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6 Marzo 2017 MANGIALIBRI Angela Antonini recensisce

Irene e Frida, di Simona Cleopazzo

http://www.mangialibri.com/libri/irene-e-frida

Irene e Paolo: la coppia felice. Lui a capo dellazienda di famiglia, lei sistemata in banca.
Un figlio, Nicola, amore di mamma. Cosa chiedere di pi? Frida e il giornalismo periferico,
Frida e la coinquilina, Frida e i ricordi di un amore perduto. In cosa sperare ancora?
Sopportare la densa vita pubblica di Paolo impegnativo, a volte troppo. Irene per sa
che nel suo ruolo di moglie sorridere e sostenere. Per Frida, una bella amicizia col
direttore del giornale e quel senso perenne di star sopra le cose, senza appartenere. Irene
quarantenne e i suoi impegni, la sua vita borghese, la sua posizione nel mondo. Frida
trentenne ancora alluniversit, un esame da fare, un ragazzetto appena arrestato da
intervistare. Il carcere. Irene non pu immaginare che nulla di cos dirompente distrugga il
suo mondo, la sua famiglia e il suo amore. Invece eccoli l, i titoli dei giornali: Paolo
invischiato in una storia pesante di mazzette. I giornali: Frida intervista lavvocato del
ragazzetto, si chiama Lorenzo, ha laria stanca di chi si sbatte parecchio ma la vitalit di
chi vuole ancora fare molto. La vita di Irene va in frantumi, chiede unaspettativa in banca
perch non c pi niente di lei che sia come e dove lo conosceva. Ha bisogno di
ricostruirsi. Frida col suo pacifismo, i ricordi del pap a cui proprio lei aveva portato la
terribile diagnosi della malattia, Alice lamica cui racconta tutto

Le pagine di un diario, anzi due. Molto femminile, intimista e lieve lapproccio, fatto a volte
di parole leggere come piume a volte pesanti come macigni. Due vite parallele, scandite
anche fisicamente dalla struttura del libro, due grafie differenti, due stili contrapposti. Lo
yin e lo yang. Irene parte dallaffermazione sociale: buona posizione professionale, vita
familiare stabile. Frida dal lato opposto: studentessa fuori corso, il pallino della storia che
ha sublimato nellattivit giornalistica senza di fatto averla resa la sua versa missione. Una
tutta dentro alla sua vita, laltra sta sopra. Una sta tutta dentro i canoni, laltra sogna fuori
(in maniera pi velleitaria che fattiva). La vita di una si disgrega, la vita dellaltra si
ricostruisce. Belli questi due klimax, in direzione opposta, raccontati in prima persona, cos
da avvicinare il lettore non tanto alla storia quanto allo spirito che poi orienta le scelte delle
due donne. In questa bella struttura bipartita, unico neo sta proprio nella storia che, di
fatto, piuttosto prevedibile, anche se di certo non era priorit dellautrice avvincere con la
trama quanto piuttosto con i sentimenti. Su tutti, lamore, forza potentissima. Ma anche
questa, come le due donne ci insegnano, contiene in s lo yin e lo yang: tutto pu togliere,
tutto pu restituire.

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