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com 29/02/08
Oggi festeggiamo 6 anni dellOrco Nero!
A essere sincero non mi sarei mai aspettato giungere a questo numero, ma visto che ancora adesso mi
diverto come la prima volta e i numeri dei lettori aumentano a dismisura, non vedo ragione per non
continuare come abbiamo fatto fino ad ora!
Senza presentare gli articoli di questo numero, passiamo alle novit sparse per la rete:
Incominciamo con il sito www.LudicaMENTE.net , sito a 360
gradi sul mondo del gioco in tutte le sue forme con un grande
archivio di download di materiale interessante e utile.
Il creatore di LWHFB (Lorenzo Nuvoletta) , torna con un
nuovo progetto: Universal Battle, con il quale sar
possibile giocare a qualsiasi warboard game
(warhammer, 40k, lord of rings etc) su
www.universalbattle.com.
E uscita una nuova, speciale, versione delle
LINEE GUIDA ALL'INTERPRETAZIONE
DELLE REGOLE o meglio note come
LGIR, chiarimenti su tutte le regole non
chiare del il nostro amato gioco. Lo
potete scaricare a questo indirizzo :
http://quadrifoglio.netsons.org/LGIR/
Complimenti a tutti i creatori di
questo indispensabile PDF!
Ora vi saluto e ci sentiamo il
prossimo mese!
Alan DAmico
NULN
LIMPERO di ALESSANDRO FORLANI
Alessandro Forlani
La Federazione Italiana Warhammer (FIW) nata a dicembre del 2007 su iniziativa di cinque dei pi attivi
club della penisola (Armeria di Skag Russi, Team Performers Padova, Tana delle Tigri Carpi, Il
Quadrifoglio Busto Arsizio, Manaman Team Campano) con lo scopo di creare qualcosa assieme che
andasse oltre le singole realt locali e regionali alle quali siamo abituati... qualcosa che potesse creare un
sistema torneistico particolare a livello nazionale, che potesse mettere in comunicazione club e giocatori tra
di loro, e che soprattutto andasse verso l'adozione di certi standard gi diffusi a livello europeo.
Il primo passo della FIW Tilea stato quello di cercare un referente in ogni regione d'Italia, per potersi
diffondere in maniera capillare su tutto il territorio e soprattutto per portare la "voce" di tutti i club e
giocatori italiani all'interno del proprio Consiglio.
Lobbiettivo principale della FIW quello di creare un sistema torneistico efficiente e divertente per i
giocatori, utilizzando come formato di gioco uno standard gi molto diffuso a livello europeo (2250
limitazioni ETC) con lo scopo di uniformarci al resto del movimento warhammeristico del Vecchio
Continente.
Per fare questo sar necessario, parallelamente, creare una classe arbitrale adatta alla gestione di quelli che
speriamo potranno diventare eventi di massa.
Ma la FIW non sar solo attivit da torneo; chiaramente, la collaborazione tra club e referenti regionali
porter ad una maggiore conoscenza reciproca che non potr fare altro che regalarci qualcosa di innovativo
negli anni a venire. Una branchia della FIW dedicata interamente allhobby attualmente in fase di
costruzione; al suo interno troveranno spazio e attenzione particolare le house rules, i tornei di pittura e le
campagne.
La neonata FIW si sta gi muovendo per organizzare i Campionati Regionali in tutte le regioni ad essa
affiliate, con lo scopo non solo di assegnare il titolo regionale ma anche qualificare i primi classificati per il
Campionato Federale che si svolger nel tardo autunno.
Molte novit arriveranno nei prossimi mesi, e spero che saranno molto gradite alla community dei giocatori
italiani.
Se volete rimanere in contatto con la FIW, fare domande o semplicemente iscrivervi alla newsletter che vi
terr aggiornati su tornei, classifiche ed eventi, mandate una mail allindirizzo fiw@forumgwtilea.it ;
linfopack contenente il regolamento da torneo 2008 nella sua versione 1.1 invece scaricabile
dallindirizzo http://quadrifoglio.netsons.org/fFIW_Infopack2008.pdf ( necessario avere Acrobat Reader)
goro83
...in pillole...qualche FAQ
NON siamo in nessuna maniera associati alla Games Workshop, siamo un gruppo
indipendente che ha l'intenzione di gestire un circuito alternativo pi orientato agli
utenti. NON sostituiremo i tornei Games Worskhop o nient'altro, semplicemente ci
affiancheremo
L'unica autorit che abbiamo per farlo quella che deriva dal fatto di esserci
"mossi" per primi.. ma non vi nascondo che speriamo di avere
tantissimo appoggio dai Tileani e dal Forum.
Se le cose vanno bene, la FIW diventer un pezzo
importante di Tilea, del suo forum e del suo sito.
Ecco un po di vincitori del Golden Demon di Baltimore 2007
I Collaboratori
Ancora una volta doveroso ringraziare pubblicamente tutti quelli che hanno dato una mano alla
realizzazione del Orco Nero ( Mi scuso anticipatamente se dovessi dimenticarmi di qualcuno ).
Di seguito in ordine alfabetico:
Grazie di tutto,
Lo Staff dellOrco Nero
Come costruirsi la Goblin Doom Diver,
detta anche gettagoblin.
Iniziamo con l'illustrare ci che ci serve:
Forbici
Cutter
cartoncino (scatola dei cereali)
Filo metallico (graffette)
filo di cotone
Das, materia verde o qualsiasi pasta per
modellare abbiate a disposizione
qualche pezzo di sprue
stecchini
lo sprue degli avanzi dei goblin delle tenebre
della 6 edizione
Molta Balsa e in particolare quella del tipo A
B ed E illustrate a destra:
Per rifinire la parte frontale usiamo il cartoncino per creare le fasce di ferro
e i bulloni, incidiamo le venature con un piccolo chiodo,
e se proprio volete essere precisi usiamo il Das (o qualsiasi pasta per
modellare abbiate a disposizione) per dare alla perte superiore
dei pali l'effetto della martellatura. Dato che avevo intenzione di realizzare
uno scivolo curvo, ho anche intagliato una tacca semicircolare
nel pezzo di balsa che dovr alloggiare lo scivolo, tuttavia se non volete
complicarvi la vita e creare uno scivolo piatto potete anche saltare
questo passaggio. Il risultato finale quello illustrato nella fig 2.
2 fase: la struttura
portante
Utilizziamo la balsa del tipo
B per creare un trapezio come
in fig 3. I lati sono della
lunghezza di 5 cm, la base
minore di 2 cm e
la base maggiore deve essere
della stessa lunghezza della
parte frontale costruita in
precedenza. Fate una prova
preventiva, in modo tale da
evitare errori.
Infine rifiniamo la struttura potante creando le venature come descritto in precedenza e applicando le fasce di ferro e i
bulloni utilizzando il solito cartoncino. Per un effetto migliore io ho applicato anche due pezzetti di balsa alle
estremit per dare un'impressione di maggiore solidit. Ci che otterremo quello illustrato in fig 6.
3 fase: lo scivolo
Per creare lo scivolo e sufficente appiccicare tre pezzi di balsa del tipo E di
circa 6cm, l'uno accanto all'altro come in fig 7.
Dato che volevo ottenere uno scivolo concavo, ho fatto quest'operazione
utilizzando un grosso pennarello come guida, e per dare pi
stabilit al pezzo ho applicato del cartoncino nella parte sottostante (fig 8).
Dato che in questo post non possono essere immesse altre immagini il
tutorial continuer nel post successivo....
4 fase: le cinghie
Per ottenere le cinghie utilizziamo tre stecchini appicicati l'uno sull'altro
come in fig 9. Gli stecchini che ho utilizzato io
erano un p troppo grossi, ed per questo che ne ho usati solo tre. Se
riuscite a trovare qualsiasi altro materiale pi sottile
otterrete un'effetto migliore.
Adesso prendiamo un pezzo di sprue e pieghiamolo in modo tale da ottenere la cinghia propulsiva che passa dietro le
spalle
del goblin. Rifiniamo questa
cinghia con dei cilindri di plastica
ottenuti dagli sprue e forati ad
arte. Il risultato
finale quello illustrato in fig 11.
5 fase: il goblin
Allora, per ottenere il goblin ho
utilizzato ampiamente gli avanzi
dello sprue dei goblin delle
tenebre della 6 edizione.
Usando un p di materia verde,
cartoncino, stecchini ecc ecc, si
pu avere un ottimo risultato (fig
13). Se siete sprovvisti
della cassetta degli avenzi non vi
resta che ordinare il goblin
tramite mail order, o ancora
meglio se avete gi comprato una gettagoblin
potete usare il goblin in pi contenuto nella confezione.
A questo punto la gettafolli praticamente finita, basta assemblare tutte le varie componenti come in fig 14.
Vi consigio di utilizzare
dei perni di filo metallico per rendere la struttura pi solida.
Adesso non vi resta che dipingere la vostra nuova macchina da guerra. Per facilitarvi il lavoro meglio dipingere le
cinghie,
lo scivolo e il goblin separatamente, e solo dopo assemblare il tutto. Non dimenticatevi di aggiungere glifi, teschi,
ossa e quant'altro
possa caratterizzare la gettagoblin. Appena avr finito di dipingerla poster la foto
Un saluto da Paulinus.
Opera di Paolino Trapani
Elona Von Kazo
Una volta le terre dei Von Kazo erano rigogliose come i campi della ricca Copher, le foreste cambiavano la veste con le stagioni,
gli uomini zappavano la terra per piantare le sementi che crescevano al sole, davano i frutti, morivano e lasciavano la terra
polverosa e pronta per essere coltivata ancora. Nei possedimenti dei Kazo la stagione della caccia al cervo era seguita dalle giostre
darmi, i pregiati funghi autunnali venivano seccati per essere cotti nella Festa dInverno e le campane annunciavano soltanto le
unioni dei nobili.
Ora la carrozza della contessa di Von Kazo correva su strade polverose assediate dai lupi e dagli sciacalli. Gli alberi spogli e le
case diroccate erano le cicatrici di una lunga guerra. Il serpente marrone della strada che conduceva al castello strisciava tra i
campi grigi e in alto le nubi scure sembravano essere incollate allorizzonte, il fumo dei tetti bruciati non si diradava mai e una
nebbia maleodorante saliva dalle paludi adibite a fosse comuni.
La contessa di Von Kazo aveva mani piccole e delicate e un viso ovale un tempo coronato da splendidi capelli chiari come il sole;
adesso non erano meno belli ma avevano assunto la tinta pallida delle stelle. Elona Von Kazo scostava le tende con delicatezza
guardando le rovine che scorrevano attorno a lei. Un gatto dal muricciolo del cimitero smise di leccarsi per guardarla passare, una
piccola famiglia di ratti attravers veloce la strada disturbata dai tuoni degli zoccoli.
Il castello dei Von Kazo era ancora pi buio della notte stessa. Il nero sembrava inghiottire lo sguardo e fissandolo ci si sentiva
ciechi; le piante nascevano e morivano ogni giorno attaccandosi ai grandi massi della facciata dando limpressione di vedere un
cimitero verticale. Il portone era lunico occhio marrone nella pietra nera: un grosso battente dottone lucido era lunico segno di
vita. Quando la contessa scese a terra, il portone si apr dallinterno lasciando appena fuoriuscire uno spiraglio di luce.
Un basso maggiordomo accolse la contessa: aveva due occhi di vetro e la testa piegata di lato per ascoltare dallunico orecchio
che gli era rimasto sano, sopravvissuto ai combattimenti su quella terra. Era emaciato e grigio con unespressione di tristezza
scolpita per sempre sulla pelle del viso, lunica anima in grado di vivere in quellorrore, lunica persona che poteva ancora servire
il suo signore nonostante il futuro di desolazione promesso da quelle terre.
Chi che chiede ospitalit al conte di Von Kazo? chiese il maggiordomo cieco.
Sono la contessa Elona, vecchio Josef, bastato un mese per farti dimenticare la tua padrona?
Contessa, mi perdoni, sono commosso. Benvenuta, anzi, bentornata Il vecchio si profuse in quello che era lombra di un inchino
malriuscito.
Il conte ha sentito tanto la sua mancanza contessa. Chiedeva di lei ogni giorno. Oh, quanto mi rallegro
Smettila di ciarlare, portami da lui Josef
Subito, contessa
Josef chiuse la porta e cerc la parete con le dita mentre la torcia gli tremava dallemozione. Le lunghe unghie sporche si
aggrappavano con sicurezza alla roccia guidando il suo cammino. Mentre attraversava le stanze della sua giovinezza Elona
sentiva crescere lodio e la frustrazione: la sua bellezza scultorea che aveva fatto impazzire i nobili di tutta la regione era costretta
a implorare attenzione. Il maledetto, bellissimo, invincibile conte di Von Kazo fuggiva dal letto coniugale da pi di cinque mesi.
Elona si domandava se esistesse una contadinotta, una sgualdrina che potesse competere con il suo fascino aristocratico, con la
perfezione della sua pelle, con la maliziosa leziosit delle sue labbra.
Non si sarebbe ridotta a fare lamante del duca Osman o di quel dongiovanni del conte di Schoni, nobili fieri soltanto del numero
di donne che si portavano nel letto o dellaraldica delle loro conquiste e niente a che vedere con lonore e la forza del casato dei
Von Kazo. Eriglon Von Kazo che aveva combattuto per tre mesi davanti allassediata Rums, che era sopravvissuto alla caduta
della citt e aveva spostato le sue difese nel Copher, che aveva sollevato i contadini contro gli invasori fino a portarli alla vittoria.
Il signore del fuoco e della morte che tutti guardavano con timore, liroso e giusto conte che tutti desideravano eguagliare o
sconfiggere non lamava e questo lo avrebbe potuto sopportare, ma la cosa che la rendeva pazza era che non la desiderasse.
Da tempo il conte la guardava con una silenziosa rassegnazione senza dirle una parola, dormiva nelle stanze degli ospiti
cambiando letto ogni notte perch lei non potesse trovarlo, Elona, la contessa invidiata da tutti per la sua bellezza che girava semi
nuda per il castello come un fantasma, aprendo le porte come una ladra e origliando per sentire il respiro delluomo che non la
desiderava pi. Un giorno di tanti mesi prima Eriglon Von Kazo aveva toccato la pietra fredda sotto al suo trono e poi aveva
messo la mano sul suo seno, non sentendo nessuna differenza tra il terreno che pestava e il petto della sua consorte.
Elona entr nella sala da pranzo e vide il conte Eriglon Von Kazo dormire con le mani conserti e il capo leggermente piegato alla
sommit di una lunga tavola di legno. La cena che il vecchio Josef aveva preparato per lui gli aveva dato un leggero torpore e ora
russava sommessamente. O meglio faceva finta di dormire. Faceva finta di essere assopito. Linganno serviva per Josef che
sentendo il suo respiro gli aveva coperto con affetto le spalle ma Elona fissava trepidante gli occhi aperti del conte di Von Kazo
che sprizzavano fuoco dalle iridi amaranto.
Josef lo riscosse leggermente e gli sussurr:
Signore, la contessa venuta a trovarla, ha detto che si fermer qui molto, non saremo pi soli signore.
Eriglon fece finta di riscuotersi e si dette del tempo per assimilare le parole. Guardava Elona senza alcuna piet mentre il vecchio
pareva preda di una felice illusione.
Josef, lasciaci pure gli ordin la contessa ma Eriglon lo ferm:
Non te ne andare per cortesia, rimani Josef
Elona fece una smorfia ma non ribatt nulla. Era venuta per implorare, per chiedere di essere riammessa alla presenza del conte,
per vivere ancora insieme. Era pronta a fare qualsiasi cosa per lui purch la loro separazione finisse. Lasci cadere il lungo
mantello che le copriva le vesti. Le spalle nude erano perfette e la contessa le allarg mostrando con voluttuosit il petto. Si
avvicin al suo signore premendogli il corpo contro e sussurrandogli allorecchio:
E passato cos tanto tempo dallultima volta che siamo stati insieme, non fare rimanere il vecchio, potremmo trovare qualcosa
da fare che lo imbarazzerebbe. Il suo viso esprimeva una calcolata innocenza, il suo ovale da bambina e i grandi occhi marroni
sembravano quelli di un cerbiatto ma il suo corpo li contraddiceva in maniera eccitante, il collo fine e teso, il corpetto che esaltava
pi che nascondere il seno, i piedi scoperti che avevano lasciato le scarpette poco distante.
Il conte era intorpidito e lei gli si adagiava sempre pi stretta, lo esplorava con le sue mani perfette, gli stuzzicava i bottoni e
lisciava il velluto del gil. Aspettava un suo cenno senza parlare, incerta in maniera filiale. Attorcigliava il dito tra i riccioli neri
del conte e continuava a sfiorarlo dolcemente con tutta la sua essenza, accarezzandogli tutto il corpo con i propri seni mentre si
distendeva lentamente in terra, prendendolo per le mani per farlo scendere dalla seggiola. Lui si alz in piedi tremando mentre
fissava quel corpo supino sulla pietra fredda, la gonna alzata fino al ginocchio, il petto che si gonfiava e gli occhi che
scintillavano di desiderio.
Ma le gote di lei erano ancora bianche e fredde come il marmo, il cuore non riusciva a pompare il sangue, il respiro affannoso era
una patetica pantomima. Eriglon la guard con la paura di un uomo che fissa un grosso cane rabbioso scodinzolargli davanti:
Tu. Mi ripugni
Laria si immobilizz allimprovviso. Lincanto dellintimit si spezz di colpo e tutto lodore di morte e di rovina ricompar, la
luce che sembrava emanare la pelle di alabastro di Elona si oscur e il buio torn a essere illuminato solamente dalla torcia del
vecchio Josef. In quellistante Elona cap di essersi illusa: non sarebbe mai dovuta tornare. Mai. Ma ora che era qui non sarebbe
uscita come una puttana, come una disonesta. Lumiliazione crebbe violenta in lei, la vergogna che non poteva comparire nelle
sue guance si trasform in una rabbia silenziosa che le esplose il petto.
Le costole si spalancarono come una gabbia rotta senza che una sola goccia di sangue venisse versata, il cuore come una rosa nera
seccata prima di schiudersi era adagiato su due polmoni grigi e butterati. Le sue belle spalle nude si lacerarono e sotto le scapole
uscirono due grandi arti marroni, i muscoli prefetti delle gambe si divisero per lasciar passare due grosse zampe artigliate e il
dolce viso da cerbiatto si schiacci come quello di un pipistrello. I capelli dargento si allungarono su tutto il corpo e una folta
peluria grigia and a coprire la bestia alata che una volta era Elona.
Il conte si ritrasse davanti alla creatura da incubo. Il mostro conficc gli artigli nella pietra e spicc un balzo verso di lui. Il grido
di dolore riecheggi perfino negli angoli pi remoti del castello, la morte che colpiva veloce si nutriva dellintensit di quel
dolore. Elona strapp il corpo in tre pezzi buttando gambe e braccia negli angoli e reggendo tra le zanne il busto senza vita del
povero Josef.
Eriglon camminava a ritroso verso la porta fissando la creatura negli occhi. Mentre il mostro sbuffava dalle possenti narici
Eriglon afferr la maniglia della porta ma non riusc a spalancarla: con un solo balzo il mostro gli era piombato addosso mentre le
ali stendevano lunghe ombre sulla sua preda. Elona cattur il conte avvolgendolo tra le sue membrane e si prepar a divorarlo
famelica ma le sue zanne non riuscirono a mordere.
Eriglon afferr la testa del mostro con una mano mentre la bestia incredula non riusciva a divincolarsi e con uno sforzo
sovrumano la scagli in aria. Il mostro plan poco lontano prendendo le distanze mentre il conte si rimise in piedi con
noncuranza. Faceva intendere che non avrebbe combattuto ma altrettanto non si sarebbe lasciato divorare.
Elona, il nostro tempo finito. Vattene e non cercare mai pi di riottenere la tua vita mortale
Il mostro sperava che il conte parlasse ancora ma quando cap che non avrebbe aggiunto altro grid con rabbia saltando fuori dalla
finestra e fuggendo dal castello. Eriglon la segu con lo sguardo finch una luce non attrasse la sua attenzione: una lunga
processione di torce stava attraversando le sue terre. La cieca ambizione degli inquisitori imperiali portava quegli umani ancora
una vola in quella landa flagellata. Eriglon raccolse i resti del suo ultimo servitore mortale, lultimo uomo sulla terra che avesse
nutrito del puro affetto per lui. Ricompose il corpo deturpato di Josef accostandone gli arti e resistendo al calore del suo sangue
ancora lucido come una gemma.
Impieg del tempo per dare alla salma laspetto che una volta avrebbe considerato decoroso per un funerale umano, stracci un
araldo di famiglia e lo bend stretto per dare limpressione che fosse ancora intero. Gli mise uno dei vestiti che non avrebbe mai
pi indossato e fece il risvolto alle maniche e ai calzoni. Alla fine lo prese delicatamente e lo adagi sul proprio giaciglio: ora
poteva ancora illudersi che stesse dormendo, fino alla mattina successiva. Dopo averlo fissato spalanc la finestra per occuparsi
degli inquisitori.
Spicc un balzo nella notte dividendosi in tredici grossi pipistrelli che fendevano laria come frecce. Raggiunse il corteo proprio
accanto al vecchio cimitero e si ricompose sopra al muretto dove prima un gatto nero aveva salutato Elona. La folla era
sovreccitata e assetata di morte, lo attaccarono subito disordinatamente ma quei bifolchi erano alla stregua di formiche per lui,
senza estrarre neanche la spada li scacciava a manate come scostando delle spighe di grano. Quando la prima ondata di morti
imped il passaggio, la folla inizi a riprendere il controllo e a tremare dalla paura. In quel momento comparve linquisitore.
Spunt dalle retrovie come un fuoco fatuo emerge dalla nebbia. Aveva con s tre portatori che tenevano grosse scatole sulla
schiena. Le adagiarono sul terreno tra il loro padrone e il conte Eriglon. Linquisitore non badava a nessuno tranne che al conte e
lo fissava spavaldo sotto i paramenti clericali e il grande copricapo rosso di Sigmar. Quando era in vita Eriglon odiava quei lunghi
confronti silenziosi, il tempo sembrava passare inutilmente diventando fatale per quanti contavano sul suo aiuto ma ora si era
dimenticato come si misurasse il trascorrere delle ore. Lunica cosa che percepiva era lessenza del momento.
Quando decise che linquisitore non valeva loro che indossava semplicemente si dissolse nel suo nugolo di pipistrelli e spicc il
volo verso il suo castello ma in quel momento lumano fu pi veloce di lui e aprendo la prima scatola estrasse una grossa
campana con un batacchio: colp con tutta la sua forza il bronzo facendo vibrare laria tutta attorno. I pipistrelli tremarono e
perdettero quota. Linquisitore sferz ancora un altro colpo e gli animali si raggrupparono velocemente sul terreno mentre Eriglon
tornava ad assumere sembianze umane. Non cera possibilit di fuga da quelluomo, sembrava dopotutto che valesse di pi di
quanto il conte pensava.
Non ti concesso andartene e non ti concesso esistere qui. La tua presenza senza vita un insulto alla terra stessa. Ti
concesso redimerti per i tuoi peccati e accettare loblio con serenit
In riposta Eriglon estrasse la spada, la lunga sciabola con cui avevano combattuto i suoi avi fino alla morte, lui ci avrebbe
combattuto anche oltre. Il conte si avvent senza preavviso sul suo avversario, il martello di Sigmar si alz nellaria per parare
laffondo. Lumano rispondeva colpo su colpo sorretto dal volere di Sigmar, il martello luminoso come una stella cometa che
parava e colpiva. Il conte combatteva divertito ma senza furia sanguinaria. Quando il combattimento gli venne a noia e sarebbe
stato chiaro che linquisitore avrebbe finito le forze il conte spicc un balzo verso la folla e la disperse ancora pi lontano
dopodich piant larma nel terreno e guard fisso luomo:
Le anime che voi stessi avete gettato negli inferi ora torneranno per portarvi con voi come gli uomini che affogano trascinano a
morte i compagni
Detto questo la terra venne scossa da un forte terremoto e la luce delle fiaccole si attenu come assopita, la polvere si fece colore
del sangue e grosse spaccature si aprirono nel suolo. Come aveva detto il conte le mani dei morti si protesero dal terreno e i corpi
uscirono dalle viscere della terra come vermi da un cadavere. Ma linquisitore apr la seconda scatola ed estrasse la Parola di
Sigmar. Il grosso libro si anim di vita propria infondendo nuove forze allinquisitore: lo spirito di Sigmar lo pervase come fosse
il fuoco di un braciere. I morti ricaddero nelle loro fosse e loscurit si dissolse. Linquisitore afferr lultima scatola e si fece
avanti per fronteggiare il vampiro:
I paramenti di empiet che contraddistinguono la mia carica non mi permettono di darti perdono: il maglio purificatore di Sigmar
ti rispedir nella luce vera. Ora assapora il tuo destino nel volto che rivedrai per lultima volta
Cos dicendo apr lultima scatola e ne estrasse la testa mozzata di Elona. Le sue sembianza erano tornate umane e il volto
sembrava tristemente sereno. I capelli ora erano grigi e finalmente senza vita, gli occhi erano stati chiusi in un ultimo ipocrita atto
di compassione.
Eriglon fiss il volto che una volta, quando ne era stato capace, aveva amato ma ora sorrise di amarezza al dolore che non sentiva,
al dispiacere che non lo toccava, al nulla completo che quella immagine gli aveva trasmesso. Soltanto una piccola scintilla di furia
ricordava il suo passato umano: il desiderio che sentiva di voler uccidere quellinsignificante essere vivente.
Sfoder la sciabola ancora una volta. Il martello di Sigmar cal su di lui ma lo devi con agilit, rispose con ferocia bloccato dalla
Parola dellinquisitore, il combattimento si rivelava incerto ma Eriglon era gi morto in quella battaglia e conosceva gi come
affrontare la morte. Il martello di Sigmar lo colp trapassandogli il petto e il conte ne approfitt per bloccare dentro di s il braccio
dellinquisitore, lo tenne stretto come un pesce che si dibatte in attesa di essere decapitato e affond la spada con tutta la sua furia
nel corpo delluomo ma la propria forza come una molla lo scaravent lontano dal combattente. Linquisitore brillava nella
corazza nascosta dai paramenti clericali: la forgia di Sigmar lo rendeva immune a ogni lama proveniente da questo mondo.
Cos finisce la tua storia. Rapida e senza altro dolore sar la giustizia di Sigmar
Linquisitore alz il martello sopra la propria testa: Ti vieto di esistere!
Ma la sua mano cadde a terra mozzata di netto insieme al proprio martello ancora fumante di potere. Elona aveva tagliato con un
morso il polso dellinquisitore e la sua testa mozzata rideva guardando la faccia incredula del sigmarita. Eriglon non lo lasci
pensare e con un colpo feroce gli strapp il libro dalle mani. Resolo inerte afferr a mani nude il collo dellinquisitore sentendolo
cedere come il collo di un pollo sotto la sua stretta. In meno di un secondo il suo pugno era completamente serrato mentre la testa
del sigmarita penzolava come uno strano pallone.
La folla in attesa riacquist il suo genuino e profondissimo terrore. Si dispersero prima ancora che il corpo dellinquisitore fosse
caracollato a terra. Il conte raccolse la testa sorridente di Elona e insieme cercarono il suo corpo; quando lo ritrovarono tornarono
al castello. Eriglon impieg lintero mese per ridarle le forze. Mentre lei riposava lui si curava delle piccole mansioni che erano
state di Josef. Il fedele maggiordomo ora riposava nella cripta della famiglia. La nuova stagione entrava in punta di piedi e
qualche volpe tornava a cacciare nella zona, qualche albero sembrava recuperare il proprio verde.
La carrozza della contessa fece molti viaggi per portare il necessario al castello dei Von Kazo. Quando Elona si affacci dalla
finestra della loro camera la sua dimora sembrava la stessa di quaranta anni prima. Una vuota, immensa casa delle bambole,
preziosa e senza vita. Tranne per la loro esistenza.
Marcello Calisti