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Dal IV al XV sec. D.C. si sviluppa una letteratura musicale di canti per il servizio
liturgico. Limpero Romano sta conoscendo la sua sfaldatura. La musica per la
liturgia lunica che ha la sua dignit in questo lasso di tempo, e bisogner
attendere lanno 1000 perch altre espressioni non legate alla liturgia si
manifestino. Da un punto di vista estetico, la concezione medievale risente molto
del retaggio greco e romano. La musica come concetto risulta tripartita:
1. Musica Mundana (del mondo), ovvero ci che Platone esprimeva delle
sfere celesti. Tale concezione musicale era legata a Dio.
2. Musica Humana (delluomo), ovvero la musica della natura, ad esempio il
ciclo delle stagioni, la pulsazione del cuore, il respiro, la musica espressa per
mezzo del numero, quando sancisce la qualit di un intervallo, del ritmo,
legato alle pulsazioni umane.
3. Musica Instrumentalis (artificiale), la pi bassa concezione per la musica
teoretica, ovvero quella pensata e non quella fatta.
Il periodo dal IX al X sec. caratterizzato dalla nuova liturgia nel regno carolingio,
con la relativa riforma Carolingia, frutto dellunione tra il ceppo franco e romano. La
grande Riforma di Carlo Magno segna una spaccatura. Carlo Magno instaura un
concetto unificato di liturgia, con un rito standardizzato, quello Romano-Franco.
DallXI al XII secolo si diffonde il rito medievale che comprende il Canto Gregoriano
e un aggiornamento del rito carolingio.
Nel XVI sec. viene promulgato il Concilio di Trento, per contrastare leresia luterana
e rinnovare la chiesa.
messa e dellufficio), in aree diverse. Tutti avevano preghiere disposte secondo un ordine
che alla riforma romano-franca si troveranno uguali: il risultato di unorganizzazione ormai
compiuta dellimpianto liturgico. La riforma carolingia innesta un repertorio invadendo le
realt locali.
La tradizione orale era diffusa ovunque ed era ordinaria; apparteneva alla civilt orientale.
Lalto Medioevo recepisce e mantiene a lungo tale tradizione.
Vd. tabella Anno e giorno liturgia.
La liturgia il pubblico servizio del popolo. Sono pratiche dei fedeli per raggiungere un
fine. Culmina nella celebrazione dellEucarestia, collocata nella messa. LEucarestia la
pi importante pratica liturgica cristiana.
La collocazione di un canto pu essere estremizzata allinterno del canto stesso. Ad
esempio, un salmo allinterno dellintroito lo allunga.
Gli elementi pi importanti della liturgia includono la musica, i movimenti (ad esempio la
solennit impone un certo paramento), e gli apparati accessori, ad esempio vasi, calici
ecc.
Il canto monodico della chiesa in pieno sviluppo finch unico. Successivamente, infatti
si sviluppano altre prassi come la tropatura o la polifonia. Secondo linsegnamento
pitagorico non previsto luso di strumenti o cromatismi. Il rito un aspetto peculiare della
liturgia; legato alle espressioni locali nei primi sei/sette secoli. La cerimonia la
manifestazione pratica del rito, la sua organizzazione peculiare. Essa si definisce anche
ordo, in riferimento a come si organizza nel tempo. Infatti la sua organizzazione
temporale: ogni giorno dellanno una festa. 365 giorni, non corrispondenti allanno
solare, corrispondono allanno liturgico, che inizia la prima domenica di avvento. Lanno
liturgico ricrea le tappe dellattesa della venuta del Signore.
Le composizioni per la liturgia di inizio anno riguardano due filoni:
-
solennit. Gli stili vanno dal pi complesso al pi semplice (tipo salmodico). Tutto rientra
nel rito, messo in pratica dalla cerimonia. Allinterno del sistema delle feste del Signore, dei
Santi c la celebrazione della messa.
Vd. Schema canti della messa
Il Graduale contiene le preghiere della messa per tutti i giorni-------Proprium missae
Non contiene invece lOrdinarium missae (preghiere che non cambiano mai), contenuto
nel Kyriale.
LInnario il libro degli inni, mentre il Tropario quello dei tropi; il Tonario un libro che
serve per studiare ed immagazzinare il repertorio; lAntifonario contiene le preghiere da
recitare durante il giorno.
Vd fotocopia I canti della messa
4 parti:
- EXORDIUM ovvero introduzione
- LITURGIA DELLA PAROLA
- LITURGIA EUCARISTICA
- FINIS ovvero congedo
Ogni parte ha un tipo di preghiere relative al proprium e allordinarium.
I Recitativi sono parti narrative che fanno procedere la narrazione liturgica es. lettura delle
epistole o del vangelo. Tutto dettato dalla tradizione delloratoria.
Ai recitativi appartiene il canto dei salmi. Il canto era riservato ai professionisti che si
formavano nella schola. I fedeli assistevano, mentre dei solisti praticavano la tropatura che
diventer prassi sempre pi specializzanda.
Ascolto in classe di un antiphonarium ad introitum, costruito da una parte che precede un
salmo che ha unintonazione. Corda di recita + cadenza mediana. Poi c lantifona che
precede il salmo. Essa richiama gli elementi del salmo, dotata di stile sillabico, mentre
lantifona ha uno stile che prevede pi suoni per ogni sillaba: uno stile semi ornato, il
contrario di quello sillabico, ed essendo cantato camminando non poteva contenere molte
elaborazioni. Le melodie tipo erano melodie riutilizzate per altri canti; le melodie centone
erano costruite con formule legate al modo e alle formule melodiche generate dalla scala:
A+B+A
Ascolto in classe di un graduale (liturgia della parola) molto pi prolisso, con pi note.
Canto ornato: uso di formule fisse che aiutavano la memoria. Le formule sono i pilastri del
modo.
Ascolto in classe dellAlleluia, con molti schemi al suo interno, tipo Iubilus e versetto.
Il monocordo uno strumento dotato di una rotaia scorrevole e di una corda. A seconda di
dove si pone la rotaia si produce un suono diverso. Sugli intervalli si producono
microsistemi di quarta (tre sistemi) e di quinta (quattro sistemi). Il totale si raggiunge
combinando quarta + quinta + quarta
(schema)
Gli undici suoni sono definiti ambitus, a cui stato aggiunto un suono
-
Intervallo re mi fa sol
Mi fa sol la
Sol la si do
La si do re