You are on page 1of 74
CANTI REPERTORIO PER ANNUM EDIZION| NUOVO MONDO a REDAZIONE, Roberto Brambilla, Pippo Molino, Stefano Pezzat, Sandra rola, Anna Zuscheti. COLLABORATORI Enrico De Capitan, Vera Drufca, Gianluca Giorgio, igi Mandell IMPAGINAZIONE ELETTRONICA ‘Stefano Pezzat IN COPERTINA ‘Masaccio, I tibuto (pat) Firenze . Maria del Carine, Cappella Brancacci, 1425 - 127 Foto © Scala, Firenze Fondo Efe i Culto - Ministero delFLterno © 2006 Societd Cooperativa Editoriale Nuovo Mondo Via Porpra, [27 - 20131 Milano LEcitore# a disposisione dal vent dri, con i gual non & tao possibile comunicare; onche per eventual omission: oinesateaz nell ction delle fon. £ viet la riproduzione dllopera, od pai di essa, con qualsis!mez20, compress stampa, copia fotsatica, ierofilm e memorzzaioneeletonica, Seon espressamenteautrizat dll Eto, PER INFORMAZIONI Segreteria Cant 0 Comnionee Libeazione via Porpor, 127 20131 Milano E-mail: leoro@comunionsiberzione org DISTRIBUZIONE ee acl Sr Via ProvncialeCaghes, 1839 Castel Bolognese Ravenna alia {aL Dsies6188— a O45 52098 Via Saccigione 208 20139 Mane $9 02.55210200— ue 0258211318 COOCCOCOOSCOOHLOCOCOCOOOOOOOOOO 0 OO OOOO OS UUUTUIUUU I UUU INDICE ‘Adoro te devote Gregoriano coro/popolo 0 quam amabilis ‘Anonimo coro/popolo = esu dulcis memoria Gregoriano coro/popolo Lauda Sion ‘Anonimo oro/popolo ‘Veni Sancte Spiritus Gregoriano oro/popolo — Tesu tii vivo ‘Anonimo solo/popolo Pater mi ‘Anonimo coro/popolo ‘Laurorarisplende di luce ‘Trappiste di Vitorchiano polo ‘Nel primo chiarore del giomo ‘Trappiste di Vitorchiano popolo (© Trinita infinita Trappiste di Vitorchiano popolo Prima che sorga alba Trappiste di Vitorehiano popolo (0 Signore, mio Dio (S. 8) Vieo Cazzaniga — Jacques Gelineau .coro/popolo (0 Signore, mio Dio (S. 8) Pippo Molino oro/popolo ‘La parola del Signore ¢ veriti(S. 180) Vico Cazzaniga — Jacques Gelineau ‘coro/popolo Gustate e vedete (S.33) Jacques Gelineau oro/popolo ‘Gerusalemme, oh la mia gioia(S. 121) Vico Cazzaniga — Jacques Gelineau coro/popolo Rallégrati, Gerusalemme (S. 121) ‘Vieo Cazzaniga — Jacques Gelineau oro/popolo ‘Com’é bello, com’é dolce (S. 132) ‘Anonimo coro/popolo ‘Sta in eterno il suo amor (S. 135) ‘Vieo Cazzaniga — Jacques Gelineau core/popolo Discendi Santo Spirito ‘Albert Schweitzer coro. ‘Discendi Santo Spirito Albert Schweitzer popole Per te, Signore Johann Sebastian Bach coro Perte, Signore Johann Sebastian Bach ppopolo Se tu m'accoglt Johann Sebastian Bach coro Setu m’accogli Johann Sebastian Bach opolo ‘Quant’é dolce, o Re del cielo ‘Anonimo popolo Quant’é dolce, o Salvatore Anonimo oro/popolo Qui, presso a te ‘Anonimo coro ‘D'amor pane dolcissimo ‘Anonimo coro ‘Anime affaticate et sitibonde ‘Ant Francesco Soto de Langa oro Egli € il tuo bon Jest ‘Att. fra’ Dionisius Placensis oro ‘Benedetto sia lo giorno Giovanni Animuccia coro Tntema sete ardente ‘Anonimo cor Jesu rex admirabilis| ‘Ant, Giovanni Pierluigi da Palestina coro mio vorto ‘Adriana Mascagni solo, ‘Non son sincera ‘Adriana Mascagni solo Cantico dei redenti Alberto Marani popolo 1 disegno Alberto Marani popolo To non sono degno Claudio Chietto popolo ‘Noi non sappiamo chi era ‘Alberto Agape popolo Kyrie eleison Pippo Molino coro/popolo Alleluia Pippo Molino coro/popolo Alleluia soleane Pippo Molino coro/popolo Santo Pippo Molino popolo “Agnelio Gi Dio Pippo Molino popolo Nel 1989 la rivista Litterce Communionis inizia una serie di pubblicazioni in edizione critica dedicate al canto nei vari periodi dell’anno liturgico, con l’intento di offrire uno strumento cche possa essere di aiuto al canto nelle comunita. La presente raccolta, collocandosi nell’alveo di quelle pubblicazioni, si presenta come un'edizione ampliata, corretia e rivista del terzo volume di “Canti” dedicato alle } respiri Si rammenta che, nell'esecuzione, il primo suono di un euma composto porta un acento o comunque un appoggio. La traserizione di brani del Quattro-Seicento Nelle laudi filippine vi ¢ una particolare concezione: Vaccento tonico (della parola) non coincide pit con quello musicale, quindi I'unica preoccupazione diventa il mantenimento di una regolarith metrica. Questo fatto giustifica il ricorso ad espedienti_ retorici per far coincidere il testo delle diverse strofe alla melodia; si potranno trovare, quindi, elisioni, contrazioni e fusioni di vocali Accompagnamenti strumentali delle canzoni Le canzoni raccolte e trascritte sono state composte, originariamente, per essere accompagnate dalla chitarra, che permette maggior agiliti ¢ scorrevolezza nella pronuncia delle frasi, sottolineando con il ritmo gli appoggi della voce. Decidendo di accompagnare questi canti con I'organo, bisogna evitare di appesantire e di eseguire la partitura proposta in modo troppo “scolastico”; chi accompagna deve assecondare la voce, cercando di favorire espressivita e la fluidita della pronuncia, ‘Trascrizione ¢ accompagnamento degli innit Riteniamo significative mettere in evidenza negli inni Vuguale durata di tutte le sillabe,"in particolare quelle poste alla fine di o questa prassi, derivata dal canto gregoriano, favorisce l'espressiviti e laderenza al testo, quasi fosse una declamazione in tono reto. Accompagnando all’organo & necessario attaccare i canti con una certa agiliti, evitando di appesantire con un'esecuzione troppo lenta 0 una scansione marcata del tempo musicale. Il ritmo deve essere in funzione degli accenti retorici (della parola), quindi molto espressivo e non troppo quadrat. Esecuzione dei salmi Per l'esecuzione dei salmi, & consigliabile che il primo ritomello venga intonato da un solista 0 dal coro, mentre Vassemblea entra la seconda volta. Per quanto riguarda le strofe, affidate al coro 0, eventualmente, ad un solista accompagneto dall'organo - che raddoppia la parte del coro - é necessario unire i versetti a due a due senza soluzione di continuita ¢ sillabare il testo, favorendo l'appoggio della voce sugii accenti delle parole e una certa espressivité della frase, cosi da asservire il significato del testo senza aleuna interpretazione ‘Composizione ed esecuzione della Messa per it popoto ultima parte del libro propone i brani del'rdinarium ‘missee composti, in occasioni e momenti diversi, da Pippo ‘Molino. La finalita di queste semplici opere & quella di favorite un coinvolgimento, attraverso melodie originali ma nate nell’aiveo della tradizione musicale cristana, di tutta ’assemblea alla celebrazione eucaristca Anche per questi brani consigliamo che I'accompagna- mento d'organo non sia pesante € marcato, ma pi) che mai funzionale al testo, agile ¢ non troppo quadrato. Gregoriano ADORO TE DEVOTE Inno Tet dl Liber alt Testo atibutoaSTrmaso Aquino (1225-1278) é # pt A+ d+ m w d&-W- - & We - wens dé = i= tas, que sub fo. gi. tis vé- re ie ows je io e e e e qui- a te con-té - plans, 6 - tum dé -fi- cit A- - - men oe Fi : e Ad6ro te devite, lites déitas, Tiadoro devotamente, o Dio nascosto, quer sub his figiris vére létitas; che realmente ti celi sotto queste spoglie; e tibi se cor méum tétum sibjict il mio cuore ti sottomesso, oe quia, te contémplans, tstum déficit. ‘perché contemplandio te tutto i resto vien meno. ° Visus, tactus, gistus in te fllitur, La vista, il tatto, i! gusto non ti scorgono, e sed auditu slo t6to créditur. ‘ma solo l'udito fa credere con certeza e Crédo quidquid dixit Déi Filius: credo in tutto quello che ha deto il Figlio di Dio: nil hoc vérbo verititis vérius. ressuna verita é pit vera della sua paroia. e In crve latébat sla déitas, Sulla croce solo la dvinité restava nascosta, e at hic ltet simul et humdnitas ‘ma qui si nasconde insieme | umanit e Ambo, timen, crédens étque cénfitens credendio ad entrambe con fiducia, e péto quod petivit litro panitens. cchiedo quello che chiese i! ladrone pentito. . Plagas sicut Thomas, non intieor, Non scruterd le piaghe, come Tommaso, e Déum, timen, méum te confiteor: aanzi, ti affermo mio Dio: fac me tibi sémper mégis crédere, fa'che sempre di piit io creda in te, e in te spem habére, te diligere. ‘abbia speranca inte, ami te. e © memoriile mértis Domini, O memoriale della morte del Signore, e pénis vivus vitam preestans homini; pane vivo che agli uomini dai vita, e présta mem mént de te vivere concedi alla mia mente di vivere in te . et te ill sémper dlce sipere, di gustare sempre la tua dolcezza Pic pellicine, Jésu Démine, Gesit Signore, pellicano amoroso, s me immiindurm minda tio sénguine, ol tuo sangue purifica ta mia impuritd; e ciius tna stilla sélvum fécere i quel sangue una sola goccia e ‘tum miindum quit ab émni scélere ‘pub salvare il mondo intero da ogni peceato ° Jésu, quem velétum nunc aspicio, Gesit, che ora vedo velato, eo 610 fiat illud quod tam sitio, prego che awenga cié a cui ho sete ut te reveldta cérmens facie, che, vedends i! tuo volto svelato, e wins bedinettie gliciet Anz. jo sia beato alta vista della tua gloria. Amen oe e 6 e eo Anonimo O QUAM AMABILIS Armonizzazione per organo iP. Molino © qum a-mi-bi- lis es, b6- ne Jé+ su, quam de - le -cté-bi-lis 25, pie oF © cbe-dis ju bi-lum, mén-tis s0- Md ti-um 0 b6-ne Je sy, O quam amébilis es, béne Jésu, quam delectébilis es, pie Jésu; 0 cérdis jibilum, méntis solétium. O bone Jésu, 0 béne Jésu, Quam admirébilis es, bone Jésu, quam honordbilis es, pie Jésu; cérdis jabilum, méntis solétium. O bone Jésu, o bone Jésu. Quam venerdbilis es, béne Jésu, semper laudabilis es, pie Jésu; O cérdis jibilum, méntis solétium. bone Jésu, o béne Jésu. Grégi fidélium da, béne Jesu, salitis éxitum da, pie Jésu; post vite términum perénne géudium. O bone Jésu, O bone Jésu. dy 44 Quanto desiderabile sei, 0 buon Gesit, quanto sei di conforto, 0 pio Gesii; sei la letizia del cuore, ilristoro della mente, 2 buon Gesit! Quanto sei mirabile, 0 buon Gesis, quanto sei degno d'onore, o pio Gest sei la letizia del cuore, it ristoro della mente, 0 buon Gesit! Quanto sei venerabile, o buon Gesit, e sempre da lodare, o pio Gest sei la letizia del cuore, il ristoro della mente, 0 buon Gesit! Al popolo dei tuoi fedeli, 0 buon Gesit, dda’ infine la salvezza, 0 pio Gesit; e, dopo la morte, la gioia perenne, 0 buon Gesit! ls | Gregoriano JESU DULCIS MEMORIA Inno ‘rato dal Liber urwlis We mu dil cis me mo hw dans ve chr = dis gh di = ©0COOCOOOOOOOOOOOOOOSSSSSSSOOOSSO SO SO OU sed si per mel et én ai - G+ jus dics peessén A men Jésu diileis meméria 0 Gesit, ricordo ai dolcezza, dans véra c6rdis giudia sorgente di forza vera al cuore, sed siper mel et 6mnia ‘ma sopra ogni dolcezza Gius dilcis preséntia. dolcezza é la sua presenza. Nil cénitur suévius Nulla si canta di pit soave, ail éuditur juctindius nulla si ode di pit giocondo, nil cogitétur duileius nulla di pit dolce si pensa quam Jésus Déifilius. che Ges, figlio di Dio. ‘ésu spes peeniténtibus Gesit, speranza di chi ritorna al bene, ‘quam pius es peténtibus ‘quanto sei pietoso verso chi ti desidera, quam bénus te queréntibus quanto sei buono verso chi ti cerca, sed quid inveniéntibus? ‘ma che sarai per chi ti rova? Jésu duleédo cérdium Gesit, doicezza del cuore, fons vivus, kimen méntium ‘fonte viva, luce della mente, excédens émne giudium al di Ia di qualsiasi gioia et omne desidérium. e qualsiasi desiderio. Nec lingua valet dicere La bocca non sa dire, nec litera exprimere a parola non sa esprimere, expértus pétest crédere ‘solo chi lo trova pué credere quid sit Jésum diligere. cid che sia amare Gesi . ‘Tésu rex admirdbils Gesis, re ammirabile et triumphator ndbilis e nobile trionfatore, duleédo inetfabilis dolcezza ineffabile, totus desiderabilis. iotalmente desiderabile eococeo —— Mane nobiscum Démine et nos illdstra limine piilsa méntis caligine mundum réple dulcédine. Quando cor néstrum visitas tune lécet éi véritas ‘miindi viléscit vanitas et intus férvet céritas, Jésum dmnes agnéscite amérem éius péscite Jésum ardénter quaerite queréndo in ardéscite. Jésu flos matris virginis amor néstre dulcédinis tibi kéus honor niminis régnum beatitidinis. Jésu simma benignitas mira cérdis juciinditas in comprehénsa bonitas ‘nia me stringit céritas. Tam quod quasivi video quod concupivi téneo amére Jésu languéo et cérde totus ardeo. O Jésu mi dulcissime spes suspiréntis énimae te quaerunt piae lécrima: et clamor méntis intima Sis Jésu néstrum gi qui es funtirus praemium sit néstea in te gléria per ciincta sémper sarcula Amen, Rimani con noi, Signore, ed illuminaci con la tua luce, dissipa l'oscuritd della mente; reso puro riempimi di dolcezza. Quando visit il nostro cuore, allora britla su di esso la verita, perde valore la vanité del mondo e dentro arde la cariti Riconoscete tutti Gesit, chiedete il suo amore, cercate ardentemente Gesit, infiammatevi nel cercarlo. Gesis, fore di madre vergine, amore della nostra dolcezza: ate la lode ¢ l’onore della potenza ed il regno della beatitudine. Gesit, suprema bonta, gioia straordinaria del cuore, @ insieme tenera benevolenza, Ta tua carita mi strugge. Vedo gia cid che ho cercato possiedo gid cié che ho desiderato; Tanguo d’amore, Gesis, @ ardo tutto in cuore. 0 Gesit, mio dolcissimo, speranza dell'anima che sospira, ti cercano le lacrime pietose ced il grido del profondo dell'animo, Sii, 0 Gesis, la nostra gioia, tu che sarat l'eterno premio; in te sia la nostra gloria er ogni tempo. Amen, SBR: gE Anonimo LAUDA SION Sequenza ‘Armonizzazione per organo di P. Molino st ~ > » > Lauda, Sion, Salvatérem, lduda ducem et pastérem in hymnis et cdnticis. Sit laus pléna, sit sondra, sit iuctinda, sit decéra ‘meéntis iubilatio. Dies énim solémnis dgitur, in qua ménse prima recélitur hidius instititio, In hac ménsa névi régis, névum Pascha néve légis phase vétus términat. ‘Dégma datur christidnis, quod in cérnem trinsit pénis, et vinum in singuinem. Quod non cépis, quod non vides, animésa firmat fides, preter rérum 6rdinem. Céro cibus, singuis pétus: ménet tmen Christus t6tus, sub utrique spécie, ‘Sumit ‘nus, stimunt mille: quéntum ist, tintum ill nec stimptus consiimitur. u Sion, loda il Salvatore, 1a ma guida, il two pastore con inni e cantici. Lode piena ¢ risonante, gioia nobile e serena ‘sgorghi oggi dallo spirito, Questa é la festa solenne, nella quale celebriamo {a prima sacra cena. E ill banchetto del nuovo re, nuova Pasqua, nuova legge, e Vantico é giunto al termine. E la certezza a noi cristiani: si rasforma il pane in carne, si fa sangue il vino. Tu non vedi, non comprendi, ‘ma la fede ti conferma, oltre ia natura. Mangi carne, bevi sangue, ‘ma rimane Cristo intero in ciascuna specie. Siano uno, siano mille, ugualmente lo ricevono: ‘mai é consumato. Gregoriano VENI SANCTE SPIRITUS Sequenza “Teatada Lier aruals fé-ni Sanccte Spi = fi-mus, et e-mit-te ce - li-tus Ii-cis th-w ri = di-um. Lv 2.Véeni pacter pau - pe-nim, vé-ni da-tor ma - me-rum, vé-ni Ii-men cdr -— di-um. ate + ré-ple cOr-dis in-ti-ma ow = 6-mum fi-dé -— fi-um, ab = ni-hil est in hé-mi-ne, ni - hil est in-n6-—xi-um. 7. Lé-va quod est sor - disdum, ri-ga quod_ est & - ri-dum, si- §, Flé-cte quod est ri - gi-dum, f-ve quod est fi - giedum, re 9.Da ti-is fi-dé-li-bus in te con - fi-dén-ti- bus si-erum se-pte-nd- si - um. to. Da vitsti- tis mé-ci-tum, da sa- Ii - tis €-xi-tum, da pe-rén-ne giu-di - um. ©000C0OOCO0GO000000000000000 00S CSCO O SUS TSS UST UTS: ‘Véni Sancte Spiritus, et emitte celitus ldcis tise rédium. ‘Véni pater péuperum, vvéni détor minerum, véni limen cérdium. Consolétor éptime, dilcis héspes nime, dilce refrigérium. In labore réquies, in astu tempéries, in flétu solétium. O lux beatissima, réple cérdis intima tudrum fidélium. Sine tio nimine, nihil est in hémine, nihil est innéxium. Lava quod est sérdidum, riga quod est éridum, séna quod est sdueium. Flécte quod est rigidum, fove quod est frigidum, rége quod est dévium, Da tis fidelibus in te confidéntibus séerum septenérium. Da virtitis méritum, da saldtis éxitum, da perénne giudium. Amen. (Alleluia). 3 Vieni, o Santo Spirito, ed effondi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni, o padre dei poveri, vieni, dispensatore dei beni, vieni, luce dei cuori. Totale consolazione, dolce ospite dell anima, soave refrigerio. Riposo nella fatica, ristoro nell'arsura, sollievo nel pianto, O beatissima luce, rriempi fin nell'intimo il cuore dei tuoi fedeli. Senza il tuo soccorso, nell 'uomo nulla vi é di buono, rmulla che non gli faccia male. Purifica cié che é immondo, irriga quanto é arido, risana cid che é ferito. Piega cid che é rigido, sscalda quanto é freddo, raddrizza cié che é errato, che in te confidano, i tuoi sacri sette doni. dona la gioia perenne. Amen. (Alleluia). Anonimo JESU TIBI VIVO Armonizzarone per organ dP Melino Canto Jésu tibi vivo, 0 Gesit, per te vivo, Jésu tibi mérior. Gesit, per te muoio. Jesu sive vivo, Gesis, sia che io viva, sive mérior sia che muoia, thus sum, sono tuo. SSSCSCOCOCOMPSOCOCOCOOOOSSOSSOTOSOSOSTOCIOORR 4 Testo di Giovani di Fécamp (XI see.) Pa ter Mi = ser sum Dé Pater mi preecor te: ut tu vis fac de me, Miser sum, Déus scis: sélvum fac sicut vis. Némo tune nécet me cum ex cérde crédo te, Virtus méa fiigit me: silus méa apud te. Caeus sum, quero te, lépsus sum, léva me, Manus tia fécit me: niillum preecor preeter te. Pater mi prazcor te ut tu vis fac de me. Nihil sum sine te: ut tu vis fac de me. Anonimo PATER MI pre + cor te: sil + vum Padre mio, ti prego: fa’ di me secondo il tuo volere. ‘Sono povero e infelice, tu, 0 Dio, lo sai: salvami, come tu vuoi Nessuno allora mi pud danneggiare quando con tutto il cuore ho fede in te, Le mie capacita vengono meno, Ja mia salvezza sta nella tua presenza. Sono cieco: ti cerco, sono caduto: rialzami. La tua mano mi cre’: non prego nessuno tranne che te. Padre mio, ti prego ‘fa di me secondo il tuo volere. ‘Sono mulla senza di te; fa’ di me secondo il tuo volere, Trappiste di Vitorchiano L’ AURORA RISPLENDE DI LUCE Inno delle Lodi del tempo per annum (festivo) Ammonizaazione per organo di P. Molino canto la tera in-neg- gia gio-io-sa a Cri-sto L’aurora risplende di luce, Ritomi sul nostro cammino il cielo si veste di canti, ela sua parola ci infiammi: Ja terra inneggia gioiosa di nuovo, nel pane spezzato, a Cristo risorto dai mort, vedremo il suo volto risorto. La vita ha distrutto la morte, Al nostro raduno concorde amore ha lavato il peceato, un ospite auovo s'aggiunga: Cristo, splendore di gloria, confermi la debole fede illumina il nostro mattino. mostrando le piaghe gloriose. La notte ¢ ormai tutta trascorsa In questa letizia pasquale, nel nuovo fulgore del giomo, rifatti di nuovo innocenti, con I'anima piena di gioia, Cristo cantiamo la lode, in luici scopriamo fratelli. al Padre e allo Spirito Santo. Amen. Annoi, come gid a Maddalena, il Cristo risorto si sveli, c'incontri € ci chiami per nome colui ch’era morto ed & vivo OOSCOCOCOCOO0GSlOOO 0000 00 000 000:0:0-0: 9-0 S:0-9:O-O:O1O O12 S1O1 NTE | 16 Trappiste di Vitorchiano NEL PRIMO CHIARORE DEL GIORNO Inno delle Lodi del tempo per annum (feriale) Armonizaazione pe pane di P. Molino canto = Orano ‘ apy — 7 | ay i an i Fe r = . 4 = = ; Nel primo chiarore del giomo, © Cristo splendore del Padre, vestite di luce e silenzio, ssima luce divina, le cose si destan dal buio in te ci vestiam di speranza, com’era al principio del mondo. viviamo di gioia e d'amore E noi che di notte vegliammo ‘Al Padre cantiamo la lode, attenti alla fede del mondo, al Figlio che ¢ luce da luce, protesi al ritomo di Cristo @ gloria allo Spirito Santo or verso la luce guardiamo. che regna nei secoli. Amen. 7 Trappiste di Vitorchiano O TRINITA INFINITA Inno dei Vespri del tempo per annum (festivo) per-ché nel Cri-sto m1 cial re Tt O Trinita infinita, Noi ti cantiamo, o immenso, cantiamo la tua gloria in questo vespro, in questo breve sabato del tempo perché nel Cristo tu ci hai resi figli che annuncia il grande giomo senza sera i nostri cuori sono tua dimora. in cui vedremo te, vivente luce Etemo senza tempo, ‘Ate la nostra lode, sorgente della vita che non muore, © Trinita dolcissima ¢ beata ate la creazione fa ritorno cche sempre sgorghi e sempre rifluisci nell’incessante flusso dell’ amore. nel quieto mare del tuo stesso amore. Amen, 18 Trappiste di Vitorchiano PRIMA CHE SORGA L’ALBA Inno delle Lodi del tempo per annum (feriale) _Armonizaaione per organo iP. Molino +; om ea S ——- SS ve + alin = mo nel = Pat = te st Bit Ir 7 Hh aS i = * £ = } + tol mi + ste + 90 e Prima che sorga l'alba Presto I'aurora in cielo vegliamo nell’attesa: ci inondera di luce tace il creato e canta la tua misericordia, nel silenzio il mistero. © Padre, ci dia vita Ti nostro sguarto cerca E questo nuovo giomo, un volto, nella notte: che Ialba per noi schiude, in cuore a Dio s"innalza dilati in tutto il mondo pitt puro il desiderio. ill regno del tuo tuo Figlio. E meatre, lieve, l'ombra Ate, 0 Padre santo, - cede al chiaror nascente, all’unico tuo Verbo, ‘ fiorisce la speranza all’infinito Amore del giomo che non muore. sia lode in ogni tempo. Amen. 19 Vico Cazzaniga - Jacques Gelineau O SIGNORE, MIO DIO Salmo 8 ‘Antfona dV. Cazzaniga; armonizazione dL. Zanardi Salmodia di. Gelineat;adatarpeto di V.Cazzaniga Canto © Si- gno- re mio Di-o, com gran-de il tu-0 no-mesu tut tt » . se = = =a —= ——— =e = — S > = sop cidisi ——lomiluospen - dorectle = bata vecidiban = tin he Gori dike feicoert = ale owele stlechevitai por. Chima toni ‘ano Simlcoun " diovotarsem - ‘pio gone duplen Gore, pec m+ ded munkeedi gaged Mtele fesiesel = vase, opm Coie” “Pate cenipo, + earmo —Figh eeresi = prom ao o. o. 8 i = » B= — =8 8 = SS 8 3 ; pico tai seston di fsa person = fenders eumi ‘are ne nic | Frome ce ‘uit ment, iauot— Eigper ‘hélisce = coma? foxes pordtee = "mo! “opt cosagl haisot eo e done degiive | ~ eel dll finde; pesciguz, © ~—taprle seque Spinto che viene nos cor, eri evoliel ‘sca Amen e a £ 2 2 i e < e 6 e e 20 {eo jo 0 Signore, mio Dio, com’? grande il tuo nome su tutta la terra! Sopra i cieli si leva il tuo splendore celebrato da voci di bambini che piccoli hai scelto a tua difesa per confondere e umiliare i tuoi nemici. Guardo i cieli che hai costruito, la luna e le stelle che vi hai posto. Chi é mai I'uomo, che di lui ti rammenti, e i suoi figli perché li soccorra? Lo hai fatto simile a un dio, lo hai riempito di gloria e di splendore, perché fosse signore del ereato, ‘ogni cosa gli hai sottomesso. E padrone di mandrie ¢ di greggi edi tute le bestie selvagge; @ padrone degli uccelli del!’aria e dei pesci guizzanti per le acque. Gloria al Padre onnipotente, al suo Figlio, nostro Signore, allo Spirito che viene in ogni cuore, per i secoli dei secoli. Amen, 21 Pippo Molino O SIGNORE, MIO DIO Salmo 8 SSSSSCSSSSSSCST OO Camo © Si guo- re, mio Di-o, comme grande Orga ° e e s : © sic = = = = — e = = ° ° =—- e Sopa cies lewiluwsplen - dowcele . batody —_vocidibam = isi che Guarda Gil che Telcom = hie Ninwele steleckewitai posi, Chie ma Lou ‘seo simile sia dio, lobatcem pod glogaedisplen - Wore, perme, = @ Epa drone di smandrie ¢ di greggiie di ‘tutte le ~ vagge: pa Gloria Padie cone -tenalsu0 Fein metros = goal @ . _e & er 2 eo 1 = = ES = = ss e e e e e oe 4 2 e = = = = = = = = = ®. | Fromo ated Titam = mentee! wl fir | chee com? foes = guuedster: == woop cong mainte - mom | drome segue = "elidel ane det pecilz = aiperle ioe Sparta che viene in 3 sore pe terol det seca en e = - 8 ee z e e e e e 22 je ) > Signore, mio Dio, com’é grande il tuo nome su tutta la terra! Sopra i ciel si leva il tuo splendore celebrato da voci di bambini che piccoli hai scelto a tua difesa per confondere e umiliare i tuoi nemici. Guardo i cieli che hai costruito, a luna e le stelle che vi hai posto. Chi é mai I'uomo, che di lui ti rammenti, ¢ i suoi figli perché li soccorra? Lo hai fatto simile a un dio, lo hai riempito di gloria e di splendore, perché fosse signore del creato, ‘ogni cosa gli hai sottomesso. E padrone di mandrie e di greggi di tutte le bestie selvagee; @ padrone degli uccelli dell’aria € dei pesei guizzanti per le acque. Gloria al Padre onnipotente, al suo Figlio, nostro Signore, allo Spirito che viene in ogni cuore, per i secoli dei secoli. Amen. 23 " se 1: Vico Cazzaniga - Jacques Gelineau LA PAROLA DEL SIGNORE E VERITA AAntifona dV. Cazzaniga; armonizzazione dB. Polacei Salmodia di. Gelinau; adatamento di V. Cazzaniga Salmo 18b camo La pas roria del Siegronted veer «th Organo | 0 : x 2 earl eB 3 oo 2 le leas de Sige per fe, ot leo alo seis To nde < pomp gona aoe, Sen” ombrn ition De, ira per sempre: care Pipe = “Hove dloga te dtm + Teron a ne imo ssa one pee cree guste dem | Chives Pe + seollue meno aalor son, che 20 = a on coin nie eels om s flora Pere nmi see a ee, ato a 2 2 x 2 se oS == om: = == rola det Signore & senza in. ‘ganno, sg - -gezza per il sem ~ plice, Timpdo Pt presen De pay os ten Dl we : 2 fat par ust tole pal et side e4 Eo i aoe | copdimsoe siast satva saa eae ie eb inprea Sle, tbe al pid gevece mE See io soo in tana, omarocigo roneden on Spin sent, tere, el vu et mal «Ree 2 o 2 o 4 te. 24 OOCOOCCOCOOCHOOOO0CO0000S80660000009000900000900099 La parola del Signore & verita ¢ liberta Ia sua legge. La legge del Signore & perfetta, sollievo allo spirito; la parola del Signore é senza inganno, saggezza per il semplice. Tcomandi del Signore sono giusti, gioia al mio cuore; limpido é il precetto di Dio, luce degli occhi. Senza ombra ¢ il timore dura per sempre; i criteri di Dio verita, giusti per tutti. io, Pid preziose di ogni ricchezza e dell’oro pid fine, le tue parole, pit dolei del miele e del frutto squisito. tuo servo se ne fa penetrare, seguirle & ricchezza. Chi s’accorge d’avere sbagliato? Salvami tu dall’errore. Preserva il tuo servo dall’orgoglio, che non abbia potere su di me; allora diverrd irreprensibile, libero dal pitt grave dei mali. Gradisci, 0 Dio, le mie parole e il silenzio del cuore. Sempre io ti sono dinnanzi, 0 mia roccia, o mio Redentore. Sia gloria al Padre onnipotente, ed al Figlio Signore, allo Spirito Santo, Amore, nei secoli dei secoli, Amen. 25 Jacques Gelineau GUSTATE E VEDETE Salmo 33 ‘Antfora di J. Gelinea; arnonizazione di . Molino Salmodia di. Glineau;adatamento ei V. Cazzaniga = ° = = = = = = = ae Bee = dvoilSi + gpotogima —- mena uo some mit senpe sul Rings sitcom meds pore. Semele -— tramoitso Ear; gate chia Woiem —vermlaver > gogna aon piel sso Exem | - pao angele dita = NE chouate - Scielinoe - wehbe siete ai Sect. mtrcile ‘ee 0 Peel fuse vit pena ens tuo . Sa iota Or pt sara Pose : —s EE = = = re le IabicInfah = vésil —- lego cxorea sti Vaminenee ah | tone, (oloin = ‘wocoe Weak sponds va © ireon tale | ‘yoito. a povero che rida Dio io sente, ¢ a. fume le sue an sais va | fe Gu neem Btonoits pore ikechiin rl mis Tq - beles —sponltata > cmovchilo ‘omen © maneadi ul = ia | fer; kh venecu - dicrle on ee | ce of Sere 2 Soh amu) “gee seeds ee | * 2 i 2 te. || aT 7 te) 26 Gustate e vedete com’é buono il Signor! Benedico il Signore ogni momento, il suo nome mi é sempre sul labbro, in Iahvé si rallegra il mio cuore: ascolti l'umile e ne esulti. Ringraziate con me il Signore, insieme celebriamo il suo nome. To lo invoco e lui mi risponde, fa svanire ogni mio spavento. E raggiante chi a lui si converte, Ja vergogna non ¢ pit sul suo volto. Ml povero che grida Dio lo sente, eda tutte le sue angosce lo salva. E accampato |’angelo di lahvé vicino ai suoi fede e li soccorre. Gustate com’é buono il Signore: felice chi in lui si rifugia. ‘Voi che siete i suoi santi, temetelo: chi lo teme non mana di nulla. I ribelle & spoglio, affamato, chi lo teme non manea di nulla. Per il giusto vi é pena su pena, da tutte lo libera il Signore; Tahvé ne custodisce le ossa, non uno gli verra spezzato. Sia gloria ora e per sempre al Padre onnipotente, al Figlio risoro da morte, allo Spirito Santo d'amore. 27 Vico Cazzaniga - Jacques Gelineau GERUSALEMME, OH LA MIA GIOIA Salmo 121 Antfona di V.Cazzanign; amonizazione di B. Poach ‘Salmodia di J. Gelinea;adatamento di V, Cazzaniga canto p ) ) Gerusalemme, oh la mia gioia, noi sostammo alle tue porte: tutti insieme ci radund. ‘Oh che gioia quando mi dissero: andiamo alla casa del Signore. Siamo giunti, abbiamo fatto sosta Ringraziate Iddio perché egli ¢ buono, sta in eterno il suo amor. Ringraziate il Signor, Dio degli dei, R/ ringraziate il Signore dei signori. R/ ' Lui solo operd meraviglie. R/ , I cieli ha odinato con sapienza, R/ stabili la terra sulle acque. R/ Egli ha fatto le luci su nel cielo, R/ fece il sole per reggere il giomo, R/ la luna e le stelle per la notte. R/ Folgord i primogeniti d’Egitto R/ ; ¢ libero ne trasse Israele, R/ ‘a pugno chiuso e braccio ben disteso. R/ In due parti divise il mar Rosso R/ pper aprire il cammino ad Israele, R/ vi affonde il faraone ¢ le sue schiere. R/ Ei guidd il suo popolo al deserto, R/ > abbatté i principi orgogliosi, R/ distrusse i tiranni prepotenti. R/ Diede loro in retaggio la sua terra, RY in retaggio al suo popolo fedele, R/ € vieino al suo popolo umiliato. R/ Ci salvé dalle mani dei tiranni, RY ad ogni gente diede il suo pane! R/ Ringraziate Iddio perché egli & buono. RU 35 Albert Schweitzer DISCENDI SANTO SPIRITO ‘Testo originale: Ovaltars Hosta ‘Traduzione italiana del el ciel la del ciel a del ciel a el ciel la Yer! Creator Spria di E. Calbiatt Di-scen-di, Di-scen-di, San = 10 Spi = ga ziaae-cor = da - ci Discendi, Santo Spirito, le nostre menti itlumina; del ciel Ia grazia accordaci tu, creator degli uomini. Chiamato sei Paraclito e dono dell’Altissimo, sorgente limpidissima, ¢’amore fiamma vivida. Isette doni mandaci, onnipotente Spirito; le nostre labora trepide in te sapienza attingano. de = gliuo- mi - a de = gliuo-mi + [nostri sensi illumina, fervor nei cuori infondici; rinvigorisci l'anima nei nostri corpi deboli. Dal male tu ci libere, serena pace affrettaci, con te vogtiamo vincere ‘ogni mortal pericolo. 1 Padre tu rivelaci e il Figlio unigenito; per sempre tutti credano in te, divino Spirito, Amen. Be 000000000900000000000000000000000000000000000 08 Albert Schweitzer DISCENDI SANTO SPIRITO ‘Testo originale: Osalars Hosa ‘Traduione italiana dl Yon Creator Spirim dE, Gaba canto Di-scen-di, San - to Spi - = to, Organo el ciel Ia gracziaae ~ cor - da - ci fo 7 Discendi, Santo Spirito, le nostre menti illumina; del ciel la grazia accordaci tu, creator degli uomini. Chiamato sei Paraclito e dono dell’ Altissimo, sorgente limpidissima, d'amore fiamma vivida, I sette doni mandaci, onnipotente Spirito; le nostre labbra trepide in te sapienza attingano, le no-ste men = til = fu = 5 nostri sensi illumina, fervor nei cuori infondici, rinvigorisci l’anima nei nostri corpi deboli Dal male tu ci libera, serena pace affrettaci, con te vogliamo vincere ogni mortal pericolo. T1 Padre tu rivelaci e il Figlio unigenito; per sempre tutti credano in te, divino Spirito, Amen. Johann Sebastian Bach PER TE, SIGNORE ‘rato dai 377 Coral BWV 374) ‘Testo italiano di M. Campi Per, mt = re ag B 2 5s vo = ce del i o-dea te Bil no - sm cm pew vorce del Per te, Signore, padrone potente e glorioso, tutta la terra sia come un unico coro di lode a te. E il nostro canto per te: voce del popolo tuo, Solo amor che vivendo ci doni la vita e nella vita da morte ci hai sempre salvato. Alleluja. E il nostro grido a te: voce del popolo tuo. Lode al Signore, il male é ormai perdonato, egli ha promesso un luogo etemo di pace. La sua pieti non ci lasci nel cammin, nel nostro ultimo giomo. 38 po- ecooceoceco]. ©00000000000000000000000000000000000m: Johann Sebastian Bach PER TE, SIGNORE Teato dai 371 Corali(BWV 374) “Testo italiano di M- Camp i o-wea we Bi no-svo can per id Per te, Signore, padrone potente e glorioso, tutta la terra sia come un unico coro di lode 2 te. E il nostro canto per te: voce del popolo tuo. Solo amor che vivendo ci doni ta vita : e nella vita da morte ci hai sempre salvato. Allleluja. E il nostro grido a te: voce del popolo tuo. Lode al Signore, il male ¢ orrai perdonato, egli ha promesso un luogo etemo di pace. La sua pieta non ci lasei nel cammin, nel nostro ultimo giomo. 39 Johann Sebastian Bach SE TU M’ACCOGLI ratio dai 377 Coral (BWV 8877) ‘esto ialiano di G. Stefan w chia sme = t= mio Sal = va ton, Se tu m’accogli, Padre buono, prima che venga sera, se tu mi doni il tuo perdono avré la pace vera, Ti chiamerd, mio Salvator, e tornerd, Gest, con te. 40 Tc tor + ne + 1 Ge Pur nell'angoscia pit profonda, quando il nemico assale, se la tua grazia mi circonda non temerd alcun male. T'invocherd, mio Redentor, e resterd sempre con te. ole SCOSSCHSHOSCOOHSSCOCOSCSO SOSSOCH0C00060000090000009009990 Johann Sebastian Bach SE TU M’ACCOGLI Tetto dai 371 Coral (BWV 88/7) Testo italiano diG Stefani Ti chia = me = rd, mio. Sal = vast, @ treme = 18, Ge sh conte Se tu m’accogli, Padre buono, Pur nell’angoscia pit profonda, prima che venga sera, ‘quando il nemico assale, se tu mi doni il tuo perdono se la tua grazia mi cireonda ; avr} la pace vera. non temerd alcun male } Ti chiamerd, mio Salvator, T'invocherd, mio Redentor, e tomnerd, Gesii, con te. e resterd sempre con te. 4 Anonimo QUANT’E DOLCE, O RE DEL CIELO Armonizenzion dS, Lonoce Re del cleo, il two fo- la del van = ge-lo ne com pe-ne- tra d'a- mor Pro-vo.in es -So an-t pace, lu-cee for-ra.al-V'al-ma di; deh! nein - fonda tanta pace, 0 Si - gor, lata bon - th Quant’é doice, o Re del cielo, Son nascosti i tuo tesori il tuo giogo a questo cor; ai sapienti di quaggii, e la parola del vangelo ma i celesti tuoi favori © ne compenetra d’ amor. mi svelasti, o buon Gest oe Provo in esso tanta pace, Al pitt umil dei tuoi figlé Ad luce e forza all’alma da; la tua grazia splende in cor; e deh! ne infonda tanta pace, tu sol grati fare puoi e © Signor, a tua bonta di tal dono, o Redentor! js oO 2 © @ Je Anonimo QUANT’E DOLCE, O SALVATORE Armonizzazone per organo di P. Molino Coro 5 Quan - 8 dol-ce.o Sal-va - questo euo-rea te Pron - di pu-re la mia vi 0 Pre ua graaia mba ar gi = ta, Quant’é dolce, o Salvatore, La tua vita per salvarmi di servire ate, desti con amor, ed offrire con amore fa’ ch’io possa consacrarmi questo cuore ate. tutto a te, Signor. Prendi pure la mia vita, Fa’ ch’io fissi il guardo mio io Ia dono ate, sempre e solo in te, la tua grazia m’hai largita, cho ti serva ogn’ora, 0 Dio, vivo della fe’. con costante fe" ‘Teato da una accolta di cant del Seminario di Venegono In Qui, presso.a te, Signor, presso.a te, Si-gnor, seen-deo-seu-ra la seen-deoseura sul cuor che Qui, presso a te, Signor, restar vog!’io; 8 il grido del mio cuor, Pascolta 0 Dio! La sera scende oscura sul cuor che s’impaura, mi tenga ogn’or la fe" qui, presso a te. re = Starvo = gl re > starvo » gi Anonimo QUI, PRESSO A TE Fim-pacu +a 44 Bil grisdo del mio cuor, a seolano Di - seoltao Di - seoltao Di - el seoltao Di - Bil grisdo del mio cur, mi tea-gao-gn’or la fe ui, pres-s0.a mi ten-gao-gn’or laf mi ten-gao-gn'or la fe" qu, pres mi ten-gao-gn’or laf qu, pressso.a Qui, presso a te, Signor, restar vogl’io; jun vede il mio dolor, tu 'Lvedi o Dio! O vivo pan verace, sol tu puoi darmi pace, pace v'ha per me, ui, presso a te. 0000s ee eecceeoceeoooooes oe ooeoeooeeeeeee Anonimo D’AMOR PANE DOLCISSIMO “rato dalle Canvoner sacra raccolte da padre J, Mohr Elaborazione di E. Consoan Testo di S. Varavi D'a-mor pa ~ ne Diasmor pa - ne dol = cis = si - mo, del cies toe - tr - no gue verre ael-lie + vos = ale vesm sls lie» voa- glia - mi chein te sol tan. pe - mo D’amor pane dolcissimo, ; del cielo eterno gaudio, : vero sollievo agli umili, che in te soltanto sperano. Immenso cuor amabile, tu sai guarire i nostri cuor; tutte le nostre lacrime tu le trasforma in vero amor, Quel cuore che per noi si apri ci accolga nel pericolo finché un bel giorno, assieme a te, vivrem la tua felicita. Attr. Francesco Soto de Langa ANIME AFFATICATE ET SITIBONDE “rato dal Terzo bre dele audi spiritual (1383 ct. 214) Redatto da padre F Soto de Langa (Gardavo, Roea, 1583) ‘Traserizione di L. Mandell leet d= 8 = bon = ni-tealt'on - de vi-veo-ve vin- sas teat seth = bon = A + nimeafa ti = ca + teat si-ti = bon = de, ve = nicteabton - de vieveco-ve vin 1 spegner po - te-te, spegner po - te -t. ve la nega + te speiger po - ue-te, spegner po = te =. Witla vem visu 0 + we ln hinge se = te spegner po = ue-te, spegner po - tet Anime affaticate et sitibonde, Allle cisteme, ai mort stagni, ai laghi venite all’onde vive ove v'invita vanno i cuori vaghi pur del sommo bene, la vera vita; ove la lunga sete ma di tai vene il ber sempre maggiore spegner potrete fa il nostro ardore La lunga sete natural che sempre, Venite dunque all'acque dolci e chiare, con dure tempre, il cor arde e tormenta torbide e amare son I’acque d’Egitto; ne il foco allenta; giammai se non s‘arriva il cammin dritto (hor] prenda e saglia il monte all’acqua viva cchi brama il fonte. All’acqua viva che, con voglie accese, donna humil chiese alla fontana eterna, ch’in sua cisterna, il mondo si suave, ‘acqua non have, 46 oooccococeo Attr. fra’ Dionisius Placensis EGLI E IL TUO BON JESU “rato dal Mt. Ponciatioh 27 dell BNCE, £42643 eglte il sae Low - 0 be fe sk oe a E-glit Je si, sie gle Je + si, e- git LL om - 0 bon fe - t Egli é il tuo bon Jesit, che ti dara il suo amor. Eali é Jesi, si, egli€ Jes, egli & il tuo bon Jesu Giovanni Animuccia BENEDETTO SIA LO GIORNO “Trato de primo libro dele laud spirit. (Roma, 1563) Be-ne-det - 10 sia Io gion ~ mo, amor che___ mil = Inemicna - te © dol-cis = si - mo Si-gno - , al-zo pre - == cet 0-mzio- ne, Besne-det - to sia lo giorno, amor che_____ ail = lu-mi-na - ste, © dol-cis - si - mo Si-gno - fe, al-zo pe ~~ ceet o-ra-tio - ne, sia lo gir - mo, a-mor che mil - lu-mi-na - se, © dolecis - si» mo Sieg - re, al-20 pre = = cet 0-m-zi0- ne, o0c0scccec0ecc000 0 a B Be-ne-det - to sia lo gior = no, mor che mfil = uemicna - ste, © dol-cis - si - mo Si-gm - re, al-zo pe ~~ = cast o-fa-zio- ne, (in uno) mio oa = po mio ca - po or mi sen to con + susma- re, per lo sul mioca- pope - nite dt’ la che mi do be = ne-di-tio + ne! 48 DECCCEOCOOCOgSOCOOeCOCOOCCOOCCOe 0 Je se oi + ome Va = moe Benedetto sia lo giorno amor che m’illuminaste, or mi sento consumare per lo don che mi donaste! Oimeé Jest, oimé I’amor mi string’oimé. 0 dolcissimo Signore alzo prece et orazione, sul mio capo penitente da’ la tua benedizione! Oimé Jest, oimé I’'amor mi string’oimé. 49 Boi - més sin gol - me Anonimo INTERNA SETE ARDENTE Dialogo del Christo e della Samaritana Teato da if quo libro dele Lau Spiritual ate eta quatro voc! Resato da padre F. Soto de Langa (Gardano, Roma, 1591) ‘Traserizione dL, Mandell scat + ta 1: Ir + rma ses tear = dens ee sia + a mis in gun ©00000000000000000000000900000' per te se tin. guy sete che per pb =e pi che per lun = go ft - G+ car mile me, = thea mi vie +n, mi vie =e 30 le@ccococoocoogoeocecoo Christo: Samaritana: Christo: Samaritana: Christo: Samaritana: Interna sete ardente ne I'asciutta mia lingua donna, per te s'estingua; sete che per tuo bene pitt che per lungo faticar mi viene. ‘Ame, samaritana, tu, giudeo, acqua chiedi? Esser, dunque, non vedi dda noi samaritani di legge e d’opre li giudei lontani. 0, se tu conoscessi qual é il dono di Dio equal per lui son io, Uhavresti domandato ame, che l’acqua viva ti havrei dato! ‘Com’esser pud non veggio, sei tu di lui maggiore di quest’acque datore? Qui ei gia spense la sete tutte le sue greggi mansuete. Chi berra di quest’acque altra volta havra sete; da me prender potete acqua di tanta gratia, che una stilla eternamente satia. Deh, Signor, fammi dono cche pili sete io non abbia; © mie felici labia siate a bagnarvi pronte in questo d'ogni gratia etemo fonte! 51 Attr. Giovanni Pierluigi da Palestrina JESU REX ADMIRABILIS “rato da Diet spirimale, canzonetie a 32.4 vk. (Verovio, Roma, 1586) “Traserizone di L. Mandel ™!: ry ssa rex ademi = rh bislis et ti-um-phi-ior sos rex ademi = k= biclis et i-um-phistor + su tex adem = i> biclis et i-um-phétoe wes de ssi + deerk =i 18 = bi-liss aus 6 bi-liss ul 16 = bilis, ul + li Stas Inet = lig, t= nas de Jésu rex admirdbilis et triumphétor nébilis; duleédo ineftabilis, totus desiderabilis. Jésu, duleédo cérdium, fons vivus, kimen méntium excédens 6mne gaudium et mne desidérium, Mane nobiscum, Démine, et nos illéstra kimine; paisa méntis caligine, mindum réple duleédine. 32 Gesit, re ammirabile e nobile trionfatore, dolcezza ineffabile totalmente desiderabile. Gesit, doicezza del cuore, fonte viva, luce della mente, al di lé di qualsiasi gioia e qualsiasi desiderio, Rimani con noi, Signore, ed illuminaci con la tua luce, dissipa l'oscurité della mente, reso puro riempimi di dolcezza, Adriana Mascagni IL MIO VOLTO ‘Ammonizzazione per chita di. Dal'Ora 248 iberamente Ml La- canto che non ho vol - to Chitra poco pi masso 5 MI- si? ML. RE guar = do,il mio wol-to,¢ ve-doil bu + io FA SOL? FA SOL? 1sDO t FA SOL? Do 2oMI- ‘ DOC OCCOOCOCOOEHCOOCOOOODOOOOOCOOOOOOD009000000000004 = —S— tem = po dal = cor Pers che te mi mio tempo © pur sei Co - me te stelle sv nei cle 0 Lay 3 a eresseie mu - th FA SOLT Do. li moss0 si7 motto ri Mio Dio, mi guardo ed ecco scopro che non ho volto; guardo il mio fondo e vedo il buio senza fine Solo quando mi accorgo che tu sei, come un’eco risento la mia voce e rinasco come il tempo dal ricordo, Perché tremi mio cuore? Tu non sei solo, tu non sei solo; amar non sai e sei amato, e sei amato; farti non sai e pur sei fatto, e pur sei fatto, Come le stelle su nei cieli, nell’Essere tu fammi camminare, fammi crescere ¢ mutare, come la luce che cresci e muti nei giomi e nelle notti L’anima mia fai come neve che si colora come le tenere tue cime, al sole del tuo amor. Adriana Mascagni NON SON SINCERA Ammonizzazione pet chiara dS, Dal'Ora meow RE = le che fae quan = to ere-de - vo; Moma - te chehoden - ro que-ste mle os = sa, RE- La. RE- La. o —— —— rare =

You might also like