risultati di tale computo vanno ordinati secondo lorientamento delledificio per cui avremo :
Slorda Nord;
Slorda Sud;
Slorda Est;
Slorda Ovest;
Slorda Vano scala;
Slorda Copertura;
Slorda Solaio controterra
Fatte i dovuti calcoli si perviene alla misurazione della superficie lorda disperdente e a quello del
volume riscaldato :Slorda disperdente totale;V lordo riscaldato;
Calcolo del fattore di forma S/V
Il fattore di forma serve per stimare il grado di compattezza di un edificio dato dal rapporto della
superficie totale disperdente e dal volume riscaldato da questa racchiuso. Indicheremo con S la
superficie espressa in metri quadrati quella che delimita con lambiente esterno o un ambiente non
riscaldato il volume riscaldato; con V, espresso in metri cubi il volume lordo delle parti
delledificio riscaldate circoscritto dalle superfici rappresentate dagli elementi verticali ed
orizzontali delledificio.
Le caratteristiche geometriche di un edificio poco compatto come ad esempio una villetta
unifamiliare determinano un rapporto S/V fra volume riscaldato e superfici disperdenti, alto, in
quanto presenta molta superficie disperdente rispetto al volume da essa delimitato contrariamente d
un edificio molto compatto come ad esempio un edificio multipiano caratterizzato da poca
superficie disperdente rispetto al volume che circoscrive per cui il rapporto S/V basso.
Allallegato C del decreto 311/2006 nella sezione requisiti energetici degli edifici possibile
visionare due tabelle nelle quali in funzione del valore del rapporto di forma delledificio S/V e
delle condizione climatici della zona in cui ubicato ledificio sono riportati i corrispondenti livelli
massimi di indice di prestazione energetica EP (Eplimite) , ossia la massima quantit di energia di cui
necessita l immobile preso in esame.
I livelli di Eplimite divengono pi severi in relazione a fattori di forma S/V crescenti. Per chiarire
meglio il concetto nella tabella se in corrispondenza alla zona climatica A possiamo rilevare il
valore di 10 kwh/m2 per S/V = 0,2 , passiamo a 45 kwh/m2 per S/V = 0,9 risultato raggiungibile con
adeguati interventi di riqualificazione energetica sullinvolucro delledificio pi invasivi rispetto a
quelli richiesti in un edificio con valori di S/V pi bassi e con minori dispersioni.
Per il corretto calcolo del rapporto S/V bisogna individuare quali ambienti siano riscaldati e quali
siano le loro superfici disperdenti.
Ad esempio nel caso di un edificio residenziale su due piani fuori terra , con oiano cantina,
sottotetto non abitabile e vano scala non riscaldato la superficie S disperdente individuata in
quella che separa gli ambienti dagli ambienti esterni, per cui nel computo del volume escluderemo il
vano scala, il piano cantina e il sottotetto.
Determinazione di Eplim.
Per determinare il valore di Eplim che sar poi confrontato con quello determinato successivamente
si ricorre al grafico dei valori di Eplim. Per valori di EPlim relativi a S/V intermedi fra 0.9 e 0,2
occorre procedere ad una interpolazione lineare. Sul grafico sono riportate in forma di rettangolo e
trapezio le varie zone climatiche dalla A alla F . In corrispondenza dei valori delle ascisse che
rappresentano i GG avremo i valori delle ordinate che rappresentano Eplim. Per calcolare il valore di
Eplim corrispondenti a valori S/V intermedi fra 0,9 e 0,2 occorrer innanzitutto individuare larea
della zona climatica in cui ubicato limmobile oggetto di valutazione energetica e leggere le
coordinate degli spigoli di detta area che indicheremo con a,b,c,d. Note tali coordinate per
interpolazione lineare dovremo calcolare le ordinate dei punti intermedi e,f comprese tra le rette AB
BD che delimitano la zona C, corrispondenti alle ascisse dei GG della zona dove ubicato
limmobile di nostro interesse.
Per comodit di calcolo rappresenteremo con delle lettere il metodo della interpolazione:
Della relazione di cui sopra x assegnata dai GG resta da calcolare la y corrispondente della retta ef
dove individuare il valore di Eplim , X1, Y1, X2, Y2 sono noti.
A = x X1 = x 900
B= y Y1 = y 15
C= X2 X1 = 1400 900
D = Y2 Y1 = 25 - 15
Sostituendo avremo lordinata di e compresa fra a e b :
Sostituendo nelle relazioni che forniscono le ordinate dei punti e,f il valore dei gradi giorno noti ad
esempio GG= 1264 otteniamo calcoliamo il valore delle ordinate suddette.
Il calcolo di EP lim si ottiene facendo la media rapportata al valore del rapporto di forma trovato
per ledificio da valutare S/V = 0,799
da cui
dellinvolucro edilizio;
della ventilazione;
dellenergia persa dallimpianto, durante le varie fasi del suo funzionamento ( regolazione,
emissione e distribuzione ed emissione del calore);
degli apporti di energia primaria immessa nella centrale termica attraverso vettori energetici;
degli apporti gratuiti solari ed interni.
In sintesi EP dato dal rapporto tra il fabbisogno di energia primaria Q e la superficie utile
delledificio Sutile :
I valori di Q si compongono in :
fabbisogno energetico di energia primaria : Q = Qc + Qe ( fab. combustione + fab. elettrico)
con :
nelle quali :
(fab.energetico reale)
Qh, Qpo, po,c,tu,e ( incognite da calcolare)
Quanto descritto, rappresenta il diagramma di calcolo per la determinazione di EP di progetto.
Il fabbisogno energetico dellinvolucro edilizio
Il fabbisogno energetico dellinvolucro edilizio si indica con il simbolo QH . Esso pari alla
differenza fra dispersioni e apporti di calore dellimmobile (tenendo presente la zona termica dove
esso ubicato) che dia come risultato il livello di temperatura interna degli ambienti prevista da
progetto. Avremo :
QH = ( QL) - [ U . (QG) ]
Con QH fabbisogno energetico dellinvolucro; con QL lenergia totale dispersa; con QG lenergia
dovuta agli apporti gratuiti; con U il fattore di utilizzazione degli apporti gratuiti.
Tipologie di utenza
Apporti globali
450 [W]
6 [W/m2]
Attivit commerciali
8 [W/m2]
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Si procede al calcolo delle superfici totali degli ambienti riscaldati che coincidono in genere con la
sommatoria delle superfici degli appartamenti delledificio.
Stotale = S1 + S2 + S3 + Sn-1 + Sn
Per il calcolo degli apporti interni di un singolo appartamento avremo la cui superficie S non sia
superiore a 200 m2 :
Ai = [ 6,25 - ( 0,02 x S)] = n [ W/m2]
Per determinare lapporto globale interno di energia si dovr tenere conto del perido di occupazione
dellambiente esprimendo il tempo t in secondi, consideriamo a tal fine i giorni di un mese ad
esempio 31, il numero delle ore in cui si compone il giorno 24 , il numero di minuti in cui si
compone una ora , 60 minuti, il numero dei secondo di cui si compone un minuto, 60 avremo:
t = 31 x 24 x 60 x 60 = 2.678.400 [ s ]
Si ipotizza che limmobile sia adibito ad abitazione e quindi abitato per una intera giornata di 24 ore
e occupato per lintero anno. Lammontare degli apporti gratuiti interni per il mese di gennaio,
ipotizzando una superficie dellimmobile di 80 m2 a piano terra e Ai = 4,65 sar pari a :
Qi = Stotale x Ai x t = 80 x 4,65 x 2.678.400 = 996 [ MJ ]
Calcolo degli apporti gratuiti solari QSI
La relazione che definisce lenergia prodotta dagli apporti solari sulle superfici trasparenti la
seguente :
QSI = [ IS AS ( FS FC FF ) g ]
dove la sommatoria si intende estesa a tutti i serramenti secondo la loro esposizione e si indica con
QSI lenergia dovuta agli apporti solari sulle superfici trasparenti; IS lenergia totale della radiazione
solare globale su una superficie unitaria riferita al serramento preso in riferimento al periodo in cui
si procede al suo calcolo espresso in MJ/m2; AS area lorda ( telaio + vetro ) del serramento
considerato espresso in m2 ; FS coefficiente di correzione a causa dellombreggiatura; FC coefficiente
di correzione dovuto ai tendaggi ; FF coefficiente di riduzione dovuto al telaio ottenuto con il
rapporto fra area trasparente e area totale dellunit vetrata; g fattore solare effettivo del vetro pari a
0,9; g fattore solare perpendicolare del vetro ( fornito dai produttori del serramento).
Il coefficiente di correzione FS, dovuto allombreggiatura si calcola per mezzo di tre fattori di
correzione ; il primo quando si in presenza di ostruzioni esterne ; gli altri due quando le ostruzioni
sono di tipo verticale ( palazzi, alberi,ecc,) oppure orizzontali ( tende, balconi, ecc,)
FS = Fh + Fo + Ff
11
45 N latitudine
55 N latitudine
65 N latitudine
E/O
E/O
E/O
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
1,00
10
0.97
0,95
1,00
0,94
0,92
0,99
0,86
0,89
0,97
20
0,85
0,82
0.98
0,68
0,75
0,95
0,58
0,68
0,93
30
0,62
0,70
0,94
0,49
0,62
0,92
0,41
0,54
0,89
40
0,46
0,61
0,90
0,40
0,56
0,89
0,29
0,49
0,85
Per la determinazione degli apporti solari attraverso le superfici trasparenti (infissi) necessario
conoscere lorientamento della palazzina in esame.
Calcolo della radiazione solare
Per effettuare una stima dell'energia derivante dagli apporti gratuiti solari occorre prima fare una
stima del valore del parametro dellirradianza solare caratteristico della zona in cui l'edificio si
trova. Grazie alla climatologia, che studia i macroclimi e i microclimi possibile determinare le
caratteristiche climatiche della zona e stimare i valori di radiazione solare.
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Il territorio italiano dal punta di visto climatico stato suddiviso in zone climatiche . Per
determinare il valore dellirradianza relativa a una determinata zona climatica possibile utilizzare
il sito dellENEA che ha istituito latlante italiano della radiazione solare. Il calcolo eseguito in
modo automatico inserendo in input i dati relativi al posizionamento geografico della localit, ossia
latitudine e longitudine.
Si ottiene una tabella con i dati relativi allirradianza solare suddivisi per mese dellanno( da
gennaio a dicembre), esposizione della superficie vetrata ( sud, S/O, S/E, Est/Ovest; N/O, N/E,
Nord) valori dellirradiaza diretta e diffusa.
Noti i dati di detta tabella si procede al calcolo degli apporti gratuiti solari con la relazione :
QSI = [ IS AS ( FS FC FF ) g ]
Non si terranno conto degli effetti prodotti dalla presenza di tendaggi e allombreggiatura ponendo
quindi FC ed FS ugualia 1 e saranno considerati un simgolo infisso con esposizione a Nord con
tipologia a 1 anta e a 2 ante.
I risultati sono riepilogati nel seguente foglio di calcolo :
NORD
1 ANTA
2 ANTE
A* F
I*(A*F)*G
A*F
I*(A*F)*G
gennaio
2,1
0,793
0,75
1,249
1,19
1,87
febbraio
2,9
0,793
0,75
1,725
1,19
2,59
marzo
0,793
0,75
2,379
1,19
3,57
aprile
5,7
0,793
0,75
3,39
1,19
5,09
maggio
8,3
0,793
0,75
4,936
1,19
7,41
giugno
10
0,793
0,75
5,948
1,19
8,98
luglio
9,6
0,793
0,75
5,71
1,19
8,57
agosto
6,7
0,793
0,75
3,985
1,19
5,98
settembre
4,4
0,793
0,75
2,617
1,19
3,93
ottobre
3,3
0,793
0,75
1,963
1,19
2,95
novembre
2,3
0,793
0,75
1,368
1,19
2,05
dicembre
1,8
0,793
0,75
1,071
1,19
1,61
TOTALE
36,339
54,53
Per determinare lapporto solare degli infissi orientati a nord baster moltiplicare i risultati totali
relativi agli infissi a 1 anta e a due ante per il numero degli infissi presenti sul lato delledificio
esposto a nord.
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TIPOLOGIA
I*(A*F)*G
N. INFISSI
TOTALE
1 anta
36,339
109,017
2 ante
54,53
218,124
327,141
Per determinare lapporto solare totale la procedura prima vista si deve ripetere per gli infissi di tutti
i restanti orientamenti delledificio (sud, est ) e alla fine di proceder alla somma complessiva degli
apporti gratuiti solari.
Nord
327,14
Sud
699,34
Est
624,90
Ovest
624,90
Totale
2.276,28 MJ
H = a ca V
indicando con a ca la capacit termica volumica dellaria il cui valore notoriamente pari a 1220
J/(m3J) a secondo che V sia espresso in m3/s , e pari a 0,34 Wh/ (m3K) se espresso in m3/h. Il
termine V = V x n , dove con V indichiamo il volume dello spazio riscaldato, rappresenta la portata
di aria di rinnovo, il cui afflusso causa della perdita energetica che dovremo valutare.
La norma in proposito afferma che in assenza di informazioni particolari per gli edifici residenziali
abitati possibile utilizzare il valore n = 0,5 h-1. Per un volume ipotizzato pari a 998,73 m3 con n =
0,5 h-1 , a ca = 0,34 Wh/(m3 K) effettuamo il calcolo dellenergia dispersa per il mese di gennaio,
sapendo che il valore della temperatura esterna di 11,6 C e imponendola temperatura interna pari
a 20 C. Avremo :
Q = ( 0,34 x 0,5 x 998,73) x 8,4 x 744 = 1.061.182
il valore ottenuto espresso in watt.
Riepilogando per tutti i mesi avremo:
giorni
ore
cV
Testerna
Q = VcVTt
gennaio
31
744
169,80
11,6
8,4
1.061.182
febbraio
28
672
169,80
11,9
8,1
924.255
marzo
30
744
169,80
13,1
6,9
871.685
novembre
15
360
169,80
16,5
3,5
213.948
dicembre
31
744
169,80
13,2
6,8
859.052
Totale
3.930.123
15
Abbiamo visto quali siano i coefficienti da utilizzare per il calcolo delle dispersioni attraverso
linvolucro edilizio. Ora passeremo a considerare unaltra grandezza dellinvolucro edilizio
rappresentata dalla propriet della trasmittanza di pareti, solai e coperture delledificio in esame. Le
norme utilizzate sono sempre le UNI; in particolare quelle che ci interessano in proposito sono la
UNI EN 10355 Murature e solai Valore della resistenza termica e metodo di calcolo, la UNI
10351 Materiale da costruzione - conduttivit termica e permeabilit al vapore, la UNI EN ISO
6946 Componenti ed elementi per ledilizia Resistenza termica e Trasmittanza termica - Metodo
di calcolo. Le suddette norme sono di tipo tabellare ossia, riportano per ogni tipo di muratura e per
numerosi materiali di costruzione i principali dati termotecnici necessari al calcolo della
trasmittanza e delle dispersioni. Tali norme i forma tabellare ci consente di calcolare la trasmittanza
di qualunque elemento edilizio costituito da diversi tipi di elementi edilizi riportati in tabella quale
murature, malte e quantaltro.
Calcolo delle trasmittanza
Calcolo della trasmittanza di una superficie opaca : la copertura
Per calcolare la trasmittanza di una copertura occorre preliminarmente conoscere la stratigrafia della
sua struttura, i materiali impiegati per ciascun strato e le loro caratteristiche termiche. Un esempio
di stratigafia di una copertura a tegole pu essere rappresentata dai seguenti elementi :
1.
2.
3.
4.
5.
6.
16
Le relazioni sopra riportate spiegano perch il flusso di calore che attraversa un materiale
diminuisce aumentando lo spessore di questultimo e aumenti a parit di spessore per valori di
conducibilit termica pi alti. In una parete multistrato potremo scrivere la relazione esprimente la
sua trasmittanza in modo seguente :
con s1 , s2 .gli spessori dei vari strati di cui si compone la parete e 1 , 2 .i valori della
conducibilit termica di ogni singolo materiale costituente i singoli strati. Per eseguire il calcolo
della trasmittanza termica di una copertura baster definire i valori delle varie resistenze termiche
dei materiali degli elementi costruttivi che la compongono, tenendo presente anche i valori della
resistenza superficiale interne ed esterna, sommarli e determinare linverso della somma ottenuta :
Spessore
0,02
0,0690
0,20
0,10470
Barriera di bitume
0,02
0,0118
Fibra di vetro
0,04
1,0000
intercapedine
0,04
0,1600
Tegole di copertura
0,01
0,0101
In cifre :
Rt = 0,10 + 0,069 + 0, 10479 + 0,0118 + 1 + 0,1600 + 0,0101 + 0,04 = 0,6686
da cui
17
= 1,4956
Spessore
(m)
Conducibilit
W/mK
0,02
0,25
0,02
18
Rt =
0,29
0,90
Uni 6946
0,0690
Uni 10351
0,8600
Uni 10355
0,0222
Uni 10351
0,04
Uni 6946
1,1212
m2K/W