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StaffGiuridico-Amministrativa-DD17
Giuridico-Amministrativa-DD17
STUDIO PROPEDEUTICO
STUDIO PROPEDEUTICO
PER LORGANIZZAZIONE
PER LORGANIZZAZIONE
DEI FLUSSI
DEI FLUSSI DOCUMENTALI
DOCUMENTALI
ED ARCHIVI
ED ARCHIVI
Conlalacollaborazione:
collaborazione:
Con
SERVIZIO TECNICO
SERVIZIO TECNICO
IL DIRIGENTE
IL DIRIGENTE
Dott. Ing. Ernesto Perinetti
Dott. Ing. Ernesto Perinetti
____________________________
____________________________
Dicembre 2008
LAquila l, ____________
GIUNTA REGIONALE DABRUZZO
DIREZIONE PROGRAMMAZIONE, RISORSE UMANE, FINANZIARIE E STRUMENTALI
Posizione di Staff Giuridico - Amministrativa DD17
Attivit 1.a
Premesse
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Nel momento in cui fu emanato, e per molto tempo, novantotto anni, successivamente, ha
svolto egregiamente il suo compito di regolazione, ma lenorme aumento della massa di
informazioni scambiate tra le amministrazioni ed i cittadini e la progressiva evoluzione della
tecnologia informatica e telematica hanno reso sempre pi farraginoso, inefficiente ed
obsoleto il processo di gestione documentale ispirato dal decreto.
La norma stata abrogata dal D.P.R. 20.10.1998, n 428 Regolamento recante norme
per al gestione del protocollo informatico da parte delle amministrazioni pubbliche a sua volta
abrogato dal D.P.R. 445 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in
materia di documentazione amministrativa del 28-12- 2000.
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Nei nuovi scenari tecnologici ed applicativi, possibile proiettarsi, con gli strumenti informatici
disponibili, a pieno titolo tra le Regioni pi
avanzate.
Emerge la necessit non tanto di
individuare nuovi spazi per depositi ma
La situazione attuale degli archivi
di creare ordine e conferire funzionalit
regionali ,intesi come complesso organico
agli stessi.
di documenti classificati, presso le varie
realt organizzative (Direzioni, strutture
speciali di supporto,etc.), si presenta in
genere condizionata dal progressivo
accumulo di documentazioni presso le
stesse strutture. Vari archivi depositi
sono colmi anche di documenti
cronologicamente risalenti alla data di istituzione dell'Ente Regione, con problemi di
conservazione e di reperimento.
Emerge da pi parti la necessit non tanto di individuare nuovi spazi per gli archivi, sia
per gli archivi deposito ma anche per quelli correnti, ma di creare ordine e conferire
funzionalit agli stessi. Viene inoltre segnalata lesigenza di attuare il vaglio della
documentazione che ha ormai esaurito ogni utilit giuridico-amministrativa .
Le varie segnalazioni scaturiscono anche dalla responsabilit che grava sui dirigenti sia
della conservazione e della corretta gestione degli archivi, che della regolare tenuta degli
inventari (D.P.R. 8-1-2001 n. 37 Regolamento di semplificazione dei procedimenti di
costituzione e rinnovo delle Commissioni di sorveglianza sugli archivi e per lo scarto dei
documenti degli uffici dello Stato (n. 42, allegato 1, della L. n. 50/1999). Art.5 ).
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Non possono non essere qui richiamati i principi costituzionali del buon andamento e
dellimparzialit dellamministrazione (art. 97, c.1 Cost.), ed il quadro della legislazione degli
ultimi quindici anni, a sua volta riflesso di una tendenza europea, che impone alla Pubblica
Amministrazione italiana di raggiungere obiettivi di miglioramento dei servizi resi al cittadino
tramite l'economicit, l'efficacia e la trasparenza dell'azione, condotta nel rispetto delle
regole.
LO STATUTO REGIONALE
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Ci comporta lattuazione di una adeguata gestione dei documenti da parte della pubblica
amministrazione.
3) IL FLUSSO DOCUMENTALE
documentali
che include il sistema di gestione informatica dei documenti.
9 classificazione
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9 trasferimento nell Archivio deposito (generale) dei fascicoli dei documenti relativi ad
affari e procedimenti conclusi e per i quali, comunque, sussiste un interesse sporadico.
LArchivio, quale complesso organico di documenti classificati unico, sebbene sia suddiviso
in archivio corrente, di deposito e storico e
Flusso : movimento, conservato in luoghi differenti.
passaggio senza ostacoli
da un punto di partenza ad Per citare un linguaggio ora di moda, non si
uno di arrivo possono offrire utilmente nelle relazioni con il
pubblico (front-office) servizi di gestione
elettronica (e-government) al cittadino e alle
imprese, se nellinterno degli uffici (back-office )
non ci sono archivi correttamente organizzati.
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5) LA SELEZIONE E LO SCARTO DEI DOCUMENTI
Occorre ora affrontare il tema di selezionare periodicamente i documenti secondo un ben
definito
Per questo motivo le amministrazioni pubbliche possono procedere allo scarto della
propria documentazione solo dopo aver ottenuto lautorizzazione delle Sovrintendenze
archivistiche competenti per territorio, con la precisazione che questa autorizzazione non
solleva lente dalle sue responsabilit giuridico- amministrative.
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vedasi anche:
Ministero del lavoro e delle politiche sociali: Circ. 19 novembre 2001, n. 86/2001.
Pubblicato nella Gazz. Uff. 7 marzo 2001, n. 55.);
Allegato n. 3.
Si riferisce alle eliminazioni che vengono compiute durante la formazione dellarchivio corrente
direttamente dagli operatori dellentit produttrice. Obiettivo sostituire una massa di carte
riassuntivi che non alterano e disperdono i dati . Non comporta lattivazione delle procedure di
scarto previste dalla legge. Si riferisce, essenzialmente, alla distruzione di fotocopie, copie di
servizio, stampe, appunti, buste, normativa ecc. (NB comunque documenti non protocollati).
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6) ADEMPIMENTI NORMATIVI
I dati essenziali della registrazione di protocollo devono essere registrati in forma non
modificabile:eventuali errori potranno essere corretti conservando memoria dei dati annullati,
nonch identificazione dell'operatore e della data della modifica (artt. 53 e 54 DPR 445/2000,
artt.7 e 8 DPCM 31 ottobre 2000).
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Il Ministero per i Beni ed Attivit Culturali Direzione Generale Archivi, hanno
da tempo posto attenzione alla formazione e gestione degli archivi delle Regioni
istituendo un Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per
la riorganizzazione dellarchivio delle Regioni sia in ambiente cartaceo che
digitale ed ibrido.
D.P.C.M. 14 ottobre 2003 Approvazione delle linee guida per l'adozione del protocollo informatico e per il trattamento
informatico dei procedimenti amministrativi;
D.Lgs. 22.01.2004, n42 , Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 della L. 6 luglio 2002, n. 137;
D.Lgs. 07.03.2005, n. 82, Codice dellAmministrazione Digitale.
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prevede in particolare, ma come vero punto di partenza del processo di
rinnovamento, che le Pubbliche Amministrazioni individuino, nell'ambito del proprio
ordinamento, gli uffici cui affidare la gestione unica o coordinata dei documenti
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Di qui,allinterno di ogni Area Organizzativa Omogenea, un unico registro di protocollo, un
unico sistema di gestione dei flussi documentali e degli archivi, la definizione di criteri
uniformi di classificazione e archiviazione, nonch di comunicazione. Per individuare le Aree
Organizzative Omogenee preliminarmente si dovrebbe procedere all'analisi dei processi per la
loro semplificazione.
7) INIZIATIVE ORGANIZZATIVE
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1) il controllo di gestione a breve termine e per il monitoraggio degli effetti del proprio
operato sul lungo periodo;
o istituire un servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei
flussi documentali e degli archivi in ciascuna delle grandi aree organizzative
omogenee. ( vedasi Art.61 D.P.R.28-12-2000n.445 ed anche art.3 D.P.C.M.
31.10.2000);
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o nominare un vicario del responsabile del servizio, su sua proposta, per casi di
vacanza/ assenza o impedimento dello stesso. (Art.3, comma 1 lettera b), del DPCM 31
ottobre 2000 )
Regionali. esigenze e
ciascuna Struttura.
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Ove pi direzioni siano raggruppate in una AOO, il responsabile del Servizio
per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli
archivi condiviso da tali strutture amministrative dovr avere un referente
all'interno di ciascuna di queste.
LEnte articolato in pi AOO dovr incaricare un responsabile generale dei protocolli
informatici, dei flussi informativi e degli archivi, con funzioni di coordinamento dei
responsabili dei "Servizi" specifici esistenti, uno per ciascuna singola Area Organizzativa
Omogenea.
Da ultimo anche al fine della definizione delle macrocompetenze del Servizio per la
tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli
archivi si riporta quanto previsto dal Art..61 comma 3 del DPR 445 /2000.
3. Il servizio svolge i seguenti compiti:
a) attribuisce il livello di autorizzazione per l'accesso alle funzioni della procedura, distinguendo tra abilitazioni alla
consultazione e abilitazioni all'inserimento e alla modifica delle informazioni;
b) garantisce che le operazioni di registrazione e di segnatura di protocollo si svolgano nel rispetto delle disposizioni del
presente testo unico;
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c) garantisce la corretta produzione e la conservazione del registro giornaliero di protocollo di cui all'articolo 53
(registrazione di protocollo);
d) cura che le funzionalit del sistema in caso di guasti o anomalie siano ripristinate entro ventiquattro ore dal blocco
delle attivit e, comunque, nel pi breve tempo possibile;
e) conserva le copie di cui agli articoli 62( procedure di salvataggio e conservazione delle informazioni del sistema) e 63
(registro di emergenza), in luoghi sicuri differenti;
f) garantisce il buon funzionamento degli strumenti e dell'organizzazione delle attivit di registrazione di protocollo, di
gestione dei documenti e dei flussi documentali, incluse le funzionalit di accesso di cui agli articoli 59 e 60 e le attivit
di gestione degli archivi di cui agli articoli 67, 68 (scarto definito nel piano di conservazione)e 69;
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- garantire il rispetto delle disposizioni normative durante le operazioni di registrazione e di
segnatura di protocollo;
- autorizzare le operazioni di annullamento della registrazione di protocollo;
- aprire e chiudere il registro di protocollazione di emergenza;
- stabilire i criteri minimi di sicurezza informatica del sistema e curare lesecuzione delle copie
di sicurezza onde garantire la registrazione permanente del flusso documentale;
- predisporre il piano per la sicurezza informatica relativo alla formazione, alla gestione,alla
trasmissione, allinterscambio, allaccesso, alla conservazione dei documenti informatici;
- organizzare la fase di versamento dei documenti dagli uffici o dallArchivio Corrente
allArchivio Generale, insieme con gli strumenti di corredo, prevista dal DPR 445 /2000, art. 67, e
predisporre lelenco dei fascicoli e delle serie ricevute;
- curare e garantire la conservazione dellarchivio nella fase di deposito;
- garantire la leggibilit nel tempo di tutti i documenti trasmessi o ricevuti dalla AOO
attraverso ladozione dei formati standard previsti dalla normativa vigente;
- elaborare ed aggiornare il Piano di conservazione dei documenti (prevedente anche le
procedure di scarto) prescritto dal DPR 445/2000, art. 68;
- effettuare la selezione periodica dei documenti e procedere allo scarto o al trasferimento
nella separata sezione darchivio del materiale destinato alla conservazione permanente;
- stabilire i livelli di accesso ai documenti archivistici e regolamentare le forme di consultazione
interna ed esterna dellarchivio, nel rispetto della normativa sulla tutela della riservatezza dei dati
personali;
- curare le funzionalit del sistema affinch, in caso di guasti o anomalie, siano ripristinate
entro ventiquattro ore dal blocco delle attivit e, comunque, nel pi breve tempo possibile;
- conservare le copie di salvataggio delle informazioni del sistema di protocollo e del registro
di emergenza in luoghi sicuri e diversi da quello in cui viene custodito il suddetto sistema;
- garantire il buon funzionamento degli strumenti e il rispetto delle procedure concernenti le
attivit di registrazione di protocollo, di gestione dei documenti e dei flussi documentali, incluse le
funzionalit di accesso dallesterno e le attivit di gestione degli archivi;
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Il manuale di gestione, obbligatorio ex art. 5 del DPCM 31 ottobre 2000, descrive il sistema di
gestione e di conservazione dei documenti e fornisce le istruzioni per il corretto funzionamento
del servizio.
Conviene predisporre un nucleo centrale del manuale che sia essenziale, snello e tendenzialmente
stabile. Esso deve indicare le regole fondamentali che regolano il sistema, demandando agli
allegati le normazioni soggette a modifiche pi frequenti tra cui il
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ALLEGATI
Allegato n. 1
Lattuale procedura di gestione del protocollo informatico contiene al suo interno, come richiesto
dalla normative dello Stato e dalle raccomandazioni del C.N.I.P.A (Centro Nazionale per lInformatica
nella Pubblica Amministrazione) riguardanti tale argomento, la possibilit di effettuare una
Allo stato attuale, in mancanza della definizione del sistema di classificazione e degli aspetti
organizzativi necessari, le funzionalit di archiviazione non sono state utilizzate a pieno.
Allegato n. 2
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In localit Salvaiezzi, nel Comune di Chieti, in fase di riconversione una preesistente struttura industriale
di propriet della Regione Abruzzo.
Il progetto prevede interventi finalizzati alla realizzazione del Centro servizi per l'Archiviazione
elettronica Documentale della Regione Abruzzo - CADRA.
Il progetto gestito direttamente dalla Regione, proprietaria dell'intervento, tramite l ARIT.
II progetto CADRA "Centro archiviazione documentale della Regione Abruzzo" prevede la realizzazione di
un "Centro servizi polifunzionale" composto da un centro per l'archiviazione elettronica dei documenti e la
relativa gestione (CAD) / un centro di disaster recovery per la Regione e le PA locali, un centro per la
conservazione dell'arte e delle tradizioni abruzzesi (CAT) ed un centro di documentazione sull'emigrazione
abruzzese nel mondo (CEM).
In particolare il progetto CADRA s propone l'obiettivo di valorizzare il patrimonio informativo presente nella
regione proponendolo anche come patrimonio culturale a disposizione dei cittadini abruzzesi e del mondo.
II progetto parte di un nucleo di interventi previsti dal "Atto integrativo dell'Accordo di Programma
Quadro per lo Sviluppo della Societ dell'Informazione nella Regione Abruzzo" siglato il 30 aprile 2004 tra
la Regione Abruzzo ed il Governo della Repubblica Italiana (Ministero dell'Economia e delle Finanze e
Presidenza del Consiglio dei Ministri).
Tale Intesa Istituzionale di Programma, ad integrazione del precedente "Accordo di Programma Quadro"
dei 15 luglio 2002, illustra il quadro d'interventi legati allo sviluppo della Societ dell'Informazione
che la Regione Abruzzo sta promuovendo, in coerenza al PASI - "Piano di Azione per lo sviluppo
della Societ dell'Informazione" (Delibera della giunta regionale n. 1319 del 27.12.2001), e finanziati
attraverso fondi CIPE (Delibera CIPE 17/03) e fondi strutturali destinati alle aree obiettivo 2 (DocuP
Abruzzo 2000-2006, Misura 1.3 - Sviluppo della Societ dell'Informazione).
La Regione Abruzzo ha in generale avviato una serie di iniziative finalizzate alla razionalizzazione del
comparto sistemi informativi e telematici, definendo gli obiettivi strategici in campo tecnologico,
impegnandosi a migliorare la qualit, la funzionalit e l'efficienza del Sistema Informativo regionale,
promuovendo l'interconnessione degli Enti locali territoriali regionali e lo sviluppo della Societ
dell'Informazione nella Regione.
Inoltre, ha avviato una serie di attivit di progettazione per superare i problemi attuali di ritardo nel settore
delle applicazioni informatiche pubbliche regionali e locali e che vista l'attuale fase evolutiva saranno
perfettamente in linea con i nuovi scenari tecnologici ed applicativi e consentiranno in maniera agevole di
colmare il gap esistente e di proiettarsi a pieno titolo tra le Regioni di livello pi avanzato.
La realizzazione del CADRA viene effettuata attraverso fasi realizzative differenziate strettamente
interconnesse tra loro.
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Innovazione delle modalit di lavoro
Riduzione delle distanze che separano i territori pi sviluppati da quelli in ritardo attraverso la
creazione del:
- Centro di Archiviazione elettronica dei Documenti (CAD)
- Centro per la conservazione dell'arte e delle Tradizioni Abruzzesi (CAT)
- Centro di Documentazione sull'Emigrazione Abruzzese nel Mondo (CEM)
Il sistema di gestione documentale progettato caratterizzato da una serie di componenti che consentono
di gestire in maniera completa qualsiasi documento in formato elettronico.
La soluzione stata progettata avendo ben presente il livello di criticit rappresentato dai volumi di
documenti potenzialmente coinvolti, dall'affidabilit e sicurezza richieste, dal numero di utenti che possono
potenzialmente accedere al sistema.
Per raggiungere questi obiettivi si assunto di utilizzare in maniera completa le potenzialit offerte dalle
attuali tecnologie tenendo in considerazione l'esperienza e razione gli aspetti organizzativi ed archivistici.
Anche l'addestramento all'utilizzo, essendo ormai le applicazioni web uno standard di mercato, facilitato,
con una conseguente velocizzazione dei tempi di attivazione e diffusione.
Esso comprende attivit finalizzate alle dematerializzazione dei documenti cartacei quali:
Gestione della documentazione proveniente o inviata con strumenti elettronici (e-mail, fax,etc.);
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GLI ARCHIVI, COMPLESSO ORGANICO DI DOCUMENTI
CLASSIFICATI, DEMANIO CULTURALE INALIENABILE
Gli archivi sono considerati demanio culturale inalienabile come dalla sotto riportata
normativa:
Art.822 Codice Civile, comma 2: Fanno parimenti parte del demanio pubblico, se
appartengono allo Stato, le strade, le autostrade e le strade ferrate; gli aerodromi; gli
acquedotti; gli immobili riconosciuti dinteresse storico, archeologico e artistico a norma
delle leggi in materia, le raccolte dei musei, delle pinacoteche degli archivi, delle
biblioteche; e infine gli altri beni che sono dalla legge assoggettati al regime proprio del
demanio pubblico;
Art.10
comma 1 - Sono beni culturali le cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle
regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonch ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a
persone giuridiche private senza fine di lucro, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente
riconosciuti, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico (10).
a) le raccolte di musei, pinacoteche, gallerie e altri luoghi espositivi dello Stato, delle regioni, degli
altri enti pubblici territoriali, nonch di ogni altro ente ed istituto pubblico;
b) gli archivi e i singoli documenti dello Stato, delle regioni, degli altri enti pubblici territoriali,
nonch di ogni altro ente ed istituto.
art. 54
d) gli archivi
Allegato 4
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9 DPR 27 giu. 1992 n.352, Regolamento per la disciplina del diritto di accesso ai documenti
9 amministrativi.
9 D.Lgs 24 feb. 1997 n.39, Attuazione della Direttiva europea 90/313 concernente la libert di
accesso alle informazioni in materia di ambiente.
9 DPCM 28 ott. 1999, Direttiva sulla gestione informatica dei flussi documentali nelle Pubbliche
Amministrazioni (chiarezza concettuale e principi generali tuttora validi, malgrado la
successiva evoluzione della normativa).
9 Legge 21 lug. 2000 n.205, Disposizioni in materia di giustizia amministrativa (cfr. obbligo
delle PA di produrre copia dei provvedimenti che siano stati impugnati di fronte ad un organo
di giustizia amm.va).
9 D.Lgs 18 ago. 2000 n.267, Testo unico delle leggi sull ordinamento degli Enti locali (cfr.
art.10).
9 DPCM 31 ott. 2000, Decreto contenente regole tecniche per il protocollo informatico (lart. 5
prescrive il manuale di gestione ).
9 DPR 28 dic. 2000 n. 445 (sostitutivo anche dellintero DPR 20 ott. 1998 n.428), Testo unico
sulla documentazione amministrativa (che nel capo IV, relativo al sistema di gestione
informatica dei documenti, non subir modifiche da parte del D.Lgs n.82/2005, Codice
dellamministrazione digitale, in vigore dal 1 genn. 2006).
9 D.P.R. 8-1-2001 n. 37
Regolamento di semplificazione dei procedimenti di costituzione e rinnovo delle Commissioni
di sorveglianza sugli archivi e per lo scarto dei documenti degli uffici dello Stato (n. 42,
allegato 1, della L. n. 50/1999).
9 Ministero del lavoro e delle politiche sociali: Circ. 19 novembre 2001, n. 86/2001. Pubblicato
nella Gazz. Uff. 7 marzo 2001, n. 55.
9 D.Lgs 30 giu. 2003 n. 196, Codice in materia di protezione dei dati personali (da integrare
con gli artt. 122-126 del D.Lgs n. 42/2004).
9 DPCM 14 ott. 2003, Linee guida per ladozione del protocollo informatico e per il trattamento
informatico dei procedimenti amministrativi.
9 D.Lgs 22 genn. 2004 n.42 (sostitutivo del D.Lgs 29 ott. 1999 n. 490), Codice dei beni
culturali e del paesaggio (allart. 10, c.2-b individua gli archivi degli enti pubblici come beni
culturali fin dallorigine).
9 DPR 11 feb. 2005 n. 68, Regolamento per lutilizzo della posta elettronica certificata
(messaggi di e-mail sottoscritti con la firma digitale avanzata, trasmessi ai destinatari
tramite soggetti terzi abilitati a fare da garanti dellavvenuta consegna).
9 Deliberazione CNIPA 17 feb. 2005 n. 4/2005, Regole per il riconoscimento e la verifica del
documento informatico.
9 D.Lgs 28 feb. 2005 n. 42, Istituzione del Sistema Pubblico di Connettivit e della rete
internazionale della Pubblica amministrazione( lerede della Rete Unitaria della Pubblica
Amministrazione RUPA).
http://www.cnipa.gov.it/site/it-
it/Attivit%C3%A0/Sistema_Pubblico_di_Connettivit%C3%A0_(SPC)/RUPA/
9 D.Lgs 7 marzo 2005 n. 82, Codice dellamministrazione digitale (entrato in vigore il 1 genn.
2006).
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9 Ministro per l'innovazione e le tecnologie (2007) Libro bianco del Gruppo di Lavoro
Interministeriale per la dematerializzazione della documentazione tramite supporto digitale -
www.cnipa.it
9 Dalle REGIONI:
VALLE DAOSTA
9 http://www.regione.vda.it/amministrazione/struttura/infomappa_i.asp?codmap=228
PIEMONTE
9 http://www.regione.piemonte.it/cultura/archivi/lavoro.htm
VENETO
9 http://www2.regione.veneto.it/cultura/archivi/intlocale/index.html
EMILIA ROMAGNA
9 PAR-ER
Il Polo archivistico regionale dellEmilia/Romagna; una risposta concreta al problema della
conservazione del digitale nel lungo periodo
http://www.iter.it/articoli/2-07/22_26.pdf
TOSCANA
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9 Programma regionale per la promozione e lo sviluppo dellamministrazione elettronica e della
societ dell'informazione e della conoscenza
nel sistema regionale 2007-2010 Proposta finale.
Direzione Generale Organizzazione e Sistema Informativo
http://www.astrid-online.it/E-governme/Documenti/RegTosc_programma_regionale_sdi-
2007_10.pdf
http://ius.regione.toscana.it/servizialpubblico/archivio/arch_gen.htm
9 http://ius.regione.toscana.it/servizialpubblico/archivio/protocollo.htm
9 http://ius.regione.toscana.it/servizialpubblico/archivio/ag_fondi.htm
9 http://www.cultura.toscana.it/biblioteche/servizi_web/vrd/desc/archiv1.shtml#0044
9 http://ius.regione.toscana.it/servizialpubblico/archivio/ag_fondi.htm
SARDEGNA
9 http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_5_20060314121806.pdf
MARCHE
9 Tecniche per la elaborazione di un modello organizzativo
e archivistico idoneo alla gestione informatica dei documenti e schema di riferimento per la
elaborazione del manuale di gestione dei documenti.
9 http://www.regione.marche.it/Home/Struttureorganizzative/CulturaTurismoeCommercio/PFB
eniCulturalieprogrammidirecupero/tabid/460/Default.aspx
Varie
9 Isabella Zanni Rosiello, Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia Romagna Archivistica
generale: cosa un archivio; ruolo sociale degli archivi; demanialit; archivio corrente, di
deposito, storico; valore amministrativo e storico degli archivi
9 Stefano Gennai, Il regime giuridico degli immobili soggetti a presunzione di vincolo ai sensi
dellart.12 codice dei beni culturali.
http://www.altalex.com/index.php?idstr=124&idnot=33699
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Allegato 5
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GIUNTA REGIONALE DABRUZZO
DIREZIONE PROGRAMMAZIONE, RISORSE UMANE, FINANZIARIE E STRUMENTALI
Posizione di Staff Giuridico - Amministrativa DD17
C:\Documents and Settings\santina.specchioli\Documenti\AA-SERVIZIO TECNICO_ANNO - 2008 -\PERINETTI - STAFF\Studio Organizzazione flussi documentali (Santina 14-11-08).doc
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