You are on page 1of 20

PREFAZIONE

LE TECNICHE PITTORICHE
Generalit
In un dipinto si possono individuare tre elementi principali:il supporto, la preparazione e il film
pittorico.
Il supporto la parete nella pittura murale,la tavola lignea nella pittura su tavola,la tela su un telaio
nella pittura su tela,il foglio di pergamena,il cuoio,il vetro,la ceramicaecc..
Su tale supporto e stesa la preparazione,uno strato non trasparente,in genere bianco,destinato a
ricevere il film pittorico;questultimo pu avere uno spessore variabile(ma sempre nellordine di
qualche millimetro) e pu essere protetto da una vernice trasparente e incolore.
La vernice e una resina vegetale o sintetica applicata a pennello o a spruzzo in modo omogeneo
sullo strato pittorico;essa ,oltre a proteggere meccanicamente il film pittorico,esercita una vera e
propria funzione ottica eliminando lo SCATTERING(dispersione della luce per riflessione
diffusa) e rendendo,quindi, pi luminosi e brillanti i colori.
Ce da aggiungere che le vernici,col passare del tempo, si alterano ed assumono una colorazione
giallastra per lazione della componente ultravioletta della luce;in questi casi e quindi opportuno
rimuovere la vernice e sostituirla con una nuova(ci pu essere fatto con lausilio del cotone
imbevuto allacqua,in quanto le vernici sono insolubili a questultima).
I colori sono dati dalla parte di LUCE non assorbita dai PIGMENTI minerali.
Questi pigmenti vengono macinati e stemperati in un mezzo legante liquido e la miscela risultante
generalmente stesa a pennello sulla preparazione;dopo tale stesura i pigmenti sono inglobati nel
film pittorico in virt delle reazioni chimiche che avvengono nel mezzo legante.
Lalterazione chimica del legante d uno strato pittorico che solidifica rapidamente
allaria,mantenendosi nel tempo trasparente e chimicamente inattivo.
I pigmenti minerali dovrebbero essere insolubili nel mezzo legante,essere affatto o poco
trasparenti e mantenersi inalterati nel tempo.

NOZIONI SULLA LUCE


La luce pu essere considerata come un insieme di particelle,dette fotoni o quanti di luce
che,secondo linterpretazione corpuscolare,si muovono secondo un percorso rettilineo.
Attraverso tale interpretazione si spiegano i fenomeni della riflessione e della rifrazione;;
Tuttavia,altri fenomeni legati alla luce,quali linterferenza e la diffrazione,sono spiegabili solo
attribuendo alla luce stessa una natura ondulatoria:secondo la quale la luce cio si propaga ad
onde..
In realt,i due aspetti della luce,quello corpuscolare e quello ondulatorio coesistono;
quindi per interpretare correttamente i fenomeni luminosi occorre tenerli presenti entrambi:teoria
dualistica.
In particolare,le onde luminose sono di natura elettromagnetica,dovute cio alloscillazione
contemporanea del campo magnetico e del campo elettrico in piani perpendicolari luno rispetto
allaltro;e seguono una traettoria rettilinea con oscillazioni al di sopra e al di sotto della direzione di
propagazione(teoria dualistica).

La distanza tra i due massimi(picchi) o minimi(ventri) di unonda luminosa(sinusoidale)


viene chiamata lunghezza donda,si indica con 
centimetri o in angstrom(1=10-8 cm).

(lambda) e si misura solitamente in

Il numero delle onde che passano nellunit di tempo attraverso un punto prefissato si
chiama frequenza, si indica con (ni) e si misura in secondi alla meno uno o reciproci(s-1).

Il numero delle onde contenute in 1cm si chiama numero donda, si indica con (ni
soprassegnato) e si misura in centimetri alla meno uno o reciproci(cm-1 ).

Queste tre grandezze con la velocit della luce ( c ) sono legate da una relazione. La lunghezza
donda e infatti inversamente proporzionale alla frequenza e al numero donda:

=c/v

=1/v

Dove c la velocit della luce(nel vuoti questa vale 300 000 km/s,e rappresenta la pi alta velocit
che si osserva in natura).
Da queste relazioni si pu facilmente evincere che a lunghezze donda grandi corrispondono
frequenze piccole e viceversa.
Tornando allandamento della luce, evidente che laddove si ha la massima ampiezza luminosa(e
quindi massima luce),applicando la teoria corpuscolare,si dovr parlare di massimo affollamento
di fotoni; mentre nel punto dove lampiezza nulla(cio non c luce) si parler di assenza di
fotoni.
Da ci risulta,quindi,che la luce non si propaga in maniera omogenea.
Volendo rispettare la teoria dualistica , si parler di propagazione per gruppi di fotoni o per treni
donda,rispettivamente dal punto di vista corpuscolare ed ondulatorio.

La luce bianca ,per esempio quella del sole o di una lampada,non costituita da un solo tipo di
radiazione,quindi non ha ununica lunghezza donda,ma il risultato della miscela di diverse
radiazioni luminose,ognuna con la propria lunghezza donda.
Le radiazioni con  molto piccola (e quindi v molto grande) sono chiamati raggi gamma.
In ordine di lunghezza donda crescente seguono i raggi X , lultravioletto, la LUCE(le radiazioni
elettromagnetiche visibili),linfrarosso,le radioonde.
La luce visibile quindi limitata ad un piccolo intervallo di lunghezze donda che nel loro insieme
costituiscono lo spettro della luce.
Tale intervallo,quello cio a cui locchio umano sensibile, quello avente radiazioni luminose con
lunghezza donda comprese tra 4000 e 7000 ;in oltre tale intervallo suddivisibile in sette
parti,corrispondenti ai sette colori delliride :viola,indaco,blu,verde,giallo,arancio e rosso.

Prima del viola si ha lultravioletto,ricco di energia;dopo il rosso si ha linfrarosso,pi povero


di energia.

Come dimostrato dal fatto che,se concentriamo i raggi solari con una lente,otteniamo tanto calore da
bruciare un pezzo di carta,e evincibile che la luce riscalda ci che colpisceDunque la luce energia
Energia raggiante che si propaga sotto forma di onde elettromagnetiche.
E=

E = energia del fotone


h = costante di Plance
= frequenza del fotone

A partire dallipotesi che le radiazioni luminose si propaghino nello spazio con la velocit della
luce,sottoforma di fotoni e con unenergia direttamente proporzionale alla loro frequenza,
Lenergia(E) di un raggio luminoso tanto maggiore quanto maggiore la sua frequenza(e
viceversa).
Per esempio lenergia di un raggio ultravioletto o di un raggio visibile maggiore di quella di un
raggio infrarosso.

IL COLORE

di una sostanza dipende dal suo comportamento nei confronti della luce
bianca:se la sostanza non la assorbe,allora tutte le radiazioni luminose vengono riflesse e la
sostanza appare bianca;viceversa,se la assorbe completamente,allora nessuna radiazione
viene riflessa e la sostanza appare nera.
Se assorbe solo alcune radiazioni,la sostanza appare colorata,mancando,infatti,della luce
riflessa quelle radiazioni che sono state assorbite: il colore della sostanza determinato dalla
miscela delle radiazioni riflesse. Per esempio se assorbe la radiazione rossa la sostanza appare
colorata di blu-verde,perch la miscela delle radiazioni riflesse d appunto questo colore.

colorazione osservata
Giallo
Giallo-arancio
Rosso
Rosso-porpora
Violetto
Blu
Blu-verde
Verde

colore della radiazione


assorbita
Violetto
Blu
Blu-verde
Verde
Giallo-verde
Giallo
Arancio
Rosso

lunghezza donda
4300
4600
5000
5600
5800
6000
6400
6700

Nel caso in cui la sostanza non assorba le radiazioni luminose ma si lasci attraversare da
esse,allora essa apparir incolore: E IL CASO DEL VETRO E DELLE SUPERFICI
TRASPARENTI!
Se illuminiamo un corpo qualsiasi con una radiazione monocromatica , cio con lunghezza
donda ben definita(ad es. con la luce gialla di una lampada al sodio lambda=5890 -) ,
loggetto appare dello stesso colore che vedremmo se la radiazione fosse stata ricevuta
direttamente negli occhi(tornando alles. :GIALLO).
Per,se invece di un singolo oggetto proviamo ad illuminare un oggetto composito,ad esempio
una margherita,notiamo che i petali appaiono pi chiari,e poi man mano gli stami pi
scuri,le foglie quasi nere.
IN QUESTO CASO SI POTRA MISURARE IL RAPPORTO TRA INTENSITA DELLA
RADIAZIONE RIFLESSA E QUELLA DELLA RADIAZIONE ASSORBITA: TALE
RAPPORTO E CHIAMATO RIFLETTANZA (o FATTORE DI RIFLESSIONE)( = ro).
E possibile tracciare il diagramma di riflettanza ponendo questultima in ordinata e lunghezza
donda in ascissa;effettuando tale operazione relativamente a svariate sostanze,avremo altrettanti
svariati diagrammi.
Se il diagramma si presenta con linee pi o meno parallele allascissa,significa che la sostanza
riflette tutte le radiazioni e perci,se illuminata dalla luce bianca(ad es. dal sole),apparir
anchessa bianca;se nel diagramma notiamo un massimo,significa che la radiazione riflessa
ha lunghezza donda diversa da quella incidente ,con prevalenza,ad esempio,delle lunghezza
donda intermedie.
5

===========================

PIGMENTI & COLORANTI

GENERALITA

Molte volte,nel linguaggio comune,col generico nome di vernicesi intendono nominare smalti e
pitture.
In realt la vernice altro non che una soluzione di resina ,naturale o sintetica,in un solvente;un
mezzo trasparente e pi o meno colorato a seconda del colore della resina.
Tali resine(naturali o sintetiche che siano),bench contraddistinte da ottima brillantezza ed elevato
potere riempitivo, presentano scarsa elasticit. Per questo motivo ai due componenti
principali(resina e solvente), si aggiungono dei plastificanti,che per la maggior parte sono costituiti
da olii siccativi.
Questi,al contrario delle resine,formano per essiccazione delle pellicole ben poco brillanti,ma molto
elastiche.
E dunque sbagliato il ruolo che,sia pure genericamente,si vuole attribuire al termine vernice.
In realt gli SMALTI e le PITTURE sono delle dispersioni finissime di un PIGMENTO in un
LEGANTE ed hanno la propriet,oltre che di formare una pellicola pi o meno lucida,di
coprire completamente di colore il supporto.

I PIGMENTI
Per PIGMENTO si intende una sostanza colorata,insolubile nel legante e con indice di rifrazione
diverso da esso.
E chiaro che,se una sostanza colorata si sciogliesse in un legante per pitture,noi otterremmo una
vernice colorata: cio un prodotto che ,steso in strato sottile su di un supporto,former una pellicola
colorata s ma non coprente!
I PIGMENTI,in oltre, sono per lo pi di origine inorganica,spesso minerale e,molto
frequentemente si tratta di sostanze artefatte;essi funzionano secondo il principio (fisico) della
riflessione della luce:le radiazioni dello spettro visibile incidono sulla superficie del granulo del
pigmento,quindi,com noto,alcune lunghezze donda vengono assorbite dalla struttura della
materia,le altre sono riflesse. Lo spettro visibile risulta alterato dalla miscela delle radiazioni
riflesse,la quale,di conseguenza,fornisce la sensazione fisica del colore.
Lindice di rifrazione di un qualsiasi elemento trasparente rispetto allaria dato dal rapporto:
sen i/ sen r ,dove i ed r sono rispettivamente gli angoli di incidenza ed emergenza del raggio di luce
incidente sulla superficie di separazione dei due mezzi. Tanto pi elevato lindice di rifrazione di
un materiale rispetto allaltro pi grande sar la deviazione che il raggio di luce subisce nel
passaggio da un materiale allaltro.Se consideriamo due materiali e variamo langolo
dincidenza,questultimo raggiunger un valore tale che il raggio emergente sar deviato in
direzione radente alla superficie di separazione. Tale angolo definito angolo limite;quindi si pu
asserire che per tutti I valori dellangolo dincidenza superiori allangolo limite avremo non il
fenomeno della rifrazionebens della riflessione.
Da ci che stato detto si pu ulteriormente asserire che maggiore sar lindice di rifrazione del
secondo mezzo,tanto pi piccolo sar il valore dellangolo limite e tanto pi facilmente la
superficie di separazione funzioner da superficie speculare.
Tornando al pigmento,consideriamo che esso una sostanza costituita da granuli ,se noi
consideriamo il granulo di una sostanza trasparente colpito da una serie di raggi luminosi ,tutti
aventi stessa direzione,tali raggi,pur avendo la stessa direzione,verranno alcuni riflessi;alcuni rifratti
in direzioni diverse;questo perch le facce del granulo hanno tutte inclinazioni diverse rispetto alla
7

direzione univoca dei raggi luminosi. Il fascio di luce incidente subisce,quindi,il fenomeno della
dispersione della luce.
Lo stesso fenomeno della dispersione della luce ,in virt di ci che ora stato detto,e
relativamente al SISTEMA pigmento-legante(che ci interessa),non lo si potrebbe avere se i due
mezzi avessero lo stesso indice di rifrazione;in tal caso infatti,il sistema risulterebbe completamente
lucido e nientaffatto coprente.
E ovvio quindi,che maggiore sar la differenza di indice di rifrazione tra legante e pigmento,tanto
maggiore sar il potere coprente della pittura,a parit di dimensioni delle particelle e a parit del
numero di esse per unit di volume.

Sostanza

indice di rifrazione

Sostanza

Indice di rifrazione

ARIA

CARBONATO DI
CALCIO

1,60-1,65

ACQUA

1,3340

IDROSSIDO DI
CALCIO

1,37

OLIO DI LINO

1,45-1,47

SOLFATO DI BARIO

1,64

RESINE ALCHIDICHE

1,45-1,67

LITOPONE(BaSO4+ZnS)

1,84

ESSENZA DI
TREMENTINA
RAGIA MINERALE

1,46

TITANIO OSSIDO
RUTILIO
BIACCA 2PbCO3
Pb(OH)2

2,72

BIANCO ZINCO

2,01

1,50-1,61

1,95

Si pu notare come il perch il rutilo (TiO2) sia il pigmento bianco pi largamente usato;
come pure facile da spiegarsi il motivo per il quale la pittura a latte di calce(sospensione di
idrossido di calce e acqua) sia quasi trasparente quando fresca(vedesi differenza di indice di
rifrazione tra acqua e idrossido di calcio:1,37-1,33=0,04).
In fine,questultima,acquista discreto potere coprente quando asciutta: differenza di indice
di rifrazione tra aria e idrossido di calcio(1,37 1=0,37).
I parametri che consentono lidentificazione di un colore sono:

La TINTA o COLORE: cio la particolare sensazione visiva prodotta nellosservatore di


una radiazione luminosa.

La SATURAZIONE O CHROMA:cio la sensazione del grado di concentrazione della


stessa TINTA rispetto al contenuto di bianco,grigio o nero.

La LUMINOSITA o BRILLANZA:corrisponde allimpressione che si ha del colore,che


pu essere molto cupo o molto brillante. Si parla,per questultima, di una dimensione
SENSORIALE,INDICANTE LA LINTENSITA DELLA SENSAZIONE, a differenza
delle altre dimensioni che sono caratteristiche cromatiche.

Oltre che ad essere insolubile nel legante ed a possedere indice di rifrazione diverso,i
PIGMENTI devono avere altre imprescindibili caratteristiche:
LOMOGENEITA ,LA RIFLETTANZA e IL POTERE COPRENTE

GRANULOMETRIA: Lavorando per riflessione i PIGMENTI sono fortemente dipendenti dalla


granulometria.
I colori agli estremi,cio i bianchi ed i neri,hanno rispettivamente massima e minima riflessione
delle frequenze dello spettro visibile,ed esplicano meglio la loro funzione quando sono finemente
suddivisi: per il bianco si assommano gli effetti della riflessione totale e dello scattering
luminoso in tutte le direzione; per il nero,lassorbimento pressoch completo di tutte le radiazioni
dello spettro visibile esaltato dalleffetto di autoestinzione della fine granulometria.
Per ottenere il massimo delle citate caratteristiche di omogeneit,riflettanza e potere coprente
esiste una GRANULOMETRIA PREFERENZIALE,relativamente ai PIGMENTI COLORATI.
A titolo esemplificativo,azzurrite e smaltino,traslucidi di colore azzurro-bl,hanno intensit di
saturazione inversamente proporzionale alla loro granulometria:se macinati al di sotto dei 10
micron perdono il colore diventando grigi;al contrario,se suddivisi in frammenti grossolani(>100
micron),risultano molto intensi,pur perdendo in omogeneit e quindi in potere coprente.
MINIO,ORPIMENTO(giallo) ed EMATITE(rosso),sono invece omogenei,quasi amorfi e
dotati di ottimo potere coprente.
DIMENSIONI E FORME delle PARTICELLE
Dimensioni e forma delle particelle possono determinare:
Particelle primarie, che sono della pi piccola dimensone in cui un pigmento pu essere
preparato;la loro forma pu essere nodulare(pi o meno sferica),aghiforme(sviluppata
in un'unica direzione) o laminare(tipo argilla)

Agglomerati ,accumuli pi o meno grandi di particelle primarie riunite insieme


mediante strutture non compatte contenenti,allinterno,molteplici cavit piene daria

Aggregati ,concrescenze cristalline molto dure e difficilmente disperdibili in


agglomerati
INERZIA CHIMICA

Un'altra caratteristica linerzia chimica sia dei leganti che dei solventi:la reazione pi
comune tra legante e pigmento data tra i GRUPPI ACIDI DI UN LEGANTE e I
COMPOSTI DI SPICCATA NATURA BASICA come lossido di zinco,col risultato di
formare dei SAPONI che aumentano la VISCOSITA della PITTURA sino alla sua completa
GELIFICAZIONE.

PITTURE LUCIDE,SATINATE,OPACHE
CE da considerare limportanza,in un film pittorico,della variabilit di concentrazione del
pigmento nel legante.
Se infatti il pigmento in forte eccesso rispetto al legante,former una pellicola nella quale ogni
particella solida sar abbondantemente ricoperta:di conseguenza il film di questa pittura sar
lucido; in caso contrario,se cio il legante presente in quantit appena sufficiente a mantenre
insieme le particelle solide di pigmento, chiaro che sar questultimo a restare in superficie ed
avremo un film opaco.
In fine,una pittura detta satinata,sar una via di mezzo tra le prime due.

CLASSIFICAZIONE CHIMICA
Chimicamente i pigmenti possono avere natura INORGANICA , METALLORGANICA OD
ORGANICA.

GRUPPI CARATTERISTICI INORGANICI

OSSIDI BIANCHI, composti da TITANIO (TiO2 );

ROSSI , composti da
PIOMBO(MINIOPb3O4) e da FERRO(EMATITEFe2O3);
BRUNI, composti da MANGANESE E FERRO;
BLU, composti da COBALTO;

SOLFURI ROSSI, composti da MERCURIO(VERMIGLIONE) e da


ARSENICO(REALGAR);
GIALLI, composti da ARSENICO(ORPIMENTO) e da CADMIO;
GRIGI-NERI composti da FERRO;

CARBONATI BIANCHI composti da CALCIO (CaCO3) e da PIOMBO


(BIACCAPbCO3);
BLU e VERDI composti da RAME(AZZURRITE E MALACHITE);

SILICATI VERDI composti da RAME (CRISOCOLLA) e da FERRO(TERRE VERDI);


INOLTRE.CROMATI,SOLFATI,ARSENIATI,STANNATI,ANTIMONIATI,FERROCIAN
URI.....ed altri.

10

Questi composti sono in generale molto stabili,ossia mantengono un buon grado di inerzia
chimica salvo particolari circostanze:PH MOLTO ACIDI e/o ALCALINI,TEMPERATURE
ELEVATEetc..
Gran parte dei pigmenti minerali reperibile in natura sottoforma di minerali che devono
essere raccolti e purificati da eventuali impurezze ;ma non tutti sono presenti in
natura,per cui,in tali casi,vengono preparati tramite:
PROCESSI TERMICI(arrostimento,calcinazione)
SCAMBIO IONICO
SUBLIMAZIONE
IDRATAZIONE
.ETC..

Si pensi alla disidratazione dei SLICATI DI FERRO idrati da OCRE GIALLE a OCRE
ROSSE E SCURE;
allo SCURIMENTO,per ARROSTIMENTO,DELLE TERRE A TERRE BRUCIATE;
allottenimento di PASTE VITREE dalla COTTURA(AD ALTA TEMPERATURA) di
miscele DI OSSIDI ALCALINI,ALCALINO TERROSI,METALLI;
ALLA CALCINAZIONE DI OSSA ED AVORIO per ottenere i relativi BIANCHI;
alla PRECIPITAZIONE CONTROLLATA DI CARBONATO BASICO DI
PIOMBO(BIACCA);
alla CARBONATAZIONE SPONTANEA DELLACQUA DI CALCE-Ca(OH)2 per
ottenere il CARBONATO DI CALCIO PURISSMO bianco di S .GIOVANNI;
alla PRECIPITAZIONE DEL BaSO4(solfato di bario) DA SOLUZIONI DI SALI
SOLUBILI DI BARIO E SOLFATI, o ALLA COPRECIPITAZIONE CON ALTRI
SOLFATI METALLICI(COL ZnSO4-SOLFATO DI ZINCO- si ha IL LITOPONE).

11

PIGMENTI BIANCHI

BIACCA DI PIOMBO-2PbCO3 Pb(OH)2- Fino alla met del secolo scorso stato il pi
usato per il suo elevato potere coprente e per il bel tono bianco che fornisce;largamente
impiegato nelle pitture ad olio in quanto,la sua natura fortemente basica reagisce coi gruppi
-- COOH liberi di resine ed olii formando saponi di piombo che funzionano come
catalizzatori di polimerizzazione ,accelerando lessiccazione in profondit.
Ha linconveniente di annerire in atmosfera di acido solfidrico per formazione di solfuro di
piombo,risulta tossico in quanto solubile nei succhi gastrici:per tali motivi caduto in
disuso.

BIANCO DARGENTO-2PbSO4 PbO- Pi stabile e meno tossico della biacca ancora


abbastanza impiegato nei colori per le belle arti;pur sotto stretto controllo di una legislazione
sanitaria(nei paesi industrializzati).

BIANCO ZINCO- ZnO - Dopo aver sostituito la biacca ,sino a 30-40 anni fa era il
pigmento bianco pi usato;attualmente stato sostituito dal litopone e dal biossido di
titanio specie nelle pitture edili ed industriali.
E invece largamente impiegato nella preparazione dei colori ad olio per artisti;si ottiene
per ossidazione(allaria) dei VAPORI DI ZINCO;si formano cos particelle nodulari di
diametro finissimo(sottomultipli del micron).

LIROPONE-BaSO4(70%)+ZnS(30%)- Consiste in una miscela di BaSO4 e ZnS


coprecipitati per reazione fra due soluzioni di cui una di BaS e laltra di ZnSO4 ; il
pigmento precipitato e lavato viene calcinato in assenza daria onde evitare
l'ossidazione di ZnS a solfato. Tale operazione necessaria affinch il composto passi
da una forma cristallina cubica ad una esagonale,IN VIRTU DI UN MIGLIOR
POTERE COPRENTE;raggiunto tale obiettivo il pigmento viene raffreddato con
acqua acidulata ed essiccato.
E UN PIGMENTO SENSIBILE ALLA LUCE E TENDE AD ANNERIRE PER
FORMAZIONE DI ZINCO METALLICO FINEMENTE SUDDIVISO;QUINDI NON
INDICATO PER I BIANCHI ANCHE SE,COME DETTO,SPESSO
SOSTITUISCE IL bianco zinco(in quanto a differenza di questultimo,possiede
maggior stabilit nei confronti di olii e resine).E MOLTO INDICATO,INVECE,PER
TINTE PASTELLO(INSIEME AD ALTRI PIGMENTI).

BIOSSIDO DI TITANIO. E oggi il pigmento bianco pi largamente usato


nellindustria dei colori e delle pitture industriali,specie nella variet rutilio!
Ci IN VIRTU DEL SUO POTERE COPRENTE,DELLA SUA INERZIA CHIMICA E
PUREZZA DI COLORE
Oltre la variet rutilio esiste quella cosiddetta anatasio ,la quale si distingue dalla prima
per dimensioni cristallografiche maggiori:se ne deduce che la variet rutilio, avendo
dimensioni cristallografiche minori,risulta pi compatta e quindi dotata di maggior potere
coprente,avendo anche indice di rifrazione pi elevato.

12

Il BIOSSIDO DI TITANIO si ottiene partendo dallimentite (FeTiO3) disciolto in acido


solforico;successivamente la soluzione(filtrata e depurata)viene diluita con acqua per
favorire la precipitazione dellossido sotto forma di anatasio.
Il precipitato viene quindi filtrato,lavato e sottoposto a calcinazione.
Essendo che il rutilio ha un colore pi giallastro,esso viene trattato(durante la
calcinazione) con sali di zinco ed alluminio per migliorarne il colore.

BIANCO ANTIMONIO. Trattasi del pigmento pi bianco vista la sua propriet di riflettere
completamente tutte le radiazioni visibili senza assorbimenti selettivi.

PIGMENTI NERI
Come detto,hanno la propriet di assorbire tutte le radiazioni dello spettro visibile,tranne qualche
debole propriet di riflessione nella regione del blu o del rosso.

NERO VITE(o nero vegetale). E conosciuto sin dallantichit e veniva prodotto dalla
carbonificazione dei tralci di vite;oggi tramite la carbonificazione della melassa.
Basso potere colorante e coprente.

NERO di MARTE(o OSSIDO DI FERRO NERO-Fe3O4-).Si ottiene per precipitazione di


FeSO4 e contemporanea ossidazione con aria(successiva filtrazione e calcinazione).
E ferromagnetico,propriet grazie alla quale si trova impiegato nella produzione di
inchiostri da stampa come pure nelle pitture industriali.

NERO FUMO(o CARBON BLACK).E un nero di carbonio ottenuto per combustione di


metano,petrolio,olio di catrame..ecc..
Di ottimo potere coprente,fornisce buone pitture molto resistenti alla luce dato che
assorbono sia nel visibile che nell UV. Oggi i pi largamente impiegati per colori per
artisti,pitture industriali e persino pneumatici.

PGMENTI BLU

BLU DI COBALTO. Trattasi del pigmento blu pi stabile alla luce.


E composto da alluminato di cobalto -CO(AlO2)2- : si ottiene calcinando a 1000 C
ossido di cobalto ed alluminia.
Intaccabile da acidi e basi,anche non avendo elevato potere coprente,con la sua tonalit
verdastra molto impiegato nei colori per artisti e nella ceramica.

13

BLU CERULEO(od OLTREMARE).E chimicamente un silicato di alluminio e sodio


con catene di polisolfuri facenti parte del reticolo cristallino;si tratta del pigmento blu pi
antico ed largamente impiegato dagli artisti per la sua purezza di tinta e stabilit alla luce.
Anticamente ricavato dalla macinazione nel mortaio,fino ad una granulometria
ottimale(troppo fine diventa quasi grigio),dal secolo scorso lo si preparato sinteticamente
per reazione di una miscela di Na2CO3 caolino e zolfo(ad una temperatura di c.ca 800 C).
A seconda delle sostituzioni apportabili allo zolfo (selenio,tellurio..etc..),LOLTRE MARE
pu presentare svariate variet,che vanno dal rosso Magenta al giallo limone;dal rosso
porpora al violetto ed al giallo.
Tali pigmenti hanno buona resistenza alla luce al calore ed agli alcali;sono invece facilmente
attaccabili da acidi deboli con sviluppo di H2S e conseguente scomparsa del colore.
Il blu forse il colore preferito dagli artisti,specie quello oltremare cobaltato..

BLU DI PRUSSIA(di Parigi o Milori). Conosciuto dalla meta del XVIII sec.,si tratta di
ferrocianuro ferrino;non si ottiene da precipitazione diretta,ma da una serie di miscele(a
base di ferro e cianuro) ossidate con clorato sino alla precipitazione del pigmento.
Ha buona resistenza alla luce ed agli acidi,ma viene distrutto dagli alcali: con formazione di
Fe(OH)3 [PH=8].
Per questo motivo sconsigliabile per lavori daffresco;al contrario indicatissimo per
colori ad olio(per artisti) ed inchiostri.

PIGMENTI VERDI

VERDE OLIVA(o OSSIDO di CROMO)-Cr2O3- Viene ottenuto per calcinazione di


BICROMATO DI AMMONIO.
Resistente ad acidi,alcali ed a temperature fino a 1000C, molto impiegato nella
produzione dei colori per artisti e, vista la sua attitudine a riflettere raggi infrarossi, lo si
impiega per pitture mimetiche a scopi militari.

VERDE SMERALDO(o OSSIDO di CROMO). Si ottiene per calcinazione di bicromato


alcalino in presenza di acido borico e successivo lavaggio con acqua;
apprezzato dagli artista per la sua tonalit pulita e brillante

VERDE COBALTO. Si ottiene calcinando una miscela col 70% di ossido di zinco(ZnO)
e 30% di ossido di cobalto(Co2O3). Fornisce un colore abbastanza smorto.

VERDE CROMO. Precipitato a base di cromato di piombo e blu di prussica;resistente


alla luce,buon potere coprente e colorante.

14

PIGMENTI GIALLI

GIALLO DI MARTE(o OSSIDO di FERRO GIALLO). Ottenuto mediante ossidazione


con aria di sospensione di ferro finemente suddiviso in soluzione di solfato ferroso e con
presenza di germi di GOETITE.
Molto impiegato,in tagli con altri pigmenti, nellimitazione di ocre e terre naturali.
Molto in uso negli FFRESCHI.

GIALLI ED ARANCI DI CROMO. Miscele di cromato di piombo,solfato di piombo e


cromato basico di piombo.
Il rapporto tra le tre componenti e la configurazione cristallografica(ad es.:rombica)
forniscono il tipo di colore. SOLITAMENTE ,NEI COLORI PER ARTISTI, ne
vengono forniti QUATTRO TIPI:
1.
2.
3.
4.

GIALLO CROMO LIMONE


GIALLOCROMO MEDIO
GIALLO CROMO SCURO
GIALLO CROMO ARANCIO

Tutti questi tipi sono soggetti ad imbrunimento per esposizione alla luce sia per
cambiamento della TSRUTTURA CRISTALLINA,sia per formazione di PIOMBO
METALLICO: e quindi sconsigliato per limpiego in AFFRESCHI.

GIALLO DI NAPOLI. E costituito da ammoniato di piombo, e si prepara per


calcinazione di CARBONATO DI PIOMBO,OSSIDO DI ANTIMONIO e CLORULO
DI AMMONIO.
Bench luminosi e coprenti, I GIALLI DI NAPOLI non sono stabili alla luce.

GIALLI ed ARANCI DI CADMIO. Costituiti da miscele di copreciptazione di


SOLFRO DI CADMIO,SOLFURO DI ZINCO E SELENURIO DI CADMIO;
in presenza di ZnS , la concentrazione di questultimo determina le tonalit.
Avremo quindi:
1. GIALLO CADMIO LIMONE: 15% ZnS
2.
CHIARO: 10% ZnS
3.
MEDIO : 5% ZnS
4.
SCURO: SOLFURO DI CADMIO PURO
5.
ARANCIO: SOLFURO DI CADMIO e 7% SELENURIO

BRILLANTEZZA ,PUREZZA,POTERE COPRENTE


IMPIEGABILI IN TUTTI I SETTORI DELLA PITTURA!

15

PIGMENTI ROSSI

ROSSO MARTE(o OSSIDO di FERRO ROSSO). Costituito da EMATITE* (Fe2O3),si


prepara per calcinazione del solfato ferroso in presenza daria.
Noto anche coi nomi di rosso inglese , veneziano o Pozzuoli fornisce una vasta
gamma di TONI(tutti per con tonalit mattone).

ROSSI DI CADMIO. Ottenuti con lo stesso procedimento dei gialli di cadmio ma


aumentando le percentuali di SELENIURO DI CADMIO nella composizione del
pigmento; come nei gialli,le tonalit vanno dal chiaro ad altre via via pi scure..
Anchessi apprezzatissimi(dai pittori) per POTERE COPRENTE,STABILITA
CHIMICA e RESISTENZA ALLA LUCE; quindi prodotti dalle pi importanti
fabbriche di colori per lARTE.

ROSSO SATURNO (o MINIO). CONOSCIUTO SIN DALLANTICHITA, il suo nome


deriva da miniatura: perch veniva utilizzato per miniare i codex(codici).
La composizione chimica Pb3O4 con percentuali variabili di ossido di piombo libero;
si ottiene per ossidazione di piombo fuso,finemente suddiviso e immesso nella fiamma di
un bruciatore.
N.B.: LA SOGLIA DI PbO LIBERO NON DEVE SUPERARE LA SOGLIA DEL
3-4% altrimenti si formano SAPONI CON I GRUPPI ACIDI DI DI OLII E RESINE.
Data la sua scarsa forza colorante e la sua tossicit,il suo impiego nei colori artistici va
scomparendo. Buoni impieghi nelle pitture antiruggine e nelle ceramiche.

VERMIGLIONE. Uno dei pi antichi insieme al rosso di marte.


Potremo osservarlo nelle antiche pitture di Pompei; composto da SLFURO DI
MERCURIO; oggi COMPLETAMENTE SOSTITUITO DAGLI ALTRI ROSSI.

EMATITE*
MINERALE DI FERRO,DI COLOR ROSSO-SANGUE,COMPOSTO DA
SESQUIOSSIDO DI FERRO(Fe2O3).
ANTICAMENTE ERA MOLTO IMPUEGATO NEGLI AFFRESCHI IN
SOSTITUZIONE DI ALTRI PIGMENTI NON COMPATIBILI CON LAZIONE
CAUSTICA DAGLI INTONACI.
LEMATITE E OTTENUTA DALLA MACINAZIONE DI AMMASSI TERROSI
SPARSAMENTE RINTRACCIABILI: Alpi lombarde,isola dElba,Pozzuoli
Svezia,ecc..
IL NOME DERIVA DEL GRECO AIMA:SANGUE, LO STESSO VIRGILIO LO
CITA NELLENEIDE.
LEMATITE,IN FINE, RIENTRA NEI MINERALI A SOSPETTA TOSSICITA, MA
IN GENERALE OFFRE COLORI PARAGONABILI, PER BELLEZZA E
PRMANENZA NEL TEMPO, AI QUELLI OFFERTI DAI PRODOTTI SINTETICI.

16

TERRE: sono un gruppo di colori derivati da PIGMENTI INORGANICI NATURALI :questi


comprendono largilla ,che contiene agenti COLORANTI (tra cui lossido di ferro)E ALTRI
MATERIALI COLORANTI che modificano i colori di base del ferro(calcio,silice..)
Da menzionare: TERRA D'OMBRA NATURALE, TERRA DI SIENA(GIOTTO)

NATURA METALLORGANICA
Trattasi di alcuni pigmenti ottenuti artificialmente che rientrano nei pigmenti compositi.
Sono il VERDEGRIS: ottenuto dalla trasformazione lenta di lastrine di RAME
METALLICO tenute a lungo in recipiente CHIUSO e TERMOSTATO ,contenente SALE
ed aceto in ACETATO BASICO DI RAME( DI UN BEL COLORE VERDETURCHESE).
VERDERAME TRASPARENTE :RESINATO DI RAME VISCOSO OTTENUTO
DALLA REAZIONE DELLO IONE RAMEICO CON GLI ACIDI DELLA
TREMENTINA.
GIALLOINDIANO :

SI PARTE DA ORINA DI VACCA E FOGLIE DI MANGO!!

------

PIGMENTI ORGANICI
Sono sostanze che differiscono da quelle tintorie per essere insolubili in acqua e in oleoresine;in
oltre ,a differenza dei pigmenti inorganici, presentano maggior potere coprente e colorante,oltre che
ad una tonalit di tinta pi pulite e brillanti.
Hanno ottima resistenza ad acidi ed alcali e,talvolta,anche alle elevate temperature,essendo
chimicamente stabili e privi di metalli pesanti.
Si possono suddividere in quattro categorie principali,citando solo le molecole di partenza dato che
la variet dei prodotti ottenibili infinitamente grande.
1. PIGMENTI AZOICI: appartengono a 3 classi ;forniscono dal giallo limone al rosso
bord
2. FTALOCIANINE: si preparano dal ftalonitrile e cloruro rameico;forniscono
blu,turchesi e verdi molto brillanti

3. PIGMENTI CHINACRIDONICI: il CHINACRIDONE CRISTALLIZZA in tre forme


che differiscono nel colore; alfa=bluastra, beta=violtta, gamma=violetta-rossastra.
4. LACCHE: SONO PIGMENTI OTTENUTI RENDENDO INSOLUBILI I
COLORANTI O PRECIPITANDOLI COME SALI INSOLUBILI DI CATIONI
METALLICI.
SONO I PGMENTI ORGANICI CONOSCIUTI DA PIU LUNGO TEMPO
PERCHE ERANO RICAVATE DA PRECIPITAZIONE CON ALLUME DAI
COLORANTI A MORDENTE NATURALI
17

LE PIU CONOSCIUTE

LACCA GIALLA: RICAVATA DA ZAFFERANO,QUERCETINA ,ECC

STIL-DE-GRAIN: PRECIPITAZIONE SALI DI PERSIA DAI GRANI DI PERSA O


AVIGNONE

CARMINIO:PRECIPITAZIONE CON SALI DI ALLUMINIO O DI CALCIO


DALLE SOLUZIONI DI ACIDO CARMINICO(del rosso di conchiglia).

I COLORANTI
Contrariamente ai pigmenti che sono veri e proprio (riflettori opachi), I COLORANTI sono
traslucidi e,sempre a differenza dei pigmenti, fungono da filtro per i colori dello strato
sottostante.
Questa differenza coi pigmenti potrebbe esemplificarsi mettendo a confronto le sensazioni
percepibili osservando un affresco o una vetrata: nellaffresco la luce si riflette sulla
superficie; nel caso della vetrata la luce attraversa la materia trasparente colorata.

PREARAZIONE DI UNA TINTURA

Si il principio colorante da una pianta o un insetto;

Si mordenza il filato o il tessuto(lana ,seta,ecc..) mediante bagno caldo in soluzione di


ALLUME DI ROCCA;

UNIONE DEL COLORANTE E AGGIUNTA DI UN


ALCALINIZZANTE(BICARBONATO DI SODIO) CHE FA PRECIPITARE UN
COMPOSTO COLORATO ALLA SUPERFICIE DEL FILO;

In generale i coloranti sono meno stabili dei pigmenti,sensibili allossigeno e facilmente


degradabili sotto leffetto di radiazioni UV.

18

COLORI PER ARTISTI

COLORI AD OLIO. La pittura ad olio e oggi la pi usata,dato che essa consente


facilit di stesura del colore,mescolabilit degli stessi colori,possibilit di ottenere
strati spessi a spatola e fini a pennello.
Il legante per lappunto lOLIO SICCATIVO..
Lolio di lino e il pi importante..si ricava dai semi del lino per PRESSIONE A
CALDO ED ETRAZIONE CON SOLVENTI DAI PANELLI

COLORI A TEMPERA. Sono quelli ad alto rapporto legante/pigmento e quindi


sono molto coprenti. Essiccano molto pi rapidamente degli olii.
A seconda dei leganti impiegati possiamo avere TEMPERA A
GUAZZO,TEMPERA ALLUOVO,TEMPERA GRASSA

..SEGUONO ACQUERELLI, COLORI PER STOFFA, PER AFFRESCO


IDROSSIDO DI CALCE IN H20),PER CERAMICHE, VETRO&ARGENTO, PER
RESTAURO,INCHIOSTRI, ETC ...

19

20

You might also like