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Indice

Ringraziamenti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 17

Prefazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19

1. Diabete, la peste inventata. . . . . . . . . . . ... . . . . 23


.
1.1. Il mondo di oggi ci vuole tutti malati e tutti dia-
betici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
1.2. Il terreno minato del .diabete . . . . . . . . . . . . . . 31
.
1.3. Il caso Sandlers e i conigli polio-resistenti . . . . . 43
.
1.4. Due complicanze a lungo termine delleccessiva
presenza di glucosio nel sangue. La nefropatia dia-
betica e la retinopatia diabetica . . . . . . . . . . . . . 48
1.4.1. La nefropatia .diabetica
. . . . . . . . . . . . .. . 48
1.4.2. La retinopatia diabetica . . . . . . . . . . . . . . 53
1.5. Il punto sul diabete .. . . . . . . . . . . . . . . . . . 58
1.6. Lindice insulinico degli alimenti. . . . . . . . . . . 69
1.7. La formidabile controprova dei Pimas . . . . . . . 74

2. Schema nutrizionale di riferimento in caso di


diabete . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79
2.1. Dieta in caso di diabete di tipo 1, diabete-lada e
diabete di tipo 2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 79

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INDICE

3. Il diabete di tipo 1 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .. p. 83
3.1. Debellare il diabete con entusiasmo e prudenza 83
3.2. Diabete di tipo 1, un mondo che ti crolla ad- 85
dosso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. .
3.3. Ho il diabete di tipo mellito . . . . . . . . . . . . . . 96
.
3.4. Un anno di riflessioni sul diabete di tipo 1 . . . . 101
3.5. Diabete di tipo 1 e cambiamento di alimentazione 102
in bimba di 20 mesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
3.6. Farine bianche, alimento killer e diabete . . . . 105
3.7. Ci sto arrivando per gradi . . . . . . . . . . . . . . 108
3.8. Bambina di 7 anni con diabete mellito di tipo 1 115
3.9. Una rivoluzione alimentare in famiglia . . . . . . 120
.
3.10. Salute splendida e stress da dipendenza glicemica 127
3.11. Diabete di tipo 1 e panico ingiustificato di fronte
alla glicemia tabellare . . . . . . . . . . . . . . . . . 131
. . tipo
3.12. Diabete di . . . 1,
. . insulina
. . . . e ipoglicemie . . . . . 134
3.13. Vittoria in corso su diabete di tipo 1, su miopia e
su vitiligine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 138

4. Il diabete LADA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155


4.1. Non mi rassegno alla sindrome LADA . . . . . . 155
.
4.2. Una glicemia a 137 bast a collocarmi tra i diabe- 157
tici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
5. Il diabete di tipo 2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 163
5.1. Strategia vincente contro glicemia alta e ogni
forma di diabete . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
163
.. .

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INDICE

5.2. Diabete di tipo 2, metformina e insulina. . . . . . p. 169


5.3. Diabete, emicrania e pensieri negativi. . . . . . . 172
.
5.4. La formula vincente, non solo per il diabete. . . 175
.
5.5. Un pilastro di sostegno per la lotta al diabete . . 180
.
5.6. Mia madre diabetica di tipo 2 e insufficiente
renale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 188

6. Il distacco dai farmaci . . . . . . . . . . . . . . . . . 199


6.1. Ipertensione, ipercolesterolemia e diabete mel-
lito tipo 2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 199
. .
6.2. Intuivo che linsulina e i farmaci non servivano
a nulla. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 205

7. Diabete e digiuno
7.1. Un ingegnere civile impegnato nella ricostruzio-
ne di se stesso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 211
. .
7.2. Esperienze drenanti su diabete e glicemia . . . . 216
.
7.3. Non pi indici glicemici ma punteggi insulinici 218

8. Il vegan crudismo e la sconfitta del diabete 223


8.1. Vegan-crudismo miracoloso e glicoemoglobina
al valore eccezionale di 5,9 mm/dl . . . . . . . . . 223
. .
8.2. Diabete guarito e medico sbalordito. . . . . . . . . 227
8.3. Mi avevano catalogato come diabetico 5 mesi fa
e stavo a 115 chili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 229
.
8.4. Una scioccante diagnosi di diabete. . . . . . . . . 231
.
8.5. Stanno succedendo cose dellaltro mondo . . . . 234
.

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INDICE

8.6. Regressione naturale del diabete mediante


plant-based diet . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 237

9. Il diabete gestazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . 249


9.1. Inaspettata e laconica diagnosi di diabete ge-
stazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 249
. .
9.2. Diabete gestazionale e mamma al settimo cie-
lo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 254
. . . . . . . . . . . .
10. Il diabete insipido . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 261
.
10.1. Diuresi, ritenzione idrica e diabete insipido 261

11. Approfondimenti e consigli. . . . . . . . . . . . . 269


.
11.1. Zucchero-saccarosio, dolce droga assassina. 269
. . .
11.2. Radicali liberi, stress ossidativo e chiave fla-
vonoica al benessere. . . . . . . . . . . . . . . . . . 284
.
11.3. Una ventina di buoni consigli per i diabetici
(ma anche per gli altri) . . . . . . . . . . . . . . . 307

Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 311
.
Sitografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 311
.
Riviste . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 312
.

SullAutore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 313
.

5
Prefazione

Le cause del diabete sono pressoch sconosciute, dicono i


medici. Non si sa bene se lo dicano per ferma convinzione, per
convenienza, oppure facciano gli gnorri per cattiva coscienza.
Confessare infatti una circostanza del genere significherebbe
autoaccusarsi di misfatto continuato e perseverante contro la
salute del mondo. Da dove arrivano gli appelli continui al con-
sumo del po di tutto, dove tutto significa carne e pesce e
uova e latte, se non dalla classe medica? Eppure le statistiche
dimostrano inequivocabilmente il lapalissiano collegamento tra
carne-uova-pesce-latte e diabete mellito. Il diabete infatti illu-
stre sconosciuto o quasi presso tutte le comunit vegetariane e
soprattutto tra quelle vegane del mondo. Al contrario, esso
presente a livelli epidemici e in rapporto direttamente propor-
zionale dovunque si mastica sangue e si succhia mammella di
mucca in continuazione.
Le cause genetiche poi non smorzano affatto il problema. Il
bimbo che nasce gi diabetico lo pu solo aver rovinato nella
propria pancia la sua disattenta o disinformata mammina, ipno-
tizzata dai martellamenti in favore delle proteine animali. Fatto
sta che anche il medico pi possibilista tende a dire che la gua-
rigione dal diabete senza trattamento cosa estremamente rara.
Prima che lormone insulina venisse isolato nel 1922 da F.G.
Banting e C.H. Best, la maggior parte dei pazienti semplice-
mente moriva.
Il diabete non curato, lasciato a s e privo di correttivi nutri-
zionali-comportamentali, porta alla chetosi ovvero

6
PREFAZIONE

allaccumulazione di chetoni (composti organici come


lacetone) nel sangue, derivati dalla demolizione dei grassi.
Che poi il diabete sia un vero e proprio terreno minato un
fatto accertato. Gli stessi medici ne parlano con circospezione,
e mettono sempre le mani avanti. I giochi ormonali tra insulina
e glucagone, i meccanismi di assorbimento delle sostanze, gli
equilibri salini tra calcio e potassio, concorrono tutti a rendere
il problema delicato.
Ligienismo naturale una grande risorsa. un po laltra
met del cielo per la stessa medicina, in quanto porta con s
una serie di verit fondamentali che alla medicina mancano.
Quando lopera di integrazione sar avvenuta, tra qualche de-
cina di anni, vorr dire che molte cose saranno state cambiate
nel mondo medico, e che il giuramento a Ippocrate avr perso
finalmente quel sapore di beffa che oggettivamente ha nei no-
stri giorni.
per questo che esistono le cliniche igienistiche specializza-
te, dove si ottengono regolari e sistematici recuperi, spettacolo-
se guarigioni da situazioni difficili che la medicina aveva giu-
dicato irreversibili e irrecuperabili. Ma non si tratta di cure o di
prescrizioni, e nemmeno di particolari sostanze o cibi da assu-
mere a contrasto.
Si tratta piuttosto di sgombrare la mente da pensieri negativi,
di assumere un atteggiamento positivo e fiducioso, di seguire
una prassi purificatrice capace di dare massimo potere alle
strumentazioni interne sulle quali il nostro corpo pu contare.
Si tratta di applicare, con giudizio-prudenza-progressivit il
principio del de-condizionamento, della de-dipendenza dal
farmaco, e di arrivare alla cura della non-cura, a un periodo di
assoluto riposo fisiologico e mentale, e quindi al ripristino in-
tegrale di tutti i delicatissimi congegni auto-guaritivi del corpo
(che si erano ossidati, disabituati e atrofizzati), il quale

7
PREFAZIONE

corpo, solo a quel punto, in condizione di riacquistare la sua


totale funzionalit.
Ligienista naturale serio uno scienziato vero, dotato anche
di tecnica e di esperienza clinica, che crede fermamente nel fe-
nomeno intrinseco della auto-guarigione. Egli gode di un van-
taggio di posizione rispetto al medico, proprio grazie a questa
particolare illuminazione che di tipo scientifico e non sempli-
cemente fideistico, che lo porta ad agire di conseguenza senza
tentennamenti e ad aspettare con pazienza e fiducia non la ve-
nuta del Messia, ma i buoni risultati del lavoro affidato in esclu-
siva ai meccanismi corporali di auto-ripristino.
La medicina, in generale, non ci crede, scettica sullauto-
guarigione, priva di fede, sospettosa, e non sa trovare nulla di
meglio che prevenire col vaccino e ricorrere al farmaco.
La medicina ama avocare a s, pi che al corpo, tutti i possi-
bili metodi di cura. Se essa non riesce a curare, vuol dire che non
esistono altre vie. per questo che la nostra attuale civilt po-
trebbe essere benissimo definita la Civilt del Farmaco.
Ecco allora la necessit di fare una precisa e responsabile
scelta di campo. Nessuno pu sostituirsi alla volont personale,
alla voglia di puntare alla salute e non semplicemente a una si-
tuazione di schiavit irreversibile dal farmaco e dalle cure me-
diche. Pi di qualsiasi altra cosa, la salute dipende
dallequilibrio vitale e stabile che riusciamo a mantenere nel
nostro corpo.
Salute come equilibrio naturale e ribilanciamento interno, o
se vogliamo come omeostasi, in termini pi tecnici.
Tutti sembrano essere daccordo su questo basilare concetto.
Ma poi, allatto pratico, ognuno devia e tende a voler interveni-
re sulla chimica del proprio sangue e della propria circolazione.
Ognuno vuole dare la sua impronta e forzare le condizioni in-
terne del corpo, con cure specifiche, con alimenti

8
PREFAZIONE

strani, con farmaci eccitanti o inibitori, con assurdi e saturanti


carichi vitaminico-minerali.
Tutti pensano di saperla pi lunga del proprio sistema immu-
nitario. Non capiscono un fatto fondamentale, e cio che i loro
colpi di mano, i loro blitz, i loro interventi invasivi, vanno tutti a
scapito e a disturbo dei delicatissimi equilibri interni.
Tutte queste azioni, tutte queste cure, tutte queste interferen-
ze, rientrano in quella pratica che si chiama end-gaining, ovvero
ricerca medica del vantaggio immediato. Quel guadagno rapido
ed istantaneo che ignora per gli effetti duraturi e gli effetti col-
laterali di lungo periodo.
La salute non una questione di breve periodo. Non si pu
con essa impostare la strategia del vivere alla giornata. Cer-
to, non sempre il vantaggio immediato condannabile. Ma
solo nelle emergenze che giusto ricorrervi.
Del resto, sgombriamo il campo da ogni equivoco. Nessuno
al mondo vi pu guarire e chi afferma il contrario un ciarlata-
no, un millantatore, medico o non medico poco importa.
Nessuno vi pu guarire allinfuori del vostro sistema immu-
nitario.
Vi hanno trasformato in perfetti drogati? In insulino-
dipendenti? Non serve odiare o covare sentimenti di vendetta.
Lunica rivincita possibile quella di dimostrare a voi stessi e al-
la fallace medicina che la guarigione tuttaltro che un obietti-
vo impossibile.

9
DIABETE

Nel diabete, il sintomo inequivocabile laumento di zuc-


chero nel sangue. Ovvio che, se il pancreas produce insulina in
modo stentato, aumenta il materiale zuccherino circolante nel
sangue. Come pure ovvio per che agendo sui sintomi appena
elencati si elimina il sintomo, si spegne la famosa spia rossa,
ma si lasciano le cause di malattia al loro posto, e la malattia
diventa cronica.
Il problema grosso che la medicina, per suo metodo e prin-
cipio, non va mai a chiedersi il perch delle cose. Come mai si
comporta cos? Trattasi di una motivata strategia. Sarebbe in-
fatti pericoloso ed autolesionistico conoscere e far conoscere le
motivazioni delle malattie. Segnerebbe il suo declino verso la
catastrofe professionale.
Spiegare con cura le cause, porterebbe la gente a capire i suoi
problemi, a trovare delle contromosse e ad autoguarire senza
farmaci. E questa sarebbe autentica disgrazia per le capienti ta-
sche di Big Pharma e del suo piazzista Ordine Medico interna-
zionale.
Porsi domande sulle cause di malattia non conviene affatto.
Porterebbe a un clamoroso divorzio con la farmacologia, che
oggi sguazza felice e supernutrita, potendo praticare indisturbata
e a pieno ritmo il suo hobby preferito che il vampirismo
commerciale, ovvero il succhiamento delle risorse economiche
dai mercati.
Porsi domande significherebbe capire che non il pancreas a
fare le bizze, e a secernere meno insulina, ma piuttosto il san-
gue lento, viscoso e lipotoxemico, ubriaco di B12 e di cadave-
rina, ad impedire con la sua patologica lentezza che linsulina
arrivi in tempo nei punti nevralgici.
Porsi domande significherebbe in altri termini scivolare nel
degrado infernale delligienismo, dove nessuno ti sponsorizza e
nessuno ti ricopre pi di banconote e di premi, di diplomi e di
regali, di cattedre e di riconoscimenti, di viaggi-omaggio in
10
1. DIABETE, LA PESTE PILOTATA

localit esotiche.
Significherebbe perdere tutti gli enormi vantaggi che deriva-
no dalla professione medica e dallappartenenza allOrdine.
Se qualche medico non rispetta le regole, viene prontamente
defenestrato e radiato.
Vuoi diventare forse medico-igienista? Va pure, che ci ri-
diamo anche sopra! lammonimento dellOrdine medico ai
suoi adepti pi irrequieti.
Guai se i diabetici del pianeta Terra si mettessero in testa di
guarire. Un miliardo di diabetici e quasi-diabetici garantiscono
un flusso enorme e continuo di risorse e costituiscono il piatto
forte della pirateria medico-farmaceutica, secondo forse al solo
filone degli ipertesi dove dominano le statine e le eparine di ma-
iale. Sarebbe una catastrofe. Sarebbe la rovina per cuochi, far-
macisti e dietologi, per la porco-economia e la bovino-
economia.
Meno domande si pongono in campo medico e meglio . Que-
sta la paradossale regola del gioco.
La patologia in aumento verticale in tutto il pianeta.
Come mai il bambino nasce sano e, in poco tempo, si ritrova
con le beta cellule del pancreas atrofizzate? Non centrano forse
gli svezzamenti innaturali a base di proteine animali e di omo-
geneizzati? Non centrano forse le vaccinazioni infantili?
Centrano s. Ma lonere della prova sta a carico di chi accusa.
Fin quando non arrivano prove sicure al 100%, lassassino e lo
stupratore sono da considerarsi innocenti, e possono continuare
la loro opera di bene.
Si sa poi che le funzionalit delle beta cellule, che inizialmen-
te si rivela esistere su livelli minimi, anzich svilupparsi subi-
sce una apparentemente inesplicabile e misteriosa distruzione di
tipo autoimmune.
Si sa pure che, come tutto ci non bastasse, al deficit di se-

11
DIABETE

crezione insulinica si associa una secrezione di glucagone, che


lormone antagonista dellinsulina.
ovvio poi che quanto detto per il diabete autoimmune gio-
vanile vale anche per lenorme grappolo delle malattie autoim-
muni che tormentano e devastano, nota bene in esclusiva, il solo
genere umano.
Con tutti i miliardi gettati al vento per la ricerca sul cancro, e
per la promozione delle pesti inventate dalla prima allultima,
non si trovano i mezzi economici per dimostrare che tutte le
malattie autoimmuni, dal Parkinson allAlzheimer, dalla SLA
alle fibromialgie, dalle allergie alle celiachie, sono tutte costrui-
te nei primi anni di vita, quando mediante la pediatria, cio il
ramo pi corrotto e pericoloso della medicina, si costringono i
bambini umani alle peggiori sopraffazioni e ai peggiori avvele-
namenti in atto sul pianeta?
Si pu forse pensare che il passaggio dal latte di mamma (di
formula naturale basso-proteico-zuccherina identica a quella
della frutta) allo svezzamento verso lomogeneizzato virulento
e cadaverinico sia priva di drammatici effetti scioccanti, di-
struttivi, sballanti ed impazzenti per un sistema immunitario in-
fantile ultrasensibile e in via di formazione?
Siamo seri una buona volta. I soldi per la salute non si trova-
no perch non si vogliono trovare. Troppi gli scheletri
nellarmadio della pediatria e della medicina.
Il pi grande e autorevole pediatra del mondo, il dottor Ro-
bert Mendelsohn, non era certo pazzo quando invit le mamme
americane e del mondo a stare molto alla larga dalla pediatria,
se ci tenevano davvero a salvare i loro bambini e a preservarli
in salute.
Uno dei pi grandi e pi dimenticati medici americani, il cele-
bre dottor Sandlers, non era per niente pazzo quando dalla ra-
dio ammoniva le mamme di stare alla larga dai latticini, dalle
merendine, dai lecca-lecca, dai gelatini e dalle cole, se
12
1. DIABETE, LA PESTE PILOTATA

volevano davvero salvare i loro bambini dalla poliomielite.


Servirebbero molti soldi per sovvenzionare queste ricerche e
capire meglio la situazione. Perch mai farlo? E chi ha i mezzi
per farlo?
Si pu mai chiedere alloste di sovvenzionare una ricerca se-
ria che dimostri la pericolosit del vino, del caff e della birra?
Si pu mai pretendere dai macellai, dai casari, dai farmacisti,
che vengano a fornirti le prove dei loro misfatti a base di B12, di
ferri-eme, di Omega-3-ittici, di cadaverine, statine, insuline ed
eparine? Si pu mai chiedere allo Stato di sovvenzionare una ri-
cerca seria che dimostri la pericolosit del fumo, quando tra i
suoi monopoli ci sono anche i tabacchi?
Si pu mai chiedere alla Sanit Nazionale, che tiene in depo-
sito armamentari a base di costosissimi Tamiflu, di spendere mi-
liardi per dimostrare che le vaccinazioni portano dritte sparate
alle mine a scoppio ritardato, alle malattie autoimmuni, e persi-
no alla demenza?
I manuali medici dicono e non dicono, ammettono e non am-
mettono. Loquaci dove gli comoda, misteriosi dove c
dellimbarazzo. La loro laconicit disarmante, sia sul diabete
che sulle malattie autoimmuni. A volte, le confessioni mediche
sono disarmanti.
Prendo quanto scrive il Nuovo Roversi, sponsorizzato dalla
Sanofi Aventis, e ognuno si faccia poi le sue brave deduzioni.
La carenza di insulinizzazione epatica, associata alla relativa
iperglucagonemia che laccompagna, determina un aumento
della produzione endogena a livello epatico e renale di glucosio,
che porta iperglicemia.
Liperglicemia a questo punto diventa cronica e determina
pure linsorgenza autoimmune di insulino-resistenza periferi-
ca mediante il fenomeno della glucotossicit, un vero e pro-
prio circolo vizioso, alla fine del quale c lo sviluppo della
13
DIABETE

chetoacidosi diabetica e di altre complicazioni del diabete mel-


lito, tipo retinopatia, nefropatia, neuropatia e complicanze neu-
rovascolari. Tutte cose scongiurabili con 3-4 iniezioni di insuli-
na al giorno.
Peccato che tali miglioramenti del controllo metabolico, ba-
sati su questi tamponi insulinici, provochino una aumentata fre-
quenza degli episodi ipoglicemici gravi, limitando la percorribi-
lit di questa strada. Il fatto sconvolgente per che questa stra-
da si percorre, eccome si percorre.
Se pensiamo che non esiste la malattia diabete, ma solo la ma-
lattia diabetizzante di chi ha la pessima tendenza a mangiar ca-
daveri di pesci, granchi, volatili e quadrupedi, c di che man-
giarsi le unghie.
Molto ci sarebbe da dire sulle malattie collaterali.
La retinopatia diabetica deriva da microangiopatie che colpi-
scono i piccoli vasi dellorgano ottico. Il 15% dei ciechi, prima
di perdere la vista, hanno una storia di appartenenza alla scomo-
da categoria dei diabetici, affetti da gravi retinopatie.
Anche la nefropatia diabetica merita essere citata, dopo che
studiosi seri come Kimmelstiel e Wilson hanno dimostrato co-
me i noduli renali, presenti nei glomeruli, non sono altro che spie
di una lesione renale causata dal diabete.
Nel diabetico poi, ogni ferita si trasforma in ulcera suppuran-
te, perch attraverso queste ferite il corpo inquinato scarica le so-
stanze velenose in pi.
Mali di testa, pizzicorii, disturbi visivi e debolezza generale
sussistono nonostante il grande appetito. Il diabetico mangia e
mangia, mentre lorganismo suo non pu assimilare perch gli
alimenti introdotti nellintestino si corrompono a causa della
febbre interna, sempre esistente nei mangiatori di cibi non della
specie. I casi sono due. O la gente si messa a mangiare mer-
da, confondendola con loro colato, oppure le vaccinazioni, la
14
1. DIABETE, LA PESTE PILOTATA

pubblicit televisiva, e la maledizione di Caino, hanno reso del


tutto imbecille il genere umano.

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