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Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: postatarget creative - CENTRO 1/02524/11.

2014 - Posteitaliane
Dicembre 2016
Anno XVI - n 172

LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba
enricodellosbarba@virgilio.it

Gli italiani
hanno scelto
e il loro voto
va rispettato
Unaffluenza di elettori inaspettata ha chiaramente e con
una larghissima maggioranza
bocciato le modifiche costituzionali che erano contenute
nel referendum del 4 dicembre.
Naturalmente lanalisi del
voto non pu prescindere da
una successiva e scontata valutazione. Insieme alle proposte di modifica costituzionale
stato bocciato anche il governo Renzi, conseguenza,
probabilmente, dellerrore originale del Presidente del Consiglio di avere trasformato il
referendum in una sorta di plebiscito personale.
Forse Renzi pensava ad un
replay delle elezioni europee
del giugno 2014 allorch il
Partito Democratico riport
un successo clamoroso (oltre
il 40%) dimenticando, per,
quanto sia difficile, e non solo
in Italia, evitare il logoramen
segue a pag. 2

Non il momento
delle fughe in avanti
di Nicola Graziani
La ragione profonda del sorprendente risultato del referendum raccolta nelle pagine di un libro che nessuno o quasi ha
fatto in tempo a leggere prima di andare
al seggio. Si tratta dellAnnuario del Censis, che dipinge un ceto medio impoverito e spaventato, giovani incerti sul domani, un risparmio che cresce perch si
ha paura di investire mica perch cresca il reddito e tanto lavoro di bassa
qualit. Se gli stessi posti di lavoro corrispondessero a contratti a tempo indeterminato, dice il Censis, la crescita non
sarebbe allattuale 0,9 percento, ma
all1,8. Il doppio. Se poi recuperassimo
anche levasione, arriveremmo al 9 percento. Percentuali cinesi.
su questo che inciampato il governo
Renzi: non ha risposto alle esigenze del
Paese. Non ha dato certo brioches al posto
del pane, ma non ha nemmeno capito su
quale campo si sarebbe giocata la vera
partita. Negli Stati Uniti Hillary Clinton
ha lasciato abbandonati a se stessi il ceto
medio impoverito e la classe operaia , e
della questione si impossessato Trump:
la risposta sbagliata, ma il problema
reale. Renzi si unito cos alla lunga lista

dei politici di centrosinistra che ha dimenticato la ragion dessere della propria cultura politica, sia essa la socialdemocratica
o il personalismo cristiano. In pi, a molti
le sue riforme non piacevano nemmeno nel
merito, e le urne le hanno bocciate. Tanto
lavoro per nulla.
Ora deve resistere alla tentazione delle urne
anticipate. Pensare che il 40 percento di
consensi del referendum siano suffragi in
favore della sua persona un errore che
potrebbe essergli fatale: in politica laccumulazione delle volont altrui non esiste,
come invece esiste in economia laccumulazione della moneta. LItalia ha bisogno di
stabilit ed il Pd deve dimostrare una volta
di pi cultura di governo. Lidea che ricorrere alle urne a primavera possa rilanciare il partito rischia di rivelarsi unulte
segue a pag. 2

Circolo Il Centro- Via Trieste 7 - Livorno


Marted 13 Dicembre, h. 18

Giuseppe Mascambruno
gi direttore de La Nazione
terr una conferenza sul tema

Ai nostri sponsor
e ai sigg. lettori
i pi cari auguri
di Buon Natale
da parte
della redazione

Politica e Informazione
come cambiano i rapporti
tra i due poteri
moderatore
Enrico Dello Sbarba

Politica

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

dalla prima pagina

Gli italiani
hanno scelto
to di una gestione di governo lunga tre
anni. Daltro canto anche il detto tanti nemici, tanto onore ormai una formula desueta e Matteo Renzi di nemici ne aveva proprio tanti e non solo nelle forze politiche di opposizione ma anche in casa propria, nel PD, e questo,
probabilmente, stato il danno peggiore perch ha dato agli elettori la sensazione prima ed il convincimento dopo
che le probabilit di successo del Si
erano seriamente compromesse gi allinizio della pi oscena e terrificante
campagna elettorale che il paese abbia vissuto dal 1948!
Inevitabili le conseguenze delle dimissioni del Presidente del Consiglio annunciate, la sera stessa dei risultati, con
un discorso di grande onest e chiarezza senza ricorrere ad inutili scusanti ma assumendosi, in pieno, tutte le responsabilit personali come si conviePeriodico mensile
del Circolo Culturale

Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005


Redazione ed Amministrazione:
Via Trieste 7 - 57124 Livorno
e.mail: ilcentro.livorno@gmail.com
www.circoloilcentro-livorno.it

DIRETTORE RESPONSABILE:
Enrico Dello Sbarba
COMITATO DI REDAZIONE:
Massimo Cappelli,
Laura Conforti Benvenuti,
Sergio Cini, Valeria Grillo,
Luca Lischi,
Mario Lorenzini, Angela Simini,
Marisa Speranza, Franco Spugnesi.
Hanno collaborato a questo numero:
Cristina Battaglini, Franco Biancani,
Francesco Butini, Massimo Cappelli,
Sandro Cerri, Fabio Figara, Luca Lischi, Mario Lorenzini, Angela Simini, Franco Spugnesi, Lorenzo Taccini.
STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio,
Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno

Giornale chiuso in tipografia il 5/12/2016

Mattarella e Renzi a consulto.

ne ad un leader di statura. Questo pur


non dimenticando il particolare dinamismo che Renzi ha saputo evidenziare durante i suoi 1000 giorni di governo: un elogio che, pur allinterno di errori di strategia, nessuno pu assolutamente ignorare.
Adesso viene spontaneo chiederci
come mettere insieme i 5Stelle, la Lega
di Salvini, i Fratelli dItalia della Meloni, lestrema destra populista e reazionaria, il variegato mondo berlusconiano, la sinistra PD, le frange antisistema
e poi il voto confuso della protesta irrazionale che non crede pi a nulla.
Come potranno stare insieme tutte queste espressioni cosmopolite della societ italiana non lo sappiamo e da qui la
preoccupazione per il futuro di questo
nostro paese: siamo entrati nel mare
magnum della palude con il rischio di
una crescente instabilit di cui il Paese
non ne sentiva certamente il bisogno.
Vogliamo pensare a Grillo che, con i
suoi prodi, esclude ogni possibilit di alleanza o meglio di inciucio come definiscono i 5Stelle le alleanze? Oppure a
Matteo Salvini di cui ignoriamo qualsiasi
parvenza di programma che non sia quello
della maledizione per gli avversari? Oppure il grande Brunetta che ha finalmente ottenuto la soddisfazione di vedere sconfitto il nemico Renzi.
Ecco, cari lettori, questo il quadro di
riferimento per il futuro governo del
nostro paese ed a questo proposito il
compito del Presidente della Repubblica sar certamente pesante.
Si parla di un accordo per una nuova
riforma elettorale ma di che tipo se le
forze uscite vincenti dal referendum la
pensano in modo diverso e contrario?

Lunico augurio e chiudiamo queste


note cos sconsolanti, che entrambi i
due poli (la destra e la sinistra) riescono a trovare una sintesi, decidano di
chiudere la stagione delle risse e del
populismo e si mettano intorno ad un
tavolo, una volta accolto il messaggio
del Presidente Mattarella, per trovare
una soluzione accordandosi su di una
legge elettorale che consenta agli italiani di tornare a votare nella speranza
che, finalmente, prevalga il senso civico e la responsabilit per il futuro di
questo nostro Paese: ma ci sembra,
stando almeno alle prime mosse che
difficilmente questo miracolo possa
verificarsi. Ed allora? Mah......

Non il momento
delle fughe in avanti
riore passo falso. C semmai bisogno
di fermarsi, riflettere, trovare soluzioni
condivise ad unemergenza economica
che non si per nulla allentata negli ultimi tempi. Sergio Mattarella ha fatto sapere che esistono scadenze, istituzionali e non solo, che bene rispettare. Vale
per la legge di bilancio, oggi, ma anche
la primavera densa di appuntamenti.
Correre ha gi portato alla debacle referendaria. Perseguire nellerrore potrebbe dare una mano ai veri populismi, che
possono assumere la forma di consensi
a forze la cui consistenza si sta rivelando essere scarsa, alla prova dellamministrazione delle grandi citt. Vincere
limpulsivit (o peggio, un freddo calcolo celato dietro unapparente impulsivit) conferirebbe a Renzi la grandezza delluomo di stato. Se c una speranza che i socialisti hanno di battere il
populismo del Front National alle presidenziali francesi, questa scaturisce dalla capacit di Hollande di fare un passo
indietro. Sarebbe sciocco chiedere a
Renzi di fare lo stesso la sua storia
decisamente diversa ma ugualmente il
premier potrebbe uscire dallattuale fase
con un colpo di reni ed una mossa a
sorpresa. la sua specialit, del resto.
E questa mossa sarebbe quella di continuare ad assumersi le sue responsabilit. Se non da presidente del consiglio,
almeno da segretario del partito di maggioranza relativa.

Politica

periodico online www.circoloilcentro-livorno.it

Populismo italiano
e referendum costituzionale
di Francesco Butini
In un articolo felicemente intitolato Il
potere pi populista dei cittadini, pubblicato sul Corriere della Sera il giorno
prima del referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo Renzi, il giornalista Dario Di Vico riporta un ricordo che
il professor Giuseppe De Rita aveva raccontato in occasione dellanteprima del 50
Rapporto del Censis, relativamente ad un
dibattito svolto nel lontano 1973 tra Aldo
Moro e Giulio Andreotti. Scrive Di Vico,
riportando il ricordo di De Rita: Mentre il
primo [Aldo Moro, nda] sosteneva che la
politica dovesse orientare la societ, il
secondo [Giulio Andreotti, nda] rispose
esattamente il contrario: Deve solo assomigliarle.
Dopo aver rinunciato gi da tempo ad
orientare la societ, la politica non sembra
ormai neanche capace di somigliare ad
essa, rincorrendo tutte le pulsioni che vi
si agitano. Alla fine, scrutinati i voti del
referendum costituzionale, il potere si scopre pi populista dei cittadini, proprio
come aveva titolato Dario Di Vico.
Si creduto erroneamente che la polemica
contro lEuropa avrebbe accarezzato lanti-europeismo di stampo italiano, al fine di
recuperare terreno tra le fasce dellelettorato genericamente definito populista.
Ancora meno credibile apparsa la polemica contro la cosiddetta casta, visto
che il governo ha ricevuto il sostegno nel
S al referendum dai maggiori gruppi industriali italiani, dai maggiori giornali e
televisioni italiane, da grandi gruppi finanziari. Ma da chi sarebbe composta questa
misteriosa casta da abbattere con le riforme costituzionali sottoposte al voto
confermativo dei cittadini?
In questo risultato referendario si scorgono due messaggi su cui riflettere. Il primo
riguarda laffluenza alle urne: sul tema costituzionale la gente tornata a votare con
percentuali non pi conseguite nelle ultime tornate elettorali. Sembra sussistere

Giulio Andreotti e Aldo Moro.

dunque una sensibilit popolare sulla


nostra Costituzione pi acuta di quanto
immaginato. Anche se indubbio il peso
avuto su una parte dellelettorato di un
senso di rifiuto verso il governo, altrettanto vero che stato proprio sulla Costituzione che si manifestato un sussulto di mobilitazione elettorale. Il che
significa che sulla Costituzione non si
scherza.
Il secondo messaggio, in qualche modo
conseguente al primo, che la Costituzione non si modifica cos. Anzi. Mi verrebbe da dire che prima di cambiarla andrebbe interamente attuata. Ci sono ancora articoli che non hanno avuto attuazione normativa. Sono articoli cruciali per
la ripresa di una partecipazione politica
ed economica di cui questo Paese ha una
necessit assoluta. Sto parlando della
regolamentazione dei partiti politici, dei
sindacati e delle forme di democrazia economica, previste dalla Costituzione e mai

attuate. Prima la Guerra Fredda, poi Tangentopoli, poi ancora le classi dirigenti
della Seconda Repubblica, hanno sostanzialmente impedito di far evolvere la legislazione italiana sui partiti politici, sulle
garanzie normative della loro vita democratica interna e della loro sostenibilit
finanziaria.
Il populismo italiano si combatte attuando integralmente la Costituzione. La regolamentazione della vita dei partiti politici non alcun appeal televisivo, ma consentirebbe di riaprire le porte della politica a larghe fasce della popolazione che
si allontanata da essa. Solo cos si riattiva la partecipazione, perch cos si garantiscono regole valide per tutti i partiti.
Poi si pu pensare a cambiare la carta
costituzionale, tenendo il governo fuori
dalla partita. Come fece Alcide De Gasperi quando tra il 1946 e il 1947 fu scritta
la nostra Costituzione.

Ricordo

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Ricordo di Ivo Butini


Ciao, caro grande Ivo, non ti potr,
non ti potremo mai dimenticare
di Enrico Dello Sbarba
Ho voluto che fosse Giuseppe Matulli gi parlamentare D.C. ed ex segretario
regionale della Toscana negli anni '70 che
Gli fu amico e grande estimatore nella
lunga vita della D.C. a ricordare su Il
Centro il sen. Ivo Butini scomparso a
Firenze venerd 18 novembre.
Sapevo, da tempo, delle Sue critiche
condizioni di salute: ne avevo avuto conferma dopo la dolorosa interruzione dei
Suoi editoriali su Il Centro che, ormai,
da molti anni hanno qualificato il mensile che dirigo.
Sarebbe ipocrita dire che non "ho pianto": si!, lo confesso, ho pianto perch
ero cosciente di avere perduto un grande, insostituibile amico che ha "marcato" vigorosamente la mia modesta ma
dignitosa storia politica vissuta interamente nella D.C. il partito che, in Toscana, ha avuto in Ivo Butini, un esemplare rappresentante ed un assoluto protagonista: un uomo rigoroso, anche rigido, poco flessibile nelle Sue valutazioni
ma culturalmente preparato. La organicit e la profondit del Suo pensiero erano riuscite a raccogliere intorno a se tantissimi giovani amici che hanno rappresentato, nelle varie realt operative, il
meglio della D.C. toscana.
Le Sue intuizioni sulla necessit imprescindibile di un Europa Unita lo aveva
portato ad avere rapporti con le espressioni pi vivaci del movimento cattolico
e politico europeo e da qui "i viaggi di
studio" che annualmente organizzava
specialmente in Germania, in Francia, a
Bruxelles, i frequenti incontri con le
Fondazioni Adenauer e Schuman: viaggi ed incontri ai quali partecipavano tanti
amici giovani e meno giovani: ed io ero
spesso tra i partecipanti.
Mi fu di grande sostegno morale e di

partecipazione durante la mia sfortunata


campagna elettorale alle regionali del
1980, mi volle nella Direzione Regionale
della D.C. proprio nel corso della segreteria di Beppe Matulli, mi onor con un
incarico pubblico a livello regionale che,
come al solito, dur "l'espace di un matin": fui disarcionato allorch lasci la
segreteria regionale.
Poi i nostri rapporti sono proseguiti,
malgrado la dolorosa chiusura del mitico e storico Istituto Branzi in Via La Pira
a Firenze, sede sacra dei nostri incontri
e della nostra formazione politica, con
la Sua partecipazione a molte delle iniziative organizzate dal Circolo Il Centro,
mantenuto in vita, tra tante comprensibili difficolt, con l'unico scopo di mantenere accesa "la fiammella della nostra
nobile storia".
Fino all'ultimo: a Fiesole il 31 ottobre
del 2015 in occasione della inaugurazione della mostra su Alcide De Gasperi,

Ivo Butini
(Firenze 16/8/1927 Firenze 18/11/2016)

intervenne come relatore ma mi resi


conto che stava perdendo quella lucidit di pensiero e di sintesi che erano
stati,da sempre, i Suoi requisti essenziali.
Fu quello l'ultimo incontro.
Ciao, caro grande Ivo, non ti potr, non
ti potremo mai dimenticare.

Un pezzo della nostra storia


di cui fu sicuramente
testimone e protagonista
di Giuseppe Matulli
Quando ho ricevuto la telefonata con
lannuncio che Ivo Butini aveva girato
lultimo tornante e stava per concludere
la sua esistenza, accanto alla spiacevole
sorpresa per una notizia inattesa e alla
umana piet di fronte al mistero della
morte, mi sono accorto che avevo in
mano, un vecchio libro utile per i miei interessi attuali, edito da Laterza nel 1955,

dal titolo Dieci anni dopo 1945-1955,


una ponderosa rassegna di contributi diversi fra cui Valiani, Calamandrei, De
Rosa, Corbino Lussu ecc. nella cui prima
pagina bianca c un dedica: A Beppe
con amicizia e stima in ricordo di Vallombrosa dicembre 1958 Ivo Butini.
Quella dedica e quella data mi hanno ri
segue a pag. 5

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da pag. 4

Ricordo di Ivo Butini


portato allinizio di una esperienza politica che risale a poco meno di 60 anni fa , e
che la notizia della morte imminente, e
poco dopo della conferma che Butini ci
aveva lasciato ha reso particolarmente
emozionante il ricordo, ma anche stimolato una riflessione.
Uno storico francese nota che gli uomini sono pi figli del loro tempo che dei
propri genitori! ed innegabile che Butini fosse figlio, e che sia stato protagonista, della Repubblica dei partiti.
Fu infatti il dibattito interno alla neonata
Dc che vide Butini subire la suggestione
di Dossetti, appassionarsi nel movimento giovanile della Dc e subito convinto
assertore della funzione che la nuova
Costituzione assegnava ai partiti. Per Butini infatti essi erano essenziali non soltanto come agenti dellequilibrio democratico del paese, ma anche, se non soprattutto, come strumento di partecipazione
e, dunque, di promozione delle classi popolari che, finalmente, trovavano uno strumento di crescita civile e culturale e di
consuetudine democratica.
Ivo Butini veniva da una famiglia modesta che aveva avuto la sensibilit di avviare agli studi che poteva sostenere i
propri figli , e Ivo consegu il diploma
magistrale, ma quella formazione non fu
estranea alla sua successiva attivit politica, perch fu messa a disposizione di
una permanente attivit di formazione
(che si ritrova nel riferimento a Vallombrosa, nella dedica inizialmente citata,
sede del corso di formazione Dc dellestate
del 1958), che pi tardi avrebbe approdato alla fondazione dellistituto Renato
Branzi i cui amici amavano indicare Ivo
come il professore, consapevoli di individuare una funzione, pi che un titolo,
talvolta preferito a quello di senatore..
Al ritiro dalla politica del leader Reggiano
il nuovo punto di riferimento del gruppo
di Cronache Sociali non poteva che essere Amintore Fanfani, di cui Butini divenne e rimase costantemente un convinto sostenitore e collaboratore rivelando
una grinta ed un temperamento che ne
spiegano ladesione anche nel momento
della scissione della Domus Mariae, da
quelli che furono indicati come dorotei
(che inizialmente sostenevano in Moro
laltro cavallo di razza della Dc di quegli
anni), ma anche quando con lavvento di
De Mita, Fanfani sostenne il nuovo segretario e abbandon il delfino Forlani.

Butini fu protagonista a Firenze, in Toscana, ed anche a livello nazionale.


Firenze, attorno a La Pira, viveva allinizio degli anni 60 una stagione particolarmente suggestiva e provocatoria, nellobbiettivo di superare i caratteri del centrismo Degasperiano che era sopravvissuto allesperienza e alla vita dello statista
trentino, mentre il sindaco santo sconcertava tutta la diplomazia internazionale
con iniziative che ignoravano la realt
della cortina di ferro.
Le personalit del dibattito emergente a
Firenze, prevalentemente espresse dal
mondo cattolico, che interagivano con
La Pira, come, fra gli altri Padre Balducci e
Padre Ciolini, Gian Paolo Meucci e Mario
Gozzini , che riverberavano nella stessa
DC e nel pi generale dibattito politico
una nota originale, e difficile da governare: Firenze , allora, la citt che vede nascere i don Mazzi, i don Milani, i don Borghi, , nella DC nasce con Nicola Pistelli il
gruppo della corrente di base e di Politica, attivo nel generale dibattito politico
nazionale e fiorentino, ma minoritario nel
partito.
Pistelli fu un interlocutore utile per le responsabilit di guida del partito che ben
presto assunse Butini, perch completava un singolare mosaico che fin per caratterizzare la Dc fiorentina: un partito nel
quale il legame con Fanfani divenne ben
presto dominante e , se nel partito gli esponenti di spicco rivendicavano ladesione al leader aretino, si diversificavano nelle
modalit dellimpegno quotidiano, da quello di Butini, da Matteini a Bausi, gli orientamenti e le scelte politiche, ma anche,
forse, la formazione politica li distinguevano reciprocamente. A complicare il quadro era la figura di La Pira, i cui orizzonti
pur facendo centro su Firenze la citt sul
monte, non era contenibile entro la Dc (a
cui non si era mai iscritto, pur facendo
parte del Consiglio Nazionale in rappresentanza dei sindaci Dc), ma aveva un
rapporto particolare e, in qualche misura
privilegiato, dallesperienza della Costituente e della comunit del porcellino,
con Fanfani, ed aveva ovviamente col leader democristiano un canale personale e
privilegiato.
Il non facile equilibrio, apparentemente e
formalmente granitico nellampia corrente fanfaniana, trov allinizio degli anni
60, nel rapporto dialettico e collaborativo ad un tempo, fra Butini e Pistelli un
punto essenziale che rifletteva sia lapertura di Fanfani verso la corrente di Base,
nella Dc nazionale, sia la capacit di mediazione di Pistelli fra la Dc e La Pira che,

Ricordo

se nella visione internazionale aveva una


sua strategia ben definita, ed era la prospettiva che pi lo interessava e lo impegnava, non era altrettanto interessato agli
equilibri locali pur indispensabili, il che
costituiva una provocazione, salutare ma
di difficile gestione.
Non credo fosse un caso che lesperienza
Lapiriana a Firenze non sopravvisse sostanzialmente alla morte di Pistelli, n la
comprensione e lentusiasmo dei fiorentini, n le relazioni internazionali che pure
vantava, n la potenza politica dellamico
Fanfani, ne garantirono la sopravvivenza.
Butini ebbe il coraggio di gestire quella
vicenda, si assunse tutte le responsabilit, e riusc, con la scelta di Piero Bargellini
a non trasformare quella rottura in una
catastrofe politica per la Dc fiorentina.
Gi in quella occasione emersero le sue
caratteristiche di forte temperamento politico, che non rifugge da responsabilit,
che regge la polemica, dimostrandosi anzi
un abile polemista con la caratteristica che
le sue polemiche non erano mai un surrogato del dibattito politico (come spesso
poi acceduto) ma una sua sottolineatura.
Poi fu la volta dellavvento della Regione
e, dalla Firenze Lapiriana, il teatro divenne la Toscana Rossa, nella quale combatt, dallopposizione, con coraggio e con
grande consequenzialit quella che chiam Battaglia di Toscana.
Fu una dura e leale opposizione che aveva bisogno di tutto il forte carattere di
Butini e che si trascin negli anni pi difficili per la sua esperienza politica e umana, quando poi perse lincarico in regione
e non fu presentato alle elezioni politiche.
Fu forse questo il periodo nel quale la capacit di sostenere la mala sorte ne dimostr il forte temperamento tanto da farlo
approdare alla fine degli anni 80 allimpegno parlamentare e allincarico ministeriale
come sempre ricco di attivit e di iniziative.
Aver condiviso con lui un lungo tratto di
esperienza politica, talvolta accanto, talvolta difronte, esserne stato per certi
aspetti, allievo, per altri averlo contrastato, per altri ancora aver con lui collaborato, fondamentale per ricordare un pezzo
della nostra storia di cui fu sicuramente
testimone e protagonista, di aver ammirato e, in qualche misura, appreso le qualit
che ne hanno fatto un combattente anche, e soprattutto attraverso le sue provocazioni, salutari anche quando non condivise.
Di tutto questo, al rimpianto che sempre
si accompagna al saluto estremo di un
amico, si unisce un sincero sentimento di
gratitudine.

Attualit

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

La firma dellaccordo durante la SPIN Conference 2016

Livorno chiama Tunisi


Un protocollo di intesa sul futuro
Linnovazione tecnologica? Pu aprire
nuove frontiere anche nei rapporti con i
paesi del Maghreb. con questa convinzione che nei mesi scorsi lAutorit
Portuale ha lavorato ad una sinergia con
i porti tunisini. E oggi pomeriggio si
toccato con mano quali frutti pu dare
questa collaborazione
Mentre, infatti, era ancora in corso presso la sala Auditorium della Camera di
Commercio cittadina la Spin Conference
2016, la due giorni promossa dalla Port
Authority e dedicata ai porti di prossima
generazione, Livorno e Tunisi hanno firmato un accordo ad alto valore strategico.
Che non si tratti dellennesimo protocollo
dintesa pieno soltanto di buoni propositivi lo dimostra la presenza al workshop
dellAPL di Sami Battikh, il numero uno
dellufficio della marina mercantile e dei
porti, che non un ente qualsiasi, ma il
soggetto che per conto del Governo
Tunisino deputato a gestire i porti nazionali. Il fatto che Battikh si sia scomodato per venire a Livorno conferisce insomma allaccordo un crisma di validit
e un forte valore operativo.
Ma quali sono gli obiettivi di questo protocollo dintesa? Battikh e il commissario dellAPL, Giuliano Gallanti, firmatari
dellaccordo, si sono impegnati a studiare e sviluppare progetti di innovazione congiunti nellambito della sicurezza
marittima e portuale, della sostenibilit
ambientale e della semplificazione delle
procedure logistiche e portuali. Il traguardo finale quello di creare una nuova catena logistica integrata attraverso i
porti della riva nord e sud del Mediterraneo.

La stretta di mano tra Giuliano Gallanti


e Sami Battikh.
Crediamo ha detto Gallanti - che il contesto favorevole creato dalla Commissione Europea a partire dal 2014 con la revisione della Politica Europea di Vicinato ci
consenta oggi di instaurare un partenariato pi forte tra lUe e i paesi della Sponda sud del Mediterraneo. Livorno in grado di accogliere appieno le opportunit
congiunturali di questo momento storico:
intendiamo cominciare a parlare di un si-

stema integrato di trasporti e logistica


nellarea pan-mediterranea, muovendoci nel solco del processo di estensione
dei corridoi TEN-T verso i paesi extraUE mediterranei e di integrazione con le
reti transmediterranee.
Le relazioni tra i porti italiani e la Tunisia sono storiche e consolidate ha detto Battikh -, oggi due terzi delexport/
import tunisino con lEuropa passa attraverso lItalia; questo accordo, centrato sullinnovazione tecnologica, rafforza ulteriorimente la cooperazione tra i due
paesi, aggiungendo un ulteriore tassello verso ladozione di politiche macroregionali che assicurino un maggior coordinamento delle iniziative tese a implementare le relazioni commerciali tra le due
sponde del Mediterraneo.
Il Marocco e la Tunisia sono tra i paesi
africani pi attivi nel campo dellinnovazione tecnologica. Il Governo marocchino e quello tunisino hanno gi sviluppato progetti di digitalizzazione ad
ampio respiro con un orizzonte temporale sino al 2020. Per lItalia si profilano
nuove opportunit: gli spazi per farlo ci
sono e il mercato africano potenzialmente contendibile.

Compagnia
Portuale di
Livorno
Societ Cooperativa

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Attualit

Alla presenza di autorevoli esponenti del mondo istituzionale e imprenditoriale.

La Convention di Confindustria
di Cristina Battaglini
La prima Convention Annuale di Confindustria
Livorno Massa Carrara, dopo i primi sei mesi
di attivit, si svolta al Teatro Goldoni. In questa occasione si ricordato come nel 1988 un
gruppo di imprenditori di Confindustria Livorno, unitamente allAssociazione delle Agenzie
Marittime e delle Case di Spedizione, riuniti nel
Comitato dellUtenza Portuale, promossero un
ricorso al TAR della Toscana assistiti dallo Studio dellAvvocato Luciano Canepa (presente al
convegno) che costitu la base giuridica dei decreti Prandini e poi della legge 84/94 che agevol lingresso agli investitori e gestori privati di
banchine e terminal.
Oggi ci si interroga sulla nuova Riforma dei Porti e sulle sue criticit, specialmente per quanto
riguarda gli accorpamenti dei Porti nelle nuove
Autorit di Sistema, in particolare - come ha
sottolineato il Presidente di Confindustria Livorno Massa Carrara Alberto Ricci - per il Porto di Carrara che, nella dinamica degli accorpamenti previsti con il Decreto Legislativo 169
dellagosto di questanno, finir aggregata dufficio con il Porto di La Spezia.
Non sono ancora del tutto chiare le motivazioni
di questa scelta, che comporta lo smembramento del sistema portuale e logistico toscano, uno
dei pochi definibili Sistema integrato nel panorama italiano, avendo nelle rispettive specializzazioni dei tre porti tutta la gamma dei traffici marittimi compreso il marmo e limpiantistica industriale con dimensioni internazionali.
In pi, il ritardo anomalo dellinsediamento dei
Presidenti delle Autorit di Sistema che comporta ripercussioni negative sia per la definizione delle Infrastrutture si per lattrazione di
nuovi investimenti.

Alla Convention hanno partecipato autorevoli


esponenti del mondo istituzionale e imprenditoriale. Sono state proiettate le slides dal titolo
Come erano quegli anni novanta, con testimonianze a confronto di Roberto DAlessandro, ex Presidente del Porto di Genova.
E seguita una tavola rotonda incentrata sullargomento Dalla riforma del 94 ad oggi
a cui hanno partecipato i presidenti nazionali di Fedespedi, Roberto Alberti, Assiterminal Marco Conforti, Federagenti Gian
Enzo Duci, di Confetra Nereo Marcucci, di
Assoporti Pasqualino Monti; a condurre la
tavola rotonda, il giornalista Bruno Dardani.

Ha concluso i lavori il Vice Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Sen. Riccardo Nencini,
che ha citato il film Novecento di Bertolucci
perch significativo nel porre laccento sulla
portata dei cambiamenti nelleconomia; in questa direzione - ha spiegato -, ovvero nella necessit di dare un impulso al settore logistico
delleconomia, si muove appunto la nuova Riforma Portuale.
Tra i punti nodali, il taglio del Brennero, lapertura della seconda bocca del Canale di Suez, la
Tirrenica, lAurelia, le sinergie con gli aereoporti, e tra investitore pubblico e privato.
Non possiamo pi perdere altri treni ha concluso il Vice Ministro Nencini.

Aeroporto, una critica fuori luogo


COMUNICATO STAMPA
PISA, 1 dicembre 2016 - Toscana Aeroporti S.p.A., in merito agli articoli
usciti sulla stampa nei giorni scorsi
circa i dirottamenti per nebbia, vuole
precisare con maggiore chiarezza che
quanto riferito ai costi del personale
presente in aeroporto senza erogare
servizi riferito al mancato riconoscimento da parte delle compagnie aeree di alcune voci di servizio che nel
caso di cancellazione non verrebbero
erogati. Nonostante, spesso, il personale di terra sia comunque costretto
a gestire passeggeri in situazioni non
facili.
Toscana Aeroporti vuole anzi ribadire
il proprio ringraziamento ai propri lavoratori che, in giornate di criticit
operativa, grazie alla loro professionalit ed al oro impegno consentono
la gestione del traffico passeggeri in
condizioni che spesso pongono le
strutture in forte pressione. Questo
in nome del comune obiettivo di fornire la massima qualit possibile di servizio ai nostri passeggeri.

(eds) - Pubblichiamo volentieri


questa nota di chiarimento dell'Ufficio Stampa della Toscana Aereoporti anche perch ci ha negativamente sorpreso un servizio apparso
sul quotidiano La Nazione del 30
novembre, a firma di Claudio Laudanna, che si "scatena" letteralmente contro il management ed il
personale dell'aeroporto di Pisa,
dove i voli sono stati forzatamente
sospesi per due giorni a causa nebbia. Quando ci si verifica, trattandosi di (un evento imprevedibile, pu creare gravi problemi di
funzionalit e di regolarit nei servizi in qualsiasi aeroporto internazionale.
Riteniamo quindi esprimere tutta intera la nostra comprensione e solidariet
al personale, che, in maniera inopportuna, stato portato in ballo.

ANACI Sezione di Livorno


Via Puini 97 Int. 35 - Livorno

Attualit

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Ecco i dati statistici dellUfficio Studi e Analisi Statistiche della Port Authority

Porto di Livorno: Nove mesi col segno pi


Si chiudono con 25 milioni di tonnellate di
merce e un complessivo + 3,4% i primi
nove mesi del traffico portuale di Livorno. I numeri diffusi dallAutorit Portuale vedono il segno pi in quasi tutte le
categorie, a cominciare dal traffico dei
rotabili (+13,3% rispetto a gennaio-settembre 2015) e da quello delle auto nuove (+24,3%). Molto bene anche i contenitori (+5,8% in Teu) e i prodotti forestali
(+11,1%), mentre il settore delle merci alla
rinfusa appare stazionario (+0,9% in totale, +1,15% quelle liquide, -0,95% quelle
solide). In crescita i passeggeri (+26% per
i traghetti; +18,6% per le crociere).
I CONTENITORI
Unanalisi pi dettagliata per settori del
traffico mostra che la movimentazione
complessiva dei contenitori nei primi 9
mesi del 2016 ha raggiunto quota 616mila
TEU, con un incremento del 5,8% rispetto al corrispondente periodo dellanno
precedente. La previsione di riuscire a
superare a fine anno la soglia storica degli 800mila TEU. Il valore positivo registrato al termine del periodo gennaio-settembre stato ottenuto grazie al traffico
di trasbordo che rispetto allo scorso anno
cresciuto del 27%.
I ROTABILI
Nel campo dei rotabili, la movimentazione ha raggiunto oltre 285mila mezzi
commerciali in sbarco/imbarco, pari ad
un incremento del 13,3% (+33mila mezzi in unit) rispetto a gennaio-settembre 2015. Laumento dei volumi stato
determinato dallaumento dei mezzi
movimentati a seguito dellattivazione
di nuovi servizi di linea dedicati alle
Autostrade del mare dal gruppo Grimaldi su Livorno. Se landamento dovesse
trovare conferma anche nei restanti 3
mesi dellanno, il porto di Livorno potrebbe chiudere il 2016 con circa 380.000

mezzi movimentati, avvicinandosi al record storico di 406.000 mezzi conseguito nellanno 2007.
Forestali e auto nuove
Con oltre 1 milione 400 mila tonnellate di
cellulosa, carta e legname movimentate
a gennaio-settembre 2016 e un incremento percentuale dell11,1% rispetto ai primi nove mesi del 2015, il traffico dei forestali conferma di essere assieme a quello
dei rotabili uno degli asset core dello
scalo labronico. Ottimi, come al solito,
anche i risultati totalizzati dal comparto
delle auto nuove che, con una crescita
in termini percentuali dell24,3%, ha raggiunto una movimentazione complessiva di oltre 425 mila unit.
CROCIERISTI E PASSEGGERI
Va alla grande anche il traffico crocieristico. I crocieristi sono ammontati complessivamente a 683.069 unit (+18,6%
su primi nove mesi del 2015) mentre le
toccate nave sono state 323, 33 in pi
rispetto allo scorso anno. Sul fronte dei
traghetti i dati sono particolarmente buoni: a gennaio-settembre sono transitati
per lo scalo 2.234.533 passeggeri, 466
mila in pi rispetto allo stesso periodo
del 2015.

CA.PA. TER

LE MERCI VARIE
Passando al movimento del porto per tipologie di carico, lanalisi dellUfficio Studi e Analisi Statistiche indica un aumento
del 4,5% delle merci varie. Su un traffico
complessivo di 17.791.411 tonnellate,
sono state movimentate ben 9.214.811
tonnellate di merce rotabile. Il dato, sia
pure incompleto (mancano infatti i manifesti di alcune navi del mese di settembre
per arrivare al risultato definitivo), conferma il ruolo strategico che il Porto di
Livorno gioca in questo comparto.
Buone anche le performance per il breakbulk: con una movimentazione complessiva di 1.494.815 tonnellate, landamento
delle merci in colli o numero risultato
pressoch stazionario rispetto a gennaio-settembre dello scorso anno (-0,24%).
Infine, il traffico della merce containerizzata ha fatto registrare un aumento del
7,71% con 7.081.785 tonnellate di merce
(+10,54% in sbarco e +5,13% in imbarco).
IL TRAFFICO RINFUSIERO
Su un totale di 25 milioni di tonnellate,
sono state complessivamente movimentate 7.302.030 tonnellate di merce alla rinfusa, di cui 6.666.353 liquide, e 635.677
solide.

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punto di riferimento sul territorio toscano per opere di movimento terra e
lavori di edilizia pubblica e privata di
qualunque tipologia, con competenze
specifiche nella costruzione e nella manutenzione di fognature, canali di drenaggio e sistemi di bonifica.

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Attualit

79

ALLA RIBALTA DELLA CRONACA I TESTI SULLA LINGUA GRECA E SUL PRECARIATO

Scuola: 2 libri e che fatica insegnare allElba


di Mario Lorenzini
Due libri sulla Scuola hanno trovato spazio, il mese scorso, nella cronaca del quotidiano locale, uno sulla lingua greca e
laltro sul precariato.
Quando si parla di lingua greca il riferimento esclusivo verso il Liceo Classico
e a questo proposito,proprio lo scorso
mese IL CORRIERE DELLA SERA ha scoperto che i maturi di questo liceo sono
migliori rispetto agli altri.
Quando laccesso allUniversit era libero a tutti senza esami di ammissione,per
accedere alla Facolt di Medicina era necessario aver conseguito la Maturit classica, ovvero avere una formazione culturale dove il greco, insieme al latino, era
prevalente rispetto alla matematica.
Altri tempi!
Oggi il Classico dovunque in crisi e non
si salva neppure con qualche modifica,
inoltre pu accadere che in cattedra ci si-

ano docenti non in possesso della prescritta abiltazione.


Il lungo percorso del precario, descritto nel libro di una precaria, avrebbe dovuto essere ridotto questanno vista la
massiccia nomina in ruolo prevista dalla
Legge LA BUONA SCUOLA ma in realt
almeno nelle scuole di periferia e dei piccoli centri il precario ancora presente.
Un certo effetto ha avuto il racconto di
alcuni docenti nominati nelle scuole dellElba per il disagio che incontrano per
raggiungere la scuola assegnata nei vari
Comuni dellisola.
Intendiamoci. E sempre stato disagevole
anche nel passato.
LElba non forma docenti in numero tale
per garantire il servizio che invece deve
essere assicurato.
A questo proposito vogliamo ricordare un
particolare. Parecchi anni fa chi scrive, insieme a Walter Nebbiai, ex assessore del
Comune di Livorno, decidemmo di segnalare al Ministro della Pubblica Istruzione

Misasi il problema appunto del personale


della scuola nellIsola dElba e approfittammo della sua presenza a Pisa per avere
un colloquio.
Il Ministro Misasi prese nota.
E dopo qualche tempo fu emesso un provvedimento legislativo che riconosceva il
servizio nelle piccole isole come doppio.
Un provvedimento che fece effetto tanto
che fu poi esteso a tutto il personale statale compreso quello militare.
Non sappiamo se questo provvedimento
sia ancora vigente.

Angelo Pagnanelli
E chiudiamo questo nostro pezzo ultimo del 2016 ricordando il preside Angelo Pagnanelli, recentemente scomparso, che resse per tanti anni lUfficio Educazione alla Salute del Provveditorato
con passione e competenza. Ricordiamo, in particolare, le sue lezioni nelle
scuole cittadine sulla droga.

10 Cinguettare

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

vorno. Dal mare cogliamo la potenza


dei venti. Essi ci conducano verso grandi obiettivi: trasporti, traffici e turismo
siano capaci di un ri-lancio economico
che possa offrire fiducia ai nostri giovani.

Lanno che verr: BUON ANNO 2017!

Buon anno a tutti. Ai nostri lettori e


allo staff di questo periodico giunto al
numero 172 e tra breve al diciassettesimo anno di vita. Una voce che d voce,
che cerca di mettere in luce ci che
merita di essere al centro, che ha favorito la crescita di tanti giovani appassionandoli al giornalismo.

Ultimi sgoccioli di anno che ricorderemo per il No al referendum costituzionale. Con una partecipazione alta e
inaspettata per un referendum che ha
ridato vigore alla nostra democrazia.
Tanti, forse quasi tutti, desideravano un
cambiamento dopo anni di antipolitica
e di richiami continui alla sobriet.
Ecco una grande occasione perduta ma
di fronte alla possibilit di mandare a
casa il premier Renzi stato meglio
mantenere il Cnel, le Province, e le due
attuali Camere. La riforma pu attendere!

Osare. Speriamo in persone che sappiano osare, che sappiano offrire risposte ai tanti che domandano, che hanno
necessit di risposte concrete per il loro
futuro, per il lavoro, per la costruzione
della loro famiglia.

Nessuno escluso. Le nostre citt siano inclusive, capaci di accogliere. Sempre! E trionfi la giustizia. Si trovino
forme nuove di collaborazione, di valorizzazione delle persone. Nessuno stia
nellozio. Ciascuno contribuisca a rendere le nostre citt pi vivibili, pi belle!

Ottimismo, nonostante tutto. Non pos-

Cinguettare
di Luca Lischi

siamo rinunciare ad avere fiducia nel nostro bellissimo paese, nella nostra meravigliosa Toscana, nella nostra adolescente Livorno. Certo, anche cinguettando,
auguriamoci che il 2017 porti pi certezze che chiacchere. Infiniti Auguri ricchi
di ottimismo.

Ancora un anno che ci lascia e uno


che sta per iniziare. Auguri a tutti per
un nuovo anno capace di portare concordia, serenit, pace. Abbiamo bisogno di trovare forme nuove di partecipazione e di convivenza, di costruire le
nostre societ su una economia solidale e di vera comunione. Mettiamo in
circolo tutte le energie possibili per un
anno ricco di bene.

Nonostante le tante debolezze del


2016 e una citt che invecchia, che cala
nella qualit della vita, che sar ricordata per la realizzazione di rotatorie e
per la tassazione dei tagliandi ztl, comunicati e gestiti in modo rocambolesco, continuiamo ad avere fiducia e a
sperare in tempi migliori, osservando
altre stelle!

Non disperdiamo le potenzialit che


la natura ci ha donato. La nostra grande risorsa sta nel mare. Quel mare scelto dai nostri avi per dare vigore a Li-

Mascagni Bistrot, lounge bar sito all'interno dell'Albergo Palazzo*****di Livorno


Aperto dalla Mattina alla Notte: per colazione, pranzo, merenda, aperitivo,
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Mercoled: Christmas Amor
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Sabato: Mascagni Saturday Night
Selezione Musicale anni 70/80/90
Domenica: Radio Mascagni
usica 360

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Eravamo solo in pochi


Domenica 13 novembre sono andato al
Teatro Goldoni per assistere alla replica
pomeridiana dell'opera di Mozart , Il Flauto Magico. Legato a vecchie usanze, ormai cancellate, mi ero "agghindato" con
giacca e cravatta.
Mi sono guardato in giro e mi sono trovato un po' a disagio: solo in pochi eravamo
con quell'ormai desueto abbigliamento: il
resto, comprese la maggioranza dell'altro
sesso, erano invece "agghindati" secondo la moda di oggi !!!!

Dal settimanale
"La Sette"
del Corriere della Sera
del 18 novembre:
"Davvero con Trump alla Casa Bianca la
democrazia a rischio? Erdogan, Al-Sisi,
Putin e Orban (il primo ministro ungherese) pensano di no!".
In effetti le prime mosse sembrano smentire quelle che apparivano le intenzioni del
neopresidente degli Stati Uniti.
Speriamo che sia proprio cos: staremo a
vedere.

Nogarin e il reddito
di cittadinanza
A Renzi che, nella sua venuta Livorno, ha
invitato il Sindaco, a farsi vivo, per discu-

e
r
u
t
lo a
g
i
Sp
tere dei problemi della citt in grave crisi
sociale ed economica, Nogarin ha risposto: pensi ad attuare in campo nazionale il
reddito di cittadinanza come abbiamo fatto noi! Infatti il miracolo a Livorno accaduto: ha interessato 100 famiglie alle quali
stato corrisposto euro 500 per sei mesi
gi trascorsi o sul punto di esserlo.
La cosa grave che questa autentica
"panzana" continua ad essere strumentalizzata da tutti "i capetti" del M5Stelle.!!

Ancora
sul compagno Nogarin !
Evidentemente vuole essere, comunque
ed ancora una volta alla ribalta. Improvvisamente divenuto "comunista" ma no
all'acqua di rose, addirittura "komunista"
di quelli duri e puri.
Ne sta ridendo tutta Livorno e non solo:
ma certo "il sar breve" del mio amico
Mauro Zucchelli su Il Tirreno di martedi
29 novembre intitolato "Addio Fidel: condoglianze a cinque stelle" ha colpito veramente nel segno!
Intanto, tutto vero quello che racconta
Mauro a proposito del tentativo "fallito"
di Nogarin di candidarsi a Sindaco, ma si
sarebbe accontentato anche di fare il capolista, nella lista "Il Cambio" nelle elezioni comunali svoltesi a Rosignano
M.mo nel 2009 (una lista civica che, secondo le previsioni, riusc ad eleggere un
solo consigliere).
Gli fu risposto che quelle due posizioni
erano gi state assegnate. Poteva essere
solo inserito nella lista: spar, senza avere
creato "il blog" che lui cos esperto in
informatica, aveva promesso.
Esattamente, quanto sembra sia accadu-

Vieni alla CISL

Spigolature

11

to nella primavera del 2014 quando cerc


di candidarsi a sindaco nella lista dei grillini rosignanesi : anche in quell'occasione, a
quanto risulta, ricevette un netto rifiuto:
allora si spost su Livorno e, bont sua
ma, non dei livornesi, si ritrovato a fare il
Sindaco!!
Ed ora - il compagno Nogarin - vuole conquistare terreno e simpatie (ne ha perdute
tante tante) ed ha scelto " la via della rivoluzione komunista " esaltando Fidel Castro
ed aprendo " Il registro delle condoglianze" per la morte del grande leader cubano:
solo pochi intimi sono andati in Comune a
sottoscrivere.
Il nostro pensiero corre veloce, ancora una
volta, a tutti quei livornesi di destra o berlusconiani che lo hanno "convintamente"
votato nel tragico ballottaggio del giugno
2014 consentendogli di divenire Sindaco
di Livorno!

E-mail
Una donna innamorata,
triste per la lontananza,
manda E-mail al fidanzato
perch sente la mancanza.
Caro, mandami i tuoi sogni
se al momento stai dormendo,
invia ogni tuo sorriso
se al momento stai ridendo.
Manda un sorso del tuo vino
se al momento stai bevendo,
con le lacrime mi bagni
se al momento stai piangendo.
Un assaggio del tuo cibo
manda se tu stai mangiando,
manda ogni tua speranza
se davermi stai pensando.
E ricorda quanto tamo!
Nel frattempo, un grande abbraccio!
Drin. Email di risposta.
Sono in bagno! Cosa faccio?

Franco Biancani

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12 Livorno

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Il giudizio sulla qualit della vita delle due citt (amministrate dai 5 Stelle) stato fortemente negativo

ROMA e LIVORNO: indietro tutta!


di Massimo Cappelli

CHIUSO IL MARTED

Nei giorni scorsi stata pubblicata lindagine sulla qualit della vita in 110 province
italiane compiuta dal quotidiano economico Italia Oggi e dallUniversit La Sapienza di Roma.
Lindagine si basa sulla valutazione di diversi parametri quali : tempo libero, sistema salute, popolazione, tenore di vita, ambiente, criminalit, affari e lavoro, disagio
sociale e personale, servizi finanziari e scolastici. Al primo posto si piazzata Mantova, allultimo Crotone. Il dato esteso alla
provincia, spesso non peggiora la valutazione relativa alla citt capoluogo che diviene pertanto responsabile principale del
risultato.
Quello ottenuto da Roma e Livorno, citt
entrambe amministrate dai 5 Stelle, stato fortemente negativo.
Livorno, dopo oltre due anni e mezzo di
amministrazione grillina, con a capo il sindaco Filippo Nogarin, ha perduto ben 12
posizioni passando dalla quarantesima alla
cinquantaduesima.
Lassenza di questa amministrazione
ormai sotto locchio di tutti i cittadini e
moltissimi sono coloro che, dopo aver
votato per il Movimento 5 Stelle, visti i
risultati, si sono pentiti della scelta fatta. Nel periodo, che ha ormai superato
la met del mandato, non stato fatto
niente ad eccezione della realizzazione
di alcune rotatorie sul lungomare che
per altro, al momento, stanno creando
problemi di traffico.
Una politica del NO verso gli investimenti
tanto necessari per il rilancio della citt,
una diminuzione di interventi sul sociale,
la esplosione del problema casa con molteplici occupazioni e lincapacit di dare
risposte a questo grave fenomeno, la chiu-

Virginia Raggi e Filippo Nogarin.

sura dello storico ippodromo Caprilli, lavvio del concordato preventivo per lazienda dei rifiuti, il congelamento dei fondi per
realizzare il nuovo ospedale per divergenze con la Regione, il ricorso sfrenato alle
multe e la richiesta di pagamento dei permessi auto anche per i residenti. Lelenco
potrebbe continuare, ma mi sembra purtroppo che possa bastare. Questa oggi
la situazione a Livorno.
Parlo anche di Roma perch la vita ha
voluto che fosse la seconda citt dove abito
e dove sono stato anche residente per alcuni anni.
La situazione a Roma drammatica. Se le
precedenti amministrazioni avevano dimostrato gravi carenze e Roma, va detto,
una citt molto difficile da amministrare
per una serie molteplice di motivi anche
oggettivi, la attuale amministrazione della
sindaca Virginia Raggi si sta caratterizzando per una completa assenza. La sensazione che la citt sia stata abbandonata a
se stessa.
Le strade, anche in pieno centro, sono
colme di rifiuti. Se prima lAMA effettuava, su sollecito, servizi di pulizia nelle aree

critiche, ora questi sembrano scomparsi. Il servizio sembra limitato allo svuotamento dei cassonetti, per altro sempre
stracolmi. I mezzi pubblici sono in condizioni manutentive molto critiche; utilizzare i mezzi di superficie, i bus, spesso assomiglia ad un rally su strade di
campagna, effetto dato dalla diabolica
accoppiata buche sulle strade e balestre
del mezzo usurate. Nelle strade molti sono
gli emarginati che sembrano non avere
n aiuto n controllo. Questo crea anche
problemi di sicurezza e soprattutto ferisce limmagine di questa citt unica al
mondo per i suoi tesori artistici e la sua
storia.
E vero che lattuale amministrazione, a
differenza di quella di Livorno, si insediata solo da poco pi di sei mesi . Un
tempo sufficiente per ritirare la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, con
gande sconcerto del CONI e del mondo
sportivo, ma non tanto da completare la
squadra di governo. Vi sono ancora caselle vuote nellorganigramma della amministrazione e alcune di quelle occupate, anche molto importanti, sono fortemente contestate da una parte dello stesso Movimento 5 Stelle romano.
Allora la storia si ripete! A Livorno ricordiamo che dei 20 consiglieri eletti 4, dopo
poco tempo, sono passati allopposizione ed il governo cittadino si basa su una
maggioranza risicata.
I problemi che questo Movimento ha al
suo interno, quando passano dallopposizione, dove facile dire no a tutto, a
responsabilit di governo si riversano sui
cittadini.
Tuttavia ancora gran parte dellelettorato italiano stenta ad uscire da questa ubriacatura e sino a che la situazione sar questa non si prospetta un buon futuro per il
nostro Paese!

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Livorno

13

Alcune domande al Presidente della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno

Intervista a Riccardo Breda


A Riccardo Breda, Presidente della Camera di
commercio della Maremma e del Tirreno, abbiamo rivolte alcune domande.
1. Quali sono gli effetti della Riforma sul
futuro delle CCIAA.
La riforma stata approvata dal CDM il 25
Novembre e a giudicare da una prima lettura
sar una riforma che incider notevolmente sul
sistema camerale. Purtroppo limpressione
quella che lEnte camerale si possa trasformare, da Ente di riferimento per le imprese, quale
sempre stato fin dalla riforma del 93, a ufficio puramente burocratico lontano dalle esigenze delle stesse. Un nuovo modello di Camera di Commercio pi dinamico e al passo
con i tempi, poteva sicuramente interessare il
sistema delle imprese, ma quello che leggo oggi
nel decreto non incontra di sicuro i bisogni
delle imprese, anzi a mio modo di vedere, il
sistema camerale se ne allontana sempre di
pi e tutto questo pu generare un indebolimento del tessuto imprenditoriale.
2. La sua riflessione sulla Autoriforma tra
Livorno e Grosseto.
Grosseto e Livorno, anticipando i tempi della
riforma, sono giunte allaccorpamento attraverso un iter pi tranquillo, con la possibilit
di capire bene le dinamiche tecniche e politiche da condividere, un vantaggio importante
rispetto alle altre Camere di Commercio che
ad oggi non si sono ancora accorpate.
Il Decreto di riforma prevede anche una nuova
profonda trasformazione strutturale del sistema camerale, che pone molti interrogativi sul
futuro. Sembra infatti non portare una grande
apertura verso il miglioramento dei servizi,
perch limita le funzioni strategiche del sistema camerale, e di conseguenza non permette
alla Camera della Maremma e del Tirreno di
esercitare un ruolo da attore principale per i
territori, un punto di riferimento per i soggetti
dellintero sistema economico locale delle due
province.
Si tratta di un grave rischio, perch per lEnte
pu tradursi in una maggiore lontananza dal
nostro mondo imprenditoriale, in un momento in cui questa sarebbe la scelta pi sbagliata.
Ci aspettiamo, comunque, in questi giorni dei
chiarimenti e degli approfondimenti da parte
del Ministero.
In tutto questo mi auguro e mi aspetto un
supporto importante dalla Regione che da sempre ha visto la Camera di commercio come il
suo naturale punto di riferimento e di contatto
sul territorio, soprattutto dopo la chiusura delle
province.
3. Quali sono i problemi delle Economie delle
due Prov (focus su Livorno) e impressioni
sulla realt di Livorno.

Riccardo Breda, Presidente della Camera di commercio della Maremma e del Tirreno
Grosseto una provincia senza un manifatturiero di riferimento, pi vocata allagroalimentare, con uno scarso grado di apertura verso
lestero, maggiormente predisposta quindi al
mercato interno.
Livorno, strutturalmente orientata allimport
piuttosto che allexport, appare una provincia
con una discreta espansione dei comparti della
chimica, ma con le irrisolte problematiche del
futuro delle acciaierie piombinesi.
Livorno ha dal canto suo una grande risorsa: il
porto, che per deve diventare un polo pi
attrattivo e rendere le imprese pi consapevoli
delle opportunit di innovazione che ci sono
allinterno.
La crisi delledilizia compare con effetti negativi in entrambe le province.
Ma nonostante tutto, il nostro meraviglioso
territorio, unito insieme, offre opportunit straordinarie: lagroalimentare di qualit, il turismo
e lintera filiera delleconomia del Mare. Occorre, quindi puntare sullo sviluppo di questi
settori, che potranno essere trainanti per lintero sistema economico. E quando penso, sia
alle produzioni agroalimentari di qualit, sia al
turismo, non penso solo alla tutela e salvaguardia delle semplici tradizioni culinarie locali e
allaccoglienza di turisti italiani, ma allo svi-

luppo di un settore agroindustriale forte che


punti sullexpo e ad un turismo con lo sguardo
pi internazionale di quello avuto fino ad oggi.
Il mare, dal canto suo, con la sua rilevante filiera pu dare un grande aiuto a entrambi i territori, ma soprattutto Livorno pu ricavarne opportunit davvero straordinarie: la Darsena
Europa e una portualit 4.0 pu dare la svolta
a tutta la citt e non solo perch la porta a
Mare di tutta la Toscana, ma perch la leva
strategica per la competitivit ed il futuro delle imprese.
Quindi, nonostante il difficile periodo storico
che il sistema camerale sta attraversando, mi
auguro che la Camera di commercio della Maremma e del Tirreno possa continuare a svolgere un ruolo fondamentale di riferimento per
il sistema imprenditoriale, perch per sostenere leconomia importante stare vicino a
alle piccole e medie imprese, affiancarle, dialogare con loro e trovare soluzioni e strumenti
validi per aiutarle nel loro percorso di crescita.
Auguro, inoltre, a tutte le imprese della provincia di Grosseto e di Livorno di chiudere
questo 2016 con la speranza e la voglia di guardare oltre i confini italiani, pensando che le
risorse del nostro territorio sono una grande
opportunit per crescere.

14 Livorno

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qui
Diocesi
di

Fabio Figara

Un Giubileo
che non finisce
La chiusura dellAnno straordinario di
Grazia non comporta la fine della Misericordia di Dio, che possiamo incontrare quotidianamente con il pentimento
dei nostri peccati, e attraverso la Comunione con Cristo e lamore verso i nostri
fratelli.
Resta aperta la porta della Misericordia,
il Giubileo non finisce. Con la chiusura
della Porta Santa, in S. Pietro, e con queste parole, Papa Francesco ha concluso
lanno straordinario della Misericordia lo
scorso 20 novembre, una data dalla gran-

de valenza simbolica, la domenica della Solennit di Nostro Signore Ges Cristo, Re


dellUniverso. A Livorno abbiamo potuto
lucrare lindulgenza plenaria, secondo le
indicazioni del Santo Pontefice, con la
possibilit di attraversare la Porta Santa
del Santuario di Montenero aperta il 1
gennaio 2016 e chiusa lo scorso 6 novembre o del Duomo di Livorno la cui apertura solenne stata il 13 dicembre 2015 chiusa il 13 novembre, che ha concluso
lAnno straordinario di Grazia per la Diocesi, cos come avvenuto nel resto dItalia.
Molte persone si sono riavvicinate alla
Fede in questo Anno Santo, intenso, ricco di eventi e di celebrazioni per la nostra
Comunit: ad esempio con il Giubileo delle famiglie, dei malati e dei disabili, delle
parrocchie, degli ordini cavallereschi, dei
ragazzi, dei carcerati. E ben 180 ospiti della Caritas diocesana e delle strutture caritatevoli parrocchiali hanno partecipato
alludienza del Papa il 9 novembre, accompagnati proprio dal nostro Vescovo e da
Suor Raffaella Spiezio. Con loccasione
Mons. Simone Giusti ha regalato al Santo
Padre una copia del suo ultimo libro, Sentieri, dedicato alluniverso giovanile.
La S. Messa di chiusura diocesana del Giubileo stata presieduta dal Vescovo di Livorno, con la presenza del Card. Camillo

Ruini, che prima della solenne celebrazione ha presentato il suo ultimo libro C un
dopo? La morte e la speranza. Nel ringraziare la Diocesi livornese, Ruini ha invitato
a prendere coscienza della forza interiore che deve avere ogni cristiano, per essere testimoni attendibili della Speranza che
portiamo dentro di noi attraverso il mandato della Misericordia, consegnato dal Vescovo a tutti i cristiani di Livorno.
La chiusura del Giubileo quindi linizio di
una nuova stagione, in cui si apre unaltra
grande porta: quella dellAmore di Dio, di
cui ogni cristiano potr darne testimonianza al mondo solo nella misura in cui sapr
amare il proprio fratello.

Il vescovo,
Mons.
Simone
Giusti,
chiude
la porta
santa
del
Duomo
di Livorno

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Livorno

15

CITTADINI INFURIATI PER LE SCONCERTANTI DECISIONI PRESE DAL SINDACO

Filippo, se hai bisogno di soldi, dillo!


di Franco Spugnesi

Sono stato in Comune a restituire


una lettera K; la nascita di un nipotino, oltre a renderci naturalmente felici, ha dato diritto alla madre a
usufruire di un contrassegno
Rosa che, per la modica cifra di
80 euro annue permette di transitare e parcheggiare ovunque.
Ho trovato, nellatrio del palazzo comunale una vera folla ma, poich
tra le teste sintravedeva il leggio
con il libro per la raccolta delle firme di condoglianze per morte di Fidel Castro, non mi sono preoccupato. Delusione. Mi sono accorto
che tutta la fila era interessata ai
contrassegni come me. Libro funereo e relativa penna non ricevevano alcuna considerazione. Nogarin per sembra non si sia preoccupato per lo scarso cordoglio
manifestato dai cittadini. Ha gi chiesto aiuto ai colleghi penta stellati
siciliani, onesti ma copiatori, che
diligentemente trasferiranno sul libro le firme, necessarie, magari ricorrendo a quelle raccolte dai cittadini contro il balzello comunale!
Ma largomento di questa nota,
come i lettori immaginano, quello
dei parcheggi in centro. Su queste
stesse colonne avevamo invitato
lamministrazione a cercare strade
alternative per incrementare le entrate comunali ma pare che da questorecchio non ci vogliono sentire.
Infine, con qualche esitazione e
qualche mese di ritardo, la delibera stata presa.
Il balzello non tale da rovinare i
bilanci familiari, anche quelli gi traballanti per gli effetti della crisi.
il modo con cui richiesto che
lascia sconcertati o ancora di pi,
fa veramente pensare che il sindaco Nogarin prenda per scemi tutti
gli automobilisti che abitano in centro, (In effetti quelli che lhanno votato al ballottaggio tanto furbo non
si sono dimostrati) e questo forse
lo ha incoraggiato.

Mi spiego, Il progetto prevede che


tutti o quasi gli stalli del centro divengano a pagamento lasciando
generosamente agli abitanti la possibilit di parcheggiare gratuitamente nella propria ZSC in cambio del
pagamento annuale del contrassegno. Il Consiglio comunale pu farlo, ma perch deve scrivere nella
lettera che accompagna il bollettino: questo si tradurr in una pi
ampia disponibilit per i residenti?
Chi abita in centro sa quante difficolt sincontrano adesso per trovare un parcheggio vicino a casa.
Dichiarazione incauta, tipica del
nostro sindaco. Non esiste dato oggettivo tale da giustificarla. Per renderla credibile si dovrebbe aumentare gli spazi o diminuire le auto dei
residenti, quando semmai si va nella
direzione opposta sia per il frazionamento delle abitazioni pi gran-

di, sia per la concessione di sempre pi numerosi posti riservati (disabili, scarico, mamme).
Le ragioni portate sono risibili. I vigilini faranno le multe e questo costringerebbe i visitatori (che ora
non dovrebbero neppure arrivare
a occupare i posti riservati ai residenti) a sostare per meno tempo;
nel frattempo faranno le multe (anche i residenti) c che, nonostante
le promesse del sindaco, non hanno trovato posti e si sono arrangiati.
Un sollievo potrebbe avvenire se i
residenti potessero usufruire dei
parcheggi attualmente a pagamento, in appalto alla societ pisana,
ma lesperienza di Piazza Mazzini,
lunica nota, va nel senso contrario. Il parcheggio a pagamento rimane tale, quello residenziale va
nel nuovo regime, e allora?
Insomma si ricorre a squallidi pretesti per tassare solo una parte dei
cittadini. Altro che novit, trasparenza , onesta. Neppure nella vituperata prima repubblica accadevano cose simili!
Lunico beneficio per le casse comunali. Lassessore Lemmetti, non
contento dei milioni ricavati dalle
multe, metter a bilancio questo
milioncino spillato ai residenti del
centro e dei proventi di circa diecimila parcheggi divenuti a pagamento, senza altra spesa che non sia
la vernice blu per le strisce.
Poi, con lo stile inglese che lo contraddistingue, indosser qualche
maglietta con una scritta esplicativa. Consigliamo: anche stavolta ve
labbiamo messo in ..

16 Livorno

e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

NUOVO PRESIDENTE DELLA SEZIONE CANTIERISTICA E NAUTICA DI CONFINDUSTRIA LIVORNO MASSA CARRARA

Matteo Italo Ratti e Graziano Giannetti


i due nuovi eletti allAssemblea delle Aziende
LAssemblea delle Aziende operanti nella Cantieristica e nella Nautica associate a Confindustria Livorno Massa Carrara, hanno eletto
alla Presidenza della Sezione Matteo Italo
Ratti, Direttore e Amministratore Delegato del
Porto Turistico di Rosignano Marina Cala de
Medici, mentre quale rappresentante della
Sezione allinterno del Comitato Piccola Industria hanno eletto Graziano Giannetti, Amministratore dellAzienda Metalquattro di
Cecina.
In qualit di Presidente della Sezione, Ratti
entra a fare parte del Consiglio Generale di Confindustria Livorno Massa Carrara, oltre agli altri
incarichi che riveste in rappresentanza di Confindustria, di membro del Comitato di Indirizzo
del Distretto Tecnologico per la Nautica e la
Portualit della Regione Toscana e di componente della Commissione Regionale per la Nautica in seno a Confindustria Toscana.
Ritengo indispensabile rafforzare la rappresentanza del settore della Nautica allinterno
di unAssociazione come Confindustria, in
grado di veicolare e promuovere azioni e progetti condivisi e coordinati, per dare un impulso
e sviluppare tematiche essenziali dellattivit
delle nostre Aziende, quali la formazione e linnovazione, cos Matteo Italo Ratti, commenta
la sua elezione a Presidente della Sezione. Credo che una delle priorit per la Sezione sia quella di aumentare il numero delle Aziende del comparto associate, in modo da poter fare massa
critica e avere sempre pi forza per far emergere sia le nostre necessit che i nostri punti di
forza, conclude Ratti.
Anche Graziano Giannetti - titolare della storica azienda Metalquattro di Cecina che produce accessori nautici in acciaio inox e alluminio conferma limportanza di fare squadra: Alla nostra Associazione aderiscono
gi aziende che rappresentano tutta la filiera
della nautica, dalla produzione di imbarcazioni in metallo e vetroresina alla manutenzione e carpenteria navale in legno e metallo,
dalla produzione di accessori al brokeraggio
nautico e alla commercializzazione di prodotti, per arrivare fino alla gestione di porti
turistici. La sinergia fra le imprese, in un
territorio ampio come quello delle province
di Livorno e di Massa Carrara, rappresenta
senza dubbio un valore aggiunto, che dobbiamo preservare ed implementare e costituir il filo conduttore del mio incarico nel Comitato Piccola Industria dellAssociazione.
Fra le attivit in programma per la Sezione nel
2017, implementare la comunicazione specifica per il settore della Nautica e rafforzare la
rappresentanza di Confindustria nel compar-

Matteo Italo Ratti

to e la competitivit delle imprese, anche in


virt dei segnali di ripresa che da pi parti si
avvertono e vengono segnalati dagli operatori.
Per conseguire questo obiettivo essenziale
condividere progetti che abbiano come tema
fondamentale linnovazione e la qualificazione delle Aziende, progetti come quello delle

colonnine intelligenti, che potrebbe coinvolgere Imprese, Enti ed Istituzioni, con il


comune obiettivo di qualificare e rendere
competitive le infrastrutture nautiche della
nostra regione a vantaggio dei diportisti, dello sviluppo del turismo e delle imprese dellindotto.
Altro punto fondamentale del programma il
rapporto con i giovani e le scuole per la diffusione della cultura della nautica, per far
conoscere cosa sta dietro questo mondo,
come si lavora nelle Aziende di questo settore e quali professionalit sono coinvolte, cos
da far comprendere che si tratta di un comparto che produce benessere e sul quale
possibile puntare ed investire a livello lavorativo, anche attraverso il Progetto di Alternanza scuola lavoro. Formazione dei giovani, quindi, ma anche del personale attualmente
impiegato, per il quale possibile cogliere
lopportunit di formazione gratuita attraverso il finanziamento del Fondo di Confindustria Fondimpresa.

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Rosignano 17

LA SOCIET INVESTIR 115 MILIONI DI EURO PER LA RIQUALIFICAZIONE

La Solvay resta e rilancia


E' una notizia quella annunciata dalla
Soc. Solvay che anche il nostro periodico non pu certamente ignorare: la
Soc. Solvay "resta in Toscana" e cio a
Rosignano dove investir 115 milioni di
euro per la riqualificazione .
Come neve al sole vengono cancellate
tutte le preoccupazioni che eramo emerse negli ultimi tempi allorch correvano

le voci che addirittura avesse intezione


di lasciare il territorio.
Ed invece non sar certamente cos:
tutte le preoccupazioni vengono cancellate dalle ottime notizie del 1 dicembre
allorch i progetti di rilancio superano
le pi ottimistiche previsioni.
Ed infatti a quell'investimento di 115 milioni si debbono aggiungere altri 108 mi-

Allestito nella storica piazza Carducci a Rosignano Marittimo

Ecco l'albero delle Rose


Per il secondo anno consecutivo la storica
piazza Giosu Carducci a Rosignano Marittimo, in occasione delle festivit natalizie, sar splendidamente "incoronata",
come gi accaduto nel Natale dello scorso anno, da un albero eccezionale: intitolato, questa volta, "L'albero delle Rose" .
E' questa, appunto la seconda edizione, che
ormai sembra divenuta "un'autentica, piacevole tradizione, forse unica nella sua
estemporaneit ed eccezionalit.
Si tratta, come facilmente visibile nella
riproduzione
fotografica, di
una composizione di rose
bianche e rosse con alcune
"scarpette
rosse" esposte per solidariet con la
difficile battaglia contro il
preoccupante
fenomeno del
"femminicidio".

Le autrici, le brave e simpatiche protagoniste di questa "eccellenza tutta rosignanese", guidate, ma non vuole che si dica,
da Michela Soldati, sono, oltre a Michela,
Paola Bocelli, Rossella Bocelli, Paola Cerrai, Paola Duplicati, Barbara Furegato, Annalisa Regoli e Chiara Tacchelli. A Paola
Cerrai, va aggiunto anche il merito della
scelta del soggetto.
A tutte un applauso scrosciante e ripetuto
per il ruolo importante e pieno di significato che svolgono per Rosignano M.mo.

lioni di agevolazioni pubbliche in un arco


di tempo che andr dal 2017 al 2026.
Ma altre clamorose conferme prenatalizie sono uscite dall'incontro, oltre alla
riconferma della permanenza della soc.
Solvay a Rosignano, la stessa ha messo a disposizione 27 ettari delle sue
aree per facilitare l'insediamento nell'area di nuovi insediamenti industriali.
A tale proposito, entro il 2017, la SIAD
- societ italiana acetilene e derivati di
Bergamo che opera nel settore dei gas
- industriali ed ingegneria si impegnata a realizzare uno stabilimento per la
cattura di anidride carbonica e la produzione di azoto: questo nuovo investimento consentir l'assunzione di circa
80 lavoratori.
Naturalmente questo autentico "miracolo" frutto di una emblematica sinergia
che ha visto impegnati la Regione Toscana con in testa il Presidente Enrico
Rossi, il consigliere del presidente Giandranco Simoncini, il governo che ha concesso agevolazioni nella fornitura di energia a basso costo ed anche il Sindaco
di Rosignano Alessandro Franchi.

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ALLESTITO NELLA CHIESA DI S. ILARIO MERITA SOLTANTO DI ESSERE VISITATO

Adegado
e il suo magico
e suggestivo presepe
A proposito delle sorprese natalizie a Rosignano Marittimo, non
possiamo certamente dimenticare la ormai ultratrentennale edizione del Presepe vivente che
divenuta una storica e visitatissima tradizione del capoluogo.
Approfittando per dellargomento Presepe vivente vogliamo ricordare quanto riesce a fare
Adegado un rosignanese doc,
il custode volontario dellantichissima Chiesa di S. Ilario,
dove, in occasione delle festivit natalizie, il nostro Adegado,
praticamente da solo, realizza
un presepe che merita soltanto
di essere visitato.
Loccasione di esaltare il ruolo

ULTIMO DELL'ANNO
A CASTIGLIONCELLO

We dont sleep
tonight
(non si dorme stanotte!)
La 4 Edizione della "Festa in Piazza" organizzata dal CCN e dalla Pro
Loco di Castiglioncello si svolger regolarmente ed ancora con grandi sorprese.
Nella piazza della Vittoria (per gli sconosciuti ) con DJ con inizio alle ore
20 in filodiffusione per l'aperitivo.
A seguire, verso le 22.30, inizier il
recital il Gruppo Musica dal vivo con
un cantante di XFACTOR.
Dalle 00,30 si balla e si festeggia il
nuovo anno, naturalmente oltre l'alba. Siete tutti invitati.

di questo umile ma
grande protagonista
rosignanese, ci consente anche di sollecitare il Comune,
proprietario della ultramillenaria chiesa, per piccoli ma
urgenti interventi di
manutenzione allinterno
della
s t r u t t u r a stessa:
quando lo incontriamo Adegado ci
parla sempre di
questa urgente necessit. Invitiamo pertanto lassessore Piero Nocchi di farci un salto per
verificare quali siano le esigen-

ze prioritarie di quello che resta


uno dei monumenti che hanno
fatto la storia del capoluogo.

VADA

Al Teatro dell Ordigno


Domenica 18 dicembre alle ore 17.15 presso il teatro dellOrdigno a Vada ci sar la
rappresentazione dellatto unico brillante Quattro intimi amici con musiche di
Leonardo Pizzorno e la regia di Cynzia
Caporali.
Il 1 gennaio, sempre alle 17.15, in programma uno spettacolo, con brindisi per
lanno nuovo, Metti una sera a cena,
concerto musiche da films.
Il giorno di Befana, 6 gennaio, h, 17.15,
c invece lo spettacolo di risate in salza
labronica, Zerrig, un omaggio a Beppe
Orlandi, Gino Lena e Tina Andrej.

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7
Montecatini Val di Cecina 19

Corone depositate al monumento ai Caduti in Piazza della Repubblica


ed agli altri due monumenti posti allinterno del Parco della Rimembranza

L'Anniversario della Vittoria


Nuovo parcheggio e arredo urbano nell'area antistante il Palazzo Comunale
di Sandro Cerri

Anche questanno, come di consueto, lAmministrazione Comunale di Montecatini Val


di Cecina ha organizzato la cerimonia relativa
allAnniversario della Vittoria della Grande
Guerra.
Sono trascorsi 98 anni da quel 4 Novembre
1918, giorno che convenzionalmente considerato la data di fine della Prima Guerra Mondiale. Il 4 novembre, festivit istituita nel 1919
e soppressa nel 1977, viene comunque ricordata la prima domenica di Novembre, come
Festa delle forze armate e dellunit nazionale.
Ogni anno quindi anche il Comune di Montecatini Val di Cecina, rinnova questo appuntamento e questanno il tutto si svolto Domenica 6 Novembre, con un duplice appuntamento: insieme alla cerimonia per lAnniversario della Vittoria, lAmministrazione Comunale ha messo in calendario anche l inaugurazione del rinnovato parcheggio presso il
Palazzo Comunale.
Dopo il ricevimento delle Autorit civili e militari, dei rappresentanti delle Associazioni di
Volontariato e dei Cittadini presso il Palazzo
Comunale, si proceduto alla inaugurazione
di questo parcheggio i cui lavori sono ultimati nel mese di Ottobre.
Il lavoro consistito nella realizzazione del
nuovo muro di sostegno del parcheggio, del
riempimento del terrapieno, della realizzazione della rete di regimazione delle acque bianche, della realizzazione della illuminazione, della
asfaltatura, che stata realizzata successivamente per permettere lassestamento del terreno ed infine della segnaletica orizzontale
che ha previsto 13 stalli di sosta per autovetture, 4 stalli di sosta per i veicoli comunali e 4
stalli di sosta per motocicli e ciclomotori. Si
infine provveduto a riqualificare larea antistante il Palazzo Comunale, togliendo gli stalli di sosta ed inserendo un nuovo arredo urbano. Il tutto, per un costo complessivo di
circa 77.500 Euro.
Il taglio del nastro del nuovo parcheggio,
dopo lesecuzione dellInno Nazionale, ha
visto la presenza, oltre al Sindaco e ad altri
Amministratori Comunali, anche del Proget-

tista e Direttore Lavori Ing. Francesco Del


Viva, del suo collaboratore Arch. Massimo
DellAiuto, e del titolare dellImpresa che ha
realizzato lopera, Carlo Boccacci. E seguita
poi una breve visita al nuovo parcheggio.
Terminata linaugurazione del parcheggio,
si svolto il corteo fino alla Chiesa di San
Biagio, posta nel Centro Storico, dove Don
Enrico Vanzini ha officiato la Santa Messa.
E seguita la consueta deposizione delle corone al monumento ai Caduti in Piazza della
Repubblica ed agli altri due monumenti posti allinterno del Parco della Rimembranza.
Il Monumento ai Caduti e il Parco della Rimembranza distano pochi metri luno dallaltro, e sono legati sia da quello che rappresentano (i caduti della Grande Guerra),
ma soprattutto dal fatto che sono stati realizzati a distanza di solo un anno luno dallaltro.
Il Parco della Rimembranza fu infatti inaugurato il 4 Novembre 1923, mentre il Monumento ai
Caduti posto in Piazza della Repubblica (allora Piazza Vittorio Emanuele), realizzato dallartista di origini montecatinesi Ezio Ceccarelli, fu inaugurato il 7 Settembre 1924.
Una nota di cronaca degna di essere riportata, riguarda il fatto che questa Cerimonia ha
visto per lultima volta la partecipazione di
un rappresentante del Corpo Forestale dello
Stato a Montecatini, dato che dal 1 Gennaio 2017 il C.F.S. sar soppresso e confluir
nellArma dei Carabinieri.
Analoga cerimonia per lAnniversario della

Vittoria, si svolta anche a Sassa, dove il


Consigliere Stefano Nannini, in rappresentanza dellAmministrazione Comunale,
dopo la Santa Messa, ha deposto due corone alla storica lapide che ricorda i caduti
della Grande Guerra, posta dai sassetani sulla
facciata della Chiesa Parrocchiale nel 1923,
ed alla nuova lapide ai caduti e dispersi della 2^ Guerra Mondiale, posta sulla facciata
del Centro Civico Comunale ed inaugurata
lo scorso 2 Giugno.

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Cultura

21

Proprio per esaltare la qualit culturale-artistica tipica della nostra citt


sorto anche un apposito assessorato

Il folklore ed il vernacolo
come forma d'arte
di Lorenzo Taccini

Un aspetto certamente interessante e


quantomeno di successo, anche immediato, della cultura labronica stato restituito alla nostra citt da quella proverbiale simpatia popolare che Livorno sprigiona agli occhi degli altri e della quale il nostro stesso popolo talvolta
si compiace: il nostro vernacolo, il nostro folklore ed in generale i nostri usi
e costumi. Sebbene irrimediabilmente
intrisi di una certa qual superficialit,
molti degli aspetti triviali della nostra
cultura hanno come caratteristica e
punto di forza lunicit.
Tra le principali espressioni artistiche
di questo tipo troviamo le famose commedie scritte in vernacolo livornese dal
celeberrimo Beppe Orlandi, o, se preferiamo, in tempi pi recenti anche da
Giuseppe Pancaccini, nonch il famoso mensile Il Vernacoliere fondato e diretto dagli anni 70 da Mario Cardinali,
un giornale di satira (perlopi politica)
dissacrante, disegnato a fumetti e ricco di articoli di approfondimento sulla
nostra contemporaneit. A tal proposito viene da pensare allesigenza avvertita dal nostro Comune che, proprio nel
2014, ha aggiunto alle competenze politiche ed amministrative locali, un

Beppe Orlandi

Una locandina de Il Vernacoliere.

assessorato dedicato al folklore, proprio per esaltare questa qualit culturale-artistica, tipica della nostra citt.
Rientra in questo contesto anche la
prossima apertura di un nuovo museo cittadino, chiamato appunto Museo della citt, allinterno del quale
verr appunto raccontata la storia di
Livorno anche e soprattutto attraverso la sua dissacrante ironia: troveremo accanto alle poesie del Caproni, le poesie di Federico Maria Sardelli (del Vernacoliere, appunto) ed
al fianco del settore dedicato ad
Amedeo Modigliani, non potr man-

care una sezione allinterno della quale


siano presentate le famose teste di
Mod, i clamorosi - falsi - ritrovamenti allinterno del Fosso Reale di
tre scultura di volto di donna che si
sono a lungo credute di paternit di
Modigliani, ma che, come ben sappiamo, rappresentano la quintessenza dellessere livornese, in quanto furono fatte, pur con grande maestria,
da tre buontemponi che vollero burlarsi dei pi famosi critici darte, proponendo loro degli ingannevoli falsi
al fine di lasciarli pontificare sul niente.

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22 Cultura

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Presentato il libro del noto autore fiorentino

Camp Arena di Francesco Butini


di Angela Simini

Dieci anni trascorsi in Afghanistan dai reparti logistici dell'Areonautica Militare Italiana, dieci anni di lavoro estenuante in
cui si trasformato un lembo di terra bombardato e minato nell'operativo Camp
Arena, aeroporto militare di Herat, base
aerea propedeutica all'espansione della
missione ONU di peace-keeping (ISAF),
in cui si dotato il campo di ospedali
per gli afghani, di scuole, di assistenza
ad uno dei popoli pi martoriati a partire
dall'invasione sovietica del 1979, alla
quale hanno fatto seguito la riscossa dei
mujahiddin, la ritirata dell'Armata Rossa, la guerra civile, l'innesto dei gruppi
terroristici di Al Qaeda e di Osama Bin
Laden.
Dalla sera fredda e umida del 3 marzo
2005, quando i primi 40 militari italiani
partirono da Villafranca (Verona) alla volta
di Herat, fino al 2015, quando, a conclusione della missione ISAF e alla vigilia di
un ridimensionamento della presenza militare internazionale in Afghanistan, questo decennio dunque ha trovato la sua
degna collocazione nelle pagine appassionate, motivate e storicamente documentate del bellissimo volume di Francesco
Butini Camp Arena, sottotitolato
L'Afghanistan, il terrorismo e la prima
missione ad Herat dei reparti logistici dell'Aeronautica Militare Italiana.
Un volume esaustivo, corredato di foto
suggestive e di utilissime cartine geografiche, di citazioni e di interviste ai protagonisti dei fatti a garanzia dell'obbiettivit e
dell'aderenza storica, scritto, ed grande
merito, in stile avvincente ed elegante, un
libro che merita di essere letto e divulgato.
Il giornalista Enrico Dello Sbarba - direttore del mensile Il Centro e presidente
dell'omonima Associazione Culturale - la
dott.ssa Giuseppina Bombaci - presidente Fidapa, sez. Livorno - e Sergio Cini,
v.presidente Unuci, sez. Livorno - hanno collaborato alla presentazione del volume, avvenuta presso il Circolo della Marina Militare, dove il Gen. Roberto Zago
e l'Amm. Di Paola hanno ricostruito gli
eventi storici col giusto orgoglio per il
successo conseguito dall'Italia nelle due

La copertina del libro di Francesco Butini.

operazioni militari Enduring Freedom e


ISAF formatesi dopo gli attacchi terroristici dell'11settembre 2001 agli Stati Uniti.
Le difficolt sono state enormi: bisognava
raggiungere Herat solo per via aerea, necessit che ha costretto i militari dell'Aeronautica ad allestire il pi grande e il pi
lungo ponte aereo mai realizzato dalla II
Guerra Mondiale, a cercare persino una
sorgente d'acqua, ma, in compenso per
la prima volta la bandiera di guerra di un
reparto dell' Aeronautica ha varcato i confini nazionali ed ha fatto un salto di qualit.
Il contingente italiano, con una operazione di grande rilievo logistico, in soli 44
giorni, ha trasformato la landa brulla e desolata di Herat, che da Cinderella diventata Principessa, ha commentato
l'amm. Giampaolo Di Paola.

Come si evince anche dalla prefazione


del Ministro della Difesa Roberta Pinotti,
l'Afghanistan un paese indipendente,
capace di camminare con le sue gambe, prova ne siano le elezioni del 2014,
alle quali ha partecipato il 58% degli
aventi diritto contro il 31 % del 2009.
L'Italia ha realizzato un lavoro di ricostruzione e di rinascita, che ha investito anche la posizione della donna in quel
paese.
L'uditorio, conquistato ed emozionato,
ha partecipato con interventi qualificati.
Giuseppina Bombaci, in qualit di segretaria del Coordinamento Europeo Fidapa, ha particolarmente apprezzato la missione di pace commentando Seminiamo la pace, mentre la socia Patrizia
Bonciani, presidente Distretto Centro, ha
fatto conoscere la sua esperienza nella
Missione Internazionale Donne di pace
a Kabul, in cui sette donne, armate solo
di computer e di medicinali, son partite
alla volta di quel deserto di montagna
dove hanno visitato l'ospedale delle protesi in cui opera il dott. Alberto Cairo,
dove hanno prestato aiuto alle donne,
dove hanno cercato di entrare nel carcere femminile: un accesso difficile, per
non dire un tabu.
A sottolineare il significato che l'operazione militare ISAF ha ottenuto per il prestigio dell'Italia e che con tanto zelo e
acume stata evidenziata nel volume
Camp Arena, il presidente Enrico Dello Sbarba ha espresso la sua gratitudine:
Questo Paese, vilipeso anche da organi
internazionali, merita invece un grande
apprezzamento del valore dei suoi militari e dei loro comandanti, capaci di coraggiose e nobili imprese.

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23
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Un programma articolato con maggiore presenza, rispetto agli altri anni, di compagnie livornesi

Goldoni, i prossimi spettacoli


quo su strumenti depoca. Dirige Federico
Maria Sardelli.
Cori in concerto
10 dic ore 21.00 Livorno Gospel Festival- direz. artistica di Luca Del Tongo
18 dic. ore 21 Dalla Misa Crolla alla Misa
Tango Accademia Vocale Citt di Livorno
Primi appuntamenti di gennaio 2017:
1 gennaio Concerto di Capodanno con Orchestra dellIstituto Superiore di Studi Musicali
P. Mascagni- appuntamento fuori abbonamento
7 e 8 gennaio ore 21.00- Prosa (doppio turno)
Calendar Girls di Tim Firth, con Angela Finocchiaro e Laura Curino regia di Cristina Pezzoli.
10 gennaio torna la Danza con Cantico dei Cantici - compagnia di Virgilio Sieni.

di Angela Simini
Questa la programmazione del Teatro Goldoni
nel mese di dicembre e i primi di gennaio
Il 7 dicembre, compleanno di Pietro Mascagni
(1863), diventata una data storica per la Fondazione Goldoni che, come consuetudine, lo celebra con la messinscena di unopera del compositore livornese. Questanno la scelta caduta sull accostamento Mascagni-Puccini che prevede (7 dic. ore 20.30) una serie di arie della
Lodoletta di Mascagni (in attesa dellopera completa che andr in scena nel suo centenario, il
2017) e Il Tabarro di Giacomo Puccini, grazie
anche alla viva partecipazione del Rotary Club
Livorno, che figura come coproduttore.
Prosa, spettacolo a turno unico il 13 dic. ore
21.00, il Teatro Stabile di Catania e dellUmbria
presentano La Pazza della porta accanto di
Claudio Fava, regia e ideazione scenica di Alessandro Gasmann
Debutta la Danza il 15 dic. ore 21 con Lo Schiaccianoci proposto dal Balletto di Mosca La
Classique, musica di Petr llic Caikovskij, coreografia di Marius Petipa.

Periodico mensile
del Circolo Culturale

Al via anche i Concerti il 17 dicembre ore


21.00- Antonio Vivaldi 300 anni di Stravaganza e altri lavori rari- esegue Modo Anti-

in distribuizione gratuita
anche presso i seguenti punti:

Mannoia
marted 20
al Goldoni

LIVORNO:

Tra i nuovi eventi al Teatro Goldoni, in collaborazione con la


LEG, marted 20 dicembre alle
ore 21, in programma il concerto di Fiorella Mannoia.
Pressi 59,5 E e 24,5.

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Via Calatafimi:
Edicola Paolini (Baracchina Bianca),
piazza S. Jacopo;
Ed. Lo Strillone, viale Italia 113;
Edicola Barcellona, via Goito;
Edicola Borghi, corso Amedeo,
angolo via dellOrigine;
Tabaccheria Cioni, via Roma 133;
Tintoria Rossi, corso Mazzini;
Ed. Martelli Anna Lisa,
via Meucci 5 (Coteto);
Edicola c/o Bar Oasi, Ardenza Mare;
Edicola Dharma, Viale Antignano 115
Tabaccheria-Edicola di Rolle Antonio,
Via C. Puini 97 - Antignano.
CASTIGLIONCELLO:
Edicola Rossi, P.zza della Vittoria;
Edicola Tognotti, Staz. Ferroviaria;
LEdicola, Via Aurelia 512.
ROSIGNANO SOLVAY:
Edicola Giovannoni, via Allende;
Edicola Vallini, via O. Chiesa.
Tabacchi-Edicola Bicego, via Aurelia 459.
VADA:
Cartoleria 'Cartoland, via Magellano 3.

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