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la forza inaudita della sua prestanza fisica e con la mole spaventosa che lo sovrastava.

Non poteva
trasformarsi a suo piacimento era in netto svantaggio,Grayback colpiva senza piet prima piano poi
sempre pi forte.
Il balcone della camera da letto era illuminato dalla fioca luce argentea che proveniva dallinterno.
La figura familiare stava in piedi ed osservava lo scempio con le mani ferme appoggiate alla
balaustra di ferro e Remus non pot credere ai suoi occhi.Tese una mano verso la donna per
chiederle aiuto ma lei non si mosse.Grayback con una veloce zampata lo colp sulla testa ed egli
cadde mentre il naso gli esplodeva sotto la pressione del sangue.
Non mor,ma rest a terra parecchio tempo.Non riusciva a muoversi,il suo corpo era immobilizzato
dalle molte fratture e la sua testa era cos gonfia di dolore che non riusciva a chiudere gli occhi.
Mentre il licantropo se ne andava grufolando come un enorme maiale,Remus aveva lasciato il suo
sguardo sulla donna. Lei lo ricambiava dalla penombra mentre nei suoi occhi luccicava la pena e il
risentimento.Entrambi indirizzati a lui.Sul petto luccicava quel cuore che le aveva regalato con
tanto amore.Cos tanto che ora se lo ricordava tutto,mentre le giunture crollavano e le ossa si
piegavano sotto il peso della stanchezza.Gli torn alla mente quanto felice fosse stata mentre le
allacciava quello strumento di morte dietro al collo segnandola forse per sempre.
Martina si volt e rientr nella stanza,dopo qualche minuto la luce si spense e solo la mattina dopo
il corpo di Remus venne trovato accasciato e privo di vita,gli occhi ancora aperti e diritti verso il
balcone.Romolus lo aveva trovato mentre si recava nella dimora del suo nuovo padrone e della sua
nuova padrona,e dalle ferite cap di chi si trattava,chi aveva ridotto cos suo fratello.Ma non disse
una sola parola,chiese a Basta un sudario e avvolse il cadavere livido delluomo perch nessuno lo
riconoscesse.

La decisione non era stata dettata da nulla di rilevante,o anche al contrario,da nulla di stupido.
Era arrivata dove Severus la voleva portare sin dallinizio,quando aveva sedici anni e solo una vaga
idea di cosa fosse lamore.Certo che cera arrivata.Ma non con Severus,con Capricorno.
Che era pi potente e certamente pi interessato agli affari di lei.
Poteva essere ricca,temuta e incontrastata.E avrebbe potuto usare la vendetta contro la comunit
magica,contro chi avesse deciso nuovamente per lei.La lunga lista le balen in mente mentre
Capricorno le prendeva la mano e si inginocchiava davanti a lei.
Se avesse risposto di si,tutto delle comunit magiche del mondo sarebbe stato suo.Se avesse
risposto si,sarebbe stato cos lo stesso.Non aveva libert di scelta,doveva diventare la donna pi
potente dellAltra parte.Suo malgradoe qui le venne da ridere.Non suo malgrado,era il sogno di
chiunque.La regina dei dannati?La regina dei vampiri?
La Regina Rossa.
Quanto le piaceva ora quellidea.Qualnto solletico,quanti progetti.Non era una vera sensazione di
potere,n di lusinga.Era il lato positivo di una costrizione che cominciava a non pesarle.
<< Sposami.>>
Non era una domanda ovviamente,era un comando.Ma si doveva abituare a questo tono,lo avrebbe
usato anche lei molte volte.Si divertiva,e Capricorno questa volta vide davvero un sorriso che si
allargava come una goccia di sangue nellacqua.
<< Si,mio re e mio unico amore!>>
Stipulava un patto.Amare un uomo che non amava era lunico modo per allontanarsi da tutti.
La sera era diventata notte e la notte era diventata il giorno.

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