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Visto il successo ottenuto dal Galenotono, da noi descritto nel n° 1, descriviamo in questo fascicolo il Muitiviex, altro apparecchio a galena, non meno efticientejdel primo, ma ancora pitt sem- plice ed economico. Con i programmi settimanal delle Stazioni italiane AD ALTA PENDENZA ANNO I 23 Ottobre 1932-X x ; ABBONAMENTI ITALIA Sel most: . . L. 10 Un anno; . > 17,50 setttimanatle illustrato |e: «2 Direzione, Amministrazione Corso Italia, 17.— MILANO 2 — Telefono 82-316 ESTERO Arretratl: Gent. 75 e Pubblicita IL “MULTIPLEX:.. II successo ottenuto dal Galenofono — tanto che il prix mo numero de La Radio é andato letteralmente a ruba e noi pure tion ne possediamo pid una sola copia (inu- tile, quindi, richiedercelo!) — ci ha perstiasi del fatto Tl « Galefono » com’? stato montato da noi che gli apparecchi a cristallo hanno futora a mume- fo plandiseino di fervent partigianl. Abbiamo quid: declso di deserivere ll Multiples, altro apparecebio a fgalena poa meno eficiente del primo, ma ancora jit Exonomico, non avendo eso il cicusto di assorbimehto (chiamato ache circuto-trappola). ‘Avanti dl passare alla descrzione del Multiplex remo aucora due parole a proposito del Galeno/ono, fauantoche Ta ee tattate, nonontaate I sus piezza, non é risullata ben chiara a taluni, specialmente ‘per quanto riguarda il montaggio. 1 Galenofono, come ‘ogni apparecchio a cristallo, pud essere montato sia Sopra un unico pannellino di bakelite che su un sot- topannellino (base) di legno, unito, mediante due equa drette reggipannello, ad un pannellino anteriore (fron tale) di bakelite, L/illustrazione pubblicata nel N. 1 de La Radio mostrava V'apparecchio montato su di un twpico pannellino di bakelite, pannellino che, come si ud vedere dalle fotografie, formava come il coperchio della cassettina. Le fotografie che oggi riportiamo fa- anno si che non possano piit sussistere equivoci circa il sistema di montaggio da noi adottato. ‘Volendolo montare con panuellino anteriore di bake- lite € sottopannellino di leguo, si fsseranno i due con- densatori variabilii e le due hoceole portacristallo sul pannellino anteriore, mentreché la bobina verra fissata al sottopannellino di legno. Le varie prese di antenna di terra verrano connesse @ boccole fissate ad tna striscetta di bakelite, fermata alla sua volta al sotto Pannellino di legno mediante due piccole squadrette, Le due boccole per la euffia verranno fissate ad un'altra striscetta di bakelite, fermata essa pure al sottopan- nellino col mezzo di’ due squadrette, Lo schema costruttivo serviri quindi ottimamente er entrambi i sistemi di montaggio, Chiariremo poi ad alcuni lettori che il circuito-trap- Pola del Galejono & clettricamente separato dagli altri collegamenti. Esso, @ vero, pud essere anche lettri- camente collegato al cizeuito del cristallo, connettendo fra loro le armature mobili dei due condensatori varia- Dili, ma @ preferibile che i due circuiti siano del tutto separati. IL CIRCUITO Il ciscuito del Multiplex si differenzia, come abbia- ‘mo detto, da quello del Galenofono per non avere il cir Ike Galcfono » nella sua cassettina ‘cuito-trappola, I quattro commutatori ad inseritore ser~ ‘ono per il miglior sfruttamento dell’apparecchio nei riguardi dell’antenna di cui si dispone e del cristallo- di cui si fa uso, . 102 LA RADIO Mediante i due commutatori x, ed 1, possiamo infatti trovare Je migliori condizioni di ricezione in rapport all'antenna. Tl commutatore x, serve a counettere la presa di terra all'estremo della'bobina, oppure alla 10% spira dell'avvolgimento, rendendo cos! possibile la di minuzione di zo spite nel primario. dell’autotrasfor- matore, ‘Sara opportuno spiegare come per autotrasforma- tore intendesi un avvolgimesto, una parte del quale funziona contemporaneamente da primario e da secon- dario, Per avere una idea esatta del come funiziona wn autotrasformatore basta ricordare che in qualsiasi av- Vogts di quella esistente tra spira e spira. Restera altrettanto chiaro come tra due prese intermedie qualsiasi, oppure tra una estremita deil’avvolgimento ed una pres in- termedia (diciamo intermedia, non mediana), vi sara tuna differenza di potenziale ‘tante volte superiore a. quella tra spira e spira, per quante spire sono com prese tra queste due prese intermedie 9 tra una estie- ‘mith e la presa intermedia, Ora, se noi applichiamo, ‘una tensione determinata tra i due estremi dell’ayvol- gimento, © tra due prese intermedie, oppure tra un estremo ed una presa intermedia, Ia diflerenza di po- tenziale tra spira e spira sari eguale al numero de: Schema elettrico del « Multiplex » volgimento percorso da. corrente (nel nostro caso, cor rente alternata ad elevata frequenza), tra una spira © Ja spira susseguente esiste, a seconda dei casi, una dit- ferenza di potenziale grande, piccola o piccolissima (quasi infinitesima). Tra due spire susseguentesi e ste una differenza di potenziale doppia di quella esi IL fannello frontale del « Multiplex » stente tra spira e spira; fra tre spire, il triplo; fra quattro, il quadruplo, ¢ cos! di seguitd, Cid stabilito, comprenderemo subito che se un avvolgimento ha $8 spire (come nel nostro caso), tra la prima e la s8 spira ‘Vi sari una differenza di potenziale s8 volte maggiom Volta della tensione applicata, diviso per 1 numero delle spire comprese in tutto Vavvolgimento o nel tratto di avvolgimento ove Ja tensione viene ap- plicata. Conoseendo la differenza di potenviale’ tra spita € spira, sara facile conoscere la differenza di potenziale esistente tra qualunque determinata por- Zione di spire dell’avvolgimento, moltiplicando i mu- mero di Volta di differenza di potenziale tra spira € spita, per il numero delle spire costituenti la porzione Gell’avvolgimento, Premesso che per primario’ inten- desi quella parte di avvolgimento, 0 tutto’ Pavvolgi- mento, ove viene immessa la corrente (circuito di ali- mentazione), ¢ per secondario quella parte o tutto Vavvolgimento dal quale la corrente viene atilizzata (circuito di assorbimento), ne viene di conseguenza che il primario pud avere um numero di spire inferiori a quelle del secondario (autotrasformatore in salita, poi- ché in primario si ha una tensione inferiore a quella del secondario); oppure un numero superiore a quelle del secondario (astotsasformatere in discesa); oppure eguali (con tensione del primario eguale a quella det secondario, ¢ cio? con rapporto uno ad unc). Il rapporto del trasformatore & dato da una frazione fl ceni numeratore & Vunita ed il cui oc un numero rappresentato dal quoziewfejdel atumero delle spire del secondario diviso per iL gumero delle spire del primario, ¢ si legge wio a... Questo nel caso’ del trasiormatore in salita, Nel caso del trasformatore im discesa i] numerstore della frazione & dato dal quo- iente del numero delle spise del primario diviso per i faumero delle spire del secondasio, ed i’ denominatoze # dato dall’anitd, Ta frazione si legge in questo caso na UN0, " Detto questo nei riguafdi dell autotrastormatore, trebbe nascere immediatamente Vobbierione: ma ‘se applicando uma data tensione ad un ato numero di spire costituenti 11 primario si ha una tensione aumenta- 4a, sempre in proporzione al numero elle spire, © sempre che Je spire co- stituenti il secondario siamo superio- ri a quelle costituenti il primario, noi dobbiamo avere tutto Vinteresse ad. avere il primario con pochissime spi- re mei confronti del secondario, Pu no, rispondiamo! Non bisogna di- menticare che qui si tratta di corren- ti ad alta frequenza, dove entrano in giuoco in modo predominante la in- duttanza, 1a capacita ¢ la impeden- za (tutti sapranno che impedenza non @ altro che la resistenza che in- contra Ta corrente alternata in un cit~ cnito ove entrano in gioco Pinduttan- za e Ia capacita). Intanto occorre te- nere presente che il secondario di ux autotrasformatore funziona anche da induttanza di tn cireuito di alta fre quenza, sintonizzato per mezzo del condensatore variabile, e non dimen- ticare che il primario deve essere pro- porzionale al mezzo di captarione a operato (antenna), giacché questo ‘viene a trovari jn circuito col prima- rio dell'autotrasformatore Nei trasformatori o negli autotra- sformatori intervalvolari dei ricevito- ria valvole & facile conogcere le ca- ratteristiche del cireuito primario, ‘ma non & cost semplice quando si ba a che fare con. una antenna, le cui caratteristiche di induttanza,’ capaci 18 ed inpedenza, dipendono dalla for- mae dalValtezza dell’aereo nonché dalla qualita ¢ sezione del filo usato, dalla discesa, ed anché dalla via che si fa percorrere alla discesa. Anche la presa di terra ha la sua brava im- portanza. Quindi diremo che & neces- Sario trovare sperimentalmente il m- gliore rapporto tra il primario «dt Secondario nei riguardi del migliore rendimento del trasformatore, Occor- re, in altre parole, mettere il trasfor- matore (nel nostro caso autotrasfor matore) nelle condizioni di avere mi- nori perdite possibili Tornando quindi al nostro Multi. plex, ripeteremo che variando le pre- Se del primario mediante i tre com: mutatori x,, 1, ed 14, noi saremo in grado di tfovare il miglior rapporto i trasformazione nei riguardi del mezzo di captazione adoperato, Vedremo dungue che la presa ai antenna va al bracelo centrale del commutatore 2,, © da questo viene comnessa a piacere o alla 4s* spits della bobina, od alla 30%, oppure al braccio centrale del commutatore 1,, mediante I'inserimento di un conden” ssatore fisso della capacitA di 250 cm. (il valore di tale capacita non & rige oso). Dal braccio centrale del coi ‘mutatore 1,, Yantenna viene comnessa egualmente’ a piacere (perd questa volta col sopraddetto condensatore LA RADIO CRISTALLO Condens. Schema costruttive det «Multiplex » 103 “Parizelle [rontale (interne) VAsrirello base (ar sopra] 2 104 LA RADIO jago in serie) alla 45* od alla yo* spira della bobina. Ne viene quindi di consegueniza che, qualora vogliamo con- nettere Pantenta direttamente al primario dell’autotra- sformatore, metteremo il commutatore 1, im una delle due prime posizioni, non preoccupandoci del commis tatore 1,, mentreché, desiderando mettere in serie al- IL «Multiplex » prima dt montarvi ta bobina Yantenna il condensatorino da 250 cm., metteremo 11 commutatore 1, nella terza_posizione ed eseguiremo 4 piacere una delle due commutazioni del commutato- fe'1,, Lriaserzione del condensatorino da 250 em. 3 Yantenna si rende indispensabile quando si voglia uti- fizzare la rete stradale d'illuminazione come captatore donda, ovvero nel caso di un'antenna esterna troppo funga 0 diana eccessiva capaciti, ¢ infiae qualora si voglia aumentare la seletivith del ricevitore, Tl commutatore 1, Serve per conneticre il crstalto 2 Pontito al corto eink yor ta rani commytazion DIE. B Buel Sania wlleadi ta “fre aa Rta Bis, Thatta a porticlls conto trent alla 30%, of alla 454, oppure alle 58% spira, e cio? nella presa migliore a seconda della sta resistenz Mediante questi quattro commutatori si possono ave- re quindi tutte le combinazioni per i miglior sfrut- tamento dellapparécchio, . Tl condensatore variabile da noi usato & ad aria; na turalmente, ess0 potrebbe anche essete a mica. Ci @ stato chiesto da molti, riguardo al Galenofone, se i due condensatori variabili a mica (chiamati impro- Priamente a mica, poich® nella maggioranza dei casi Son0 con dielettrico di carta bakelizzata), possono sere sostituiti da condensatori varia- Dili ad aria, Cogliamo Poceasione per rispondere che agli effetti del cireui- to oscillante un condensatore vari~ bile a diclettrico aria ed un conden- satore variabile a dielettrico solide (mica 0 bakelite), sono a stessa co- sa, purché abbiano la stessa capacitt Tunica differenza esisten- ‘condensatore variabile ad a~ ria e quello a dielettrico solido & che iI primo & di maggior precisione ed ha quasi sempre minor perdite di ii suo rendimento & genetalmente su- periore, Naturalmente il primo costa pil del dappio del secondo, e, qual- che volta, aliche del triplo ¢ del qua- dneplo, LENCO DEL MATERIALE ‘un gondansatore variabile ad aria aa 30 tin con manonols tab contensatore. sso da 30 cm tun tao al captono hakellzato ‘da 65 mm fig dO ie cop, colone per arvol- ‘un anellino pakellto 16x18 cm. ed t stei- ‘un sottopasinello Tego’ compensato. 16x18, 2 Squadrette reguipannello. da 4040 mim. stp "squadretis 10310 mr. t‘pocoole nieteata. con foro da 4 mm, Fpontialt di corto eltentto ‘ Balloneint eon dado, 6 linguette capo- Condes fv a Tega un oriialio tan portacristallo ‘ilo strlingato por eolteramentt IL MONTAGGIO UI Multiplex pnd essere montato su un unico pannel- tino, come 5" fatto per il Galenofono, ma noi abbiamo preferito montarlo come mostrano le fotografie, perché Ta costruzione riuscisse pin semplice, ‘Su di un pannellino (frontale) di bakelite delle mi- sure di 16x18 em, verranno montati il condensatore yariabile, le dite boccole porta eristallo, la boecola del- la presa di antenna ¢ quella della presa di terra, 11 pannellino di bakelite veri unito al sottopannello di egno, delle misure di 16 18 cm. con due squadrette feggipannello, Sul sottopannello verri fissata Ia bo- bina [antotrasformatore) mediante duc appositi_ soste- gnia doppia squadra; mentrech® In striscetta di bake- ite con Bssate Ia sedici boccole costituenti i quattro, commutatori, verti fermata nella parte posteriore del Sottepannelle mediante due pigggle squadrette. Dire- mo aubito che per i commutatorf abbiamo adottato i Sistema a boccole e ponticello unicamente per ragiont ‘economiiche, inquantoch® gli inseritori a bottoni, anche F pitt modesti, verrebbero a costare sette of otto volte i pit del sistema a boccole, senza contare che ill si, stema a hoccole € ponticello ha il vantaggio di assi- curare un migliore contatto. Chi non avesse ponticelli di corto cireuito, potrebbe anche usare due spine a banana collegate fra Loro con filo flessibile. Occorre prestare attenzione che tya la boccola di centro e quelle i commutazione devouo esistere sempre’ 20 mat, esatt!, quelio a dielettrico solido, e quindi . LA RADIO 105 inquantocké tale @ 1a misura del ponticello che nor- malmente si trova in commercio, Dato che occorre una certa talquale precisione per Ja foratura della striscetta cui dovranno essere fissate Te boceole daremo qualche delucidazione, Occorre ia nanzitutto ricordare che nel forare Ia bakelite occorre andar molto cauti, altrimenti 2 facile fare dei bucht sbilenchi, ¢ cid anche se la tracciatura @ stata fatta esattamedte. Tracciare quindi con un compasso a dae punte (uon usare mai la matita) quattro cerchi da “20 mm, di raggio, e segnare poi con una pusta qual- siasi (punteraolo) i punti da forare. Prendere il trax ano € fare nei punti tracciati un foro piccolo con una punta di circa 2 mm, Hseguito il foro, ingrandirlo Q © 080 0% 0% » 6 &§ © 7] Ts Je halls! Q © 086 086 © > 6 6 és Ie Is Ie irae @ © 0% Q©o 0% e 6. & 6 Ie Ts Je Tae |e a° ae ee ©°9 C} Ts la tee? Le varie posisioni dei 4 ponticelli di corte-circuito Fig. A= Antenna wolegataotrettamente ala 4 spta detfanto- vig. n- Anton eoilegata qiretmente alla 20 spira deli'auto Fis, ¢- Antenna eollegata alla 4» spira dellautotrastormatore Rttraversn l'condonca‘ore an et 4 ig. D- Antonna eollegats ails. am spies dell autotrastormator ‘liraversp it condensatore:da 39 cm. con una punta da 6,25 mm. per praticare il necessario foro per Mintroduzione e i fissaggio della boccola. Sa- ri bene ricordare come Ja bakelite Jaccia sempre una esagerata shavatura nella parte dove la punta sfonda. Per evitare cid, & necessario mettere sotto al pezzo da forare un blocchetto di piombo o, in. mancanza di questo, un altro pezzo della stezza hakelite, pressando molto forte, durante la foratura, il pezzo da forare sul pezzo di controforatura. Naturalmente se non si pos: Siede una morsa, questa operazione & bene eseguitla in due, In mancanza del piombo 0 di un altro pez- zetto di bakelite, si pnd usare un pezzo di legno molto duro, ma il taglio riesce meno netto, cfo con maggio: re sbavatura, Dato che la bobita autotrasformatore viene a tro- varsi quasi sopra alle boccole dei commutatori, sart bene eseguire quasi tutte le connessioni a dette boc ancor prima di fissare Ia bobina al sottopannello, La bobina autotrasformatore & della massima sempli- citi, Su di-un tubo di cartone bakelizzato di 65 mu. di diametro, lungo 75 mm., si avvolgeranno 58 spite i filo da o4 due coperture'cotone, con presa alla 10%, alla 30% ed alla 43¢ spira. Circa Ia manieta di costruite tale bobina rimandiamo il lettore allarticolo Come si costruisce un trasformatore ad Alta Frequenza, pub- Dlicato nel N. 2 de La Radio. Tl chiaro schema costruttivo. permetterd di non fare errori di sorta nel montaggio. Raccomandiamo di ee guite delle saldature ben fatte, come abbiamo spiegato nel'N. 1 de La Radio, I RISULTATI OTTENUTI T risultati ottenuti, o meglio che si possono ottencre, sono press’a poco quelli del Galenofono. In una citth ove esista la emittente locale, qualungue mezzo & buo- hho per ricevere; se lontani da una stazione & indispes- sabile Vantenna esterna. Ricordiamo ancora una volta che:il cristallo nom ha potere amplificatore del segnale, che quindi @ indispensabile disporre della maggioe quantita di energia captata, Ricordiaio anche che Tit tensiti di ricezione dipende pure dalla ubieasione del Vantetina, e che quindi non si pud prestabilire come fe dove si ricevera bene. Ciononostante possiamo garantire che il nostro Mul- plex & ancora uno dei migliori appareechi a cristallo. che si possono oggi costruire (noi, ad una cinguantina di chilometri da Milano, abbiamo potuto ascoltare ni- tida e forte, con essa, 4a trasmissione di musiche ma scagnane, da Roma, del r2 corr.) e non dubitiamo che il mirabile gingillo Sar bene accetto ai nostri Lettori. b. ann HUN TMNNUERIEMNNN ENNIO GIOCHI A PREMIO Cambio dé consonante To spentio lite venti al giorno di Oxxxxxxx; io Volta centoventi consumo di Oxxxscsexx Frase Bisenso ‘Temistocle solerte portinaio Si vide capitare un brutto guaio Da una padrona accorta ‘Ma dopo essere stato licenziato lun nuovo posto ha subito trovato : da una padrona accorta ‘90000 06009 0000 9000 Indovinelo «Una villas, FIVE dna casa com qealeosa in pil Ma il suo patrone aon la vide: fi da una terta persona fabbricata fda una quarta ine card pagata LA ra Te tere, colla sua saquitina Ya costruzion of se ne abdri in rovina! Macau Ay ae en ra tr re AL cere RSL aaere am ci certs ene ee buararaered ue neaad a Bee" Goncora = Corso Talia 31 ~ ati ci "Tutti Yettor:possono inviare giochi per 18 pubbliearione Soluzioni dei giochi del N. 4 Grande me i lumiaare vocate: aia - Bula Marino inviate tutte Te soluziant eaatte aio tettorts altel 40 hanno isp gloent ‘pargistmente¢ #1 harmo manda sol Heal eat isitano Sila! ences sem ‘Diewo Pease, Santhias E Ding ‘Guida, Beoevento ~ Mannan, Montecacello =". Tubein, Genova ='N. Dara, 106 LA RADIO Naturalmente... Draloton! Draloton a aie Os, aie cee simi € Si riproduce con qual- i at pees ones a agit Draloton eco 1} alco. pel lavoro = fp, teaitenunentt a teste fa ‘igllar, gredutionl persons Yerbalt pariatl, stumatuee a. ustlene” din’ aiscorso, Ia Sorin vonea Gal "ostr in" aisdoteea, acu Es Trallesto pel dilettante at ‘ns sonora “pra 8 c= compapnamento ‘bet teateino rivate A asso univers impiagn EN TR TH Ras DUTT LT ea RAPPRESENTANTE GENERALE PER L*ITALIA: Farina & C: - Milano VIA C. TENCA WY, 10 TELEFONO 66-472 VOLETE MONTARE L’APPARECCHIO A GALENA eseritto in questo aumero de LA RADIO? E ve- lete montarlo con la sicurerza di-usare il materiale pid adatto — che Vi dia ciot una matematica ga Fanvia di rivecit — edi acquistarlo ai prezsi mi- gliori? RivolgeteVi alla radiotecnica di Varese, spe- Cializzata nelle forniture ai dilettanti, RecoVi una ‘MULTIPLEX 1 condensatore variabile ad aria da ’s00 ‘om. con manopola a demoltiplica (Jacke bon Bros) ea ncandy 1 condens, fisso da 250 em. (Leclanché) | + 1 tubo cartone bakelizeato 6575 mm, ¢ Slo 0,4 due cap. cotone per avvolginiento > 1 panneliino bakelite 16x18 cm., 1 str Sciette [d. 18%4,5 cm. ed 1 sottopan. nello legno compensato 16x18 cm...» 2 squadrette reggipannello da 40x40 mm. 2 squadrette 10x10 mm., 21 boccole ai chelate con foro da 4 mm., 4 ponticelli Ai corto cireuito, 8 bulloncini con dado, 5 linguette, 8 vitva legno, m, 4 filo ster: lingato per collegamenti, schema a fratderea naturale, ec » 1 cristallo Silverexe 1 porta-cristallo L. La stessa_scatola di montaggio, ma con tun coudensatore variabile a mica L, CUPFIE, Cufia Dea. Leggera, sensibilissima, di esecazione sccurata ‘ed elegaite, 11 tipo 4 500 ohm @ Videale per apparecchi a galena (tassa compresa) L. Cutis Eja. Teggera, elegante, di grande sensibilitd e durata. I} tipo 1000 ohm ‘moltiplica la potenza degli apparecehi a galena (tassa’ compress) a Cutfia R (regolebile). Dichiara Marind, dal R. Esercito e onautica « superiore a tutti i tipi in commercio », di grande precisione, spe- fale per laborator! scientific, eco ita anche con fesistenza a 1000 om pet apparecehi a gelena (tassa compresa) Materiale per antenna terra ‘Treccia tame speciale per aereo e per ppresa di terra (con anima interna di Beciaio) alm. L. Cavetto. gommato per discesa a'acreo, al metro aaa Iolatori a sella in potcellana’ | éad. + Spine a banana eed.» ‘Tappo huce di ottinia costrazione | cad. 17.50 375 375 78 oo 58 080 075 0.90, 035 175 Comunicandoc! la Iunghezra deli’entenms ¢ della sua discesa, a richiesta, com Vaumento di «EL. 10» Sul materiale impiegato, spediamo Vaereo git pronto per la sua immediata messa in opera gli abbonati de LA RADIO 9 de Vantenna sconto del 5%. Acquistando per un minimo di Cinguanta lire ed inviando Vimporto anticipate, Je spese di porte sono a nostro carico; per importi inferiori 0 per invil contro assegno Je spese sou0 a carico del Committente, Indivizzare Ye richleste, accompagnate da almene mett deitimporto, a RADIOTECNICA VARESE Via F. del Cairo, 31 LA RADIO 407 Qualehe buona idea per un mobiletto radio Senza dubbio, oggi, fra i dilettanti, i1 pid simpatico 2 il radiocostruttore : fa per disfare e tifare, caccia I'on- da ¢ pesca il parassita, s’aggira senza flo nel laberinto etereo e sempre si ritrova nella sua poltrona quando Yannuneiatrice Arianna gli di la dolce buonanotte, Un gran simpaticone, dunque, ma ha un difetto: ¢o- sstruisce venti, einquanta, cento apparecehi, e te H pre~ senta tutti mudi e erudi come gli sortirono di ira le tani pretendendo tu apprezzi la bellezea del cir- cuito con animo di anatomista, mentre ts, naturalmen- te, lo preferiresti serrato dentro al suo scrigno. Ta bellezza del cireuito ben costruito & innegabile co- a anche il motore ha la sua bellezza eppure non i va in auto col motore scoperto né si tiene in salotto, ‘um pianoforte con le corde ed i martelletti in mostra; an- Zi, il fhotore pulsa dentro al suo cofano e il complesso, atinonico dello strumento sta ben celato uel mogano elegante. Perché dunque lasceremmo scoperto il ricevitore? Co- PBitle vuol dire non solo soddisfare ad un comune crt terio estetico, ma anche ripararlo dalle ingiurie; non fossialtro, da quelle della polvere e di certe spolvera-~ ‘tre che Son forse peggio della polvere, E,poi via, bisogna convenire che quell’intrico ai fili a zeta, quel bussolotti, quei rocchettini enigmatic’ ¢ soprattutto quell'imbuto dellalto parlante, posti Nl nel Vangolo della stanza, fra i mobili nitidi, sotto lo splen- ore elettrico\del Iampadario, fanno un po Pelfetto d'un macinapensieri in riparazione, Lo 80 che questa questione del mobiletto, in generale tion interessa il dilettante, ma @ un errore, ed occorte eh’egli cominci a considerare il mobileradio degno Ageoro del suo capolavoro e gli faccia wn'equa parte nella sita passione. Dialtronde l'apparecchio ¢ uno strumento che pud co- stituire anche un dono magnifico e i pud donare forse ‘cost nudo e-crtdo? : Galenisti| Avete msi provato quanto 8 txtiioso 3 eiiISTI* dover sempre regolare il. detector della galena? Ne siete convinti? Adotiate allora il Nuovo detector fisso al tellurio-zincite eet Ute penta eee ened ‘Si sede france deme de! Clete — Lice 12 Tretiests: Une F. TARTUFAR! - Via dei Mille 24 - Torna GoosseseonsasssSessssssss5s5o Ecco viceversa che con spesa irrisoria, il dilettante pud completare il suo lavoro in modo delizioso. Poco. asta: pochi utensili, poco tempo, poco denaro, poca abilita; ma ci vuol tanto buon gusto. Col buon gusto il dilettante radio-costruttore, che & poi di provato in- gegno, pud ottenere dei risultati felicissimi, E? innanzi tutto necessario clvegli fissi un posto al suo appareceltio. In quale stanza vuol collocarlo, in. quale punto della stanza, su quale mobile, Se il rice- vitore & piccolo pud costriire ana eassetta che cercher’ Aintonare per dimenzioni sagoma e tinta al mobile di sostegno. In questo caso c'é poco da sbizzarrirsi perch 4] migliore effetto si ottiene con I'intonazione perfetta, dei die pezsi tanto per la linea che per fa materia pri- ma e la decorazione, ed anche il traforo posto a ma- scherare Ia bocca dell'altoparlante dovra intonarsi allo, stile del supporto; anzi, diremo meglio che il cofano della radio deve essere in tutto © per tutto come il se- guito del mobile inferiore; ma non @ necessario restare os} legati-ad un altro mobile anche se si desidera fare Ja massima economia perché con poche lire di mano opera ausiliatrice di tin qualsiasi falegname, si pud completare il mobiletto con un piano ¢ quattro gambe i linea semplice o tornita avendo cura di porre ad un terzo @alterza da terra un piccolo ripiano il quale oltreche rafforzare il sostegno serve per appoggiarvi un, vasetto un libro una rivista, Si cercher’ naturalmente i unire Valtoparlante al ricevitore e per quanto Vulti- ma novita ponga l'alto parlante colla bocca verso l'alto fe ciot sulla parete superiore del cofano, non consiglia- mo questa posizione per pitt ragioni fra cui quella del pericolo che presenta per l'altoparlante medesimo e Yaltra, che detta posizione viene a togliere al cofano 3] suo miglior decoro, Infatti é dalla bocca dell’altopar- lante che si parte quasi sempre ill motivo decorativo, anzi, spesso, @ solo in quel punto che lo si applica Tirata la solita tenne stoffa che pud essere Jainé 0 sot tile rete di filo oro od argento, consigliamo di masche- rare Papertura con un traforo che di solito @ in legno, sottile compensato 0 uguale per qualita ¢ Iucidatura a quello con cui costruite il mobiletto; si pud perd oltenere un bellissimo effetto con un traforo a pizzo Ine vvorato con filo metallico o con un traforo a rinascimento, su seta rigida: nel primo caso non occorte tirare altra, trama, mentre nel secondo occorrera accovzare con gran gusto Te due stoffe tanto per colore che qualith cerean- do sempre di mettere lo scuro e 'opaco sopra, anche in soprattinta. In quanto al disegno del traforo non sara mai abba- stanza raccomandata la semplicita; stilizzazione @un'a- Ja, d’una campanula, @una fiamma, e anche, perchd 0? @un simbolo di circuito, Ve me sono dei bellissimi — vedi per esempio resistenza avvolgimento reostato combinati — tntto sta nel combinarli con grazia come fiorio come note. Ma soprattutto semplicita; la sem- plicita dara sempre garanzia di bellezza, semplicita sic gnificativa ch’t meglio della complicazione confusio- naria ed inesplicabile, perché anche Popera pitt modesta, pud essere artistica quand’® espressiv: 108 LA RADIO In quanto al materiale per 1a costruzione del mobilet- to stintende che verra usato il legno, meglio se di qua- itd dura come il nace il castagno e’ acajou, in tavole compensate come lo si trova in commercio. {1 compen- sato risulta economicissimo perch® risparmia ore ¢ ore di lavoro essendo gid ben levigato ¢ pronto quindi alla, coloritura ¢ alla Iucidatura, 11 pannello invece pud es- sere di ebanite oppure di alluminio e le viti manopole fe quadrante che sopra vi appaiono debbono essere di rame nichelato o dorato a seconda della qualita del pan- nello, Non consigliamo volentieri il pannello di allumi- nio perché in genere risulta di effetto poco fino, vistoso ma tion elegante, mentre con Vebanite che si trova in ‘commercio, lucida e opaca di gradazioni diverse, ma- rezzata o mharmorizzata, si pud combinare un comples- so elegantissimo. Per tutto quanto resta visibile sul pannello (viti manopole ecc.) attenersi ad una soprat- tinta, mentre i] pannello pud anche essere in contrasto colla tinta del mobile. Un pannello nero Iucido in un. mobile di radica bionda stad benissimo, allo stesso ‘modo che un pannello avorio in un mobile di noce opaco. Ta linea del mobile pud essere in aperto contrasto con quella del mobilio della stanza, anzi é bello che la radio, faccia, come linea e soprattutto come tinta, parte a s@ staccandosi da ogni altra cosa. Cosi sari magnifico um mobiletto di linea morbida giapponese Iaccato rosso © oro, 0 nero verde argento e oro, in un salotto cinque- cento, come gara bellissimo uno scrigno ad intarsio a- vorio'e mogano 0 a mosaico multicolore in una stanza radica, Non impressionino le parole — intarsio ¢ mosaico ~ giacché si tratta di finto intarsio ¢ di finto mosaico ma, tanto belli, se ben realizzati, che possono stare in qual siasi ambiente tanto facili a farsi da cattivarsi su bito 1a simpatia del dilettante e di sua... moglie. Dungue se si vuole fare un mobiletto a finto intarsio si costruira il cofatio in noce seuro opaco di linea sem- plicissima col supporto a gambe quadrate un po’ assot~ tigliate in fondo e i piani intermedio e superiore di di sereto spessore ad angoli retti ¢ senza smusso. Si com- binera quindi un discgno semplice a volute che si arta dalla bocca delPaltoparlante e vada perdendosi verso gli angoli delia faccia anteriore del cofano: 10 stesso disegno semplificato sar riportato sulle altre facce, sullo spessore del supporto e sulle gambe. Quindi si incidera il contorno del disegno con un ago. pito- grafico ¢ il segno dovra essere fondo ma sottile e so- prattutto sicuro. Compiuto questo lavoro si colorirA tutto il disegno con vernice a smalto color avorio, si ripasseri due volte con pennello sottile ¢ si lascer’ a- scingare, dopo di che si darano qua ¢ 18, con un certo gusto, alcune sfumature, aggiungendo allo smalto avo- rio una pennellata di tetra d’ombra. Si raccomanda di attenersi al giallo avorio vecchio ché W'etietto & immen- samente migliore, Nel traforo dovremo ripetere in inta- glio un motivo del disegno ¢ verniciato color avorio ‘applicarlo su seta opaca del colore del mobile. In quanto al decoro a mosaico il procedimento & i+ dentico, solo che occorre combinare un disegno di stile a fiori farfalle uccelli e dopo averne inciso il coutorno, colorirlo con colori a smalto di intonavioni adeguate. Chiungue sia pratico del mosaico sa di che si tratta’ € comuuque basta un veechio spillo per servire di mo- dello giacché nel mosaico, tinte e motivi si ripetono. Tl fondo dovra essere, per questo decoro, addirittura ne— ro opaco e per T'alto’parlante consigliamo di riportare tun semplice particolare, ad esempio, due farfalle 9 un, fiore a smalto sulla seta nera opaca che ne maschera Vapertura. I! mobiletto di supporto sari in questo caso. decorato molto parcamente Iasciando la ricehezza dei colori al cofano. I colori pit indicati sono la malachite, Ia turchese, il rubino ¢ Ja perla; tutti toni bassi con qualche seittillio solo nel rosso rubino. Ma vi sono de~ corazioni pitt sempliei e pure quanto mai graziose, Si possono applicare al legno, sempre incidendone il con- torno, dei motivi in cuoio sbalzato e applicare ail’alto~ parlante un traforo in cuoio che sari di splendido ef- fetto; oppure se la stanza ove si colloca l'apparecchio. ® tappezzata riccamente sla in carta che in stoffa, si ud riportare sul legno il motivo pit fine, faccndo il fondo del mobile di tinta pitt seura del fondo della tap- pezzeria, ‘Questo lavoro di rapporto, facilissimo, @ di bellissimo. effetto anche se si usa il creton. Volendo anzi fare una, combinazione allegra per la stanza dei bambini o per Ja casa di campagna, si pud scegliere un creton inglese a motivo floreale (ve ne sono dei magnifici a rose cen~ tofoglie d’ogni sfumatura) ¢ ritagliate alcune ciocche: disporle con grazia su un fondo di legno color ciliegior ambrato caldo, Tutte queste applicazioni, sia di cuvio,, ‘arta, damasco 0 creton, saranno di miglior effetto se, inciso il contorno del rapporto, pazientemente scavere- mo lo spazio destinato al rapporto com carta vetrata, quel tanto sufficiente perché il rapporto resti incassato. L/applicazione potra esser fatta con la seccotina 0 con ‘olla d’amido pei tessuti pit delicati. Volendo, si pudr ripetere il contoruio inciso alla distanza di qualche mil- Himetro, ma bisogna essere in questo caso molto sicuri dell'ago_pirogratico. Come si vede, la tiuscita del mobiletto radio dipende soprattutto dal’ buon gusto e se il dilettante radioco- struttore sara, oltrech® paziente edabile, anche persona, Gi gusto, potra senz’altro mettersi all'opera che la sua lieve fatica verri coronata da sicuro sucesso, Leggete il libro testé pubblicato: ONDINA Dott. Ing. IVAN MERCATELL Costeuzione ed ecereizio degli appareeehi radio ad onde conte 100 pagine © 45 figure - LA RADIO — Corso Italia, 17 — MILANO LA RADIO ns LE CORRENTI ELETTRICHE SESTA LEZIONE Cap. H. I RADDRIZZATORI DI CORRENTE. Abbiamo visto come, al giorno d’oggi, quasi tutte te reti di distribuzione dell’energia elettriea siamo a cor gente alternata, perché questa meglio della continua, si presta ad essere trasportata a distanza. Ma spesso per moltissimi usi & necessario avere a disposizione corrent ua, e specialmente per Valimentazione del nostro apparecchio radio, ‘Una volta, per trasformare la corrente alternata in continua, si'usavano i cosidetti convertitori rotativi, i quali consistono in un motore a corrente alternata, che mette in moto una dinamo generatrice di corrente eou- tinua, Queste machine sono perd molto care, abbiso- guano di una costosa manutenzione, di lubtificanti, ‘ece,, di un quadro di manovra, con interruttori, valvo: Je, amperometri: inoltre, le perdite dovute ad atin ¢ ad altre cause passive sono notevolissime. Per queste ragioni i convertitori rotativi non sono quasi pit usati, almeno nei piecoli impianti Tl raddrizzamento delle correnti alternate pud essere effettuato in molti modi. Abbiamo visto che la corrente alternata pud essere rappresentata sulla carta da un grafico in forma di sinusoide, da cui si rileva che a tensione oscilla da una parte all’altra di una linea oriz~ zontale, Per raddrizzare la corrente alternata si pud, dunque : ¥ climinare un’alternanza su due, cio’ toglicre tut te Ie alternanze dello stesso segno, per esempio, nega- tive, mantenendo invece le positive : si ottiene cos) una corrente come quella rappresentata dalla fig. 25; 25 2 invece di climinare una delle due alternanze, si pud invece invertirla, ottenendo ama corrente come quella rappresentata dalla fig. 26. TENENEN i Nears \ fy 26 ‘Come si vede, con nessuno dei due metodi si ottiene tuna corrente continua perfetta, bensi una corrente co- siddetta pulsante, di intensit'e tensione variabile nel tempo, ma la cui direzione non varia, Questa corrente pulsante pud essere utilizzata spesse volte com’2, per Ja carica degli accumulatori e molti altri scopi; mx alenne volte ® proprio necessario avere a disposizione ‘una corrente veramente continua: in tal caso si ricorrs a particolari apparecchi, detti filtri, di costruzione funzionamento semplicissimo,. che hanno appunto per lulficio di livellare le variazioni della corrente pulsante, Se vogliamo raddrizzare una corrente alteruata, uti- ligaando una sola alternanza, ricorriamo ad un apparec- chio semplicissimo, che ora deseriveremo, Per comprendere il funzionamento di un tale appa recchio, occorre perd conoscere la teoria su cui si basa la valvola termotonica 0 diodo. M1 diodo @ costituito da un sottile filamento, che pud ‘essere reso incandescente da una corrente elettrica, co me quello delle comuni lampadine da iluminazione, o: in un altro modo qualsiasi, Vieino al filamento & dispo- sta una placca metallica, che quasi sempre ¢ a forma i eilindro cavo, nel cui interno si trova il filamento,. 1 tutto é racchiuso in un'ampolla di vetro, nel cui in- terno & il vuoto, o un gas inerte molto rarelatto, Col riscaldamento, il filamento emette elettroni, + quali, come abbiam’ visto nella prima lezione, sono minime cariche di elettricitd negativa.. Se ora uot colleghiamo il filamento al polo negativo di una sor- gente di clettriciti, ¢ Ia placca al polo positivo, la plac~ ca sari positiva rispetto al filamento, e gli elettroni negativi verranno attratti dalla placca stessa. Si for- ‘meth cosi tina corrente elettronica dal filamento alla, placea, il che equivale a dire che nell’interno della valvola (vedi prima lezione) si stabilisce una corrente Fig27 elettrica nel senso placca-filamento, Cid significa che Ja corrente fornita dal generatore di elettricita, cui Is Walvols connesse, pots passate nellinterno dl diodo Se era vec, iavertiamo | ilogaient coe Jamo) clot, i polo postivo al lamento e i negative: fia plea, che cosa acoudra? La placea avr potenziale fegativo rspeto al fifamento; gli eleltroni, quindi, ine wees df essere attatti, vesranno respint Ne segue che {ea flamento e placed nom ef formera nessuna corrente i elettzonis attraverso il diodo non passers, quinds, Slcuna corrente elettric. Si comprente perio come, collegando 1a valvola at tuna sorgente di Corrente elltica alternata,attraverso- Al diodo passer soltanto ina alternanza, e precisamen- te quella che reade la placea positiva rispetto al fae meno; metre, inete alta teraz, ce rede 1 acca ‘negative, uon pud passare attraverso la. valvola Ent ecco che la correate alterata & divenuta continua, 6, per mezlio dire, palsente YVetiame ora come si dispongono Te cote praticamen te fig. 28) La conente alfernata fornita, dalla rete di ftumbhaaiones ad esetpio, viene prima portata al vol F Fig. 28 taggio desiderato per mezzo di un trasformatore T, cui primario é collegato alla rete, ¢ il secondario adem: pie a due funzioni : fornisce la corrente da raddrizcare alla placea, e la corrente detta di accensione, destinara, ‘a mantenere in istato di incandescenza il filamento. L

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