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Salute materno-infantile, si rafforza la Rete andina

14 marzo 2012

Ventidue ospedali che in Per, Ecuador e Bolivia


prestano assistenza durante la gravidanza, nei parti (oltre
130mila ogni anno) e nei primi anni di vita dei bambini.
Sette universit, di cui cinque in America Latina e due in
Italia (gli atenei di Bologna e di Parma), con le new
entry dellUniversidad Toms Fras di Potos e della
Universidad San Francisco Xavier de Chuquisaca a
Sucre. E poi cinque master e corsi di specializzazione
universitaria sulla salute pubblica e la gestione di
strutture ospedaliere e servizi socio-sanitari, a cui presto
se ne aggiunger un altro sullassistenza sanitaria di base.
Sono i numeri della Rete andina per la salute materno-infantile, il programma di cooperazione avviato nel 2001
dal Cestas con il sostegno del ministero degli Affari esteri italiano e dei ministeri della Salute dei tre Paesi andini.

Rafforzare i rapporti di collaborazione sanitaria tra Bolivia, Ecuador e Per, migliorando laccesso ai servizi e
favorendo laggiornamento medico-scientifico degli operatori sanitari, la diffusione delle nuove tecnologie e la
conoscenza dello stato di salute delle popolazioni attraverso la realizzazione di indagini epidemiologiche (47
quelle compiute dal 2001 a oggi, mentre altre tre sono ora in corso), lobiettivo principale della Rete andina per
la salute materno-infantile, di cui lo scorso 5 marzo si riunita a La Paz la Commissione centrale di
coordinamento.
Alla riunione hanno partecipato il viceministro della Salute
boliviano Martn Maturano, Lucy Del Carpio e Mnica
Caas (le responsabili del programma materno-infantile
rispettivamente per i ministeri della Salute peruviano ed
ecuadoregno), oltre al presidente del Cestas Uber Alberti e
alle coordinatrici del progetto Josephine Cacciaguerra e
Andrea Ramirez Rush. Presente anche Roberto Trevini
Bellini dellUfficio regionale della Cooperazione italiana:
Il progetto un chiaro esempio della presenza storica della
cooperazione italiana governativa e non governativa in
America Latina ha detto Trevini ed la dimostrazione
della ferma volont di sostenere il settore della salute come una priorit.

Dalla riunione della Commissione centrale la Rete esce ulteriormente rafforzata commenta Uber Alberti .
Oltre ad aver avuto il plauso e il pieno sostegno da parte dei tre ministeri della Salute, abbiamo raggiunto due
importantissimi risultati. Abbiamo firmato un accordo con lUniversidad Mayor real y pontificia de San Francisco
Xavier de Chuquisaca, il pi antico e prestigioso ateneo boliviano, con cui collaboreremo per la realizzazione di
nuovi progetti di formazione in ambito sanitario. Il primo sar un corso di specializzazione sullepidemiologia di
campo, una delle esigenze maggiori per il personale sanitario boliviano.

Il secondo risultato continua il presidente del Cestas conseguenza di quanto abbiamo gi fatto a Potos per
la progettazione architettonica della nuova Facolt di Scienze della salute e Medicina dellUniversit autonoma
Toms Fras e prevede il nostro intervento sia per portare a termine il processo di riaccreditamento dellospedale
Daniel Bracamonte attraverso un aggiornamento delle procedure mediche e amministrative, sia per organizzare un
master sullassistenza sanitaria di base rivolto al corpo docente dellUniversit Toms Fras.

Probabili novit anche in Ecuador. Il 2 marzo a Quito, al ministero della Salute, abbiamo incontrato la
responsabile della cooperazione sanitaria Saphira Ochoa e la coordinatrice generale per la salute materno infantile
Mnica Caas aggiunge Uber Alberti . Hanno apprezzato la nostra offerta formativa e stanno valutando come
coinvolgerci per sfruttare il nostro know-how nel campo dellalta formazione sanitaria.

Investire sulla formazione, questa la strada per poter


contare su medici e operatori altamente qualificati, che
sappiano rispondere ai bisogni sanitari della popolazione.
Ne convinto anche il viceministro della Salute boliviano
Martn Maturano. Sostenere la formazione non solo tecnica
fondamentale, cos come promuovere la azione
comunitaria e la partecipazione ha detto a margine della
riunione di La Paz . Con lappoggio del Cestas e della
Cooperazione italiana, insieme a Per ed Ecuador
riusciremo a fare progressi sul tema della salute materno-
infantile. Stiamo vivendo unepoca di sviluppo ha
concluso e sulla formazione accademica vogliamo proprio investire.

Per saperne di pi:


il sito della Rete andina per la salute materna e perinatale
lofferta formativa Cestas nei Paesi andina

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