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LEZIONE 8: FUNZIONI OMOGENEE

SORIN DRAGOMIR

Abstract. Si mostra che le funzioni omogenee sono soluzioni


dellequazione di Eulero.

1. Derivate direzionali di funzioni omogenee


Il concetto centrale della Lezione 8 `e riportato nella seguente
Definizione 1. Sia R e sia f : Rn \ {0} R una funzione. Si dice
che f `e omogenea di grado se
f (tx) = t f (x)
per ogni t > 0 ed ogni x Rn \ {0}. 
Abbiamo gi`a incontrato la nozione di funzione omogenea nella Lezione
6 assieme allesempio di funzione
P omogenea di grado = 0 associata
alla forma quadratica Q(x) = ni,j=1 aij xi xj i.e.

Q(x)
f (x) = , x Rn \ {0}.
kxk2
Se f `e omogenea di grado e R allora la funzione
g(x) = kxk f (x), x Rn \ {0},
`e chiaramente omogenea di grado . In particolare le funzioni omogenee
di grado sono tutte e sole le funzioni della forma kxk f (x) dove f `e
unarbitraria funzione omogenea di grado zero.
Esercizio 1. Sia H linsieme delle funzioni omogenee di grado e si con-
sideri linsieme M che consiste di tutte le funzioni g : Rn \ {0} R della
forma g(x) = kxk f (x) con f H0 . Si dimostri per doppia inclusione che
H = M .

Esercizio 2. Sia f : Rn \ {0} R una funzione omogenea di grado zero.


Si dimostri che f non ammette alcuna estensione f : Rn R continua
nellorigine.
1
2 SORIN DRAGOMIR

Teorema 1. Sia f : Rn \ {0} R una funzione omogenea di grado


. Se f `e derivabile nel punto x0 Rn \ {0} nella direzione v S n1
allora f `e derivabile in ogni punto della forma tx0 con t > 0 e si ha
f f
(1) (tx0 ) = t1 (x0 ).
v v
In particolare se f `e derivabile nella direzione v in un qualsiasi punto
di Rn \ {0} allora la derivata direzionale
f
: Rn \ {0} R
v
`e omogenea di grado 1.
Dimostrazione. Poiche f `e derivabile in x0 nella direzione v esiste il
limite
1 f
lim {f (x0 + sv) f (x0 )} = (x0 ).
s0 s v
Andiamo a calcolare il limite
1
lim {f (tx0 + sv) f (tx0 )} =
s0 s

1n  s  o
= t lim f x0 + v f (x0 ) =
s0 s t
(ponendo r = s/t sicche s 0 = r 0)
1 f
= t1 lim {f (x0 + rv) f (x0 )} = t1 (x0 )
r0 r v
sicche f risulta derivabile in tx0 nella direzione v e la derivata di-
rezionale (f /v)(tx0 ) `e data dalla formula (1). Q.e.d.

2. Lequazione di Eulero
Lo scopo di questa sezione `e far vedere che le funzioni omogenee sono
soluzioni di una particolare equazione a derivate parziali.
Teorema 2. Sia f : Rn \ {0} R una funzione omogenea di grado
. Sia x Rn \ {0} e si ponga v = (1/kxk)x S n1 . La funzione f `e
derivabile nel punto x nella direzione v e si ha
f
(2) kxk (x) = f (x).
v
In particolare se f `e differenziabile in ogni punto di Rn \ {0} allora
n
X f
(3) xi = f.
i=1
xi
LEZIONE 8: FUNZIONI OMOGENEE 3

Dimostrazione. Si calcola il limite


   
1 1 t
lim {f (x + tv) f (x)} = lim f x+ x f (x) =
t0 t t0 t kxk
  
1 t
= lim 1+ f (x) f (x) =
t0 t kxk
 
t

1+ 1
kxk
= lim
f (x).
t0 t

Si ponga s = t/kxk sicche1


 
t
1+ 1
kxk 1 (1 + s) 1
lim = lim =
t0 t kxk s0 s kxk
e quindi il limite limt0 1t {f (x+tv)f (x)} esiste ed `e pari a (/kxk)f (x).
Risulta che f `e derivabile in x nella direzione v e la sua derivata di-
rezionale `e
f
(x) = f (x)
v kxk
il che dimostra la (2). Se addizionalmente f `e differenziabile dappert-
tutto allora
n n
f X f X f xi
f (x) = (x) = (dx f )(v) = (x)vi = (x)
kxk v i=1
xi i=1
xi kxk
e quindi f soddisfa (3). Q.e.d.
Il Teorema 2 si chiama il teorema di Eulero. Lequazione (3) prende il
nome di lequazione di Eulero. Si pu`o pensare alla (3) come unequazione
con la funzione incognita f . Si osservi che (3) continene le derivate
parziali della funzione incognita ed `e quindi unequazione a derivate
parziali (una PDE, con labbreviazione comune proveniente dalla lin-
gua inglese2). Una classificazione immediata (e rozza) delle equazioni
a derivate parziali si realizza in base al loro ordine. Si dice ordine di
1Si usi il limite notevole limx0 [(1 + x) 1]/x = . Questo risultato precede
il teorema di lH ospital (nella costruzione dellAnalisi Matematica I) e quindi non
`e lecito usare il teorema di lHospital per calcolare il limite in oggetto. Tuttavia si
pu` o adoperare lH ospital come mera regola di memorizzazione
(1 + x) 1 (1 + x)1
lim = lim = .
x0 x x0 1

2Partial differential equation.


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una PDE il pi` u grande ordine di derivazione che vi comparre (nella


PDE data). Dunque lequazione di Eulero `e una PDE di ordine uno.
Le equazioni a derivate parziali sono da pargonare con le equazioni dif-
ferenziali ordinarie (come introdotte nel corso di Analisi Matematrica
I). Lincognita di unequazione differenziale ordinaria (una ODE, con
labbreviazione comune proveniente dalla lingua Inglese3) `e una fun-
zione di una sola variabile reale e lequazione pu`o contenere le derivate
ordinarie, anche di ordine superiore al uno, della funzione incognita.
Le equazioni a derivate parziali governano funzioni di pi` u variabili re-
ali e contengono le loro derivate parziali, anche di ordine superiore al
uno. Daremo numerosi esempi di equazioni a derivate parziali nella
Lezione 9. Chiudiamo la Lezione 8 con losservazione che tutte e sole le
soluzioni di classe C 1 dellequazione di Eulero sono le funzioni omoge-
nee di grado (la reciproca del Teorema 2). Non dimostreremo questa
affermazione poiche la dimostrazione richiede nuovi elementi teorici (il
metodo delle caratteristiche, cf. F. John, [1], 15-16).
References
[1] F. John, Partial differential equations, Springer-Verlag, New York-
Heidelberg-Berlin, 1982 (Fourth Edition).

3Ordinary differential equation.

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