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Dispensa a cura della Proff.

ssa Gabriella Picchini 2006/2007

DISPENSE DI STORIA

II ANNO

IL PASSAGGIO DALLEVO ANTICO AL MEDIO EVO

E opportuno ricordare brevemente le motivazioni che portarono a definire Medio Evo quel
periodo che va dallet Carolingia (Carlo Magno ) intorno all800 d.C. al 1300.
Questa definizione nacque nellet della Riforma religiosa protestante (1600) in cui chi aveva
aderito alla protesta religiosa, defin et media i secoli compresi tra lantica Cristianit e il
periodo del Rinascimento che si svilupp allinizio del 1400.

IL CRISTIANESIMO

Questo grande movimento non fu soltanto di carattere religioso ma rivest anche le


caratteristiche di una profonda ed inarrestabile trasformazione che coinvolse la struttura
politica e sociale dellimmenso impero romano. Pertanto lo possiamo inserire tra le cause
principali del decadimento e della disgregazione dellimpero stesso anche se non la principale.
Per capire lazione sottile ma progressiva che il Cristianesimo esercit sullo stato romano, sar
opportuno mettere a confronto la differenza fra i punti di forza delluno e dellaltro.

IMPERO ROMANO
1. potenza militare (quindi violenza)
2. disuguaglianza sociale (schiavit)
3. progressiva perdita degli antichi valori morali e civili

CRISTIANESIMO
1. non violenza e legge del perdono
2. uguaglianza
3. profonda fedelt ai valori morali e familiari

Ripercorriamo dunque i motivi per cui il Cristianesimo diventa un protagonista nella fase di
passaggio epocale allinizio ricordato. Per farlo dobbiamo sottolineare il profondo significato
del messaggio cristiano: lavvento di un regno fondato sullamore per gli altri (agpe: lamore
spirituale che nulla ha a che vedere con leros: lamore fisico) e sulla capacit di sacrificio stesso
di Ges. Contrapposto ai regni di questo mondo fondati su prepotenza e forza, il regno cristiano
ha i suoi cittadini che costituiscono una crescente comunit chiamata con un termine greco
ecclesa da cui la parola chiesa.

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Questa comunit doveva tuttavia organizzarsi per conoscersi, confrontarsi, soprattutto per avere
punti di riferimento e di comunicazione con il Pontefice che proseguiva lattivit evangelica da
Roma scelta come logica sede perch, anche se decaduta, rimaneva il punto dincontro tra popoli
diversi.
Incaricati di questa missione comunicativa furono: i diaconi, scelti generalmente giovani per
assistere i deboli; i presbiteri, generalmente pi anziani addetti alla predicazione; infine gli
episcopoi (chiamati poi vescovi) con il compito di sorvegliare i bisogni della comunit e
losservanza delle regole nelle varie citt.
Questa gerarchia allinizio necessaria e scelta solo in base al bisogno, divenne una gerarchia
potente e ambita perch dava prestigio e potere quando il cristianesimo divenne religione
ufficiale dellimpero romano. Questo accadde nel 313 d.C. per volont dellimperatore
Costantino che eman lEditto di Milano (ponendo fine alle persecuzioni contro i Cristiani e
cominciando a trasformare molti templi pagani in edifici di culto cristiano. Limpero di Roma
prese il nome di Impero Romano Cristiano, un organismo che sar protagonista di numerose
vicende.
Da questo momento chi faceva parte dellorganizzazione ecclesiastica rivest un vero e proprio
ruolo contrassegnato da adeguato vestiario; chi faceva parte delle categorie precedentemente
ricordate, fu considerato figura sacerdotale, attiva e in continuo contatto con il mondo laico.
Altri invece sentiranno il bisogno di abbandonare con lo spirito e con il corpo il mondo
isolandosi in comunit di preghiera (monachesimo) o addirittura in piena solitudine (eremiti).

In questa situazione trascorrono i secoli che saranno protagonisti delle invasioni barbariche.
Come vedremo pi avanti queste invasioni creeranno un tale sconvolgimento in Europa che

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scompariranno tutte le organizzazioni politiche e burocratiche che erano alla base della vita
sociale ed economica dei territori romanizzati. Vedremo quindi che nella generale mancanza di
autorit pubblica, spesso i centri di vita religiosa (monasteri, abbazie) divennero lunico punto
fermo a cui rivolgersi per avere consigli, difesa di un diritto, cure sia per gli abitanti dei centri
urbani sempre pi spopolati sia di chi risiedeva nelle campagne.

LE INVASIONI BARBARICHE

I cosiddetti barbari (termine di origine greca che significava straniero e che solo pi tardi
indicher individui violenti e rozzi) premevano lungo i confini delle due parti dellimpero
Romano (dOccidente e dOriente provenienti da diverse regioni :
dal Nord Europa provenivano i popoli Germanici e Scandinavi (Turingi, Alemanni,
varie etnie di Goti)
DallEuropa centro occidentale provenivano i Sassoni e i Franchi
Dalle zone pi ad Est i Longobardi
Da molto pi lontano, addirittura dalle steppe della Mongolia arrivano gli Unni guidati
dal loro re Attila
Infine dal Nord Africa giungono i Vandali al comando del loro re Genserico

LORGANIZZAZIONE SOCIALE BARBARICA

Questa serie di invasioni iniziate nel IV sec. d.C. prosegu anche nel V. Da sottolineare che
questi popoli, almeno in una fase iniziale, non si muovevano per sete di conquista o per ampliare
possedimenti territoriali; si spostavano solamente perch nomadi dediti alla caccia e
soprattutto alla pastorizia, quindi alla continua esigenza di vivere in territori non sfruttati. Si
muovevano in lunghe carovane che comprendevano interi gruppi familiari gestiti da responsabili
che possiamo definire capi clan o capi trib;non avevano ancora leggi scritte, perci
rispettavano nel loro interno la volont e lesperienza degli anziani e risolvevano questioni di
diritto attraverso il sistema delle ordalie cio i giudizi di Dio (si imponeva al presunto
colpevole una prova di grande difficolt, se la superava vivo, secondo il giudizio di Dio era
innocente).
In altri casi si parlava di faida cio di vendetta per restituire loffesa ricevuta.
Questi gruppi si scontrarono con gli avamposti di un Impero Romano ormai decadente che in
qualche modo cercava di limitarne lavanzata.

I PRIMI RAPPORTI CON IL MONDO ROMANO

Gi nel III secolo alcuni imperatori avevano ritenuto possibile unintegrazione che avrebbe
reso questi popoli meno pericolosi; cos molti gruppi avevano promesso di rispettare le leggi
romane in cambio di una vita pacifica o addirittura di una collaborazione di tipo militare: non era
sfuggito infatti ai capi militari romani il coraggio e la capacit in battaglia di questi popoli che,
opportunamente guidati e addestrati, si potevano trasformare in ottimi combattenti a favore
dellimpero e non contro.
Tuttavia nel mondo romano cominci a prevalere un forte senso di fragilit e i Potentiores
(cio i notabili politici) nobili e i ricchi borghesi scelsero di allontanarsi dalle citt per
andare nelle propriet di campagna dove si sentivano pi sicuri. Infatti nelle loro invasioni i
barbari avevano certamente capito che i vari centri urbani sul loro passaggio, erano
indubbiamente pi ricchi di bottino e quindi preferivano lassedio delle citt. Infine sotto il peso

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della crisi economica, dello sforzo contro i barbari e dellimpatto con il Cristianesimo,
lImpero Romano dOccidente cadde definitivamente nel 476 quando venne deposto il
giovanissimo imperatore Romolo detto Augustolo, figlio di un generale romano per stirpe ma
comandante di militari barbari ( il capo di questi, Odoacre uccde il generale romano Oreste e
depone il bambino).
Da questo momento si indebolisce sempre di pi il ricordo della grandezza di Roma e, mentre
continua a sopravvivere con autonomia e caratteristiche proprie limpero romano dOriente,
detto Bizantino (dalla capitale Bisanzio, attuale Istambul) in Occidente i gruppi barbarici da
conquistatori divennero conquistati, attratti cio da una cultura indubbiamente superiore e
sentirono lesigenza di fondersi con essa dando origine ad una serie di regni detti Romano
barbarici.

I REGNI ROMANO BARBARICI

Il generale Odoacre che aveva deposto lultimo imperatore,ufficialmente prese nelle sue mani il
governo dellItalia a nome dellimperatore di Bisanzio; in realt mirava a rinforzare il proprio
potere. Limperatore dOriente ben consapevole di tutto questo, cerc di liberarsi di Odoacre
favorendo la discesa in Italia degli Ostrogoti (origine germanica). Il loro capo e re, il giovane
Teodorico,, vissuto molti anni a Costantinopoli (Bisanzio)conosceva la debolezza del mondo
occidentale; conquistata Ravenna nel 493, sottomise con facilit tutta lItalia e fece assassinare
lo stesso Odoacre.
Mentre in Italia si rafforzava il potere degli Ostrogoti e nelle regioni Balcaniche sopravviveva
con discreto successo limpero di Bisanzio, nel resto dellEuropa nacquero altri regni barbarici di
varia durata ed importanza. Tra questi ricorderemo il regno dei Visigoti tra la Penisola Iberica e
lattuale Francia; il regno dei Franchi nel territorio germanico pi settentrionale che sotto il
governo del re Meroveo (per questo furono chianati Merovingi i suoi successori) si mossero in
direzione dellEuropa pi centrale, convertendosi pi tardi al Cristianesimo e assumendo il ruolo
di difensori della Chiesa nel mondo barbarico.
Da questo momento nascer un grande destino per il popolo dei Franchi tuttavia la dinastia
merovingia comincer a decadere ( i suoi re furono definiti deboli e fannulloni.
Cominci invece ad emergere una nuova dinastia , quella detta Carolingia. Essa ebbe inizio con
il nobile Pipino di Heristal e dal suo figlio illegittimo Carlo Martello nonno del future Carlo
Magno.

Per concludere questo argomento dobbiamo ricordare che, sia durante il lungo regno di
Teodorico (33 anni) prima sia durante quello dei Franchi pi tardi, si instaur una specie di
compromesso tra il popolo occupante (i barbari) che comunque deteneva il potere e la
preesistente societ aristocratica romana. Questo consent ai ricchi latifondisti romani di
conservare i loro possedimenti e di sfruttare i loro contadini; inoltre almeno per molto tempo,
rimasero in piedi molte cariche burocratiche cos molti politici e giuristi romani rivestirono alte
cariche di ministri e segretari.

LIMPERO ROMANO DORIENTE

Questa parte dellImpero Romano che andava dalla fascia del Mare Adriatico fino al confine
orientale dellantico impero (circa lattuale Russia bianca), continu a sopravvivere con discreta
potenza anche se tra molte difficolt legate ovviamente alle invasioni barbariche ma, grazie alle

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notevoli capacit politiche dei ministri che sostennero i diversi imperatori che si succedettero sul
trono, il pericolo barbarico venne deviato verso Occidente.
La capitale di questo impero era lantica Costantinopoli poi chiamata Bisanzio (da qui la
definizione di impero Bizantino). La sua storia ebbe caratteristiche proprie allontanandosi dal
mondo romano nelle tradizioni, nellimpostazione politica, nella lingua (fu abbandonato il
Latino in favore del Greco).Anche da un punto di vista religioso limpero Bizantino si allontan
da Roma; infatti si verific lo Scisma (divisione) dOriente e la Chiesa orientale si separ da
quella romana e ancora oggi in questa parte dEuropa si pratica un Cristianesimo in forma
Ortodossa.

I FRANCHI E LINIZIO DEL FEUDALESIMO

Il popolo dei Franchi era originario dellEuropa centro settentrionale; la dinastia dominante,
che diventer pi tardi protagonista del Regno dei Franchi, prese il nome di Carolingia da Carlo
Martello, figlio illegittimo (come abbiamo gi ricordato)di Pipino di Heristal il quale aveva
strappato il potere ai Merovingi.
Carlo Martello, dopo essere stato riconosciuto erede indiscusso, consolid il potere su un
territorio piuttosto vasto che comprendeva una parte dellattuale Francia e un territorio tra
lattuale Germania e Svizzera.
Gi cattolici da molto tempo, i Franchi erano considerati con favore dal Papato di Roma e
divennero i veri e propri difensori della Chiesa dopo aver battuto i Mussulmani ( vedi cap.
prec.).
Tra la fine del 700 e gli inizi dell 800 ( IX sec. d.C.)la dinastia diventer sempre pi forte
soprattutto con il figlio di Carlo Martello: Pipino detto il Breve che in poco tempo estese il suo
potere anche in Italia sbaragliando il Regno romano barbarico dei Longobardi ( non ben visti
dalla Chiesa di Roma che temeva volessero occupare Roma). A questo punto con il favore del
Papa, Pipino viene incoronato Re dei Franchi e nobile Romano: ormai aperta la strada che
porter il regno dei Franchi a divenire un impero con il figlio di Pipino,Carlo che prender
lappellativo di Magno per la sua grandezza.
Questa figura storica considerata il fondamento della storia medioevale e la sua politica e
la sua arte militare furono per decenni modello e riferimento.
Dotato di grande personalit si faceva amare e rispettare dai colti, dai semplici, dai militari e dai
religiosi. In poco tempo grazie ad una intensa attivit diplomatica, e a campagne militari di
successo, Carlo riusc ad ingrandire i suoi territori conquistando tutta la Germania, allargandosi
verso lUngheria, conquistando ci che oggi corrisponde alla Cechia, Slovacchia ed Austria.
Verso Ovest conquist ci che oggi la Francia fino ai monti Pirenei che la separano dalla
penisola Iberica. In Italia infine allarg il territorio preso ai Longobardi estendendo il possesso
verso lAdriatico, storicamente sotto il potere dei Bizantini.
In tutta questa situazione il Papato di Roma guard sempre con rispetto e fiducia loperato del re
Carlo considerandolo lunico vero difensore del mondo cristiano e, anche se straniero, lunico
degno erede del mondo Romano. Infatti Carlo non solo aveva rispettato tradizioni e cultura di
Roma ma aveva anche portato avanti quella cultura e parlando lui stesso in Latino in modo
corretto; fece organizzare addirittura presso la sua corte la Scuola Palatina e la frequent
personalmente, chiamandovi ad insegnare le maggiori personalit politiche, intellettuali ed
artistiche del tempo.
Questo reciproco buon rapporto, con la Chiesa, si concluse con un atto importantissimo: nella
notte di Natale dellanno 800, re Carlo giunto a Roma, fu incoronato imperatore da Papa

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Leone nellantica basilica di S. Pietro. E importante sottolineare il valore di questa nomina


che lo considerava erede di Roma e lo incaricava della difesa della Chiesa Carlo Augusto
imperatore del Sacro Romano Impero.

LORGANIZZAZIONE POLITICA FEUDALE

LIMPERO Carolingio aveva raggiunto ormai una notevole ampiezza, pertanto Carlo Magno
sent la necessit di organizzarlo in modo da poterlo controllare da un punto di vista militare,
legislativo ed economico.
Cominci cos a suddividerlo in territori detti feudi ; questi dipendevano direttamente
dallimperatore come propriet e decisioni importanti ma, per quanto riguardava la vita
quotidiana, le attivit agricole e commerciali, lamministrazione della giustizia per reati comuni,
lemanazione di decreti amministrativi, dipendevano da un governatore locale nominato
dallimperatore stesso.
Questo personaggio era il feudatario e con questa nomina diveniva il contatto tra limperatore
ed il suo popolo. Il feudatario veniva chiamato vassallo e a sua volta, poteva nominare dei
sottogovernatori per suddividere le responsabilit: valvassori e valvassini. Quando limperatore
lo avesse ritenuto opportuno, poteva revocare la nomina e darla ad un altro aristocratico. Perci
era evidente nellorganizzazione di Carlo Magno, che queste nomine non erano assolutamente
ereditarie. Infine ricorderemo che i feudi pi lontani rispetto al centro dellimpero che era la citt
di Aquisgrana (nella parte centro sett. Della Germania occidentale) nel cuore della Germania,
venivano chiamati Marche ( il feudatario Marchese), quelli pi centrali Contee ( il feudatario
Conte). La concessione di un feudo si chiamava in Latino Commendatio (affidamento)
poich accettando il feudo il nobile si affida al sovrano diventando un suo uomo definito
appunto Vasso o vassallo) dopo un solenne giuramento di fedelt.
Con lo stesso cerimoniale il Vasso poteva concedere in subconcessione parti del feudo a nobili
meno importanti detti in Latino Vassi Vassorum quindi Valvassori.
Per limperatore era scontato che o alla morte del suo vassallo o sulla base di determinate
necessit, poteva riprendere il feudo affidandolo ad un altro nobile.
E ovvio sottolineare che per un nobile era importante ricevere la nomina di vassallo ed era
altrettanto grave perdere tale nomina in quanto perdeva le cosiddette immunit. Si trattava di
poteri particolari che diventavano dei veri e propri privilegi remunerativi: occuparsi dei trasporti
militari, alloggiare le truppe, esigere le tasse, concedere benefici, controllare i prodotti
dellagricoltura e dellallevamento.
Alla fine, per non perdere tali vantaggi, i nobili di assicurarne il passaggio come uneredit ai
propri discendenti. Nellanno 877 un discendente di Carlo Magno, Carlo il Calvo con il
Capitolare di Kiersy dett delle leggi per difendere e mantenere la tutela dei feudi pi grandi in
mano allimperatore stesso pur riconoscendo in qualche modo questa abitudine delleredit.
Alla fine quando tale abitudine cominci ad avere effetti pericolosi per lunit dellimpero, si
arriv ad una vera e propria anarchia feudale e alla decadenza della Dinastia Carolingia.
Lultima soluzione sar prospettata pi tardi (vedi cap. succ.)dallimperatore Ottone I di
Sassonia il quale non conceder pi i feudi allaristocrazia bens ai Vescovi; Infatti gli uomini di
Chiesa non potevano aver figli per il voto di castit che pronunciavano, quindi non avrebbero
potuto lasciare il feudo in eredit a nessuno. Nasce cos il sistema dei Vescovi conti Tuttavia
nei decenni successivi anche questa soluzione si ritorcer contro limpero: infatti accadr sempre
pi spesso che questi Vescovi facessero dono del feudo alla Chiesa di Roma, la quale tra
donazioni ed eredit, cominci a possedere un vero e proprio Stato.

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LA LENTA DECADENZA DELLIMPERO CAROLINGIO


(VERSO LANARCHIA FEUDALE)

Un impero vasto come quello di Carlo Magno presentava la necessit di risolvere problemi
altrettanto grandi. Purtroppo allintelligenza politica di questo grande imperatore, non fece
seguito la capacit dei suoi discendenti. Inoltre, secondo una consuetudine barbarica, un regno
veniva considerato come una propriet privata e quindi alla morte di un re, esso andava diviso
tra i figli.
Per un caso fortunato alla morte di Carlo Magno (814) era rimasto vivo un solo figlio: Ludovico
detto il Pio; cos egli pot regnare senza dividere limpero fino alla sua morte(840):
I suoi tre figli si scontrarono subito; in particolare Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico contro
il maggiore Lotario che di fatto era succeduto al padre. A questa situazione di contrasto familiare
fece seguito un contrasto di territori: infatti Carlo il Calvo era sostenuto dal popolo di territorio
francese Ludovico da quelli dei territori Germanici. Alla fine i rappresentanti dei due territori
con i loro alleati si riunirono nella citt di Strasburgo dove formularono un solenne giuramento
(842). Poich ormai i popoli non erano pi in grado di comprendere una sola parola di Latino, il
giuramento fu ripetuto nelle lingue volgari tedesca e francese ( da questo momento inizia la
nascita delle nazionalit europee).
Si giunse infine alla Pace di Verdun nellanno 843, in base alla quale limpero continuava ad
esistere solo nel diritto, mentre di fatto si era frantumato in :regno di Francia, regno di
Germania e una fascia di territorio che andava dalle Alpi occidentali al Mare del Nord
detto Lotaringia o Lorena.

I PROBLEMI DELLITALIA CENTRO MERIDIONALE

NellItalia centrale a causa di continue donazioni territoriali alla Chiesa di Roma (vedi pag.6)
da parte di nobili rimasti senza eredi o da parte dei Vescovi conti, si era dunque venuto a formare
un vero e proprio Stato della Chiesa in continua crescita.
Poich i Franchi erano sempre stati profondamente cristiani, era difficile per limperatore in
carica recuperare queste terre senza offendere il Papato.
Inoltre il profondo rapporto politico spirituale nato con la benedizione del Sacro Romano
Impero, provoc lentamente negli anni un vero e proprio braccio di ferro tra Papato ed Impero in
quanto i vari sovrani, pur fedeli al Papa, volevano sottolineare la propria autonomia; dallaltra
parte il Papato voleva ugualmente sottolineare che senza la sua approvazione non esisteva alcuna
sovranit politica ( i Papi si servirono anche dellarma della scomunica).
Da questo momento attraverso i secoli successivi, i rapporti tra sovrani e Papato diverranno
sempre pi tesi e spesso causa di conflitti estesi e sanguinosi.

NellItalia meridionale la situazione era ancor pi complicata. Gi Carlo Magno non aveva
toccato questi territori lasciandovi tranquilli quei Longobardi che erano stati dalla sua dinastia
sconfitti nellItalia settentrionale. Un altro territorio autonomo era il Ducato di Benevento che
comprendeva parte della Campania, parte della Puglia, la Calabria e la Sicilia. Questo consent
allimpero Carolingio di non confinare direttamente con limpero Romano dOriente
(Bizantino).

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Questo cominciava a vivere un periodo di crisi interne e di ci avevano approfittato


quattro citt del meridione dItalia: Napoli, Gaeta, Sorrento e Amalfi che si autodefinirono
repubbliche indipendenti.
Consapevoli della debolezza Bizantina, nellanno 827 forze Arabe (Saraceni) sbarcarono in
Sicilia conquistandola completamente nel 902; erano le forze dellEmiro Azad Al Furat; da qui i
Saraceni cominciarono a spingersi con continue incursioni verso lalto Tirreno minacciando
persino Roma (Ostia fu completamente saccheggiata). Era chiaro che limpero dOriente sarebbe
sopravvissuto solamente ritirandosi sui territori Balcanici, mentre emerse con chiarezza
lincapacit dellimpero Carolingio a provvedere ad uno dei compiti fondamentali che si era
assunto: la difesa del mondo cristiano.

GLI ARABI

Contemporaneamente a quanto accadeva nei territori che avevano fatto parte dellImpero
romano di Occidente, nel Medio Oriente cominci a diffondersi la cultura del popolo Arabo
originario della penisola Arabica. Inizialmente organizzati in trib nomadi, poveri e pastori,
mancavano di unit politica e solo nella vicinanza di alcune oasi erano sorti centri urbani come
Medina e La Mecca ( qui si venerava chiusa in un edificio cubico una pietra nera ritenuta sacra;
ancora oggi in uso per i Mussulmani farvi un pellegrinaggio almeno una volta nella vita).
Nella prima met dellanno 600 d.C. un mercante e commerciante : Maometto, grazie alla sua
buona situazione economica, pot dedicarsi alla meditazione religiosa sul mondo Ebraico e
Cristiano. Dopo un lungo periodo si sent pronto e investito della funzione di messaggero di
religione e di vita. Intorno al 610 cominci a predicare alla Mecca affermando lesistenza di un
unico Dio e la necessit che, per credere, necessario abbandonarsi alla fede assoluta (Islam).
Pi tardi i suoi discepoli raccolsero in un libro Il Corano i suoi insegnamenti; in questo libro si
ricorda lobbligo della preghiera, dellelemosina e del digiuno da fare una volta lanno. Si
riconosce la figura di Abramo come grande patriarca degli Arabi e degli Ebrei e si considerano
Mos e Ges protetti da Dio: in sintesi ricorderemo che la morte di Maometto segn linizio di
una separazione dellIslam in due grandi gruppi ognuno dei quali vantava la discendenza da
Maometto, che cominciarono a battersi attraverso il succedersi di varie dinastie (gli Omeiadi
portarono la capitale a Damasco in Siria e gli Abbasidi la spostarono a Baghdad).
Nonostante le guerre interne gli Arabi cominciarono ad interessarsi delle terre che si
affacciavano sul Mediterraneo dopo aver conquistato il Nord Africa al comando del generale
Tarik arrivarono in Spagna e cominciarono una progressiva conquista dei territori fondando il
califfato di Cordoba. La loro espansione fu testimone non solo di violenza: infatti molti califfi si
dimostrarono moderni e aperti alla cultura, favorendo artigianato e studi scientifici (matematica,
astronomia, chimica). Verranno fermati nel 732 dai Franchi di Carlo Martello a Poitiers.

LA SITUAZIONE DI ROMA

Roma costituisce in questi anni un caso a parte. Centro della Chiesa e ,per tradizione storica
erede di un passato importante, con il tempo dovette imparare ad organizzarsi da sola: i Papi
infatti non avevano ancora compreso le infinite possibilit e conseguenze del possesso
materiale di uno Stato, cos nobili audaci e pronti a tutto, discendenti di antiche famiglie,
cominciarono a trasformare la citt in un territorio indipendente.

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Nel momento in cui la Chiesa cominci ad organizzarsi come un vero e proprio Stato allargando
progressivamente il suo territorio, emerse uno dei massimi problemi del Medio Evo.
Da una parte si riteneva che ogni imperatore avesse il controllo totale non solo sullimpero
ma sul Papato stesso, grazie alla sua funzione di massimo protettore della Cristianit;
dallaltra la Chiesa considerava limperatore come un subordinato, cio il braccio concreto
dellautorit spirituale.
Dora in avanti sempre pi spesso si alterneranno momenti di pace a momenti di forte tensione.

LIMPERO SOTTO LE DINASTIE DI SASSONIA E DI FRANCONIA

In Germania mentre la dinastia Carolingia si faceva sempre pi debole, emergeva la dinastia


dei Duchi di Sassonia che, lentamente, avevano conquistato il favore del popolo avendo difeso
il territorio da invasioni di popoli Slavi e Nordici.
Diventati sovrani autonomi della Sassonia (regione germanica)furono invitati ad occuparsi della
confusa situazione politica dellItalia (951).
Il sovrano Ottone I tuttavia dovette occuparsi ancora del rafforzamento dei propri confini in
Germania e solo quando ebbe ottenuto la sconfitta definitiva degli Ungari, trov loccasione per
scendere in Italia e farsi incoronare imperatore. Siamo nel 962 e Ottone I detto il grande
cerc di recuperare lunit geografica tra le terre germaniche, il centro Europa e lItalia.
Pose fine allanarchia feudale, favor una vita relativamente tranquilla che dette vigore e
ricchezza allimpero.
I suoi discendenti Ottone II e Ottone III cercarono di raccogliere questa difficile eredit.
Questultimo divenuto imperatore a soli 3 anni, crebbe sotto la guida di illustri uomini di cultura
del tempo, divenne un giovane colto che portava in s la tradizione imperiale doccidente e il
ricordo di quella orientale ereditata da parte di madre, una principessa bizantina.
Tent di recuperare Roma come capitale del suo impero ma si trov immediatamente contro
Chiesa, popolo e nobilt; mor a 22 anni probabilmente avvelenato.
Il suo erede (Enrico II) dovette occuparsi prima della germania minacciata dai Polacchi, poi
dovette intervenire in Italia contro le agitazioni autonomistiche dei grandi feudatari (1015).
E importante interpretare questi tentativi come una prefigurazione della lotta per
lindipendenza delle popolazioni Italiche contro loppressione tedesca (e comunque
straniera).
La dinastia Sassone si estinse con la morte di questo re nel 1024.

Sal allora al potere imperiale Corrado II il Salico della casa di Franconia. Egli fu costretto a
prendere una decisione storica emanando la Constitutio de feudis(1037); con questo decreto si
stabil lereditariet dei feudi minori: Praticamente si viene a spezzare il rapporto di
sottomissione tra nobili meno importanti e alta aristocrazia: si vuole rendere meno pesante il
proprio dovere in particolare il servizio nella cavalleria del proprio signore, il pagamento di tasse
in denaro in natura.
Intanto si affaccia un nuovo protagonista sulla scena politica: Il popolo delle citt; Milano
divenne protagonista insieme al suo vescovo Ariberto in una lotta contro limperatore e
introdusse in ogni battaglia luso sul campo del Carroccio, un carro trainato da buoi candidi sul
quale un sacerdote celebrava la messa benedicendo i soldati. Intorno a difenderlo, i cavalieri pi
bravi.

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