Professional Documents
Culture Documents
Ugo Trivellato
Universit di Padova
Seminario ISFOL
Verso i princpi comuni della flexicurity
Venezia Mestre, 30 maggio 2008
1
1. UNO SCHELETRICO RICHIAMO ALLA FLEXICURITY
2
2. DANIMARCA E ITALIA: QUALCHE SOMMARIO CONFRONTO
3
Richiami sul sistema italiano
* Riforme dei contratti di lavoro con Pacchetto Treu (2007), legge sul lavoro a tempo
determinato (2001) e legge Biagi (2003):
- notevole flessibilit, ma solo al margine (per i nuovi contratti);
- riforme parziali (senza contestuale, coerente riconsiderazione di security).
* Progressivo incremento di entit e durata dellindennit di disoccupazione:
- 60-50-40% (primi 6 mesi, 7^-8^ m., 9^-12^ m.) del salario precedente (due tetti!);
- durata: 8 mesi per < 50 anni, 12 mesi 50 anni;
- requisiti di ammissibilit: 1 anno su ultimi 2, + 1 settimana precedente.
* Riforma dei Servizi per limpiego/SPI (2002/3) (Pirrone e Sestito, 2006):
- ispirata a logiche di servizio e di attivazione (patto di servizio);
- sinora poco efficace, per carenze di personale, sua formazione, strumenti.
4
3. CONDIZIONI INTERNE PER REALIZZARE LA FLEXICURITY E NODI
PROBLEMATICI PER LITALIA
Universalismo selettivo vs. impianto ancora lavororistico-categoriale.
Sistema di sicurezza sociale generoso (90% del salario per 4 anni, con un tetto; basse
condizioni per (ri)ammissibilit; seconda rete di sicurezza)
vs. sistema di sicurezza sociale segmentato e poco generoso (60% del salario per 8 mesi,
con due tetti; severe condizioni per (ri)ammissibilit; assenza di seconda rete di
sicurezza a livello nazionale).
Forte impegno per sicurezza occupazionale: politiche attive del lavoro, workfare
vs. impegno ancora debole per sicurezza occupazionale: politiche attive del lavoro
largamente in chiave di employment subsidies, difficolt ad attivare politiche di workfare.
SPI con adeguato staff ed efficienti vs. SPI ancora deboli, mal coordinati, poco efficienti.
5
4. FLEXICURITY E C.D. MODELLO SCANDINAVO: LE CONDIZIONI
AL CONTORNO
I legami della flexicurity con il pi generale modello scandinavo sono forti o deboli?
Levidenza empirica che viene da molteplici aggregati e dalle relazioni fra gli stessi
suggerisce che il golden triangle of flexicurity significativamente correlato con i tratti
generali del modello scandinavo.
Tasso di occupazione: Danimarca 77,1% [18,2% part-t.] Italia 58,4% [7,8% part-t.]
Tasso di disoccupaz.: Danimarca 3,3% Italia 6,0%
Prelievo fiscale/Pil: Danimarca 51,2% Italia 40,8%
Occ. serv. non-market: Danimarca 36,5% Italia 26,6%
Spesa prestaz. soc./Pil: Danimarca 30,1% [11,3% pens.] Italia 26,4% [16,0% pens.]
Persone a rischio di povert prima dei [ dopo i] trasferimenti sociali:
Danimarca 31% [ 11] Italia 27% [ 21]
Indice di Gini: Danimarca 24% Italia 33%
6
Questa evidenza empirica incorporata in letture/chiavi di spiegazione persuasive
del modello scandinavo, del quale la flexicurity componente costitutiva: c com
plementariet fra obiettivi e politiche che contraddistinguono il modello scandinavo.
* Esping-Andersen (1990), nel caratterizzare il modello scandinavo di welfare,
sottolinea limportanza dellobiettivo di redistribuzione delle risorse
* Andersen & Svarer (2007), che trattano specificamente della flexicurity nel mercato del
lavoro danese, si soffermano su due aspetti importanti:
The Danish welfare model is based on ambitious egalitarian objectives, and a
strengthening of the incentive structure by general reductions in various benefits
included in the social safety net is not a possible policy avenue. Working poor is not a
policy option.
It is important to note that an extended tax financed welfare state presupposes that a
large fraction of the population is in employment. It is therefore no surprise that
Denmark (and the other Scandinavian countries) have a high labour force participation
rate. To put it differently, the welfare model is employment focussed.
* Moene (Moene & Wallerstein, 1997; Barth & Moene, 2008) segnalano che la
protezione contro i rischi e gli shocks stata il fattore pi importante per lespansione
del welfare state, e individuano nellequality multiplier il meccanismo cruciale.
(i) Equality magnifying effect: distribuzione dei salari politiche di welfare;
(ii) Wage equalizing effect: politiche di welfare distribuzione dei salari.
7
Tratto da Barth & Moene (2008), pag. 2.
8
5. NOTE CONCLUSIVE: UN PERCORSO DIFFICILE
9
La consapevolezza di due ulteriori fattori di difficolt:
10