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1
1 Spazi di Hilbert
Esercizio 1 Data in l 2 la successione di vettori:
n
!
v (n)
= e−kα e(k) , α > 0,
k=1
Per dimostrare che la successione di Cauchy, dobbiamo far vedere che per ogni
possibile scelta di # esiste un N" tale che n, m > N" implica:
cio, ponendo 1 − exp(−2α) = M (si noti che α > 0 assicura M > 0):
1 e−2α
lim ||v (n) ||2 = − 1 =
n=∞ 1 − e−2α 1 − e−2α
2
quindi
e−α
lim ||v (n) || = √
n=∞ 1 − e−2α
Per definizione:
∞
! ∞
!
Tr(A) = (ek , Aek ) = (ek , $v (z))($v (z), ek )
k=1 k=1
con {ek } base ortonormale. Scegliendo come base la base canonica abbiamo:
(ek , $v (z)) = kz k−1 ($v (z), ek ) = kz̄ k−1
quindi
∞
!
Tr(A) = k 2 |z|2(k−1)
k=1
che pu essere ricondotta alla serie geometrica e quindi converge per |z| < 1.
Infatti: ∞
d2 1 d2 ! 2 k
= (x )
dx2 1 − x2 dx2
k=0
Sfruttando l’uniforme convergenza della serie geometrica (per |x| < 1) possiamo
derivare la serie termine a termine:
∞ ∞ ∞
d2 ! 2 k d ! !
(x ) = 2k(x 2k−1
) = 2k(2k − 1)(x2 )k−1 =
dx2 dx
k=0 k=1 k=1
∞
! ∞ ∞
1! ! 1 d 1
= 4k 2 (x2 )k−1 − 2kx2k−1 = 4 k 2 (x2 )k−1 −
x x dx 1 − x2
k=1 k=1 k=1
Se ne deduce che:
!∞ ( ) ( )
1 d2 1 1 d 1 1 2(3x2 + 1) 2 1 + x2
k (x )
2 2 k−1
= + = + =
4 dx2 1 − x2 x dx 1 − x2 4 (1 − x2 )3 (1 − x2 )2 (1 − x2 )3
k=1
3
Esercizio 3 Per quali valori della variabile complessa z la successione
appartiene a l2 ?
cos4 x, sin2 x, 1,
in virt del fatto che sin(x) = cos(x + π/2) e che stiamo integrando su un intero
periodo. Facendo l’usuale cambiamento di variabile z = exp(ix), dx = −idz/z,
otteniamo
* π + ( )2n + !2n ( )
z + z −1 dz −i 2n
cos (x) dx = −i
2n
= 2n z 2(k−n)−1 dz =
−π 2 z 2 k
k=0
( ) ( )
−i 2n 2n π
= 2n 2πi =
2 n n 22n−1
4
Abbiamo quindi
,π
sin2 x − 2π −π sin x dx
1 2
sin2 x − 1/2
$e2 = , π =
|| sin x
2
− π1 −π sin2 x dx|| || sin2 x − 1/2||
da cui
2 - .
$e2 = √ sin2 x − 1/2
π
Analogamente per $e3 avremo:
$y3
$e3 =
||$y3 ||
con
* π ( )* π ( )
1 4 1 1
$y3 = cos4 x − cos4 x dx − sin2 x − sin2 x − cos4 x dx =
2π −π π 2 −π 2
( )* π ( )
3 4 1 1
= cos4 x − − sin2 x − − cos2 x cos4 x dx =
8 π 2 −π 2
( )( )
3 4 1 3 5
= cos x − −
4
sin x −
2
π− π =
8 π 2 8 8
7
= cos4 x + sin2 x −
8
Per il fattore di normalizzazione abbiamo:
√ ( )
π 8 7
||$y3 || = ⇒ $e3 = √ cos x + sin x −
4 2
8 π 8
5
Esercizio 7 Per quali valori di c la funzione
e−x sin(cx)
x+c
appartiene a L2[0,∞] ?
Quindi
√ la funzione integranda ha una singolarit eliminabile al finito per c =
− nπ, n ∈ N
Concludendo, la funzione
e−x sin(cx)
x+c
√
appartiene a L2[0,∞] per c = − nπ, n ∈ N o c > 0.
Esercizio 8 Dire per quali valori del parametro reale c le seguenti funzioni sono
di modulo quadrato sommabile nell’intervallo indicato:
exp(−cx)
1. f (x) = c , x ∈ [0, +∞);
(1 − 2cx − x2 ) 2
6
sinh(cx) exp(−|x|)
2. f (x) = , x ∈ R.
x2c
f (x) = ex .
I polinomi di Hermite costituiscono una base dello spazio Lw 2 (−∞, +∞) delle
funzioni quadrato integrabili sulla retta reale rispetto al peso w(x) = exp(−x2 ).
Poich f (x) appartiene a questo spazio possiamo svilupparla in polinomi di
Hermite. I coefficienti dello sviluppo saranno dati da:
* +∞
2
cn = *f (x)|αn Hn (x)+ = αn dx e−x ex Hn (x)
−∞
Possiamo ora integrare per parti, sfruttando il fatto che exp(−x2 ) si annulla per
x che tende a ±∞ insieme a tutte le sue derivate,
* +∞ * +∞
dn " 2
# dn−1 " 2
#
(−1)n αn dx ex n e−x = (−1)n+1 dx ex n−1 e−x = . . . =
−∞ dx −∞ dx
* +∞ * +∞
2 1 2 1
= (−1)2n αn dx e−x +x = αn e 4 dx e−x +x− 4 =
−∞ −∞
* +∞
1
−(x− 12 )2 √1
= αn e 4 dx e = αn e π
4
−∞
7
Esercizio 10 Dire per quali valori di λ ∈ C la funzione:
1
fλ (x) = λ
|x2 − 4λx + 1| 2
appartiene a L2[0,+∞] .
Esercizio 11 Trovare per quali valori del parametro reale c le seguenti funzioni
appartengono allo spazio indicato:
xc (1 − x2 )
1. f1 (x) = , f1 (x) ∈ L2[0,1]
sin(πx)(1 − cx)
- .
sin πxc sinh(4x) ln | tanh(cx)|
2. f2 (x) = , f2 (x) ∈ L2[−∞,+∞]
x2 (c2 − x2 )
Esercizio 13 Sia f1 = 1, f2 = 1 + t, f3 = 1 + t + t2 , e
* 1
(fi , fj ) = fi (t)fj (t)dt.
−1
appartenenti a L2[−∞,+∞] .
ABf (x) = 0
8
con A e B due operatori differenziali lineari. Le soluzioni dell’equazione corri-
sponderanno a
f (x) ∈ Ker B oppure f (x) ∈ Ker A ∩ Im B
Nel primo caso abbiamo:
f % (x) + f (x) = 0 ⇒ f (x) = ce−x
e tale funzione appartiene ad L2[−∞,+∞] solo per c = 0.
Consideriamo il secondo caso. Sia F (x) ∈ Im B, allora F (x) deve soddisfare
l’equazione: ( )
d
+ 2x F (x) = 0
dx
Cio:
F % (x) 2
= −2x ⇒ ln(F (x)) + c0 = −x2 ⇒ F (x) = c1 e−x
F (x)
con c1 costante arbitraria.
La condizione
F (x) ∈ Im B
si traduce in 2
f % (x) + f (x) = c1 e−x
La soluzione generale di questa equazione sar data dalla soluzione generale
dell’equazione omogenea
f % (x) + f (x) = 0
che abbiamo gi visto essere f (x) = c2 e−x pi una soluzione particolare della non
omogenea. Per trovare la soluzione della non omogenea utilizziamo il metodo
della variazione delle costanti. Poniamo f (x) = a(x)e−x , dalla non omogenea
otteniamo:
* x
2 2
a% (x) = c1 e−x +x ⇒ a(x) = c1 e−y +y dy
x0
Quindi
( √ )
π 1
f (x) ∈ Ker A ∩ Im B ⇔ f (x) = c1 e erf(x − 1/2) + c2 e−x
4
2
f (x) una funzione continua (l’error function una funzione continua e limitata sul-
l’intero asse reale), per determinare se appartiene a L2[−∞,+∞] quindi sufficiente
studiare il suo andamento a x = ±∞. Per x → +∞, poich
lim erf(x) = 1
x→+∞
9
f (x) tende a zero esponenzialmente e quindi sar quadrato integrabile nell’intorno
di x = +∞ per qualunque scelta delle costanti c1 e c2 .
Per x → −∞, il termine e−x diverge esponenzialmente. Possiamo sfruttare
l’arbitrariet nella scelta delle costanti c1 e c2 per rendere la funzione f (x) qua-
drato integrabile anche nell’intorno di −∞, ma per far ci abbiamo bisogno dello
sviluppo asintotico dell’error function. Poich
con h(x) tendente a zero per x → −∞. Allora (se il limite a secondo membro
esiste)
, x−1/2 −y2 2
√2
π 0
e dy + 1 √2 e−(x−1/2)
π
lim = lim
x→−∞ h(x) x→−∞ h% (x)
Richiediamo ora che il limite a secondo membro sia uguale a 1, cio h% (x) .
2
√2 e−(x−1/2) per x → −∞. E’ chiaro che la funzione:
π
1 2
h(x) = − √ e−(x−1/2)
π(x − 1/2)
Quindi:
* x−1/2
2 2
√ e−y dy + 1
π
lim 0
=1
x→−∞ 1 2
−√ e−(x−1/2)
π(x − 1/2)
da cui segue che:
1 2
erf(x − 1/2) . −1 − √ e−(x−1/2) x → −∞
π(x − 1/2)
10
Sostituendo in f (x) abbiamo:
( √ ( ) )
π 1 1 2
f (x) . c1 e 4 −1 − √ e −(x−1/2)
+ c2 e−x x → −∞
2 π(x − 1/2)
Scegliendo √
π 1
e4 c2 = c1
2
annulliamo il termine proporzionale a e−x che diverge esponenzialmente e ci
rimane
c1 2
f (x) . − e−x x → −∞
(x − 1/2)
che converge a zero per x → −∞ pi rapidamente di ogni potenza.
Concludendo, le soluzioni dell’equazione:
( )( )
d d
+ 2x + 1 f (x) = 0
dx dx
∞
!
2. ||x|| = |xk |;
k=1
$ ∞
% 12
!
3. ||x|| = |xk |2 .
k=1
11
Determinare, nei tre casi, il limite: limn→∞ ||fn ||.
Ricordiamo che
||fn || = sup |fn (x)|
||x||=1
(avendo usato il fatto che |xn | ≤ 1). Il segno di uguaglianza si ottiene scegliendo
il vettore di componenti xk = ±δkn . Quindi
||fn || = 1
3. Poich l2 uno spazio di Hilbert separabile e completo, possiamo scrivere il
funzionale fn sotto forma di prodotto scalare:
1 1
fn (x) = xn + xn+1 = (en + en+1 , x)
n n
dove abbiamo indicato con ei i vettori della base duale. Utilizzando il fatto che
lo spazio duale a l2 ancora l2 , la norma del funzionale fn sar data da:
1 1 √
1 1 1 n2 + 1
||fn || = (en + en+1 , en + en+1 ) = 1 + 2 =
n n n n
Notiamo che in tutti e tre i casi si ha: limn→∞ ||fn || = 1.
12
Esercizio 18 Si calcoli il limite per n → ∞ nel senso delle distribuzioni delle
seguenti successioni di funzioni:
1. fn (x) = e−nx ,
2. fn (x) = ne−nx ,
3. fn (x) = e−x/n .
Come spazio di funzioni di prova si prenda L1[0,∞]
e consideriamo i due termini separatamente. Poich nel primo integrale αenx < 1
possiamo scrivere:
* − lnnα −" * − lnnα −" !∞
g(x)
dx = g(x) (−1)k (αenx )k dx =
−∞ αenx + 1 −∞ k=0
* − lnnα −" * − lnnα −" ∞
!
= g(x)dx + g(x) (−α)k enkx dx
−∞ −∞ k=1
13
Mostriamo che, se |g(x)| limitato su tutto R, allora l’integrale contenente la
serie ci d contributo infinitesimo. Infatti, utilizzando l’uniforme convergenza
della serie geometrica, possiamo integrare la serie termine a termine, ottenendo:
6* ln α 6 6 * − lnnα −" 6
6 − n −" !∞ 6 6! ∞ 6
6 6 6 6
6 g(x) (−α) e dx6 = 6 (−α)
k nkx k nkx
g(x)e dx6 ≤
6 −∞ 6 6 −∞ 6
k=1 k=1
6∞ * − lnnα −" 6 6 6
6! 6 sup(|g(x)|) 6! ∞ 6
6 6 6 k 1 −nk" 6
≤ sup(|g(x)|) 6 (−α) k
e dx6 =
nkx
6 (−1) e 6≤
6 −∞ 6 n 6 k 6
k=1 k=1
6 6
sup(|g(x)|) 66! 1 66
∞
≤ 6 (−1)k 6
n 6 k6
k=1
L’ultima serie convergente per il criterio di Leibnitz sulle serie a segni alterni,
7∞ k
e in particolare, ricordando lo sviluppo in serie ln(1 + x) = k=1 (−1)k+1 xk ,
vediamo che converge a − ln(2). Avremo quindi
6* ln α 6
6 − n −" ∞
! 6 sup(|g(x)|) ln(2)
6 6
lim lim 6 g(x) (−α) e dx6 ≤ lim lim
k nkx
=0
n→∞ "→0 6 −∞ 6 n→∞ "→0 n
k=1
quindi
1
lim = 1 − θ(x) = θ(−x)
n→∞ αenx + 1
nello spazio di funzioni di prova
{g(x) : sup |g(x)| < ∞}
x∈R
14
Esercizio 20 In l2 (reale) si consideri la successione di funzionali lineari dati
da: n
!
f (x) =
(n)
αl xl α ∈ R.
k=1
Si dimostri:
7∞
1. Per α < 1 {f (n) } converge in norma a f = k=1 αl xl ; si calcoli ||f ||.
2. per α ≥ 1 la successione {f (n) } diverge in norma.
n2
fn (t) = sgn(t)e−n|t| .
2
(Come spazio di funzioni di prova, si prenda ad esempio l’insieme delle funzioni
in L1[−∞,+∞] e continue in t = 0 insieme alle loro derivate prime (non credo che basti)).
Quanto vale limn→∞ fˆn (k)?
Dobbiamo calcolare:
* +∞ 2 ( * * )
n n2 0 nt n2 ∞ −nt
lim sgn(t)e −n|t|
g(t) dt = lim − e g(t) dt + e g(t) dt
n→∞ −∞ 2 n→∞ 2 −∞ 2 0
15
Se anche g % (t) derivabile possiamo integrare nuovamente per parti, ottenendo:
* 60 * 0
n 0 nt % 1 6 1 nt %%
e g (t) dt = ent g % (t)66 − e g (t) dt
2 −∞ 2 −∞ −∞ 2
* 6∞ * ∞
n ∞ −nt % 1 −nt % 66 1 −nt %%
e g (t) dt = − e g (t)6 + e g (t) dt
2 0 2 0 0 2
Di nuovo vogliamo che i termini di bordo in ±∞ si annullino, dobbiamo quindi
richiedere g % (t) = O(eα|t| ), t → ±∞ e sotto tale ipotesi otteniamo:
* +∞ 2 ( * * )
n 1 0 nt %% 1 ∞ −nt %%
lim sgn(t)e −n|t|
g(t) dt = g (0)+ lim −
%
e g (t) dt + e g (t) dt
n→∞ −∞ 2 n→∞ 2 −∞ 2 0
Dimostriamo ora che i due integrali rimanenti si annullano nel limite n → ∞ se
1. g %% (t) = O(eα|t| ), t → ±∞,
2. g %% (t) integrabile su ogni sottointervallo finito dell’asse reale,
3. g %% (t) continua in t = 0,
Avremo allora:
6* 0 6 66* −M
6 6*
6 6 −" 6 6* 0 6
6 6 6 6 6 6 6 6
6 ent g %% (t) dt66 ≤ 6
e g (t) dt6 + 6
nt %% 6
e g (t) dt6 + 6
nt %% 6 e g (t) dt66 ≤
nt %%
6 6 6
−∞ −∞ −M −"
* −M 6* −" 6 6* 0 6
6
nt 6
6 6 6
≤ e |g (t)| dt + max e 6
nt %% 6
g (t) dt6 + 6
%% 6 g (t) dt66
%%
−∞ t∈[−M,−"] −M −"
cio, ricordando che per una distribuzione D si ha per definizione D% (g) = −D(g % )
(cfr. eq. [4.216])
n2
lim sgn(t)e−n|t| = −δ % (t)
n→∞ 2
16
Dalla definizione di trasformata di Fourier per le distribuzioni (cfr. eq.
[4.519]) si ha: * ∞
ˆ
lim fn (k) = lim fn (t)e−ikt
n→∞ n→∞ −∞
17
Esercizio 26 Si dimostri che (in un opportuno spazio di funzioni di prova) vale
la relazione:
+∞
!
n2 eint = −2πδ %% (t), t ∈ [−π, π].
n=−∞
1. Mostriamo che i funzionali lineari fn (x) tendono a zero. Infatti x(t) continua
e quindi ammette massimo su ogni intervallo chiuso e si ha:
6* 0 6 * 0
6
6
6
6 ≤ max |x(t)|(−1)n 1
6 dt |t|n
x(t) 6 t∈[−1,0] dt tn = max |x(t)|
−1 −1 n + 1 t∈[−1,0]
6* 1 6 * 1
6
6
6
6 ≤ max |x(t)| 1
6 dt |t|n
x(t)6 t∈[0,1] dt tn = max |x(t)|
0 0 n + 1 t∈[0,1]
da cui segue immediatamente:
6* 1 6 (6* 0 6 6* 1 6)
6 6 6 6 6 6
6
lim 6 6
dt |t| x(t)6 ≤ lim 6
n 6 6 6
dt |t| x(t)6 + 6
n
dt |t| x(t)66 ≤
n
n→∞ −1 n→∞ −1 0
( )
1
≤ lim max |x(t)| + max |x(t)| = 0
n→∞ n + 1 t∈[−1,0] t∈[0,1]
2. Consideriamo l’azione dei funzionali gn (x) sul vettore x(t) ≡ 1 dello spazio
C[−1,1] . Abbiamo:
* *
1 1
2n
gn (1) = n dt |t|n = 2n dt tn =
−1 0 n+1
18
cosicch si ha:
lim gn (1) = 2
n→∞
da cui segue che la successione dei funzionali lineari gn (x) non pu tendere al
funzionale nullo.
19
Procediamo per induzione. Se n = 1 abbiamo:
* +∞ * ∞
f1 (x) = dy θ(x − y)θ(y) = dy θ(x − y)
−∞ 0
20
Esercizio 35 Calcolare:
* +∞
lim n sech2 (nt) (1 + t2 )−1/2 .
n→∞ −∞
fn (x) = (−1)n xn
Dire se sono limitati e calcolarne la norma; dire se formano una successione
convergente.
21
2.1 Equazioni differenziali per distribuzioni
Esercizio 42 Trovare la soluzione generale dell’equazione differenziale:
d2
(16x2 + 3)f (x) = Af (x) = 0
dx2
A un operatore differenziale lineare e omogeneo di grado zero. Un polinomio in
x e d/dx
!N ( )βi
d
P (x, d/dx) = ai xαi αi , βi ∈ N
i=1
dx
si dice omogeneo di grado γ se
αi − βi = γ i = 1, . . . , N γ∈Z
f (x) = c xα
(16α(α − 1) + 3) c xα = 0
Dobbiamo ora trovare una soluzione particolare della non omogenea. Innanzi-
tutto usiamo l’equazione [4.250] per la delta di funzione per ricavare:
1
δ(x2 − 1) = (δ(x + 1) + δ(x − 1))
2
22
Abbiamo quindi una somma di due termini sorgenti di tipo delta. Per un
equazione differenziale del secondo ordine con un unico termine sorgente di
tipo δ(x − x0 ) (cfr. eq [4.283]) sappiamo che la soluzione particolare della non
omogenea va cercata nella forma (eq [4.284]):
dove f (x) una soluzione particolare dell’equazione omogenea. Nel nostro caso
naturale cercare la soluzione particolare nella forma:
con f1o (x) e f2o (x) due soluzioni particolari dell’omogenea da determinare. Infatti
grazie alla linearit dell’operatore A, avremo:
1
Ayp (x) = A (f1o (x)θ(x + 1)) + A (f2o (x)θ(x − 1)) = (δ(x + 1) + δ(x − 1))
2
e possiamo risolvere separatamente le due equazioni
1
A (f1o (x)θ(x + 1)) = δ(x + 1)
2
1
A (f2o (x)θ(x − 1)) = δ(x − 1)
2
f1o (x) e f2o (x) saranno allora determinate dalle condizioni (eq. [4.284]):
6
d o 66 1
f1 (−1) = 0
o
f (x) =
dx 1 6x=−1 2
6
d o 66 1
f2 (1) = 0
o
f2 (x)6 =
dx x=1 2
23
Esercizio 43 Determinare la soluzione dell’equazione differenziale:
y %% + ω 2 y = δ(x2 − a2 ),
Suggerimento:
1. cercare la soluzione dell’equazione omogenea associata nella forma: g0 (x) =
xβ ;
2. cercare la soluzione generale della non omogenea nella forma: g(x) =
g0 (x)+θ(x)g1 (x) dove con g0 (x) si intende ora la soluzione generale dell’o-
mogenea associata e con g1 (x) una soluzione particolare (da determinare)
ancora dell’equazione omogenea.
24
Esercizio 48 Risolvere l’equazione differenziale
d2 x
+ x = 2δ(t2 − 1)
dt2
che soddisfi le condizioni iniziali x(−2) = ẋ(−2) = 0.
d2 V
− = aδ(x).
dx2
Mettere in relazione il risultato con quanto si conosce dall’elettrostatica a pro-
posito del campo elettrico generato da una superficie piana conduttrice infinita
(facoltativo).
25
Esercizio 54 Risolvere l’equazione differenziale:
2t
y %% (t) + y % (t) = 3δ(t).
(1 + t2 )
d2
f (x) − a2 f (x) = δ(x − b)
dx2
con le condizioni al contorno f (0) = f (L) = 0, dove 0 < b < L.
G(1, y) = G(2, y) = 0.
26
3 Operatori lineari
Esercizio 59 Si consideri in l2 l’operatore:
1
A : x → y; yn = αn xn + xn+1 , |α| < 1.
n
1. Si dimostri che λk = αk , k = 1, 2, . . . sono autovalori di A e che i cor-
! k
rispondenti autovettori si scrivono nella forma: x(λk ) = ckj e(j) (non
j=1
necessario calcolare esplicitamente i coefficienti ckj ) e quindi costituiscono
una base in l2 (perch?).
2. Si provi che λ = 0 appartiene allo spettro di A.
−1
Esercizio 61 Determinare il risolvente (A − λI) dell’operatore A definito
nell’esercizio 1, nei due modi seguenti:
1. mediante la decomposizione spettrale;
2. risolvendo in V (A) l’equazione differenziale:
if % (x) = λf (x),
27
Esercizio 63 Si consideri l’operatore differenziale:
d
A=i + ex ,
dx
definito sulle funzioni f ∈ L2[0,1] tali che f (0) = f (1). Trovare una base
ortonormale in cui A diagonale.
Esercizio 64 Sullo spazio delle successioni di numeri reali, dotate della norma:
||x|| = maxk |xk |, si consideri l’operatore:
∞
!
A : xk → yk = αk−l xl .
l=k+1
P = P †, P 2 = P, TrP = 1.
28
2. Calcolare il limite (forte) della successione An .
Esercizio 70 Nello spazio lineare C[−π,π] delle funzioni complesse continue de-
finite nell’intervallo [−π, π], sia
* π
(Ax)(t) = sin(t − s)x(s)ds.
−π
d2
D2
dt2
sulla variet lineare (densa in L2[0,L] ) costituita dalle funzioni la cui derivata
seconda appartiene a L2[0,L] , che soddisfano le condizioni al contorno: x(0) =
x(L) = 0.
1. Se ne calcolino gli autovalori.
2. Si dimostri che il suo inverso dato dall’operatore integrale:
* L 5
1/Lt(L − s); 0≤s≤t
(Kx)(t) = ds K(t, s)x(s); K(t, s) =
0 1/Ls(L − t); t≤s≤L
29
3. Utilizzando il fatto che:
* L
Tr(K) = dtK(t, t)
0
7∞
determinare la somma della serie numerica S = k=1 k2 .
1
Dimostrare che:
1. formano una successione di Cauchy;
2. convergono (in norma) all’operatore:
1
A : xn → yn = xn + αn xn+1 , n = 1, 2, . . .
n
30
Esercizio 75 Calcolare gli elementi di matrice Amn della matrice infinita che
rappresenta l’operatore differenziale
d
A = cos x + sin x
dx
nella base di Fourier di L2[−π,π] :
5 8+∞
1
f (n)
(x) = √ einx .
2π n=−∞
[{A, C}, B] = 2
31
3. definendo l’operatore:
5
x2 n=1
A : xn → yn =
xn−1 + xn+1 n = 2, 3, . . .
Esercizio 79 Si consideri, sulla variet lineare delle funzioni in L2[−π,π] tali che
f (π) = f (−π) e prolungate per periodicit su tutta la retta reale, l’operatore di
traslazione:
(T f )(x) = f (x + 1).
1. Si dimostri che T unitario.
2. Se ne trovino autovalori e autofunzioni.
Ak = I + αk B, α ∈ C, k = 0, 1, 2, . . .
32
Esercizio 82 Per quali valori del parametro reale positivo a l’operatore
A : x → ax(1 − x) x ∈ [0, 1]
una contrazione?
Qual per questi valori di a, l’unico punto fisso di A (se x ∈ [0, 1])?
A : xn → yn = αn xn + xn+1 n = 1, 2, . . .
Dimostrare che:
1. A limitato;
2. gli αn sono autovalori di A.
Si determini inoltre A+ .
d
A± = ± +x
dx
sulla variet lineare delle funzioni C ∞ che soddisfano condizioni periodiche (f (−1) =
f (1)).
1. Trovare A† .
2. Dimostrare che ||A|| ≤ 2.
33
3. Dimostrare che lo spettro di A un sottoinsieme chiuso e limitato dell’asse
immaginario.
TN xj = xj+1 (j = 1, . . . , N − 1); TN xN = x1
TN−1 xj = xj−1 (j = 2, . . . , N ); TN x1 = 0
Mostrare che TN (risp.TN−1 ) tende debolmente a D (risp. C) dove:
Dxj = xj+1 (j = 1, 2, . . .)
Cxj = xj−1 (j = 2, 3, . . .); Cx1 = 0
Si ricordi che
AN → A debolmente se limN →∞ (y, (A − AN )x) = 0, ∀x, y ∈ H
si consideri l’operatore:
n
!
K : xn → yn = k |n−m| xm ; o < k < 1 (2)
m=−∞
34
a) Dimostrare che K è limitato, con ||K|| ≤ 1+k
1−k .
b) Introducendo la “z-trasformata di una successione (e la corrispondente anti-
trasformata) mediante le formule:
!
x̂(z) = z −n xn
n∈Z
+
xn = (2πi) −1
dzz n−1 x̂(z)
|z|=1
dimostrare la formula:
ŷ(z) = K̂(z)x̂(z)
con
k − k −1
K̂(z) =
(z − k)(z − k −1 )
Dimostrare che;
a) che b† e’ effettivamente l’hermitiano coniugato di b;
b) che lo spettro (discreto!) di b e’ l’intero piano complesso λ;
c) che b† non ha autovalori.
2
Esercizio 93 Si determinino autovalori e autofunzioni dell’operatore x2 dx d
2 +
Esercizio 94 Sulla varieta’ lineare, densa in L2[−π,π] delle funzioni tali che
f (π) = f (−π) (prolungate per periodicita’ su tutta la retta reale), si consideri
l’operatore di traslazione T , definito dalla relazione:
(T f )(x) = f (x + 1)
35
• si dimostri che T e’ unitario;
• Se ne calcolino autovalori e autofunzioni (suggerimento: cercare le solu-
zioni di f (x + 1) = λf (x) in forma esponenziale.
A = id/dx + x
sulla varieta’ lineare DA , densa in L2[−π,π] delle funzioni f (x) tali che f (−π) =
f (π). Determinare il risolvente (A − λI)−1 in uno dei due modi seguenti:
• utilizzando la decomposizione spettrale;
• risolvendo in DA l’equazione differenziale
(A − λI)G(x, ξ) = δ(x − ξ)
36
Esercizio 99 Nello
7∞ spazio l2 delle successioni di modulo quadrato sommabile(
$x = {xn }n=1 ,
∞
n=1 |xn | < ∞) agisce l’operatore diagonale A secondo la legge:
2
A := xn → yn = λn xn
Esercizio 103 Calcolare, nel senso delle distribuzioni, la somma della serie:
+∞
!
S(θ) = neinθ , θ ∈ [−π, π],
−∞
sullo spazio delle funzioni sviluppabili in serie di Fourier insieme alle loro deri-
vate prime e tali che f (π) = f (−π).
37
Esercizio 104 Sviluppare in serie di Fourier nell’intervallo [−π, π] la funzione
f (x) = θ(1 − x2 );
f %% (x) − a2 f (x) = δ % (x − b)
Esercizio 107 Determinare il limite (nel senso delle distribuzioni) della suc-
cessione:
fn (x) = n2 sgn xe−n|x|
1. direttamente;
2. studiando il limite della successione delle trasformate di Fourier:
* +∞
fˆn (k) = dx e−ikx fn (x).
−∞
38
Esercizio 109 Passando alla trasformata di Fourier, risolvere l’equazione integro–
differenziale: * +∞
f % (x) = x + λ dy e−|x−y|f (y).
−∞
f (x) = A + BX.
Esercizio 113 Siano f (x) e g(x) due funzioni sviluppabili in serie di Fourier
in [−π, π] i cui sviluppi siano dati da:
!∞
n
f (x) = sin(nx);
n=1
3n
!∞
(−1)n
g(x) = cos(nx).
n=1
n2
39
Esercizio 114 Sviluppare in serie di Fourier, nell’intervallo [0, 1], la funzione:
Esercizio 115 Risolvere l’equazione integrale (si ricordino le propriet del pro-
dotto di convoluzione)
*
1 +∞
f (y)
=P dy .
x2 + 1 −∞ x−y
40
Esercizio 120 Si supponga f (z) analitica nel cerchio di raggio 1 (frontiera in-
clusa) ad eccezione al pi del punto z = 0. Se ne scriva lo sviluppo di Laurent
nell’intorno dell’origine. Lo si calcoli in un generico punto del cerchio di rag-
gio 1. Si confronti il risultato con lo sviluppo in serie di Fourier usando la
rappresentazione polare dei numeri complessi.
P (coth x).
41
Esercizio 126 Determinare la trasformata di Fourier della funzione:
x+1 −1 ≤ x ≤ −1/2
1 |x| < 1/2
f (x) =
−x + 1 1/2 ≤ x ≤ 1
0 |x| > 1
x4
f (x) =
x4 +1
42
Esercizio 131 Sviluppare in serie di Fourier, nell’intervallo [0, 1], la funzione:
f (x) = x(1 − x2 ).
Utilizzare il risultato per calcolare il valore della funzione ζ(z) di Riemann nel
punto z = 2, la funzione ζ(z) essendo definita come:
!∞
1
ζ(z) =
n=1
nz
f (x) = x2 .
f (x) = e|x|.
43
Esercizio 137 La serie di Fourier di una funzione di modulo integrabile in
[−π, π] è data dall’espressione:
+∞
!
S(t) = fn exp(int)
−∞
*
1 +π
fn = dtexp(−int)f (t)
2π −π
f (t) = sgn(t)
0, −π < x < 0
f (x) = .
sin x , 0<x<π
44
2. soli coseni;
3. seni e coseni.
∂t T = D∂xx T.
45
Esercizio 148 Calcolare lo sviluppo di Fourier della funzione x2 nell’intervallo
[0, 2π].
• Lo sviluppo e’ uniformemente convergente in [0, 2π]?
• A che cosa converge la serie di Fourier agli estremi dell’intervallo?
7∞ 2
• Utilizzare lo sviluppo per dimostrare che n=1 n12 = π6 .
Esercizio 149 La funzione f (x) vale x in [0, 1]. Svilupparla in serie di Fourier
di soli seni nell’intervallo [−1, 1].
46
Esercizio 155 L’ operatore di Hilbert H è definito dalla relazione:
* +∞
f (y)
(Hf )(x) = (iπ)−1 P dy
−∞ x −y
5 Funzione di Green
Esercizio 156 Risolvere, col metodo della funzione di Green, l’equazione dif-
ferenziale:
d - 2 % .
x f (x) = x, f (1) = f (2) = 0.
dx
d2
−1
dt2
con le condizioni al contorno x(a) = x(−a) = 0.
d2 V
= ρ(x).
dx2
Si imponga sulla funzione di Green la richiesta fisica che il potenziale elet-
trostatico generato da una carica puntiforme dipenda solo dalla distanza
(cio G(x, 0) = G(−x, 0)). Si osservi inoltre che G(x, y) = G(x − y, 0)
47
1
2. Si sviluppino i calcoli per ρ(x) = .
cosh2 x
Esercizio 162 Sia dato l’operatore L = −D2 sulla variet lineare (densa su
L2[−1,1] ) delle funzioni appartenenti a C[−1,1]
∞
tali che f (−1) = f (1) = 0.
1. Trovarne autovalori e autofunzioni.
2. Determinare la funzione di Green.
3. Indicando con Ĝ il corrispondente operatore, utilizzare la propriet:
* 1
TrĜ = dt G(t, t)
−1
∞
! 1
per calcolare .
k2
k=1
48
Esercizio 164 Trovare autovalori e autofunzioni di R(λ) = (L − λI)−1 dove L
l’operatore differenziale definito da:
(Lf )(x) = if % (x) + xf (x)
e dal dominio
DL = {f (x) ∈ L2[0,1] ; f (0) = f (1)}
Determinare esplicitamente R(λ) calcolando la funzione di Green di L − λI.
Esercizio 166 Sia dato l’operatore lineare Lx = −D2 sulla varieta’ lineare
delle funzioni f (x) tali che f (−1) = f (1) = 0.
• trovarne autovalori e autofunzioni;
• determinarne la funzione di Green G(x, ξ);
• indicando con Ĝ il corrispondente operatore integrale, utilizzare la proprie-
ta’ * 1
T rĜ = dxG(x, x)
−1
7∞
per calcolare S = k=1 k2 .
1
49
Esercizio 168 I. Trovare gli autovalori λn e le autofunzioni φn dell’operatore
L := D2 + D + 1, nello spazio delle funzioni che soddisfano le condizioni al
contorno: f % (0) = f % (1) = 0:
II. Calcolare per l’operatore suddetto la funzione di Green che soddisfa le mede-
sime condizioni al contorno
III. Dimostrare che vale la formula
!
G(x, ξ) = φn (x)φ̄n (ξ)(λn )−1
n
6 Equazioni integrali
Esercizio 169 Risolvere l’equazione integrale:
* π
x(t) = sin(2t) + λ ds sin(t − s)x(s),
−π
ricordando che:
* π
ds sin(ns) cos(ms) = 0,
−π
* π
ds sin(ns) sin(ms) = πδnm ,
−π
* π
ds cos(ns) cos(ms) = πδnm .
−π
Esercizio 171 Si consideri, nello spazio C[0,1] , ||x|| = maxt∈[0,1] |x(t)|, l’ope-
ratore integrale non lineare:
* t
(Kx)(t) = λ ds sin[x(s)].
0
Si verifichi che K una contrazione se |λ| < 1. In tal caso, qual l’unica soluzione
di x = Kx?
50
Esercizio 172 Determinare gli autovalori dell’equazione
* 1
x(t) = λ F (ts)x(s)ds,
−1
51
Esercizio 178 Risolvere l’equazione integrale:
*
1 +∞
f (x) = 2δ(x) + dy e|y−x| f (y).
4 −∞
Esercizio 179 Sia K l’operatore integrale che opera in L2[0,1] con nucleo
Calcolare Tr(K 3 ).
dove
5
e−µt t>0
K(t) = (µ > 0),
0 t<0
e−µ|t|
y(t) =
2µ
* π
y(t) = dsK(t, s)x(s)
−π
K(t, s) = θ(t − s)(π + s)(π − t) + θ(t + s)(π − s)(π + t)
eint
en (t) = : ,
(2π)
cioè le quantità Kn,m = (en , Kem ).
7+∞ ,π
(b) Calcolare T rK = n=−∞ Kn,n , utilizzando la formula T rK = −π dtK(t, t).
52
Esercizio 183 Risolvere con il metodo della aprrossimazioni successive l’equa-
zione integrale di Volterra:
* t
x(t) = t + λ ds(t − s)x(s)
0
53
Trovare le soluzioni dell’equazione agli autovalori:
Kx(t) = µx(t); x(0) = x(1) = 0
Calcolare la serie numerica data dalla somma degli autovalori, vale a dire la
traccia τ dell’operatore K, sapendo che vale la formula:
* 1
τ = dtK(t, t)
0
54