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I

DE LILLO FOTOGRAFIA VIE D’ITALIA DIARIO DI LETTURA


Tra Psycho L’etica Po e Piave, Il Millennium
e Omega e l’immagine storia e mito di Corsini
Un romanzo A lezione da Scianna Da Bacchelli al fiume Tra l’Apocalisse
da filosofi Ghirri e Dondero che non mormorò e i gialli nordici
GORLIER P. II BELPOLITI P. VI TESIO-BOATTI P. IX QUARANTA P. XI

NUMERO
ANNO XXXIV
1720
SABATO 26 GIUGNO 2010

VINCE
tuttoLIBRI Tendenze Il fascino della «fantasy dark», dalle saghe della Meyer
VINCINO e Lisa J. Smith a un nuovo filone di creature alate tenebrose e ribelli:
PERDE nessun incubo, ma ricerca di sé e dell’amore, con lieto fine garantito
GARBOLI

Vampiri e angeli
RUGGERO
BIANCHI
Oggi Vincenzo Gallo
Grazie allo straordina-
detto Vincino riceve rio successo delle saghe di Ste-
il Premio «Viareggio phenie Meyer (Twilight, Fazi) e
Terza pagina - Cesare Lisa Jane Smith (Il diario del
Garboli». Vignettista vampiro, Newton Compton) li-
perfido, anarchico che brerie e sale cinematografiche

vestono in nero
si riconosceva in «Lotta sono più che mai affollate da
continua», direttore vampiri e zombies, demoni e li-
a fine Anni Settanta cantropi, angeli caduti e arcane
del «Male», la più feroce creature proteiformi di ogni
sorta che anziché minacciare
testata satirica italiana,
seducono, anziché terrorizzare
questo disegnatore attraggono. A celebrarne l'av-
geniale e corrosivo, vento e a subirne il fascino un Una foto
anche nel segno po' perverso non sono tanto i di Colin
volutamente sgorbiato, cultori del brivido - cui si indiriz- Anderson/
riceve idealmente zano piuttosto i vampiri doc di Gettyimages,
il testimone della casa Gargoyle - né della fantasy copertina
divulgazione culturale tradizionale quanto i «giovani del romanzo di
dalle mani di Garboli, adulti» tra i quindici e i trent'an- Lili St. Crown
uno dei più fini critici ni, che di un certo clima contem- «Il diario degli
poraneo fortemente adolescen- angeli»
letterari italiani. L’asse
ziale sono gli esponenti più edito da
«Garboli - Vincino» esposti e indifesi; e in particola- Newton
sembra fatto per re le sempre più irrequiete gio- Compton
scandalizzare, in realtà vinette, insofferenti dei loro coe- (trad. di
suona piuttosto come tanei immaturi e imbranati e Alberto Frigo,
una ripescaggio tuttavia a propria volta intima- pp. 330,
dal passato. Queste mente irrisolte. Sono soprattut- € 12, 90).
provocazioni Tra le altre
funzionavano quando Guide salvifiche novità, sul
i Vincino, gli Zac, versante
per «giovani adulti» vampiri,
gli Angese, i Forattini,
i Chiappori, gli Altan e e ragazze insofferenti «Morsi di
ghiaccio» di
gli Staino, e magari dei loro coetanei Richelle Mead
Benigni, prendevano di immaturi e imbranati (Rizzoli),
mira una cultura secondo
impettita. Ma oggi to loro a ricercarsi e ritrovarsi episodio de
il panorama culturale in questo tipo di storie, ad assu- «l’Accademia
italiano è già merle come eretici ma esempla- dei vampiri».
disarticolato ri romanzi di formazione, a ve- Gargoyle, che
e frammentato, dere nei loro personaggi non dell’horror si è
già incarnazioni di incubi terrifi- fatta casa
si provoca da sé,
ci e agghiaccianti bensì figure storica e
si mescola col trash, salvifiche e sagge, capaci di sur- filologica,
sprofonda nel pulp: c’è rogare lacunose figure paterne annuncia
posto per tutti, anche (la maggior parte delle eroine «I vampiri
per Vincino, che oggi sono orfane). di Ciudad
pubblica sul «Corriere Alla resa dei conti, c'è una Juarez» di
della sera» e sul ragione in questa follia. Vampi- Clanash
«Foglio» di Ferrara, ri, angeli e demoni dovrebbero Farjeon, già
pensa che non ci siano possedere il dono della cono- autore delle
peggiori censori scenza, della saggezza e dell' «Memorie
esperienza, se non altro in virtù di Jack lo
di quelli a sinistra
della propria immemoriale lon- Squartatore»
e riceve a 64 anni gevità. La pensa così l’adole-
il premio che scente «novizia vampira» in Un-
(ingiustamente) non ha tamed di PC. & Kristin Cast
mai avuto. Ma la vera (Nord). Ne è convinta persino
provocazione per Anne Rice, l'autrice, già nel sovrappongono gradualmente
il Viareggio sarebbe 1976, di Intervista con il vampiro le esigenze del mercato. Non a E adesso mordono anche Jane Austen
trovare gli autentici (uscito nel 1993 da Salani e ap- caso, in concomitanza con
pena riproposto da Longanesi) l'uscita sugli schermi di Eclipse, intrusione dello horror nel romance, in una Mrs. Darcy di Carrie Bebris e I romanzi di Fi-
eredi di Garboli.
ALBERTO PAPUZZI
e di interi scaffali di vampirolo-
gia, la quale ha dichiarato di re-
cente, dopo il suo ritorno al cat-
la Meyer pubblica La breve se-
conda vita di Bree Tanner (Fazi),
spin-off del terzo volume della
L’ contaminazione che peraltro non esclude lo
happy ending, investe persino i classici, a
cominciare da Orgoglio e pregiudizio. Che Jane
tzwilliam Darcy di Pamela Aidan) annuncia ora
Mr. Darcy, Vampyre di Amanda Grange, autrice
che già si era dilettata a riscrivere Orgoglio e pre-
tolicesimo, che gli angeli stessi saga, la cui protagonista appar- Austen fosse attratta dal gotico è risaputo, come di- giudizio dal punto di vista di «lui» in Mr. Darcy's
sono i nuovi vampiri, depositari tiene al temibile ceppo dei mostra L'abbazia di Northanger; ma che il suo ca- Diary, inedito in Italia. La Grange segue i novelli
come sono di virtù e saperi anti- «vampiri neonati». Alla manie- polavoro, considerato il modello del rosa moderno sposi in un imprevisto e imprevedibile viaggio di
TUTTOLIBRI chi. Anche se poi il suo ultimo ra, in miniatura, del tv serial del quale anticipò canoni e schemi, potesse trasfor- nozze in Europa durante il quale, come anticipa il
romanzo, ancora inedito da noi, Buffy l’ammazzavampiri che ha marsi da love-story in un fantasy alla Bram Stoker titolo, i nostri eroi devono affrontare problemi non
A cura di: Angel Time, primo episodio del- partorito il ciclo parallelo di An- pareva davvero improponibile. E invece, dopo Or- da poco, che consentono peraltro a Elizabeth e ai
LUCIANO GENTA
con BRUNO QUARANTA
la saga Songs of the Seraphim, gel, unico vampiro dotato di un' goglio e pregiudizio e Zombie di Seth Graham lettori di comprendere perché mai i due non siano
elegge a protagonista un killer anima. Smith (Nord), mash-up divertito e divertente che subito passati dall'altare al talamo e per qual moti-
tuttolibri@lastampa.it mercenario reclutato da un se- Non sorprende allora che i impasta il clima della Reggenza con le atmosfere vo il gentiluomo si ritrovi con uno zio il cui nome è
www.lastampa.it/tuttolibri/
rafino, il quale lo spedisce nel novissimi della dark fantasy splatter di George A. Romero, la TEA (che alle ri- Polidori, il medesimo del dottore amico dei Byron e
Medioevo perché possa redi- tendano gradualmente a far su- scritture e ai sequel in chiave giallonera della Au- degli Shelley che con Il vampiro anticipò il più rino-
LA STAMPA mersi. Ma qui naturalmente, co- sten dedica ben tre collane: Le indagini di Jane Au- mato Dracula. Niente paura, comunque: amor om-
me nel caso della Smith e della
Meyer, alle scelte narrative si p Continua a pag. II sten di Stephanie Barron, Le indagini di Mr. e nia vicit, il lieto fine resta assicurato. [r. b.]
R

II Narrativa straniera
IL TASCABILE: «LEGGIADRA STELLA» viaggio in Italia che gli costò la vita. Lettere che ora Archinto Anche la donna fu sottoposta a un giudizio durissimo, come
Così Keats scriveva a Fanny riedita in una striminzita selezione (Leggiadra stella, pp. 83,
€ 10,50) con prefazione estremista di Nadia Fusini che già
se non fosse stata all'altezza di quell’amore, quasi colpevole di
essere umana al cospetto di una mente dedicata alla purezza
= Come al solito, ci vuole l'uscita celebrata di un film, come aveva curato l’edizione più completa anni fa per gli Oscar della poesia. Solo molti anni dopo, e in altre temperie
Bright Star di Jane Campion, per rievocare una delle coppie Mondadori. Qui, e non altrove, il lettore può cogliere appieno culturali, T. S. Eliot restituì loro il valore che meritano.
più celebri della letteratura romantica. La breve parabola il legame tra il poeta e una giovane donna che non poteva La cronaca di un amore che ispirò a Keats le sue odi più belle e
amorosa vissuta da John Keats, quando ancora non faceva essergli destinata, e non solo per ragioni di censo. L'ambiguità i sonetti mandati a memoria da sempre, come appunto il LVII
parte dell’eletto trio con Byron e Shelley, per la di questa passione, il suo continuo bisogno di affermarsi a «Se fossi costante come te, fulgida stella...». Un amore fatto
diciannovenne, vicina di casa, Fanny Browne. Il recente fronte di un nucleo di sostanziale solitudine, la sua identità di solo di sentimento e quindi, per sua natura, volubile,
documentato libro omonimo di Elido Fazi su quegli anni malato consapevole, rendono questi testi vivi, lontani da angosciante, a tratti spaventoso. «Dio non voglia che noi “ci
appassionati non può certo competere con le invenzioni qualsiasi convenzione, come lanciati in un tempo eterno, sistemiamo”, ossia diventiamo una palude, un Lete
storiche della regista australiana. Ma per comprendere quella deserto, spogliato di futuro e di un melanconico presente. stagnante, in una piazzetta a semicerchio, una misera fila di
vicenda è consigliabile avvicinare proprio le lettere d'amore Per queste ragioni le lettere subirono condanna immediata, edifici. Meglio essere mobili imprudenti che infissi prudenti».
che il poeta scrisse a Fanny tra il 1819 e il 1820, poco prima del quando il figlio di Fanny, alla sua morte, decise di pubblicarle. Camilla Valletti

CLAUDIO
Collins Da San Francisco al villaggio GORLIER

È il 2006, e al Mu-
degli antenati, sul filo della bibliofilia seum of Modern Art di New
York un uomo assiste, nel buio
MASOLINO di un auditorio, alla proiezione
D’AMICO

La cittadina gallese di
Hay-on-Wye, proprio al confine
con l’Inghilterra, deve la sua at-
C’è in Galles di 24 Hour Psycho, una videoin-
stallazione di Douglas Gordon,
in cui il classico, perturbante
film di Hitchcock si dilata in un

una montagna
tuale prosperità all’essere di- muto, appunto, di 24 ore. Ini-
ventata un enorme centro di zia così, e si chiude, il contur-
compravendita di libri usati, bante romanzo di Don DeLillo
meta di turisti attirati dai più di Punto omega. Il solitario spetta-
trenta pittoreschi negozi e da tore è un giovane e problemati-
un festival letterario. Tutto que-
sto cominciò nel 1977, quando il
più intraprendente dei piccoli li-
brai antiquari locali, Richard
Booth, proclamò pubblicamen-
di inchiostro co cineasta, Jim Finley, il qua-
le si propone di registrare un
video, con protagonista l’anzia-
no Richard Elster, personag-
gio - è il caso a dirlo - con un
te l’indipendenza della città e se suno dei commercianti del luo- passato ambiguo e sotto certi
stesso come sovrano del nuovo go, a cominciare dal surricorda- aspetti torbido, visto che, con-
regno, reclamando anche il di- to Richard Booth, signorotto del sulente del Pentagono, ha so-
ritto di battere moneta. Ovvia- castello locale, bada minimamen- stenuto una parte attiva nel-
mente nessuno prese sul serio te ai loro contenuti. Booth stesso l’invasione dell’Iraq.
le stravaganti dichiarazioni, ingaggia Collins perché gli metta Da Elster, Finley vorrebbe
ma i giornali diedero loro molto in ordine il settore americano, una vera e propria videocon-
rilievo, e la pubblicità mise in ma poi non presta la minima at- fessione, che saremmo tentati
moto verso Hay un flusso di cu- tenzione al risultato, e quando di definire un videotestamen-
riosi e di turisti bibliofili che Collins si imbatte in qualche to, un lascito degno di Hi- Janet Leigh in una scena clou di «Psycho», il film «colonna visiva» nel romanzo di DeLillo
non si sarebbe più arrestato. trouvaille di valore e lealmente tchcock. Elster è, notate, un in-
Uno di costoro, agli inizi del la segnala, più che indifferente tellettuale, uno studioso, e que-
nostro secolo, fu il simpatico p Paul Collins
sembra addirittura infastidito. sta sua personalità conferireb-
giovane scrittore nonché inna-
p
p
AL PAESE DEI LIBRI
trad. di Roberto Serrai
Neanche il lato bucolico, dal be al film un fascino insieme re- DeLillo Un romanzo filosofico ispirato
morato della carta stampata canto suo, si rivela all’altezza alistico e simbolico, crudamen-
p Adelphi, pp.216, € 19
delle premesse. Sì, Hay conti- te disinibito. Ma Elster non ne a Teilhard de Chardin e Hitchcock
«Al Paese dei libri»: nua a mostrare ai turisti un vuol sapere, e i due si trasferi-
aspetto accogliente, per quanto scono in California, nel deser-
un incrollabile
amore per quello che
nessuno legge più,
fra mille disavventure
sempre più fasullo, da Vecchia
Inghilterra (o Galles) delle carto-
line; ma gli abitanti sono diven-
tati avidi, e il prezzo delle abita-
Un consulente
del Pentagono, che
Cercando la vita
zioni è salito senza che ciò com- sa tutto sull’invasione
Paul Collins, americano figlio di
inglesi che un bel giorno sentì il
richiamo delle origini e quasi di
porti un ammodernamento del-
le trafile riguardanti la compra-
vendita, rimaste primitive e di-
scretamente truffaldine.
dell’Iraq, un passato
ambiguo nell’ombra tra Psycho
e il punto omega
punto in bianco decise di cam- A sostenere il nuovo arrivato to prossimo a San Diego, par-
biare radicalmente l’esistenza nelle sue disavventure resta il lando quasi ininterrottamen-
propria, della paziente moglie e suo incrollabile amore per quello te, per lo più seduti sul terraz-
del figlioletto, trasferendosi da tro montagne di libri vecchi con che nessuno legge più. Abituato zo di casa Elster, bevendo, ac-
San Francisco, dove la vita era una pittoresca quiete rurale, os- fino dall’infanzia a divorare sen- carezzati dalla brezza.
diventata sempre più cara, sia aria buona, costi contenuti, za metodo qualunque pubblica- Elster non crede al valore e dimenticarlo, se ne può tocca- DeLillo manipola così, si sa-
nientemeno che nel villaggio di- sapori genuini, incantevoli dimo- zione gli capiti a tiro, Collins ha della parola, poiché «la vita ve- re l’estremo, il punto Omega, e rebbe tentati di dire, il fattore
ventato la Mecca dei suoi corre- re antiche con travi a vista e lindi così un inesauribile repertorio di ra non si può ridurre a parole qui si definisce la struttura filo- narrativo vero e proprio ma lo
ligionari. Anzi, più che una Mec- giardinetti. citazioni inconsuete e di informa- dette o scritte». Ciò che davve- sofica del romanzo, mutuata dal trascende, addirittura nella sua
ca, il Paradiso: per Collins, che Il racconto della sua esperien- zioni antiquate, di cui si serve per ro conta è il tempo, inteso co- filosofo francese Teilhard de quotidianità. Elster lo cita alme-
aveva avuto occasione di visita- za, durata circa un anno, ridimen- commentare o per movimentare me una esistenziale, fonda- Chardin, la cui visione religiosa, no un paio di volte.
re Hay in precedenza, questo siona bonariamente entrambe con incisi sempre divertenti epi- mentale percezione dell’istan- neotestamentaria, nel segno del Sopravviene, improvvisa-
luogo lontano da tutto metteva queste illusioni. Di libri in effetti a sodi porti con quell’umorismo se- te, reale e insieme profonda- Cristo creatore e della visione mente, una giovane donna, figlia
insieme come nessun altro la Hay ce ne sono a tonnellate, scari- reno e ottimista che si aspettano mente dimenticato. Nulla me- paolina, postula un fine divino il di Elster, Jessie, di cui sapremo
possibilità illimitata di cercare cati lì da robivecchi di tutto il i suoi lettori, ormai discretamen- glio del deserto del Sonora può cui traguardo egli definisce, sin- la tormentata personalità solo
prelibatezze dimenticate den- mondo e comprati a peso; ma nes- te numerosi anche da noi. rappresentarlo: si può viverlo teticamente, «punto omega». quando, inspiegabilmente,

Vampiri e angeli, tutti in nero


RUGGERO BIANCHI

p Segue da pag. I

bentrare ai più classici «figli nel quale una fanciulla ossessio- la quale la protagonista si ritro- treccia una rischiosa love-story mini. Un ciclo fantasy che, a det-
della notte» un'ampia e artico- nata fin da piccola da visioni di va accanto come guardian angel con un demone quanto mai at- ta di taluni critici d'Oltreocea-
lata galleria di angeli. I quali angeli vuoi luminosi vuoi tene- il ragazzo amato, morto in un in- traente. Rizzoli lancia Un ange- no, diventerà un best-seller alla
soltanto in pochi casi sono an- brosi scopre infine di essere an- cidente stradale. lo tra i capelli di Lorna Byrne, Dan Brown, che in Angeli e de-
geli custodi o comunque crea- gelica lei stessa. O ancora La E gli altri editori non si tira- una donna che gli angeli, dice, li moni ha confinato nel titolo le
ture della luce e assai più di profezia delle inseparabili di Mi- no indietro. Piemme presenta Il vede davvero e con loro parla; presenze diaboliche e celesti.
frequente sono angeli caduti chelle Zink, una saga che si bacio dell’angelo caduto di Becca in simbiosi con Fallen di Lauren Dark Angels, Nefilim, Ne-
più o meno in cerca di riscatto apre su due gemelle eticamente Kate,già in classifica, romanti- mesis e schiere infinite di ange-
o angeli enigmatici e ambigui e metafisicamente conflittuali e Non più creature ca e dolente vicenda di un ange- li caduti di matrice non solo bi-
il cui referente pare essere Ne- prosegue con il ritorno sulla ter- lo caduto, condannato per blica (come ha documentato,
mesis, l'Angelo dell'Apocalissi ra degli angeli ribelli. della luce, personaggi l'eternità a innamorarsi della tra filosofia e letteratura, la
dello pseudo-Dionigi, con un' Newton Compton non è cer- enigmatici e ambigui medesima fanciulla umana, sua monumentale antologia Angeli.
ala bianca e l'altra nera e nella to da meno. Il suo ricchissimo anima gemella, e a perderla Ebraismo, Cristianesimo, Islam Un’immagine dall’album «Eclipse» (Fazi)
mano una spada senza lama catalogo spazia da Il diario degli che possiedono però ogni volta nel corso delle sue pe- a cura di Agamben e Coccia,
che ha il potere del bene e del angeli di Lily St. Crow, primo un’antica sapienza riodiche reincarnazioni (e per edita da Neri Pozza), sono in- e i giovani lettori sono ansiosi
male. Da noi l'editore Salani episodio della saga Strange An- Natale già è annunciata la se- somma i protagonisti presso- di farsi guidare e di apprende-
ne offre una ricchissima gam- gels, la cui eroina, avventurosa Fitzpatrick, la cui eroina è pro- conda puntata, Torment). E ché incontrastati di una nuova re, accettandone la sapienza
ma. Due candele per il Diavolo e coriacea orfanella, si misura babilmente, lei pure, un angelo. chissà chi si è accaparrato la tri- fantasy nella quale regnano fit- antica e spesso enigmatica-
della spagnola Laura Gallego, con zombies, licantropi e dham- Mondadori offre spazio a Angel logia Angelology dell'italoameri- te le tenebre e ben pochi spazi mente terribile. Un'opzione de-
ad esempio, storia della figlia pir (creature per metà umane e dell'italiana Dorotea De Spirito, cana Danielle Trussoni, ispira- di luce s'intravedono. Con rare cisamente irrituale, forse, per
di un angelo che s'innamora di per metà vampiri), in attesa di nel quale un'angelica creatura ta alla Genesi e all'apocrifo Eno- eccezioni, gli angeli custodi del- convincerci e soprattutto con-
un demone fascinoso il cui no- scoprire la propria vera natura di stanza a Viterbo in una segre- ch, i cui protagonisti sono i Nefi- la nostra infanzia sono scom- vincersi che, alla resa dei con-
me è, guarda caso, Angel. O Il e il mondo cui davvero appartie- ta e paciosa comunità di angeli, lim, giganteschi e oscuri angeli parsi, sostituiti da creature ar- ti, questo nostro mondo non è
custode di Freya di Cliff Mc- ne; alla trilogia Baciata da un an- pur handicappata dalla man- caduti che in mitici tempi si ac- cane e inquietanti dalle quali (non può, non deve essere) un
Nish (titolo originale Angel!) gelo di Elizabeth Chandler, nel- canza delle ali d'ordinanza, in- coppiavano con le figlie degli uo- tuttavia i giovani protagonisti paese per vecchi.
Tuttolibri
SABATO 26 GIUGNO 2010
LA STAMPA III

NUOVI RACCONTI DI GEORGE SAUNDERS per vivere la loro passione: «Forse possiamo diventare anziane donne ebree - una apparentemente mansueta e
A New York tutto è in vendita normali, e sederci in veranda la sera... e quando guardiamo
le stelle e la luna è perché ci va di farlo». In «ll mio estroso
l'altra scorbutica - raccontano versioni dell’Olocausto molto
differenti, fino alla squallida verità, che ovviamente qui non
= Già autore della superba raccolta Pastoralia, George nipotino» un nonno accompagna il nipote gay a una riveliamo. Poi gorilla utilizzati come cavie, dispute sul lavoro
Saunders torna con i dodici racconti di Nel paese della commedia in una New York totalmente controllata dalla che scoppiano in tragedia, una sitcom live 24 ore su 24
persuasione (minimum fax, trad. di Cristiana Mennella, pubblicità: basta poggiare il piede in un dato spazio e si dalla quale viene cacciato uno dei protagonisti troppo
pp. 228, € 15), che confermano la sua cifra trasgressiva e attiva un Lettore, e una suadente voce tenta di vender loro altruista, un orso polare stanco di recitare la stessa scena in
surreale al servizio di una scrittura carica di humor ma qualcosa di cui dovrebbero aver bisogno, dal caffè una pubblicità in cui viene preso ad accettate in testa e
vibrante di sgomento per la cinica modernità. In «Jon» una all'ultima versione del Nintendo, provocando i pensieri vuole capire chi e cosa è Dio... Nei presupposti di questi
comunità di orfani, cui però sono stati impiantati dei ricordi anarchici del nonno: «L’America, per me, dovrebbe essere magnifici racconti tutto è in vendita, tutto è scellerato
fasulli di genitori e vite felici, viene utilizzata per testare un vocio continuo, un sacco di voci che strillano, quasi perciò adatto ai nostri tempi, tutto è assurdamente
prodotti farmacologici: sono proibiti l'amore e il sesso, e sempre cose sbagliate... ma per favore, non una voce ordinario, fino a che qualcosa o qualcuno tenta la via più
ogni loro emozione deve derivare dalle sostanze assunte, monotona che t’incanta parlando in tono ragionevole». In complessa: essere genuino, umano. E la storia esplode.
fino a che Jon e Carolyn non pretendono di uscire dal centro «Polacche», forse il miglior pezzo della raccolta, due Christian Frascella

Peeters Un’indagine tra ieri e oggi,


IL NOIR
PIERO SORIA
stando fermi in un ufficio di Bruxelles
DARIO

Delitti nel grigio


VOLTOLINI

Berna Lisbona Buca-


rest Parigi Tallin Vienna Bra-
tislava Budapest Praga La
E’ la tristezza
p Don DeLillo
golfo del petrolio Valletta Atene Lussembur-
go… Ogni capitolo del Grande
romanzo europeo di Koen Pee- l’inesauribile
p PUNTO OMEGA ters reca come titolo il nome
p trad. di Federica Aceto
«Galveston» di Nic Pizzolatto: fascino di una capitale, ma il contenu-

filo d’Europa
p Einaudi, pp. 118, € 18,50 to del capitolo si lega ad essa
e malinconia di un thriller on the road in modi molto variati, cioè non
necessariamente l'azione si
svolge nel luogo menzionato.

S
e mai avete viaggiato ne cura, il suo destino ormai Più spesso ci troviamo an-
dalla Louisiana al non gli interessa più. Ha appe- zi in un ufficio di Bruxelles, do- la patina un po' meccanica della
Texas, su quei tratti di na ricevuto dal medico un re- ve il narratore, un circa tren- composizione narrativa per sa-
costa di confine illuminati sponso indigesto: cancro, po- tenne di nome Robin, o il suo lire di un tono ed entrare in
giorno e notte dall’arancio chi mesi di vita. Indifferente, capo, un circa settantenne di qualcosa di più opaco rispetto
acre delle luci al magnesio che entra dunque nella casa pron- nome Theo, vivono la fase ter- alle riunioni commerciali e ge-
colorano un mare sterminato to ad eseguire il suo compito minale di un'azienda sofistica- stionali dell'Europa economica,
di raffinerie e trivelle off sho- e, nel volgere di qualche secon- ta, tra il commerciale, il tecno- ma di più vivo.
re, pieno di uomini rudi dalle do, si ritrova in mezzo a uno logico e il finanziario. Proprio …Varsavia Podgoritsa Sa-
mani sporche di petrolio, di stuolo di cadaveri, compresi Theo commissiona al brillan- rajevo Skopje Oslo Berlino So-
piccoli grandi gangster e di due killer inattesi. Era una te Robin un'indagine su cosa fia Zagabria Bruxelles Madrid
puttane sempre pronte a de- trappola: Stan lo voleva mor- sia o possa essere il significato Amsterdam Ankara… C'è spa-
predarli delle loro buste paga to, forse a causa di Carmen, di Europa, con la scusa di zio per una vicenda d'amore,
scomparirà nel deserto, alla ri- offrendo vizi e svaghi a una vi- la ex. Ma il suo istinto di so- identificare una mutazione p Koen Peeters bella e paradossalmente narra-
cerca di se stessa o forse addirit- ta piena di fumi e solitudini, pravvivenza ha avuto la me- nel tipo di mercato che l'Euro- p GRANDE ROMANZO EUROPEO ta con infinita timidezza, nella
tura della morte. Di certo, Jes- ritroverete tutti i tratti della glio. Mentre si impadronisce pa è ma con l'intento di sguin- p trad. di Andrea L. Carbone quale avvertiamo però la me-
sie entra a far parte della pro- straordinaria fotografia che di una cartellina piena di do- zagliare il suo giovane alter p :duepunti edizioni, pp. 347, € 15 desima vibrazione di fondo
spettiva filmica del libro, dove la Nic Pizzolatto ci ha scattato cumenti scottanti sente dei ge- che accompagna tutte le vicen-
visione e la parola convivono. nella sua affascinante Galve- miti: sono di Rocky Arcenaux, Nel «Grande romanzo» de qui narrate, dalle riunioni
Sappiamo da Jessie, diremmo ston (trad. di Giuseppe Ma- giovane prostituta che lo sup- con powerpoint ai voli interna-
emblematicamente, che ama i nuel Brescia, Mondadori Stra- plica: «Non uccidere anche un coacervo di identità, zionali, ai flirt, alle storie del
vecchi film presentati in tv, dove de Blu, pp. 266, € 17.50). me, portami via». Già, perché il nucleo nero passato di Theo, al suo abban-
un uomo accende la sigaretta di La sua è una nera storia la fuga sembra davvero l’ulti- donare l'azienda, al ritiro, alla
una donna. Chiaramente, non on the road, lunga solo qual- ma opzione per entrambi. dell’Olocausto, fine. Ed è una vibrazione fatta
meno del padre è un personag- che centinaia di chilometri, Ed è così che inizia la una storia d’amore di tristezza.
gio cinematografico. ma densa di ironica amarez- black favola sulla via di una Probabilmente l'emozione
No, Elster non si presterà a za, di occasioni perdute e di Galveston immaginata come ego sulle tracce di uno spirito di fondo dell'Europa è proprio
comparire in un film, e resteran- destini che si incrociano senza isola felice, lunghe passeggia- europeo intravisto in gioven- questa, la tristezza. Non solo
no le domande sulla scomparsa mai incontrarsi davvero alla te sulla spiaggia e acre profu- tù. Uno spirito tremendo, per ciò che è passato, nemmeno
di Jessie. Resteranno, soprattut- fine degli Anni 80. Il protago- mo d’oceano in attesa della si- quello visto da Theo. Uno spi- per quello che si è rivelato illu-
to, le raffigurazioni di Psycho, il nista è un tal Roy Cady, delin- gnora con la falce, anche se rito annoiato e superficiale, sorio nell'invenzione stessa del
film che ha originato l’incontro quente di mezza tacca al sol- per strada si aggiunge un per- pur nella raffinatezza cultura- un'onda lunga fatta di sensuali- concetto recente di Europa, ma
tra i due, e che, specularmente, do di Stan, malavitoso di New sonaggio inatteso: una bambi- le e tecnologica, quello con cui tà quasi sommerse, silenti, per- persino per il futuro: strano,
chiuderà il romanzo come lo Orleans che gli ha appena sof- na di tre anni, emersa d’incan- a prima vista avrà a che fare lopiù potenziali (ma Houellebe- prezioso risultato di Peeters,
aveva aperto, con il ritorno di fiato la donna e che lo usa co- to dal misterioso passato di Robin. cq e Peeters vivono nello stesso collegare la tristezza al futuro
Finley a New York, superato or- me mazza da baseball per con- Rocky. Il fato però è clemente … Belgrado Riga Vilnius continente?) e soprattutto il ca- dandolo per certo anziché per
mai, o più verosimilmente acqui- vincere renitenti al pizzo o con Roy, non se lo ghermisce e Dublino Helsinki Stoccolma otico fogliame si rivela, di ramo impossibile. Interessante an-
sito, introiettato, il punto ome- «soldati» con la cresta troppo lo porta - vent’anni dopo - a ri- Lubiana Nicosia Copenhagen in ramo, connesso con un tron- che il fatto che la media delle
ga. Si incontrano lo spazio e il alta. L’ultimo suo compito è vivere minuziosamente quei Roma Londra Tirana… A po- co unico e fermo. L'alter ego Ro- età di Theo e di Robin dia quella
tempo, ma segnatamente la pa- quello di «far visita» a un cer- giorni e quel viaggio con la co a poco però i fili apparente- bin si avvicina, non tanto cultu- di Peeters stesso, un cinquan-
rola, così reale, così effimera, to Sienkiewicz, in coppia con consapevolezza di chi, pur es- mente inerti dell'europeità si ralmente quanto emotivamen- tenne il cui punto di vista, ben-
quanto può valere in un roman- l’infido Angelo, fatto di per sé sendo sopravvissuto, in fondo intersecano nella Moleskine te, al nucleo nero dell'Europa, ché impressionante quanto a
zo che rimette in gioco l’idea già sospetto. Ma Roy non se è morto lo stesso. di Robin, le varietà del coacer- vale a dire al genocidio degli ramificazioni, è univoco, netto e
stessa di romanzo. vo europeo si stemperano in Ebrei. Peeters qui abbandona lucidamente vitreo.

MARIO ce: per esempio il (sedicente) ve- ni e confessare il proprio falli-


BAUDINO Manguel Un «giallo» alla Borges, ro autore, che glielo consegnò in mento.
E’ possibile dipingere una buia cella perché lo portasse Di Bevilacqua, del «vero» Be-
d’un uomo ormai scomparso, a 4 voci, 4 versioni per un suicidio in salvo. Altri ancora non cono- vilacqua, alla fine non sapremo
distanza di anni, un ritratto scono i fatti nei particolari ma so- nulla proprio perché sappiamo
«sincero, appassionato, fede- no sicuri che Bevilacqua era un troppo. In compenso, quello che
gno» che poi qualcuno metterà
su carta? Anzi, è possibile com-
piere un’operazione del genere
per chiunque, vivo o morto? Al-
La menzogna grand’uomo, un vero artista: co-
me la donna che lo amò, trovò il li-
bro in una sacca da viaggio e lo fe-
ce pubblicare senza dirgli nulla
a tutti gli effetti è un giallo, con
un trama che riserva sorprese e
colpi di scena, proprio attraverso
le «menzogna» ci racconta qual-

giù dal balcone


berto Manguel ne dubita al pun- fin quando non fu pronta la pri-
to tale che su questo interroga- ma copia. «Tutti gli uomini sono
tivo ha scritto Tutti gli uomini p Alberto Manguel La (allora) giovanissima An-
sono bugiardi, il suo ultimo e for- p TUTTI GLI UOMINI SONO BUGIARDI drea ha idee ben precise sia su bugiardi»: uno scrittore
se anche primo romanzo propo- p trad. di E. Liverani Bevilacqua sia su Manguel (sul
p Feltrinelli, pp. 171, € 14
e il suo capolavoro
sto ai lettori italiani, che cono- carcere tra le torture (e già do- d’un giornalista che vorrebbe personaggio o sull’autore?). «Al-
scono l’autore attraverso la sua vremmo dire: forse scrisse) poi scrivere la vera storia dello scom- berto Manguel è un imbecille», di- rimosso nell’Argentina
magnifica Storia della lettura ol- pubblicato in Spagna come un in- parso. ce al giornalista. Per lui «nulla è dei desaparecidos
tre a una serie di libretti prezio- commensurabile capolavoro, ri- «Per essere sincero con lei, certo a meno che lo legga scritto
si, colti e lunatici pubblicati da corda l’autore di Elogio dell’om- non ho voluto conoscerlo davve- in un libro». Le voci che racconta- cosa di «vero», che sfugge al for-
Nottetempo (Il ritorno è il più bra. Qui è in gioco un Elogio della ro», è la sua premessa. Bevilac- no ciascuna la propria verità so- se, all’opinabilità della memoria:
recente). menzogna, attribuito a Alejandro qua era una sorta di logorroico no quattro, diverse anche stilisti- sono gli anni della dittatura mili-
Giovane amico di Borges e Bevilacqua, suicida nella notte scocciatore, nei giorni madrileni camente, modulate secondo una tare argentina, degli arresti, del-
suo lettore ad alta voce negli an- che seguì la presentazione del- quando il personaggio-Manguel propria cifra. C’è persino un testi- le torture, dei desaparecidos. Gli
ni della cecità, Manguel non ne l’opera in una libreria madrilena, frequentava la comunità degli mone morto avvelenato (e anche anni, appunto, della menzogna
è certo un epigono, anche se i li- e suicida proprio dal balcone di esuli argentini. Come abbia fatto qui dovremmo aggiungere: for- elevata a sistema di vita, di morte
bri, in filigrana, spesso riman- un personaggio che si chiama Al- a scrivere un gran libro - peraltro se) che rende la sua deposizione e di sopravvivenza. Solo intorno
dano a lui. In questo, lo stesso ti- berto Manguel, ospite recalci- ora dimenticato - è un mistero. infilandosi nei sogni di qualcuno. ad essa, suggerisce assai persua-
tolo del romanzo che uno scial- trante allora, interlocutore altret- Tutto qui? Non proprio. Altri di- E c’è infine il giornalista cui non sivamente Tutti gli uomini sono
bo esule argentino scrisse in tanto poco entusiasta adesso cono di saper benissimo come fe- resta che giustapporre le versio- bugiardi, è possibile scrivere.
IV Scrittori italiani
ANDREA TARABBIA, UN ESORDIO DIVERSO «ampolle», cioè le rivestiture che avvolgono i missili balistici. interrogativi. E poi? Dopo pagina 99? Arriva qualche
La calligrafia dei missili La citta di H. è infatti in guerra con «gli altri» che stanno al di
la del confine. La guerra, nel momento in cui la narrazione
spiegazione minore, e soprattutto dall'io narrante unico
(Horatio) si passa a un'esplosione di narratori. Non si dirà
= Ci sono 99 pagine formidabili in questo esordio del prende magistralmente il volo, è in una fase tattica, di cosa succede né, ancora più importante, dove: sarebbe
trentaduenne Andrea Tarabbia. La calligrafia come arte provocazioni e controprovocazioni. Spedite, appunto, con criminale aggiungere altro e togliere al lettore il piacere di
della guerra (Transeuropa, pp. 218, € 16,50). Formano la missili-bomba recanti, sull'ampolla, un testo calligrafato. sentirsi disorientato. Si dirà solo che la tensione scende,
prima parte del romanzo, in cui il lettore è preso per mano e Perché H. (che tanto somiglia a un'Italia in emergenza l'accumularsi di interrogativi si ferma, il ritmo cala. Peccato,
condotto nel labirinto di una enigmatica, cupa, minacciosa post-secessione) e gli «altri» sono in guerra? Perché non ma questo non cancella l'impressione positiva. Il romanzo si
realtà del prossimo futuro. Una realtà alterata e onirica, ma usano le vie della diplomazia, anziché missili istoriati, per giova di una bandella firmata da Antonio Moresco, eppure
non implausibile, così che la lettura è fortemente comunicare? Cos'è successo prima? Da quanto dura? Da moreschiano non è: se si esclude una vaga parentela con il
dispensatrice d'ansia. Horatio è «magister» nella città di H., dove arriva Horatio e perché si è trasferito ad H.? Non si sa e Tullio Avoledo più apocalittico, e anche se da pagina 100 si
in una scuola dove le alunne, esclusivamente bambine, da non sarà chiarito, e l'arma vincente di Tarabbia è proprio scende di qualità, Tarabbia resta un esordiente da
lui imparano a calligrafare con arte. Appresa la tecnica, il l'inesorabile narrazione, lungo la quale il lettore non sente il applaudire per il coraggio di una ricercata diversità.
loro compito sarà quello di scrivere comunicati sulle bisogno di risposte, ma si inebria dell'accumularsi degli Piersandro Pallavicini

FERDINANDO ELENA
CAMON Scurati Noi, estranei a quello che LOEWENTHAL
PAROLE IN CORSO Percorrendo le crona- Ci sono poche cose
GIAN LUIGI BECCARIA che che hanno segnato l’evolu- ci accade: 60 casi di questi decenni che garantiscono un'esplosio-
zione della società negli ultimi ne di umorismo involontario
decenni, il libro di Antonio Scu- come un brano affidato in tra-

Noi, orfani rati Gli anni che non stiamo vi-


vendo ragiona su una sessanti-
na di casi clamorosi che nessu-
no di noi ha dimenticato: sic-
Così nauseati, duzione automatica al compu-
ter o, meglio ancora, alla glo-
bale ragnatela di informazio-
ni. A tutti è capitato di riceve-

del latino ché, leggendo, noi intrecciamo


il nostro ragionamento con
quello dell’autore. Quasi sem- stranieri
re tanto esilaranti quanto al-
larmate mail che ingiungono
di disattivare un account ine-
pre concordiamo. sistente, previa candida con-
Una lingua sempre più povera: la scuola A me è capitato di discorda- segna di tutti i propri dati sen-

la trascura, i telefonini la sminuzzano


uasi un luogo co- spiegare a scuola la nostra let-
re su 6-8 punti alla prima lettu-
ra, ma alla seconda i dissensi si
erano dimezzati. Perché non
erano dissensi. Scavando nella
cronaca che costruisce la base
e indifferenti sibili al link in questione. Poco
ma sicuro, un traduttore di
professione non cascherebbe
mai in una trappola così mal-
destra: l'improbabile lingua

Q mune è diventato
il lamento quoti-
diano sull’impove-
rimento in atto del-
la nostra lingua. Ma questo
teratura, specialmente quella
dei secoli passati, così colma di
parole del genere.
Ci sono poi le circostanze ge-
nerali, decisamente sfavorevo-
su cui poggia la nostra morale,
si scende a diversi livelli di pro-
fondità, e quando non incontri
chi scende a fianco di te è per-
ché lui sta a un altro livello, che
al potere…) c’interessa il partico-
lare che ci tocca, che dà un brivi-
do alla giornata, non un senso al-
la vita. Conclusione: noi viviamo
per niente. Cioè non viviamo
(guardate bene il titolo del libro).
in cui si esprime è di per sé
una dichiarazione di scarsa af-
fidabilità.
La traduzione automatica,
con la sua carica di ridicolo,
vale anche per le altre, cui toc- li: non aiuta per esempio il fat- può essere più profondo. A let- dichiara meglio di qualunque
ca oggi la stessa sorte. to che computer e telefonini sia- tura finita, tu sprofondi senza Tutto è privato, e il mercato trattato teorico la natura uni-
Diceva Lázaro Carreter, no diventati i principali stru- accorgertene e lo raggiungi. punta a privatizzare la vita. La ca e insostituibile di questo
in un suo libro fortunato, El menti di comunicazione. Vi cir- Sono convinto anch’io che privatizzazione dell’acqua è un mestiere. Artigianale nel sen-
dardo en la palabra, che se cola un lessico poverissimo, esi- sulla pedofilia il pensiero catto- primo passo. M’è capitato un me-
agli spagnoli togli l'aggettivo guo, si messaggia con crocette, lico è incappato in errori epoca- se fa, su questo giornale, di do-
bonito, molti non saprebbero ideofoni da fumetto, e tante el- li. Nella mia lettura, era inter- mandarmi perché negli ospedali Mestiere artigianale
più parlare. E si potrebbero ci- lissi. Anche i media danno il lo- no al pensiero cattolico il con- p Antonio Scurati c’è così poca umanità con i mala- nel senso più nobile
ti di cancro, e Scurati dà una ri-
tare gli americani, per i quali ro contributo negativo: penso cetto che Dio contiene il Bene, p GLI ANNI CHE
NON STIAMO VIVENDO sposta sghemba, che ci ho messo del termine, impossibile
ogni cosa è fantastic o lovely, al livello basso dello straparla- e non viceversa. Di qui le resi-
e tanto basta. Un grande ma- re televisivo. p Bompiani, pp. 312, € 19,50 un po’ ad accogliere: l’ospedale è da affidare
oggi quel che era una volta la fab-
re di parole sulla bocca di mol- La scuola potrebbe fare mol- «Gli anni che non brica fordista, tutto deve filare e
a una macchina
ti (troppi) si è ristretto in uno to, se si volesse rifondare, darle
stento rivoletto. ossigeno in soldoni, invece di stiamo vivendo»: niente deve incepparsi. Sì, è così. so più nobile del termine: im-
Il malato è compatibile con
Da noi una delle cause farla andare a fondo con tagli e da Nassiriya ai funerali l’ospedale se fila, se s’inceppa è
possibile affidarlo a una mac-
(penso alle persone media- riduzioni. china, a una qualunque forma
mente colte) è certamente la Servirebbero ore a disposi- di Giovanni Paolo II un ostacolo. Brutale, di una bene- di serialità. Ciò che distingue
fica brutalità, Scurati stronca il
conoscenza sempre più rare- zione per una riflessione costan- a Berlusconi al potere discorso di chi propone le case
il lavoro umano da quello au-
fatta del latino, che ha ridotto te sulla lingua, per esercizi sul- tomatico è proprio la «discre-
di molto l’utilizzazione di una la costruzione di testi, variati stenze ad ammettere, e a per- chiuse osservando che una pro- zione», la capacità di distin-
certa parte del lessico deriva- per registro e punti di vista. Si mettere, che un servo di Dio po- posta morale deve superare il guere. Di questo e altro è fat-
to non per via diretta dalla dovrebbe tornare alla pratica tesse essere denunciato: era co- test kantiano della generalizzabi- ta la traduzione: opera aper-
nostra lingua madre, ma dal- dei riassunti, delle parafrasi, e me denunciare Dio; ci voleva la lità: chi propone le case chiuse è ta, mai perfetta.
la tradizione scritta di quella premere soprattutto sulla lettu- lettera agli irlandesi perché si attendibile se è disposto a farci Tradurre è un lavoro deli-
lingua. Gran parte della paro- ra, per facilitare l'arricchimen- vedesse il bene di Dio nella de- lavorare la figlia, altrimenti è in cato e appassionante, come lo
le definite da De Mauro nel to del lessico. E aiuterebbe un' nuncia dei suoi servi colpevoli. gno. Noi «subiamo» la cronaca. malafede. Sono d’accordo. Ho racconta Susanna Basso fra
suo Dizionario come di «bas- attenzione particolare per le Qui Scurati ipotizza (ma chie- Siamo estranei a quel che ci acca- difficoltà, ma è un limite mio, a le dense pagine di esperienze
so uso», cioè rare, o «lettera- lingue speciali, settoriali, scien- dendo una verifica) che Messo- de (tra Nausea, Indifferenti e Stra- riassumere l’antiabortismo della personali e «divagazioni mili-
rie», quelle che ai più risulta- tifiche. ri pensi a una in-condannabili- niero, ho l’impressione che per Chiesa nella formula per cui s’in- tanti»: un mestiere in ombra,
no oggi opache, di significato Infine servirebbe tantissimo tà di don Gelmini in quanto pre- Scurati sia quest’ultimo il libro teressa del prima e del dopo la vi- che di questa ombra deve fa-
oscuro, sono tutte latinismi poter tornare all'analisi dei te- te. Se così fosse, sarebbe una che ci rappresenta; sono d’accor- ta, ma non della vita. re privilegio e non frustrazio-
evidenti: diuturno, esiziale, sti letterari, per cercarvi innan- inadeguatezza di Messori alla do; tra l’altro, è anche il più bello). Ma questo è un libro ricco, ne. Susanna Basso è una gran-
castigato (nel senso di «vere- zitutto la spiegazione letterale, nuova linea della Chiesa. Una La storia aveva come mezzi di profondo, magnifico nella scrit- de traduttrice dall'inglese.
condo»), inane, egro, ludico, per sottolineare particolarità e incomprensione. I dettagli so- espressione il film e il romanzo, la tura, da tenere a portata di ma- Verrebbe poi da aggiungere
foriero, preconizzare ecc. peculiarità del lessico, dei signi- no importanti, perché noi non cronaca ha il giornale e il blog. no, per rileggerlo ogni tanto. A che è la traduttrice «di», fra
Si capisce perché oggi sia ficati..., forse varrebbe più la viviamo nella storia, ma nella Noi siamo umanità del blog. Dei ogni lettura, si concorda sempre gli altri, Alice Munro, Ian
diventato un problema serio pratica che la grammatica. cronaca. La cronaca è una se- grandi eventi (Nassiriya, funerali di più. McEwan e Martin Amis. Se
quenza di fatti senza un dise- di Giovanni Paolo II, Berlusconi (fercamon@alice.it) non fosse che una riserva sal-

ANGELO di mollica capace di assorbila, che ge un gruppo di ragazzi con ag-


GUGLIELMI Vasta Ritorno nella natia Palermo appunto galleggiare. Un presente giunta di madri con bambini in
Dovevo porre riparo al senza memoria e privo di attese braccio, di padri con seguito di
danno (se danno è) di non aver per divorare «barbabietole di vita» dove tutto può accadere e sono amici e via via della spiaggia tutta
letto Il tempo materiale(il roman- abolite le distanze e le differenze. lavorare intorno a una scultura di
zo di Vasta che quando uscì nel Un presente dove la bellezza (dei sabbia che all'inizio scambia per
2008 mi sfuggi) né i tanti ricono-
scimenti che ne ricevette mi in-
dussero a farlo. In verità lo presi
in mano e ne lessi solo una tren-
Costruiamo corpi) è solo paura della morte e
timore del disfacimento, dove la
dignità combatte e perde con la
fierezza e la resistenza ha smarri-
un omaggio alle lettere dell'alfabe-
to per poi accorgersi che quelle
lettere messe in fila scrivono il no-
me Berlusconi.

eroi di sabbia
tina di pagine travolto da nuovi to il suo antagonista. Un presente
arrivi e nuove richieste (di re- che significa corruttela e corrosio- «Spaesamento»:
censioni). Così mi sono precipi- p Giorgio Vasta ne tanto che ti basta toccare i fu-
tato su Spaesamento deciso final- p SPAESAMENTO sti delle palme di Palermo per ri- un presente senza
p Laterza, pp. 118, € 9.50
mente a colmare la lacuna. ceverne tra le dite polvere puru- memoria e privo
Indubbiamente Giorgio Va- ga trasformata in parole, diventi come una bocca che vuole divora- lenta e odore di marcio mentre le
sta si guadagna il riconoscimen- linguaggio: altrimenti meglio la- re barbabietole di vita». strade e le mura della città com- di attese dove
to che ha ottenuto dopo la sua sciarla lì dove è senza disturbarla Mangiando e masticando Va- pensano ogni soprelevazione e tutto può accadere
prima prova, rivelandosi un ve- nel nascondiglio in cui si è acquie- sta con boli di parole scopre la re- ogni altro abuso con la moltiplica-
ro scrittore. Ciò che decide dell' tata. Così non stupisce l'incipit altà di Palermo che poi è non è di- zione delle buche e lo sgretola- Certo dopo qualche tempo i
autenticità di uno scrittore è la con cui Vasta dà avvio al suo at- versa dalla realtà d'Italia e ancora mento degli intonaci. più piccoli giocando sui pendii del-
lingua e Vasta ha una lingua di- traversamento di parole (che tale la realtà delle nostre singole vite. Il presente, questo brano di la U e le curve cosi rotonde della B
ciamolo pure di notevole spesso- è il suo soggiorno di tre giorni a Il danno maggiore che questa re- tempo disancorato e alla deriva, con automobiline e soldatini fini-
re. Intanto sa che le parole non Palermo, sua città natale, dove ri- altà ha subito è la perdita del tem- ha tuttavia bisogno di inventarsi scono per abbatterle. Ma domani
servono tanto a raccontare la re- torna dopo dieci anni per una pic- po che ha smarrito il passato e il un qualcosa di pur finto cui abbar- saranno rialzate e ancora dopodo-
altà che si vuole mostrare o me- cola vacanza): «E dunque... mi la- futuro riducendosi al semplice bicarsi capace di dargli un nome. mani e dopo-dopo domani ancora
glio sì, servono proprio a questo vo, mi preparo ed esco con l'orgo- presente. Un presente che galleg- E l'autore non si sorprende quan- e poi ancora e ancora. Fino a
ma a patto che quella realtà (e il glio limpido e misurato della son- gia come ma macchia di olio su do la mattina del suo secondo quando continueremo a scegliere
segreto che porta con sé - altri- da umana che se ne va per la città una superficie di acqua e non ha giorno di vacanza sceso in spiag- come nostro protettore unico e as-
menti perché raccontarla?) ven- a registrare fenomeni, spalancato altro destino, non esistendo pezzo gia a prendere un po' di sole scor- soluto questo eroe di sabbia?
Tuttolibri
SABATO 26 GIUGNO 2010
LA STAMPA V

MARCO VICHI, IL SIMENON DEL LUNGARNO fantasie inespresse si scatena in una libertà imprevista che borghese nella quale spesso affondano le vite mediocri e
Un ragioniere tranquillo diventa presto gioco furtivo, peccato, libidine, perversione.
Fino all'ossessione finale che lascia capire come in ognuno
senza grandi orizzonti. E' il trionfo della banalità, l'allegoria
dell’impotenza di figure anonime e senza volto, che
= Mario Rossi è un impiegato fiorentino di noi si celi l'istinto del mostro e bastino pochi squarci scoprono il mondo quando il mondo non ha più bisogno di
sessantaduenne. Da 43 anni lavora come ragioniere a d'occasione per farci deviare dal percorso della normalità. loro e le ha lasciate decantare, invecchiare, nell’angolo delle
Scandicci. Una vita regolare, una moglie anonima, due figli Triste, sconfortante, opprimente ma realistico nella sua masse sconosciute. Il lampo di vita - e di assurda violenza -
asettici e fuori casa, un tran tran senza scossoni. Un tipo lucidità analitica, Un tipo tranquillo (Guanda, pp. 235, di Mario Rossi è un grido lanciato dal buio per cercare di
tranquillo e privo di curiosità, il signor Rossi. Uno come € 16) conferma le impressioni che già coltivavamo riguardo esistere, di trovare consensi, in una società distratta in cui si
tanti. Ma poi la moglie muore di colpo, lo lascia solo in una al suo autore: Marco Vichi qui scopre il gioco, scivola come ombre incontro alla notte. Nella sua dolente
casa vuota e silenziosa. Ed è allora che nell’uomo scatta la presentandosi a tutto campo come il Simenon del evoluzione, che a tratti rammenta anche un bel romanzo
molla delle ipotesi non vissute, dei viaggi non fatti, delle lungArno, in una storia che risulta apertamente un dell’uruguaiano Mario Benedetti, La tregua, l'impietoso
voglie mai lasciate emergere dal torpore della routine generoso omaggio al Maestro. Nella sequenza di gesti libro di Vichi ci fa alzare d'istinto lo sguardo allo specchio,
quotidiana. Mario Rossi scopre che la vita offre strade incolori che raffigurano la vita scarna del ragionier Rossi, per essere sicuri di esistere.
alternative: quando si licenzia e va in pensione, il gioco delle riconosciamo il marchio di una ottusa disperazione piccolo Sergio Pent

Susanna la pagina. Susanna Basso rac-


Basso, fra conta queste esperienze in un
esperienze contatto diretto con i testi: da DIALOGHI IN VERSI
personali e ogni caso specifico, da ogni im- MAURIZIO CUCCHI
«divagazioni pervietà risolta, da ogni revisio-
militanti» ne, da ogni nuovo cimento con
racconta
un mestiere
in ombra, che
di questa
un testo magari già tradotto
mille volte, emerge sempre una
verità generale: «Sentire una
lingua dalle voci della gente è
La temperatura
ombra deve
fare privilegio.
Tradurre è
un'esperienza che il traduttore
letterario spesso sottovaluta.
Per noi la lingua è sulla pagina,
della gioia
qualcosa di e non fa rumore. Leggiamo nel-
molto diverso
al leggere:
la mente il brano che stiamo
per tradurre, ma è raro che sia-
Mariangela Gualtieri e Luciana Notari,
per come mo in grado di udirne davvero i due voci nell’economia del cosmo
si percorre e suoni. Le parole scritte fatica-
si esplora no a ritrovare la strada del no-

M
il testo, riga stro ascolto. Anche quando si ariangela Gualtieri prassalti, nel desiderio di esser-
per riga, tratta di dialoghi, anche quan- è donna di teatro e ne parte diffusa ovunque, verso
parola per do, per scrupolo, ce le leggiamo poetessa. Ascoltarla «lo spettro luminoso della gio-
parola a voce alta». dire i suoi versi è un'esperien- ia». Ecco allora che risalta la
Però, a ben pensarci, il tra- za interessante, perché si ha coerenza del titolo, ecco che il
duttore ha il coltello dalla parte la possibilità di comprendere «messaggio», così intensamen-
del manico. Anche se questo col- per intero il senso scandito e te articolato lungo il libro, è
Susanna Basso L’arte di tradurre: come «possedere» tello è sotto mentite spoglie. forte, ricco di stratificazioni, quello di una viva partecipazio-
Quelle dell'invidia, ad esempio: che sa dare alla concisione vi- ne all'economia del cosmo, con
un testo, in termini, se non erotici, di sicuro amorevoli «Quando siedo davanti alle pa- va della parola: sia scritta sofferenza, naturalmente, ma
che recitata, o semplicemente con positiva accettazione dell'
detta. esserci, in una sorta di pantei-

La voce nell’ombra
Un appassionato corpo Passando dall'oralità, dal- smo nel inquieto.
a corpo con l’opera, la sua voce al testo scritto, l'ef- Le donne sono ormai sem-
infine con la vita fetto non si perde. Lo vedia- pre più numerose nel panora-
mo nei suoi libri, e particolar- ma della nostra migliore poe-
stessa che si racconta mente in questo appena usci- sia. Di un'autrice purtroppo

di McEwan e Amis
attraverso le parole to, Bestie di gioia (Einaudi, prematuramente scomparsa,
p.140, € 12) che ritengo il più Luciana Notari, è uscito un vo-
role di un autore e ascolto la sua persuasivo. E' un libro vario e lume che comprende tutte le po-
scrittura declinare una voce composito, che presenta però esie. Si intitola La pietà e la pa-
che non mi appartiene, io so che elementi interni di forte unita- ura (Passigli, p.430, € 30) ed è
solo con l'invidia saprò sorve- rietà e personalità. Intanto la curato da Roberto Deidier.
ta subito agli occhi, e di lì alla gliare il testo dell'altro mentre scrittura della Gualtieri è in- Scomparsa nel 2006, la Notari
mente: quel «di» genitivo non si fa mio». All'autore non resta solitamente robusta e felice- era nata a Terni nel '44 e come
va inteso come un passivo pos- che consegnarsi, con pazienza e mente ruvida. La parola sem- scrive Elio Pecora nell'introdu-
sesso, anzi. Tanto è vero che, fiducia. Il traduttore, dal canto bra incidersi sulla pagina, zione, nei suoi versi troviamo
quando parla del suo bellissimo suo, deve esercitare l'arte della con decisione, ma anche come insieme la «gioia che stordisce»
mestiere, un traduttore ti spie- discrezione nel senso più ampio al termine di una lotta col si- e il «dolore che rende consape-
ga quali sono i «suoi» autori. del termine: mai prevaricare la lenzio e dopo la conquista di voli».
In altre parole, se pure di scrittura (eppure inventarla una ispirata solitudine. E in- Diversi i suoi accenti rispet-
possesso si tratta, è più recipro- daccapo in un'altra lingua), e de- sieme a questo si rimane coin- to a quelli di Mariangela Gual-
co che mai. Anzi, forse con un cidere con indefessa responsa- volti dalla tensione che muo- tieri, ma anche in lei si nota
leggero squilibrio della bilan- bilità. Perché quando si traghet- ve ogni pagina, quasi ogni l'elevata temperatura di una
cia, perché sono più gli autori ta un libro da una lingua all'al- verso, in quella che è una testi- parola che esprime un forte ra-
p Susanna Basso ad essere possesso del tradut- tra, ogni parola, ogni virgola si- monianza lirica condotta per dicamento nelle cose, tra città,
p SUL TRADURRE. Esperienze tore, che non viceversa. Perché gnificano una decisione presa e fasi successive, dove il canto è natura, vita quotidiana e pas-
e divagazioni militanti tradurre è anche e soprattutto migliaia di altre scartate. E così, aspro, orientato fortunata- sioni. La lingua è aspra, di un'
p Bruno Mondadori, pp. 166,€ 16 «possedere» un testo, in termi- la traduzione diventa inevitabil- mente sull'esterno, sulla real- asciuttezza che però non trascu-
p L’autrice, che ha tradotto fra gli
altri romanzi di Alice Munro, Ian
ni se non erotici certo amorevo- mente un amoroso corpo a cor- tà e sulla natura nella sua to- ra la musica; il verso è vario,
McEwan e Martin Amis, spiega li. E' qualcosa, per intenderci, po con il testo. In fin dei conti, talità, sulla «natura risveglia- pur assumendo in modo eviden-
il rapporto con i «suoi» autori di molto diverso, quasi opposto con la vita stessa che si raccon- ta», sulla quale la poetessa te l'endecasillabo come modello
Susanna Basso al leggere: per come si entra, si ta attraverso le parole: prima al- proietta i suoi continui so- o riferimento privilegiato.
affonda, si percorre, si esplora trui, e poi proprie.

LORENZO identifica con una sincretistica notevole talento, a parte qual-


MONDO Caselli Tra sessualità e ferocia: divinità delle acque. Ricardo che soverchio indugio riepiloga-
Metto in guardia chi Machado è un poliziotto onesto, tivo (ad esempio per quanto ri-
non ha uno stomaco forte dal- l’esordio di un notevole talento costretto a battersi anche con- guarda la vita e la carriera di
la lettura del primo capitolo di tro la corruzione dei colleghi e a Diego) e la scrittura un poco an-
Brace, il romanzo d’esordio di entrare in conflitto con se stes- dante. Quanto al brutale reali-
Attilio Caselli. Non è che man-
chi, anche in altre parti del li-
bro, una propensione all’ecces-
so, ma qui l’impasto di sessua-
A Rio, dove so a causa di un amore che giu-
dica sconveniente per la sua di-
visa. Ci sono infine Vanderley e
Cleverson, i due cognati, che ap-
smo delle situazioni, che sem-
brerebbe nascere da una sfron-
tata scommessa, l’autore si ado-
pera a temperarlo con qualche

l’inferno è certo
lità e ferocia raggiunge il suo paiono animati da un abbietto e
acme. E’ la strada scelta dal- vendicativo spirito di emulazio- «Brace»: la foga
l’autore, che vive in Brasile e p Attilio Caselli ne. Sono becchini nel cimitero
lavora nel cinema, per rappre- p BRACE di Botafogo che risultano funzio- e la furia dell’umanità
sentare l’umanità degradata p Fazi, pp. 253, € 17,50 nali alla conclusione di certe sto- degradata, i vizi meno
di Rio, la foga e la furia dei suoi gazzo nero della «favela», che ad una speculazione abortita). rie proposte da Caselli ma sem-
istinti elementari. Ma non per sensualità e spavalderia osa La sua bella moglie Costanza si brano più in generale sprigiona- appariscenti
sfugge alla sua attenzione la fa- impossessarsi di Elza, l’amante difende dal disamore con il ri- re nel romanzo un sentore di della fascia opulenta
scia opulenta della società bra- di un temuto capobastone, gua- corso alla droga; fermata dalla morte, tanto più forte a contra-
siliana, che coltiva vizi meno dagnandosi una morte ignobile. polizia, si butta dalla finestra in sto con il sole che percuote stra- innesto fantastico-visionario,
appariscenti, ovattati dal deco- Si volta pagina con Diego, un un volo che, frutto di disperazio- de e coscienze. come l’improbabile volo di Co-
ro formale e dall’esercizio del- deputato federale che aspira al- ne, si rivelerà salvifico. Nell’inferno di Rio qualche stanza dalla finestra o la miste-
la frode morale. la presidenza della repubblica. Ci troviamo poi ad accompa- spiraglio di aria pulita, la possi- riosa apparizione della dea Ie-
Il racconto si dispone in ca- Ma la sua smania di potere, affi- gnare affettuosamente Joao bilità di vite diverse, non arrese manja nel carretto del pezzen-
pitoli che sembrano dotati di data all’intrigo e alla prevarica- Baptista nelle sue estenuanti all’avidità e alla barbarie, sono te. Ma la soluzione più stimolan-
una loro autonomia ma alla fi- zione, è tallonata da una fine camminate per la città tentaco- affidati alle figure dell’integerri- te di Caselli è la capacità di vol-
ne tutto si tiene, situazioni e che giungerà repentina (dato lare. Trascina un carretto pieno mo poliziotto Machado, della gere il dramma più fosco e orri-
personaggi vengono via via re- raccapricciante, le sue ultime, di cartoni e rifiuti, dal quale ve- ravveduta Costanza, del barbo- pilante nelle cadenze del grotte-
clutati a far parte circolarmen- vaneggianti parole, non sono ri- drà spuntare, come per sortile- ne soddisfatto dei suoi stracci. sco e del comico. Di muovere al
te dell’affresco. Ecco Du, il ra- servate agli affetti familiari ma gio, una donna mirabile che egli Brace è un libro che rivela un riso attraverso il disgusto.
VI Idee e società
LA MILANESIANA A CAPRI A GAVOI
I paradossi del mondo Conversazioni d’autore L’isola delle storie
= Le contraddizioni culturali, ideologiche, politiche, = Scrittori a confronto, a Capri. E’ alla quinta edizione = In Barbagia, a Gavoi, dal 2 al 4 luglio «L’isola delle
religiose..., i «Paradossi» del mondo. E’ il fil rouge della la rassegna «Conversazioni», a cura di Antonio Monda e storie», festival letterario della Sardegna, giunto alla
Milanesiana 2010, a cura di Elisabetta Sgarbi, dal 5 al 19 Davide Azzolini. Ieri l’esordio, con Doctorow. Oggi: la settima edizione. Tra i protagonisti, Benedetta Tobagi,
luglio. Tra gli ospiti, il 5, Vikram Seth, l’autore indiano di scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie (Metà di Nicola Lagioia, Giorgio Vasta e Laura Pugno (i mattutini
Il ragazzo giusto ; Joyce Carol Oates, a cui sarà assegnato un sole giallo, Einaudi) con Walter Veltroni. Domani appuntamenti «Dal balcone»). Nel pomeriggio, tempo di
il premio «Fernanda Pivano» (l’8); Hanif Kureishi,Salman l’ospite sarà Colson Whitehead (Apex nasconde il reading: si inizia con Francesco Recami, Massimo
Rushdie, la regista neozelandese Jane Campion e Ute dolore, Mondadori). Il 2 luglio Joshua Ferris (Non Gramellini (con Valentina Fortichiari), Dario Voltolini. Per
Lemper in concerto (il 10); l’omaggio ad Alda Merini, conosco il tuo nome, Neri Pozza) con Paolo Giordano. Il il ciclo «Povera patria» intervengono Ernesto Franco,
Fernanda Pivano, Antonia Pozzi (l’11); il re dell’horror 3 David Byrne (Diari della bicicletta, Bompiani) con Eugenio Scalfari, Giovanni Floris. Animeranno «Storie di
americano George Romero in dialogo con Enrico Ghezzi Paolo Sorrentino, il 4 Adam Haslett (Union Atlantic, altri luoghi» il cinese Mo Yan, il tedesco Peter Schneider,
(il 12), Asa Larsson e Soynka (il 16), Appefeld (il 17). Einaudi). Per info: www.leconversazioni.it. l’americano Eli Gottlieb. Per info: www.isoladellestorie.it.

LONTANO E VICINO
ENZO BIANCHI
MARCO

La falsa libertà
BELPOLITI

Il fotoreporter è a
Makallé in Etiopia. Arriva in un
accampamento con migliaia di

del peccato persone. Svolge il suo lavoro


dentro la tenda della Croce
Rossa: una fila di bambini co-
me quelli usciti da Auschwitz e
Una rilettura del Grande Inquisitore, gli infermieri che li pesano e li
misurano. Scatta delle immagi-
il discrimine fra il bene e il male ni e intanto chiede: cosa serve
pesare e misurare in un luogo

C
i sono opere e brani del- tore, in realtà un monologo di dove la gente muore come mo-
le letteratura mondiale quest'ultimo. sche? È per decidere chi salva-
cui sovente si fa riferi- No, è l'essere umano di re e chi no, gli rispondono. Il fo-
mento nelle più svariate circo- ogni tempo e luogo a doversi tografo si sente male: non rie-
stanze, dando per assodato confrontare con la difficoltà sce più a fare foto. Che senso ha
che tutti li abbiano letti e quin- dell'uso della propria libertà, scattare delle istantanee in una
di mostrando a propria volta a trovarsi tormentato «dalla situazione del genere? Va da
di conoscerli anche quando scelta non perché gli è impedi- un medico italiano che cono-
non si saprebbe ripetere nem- to di farla, ma perché non è ca- sce. Gli esterna i suoi dubbi.
meno una frase o un pensiero pace di farla»; è il dramma di L'uomo gli risponde che ha al-
in essi contenuto. Un classico ciascuno di noi, credente o non tro da fare che occuparsi della
esempio sono le pagine che Do- credente, quello di «essere poi crisi di un fotografo: non farmi
stoevskij dedica al Grande In- responsabili, nei confronti de- perdere tempo. Sono le dieci
quisitore nel romanzo I Fratel- gli altri e di se stessi, di quel del mattino e il fotografo si aggi-
li Karamazov: un «poema» che si è scelto». ra per il campo fino verso le sei
davvero mirabile nella sua lu- E non è forse di sconvolgen- di sera incerto se tornare a ca-
cida chiaroveggenza sull'affa- te attualità la luciferina affer- sa, oppure no. A quel punto sen-
scinate e drammatico tema mazione dell'Inquisitore: te di aver fame e si domanda co-
della libertà e della responsa- «Concederemo (agli uomini) sa può mangiare lì dove tutti
bilità. anche il peccato; sono deboli, muoiono di fame. La fame au-
Bene ha fatto allora l'edito- svigoriti, e per il permesso di menta, e comincia a pensare al
re Salani a riproporre quel te- peccare ci vorranno bene come suo mestiere. Lentamente rie-
sto (Fëdor Dostoevskij, Il Gran- bambini». merge dal suo turbamento e ri-
de Inquisitore, pp. 96, € 10) Gesù non risponde alle ac- flette sul suo corpo, sulle neces-
nell'ottima traduzione di Sere- cuse e alla condanna emessa sità fisiche, più impellenti di
na Vitale e arricchito di una ri- dall'Inquisitore - «se qualcuno ogni dubbio psicologico. Fai il
flessione di Gherardo Colombo più di tutti ha mai meritato il fotografo?, si dice. Non è que-
su «Il peso della libertà». nostro rogo, quello sei Tu. Do- sto che volevi fare? Allora fallo
bene. Cerca di mettere nelle
Salani tue foto la tua angoscia e la tua
ripropone pietà.
le pagine
del Grande Spesso ha abdicato
Inquisitore,
tratte dai alla funzione di Immagini e etica Le «lezioni» di Scianna, Ghirri e Dondero, tr
«Fratelli denuncia, è diventata e foto d’ autore, per raccontare la realtà e «pulire lo sguardo» d
Karamazov»
con una un muro che nasconde,
riflessione di mistifica e distorcce
Gherardo
Colombo su
«Il peso della
libertà».
Qui a lato
«Il Cardinale»
di El Greco
Il fotoreporter si chiama
Ferdinando Scianna, uno dei
maestri della fotografia italia-
na. Uno degli scatti di quel gior-
no si trova all'interno del suo
breve ed essenziale libro: Etica
Una buona fotog
Colombo - che, lasciata la
magistratura, si dedica appas-
sionatamente alla divulgazio-
ne della cultura della legalità e
della giustizia nelle giovani ge-
nerazioni ed è presidente di
mani ti consegnerò alle fiam-
me. Dixi» - semplicemente si-
gilla con un bacio d'amore la
veemente e perversa disanima
del suo interlocutore, ammuto-
lendolo e disarmandolo, per-
e fotogiornalismo. Un’immagine
straziante, al limite dell’osceno
per chi ha ancora un cuore: un
corpicino di bambino macilen-
to, steso su un piano, il metro
aperto in primo piano; due ma-
ni, che lo tengono: la prima al-
smaschera il mon
Garzanti - offre anche alcune ché il Grande Inquisitore «non l’altezza delle ginocchia è quel- ne di racconto e denuncia della grafia, la grafica editoriale. bro di Scianna, lezioni di etica.
pagine introduttive che riassu- può confrontarsi con l'amore». la del medico, l'altra è quella di realtà. Forse perché, come ci Il fotografo emiliano commen- Dello sguardo, prima di tutto.
mono il contesto narrativo in La rilettura che Gherardo un uomo di colore che gli copre spiega Scianna, ha rinunciato al ta foto proprie e altrui, spiega co- Certo, Ghirri non è un fotografo
cui il racconto dostoevskijano Colombo fa di questo capolavo- gli occhi; il bambino alza le suo compito: da un lato, è diventa- sa è oggi un fotografo, come lavo- di prima linea, uno che è là dove
si inserisce, ma il suo contribu- ro del conflitto di coscienza di braccia e apre la bocca in un ta uno strumento passivo della ra, come si rapporta con la tradi- l'uomo viene colpito, massacrato,
to più prezioso è la rilettura de- fronte al male del mondo cul- grido: non vediamo il suo volto, pubblicità; dall’altro è entrata nel zione. Dà una definizione calzan- distrutto. Spira nelle sue immagi-
gli snodi decisivi posti da que- mina con interrogativi che non ma è come se lo vedessimo. campo dell’arte, divenendo uno te di sé, della sua formazione e del ni un'aria di grande equilibrio: fo-
sta immaginaria figura di In- avrebbero sfigurato sulla boc- Questo libro affronta un ar- strumento estetico. Ma davvero suo lavoro: non è andato a scuola to spesso senza figure umane, im-
quisitore partorita dalla pen- ca di Alioscia, il giovane Kara- gomento oggi decisivo e conclu- non c'è via di uscita dalle ango- in un laboratorio di fotografia o in magini di paesaggi, luoghi. Foto
na mirabile del romanziere mazov che ascolta attonito il de, da dentro il mestiere di foto- sciose domande che si pone il fo- incantate e incantatrici.
russo. racconto del fratello Ivan: «è grafo, che le immagini, che do- tografo siciliano? Saper osservare Quella di Ghirri non è una scel-
Il rapporto tra fede e liber- necessario presupporre l'esi- vrebbero fare da ponte tra noi Un altro libro ci fornisce rispo- ta casuale; egli cerca «un rappor-
tà di scelta, tra la responsabi- stenza di Dio perché si possa e la realtà, sono diventate inve- ste diverse e forse positive. Si in modo positivo, to minimamente più approfondi-
lità individuale e quella collet- distinguere tra il bene e il ma- ce un muro, una montagna che tratta della raccolta delle lezioni «naturale», cogliere to con il visibile». Il suo scopo è
tiva, tra giustizia, peccato e le?». Domanda cruciale, cui la nasconde, la mistifica, la di- tenute a una classe di studenti da quello di pulire il nostro sguardo
redenzione sono tematiche forse dà risposta un'altra do- storce. Una conclusione ama- un altro fotografo, Luigi Ghirri. non il personaggio ma dal già-visto, dai luoghi comuni. Il
che non riguardano solo la manda: «Non è il riconosci- ra, ma importante, perché Siamo nel 1989 e Ghirri è al culmi- la persona, l’umanità fotografo emiliano non ha denun-
Russia ortodossa del XIX se- mento terreno e storico della Scianna si sente toccato sino in ne del suo lavoro, cui una morte ciato nulla, o quasi, neppure lo
colo in cui si svolge il dramma dignità della persona umana fondo dalla vergogna che il improvvisa metterà termine solo uno studio, non è fotoreporter, scempio del paesaggio. Ma ha fat-
dei fratelli Karamazov, e la radice della distinzione tra guardare e il fotografare produ- tre anni dopo. Si tratta di trascri- non è fotoamatore passato al pro- to qualcosa di più, di cui oggi ab-
nemmeno la sola Spagna cat- il bene e il male?». Domande ce in chi apre oggi il proprio zioni da un nastro, conversazioni fessionismo, non è membro di biamo molto bisogno: ci ha inse-
tolica del XVI secolo dove è aperte, cui una sapiente rilet- obiettivo sul mondo. fatte a braccio, che riguardano il una agenzia fotografica. È un uo- gnato a guardare il mondo. In po-
ambientato il dialogo tra Ge- tura di Dostoevskij potrebbe La fotografia non è morta, ruolo del fotografo contempora- mo che guarda dentro una mac- sitivo. La fotografia era per lui un
sù Cristo e il Grande Inquisi- davvero giovare grandemente. come sostiene qualcuno, ma ha neo, la tecnica, l'uso della luce, la china fotografica. Queste lezioni «modo di relazionarsi col mon-
abdicato spesso alla sua funzio- trasparenza, la storia della foto- di metodo sono, non meno del li- do», in cui il segno di chi fotografa
Tuttolibri
SABATO 26 GIUGNO 2010
LA STAMPA VII

I PRIGIONIERI ITALIANI IN SUDAFRICA DIECI ANNI DI INTOLLERANZE OLIMPIADI


Quei soldati salvati dallo sport Ma che razza di tifo La favola di Roma 1960
= I prigionieri italiani in Sudafrica che sopravvissero = Dieci anni di casi (fino a Balotelli), cori e striscioni e = Mezzo secolo fa, a Roma, le «Olimpiadi che
alla guerra grazie allo sport. E’ la storia che racconta violenze fisiche. In Che razza di tifo (Donzelli, pp. 208, cambiarono il mondo», le ultime dell’era romantica,
Carlo Annese, sorretto da una capillare € 17) Mauro Valeri racconta lo scontro fra cultura prima che dilagassero sponsor, tecnologia, doping. A
documentazione, in I diavoli di Zonderwater (Sperling sportiva e xenofobia. Oltre cinquecento episodi, tra raccontare Roma 1960 è il giornalista del Washington
& Kupfer, pp. 302, € 18,50, prefazione di Gian Antonio serie A, serie B, Prima e Seconda Divisione, Coppa Italia, Post David Maraniss (Rizzoli, pp. 486, € 23, traduzione
Stella). Dal 1941 al 1947 centomila soldati in esilio: li tra sentenze del giudice sportivo e inchieste di Domenico Giusti). Tra la dolce vita, il boom
accolse un altipiano brullo, lo trasformarono in una giornalistiche. L’autore, sociologo, pone in particolare economico, le scorie del Ventennio, le spie e l’agone:
città. Sarà grazie allo sport che non soccomberanno, l’accento sulla «discriminazione nascosta» che di fatto Cassius Clay che gettava la medaglia, Abebe Bikila che
che ascenderanno verso una vita normale, nel segno nega ai figli di migranti di tesserarsi come i loro coetanei correva scalzo, Livio Berruti medaglia d’oro nei
della dignità. Dalla scherma all’atletica, dalla ginnastica figli di italiani. Fra le conseguenze dell’attuale legge duecento metri, Rafer Johnson nel decathlon, e Wilma
a un campionato di calcio. sulla cittadinanza. Rudolph nello sprint...

Consigli per gli acquisti Perché rischia il declino


il più potente mezzo di comunicazione della modernità
GIANFRANCO

Suona la campana
MARRONE

La pubblicità è in de-
clino: altre forme comunicati-
ve stanno prendendo il suo po-
sto, lasciandole un ruolo di re-
troguardia nel campo della
p
p
p
p
Ferdinando Scianna
ETICA E GIORNALISMO
Electa
pp. 74, € 19
promozione commerciale e
del discorso di marca. La no-
stra vita ne è tuttora invasa,
dalla buca delle lettere agli
schermi tv, dalle pagine dei
giornali alle affissioni strada-
per la pubblicità
li. I grandi e piccoli brand, tut- Una pubblicità
tavia, affidano sempre più la di Leo Burnett
loro parola a strumenti meno per Lojack,
convenzionali, e a loro modo azienda
complementari, come i mondi specializzata
virtuali di internet da un lato nel recupero
e le esperienze corpo-a-corpo di veicoli
dall'altro. Siti web, negozi mo- rubati.
nomarca, sms virali, urban Sulla
screen, convergenze mediati- pubblicità
p Luigi Ghirri che, testimonial più o meno è in uscita
p LEZIONI DI FOTOGRAFIA velati, focus interattivi, mega- da Taschen il
p a cura di G. Bizzarri e P. Barbaro eventi, social network e via di- libro
p Quodlibet, pp. 264, € 22 cendo. «Mi chiamo
Quel che è stato il più po- Charles
tente mezzo di comunicazio- Saatchi e sono
ne della modernità, quel mez- un artolico»,
zo che dando, come si dice, sequenza
In senso orario: da sinistra, Ferdinando consigli per gli acquisti, ha al di domande e
Scianna , autore di «Etica e tempo stesso diffuso competi- risposte con
fotogiornalismo»; zione e innovazione, finanzian- il fondatore
Mario Dondero (a Bergamo è in corso una do indirettamente l'informa- della famosa
sua mostra, i ritratti di oltre 70 grandi zione autonoma (o sedicente agenzia
della letteratura, da Pasolini a Beckett, da tale), è destinato oggi a serra- Saatchi
Saroyan a Grass); re la sua scintillante coda di &Saatchi
Luigi Ghirri, l’artefice di una alta lezione pavone. L'advertising si ripie-
etica, la testimonianza che il mondo deve p Mario Dondero ga su se stesso, guardando
continuare «a guardare il mondo» p DELLO SGUARDO, DELLA VITA sempre più al proprio ombeli-
Un film del Novecento co, ora per proporsi come og-
p Lubrina Editore, pp. 171, € 10 getto privilegiato dei propri stano il pedigree: critici, inter- durante le battaglie, e sapeva
messaggi, ora per cercar di preti, galleristi, mercanti, clien- come proporsi al suo pubblico.
capire che cosa è successo, ti, consumatori. A David disse: «Voglio essere
che cosa sta ancora accaden- Ma soprattutto storici. Na- rappresentato calmo su un ca-
indispensabile perché «il mondo do, quali sono le poste in gioco sce così una storia della pubbli- vallo focoso».
tra fotogiornalismo continui a guardare il mondo». e i possibili scenari futuri. cità, con i medesimi rituali e i Mark Tungate, esperto in-
Questo sguardo, che Ghirri ap- Da qui tutto un proliferare medesimi problemi interpreta- ternazionale del settore, segue
dai luoghi comuni plica alle cose e al paesaggio, non di testi della e sulla pubblicità. tivi delle più canoniche storie una strada molto diversa, ci-
è tuttavia solo una sua prerogati- Genealogie, ricostruzioni, in- della letteratura e delle varie al- mentandosi, forse per la prima
va. In questi giorni si è aperta a terpretazioni, glorificazioni, tre arti: da dove cominciare? volta con questa ampiezza di

grafia Bergamo, alla Galleria Ceribelli,


una mostra di Mario Dondero, un
«giovane fotografo» di 82 anni,
probabilmente il più importante,
e insieme semisconosciuto, foto-
grafo italiano vivente, un mae-
stro del fotogiornalismo. E con la
genealogie, teorizzazioni di
valore manco a dirlo disegua-
le, che si fanno ulteriore se-

Una «Storia» di Mark


Tungate, mentre
p
p
p
p
Mark Tungate
Storia della pubblicità
pref. di M. Coviello
Franco Angeli, pp. 329, € 39
come concludere? È meglio sof-
fermarsi sui grandi nomi o inse-
rire anche i cosiddetti minori,
raccontare le vite degli autori o
soffermarsi sulle loro opere?
Più conveniente ricostruire sto-
rie legate ai singoli Paesi o az-
sguardo e capacità di penetra-
zione, in una storia globale dell'
arte e della tecnica pubblicita-
ria. E, come in tutte le storie,
traccia innanzitutto una geogra-
fia: una mappa che individua al-
cuni luoghi canonici (Londra,

ndo mostra c'è - vera rarità - un cata-


logo con oltre 70 immagini. Lì
Dondero ha fotografato i grandi
della letteratura, da Pasolini a Be-
ckett, da Saroyan a Grass, del No-
vecento come se avesse ritratto
dei passanti, e i passanti, i soldati,
esplode la concorrenza
con siti di Internet,
sms, focus, megaeventi
gnale di questa tipica condi-
zione di crisi. Frangente com-
zardare una narrazione com-
plessiva? E così le strade si divi-
dono, i sentieri si biforcano e si
intrecciano, nella comune ricer-
ca di un discorso di una moder-
na retorica che la riconsideri al
di fuori dei sempiterni luoghi
New York, Parigi, Milano) e in
essi rintraccia alcuni protagoni-
sti privilegiati (Bill Bernach, Da-

Gli anni ruggenti


ripercorsi da Saffirio
è certo forte, ma orientato a tro- i contadini, gli operai, la gente co- parabile, si parva licet, a quel- comuni (manipolazione occul- in una serie di interviste
vare un equilibrio tra l'interno e mune, come se fossero dei grandi la in cui un filosofo come He- ta) e delle semplificazioni quoti-
l'esterno, tra l'interiorità del foto- scrittori. Sono fotografie che pos- gel, proclamando la morte diane (belletto esteriore di mer- ai «maestri», con nume
grafo e il mondo là fuori: «che vi- siedono la grazia dello «sguardo dell'arte, ne indicava il cam- ci dure e pure). tutelare Napoleone
ve al di fuori di noi, che continua a naturale», quello che sa cogliere biamento di status, la sua per- Silvio Saffirio, ex creativo,
esistere senza di noi e continuerà la persona, non il personaggio. dita di ruolo sociale e la sua p Silvio Saffirio propone una serie di interviste vid Ogilvy, Leo Burnett, Jac-
a esistere anche quando avremo Dondero scatta fotografie co- conseguente traslazione nella p GLI ANNI RUGGENTI in profondità ad alcuni pubblici- ques Séguéla, Martin Sorrel, Ar-
finito di fare fotografia». gliendo quell’attimo in cui i suoi sfera chiusa dell'esteticità, di DELLA PUBBLICITÀ tari doc, da Marco Mignani a mando Testa), anche e soprat-
Oggi che la fotografia, grazie soggetti rivelano qualcosa di sé, una bellezza tanto perturban- p Instar libri, pp. 447, € 19 Emanuele Pirella (entrambi da tutto attraverso i diversi media
alle macchine digitali e ai cellula- qualcosa che è però un tratto co- te quanto fine e se stessa. poco scomparsi), da Anna Scot- che la pubblicità ha incrociato:
ri, è dilagata al di là dei confini del mune a tutti: l'umanità. È stato Il paragone, del resto, è Altri titoli ti a Pietro Gagliardi e tanti al- la radio, il cinema, la televisione,
fotogiornalismo e della foto d'au- anche un fotografo di guerra, ma meno azzardato di quanto Una cassetta degli attrezzi per lo tri, redigendo quello che egli la rete. La cosa più interessante
tore, la lezione di Ghirri diventa non di morti o feriti, bensì di azio- possa sembrare, dato che uno studio del settore è proposta da stesso battezza «quasi un ro- sta comunque nel fatto che esso
ancora più preziosa, non supera- ni collettive, di eventi epici; è co- degli strumenti che la pubbli- Vanni Codeluppi in Persuasi e manzo della pubblicità»: l'idea parla soprattutto dei prodotti
ta, come ha invece scritto Miche- me se Omero invece di scrivere cità prova a darsi per resiste- felici? (Carocci, pp. 165, € 17). è quella di mostrare come die- pubblicitari, delle opere di que-
le Smargiassi su la Repubblica re- versi avesse guardato dentro l'oc- re al suo declino è proprio Sulle nuove tendenze della tro alle istituzionali ventate di sti grandi maestri, dei singoli te-
pubblicità hanno scritto Paolo
censendo il libro, proprio perché chio di vetro della macchina foto- quello di fare sistema, di tra- Peverini e Marica Spalletta in
ottimismo pubblicitario si celi sti creativi e del loro significato.
il tema dello sguardo si propone a grafica. Collaboratore di grandi sformarsi in apparato com- Unconventional (Meltemi, pp. uno specchio della società af- Confermando e ribaltando al
tutti e non più solo ad alcuni. Dai giornali, vagabondo per il mondo, plesso dove agli operatori ve- 258, € 21). Una teoria rigorosa sui fluente contemporanea. contempo la nota idea espressa
tempi epici ed eroici del fotogior- dagli Anni Cinquanta Dondero ri- ri e propri dell'advertising si mezzi di comunicazione, che L'obiettivo, dichiarato, è quello un giorno, tramite Philippe Mar-
nalismo ai tempi prosastici della siede a Parigi; le sue immagini co- affiancano, a sostenerli e im- rende conto della importanza di «riprendersi la pubblicità» lowe, da Raymond Chandler:
fotografia-di-tutti. La lezione eti- niugano insieme sguardo e vita. beccarli, tutta una serie di fi- della materia pubblicitaria, è contro gli attacchi di internet e «Gli scacchi sono il più elabora-
ca di Luigi Ghirri è ancora più Un modo di osservare il mondo gure che quanto meno dal pri- Semiotica dei media di Ruggero soci. Con un nume tutelare to spreco di intelligenza che si
contemporanea, perché riguarda che ci aiuta a capirlo, ma anche a mo Ottocento sono tipiche del Eugeni (Carocci, pp. 325, € 28,60). niente male: Napoleone Bona- possa trovare al di fuori di un'
tutti. Un libro prezioso, poetico e trasformarlo. mondo dell'arte, e che ne atte- parte, che usava jingle ad hoc agenzia di pubblicità».
W SABATO 19 GIUGNO 2010 LA STAMPA VIII

lucazanini.it
Storie Tuttolibri
SABATO 26 GIUGNO 2010
LA STAMPA IX

«Il mulino del Po» Un’epopea degli umili cucita da


Bacchelli con un filo risorgimentale di respiro crociano
GIOVANNI La locandina
TESIO
del film diretto
Riccardo Bacchelli, nel 1949 da
chi era costui? Chi più ricorda Alberto
Il mulino del Po, il romanzo-sa- Lattuada,
ga che nei primi anni sessanta, con Carla Del
grazie a Sandro Bolchi, diven- Poggio
tò uno sceneggiato televisivo e Jacques
(oggi si direbbe una fiction) Sernas,
con Raf Vallone, Giulia Lazza- da «Il mulino «Gli austriaci ripassano il Piave», dipinto di Giulio Aristide Sartorio
rini, Ornella Vanoni, Tino Car- del Po»
raro, Renzo Montagnani? di Riccardo
Il bolognese Bacchelli mori- Bacchelli.
rà novantaquattrenne a Mon- Dal romanzo Il mito in secca Un fiume ex sacro
za, nell'85, dopo aver ottenuto nel 1963
per primo il vitalizio straordi- fu tratto tra escavazioni e centrali elettriche
nario istituito dallo Stato (la lo sceneggiato
cosiddetta legge Bacchelli) televisivo,
per venire incontro a cittadini
in stato d'indigenza, noti per la
loro opera nel mondo della cul-
tura, dell'arte, dello spettaco-
con la regia di
Sandro Bolchi,
inerpretato da
Raf Vallone,
E il Piave non
mormora più
lo, dello sport. Una fine che rie- Giulia
sce drammaticamente elo- Lazzarini,
quente. Lalla Romano ne ha Ornella
parlato in un suo ricordo con li- Vanoni,
bero e non pietistico riguardo, Tino Carraro,
raccontando attraverso un epi- Renzo GIORGIO ne piene di storie e di numeri, di
BOATTI
sodio di vita privata l'oltranza Montagnani merci, di fabbriche, di personag-
dell'intellettuale vorace, l'in- Ad un centocinquan- gi instancabili nell'inventare
combente presenza dell'uomo tenario dell'unità nazionale vi- macchine, sviluppare traffici,
di vocazione imperiosa, un'ec- rato su retoriche datate, su far decollare distretti produttivi
cedenza di parola meraviglio- collanti asfittici, urge l'antido- che gettano le loro ramificazioni
samente corrispondente all'ec- to di un viaggio d'Italia che nel mondo globalizzato.
cedenza di personalità. Lo no- scorra contro corrente. Me- Proprio come un tempo sulla
tava già la penna maliziosa di glio ancora servirebbe una corrente tumultuosa del fiume
Antonio Baldini: «Ha la costan- scompigliata ricognizione - correvano, appena iniziato il di-
za di parlar sempre lui, e non meglio se a più voci e condotta sgelo, le zattere formate dai
la pazienza di lasciar dire un
po' la loro anche alle cose».
Testimonianza a sua volta

Dalla ritirata russa


Quando girava lungo direttrici sparigliate -
mirata a portare allo scoperto
nodi e rivoli delle molteplici

Un falso storico
tronchi tagliati nei boschi del
Cadore e destinati alle segherie
della pianura, alle costruzioni di
Venezia, così sul greto e sulle ri-
ve del Piave è stato tutto un fre-

la ruota
netico scorrere e sovrapporsi di
di Napoleone ne ha fondato la fama: attività lavorative.
alla Grande Guerra, in realtà i fanti Si va dall'invenzione in epo-
ca autarchica della «faesite»,
la fede nel progresso il 24 maggio che spunta in quel di Faè di Lon-
dello spirito varcarono l’Isonzo garone, all'impero degli occhiali

della Provvidenza
cadorini che procedono alla con-
preziosa perché porta, ben ol- dis/identità della penisola. quista del mondo. E poi vi sono il
tre i termini di un giudizio In attesa di qualcosa di distretto del gelato e delle mac-
semplicemente singolare, alla complessivo in questa direzio- chine che lo producono, le car-
crisi post-vociana, intenta a ri- ne non è certo da sottovaluta- tiere del feltrino, gli impianti vi-
solvere la contumacia del ro- re il saggio di Alessandro Mar- ticoli e ai marchi enologici della
manzo storico e la latitanza zo Magno che con il suo Piave. bassa pianura.
del romanzo tout court, di cui re, non esita a restituire il cli- gli Austriaci che nel '48 requisi- Cronache di un fiume sacro, Sfide industriali che non im-
O

150
Bacchelli scrisse in un suo Pa- ma di un'epica degradata e far- scono i mulini portandoli sulla esplora quello che il risvolto pediscono a borghi e città perva-
radosso (1932): è il genere «in sesca, ricalcandola sulle istan- sponda veneta del Po, ecco Laz- editoriale definisce giustamen- si per secoli da un indomito sfac-
cui rientra tutto quanto non ze liberal-moderate di Benedet- zarino Scacerni - il nipote del te un «cronotopo dell'identità chinare di coltivare il gusto ari-
può stare negli altri meglio e to Croce, che non a caso gli fu primo Lazzaro - che muore gari- italiana». stocratico per il bello. Quello
più chiaramente definiti», e lettore singolarmente benevo- baldino alla battaglia di Menta- Il Piave, per generazioni di che, prima della grande cemen-
dunque consente una varietà lo. Fra le tante diffidenze, anti- na, ecco le calamità naturali, le italiani, è stato il fiume che, se- tificazione e dell'accelerata omo-
«ricca, inquieta, dinamica, illu- patie, diminuzioni, distinguo, grandi donne, i paesaggi fluviali, condo la canzone di E.A. Ma- logatrice dei capannoni, cesella
soria». Bacchelli è infatti l'unico scrit- le crisi, gli attriti, le lotte tra pro- rio, «mormorava calmo e pla- centri storici di grande elegan-
Saggista opulento, dram- tore che Croce abbia incluso prietari e contadini, la Lega so- cido al passaggio/ dei primi
maturgo, traduttore, storico, senza riserve nel suo corruccia- cialista, i crumiri, i boicottaggi, fanti il 24 maggio». E' già qui,
poeta, e - appunto - romanzie- to pantheon novecentesco. le battaglie pubbliche e i rancori tanto per cominciare, retorica
re, di Bacchelli resta oggi una Libri d’Italia Il mulino del Po racconta la privati, fino ad arrivare al Piave patriottarda e vaghezza da
vaga idea di dismisura, la diffi- Verso il 2011 storia di una famiglia di mugnai canzonetta si mettono a brac-
denza per uno scrittore d'altri della «Bassa» dalla ritirata rus- Una famiglia di mugnai cetto per procreare un bel fal-
tempi, forse addirittura un'ug- RICCARDO BACCHELLI sa di Napoleone (1812) alla pri- so storico: il fiume che i fanti
gia del nome. Di tanto scrivere Il mulino del Po ma guerra mondiale. Un roman- nella Bassa, la nascita italiani varcano quando, il 24
(ventinove volumi previsti dell'
Mondadori, 3 voll., € 24
zo ciclico che inizia con Lazzaro di una nazione: maggio 1915 attaccano l'Au-
opera omnia, più alcuni altri Scacerni nelle steppe innevate stria, è l'Isonzo. Mentre al Pia-
volumi extra-vaganti) rimane Il romanzo trilogia di del Vop e termina con la morte un romanzo che cinema ve - tutt'altro che calmo e pla-
a mala pena l'ombra di una vo- Bacchelli (1891 - 1985), di un altro Lazzaro Scacerni sul e tv resero popolare cido, ma gonfio di morti - i sol-
ce che il mercato diserta e - ad- secolari vicissitudini di una Piave. Tra l'uno e l'altro estre- datini del Regno Esercito ri-
detti ai lavori a parte - l'eco di famiglia della Bassa, da mo, le due date polari della sto- e alla morte dell'ultimo Lazzaro tornano trafelati nell'autunno p Alessandro Marzo Magno
una stima generica, che occul- Napoleone alla prima ria unitaria e postunitaria: dai che chiude il complesso trava- del 1917. Quando vi si attesta- p PIAVE
ta un sostanziale imbarazzo. guerra mondiale, uscì tra il prodromi di una coscienza in glio di cent'anni di storia nazio- no a disperata difesa, dopo la Cronache di un fiume sacro
Insomma, i conti con Bacchelli 1938 e il 1940 (I, «Dio ti formazione ai postumi di una na- nale. Tre generazioni che salda- rotta di Caporetto che porta il p Il Saggiatore, pp. 261, € 16
non sono stati veramente mai salvi», II «La miseria viene in zionalità ancora in cerca di defi- no l'ottimismo di un filosofo alla nemico così vicino a Venezia
fatti: per pigrizia, per indiffe- barca»; III «Mondo vecchio, nizione. sapienza narrativa di «uno dei da potere vedere il profilo del-
renza, per oblio. sempre nuovo»).Nel 1949 Intersecando con compostez- più vigorosi scrittori». Il quale la città ad occhio nudo. za architettonica, punteggiati
I suoi romanzi storici più diventò un film diretto da za di supremo ordinatore più conosce «i conflitti della coscien- Nella trappola del Piave da capolavori artistici.
noti sono Il diavolo al Ponte- Alberto Lattuada e nel 1963 moduli narrativi, che stanno tra za morale» senza mai ridurli a ri- che mormora Marzo Magno Era l'essenziale armonia che
lungo e Il mulino del Po. E un popolare sceneggiato la letteratura colta e la letteratu- gidi teoremi o a didascaliche di- non ci casca proprio. Scarpi- conduceva Goffredo Parise, ap-
tutt'e due sono legati alla sto- tv, regista Sandro Bolchi. ra d'appendice, tra il racconto e mostrazioni. nando con intelligenza lungo i prodato nella sua casetta di Sal-
ria d'Italia. Il primo a un epi- il saggio, tra l'urgenza dei fatti e duecentoventi chilometri del gareda tra le vigne del Piave, al-
sodio postunitario (l'abortita le lunghe soste digressive, Bac- suo corso e raccogliendo con la creazione dei Sillabari. Scritti
insurrezione di Bologna del chelli interpreta il Risorgimento AI LETTORI indomita curiosità le storie dis- prima nella sua casetta di Salga-
'74), il secondo all'intero arco incarnandolo in tempi e perso- seminate sulle sue rive chiari- reda tra le vigne del Piave e, poi,
di tempo che congiunge l'ini- naggi che alla Storia d'Italia dal Questa è per ora l’ultima sce innanzitutto al lettore co- a Ponte di Piave, la sua ultima di-
zio di un secolo (l'Ottocento) 1871 al 1915 del Croce (1929), spe- puntata di «Libri d’Italia». me il Piave non mormori più mora, ora sovrastata da un
all'inizio di un altro (il Nove- cie nella terza parte della trilo- La serie,iniziata l’autunno poiché «fa di tutto fuorché fa- «enorme falansterio, un delirio
cento). Il primo pubblicato gia, Mondo vecchio sempre nuovo, scorso in vista dei 150 anni re il fiume. Fiume che vive nel- architettonico Anni Novanta,
nel '27, il secondo (una trilo- non devono un ascolto da poco. dell Unità, riprenderà la memoria collettiva di un Pa- un agghiacciante frullato».
gia) tra il '38 e il ’40. La fede nel progresso dello da settembre. ese ma che nel suo letto ormai Ecco: il finire del viaggio lun-
Nel Diavolo al Pontelungo spirito, la visione positiva di una Anche le altre rubriche è morto. Non c'è più. Bevuto go il Piave vede l'accelerato so-
Bacchelli non cerca la curiosi- storia che scavalca contraddizio- saranno sospese, per da centoventuno centrali idro- vrapporsi di questi scempi. Re-
tà semplicemente aneddotica ni e involuzioni per rivelare un lasciare spazio alle elettriche, assorbito nei campi gistra l'ambiente violentato e
e rifiuta la tentazione della suo provvidente ottimismo è la segnalazioni dei libri al ritmo di novantotto metri ogni passata connotazione tritu-
storia come pretesto o come stessa che muove l'intera mac- dell’estate, perché da cubi al secondo…». Nonché da rata da quella macchina della
fondale. Guardando all'«erro- china narrativa del romanzo, e sabato prossimo, nel corso escavazioni scervellate con- dis/identità che ha fatto tappa
re» dell'anarchismo (o nichili- soprattutto l'epopea degli umili di luglio e agosto, Tuttolibri dotte per anni. anche qui. Come in ogni angolo
smo) di Bakunin e Carlo Ca- in cui s'imprime la più forte con- uscirà a 8 pagine. Dal viaggio lungo il Piave d'Italia.
Riccardo Bacchelli
fiero con animo conservato- sistenza figurale. Ecco dunque Marzo Magno torna con pagi- gboatti@venus.it
Classifiche Tuttolibri
SABATO 26 GIUGNO 2010
X LA STAMPA

M
ontalbano resiste anche ai vampiri e Camilleri la pista da maestro e Grazia esegue con diligente energia. piri e angeli neri con Untamed e Fallen; in saggistica pun-
AI PUNTI mantiene i 100 punti, con un valore in copie ven- C’è spazio per vezzi e vizi, umori e digressioni, senza mai al- teggi ancor più bassi dei tascabili che si rafforzano con i so-
LUCIANO GENTA dute che supera di poco quota 10 mila. La Meyer lentare la suspense. Peccato solo che sembra averci messo liti consigli scolastici per le letture d’estate. In fondo alla
conserva il secondo posto e la Smith scende dal sesto al deci- mano Catarella, a pagina 7, dove si constata «la presenza «varia» Chopin interpretato da Barenboim ci offre armo-
mo. Il commissario di Vigàta se la gode e ha anche trovato di un cadavere ormai privo di vita». Vedremo se la classifi- nia e passione per sublimare le disfatte del presente. Come
Cornwell il tempo di dilettarsi in un’inchiesta a quattro mani con
Grazia Negro, ispettore capo alla Squadra mobile di Bolo-
ca recepirà. Intanto si tinge di giallo nero, con l’ingresso tra
i primi 10 di Patricia Cornwell e Kathy Reichs, ben esperte
scrisse Flaiano, di cui Adelphi propone una lussuosa raccol-
ta: «Chi vive nel nostro tempo raramente sfugge alla nevro-
gna: Acqua in bocca, scritta in copia da Camilleri e Luca- di corpi martoriati su cui indagano le loro protagoniste, si. Per vivere bene non bisogna essere eccessivamente con-
e Reichs, lady relli, benefico regalo per minimum fax. Un gioco epistolare,
«una jam session... una partita a scacchi», lo definisce l’edi-
l’anatomopatologa Scarpetta e l’antropologa forense Bren-
nan. Minimi movimenti nelle altre tabelle: fra gli italiani,
temporanei». Meglio prendersi una vacanza, con gli Scrit-
tori giocatori di Stefano Bartezzaghi (Einaudi) e Il tempo

del delitto tore: i due detective, proprio come i loro autori, se ne stanno
ciascuno a casa propria, si scambiano indizi. Salvo traccia
della cinquina dello Strega si vedono solo la Avallone e Sor-
rentino, mentre Pennacchi è 16˚; fra gli stranieri altri vam-
breve di Marco Niada (Garzanti), fuggendo «la civiltà del-
la fretta» che per l’avere vampirizza l’essere.

I PRIMI DIECI INDAGINE NIELSEN BOOKSCAN

100 74 55 40 38
1 2 3 4 5
La caccia La breve Il fattore Non esiste L’ultima riga
al tesoro seconda vita Scarpetta saggezza delle favole
di Bree Tanner
CAMILLERI MEYER CORNWELL CAROFIGLIO GRAMELLINI
SELLERIO FAZI MONDADORI RIZZOLI LONGANESI

34 26 25 23
6 7 27
8 9 10
Il palazzo Nel mare Il libro Le ossa L’ombra
della ci sono delle anime del ragno del male
mezzanotte i coccodrilli
RUIZ ZÁFON GEDA COOPER REICHS SMITH
MONDADORI BALDINI CASTOLDI DALAI NORD RIZZOLI NEWTON COMPTON

Narrativa Narrativa Saggistica Varia Tascabili Ragazzi


italiana straniera
1. La caccia al tesoro 100 1. La breve seconda vita di Bree... 74 1. Per l’alto mare aperto 15 1. Cotto e mangiato 22 1. Il piccolo principe 21 1. La clessidra di Aldibah 19
CAMILLERI MEYER SCALFARI PARODI SAINT-EXUPÉRY TROISI
14,00 SELLERIO 16,00 FAZI 19,50 EINAUDI 14,90 VALLARDI 7,00 BOMPIANI 17,00 MONDADORI

2. Non esiste saggezza 40 2. Il fattore Scarpetta 55 2. Nel segno del Cavaliere 10 2. Eurointerismi.La gioia di essere... 14 2. Il giovane Holden 19 2. Viaggio nel tempo 3 15
CAROFIGLIO CORNWELL VESPA SEVERGNINI SALINGER STILTON
14,00 RIZZOLI 20,00 MONDADORI 20,00 MONDADORI 12,00 RIZZOLI 12,00 EINAUDI 23,50 PIEMME

3. L’ultima riga delle favole 38 3. Il palazzo della mezzanotte 34 3. Terroni 9 3. E’ facile smettere di fumare... 11 3. Uomini che odiano le donne 17 3. Diario di una schiappa I 8
GRAMELLINI RUIZ ZAFÓN APRILE CARR LARSSON KINNEY
16,60 LONGANESI 19,00 MONDADORI 17,50 PIEMME 10,00 EWI 13,80 MARSILIO 12,00 IL CASTORO

4. Nel mare ci sono i coccodrilli 27 4. Il libro delle anime 26 4. Agenda nera della 2ª Repubblica 9 4. Una voce tante voci 10 4. L’amico ritrovato 17 4. Diario di una schiappa III 8
GEDA COOPER LO BIANCO; RIZZA GALLI UHLMAN KINNEY
16,00 BALDINI CASTOLDI DALAI 19,60 NORD 15,00 CHIARELETTERE 17,00 ALACRÁN 5,50 FELTRINELLI 12,00 IL CASTORO

5. Acciaio 22 5. Le ossa del ragno 25 5. Don Vito. Le relazioni tra Stato... 8 5. The secret 9 5. L’ombra del vento 17 5. Il diario di Carrie 8
AVALLONE REICHS CIANCIMINO; LA LICATA BYRNE RUIZ ZAFÓN BUSHNELL
18,00 RIZZOLI 21,00 RIZZOLI 18,00 FELTRINELLI 18,60 MACRO 13,00 MONDADORI 16,50 PIEMME

6. Bianca come il latte... 19 6. L’ombra del male... 23 6. Così in terra, come in cielo 7 6. Perché siamo infelici 9 6. Il sentiero dei nidi di ragno 17 6. Principessa del deserto 7
D’AVENIA SMITH GALLO AUTORI VARI CALVINO STILTON
19,00 MONDADORI 12,90 NEWTON COMPTON 17,00 MONDADORI 15,50 EINAUDI 8,00 MONDADORI 17,50 PIEMME

7. Il tempo che vorrei 18 7. Caino 19 7. Ulisse era un fico 7 7. Peccati di gola 6 7. La papessa 17 7. Il mondiale delle cipolline 7
VOLO SARAMAGO DE CRESCENZO MONTERSINO WOOLFOLK CROSS GARLANDO
18,00 MONDADORI 15,00 FELTRINELLI 16,00 MONDADORI 19,90 SITCOM 4,90 NEWTON COMPTON 16,50 PIEMME

8. Hanno tutti ragione 17 8. Skeleton Coast 18 8. Ad personam 6 8. Fate i bravi! (0-3 anni) 5 8. Il barone rampante 16 8. Il ladro di fulmini 7
SORRENTINO CUSSLER; DU BRUL TRAVAGLIO RIZZI CALVINO RIORDAN
18,00 FELTRINELLI 19,60 LONGANESI 16,90 CHIARELETTERE 17,00 RIZZOLI 8,00 MONDADORI 17,00 MONDADORI

9. Le perfezioni provvisorie 16 9. Untamed. La casa della notte 18 9. Ciò che credo 6 9. Il piccolo libro per smettere di... 5 9. Il cacciatore di aquiloni 16 9. Nel regno della fantasia 7
CAROFIGLIO CAST KÜNG CARR HOSSEINI STILTON
14,00 SELLERIO 16,50 NORD 20,00 RIZZOLI 3,50 EWI 12,00 PIEMME 23,50 PIEMME

10. Il nipote del Negus 14 10. Fallen 18 10. La colata. Il partitodel cemento... 6 10. Barenboim, Chopin 5 10. Se questo è un uomo 15 10. Per questo mi chiamo Giovanni 7
CAMILLERI KATE AUTORI VARI AA. VV. (CON CD) LEVI GARLANDO
13,00 SELLERIO 17,00 RIZZOLI 16,60 CHIARELETTERE 19,90 CLASSICA ITALIA 9,80 EINAUDI 9,90 RIZZOLI

LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALLA SOCIETÀ NIELSEN BOOKSCAN, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 900 LIBRERIE.
SI ASSEGNANO I 100 PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DAL 13 AL 19 GIUGNO.

N O
on esistono editori inutili, la emozionante vicenda dell’inna- lga Tokarczuk è una lo dello scrittore che risveglia, ri-
esistono però editori parti- PROSSIMA moramento per una persona scrittrice polacca molto CHE LIBRO FA scuote e allarga le coscienze è anco-
colarmente utili. Uno di Asperger),anche alle problemati- conosciuta. Ha 48 anni. ra più indispensabile in Occidente,
questi è la Erickson di Trento del MENTE che giovanili e adolescenziali che Vive del suo mestiere, cosa non ...IN POLONIA perché le democrazie ottundono la
quale non è esagerato dire che dal MIRELLA APPIOTTI si riflette sulle oltre 10 collane: dal- frequente in un Paese che non ha GIOVANNA ZUCCONI sensibilità sociale. Quando stiamo
1984 lavora soprattutto «al servi- le «guide per l’educazione e per i contributi agli artisti come in bene e al sicuro, perdiamo la ten-
zio» dei suoi lettori. Soprattutto "l’educazione speciale"» alla linea Germania, né gli sgravi fiscali co- denza naturale a confrontarci con
insegnanti e ragazzi. Oltre a quel
target generalista cui si riferisco-
Erickson «professione insegnante»» paral-
lela ai test e strumenti di valuta-
me in Irlanda. Mentre la Polonia
va alle elezioni, Olga Tokarczuk
Scrittori, le cose».
Ecco. Nulla di originalissimo,
no, per far subito qualche esempio
recente, l’Homo consumens del
sociologo più antiaccademico del
tra Marx zione, non meno che nei romanzi
di Capire con il cuore e Parlami
con il cuore. In arrivo, tra molto
rilascia un'intervista lapidaria.
Qual è il ruolo della letteratura?
Politico, sempre. Gli scrittori pos-
svegliate ma a volte è utile ripassare i fonda-
mentali: lì, nella democrazia che
cerca se stessa dell'Europa orienta-
momento, Zygmut Bauman e rela-
tiva indagine sul di lui pensiero
e i disabili altro, il nuovo programma di gio-
chi «Scrivere veloci sulla tastiera»,
sono cambiare il mondo? Assolu-
tamente sì.
l’Occidente le, e nell'ottundimento sociale e civi-
le dell'Europa occidentale. «La let-
dell’inglese Keith Tester, nonché il l’Indovina facile; e, già molto ap- In che senso, scusi? Politica si- teratura è sempre politica». Già.
saggio di Edgar Morin Pro e con- prezzato e rivolto a scuola e fami- gnifica, per lei, uno sguardo con- Ma, allora, ha senso pensare a una
tro Marx ovvero «come ritrovar- glia, Il metodo antibullo. sapevole sulla realtà: e gli scritto- letteratura europea? È vero alme-
lo sotto le macerie dei marxi- Dalla fucina Erickson, quali i ri, gli artisti in generale, «metto- no che i bestseller sono uguali dap-
smi» a cura e nella traduzione di suggerimenti di Mazzeo come lettu- no in luce cose che non riusciamo pertutto, magari perché l'inglese
Riccardo Mazzeo, figura centra- zione delle persone disabili, diffi- ra per l’estate? «Per gli insegnanti più a vedere, che ci sembrano ov- «Il problema della nostra parte di stravince? No. Fra i 20 più venduti
le della editrice. coltà di apprendimento, sostegno, Pensieri sottobanco...; per tutti, ol- vie e normali. E che invece, so- Europa è che la cosiddetta società nei 7 principali mercati editoriali
Diventate una delle maggio- psicologia e lavoro sociale con li- tre a Marx e Zygmun, la storia di prattutto nei paesi autoritari, so- civile è debolissima. Per me, la Rus- del continente, solo cinque sono
ri agenzie formative a livello eu- bri, software didattici e servizi on una coppia in Amore limpido. Per i no spesso ingiuste e violente». sia è l'esempio di un luogo dove scritti in inglese, e Larsson o Zafón
ropeo, «all’inizio eravamo in 4 line». bambini, autore Luca Sciortino con Vedere il mondo come è dav- una società funzionante non esi- valgono quasi quanto Stephenie
oggi siamo 80» dice Mazzeo, le Alla base di tutta la produzio- l’intervento di Margherita Hack, la vero, vedere il mondo come po- ste». I polacchi, aggiunge, hanno e Meyer o Dan Brown.
Edizioni Erickson si occupano ne, i tre tomi del «Piano educativo Vita di un atomo raccontata da sé trebbe essere. Quale mondo, pe- hanno sempre avuto paura e avver- Compiti per le vacanze: capire
(con grande passione testimonia- individualizzato», «un progetto medesimo: si chiama Pio Simpli- rò? La Polonia: «Prima del 1989, sione per il regime russo: percepen- se davvero, nelle tante diverse Eu-
ta da un catalogo di 1200 titoli, di vita» non solo legato alla «di- cio, è nato 13.770.000.000 anni do- il regime cercava sempre di com- dolo come asiatico, spaventevole. rope, la letteratura è politica. Qui
oltre 400 stranieri) di «integra- versabilità» (in Io sento diverso po il Big Bang... prare gli scrittori». La Russia: Ma ce n'è anche per noi: «il ruo- da noi, per esempio??
Diario di lettura Tuttolibri
SABATO 26 GIUGNO 2010
LA STAMPA XI

Eugenio Corsini

Il professore di greco
BRUNO padrone a casa sua: a simboleg-
QUARANTA I PREFERITI giarlo, il melo che “buttava be-
Giugno,tempo d’esa- ne” - il melo della Genesi -, sotto
mi. Al classico c’è greco. Sì, il cui la madre di Agostino prega
gozzaniano «tedioso compito
di greco». Il professore? Suppo-
f per un figlio malato irrimediabil-
mente di tisi, in seminario, giù ad
niamo sia Eugenio Corsini. La Alba».
domanda: che cosa significa Alba, «I ventitré giorni». La di-
apocalisse? Suggerimento alle fesa della libertà. Alba come
fanciulle (e ai fanciulli) in fiore: la Tebe di Eschilo?
badate a non sciorinare rispo- «Sicuro. Sette è un numero
ste tipo sciagura, disastro, cata- principalmente biblico, rie-
strofe. Ché apocalisse - come il LA BIBBIA cheggiante nella letteratura
professore non si stanca di DI GERUSALEMME greca. Fenoglio era sensibile al-
rammentare - «viene dal latino EDB, pp. 3064, € 39
la Bibbia come a Omero, pre-
apocalypsis che, a sua volta, al- senza non meno cardinale nello
tro non è se non la trascrizione «In particolare l’Apocalisse, zaino dei guerrieri di
della parola greca con cui il li- sottratta a ogni Cromwell. Ricordo che Beppe
bro incomincia, e che significa interpretazione terrifica, patì drammaticamente il giudi-
“rivelazione”». leggendovi la rivelazione di zio di Vittorini sulla Malora, de-
Gesù Cristo» positato nel risvolto. Cercai,
«Parlavo, da piccolo, con il maestro Cerrato, di con-
solarlo, in una notte di sbornie
nelle mie Langhe
un dialetto ostico:
f e di mirabili visioni collinari.
“Bisognererebbe essere Ome-
ro - esclamò allora Beppe - per
alla lingua madre raccontare in due versi inoppu-
arrivai grazie al latino»
Sotto la Mole, dove - apria-
«Noi siamo gli Uccelli
mo la pavesiana Bella estate - si di Aristofane, in gabbia,
aspetta sempre «qualcosa di BEPPE FENOGLIO anche se l’imbonitore
grosso, il crollo della città, Romanzi e racconti
l’apocalissi», Eugenio Corsini, di turno fa apparire come
Einaudi, pp. 1795, € 85
già professore di Letteratura libertà la sudditanza»
cristiana antica (succederà a «Ci conoscemmo durante
Padre Michele Pellegrino) e di la guerra, nel seminario gnabili, a prova di risvolto, chi
Letteratura greca non da oggi di Alba dove studiavo. siamo».
custodisce la filologica certez- Frequentava don Bussi, Da Fenoglio a Pavese...
za della salvazione. Se Cristo è tale l’interesse che nutriva «No, non ho avuto occasione di
risorto, l’apice della «rivelazio- per la Bibbia» conoscerlo. A differenza di Calvi-
ne», così anche noi. Non c’è vo- no, figura di rara intelligenza,
ragine, non c’è Auschwitz defi- ma, secondo me, bloccato, castra-
nitiva. Ecco che cosa annuncia
il libro di Giovanni, dal quasi ot-
f to da Vittorini. Di lui apprezzo
sommamente I sentieri dei nidi di
tanteseienne «maggiore» di ragno. Italo, bontà sua, scorgeva
Niella Belbo sottratto alla deri- in me la stoffa del narratore. As-
va millenarista (Apocalisse di seriva che La rondine bianca (lo
Gesù Cristo secondo Giovanni, pubblicai su Questioni) fosse il più
per i tipi della Sei, un longsel- La vita. Eugenio Corsini è nato a Niella Belbo nel 1924. Si è laureato con Michele bel racconto del dopoguerra».
ler). Pellegrino su Gregorio di Nissa. Ha insegnato nell’università torinese Pavese, dunque...
Nella minuta casa di via Po, Letteratura cristiana antica e Letteratura greca. AGOSTINO «Non possedeva la lingua greca,
Eugenio Corsini, sul viso scolpi- La Città di Dio gli sfuggiva la grecità: inevitabile
ta un’orma di Bogart, non ces- Le opere. «Apocalisse di Gesù Cristo secondo Giovanni» (Sei). Ha curato «La sarà l’equivoco. Trasferì il mito
Einaudi, pp. LXII-1588, € 62
sa di interrogare i quattro cava- polis e il suo teatro» per l’editore Esedra (2 voll.). «Commento al Vangelo di nelle Langhe come categoria in-
lieri, l’Agnello, il drago, la be- Giovanni di Origene» (Utet). Sulla rivista «Sigma», n. 3-4, dicembre 1964, «Nell’Apocalisse scorge terpretativa del rapporto uomo-
stia («Chissà quale editore vor- «Orfeo senza Euridice: i “Dialoghi con Leucò” e il classicismo di Pavese». l’ora della Chiesa, la Chiesa terra, scambiandolo per tragica
rà pubblicare il mio nuovo ap- Saggi su Fenoglio in «Paesaggio e natura di Fenoglio» (Mursia) e in «La natura che soffre, che combatte, predestinazione, il destino che
prodo: L’Apocalisse di Gesù Cri- che sarà compiutamente nessun dio può toccare. Risalte-
e il mondo contadino in Beppe Fenoglio» (Centro culturale Beppe Fenoglio).
sto che già avvenne»). Su di lui la Gerusalemme celeste rà come un Orfeo senza Euridi-
solo alla fine dei tempi» ce: andato all’inferno, non saprà
«Con Fenoglio uscirne. Apprezzo, invece, di Pa-
vese, Paesi tuoi. E’ il romanzo
una notte di sbornie che rende protagonista il Pie-
per dimenticare Lo studioso che considera l’Apocalisse già Cromwell con la Bibbia nello monte nella formazione della cul-
zaino». tura nazionale, infrangendo un
il giudizio di Vittorini «Incontrai Fenoglio durante la sedimentato tabù».
sulla Malora» accaduta è fautore di un ritorno al liceo quale guerra. In seminario, una figura I greci: lei è un cultore di Ari-
straordinaria era don Bussi, ami-
vigila - un’immagine vescovile - luogo dove affrontare i classici senza scorciatoie co intimo di Chiodi. Chiodi via
stofane.
«A svettare, Gli uccelli. Pedisse-
Michele Pellegrino. La televi- via gli sottoponeva la sua tradu-
sione è una finestra accesa sui zione di Heidegger, conoscendo

“Sono diventato
Mondiali in Sudafrica, non an- ottimamente, don Bussi, teologo
«Divoro i gialli,
cora smemorata l’ennesima raffinato, il tedesco. Sulla scia di innanzitutto Larsson,
balbuzie granata: «Eh, il mio Chiodi, Beppe Fenoglio: a don Millennium: il senso
Toro...». Bussi faceva visita, tale l’interes-
Professore, cominciamo (o se che nutriva per la Bibbia». del mistero è nordico,
ricominciamo?) dal liceo La Bibbia in Fenoglio... noi l’abbiamo smarrito»

italiano seguendo
classico? «Fra i temi delle nostre quotidia-
«Non vorrei sembrare desue- ne conversazioni. Negli Anni Cin- quamente letti come uno spen-
to. Ma occorrerebbe restaura- quanta vinsi il concorso per inse- sierato invito all’evasione, sono
re una scuola che selezioni, vi- gnare nelle scuole medie. Dopo in realtà un’opera di grande im-
ceversa, è noto, sarà la vita a un anno a Oulx, ne trascorsi due pegno politico e civile. Siamo noi
promuovere e a bocciare. Gli in Alba. Ogni giorno pranzavo al- gli uccelli in gabbia, con il Pistete-
studenti devono ingaggiare la mensa Ferrero. Quindi, mi re- ro di turno, il Cavaliere, imboni-
con i classici un corpo a corpo,
evitando le scorciatoie. Solo co-
sì ne conquisteranno il posses-
so per sempre, il ktéma eis aei, il
possesso del loro spirito».
Che cosa deve al liceo?
«Nel mio paese si parlava un
Giulio Cesare”
tino era severissimo. Fu la mia monsignore o padre) su Grego- martirio, si incontrerà il Pastore.
cavo all’albergo Savona per il caf-
fè. Vi avrei trovato Beppe. Era
avido di storie, voleva che gliene
raccontassi e raccontassi anco-
ra, di ogni Langa, ruotando intor-
no alla mia San Benedetto, dove
frequentai le classi elementari, e
tore incontrastato, che fa appari-
re come libertà la malapianta
della sudditanza».
Letture amene, professore?
«Divoro i gialli. Dalla Vargas a
Millennium, la saga di Stieg Lars-
son (magistrali gli svedesi, i nor-
dialetto strettissimo, ostico. àncora. Mi consentì di riconosce- rio di Nissa. La sua era una fede Successivamente, decisiva sarà dove lui, da ragazzo, veniva in va- dici: hanno il senso del mistero,
Neanche ad Alba e a Dogliani re, di abbracciare, la lingua ma- filologica, temperata attraver- la traduzione (affidatami da Ab- canza». dell’ignoto, da noi smarrito). Mil-
lo capivano: ci chiamavano, dre italiana». sando tutti - dico tutti - i Padri bagnano) del Commento a Gio- Il libro di Fenoglio che predili- lennium: come non riandare al-
spregiativamente, i langaroli. Tra i testi accostati diretta- della Chiesa latina. Aveva com- vanni di Orìgene, il quale ritene- ge? l’Apocalisse?».
L’italiano era per me una lin- mente nella lingua classica? pulsato e annotato i duecento e va l’Apocalisse utile a chiarire il «La malora. E’ un libro biblico. Eugenio Corsini sta per salire a
gua straniera, al punto che «La guerra gallica, Cesare. Ad passa volumi curati dal Migne». Vangelo. Troverò ulteriore con- Vi è rappresentata la caduta. Co- San Benedetto Belbo, dove è soli-
stentavo a leggere Pinocchio, il affascinarmi, non tanto le batta- Dall’università all’Apocalis- forto nella Città di Dio: Agostino, me non riandare al Paradiso per- to trascorrere l’estate. Una sor-
mio primo libro». glie, ma i paesaggi, fantastici agli se. nell’Apocalisse, non identifica duto del suo Milton, John Milton, ta di Itaca d’Alta Langa, di cui si
Come afferrerà l’italiano? occhi di chi oscillava fra un mam- «Fin da allora misi le basi del l’annuncio del Regno di Dio in John che si trasmuterà in John- desidera scorgere, quando se ne
«In Alba vi erano due eccellen- mellone e un rigagnolo quale il mio lavoro. Meditando, in parti- Terra, bensì vi scorge l’ora della ny... La caduta che sperimenta è lontani, ma pure quando la si
ti ginnasî-licei. Il Govone, fre- Belbo. Là, fiumi immensi, fore- colare, due storie di martiri, car- Chiesa, la Chiesa che soffre, che Agostino. La caduta che è colpa. abita, almeno un filo di fumo. Da
quentato da Fenoglio, tra i do- ste, popoli epici...». taginesi gli uni, lionesi gli altri, combatte, che sarà compiuta- Il ragazzo sconta il gerbido fami- dove può fuoriuscire, se non dal-
centi Chiodi e Cocito. E le aule Dal liceo all’università... che andarono al supplizo radiosi, mente la Gerusalemme celeste liare calandosi nella parte di ser- l’ennesima sigaretta di Beppe Fe-
del Seminario, a cui arrivai so- «Mi laureai con il professor Pel- rispecchiandosi nell’Apocalisse solo alla fine dei tempi». vo, al Pavaglione. Salvo compie- noglio? I «langaroli» Corsini e Fe-
spinto dalla speranza materna legrino (e professore per me re- sottratta a un’interpretazione La Bibbia e Fenoglio. Feno- re un cammino di redenzione noglio lassù come al caffè Savo-
che nutrissi una scintilla voca- sterà anche salito sulla cattedra terrifica: seguendo l’Agnello glio che a Chiodi confidava: conclusosi con il ritorno nel- na, bussando «a tutte le porte
zionale. L’insegnamento del la- di San Massimo, mai lo appellerò ovunque vada, non escluso il «Vorrei essere un soldato di l’Eden, non più sotto padrone, dell’orizzonte».

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