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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

DIRITTO COMMERCIALE
G.CAMPOBASSO
VOLUME 2
LE SOCIETA

1
Capitolo Primo: Le societRiassunti a cura
A)Nozione di di Gianmarco Scioscia
Societ

2
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
B)I Tipi Di Societ

Gli 8 tipi di societ previsti dal legislatore possono essere aggregati in categorie omogenee in base a 4 criteri fondamentali di classificazione

Distinzione sullo scopo Distinzione sulla natura Distinzione fra societ con Distinzione basata sul regime di
istituzionale perseguibile personalit giuridica e non responsabilit per le obbligazioni sociali

Societ Societ Attivit Attivit non Societ Societ con Responsabilit Responsabilit Responsabilit
mutualistiche lucrative commerciale commerciale senza personalit sia soci che sia soci a solo
personalit giuridica patrimonio responsabilit patrimonio
giuridica (cooperative,
Societ Societ sociale illimitata sia sociale
Tutte (societ di societ di
cooperative; Tutti gli semplice persone) capitali) soci
altri tipi tranne la responsabilit
Mutue
assicuratrici di semplice S.n.c. limitata S.p.A.
societ (inderogabile) S.r.l.
Societ Societ
semplice cooperative
(possibilit di S.a.p.a.
Sono tutte soggette ad deroga pattizia S.a.s.
iscrizione nel registro solo per i soci
delle imprese per la non
pubblicit legale Distinzione tra amministratori)

Societ di capitali Societ di Persone


(S.r.l. ; S.p.a. ; S.a.p.a.) (Semplice, collettiva, S.a.s.)

Societ con personalit giuridica (gode di una Societ priva di personalit giuridica
perfetta autonomia patrimoniale)

Non sono previsti organi specifici


Per essa espressamente prevista , ed inderogabile

basata su una pluralit di organi (assemblea, organo di I soci hanno responsabilit illimitata e
controllo, organo di gestione). Ciascuno investito per il potere di amministrare la societ
legge da proprie specifiche funzioni e competenze.

Consenso unanime per la


Per il funzionamento di tali organi vige il principio
maggioritario (le maggioranze sono calcolate in base
alla partecipazione di ciascun socio al capitale sociale,
non per teste). Tutto ci indipendentemente

Il singolo socio non ha alcun potere diretto


di amministrazione e controllo (salvo S.r.l.)
avendo solo diritto di concorrere alla La partecipazione trasferibile solo
designazione dei membri di tali organi. col consenso degli altri soci

Personalit giuridica ed autonomia patrimoniale costituiscono 2 diverse tecniche legislative volte a creare condizioni di diritto privato pi propizie per la diffusione e lo
sviluppo delle imprese societarie. Condizioni che risiedono : 1) Wadeguata tutela dei creditori delle imprese societarie, dato che il patrimonio sociale aggredibile
solo dai creditori sociali e non anche dai creditori personali dei soci. 2) Tutela dei soci in quanto il loro patrimonio personale non aggredibile dai creditori sociali. Chi
costituisce una societ pu liberamente scegliere fra tutti i tipi di societ previsti dalla legislazione nazionale se non commerciale (tutti tranne la societ
semplice se Se a del tipo necessaria solo se le parti vogliono sottrarsi al regime della societ semplice.
A non tuttavia necessaria. Infatti, il silenzio delle parti in merito interpretato come implicita opzione
per il regime della societ in nome collettivo. I modelli organizzativi per i singoli tipi di societ non sono rigidi e consentono un parziale adattamento alle esigenze del
caso concreto . Le clausole atipiche to costitutivo)devono essere compatibili con la disciplina del tipo di societ prescelto. invece
inammissibile la creazione di un tipo di societ del tutto inconsueto e stravagante, che non corrisponde ad alcuno dei modelli legislativi previsti (societ atipiche).

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Capitolo Secondo: La Societ Semplice ; La Societ In Nome Collettivo

Le societ di persone
La societ semplice pu esercitare solo attivit non commerciale.
La societ in nome collettivo
imprese con effetti di pubblicit legale. Tutti i soci rispondono solidalmente e illimitatamente per le
obbligazioni sociali.
La societ in accomandita semplice si caratterizza per la presenza di due categorie di soci: i soci
accomandatari (rispondono solidalmente e illimitatamente per le obbligazioni sociali) e i soci accomandanti
(rispondono limitatamente alla quota conferita).
La societ semplice ha un rilievo particolare poich la disciplina per essa dettata in linea di principio applicabile
anche alle altre societ di persone (una sorta di statuto generale delle societ di persone). Tuttavia, essa non ha un
particolare rilievo pratico, in quanto non ha avuto una diffusione significativa dato che la legge ne circoscrive
non commerciali (essa pu essere legittimamente impiegata solo per le
imprese agricole).

La costituzione delle societ


il contratto di societ semplice non soggetto a forme speciali, salvo quelle richieste dalla natura dei beni
conferiti ; non E
delle imprese nella sezione speciale avente efficacia di pubblicit legale. Il contratto pu essere concluso anche
verbalmente o pu risultare da comportamenti concludenti (societ di fatto). L
merito ad aspetti anche essenziali del contratto di societ, colmato dal legislatore con norme suppletive.

Per la societ in nome collettivo, esistono regole di forma e di contenuto atto costitutivo, sono prescritte solo
iscrizione nel registro delle imprese, la quale condizione di regolarit della societ, ma non elevata a
I
che i rapporti tra societ e terzi sono regolati, per alcuni aspetti, dalla disciplina meno favorevole per i soci prevista
dalla s.s. (anche se le due discipline non coincidono; ad esempio, la s.n.c., se svolge attivit commerciale pu anche
fallire, al contrario della s.s.), e da ci discende la distinzione tra s.n.c.:
Regolare la s.n.c. iscritta nel registro delle imprese
Irregolare la s.n.c. non iscritta nel registro; ci pu avvenire o perch le parti non hanno provveduto a
societ di fatto o perch, pur avendolo redatto, non hanno provveduto alla
registrazione dello stesso societ irregolare in senso proprio.
Ai fini della registrazione, deve essere redatto per atto pubblico o per scrittura privata
autenticata e deve contenere alcune indicazioni:
1) Generalit dei soci (in questo caso la partecipazione degli incapaci assoggettata alle norme in materia;
inoltre, i soci possono essere anche altre societ e, in particolare, societ di capitali);
2) Ragione sociale (che deve essere costituita dal nome di uno o pi soci con l
sociale);
3) Soci con poteri di amministrazione e rappresentanza della societ;
4) Sede della societ, ed eventuali sedi secondarie;
5) Oggetto sociale;
6) Conferimenti di ciascun socio, il valore degli stessi, nonch i metodi per la loro valutazione;
7) P ;
8) Criteri di ripartizione degli utili e quota di ciascun socio negli utili e nelle perdite;
9) Durata societ.
Tuttavia, anche ai fini della registrazione, non tutte le indicazioni sono essenziali; in particolare, non lo sono quelle
del punto 3 e 8, la cui mancanza supplita da norme di legge.

La libert di forma per la costituzione delle societ di persone incontra un limite quando le forme speciali sono
richieste dalla natura dei beni conferiti (es. sar obbligatoria la forma scritta , pena nullit,per il conferimento in
propriet di beni immobili). La forma scritta, in questi casi, richiesta solo per la validit del conferimento e non
del contratto di societ, ragion per cui, in mancanza di ci, risulter nulla solo la partecipazione del socio conferente
(mentre nullit della societ potr aversi solo se la partecipazione dello stesso essenziale).

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Societ di fatto. Societ occulta. Societ apparente.
societ di fatto si perfeziona per fatti concludenti. Essa regolata dalle :
norme sulla societ semplice, se svolge attivit non commerciale;
norme societ in nome collettivo irregolare, se svolge attivit commerciale.
Una societ di fatto che esercita attivit commerciale sar esposta al fallimento, ed il fallimento della societ
determiner automaticamente il fallimento di tutti i soci, noti o scoperti successivamente. , questa, la fattispecie
dei soci occulti di societ palese.

La societ occulta non ri


(pu essere una societ di fatto ma pu anche risultare da un atto scritto tenuto ovviamente segreto dai soci). Nei
rapporti esterni si presenta come impresa individuale di uno dei soci o anche di un terzo, che operano spendendo il
proprio nome. Lo scopo quello di limitare la responsabilit nei confronti dei terzi al patrimonio del solo gestore;
di evitare che la societ e gli altri soci rispondano delle obbligazioni di impresa e siano esposti al fallimento L art.
147, 5 comma L. Fall. dispone che qualora dopo la dichiarazione di fallimento di un imprenditore individuale risulti
socio illimitatamente responsabile, si applica agli altri soci
illimitatamente responsabili la regola del fallimento del socio occulto Il fallimento si estende
alla societ ed agli altri soci. Sono considerati indici probatori di una societ occulta: il sistematico finanziamento di
un imprenditore individuale, la partecipazione a trattative di affari con i fornitori, il compimento di atti di gestione.
Nel caso di socio occulto di societ palese
imputabile in tutti i suoi effetti.

Nel caso di societ occulta non svolta in nome della societ; gli atti di impresa non sono

conto di una societ di cui eventualmente socio; a lui sono imputabili gli atti di impresa e i relativi effetti). Il
fallimento della societ occulta norma eccezionale.

Societ apparente: capita che il giudice si convinca che dietro un imprenditore individuale, insolvente o gi fallito,
ci sia una societ. Se per il giudice si rende per conto che gli indici probatori sono fragili pu invocare il principio
di apparenza decretando la societ apparente. Una societ, ancorch non esistente nei rapporti tra i presunti soci,

ragionevole opinione che essi agiscono come soci e quindi da de


effettiva della societ [Si tratta di una situazione opposta rispetto a quella della societ occulta, in cui la
societ non esiste nei rapporti interni, ma si ritiene tale nei rapporti esterni degli imprenditori individuali coinvolti
con i terzi]. I
apparente sar soggetta al fallimento. La logica giurisprudenziale nel fare ci, tuttavia, viene confutata dagli
studiosi (e dal legislatore che, al contrario di quanto fatto per la societ occulta, non ha introdotto la figura in

che il giudice parte dal presupposto che non esiste societ alcuna (mentre per la societ occulta, una societ esiste,
ma viene scoperta solo in seguito) e, ammettere ci, significherebbe superare il criterio formale della spendita del
nome che non pu essere superato.

I conferimenti
C
sociale (se questi non sono determinati, i soci devono conferire in parti uguali tra loro).
Nessuna limitazione posta per quanto riguarda le entit conferibili che, quindi, possono essere rappresentate da
obbligazioni di dare, fare o, anche, non fare. Il Codice, inoltre, detta una specifica disciplina per alcuni tipi di
conferimenti diversi dal denaro:

Beni in propriet: il socio deve fornire le stesse garanzie previste per il contratto di compravendita E
tenuto alla garanzia per evizione e per vizi e grava su di lui anche il rischio del perimento per caso fortuito
della cosa conferita, finch la propriet non passata alla societ. Il passaggio di propriet alla societ si
verifica:
Con la stipulazione del contratto di societ, se si tratta di cosa determinata (in applicazione del
principio consensualistico);
in seguito alla loro specificazione, se si tratta di cose individuate solo nel genere.

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Beni in godimento: il rischio resta a carico del socio che ha conferito i beni e che potr, perci, essere
escluso dalla societ, qualora la cosa perisca o il godimento diventi impossibile, per causa non imputabile
agli amministratori (esclusione facoltativa); si tratta del rischio del caso fortuito. Il bene conferito resta di
propriet del socio mentre la societ pu goderne, ma non disporne. Al termine della societ il conferente
ha diritto a vedersi restituito il bene nello stato in cui si trova.
Crediti:
ceduto, ma nei limiti del valore assegnato al suo conferimento. Sar inoltre tenuto anche al rimborso delle
spese ed a corrispondere gli interessi, a pena di esclusione dalla societ (art. 2255 cc).
Attivit lavorativa: si pu trattare sia di attivit manuale che intellettuale, prestata a favore della societ;
tale socio prende il nome di . Questi si differenzia dal lavoratore subordinato, in quanto non
ha diritto al trattamento salariale e previdenziale(il compenso per il suo lavoro rappresentato dalla
partecipazione ai guadagni della societ), corre il rischio di lavorare invano (oltre a quello di rispondere
illimitatamente delle obbligazioni sociali) gravando svolgimento
della prestazione(anche per causa a lui non imputabile). E previsto che gli altri soci possono escluderlo per
la .
I conferimenti dei soci formano il patrimonio iniziale della societ che, a sua volta, diventa proprietaria dei beni
conferiti a tale titolo dai soci; questi ultimi, quindi, non potranno servirsi delle cose appartenenti al patrimonio
sociale per fini estranei a quelli della societ. La violazione del divieto espone al risarcimento dei danni ed
derogabile con il consenso di tutti gli altri soci.
N.B. Capitale sociale = valore in denaro dei conferimenti
Per quanto attiene alla societ semplice, non vi alcuna disciplina sul capitale sociale ed, anzi, non
neppure richiesta la valutazione iniziale dei conferimenti. Ci si pu spiegare col fatto che tale societ, in

scritture contabili ed alla redazione annuale del bilancio.


Per quanto attiene la societ in nome collettivo vi una disciplina minima e frammentaria. Infatti
ma anche il valore ad essi attribuito
del capitale sociale
nominale. Per, a differenza delle societ di capitali, non vi alcuna disciplina per la determinazione del
valore dei conferimenti diversi dal denaro, che rimessa alla libert delle parti.
Infine, importante considerare due peculiari norme in materia del Codice civile:
Art. 2303 c.c.: vieta la ripartizione fra i soci di utili non realmente conseguiti (utili fittizi), ovvero di somme
e sociale
nominale. La stessa norma stabilisce anche che, se si verifica una perdita del capitale sociale, non si pu
dare luogo alla ripartizione di utili finch il capitale non sia stato reintegrato o ridotto in misura
corrispondente.
Art. 2306 c.c.: vie
di ulteriori versamenti, in assenza di una specifica deliberazione di riduzione del capitale sociale, adottata
atto costitutivo (e soggette ad iscrizione nel registro). Tale
operazione, quando rispetta le disposizioni previste, determina una riduzione reale del patrimonio netto e
potrebbe, dunque, pregiudicare i creditori sociali; a questi, pertanto, riconosciuto il diritto di opporsi alla
efficacia costitutiva
parziale totale. Inoltre,
opposizione, il tribunale pu disporre che la riduzione abbia ugualmente luogo, previa

Partecipazione dei soci ad utili e perdite


tutti i soci hanno il diritto di partecipare agli utili e, ovviamente, parteciperanno anche alle perdite, derivanti dalla
gestione sociale. Essi godono della massima libert nella determinazione della parte spettante ad ognuno (e ci
indipendentemente dalla proporzionalit dei conferimenti); posto nel fare ci quello indicato
art. 2265 c.c. e che consiste nel divieto (e conseguente nullit) del cosiddetto patto leonino. Tale fattispecie
rappresenta il patto con cui uno o pi soci sono esclusi da ogni partecipazione agli utili o alle perdite (si riferisce sia
alle clausole statutarie che ai patti parasociali). Nulli devono considerarsi anche i criteri di ripartizione congegnati in

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
soci dalla partecipazione ad utili e perdite. Salvo
applica un regime legale che prevede alcune regole:
Se il contratto non dispone nulla, le parti spettanti ai soci si presumono proporzionali ai conferimenti;
Se neppure il valore dei conferimenti stato determinato, le parti si presumono uguali;
Se determinata soltanto la parte di ciascuno nei guadagni, si presume che nella stessa misura debba
determinarsi la partecipazione alle perdite, e viceversa.
La parte spettante al determinata dal giudice secondo equit, salvo diversa prescrizione del
contratto sociale.
Nella societ semplice il diritto del socio di percepire la sua parte di utili rendiconto
(un semplice conto dei profitti e delle perdite) che deve essere predisposto dai soci amministratori al termine di
ogni anno, salvo che il contratto stabilisca un termine diverso.
Nella societ in nome collettivo bilancio di esercizio,
redatto secondo le regole previste per la societ per azioni. Esso deve essere predisposto dai soci amministratori e,
bench non sia prescritto nulla in merito alle modalit di approvazione dello stesso, si ritiene che essa competa a
tutti i soci e che debba avvenire a maggioranza, secondo la partecipazione agli utili di ognuno. L
rendiconto o del bilancio condizione sufficiente
parte di utili, ragion per cui la maggioranza dei soci non pu legittimamente deliberare la non distribuzione (totale
o parziale) degli utili accertati ed il loro conseguente reinvestimento nella societ (autofinanziamento)essendo
necessaria in tal caso unanimit

Le perdite incidono direttamente sul valore dalla singola partecipazione sociale, riducendolo proporzionalmente,
con la conseguenza che, in sede di liquidazione della societ, il socio si vedr restituire una somma inferiore a quella
originariamente conferita. Inoltre, solo allo scioglimento della societ i liquidatori possono richiedere ai soci
illimitatamente responsabili le somme necessarie per il pagamento dei debiti sociali, in proporzione della parte di
ciascuno nelle perdite. Ci significa che, prima dello scioglimento, le perdite hanno un rilievo solo indiretto; esse,
infatti, impediscono la distribuzione degli utili successivamente conseguiti (finch non si reintegra il capitale) e
possono condurre allo scioglimento stesso della societ per sopravvenuta impossibilit di conseguimento

La responsabilit dei soci per le obbligazioni sociali


Nella societ semplice e nella s.n.c. delle obbligazioni sociali risponde la societ col proprio patrimonio; questa
una garanzia primaria ma non esclusiva, dato che per le obbligazioni sociali rispondono personalmente e
illimitatamente anche i singoli soci.
Nella societ semplice la responsabilit dai soci non investiti del potere di rappresentanza della societ pu essere
esclusa o limitata da apposito patto sociale. Opponibile a terzi solo se portato a loro conoscenza con mezzi idonei
(in nessun caso pu essere esclusa la responsabilit di tutti i soci).
Nella societ in nome collettivo la responsabilit illimitata e solidale di tutti i soci inderogabile (eventuale patto
contrario non ha effetto nei confronti dei terzi).
in entrambe le societ, il nuovo socio risponde anche per le obbligazioni sociali contratte precedentemente al suo
ingresso in societ e pu fallire insieme alla stessa, qualora per le stesse vi sia uno stato di insolvenza. lo
scioglimento del rapporto sociale per morte, recesso o esclusione non fa venire meno la responsabilit personale
ex socio per le obbligazioni anteriori al verificarsi di tali eventi; che devono essere portati a conoscenza dei
terzi con mezzi idonei. Tale norma dettata in tema di societ semplice, ma pu essere estesa anche alla societ in
nome collettivo irregolare; per quanto riguarda la societ collettiva regolare
uesto caso,

Responsabilit della societ e responsabilit dei soci


I soci sono responsabili in solido tra loro, ma sono responsabili in via sussidiaria rispetto alla societ in
quanto godono del beneficio di preventiva escussione del patrimonio sociale. I creditori sociali sono
tenuti a tentare di soddisfarsi sul patrimonio sociale prima di poter aggredire il patrimonio personale dei
soci.

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Nella societ semplice il creditore pu rivolgersi direttamente al singolo socio illimitatamente responsabile e sar
questi a dover invocare la preventiva escussione del patrimonio sociale indicando i beni sui quali il creditore possa
agevolmente soddisfarsi. Il beneficio opera in via di eccezione.
Nelle societ in nome collettivo il beneficio di escussione si differenzia a seconda della tipologia considerata:

S.n.c. irregolare: si applica la disciplina gi vista per la societ semplice, ferma restando la responsabilit
inderogabile solidale e illimitata di tutti i soci;
S.n.c. regolare: il beneficio di escussione automatico; infatti, i creditori sociali non possono pretendere il
pagamento dei singoli soci, se non nio sociale; questo significa che il
patrimonio personale dei soci sar aggredibile solo qualora sia stata infruttuosamente
esecutiva sul patrimonio sociale. Avvenuto ci, il creditore sociale potr chiedere a ciascuno dei soci il
pagamento integrale del proprio credito (dato che i soci sono obbligati in solido).

I creditori personali dei soci


Il creditore personale non pu compensare il suo credito verso il socio con il debito che eventualmente abbia verso
la societ (divieto di compensazione). Il creditore non per sprovvisto di tutela (sia nella societ semplice sia nella
s.n.c.). Egli pu infatti far valere i suoi diritti sugli utili spettanti al socio suo debitore; compiere atti conservativi
sulla quota allo stesso spettante nella liquidazione della societ.
Nella societ semplice e nella s.n.c. irregolare il creditore particolare del socio pu anche chiedere la
liquidazione della quota del suo debitore, provando anche che gli altri beni del debitore sono insufficienti a
soddisfare i suoi crediti. La richiesta opera come causa di esclusione di diritto del socio. La societ sar
tenuta a versargli entro tre mesi una somma di denaro corrispondente al valore della quota al momento
della domanda.
Nella s.n.c. regolare, il creditore particolare del socio, finch dura la societ, non pu chiedere la
liquidazione della quota del socio debitore, neppure se prova che gli altri beni dello stesso siano
insufficienti a soddisfarlo. I soci possono prorogare la durata della societ con una specifica decisione o
ma tale decisione non pu pregiudicare i creditori particolari dei
soci. I quali ai sensi de art 2307 c.c. possono opporsi alla proroga della societ entro 3 mesi
tro delle imprese

L
I amministrare il potere di compiere tutti gli atti che
Per legge ogni socio illimitatamente responsabile amministratore della societ.
L solo ad alcuni soci.
Amministrazione disgiuntiva: pi soci (tutti o alcuni) ed il
contratto sociale nulla dispone in merito alle modalit di amministrazione. ciascun socio amministratore
pu intraprendere da solo tutte le operazio senza essere tenuto a
richiedere il consenso o il parere degli altri soci amministratori. L
temperato dal diritto di opposizione riconosciuto a ciascuno degli altri soci amministratori. L
deve essere esercitata prima operazione sia stata compiuta e ,se tempestiva, paralizza il potere
decisorio del singolo amministratore . La fondatezza
decisa a maggioranza dei soci. L clausola di
arbitraggio che permette di deferire ad uno o pi terzi la risoluzione dei contrasti in ordine alle decisioni
da adottare nella gestione della societ.
Amministrazione congiuntiva deve essere espressamente
modificazione dello stesso (nel silenzio delle parti disgiuntiva) E necessario il
consenso di tutti i soci amministratori per il compimento delle operazioni sociali. L
congiunta pu atteggiarsi sia come sia come amministrazione a
maggioranza. Vi il riconoscimento ai singoli amministratori del potere di agire individualmente quando
vi sia urgenza di evitare un danno alla societ.

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Amministrazione e rappresentanza
Fra le funzioni di cui gli amministratori sono investiti per legge vi quella di rappresentanza della societ (potere
di firma). Tale potere consente agli amministratori di agire nei confronti di terzi in nome della societ, dando luogo
Distinguiamo:
Il potere di gestione (attivit amministrativa interna) riguarda la fase decisoria delle operazioni sociali.
Il potere di rappresentanza (a. a. esterna) riguarda la fase di attuazione con i terzi delle operazioni sociali.
Nel amministrazione disgiuntiva ogni amministratore pu decidere e stipulare da solo atti in nome della societ
(firma disgiunta).
N firma
congiunta).
La rappresentanza anche processuale: la societ pu agire o pu essere chiamata in giudizio in persona dei soci
amministratori che ne hanno la rappresentanza.
L pu prevedere una diversa regolamentazione del potere di gestione e del potere di
rappresentanza. Pu limitare potere di rappresentanza del singolo amministratore (ad es. pu
prevedere la firma disgiunta per gli atti che non ordinaria
amministrazione(normale gestione) e la firma congiunta per quelli di ammontare superiore o eccedenti a normale
gestione).
Nella s.n.c. regolare le limitazioni del potere di rappresentanza degli amministratori non sono opponibili ai terzi
se non sono iscritte nel registro delle imprese o se non si provi che i terzi ne abbiano avuta effettiva conoscenza.
Nella s.n.c. irregolare si presume che ogni socio che agisce per la societ abbia la rappresentanza sociale anche
in giudizio. I patti modificativi del potere di rappresentanza non sono opponibili ai terzi, a meno che non si provi
che questi ne erano a conoscenza.
Nella societ semplice le limitazioni originarie sono sempre opponibili ai terzi
di accertare se il socio che agisce in nome della societ ha effettivamente potere di rappresentanza. Le
limitazioni successive o devono essere portate a conoscenza dei terzi
con mezzi idonei.
I soci amministratori
I soci amministratori possono essere nominati o con atto separato.
se la revoca deve essere decisa dagli altri soci

se nominato per atto separato revocabile secondo le norme del mandato, quindi anche
se non ricorre una giusta causa.
Diritti e obblighi degli amministratori sono regolati dalle norme sul mandato, tuttavia i poteri e doveri degli
amministratori sono diversi e pi ampi di quelli di un mandatario generale. L
del potere di compiere tutti gli atti che rientrano nel progetto sociale (esclusi gli atti che comportano la
modificazione del contratto sociale).
Nella s.n.c
D
essi imposti dalla
diligenza del mandatario) gli amministratori sono poi solidalmente responsabili verso la societ, con conseguente
obbligo di risarcire i danni alla stessa arrecati (tale responsabilit non si estende a quegli amministratori esenti da
colpa).
I soci amministratori hanno diritto al compenso per il loro ufficio (pu essere costituito anche da una pi elevata
partecipazione agli utili).
I soci non amministratori. Il divieto di concorrenza
Ai soci non amministratori sono riconosciuti ampi poteri di informazione e di controllo:
Diritto di avere dagli amministratori notizie dello svolgimento degli affari sociali,
Diritto di consultare documenti relat ,
Diritto di ottenere il rendiconto al termine di ogni anno.
Nella s.n.c. incombe su tutti i soci divieto di concorrenza ( vietato esercitare per conto proprio o altrui
rente con quella della societ o partecipare come socio illimitatamente responsabile ad altra
societ concorrente). La violazione del divieto espone il socio al risarcimento dei danni nei confronti della societ e
legittima gli altri soci a deciderne l . Tale divieto non assoluto. Pu essere rimosso dagli altri soci ed il
consenso si presume se la situazione concorrenziale preesisteva al contratto sociale e i soci ne erano a conoscenza.

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
L
Nella societ semplice e nella s.n.c. il contratto sociale pu essere modificato soltanto con il consenso di tutti i soci,
se non convenuto diversamente.
l consenso di tutti gli altri soci necessario per il trasferimento della quota sociale sia fra vivi che a causa di morte.
L tutivo pu per stabilire la libera trasferibilit fra i vivi della quota e/o la continuazione della societ con
gli eredi del socio defunto.
Nella s.n.c. e ora anche nella societ semplice le sono soggette a pubblicit legale
e finch non sono iscritte al registro delle imprese non sono opponibili ai terzi, a meno che si provi che questi ne
erano a conoscenza.
Nella s.n.c. irregolare
idonei e non sono opponibili a coloro che le abbiano senza colpa ignorate.
Frequente nella pratica la clausola che prevede la modificabilit a maggioranza del (la regola di
unanimit). La maggioranza deve rispettare due principi generali:
l contratto secondo buona fede
il rispetto della parit di trattamento fra i soci.

Scioglimento del singolo rapporto sociale


Il socio pu cessare di far parte della societ per morte, recesso od esclusione.
Con il venir meno di uno o pi soci non si ha lo scioglimento della societ (principio di conservazione della societ);
comporta solo la necessit di definire i rapporti patrimoniali fra i soci superstiti ed il socio uscente o gli eredi
attraverso la liquidazione della quota sociale. E rimesso ai soci superstiti il decidere se porre fine alla societ o
continuarla. Tale principio opera anche nel caso in cui rimanga un solo socio superstite, questi ha la facolt di
associare a s altre persone (continuando la societ) oppure porvi fine.
Se muore un socio, i soci superstiti sono obbligati a liquidare la quota ai suoi eredi nel termine di sei mesi (i soci
non sono tenuti a subire il subingresso di eredi nella societ).
In alternativa possono:
sciogliere anticipatamente la societ
sociali (non hanno quindi diritto alla liquidazione della quota nel termine dei 6 mesi);
continuare la societ con gli eredi del socio defunto: necessario il consenso di tutti i soci superstiti e degli
eredi (tale consenso non tuttavia necessario se una clausola di continuazione
della societ con gli eredi del defunto) .
Il recesso lo scioglimento del rapporto sociale per volont del socio:
se la societ a tempo indeterminato ogni socio pu recedere liberamente comunicando la sua volont ai
soci con un preavviso di almeno tre mesi (il recesso diventa produttivo di effetti solo dopo che sia decorso
tale termine);
se la societ a tempo determinato il recesso ammesso per legge solo se sussiste una giusta causa (il
recesso ha effetto immediato).
Esclusione del socio dalla societ
Sono esclusi di diritto:
il socio che sia dichiarato fallito
il socio il cui creditore particolare abbia ottenuto la liquidazione della quota (il socio cessa di far parte della
societ solo quando la liquidazione della quota sia effettivamente avvenuta).
L esclusione facoltativa quando si riscontrano:
Gravi inadempienze degli obblighi che derivano dalla legge o dal contratto sociale (mancata esecuzione
dei conferimenti, violazione del divieto di concorrenza);
Interdizione, inabilitazione del socio
temporanea dai pubblici uffici ;
Sopravvenuta impossibilit di esecuzione del conferimento per causa non imputabile al socio (es.
perimento della cosa da conferire, sopravvenuta inidoneit del soci ).
L deliberata dalla maggioranza dei soci calcolata per teste, non computandosi nel numero il socio da
escludere. La deliberazione (motivata)deve essere comunicata al socio escluso ed ha effetto decorsi 30 giorni dalla
data di comunicazione. Entro tale termine il socio pu fare opposizione davanti al tribunale, il quale pu sospendere
. Nella societ composta da due soli soci
direttamente dal tr momento in cui la relativa sentenza passa
ingiudicato.

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
La liquidazione della quota
In tutti i casi in cui il rapporto sociale si scioglie limitatamente ad un socio, questi o i suoi eredi hanno diritto alla
liquidazione della quota sociale consistente in una somma di denaro che rappresenta il valore della quota (il socio
non pu pretendere la restituzione dei beni conferiti in propriet n pu pretendere la restituzione dei beni
conferiti in godimento finquando dura la societ, salvo che non sia stato diversamente pattuito). Il valore della
quota determinato in base alla situazione patrimoniale della societ (valutata attribuendo ai beni il loro valore
effettivo) nel giorno in cui si verifica lo scioglimento del rapporto
operazioni ancora in corso.
Il pagamento della quota spettante al socio deve essere effettuato entro sei mesi dal giorno in cui si verificato lo
scioglimento del rapporto (tre mesi in caso di scioglimento su richiesta del creditore particolare).
Scioglimento della societ
Le cause di scioglimento (sia per le S.s. che per le S.n.c.) art.2272 c.c. sono:
1) il ( possibile la proroga espressa o tacita della durata
della societ);
2) o la sopravvenuta impossibilit di conseguirlo;
3) la volont di tutti i soci
4) il venir meno della pluralit dei soci, se nel termine di sei mesi questa non ricostituita;
5) le altre cause previste nel contratto sociale.
Cause specifiche si scioglimento delle s.n.c. :
fallimento della stessa

(in tali casi la liquidazione avviene secondo le regole proprie delle procedure concorsuali)
Verificatasi una causa di scioglimento la societ entra automaticamente in stato di liquidazione, ma non si estingue
immediatamente; si deve infatti prima provvedere al soddisfacimento dei creditori sociali ed alla distribuzione fra i

Il procedimento di L
Il procedimento di liquidazione inizia con la nomina di uno o pi liquidatori (richiede il consenso di tutti i soci se
.In caso di disaccordo fra i soci i liquidatori sono nominati dal
presidente del tribunale. I liquidatori possono essere revocati per volont di tutti i soci o dal tribunale per giusta
causa su domanda di uno o pi soci. Con , i liquidatori prendono il posto degli
amministratori i quali devono consegnare loro i beni e i documenti sociali e presentare loro il bilancio
periodo; insieme devono poi redigere W ; (c.d. bilancio di apertura della liquidazione) dal quale risulta lo
stato attivo e passivo del patrimonio sociale. In tal modo vengono fissate le eventuali responsabilit degli
amministratori per la gestione di loro competenza.
I liquidatori , ad essi compete la
rappresentanza legale della societ, anche in giudizio. I liquidatori possono compiere dunque tutti gli atti necessari
per la liquidazione. Per procedere al pagamento dei creditori sociali, i liquidatori possono chiedere ai soci i
versamenti ancora dovuti, ma solo se i fondi disponibili risultano insufficienti. Se occorre possono richiedere ai soci
stessi le somme ulteriormente necessarie nei limiti della rispettiva responsabilit ed in proporzione della parte di
ciascuno nelle perdite.
Sui liquidatori incombe un duplice divieto:
Non possono intraprendere nuove operazioni: se violano tale divieto essi rispondono personalmente e
solidalmente per gli affari intrapresi nei confronti dei terzi;
Non possono ripartire tra i soci, neppure parzialmente, i beni sociali finch i creditori sociali non siano stati
pagati.
Estinti tutti i debiti sociali avviene
denaro (se i soci non hanno convenuto che la ripartizione dei beni sia fatta in natura).
Il saldo attivo di liquidazione L eventuale eccedenza
poi ripartita fra tutti i soci in proporzione della partecipazione di ciascuno nei guadagni.
Nessuna regola specifica prevista per la chiusura del procedimento di liquidazione nella societ semplice.
Nella s.n.c. i liquidatori devono redigere il bilancio finale di liquidazione (rendiconto della gestione dei liquidatori) e
il piano di riparto (pr
C liberati e il procedimento di liquidazione ha termine. Non
necessario a i soci.

11
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Nella s.n.c. irregolare la chiusura del procedimento di liquidazione determina estinzione della societ.
Nella s.n.c. registrata e nella societ semplice: approvato il bilancio finale di liquidazione, i liquidatori devono
chiedere la cancellazione della societ dal registro delle imprese.
La cancellazione d aaI disposta quan alcune specifiche circostanze sintomatiche
gli atti di gestione per tre anni
consecutivi, mancanza del codice fiscale).
Con la cancellazione dal registro delle imprese la societ si estingue non tutti i creditori sociali siano
stati soddisfatti. Essi possono per agire nei confronti dei soci, che restano personalmente e illimitatamente
responsabili per le obbligazioni sociali insoddisfatte. Possono inoltre agire nei confronti dei liquidatori, se il
mancato pagamento imputabile a colpa o dolo di questi ultimi.
I creditori della s.n.c. possono richiedere il fallimento della societ entro un anno dalla sua cancellazione dal
registro delle imprese. Se la facolt
per il creditore o per il p.m. di dimostrare il attivit da cui decorre il termine
di 1 anno

N.B. (1)
Societ di fatto: due o pi persone senza una esplicita dichiarazione di volont si comportano, nei fatti, da soci (
ammissibile solo per la societ di persone) e ad essa si applicher la disciplina della:
Societ semplice non commerciale
Societ in nome collettivo irregolare se l attivit svolta commerciale
Societ occulta: il contratto di societ un A
soggetto che agisce in nome proprio
Societ apparente: si realizza quando 2 o pi persone, fra loro non legate da alcun vincolo societario, si
comportano in modo da ingenerare nei terzi la convinzione che esse agiscano in qualit di soci.
S S in quanto con essa non si manifesta un rapporto realmente sorto, ma si fa

NB C P
Capitale sociale: valore in denaro dei conferimenti effettuati dai soci,risultante dalle valutazioni
costitutivo. Coincide col patrimonio sociale solo
intrapreso alcuna attivit la societ non presenta ancora passivit. Durante la vita della societ rimane immutato
(salvo mod
Ha funzione:
Vincolistica: rappresenta la parte del patrimonio sociale che i soci sono impegnati a non distrarre

Organizzativa: costituisce riferimento per accertare periodicamente, tramite il bilancio, se la societ ha


C base di misurazione dei diritti dei soci.
Patrimonio sociale: effettivo ammontare delle risorse economiche di una societ(attivit e passivit).Esso muta
imprenditoriale.
ha funzione di garanzia, in quanto rappresenta garanzia generica su cui i creditori possono trovare soddisfazione.

12
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Capitolo Terzo: La Societ In Accomandita Semplice


La s.a.s. la societ di persone pi complessa. Si differenzia dalla s.n.c. per la presenza di due categorie di soci:
a) Soci accomandatari: rispondono solidalmente ed illimitatamente per le obbligazioni sociali, al pari dei
soci della s.n.c.;
b) Soci accomandanti: rispondono limitatamente alla quota conferita e, quindi, sono obbligati solo ad
eseguire i conferimenti promessi alla societ.
La s.a.s.
limitazione del rischio e non esposizione al fallimento personale per alcuni soci. [Ci potrebbe far pensare che la
s.a.s. non viene costituita sulla base di un contratto di societ, bens sulla base di un contratto di associazione in
partecipazione (non essendovi la possibilit di rendere amministratori i soci accomandanti potrebbe sembrare non
esservi ). Tuttavia tale fattispecie(contratto di associazione in
partecipazione) fa riferimento ad un contratto di scambio
aspettandosi in cambio una remunerazione, ci non pu essere utilizzato per la s.a.s. .Per questo
motivo gli utili e le
perdite derivanti dalla stessa, cosa che avviene anche nella societ considerata]. Proprio perch la s.a.s. prevede la
limitazione della responsabilit di alcuni soci potrebbero esservi alcuni gravi abusi; infatti, servendosi di un
accomandatario fantoccio (e, magari, nullatenente), gli accomandanti possono sommare i vantaggi delle societ di
persone (diretto potere di amministrazione) con quelli delle societ di capitali (limitazioni della responsabilit). Per
questo motivo vi sono alcune importanti norme da analizzare:

La ragione sociale deve essere formata col nome di almeno uno dei soci accomandatari e con
non possono essere inseriti nella stessa i nomi dei soci
accomandanti, al fine di evitare che i terzi che entrano in contatto con la societ possano,
erroneamente, fare affidamento anche sulla responsabilit illimitata e personale di tali soci. Per
tutelare tali soggetti art. 2314 c.c. (tacitamente o
espressamente) ad inserire il suo nome nella ragione sociale risponder di fronte a tutti i terzi
illimitatamente e solidalmente con gli accomandatari per tutte le obbligazioni sociali e, insieme ad
essi, soggetto al fallimento (qualora fallisca la societ). Tuttavia non diventa un socio
accomandatario e, quindi, non amministrazione della societ.
L pu essere conferita soltanto ai soci accomandatari (avranno gli
stessi diritti ed obblighi dei soci della s.n.c.). Per i soci accomandanti art. 2320 c.c.
prevede il divieto di immistione essi non possono compiere atti di amministrazione, n
trattare o concludere affari in nome della societ, se non in forza di una procura speciale per singoli
affari . Essa pu essere assegnata solo per il compimento di atti di amministrazione esterna
(ovvero nei confronti dei terzi), mentre non valida per gli atti di amministrazione interna in
quanto essi:
non hanno potere decisionale autonomo in merito alla condotta degli affari sociali.
non possono decidere da soli alcuni atti di impresa.

L viola esclusione dalla societ, con
stato autorizzato o ratificato dagli
amministratori. Risponder di fronte ai terzi solidalmente ed illimitatamente per tutte le
obbligazioni sociali (in caso di fallimento sar automaticamente dichiarato fallito al pari degli
accomandatari). P non sono tenuti
a restituire gli utili fittizi eventualmente riscossi, purch essi siano in buona fede e gli utili risultino
da un bilancio regolarmente approvato.
I soci accomandanti hanno, per legge o per contratto, alcuni diritti e poteri amministrativi (in senso
lato):
a. Nomina ed alla revoca degli amministratori in concorso (anche se in posizione non
paritetica) con i soci a la designazione
degli stessi con atto separato ( necessario il consenso di tutti gli accomandatari e
maggioranza del capitale da essi
sottoscritto).

13
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

b. Procura speciale per i singoli affari.


c. Presta che sia
direzione degli amministratori (dunque, mai in posizione autonoma ed indipendente)
d. Pareri e controlli operazioni
Hanno

consultando i libri e gli altri documenti della societ; hanno il diritto di concorrere
senza che ci implichi violazione del diritto di immistione.
Costituzione della societ s.n.c. regolare, a cui si
iscritto nel
registro delle imprese ed essa avr efficacia normativa. L irregolarit della
societ. Tuttavia a differenza di quanto previsto per le s.n.c. in tal caso
obbligatoriamente, anche se non registrato (dunque, non esister una s.a.s. di fatto). Alla s.a.s. irregolare si applica
in gran parte la disciplina prevista per la societ in nome collettivo irregolare, a cui vengono aggiunte alcune
deroghe. In particolare, citiamo alcuni aspetti di particolare interesse della loro disciplina:
1. Come nella s.n.c. irregolare, il beneficio di preventiva escussione procede solo su richiesta

2. Gli accomandanti non possono compiere alcun atto di gestione, neanche in forza di una procura
speciale, in quanto essa deve essere iscritta nel registro delle imprese per essere valida, ma, nel caso
di s.a.s. irregolare, non viene iscritto nessun atto costitutivo;
3. I creditori personali del socio (come avviene nella societ semplice e nella s.n.c. irregolare) possono
chiedere in ogni momento il rimborso della quota del proprio debitore (mentre, nel caso di s.a.s.
regolare, essi possono solo far valere i propri diritti sugli utili e possono compiere atti conservativi
della quota).
4. Nella s.a.s. irregolare il rilascio di una procura speciale non
responsabilit illimitata verso i terzi per tutte le obbligazioni sociali (nella s.a.s. regolare la procura
speciale esonera il socio accomandante da responsabilit illimitata).
Trasferimento della partecipazione sociale: si tratta di una modifica soggettiva ostitutivo, che assume un
particolare rilievo nelle societ di persone, a causa del loro carattere tendenzialmente personalistico. La procedura
sar diversa a seconda dei soci considerati:
a. Soci accomandatari: ( ivo) nel caso di atti tra vivi
necessario ottenere il consenso di tutti gli altri soci; anche quello degli eredi nel caso di atto mortis
causa;
b. Soci accomandanti: la loro quota liberamente trasferibile in caso di atto mortis causa, mentre
necessario il consenso dei soci che rappresentano la maggioranza del capitale sociale in caso di atto
tra vivi( ).
Scioglimento della societ: oltre che per le cause gi viste nel caso della societ in nome collettivo, la s.a.s. si
scioglie anche quando restano solo soci accomandatari oppure solo soci accomandanti, a meno che, entro 6 mesi,
non venga ripristinato il dualismo tra le due categorie di soci. In particolare, qualora vengono meno gli
accomandatari, gli accomandanti devono nominare un amministratore provvisorio, che pu essere anche un
accomandante, i cui poteri sono ex lege limitati al compimento degli atti di ordinaria amministrazione. Tuttavia, egli
non diventa accomandatario e, dunque, non risponde illimitatamente per le obbligazioni sociali. Invece, nel caso in
cui siano gli accomandanti a venire meno e il termine di 6 mesi trascorre infruttuosamente, la societ si trasforma
tacitamente in una societ in nome collettivo irregolare. Per il procedimento di liquidazione ed estinzione della
societ, poi, valgono le regole dettate per la societ in nome collettivo. Una volta cancellata la societ dal registro
delle imprese i creditori rimasti insoddisfatti potranno far valere i loro diritti nei confronti dei soci accomandanti
solo nei limiti di quanto gli stessi hanno ottenuto a titolo di liquidazione.

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Capitolo Quarto: La Societ Per Azioni


Nozione e caratteri essenziali
La Societ per azioni(art. 2325 c.c.) una societ di capitali in cui:
a) per le obbligazioni sociali risponde soltanto la societ con il suo patrimonio (tale punto la differenzia dalla
societ in accomandita per azioni, in quanto in essa esiste una categoria di soci responsabili illimitatamente e solidalmente per le
obbligazioni sociali);
b) la partecipazione rappresentata da azioni. (tale punto la differenzia dalla societ a responsabilit limitata, dato che in
essa le partecipazioni sociali non possono essere rappresentate da azioni, n possono costituire oggetto di offerta al pubblico).

Essa la societ pi importante nella realt economica i suoi caratteri essenziali sono:
1) Personalit giuridica: trattata come soggetto di diritto distinto rispetto alle persone dei soci e gode di
una perfetta autonomia patrimoniale; solo la societ sar qualificabile come imprenditore.
2) Responsabilit limitata dei soci: tutti i soci non assumono alcuna responsabilit personale, neanche
sussidiaria, per le obbligazioni sociali; essi sono obbligati solo ad eseguire i conferimenti promessi e
possono, in tal modo, predeterminare quanta parte della propria ricchezza personale intendono esporre al
I solo sul patrimonio
sociale per soddisfarsi.
3) Organizzazione corporativa: vi presenza simultanea e necessaria di tre organi assemblea,
un organo di gestione ed un organo di controllo
principio maggioritario, calcolata in proporzione alla quota di capitale sottoscritta ed al numero di azioni
possedute (maggioranza per capitale). Il potere decisionale in assemblea maggiore per coloro che
N disinteresse dei soci
possa paralizzare la vita corrente della societ; infatti
decisioni di maggior rilievo, mentre
4) Azioni: quote di partecipazioni-tipo omogenee e standardizzate; infatti, le azioni hanno egual valore e
conferiscono uguali diritti ai loro possessori. Ci fa in modo che le azioni siano liberamente trasferibili e che
la loro circolazione possa avvenire attraverso documenti assoggettati alla disciplina dei titoli di credito. Si
favorisce, quindi, il pronto smobilizzo del capitale investito ed il ricambio delle persone dei soci. La
vestimento

I :
azionisti imprenditori ti
da spirito imprenditoriale;
azionisti risparmiatori gran massa di piccoli azionisti animati dal solo intento di investire
fruttuosamente il proprio risparmio.
S.p.a. a ristretta base azionaria: societ composte da un numero non elevato di soci con base azionaria stabile ed

L economiche anche molto diverse solleva problemi di disciplina


diversa. Quando la societ fa appello al pubblico risparmio, oltre a tutelare i soci di minoranza ed i creditori sociali,
importante anche garantire ato azionario e di tutelare il pubblico
indifferenziato dei potenziali investitori.

L
La disciplina della s.p.a. ha subito numerosi interventi legislativi, sotto la spinta di una duplice esigenza:
dare risposta ai problemi che il codice del 1942 non aveva saputo risolvere;
UE
delle societ di capitali.
Tra tali interventi, consideriamo quelli pi importanti:
a) E un freno al proliferare di minisociet per azioni con capitale del tutto irrisorio (capitale

b) Si dettata una specifica disciplina per le s.p.a. quotate in borsa ispirata dalla diversa realt di tali
societ.

15
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
c) Riforma del 1974: il legislatore prende atto che il dominio minoritario in tali in societ irreversibile e,
per questo, introduce strumenti di eterotutela della massa inerte e disorganizzata degli azionisti
risparmiatori; tra i tratti principali di tale intervento importante ricordare:
Possibilit di emettere una particolare categoria di azioni prive del diritto di voto e privilegiate
sotto il profilo patrimoniale, denominate azioni di risparmio;
Maggior trasparenza della propriet azionaria e pi ampia informazione del mercato;
C
Istituzione di un organo pubblico di controllo, denominato Consob (Commissione Nazionale per
le Societ e la Borsa) diretto a garantire la complete
d) Riforma del 1998:

fondi pensione) che raccolgono il risparmio tra il pubblico e lo investono in partecipazioni di minoranza
in societ quotate, secondo il criterio di diversificazione del rischio. L
del risparmio gestito verso le societ quotate, nonch di valorizzare il ruolo attivo degli investitori
istituzionali come correttivo del prepotere dei gruppi di comando minoritario, costituisce il motivo
ispiratore di tale riforma, culminata con il TUF, ovvero il Testo unico delle disposizioni in materia di
intermediazione finanziaria. Tra le novit introdotte, dobbiamo considerare:
R
P
Rafforzamento degli strumenti di tutela delle minoranze gi esistenti ed introduzione di nuovi
strumenti di autotutela delle stesse;
Disciplina delle deleghe di voto;
Ridefinizione del ruolo del collegio sindacale.
e) Riforma del 2003: si cercato di modernizzare la disciplina delle societ per azioni non quotate, nonch
quella delle altre societ di capitali; sono state sostituite le originarie disposizioni in materia indicate dal
codice civile. Obiettivi di fondo della riforma sono quelli di semplificare la disciplina delle societ di
crescita e la
competitivit delle imprese italiane, anche sui mercati internazionali. Tra le novit introdotte, bisogna
citare:
Introduzione della societ per azioni unipersonale a responsabilit limitata;
Semplificazione del procedimento di costituzione e della disciplina delle modifiche statutarie,
con ampliamento dei casi in cui riconosciuto il diritto di recesso dalla societ;
Disciplina pi flessibile dei conferimenti, con possibilit di costituire patrimoni autonomi
destinati ad un singolo affare;
Previsione di nuove categorie speciali di azioni, con riconoscimento di un pi ampio spazio

Previsione di nuovi modelli di amministrazione e controllo della societ.


Infine, con tale riforma, si avuta una disciplina differenziata per le s.p.a. chiuse rispetto alle s.p.a. che
fanno ricorso al mercato del capitale di rischio (art. 2325-bis cc), tra cui possono essere inserite le
societ quotate sui mercati regolamentati e le s.p.a. con azioni diffuse fra il pubblico in misura
rilevante (ovvero quelle con almeno 200 soci). Dal punto di vista della disciplina, possiamo considerare
una struttura a cerchi concentrici, in quanto, a tutte le s.p.a. si applicano le norme del Codice Civile, alle
societ che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, in aggiunta, si applicano alcune disposizioni
tratte da regolamenti Consob e solo alle societ quotate si applicano le disposizioni del TUF.
Ad essi, poi, si affiancano gli adeguamenti della disciplina nazionale alle direttive comunitarie.

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

A) La Costituzione
Il Procedimento
Costituzione della s.p.a.: essa si articola, attualmente, in sole due fasi:
1) ;
2) I .
La s costitutivo pu avvenire in due modi:
Stipulazione simultanea: immediatamente
per la costituzione della societ (soci fondatori); tali soggetti provvedo
sottoscrizione del capitale sociale iniziale.
Stipulazione per pubblica sottoscrizione:
complesso che prevede la raccolta fra il pubblico del capitale iniziale, sulla base di un programma
predisposto (promotori).
L
Indipendentemente dalla procedura scelta sia che si consideri di una s.p.a. nata da contratto che una nata da atto
unilaterale sono previste alcune norme relative a:
F : deve essere redatto per atto pubblico art. 2328 c.c.
C : art. 2328 c.c. sancisce indicare:
1) Generalit dei soci e degli eventuali promotori, nonch il numero della azioni assegnate a ciascuno
di essi;
2) Denominazione e comune ove sono poste la sede della societ e le eventuali sedi secondarie.
La denominazione sociale pu essere liberamente formata, con il solo vincolo che contenga
societ per azioni; inoltre, non potranno essere utilizzate denominazioni
sociali uguali o simili a quelle gi adottate da altre societ concorrenti, qualora ci possa
creare confusione sul mercato.
La sede sociale ici direttivi della

deve avvenire.
sedi secondarie sono quelle in cui vi una rappresentanza stabile;
3) Oggetto sociale: tipo di attivit economica che la societ si propone di svolgere ( pratica diffusa quella
ttivit
(anche finanziarie) complementari o strumentali rispetto alla prima);
4) L ;
5) I
emissione e circolazione;
6) Il valore attribuito ai crediti ed ai beni conferiti in natura (qualora essi siano presenti);
7) Le norme secondo cui gli utili dovranno essere ripartiti (ci necessario solo qualora si voglia derogare al
modello legale);
8) I benefici eventualmente accordati a promotori
una partecipazione agli utili che non pu superare complessivamente il 10% degli utili netti,
risultanti dal bilancio, e non pu avere durata superiore a 5 anni) e fondatori (pi ampi);
9) Il sistema di amministrazione adottato, il numero degli amministratori (con relativi poteri),
indicando anche quali tra essi hanno la rappresentanza della societ;
10) Numero dei componenti del collegio sindacale;
11) Nomina dei primi amministratori e sindaci, nonch la nomina del soggetto incaricato di effettuare
la revisione legale dei conti, ove ci sia previsto;
12) L (almeno approssimativo) delle spese per la costituzione poste a carico della
societ;
13) Durata della societ pu essere anche a tempo inde se le azioni
non sono quotate i soci possono liberamente recedere dalla societ decorso un periodo di tempo
che, non pu essere superiore ad un anno. Inoltre, il socio dovr dare un preavviso
di almeno 180 giorni, limite che lo statuto pu aumentare fino ad un anno.

17
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
L (semprech essenziali) legittima il rifiuto
costitutivo.
Sovente si preferisce procedere alla redazione di due distinti documenti:
Atto costitutivo pi sintetico e contiene la manifestazione di volont delle parti di costituire la societ,
nonch i dati fondamentali sulla costituenda;
Lo statuto pi analitico e contiene le norme sul funzionamento della societ.
L costitutivo (deve essere redatto in forma scritta pena nullit).
Gli elementi essenziali richiesti art. 2328 possono essere contenuti indifferentemente tutivo o
nello statuto e, in caso di contrasto tra le norme dei due documenti, sono quelle (pi specifiche e analitiche) dello
statuto a prevalere.

Le condizioni per la costituzione


Vi sono alcune condizioni necessarie per la costituzione della s.p.a.:
a) Capitale sociale non inferiore ai 120.000
b) Capitale sottoscritto per intero;
c) Rispetto delle disposizioni relative ai conferimenti;ed in particolare che sia versato presso una banca il 25%
dei conferimenti in danaro o (nel caso di costituzione unilaterale) il loro intero ammontare.
d) Autorizzazioni e altre condizioni richieste dalle leggi speciali per la costituzione della societ, in relazione al
suo particolare oggetto.
I conferimenti in danaro devono essere versati prima
banca fino al completamento del procedimento di costituzione. Essi possono essere consegnati solo agli
amministratori ( .I
sottoscrittori hanno diritto di rientrare in possesso delle somme versate se la societ non iscritta nel registro delle

I
S notaio dovr entro 20 giorni
nella cui circoscrizione stabilit la sede della societ allegandogli anche tutti i documenti che comprovano
Se egli non obbligo incomber sugli
.N sanzione amministrativa
pecuniaria), ogni socio pu provvedere al deposito a spese della societ. Il notaio deve inoltre adempiere al c.d.
controllo notarile consistente in un controllo di legalit formale e sostanziale (non si tratta di controllo di merito),
volto ad accertare che la costituenda societ sia conforme alla legge (si prevede una sanzione amministrativa per il
notaio che chiede la registrazione di un atto costitutivo in cui risultino manifestamente inesistenti le condizioni
richieste dalla legge).
Se tale controllo ha esito positivo il nota contestualmente al suo deposito richieder
. L deve verificare solo la
regolarit formale della documentazione ricevuta. Iscritta la societ acquista la personalit giuridica e, quindi,
viene ad esistenza (efficacia costitutiva diventando un soggetto di diritto autonomo e distinto
rispetto alla persona dei soci non configurabile una s.p.a. irregolare.
P crizione della societ nel registro delle imprese, siano
compiute operazioni in nome della costituenda societ rese necessarie dallo stesso procedimento di costituzione o
di impresa. Per tali operazioni poste in essere dai futuri amministratori sono
illimitatamente e solidalmente responsabili verso i terzi coloro che hanno agito; inoltre, dal 2003, accanto ad essi
sono solidalmente responsabili anche il socio unico fondatore e, in caso di pluralit dei soci fondatori, quelli che
hanno autorizzato o consentit Deve escludersi ogni responsabilit della societ
non ancora venuta ad esistenza.
Perfezionatosi il procedimento di costituzione, la societ resta automaticamente vincolata solo se le operazioni
compiute in suo nome erano necessarie alla costituzione. La societ libera di accollarsi o meno le obbligazioni
derivanti da operazioni non necessarie per la costituzione(tale accollo non fa venir meno la responsabilit verso i
terzi dei soggetti agenti). Pri azioni, ed esse non possono
formare oggetto di offerta al pubblico, eccezion fatta per il caso in cui la costituzione della societ avvenga per
pubblica sottoscrizione.

18
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
La nullit delle societ per azioni
Il procedimento di costituzione della s.p.a. e vizi ed anomalie. La reazione
prima o dopo
imprese che, si ricordi, ha efficacia costitutiva.
P : esiste solo un contratto di societ avente valore inter partes; dunque tale contratto
pu essere dichiarato nullo o annullato nei casi e con gli effetti previsti dalla disciplina generale dei
contratti.
D : esiste una societ (sia pure invalidamente costituita).Il legislatore non pu ignorare la
violazione della legalit, ma la sanzione deve necessariamente colpire la societ-organizzazione (ente
associativo nato da contratto o atto invalido). La sanzione pu consistere solo nello scioglimento della
N contempo il legislatore non pu trascurare
(se possibile)
societaria. Alla soluzione di questi problemi rivolta la disciplina della nullit delle s.p.a. iscritte (art. 2332
c.c.).
Intervenuta la registrazione nel registro delle imprese la s.p.a. pu dichiararsi nulla solo in 3 casi tassativamente
elencati:


Non costituiscono pi cause di nullit della societ (in seguito alla riforma del 2003)
L (intesa come inesistenza materiale del documento);
Incapacit di tutti i soci fondatori;
Mancanza pluralit dei soci fondatori;
Mancato versamento dei conferimenti iniziali in danaro.
Effetti della dichiarazione nullit:
a) La dichiarazione di nullit di un contratto (o contratto di s.p.a. non iscritta nel registro delle imprese) ha
effetto retroattivo e travolge tutti gli effetti prodotti.
b) La dichiarazione di nullit delle s.p.a. iscritte nel registro delle imprese non
compiuti in nome della societ dopo art. 2332, 2 comma), e ci vale
per tutti gli atti sia quelli nei confronti dei terzi che quelli nei confronti dei soci indipendentemente dalla
loro conoscenza in merito alla causa di nullit.
c) I soci non ma non ancora versati fino a quando non
sono soddisfatti i creditori sociali (art. 2332, 3 comma) n hanno diritto a vedersi restituiti quelli gi
versati;
d) La nullit solo causa di scioglimento della societ (si differenzia dalla procedura prevista [in questo caso]
per le societ valide solo perch i liquidatori sono nominati dal tribunale direttamente con la sentenza di
nullit).
e) La nullit della societ iscritta non pu essere dichiarata quando la sua causa stata eliminata e di tale
eliminazione stata data pubblicit con iscrizione nel registro delle imprese, prima che sia intervenuta la
sentenza di nullit (art. 2332, 5 comma); la nullit(della s.p.a. iscritta) sanabile.
f) Il dispositivo della sentenza che dichiara la nullit deve essere iscritto, a cura degli amministratoti o
liquidatori, nel registro delle imprese.
Per il resto sono valide le norme gi viste per la nullit dei contratti: imprescrittibile e pu essere
fatta valere da chiunque ne abbia interesse ( ).
Nel caso di invalidit della singola partecipazione sociale abbiamo un contratto che la societ stipula con ogni
singolo socio. Dunque si utilizzano le norme di diritto comune per quanto
attiene alle cause, e, al contempo, si ricorrer alle norme speciali previste per la nullit della societ, per quanto
riguarda gli effetti.

N.B. La nullit di un contratto non mai sanabile; sanabile solo la nullit delle s.p.a. iscritte nel registro delle
imprese e solo se la causa di essa eliminata prima che sia intervenuta la sentenza di nullit.

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

B) Societ Per Azioni Unipersonale.Patrimoni destinati


La Societ per azioni unipersonale
I attuale disciplina :
E una s.p.a. con atto unilaterale di un unico socio fondatore;
Nella s.p.a. unipersonale per le obbligazioni sociali risponde solo la societ col proprio patrimonio (salvo
alcuni casi eccezionali).
L solido con coloro che hanno agito in nome della societ
nel registro delle imprese. Sia in sede di costituzione di societ sia in sede di aumento del capitale sociale il socio
unico tenuto:
a) a versare integralmente (al momento della sottoscrizione)i conferimenti in denaro (in caso di unicit
sopravvenuta i conferimenti ancora dovuti dal socio ormai unico devono essere versati entro 90 giorni);
b) Per consentire ai terzi di conoscere agevolmente se la societ unipersonale, negli atti e nella
corrispondenza (ma non nella denominazione sociale) della societ deve essere indicato se questa ha un
unico socio;
c) I dati anagrafici dello stesso devono essere iscritti nel registro delle imprese a cura degli amministratori.
Ne (la mancata
iscrizione comporta la perdita del beneficio della responsabilit limitata).
Si tratta, dunque di regole di trasparenza.
Le operazioni a favore del socio unico sono opponibili ai creditori della societ solo se risultano dal libro delle
adunanze e delle deliberazioni del consiglio di amministrazioni o da atto scritto, avente data certa anteriore al
pignoramento.
Nella s.p.a. unipersonale , di regola,il socio unico non incorre in responsabilit illimitata per le obbligazioni sociali .
T
1) L risponde illimitatamente quando non
conferimenti.
2) L risponde illimitatamente fino a quando non sia stata attuata la specifica pubblicit dettata
per la s.p.a. unipersonale (la responsabilit illimitata viene meno per le obbligazioni sociali sorte dopo che i
conferimenti sono stati eseguiti o dopo che la pubblicit legale stata effettuata).
Con la riforma del 2003 non sono pi cause di responsabilit illimitata:
Unico socio che sia una persona giuridica
Unico socio che sia, nel contempo,socio unico di altra societ di capitali possibile
contemporaneo di socio unico il pi s.p.a. unipersonali.

I Patrimoni destinati
La riforma del 2003 offre alle s.p.a. la tecnica dei patrimoni destinati ad uno specifico affare volta a limitare il
rischio di impresa. Tale tecnica consente di evitare la moltiplicazione formale delle societ e i relativi costi;
unica, ma nel suo ambito sono individuati uno o pi patrimoni separati che rispondono solo delle
obbligazioni relative a predeterminate e specifiche operazioni economiche (es. nuova linea di produzione

L 2 modelli di patrimoni destinati :


a) la s.p.a. pu costituire uno o pi patrimoni ciascuno dei quali destinato in via esclusiva ad un unico affare
(entro il limite del 10% del proprio patrimonio netto e purch non si tratti di affari attinenti ad attivit
riservate in base a leggi speciali).
La costituzione di un patrimonio destinato avviene con apposita deliberazione adottata da
amministrativo della societ a maggioranza assoluta dei suoi componenti.
Tale deliberazione deve contenere una serie di dati volti ad
giuridici compresi nel patrimonio destinato, necessario indicare gli eventuali apporti dei terzi.
Tale deliberazione deve essere verbalizzata da un notaio ed soggetta ad iscrizione nel registro delle
imprese. Diventa produttiva di effetti solo dopo 60 giorni d . Entro tale termine i creditori
sociali anteriori alla registrazione possono fare opposizione al tribunale,che pu disporne
idonea garanzia.

20
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
La societ risponde delle obbligazioni contratte per realizzare lo specifico affare solo nei limiti del
patrimonio destinato. Resta la responsabilit illimitata della societ per le obbligazioni derivanti da
fatto illecito.
Affinch la separazione patrimoniale operi necessario che gli atti compiuti in relazione allo
specifico affare rechino espressa menzione del vincolo di destinazione (in mancanza ne risponde la
societ con il suo patrimonio residuo).
Se la societ ha emesso strumenti finanziari di partecipazione
a tutela degli interessi di chi li sottoscrive. Per ciascun patrimonio destinato dovranno essere tenuti
separatamente i libri e le scritture contabili e nel bilancio della societ dovranno essere indicati
distintamente i beni ed i rapporti compresi in ciascun patrimonio, con separato rendiconto in
allegato al bilancio.
R o se divenuto impossibile (anche per fallimento della societ) gli amministratori
redigono un rendiconto finale lle imprese.
Se permangono creditori insoddisfatti, questi potranno chiedere entro 90 giorni la liquidazione del
patrimonio destinato che avverr osservando esclusivamente le disposizioni sulla liquidazione delle
societ di capitali.
b) La s.p.a. pu stipulare con terzi un contratto di finanziamento di uno specifico affare, pattuendo che al

Il contratto di finanziamento deve necessariamente :


Indicare gli elementi essenziali ;
Specificare i beni strumentali necessari per la realizzazione ed il relativo piano finanziario, indicando
la parte coperta dal finanziamento, quella a carico della societ e le eventuali garanzie che la societ
offre per il rimborso di una parte del finanziamento;
Il patrimonio separato rappresentato dai , dai relativi frutti e dagli investimenti
eventualmente effettuati in attesa del rimborso al finanziatore. E necessario che una copia del
contratto sia stata iscritta nel registro delle imprese e che la societ adotti sistemi di incasso e
contabilizzazione separati. Delle obbligazioni nei confronti del finanziatore risponde esclusivamente
il patrimonio separato, salvo che la societ abbia prestato garanzie con il proprio patrimonio
generale per il rimborso parziale del finanziamento.
Se la societ fallisce prima d ed esso diventa irrealizzabile) il finanziatore
pu insinuarsi nel fallimento per le somme non riscosse.
Se il fallimento non
creditori) decidere di subentrare nel contratto assumendone gli oneri relativi.
Se ma il curatore non ha interesse a
continuare il contratto, il finanziatore sia in
proprio che affidandola a terzi, per poi insinuarsi nel fallimento solo
I creditori generali della societ non potranno agire sui beni strumentali destinati alla realizzazione
ma sugli stessi potranno esercitare solo azioni conservative sugli stessi a tutela dei
loro diritti.

21
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

C) I Conferimenti
E specifica disciplina dei conferimenti. Disciplina ispirata alla duplice finalit:
1) Garantire che i conferimenti promessi dai soci siano effettivamente acquisiti dalla societ (principio di
effettivit);
2) Garantire che il valore assegnato dai soci ai conferimenti sia veritiero (valutazione attendibile e
aggiornata);
Tali problemi si pongono in modo diverso a seconda che i conferimenti considerati siano :
a) Conferimenti in danaro: nelle s.p.a. i conferimenti devono essere effettuati in danaro(salvo diversa
disposizione statuaria). E versamento immediato presso una banca di almeno il 25%
dei conferimenti in danaro (o del 100% nel caso di s.p.a. unipersonale)[tali somme restano vincolate
solo

imprese (art. 2331 cc, 4 comma). Tuttavia se la societ non iscritta entro 90 giorni dalla stipulazione
i sottoscrittori hanno diritto di rientrare in possesso delle somme versate, in quanto,
decorso tale termine il contratto sociale perde efficacia. Costituita la societ gli amministratori sono liberi di
chiedere in ogni momento ai soci i versamenti ancora dovuti e non sono tenuti a rispettare eventuali
termini stabiliti costitutivo]. Dal titolo azionario devono risultare i versamenti ancora dovuti e in
caso di trasferimento delle azioni i versamento dei conferimenti residui grava sia sul socio
attuale che solo entro 3 anni nel libro
dei soci e in via sussidiaria solo dopo averlo richiesto
infruttuosamente al possessore attuale. Il socio moroso (art. 2344 c.c.) non pu esercitare diritto di voto. La
societ pu avvalersi di una procedura di vendita coattiva delle azioni del socio moroso. A tal fine la
societ tenuta ad offrire le azioni agli altri soci, in proporzione della loro partecipazione e per un
corrispettivo non inferiore ai conferimenti ancora dovuti. In mancanza di offerte la societ pu far vendere
(ad una banca o ad un intermediario autorizzato) le azioni. Se la vendita coattiva non ha esito gli
amministratori possono dichiarare decaduto il socio trattenendo i conferimenti gi versati. Le azioni del
socio escluso entrano nel patrimonio della societ, che pu tentare di rimetterle in circolazione entro
. Decorso inutilmente tale periodo di tempo le azioni devono essere annullate dalla societ
riducendo il capitale sociale per ammontare corrispondente.
b) Conferimenti diversi dal danaro:
servizi . Le a favore della societ possono formare oggetto solo di prestazioni
accessorie distinte dai conferimenti. Limitazioni sono state introdotte anche per quanto riguarda i
conferimenti di beni in natura e dei crediti. Il socio deve porre in essere tutti gli atti necessari affinch la
societ acquisti la titolarit e la piena disponibilit del bene conferito. Questa limitazione preclude
cose generiche, future o altrui, nonch prestazioni periodiche di beni. E
da ritenersi ammissibile il conferimento di diritti di godimento (in quanto la societ acquista, col consenso
del conferente, disponibilit del bene ed in grado di trarne tutte le utilit). Resta conferibile
ogni prestazione di dare suscettibili di valutazione economica oggettiva e di immediata messa a
disposizione della societ ( es. diritti di brevetti per marchi o per invenzioni industriali).
I conferimenti diversi dal denaro devono formare oggetto di uno specifico procedimento di valutazione,
art. 2343 c.c.; essa deve essere oggettiva e veritiera e deve evitare che venga assegnato ai
conferimenti un valore nominale superiore a quello reale.
Il procedimento di valutazione di articola in pi fasi:
1) Chi conferisce beni in natura o crediti deve presentare una relazione giurata di stima, fatta da un
es devono essere in
possesso dei requisiti di onorabilit e professionalit) l
alla societ,soci e terzi. Essa deve attestare che il loro valore almeno pari a quello ad essi
Deve

imprese.
2) Il valore assegnato ai beni dalla relazione di stima ha carattere provvisorio. Entro 180 giorni dalla
costituzione della societ gli amministratori devono controllare le valutazioni contenute nella

22
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
relazione e, se sussistono fondati motivi, devono procedere alla revisione della stima (nel
frattempo, le azioni corrispondenti sono inalienabili e devono restare depositate presso la sede
della societ). Se dalla revisione risulta che il valore dei beni o crediti conferiti inferiore di oltre
1/5 rispetto a quello indicato nella stima iniziale, la societ deve ridurre proporzionalmente il
capitale sociale e annullare le azioni che risultano scoperte. Al socio concessa una duplice
alternativa per non vedere ridotta la propria partecipazione:
Pu versare la differenza in danaro (mantenendo il numero delle azioni sottoscritte);
Pu recedere dalla societ, con conseguente diritto alla liquidazione del valore attuale
delle azioni sottoscritte (il socio avr diritto alla restituzione in natura del bene conferito,
qualora ci sia possibile in tutto o in parte).
Non si richiede la stima di un perito nominato dal tribunale:
Per titoli quotati nel mercato dei capitali (valori mobiliari) e gli strumenti quotati nel mercato
monetario purch il valore del conferimento(compreso il sovrapprezzo) non superi il prezzo medio
ponderato al quale tali strumenti sono stati negoziati nei 6 mesi precedenti il conferimento.
Quando Il valore equo (fair value) del conferimento in natura ricavabile dal bilancio gi approvato
di una societ soggetta a revisione legale dei conti, purch tale bilancio sia stato approvato da non
oltre un anno.
Quando Il valore equo dei beni o crediti da conferire risulta da una valutazione di stima non
anteriore di oltre 6 mesi
conferente e dalla societ, nonch dotato di adeguata e comprovata professionalit).
Gli amministratori possono contestare tale valore richiedendo una nuova valutazione del conferimento in
natura qualora ritengano inattendibile il valore ad esso attribuito. Tali accertamenti devono essere espletati
entro 30 giorni Se non vi sono contestazioni gli amministratori nel medesimo
termine iscrivono nel registro delle imprese una dichiarazione in cui danno atto delle circostanze che

conferiti sia almeno pari a quello loro attribuito ai fini della determinazione del capitale sociale e
F le azioni corrispondenti sono
inalienabili e devono restare depositate presso la sede della societ . In passato bligo del procedimento
di stima per i conferimenti in natura era eluso tramite i c.d. conferimenti in natura mascherati (chi

effettuare conferimenti in denaro; appena costituita la societ egli vendeva alla stessa il bene, per un
importo corrispondente alla somma da lui dovuta a titolo di conferimento, con la conseguente estinzione
del debito tramite compensazione). Pericolo neutralizzato dal art. 2343-bis c.c. il quale prevede che per
attuali o dagli
amministratori sono necessarie la e la presentazione
da par relazione giurata di stima, fatta da un esperto designato dal tribunale quando:
il corrispettivo pattuito (anche non in danaro) pari o superiore al decimo del capitale sociale
2 anni
Sono esentati da tale disciplina gli acquisti che sono effettuati a condizioni normali
operazioni correnti della societ. In caso di violazione di questa disciplina ma gli
solidalmente responsabili per i danni causati alla societ, ai soci ed ai
terzi.
L prestazioni accessorie non consistenti
in danaro. Esse permettono di vincolare stabilmente i soci ad effettuare a favore della societ prestazioni che non
possono formare oggetto di conferimento. Le azioni con prestazioni accessorie devono essere nominative e
possono essere trasferite solo con il consenso degli amministratori (dato che il trasferimento delle azioni comporta
). Salvo diversa
clausola statutaria tali obblighi possono essere modificati solo con il consenso di tutti i soci.

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Capitolo Quinto: Le Azioni


Le Azioni sono quote di partecipazione dei soci nella s.p.a. omogenee e standardizzate liberamente trasferibili e di
regola rappresentate da titoli azionari. Ciascuna attribuisce diritti identici nella societ e verso la societ.
Caratteri tipizzanti:
a) Indivisibilit: unit minima di partecipazione al capitale sociale e, al
contempo, unit di misura dei diritti sociali. Essendo indivisibile se pi soggetti diventano comproprietari di
io, a causa di successione) devono nominare un rappresentante comune per
io dei diritti verso la societ (art. 2347 c.c.).
b) Uguaglianza dei diritti: le azioni conferiscono ai loro possessori uguali diritti ; tale uguaglianza :
Relativa: in quanto possibile creare categorie di azioni fornite di diritti diversi (distinzione tra azioni
ordinarie ed azioni di categoria o speciali);
Oggettiva: uguali sono i diritti che ogni azione attribuisce, non i diritti di cui ciascun azionista dispone
globalmente, dovendosi al riguardo tener conto del numero di azioni di cui ciascuno titolare. I diritti
pi significativi spettano in proporzione del numero di azioni possedute (es. diritto di voto) .
disuguaglianza soggettiva degli azionisti. Disuguaglianza legittima e giusta poich su di essa si fonda
ionamento di un organismo economico a base capitalistica (il cosiddetto principio
capitalistico secondo cui chi ha pi conferito e pi rischia ha pi potere e pu imporre, nel rispetto
della legalit, la propria volont alla minoranza). Quando entrano in gioco interessi pubblici di
particolare rilievo, sono introdotte deroghe a tale principio, che riconoscono allo Stato o ad altri enti
pubblici poteri societari svincolati o addirittura dalla
qualit di azionista (golden share). Es. potere di veto delibere di particolare
rilievo introdotto per legge negli statuti di societ operanti in settori strategici al fine di evitare che la
recente privatizzazione di queste possa dar luogo a decisioni contrastanti con gli obiettivi nazionali di
politica economica e finanziaria.
c) Autonomia: le azioni sono tendenzialmente distinte tra loro, anche quando in capo alla stessa persona che
potr disporre separatamente di ognuna di esse.
Le azioni devono essere tutte di uguale valore (rappresentano una identica frazione del capitale sociale nominale).
Distinguiamo:
1) Azioni con valore nominale: indicano il rapporto tra capitale sociale e numero di azioni in circolazione; ogni
azione rappresenta una frazione del capitale sociale. Tale valore insensibile rispetto alle vicende
patrimoniali della societ. Esso iscritto nello statuto (nonch riportato sul titolo) insieme al valore del
capitale sociale ed al numero di azioni in circolazione E modificabile solo
costitutivo.
2) Azioni senza valore nominale: lo statuto ed il titolo azionario devono indicare solo il valore del capitale
sottoscritto ed il numero delle azioni emesse. La partecipazione al capitale del singolo azionista espressa
in termini percentuali del numero complessivo delle azioni emesse Il loro valore varia a seconda
delle vicende patrimoniali della societ (le azioni sono sempre uguali frazioni del capitale sociale).
3) Valore di emissione: in nessun caso, il valore complessivo dei conferimenti pu essere inferiore
le azioni non possono essere complessivamente emesse
per somma inferiore al loro valore nominale. Le azioni possono essere emesse per somma superiore al
valore nominale (emissione con sovrapprezzo) L nel caso in cui
venga escluso o limitato il diritto di opzione degli azionisti sulle azioni di nuova emissione.
4) Valore reale valore di emissione: Il valore reale si ottiene dividendo il patrimonio netto della societ per
il numero di azioni. Tale valore varia nel tempo in funzione delle vicende economiche della societ e pu
essere accertato contabilmente attraverso il bilancio di esercizio (valore di bilancio).
5) Valore di mercato: (calcolabile solo per azioni quotate in mercati regolamentati) risulta giornalmente dai
listini ufficiali ed indica il prezzo di scambio delle azioni in quel determinato giorno (prezzo che solo
tendenzialmente coincider con il valore patrimoniale attuale). Un pacchetto azionario, se consente il
controllo della societ, ha un proprio specifico valore notevolmente maggiore della somma dei valori delle
singole azioni.

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Le categorie speciali di azioni

Sono categorie speciali di azioni quelle fornite di diritti diversi da quelli tipici previsti dalla disciplina legale.Possono
essere create con lo statuto o con una successiva modifica dello stesso. Se esistono diverse categorie di azioni le
(generale) che pregiudicano i diritti di una delle categorie di azionisti speciali devono
essere approvate anche da assemblea speciale della categoria interessata A si applica:
La disciplina delle assemblee straordinarie, se le azioni speciali non sono quotate;
La (che prevede quorum assembleari meno elevati
e la nomina di un rappresentante degli azionisti speciali), se le azioni sono quotate.
I diritti speciali di categoria sono diritti di gruppo e non diritti individuali. La societ gode di ampia autonomia nel
modellare il contenuto della partecipazione azionaria, limiti disposti dalla legge. Tra
questi si deve necessariamente rispettare il divieto di emettere di azioni con voto plurimo (azioni che attribuiscono
ciascuna pi di un voto). Si prevede che tutte le societ possono emettere azioni senza diritto di voto (sono
scomparse le azioni a voto limitato alle solo assemblee straordinarie).Si consente a tutte le societ:
a) La creazione di azioni con diritto di voto limitato a particolari argomenti
b) La creazione di azioni con diritto di voto subordinato al verificarsi di particolari condizioni non meramente
potestative.Tuttavia le azioni speciali non devono superare complessivamente il 50% del valore del capitale
sociale in modo da evitare una eccessiva concentrazione di potere nelle mani degli azionisti a voto pieno.
Alle societ che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio consentito anche di prevedere che, in
relazione alle azioni possedute da uno stesso soggetto:
Il diritto di voto sia limitato ad una misura massima (Es. fino al 10% del capitale posseduto ogni azione
non riconosciuto il diritto di voto);
Sia introdotto il voto scalare (Es. fino a 10% del capitale spetta 1 voto per azione, dal 10% al 20% un voto
ogni 2 azioni, dal 20% al 30% un voto ogni 3 azioni e cos via).

Consideriamo, adesso, alcune categorie di azioni speciali espressamente disciplinate:

a) Azioni privilegiate: sono azioni che attribuiscono ai loro titolari un diritto di preferenza nella distribuzione
degli utili e/o nel rimborso del capitale al momento dello scioglimento della societ. La societ libera di
articolare come preferisce il contenuto patrimoniale di queste azioni (per cui si pu prevedere anche la
possibilit di postergazione nelle perdite) divieto di patto leonino.
Possono essere emesse anche senza limitazione dei diritti amministrativi.
b) Azioni correlate:
determinato settore, anche quando non si danno vita a patrimoni separati destinati ad uno specifico affare.
Lo statuto deve stabilire i criteri di individuazione dei costi e dei ricavi imputabili al settore, le modalit di
rendicontazione, i diritti attribuiti a tali azioni e le eventuali condizioni e modalit di conversione in azioni di
altra categoria. I possessori di azioni correlate a nulla
registra una perdita.
c) Azioni di risparmio: tale categoria di azioni danno risposta
in azioni offrendo ai risparmiatori titoli meglio rispondenti ai loro specifici interessi. Possono essere emesse
solo da societ quotate. Non possono superare la met del capitale sociale (in concorso con le azioni a
voto limitato). Possono essere emesse anche al portatore. Assicurano quindi anonimato e ci costituisce
un forte incentivo alla loro sottoscrizione (anche perch pu essere previsto il diritto di conversione in
azioni ordinarie dopo un certo periodo di tempo). Per quanto riguarda i:
Diritti amministrativi: le azioni di risparmio sono prive del diritto di voto, sia nelle assemblee
ordinarie che in quelle straordinarie, e di esse non si tiene conto per il calcolo dei relativi quorum
costitutivi e deliberativi. Deve escludersi il diritto di intervento in assemblea ed il diritto di
impugnare le delibere assembleari invalide riservato agli
azionisti con diritto di voto.

25
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Diritti patrimoniali: l dotate di
particolari privilegi di natura patrimoniale determina il contenuto del
privilegio, le condizioni, i limiti, le modalit ed i termini per il suo esercizio .
La disciplina completata dalla previsione di organizzazione di gruppo per la tutela degli interessi
comuni L :

Assemblea speciale: delibera

sulla transazione delle controversie della societ.


Rappresentante comune (nomin ):

della societ. Gli riconosciuto il diritto di assistere alle assemblee generali ed a quella di
impugnarne le deliberazioni (diritti preclusi al singolo azionista di risparmio).
d) Azioni a favore dei prestatori di lavoro: art. 2349 c.c.
dipendenti delle societ o di societ controllate, da attuarsi mediante un articolato procedimento che

societ emetter azioni speciali assegnate gratuitamente ai prestatori di lavoro(per tali azioni la societ pu
stabilire norme particolari riguardo alla forma, al modo di trasferimento ed ai diritti spettanti agli azionisti,
fermo restando che esse devono essere assegnate individualmente ai dipendenti). La societ pu escludere
o limitare il diritto di opzione degli azionisti sulle azioni a pagamento di nuova emissione, per offrire le
stesse in sottoscrizione ai suoi dipendenti o a quelli di societ controllate o controllanti. Con delibera
pendenti altri strumenti finanziari
partecipativi, diversi dalle azioni. La legge n262/2005 prevede speciali obblighi di trasparenza imposti alle
societ quotate o a quelle con strumenti finanziari diffusi in maniera rilevante, qualora le stesse intendano
porre in essere un piano di compensi basati su azioni o strumenti finanziari a favore di dipendenti,
amministratori o collaboratori autonomi della societ. Tali piani devono essere approvati
ordinaria e devono essere messi a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul sito Internet della
societ e con le altre modalit previste dalla Consob.

NB A A (di societ non quotate): entrambe sono prive di diritto di voto,ma le


azioni di risparmio devono essere necessariamente dotate di privilegi di natura patrimoniale.

Azioni e strumenti finanziari partecipativi


Dalle azioni vanno tenuti distinti gli strumenti finanziari partecipativi . Essi non sono parte del capitale sociale e non
attribuiscon rda i diritti loro riconosciuti.
Essi possono essere forniti sia di diritti patrimoniali che amministrativi (con esclusione del diritto di voto
). Possono tuttavia essere dotati di diritto di voto su argomenti
specificamente indicati (Es. la nomina di un componente indipendente del consiglio di amministrazione, del
consiglio di sorveglianza o di un sindaco). Agli strumenti finanziari che riconoscono al titolare il diritto al rimborso
del capitale si applica la disciplina delle obbligazioni. A quelli che conferiscono diritti amministrativi si applicher la
disciplina delle assemblee speciali. Per il resto riconosciuta

La circolazione delle azioni


L emissione dei titoli azionari normale nelle societ con azioni non quotate in borsa, ma non essenziale, in quanto
la qualit di socio e il
trasferimento delle azioni resta assoggettato alla disciplina della cessione del contratto ed ha effetto nei confronti
Nelle societ quotate in mercati regolamentati e per
quelle con azioni diffuse fra il pubblico in misura rilevante la circolazione di azioni o obbligazioni basata su
registrazioni contabili con la soppressione materiale dei titoli (gestione accentrata dematerializzata) al fine di
semplificare e rendere pi sicuro il mercato. Il trasferimento dei certificati azionari avviene secondo le regole dei
titoli di credito (si ritiene che essi siano titoli di credito causali e di massa), i quali possono essere emessi solo in
base ad un determinato rapporto casuale e che si caratterizzano per la parziale sensibilit del rapporto
documentato dal titolo (rapporto cartolare), alle eccezioni desumibili dalla disciplina legale del rapporto societario.

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Le azioni possono essere sia nominative che al portatore. Tale scelta tuttavia rimasta solo nelle pagine del codice.
Il sistema vigente il seguente: tutte le azioni devono essere nominative (salvo quelle di risparmio e quelle emesse
dalle sicav). Le azioni al portatore si trasferiscono con la consegna del titolo. Per le azioni nominative dettata
specifica disciplina.

I vincoli sulle azioni


Le azioni possono essere costituite in usufrutto o in pegno e possono anche formare oggetto di misure cautelari ed
esecutive L art. 2352 c.c.
Diritto di voto: compete al creditore pignoratizio usufruttuario (salvo convenzione contraria).
Dovranno esercitarlo in modo da non ledere gli interessi del socio, pena il risarcimento dei danni nei suoi
confronti. Nel caso di sequestro il voto esercitato dal custode.
Altri diritti amministrativi: spettano disgiuntamente sia al socio che al creditore pignoratizio o
usufruttuario (se dal titolo costitutivo del vincolo non risulta diversamente). In caso di sequestro, invece,
gli stessi sono esercitati dal custode salvo che dal provvedimento del giudice non risulti diversamente.
Diritto di opzione: spetta al socio e solo ad esso possono essere attribuite le nuove azioni sottoscritte (il
socio deve provvedere almeno 3 giorni prima della scadenza al versamento delle somme necessarie per
esercitare il diritto e, in mancanza, gli altri soci possono offrirsi di acquistarlo; altrimenti il diritto di opzione
deve essere alienato per suo conto per mezzo di una banca o di un altro intermediario autorizzato).
In caso di aumento gratuito del capitale, il pegno usufrutto ed il sequestro si estendono alle azioni di nuova
emissione. Espressamente regolata il versamento delle somme dovute sulle azioni non liberate.
In caso di pegno il socio che deve provvedere al versamento (in mancanza di ci, il creditore pignoratizio
pu far vendere le azioni tramite una banca o altro intermediario autorizzato con trasferimento del pegno
sul ricavato).
In caso di usufrutto a ; che deve provvedere al versamento, salvo il suo diritto alla

I limiti alla circolazione delle azioni


La libera trasferibilit delle azioni esclusa o limitata per legge in determinate ipotesi:
a) le azioni liberate con conferimenti diversi dal denaro non possono essere alienate prima del controllo della
valutazione;
b) le azioni con prestazioni accessorie non sono trasferibili senza il consenso del consiglio di amministrazione.
Dai limiti legali vanno tenuti distinti i limiti convenzionali (determinati da accordi intercorsi fra soci) distinguiamo:
1) Patti parasociali (o sindacati di blocco): hanno terzi non
graditi. I sindacati di blocco vincolano solo le parti contraenti e la loro violazione comporter solo il
risarcimento dei danni nei confronti degli altri soci contraenti. Non
costitutivo.
2) Limiti statutari: ivo; essi hanno efficacia reale in quanto vincolano
tutti i soci (anche futuri) e possono essere fatti valere dalla societ nei confronti del terzo
L consente che lo statuto vieti del tutto la circolazione
delle azioni per un periodo non superiore ai 5 anni dalla costituzione della societ o dal momento
in cui il divieto viene introdotto.
Le pi diffuse clausole statutarie limitative della circolazione delle azioni sono:
Clausola di prelazione: impone al socio (che intende vendere le azioni) di offrirle
preventivamente agli altri soci e di preferirli ai terzi, a parit di condizioni. La violazione
inefficacia del trasferimento.
Clausole di gradimento: possono essere distinte in 2 categorie:
1) clausole che richiedono il possesso di determinati requisiti soggettivi da parte
(es. cittadinanza italiana, appartenenza a determinate categorie
professionali).

27
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
2) clausole di mero gradimento che subordinano il trasferimento al consenso di un
organo sociale, di solito il consiglio di amministrazione. Queste ultime possono
i estranei al gruppo di comando
rendendoli prigionieri della societ. In caso di rifiuto del gradimento previsto un
obbligo di acquisto a carico della societ o degli altri soci, oppure il diritto di

Clausole di riscatto: prevedono un potere di riscatto delle azioni da parte dei soci o della
societ al verificarsi di determinati eventi. Il valore di rimborso di tali azioni determinato
applicando le corrispondenti disposizioni in tema di diritto di recesso
trover applicazione anche il relativo procedimento di liquidazione (dal punto di vista
). In caso di riscatto a favore della societ si applica la
di azioni proprie.
Le clausole statutarie limitative della circolazione possono essere introdotte o rimosse nel corso della vita della
societ . In tal caso (se lo statuto non dispone diversamente)
riconosciuto il diritto di recesso ai soci che non .

Le operazioni della societ sulle proprie azioni


Le operazioni della societ sulle proprie azioni sono, in linea di principio vietate (anche se con alcuni
temperamenti). Sono 3 le situazioni attualmente regolate:
1) Sottoscrizione: divieto assoluto per le societ di sottoscrivere azioni proprie, sebbene con una parziale
deroga per societ (la societ socia di
s stessa).Tale divieto colpisce sia la sottoscrizione diretta (in nome della societ) sia quella indiretta
(compiuta da terzi in nome propri L
incremento del capitale sociale nominale senza alcun incremento del capitale reale. Se tale divieto
violato non si ha nullit della sottoscrizione, ma le azioni interessate si intendono sottoscritte e devono
essere liberate dai soggetti che materialmente hanno violato il divieto. In caso di:
Sottoscrizione diretta: le azioni si intendono sottoscritte e devono essere liberate dai
promotori e dai soci fondatori .
Sottoscrizione indiretta: chi ha sottoscritto in nome della societ considerato a tutti gli
effetti sottoscrittore per conto proprio. Rispondono solidalmente col terzo anche i soci
promotori e fondatori (salvo che tali soggetti non dimostrino di essere esenti da colpa).
2) Acquisto di azioni proprie: pu dar luogo ad una riduzione del capitale reale senza riduzione del capitale
sociale nominale. Queste conseguenze non si verificano quando nel vengano impiegate somme
corrispondenti agli utili o ad altre eccedenze di bilancio disponibili. Quindi
societ deve rispettare 4 condizioni, previste art. 2357 c.c.:
L non
pprovato;
Le azioni da acquistare devono essere interamente liberate;
L deve fissare le modalit

accordata (non superiore a 18 mesi);


Solo nelle societ che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio il valore nominale delle azioni
acquistate non pu eccedere la quinta parte del capitale sociale, tenuto conto anche delle azioni
possedute da societ controllate (tale limite trova alle societ di incidere sul
mercato dei propri titoli).
Le azioni acquistate violando queste condizioni devono essere vendute entro un anno dal loro acquisto, in
mancanza si dovr procedere a loro annullamento ed alla corrispondente riduzione del capitale sociale.
La disciplina esposta si applica anche ai cosiddetti acquisti indiretti (la societ acquista azioni proprie per
tramite di societ fiduciaria o per interposta persona).Sono previsti alcuni casi speciali di acquisto .

28
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Nessuna limitazione applica avviene in esecuzione di una delibera assembleare di
riduzione del capitale sociale da attuarsi mediante riscatto e annullamento di azioni (in tal caso
delle azioni proprie costituisce una modalit di attuazione di una riduzione palese del capitale sociale con
rimborso dei conferimenti dei soci) E disciplinato il regime per le azioni proprie in possesso della societ
(con soluzioni ispirate dalla finalit di evitare posizioni di vantaggio indebite da parte di amministratori e
gruppi di comando). I diritti sociali relativi alle stesse sono sterilizzati e i diritti amministrativi (in primis, il
voto) sono sospesi. Tali azioni sono comunque computate nel capitale, ai fini del calcolo del quorum
costitutivo e deliberativo Gli amministratori non possono disporre delle azioni senza la

3) Altre operazioni:
A oscrizione di azioni proprie: consiste nel concedere
prestiti o fornire garanzie di qualsiasi tipo (direttamente o indirettamente) a favore di soci o di terzi
. Tali operazioni sono consentite, previa
ministratori in cui si
indica finanziaria. Il verbale
dovr essere pubblicato entro 30 giorni nel registro delle imprese. L
complessivo dei finanziamenti e delle garanzie non pu eccedere are degli utili disponibili
regolarmente approvato. Si prevede anche che la societ possa
concedere assistenza finanzi
portafoglio figurando, in tal modo, nella duplice veste di garante (o finanziatore) e di venditore,
purch
a) Azioni non quotate: il prezzo ricavabile dai criteri per la valutazione delle azioni in caso di
recesso;
b) Azioni quotate: il prezzo quello medio ponderato di quotazione nei sei mesi che

Accettazione di azioni proprie in garanzia: la societ non pu accettare azioni proprie in garanzia
(Es. concedere finanziamenti ai soci garantiti dal pegno delle proprie azioni).
I contratti di assistenza finanziaria stipulati senza autorizzazione inefficaci
(realizzati in violazione di un limite legale al potere di rappresentanza degli amministratori), mentre
nulla poich viola una norma imperativa inderogabile.

Le partecipazioni reciproche

Le partecipazioni reciproche tra societ di capitali danno luogo a pericoli di carattere patrimoniale e amministrativo
che diventano particolarmente accentuati quando tra le due societ vi sia un rapporto di controllo (la controllante
potrebbe eludere la
acquistare le stesse da una propria controllata). le fattispecie previste sono:
a) Sottoscrizione reciproca del capitale: si incorre in una moltiplicazione illusoria di ricchezza (aumenta il
capitale sociale nominale delle due societ, senza che incrementi il rispettivo capitale reale); nel contempo
ciascuna societ dispone di un L
affidata agli :
art. 2360 c.c. vieta alle societ di costituire o aumentare il capitale mediante sottoscrizione
reciproca di azioni e ci anche per tramite di societ fiduciarie o di interposta persona.
art. 2359-quinquies c.c. detta una disciplina simile a quella della sottoscrizione di azioni proprie
anche per il caso di sottoscrizione reciproca tra controllante e controllata (in nessun caso, la
controllata pu sottoscrivere quote della controllante n direttamente, n avvalendosi di terzi).
Anche le sanzioni sono identiche.

29
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
b) Acquisto reciproco di azioni: lascia inalterato il capitale nominale, ma, al contempo, si ha una riduzione dei
rispettivi capitali reali che pu giungere fino al completo svuotamento dei relativi patrimoni, dando luogo al
carta contro carta L acquisto reciproco di azioni per importo eccedente gli utili
distribuibili determina un rimborso indiretto dei conferimenti agli azionisti delle due societ (la societ A
che rimborsa i s B L
L senza alcun limite, quando tra le due societ non vi
intercorra un rapporto di controllo e nessuna delle due societ quotata in borsa;
assoggettato alle seguenti
limitazioni:
L non

controllata;
Possono essere acquistate solo azioni interamente liberate;
L autorizzato S;; WHWa ordinaria della controllata e deve

Il valore nominale delle azioni acquistate non pu eccedere il 10% del capitale della societ
controllante;
La societ controllata non pu esercitare il diritto di voto nelle assemblee della
controllante.
Le azioni o quote acquistate in violazione di tali condizioni devono essere alienate entro un anno dal
loro acquisto. In mancanza, la societ controllante deve procedere al loro annullamento ed alla
corrispondente riduzione del capitale sociale. La societ controllata ha il diritto al rimborso del
valore delle azioni annullate.
avviene tra societ di cui almeno una quotata in borsa, ma fra cui non vi nessun
rapporto di controllo si applica la art. 121 TUF che prevede meramente limiti
quantitativi agli incroci azionari (che coincidono
comunicazione delle partecipazioni rilevanti alla societ partecipata ed alla Consob). Perci:
Se non pu superare il tetto del 2% del
capitale con diritto di voto (elevabile al 5% con un accordo tra le societ interessate);
Se una sola delle societ quotata, la societ quotata pu arrivare fino al 10% del capitale
della non quotata (resta fermo il tetto del 2% ).
Qualora la percentuale ecceda da entrambi i lati le percentuali massime consentite, la societ che
ha superato il limite per ultima:
Non pu esercitare il diritto di voto per le azioni o quote possedute in eccedenza, rispetto al
tetto consentito;
Deve alien 12 mesi;
La mancata alienazione estende la sospensione del diritto di voto anche alla parte che pu
essere legittimamente posseduta.
Qualora il voto venga ugualmente esercitato le delibere adottate con lo stesso sono annullabili e
impugnabili anche dalla Consob.

N.B. Liberare azioni = versare il valore delle azioni (in precedenza sottoscritte) nel capitale sociale.
Sottoscrivere azioni = acquisto di azioni di nuova emissione(costituzione societ o aumento del capitale
sociale) direttamente dalla societ obbligo dei conferimenti aumento capitale sociale.
Acquistare azioni = acquisto di azioni gi emesse e sottoscritte precedentemente da altri soci. Il trasferimento
il capitale sociale resta invariato.

30
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Capitolo Sesto: Le Partecipazioni Rilevanti. I Gruppi Di Societ


Partecipazioni rilevanti
L tale libro non
riflette la reale composizione della compagine azionaria. Per le societ con azioni quotate (art. 120 TUF)
disciplina prevede obblighi di comunicazione alla societ partecipata ed alla Consob per:
1) Tutti coloro che partecipano, direttamente o indirettamente, in una s.p.a. quotata in misura superiore al
2% del capitale di questa;
2) Le sole societ con azioni quotate che partecipano (direttamente o indirettamente), in una s.p.a. con azioni
non quotate o in s.r.l. (anche estere) in misura superiore al 10% del capitale di queste.
Per le partecipazioni in societ quotate, ulteriori comunicazioni (alla societ partecipata ed alla Consob )sono
dovute quando la partecipazione superi le ulteriori percentuali fissate dalla Consob( 5% e successivi multipli fino al
50%, e poi 66,6%, 75, 90 e 95%); nonch quando la partecipazione scende sotto tali percentuali o al di sotto del 2%.
Le comunicazioni servono per rendere note le reali posizioni di potere in assemblea.
Le sanzioni previste per la violazione degli obblighi di comunicazione sono:
Sanzioni pecuniarie
Sospensione del voto (per le sole partecipazioni in societ quotate) inerente alle azioni o agli strumenti
finanziari diversi dalle azioni per cui sia stata omessa la comunicazione.
Qualora la societ ammetta il socio a votare la relativa deliberazione impugnabile, se il voto di quel socio stato
determinante per la formazione della maggioranza. L C
termine allungato di 180 giorni.
Norme integrative sono state introdotte per garantire la trasparenza delle partecipazioni rilevanti in s.p.a. quotate
che operano in settori di particolare interesse e la cui attivit sottoposta al controllo pubblico. Tali societ sono
rappresentate essenzialmente da:
Societ bancarie;
Societ di intermediazione mobiliare, societ di investimento a capitale variabile;
Societ di assicurazione.
Oltre che alla societ partecipata, le partecipazioni rilevanti vanno comunicate rispettivamente alla Banca di Italia
(punti 1 e 2), alla Consob ISVAP (punto 3). A ciascuno di tali organi riconosciuta (per le
comunicazioni di rispettiva competenza) la legittimazione ad impugnare le deliberazioni adottate col voto
determinante di chi ha omesso di effettuare una comunicazione dovuta.

L
Chiunque intenda acquistare una partecipazione di controllo in una s.p.a. quotata deve osservare specifiche regole
di comportamento art 101-bis-112 TUF.
Precedente disciplina vi erano alcune tecniche diffuse presentavano problemi di trasparenza:
Acquisto delle partecipazioni concordate con l gruppo di comando (avvenivano senza transitare
attraverso la borsa, ma semplicemente scambiando il pacchetto ad un prezzo maggiore di quello risultate
dalle quotazioni) con il risultato che la massa degli azionisti investitori non beneficiava dei corrispondenti
guadagni differenziali (Premio di maggioranza).
Scalata ostile: avveniva nel caso in cui il gruppo di comando non era disposto a cedere la sua
partecipazione, ma non disponeva della maggioranza delle azioni per cui chi intendeva sostituirlo
procedeva a massicci acquisti di azioni di borsa, diluiti nel tempo e coper
raggiungere la maggioranza cercata. Ne conseguivano anomale spinte al rialzo delle quotazioni con il
possibile innescarsi di manovre speculative.
O (OPA): chi intendeva conquistare una societ quotata (societ bersaglio),
poteva uscire subito a OPA rivolta a tutti gli azionisti di tale societ (tale tecnica
permetteva a tutti gli azionisti investitori di ottenere un guadagno e garantiva la trasparenza delle
operazioni).

31
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Attuale disciplina: introdotta con la legge 149/1992 prevede che il passaggio di propriet di partecipazioni di
controllo di societ quotate deve avvenire con la massima trasparenza e con modalit che consentano a tutti gli
. Per realizzare tali obiettivi sono
introdotti 2 principi cardine:
a) L OPA resa obbligatoria quando trasferita la partecipazione di controllo di una societ quotata.
b) L OPA deve svolgersi nel rispetto di determinate regole di comportamento, inderogabilmente fissate per
legge.
Distinguiamo tra:
1) Opa successiva totalitaria (art. 106 TUF): OPA obbligatoria che consente agli azionisti di minoranza con
titoli quotati azionista di controllo (per titoli si
intendono solo quegli strumenti finanziari che attribuiscono il diritto di voto ssemblea ordinaria o
straordinaria, anche limitatamente a specifici argomenti). tenuto a proporre tale OPA chiunque venga a
detenere (direttamente o indirettamente) una partecipazione superiore al 30% dei titoli che attribuiscono il
diritto di voto nelle delibere riguardanti nomina o revoca di amministratori o consiglio di sorveglianza e che,
L oggetto
totalit dei titoli quotati ancora in circolazione (compresi quelli forniti di voto su materie diverse da quelle
OPA
alcun acquisto).La legge fissa il prezzo minimo che deve essere offerto: il prezzo pi elevato pagato
12 mesi anteriori OPA . Per le categorie di
non non inferiore a
quello medio ponderato di mercato degli ultimi 12 mesi o del minor periodo disponibile. La Consob, pu

circostanze indicate per legge.


2) Opa preventiva facoltativa: Opa volontaria lanciata da chi (intendendo acquisire il controllo di una societ
quotata) vuole sottrarsi OPA successiva totalitaria. Essa mira ad
acquisire una partecipazione superiore al 30%. Essa pu essere:
Totale: diretta a conseguire tutti i titoli della societ bersaglio, non soggetta a condizioni e

Parziale: deve avere per oggetto almeno il 60% dei titoli di ciascuna categoria ( onero OPA
successiva totalitaria deve essere autorizzata dalla Consob e
).
L bbligo di OPA non sussiste se la partecipazione del 30% acquisto o
scambio totalitaria.
Obbligo di acquisto residuale: consent uscita dalla societ ad un prezzo equo quando
la stessa ormai saldamente in pugno in un predeterminato gruppo di controllo [il regolare andamento delle
negoziazioni pregiudicato dalla mancanza di un flottante adeguato (numero di azioni diffuse tra il pubblico)].
L due casi di obbligo di acquisto residuale:
L OPA una partecipazione pari almeno al 95% del
capitale rappresentato da titoli (azioni con diritto di voto) della societ bersaglio, tenuto ad acquistare i
restanti titoli da chi gliene faccia richiesta;
Chiunque viene a detenere (a seguito di OPA o in altro modo) una partecipazione superiore al 90% del
capitale rappresentato da titoli quotati della societ bersaglio ha obbligo di acquistare i restanti titoli
quotati, se non ripristina entro 90 giorni un flottante sufficiente ad assicurare il regolare andamento delle
negoziazioni.
L soltanto in relazione alle
categorie per le quali stata raggiunta la rispettiva soglia limite.
Acquisto coattivo delle azioni residue: diritto di chi ( OPA ) viene a detenere
pi del 95% del capitale rappresentato da titoli purch abbia dichiarato nel documento di offerta di volersi avvalere
di tale diritto.

32
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Il corrispettivo delle cessioni di titoli avvenute in tale situazione, viene determinato dalla Consob, tenuto conto
anche del OPA .
La violazione OPA colpita con sanzioni dissuasive:
a) Il diritto di voto non pu essere esercitato (in caso di
inosservanza, la delibera impugnabile, qualora il voto del socio sia stato determinante. L u
essere proposta anche dalla Consob, nel termine di 180 giorni).
b) I di OPA o di acquisto residuale devono essere
alienati entro 12 mesi.
c) Sanzioni pecuniarie.

Le offerte pubbliche di acquisto e di scambio


L (corrispettivo in danaro) o di scambio (corrispettivo costituito da altri strumenti
finanziari) una proposta irrevocabile rivolta a parit di condizioni a tutti i titolari di prodotti finanziari che ne
formano oggetto (ogni clausola contraria nulla) L controllo della Consob.
Procedimento: I soggetti che intendono lan blica devono:
Darne comunicazione alla Consob e renderne pubblica la notizia (le offerte volontarie devono essere
promosse entro 20 giorni dalla comunicazione).
Presentare il documento di offerta alla Consob destinato alla pubblicazione. Tale documento deve
contenere le informazioni necessarie a consentire ai destinatari di pervenire ad un fondato giudizio
d reso pubblico, secondo le modalit stabilite dalla Consob.
La societ bersaglio obbligata a diffondere un comunicato contenente ogni dato utile per
amministratori sull a stessa.
A :
di offerta.
Superando il divieto assoluto per le tecniche difensive poss OPA
ttuale disciplina in articola in 2 regole:
1) Passivity Rule: gli amministratori della societ bersaglio devono astenersi dal compiere atti o operazioni
(tale divieto pu essere rimosso mediante
autorizzazione delle ssemblea ordinaria o di quella straordinaria, per le
delibere di rispettiva competenza). Lo statuto della societ bersaglio pu derogare, in tutto o in parte, la
regola della passivit ampliando le possibilit di difesa contro Opa sgradite al gruppo di comando.
2) Regola di neutralizzazione: opera solo in quelle societ il cui statuto lo prevede. Comporta che, durante
OPA non offerente eventuali limitazioni statutarie al trasferimento dei
titoli e, nelle a OPA non operano le
limitazioni al diritto di voto, previste nello statuto o da patti parasociali. Nella prima assemblea successiva
OPA non operano le limitazioni al diritto di voto previste nello statuto o da patti parasociali, n eventuali
diritti speciali previsti dallo statuto in materia di nomina o revoca di amministratori (o dei componenti degli
I
neutralizzazione solo se, in segu OPA 75% del capitale con diritto di voto sulla
nomina di amministratori e consiglieri di sorveglianza (in tal modo il nuovo gruppo pu nominare
amministratori di propria fiducia ed eliminare le clausole dello statuto che sono sgradite).Restano fermi i
limiti al diritto di voto per le azioni di risparmio.
Tali regole sono soggette alla clausola di reciprocit: non OPA non soggetto
a tali disposizioni. In tal caso una qualsiasi misura difensiva deve essere ssemblea
( OPA non reciprocit) nei 18 mesi anteriori la comunicazione (Es. in
caso di offerte da societ di altri paesi che non adottano la passivity rule e la neutralizzazione). La societ bersaglio
pu avvalersi ( OPA) di un OPA concorrente da parte di propri alleati. Dopo la pubblicazione di
OPA possono essere revocate. Alla scadenza del
OPA irrevocabile se stato raggiunto il quantitativo minimo specificato nel documento di

33
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
offerta. Se le adesioni superano il quantitativo richiesto il documento di offerta dovr specificare se si proceder ad

B) I Gruppi Di Societ
Il gruppo di societ formalmente autonome e indipendenti
ma assoggettate tutte ad una direzione unitaria societ madre o
capogruppo)che le controlla (direttamente o indirettamente) e dirige la loro attivit di impresa secondo un disegno
unitario per il perseguimento del c.d. interesse di gruppo nei gruppi ad unica impresa sotto il profilo
economico corrispondono pi imprese sotto il profilo giuridico.
Si distinguono:
Gruppi a catena: la societ A (capogruppo) controlla e dirige la societ B che, a sua volta, controlla e dirige
la societ C, e cos via;
Gruppi stellari (o a raggiera): la capogruppo A controlla e dirige contemporaneamente tutte le altre
societ.
E non senza D
definire una specifica disciplina del fenomeno di gruppo diretta a soddisfare un triplice ordine di esigenze:
a) Assicurare un
societ del gruppo, nonch sulla situazione patrimoniale e sui risultati economici del gruppo unitariamente
considerato;
b) Evitare che eventuali intrecci di parteci
corretto funzionamento degli organi decisionali della capogruppo;
c) Evitare che le scelte operative delle singole societ del gruppo pregiudichino le aspettative di quanti fanno
affidamento esclusivamente sulla consistenza patrimoniale e sui risultati economici di quella determinata
societ.
La disciplina si basa sulle norme che regolano il controllo societario (ed i rapporti tra controllante e controllate) e
attivit di direzione e coordinamento di societ .

Societ controllate e direzione unitaria


Societ Controllata(art. 2359 c.c.): societ che si trova (direttamente o indirettamente) influenza dominante
di altra societ (controllante) . Il controllo
societario pu assumere diverse forme:
Controllo azionario di diritto: una societ (controllante) dispone della maggioranza dei voti esercitabili
(controllata).L poich la controllante
pu nominare gli amministratori della controllata.
Controllo azionario di fatto: una societ (controllante) dispone dei voti sufficienti per esercitare
nell controllata); la partecipazione al capitale,
anche se minoritaria, abbastanza consistente da permettere di determinare le deliberazioni
a causa della polverizzazione
soci.
Controllo azionario contrattuale: una societ sotto in virt di particolari
vincoli contrattuali che la pongono in una situazione di oggettiva dipendenza economica nei confronti di
questa (Es. la societ B opera come agente esclusivo della societ A per la fornitura di materie prime non
agevolmente sostituibili con altre).
Controllo azionario indiretto: Se la societ A controlla la societ B che a sua volta controlla la societ C,
indirettamente dalla societ A)
Ai fini del solo controllo azionario (di diritto o di fatto) si computano anche i voti spettanti a societ controllate, a
societ fiduciarie ed a persone interposte con esclusione per dei voti spettanti per conto di terzi (es. voti per
delega).

34
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
L rapporto di controllo societario non sufficiente per affermare che si in presenza di un gruppo
di societ: fa tuttavia presumere (in cui si concretizza
). Inoltre assoggettato alla relativa disciplina anche chi esercita tale attivit di
sulla base di un contratto con le societ medesime o di clausole dei loro statuti .
N.B.(1) Societ Collegate S C : sono societ sulle quali influenza
notevole, ma non E influenza notevole si presume quando
esercitato almeno 1/5 dei voti, o 1/10 se la societ partecipata ha azioni quotate in mercati regolamentati.

La disciplina dei gruppi


I istituita una apposita sezione del registro delle imprese nella quale sono iscritte le
societ o gli enti che esercitano attivit di direzione e coordinamento e le societ alla stessa sottoposte (art. 2497-
bis c.c.). Queste
attivit di direzione e coordinamento. Gli amministratori delle societ controllate sono responsabili dei danni che i
soci o i terzi hanno subito per la mancata conoscenza di tali fatti. In presenza di una situazione di controllo,
scattano limitazioni e divieti a carico delle societ controllate. La disciplina cardine in tema di sottoscrizione e
acquisto di azioni della controllante da parte delle controllate pone al 10% del capitale della controllante il limite
delle azioni che possono essere possedute dalle societ facenti parte di uno stesso gruppo e inibisce alle controllate
diritto di voto anche per le azioni legittimamente possedute.
In sede di redazione del bilancio di esercizio vi sono specifici obblighi di informazione contabile sia a carico della
societ controllante sia a carico delle societ controllate, volti ad evidenziare i relativi risultati economici, nonch
gli effetti che lla
societ controllata. Il Bilancio consolidato di gruppo consente di conoscere la situazione patrimoniale, economica e
finanziaria del gruppo considerato unitariamente

La tutela dei soci e dei creditori delle societ controllate


E 2003 una tutela degli azionisti esterni e dei creditori delle societ controllate
contro possibili abusi della controllante che induca le prime al compimento di atti vantaggiosi per il gruppo
unitariamente considerato, ma pregiudizievoli per il proprio patrimonio. Resta fermo nel nostro ordinamento il
principio della distinta soggettivit e della formale indipendenza giuridica delle societ nel gruppo. Tali principi
escludono che la capogruppo sia responsabile per le obbligazioni assunte dalle controllate in attuazione della
politica di gruppo (anche quando la capogruppo sia unico socio della societ figlia). L
ad escludere che la capogruppo non pu legittimamente imporre alle societ figlie il compimento di atti che
contrastino con gli interessi delle stesse separatamente considerate. Contro eventuali abusi restano le norme in
tema di conflitto di interessi dei soci e degli amministratori; nonch da quelle che regolano la responsabilit degli
amministratori per i danni da essi arrecati al patrimonio sociale. E le o degli
amministratori delle societ controllate (ispirate da un interesse di gruppo) devono essere adeguatamente
motivate (al fine di consentire una valutazione degli eventuali danni che le stesse arrecano alla societ sottoposta
).
Specifica disciplina dettata per i finanziamenti concessi alle controllate dalla capogruppo o da altri soggetti alla
stessa sottoposti. Il rimborso dei finanziamenti infragruppo (ma non di quelli delle controllate a favore della
capogruppo) postergato rispetto al soddisfacimento degli altri creditori. Se la societ finanziata fallisce entro un
anno dal rimborso, la somma riscossa deve essere restituita.
La societ capogruppo tenuta ad indennizzare direttamente azionisti e creditori delle societ controllate per i
danni dagli stessi subiti per il fatto che la propria societ si supinamente attenuta alle direttive del gruppo,
sebbene lesive del proprio patrimonio. Rispondono (in solido con la capogruppo) sia coloro che abbiano preso parte
al fatto lesivo sia coloro che ne abbiano tratto consapevolmente beneficio nei limiti del vantaggio conseguito.
L risarcimento danni nei confronti della capogruppo esperibile solo se i creditori non sono stati
soddisfatti dalla societ controllata. Il danno va valutato considerando il risultato complessivo
direzione e coordinamento e quindi ;
nonch il fatto che il danno pu essere stato integralmente eliminato anche a seguito di specifiche operazioni a tal
fine dirette.

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Il Diritto di recesso concesso ai soci di una societ soggetta ad attivit di direzione e coordinamento in presenza
di eventi riguardanti la societ capogruppo, ma che determinano un mutamento delle originarie condizioni di
. Esso previsto quando:
a) Una societ non quotata in borsa entra a far parte di un gruppo o ne esce, se da ci deriva alterazione
delle condizioni di rischio timento e non OPA
la propria partecipazione;
b) La capogruppo delibera una trasformazione che comporta il mutamento del suo scopo sociale o un
tale da alterare in modo sensibile e diretto le condizioni economiche e
patrimoniali della controllata;
c) I azione di responsabilit prevista
art. 2497 c.c. ed abbia ottenuto una sentenza di condanna esecutiva (in questo caso, per, il recesso
pu essere esercitato solo
Gruppo insolvente: In caso di direzione unitaria del gruppo gli amministratori delle societ che hanno abusato di
tale direzione rispondono in solido con gli amministratori della societ dichiarata insolvente dei danni da questi
cagionati alla societ stessa (c.d. responsabilit di gruppo).Gli amministratori delle societ dominanti sono perci
coinvolti nella responsabilit degli amministratori delle societ dominate per i danni da questi ultimi cagionati alla
propria societ per il fatto di aver supinamente dato attuazione le direttive di gruppo. Tale responsabilit si cumula
art. 2497 c.c. a carico della stesa capogruppo per abuso di direzione e coordinamento.

Art. 2497 c.c.


[1] Le societ o gli enti che, esercitando attivit di direzione e coordinamento di societ
agiscono nell'interesse imprenditoriale proprio o altrui in violazione dei principi di corretta
gestione societaria e imprenditoriale delle societ medesime, sono direttamente responsabili
nei confronti dei soci di queste per il pregiudizio arrecato alla redditivit ed al valore della
partecipazione sociale, nonch nei confronti dei creditori sociali per la lesione cagionata
all'integrit del patrimonio della societ. Non vi responsabilit quando il danno risulta
mancante alla luce del risultato complessivo dell'attivit di direzione e coordinamento ovvero
integralmente eliminato anche a seguito di operazioni a ci dirette.

- [2] Risponde in solido chi abbia comunque preso parte al fatto lesivo e, nei limiti del
vantaggio conseguito, chi ne abbia consapevolmente tratto beneficio.

- [3] Il socio ed il creditore sociale possono agire contro la societ o l'ente che esercita l'attivit
di direzione e coordinamento, solo se non sono stati soddisfatti dalla societ soggetta alla
attivit di direzione e coordinamento.

- [4] Nel caso di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione


straordinaria di societ soggetta ad altrui direzione e coordinamento, l'azione spettante ai
creditori di questa esercitata dal curatore o dal commissario liquidatore o dal commissario
straordinario.

36
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Capitolo Sett L A
I modelli Organizzativi
La S.p.a. si caratterizza per la necessaria presenza di 3 distinti organi, ciascuno investito per legge di proprie
specifiche funzioni e di proprie competenze:
Assemblea dei soci: organo con funzioni esclusivamente deliberative le cui competenze sono per legge
circoscritte alle decisioni di maggior rilievo della vita sociale.
Organo amministrativo: H
Organo di controllo interno:
Per quanto riguarda sono previsti 3 sistemi alternativi:

Sistema tradizionale: basato su due organi di nomina assembleare:


Organo amministrativo: amministratore unico o consiglio di amministrazione;
Collegio sindacale: vigila sulla gestione sociale al fine di assicurare il rispetto della legge

Sistema dualistico:
Consiglio di sorveglianza di nomina assembleare investito anche di competenze che nel sistema
tradizionale sono di competenza assembleare (es. approva il bilancio);
Consiglio di gestione nominato dal consiglio di sorveglianza.
Sistema monistico:
Consiglio di amministrazione
Comitato per il controllo sulla gestione I
componenti devono essere dotati dei requisiti di indipendenza e professionalit.
N.B.(1) per tutte le societ previsto un controllo contabile esterno (opera una revisione legale dei conti).

Nozioni e distinzioni
L ssemblea composto dalle persone dei soci. La sua funzione quella di formare la volont della
societ nelle materie riservate alla sua competenza dall E
decide secondo il principio maggioritario, calcolato in base alle aliquote di capitale possedute (maggioranza di
capitale) e le sue decisioni vincolano tutti i soci, anche se assenti o dissenzienti.
A seconda del oggetto delle deliberazion :
1) Assemblea ordinaria: le competenze di tale assemblea variano a seconda del sistema di amministrazione e
controllo adottato:
Sistema tradizionale o monistico A semblea ordinaria (art. 2364 c.c.):
Approva il bilancio;
Nomina e revoca gli amministratori, i sindaci ed il presidente del collegio sindacale, il
soggetto incaricato di effettuare la revisione legale dei conti;
Determina il compenso di amministratori e sindaci ( );
Delibera sulla responsabilit di amministratori e sindaci;
Delibera sugli altri oggetti attribuiti dalla legge alla sua competenza e sulle autorizzazioni
eventualmente richieste dallo statuto per il compimento di atti degli amministratori, ferma
la responsabilit di questi ultimi per gli atti compiuti;
A
La gestione de W ; spetta esclusivamente agli amministratori.
Sistema dualistico: si riducono gli ambiti entro cui deliberare, come si vedr in seguito.
Sono assemblea ordinaria tutte le materie che non sono assemblea
straordinaria.

37
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

2) Assemblea straordinaria: delibera su (art. 2365 c.c.):


Modificazioni dello statuto;
Nomina, sostituzione e poteri dei liquidatori;
Ogni altra materia espressamente attribuitale dalla legge.
Diversi sono quorum costitutivi e deliberativi P
evitare che seconda convocazione con quorum
inferiori. Lo statuto pu prevedere convocazioni successive qualora la seconda convocazione vada deserta.
L ssemblea :

a) Unica e generale se la societ ha emesso solo azioni ordinarie.


b) Generale e affiancata da assemblee speciali di categoria se la societ ha emesso diverse categorie di azioni
o strumenti finanziari che conferiscono diritti amministrativi. In mancanza di altra disciplina alle assemblee
speciali si applicano:
L assemblea straordinaria se le azioni speciali non sono quotate.
Le norme assemblea degli azionisti di risparmio se le azioni speciali sono quotate.

Il procedimento assembleare
La convocazione SW; WHW; di regola organo amministrativo (o dal consiglio di gestione).In alcuni
casi la convocazione obbligatoria:
1) Gli amministratori devono assemblea ordinaria almeno , entro 120 giorni
per consent Lo statuto pu stabilire un termine
maggiore (non superiore a 180 giorni) nel caso di societ tenute alla redazione del bilancio consolidato o
quando lo richiedono particolari esigenze relative a struttura ed oggetto della societ.
2) Gli amministratori devono convocare senza ssemblea quando ne sia fatta richiesta da soci che
rappresentino almeno 1/10 del capitale sociale (o 1/20 nel caso di societ che fanno ricorso al mercato del
capitale di rischio), o la minore percentuale prevista dallo statuto. Nella domanda devono essere indicati gli
argomenti da trattare. Se gli amministratori non provvedono A
con decreto del tribunale che designa anche il Presidente. Il tribunale deve ssemblea solo se il
rifiuto risulti ingiustificato C.d. Richiesta di minoranza
Nelle societ che fanno ricorso al capitale di rischio i soci che rappresentano almeno 1/40 del capitale possono
A
entro 10 giorni dalla pubblicazio i convocazione (n la convocazione e n
del giorno su richiesta della minoranza A e
deliberare su proposta degli amministratori).
L deve essere disposta dal collegio sindacale ogni qualvolta la convocazione sia
obbligatoria e gli amministratori non vi abbiano provveduto. Nelle societ quotate il potere di convocare
solo 2 membri effettivi del collegio sindacale.
Procedura di convocazione: convocata nel comune in cui ha sede la societ (se lo statuto non
dispone diversamente).
Nelle societ che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio la convocazione effettuata
mediante avviso da pubblicare nella Gazzetta Ufficiale della repubblica, oppure in un quotidiano indicato
dallo statuto, almeno 15 giorni prima . Lo statuto pu consentire la
convocazione mediante avviso comunicato ai soci almeno 8 giorni prima con mezzi che garantiscano la
-mail).
Nelle societ che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio
pubblicato non meno di 30 giorni prima ssemblea sul sito internet della societ e con le altre modalit
C L
no della seconda convocazione (non pu aver
luogo nello stesso giorno fissato per la prima).

38
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Assemblea totalitaria: assemblea regolarmente costituita (pur in assenza di convocazione) in quanto in essa
intero capitale sociale e partecipa
amministrativi e di controllo. Agli assenti, per, deve essere data tempestiva comunicazione delle deliberazioni
assunte.
Presidenza: assemblea presieduta dalla persona indicata nello statuto o da quella eletta con il voto della
maggioranza dei presenti. Il presidente assistito da un segretario designato nello stesso modo (non necessario
ssemblea sia redatto da un notaio). Il Presidente:
ssemblea si svolga in modo ordinato e nel rispetto delle norme in materia;
verifica la regolarit della costituzione ;

accerta i risultati delle votazioni.
Gli esiti degli accertamenti saranno riportati nel verbale.
Ai soci intervenuti che raggiungono 1/3 del capitale sociale consentito chiedere (ed ottenere) il rinvio
di non oltre 5 giorni, dichiarando di non essere sufficientemente informati sugli argomenti posti in
discussione. Il diritto di rinvio pu essere esercitato una sola volta per lo stesso oggetto.
Verbalizzazione: le delibere assembleari devono essere riportate in un verbale, sottoscritto dal presidente e dal
segretario (o notaio). Se si tratta di assemblea straordinaria il verbale deve essere obbligatoriamente redatto da un
notaio. I verbali, poi, dovranno essere trascritti nel libro delle adunanze e del ssemblea (tenuto
a cura dagli amministratori). Il verbale deve :
Indicare l ssembl
Indicare le modalit ed il risultato delle votazioni;
C
Su richiesta dei soci
Deve essere redatto senza ritardo nei tempi necessari per la tempestiva esecuzione degli obblighi di
deposito o di pubblicazione.

C V lle deliberazioni
Quorum costitutivo la parte del capitale sociale che deve essere rappresentata in assemblea perch questa sia
regolarmente costituita e possa iniziare i lavori.
Quorum deliberativo la parte del capitale sociale che si deve esprimere a favore di una determinata deliberazione
perch questa sia approvata.
La disciplina diversa per:
Assemblea ordinaria: essa in prima convocazione regolarmente costituita quando rappresentata
almeno la met del capitale sociale con diritto di voto. Esso delibera con maggioranza assoluta delle azioni
che hanno preso parte alla votazione per quella determinata delibera. Nessun quorum costitutivo
ssemblea in seconda convocazione. Le delibere sono approvate se riportano il voto
favorevole della maggioranza delle azioni E la paralisi
decisionale.
Assemblea straordinaria di Societ che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio: in prima
convocazione non si prevede espressamente un quorum costitutivo, ma esso risulta indirettamente dal
quorum deliberativo (voto favorevole di tanti soci che rappresentano pi della met del capitale
sociale) quorum costitutivo coincide col quorum deliberativo. Per la seconda convocazione
necessario un quorum costitutivo pari ad oltre 1/3 del capitale sociale e delibera con voto favorevole di
almeno 2/3 del capitale rappresentato in assemblea.
Assemblea straordinaria di societ che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio: si prevede una
distinzione tra quorum costitutivo e deliberativo, volta a garantire simultaneamente la facilit deliberativa
P lina, prevede quorum
costitutivo minimo pari ad almeno la met del capitale sociale in prima convocazione e pi di 1/3 in
seconda convocazione. Il quorum deliberativo previsto sia in prima che seconda convocazione pari ad
almeno 2/3 del capitale rappresentato in assemblea.

39
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Lo statuto pu modificare solo in aumento
P non possono essere

consentito che lo statuto preveda convocazioni successive (terza,quarta ecc.) a cui si applica la disciplina della
seconda convocazione. Nelle societ che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio si prevede per le
convocazioni successive alla seconda un quorum costitutivo ridotto, pari ad almeno 1/5 del capitale sociale, fermo
restando il quorum deliberativo previsto per la seconda convocazione (2/3 del capitale rappresentato in
assemblea). Lo statuto pu stabilire che assemblea si celebri in un unica convocazione alla quale si applicano
direttamente le maggioranze pi basse con forte risparmio di tempo e costi.
Diritto di intervento: possono intervenire in assemblea tutti coloro a cui spetta il diritto di voto (art. 2370 c.c.)
). Il d.lgs. n27/2010 ha previsto il meccanismo di
accertamento del diritto dei soci ad intervenire:
Societ non quotate

societ o pre
stesse.
Societ con azioni negoziate sui mercati di strumenti finanziari: la legittimazione ad intervenire si
determina in maniera immodificabile con riferimento alla situazione esistente al termine della giornata
contabile del settimo giorno di mercato aperto data di registrazione o record
date). Le azioni restano alienabili anche dopo tale data (e lo statuto non pu impedirlo) ma i trasferimenti
delle azioni successivi al termine di riferimento non
diritto di intervento e voto in assemblea.
Lo statuto pu ssemblea mediante mezzi di comunicazione,
voto per corrispondenza o in via elettronica; nelle societ quotate
sono determinate con regolamento Consob.
Rappresentanza in assemblea: gli azionisti(o altri legittimati)possono pa assemblea sia personalmente
e sia art. 2372 c.c. e da alcune norme speciali del
TUF per le sole societ quotate. Tale istituto agevola il raggiungimento delle maggioranze assembleari nelle societ
con diffuso assenteismo dei soci. Nelle societ che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio lo statuto pu
escludere o limitare la facolt di farsi rappresentare. La delega deve essere conferita per iscritto e deve contenere il
nome del rappresentante (Il rappresentante pu farsi sostituire da altri solo se la delega lo prevede). La delega
sempre revocabile.
Per le sole societ non quotate la rappresentanza non pu essere conferita ad una serie di soggetti
(membri degli organi amministrativi e di controllo, dipendenti della societ, societ da essa controllate e
dai membri degli organi amministrativi o di controllo o dipendenti di queste ultime). Una stessa persona
non pu rappresentare in assemblea pi di 20 soci o se si tratta di societ che fanno ricorso al mercato del
capitale di rischio, non pi di 50, 100 o 200 soci, a seconda che il capitale della societ non superi i 5 , i 25
milioni di euro o superi tale cifra.
Per le societ che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio si prevede la regola secondo cui la
rappresentanza pu essere conferita solo per singole assemblee. Tale limitazione non opera se si tratta di
procura generale o di procura conferita ad un proprio dipendente da societ o da altri enti.
Il d.lgs. n27/2010 (per le sole societ quotate) prevede che:
La delega pu essere conferita anche in via elettronica, secondo le modalit stabilite dallo statuto;
Se lo statuto non dispone diversamente, la societ tenuta a designare per ciascuna Assemblea, un soggetto al quale
gli azionisti possono conferire senza
giorno;
Soppressione dei limiti quantitativi al cumulo delle deleghe da parte del medesimo rappresentante e dei divieti
soggettivi (prima identici a quelli gi visti per le sole societ non quotate);
Il rappresentante deve comunicare per iscritto al socio le circostanze da cui deriva una sua condizione di conflitto di
interessi(la procura dovr contenere specifiche istruzioni di voto da parte del socio per ciascuna delibera per cui
stata conferita la rappresentanza).Alcuni soggetti elencati dalla legge sono considerati in ogni caso, in conflitto di
interessi (membri degli organi amministrativi e di controllo e dipendenti della societ,ecc.).

40
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
La disciplina delle societ quotate contempla 2 istituti volti ad agevolare la raccolta delle deleghe:
Sollecitazione: richiesta di conferimento di deleghe di voto rivolta da uno o pi soggetti (promotori) a pi
di 200 azionisti su specifiche proposte di voto. Il promotore effettua la sollecitazione mediante la diffusione
di un prospetto e di un modulo di delega che devono contenere informazioni idonee a consentire
decisione consapevole.
Raccolta di deleghe: richiesta di conferimento di deleghe di voto, effettuata dalle associazioni di azionisti,
esclusivamente nei confronti dei propri associati.

L io del diritto di voto: se la maggioranza si ispira esclusivamente ad interessi extrasociali, con


danno per la societ, le dichiarazioni assembleari regolarmente adottate sono annullabili. Versa in conflitto di
interessi determinata delibera, ha un interesse personale contrastante
societ. Affinch la delibera adottata col voto del socio in conflitto di interessi sia annullabile richiesto:
Prova di resistenza: il suo voto deve essere stato determinante;
Danno potenziale: la delibera pu danneggiare la societ (altrimenti la delibera inattaccabile, anche se il
voto stato determinante).
D 2373,2 c.c. ,che:
a) Vieta ai soci amministratori di votare nelle deliberazioni riguardanti la loro responsabilit
b) Vieta(nel sistema dualistico)ai soci componenti del consiglio di gestione di votare nelle delibere riguardanti
la nomina, la revoca o responsabilit dei consiglieri di sorveglianza.
Nel caso in cui una deliberazione sia adottata dalla maggioranza per danneggiare i soci di minoranza non
invocabile. Dottrina e giurisprudenza, non insensibili agli abusi della maggioranza, desumono dal principio
attuazione del contratto un ulteriore limite alla libert di voto la
delibera annullabile quando sia ispirata dal solo scopo di danneggiare i singoli soci.
Sindacati di voto: sono patti parasociali con cui alcuni soci si impegnano a concordare preventivamente il modo in
cui votare in assemblea. Possono essere occasionali o permanenti. Si pu stabilire che il modo in cui votare debba
unanimit o a maggioranza dei soci sindacati. Ess :
Se questi vengono a costituire il gruppo di comando: il patto consente di dare stabilit alla condotta della
societ;
Se stipulato tra soci di minoranza: consente una migliore difesa dei loro comuni interessi.
Il patto parasociale produttivo di effetti solo fra le parti e non anche nei confronti della societ, ragion per cui il
voto dato in assemblea resta valido anche se espresso in violazione degli accordi di sindacato, ma il socio che ha
violato il patto sar tenuto a risarcire il danno da lui arrecati agli altri aderenti al patto.
N.B.(1) i sindacati di voto comportano alcuni rischi:
I sindacati di comando cristallizzano il gruppo di controllo, soprattutto se a lungo termine (o a tempo
indeterminato) e combinati con un sindacato di blocco delle azioni;
Con i sindacati di comando il procedimento assembleare rispettato solo formalmente, poich le decisioni
ssemblea;
Se il sindacato decide a maggioranza, anche il principio di maggioranza riceve un ossequio solo formale,
poich , di fatto, la maggioranza del sindacato di voto a controllare la societ anche senza disporre della
maggioranza del capitale.
Per evitare che siano alterati i p alcune disposizioni :
Nelle societ non quotate i sindacati di voto e gli altri patti stipulati al fine di stabilizzare gli assetti
proprietari o il governo della societ, non possono avere durata superiore a 5 anni (sono rinnovabili alla
scadenza). Possono essere stipulati anche a tempo indeterminato (in tal caso, ogni contraente deve poter
recedere con un preavviso di 180 giorni).
Nelle societ quotate e per quelle che le controllano si ha una disciplina analoga a quella delle non quotate
che pu essere applicata anche ai patti di semplice consultazione, con la sola differenza che quelli a tempo
determinato non possono avere durata superiore a 3 anni.

41
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
I patti parasociali sono soggetti ad un particolare regime di pubblicit diverso a seconda del tipo di s.p.a.
considerato:
a) Nelle societ non quotate che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio essi devono essere
comunicati alla societ e dichiarati in apertura di assemblea. La dichiarazione deve essere trascritta nel
assemblea icio del registro delle imprese. L
dichiarazione sanzionata con la sospensione del diritto di voto delle azioni cui si riferisce il patto e la
conseguente impugnabilit della delibera qualora essa sia adottata con il voto determinante di tali azioni.
b) Nelle societ quotate che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio i sindacati di voto e gli altri patti
parasociali devono essere comunicati alla Consob, pubblicati per estratto sulla stampa quotidiana e
depositati presso il registro delle imprese del luogo in cui la societ ha la sede legale, entro brevi termini
fissati per legge. La violazione di tali obblighi di trasparenza comporta la nullit dei patti e la sospensione
del diritto di voto relativo alle azioni sindacate. In caso di inosservanza la delibera assembleare
impugnabile anche da parte della Consob, qualora sia stata adottata col voto determinante di tali azioni.
c) Nelle societ che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio nessuna forma di pubblicit
richiesta per i patti parasociali.
Le deliberazioni assembleari invalide
La riforma del 2003 ha introdotto il c.d. principio di tassativit delle cause di invalidit che riconduce tutti i vizi
delle delibere assembleari a nullit ed annullabilit.

Delibere annullabili: tutte le delibere che non siano conformi alla legge o allo statuto (art. 2377 c.c.). Possono dar
vita solo ad annullabilit della delibera (e non ad inesistenza della stessa):
La partecipazione ssemblea di persone non legittimate, se essa determinante per la regolare
ssemblea (prova di resistenza);
L invalidit dei singoli voti o il loro errato conteggio se determinante per raggiungere la maggioranza
prevista;
L ncompletezza o inesattezza del verbale se
validit della delibera.
L impugnativa pu essere proposta solo dai soggetti espressamente previsti dalla legge (soci assenti, dissenzienti o
astenuti, amministratori, consiglio di sorveglianza, collegio sindacale, rappresentante comune degli azionisti di
risparmio). L non compete ai soci che hanno votato a favore della delibera, n a terzi qualificati come i
creditori sociali. In alcuni casi tassativamente previsti anche da Consob, Banca di
Italia e ISVAP. L solo gli azionisti con diritto di voto che rappresentano (anche
congiuntamente) uno per mille del capitale sociale nelle societ che fanno ricorso al mercato del capitale di
rischio ed il 5% nelle altre (lo statuto pu ridurre o escludere questo requisito). L
risarcimento danni devono essere proposte entro 90 giorni dalla data della deliberazione o (se questa soggetta ad
iscrizione o deposito nel registro delle imprese) 90 giorni Tale termine allungato a 180
giorni C BI IVAP L azione di annullamento proposta davanti al tribunale del luogo in cui la
societ ha la sede. I soci impugnanti devono dimostrare di essere possessori del prescritto numero di azioni al
momento dell Se questo viene meno nel corso del processo a seguito di trasferimento
per atto tra vivi delle azioni, il giudice non solo sul risarcimento
(se richiesto). L non ne della delibera, a meno
che essa non sia dispost dopo aver comparato il danno alla societ e quello del
ricorrente e aver sentito amministratori e sindaci. L annullamento ha effetto per tutti i soci ed obbliga gli
amministratori a prendere i provvedimenti conseguenti sotto la propria responsabilit. Restano salvi i diritti
acquistati in buona fede dai terzi in base ad atti compiuti in esecuzione della delibera. L annullamento non pu
avere luogo se la delibera sostituita co tutivo o stata
ssemblea (restano salvi i diritti acquistati dai terzi sulla base della deliberazione sostituita).
Delibere nulle sono ricondotte a soli 3 casi tassativamente previsti del art. 2379 c.c. :
1) Oggetto impossibile o illecito:
pubblico o al buon costume, nonch di delibere con oggetto lecito, ma contenuto illecito (ad
esempio, approvazione di un bilancio illecito).

42
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
2) M ssemblea: bisogna precisare che:
La convocazione non si considera mancante e non si ha nullit nel caso di irregolarit
. Baster ssemblea.
L non pu essere esercitata da chi abbia dichiarato (successivamente) il
suo ssemblea.
3) Mancanza del verbale: si precisa che:
Il verbale non se contiene la data della deliberazione ed il cui
oggetto sia sottoscritto da p assemblea o dal presidente del CdA o del
consiglio di sorveglianza, nonch dal segretario o dal notaio .
La nullit per mancanza del verbale sanata con effetto retroattivo mediante
verba ssemblea successiva (salvi i diritti dei terzi che, in
buona fede, ignoravano la deliberazione).
La nullit delle delibere assembleari pu essere fatta valere da chiunque vi abbia interesse e pu essere rilevata
anche di ufficio dal giudice. Possono essere impugnate senza limiti di tempo solo le delibere che modificano
ociale prevedendo attivit illecite o impossibili (in tutti gli altri casi vi un termine di decadenza di 3 anni,
che decorre dall tro delle imprese [se la deliberazione vi soggetta] o, al
contrario, dal momento della trascrizione ssemblea). La dichiarazione di nullit:
Non pregiudica i diritti acquisiti in buona fede dai terzi in base ad atti compiuti in esecuzione della delibera
Non pu essere dichiarata se la del presa in conformit della legge.
Per alcune delibere di particolare rilievo (aumento e la riduzione
obbligazioni) azione di nullit ha un pi breve termine di decadenza di 180 giorni. Ed in caso di mancanza di
convocazione , il termine di 90 giorni ibera stata anche
parzialmente eseguita. Nelle societ che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio l esecuzione (anche solo
parziale) preclude la pronuncia di nullit anche per le deliberazioni di riduzione reale del capitale sociale e di
emissione di obbligazioni (resta salvo il diritto al risarcimento del danno spettante, eventualmente, ai soci ed ai
terzi). S non pi impugnabile dopo
approvazione del bilancio successivo e della delibera di approvazione.

N.B. si consiglia la visione del prospetto 1

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Capitolo Ottavo: Amministrazione. Controlli


I sistemi di amministrazione e controllo
Per quanto riguarda sono previsti 3 sistemi alternativi:

Sistema tradizionale: basato su due organi di nomina assembleare:


Organo amministrativo: amministratore unico o consiglio di amministrazione;
Collegio sindacale: funzioni ;
Organo di controllo esterno: revisore o societ di revisione con compiti di revisione legale dei conti.
Tale sistema applicato se lo statuto non stabilisce diversamente
Sistema dualistico:
Consiglio di sorveglianza di nomina assembleare investito anche di competenze che nel sistema
tradizionale sono di competenza assembleare (es. approva il bilancio);
Consiglio di gestione nominato dal consiglio di sorveglianza.
Sistema monistico:
Consiglio di amministrazione
Comitato per il controllo sulla gestione I
componenti devono essere dotati dei requisiti di indipendenza e professionalit.
N.B.(1) anche per le societ che adottano il sistema dualistico o monistico previsto il controllo contabile esterno.
Tali sistemi sono applicati solo se espressamente previsti dallo statuto.

A) Gli Amministratori
S
La s.p.a. non quotata pu avere sia un amministratore unico che una pluralit di amministratori (Consiglio di
Amministrazione). Alle societ quotate imposta l amministrazione pluripersonale, al fine di consentire la nomina
di almeno un amministratore da parte dei soci di minoranza e di almeno un amministratore indipendente. Il
numero di componenti del CdA pu essere determinato senza limiti dallo statuto. Il Cda pu essere articolato al
suo interno con la creazione di uno o pi organi delegati, che danno luogo alle figure del:
Comitato esecutivo: organo collegiale, le cui decisioni sono adottate in riunioni alle quali devono assistere i
sindaci e le relative deliberazioni devono risultare da un apposito libro delle adunanze e delle deliberazioni,
tenuto dallo stesso organo.
Amministratori delegati: si tratta di organi unipersonali. Se vi sono pi amministratori delegati, essi

nomina; ad essi, di norma, affidata la rappresentanza della societ.


E coesistenza di un comitato esecutivo e di uno o pi amministratori delegati con competenze ripartite.
I membri di tali organi sono designati dal CdA che ne determina inoltre . Attualmente non
possono essere delegati:
La redazione del bilancio di esercizio;
La facolt di aumentare il capitale sociale e di emettere obbligazioni convertibili per delega;
Gli adempimenti posti a carico degli amministratori, in caso di riduzione obbligatoria del capitale sociale per
perdite;
La redazione del progetto di fusione o di scissione.
si stabilisce che gli organi delegati:
a) C
.
b) Riferiscono periodicamente (almeno ogni 6 mesi) al CdA ed al Collegio sindacale sul generale andamento
della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione.

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
P eri alla gestione della societ si dispone che tutti gli
amministratori devono agire informati e che ciascuno pu chiedere agli organi delegati che siano fornite in
Consiglio informazioni relative alla gestione della societ. Si prevede che il CdA, oltre a poter impartire direttive agli
organi delegati e ad avocare a s operazioni rientranti nella delega, abbia il potere-dovere di:
a) V della societ;
b) Esaminare i piani strategici, industriali e finanziari della societ;
c) Valutare il generale andamento della gestione (sulla base della relazione degli organi delegati).
Gli amministratori in via esclusiva d essi spetta
compiere . Sono investiti per legge (non per
mandato) delle seguenti funzioni:
Deliberano su tutti gli argomenti attinenti alla gestione della societ, che non siano riservati dalla legge
A potere gestorio);
Tutti o alcuni hanno la rappresentanza generale della societ;
Danno impulso la convocano e Danno attuazione
alle delibere della stessa ed hanno il potere-dovere
costitutivo;
Devono curare la tenuta dei libri e delle scritture contabili della societ ed in particolare devono redigere

Devono provvedere agli adempimenti pubblicitari prescritti dalla legge;


Devono prevenire il compimento di atti pregiudizievoli per la societ.
Gli amministratori sono personalmente responsabili dei loro doveri sia civilmente che penalmente.

Nomina. Cessazione dalla carica


I primi amministratori atto costitutivo. assemblea
ordinaria. Lo statuto pu riservare la nomina di un amministratore indipendente ai possessori di strumenti
finanziari partecipativi.
Nelle societ che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio la legge o lo statuto possono riservare la
nomina di uno o pi amministratori allo Stato o ad altri Enti Pubblici, purch siano titolari di una
partecipazione sociale ed in proporzione alla partecipazione stessa.
Nelle societ che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio possibile riconoscere diritti speciali di
nomina allo Stato o ad altri Enti Pubblici mediante attribuzione agli stessi di strumenti finanziari partecipativi o
azioni speciali: ma si deve ritenere valido il limite numerico di un solo amministratore.
Nelle societ quotate almeno un amministratore deve essere nominato dalla minoranza rispettando i criteri
fissati dalla Consob. Inoltre almeno un componente del CdA (o 2 se esso composto da pi di 7 membri) deve
essere un amministratore indipendente(deve essere in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti per i
sindaci e ulteriori requisiti eventualmente previsti dallo statuto).
Il numero degli amministratori fissato dallo statuto (pu anche limitarsi solo ad indicare il numero minimo e
massimo spett ssemblea procedere alla nomina e fissare di volta in volta il numero degli amministratori).
Essi possono essere soci o non soci. Sono previsti da leggi speciali specifici requisiti di onorabilit, professionalit e
indipendenza per gli amministratori di societ che svolgono determinate attivit (assicurativa, bancaria..),o possono
essere previsti da statuto. Sono previste cause di:
Ineleggibilit: to condannato ad una pena che comporti

Incompatibilit: essa prevista da numerose leggi speciali e comportano solo tenuto ad


optare senza rendere invalida la delibera di nomina.
La nomina degli amministratori non pu essere fatta per un periodo superiore a 3 esercizi. Essi sono per
rieleggibili, se diversamente.

45
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
sono cause di cessazione :
Revoca ssemblea che pu essere deliberata liberamente salvo il diritto degli amministratori
al risarcimento dei danni, qualora non sussista giusta causa;
Rinuncia (dimissioni) da parte degli amministratori; esse hanno effetto immediato se resta in carica la
maggioranza degli amministratori. in caso contrario hanno effetto solo dal momento in cui la maggioranza
del consiglio si ricostituita zione di nuovi amministratori).
Decadenza
Morte.
La cessazione degli amministratori per scadenza del termine ha effetto solo
amministrativo stato ricostituito. Gli amministratori scaduti restano in carica, con pienezza di poteri, fino
prorogatio). Nei casi in cui gli effetti della
cessazione non sono differiti o differibili si prevede la sostituzione degli amministratori mancanti. Sono previste 3
ipotesi:
a) Se rimane in carica pi della met degli amministratori nom ssemblea i superstiti provvedono a
sostituire provvisoriamente quelli venuti meno, con delibera consiliare approvata dal collegio sindacale
(cooptazione); gli amministratori cos nominati restano in carica solo fino alla successiva assemblea, che
potr confermarli o sostituirli.
b) Se viene a mancare pi non si ha cooptazione, ma
i ssemblea perch provveda alla sostituzione dei mancanti (i nuovi
amministratori cos nominati scadono con i superstiti, se non diversamente previsto dallo statuto o
assemblea).
c) Se vengono a cessare tutti gli amministratori il collegio sindacale deve convocare
con urgenza a . Nel frattempo il collegio sindacale
pu compiere gli atti di gestione ordinaria.
L ttuale disciplina riconosce la validit delle clausole statutarie che prevedono la cessazione di tutti gli
amministratori e la consegu ssemblea a seguito della cessazione
di alcuni amministratori (clausola simul stabunt simul cadent). L ssemblea per la nomina del nuovo consiglio
dagli amministratori rimasti in carica).La nomina e cessazione dalla carica degli amministratori
soggetta ad iscrizione nel registro delle imprese.

Compenso. Divieti.
Gli amministratori hanno diritto ad un compenso per la loro attivit, che pu consistere (in tutto o in parte) anche
in una partecipazione agli utili della societ o
azioni di futura emissione (stock options) M o costitutivo o
Per gli amministratori investiti di particolari cariche (Es. amministratore
delegato)la remunerazione stabilita dal CdA (sentito il parere del collegio sindacale).
Gli amministratori di s.p.a. non possono assumere la qualit di soci a responsabilit illimitata in societ concorrenti,
n n essere amministratori o direttori generali in
societ concorrenti ( ). L nosservanza mministratore
alla revoca per giusta causa ed al risarcimento degli eventuali danni arrecati alla societ.
Il Consiglio di Amministrazione
L amministratore unico riunisce in s ed esercita individualmente tutte le funzioni pro
amministrativo.
Consiglio di amministrazione(Cda):organo in cui , esso retto da un
presidente scelto dallo stesso consiglio fra i suoi membri(qualora questo non sia gi stato nominato
ssemblea). In tal caso esercitata collegialmente. Lo statuto pu prevedere che le riunioni del Cda
avvengano anche mediante mezzi di telecomunicazione. Se non previsto diversamente: il Cda convocato dal
presidente dello stesso e provvede affinch tutti gli
Per la validit delle
deliberazioni del CdA (delibere consiliari) necessaria la maggioranza degli amministratori in carica, (salvo che lo
statuto non richieda un quorum costitutivo pi elevato).Le deliberazioni sono approvate (quorum deliberativo) con

46
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
la maggioranza assoluta dei presenti (voto per teste). Non ammesso il voto per rappresentanza. Le deliberazioni
adottate devono risultare da un apposito libro delle adunanze e delle deliberazioni del CdA.
L art. 2388,4 c.c. prevede che possono essere impugnate tutte le delibere del Cda che non sono prese in
conformit alla legge o allo statuto. L pu essere proposta dagli amministratori assenti o dissenzienti e
dal collegio sindacale (ma non dai soci) entro 90 giorni dalla data della deliberazione. Quando la delibera consiliare
leda direttamente un diritto soggettivo del socio questi ha diritto di agire giudizialmente per far annullare la
delibera ( non pregiudica i diritti acquisiti in buona fede dai terzi in base ad
atti compiuti in esecuzione delle stesse).Particolare disciplina prevista per il conflitto di interesse degli
amministratori. L una determinata operazione ha un interesse non necessariamente in
conflitto con quello della societ:
Deve darne notizia agli altri amministratori ed al collegio sindacale, precisando natura, termini, origine e
portata;
Se si tratta di amministratore delegato deve astenersi investendo della stessa

Il CdA deve adeguatamente motivare


Se la societ ha un amministratore unico, questi deve darne notizia al collegio sindacale ed alla prima
assemblea utile.

La delibera del CdA o del comitato esecutivo che pu arrecare un danno alla societ (danno potenziale)
impugnabile quando:
L determinante.
Sono stati violati gli obblighi di trasparenza, astensione e motivazione sopra indicati.
L 90 giorni dalla data della delibera, dal collegio sindacale, dagli
amministratori assenti o dissenzienti o anche quelli che hanno votato a favore, se non
ha adempiuto gli obblighi di informazione previsti. L non pu comunque approfittare della propria
posizione per conseguire vantaggi diretti o indiretti a danno della societ.
Maggiori cautele sono imposte alle societ che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio per quanto riguarda
le operazioni con parti correlate (operazioni aventi come controparte uno dei soggetti indicati dalla Consob
rispetto alle quali maggiore il rischio di decisioni assunte in conflitto di interessi). Per tali operazioni il codice
procedure che assicurino la trasparenza e la correttezza delle
decisioni. La Consob prevede raccolga il preventivo parere di un comitato di amministratori
indipendenti e disinteressati (composto secondo le modalit previste dal regolamento Consob). In mancanza il
parere deve essere richiesto ad esperti indipendenti. Il parere non vincolante. Tuttavia le operazioni di maggior
rilievo economico per le quali stato reso parere negativo possono essere realizzate solo se approvate (anche)
ssemblea e senza il voto contrario della maggioranza dei soci non correlati. Deve darsi informazione alla
Consob ed al pubblico delle operazioni rilevanti concluse con parti correlate con modalit fissate dal regolamento.
Le regole procedurali predeterminate per la decisione di operazioni con le parti correlate sono pubblicate sul sito
internet della societ e vanno rese note nella relazione sulla gestione. L
osservanza e ne riferir n A
La rappresentanza della societ
In presenza di un Cda, gli amministratori investiti del potere di rappresentanza devono essere indicati nello statuto
o nella deliberazione di nomina, soggetta a pubblicit legale. Deve specificarsi se gli amministratori rappresentanti
hanno il potere di agire disgiuntamente (firma disgiunta) o congiuntamente (firma congiunta) (di norma, la
rappresentanza spetta al presidente del CdA e ad uno o pi amministratori delegati). Il potere di rappresentanza
generale, processuale (attiva e passiva). La rappresentanza della societ conferita ad altri soggetti pu aggiungersi,
ma non pu sostituire quella degli amministratori.
Per e la certezza della stabilit dei rapporti giuridici si prevede che:
inopponibile ai terzi
nomina (salvo che la societ provi che i terzi ne erano a conoscenza);
La societ resta vincolata verso i terzi anche se gli amministratori hanno violato eventuali limiti posti dalla
societ ai loro poteri di rappresentanza (salvo accordo fraudolento fra amministratore e terzo diretto a
danneggiare la societ, non sufficiente la sola mala fede del terzo).

47
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Per questo motivo le limitazioni al potere di rappresentanza degli amministratori hanno rilievo meramente interno
e la loro violazione comporta solo responsabilit degli amministratori verso la societ. Gli atti ultra vires (atti non
rientranti )possono essere ricompresi nella pi ampia categoria
degli atti posti in essere in violazione dei limiti statuari opponibili ai terzi che abbiano agito intenzionalmente a
danno della societ. Restano opponibili ai terzi i limiti legali del potere di rappresentanza degli amministratori (es.
conflitto di interessi con la societ. Il contratto sar
annullabile su richiesta della societ se il conflitto di interessi era conosciuto o conoscibile dal terzo).

Responsabilit degli amministratori verso la societ


Gli amministratori sono responsabili civilmente del loro operato in 3 direzioni:
1) Responsabilit verso la societ: gli amministratori non adempiono i doveri ad essi imposti dalla legge o
dallo statuto con la diligenza (sono
tenuti al risarcimento dei danni dalla stessa subiti). Gli amministratori non sono responsabili per i risultati
negativi della gestione che non siano imputabili a difetto di normale diligenza nella condotta degli affari
Se vi pi di un amministratore ,essi
sono responsabili solidalmente tra loro. L art. 2381 c.c. pone a carico degli amministratori senza delega
specifici obblighi, quale quello di valutare il generale andamento della gestione (sulla base della relazione
degli organi delegati). Infatti in ogni caso gli amministratori sono solidalmente responsabili
se , essendo a conoscenza di atti pregiudizievoli, non hanno fatto quanto potevano per impedirne il
compimento o eliminarne o attenuarne le conseguenze dannose N o solo per culpa in
vigilando con la conseguenza che, se costretti a risarcire il danno, avranno diritto di regresso
nei confronti degli amministratori responsabili. La responsabilit non immune
da colpa che:
Abbia fatto annotare senza ritardo il suo dissenso nel libro delle adunanze e delle deliberazioni del
Cda.
Del suo dissenso dia immediata notizia per iscritto al presidente del collegio sindacale.
L azione di responsabilit contro gli amministratori deve essere deliberata assemblea
ordinaria o dal collegio sindacale, a maggioranza di 2/3 dei suoi componenti. Deve essere esercitato entro
5 anni L
comporta la revoca automatica degli amministratori contro cui proposta solo se approvata da almeno
1/5 del capitale sociale. Se non si raggiunge tale percentuale sar necessaria una distinta ed espressa
delibera di revoca. Una tutela limitata ed indiretta delle minoranze prevista quando la societ in bonis:
la societ pu rinunziare sazione con gli
amministratori(tali provvedimenti devono essere espressamente deliberati assemblea). E necessario
che non vi sia il voto contrario di una minoranza qualificata (1/5 del capitale sociale, ridotto ad 1/20 nelle
societ che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, o la minore
della minoranza).L art. 2393-bis c.c.
responsabilit contro gli amministratori (o i sindaci o i direttori generali) possa essere promossa anche dagli
azionisti di minoranza (azione di minoranza). I
il 20% del capitale sociale (o la diversa misura prevista nello statuto e, comunque, non superiore ad 1/3).
Nelle societ che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio
promossa dai soci che rappresentano 1/40 del capitale sociale (o la percentuale pi bassa prevista dallo
statuto) L diretta a reintegrare il patrimonio sociale (non a risarcire il danno
eventualmente subito dai soggetti agenti).I soci che hanno agito possono rinunciare ma ogni
corrispettivo dovr andare a vantaggio della societ tenuta a rimborsare loro solo le spese giudiziarie.
Anche la societ pu rinunciare.
2) Responsabilit verso i creditori sociali (art. 2394 c.c.): esiste quando si verificano i seguenti presupposti:
Gli amministratori sono responsabili verso i creditori sociali solo

L solo quando il patrimonio sociale risulta insufficiente al


soddisfacimento dei loro crediti
L singoli creditori sociali (finch la societ in bonis). In caso di fallimento
essa pu essere proposta solo dal curatore, che legittimato zione sociale di

48
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
responsabilit. Intervenuto il fallimento, il risarcimento danni andr ad incrementare la massa attiva
fallimentare. L azione diretta e autonoma e
non azione surrogatoria di quella spettante alla societ. Quanto corrisposto dagli amministratori (a titolo di
risarcimento danni) spetter direttamente ai creditori fino a concorrenza del loro credito. Se
risarcitoria gi stata esperita dalla societ ed il relativo patrimonio stato reintegrato, i creditori non
potranno pi eserci dato che gli amministratori sono tenuti a risarcire una
sola volta il danno. La non sociali
(in quanto il patrimonio sociale non stato reintegrato).
3) Responsabilit verso i singoli soci o terzi (art. 2395 c.c.): esiste quando ricorrono 2 presupposti:
a) Il compimento di un atto illecito da parte
b) La produzione di un danno diretto al patrimonio del singolo socio o del singolo terzo (es. la
falsificazione del bilancio che induce i soci o dei terzi a sottoscrivere un aumento di capitale a
prezzo eccessivo).
I Direttori generali sono dirigenti che svolgono attivit di alta gestione operano in rapporto
diretto con gli amministratori, dando attuazione alle direttive generali impartite dagli stessi. Si tratta di institori
della societ che sono parificati agli amministratori sotto il profilo delle responsabilit penale e se nominati
assemblea o per disposizione dello statuto agli stessi si applicano le norme sulla responsabilit civile degli
amministratori in relazione ai compiti affidati.

B) Il Collegio Sindacale
Il collegio sindacale
societ. La riforma del 1974 ha introdotto per le societ quotate anche un controllo contabile esterno da parte di
una societ di revisione, dando vita ad una sovrapposizione di funzioni col collegio sindacale che si rivelata
scarsamente funzionale. La riforma del 1998 ha eliminato le funzioni di controllo contabile per il collegio sindacale
delle societ con azioni quotate, che sono ora affidate in via esclusiva alla societ di revisione. La riforma del 2003
ha esteso tale previsione anche per le altre s.p.a. La legge sulla tutela del risparmio del 2005 ha parzialmente
riformato la composizione del collegio sindacale e i requisiti dei sindaci delle societ quotate nonch rafforzato i
.
Composizione. Nomina. Cessazione
1) Societ con azioni non quotate: il collegio sindacale si compone di 3 o 5 membri effettivi (soci o non soci),
secondo quanto stabilito nello statuto, a cui si aggiungono 2 membri supplenti.
2) Societ con azioni quotate: resta fermo il numero minimo di 3 sindaci effettivi e 2 supplenti (
costitutivo ne pu determinare liberamente il numero).
I primi sindaci tivo, i successivi assemblea ordinaria. La legge o lo statuto
possono riservare la nomina di uno o pi sindaci allo Stato o ad altri Enti Pubblici con partecipazioni nella societ. I
sindaci sono, di norma, nominati dallo stesso organo che nomina gli amministratori (ulteriore motivo di scarsa
funzionalit del collegio sindacale, visto che i controllati e i controllanti sono espressione dello stesso gruppo di
comando). La situazione parzialmente cambiata:
Nelle societ quotate la riforma del 1998 sancisce
effettivo del collegio sindacale da parte della minoranza (la presenza di sindaci eletti dalla minoranza offre
maggiori garanzie di effettivo svolgimento del controllo). I requisiti di onorabilit e professionalit dei
sindaci sono fissati con regolamento del Ministro della Giustizia, che prevede anche la nomina di sindaci
non iscritti nel registro dei revisori legali dei conti.
Nelle societ con azioni non quotate la riforma del 2003 dispone che almeno un sindaco effettivo ed uno
supplente devono essere scelti tra gli iscritti nel registro dei revisori legali, tenuto dal Ministero
E F Gli altri sindaci devono essere scelti fra gli iscritti negli albi professionali o tra
i professori universitari di ruolo in materie economiche o giuridiche.
Nel registro dei revisori possono iscriversi persone fisiche in possesso di specifici requisiti di professionalit ed
onorabilit, che abbiano superato un apposito esame di ammissione, nonch societ che rispondono a determinati
isione.

49
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Non possono essere nominati sindaci (cause di ineleggibilit ex art.2399 c.c.):
Il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli amministratori, gli amministratori di societ
facenti parte dello stesso gruppo.
Coloro che sono legati alla societ (o a societ dello stesso gruppo) da un rapporto di lavoro o da uno
continuativo di consulenza o di .
P incompatibilit valgono le stesse cause riportate per gli amministratori. Lo statuto pu anche
prevedere ulteriori cause di ineleggibilit e incompatibilit. Nelle societ quotate o con strumenti finanziari diffusi
tra il pubblico i sindaci devono rispettare i limiti al cumulo di incarichi stabiliti dalla Consob mentre nelle altre
societ tali limiti devono essere previsti dallo statuto. Il compenso dei sindaci deve essere predeterminato ed
invariabile in corso di carica (se non stabilito nello statuto assemblea). I sindaci
restano in carica per 3 esercizi e sono rieleggibili. L assemblea pu revocare i sindaci solo per giusta causa (la
delibera deve essere approvata dal tribunale e essa improduttiva di effetti ed il sindaco
sgradito resta in carica). I sindaci nominati dallo Stato o da Enti Pubblici possono essere revocati solo
ha nominati. Costituisce causa di decadenza il sopraggiungere di una delle cause di ineleggibilit, la sospensione o
la cancellazione dal registro dei revisori. Decade il sindaco che (senza giustificato motivo)non assiste alle assemblee
o diserta (durante un esercizio sociale) 2 riunioni del CdA, del comitato esecutivo o del collegio sindacale. In caso di
morte, di rinuncia o decadenza di un sindaco subentrano automaticamente i supplenti in ordine di et. I nuovi
sindaci restano in carica fino alla successiva assemblea che provveder alla nomina dei sindaci effettivi e supplenti
necessari per integrare il collegio. L sindaci devono essere iscritte (a cura
degli amministratori) nel registro delle imprese.

Il c
i Sindaci, in alcuni casi, hanno funzioni di supplenza e, in altri, funzioni consultive (e possono essere richiesti loro
dei pareri). Funzione primaria(ma non esclusiva) del collegio sindacale quella di controllo sul
della societ globalmente intesa e si estende anche a tutta e di assicurare che la stessa venga
.V contabile e
amministrativo adottato dalla societ e sul suo concreto funzionamento. Lo statuto pu prevedere tra le funzioni
del collegio sindacale anche quella di revisione legale dei conti. In tal caso
Q non consentita per le:
a) Societ tenute a redigere il bilancio consolidato;
b) Societ qualificate come enti di interesse pubblico;
c) Societ controllanti, controllate o soggette a comune controllo con un ente di interesse pubblico, salvo
eccezioni individuate dalla Consob.
I sindaci hanno il potere- assemblea del Cda e del comitato esecutivo, nonch
impugnare le relative delibere. Sebbene il controllo sia globale e
sintetico, il suo esercizio rimesso alla discrezionalit tecnica del collegio e pu, quindi, diventare analitico qualora
le circostanze lo richiedano. P
pone a carico degli amministratori numerosi obblighi di comunicazione nei confronti del primo. Il collegio sindacale
scambiare informazioni con i corrispondenti organi della societ controllate in merito ai sistemi di
E inoltre espressamente previsto lo
scambio tempestivo di informazioni fra il collegio sindacale e i soggetti incaricati di controllo contabile. Nelle
societ quotate il collegio sindacale deve comunicare senza indugio alla Consob le irregolarit riscontrate
I sindaci hanno il potere-dovere di procedere (anche individualmente) ad ispezioni e
controlli, nonch di chiedere agli amministratori notizie(anche con riferimento a societ controllate)
delle operazioni sociali o su determinati affari. Il collegio sindacale pu convoc (previa
comunicazione al Presidente del CdA) qualora ravvisi fatti censurabili di rilevante
gravit e vi sia urgente necessit di provvedere. Nelle societ quotate tale potere pu essere esercitato anche da
solo due sindaci; inoltre, ciascun sindaco individualmente legittimato a convocare il CdA ed il comitato esecutivo,
l solo sindaco eletto dalla minoranza. il collegio pu promuovere il
controllo giudiziario sulla gestione se ha fondato sospetto che gli amministratori abbiano compiuto gravi
irregolarit nella gestione. La Consob pu attivare tale procedura se ha fondato sospetto di gravi irregolarit

50
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Il funzionamento del collegio sindacale
Il Presidente del collegio sindacale assemblea e, nelle societ quotate, deve essere prescelto fra i
sindaci eletti dalla minoranza. Il collegio sindacale deve riunirsi almeno ogni 90 giorni
che le riunioni possano svolgersi anche con mezzi telematici (se consentito dallo statuto). Il collegio sindacale
regolarmente costituito con la presenza della maggioranza dei sindaci e delibera a maggioranza assoluta dei
presenti. Delle riunioni dovr essere redatto processo verbale, sottoscritto da tutti gli intervenuti, che viene
trascritto nel libro delle adunanze e delle deliberazioni del collegio sindacale (Il sindaco dissenziente ha diritto di far
iscrivere a verbale i motivi del proprio dissenso). I sindaci possono avvalersi (sotto la propria responsabilit ed a
proprie spese) di dipendenti e di ausiliari per lo svolgimento di specifiche operazioni di ispezione e controllo. Nelle
societ quotate il collegio sindacale e ciascun sindaco individualmente
. L ollegio pu essere
sollecitata dai soci. Ognuno di essi pu denunziare al collegio sindacale fatti che ritiene censurabili (il collegio
sindacale per obbligato solo assemblea). Doveri pi intensi sono posti
a carico del collegio sindacale quando la denuncia provenga da soci che rappresentino il 5% del capitale sociale (o
2% per le societ che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio) o la minore percentuale prevista dallo statuto.
In tal caso il collegio sindacale deve indagare senza ritardo sui fatti denunziati e presentare le sue conclusioni ed
ssemblea convocando immediatamente la medesima qualora ravvisi fatti censurabili di
rilevante gravit e vi sia urgente necessit di provvedere.

La Responsabilit dei sindaci


I sindaci devono adempiere i loro doveri con la professionalit e la diligenza r . In
particolare essi sono responsabili, anche penalmente, della verit delle loro attestazioni e devono conservare il
segreto su fatti e documenti di cui hanno conoscenza per ragione del loro ufficio. Abbiamo:
Responsabilit esclusiva dei sindaci (di norma solidalmente fra loro) quando il danno imputabile solo al
mancato o negligente adempimento dei loro doveri.
Responsabilit concorrente fra sindaci e amministratori per i fatti o le omissioni di questi ultimi, qualora il
danno non si sarebbe prodotto se i sindaci avessero vigilato in conformit degli obblighi della loro carica .
L uella contro gli
amministratori.

C) La Revisione Legale Dei Conti


L d.lgs. n39/2010 (in attuazione della direttiva 2006/43/CE) che ha
raccolto in un unico testo le principali disposizione di legge in tema di revisione legale dei conti. Permane un corpo
di regole speciali Enti di interesse pubblico
emittenti azioni o altri strumenti finanziari quotati o diffusi tra il pubblico in maniera rilevante, nonch alcune
societ regolate da leggi speciali).

C ncarico
la revisione legale esercitata da un revisore legale o da una societ di revisione iscritti nel registro dei revisori
legali dei conti o (se lo statuto lo prevede e nei casi consentiti dalla legge) dal collegio sindacale. Il revisore esterno
nominato per la pr uccessivamen assemblea (su
). Il revisore legale o la societ di revisione devono essere soggetti
indipendenti dalla societ controllata. Il revisore tenuto a dotarsi di procedure idonee a prevenire e rilevare
tempestivamente le situazioni che possono compromettere la sua indipendenza (interesse personale, fiducia
eccessiva, familiarit, intimidazioni ecc.). E qualora le stesse si verifichino deve adottare misure volte a ridurne il
rischio. Nei casi pi gravi deve asteners L incarico di revisione contabile ha durata
di 3 esercizi ed rinnovabile senza limiti. L pu essere revocato solo per giusta causa.
Contestualmente alla revoca La societ sottoposta a
revisione deve informare tempestivamente
hanno determinato la cessazione anticipata anche qualora essa avvenga per dimissioni o scioglimento
consensuale.

51
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
La revisione legale degli enti di interesse pubblico
La revisione legale degli enti di interesse pubblico caratterizzata da maggior rigore ed analiticit in merito ai
requisiti di indipendenza del soggetto incaricato della revisione.
Principio della rotazione periodica del revisore
durata di 9 esercizi quando conferito a societ di revisione e di 7 esercizi per i revisori legali persona fisica (non
pu essere rinnovato o nuovamente conferito al medesimo soggetto se non siano decorsi almeno 3 esercizi dalla
cessazione del precedente).
E divieto alle societ di revisione di prestare alla societ revisionata
e revisione contabile. Il divieto opera anche nei confronti delle societ o singoli professionisti che fanno parte della
rete (network) della societ di revisione (fanno parte del network i soggetti legati alla societ di revisione dai
rapporti giuridici od economici individuati con regolamento M ). Non pu
essere responsabile della revisione chi ha ricoperto da meno di 2 anni cariche sociali o funzioni dirigenziali nella
societ revisionata. L
del i, cancellazione dal registro dei revisori.

Funzioni e responsabilit del revisore dei conti


Funzione principale (ma non esclusiva) del revisore quella di controllare la regolare
tenuta della contabilit sociale e di esprimere un giudizio sul bilancio di esercizio e sul bilancio consolidato
(verificando che sia conforme alle relative norme e rappresenti in modo veritiero e corretto la situazione
). Il giudizio sul bilancio pu essere graduato
secondo 4 modelli:
Giudizio senza rilievi: il bilancio conforme alle norme che ne disciplinano la redazione.
Giudizio con rilievi:il bilancio non stato redatto con chiarezza e non rappresenta in modo veritiero e
corretto la situazione patrimoniale, finanziaria e risultato economico della societ.
In questi casi il
Giudizio negativo: il bilancio presenta gravi violazioni delle norme che ne disciplinano la redazione. revisore deve
informare subito
Dichiarazione di impossibilit di esprimere un giudizio. la Consob

Il soggetto incaricato del controllo contabile ha il diritto di ottenere dagli amministratori documenti e notizie utili
per la revisione, e pu procedere autonomamente ad accertamenti, ispezioni e controlli. Il revisore o la societ di
revisione devono conservare i documenti e le carte di lavoro relativi agli incarichi di revisione legale svolti per 10
anni dalla data della relazione di revisione, cos da consentire successivi controlli.
Il soggetto incaricato del controllo contabile deve adempiere i propri doveri con diligenza professionale. Nei
c rispondono in solido con gli
amministratori per i danni derivanti S;;SW W dei loro doveri. Nei rapporti interni ciascun condebitore
solidale risponde nei limiti L prescrive in 5 anni dalla data della
relazione di revisione sul bilancio emessa al termine de si riferisce isarcimento.

D) I Sistemi Alternativi

Il Sistema Dualistico
Disciplinato dagli artt. 2409-octies-2409-quaterdecis c.c. prevede la presenza di 2 organi sociali:
1) Consiglio di Gestione:
:
E composto da almeno 2 soggetti (anche non soci).I primi componenti atto
costitutivo. Successivamente la loro nomina compete al consiglio di sorveglianza .
Nelle societ quotate se i componenti sono pi di 4, almeno uno deve essere un amministratore
indipendente.
I suoi componenti non possono essere nominati consiglieri di sorveglianza (sono revocabili ad
nutum dal consiglio di sorveglianza).
Non trova applicazione il meccanismo della cooptazione se n vengono a
mancare uno o pi componenti del consiglio (il consiglio di sorveglianza procede a sostituirli senza
indugio).

52
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
L azione di responsabilit contro i consiglieri di gestione pu essere esercitata anche dal consiglio
di sorveglianza. La relativa deliberazione assunta a maggioranza dei componenti e comporta la
revoca di ufficio dei consiglieri di gestione se raggiunta la maggioranza dei 2/3 dei componenti. In
tal caso, il consiglio di sorveglianza provveder contestualmente alla sostituzione.
Il consiglio di sorveglianza pu rinunciare o transigerla,
purch la relativa delibera sia approvata dalla maggioranza dei suoi componenti e non si opponga
la percentuale dei soci prevista dalla corrispondente disciplina dettata per rinuncia o transazione da

La zione da parte della societ o del consiglio di sorveglianza non

creditori sociali.
2) Consiglio di Sorveglianza: al quale spettano sia funzioni di vigilanza e le responsabilit tipiche del collegio

E 3 componenti effettivi e da almeno 2 supplenti (anche non soci). I primi


componenti sono uccessivamente, la loro nomina compete
assemblea ordinaria, che ne determina anche il numero (nei limiti stabili nello statuto). Essi
restano in carica 3 esercizi e sono rieleggibili(salvo diversa disposizione Sono
liberamente revocabili senza giusta causa con delibera approvata con voto
favorevole di almeno 1/5 del capitale sociale, salvo diritto di risarcimento.
Nelle societ quotate almeno un componente eletto dalla minoranza con le modalit fissate
dalla Consob. I consiglieri di sorveglianza (pena decadenza) devono essere in possesso dei requisiti
di professionalit ed onorabilit fissati per decreto dal Ministero della giustizia. Devono rispettare i
limiti al cumolo di incarichi determinati con regolamento dalla Consob. Sono richiamate le cause di
ineleggibilit previste per i sindaci del sistema tradizionale;
Almeno un componente effettivo del Consiglio deve essere scelto tra gli iscritti nel registro dei
revisori contabili;
Non possono essere eletti componenti del consiglio di sorveglianza i componenti del consiglio di
gestione o coloro che sono legati alla societ da un rapporto di lavoro o da un rapporto di

Esercita le funzioni proprie del Collegio Sindacale nel sistema tradizionale(funzioni di controllo). In
particolare:
Presenta la denunzia al tribunale;
Riferisce per iscritto (almeno una volta al )
svolta, sulle omissioni e sui fatti censurabili rilevati;
destinatario delle denunzie dei soci;
I suoi componenti devono assistere alle assemblee e possono (ma non devono) assistere
alle adunanze del consiglio di gestione (solo nelle societ quotate alle riunioni del consiglio
di gestione deve presenziarvi almeno un consigliere di sorveglianza);
Ha poteri e diritti di informazione nei confronti del consiglio di gestione del soggetto che
esercita la revisione dei conti, dei corrispondenti organi delle societ controllate.
Esercita gran parte delle funzioni de assemblea ordinaria (funzioni di indirizzo). Infatti:
Nomina e revoca i componenti del consiglio di gestione; ne determina il compenso;
Approva il bilancio di esercizio e ,ove redatto, il bilancio consolidato: lo statuto pu
cata
approvazione da parte del consiglio o quando ne sia fatta richiesta da almeno 1/3 dei
componenti del consiglio di gestione o di quello di sorveglianza stesso. La distribuzione
.
P nei confronti dei componenti del

assemblea.
Se previsto dallo statuto delibera sulle operazioni strategiche ed i piani industriali e
finanziari della societ predisposti dal consiglio di gestione.

53
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
I ssemblea ed i suoi poteri sono determinati dallo statuto;
I suoi componenti devono adempiere i loro doveri con la diligenza richiesta dalla natura
solidalmente responsabili con i componenti del consiglio di gestione per i fatti
e le omissioni di questi quando il danno non si sarebbe prodotto se i primi avessero vigilato in
conformit deliberare
confronti).
Il controllo contabile affidato, senza eccezioni, ad un revisore legale o ad una societ di revisione.
Il sistema dualistico determina un pi accentuato distacco fra azionisti ed organo gestorio della societ. Infatti le
scelte e le valutazioni tipicamente imprenditoriali sono sottratte ai soci ed affidate ad un organo professionale
(consiglio di sorveglian
particolarmente adatto per societ con azionariato diffuso e prive di uno stabile nucleo di azionisti imprenditori.

Il Sistema Monistico
Trattasi di un modello di amministrazione e controllo semplificato e pi flessibile rispetto a quelli alternativi, nel

risparmi di tempo e costi con elevati livelli di trasparenza. Si caratterizza per la soppressione del Collegio Sindacale.
L Consiglio di amministrazione e da un Comitato per il Controllo
sulla Gestione, costituito al suo interno, che svolge le funzioni proprie del collegio sindacale.
1) Consiglio di Amministrazione: assemblea. Almeno 1/3 dei componenti del deve essere in
possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti per i sindaci e, se lo statuto lo richiede, di quelli previsti da
codici di comportamento redatti da associazioni di categoria o da societ di gestione di mercati
regolamentati. Nelle societ quotate un amministratore indipendente deve essere eletto dalla minoranza.
2) Comitato per il Controllo sulla Gestione:
I suoi componenti del sono nominati dal CdA fra i consiglieri in possesso dei requisiti di
indipendenza (ne determina inoltre il numero che non pu essere inferiore a 3 nelle societ che
fanno ricorso al mercato del capitale di rischio).
Almeno uno dei componenti deve essere scelto fra gli iscritti nel registro dei revisori contabili .
I suoi componenti non devono essere membri del comitato esecutivo e non devono svolgere(anche
di fatto) funzioni gestorie neppure in societ controllanti o controllate.
Nelle societ quotate dalla minoranza, componente di
diritto del comitato e lo presiede.
Provvede alla sostituzione in caso di morte, rinuncia, revoca o decadenza di un suo componente.
Svolge funzioni sostanzialmente coincidenti con quelle del collegio sindacale. Infatti:
Vigila
interno e del sistema amministrativo contabile.
destinatario delle denunzie dei soci di fatti censurabili.
Pu presentare denunzia al tribunale ove riscontri gravi irregolarit di gestione
potenzialmente dannose. Nelle societ quotate tenuto a denunciare alla Consob le
irregolarit riscontrate.
I suoi componenti devono assistere alle assemblee, alle adunanze del consiglio di
amministrazione e del comitato esecutivo, ma (a differenza dei sindaci) non prevista la
decadenza automatica in caso di assenze ripetute ed ingiustificate.
Nelle societ quotate gli riconosciuto il potere di procedere ad ispezioni e controlli. Pu
avvalersi della collaborazione di dipendenti della societ e di convocare il CdA o il comitato
esecutivo (ma non l assemblea) tali poteri possono essere esercitati anche individualmente
da ciascun componente.
Elegge al suo interno il presidente ed opera i funzionamento dettate
per il collegio sindacale. Deve riunirsi almeno ogni 90 giorni si costituisce regolarmente con la
presenza della maggioranza dei componenti e delibera a maggioranza assoluta dei presenti.
Nelle societ quotate ciascun suo componente pu chiedere al presidente la sua convocazione
purch siano indicati gli argomenti da trattare.

54
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Il controllo contabile affidato , senza eccezioni, ad un revisore contabile o ad una societ di revisione.
Il punto debole di questo sistema consiste nel fatto che i controllori sono direttamente nominati dai controllati,
siedono insieme a C A L
indipendenza funzione di controllori.
Differenze
Il modello molto simile a quello tradizionale, dal quale si differenzia in quanto:
L consiglio di amministrazione (si esclude la possibilit
dell'amministratore unico), a cui si applica la disciplina dettata in tema di modello tradizionale di amministrazione e
controllo nei limiti della compatibilit;
Almeno 1/3 dei componenti del consiglio di amministrazione deve essere in possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti per i sindaci e,
se lo statuto lo prevede, di quelli al riguardo previsti da codici di comportamento redatti da associazioni di categoria o da societ di
gestione di mercati regolamentati;
Il collegio sindacale viene sostituito dal comitato per il controllo sulla gestione, che viene nominato dal consiglio di
amministrazione al suo interno
Del controllo contabile della societ deve essere incaricato un revisore - persona fisica o societ di revisione - iscritto nel registro
M G

E) I Controlli Esterni
L controlli esterni sulle s.p.a.
Comune a tutte le s.p.a. solo il Controllo (giudiziario) esterno sulla gestione
presenza di situazioni patologiche che ne alterano il corretto funzionamento. Le societ con azioni quotate in borsa
e quelle che operano sul mercato mobiliare sono assoggettate al controllo della Consob (organo pubblico con
poteri regolamentari e dei controllo finalizzati alla tutela degli investitori, nonch alla trasparenza del mercato
mobiliare e delle societ che nello stesso operano).

Controllo giudiziario sulla gestione


E iaria nella vita delle societ volta a ripristinare la legalit
de .
Il procedimento pu essere attuato se vi fondato sospetto che gli amministratori (non i sindaci), in violazione dei
loro doveri, abbiano compiuto gravi irregolarit nella gestione tali da arrecare danno alla societ o ad una o pi
societ controllate (presupposto oggettivo). Le gravi irregolarit possono essere denunziate:
Dai soci che rappresentino almeno 1/10 del capitale sociale: Nelle societ che fanno ricorso al mercato del
capitale di rischio la percentuale ridotta al 5%,
parte delle minoranze organizzate (presupposto soggettivo). In tutte le societ lo statuto pu prevedere
percentuali minori.
Dal collegio sindacale (o corrispondente organo di controllo nei sistemi alternativi);
Dal Pubblico Ministero solo per le societ che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, poich in
esse vi un interesse pubblico al loro regolare funzionamento;
Dalla Consob solo per le societ che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio quando sospetti gravi
irregolarit sindaci, consiglio di sorveglianza o comitato per il controllo sulla
gestione.
Il tribunale non
Il procedimento attivato con la denunzia si articola in due fasi:
1) Fase istruttoria: nti da adottare
per rimuoverle. Il tribunale deve sentire in camera di consiglio amministratori e sindaci. Pu far eseguire
L
spese saranno a carico dei soci richiedenti o della societ qualora iniziativa sia assunta dagli altri soggetti
aventi diritto. Il provvedimento reclamabile. Il gruppo di comando della societ pu ed
ottenere la sospensione del procedimento per un periodo determinato se
amministratori e sindaci con soggetti di adeguata professionalit, che si attivano per accertare se le
violazioni sussistono e, in caso positivo, per eliminarle riferendo al tribunale sugli accertamenti e le attivit
compiute.

55
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
2) Provvedimenti: se i nuovi soggetti risultano insufficienti per eliminare le violazioni, il tribunale pu:
Disporre gli opportuni provvedimenti cautelari e ssemblea per le deliberazioni
conseguenti ;
Revocare gli amministratori ed eventualmente anche i sindaci. Conseguentemente nomina un
amministratore giudiziario. Esso ha il potere di proporre responsabilit contro gli
amministratori e i sindaci. Ha rappresentanza (anche processuale) della societ ma non pu
compiere atti ecceden senza
tribunale. Prima della scadenza del suo incar
ma pu, in alternativa, proporre
ssemblea la messa in liquidazione della societ o la sua sottoposizione ad una procedura
concorsuale ( assemblea, comunque, libera di deliberare o meno nel senso proposto).

La Consob
la Consob (Commissione nazionale per la societ e la borsa) un organo pubblico di vigilanza sul mercato dei
capitali E considerato come persona giuridica di diritto pubblico, che gode di piena autonomia entro i limiti stabiliti
dalla legge. E organo di controllo
stesso operano e di ogni operazione di sollecitazione del pubblico risparmio attraverso
collocamento di strumenti finanziari.

Consob e informazione societaria


P
1) Informazione continua: tutte le societ emittenti strumenti finanziari quotati o diffusi tra il pubblico
devono tempestivamente informare il pubblico, secondo le modalit stabilite dalla Consob di qualsiasi
fatto ( vit delle societ controllate) la cui conoscenza pu influire sensibilmente sul
prezzo degli strumenti finanziari.
2) Informazione su richiesta: la Consob pu richiedere che siano resi pubblici notizie e documenti necessari
ese degli interessati, in caso di
inottemperanza. La Consob ha prescritto specifici obblighi di informazione preventiva del pubblico per una
serie di operazioni straordinarie (fusione,scissione ecc. ecc.)
3) Informazione periodica: la Consob ha prescritto che siano messi tempestivamente a disposizione del
pubblico i documenti contabili periodici (bilancio di esercizio e relazione finanziaria semestrale degli
amministratori). La Consob ha ampi poteri di indagine e di intervento, al fine di vigilare sulla correttezza

4) Informazioni regolamentate: informazioni di cui prescritta la pubblicazione. Esse devono essere


depositate presso la Consob e la societ di gestione del mercato dove avviene la quotazione. La Consob
stabilisce modalit e termine per la diffusione tra il pubblico e pu, in caso di inottemperanza, rendere nota

giungere a disporre la sospension fino a 10 giorni.

56
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Capitolo Nono: Il Bilancio


La s.p.a. deve redigere annualmente il bilancio di esercizio . Alcune societ sono obbligate a redigere i propri bilanci
in base ai principi contabili internazionali UE IASB (International Accounting
Standard Board) e, di volta in volta, recepiti mediante regolamento comunitario.
L :
Obbligatorio per la redazione bilanci di esercizio e consolidato delle societ con azioni o altri strumenti
finanziari quotati.
Vietato alle societ che possono redigere il bilancio in forma abbreviata.
Facoltativo per tutte le altre societ per azioni.
Una volta adottati i principi internazionali contabili, la scelta non revocabile, salvo circostanze eccezionali
adeguatamente illustrate nella nota integrativa. (
deliberata, per evitare che la modifica dei criteri di redazione del bilancio sia utilizzata per falsare la
).
Bilancio di esercizio: documento contabile che rappresenta in modo chiaro, veritiero e corretto la situazione

stesso. Esso costituito da:


1) Stato Patrimoniale (SP): esso rappresenta in modo sintetico la composizione quantitativa e qualitativa del
patrimonio della societ (attivit e passivit) e la sua situazione finanziaria nel giorno della chiusura
Deve essere
redatto nella forma a colonne, art. 2424 c.c. che prevede 2 sezioni:
a) ATTIVO: esso costituito da 4 grandi categorie ordinate (salvo la prima) secondo il criterio della
liquidit crescente:
Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti ;
Immobilizzazioni: comprendono gli elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati
durevolmente dalla societ. Le immobilizzazioni solo distinte in 3 sottocategorie:
Immobilizzazioni immateriali: quali i costi di impianto e di ampliamento, i diritti di
;
Immobilizzazioni materiali: quali i terreni ed i fabbricati e le attrezzature industriali
e commerciali;
Immobilizzazioni finanziarie: comprendono partecipazioni azionarie e non, crediti,
altri titoli e le azioni proprie, quando siano destinati a permanere stabilmente nel
patrimonio della societ (in caso contrario, tali cespiti devono essere indicati
Attivo circolante). Si presume che le partecipazioni in societ controllate e
collegate costituiscano immobilizzazioni.
Attivo circolante distinto in:
Rimanenze: quali rimanenze di materie prime, di prodotti in corso di lavorazione e
di prodotti finiti e merci;
Crediti (che non costituiscono immobilizzazioni): con distinta indicazione dei crediti
tributari e delle imposte anticipate;
Attivit finanziarie (che non costituiscono immobilizzazioni): partecipazioni, le

Disponibilit liquide: quali depositi bancari ed il danaro in cassa.


Ratei e risconti (attivi): con separata indicazione del disaggio su prestiti.
Ratei attivi: quote di proventi comuni a 2 o pi esercizi, di competenza
ma esigibili in esercizi successivi;
Risconti attivi: ma
di competenza di esercizi successivi.

57
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Disaggio sui prestiti obbligazionari: differenza tra somma riscossa e maggior
somma dovuta dalla societ alla scadenza. deve essere imputato pro quota ad ogni
esercizio per il periodo di durata del prestito.
b) PASSIVO: aggregato in 5 voci:
Patrimonio netto: composto dal capitale sociale nominale e dai diversi tipi di riserve,
distinte a seconda della fonte. Queste voci non costituiscono vere e proprie passivit e si
iscrivono in tale sezione solo per ragioni contabili (passivo ideale).
Fondi per rischi ed oneri: si tratta di accantonamenti destinati a coprire perdite o debiti,
certi o probabili, ma indeterminato

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato: va


calcolato in base agli anni di servizio maturati.
Debiti: distinti in 14 voci, per consentire una dettagliata informazione quantitativa e
;
Ratei e risconti passivi: aggio sui prestiti.
Ratei passivi: quote di costi, comuni a due o pi esercizi, di competenza
ma che saranno effettivamente sopportati negli esercizi successivi;
Risconti passivi: quote di proventi, comuni a due o pi esercizi, percepiti
ma di competenza di esercizi successivi.
Conti S SW: iscritti in calce allo SP , la loro
di rischi ed impegni futuri, che non incidono attualmente sulla consistenza del
patrimonio sociale. In particolare prescritta delle garanzie,
dirette e indirette, prestate dalla societ.
Aggio di emissione: differenza tra somma riscossa e minor somma dovuta alla
societ alla scadenza.
2) Conto Economico (CE):
E redatto in forma
espositiva scalare (unica sequenza prefissata dei componenti positivi e negativi di reddito). A tal fine
articolato in 5 sezioni:
a) Valore della produzione:
produttiva tipica e le variazioni, positive o negative, delle relative rimanenze di magazzino.
b) Costi della produzione: comprendono gli ammortamenti, le svalutazioni e gli accantonamenti.
Sottraendo tale sezione alla prima, si ottiene il risultato lordo della gestione ordinaria della societ.
c) Proventi ed oneri finanziari: somma algebrica dei proventi derivanti da partecipazioni in altre
societ, gli interessi attivi e passivi, gli utili e le perdite sui cambi.
d) Rettifiche di valore di attivit finanziarie: somma algebrica
finanziaria, dovute a rivalutazioni e svalutazioni delle stesse, con il relativo totale.
e) Proventi ed oneri straordinari: somma algebrica dei componenti negativi e positivi relativi alla
gestione straordinaria con relativo totale.
La somma algebrica dei diversi totali parziali costituisce il risultato globale di esercizio, che va indicato
prima al lordo e poi al netto delle imposte sul reddito.
3) Nota Integrativa (NI): illustra e specifica le voci dello SP e del CE. Fornisce pertanto una serie di
informazioni integrative sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sul risultato economico di esercizio, sul
numero dei dipendenti, sui compensi di amministratori e sindaci, sulle azioni e sugli altri strumenti
finanziari emessi dalla societ, sui finanziamenti dei soci alla societ e sulle operazioni di locazione
finanziaria. In particolare nella NI vanno elencate, con una serie di dati informativi, le partecipazioni in
societ controllate e collegate.

Il Bilancio deve essere corredato dalla relazione sulla gestione del collegio sindacale e del revisore contabile.

58
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Relazione sulla Gestione: allegato esterno del bilancio, che assolve ad una funzione di resoconto sulla gestione
della societ e sulle sue prospettive. Ne fissato il contenuto minimo e si specifica che dalla stessa devono risultare
i fatti di rilievo avvenuti dopo Nelle societ
quotate la relazione contiene anche le informazioni sugli assetti proprietari, rilevanti al fine di valutare il grado di
contendibilit del controllo in caso di OPA.
Il bilancio costituisce per i soci il solo
sociali e, per i creditori sociali, costituisce il mezzo per conoscere la consistenza del patrimonio della societ.
Costituisce per il fisco il termine di riferimento per la tassazione periodica del reddito della societ (IRES).
I principi cardine che dominano la redazione del bilancio sono:
Principio di chiarezza: trova sviluppo nelle norme che regolano la struttura ed il contenuto di bilancio:
a) Le voci devono essere organizzate in categorie omogenee (contraddistinte da lettere maiuscole), a
loro volta articolate in sottocategorie (numeri romani),in voci (numeri arabi) ed in alcuni casi anche
in sottovoci (lettere minuscole);
b) P P CE dente
(al fine di confronto con il bilancio degli esercizi
precedenti);
c) vietato il compenso di partite (somma algebrica di costi e ricavi) che per legge,devono essere
iscritti distintamente;
d) Il bilancio deve essere redatto in unit di euro, senza cifre decimali. La NI pu essere redatta in
migliaia di euro.
e) L P CE ordine tassativo fissato per legge.
Principio di verit e correttezza: trova attuazione nei criteri di valutazione previsti per i diversi cespiti
patrimoniali art. 2426 c.c. :
a) Immobilizzazioni: le immobilizzazioni di ogni tipo sono iscritte al costo storico (costo di acquisto o
di produzione) nel quale vanno computati anche i costi accessori (es. spese di trasporto).
b) Ammortamenti: il valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali (non di quelle finanziarie),
la cui utilizzazione limitata nel tempo deve essere sistematicamente ammortizzato in ogni
esercizio in relazione alla residua possibilit di utilizzazione del bene, attraverso la diretta riduzione
dello SP.
c) Svalutazioni: durevolmente minore del costo storico
regolarmente ammortizzato, dovr essere iscritta in bilancio per tale minor valore.
d) Partecipazioni: le immobilizzazioni finanziarie costituite da partecipazioni in imprese controllate e
collegate possono essere valutate col metodo del patrimonio netto (iscrivendo in bilancio un
importo pari alla corrispondente quota, opportunamente rettificata, del patrimonio netto della
societ partecipata della stessa) C
valore iscritto varier negli esercizi successivi .
e) Costi pluriennali: costi di impianto e di ampliamento, di ricerca, di sviluppo e di pubblicit possono
solo se hanno e devono essere ammortizzati in un
periodo non superiore a 5 anni.
f) Avviamento: solo se acquistato a titolo oneroso e nei limiti del costo
per esso sostenuto ( ).
g) Crediti:devono essere sempre valutati secondo il valore di prudente realizzo. Se gli amministratori li
ritengono di dubbia o difficile realizzazione, non possono essere iscritti in bilancio al valore
nominale, ma dovranno essere iscritti per la minor somma che si presume di poter realizzare.
h) Attivo circolante: i cespiti di tale area diversi dai crediti, devono essere iscritti al costo di acquisto o
di produzione o, se minore, al valore di realizzo, desumi . I lavori in
corso su ordinazione possono essere iscritti anche sulla base dei corrispettivi contrattuali maturati
con ragionevole certezza.

59
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
i) Operazioni in valuta: per quanto riguarda le attivit e le passivit in valuta i cui effetti non si sono

Attivit e passivit non costituenti immobilizzazioni: vanno iscritte al tasso di cambio a


pronti (misura il rapporto tra due valute per consegna immediata)alla data di chiusura

dar luogo alla formazione di utili o perdite su cambi, da imputare a CE. L dovr
es non distribuibile fino al realizzo.
Attivit e passivit costituenti immobilizzazioni: devono essere iscritte al tasso di cambio
del momento del loro acquisto (cambio storico) o a quello inferiore alla chiusura
dell se la riduzione giudicata durevole.
La stessa legge tuttavia impone di derogare ai criteri di valutazione in presenza di casi eccezionali. In tal
caso gli amministratori possono e devono attribuire ai beni un valore superiore a quello che risulterebbe
pplicazione dei criteri esposti motivando le singole deroghe nella NI. Fra i casi eccezionali non
rientra il semplice incremento di valore per effetto della svalutazione monetaria. La rivalutazione
monetaria possibile solo in presenza di leggi speciali.
E fornire le informazioni ulteriori necessarie se quelle richieste da specifiche disposizioni di
legge non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta.
Principio di prudenza: la valutazione delle voci di bilancio deve essere fatta secondo prudenza e nella
prospettiva di , per evitare che dal bilancio risultino utili non effettivamente

Principio di prevalenza della sostanza sulla forma: si deve tenere conto anche della funzione economica

con i criteri formali di iscrizione in bilancio.


Principio di competenza:
indipendentemente dalla data di incasso o pagamento, nonch dei rischi e delle perdite di competenza
so, ma prima della redazione del bilancio. Il
bilanci odi esercizio bilancio di competenza e non di cassa.
Principio di continuit: i criteri di valutazione non se
motivare la deroga nella nota integrativa e di

D
dimensioni art. 2435-bis, consentita la redazione di un bilancio in forma abbreviata, in cui ridotto il
numero delle voci dello SP e del CE, nonch delle indicazioni richieste nella NI. In esso pu essere omessa la
Relazione, purch nella NI siano inserite alcune informazioni richieste per il primo documento e indicate dal codice.

Il Procedimento di formazione del bilancio


Societ che adottano il sistema tradizionale o monistico: il bilancio di esercizio un atto della societ alla cui
redazione cooperano tutti e 3 gli organi sociali, nonch il soggetto incaricato di controllo contabile.
Societ che adottano il sistema dualistico: il bilancio predisposto dal consiglio di gestione ed approvato dal
consiglio di sorveglianza, salvo che lo statuto ssemblea in caso di mancata
approvazione da parte del consiglio o qualora ne sia fatta richiesta da almeno 1/3 dei componenti del consiglio di
gestione o del consiglio di sorveglianza stesso.

Art. 2364,2 c.c.: ermine stabilito


dallo statuto (non superiore a 120 giorni ). Lo statuto pu stabilire un termine
maggiore non superiore a 180 giorni, nel caso di societ tenute alla redazione del bilancio consolidato.
Gli amministratori redigono il progetto di bilancio (tale funzione non delegabile al comitato esecutivo o agli
amministratori delegati).Nelle societ quotate gli amministratori si avvalgono della cooperazione di un dirigente
preposto alla redazione dei documenti contabili societari (specificamente incaricato di predisporre adeguate
procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio). In particolare egli deve attestare
congiuntamente agli amministratori delegati (sotto la propria responsabilit) la correttezza formale e sostanziale

60
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
dei bilanci. Il progetto di bilancio con la relazione degli amministratori deve essere preventivamente comunicato al
collegio sindacale (almeno 30 giorni T
a
osservazioni e proposte in ordine al bilancio ed alla sua approvazione. Se il collegio sindacale esercita la revisione
legale, redige anche la relazione del revisore esprimendo il proprio giudizio sul bilancio. Il progetto di bilancio ed i
relativi allegati con le relazioni di amministratori, dei sindaci e del soggetto incaricato della revisione legale dei conti
deve restare depositato in copia nella sede della societ durante i 15 giorni assemblea e finch sia
approvato (i soci possono prenderne visione). Nelle societ quotate tali documenti sono messi a disposizione del
pubblico tramite il sito internet della societ, almeno 21 giorni prima assemblea.
assemblea pu approvare o respingere il bilancio. Pu anche modificare direttamente il progetto di bilancio
sottoposto al suo esame dagli amministratori. L non implica automaticamente la liberazione degli
amministratori, direttori generali e sindaci per le responsabilit incorse nella gestione sociale.
Entro ,una copia del bilancio deve essere depositata a cura degli amministratori presso
egistro delle Imprese. Non possono essere esercitate le azioni di annullabilit o nullit del bilancio
dopo approvazione de esercizio successivo. Se il soggetto incaricato della revisione non ha formulato
rilievi (e nelle sole societ quotate vale anche se egli ha espresso un giudizio positivo con rilievi) la legittimazione ad
impugnare la delibera di approvazione del bilancio per cause di annullabilit e nullit spetta ai soci che
rappresentano almeno il 5% del capitale sociale e, nelle societ quotate, anche alla Consob ( cos oggi impedita
del singolo azionista) La societ posta al riparo da azioni promosse da piccole
minoranza che poterebbero dare .

Utili.Riserve.Dividendi
Non tutti gli utili sono distribuibili tra i soci come dividendi, per la presenza di alcuni vincoli di destinazione imposti
dalla legge o dallo statuto:
Se negli esercizi precedenti si verificata una perdita del capitale sociale non si possono ripartire gli utili
finch il capitale non sia reintegrato o ridotto in misura corrispondente.
Riserva legale: dagli utili netti annuali (non assorbiti da perdite precedenti) deve essere dedotta una
somma corrispondente almeno al 5% degli stessi fin quando la stessa non abbia raggiunto il 20% del
capitale sociale. Costituisce un accantonamento contabile di utili imposto per legge a salvaguardia
sociale. Essa si risolve come una forma di autofinanziamento obbligatorio della
societ poich la quota di attivo patrimoniale corrispondente resta stabilmente investita nella societ
secondo le scelte discrezionali degli amministratori. D assemblea non pu legittimamente disporre a
favore dei soci per tutta la durata della societ.
Riserva statuaria: la sua costituzione imposta dallo statuto(in aggiunta alla riserva legale) che stabilisce
anche la quota parte di utili di esercizio da destinare alla stessa. Anche tali utili non sono distribuibili
assemblea straordinaria modificativa dello statuto le somme
corrispondenti possono essere rese distribuibili ai soci).
Riserve facoltative: d ssemblea ordinaria che approva il bilancio. Di esse
pu liberamente disporne per distribuire utili a favore dei soci negli esercizi successivi.

Gli utili a favore dei soci sono perci costituiti:


Dagli utili distribuibili di esercizio.
Dagli utili accertati e non distribuiti negli esercizi precedenti.
Nella s.p.a. non
A ulteriore e distinta deliberazione
Nelle societ quotate per incentivare la stabilit della compagine
azionaria lo statuto pu riconoscere una maggiorazione sul dividendo percepito dagli azionisti di minoranza che
conservino le loro azioni per un determinato periodo di tempo non inferiore ad 1 anno. La previsione statuaria
art. 127-quarter TUF (maggiorazione massima del 10% dei dividendi
distribuiti alla altre azioni e riconosciuta a ciascun socio solo fino a concorrenza del 0,5% del capitale, anche se la
partecipazione posseduta superiore). In caso di distribuzione di utili fittizi la relativa delibera assembleare nulla
per e gli amministratori sono esposti a responsabilit anche penale.

61
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Gli azionisti non sono obbligati a restituire i dividendi riscossi per utili non effettivamente esistenti quando:
Erano in buona fede al momento della riscossione;
I dividendi sono stati distribuiti in base ad un bilancio regolarmente approvato;
Dal bilancio risultano utili netti corrispondenti.
Le s.p.a. il cui bilancio assoggettato per legge a revisione legale dei conti, secondo il regime degli enti di interesse
pubblico, possono distribuire ai soci acconti sui dividendi. La distribuzione di tali acconti deve essere prevista dallo
statuto e deliberata dagli amministratori (non ssemblea) sulla base di un prospetto contabile e di una
relazione, dai quali risulti che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della societ consente la
distribuzione stessa (su tali documenti deve essere acquisito il parere del soggetto incaricato della revisione legale
dei conti). Gli acconti dividendo non sono ripetibili se i soci li hanno riscossi in buona fede.

Il Bilancio consolidato Di Gruppo


Bilancio redatto dalla capogruppo in aggiunta al proprio bilancio di esercizio. In esso rappresentata la situazione
patrimoniale, finanziaria ed economica del gruppo considerato nella sua unit, sulla base dei bilanci di esercizio
delle singole societ del gruppo opportunamente rettificati. Esso non
distribuibile. Deve essere redatto dalle societ di capitali che controllano altre imprese e da quelle cooperative che
controllano altre societ di capitali. Le imprese da considerare ai fini del consolidamento sono solo quelle
controllate tramite il possesso di partecipazioni. Sono escluse quelle controllate in base a particolari vincoli
contrattuali. Sono esonerati minore dimensione, purch
nessuna delle imprese del gruppo sia una societ con azioni quotate. Nei gruppi a catena il bilancio consolidato
deve essere redatto solo dalla societ che la vertice del gruppo. Ne sono esonerate le subholding(controllate che
a loro volta controllano altre societ) che non abbiano emesso titoli quotati in borsa.
Il bilancio consolidato redatto dagli amministratori della capogruppo ed ha la stessa struttura del bilancio di
esercizio a cui si aggiunge una relazione degli amministratori ed esauriente della
Non sono inserite nel bilancio consolidato le
seguenti voci:
1) Le partecipazioni della controllante in imprese incluse nel consolidamento e la corrispondente frazione del
patrimonio netto(capitale e riserve)di queste. Tali valori sono sostituiti nel bilancio consolidato dalla diretta
iscrizione ntrollate;
2) I crediti ed i debiti fra le imprese incluse nel consolidamento;
3) I proventi e gli oneri relativi ad operazioni effettuate fra le stesse;
4) Gli utili e le perdite conseguenti.
La formazione del bilancio consolidato segue lo stesso procedimento previsto per il bilancio di esercizio della
capogruppo ed sottoposto anche agli stessi controlli ed alle stesse forme di pubblicit. Esso non assoggettato ad
approvazione ssemblea, ragion per cui lo si considera come un atto degli amministratori. Se la
societ che redige il bilancio consolidato assoggettata a revisione contabile obbligatoria i soci che rappresentano
almeno il 5% del capitale sociale possono richiedere al tribunale di accertare la conformit del bilancio consolidato
alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione. L C
6 mesi dal deposito del bilancio consolidato.

62
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Capitolo Decimo: Le Modificazioni Dello Statuto


Costituisce modificazione dello statuto di una s.p.a. ogni mutamento del contenuto oggettivo del contratto sociale
(statuto e atto costitutivo);mutamento che pu consistere sia sia nella
modificazione o soppressione di clausole preesistenti. Esse r assemblea
straordinaria e le relative delibere richiedono le maggioranze previste in via generale per la stessa, o le pi alte
previste per alcune modifiche pi rilevanti E verifica
, entro 30 giorni iscrizione nel registro delle imprese,
contestualmente al deposito, allegando le eventuali autorizzazioni richieste. Se il notaio ritiene non adempiute le
condizioni stabilite dalla legge ne d comunicazione tempestiva agli amministratori che nei 30 giorni successivi
po ssemblea per gli opportuni provvedimenti oppure ricorrere al tribunale affinch lo stesso
( ) ordini con proprio decreto (so In
caso di inerzia degli amministratori la delibera diventa definitivamente inefficace. La delibera produce effetti solo

Il Diritto di recesso

non pu impedire modifiche, anche ra E


maggioranza i limiti posti dalle norme inderogabili. Non devono essere violati i principi cardine della correttezza e
parit di trattamento fra gli azionisti. Per
tutelare le minoranze sono stati ampliati i casi in cui il diritto di recesso concesso; distinguiamo:
1) Cause inderogabili(art. 2437,1 c.c.) il recesso pu essere esercitato, anche per parte delle azioni, dai soci
che non hanno concorso alle delibere riguardanti:
L o sociale (purch questa consista in un cambiamento significativo
);
La trasformazione della societ;
I
La revoca dello stato di liquidazione;
L
La modificazione dei criteri di valutazione delle azioni in caso di recesso;
Le modificazioni dello statuto concernenti il diritto di voto o di partecipazione (diritti patrimoniali).
In tutti questi casi il diritto di recesso non pu essere soppresso dallo statuto ed nullo ogni patto volto ad
escluderlo o a r Il diritto di recesso spetta inderogabilmente ai soci assenti o
dissenzienti, rispetto alla delibera che introduce, modifica o sopprime una clausola compromissoria nello
statuto.
2) Cause derogabili dallo statuto(art. 2437,2 c.c.): il diritto di recesso spetta (salvo che lo statuto non
disponga diversamente) ai soci che non
La proroga del termine di durata della societ;
L (es. introduzione o soppressione
di una clausola di prelazione).
In questi casi, il recesso non pu essere esercitato solo per parte delle azioni.
3) Cause statutarie(art. 2437, 4 c.c.): previste solo per le societ che non fanno appello al mercato del capitale
di rischio.

Tutti i soci possono recedere liberamente da una societ a tempo indeterminato non quotata con un preavviso di
180 giorni allungabile dallo statuto fino ad 1 anno. Lo statuto deve fissare anche il periodo di tempo, comunque
non superiore ad 1 anno, decorso il quale il socio pu recedere.
Il diritto di recesso deve essere esercitato mediante comunicazione con lettera raccomandata alla societ entro 15
giorni egistro delle imprese della delibera che lo legittima (termine portato a 30 giorni dalla
conoscenza da parte del socio, se il fatto che legittima il recesso non una delibera). Le azioni per le quali
esercitato il diritto di recesso non possono essere cedute e devono essere depositate presso la sede della societ.

63
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
que se entro 90 giorni (successivi al recesso) revoca la delibera che lo
legittima o se i soci deliberano lo scioglimento della societ.
Nelle societ non quotate il valore delle azioni determinato dagli amministratori, sentito il parere del collegio
sindacale e del soggetto incaricato della revisione legale dei conti, tenuto conto della consistenza patrimoniale
della societ e delle sue prospettive reddituali azioni .
Nelle societ quotate il valore di liquidazione delle stesse determinato facendo esclusivo riferimento alla media
aritmetica dei prezzi di chiusura nei 6 mesi che
I soci hanno diritto di conoscere la determinazione del valore di rimborso nei 15 giorni precedenti la data fissata
ssemblea (in caso di contestazione, da proporre con la dichiarazione di recesso, il valore di liquidazione
determinato entro 90 giorni esperto nominato dal tribunale con relazione giurata).
Le azioni che il socio recede devono essere offerte in opzione agli altri soci (ed ai possessori di obbligazioni
convertibili) in proporzione al numero delle azioni possedute. Per la parte non acquistata dai soci possono essere
collocate sul mercato. In caso di mancato collocamento presso i soci o presso terzi le azioni vengono rimborsate
mediante acquisto da parte della societ, rispettando il limite degli utili distribuibili e delle riserve disponibili. Solo
in assenza di utili e riserve disponibili deve ssemblea straordinaria per deliberare la riduzione
del capitale sociale o lo scioglimento della societ. I creditori possono opporsi alla delibera di riduzione del capitale
(secondo la disciplina prevista per la riduzione reale del capitale): se scioglie.

Le modificazioni del capitale sociale


Una disciplina specifica dettata per le modificazioni dello statuto relative al aumento del capitale sociale; esso
pu essere:
a) Reale (o a pagamento): la societ intende procurarsi nuovi conferimenti. Esso d luogo al
nuove azioni a pagamento, che vengono sottoscritte dai soci attuali o da terzi che, in tal modo,
diventano soci. Non consentito eseguire un aumento del capitale fino a che le azioni precedentemente
emesse non siano interamente liberate. Tuttavia la violazione di tale disposizione non comporta nullit
della delibera di aumento. Nel contempo gli amministratori sono responsabili in solido per i danni
arrecati ai soci ed ai terzi. C aordinaria
dei soci. Lo statuto per pu attribuire agli amministratori la facolt di aumentare in una o pi volte il
capitale sociale (aumento delegato). Tuttavia:
Deve essere predeterminato entro cui gli amministratori possono
aumentare il capitale sociale.
La delega pu essere concessa per un periodo massimo di 5 anni (la delega rinnovabile).
A tutela delle minoranze si prevede che, q
conferimento in natura senza T
20% del capitale sociale possono chiedere che si presenti una nuova valutazione effettuata secondo il
art. 2343 c.c. P io di tale diritto, gli
amministratori iscrivono nel registro delle imprese (insieme con la deliberazione di aumento del
capitale) una dichiarazione contenente le informazioni dovute per i conferimenti in natura, valutati con
metodi alternativi. Il conferimento non pu essere eseguito prima che siano trascorsi 30 giorni
I senza che i soci abbiano chiesto la nuova valutazione (in tal caso, per il conferimento
bisogna aspettare che la nuova valutazione sia presentata). Qualora non sia richiesta la nuova
valutazione (dopo la realizzazione del conferimento) gli amministratori iscrivono nel registro delle
imprese di capitale stato eseguito e che non sono sopravvenuti fatti che
hanno modificato sensibilmente il valore del conferimento. Il verbale della delibera del CdA deve essere
redatto da un notaio.
La deliberazione dovr fissare il termine, non inferiore a 30 giorni ta, entro
cui le sottoscrizioni devono essere raccolte. P non sia integralmente
sottoscritto (sottoscrizione parziale). In tal caso il capitale aumentato di un importo pari alle
sottoscrizioni raccolte soltanto se la deliberazione di aumento lo abbia espressamente previsto. In
inscindibile e la sottoscrizione parziale non vincoler n la societ n i
sottoscrittori(questi ultimi sono tto alla
restituzione delle somme gi versate). Per i conferimenti in danaro il versamento del 25% deve essere
direttamente alla societ. Se le azioni sono emesse con
sovrapprezzo, questo deve essere integralmente versato

64
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Il diritto di opzione(art. 2441 c.c.) il diritto dei soci attuali di essere preferiti ai terzi nella sottoscrizione
Serve quindi a mantenere inalterata la proporzione in
cui ciascun socio partecipa, attraverso il voto, alla formazione della volont sociale (funzione
amministrativa). Serve inoltre a mantenere inalterato il valore reale della partecipazione azionaria in
presenza di riserve accumulate (funzione patrimoniale). Il diritto di opzione ha un proprio valore
economico onetizzare cedendolo a terzi. Tale diritto pu essere sacrificato nei casi
in cui lo esiga uno specifico interesse della societ. Il diritto di opzione ha per oggetto le azioni di nuova
emissione di qualsiasi categoria e le obbligazioni convertibili in azioni emesse dalla societ. E
a ciascun azionista in proporzione al numero di azioni gi possedute. Per esercitarlo la societ deve
concedere agli azionisti un termine non inferiore a 30 giorni (ridotto a 15 per le societ quotate) che
registro delle imprese. Gli amministratori non sono
liberi di collocare a loro piacimento le azioni che siano rimaste inoptate. Infatti:
Se le azioni non sono quotate coloro che hanno esercitato il diritto di opzione hanno il diritto di
prelazione nella sottoscrizione delle azioni non

Se le azioni sono quotate i diritti di opzione residui devono essere offerti nel mercato
regolamentato dagli amministratori per almeno 5 riunioni ed il ricavato della vendita va a
beneficio del patrimonio sociale.
Se gli azionisti non ntero del diritto di prelazione o i diritti offerti nel mercato
regolamentato restano invenduti, le azioni di nuova emissione potranno essere liberamente collocate.
Il diritto di opzione escluso quando:
Le azioni devono essere liberate mediante conferimenti in natura: esclusione per legge

conferimento, prevalente su quello individuale dei soci alla s Nelle


societ quotate lo statuto pu escludere il diritto di opzione nei limiti del 10% del capitale
preesistente.
L esclusione o limitazione con la delibera di aumento del
capitale. La relativa delibera deve essere approvata con un maggioranza particolarmente
rafforzata(oltre la met del capitale sociale, anche ssemblea successive
alla prima).
Le azioni devono essere offerte in sottoscrizione ai dipendenti della societ o anche ai
dipendenti di societ controllanti o controllate assemblea straordinaria. La
relativa delibera deve essere approvata da oltre la met del capitale sociale, se il diritto di
opzione escluso per pi di delle azioni di nuova emissione. Nelle societ quotate si applicano
le normali assemblea straordinaria se non eccede 1% del capitale
sociale.
Nei primi 2 casi di esclusione obbligatoria sovrapprezzo, se la
societ ha accumulato degli utili in modo da ridimensionare il pregiudizio patrimoniale degli azionisti
attuali. Alla societ lasciato un margine di discrezionalit nella determinazione del relativo
ammontare. Nelle societ non quotate il collegio sindacale deve esprimere il proprio parere sulla
congruit del prezzo di emissione. Nelle societ con azioni quotate tale parere invece espresso dal
soggetto incaricato della revisione legale dei conti.
Il diritto di opzione non si considera escluso o limitato quando le azioni di nuova emissione sono state
sottoscritte da banche
di offrirle successivamente agli azionisti, rispettando la disciplina del diritto di opzione. Nel periodo di
detenzione delle azioni non pu esercitare il diritto di voto.
b) Nominale (o gratuito): non d luogo a nuovi conferimenti e non determina incrementi del patrimonio
E assemblea straordinaria imputando a capitale le riserve e gli altri fondi
iscritti in bilancio, in quanto disponibili. Non imputabile a capitale la riserva legale (almeno per la parte
che non supera il 20% del capitale sociale). Il passaggio a capitale di riserve e di fondi disponibili
comporta che la societ non pu pi disporre a favore dei soci dei corrispondenti valori del patrimonio
netto. Essi restano assoggettati al vincolo di stabile indisponibilit, proprio del capitale sociale.

65
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
L nominale pu essere attuato o aumentando il valore nominale delle azioni in circolazione o
mediante . Queste ultime devono avere le stesse caratteristiche di quelle gi
in circolazione e devono essere assegnate gratuitamente agli azionisti, in proporzione di quelle da essi
gi possedute deve essere attuato in modo da non alterare le preesistenti posizioni
reciproche degli azionisti).
Una disciplina specifica ,poi, dettata per le modificazioni dello statuto relative alla riduzione del capitale sociale;
esso pu essere:
1) Reale(per rimborso): rato la disposizione previgente (secondo cui tale riduzione
ed
ha previsto un ventaglio pi ampio di fattispecie che possono dare vita a tale operazione. Essa prevede
talune cautele sostanziali e procedimentali, in quanto operazione potenzialmente pericolosa per i creditori
sociali e per i soci di minoranza:
Il capitale sociale non pu essere ridotto al di sotto del minimo legale
previsto da leggi speciali);
Se la societ ha emesso obbligazioni, la riduzione reale non pu avere luogo se non rispettato il
limite legale
L ssemblea deve indicare ragioni e modalit della riduzione in modo
che i soci siano preventivamente informati su entrambe;
La delibera pu essere eseguita solo dopo 90 giorni egistro delle imprese. Entro questo
termine i creditori sociali anteriori opposizione alla delibera di riduzione.
L sospende fin giudizio sulla stessa. La riduzione pu
avere luogo mediante liberazione ti ancora dovuti o mediante rimborso
agli stessi del capitale. La societ pu procedere ad acquisto e successivo annullamento di azioni proprie. La
modalit prescelta deve assicurare la parit di trattamento degli azionisti (es. estrazione a sorte di un certo
numero di azioni ed al loro successivo annullamento dietro rimborso del solo valore nominale delle stesse).
in tal caso agli azionisti rimborsati vengono rilasciati dei titoli denominati azioni di godimento. Esse
partecipano alla ripartizione degli utili solo dopo che sia stato corrisposto alle altre azioni un dividendo pari
interesse legale sul valore nominale
(valore nominale).Salvo che lo statuto non disponga diversamente le azioni di godimento non attribuiscono
il diritto di voto.
2) Nominale (Per perdite): minor valore
del capitale reale. La societ non obbligata a ridurre il capitale sociale fino a quando la perdita non sia
superiore ad (non are
della riserve). Anche se non obbligata la societ pu decidere lo stesso di ridurre il capitale per poter
distribuire gli utili successivamente conseguiti( distribuzione altrimenti vietata fin quando le perdite non
siano state colmate). Se la societ ha emesso obbligazioni tale riduzione pu essere disposta solo
rispettando il lim L riduzione obbligatoria quando il capitale
diminuito di oltre in conseguenza di perdite. Diversa la relativa disciplina a seconda che:
Minimo legale non stato intaccato: gli amministratori (o il consiglio di gestione) o nel caso di loro
inerzia il collegio sindacale (o il consiglio di sorveglianza) devono convocare assemblea
straordinaria e sottoporle una situazione patrimoniale aggiornata, con le osservazioni del collegio
sindacale (o del comitato per il controllo sulla gestione). La situazione patrimoniale un vero e
proprio bilancio infrannuale. Gli amministratori devono dare conto dei fatti avvenuti dopo la
redazione de L ssemblea prende gli opportuni provvedimenti , se entro
non risulta diminuita a meno di assemblea ordinaria (o il
consiglio di sorveglianza) che approva il bilancio di tale esercizio deve ridurre il capitale in
proporzione delle perdite accertate. In mancanza la riduzione sar dal tribunale
(con proprio decreto) su richiesta degli amministratori o dei sindaci.
Minimo legale stato intaccato: ssemblea convocata dagli amministratori o, in caso di loro
inerzia, dal collegio sindacale. Essa deve necessariamente deliberare o la riduzione del capitale
sociale ed il contemporaneo aumento dello stesso fino a raggiungere una cifra superiore al minimo
legale o la trasformazione della societ. Se ci non avviene la societ si scioglie ed entra in stato di
liquidazione (non consentito attendere successivo per prendere
provvedimenti).

66
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Capitolo Undicesimo: Le Obbligazioni


la s.p.a. pu emettere obbligazioni (titoli di credito nominativi o al portatore) che rappresentano frazioni di uguale
valore nominale e con uguali diritti inanziamento a titolo di mutuo. Essi documentano
quindi un credito verso la societ. A Obbligazioni
Azioni: assegnano la qualit di socio
L iritto di rimborso solo in sede di liquidazione della societ e solo se residui un attivo netto
dopo il soddisfacimento dei creditori (compresi gli obbligazionisti). La sua quota di liquidazione pu essere
uguale, inferiore o superiore al valore nominale del conferimento eseguito.
Obbligazioni: assegnano la qualit di creditore della societ L
remunerazione periodica fissa (interessi), normalmente svincolata dai risultati economici della societ
finanziata; ha inoltre diritto al rimborso del valore nominale del capitale prestato alla scadenza pattuita.
O Strumenti finanziari partecipativi
Obbligazioni: rappresentano caratteristiche tipiche:
Sono titoli di massa
economica.
Attribuiscono il diritto al rimborso di una somma di danaro. Pu essere subordinato (in tutto o in
parte) alla soddisfazione dei diritti di altri creditori, ma non
economico della societ, n pu essere escluso o soppresso. Solo i
degli interessi possono variar
economico della societ.
Strumenti finanziari partecipativi: sono forniti di diritti patrimoniali o anche di diritti amministrativi
). Rappresentano una categoria residuale atta a ricomprendere
tutti gli strumenti finanziari emessi dalla societ non altrimenti qualificati e disciplinati per legge.
Distinguiamo tra i tipi speciali di obbligazioni le:
1) Obbligazioni partecipanti(o ordinarie): la remunerazione periodica del capitale commisurata in tutto o in
parte agli utili di bilancio della societ emittente.
2) Obbligazioni indicizzate (o strutturate): mirano a neutralizzare gli effetti della svalutazione monetaria ed
adeguare il rendimento
interesse e/o i tempi ed il valore di rimborso ad indici di varia natura che possono essere anche relativi

3) Obbligazioni subordinate: il diritto degli obbligazionisti al pagamento degli interessi ed al rimborso del
capitale in tutto o in parte subordinato non degli
azionisti), in caso di liquidazione volontaria o di assoggettamento a procedura concorsuale della societ
emittente.
4) Obbligazioni con warrant (o con diritto di opzione su azioni): (di
opzione) di sottoscrivere o acquistare azioni della societ emittente o di altra societ. Ferma restando la
posizione di creditore per le obbligazioni possedute(ci le distingue dalle obbligazioni convertibili).
5) Obbligazioni convertibili in azioni:
credito in una partecipazione azionaria (con la relativa acquisizione della qualit di socio) della societ
emittente (procedimento diretto) o di altra societ, alla prima collegata (procedimento indiretto).La
conversione avviene sulla base di un rapporto di cambio prefissato, utilizzando come conferimento le
L
emissione devono essere offerte in opzione agli azionisti ed ai possessori di obbligazioni convertibili
precedentemente emesse. In fase di emissione devono essere rispettate le seguenti condizioni:
La delibera di emissione di obbligazioni convertibili non pu essere adottata se il capitale sociale
precedentemente sottoscritto non stato integralmente versato .
Le obbligazioni convertibili non possono essere emesse per somma complessivamente inferiore al
loro valore nominale.

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Competente a deliberare obbligazioni convertibili assemblea straordinaria, che determina
anche il rapporto di cambio , nonch il periodo e le modalit di conversione. Deve inoltre contestualmente
aumento del capitale sociale valore nominale delle azioni
da attribuire in conversione. Per quanto riguarda la pendenza del periodo di conversione la legge fissa 3
regole:
In caso di aumenti del capitale sociale a pagamento e di nuove emissioni di obbligazioni
convertibili, il diritto di opzione sugli stessi spetta anche ai possessori di obbligazioni convertibili.
In caso di aumento gratuito del capitale o di riduzione dello stesso per perdite, il rapporto di
cambio automaticamente modificato
numero di azioni offerte in conversione) o della riduzione del capitale (si riduce il valore nominale o
il numero delle azioni offerte in conversione).
La societ non pu deliberare una riduzione volontaria del capitale sociale, la fusione con altre
societ, la scissione o la modificazione delle disposizioni dello statuto concernenti la ripartizione
degli utili, fin quando non siano scaduti i termini fissati per la conversione. Tale divieto non ha
carattere assoluto e pu essere superato concedendo agli obbligazionisti la facolt di conversione
anticipata (in caso di fusione o scissione ai possessori di obbligazioni convertibili che non si
avvalgono della conversione anticipata, devono essere assicurati diritti equivalenti a quelli loro
spettanti prima della fusione o scissione, salvo che la modifica dei loro diritti non sia stata
).
I .a. pu emettere obbligazioni (nominative o al portatore), per somma non
eccedente complessivamente il doppio del valore del capitale sociale sottoscritto, della riserva legale e delle riserve
La societ pu tuttavia derogare tale limite emettendo
obbligazioni per ammontare superiore al limite fissato in via generale quando:
a) Le obbligazioni emesse in eccedenza sono destinate ad essere sottoscritte da investitori istituzionali
soggetti a vigilanza prudenziale(banche, imprese di assicurazione), i quali se trasferiscono le obbligazioni
sottoscritte, rispondono delle solvenza della societ nei confronti degli acquirenti che non siano investitori
professionali;
b) Le obbligazioni sono garantite da ipoteca di primo grado su immobili di propriet della societ, fino ai 2/3
del valore di bilancio di questi;
c) R autorizzata a superare il

Restano salve le disposizioni di leggi speciali relative a particolari categorie di societ. La societ che ha emesso
obbligazioni non pu ridurre volontariamente il capitale sociale o distribuire riserve se non risulta pi rispettato il
limite per le obbligazioni che res E consentita la riduzione obbligatoria (per perdite).In tal
caso non possono distribuirsi utili finch non viene ripristinato il suddetto rapporto fra capitale pi riserve ed
obbligazioni.
L emissione di obbligazioni (ad eccezione delle obbligazioni convertibili) viene deliberata dagli amministratori, salvo
diversa disposizione della legge o statuto. La delibera di emissione deve risultare da verbale redatto da un notaio,
soggetta a controllo di legalit da parte dello stesso ed iscrizione nel registro delle imprese. L
obbligazioni emesse deve risultare da un apposito libro delle obbligazioni. In tale libro devono essere annotati
nome ed il nome degli obbligazionisti nominativi, nonch
trasferimenti e vincoli relativi a queste ultime.
I prestiti obbligazionari emessi da una s.p.a. si differenziano, rispetto a quelli dello Stato e degli altri Enti pubblici,
per la previsione di una organizzazione di gruppo degli obbligazionisti volta a tutelare gli interessi degli stessi
verso la societ ed articolata in 2 organi:
1) Assemblea degli obbligazionisti: delibera su:
nomina e revoca del rappresentante comune;
modificazioni delle condizioni del prestito;
proposte di amministrazione controllata e di concordato preventivo e fallimentare;
costituzione di un fondo per le spese necessarie alla tutela degli interessi comuni e sul relativo
rendiconto;
altri oggetti di interesse comune degli obbligazionisti.

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
E convocata dagli amministratori della societ o dal rappresentante comune degli obbligazionisti. La
convocazione obbligatoria quando ne fatta richiesta da tanti obbligazionisti che rappresentano 1/20 dei
titoli emessi e non estinti. Ad essa possono assistere amministratori e sindaci.
Per le delibere di modificazione delle condizioni del prestito necessario (anche in seconda convocazione)
il voto favorevole degli obbligazionisti che rappresentano la met delle obbligazioni emesse e non estinte.
L iscritte nel registro delle imprese a cura del notaio che ha redatto il
verbale.
2) Rappresentante comune degli obbligazionisti: se questa non vi provvede
nominato dal tribunale, su domanda di uno o pi obbligazionisti o degli amministratori della societ). La
nomina soggetta ad iscrizione nel registro delle imprese. Il rappresentante comune dura in carica per un
periodo non superiore a tre esercizi ed rieleggibile. P senza
giusta causa, salvo il diritto al risarcimento dei danni. Tutela gli interessi comuni degli obbligazionisti nei
confronti della societ e dei terzi. In particolare:
Esegue le deliberazioni assemblea degli azionisti.
Assiste nulle se svolte senza la sua
presenza o, in mancanza, di un notaio) .
Ha la rappresentanza processuale degli obbligazionisti, anche nelle procedure concorsuali.
L non priva il singolo obbligazionista del potere di tutelare i propri diritti nei
confronti della societ. Sono precluse le azioni individuali che sono incompatibili con le deliberazioni

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Capitolo Dodicesimo: Lo Scioglimento Della S.P.A.


La s.p.a. si scioglie ed entra in stato di liquidazione col verificarsi di una delle seguenti cause:
1) Decorso del termine di durata ; termine che pu essere prorogato prima della
assemblea straordinaria. L e dispositivo della
maggioranza in quanto:
Nelle s.p.a. riconosciuto il diritto di recesso per gli azionisti che non hanno concorso

Nelle societ che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio si richiede la maggioranza
rafforzata di pi 1/3 del capitale sociale, anche in seconda convocazione.
2) C o sopravvenuta impossibilit di conseguirlo: tale causa non opera se
assemblea delibera le opportune modifiche statutarie. L impossibilit deve essere assoluta e definitiva;
3) Impossibilit di funzionamento o ssemblea:
organo precluda necessarie per il funzionamento della societ (es. la nomina di
amministratori e sindaci, approvazione bilancio).
4) Riduzione del capitale (per perdite) al di sotto del minimo legale, salvo che assemblea deliberi la
riduzione ed il contemporaneo aumento del capitale ad una cifra superiore al minimo legale, oppure la
trasformazione della societ.
5) La delibera assemblea straordinaria di scioglimento della societ in seguito al recesso di uno o pi
soci, ovvero impossibilit di provvedere al rimborso delle relative azioni (senza ridurre il capitale sociale)
opposizione dei creditori alla riduzione.
6) L cioglimento anticipato: nelle societ che non fanno
ricorso al mercato del capitale di rischio richiesta una maggioranza rafforzata di pi di 1/3 del capitale
sociale (anche in seconda convocazione).
7) A : per le quali lo statuto deve determinare la
competenza a deciderle o accertare e ad effettuare i prescritti adempimenti pubblicitari.
Dopo la riforma del 2003, non pi causa di scioglimento la dichiarazione di fallimento della societ.
Verificatasi una causa di scioglimento gli amministratori devono procedere senza indugio al suo accertamento e
deliberazione assembleare che dispone lo
scioglimento. A
liquidazione. Gli effetti connessi al verificarsi di una causa di scioglimento decorrono dal momento successivo
iscrizione nel registro delle imprese della dichiarazione di accertamento del CdA o della delibera assembleare
che dispone lo scioglimento. I
sono personalmente e solidalmente responsabili per i danni subiti dalla societ, dai creditori sociali e dai terzi.

La societ in stato di liquidazione


Il verificarsi di una causa di scioglimento non immediata estinzione della societ: si deve provvedere
(attraverso il procedimento di liquidazione) al pagamento dei creditori sociali ed alla ripartizione fra i soci
.
Gli amministratori restano in carica fino alla nomina dei liquidatori. Sono responsabili della conservazione
dei beni sociali finquando non li abbiano consegnati ai liquidatori. Essi conservano il potere di gestire la
societ ai soli l valore del patrimonio sociale; in attesa di farne
consegna ai liquidatori. Per gli atti e le omissioni posti in essere violando tale limitazione, gli amministratori
sono personalmente e solidalmente responsabili dei danni arrecati a societ, creditori sociali ed ai terzi.
Con gli amministratori risponder nei confronti dei terzi anche la societ.
Il collegio sindacale continuer a svolgere la sua consueta attivit di controllo, anche nei confronti dei
liquidatori.
l assemblea controverso se siano compatibili con lo stato di liquidazione alcune delibere modificative
dello statuto (aumento del capitale sociale a pagamento,riduzione facoltativa, trasformazione). E
certamente consentita la fusione con altre societ fin quando non

70
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
La societ pu in ogni momento revocare lo stato di liquidazione e tornare ad una fase di normale esercizio con
ssemblea straordinaria (per le societ che non fanno ricorso al mercato del capitale di rischio
necessaria la maggioranza rafforzata di 1/3 del capitale sociale, anche in seconda convocazione). Ai soci che non
hanno concorso alla deliberazione riconosciuto il diritto di recesso. La revoca ha effetto solo dopo 60 giorni
termine entro il quale i creditori sociali anteriori
proporre opposizione.
Il procedimento di liquidazione si apre con la nomina assemblea
straordinaria che ne fissa anche il numero, le regole di funzionamento ed i poteri con particolare riguardo alla
, di rami di essa o anche di singoli beni o diritti , nonch agli atti necessari per la
ivi compreso il suo esercizio provvisorio (anche per singoli rami) in funzione
del migliore realizzo N inerzia ssemblea, i liquidatori sono nominati dal tribunale, su istanza dei singoli
soci, amministratori o sindaci. I liquidatori restano in carica per tutta la durata del procedimento (salvo che non sia
fissato espressamente un termine). I liquidatori possono essere revocati
Se sussiste giusta causa sono revocabili anche dal tribunale su istanza dei
soci, sindaci o del pubblico ministero. I provvedimenti di nomina e di revoca dei liquidatori sono soggetti ad
iscrizione nel registro delle imprese. C amministratori cessano dalla carica e devono consegnare ai
liquidatori i libri sociali, una situazione dei conti (alla data dello scioglimento) ed un rendiconto della loro gestione
relativo al periodo successiv Di tale consegna viene redatto un verbale. Dunque:
I liquidatori devono adempiere i loro doveri con la diligenza e la professionalit richieste dalla natura
rme sulla responsabilit degli amministratori;
I liquidatori devono prendere in consegna dagli amministratori beni e documenti sociali, nonch redigere
trimonio sociale;
I liquidatori possono compiere tutti gli atti utili per la liquidazione della societ, salvo diversa disposizione
statutaria o adottata in sede di nomina.
L eve essere diretta al pagamento dei creditori sociali e, solo successivamente, potranno
ripartire tra i soci i beni della societ ( sufficiente anche che siano state accantonate le somme necessarie per
pagarli).I liquidatori sono personalmente e solidalmente responsabili per i danni che ne derivano a questi ultimi. Se
i fondi disponibili risultano insufficienti i liquidatori possono chiedere proporzionalmente ai soci i versamenti ancora
dovuti sulle azioni non interamente liberate. I liquidatori devono redigere ogni anno il bilancio e sottoporlo
ssemblea. Nel primo bilancio successivo alla loro nomina i liquidatori devono indicare le
variazioni nei criteri di valutazione adottati cio approvato, le ragioni e conseguenze di tali
variazioni.
C
redigere il bilancio finale di liquidazione
(piano di riparto). Esso deve essere approvato dai singoli soci ssemblea) dato che entra in gioco
E un meccanismo di approvazione tacita.
Approvato il bilancio finale di liquidazione, i liquidatori devono chiedere la cancellazione della societ dal registro
delle imprese ( prevista la cancellazione di ufficio quando per oltre 3 anni consecutivi non viene depositato il
bilancio annuale di liquidazione). Intervenuta la cancellazione dal registro ( )
i creditori sociali rimasti insoddisfatti possono far valere i loro di diritti:
Nei confronti dei soci fino a concorrenza delle somme da questi riscosse, in base al bilancio finale di
liquidazione.
Nei confronti dei liquidatori se il mancato pagamento dipeso da colpa di questi.
La domanda se proposta entro 1 anno .
La cancellazione dal registro delle imprese estinzione della s.p.a. anche se vi siano creditori insoddisfatti . I
creditori possono chiedere il fallimento della societ entro un anno dalla cancellazione della stessa dal registro
delle imprese.

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Capitolo Tredicesimo: La Societ In Accomandita Per Azioni (S.A.P.A.)


La s.a.p.a. (disciplinata dagli artt. 2452-2461 c.c.) un tipo di societ che si caratterizza per la presenza di 2
categorie di soci:
a) Soci accomandatari: rispondono solidalmente ed illimitatamente per le obbligazioni sociali e sono per legge
amministratori della societ.
b) Soci accomandanti: sono obbligati verso la societ nei limiti della quota di capitale sottoscritto.
Le quote di partecipazione dei soci sono rappresentate da azioni. Alla s.a.p.a. sono applicate le norme della s.p.a.
con alcuni adattamenti che tengano conto della peculiare posizione degli azionisti accomandatari. Infatti vi un
nesso indissolubile tra qualit di accomandatario, posizione di amministratore e responsabilit per le obbligazioni
sociali:
I soci indicati come accomanda (di diritto) amministratori della societ senza
limiti di tempo (salvo diversa disposizione statuaria);
I non risponde per le obbligazioni della
societ sorte posteriormente zione della sua cessazione nel registro delle imprese; da quel momento
egli diventa accomandante;
Il nuovo amministratore assume la qualit di socio accomandatario
nomina. Risponder illimitatamente solo per le obbligazioni sociali che sorgono a partire da tale momento
(non di quelle anteriori).
Il capitale sociale non pu essere inferiore ai 120.000 .
L tto costitutivo deve indicare quali sono i soci accomandatari. La denominazione sociale deve essere costituita
dal nome di almeno uno dei so
I soci accomandatari rispondono illimitatamente e solidalmente verso i terzi per le obbligazioni sociali. I creditori
sociali possono agire nei loro confronti solo dopo aver infruttuosamente escusso il patrimonio sociale (beneficio di
escussione).
Norme particolari valgono per talune delibere assembleari:
Gli accomandatari non hanno diritto di voto nelle deliberazioni di nomina e revoca dei sindaci (o dei
componenti del consiglio di sorveglianza) e del soggetto incaricato della revisione legale dei conti, nonch

controllori);
Le modificaz assemblea straordinaria (con le
maggioranza previste per le s.p.a.)con il consenso unanime dei soci accomandatari (godono di un diritto di
veto ssetto originario della societ).
I soci accomandatari possono essere revocati anche se non ricorre giusta causa (salvo il diritto al risarcimento dei
danni). La revoca deve essere deliberata con le maggioranze prescritte per le deliberazioni assemblea
straordinaria. Identica maggioranza necessaria per la nomina di nuovi amministratori (deve essere approvata
anche dagli amministratori rimasti in carica).
Oltre alle cause di scioglimento dettate per le s.p.a. alle s.a.p.a. se ne aggiunge una ulteriore. La societ si scioglie
in caso di cessazione dalla carica di tutti gli amministratori se nel termine di 180 giorni non si provveduto alla loro
sostituzione ed i sostituti non hanno accettato la carica. Per questo periodo il collegio sindacale nomina un
amministratore provvisorio, i cui poteri sono circoscritti agli atti di ordinaria amministrazione. Esso non assume la
qualit di socio accomandatario.

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Capitolo Quattordicesimo: La Societ A Responsabilit Limitata


La s.r.l. (artt. 2462-2483 c.c.) una societ di capitali nella quale:
Per le obbligazioni sociali risponde soltanto la societ con il suo patrimonio;
Le partecipazioni dei soci non possono essere rappresentate da azioni e non possono costituire oggetto di
offerta al pubblico.
Essa pu emettere titoli di debito (sostanzialmente assimilabili alle obbligazioni, ma ne vietata la collocazione
diretta presso il pubblico di risparmiatori).E
determinando gli eventuali limiti,modalit e maggioranze necessarie . La decisione di emissione
iscritta nel registro delle imprese(pu prevedere anche che condizioni e modalit di rimborso possano essere
modificate con il consenso della maggioranza dei possessori dei titoli).Il taglio minimo dei titoli non pu essere
inferiore a 50.000 . Possono essere sottoscritti solo da investitori professionali che, in caso di successiva
circolazione, rispondono della solvenza della societ nei confronti di quegli acquirenti che non siano investitori
L
indicati sul titolo di debito e sugli eventuali registri che ne documentano la circolazione.
Questo tipo di
comunque con compagine societaria ristretta e attiva.
Per la sua costituzione:
Il capitale sociale minimo richiesto
La denominazione sociale pu essere liberamente formata s.r.l.;
Pu essere costituita a tempo indeterminato(ogni socio pu recedere dando un preavviso di 180 giorni,
che lo statuto pu allungare fino ad un anno).
Per quanto riguarda i conferimenti
economica Distinguiamo:
1) Conferimenti in danaro: Il versamento presso una banca del 25% di questi prezzo (o
se si tratta di societ unipersonale) pu essere sostituito dalla stipula di una polizza
di assicurazione o di una fideiussione bancaria.
2) Conferimenti in natura: non necessario chiamato ad effettuare la valutazione sia designato
dal tribunale, ma sufficiente si tratti di un revi
Non prevista alcuna revisione della stima (tale semplificazione prevista anche per gli acquisti pericolosi
della societ nei confronti di soci, amministratori e fondatori).
3) C : espressamente consentito
allo stesso sia garantito da una polizza di assicurazione o una fideiussione bancaria.
Specificatamente disciplinata la posizione del socio moroso:non pu partecipare alle decisioni dei soci e la societ
pu vendere coattivamente le sue quote (in alternativa alla normale azione giudiziaria). Se mancano offerte di
acquisto da parte dei soci
solo se lo statuto lo consente. Gli amministratori (in mancanza di compratori) escludono il socio moroso,
trattenendo le somme e riducendo immediatamente il capitale in misura corrispondente, in quanto la s.r.l. non pu
mai farsi acquirente delle proprie quote.
Art. 2467 c.c. stabilisce che il rimborso dei finanziamenti dei soci sia postergato rispetto al soddisfacimento degli
altri creditori. Deve essere restituito alla societ se
della stessa.
Nelle s.r.l. il capitale diviso secondo un criterio personale: il capitale diviso in parti in base al numero dei soci,
ognuno dei quali titolare di un quota di partecipazione (corrispondente alla frazione di capitale sociale da
lui sottoscritta). Da ci derivano alcune differenze rispetto alle azioni:
Le quote possono essere di diverso ammontare
sottoscritto da ciascun socio;
L diversi diritti sociali, poich essi spettano in misura
proporzionale alla partecipazione posseduta ( non dispone diversamente, le
partecipazioni saranno determinate in misura proporzionale al conferimento).L

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
di quote) di
particolari diritti riguardanti amministrazione della societ o distribuzione di utili, modificabili solo con il
consenso di tutti i soci.
Le quote non possono essere rappresentate da titoli di credito, n costituire oggetto di offerta al pubblico;
ventuale certificato di quota rilasciato dalla societ rappresenta una documentazione meramente
probatoria della qualit di socio e della misura della partecipazione sociale, non uno strumento per la
circolazione della stessa.
L limitare o escludere il trasferimento delle quote. Pu subordinare il trasferimento al
gradimento di organi sociali, di soci o di terzi senza prevedere condizioni o limiti (c.d. mero gradimento). In
tali casi il socio o i suoi eredi possono recedere dalla societ. L il diritto
di recesso non possa essere esercitato prima di un certo termine (non maggiore di 2 anni) dalla costituzione
della societ o dalla sottoscrizione della quota.
L socio pu recedere e le relative modalit. Inoltre il diritto di recesso
inderogabilmente riconosciuto per legge in una serie di casi:
a) Societ a tempo indeterminato: ogni socio pu recedere con un preavviso di almeno 180 giorni
costitutivo pu allungare fino ad 1 anno.
b) Societ a tempo determinato: possono recedere i soci che non hanno acconsentito:
1) Al c
2) Alla fusione o scissione della societ;
3) Alla revoca dello stato di liquidazione;
4) Al t
5) A liminazione di una o pi cause di recesso statutarie;
6) Al compimento di operazioni che comportano una sostanziale modifica
rilevante modifica dei diritti particolari, attribuiti al singolo socio;
7) A to del capitale sociale con esclusione del diritto di opzione.
I soci che recedono hanno diritto di ottenere il rimborso della propria partecipazione in proporzione del
patrimonio sociale entro 180 giorni dalla comunicazione del recesso alla societ. La quota del socio
recedente deve essere prima offerta in opzione agli altri soci, o ad un terzo individuato concordemente
dagli stessi. Se non vi sono acquirenti si procede al rimborso attingendo alle riserve disponibili della societ
o (in mancanza) tramite riduzione reale del capitale. Ma se anche la riduzione del capitale risulta
impossibile, per opposizione dei creditori, la societ si scioglie. L
cause di esclusione del socio per giusta causa. Per il rimborso si applica la disciplina del recesso(con
esclusione della riduzione del capitale sociale).

Il trasferimento delle quote sociali


I trasferimenti per atto fra vivi devono risultare da scrittura privata con sottoscrizione autenticata da un notaio o da
un documento informatico sottoscritto dalle parti mediante firma digitale. Il notaio (ovvero, nel caso di documento
informatico, un ragioniere o un dottore commercialista) deve depositare entro 30 giorni di trasferimento per
iscrizione nel registro delle imprese nella cui circoscrizione stabilit la sede della societ. Il trasferimento della
quota valido ed efficace tra le parti per effetto del semplice consenso, ma produttivo di effetti verso la societ
solo dal deposito egistro (se la quota alienata con successivi contratti a pi persone [pluralit
di trasferimenti] prevale chi per p egistro). Alla s.r.l. vietato in modo
non pu accettare in garanzia le proprie quote n accordare prestiti o fornire
garanzie per il loro acquisto o la loro sottoscrizione. La quota pu formare oggetto di espropriazione da parte dei
creditori personali del socio (avviene anche in caso di fallimento del socio). Qualora per la partecipazione non sia
liberamente trasferibile, la vendita priva di effetto se la societ presenta entro 10 giorni un altro acquirente che
offra lo stesso prezzo (si consente ai soci di di soggetti non graditi nella compagine societaria).

Gli organi sociali. Le decisioni dei soci (Assemblea)


Art. 2479,2 c.c. stabilisce che sono rimesse inderogabilmente alla decisione dei soci:
Approvazione del bilancio e distribuzione degli utili;
N
Nomina dei sindaci, del presidente del collegio sindacale e del soggetto incaricato della revisione dei conti;

74
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
M
D
rilevante modificazione dei diritti dei soci.
Art. 2479,1 c.c. prevede che l atto costitutivo possa riservare alla competenza dei soci ulteriori materie.
I soci decidono su qualsiasi argomento sottoposto alla loro approvazione dagli amministratori o tanti soci che
rappresentano almeno 1/3 del capitale sociale. Su tali materie assemblea (tuttavia
prevedere che le decisioni siano adottate con una procedura pi snella, mediante consultazione scritta o consenso
per iscritto con un quorum deliberativo che rappresenti almeno la met del capitale sociale).
La decisione assembleare sempre necessaria:
Per l
Per le decisioni che comportano una sostanziale mod
Per le decisioni che comportano una rilevante modifica dei diritti dei soci
Per la riduzione del capitale per perdite obbligatoria;
Quando ne sia fatta richiesta da 1 o pi amministratori o dai soci che rappresentano almeno 1/3 del
capitale sociale.
L convocazione SW; WHW;. In mancanza, l convocata
dagli amministratori con lettera raccomandata, spedita ai soci almeno 8 a, nel domicilio
risultate dal registro delle imprese(non Gazzetta
Ufficiale).
Il diritto di intervento spetta a tutti i soci e per la rappresentanza non operano le limitazioni previste per le s.p.a.
Il voto dei soci vale in misura proporzionale alla partecipazione.
L assemblea ordinaria regolarmente costituita con la presenza di tanti soci che rappresentano almeno la met del
capitale sociale e delibera a maggioranza assoluta del capitale intervenuto. Per le
costitutivo per necessaria una maggioranza pari ad almeno la met del capitale sociale(non prevista una
seconda convocazione con maggioranze ridotte, ma p ).E espressamente
p assemblea totalitaria.
Le decisioni non conformi alla legge o a impugnate dai soci che non vi hanno
acconsentito anche individualmente (nonch da ciascun amministratore e dal collegio sindacale) entro 90 giorni
dalla loro trascrizione nel libro delle decisioni dei soci;
Disciplina identica su decisioni prese con il voto determinante di un socio in conflitto di interessi e che siano
potenzialmente dannose per la societ. Il tribunale pu assegnare un termine non superiore a 180 giorni, per
adozione di una nuova decisione idonea ad eliminare la causa di invalidit. La sostituzione sana retroattivamente
la decisione invalida e fa salvi i diritti acquistati medio tempore dai terzi. Le decisioni aventi oggetto impossibile o
illecito e quelle prese in assenza di assoluta informazione possono essere impugnate da chiunque vi abbia
interesse nel termine di 3 anni. Possono essere impugnate senza limiti di tempo le deliberazioni che modificano
prevedendo attivit impossibili o illecite (per il resto fatto rinvio alla disciplina delle s.p.a.).

Amministrazione e controlli.
Se non previsto diversamente dallo statuto amministrazione affidata ad uno o pi soci (nominati con decisione
dei soci) che restano in carica a tempo indeterminato Q data a pi persone queste
costituiscono un CdA L pu prevedere che gli amministratori operino disgiuntamente o
congiuntamente (in tal caso si applica la relativa disciplina). Devono comunque essere decise con metodo
collegiale:
La redazione del progetto di bilancio
La redazione dei progetti di fusione e scissione
L
Gli amministratori hanno il potere generale di rappresentanza della societ. I contratti conclusi dagli
amministratori con rappresentanza in conflitto di interessi possono essere annullati su domanda della societ, se il
conflitto era conosciuto o riconoscibile dal terzo (possono inoltre essere impugnate le decisioni adottate dal CdA
con il voto determinante di un amministratore in conflitto di interessi, qualora cagionino un danno patrimoniale alla
societ). L 90 giorni dagli altri amministratori o dal collegio sindacale (o,
dal revisore dei conti). Non sono previste altre cause di invalidit delle delibere consiliari, n si richiede che

75
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
preventivamente al CdA gli interessi che ha in una determinata operazione (come
previsto nelle s.p.a.). Per quanto riguarda la responsabilit degli amministratori:
affermata la responsabilit degli amministratori verso la societ e verso i singoli soci o terzi direttamente
danneggiati, ma non fa menzione di responsabilit verso i creditori sociali;
Responsabili solidalmente con gli amministratori sono anche i soci che hanno intenzionalmente deciso o
autorizzato il compimento di atti dannosi per societ, altri soci o terzi.
L azione sociale di responsabilit contro gli amministratori pu essere promossa anche dal singolo socio,
che pu chiedere, come provvedimento cautelare, la revoca degli amministratori in casi di gravi irregolarit
nella gestione (ci sopperisce alla mancanza di un controllo giudiziario sulla gestione, previsto per le s.p.a.)
L e la nomina di un collegio sindacale(o di un revisore determinandone competenze e
poteri).La nomina del collegio sindacale per obbligatoria nei seguenti casi:
Il capitale sociale non inferiore a quello minimo stabilito per le s.p.a. ;
La societ tenuta alla redazione del bilancio consolidato;
Non ricorrono le condizioni stabilite per la redazione del bilancio di esercizio in forma abbreviata;
La societ controlla una societ obbligata alla revisione legale dei conti.
Se La
nomina di un revisore imposta solo quando una s.r.l. controlla, o controllata, oppure soggetta a comune
controllo con un ente di interesse pubblico. Alcuni dei poteri di controllo propri dei sindaci sono riconosciuti
direttamente anche ai soci che non . Ogni socio non amministratore ha diritto di
avere dagli amministratori notizie dello svolgimento degli affari sociali e di consultare (anche tramite professionisti
di fiducia)
La redazione del bilancio e la distribuzione degli utili non presenta differenze sostanziali rispetto alle s.p.a.
Sono autonomamente disciplinate le con disposizioni che presentano qualche
differenza rispetto alle s.p.a. in tema di variazioni del capitale sociale:
1) Aumento di capitale: aumento del capitale sociale a
pagamento, anche se la determinazione dei limiti e modalit di esercizio integralmente rimessa
costitutivo (la decisione degli amministratori deve risultare da verbale redatto da notaio e deve essere
iscritta nel registro delle imprese).L aumento reale di capitale sociale (mediante nuovi conferimenti) segue
una disciplina identica a quella delle s.p.a. Tuttavia solo se
espressamente prevista dallo statuto (in tal caso i soci che non hanno acconsentito alla decisione hanno
diritto di recesso) L non consentita
reso necessario a causa di una riduzione per perdite dello stesso.
2) Riduzione di capitale: segue la stessa disciplina delle s.p.a., anche se il limite minimo del capitale sociale,da
rispettare nella riduzione per perdite, di E esclusa ogni modificazione delle quote di
partecipazione e dei diritti spettanti ai soci.

3) Lo scioglimento della societ disciplinato in maniera unitaria per tutte le societ di capitali, ragion per cui
valida la stessa disciplina dettata per le s.p.a.

76
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Capitolo Quindicesimo: La Societ Cooperative


Le societ cooperative(art.2511-2545) sono societ a capitale variabile che si caratterizzano per il perseguimento
di uno scopo mutualistico. Alla disciplina del Codice del 1942 si affiancano la legge Basevi, modificata in pi riprese,
e la legge n59/1992. In questo contesto si inserisce la riforma del 2003 che lascia inalterata la legislazione speciale,
ma che incide in maniera significativa su quella generale.
Le societ cooperative si distinguono dagli altri tipi di societ per lo scopo economico perseguito:
Scopo-mezzo: esercizio in comune di una determinata attivit economica (identico nelle altre societ
lucrative).
Scopo-fine: rappresentato dallo scopo mutualistico consistente nel fornire beni o servizi od occasioni di
lavoro direttamente condizioni pi vantaggiose di quelle che otterrebbero
sul mercato(nelle societ lucrative invece si persegue lo scopo lucrativo consistente nella produzione di
utili da distribuire ai soci).
Le societ cooperative sono caratterizzate da uno scopo prevalentemente mutualistico (non esclusivo)
costitutivo lo prevede possono svolgere anche attivit con terzi finalizzata alla produzione di utili (lucro oggettivo).
Pu verificarsi che in fatto prevalga rispetto a quella mutualistica con i soci.
integrale distribuzione ai soci degli utili prodotti dalla cooperativa (lucro
soggettivo).Sono previsti dei limiti massimi della percentuale di utili distribuibile alle diverse categorie di soci. E
cos disincentivata la partecipazione ad una cooperativa di soci (anche sovventori) animati dal solo intento di
ricavare la pi alta remunerazione possibile del capitale investito. Distinguiamo:
Cooperative di consumo: vi una tendenziale coincidenza tra i soci ed i soggetti che usufruiscono dei beni
o servizi, prodotti da
Cooperative di produzione e lavoro
tendenzialmente dagli stessi soci, anche, attraverso una propria distinta attivit di impresa.
L a c.d. gestione di servizio a favore dei soci (destinatari elettivi, ma
non esclusivi, dei beni o servizi prodotti dalla cooperativa). Le condizioni pi vantaggiose, offerte ai soci, poi, sono
). La legge prevede, accanto
ai soci cooperatori, la presenza di soci sovventori (non interessati alle prestazioni mutualistiche) il cui ruolo
esclusivamente quello di apportare il capitale di rischio necessario per lo svolgimento dell attivit cooperativa.
Distinguiamo poi tra:
1) Societ cooperative a mutualit prevalente: esse godono di tutte le agevolazioni previste per le
cooperative ed i loro elementi caratterizzanti sono:
Presenza nello statuto di clausole che limitano la distribuzione di utili e riserve ai soci cooperatori.
La loro attivit deve essere svolta prevalentemente a favore dei soci, ovvero deve utilizzare
prevalentemente prestazioni lavorative dei soci o beni e servizi dagli stessi apportati.
Perdono la qualifica di cooperative a mutualit prevalente le societ che per 2 esercizi non hanno
rispettato tali condizioni. Esse devono essere iscr albo delle societ cooperative,
tenuto a cura del Ministero dello sviluppo economico a cui devono essere comunicate le notizie di bilancio,
della gestione mutualistica.
2) Altre societ cooperative: esse godono di tutte le agevolazioni previste per le cooperative ad eccezione di
quelle di carattere tributario. Devono iscriversi in una sezione distinta (rispetto a quelle a mutualit
prevalente) albo delle societ cooperative. L
che nei relativi rapporti deve essere rispettato il principio di parit di
trattamento. Deve determinare anche se la societ pu svolgere o meno attivit con terzi.
La disciplina delle societ cooperative modellato su quella delle s.p.a. e per societ di medie e grandi dimensioni.
Al contempo, per, si consente alle piccole cooperative (con meno di 20 soci cooperatori o con un attivo non
superiore ad 1 milione di euro) di optare per la pi snella disciplina delle s.r.l. (che diventa obbligatoria per le
cooperative con meno di 9 soci).

77
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Sono state introdotte alcune novit per permettere il perseguimento dello scopo mutualistico ed impedire la
prevalenza delle finalit lucrative e speculative:
Numero e requisiti dei soci: previsto un numero minimo di soci per la costituzione e la sopravvivenza
della societ e si richiede che i soci cooperatori siano in possesso di specifici requisiti soggettivi, per
assicurare che la compagine sociale sia composta da persone appartenenti a categorie sociali
specificamente interessate a fruire di beni, servizi o occasioni di lavoro prodotti dalla cooperativa.
Limiti alle quote ed alla distribuzione degli utili: sono fissati limiti massimi alla quota di partecipazione di
ciascun socio ed alla percentuale di utili distribuibile agli stessi.
Variabilit del capitale: le variazioni del numero e delle persone dei soci e le conseguenti variazioni del
capitale sociale non comportano modi E
aperta, l recesso di quelli quanti
mutualistica.
Voto per teste: ogni socio cooperatore persona fisica ha in assemblea un solo voto, qualunque sia il valore
della sua quota o il numero delle sue azioni. Principio che sottolinea il rilievo della persona dei soci nel

Vigilanza governativa:
assicurare il rispetto dei requisiti mutualistici.
La Costituzione della societ
Per procedere alla costituzione di una nuova cooperativa necessario che i soci siano almeno 9 (o 3 persone fisiche
se la societ adotta le norme della s.r.l.). Un minimo pi elevato poi previsto per alcune categorie di cooperative
dalla legislazione speciale. La societ si scioglie e deve essere posta in liquidazione se il numero dei soci scende al di
sotto del minimo e non reintegrato entro il termine massimo di 1 anno. Per poter partecipare ad una cooperativa
sono necessari specifici requisiti soggettivi volti ad assicurare che i soci svolgano attivit coerente e/o non
(essi variano a seconda del settore di
attivit della cooperativa). Non possono essere soci quanti esercitano in proprio imprese in concorrenza con quella
della cooperativa. Tali requisiti non sono per previsti per i soci sovventori.
Il procedimento di costituzione ricalca quello previsto per la s.p.a. (o quello della s.r.l., se prescelta). Le indicazioni
E
tuttavia necessario inserire:
L iale, con riferimento ai requisiti ed agli interessi dei soci;
I requisiti, le condizioni e la procedura criteri non
discriminatori e coerenti con scopo mutualistico e attivit economica svolta), nonch modo e tempo in cui
devono essere eseguiti i conferimenti;
C
Regole per la ripartizione degli utili e i criteri per quella dei ristorni;
La denominazione sociale pu essere formata liberamente, ma ne di societ cooperativa.
L stitutivo deve essere iscritto nel registro delle imprese con efficacia costitutiva (contestualmente, poi,
A P alistico ed assicurare la parit di
trattamento
soci possa essere disciplinata da appositi regolamenti che, quando non costituiscono parte integrante
costitutivo, sono predisposti dagli amministratori ed approvati S;;ssemblea straordinaria.
La disciplina di conferimenti e prestazioni accessorie identica a quella prevista per la s.p.a.(salvo che lo statuto
non abbia optato per la disciplina delle s.r.l.) E stata soppressa la distinzione tra cooperative con soci a
le disciplina, nelle cooperative per le obbligazioni
sociali risponde solo la societ con il suo patrimonio. Il socio moroso pu essere escluso dalla societ e quando

cessione della quota si verificata. Se entro un anno dallo scioglimento del rapporto
societ, il socio uscente tenuto a restituire alla stessa quanto ricevuto per la liquidazione della quota o per il
rimborso delle azioni.
Il creditore particolare del socio cooperatore non pu agire esecutivamente sulla quota o sulle azioni dello stesso
(non pu pi fare opposizione in caso di proroga della societ).

78
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Le Quote. Le azioni
Nelle cooperative la partecipazione sociale pu essere rappresentata da azioni (se si adotta la disciplina della s.p.a.)
o da quote (se si adotta quella della s.r.l.). Nessun socio persona fisica pu avere una quota superiore a 100.000 .
Nelle cooperative con pi di 500 soci limite fino al 2% del capitale sociale. Inoltre
il limite non art. 2525,4 c.c: conferimenti in natura o di crediti, soci diversi dalle persone
fisiche. Le quote e azioni non possono essere cedute, con effetto verso la societ, senza autorizzazione degli
amministratori, il cui provvedimento deve essere comunicato al socio entro 60 giorni dalla richiesta. Il silenzio vale
assenso L non pu essere validamente concessa non possegga i
requisiti soggettivi I deve essere
motivato. L salvo il diritto del socio di
recedere dalla societ con preavviso di 90 giorni e purch siano decorsi 2 anni dal suo ingresso in societ.
L autorizzare gli amministratori ad acquistare o rimborsare quote o azioni della societ con
duplice limite:
Rapporto tra patrimonio netto e indebitamento complessivo della societ deve essere superiore ad 1/4;
Acquisto o rimborso deve essere effettuato nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili.
Forme di finanziamento:
Soci sovventori: consente la raccolta di capitale di rischio anche fra soggetti sprovvisti degli specifici
requisiti soggettivi I
rappresentati da azioni o quote nominative liberamente trasferibili (
limiti alla circolazione). Per evitare che la partecipazione dei soci sovventori sia animata da scopi
esclusivamente speculativi previsto che il tasso di remunerazione degli stessi non possa essere
maggiorato di pi del 2%, rispetto a quello previsto per gli altri soci. Sono introdotte regole volte ad evitare
che tali soci prendano il sopravvento nella gestione L costitutivo pu attribuire ad essi
pi voti (anche in relazione al ), ma non oltre 5. I voti dei soci sovventori non
possono mai superare 1/3 dei voti spettanti a tutti i soci. Essi possono essere nominati amministratori, ma
la maggioranza degli stessi deve essere costituita da soci cooperatori.
Azioni di partecipazione cooperativa: costituiscono una particolare categoria di azioni prive del diritto di
voto e privilegiate nella ripartizione degli utili e nel rimborso del capitale. Possono essere emesse per
ammontare non superiore al valore delle riserve indivisibili, o del patrimonio netto, risultante d
bilancio certificato. Devono essere offerte in opzione per almeno la met ai soci ed ai lavoratori dipendenti
della cooperativa.Possono essere emesse al portatore, se interamente liberate(sono liberamente trasferibili
). Sono patrimoniale privilegiate perch:
Assicurano ex lege una partecipazione agli utili maggiorata del 2% rispetto a quella delle quote o
delle azioni dei soci cooperatori;
Hanno diritto di prelazione nel rimborso del capitale
scioglimento della societ;
Le perdite incidono sulle stesse solo per la parte eccedente il valore nominale complessivo delle
altre azioni o quote.
E organizzazione di gruppo dei possessori di tali azioni, per la tutela degli interessi comuni .
E assemblea speciale di categoria e nel rappresentante comune, con funzioni e poteri
sostanzialmente coincidenti con quelli visti per le azioni di risparmio.
Obbligazioni: consentita anche la loro emissione per la raccolta di capitale di prestito. I limiti ed i criteri di
emissione sono fissati dal CICR (Comitato Interministeriale per il Credito ed il Risparmio), ferma restando

Strumenti finanziari: possono emettere strumenti finanziari (secondo la disciplina prevista per le s.p.a.).
diritti patrimoniali o amministrativi attribuiti ai possessori degli stessi, nonch
le eventuali condizioni a cui sottoposto il loro trasferimento. Ai possessori di strumenti finanziari non pu
essere attribuito pi di 1/3 ti o rappresentati in ciascuna
assemblea generale [Le cooperative che hanno optato per la disciplina della s.r.l. possono offrire strumenti
finanziari privi dei diritti di amministrazione solo ad investitori qualificati].

79
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Gli organi sociali


Gli organi delle societ cooperative sono disciplinate dalle norme previste per le s.p.a. Tuttavia sono evidenziate
alcune significative deviazioni rispetto a queste ultime.
1) Assemblea: il peso di ciascun socio cooperatore svincolato are della partecipazione sociale,
ma si distingue a seconda che i soci siano:
Persone fisiche: trova rigida applicazione il principio una testa, un voto;
Persone giuridiche: possono vedersi attribuiti pi voti (max 5)
o delle azioni, oppure al numero dei membri;
Sovventori: possono vedersi attribuiti pi voti, ma essi non devono superare 1/3 dei voti spettanti a
tutti i soci.
L titutivo determina i limiti al diritto di voto degli strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci
cooperatori. L consente alle cooperative consortili di attribuire il voto in ragione della
partecipazione allo scambio mutualistico, ma nessun socio pu esprimere pi di 1/10 del totale dei voti o
pi di 1/3 dei voti spettanti ai soci presenti o rappresentati in ciascuna assemblea.
Valgono le seguenti regole:
a) Hanno diritto di voto solo coloro che risultano iscritti nel libro dei soci da almeno 90 giorni.
b) Il socio pu farsi rappresentare in assemblea solo da un altro socio (pu rappresentare max 10 soci)
c) Il voto pu essere dato per corrispondenza o mediante mezzi di telecomunicazione, se
costitutivo lo consente.
I quorum costitutivi e i quorum deliberativi sono calcolati secondo il numero dei voti spettanti per testa ai
soci e
stabilite per la s.p.a.
E possibile una formazione progressiva della volont assembleare attraverso il meccanismo delle
assemblee separate. L pu prevedere che il procedimento assembleare sia articolato in
due fasi (assemblee speciali-assemblea generale), per agevolare la partecipazione dei soci e la formazione
delle maggioranze nelle cooperative con ampia compagine sociale e territorialmente articolate. Tali
assemblee sono obbligatorie quando la societ ha pi di 3000 soci e svolge la propria attivit in pi
province o se ha pi di 500 soci e si realizzano pi gestioni mutualistiche. Tali assemblee deliberano sulle
stesse materie che formeranno oggetto del ssemblea generale ed eleggono dei soci-delegati che
Le deliberazioni non possono essere autonomamente impugnate, mentre
assemblea generale possono essere impugnate anche dai soci assenti o dissenzienti nelle
assemblee separate quando, senza i voti espressi dai delegati delle assemblee separate irregolarmente
tenute, verrebbe meno la necessaria maggioranza.
2) Amministrazione: se la cooperativa adotta il:
Sistema tradizionale: i primi a
assemblea. L atto costitutivo pu attribuire la nomina di uno o pi amministratori allo Stato o ad
altri Enti Pubblici; pu riconoscere ai possessori di strumenti finanziari il diritto di eleggere fino ad
1/3 degli amministratori.
Sistema dualistico: i possessori di strumenti finanziari non possono eleggere pi di 1/3 dei
componenti del consiglio di sorveglianza e del consiglio di gestione (i componenti del consiglio di
sorveglianza scelti dai soci cooperatori soci cooperatori).
Sistema monistico: agli amministratori eletti dai possessori di strumenti finanziari (non possono
essere superiori ad 1/3) non possono essere attribuite deleghe operative; n gli stessi possono far
parte del comitato esecutivo.
La maggioranza degli amministratori devono essere soci cooperatori (si vuole assicurare che la direzione
it
mutualistica).
3) Collegio Sindacale: la nomina dello stesso obbligatoria negli stessi casi in cui lo per le s.r.l., nonch
quando la cooperativa ha emesso strumenti finanziari non partecipativi. Per la nomina del collegio
sindacale lo statuto pu attribuire il diritto di voto proporzionalmente alle quote o alle azioni possedute o
in ragione della partecipazione allo scambio mutualistico.

80
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
4) Collegio dei probiviri: prassi consolidata che lo statuto introduca anche tale organo a cui affidata la
risoluzione di eventuali controversie fra i soci o fra soci e societ, riguardanti il rapporto sociale o la
gestione mutualistica (si vuole in sostanza evitare che le controversie sociali sfocino in liti di fronte
all
5) Vigilanza governativa:
i. Tale compito spetta al Ministero dello Sviluppo
Economico ed esercitato tramite revisioni (con cadenza almeno biennale) ed ispezioni straordinarie. In
caso di irregolare funzionamento indaci ed affidare
la gestione ad un commissario governativo, determinandone durata in carica e poteri. L pu
disporre lo scioglimento della societ se, a suo giudizio, non in grado di raggiungere gli scopi per cui
stata costituita, oppure se non ha depositato il bilancio o compiuto atti di gestione per 2 anni consecutivi.
6) Controllo giudiziario sulla gestione: sono legittimati al ricorso i soci titolari di 1/10 del capitale sociale, o
1/10 del numero complessivo dei soci (ridotto ad 1/20 per le cooperative che hanno pi di 3.000 soci). Nel
ilanza governativa ed il ricorso improcedibile (per
decreto del tribunale) se questa ha gi nominato un ispettore o un commissario. Al contrario, qualora sia il
tribunale ad avere gi nominato un ispettore o un amministratore giudiziario vigilanza a
sospendere il proprio procedimento.

Bilancio. Utili. Ristorni


Le cooperative di maggior dimensione e quelle che emettono obbligazioni devono sottoporre il bilancio a revisione
obbligatoria da parte di una societ di revisione. Per rafforzare la consistenza del patrimonio sociale, la percentuale
degli utili netti annuali da destinare a riserva legale 6 volte pi elevata rispetto alle s.p.a. (30%). Tale obbligo
raggiunto dalla riserva stessa. La legge n59/1992 ha introdotto
3% degli utili netti annuali ad appositi fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo
della cooperazione. Si tratta di una forma di autocontribuzione obbligatoria, finalizzata a promuovere e finanziarie
nuove imprese ed iniziative di sviluppo del movimento cooperativo.
Per quanto riguarda gli utili residui sono previsti alcuni limiti alla distribuzione:
Cooperative non quotate possono distribuire dividendi, direttamente o indirettamente, solo se il rapporto
tra patrimonio netto e indebitamento complessivo superiore ad 1/4, (tale vincolo,non si applica ai
possessori di strumenti finanziari ed alle cooperative con azioni quotate).
Cooperative con azioni quotate: Non si applicano tali limiti.
Inoltre le disciplina nettamente distinta a seconda che si considerino:
Societ a mutualit prevalente: gli statuti devono prevedere:
Divieto di distribuire dividendi in misura superiore
aumentato di 2,5 punti rispetto al capitale effettivamente versato.
Divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci cooperatori in misura
superiore al 2%, rispetto a tale limite massimo.
Divieto di distribuire le riserve tra i soci cooperatori;
Obbligo di devolvere(in caso di scioglimento della societ) (dedotti solo capitale
sociale e dividendi eventualmente maturati) ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo
della cooperazione.
La quota di utili che residua dopo tali destinazioni pu essere assegnata ad altre riserve o
fondi, o distribuita ai soci (perdendo le agevolazioni fiscali) o destinata a fini mutualistici.
Altre societ cooperative: che
L
assegnare ai soci le riserve disponibili, mediante emissione di strumenti finanziari o mediante aumento
gratuito del capitale sociale. Non possono essere distribuite(anche in caso di scioglimento di societ) le
riserve indivisibili che sono utilizzabili solo per la copertura di perdite dopo che si sono esaurite le altre
riserve.
Ristorni: costituiscono rimborso ai soci di parte del prezzo pagato per i beni o i servizi acquistati dalla cooperativa
(cooperativa di consumo) a prezzo di mercato o integrazione della retribuzione corrisposta dalla cooperativa per le
prestazioni del socio (cooperative di produzione e di lavoro). Alle somme distribuite ai soci a titolo di ristorno non

81
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
sono applicabili le limitazioni che la legge pone alla distribuzione degli utili (essendo essi una remunerazione del
prevede che siano riportate separatamente nel bilancio i dati relativi all
svolta con i soci, distinguendo eventualmente le diverse gestioni mutualistiche. I ristorni possono essere distribuiti
anche mediante aumento gratuito del capitale sociale o emissione di strumenti finanziari.

Variazioni dei soci e del capitale sociale


Le societ cooperative sono societ a capitale variabile. Salvo che per le nuove ammissioni generate da
a porta
aperta L infatti deliberata dagli a delibera di
ammissione I o delle quote
o delle azioni sottoscritte, anche il sovrapprezzo ssemblea, in sede di
approvazione del bilancio su proposta degli amministratori. Se la domanda di ammissione non accolta dagli
amministratori ssemblea.
L soci in formazione che devono
seguire un periodo di formazione non superiore ai 5 anni, al termine del quale possono godere dei diritti spettanti
agli altri soci cooperatori( costitutivo deve determinarne diritti e obblighi).
Il recesso ammesso per legge:
Q one delle quote o delle azioni.
Nei casi previsti per la s.p.a. (o quella per le s.r.l. nelle cooperative regolate secondo questo modello).
Ulteriori cause
Gli amministratori devono esaminare tempestivamente la dichiarazione di recesso e, in caso di esito negativo, il
socio pu proporre opposizione innanzi al tribunale. La dichiarazione del recesso ha effetto dalla comunicazione del
provvedimento di accoglimento della domanda (per il rapporto sociale
corso, se comunicata alla societ 3 mesi prima (per quanto riguarda i rapporti mutualistici). In caso contrario, essa

L esclusione pu essere disposta dalla societ in caso di:


Mancato pagamento delle quote o delle azioni.
Nei casi previsti per le societ di persone.
Per gravi inadempienze del socio degli obblighi derivanti dal rapporto sociale o dal rapporto mutualistico.
Per mancanza o perdita dei requisiti previsti per la partecipazione alla societ.
Specifiche cause di esclusione L e deve essere deliberata
dagli amministratori o ( ) assemblea. In caso di morte del socio,il rapporto sociale
si scioglie. L
bilanci I
effettuato entro 180 giorni
ove versato).

Il gruppo cooperativo paritetico


I art.2545-septies c.c. che fissa il contenuto minimo del relativo
contratto richiedendo che siano indicate:
la durata
La/e cooperativa/e cui affidata la direzione del gruppo ed i relativi poteri.
I criteri di compensazione
L
Ogni cooperativa pu recedere dal contratto senza oneri di alcun tipo qualora le condizioni dello scambio risultino
pregiudizievoli per i p I
cooperative.

82
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Lo scioglimento della societ


Solo la perdita totale del capitale causa scioglimento della societ cooperativa. Sono poi previste cause specifiche
di scioglimento:
a) Riduzione dei soci al di sotto del numero minimo di 9 (o 3), se non reintegrato entro 1 anno.
b) Liquidazione coatta amministrativa dis
In caso di irregolarit o eccessivo ritardo pu sostituire i
liquidatori o, se essi sono stati nominati dal tribunale, pu chiederne la sostituzione al medesimo. Nelle cooperative
a mutualit prevalente (dedotti solo capitale versato e rivalutato e dividendi
eventualmente maturati) deve essere devoluto ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della
cooperazione.

Le mutue assicuratrici
Sono societ cooperative caratterizzate dalla stretta interdipendenza tra la qualit di socio e quella di assicurato:
non si pu acquistare la qualit di socio, se non assicurandosi presso la societ (perde la qualit di socio con
). Per le obbligazioni sociali (in particolare,per il pagamento delle indennit
assicurative ai soci) risponde solo la societ con il proprio patrimonio. I soci assicurati sono obbligati verso la
societ al pagamento di contributi(costituiscono sia un conferimento che un premio di assicurazione). Il patrimonio
sociale pu essere tuttavia insufficiente
fondi di garanzia per il pagamento delle indennit, mediante
speciali conferimenti da parte di soci assicurati o terzi, attribuendo anche a questi ultimi la qualit di socio. Nelle
mutue assicuratrici coesistono 2 categorie di soci:
Soci assicurati
Soci sovventori: si limitano a conferire il capitale necessar della societ senza essere
assicurati.
L non pi di 5 voti re del
conferimento. Tali voti devono essere, in ogni caso, inferiori a quelli spettanti ai soci assicurati E consentito che i
sovventori siano nominati amministratori, ma la maggioranza degli stessi deve essere costituita da soci assicurati.

NB M C
Cooperative di assicurazione: si pu essere assicurati senza diventare soci e ed il socio ha diritto alle prestazioni
assicurative solo se ed in quanto stipula un distinto ed autonomo contratto di assicurazione con la societ. inoltre le
vicende del rapporto di assicurazione non incidono necessariamente sul rapporto sociale: questo permane anche
se viene meno il primo.
Mutue assicuratrici: le posizioni di socio ed assicurato nascono e restano fra loro strettamente collegate la
cessazione del rischio assicurato comporta il contestuale scioglimento del rapporto assicurativo e quello societario.

83
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Capitolo Sedicesimo: Trasformazione. Fusione e Scissione

Trasformazione
Gli artt. 2498-2500-novies c.c. : con essa cambia, in modo pi o meno
Non estinzione della societ preesistente,ma la stessa
conserva i diritti e gli obblighi e prosegue in tutti i rapporti
ente che ha effettuato la trasformazione L
. Pu
avvenire anche in pendenza di procedura concorsuale, purch non vi sia incompatibilit con le finalit e lo stato
della stessa. Distinguiamo in :
1) Trasformazione omogenea: il passaggio da un tipo di societ ad un altro (es. da s.n.c. ad s.p.a.). Deve

delle relative maggioranze:


Per favorire la trasformazione di societ di persone in societ di capitali (s
prevede diversamente) sufficiente il consenso della maggioranza dei soci determinata secondo la
partecipazione attribuita a ciascuno negli utili. Al socio che non ha concorso alla decisione
riconosciuto il diritto di recesso.
Per le societ di capitali assemblea straordinaria da adottare con la
maggioranze rafforzate previste nelle s.p.a. non quotate (1/3 del capitale sociale) ed comunque
richiesto il consenso dei soci che con la trasformazione assumono responsabilit illimitata. I soci
che non hanno concorso alla deliberazione hanno diritto di recesso.
Per la trasformazione di societ cooperative(diverse da quelle a mutualit prevalente) in societ di
persone o di capitali richiesto il voto favorevole di almeno la met dei soci (elevato a 2/3 quando
i soci sono meno di 50).Nelle societ con pi di 10.000
trasformazione sia deliberata col voto favorevole dei 2/3 dei votanti, se assemblea presente
almeno il 20% dei soci.
La delibera di trasformazione fissa le basi organizzative della societ nella nuova veste giuridica. Deve
rispondere ai requisiti di forma e contenuto
devono essere rispettate anche le ulteriori regole previste per la costituzione della societ risultante:
Nel caso di trasformazione di societ di capitali gli amministratori devono predisporre una
relazione per illustrare motivazione ed effetti della trasformazione ed una copia della stessa deve
essere depositata presso la sede della societ nei 30 giorni assemblea, cosicch i
soci ne possano prendere visione.
Nel caso di trasformazione di societ di persone in societ di capitali la relativa delibera deve
risultare da atto pubblico e deve contenere le indicazioni
del tipo di societ prescelto. Alla delibera deve essere allegata una relazione giurata di stima del
patrimonio sociale, redatta secondo le norme stabilite per i conferimenti in natura nelle s.p.a. o
nelle s.r.l. vit del capitale
della societ trasformata attraverso una supervalutazione del patrimonio sociale. La delibera di
trasformazione in societ di capitali soggetta a controllo notarile e ad iscrizione nel registro delle
imprese. Con tale iscrizione si completa il procedimento di trasformazione e la delibera produce i
suoi effetti. O proporzionale alla
sua partecipazione.
Per la trasformazione di societ cooperative (diverse da quelle a mutualit prevalente)in societ
lucrative
promozione e lo sviluppo della cooperazione il valore effettivo del patrimonio esistente alla data
della trasformazione ,dedotti solo il capitale versato e rivalutato, i dividendi non ancora distribuiti e

nuova societ.
Invalidit della trasformazione: completati gli adempimenti pubblicitari
non pu pi essere pronunciata, salvo il risarcimento dei danni
da parte dei soci o dei terzi, danneggiati dalla trasformazione.

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Responsabilit dei soci: la delibera di trasformazione pu determinare un mutamento del regime di
responsabilit dei soci:
Se in seguito alla trasformazione, i soci assumono responsabilit illimitata per le obbligazioni sociali
(es. da s.p.a. a s.n.c.), tale responsabilit opera anche per le obbligazioni anteriori alla
trasformazione.
Se a seguito di tale operazione viene meno la responsabilit illimitata di tutti o alcuni soci(es. da
s.n.c. a s.p.a. o s.a.p.a.), essi non sono liberati dalla responsabilit per le obbligazioni sociali
anteriori ; I W della delibera nel Registro delle Imprese(la trasformazione opera solo per il
futuro e non pu pregiudicare la posizione dei creditori sociali anteriori contro la loro volont). Per
favorire la trasformazione previsto che:
Il consenso dei creditori alla trasformazione vale come consenso alla liberazione di tutti i
soci a responsabilit illimitata,non quindi necessaria specifica dichiarazione di liberazione
Il consenso alla trasformazione si presume, se ai singoli creditori stata comunicata per
raccomandata la delibera di trasformazione ed essi non hanno espressamente negato la
loro adesione, nel termine di 60 giorni dal ricevimento della comunicazione (silenzio vale
consenso).
2) Trasformazione eterogenea: si tratta della trasformazione che comporta il mutamento dello scopo
. Ha effetto solo dopo 60 giorni
pubblicitario richiesto. E che si trasforma possono proporre
opposizione alla trasformazione, con gli effetti previsti dalla disciplina della riduzione facoltativa del
capitale. Ipotesi di trasformazione eterogenea disciplinate dal codice civile:
Trasformazione di societ di capitali: le s.p.a., le s.a.p.a. e le s.r.l. possono trasformarsi in consorzi,
societ cooperative, societ consortili, comunioni di azienda,associazioni non riconosciute e
fondazioni (non in associazione riconosciuta). La deliberazione viene adottata con voto favorevole
dei 2/3 E necessario il consenso dei soci che assumono responsabilit illimitata.
Si applica, in quanto compatibile, la disciplina dettata per la trasformazione di societ di capitali in
societ di persone e, per la deliberazione di trasformazione in fondazione, la disciplina dettata in
o di volont del fondatore. Ancora, stata consentita la
trasformazione di societ di capitali (ma non di persone) in societ cooperative. Tuttavia, la
disciplina contempla solo la trasformazione eterogenea da parte di una societ di capitali o che d
vita ad una societ di capitali, mentre, al contrario, non disciplinata la trasformazione eterogenea
di societ di persone o in societ di persone, probabilmente perch non prevista dalla legge delega
la disciplina prevista.
Trasformazione in societ di capitali: i consorzi, le societ consortili, le comunioni di azienda,
associazioni riconosciute (non valida per quelle non riconosciute) e le fondazioni possono
trasformarsi in s.p.a., s.a.p.a. o s.r.l. Per le associazioni la trasformazione pu essere esclusa
non ammessa per le associazioni
che abbiano ricevuto contributi pubblici oppure liberalit del pubblico. La deliberazione di
trasformazione deve essere assunta:
Nei consorzi con voto favorevole della maggioranza assoluta dei consorziati;
Nelle comunioni di azienda unanimit;
Nelle societ consortili e nelle associazioni con le maggioranze richieste per lo scioglimento
anticipato;
Per le fondazioni

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Fusione
La fusione di 2 o pi societ in una sola. Pu essere realizzata in 2 diversi modi:
Con la costituzione di una nuova societ, che prende il posto di tutte le altre (fusione in senso stretto).
Mediante assorbimento in una societ preesistente di una o pi altre societ (fusione per incorporazione).
la fusione pu essere:
Omogenea: avviene tra societ dello stesso tipo.
Eterogenea: avviene tra societ ed enti di tipo diverso. Essa comporta anche la trasformazione di una o pi
delle societ che si fondono. Per tali fusioni valgono gli stessi limiti esposti per la trasformazione.
La partecipazione alla fusione non consentita alle societ che si trovano in stato di liquidazione ed abbiano gi
inizia caduto il divieto per le societ sottoposte a
procedura concorsuale). La fusione un istituto che d luogo ad una concentrazione giuridica e non solo
economica (come,invece, avviene nei gruppi di societ). La fusione determina la riduzione ad unit dei patrimoni
delle singole societ e la confluenza dei rispettivi soci
tutte le societ preesistenti, mentre queste ultime (salvo nella fusione per incorporazione) si estinguono(senza la
definizione dei rapporti con i terzi e tra i soci; infatti, la societ incorporante o che risulta dalla fusione assume i
diritti e gli obblighi delle societ partecipanti alla fusione, proseguendo in tutti i loro rapporti, anche processuali,
anteriori alla fusione). I creditori delle societ estinte potranno far valere i loro
societ risultante dalla fusione.
il procedimento di fusione si articola in 3 fasi essenziali:
1) Progetto di fusione: redatto dagli amministratori delle societ partecipanti alla fusione. In esso sono
fissate le ssemblea: il progetto
deve avere contenuto identico per tutte le partecipanti e dallo stesso devono risultare le seguenti
indicazioni:
Il tipo, la denominazione (o ragione sociale) e sede delle societ partecipanti.
Atto costitutivo della nuova societ risultante dalla fusione(o di quella incorporante con le
eventuali modifiche rese necessarie dalla fusione).
Rapporto di cambio delle azioni o quote tra le azioni di ciascuna societ partecipante e quelle della
societ risultante( es. 10 azioni della societ A valgono 1 azione della societ risultante).Deve
essere specificato anche eventuale conguaglio in denaro da corrispondere ai soci (non pu
superare il 10% del valore nominale delle azioni o quote assegnate).
Il progetto deve essere iscritto nel registro delle imprese del luogo ove hanno sede le societ partecipanti
E prescritta la redazione preventiva di altri 3 documenti:
Situazione patrimoniale: redatta dagli amministratori di ciascuna delle societ partecipanti,
osservando le norme sul bilancio di esercizio (sia per la struttura che per i criteri prudenziali e di
valutazione). Si tratta di un vero e proprio bilancio di esercizio infraannuale (bilancio di fusione), la
cui funzione prevalente quella di fornire ai creditori sociali informazioni aggiornate per il
consapevole esercizio del diritto di opposizione alla fusione. La determinazione del rapporto di
cambio affidata alla discrezionalit tecnica degli amministratori. E
informazione dei soci ed un controllo preventivo imparziale sulla congruit del rapporto di cambio.
Relazione degli amministratori: redatta dagli amministratori delle societ partecipanti. Essa unica
per tutte e deve illustrare e giustificare il progetto di fusione e in particolare il rapporto di cambio
Relazione degli esperti: redatta per ciascuna societ partecipante da uno o pi esperti, scelti tra i
revisori dei conti o le societ di revisione. Devono redigere una relazione sulla congruit del
rapporto di cambio adeguatezza del metodo seguito dagli
amministratori per la determinazione dello stesso. L rto riservata al
tribunale quando la societ risultante una s.p.a. o una s.a.p.a. Per le sole societ
quotate sottoposte a vigilanza dalla Consob. Della
relazione degli esperti si pu tuttavia fare a meno se vi rinunciano a unanimit i soci di ciascuna
societ partecipante alla fusione.

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Il progetto di fusione, le relazioni degli amministratori e degli esperti, le situazioni patrimoniali di tutte le
societ partecipanti ed i bilanci degli ultimi 3 esercizi delle stesse, devono restare depositati in copia nelle
sedi di ciascuna delle societ partecipanti nei 30 giorni ssemblea e finch la fusione sia
deliberata. In tal modo si chiude la fase preparatoria delle delibera di fusione che ammette semplificazioni
(fusioni semplificate) quando:
Una societ deve incorporarne altra di cui possiede tutte le azioni o quote (o almeno il 90% delle
stesse).
Alla fusione non partecipano societ con capitale rappresentato da azioni o societ cooperative per
azioni.
La fusione avviene sulla base di un piano leveraged buyout

costituire garanzia generica o fonte di rimborso dei relativi


debiti.
2) Delibera di fusione: la fusione viene decisa da ciascuna delle societ che vi partecipan mediante
progetto. Tuttavia consentito che la decisione di fusione possa apportare
modifiche al progetto, purch esse non P
rispettate le norme dettate per le :
Nelle societ di persone sufficiente la maggioranza dei soci calcolata secondo la parte degli utili
attribuita a ciascuno. Al socio che non abbia acconsentito alla fusione riconosciuto il diritto di
recesso dalla societ.
Nelle societ di capitali la fusio assemblea straordinaria con le
normali maggioranze, ma se la fusione eterogenea, nelle societ non quotate dovranno essere
osservate anche le maggioranze rafforzate previste in caso di trasformazione.
Le delibere di fusione delle singole societ devono essere iscritte nel registro delle imprese, previo controllo
notarile, se la societ risultante una societ di capitali .La fusione pu essere effettuata solo dopo che
siano trascorsi 60 giorni et che vi
partecipano. Entro tale termine, ciascun creditore anteriore alla pubblicazione del progetto di fusione pu
proporre opposizione alla fusione. L sospende
relativo giudizio. Il tribunale pu tuttavia disporre che la fusione abbia ugualmente luogo, previa
prestazione da parte della societ di idonea garanzia a favore dei soli creditori opponenti(la garanzia non
necessaria se la relazione degli esperti sia redatta da una societ di revisione la quale asseveri, sotto la
propria responsabilit, che la situazione patrimoniale e finanziaria delle societ partecipanti alla fusione
non la rende necessaria).Se alla fusione partecipano societ con soci a responsabilit illimitata e la societ
risultante dalla fusione una societ di capitali, resta ferma la responsabilit personale dei soci delle prime
per le obbligazioni anteriori alla fusione(la liberazione degli stessi potr aversi solo col consenso dei
creditori).
3) Atto di fusione: conclude E da parte dei legali rappresentanti delle
societ interessate (in tal modo, danno attuazione alle relative delibere assembleari). Deve essere sempre
redatto per atto pubblico. Deve essere iscritto nel registro delle imprese dei luoghi ove posta la sede di
tutte le societ partecipanti e di quello (eventualmente diverso) della societ risultante dalla fusione.
D egistro delle imprese decorrono gli effetti della fusione(la societ risultante dalla
fusione assume tutti i diritti e gli obblighi delle partecipanti). Una volta eseguite
invalidit non pu pi essere pronunciata (senza
eccezione alcuna). Resta salvo il diritto di risarcimento dei danni eventualmente spettante ai soci o ai terzi
danneggiati dalla fusione. I di tempo che intercorre tra la delibera
proporre
D inattaccabile.

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Scissione
Con la scissione il patrimonio della societ scomposto e trasferito in tutto o in parte ad altre societ preesistenti
(scissione di incorporazione) o di nuova costituzione (scissione in senso stretto), con contestuale assegnazione ai
soci della prima di azioni o quote delle societ beneficiarie del trasferimento patrimoniale. Si ha la suddivisione di
gine societaria in pi societ per i soci il contratto
sociale continua, ma in una nuova e diversa struttura societaria. La scissione pu assumere forme diverse:
Scissione totale: societ e la prima si
estingue senza per che si abbia liquidazione della stessa.
Scissione parziale: solo parte del patrimonio della societ scissa viene trasferita ad una o pi altre societ.
L parallelamente alle societ
beneficiarie.
Beneficiarie della scissione possono essere:
Societ di nuova costituzione (scissione in senso stretto) che nascono per gemmazione da quella che si
scinde. I soci della societ scissa sono inizialmente i soli soci delle societ risultanti dalla scissione.
Una o pi societ preesistenti (scissione per incorporazione) che vedono nel contempo incrementati il loro
societ scissa).
Alla scissione non possano partecipare societ in liquidazione
Procedimento di scissione: gli amministratori delle societ partecipanti alla scissione devono redigere un progetto
di scissione (sottoposto alla stessa pubblicit prevista per il progetto di fusione). Tale progetto deve contenere:
LWsatta descrizione degli elementi patrimoniali da trasferire a ciascuna delle societ beneficiarie ed
eventuale conguaglio in denaro.
I criteri di distribuzione ai soci delle azioni o quote delle societ beneficiarie.
Nella scissione totale le attivit di incerta attribuzione sono ripartite fra le societ beneficiarie in proporzione della
quota di patrimonio netto trasferita a ciascuna di esse. Delle passivit rispondono in solido tutte le societ
beneficiarie.
Nella scissione parziale le relative attivit restano in testa alla societ trasferente. Delle passivit rispondono in
solido sia questa sia le societ beneficiarie.
La responsabilit solidale delle societ beneficiarie limitata al valore effettivo del patrimonio netto loro
trasferito. E non approvano la scissione il diritto di far acquistare le proprie partecipazioni
dai soggetti indicati nel progetto di scissione per un corrispettivo determinato secondo le norme in tema di recesso.
Per la situazione patrimoniale, la relazione degli amministratori e quella degli esperti, integralmente richiamata la
disciplina della fusione (gli amministratori possono essere esonerati dalla redazione di tali documenti con consenso
unanime dei soci e dei possessori di strumenti finanziari con diritto di voto).
Rinvio alla disciplina della fusione si ha anche per le fasi successive del processo di scissione: delibera di scissione,
la pubblicit opposizione dei creditori e la . Fasi queste che devono essere percorse
anche dalle societ beneficiarie qualora si tratti di societ preesistenti. Se le beneficiarie sono di nuove costituzione,
atto di scissione, da redigere sempre per atto pubblico, vale anche come atto costitutivo delle stesse. La scissione
diventa efficace egistro delle imprese in
cui sono iscritte le beneficiarie. Ciascuna societ solidalmente responsabile (nei limiti del valore effettivo del
patrimonio netto ad essa assegnato o rimasto) dei debiti della societ scissa non soddisfatti dalla societ cui fanno
carico. ci significa che tutte le altre beneficiarie saranno garanti in via sussidiaria di quella cui il debito stato
trasferito, sebbene nel limite del patrimonio netto trasferito o rimasto.
P invalidit

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia
Prospetto 1

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Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Le Societ europee
Dall armonizzazione dei diritti societari al diritto societario sovranazionale
La creazione del mercato unico europeo (A differenza del Mercato comune europeo, il mercato unico,
detto anche mercato interno e diventato operativo il 1 gennaio 1993, comporta, oltre alle quattro libert
fondamentali di circolazione delle merci, dei servizi, delle persone e dei capitali, anche la coesione
economica e l'attuazione di politiche comuni volte all'armonizzazione delle normative nazionali. Per la sua
realizzazione e, in particolare, per garantire le condizioni necessarie alla piena attuazione delle quattro
libert fondamentali, stato necessario abolire le frontiere, abbattere le barriere tecniche derivanti dalle
diverse legislazioni nazionali in materia di caratteristiche tecniche dei prodotti, ed eliminare le barriere
fiscali, derivanti da normative talora molto differenti in materia di imposte indirette e soprattutto di Iva) ha
reso necessario un progressivo coordinamento degli ordinamenti nazionali ed un ravvicinamento delle
discipline degli Stati membri in materia societaria. Il tutto avvenuto a partire dal 1968, ad opera della
Commissione europea, mediante lemanazione di direttive volte ad armonizzare le varie discipline nazionali
inerenti le societ. Cos facendo sono entrate a far parte dei singoli ordinamenti delle regole comuni.

Un progetto pi ambizioso dellUnione europea quello di creare un Diritto Societario Sovranazionale,


tramite lintroduzione di tipi societari disciplinati nella medesima maniera allinterno di TUTTI gli Stati
membri attraverso lo strumento dei regolamenti comunitari. Si tratta, dunque, di forme giuridiche
uniformemente regolate per quanto riguarda gli aspetti generali.
Lordinamento comunitario, a tal fine, ha introdotto:
La S E S , che una societ per azioni, oggi disciplinata dal Regolamento 2157 del
2001, dalla legge nazionale dei singoli Stati per integrare la normativa comunitaria inerentemente a
questo tipo di societ con sede in quel determinato Stato, dalle norme dei singoli Stati in tema di
S.p.a. e dallo statuto della societ;
La S C E S , che una societ cooperativa con scopo mutualistico,
disciplinata dal regolamento 1435 del 2003, dalla legge nazionale dei singoli Stati per integrare la
normativa comunitaria inerentemente a questo tipo di societ con sede in quel determinato Stato,
dalle norme dei singoli Stati in tema di cooperative e dallo statuto della societ.
In realt il legislatore italiano non ha ancora provveduto ad emanare la disciplina integrativa dei
regolamenti comunitari per quanto concerne le societ europee e le societ cooperative europee con sede
in Italia, ma si limitato a disciplinare il coinvolgimento dei lavoratori in tali societ, attraverso il
D.lgs.188/2005 ed il D.lgs.48/2007, rispettivamente per le SE e le SCE. Le SE e le SCE hanno lobbligo di
situare la sede legale e quella reale allinterno dello stesso Stato comunitario, al fine di evitare incertezze
per lapplicazione della legge nazionale. Attraverso la costituzione di SE e SCE possibile dar vita ad una
fusione transfrontaliera e nel solo caso delle SE anche ad un gruppo di societ in cui la stessa Societ
Europea controllante (SE holding) o affiliata. In tal modo possono nascere dei veri e propri colossi a livello
europeo, capaci di fronteggiare quelli orientali o statunitensi, sempre nel rispetto della disciplina
antimonopolistica e dei limiti dalla stessa fissate. Carattere distintivo delle societ di tipo europeo la
facilit di trasferimento della sede da uno Stato allaltro dellUnione, senza la necessit di porre in
liquidazione la societ stessa in un Paese per poi ricostituirla nellaltro, in quanto sufficiente predisporre e
rendere pubblico, ad opera degli amministratori, un Progetto Di Trasferimento Transfrontaliero indicante
la nuova sede, il nuovo statuto e la nuova denominazione (solo eventuale), le implicazioni per i lavoratori
ed il calendario di trasferimento, accompagnato da una relazione degli amministratori stessi sugli aspetti
giuridici ed economici del trasferimento per gli azionisti, i creditori ed i lavoratori. Progetto e relazione
vanno depositati presso la sede sociale almeno 30 giorni prima della deliberazione assembleare. La
decisione di trasferimento, in ogni caso, pu essere adottata solo 2 mesi dopo la pubblicazione con le
maggioranze previste per la modifica dellatto costitutivo. Approvata la delibera, la societ deve procurarsi
una certificazione attestante losservanza di tutte le norme in materia di procedimento e tutela dei
creditori, utile per liscrizione nel registro delle imprese del Paese di destinazione, dopo la quale si pu
avere la cancellazione dal registro del Paese di origine.
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

In tal modo i soci possono scegliere lo Stato di destinazione in base alla disciplina integrativa nazionale
maggiormente conveniente, il che dovrebbe comportare una sfida al ribasso tra i singoli Stati, specie in
materia fiscale.

A) LA SOCIETA EUROPEA
La costituzione
La S Europea (SE) una societ per azioni dotata di personalit giuridica, con capitale minimo di
120.000 euro, in cui ciascun socio risponde delle obbligazioni sociali SOLO nel limite del capitale sottoscritto
(quindi ha responsabilit limitata).
La SE pu essere costituita in 5 casi tassativamente previsti dalla disciplina comunitaria:
1) Costituzione Per Fusione: si ha quando due o pi societ per azioni soggette alla legge di Stati
membri differenti decidono di fondersi. Si pu avere fusione per incorporazione, ed in tal caso
E N
preliminari del procedimento di fusione ogni societ partecipante osserva la disciplina del proprio
Stato di riferimento, sebbene il regolamento europeo identifichi il contenuto del progetto di
L vece, viene
stipulato osservando le norme del Paese in cui la societ europea avr sede. Come al solito, occorre

L

alla societ europea;
2) Quando due o pi societ per azioni, o anche a responsabilit limitata, decidono di costituire una SE
Holding, ossia di sottoporsi ad una direzione unitaria, creando un vero e proprio gruppo di societ.
Occorre, in tal caso, che le societ promotrici abbiano un collegamento stabile con ordinamenti
comunitaria diversi, il che avviene quando le stesse soggiacciono alla legge di Stati membri diversi,
o controllano da almeno due anni una societ soggetta alla legge di uno Stato membro diverso
(affiliata) o hanno da almeno due anni una succursale in uno Stato membro diverso. Va redatto, da
parte delle societ promotrici, un programma comune, con cui viene proposto ai soci di ogni
societ di scambiare le proprie azioni/quote con azioni/quote della nuova holding: occorre, per la
costituzion E delle azioni o quote
totali di tutte le societ promotrici;
3) SE Affiliata: si ha quando due o pi enti (anche non societ), che devono presentare sempre un
collegamento stabile con ordinamenti comunitari diversi, decidono di costituire una SE controllata
in comune;
4) SE Affiliata secondo caso: possibile costituire una societ europea affiliata anche tramite atto
unilaterale, per da parte di una societ europea preesistente;
5) Trasformazione: una societ europea pu essere frutto anche di una trasformazione di una societ
per azioni costituita secondo la legge di uno Stato membro, ma necessario il controllo da parte di
egge di un diverso Stato
membro.
In tutte i casi descritti, la SE prende vita solo con l iscrizione in un apposito registro, che per l Italia il
registro delle imprese. Solo con tale atto la societ acquista personalit giuridica, mentre per tutti gli atti
compiuti prima dell iscrizione rispondono solidalmente ed illimitatamente i soggetti che li hanno compiuti.
Per quanto concerne i conferimenti, invece, si applica la disciplina degli ordinamenti nazionali in materia di
societ per azioni, ovviamente tenendo presente lo Stato membro dove la societ europea ha deciso di
costituirsi.
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Lassemblea
Anche all interno della societ europea figura, ovviamente, l organo assembleare. La disciplina all interno
del regolamento comunitario molto scarsa, in quanto sostanzialmente si applica la normativa nazionale
dello Stato di riferimento, dove ha sede la societ.
Il regolamento prevede soltanto che l assemblea venga convocata annualmente e che gli organi di direzione
e vigilanza possano disporre la convocazione della stessa. La convocazione, inoltre, pu essere richiesta
anche da tanti soci rappresentanti almeno il 10% del capitale. Le deliberazioni vengono prese a
maggioranza semplice dei voti, salvo che per le modificazioni dello statuto, per cui occorre la maggioranza
di almeno i 2/3 dei voti. Tali quorum, tra l altro, non vanno rispettati se la legge dello Stato in cui ha sede la
societ prevede quorum pi elevati.

La gestione
Partiamo col dire che per l amministrazione ed il controllo della societ europea possono essere adottati il
sistema Dualistico, all interno del quale figurano L Organo Di Direzione, con funzioni gestorie, e l organo dI
vigilanza, con funzioni di controllo, ed il sistema monistico, in cui vi il solo organo di amministrazione.
Dipende dalla scelta statutaria.
Nel caso del sistema dualistico, i componenti dell organo di vigilanza vengono nominati dall assemblea e,
se lo statuto lo prevede, anche dai lavoratori coinvolti nella gestione. Tale organo esercita il controllo sulla
gestione stessa, potendo effettuare verifiche nei confronti dell organo di direzione, dal quale deve ricevere
trimestralmente informazioni sull andamento generale degli affari sociali e sugli avvenimenti di maggior
rilievo.
L organo di direzione, invece, si occupa, sotto la propria responsabilit, della gestione della societ; i propri
componenti vengono nominati e revocati dall organo di vigilanza, il quale si pu trovare anche a dover
autorizzare determinate operazioni. Le cariche di membro dell organo di vigilanza e membro dell organo di
direzione non sono cumulabili, anche se in caso di vacanza dell organo di direzione, un componente
dell organo di controllo pu essere chiamato ad esercitarne momentaneamente le funzioni, con
sospensione dell incarico di controllo.
Nel sistema monistico figura un solo organo di amministrazione , i cui membri vengono nominati
dall assemblea ed anche dai lavoratori che partecipano alla gestione, qualora lo statuto lo preveda. Non
contemplata, nella disciplina comunitaria, la presenza OBBLIGATORIA di un comitato per il controllo sulla
gestione, ma se la societ ha sede in Italia tale organo di vigilanza deve essere presente. I membri degli
organi del sistema dualistico e di quello monistico restano in carica per un periodo di sei anni e sono
rieleggibili. Ad essi si applicano le norme inerenti le cause di ineleggibilit valevoli per lo Stato in cui ha sede
la SE. Operano, comunque, le norme che permettono alla minoranza degli azionisti o ad altre autorit o
persone di designare una parte dei componenti di tali organi. Il quorum costitutivo di tutti questi organi, in
ogni caso, raggiunto se sono presenti almeno la met dei loro componenti, i quali decidono a
maggioranza semplice, salvo diverse previsioni statutarie.
In materia di responsabilit dei componenti dei vari organi ed in tema di redazione, controllo e pubblicit
del bilancio d esercizio e consolidato si applica la disciplina locale dello Stato in cui ha sede la societ
europea.
Il coinvolgimento dei lavoratori nella gestione
La SE contraddistinta dalla necessaria presenza di forme di coinvolgimento dei lavoratori nella gestione
della societ, disciplinata dalla Direttiva comunitaria 86/2001 ed attuata nel nostro ordinamento dal
D.lgs.188/2005.
Tale coinvolgimento del tutto elastico, nel senso che pu consistere nella mera consultazione di un
organo di rappresentanza dei lavoratori periodicamente o per alcune decisioni, oppure in forme di
partecipazione pi consistenti, sino ad arrivare al riconoscimento del potere di nomina da parte dei
lavoratori di alcuni membri degli organi sociali. Al fine di stabilire le modalit di partecipazioni dei lavoratori
alla gestione, gli organi di gestione/amministrazione devono, quando viene stabilito il progetto di
costituzione della societ, avviare una procedura di negoziazione con i rappresentanti dei lavoratori,
l espletamento della quale condizione per l iscrizione della SE nel registro (delle imprese). Viene istituita,
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

a tal proposito, una delegazione speciale di negoziazione, composta dai rappresentanti dei lavoratori di
tutte le societ partecipanti o di quelle affiliate, la quale pu scegliere che vadano applicate le norme sul
coinvolgimento dei lavoratori vigenti nello Stato in cui la SE avr sede oppure avviare dei veri e propri
negoziati, che possono durare al massimo sei mesi, prorogabili fino ad un anno. Il D.lgs.188/2005 (cos
come tutte le discipline di attuazione della direttiva europea nei vari Stati membri) contiene le disposizioni
di riferimento a cui attenersi nel caso di mancato accordo, le quali devono essere accettate dagli organi
competenti di ciascuna societ, altrimenti risulta impossibile costituire la SE tramite liscrizione. Tali
disposizioni, applicabili ricordiamo solo in assenza di un accordo, prevedono la costituzione di un organo di
rappresentanza dei lavoratori, formato da componenti eletti o designati dai dipendenti della societ
europea, che deve essere informato e consultato almeno annualmente dagli organi sociali, in merito
allevoluzione dellattivit e a circostanze eccezionali che possono incidere sugli interessi dei lavoratori,
oltre a ricevere comunicazione degli ordini del giorno delle riunioni degli organi di gestione e controllo,
nonch copia di tutti i documenti presentati allassemblea generale degli azionisti.
Particolare rilevanza ha il principio prima/dopo, in forza del quale se una o pi societ partecipanti alla
costituzione della SE prevedevano gi delle forme di coinvolgimento dei lavoratori nella gestione delle
societ, tali forme di partecipazione vanno conservate anche nella societ europea. Se vi erano, nelle varie
societ, forme di partecipazione diverse, allora la delegazione di negoziazione a decidere quale di esse
mantenere nella SE. Il principio prima/dopo si applica anche se solo ALCUNE societ presentavano tali
forme di partecipazione.
Se nessuna delle societ partecipanti alla costituzione della SE prevedeva forme di partecipazione dei
lavoratori, lobbligo di osservarle nella nuova societ viene meno.

Altri aspetti della disciplina


In materia di scioglimento, liquidazione, stato di insolvenza e procedure concorsuali si applicano, per la
societ europea, le norme dettate per le societ per azioni allinterno dello Stato in cui la SE ha sede. La
societ europea, trascorsi due anni dalla registrazione e dopo lapprovazione del secondo bilancio di
esercizio, pu optare per la trasformazione in societ per azioni disciplinata dalla legge del solo Stato
membro.

B) LA SOCIETA COOPERATIVA EUROPEA


Costituzione
La S C va Europea (SCE) una societ cooperativa con scopo mutualistico, dotata di
personalit giuridica, i cui soci hanno responsabilit limitata (nel silenzio dello statuto) o illimitata ed il cui
oggetto principale deve consistere nel soddisfacimento dei bisogni e/o nella promozione delle attivit
economiche e sociali dei propri soci, mediante linstaurazione di rapporti mutualistici. Lo statuto, per,
pu prevedere che la SCE operi anche con terzi. E previsto un numero minimo di soci, almeno 5, ed i
fondatori devono avere un legame con almeno due ordinamenti nazionali diversi, proprio per giustificare
la costituzione di una SCE in luogo di una cooperativa nazionale.
La SCE pu nascere dalla Fusione Fra Cooperative di diversi Stati membri o dalla trasformazione di una
cooperativa con sede allinterno dellUnione e che ha una succursale o una controllata, da almeno due
anni, soggetta alla legge di un diverso Stato membro. Il procedimento seguito per la fusione e la
trasformazione identico a quello previsto per le societ europee.
I fondatori redigono latto costitutivo e lo statuto, rispettando le indicazioni richieste dal regolamento
comunitario ed indicando il capitale minimo sottoscritto, che di 30.000 euro (in Italia necessario latto
pubblico). Il procedimento termina con liscrizione nel registro delle imprese. Alle SCE si applica la
medesima disciplina dei conferimenti prevista per le societ per azioni: sono escluse, dunque, le prestazioni
di opere e servizi e le quote non possono essere emesse per importo inferiore al valore nominale. Il 25% dei
conferimenti in denaro va versato al momento della sottoscrizione e la restante parte, nel silenzio dello
statuto, entro cinque anni. I conferimenti in natura devono essere interamente liberati al momento della
sottoscrizione e sono soggetti a stima.
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Le partecipazioni sociali
Le quote che rappresentano le partecipazioni nella SCE devono essere obbligatoriamente nominative.
Possono essere create anche categorie speciali di quote, dotate di diritti diversi, ma la disciplina
comunitaria prevede che, allinterno della medesima categoria, le quote debbano avere tutte lo stesso
valore nominale, con conseguente standardizzazione delle partecipazioni sociali. La modifica, pertanto, del
valore nominale delle quote pu avvenire solo tramite frazionamento o raggruppamento di tutte le quote
di categoria.
E possibile, anche nelle SCE, la presenza di soci sovventori non interessati agli scambi mutualistici, ai quali
possono essere attribuiti privilegi, la rappresentanza negli organi sociali nel limite di 1/4 dei componenti
totali e il diritto di voto sempre nel limite di 1/4 dei voti totali in assemblea.
Lammissione di nuovi soci avviene tramite trasferimento delle quote esistenti o sottoscrizione di quote di
nuova emissione, il che presuppone un aumento di capitale, che per non richiede la modifica dello
statuto, dato che la SCE comunque una cooperativa a capitale variabile. Lammissione di nuovi soci, per,
subordinata al rispetto di determinati requisiti e allapprovazione, per i soci cooperatori, da parte degli
amministratori, impugnabile dinanzi allassemblea, la quale invece si pronuncia direttamente sull
ammissione di sovventori.
La qualit di socio si perde per morte, recesso, esclusione o alienazione di tutte le quote. Il recesso spetta
al socio dissenziente nei confronti di una modifica statutaria inerente limposizione di nuovi conferimenti
o altre prestazioni a favore della societ o il prolungamento del termine di preavviso di recesso ad oltre
cinque anni o il trasferimento della sede sociale in un altro Stato. Occorre esercitare il recesso sempre
entro due mesi dalla delibera contestata.
Si ha esclusione, invece, per il socio fallito e gli enti sciolti (esclusione di diritto) oppure per grave
inadempienza ai propri obblighi o compimento di atti in contrasto con linteresse sociale, tramite una
delibera dellorgano amministrativo, impugnabile dinanzi allassemblea generale.
Al socio escluso, deceduto o recedente deve essere rimborsato il solo valore nominale della quota, al netto
di eventuali perdite, liquidato nel termine statutario (non prima di sei mesi dallapprovazione del bilancio
successivo allo scioglimento del rapporto e non oltre tre anni dallevento che lo ha determinato), sempre
che il capitale sociale non si riduca oltre il minimo legale o del maggiore importo fissato dalla statuto,
altrimenti il pagamento viene sospeso.
Le modifiche della compagine sociale vanno iscritte nel libro dei soci entro un mese dalluscita del socio e
solo da quel momento sono opponibili a terzi.
Anche la SCE pu emettere obbligazioni ed altri titoli che non attribuiscono la qualit di socio, al fine di
finanziarsi e nei limiti statutari, i possessori dei quali hanno diritto al rimborso del capitale nelle modalit
fissate dallo stesso statuto, oltre ad aver diritto ad alcuni privilegi concessi allatto di emissione, sebbene
non li spetti il diritto di voto. Possono riunirsi in una assemblea speciale per tutelare i propri diritti e
prendere decisioni da portare allattenzione dellassemblea generale.

Gli organi
Anche nelle SCE lorganizzazione dellamministrazione e del controllo pu seguire il sistema dualistico o
quello monistico, valendo la disciplina gi esaminata per le SE.
E la disciplina dellorgano assembleare a variare in pi punti rispetto a quella delle SE: anzitutto vale la
regola del VOTO CAPITARIO (un voto per testa indipendentemente dalla partecipazione), che pu essere
attenuata dallo statuto attribuendo un massimo di 5 voti ad ogni socio, in ragione della sua partecipazione
allo scambio mutualistico, oppure attribuendo pi voti ai soci persone giuridiche, nel limite del 25% del
totale, in relazione sempre alla quota o al numero dei soci. Anche ai sovventori possono essere attribuiti
pi voti, nel limite del 25% del totale.
Anche i lavoratori, o i loro rappresentanti, possono avere diritto di voto in assemblea.
Lorgano assembleare deve riunirsi almeno una volta allanno, entro sei mesi dalla chiusura
dellesercizio,per lapprovazione del bilancio e la distribuzione degli utili. Lassemblea pu essere convocata
anche dallorgano amministrativo per necessit o quando ne faccia richiesta lorgano di controllo o una
minoranza dei soci (5000 o il 10% di quelli con diritto di voto). La convocazione va effettuata almeno 30
giorni prima delladunanza (15 in caso di urgenza) mediante comunicazione scritta, trasmessa con qualsiasi
mezzo.
Riassunti a cura di Gianmarco Scioscia

Sono ammessi, con previsione statutaria, tanto il voto per corrispondenza quanto la rappresentanza in
assemblea e nelle SCE con pi di 500 soci o con pi sedi o che esercitano diverse attivit possono esserci
ASSEMBLEE SETTORIALI O SEPARATE, i cui delegati vanno a formare lassemblea generale. I quorum
assembleari sono fissati dallo statuto, per le modifiche del quale in prima convocazione necessaria la
presenza di almeno la met dei soci e la maggioranza dei 2/3 dei voti, mentre in seconda convocazione non
richiesto il quorum costitutivo.

Destinazione degli utili. Scioglimento


Anche la SCE pu attribuire ristorni ai propri soci, in proporzione degli scambi mutualistici, cos come pu
essere limitata la distribuzione di utili. Se la SCE ha sede in Italia vanno rispettati i limiti imposti dalla nostra
legge: accantonamento del 30% degli utili a riserva legale e devoluzione di un ulteriore 3% ai fondi
mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione. E lassemblea, in fase di approvazione del
bilancio e nel rispetto dello statuto, a destinare gli utili residui e le riserve disponibili, anche attribuendoli
allaumento gratuito del capitale.
Per il bilancio, la revisione contabile, lo scioglimento e le procedure dinsolvenza vanno rispettate le norme
previste dalla legislazione dello Stato in cui ha sede la SCE. Il regolamento comunitario, infatti, si limita a
prevedere che la SCE debba essere posta in liquidazione se costituita in violazione dei casi consentiti o con
mancato rispetto del limite minimo del capitale oppure qualora sede legale e sede reale non si trovino nel
medesimo Stato. Lautorit dello Stato in cui ha sede la SCE provvede a tali controlli (nel nostro caso si
tratta del Ministero per lo sviluppo economico), su istanza dellinteressato o di un organo pubblico, almeno
che la SCE non regolarizzi la propria posizione. Il residuo attivo di liquidazione va devoluto per finalit
altruistiche, dedotto quanto serve per il rimborso del capitale ai soci. Trascorsi due anni dalla registrazione
e dopo lapprovazione del secondo bilancio desercizio, la SCE pu trasformarsi in una cooperativa
nazionale.

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