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STORIA DELL' IMMIGRAZIONE

PERUVIANA
Gli europei furono i primi ad emigrare nel continente
americano con il quale ebbe inizio il processo dimmigrazione
intercontinentale anche se le condizioni furono molto diverse
con il fenomeno che si sta suscitando in questo ultimo periodo.
Lemigrazione degli spagnoli dopo la conquista non sconvolse
soltanto laspetto politico, economico e culturale delle societ
native ma uno dei pi rilevante fu anche quello demografico
sociale, sia per i lavori forzati, le diverse malattie portate dal
vecchio continente, le costrizioni della formazione delle
reducciones e molti altri sistemi di sfruttamento per la mano
dopera, determinarono limpatto demografico con una
considerevole diminuzione delle popolazioni native. In Per, i
conquistatori a partire del 1532 stabilirono questi sistemi di
sfruttamento che furono la causa della scomparsa di molte
societ e addirittura la declinazione totale degli abitanti in
particolare della costa peruviana dove si trovavano vitali culture preinca tra cui il Regno
Ichsma dove si incontrava il santuario di Pachacamac a Lima e il Regno Chim nellattuale
Trujillo, zone dove si insediarono la consistente popolazione dei primi immigrati spagnoli e
che comport la sparizione delle popolazione native insieme alla loro cultura. Anche le
popolazioni andine subirono grandi perdite demografiche a conseguenza dei diversi lavori
forzati come quelli nelle miniere. Di fronte al significativo calo della popolazione nativa i
colonizzatori iniziarono un traffico massiccio di schiavi africani verso il Per.

In questo contesto faremo una sintetica segnalazione della presenza degli italiani in Per,
preso dallo studio del sociologo italiano Giovanni Bonfiglio Lima: La presenza degli italiani in
Per risale al secolo XVI, questo dovuto allalleanza fra la Spagna e alcuni degli stati italiani
(Ducato di Milano, Regno di Napoli), ma sopratutto dell'alleanza con la Repubblica di
Genova. Il caso pi notevole quello di Gian Battista Pastene, il nobile genovese che fu
ammiraglio dellArmata spagnola nei mari del Sud, combatt in Per durante la guerra civile
insieme ai conquistatori spagnoli, dal 1545 al 1548. La emigrazione degli italiani verso il
Per era dovuta anche perch numerosi clerici e rappresentanti della corte spagnola erano
italiani e questo favoriva la loro emigrazione verso il Per anche se i viaggi li dovevano fare
indirettamente, perch dovevano partire dalla Spagna. Un altro caso notevole fu quello del
Vicer Nicola Caracciolo, nobile napoletano che fece parte della corte di Spagna; arriv in
Per con un seguito di servi e artigiani italiani e govern negli anni 1716-19. Lindipendenza
dei paesi latinoamericani stimol lemigrazione degli europei di diverse nazionalit. La
politica dei governi repubblicani del Per fu estremamente favorevole allimmigrazione degli
europei spinti dallidea della superiorit culturale europea con evidenti motivazioni
ideologiche razziste, fu in questo periodo che gli italiani arrivarono in modo massiccio in
Per. La partenza avveniva direttamente da Genova e non pi dalla Spagna. Questa politica
favorevole comporter che se nel 1857 cerano 3.142 italiani a Lima, nel 1876 la presenza
italiana in Per arriv al suo massimo storico con 10.000 immigrati, per poi avere un
successivo calo graduale per diverse motivazioni, in particolare, con lo scaturire della guerra
del Per con il Cile. I componenti degli italiani presenti in Per dal periodo della conquista
erano originari in modo predominante della Liguria e soltanto nel secolo scorso si fece nota
la presenza dei nuclei di italiani meridionali. Le famiglie di origine italiana durante quel
periodo ingrossarono lancora sottile classe media e la classe medioalta peruviana che
erano di discendenza spagnola, in Per non si verific la presenza della classe operaia
italiana come in altri paesi latinoamericani.

Malgrado la mancanza di cifre ufficiali, si pu dire che oggi sono circa quattromila gli italiani
emigrati in Per. Laspetto pi importante il fatto che sono pi numerosi i discendenti,
parte dei quali negli ultimi anni ha preso la cittadinanza italiana e si avverte anche la loro
presenza in tutti i settori della societ, delleconomia, della cultura e anche della politica
peruviana. Attualmente sono quattro i ministri del governo che hanno cognomi italiani. In
effetti i cittadini italiani attualmente residenti in Per sono allincirca ventimila, di cui
sedicimila maggiorenni. Si pu dire che negli ultimi anni in atto un processo di risveglio
della etnicit italiana.
Ritornando al nostro profilo storico generale vediamo che il Per nel periodo repubblicano fu
terra di approdo, oltre i discendenti spagnoli che gi si trovavano l arrivarono; italiani,
tedeschi, francesi, britannici e fra gli asiatici giapponesi, cinesi ed altri, occupando diverse
condizioni sociali. Ma la maggior parte degli europei occuparono la classe
medio-alta della societ peruviana. Intorno alla met degli anni 50 del
secolo scorso iniziano a emigrare verso i paesi europei i loro discendenti
per motivi di studi superiori stimolati dalla contribuzione del sistema
bilinguista e culturale che avevano seguito nei licei privati nella capitale
peruviana, stabiliti dalla loro comunit etnica che manteneva viva la loro
identit: Markham (britanico) Humbolt (tedesco) Roosevelt (EEUU) Franco
- Aleman (tedesco) Antonio Raymondi (italiano) etc. anche i discendenti dei
latifondisti che si trovavano nelle province cominciano a mobilizzarsi verso la capitale Lima.
Emigrare allora per la classe media sociale era sinonimo di prestigio a questo fenomeno di
emigrazione verso lestero che segu diversi tipi di fasi migratorie, anche allinterno del
paese cominci a mobilizzarsi lemigrazione interna, prima i latifondisti e successivamente i
figli delle autorit regionali, provinciali, distrettuali e cosi via. Dopo gli anni 50 la
emigrazione smette di essere selettiva: anche le popolazioni rurali andine iniziano ad
emigrare verso la capitale specialmente i membri delle popolazioni che erano state
ispanizzati e che avevano perso una parte consistente del loro contenuto culturale. I loro
discendenti successivamente emigreranno anche verso lestero. In quanto alla politica del
periodo repubblicano non fu altro che la continuit della colonia, in concreto la vita delle
popolazioni autoctone continuarono ad essere emarginate dalle autorit creole nella propria
terra, accantonati nelle zone pi recondite della zona andina giacch delle migliori terre
sulla costa, di quella andina e della foresta se ne appropriarono i latifondisti di discendenza
europea, fino al governo del presidente Velasco Alvarado nel 1969 quando egli stabil la
legge della Riforma Agraria con la quale fu concesso agli autoctoni di occupare parte delle
proprie terre. Negli anni 80 con lemergere della guerra civile le societ andine iniziarono
anche loro ad emigrare in modo massiccio verso le principali citt del paese in particolare
alla capitale Lima stabilendosi nelle periferie delle citt, quindi la prima fase della
emigrazione in Per stata quella interna come conseguenza di diversi tipi di motivazioni
fra le altre economiche e sociali. La crisi economica e politica che comporta la precariet dei
propri diritti economici e sociali nel paese stimola lemigrazione verso lestero, la
costruzione del mito del sogno europeo: guadagnare un buono stipendio, comodit
materiali e il prestigio che avr la persona di soggiornare in Europa, influisce sulla
decisione di partire avendo come meta il modello di vita europea a svantaggio del modello
di vita tradizionale peruviano ritenuto inferiore dal periodo della colonizzazione.

I cambiamenti socio economici dei paesi europei hanno condizionato la tendenza del tipo
di emigrazione. In Italia gli immigrati peruviani dal secolo scorso che iniziarono ad arrivare
sono tendenzialmente in numero maggiore di sesso femminile, giovani donne fra i 20 e i 40
anni della classe media bassa delle aree rurale e urbane. Questa tendenza della presenza
femminile si mantiene tuttora. Tefilo Altamirano ci informa che la cifra approssimativa
nellanno 1996 in Italia era allincirca 25,000 peruviani ma attualmente secondo le
statistiche del ISTAT la presenza in Italia dei peruviani di 36,644 femmine di fronte a
22,625 maschi che fa un totale di 59,269 peruviani in regola. La presenza delle Comunit
peruviane soprattutto nelle regioni del nord occidentale e centrale del territorio italiano.
Ad eccezione dei peruviani di discendenza italiana che rientrarono in Italia e che fu una
minima parte, la grande maggioranza di loro arrivarono a fare parte della scala sociale pi
bassa e pi umile giacch il tipo di lavoro che svolgeranno sar; il lavoro domestico, la
assistenza agli anziani, ai malati, muratori, pulizia etc. I peruviani appena arrivati hanno
come preferenza lavorare nel tipo di lavoro fisso che consente di poter risparmiare ed
inviare denaro alle proprie famiglie e imparare la lingua dominante. Questa esperienza
servir loro successivamente per avere pi autonomia e gradualmente cercare altri tipi di
lavori che possano ritenere pi agevoli come quelli ad ore. La situazione delle famiglie
peruviane sta cambiando in questi ultimi anni di fronte alla precariet che si dovuta
affrontare allarrivo con la condizione di illegalit. La legge che favor il passaggio alla
condizione di regolarit degli immigrati in questo ultimo decennio contribu alla permanenza
pi serena dellimmigrato, ancora di pi con la possibilit del ricongiungimento familiare che
ha migliorato la stabilit di molte famiglie peruviane che riuscirono a portare coniugi e figli
minorenni. Attualmente i peruviani hanno cominciato a emergere formando micro-imprese
nei capoluoghi delle regioni dove si sono concentrati inserendose in questo modo nel
tessuto sociale italiano. Anche la possibilit per i loro figli, che comportano la seconda
generazione, di accedere nei licei pubblici e alle universit, notevole.

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Bibliografia

Altamirano, Tefilo
2000 Liderazgo y organizaciones de provincianos en Lima metropolitana
Pontificia Universidad Catlica del Per, Lima
Altamirano, Tefilo 1996 Migracin, El fenomno del siglo, Peruanos en Europa, Japn y Australia Pontificia Universidad
Catlica del Per, Lima

Emigrazione in Per, Stefano Palladino


www.leonardoproject.com/stefanopalladino/index_2.html+emigrazione+peruviana&hl=es&ct=clnk&cd=8&lr=l
ang_es|lang_it

La presenza italiana in Per, una prospettiva storica


1997 Giovanni Bonfiglio Lima
http://www.alef-fvg.it/emigrazione/approfondimenti/Bonfiglio.htm

COMMISSIONE CONTINENTALE AMERICA LATINA


Andres A. CHIARELLA
http://216.239.59.104/search?q=cache:PH-
Mxz9Fj_QJ:www.esteri.it/doc/relchiar.doc+emigrazione+peruviana&hl=es&ct=clnk&cd=9&lr=lang_es|lang_it

Statistica delle comunit straniere e nazionale


http://demo.istat.it/str2005/index.html

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